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anno lxxvii
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Spett, BiWioteca Valdese
^<f iit^.TORRE: PEI^PJC^:,
Penice, 11 Aprile 1941-XlX
N. 15
Rigfuardate alla roccia onde foste tagriiatit
(Isaia LI, 1)
abbonamenti
Settima
«■«Ila CkÌ4
Vaia«
VALDESI
Nulla sia più forte della vostra fede t
Qianavello)
a
Italia e Impero . . . . , Anno L. 15 — Semestre L. 8
Parrocchie del Primo Distretto . ’» . 12 — . . 7
Estero . . 25 - » . 15
Dircllere: Prpf. QINO COSTABEL
AMMINISTRAZIONE: Via Carlo Alberto, 1 bis - Torre Pellicb
REDAZIONE: Via Arnaud, 27 - TouiiE Peluce
Ogni cambiamento d'indirizzo costa una lira
Cent. 30 la copia
co
Pasqua di guawa
Quest’anno celebreremo la festa della vita, la vittoria della risurrezione
sulla morte, in un’arroventata atmosfera di guerra.
In quel giorno penseremo con particolare affetto ai nostri giovani Valdesi che in luoghi diversi compiono il loro
dovere per la grandezza della patria.
Penseremo anche a quelli che sono caduti sui campi di battaglia e alle loro
famiglie in lutto.
Pasqua di guerra, dunque, Pasqua di
sangue, che tuttavìa non potrà diminuire il nostro fondamentale ottimismo cristiano.
Un dettaglio della Risurrezione ci
porterà un nuovo incoraggiamento.
San Marco ci dice che le donne che
si affrettavano al sepolcro per rendere
gli ultimi pietosi servizi al corpo di
Gesù erano preoccupate dalla grossa
pietra che era stata collocata all’ingresso, e si domandavano ansiosamente: « Chi ci rotolerà la pietra dall’apertura del sepolcro? »
Certo, da un punto di vista umano
quella pietra rappresentava un grande
ostacolo, sopratutto per delle povere
donne. E noi pure siamo spesso portati
a considerare le difficoltà che si frappongono sul cammino della Chiesa e
dell’Evangelo con un senso di sgomento.
Grosse pietre davanti alle quali si infrange la nostra fede! Quante ne abbiamo incontrate nella nostra vita! E
sembrano aumentare sempre più di numero e di mole, finché finalmente ci
fermiamo sgomenti davanti alle pietre
che abbiamo collocate, quasi come un
irrevocabile sigillo, sui sepolcri dei nostri cari scomparsi. Anche se potessimo
sperare che tutte le altre pietre potessero essere rimosse da qualche potenza
superiore, chi rimoverà la pietra che
ricopre per sempre un’esistenza che ci
era tanto cara? La pietra che ricopre il
sepolcro di Gesù è ver.am,ente il simbolo
degli ostacoli insormontabili fra noi,
creature di un giorno, e la vita, la vera
vita nella sua pienezza e nella sua con,J;inuità.
Povere donne, come comprendiamo
la vostra preoccupazione, che è quella
di noi pure, tutti i giorni della nostra
vita! Ma era una piccola preoccupazione se avessero pensato alla potenza
di Dio. E difatti quando giungono alla
tomba trovano la pietra rotolata. (Ed
era pur molto grande!)
Ecco le ragioni del nostro ottimismo.
Esse non sono da ricercarsi, per quello
che ci riguarda più da vicino, in qualche intima forza naturale della Chiesa
nel momento presente; non nello zelo
delle nostre congregazioni, e del nostro
I »popolo Valdese, che non ha ancora ben
compreso che « l’ora del cimento »
(Apoc. 3: 10) è arrivata per la Chiesa.
Se noi siamo ottimisti, se la celebrazione della Pasqua sarà piena di gioia e
di fiducia, è perchè le ragioni della nostra speranza riposano in Dio. La sua
potenza è capace di rotolare ben altre
pietre che quelle, pur molto grandi, del
momento presente!
Perciò concludiamo con San Paolo,
« come Cristo è risuscitato dai morti,
mediante la gloria del Padre, così anche noi camminiamo in novità di vita ».
(Rom. 6: 4). R. N.
Circolare della Coioisissione
del CaoiD Sacro delle Valli Valdesi
Le esecuzioni musicali delle Corali e delle Scuole domenicali, le tradizionali Feste di Canto, si svolgeranno
anche quest’anno, normalmente, cqn il
concorso di tutti le Corali e di tutte le
Scuole domenicali.
CORALI.
L’adunata delle Corali del Val Chisone avrà luogo nel tempio di Pinerolo,
domenica, 11 maggio, alle ore 15.
L’adunata delle Corali del Val Pellice avrà luogo nel tempio di San Giovanni, domenica, 18 maggio, alle ore
15.
Il programma è il seguente:
Innario Cristiano; N.ri 42 (strofa I,
IV) - 149 (strofe I, II, V) - 200 (I,
II) - 203 (strofe I, IV, V) - 217 (strofe I,
II, III).
Alternati con i canti d’insieme saranno eseguiti i cori scelti e preparati
dalle singole Corali.
SCUOLE DOMENICALI.
La Festa di canto delle Scuole domenicali del Val Chisone avrà luogo nel
tempio di San Germano, domenica, 4
maggio, alle ore 15.
La Festa di Canto delle Scuole domenicali del Val Pellice avrà luogo nel
tempio di Torre Pellice, domenica, 4
maggio, alle ore 15.
Il programma è il seguente:
Innario Cristiano: N.ri 171 (strofe 1,
2) - 228 (strofe 1, 2, 3) - 280 (strofe 1,
2, 3).
Ogni Scuola domenicale è altresì invitata a cantare due canti di sua scelta.
4: 4: afe
La Commissione del Canto Sacro desidera mandare un saluto affettuoso ed
esprimere i suoi sentimenti di viva
simpatia a tutti i membri delle Corali, chiamati alle armi, che non potranno essere presenti alla « Festa di
canto ».
Rivolge viva preghiera alle Corali e
alle Scuole domenicali di intensificare
le esercitazioni dei canti, affinchè, con
le forze e con i mezzi, quest’anno, necessariamente più ristretti, si ottengano i migliori risultati possibili.
Ai Direttori ed a tutti i cantori l’augurio di felice successo ed i saluti fraterni della
Commissione del Canto Sacro.
E’ USCITO il N. 3
della Serie Azzurra (Vita Spirituale) delle brevi pubblicazioni del Prof. G. Miegge. Ha
per titolo:
«SII FEDELE»
e si rivolge ai Catecumeni che
si preparano a confermare la
loro cosciente adesione alla
Chiesa.
Prezzo L. 0,70
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LIBRERIA EDITRICE CLAUDIANA
TORRE PELLICE
SETTIMANA DI RINDNZIA
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Venezia » 1000,—
Aosta » 450,—
Pachino » 302,—
Corato » 250,—
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Brindisi » . 424,—
Taranto, 2° versamento » 100,—
Grottaglie » 140,—
Lattano » 156,—
Villar Pellice » 2300,—
Torino, 5° versamento » 3000,—
San Germano Chisone » 506,50
Scrìvono ttlVSco...
...VALDESINA, Ueta di leggere l’Eco, perchè lontana dalle Valli come altre amiche sue, così « si sentono vicine
ai luoghi che tanto ci sono cari; i tuoi
ammonimenti, le tue buone parole ci
aiutano e ci sono di grande conforto
nella dura lotta della vita ». Però c’è un
ma! Valdesina è amareggiata per im
artìcolo che « m’ha profondamente colpita e che giudico molto spinto... per
non dire offensivo!!! per noi donne
Valdesi». Valdesina è amareggiata per
l'articolo - Belletto - di Franco, e poiché non può pigliarsela con Franco,
(chi è costui ? !) sì sfoga con la Direzione dell’Eco.
, « Che cosa crede il sopradetto Signo
re ? Che le donne valdesi, in momenti
sì gravi per l’intera umanità non abbiano altro daffare che pitturarsi come
bambole ? Si sbaglia in pieno e sono
certa che tutte le mie sorelle si uniranno a me e faremo vedere che non
dimentichiamo da quale roccia fummo
tagliate. Puoi dire a quel signore da
parte delle donne Valdesi che siamo
sdegnate per la sua ingiusta accusa. Ti
assicuro che alle volte mi sento scoraggiata nel vedere che cattiva opinione
hanno di noi i nostri uomini. Che fare
se il loro pessimismo è giunto a tanto?
Per conto mio non mi curo di loro, ma
cerco, con l’aiuto del Signore, di seguire la diritta via. Grazie per avermi
ascoltata nel mio sfogo, sopratutto perchè non sono una letterata! ma una
« rondinella » lontana dal nido ».
E la direzione dell’Eco è lieta di dare atto della protesta, e si affretta a
comimicarla al pastore Gustavo Bertìn,
che è il redattore della pagina della
Gioventù di cui faceva parte l’articolo
incriminato, che era forse pessimista,
com,e è forse pessimista Valdesina, scoraggiata della cattiva opinione che della gioventù femminile valdese hanno
gli... uomini (?), che sembrano avere, o,
fingono di avere, - bisognerebbe forse
dire con più precisione - gli uomini;
quegli uomini che nascondono male
sotto una vernice di pessimismo un incurabile... romanticismo !
* ^ ^
il caporale Arnaildo Gardiol,
il carabiniere Teofilo Tron e l’artigliere Ermanno Pastre lieti di potersi
mantenere « al corrente di quanto si
svolge nella nostra Chiesa »; scrivono
ringraziando, da luoghi molto diversi,
ma uniti nella stessa fede e nella stessa certezza che è la nostra « ritornare
presto, vittoriosi ».
Segnalazioni
In attesa di riparlarne più a fondo
desideriamo semplicemente annunziare
che un nuovo opuscoletto è stato pubblicato dal pastore Giovanni Miqgge; è
il terzo della serie azzurra (Vita spirituale): Sii fedele. Pensieri per la Confermazione, chiarisce un sottotitolo;
pensieri, suggerimenti, che l’autore pone davanti alla mente del giovane
membro di Chiesa tanto spesso portato
a considerare il suo catechismo come
nn peso ingombrante che si può finadmente gettar dietro le spalle per marciar senza ingombri verso... verso che
cosa? La mèta qual’è? In realtà il giovane non lo saprebbe dire (e chi lo potrebbe pretendere?) in modo chiaro! comunque un desiderio di qualcosa di
nuovo li attira, qualcosa che sì definisce comunemente il mondo; una definizione forse imprecisa, ma che appunto nella sua imprecisione può riassumere quanto di inconscio e torbido e aspro
fermenta in tanti cuori giovanili. Inevitabilmente il giovane cammina verso
il mondo, così come, una volta il figliuol prodigo si incamminò verso la libertà sognata, la città splendente di luci e di lusinghe, e trovò la fame e la
rovina del corpo. Ai giovani, Giovanni
Miegge parla parole serie e forti e chiare, da giovane a giovane, lealmente. Ricorda le promesse, chiarisce i doveri, e
pone l’accento sulla responsabilità dei
catecumeni che liberamente e volontariamente hanno fatto la scelta di una
causa; una scelta che li impegna moralmente, cioè nel solo modo che conti, per
sempre, in vita ed in morte !
« Uno sposo che rompe la fedeltà coniugale è chiamato adultero...
Un soldato che rinnega la patria è
chiamato traditore... »
Quale è il nome di chi non mantiene
la promessa della Confermazione ?
Parole gravi, chè l’ora è grave; l’ora
del giovane e l’ora della Chiesa.
Possa questo libriccìno essere letto da
molti, ed in molti destare salutare meditazione. X.
PERSONALIA
Apprendiamo con viva soddisfazione
che il nostro correligionario ten. col.
ing. Luigi Grill, che serve ora in armi la
Patria, è stato promosso colonnello di
artiglieria; egli è pure stato insignito
della choce di ufficiale della Corona
d’Italia.
A lui le nostre vivissime felicitazioni.
2
L'SOO DEjLxjííí \Tá.ijLí. *V A.1jxj]Ejo1
Albo d’Onore
Dall’Autorità Militare è pervenuta
comunicazione alla famiglia dell’eroica
morte del carabiniere
Militari, Civili e Politiche, abbiamo rievocato la figura del caro Scomparso.
Al padre, ai fratelli alla sorella, alla
zia, insegnante sig.na Gras, rinnovia-'
mo l’espressione della Mostra simpatia cristiana e della nostra fede nelle
gloriose promesse dell’Evangelo. R.
QRONflCfl VAILDESE
GIUSEPPE BERTINAT
di Bobbio Pellice, caduto sul fronte di
Cheren il 17 marzo u. s.
Il nostro fratello era nato nel 1916.
Dopo una fanciullezza non sempre facile, aveva deciso di abbracciare la carriera militare e a 18 anni s’era arruolato nell’Arma dei CC. RR.
Dopo un periodo di servizio prestato
in Sardegna, aveva chiesto ed ottenuto
di essere mandato in A. O. I. Quivi disimpegno le sue molteplici e non sempre facili mansioni con spirito di scrupolosa fedeltà tanto da guadagnarsi la
fiducia completa dei suoi superiori.
Quando scoppiarono le ostilità nell’estate scorsa, chiese di essere mandato
in prima linea. « ...Sono contentissimo,
scriveva alla famiglia, di essere con un
reparto operante, anzi sono volontario
e benché i disagi siano molti, sopporto
tutto con gioia e serenità. Non mi piace
far la vita comoda quando ci sono tanti altri che combattono, quando l’Italia ha bisogno di tutti i suoi figli... ».
Affabile, cordiale, membro di una nostra Unione Giovanile, il fratello Bertinat lascia un gran vuoto nella famiglia e nella chiesa.
ANGROGNA. Due lutti hanno colpito la nostra parrocchia in questa settimana: Giovanni Walter Monnet, della
Clava. Era uomo riservato e modesto,
che aveva saputo farsi stimare e voler
bene da una larga cerchia di convalligiani. Si è spento dopo brevissima malattia senza quasi rendersi conto che la
sua dipartenza era così vicina. Aveva
60 anni.
A S. Lorenzo, nel volger di due giorni
si è altresì dolcemente spenta Elisabetta Reynaud ved. Chauvie, in età di
85 anni. Essa lascia profonda eredità di
affetti ai suoi quattro figliuoli, tra i
quali la nostra valente maestra signora
Charlin-Chauvie, e l’albergatore di S.
Lorenzo, Stefano Chauvie.
Ad entrambi i funerali ha preso parte
un folto pubblico che ha voluto dimostrare agli afflìtti parenti il suo rammarico per queste dipartenze e la stima
e l’affetto che lo legava ai dipartiti.
— Confermazione. Le due parrocchie
di Angrogna, Capoluogo e Serre, hanno
celebrato insieme questa festa della
Chiesa. Quattro catecumeni, che hanno
terminata nel 1940 la loro preparazione religiosa, dopo compiuto l’anno di
prova, in cui hanno dimostrato di voler partecipare alla vita della chiesa,
sono stati ammessi alla confermazione.
Essi son stati circondati da un buon numero di membri di chiesa, dalla gioventù e particolarmente dalle Corali delle
due parrocchie che hanno contribuito
col loro canto alla solennità della circostanza.
Domenica scorsa, dinanzi ad una
folla che gremiva tutti gli angoli del
nostro tempio e presenti le Autorità
ANGROGNA (Serre). Lutto. Venerdì
4 corrente, decedeva alla Croui, il nostro fratello Rivoire Pietro, alla età di
86 anni.
Da qualche tempo la sua fibra robusta s*i era indebolita a causa di una
forma influenzale di non apparente
gravità. Poi, ultimamente le sue condizioni di salute si aggravavano ed egli ci
lasciava.
Pietro Rivoire aveva, per una quarantina di anni circa, occupato la carica di
maestro nella scuola Quartìerale di
Cacet-Rivoire, ed ancora per qualche
anno quella di maestro della Scuola
Quartìerale di Buonanotte. Fu inoltre
anziano della Chiesa di Angrogna, sempre attaccato alla sua Chiesa.
Lascia a noi un esempio. E’ una figura
caratteristica di vecchio valdese che
scompare con lui, parco di parole, ma
perseverante nell’umile servizio del Signore.
I funerali che si svolsero sabato 5
corrente furono una dimostrazione della stima e dell’affetto con cui il nostro
fratello era circondato da tutta la popolazione.
Ai familiari, ai parenti tutti, giunga
da queste colonne l’assicurazione della
nostra solidarietà fraterna in questo
lutto che li ha colpiti. e. a.
LUSERNA SAN GIOVANNI. Domenica 23 marzo le Orfanelle di Torre
Pellice, hanno partecipato al nostro
culto ove hanno finemente eseguito un
bel coro. Le ringraziamo sentitamente
della loro gradita visita.
— Domenica 30 marzo il culto del
mattino è stato presieduto dal pastore
sig. Roberto Nisbet, che ringraziamo
per la sua buona predicazione.
— Lunedì 31 marzo è deceduta la
nostra veneranda sorella sig.na Eurichetta Revel, all’età di 78 anni. Rinnoviamo agli afflitti ed in modo speciale al sig. D. Revel, le nostre sentite
condoglianze.
PINEROLO. Il 30 marzo scorso ebbero luogo i funerali della nostra sorella
Paschetto Caterina, vedova Paschetto,
deceduta nella tarda età di anni 90, alle Monere di San Secondo. Esprimiamo
la nostra simpatia cristiana alla famiglia della defunta e all’unico suo nipotino Livio che, tuttora, sta compiendo
il suo dovere di combattente al fronte.
—• Il 1 aprile, altro funerale: quello
della nostra giovane sorella Jouve Ivonne, di anni 20, deceduta nell’Ospedale Civile dopo pochi giorni di malattia. Rinnoviamo alle famiglie Jouve
e Pasquet e a tutti i congiunti l’espres
sione del nostro cordoglio.
^— La domenica delle Palme, al cul-i
to principale, furono presentati all’assemblea i catecumeni confermandi il
prossimo anno. Nella edificante cerimonia il nostro pastore fece appello alle responsabilità della Chiesa, dei genitori e dei nostri giovani fratelli in vista
di una loro migliore preparazione spirituale.
PRAMOLLO. La domenica 23 marzo
la nostra comunità ha avuto il piacere
di ricevere la visita del sig. Adolfo
Giampiccoli, presidente della Commis-f
sione Finanziaria. Lo ringraziamo de!
suo buon messaggio, e tutti serbano uq
gradito ricordo della sua visita.
— Sono stati presentati al S. Batte
simo: Long Solange, di Levi e di Trar;
vers Maddalena (Ribetti); Travers EzioJ
di Ettore e di Sappé Lina (Micialetti) j
Travers Rina, di Emilio e di Ribet Olga
(Micialetti).
Che il Signore aiuti i genitori a man-^
tenere fedelmente i loro impegni, affin
chè questi bambini, crescendo in mezzoj
a sani insegnamenti e ad esempi dì viti)
cristiana, pervengano alla fede perso-i
naie nel loro Salvatore.
— Il Signore ha richiamato da questà
terra il nostro fratello Giovanni Luigi
Long delle Arvure, all’età di 78 anni.;
Serbiamo il ricordo della sua fede é
della sua vita esemplare.
Dopo 3 anni di forte sofferenza sopportata con fiduciosa rassegnazione, è
stato chiamato da Dio il giovane Eli
Long del quartiere dei Tournim, all’età
di appena 19 anni.
Iddio consoli le famiglie afflìtte, e ci
aiuti a comprendere sempre meglio che!
il nostro dovere è di tenerci pronti, co-i
me servitori fedeli che aspettano il lO'
ro Signore, poiché Egli ci può chiamar^
tanto al mattino, quanto alla sera dellà
nostra vita.
JACOPO LOMBAROINI SECONDA PUNTATA
Il forzato per la fede
Racconto Storico
Dove ci condurrà ? In Olanda o in
Inghilterra? In Francia o nel Milanese?
O forse anche in Patria? Non sappiamo
e non importa che lo sappiamo, noi, i
soldati. Lo sa Arnaud e lo sa Gianavello: ci basta, per essere sicuri che, ovunque andremo, sarà in servizio della
Chiesa Valdese e per ritornare alle Valli..
— Ah! le Valli!
— Anche tu vi pensi e le rimpiangi.
Maria ? Ebbene, vi ritorneremo ! Se ora
ti lascio, é appunto perché spero di ricondurti un giorno laggiù, nella terra
dei Padri, in una casa nostra..., casa
valdese, in terra valdese !
— ...Vi era una casuccia tra bosco e
prato; vicino le scorreva un ruscello e
le rose fiorivano... E c’erano i miei, laggiù..., ma tutto è scomparso, e sono sola.
Tu solo mi resti, ma anche tu te ne vai !
— Lo devo, lo devo, Maria: vado, con
gli altri, a riconquistarmi la Patria. E’
Dio che lo vuole; Dio che vuole avere
ancora dei testimoni e degli adoratori
in spirito e in verità nella nostra bella
Italia !
— Ebbene, va dunque, e Dio ti accompagni; ma io verrò con te.
— Sai bene che è impossibile.
— Verrò con te, ti dico...
— Non devi, e non voglio, non sappiamo che ci attende. Ma certo soff^
renze, combattimenti, privazioni, forse
per anni. Ch’io pensi a te serenamente.
sapendoti al sicuro in questa casa ospitale; ch’io sappia che tu mi attendi
con ansia amorosa, che tu preghi pei
me, che anticipi il mio ritorno con i
tuoi voti.
Maria chinò la testa, triste ma rassegnata:
— Aspetterò — disse aspetterò il tuo
ritorno: va dunque e Dio ti accompagni.
Lo guardò partire senza piangere; se
i Valdesi al comando di Arnaud, tentavano qualche impresa, era giusto e
doveroso che Giovanni vi partecipasse;
ma quando egli, dopo un ultimo cenno
di saluto, sparve, negli ultimi bagliori
del crepuscolo, dietro una curva della
strada, ella si sentì smarrita, sola, triste.
Cadde a sedere sulla soglia e grosse
lacrime le scesero per le gote mentre
supplicava:
— Veglia su lui. Signore, e benedici
i Valdesi che si preparano a combattere: fà che lo facciano per la Tua causa, Signore !
Quando ebbe pregato si senti sollevata; ripensò alle faccende che doveva
terminare e con la cocca del grembiale
si asciugò gli occhi, accingendosi a compiere quello che, per umile ch-.i fosse,
era tuttavia il suo dovere.
Ma, prima di rientrare in casa stette
ancora un attimo a pensare:
...Sì, ella amava Giovanni Genre, il
giovane forte, generoso, bello che era
partito ed ella gli sarebbe rimasta fedele per sempre.
II.
Facendo attenzione ai discorsi che si
facevano intorno a lei, cogliendo qua
un’allusione, là una frase, a Maria parve di comprendere che i Valdesi erano
nascosti nel bosco di Prangins, poco
lontano.
Allora il desiderio la prese di rivedere Giovanni, di dargli un ultimo saluto, di riassicurarlo della sua fedeltà.
La sera del 15 agosto lasciò la casa
ospitale e si diresse lungo il lago, verso
il bosco; la strada non le faceva paura
e per lei quella distanza non era che
una lunga passeggiata; nemmeno le tenebre la spaventavano, perchè la strada non era mai stata frequentata come
quel’'’ sera: paesani, borghesi, donne
persilo, camminavano verso il bosco,
attraiti dalla curiosità suscitata dalla
voce ormai diffusasi che il bosco era
formicolante di Valdesi, decisi a tentare, per la terza volta, un’impresa armata.
Maria, nei gruppi di gente, udi, e se
ne rallegrò, delle parole di simpatia per
i partenti.
Quando fu quasi giunta, scorse sulla
riva del lago un affollamento, e comprese che erano i Valdesi; accelerò il
passo e potè udire le ultime parole della preghiera che Enrico Arnaud, erto in
mezzo ai Valdesi inginocchiati, levava a
Dio per invocarne la protezione suU'impresa che stava per iniziarsi.
Subito dopo la preghiera incominciò
l’imbarco sui quattro battelli, i soli che
Arnaud avesse potuto nascostamente
affittare. Ma il condottiero ebbe un’idea: molta gente estranea e curiosa si
era ormài frammischiata ai partenti, e
non poche persone erano arrivate in
barca dai paesi rivieraschi: i loro bat
telli furono requisiti e i partenti pote-i
rono cosi disporre di diciassette imban
cazioni.
Maria si aggirava nel buio, da ury
gruppo all’altro, cercando Giovanni,.^
tendendo l’orecchio per ascoltare se nà
¡
riconosceva la voce, ma non osava chiedere.
E i Valdesi non le dicevano nulla: avevano compreso che ella aveva qualcuno.
da salutare e ognuno pensava alla per^
sona che lasciava in terra d’esilio e nella fanciulla che, timida e sgomenta, si
aggirava qua e là, vedevano, forse sen-y
za rendersene conto, le donne valdesi,
un po’ sgomente è vero, ma che accompagnavano i partenti con un caro saluto e dalla vista di Maria traevano come un incoraggiamento ed un augurio.
Maria non trovava Giovanni: tornò
ancora sulla riva dove alcuni Valdesi
erano entrati in una barca che stava
lentamente staccandosi da terra, quando udi la voce di Giovanni, e lo chiamò.
Il giovane l’udi: si alzò sulla barca e
tese lo sguardo verso la riva; più che
vedere, indovinò la fidanzata nella fi
*
gura che, ritta su di una roccia, facevà
un gesto dì addio.
— Maria!! Arrivederci, Maria!
— Arrivederci, Giovanni *
Niente altro; la barca si allontanò
sempre più finché scomparve nelle te^
nebre e Maria prese la via del ritorno:
da quel momento incominciava la suà
attesa fatta d’incertezza e di dolore.
(Continua)
3
L'ECO DELLE VALLI VALDESI
— Ringraziamo i Pastori sigg. Gustavo Bertin di San Germano e L. Marauda di Pinerolo che hanno presieduto questi due funerali, sostituendo il
Pastore titolare ammalato.
L’ Unione \delle Madri, coadiuvata
dall’Unione Giovanile, continua a svolgere la sua benefica attività a favore
dei nostri cari giovani militari. Abbiamo ricevuto decine di lettere nelle
quali i giovani, con espressioni commoventi, ringraziano per i pacchi che sono stati loro inviati, e che sono una
prova tangibile del pensiero affettuoso
di tutta la Parrocchia. m.
TORRE PELLICE. Il Signore ha richiamato da questo mondo la sig.na
Costahel Vittorina, dei Fassiotti. Era
entrata nel suo 80° anno. Circondata
dalle cure affettuose dei suoi cari ella
lascia un gran vuoto nella famiglia, alla quale esprimiamo ancora tutta la
nostra simpatia cristiana.
All’età di 73 anni è deceduto a Chiot
Prim il sig. Giordan Giovanni Daniele.
Sofferente da qualche mese egli desiderava di andarsene da questo mondo e
in questi ultimi giorni egli presentiva
che la fine della sua esistenza terrena
era vicina. Il Signore consoli la famiglia afflitta.
VILLAR PELLICE. Battesimi. Sono
stati presentati a Dio per mezzo del rito del battesimo, durante le ultime riunioni nel quartiere di Buffa: Stefano
Crrand, di Davide e Gönnet Maddalena,
e Albino Baridon, di Davide e di Ponte! Maddalena. Iddio benedica questi
teneri agnelli della greggia e guidi i
genitori nella difficile missione di educatori di anime.
— Settimana di Rinunzia. Le offerte
per la Settimana di Rinunzia hanno segnato un rallegrante sbalzo in avanti.
L’asprezza dei tempi non ha impedito
alla generalità dei fratelli e sorelle
di rispondere con il più spontaneo
slancio all’appello della loro Chiesa.
La somma totale raggiunta, già comunicata, in marzo, all’amministrazione centrale - in L. 2300, è salita a L.
2500, con un aumento del 70 per cento
sulla cifra dell’anno scorso. j.
Sostenitori
Roma: Cocito C., 3.
Genova: Gustavo Comba, 10.
Inverso Rinasca: Pons Dario, 3
Coucourde Gabriele, 1 - Rostan Ed
mondo, 3 - Charrier Jenny, 4.
Pomaretto: Jahier Vitale, 3 - Pastre
Filiberto, 1 - Famiglia Rostagno, 3 Grill Antonietta, 3 - Prandino Marcello, 3 - Rostan Grill, 3 - Peter Corrado, 3 - Pastre P. Augusto, 3 - Tron
Giovanni, 3 - Ribet Andreina, 3.
Riclaretto: Clot Levi, 4 - Bounous
Augusto, 3 - Genre Bert Enrico, 3 Pons Emanuele, 1.
Bibiana: Malanot Anna, 3 - Richard
cav. Francesco, 3.
Rodoretto: Pons Celina, L. 0,50
Pascal Giulio, 1 - Breuza Luigi, 3
Pons Susanna, 3 - Pascal CarlOj, 2 Tron Giulio, 2.
Frali: Grill Enrico, 3 - Rostan Susanna, 3 - Richard Maddalena, 3 - Rostan Enrico, 3 - Grill Edmondo, 3 - Richard, Enrichetta, 3 - Grill Filippo, 1
- Baud Emanuele, 3 - Grill Giovanni
Luigi, 3 - Martinat Giacomo, 2 - Peyrot Giovanni Michele, 2 Monnet Bartolomeo, 3.
Carmagnola: Cav. Prof. E. Vinay, 5.
Fra: Gay Paimira, 5.
Bobbio Pellice: Gras Margherita, 3.
San Secondo: Fomeron Susanna, 2 Gaudin Clementina, 2 - Gardiol Enrico,
3 - Paschetto Margherita, 2 - Rostaing
Frida, 1 - Godine Matteo, 3 - Godine
Anna, 3 - Roman Susanna, 2 - Ferneren Margherita, 3 - Odino Jenny, 3 Godine Lidia, 3 - Pasque! Margherita,
3 - Costantino Emanuele, 3 - Godin
Carlo, 1 - Gönnet Maria, 3 - Forneron
Elisa. 3.
Massello: Pon|à Giulio, 3 - Meytre
Maria, 1.
Riclaretto: Peyrot Francesca, 3
Peyronel Teofilo, 2.
Pinerolo: Long Michele, 3 - Du
rand Cesarina, 3.
Bibiana: Hugon Cesarina, 3.
Bricherasio: Roman Emanuele,,3.
Luserna San Giovanni: Teruzzi Celina, 3 - Rostagnol Stefano, 8 - Ponte!
Paolo, 3.
Villar Pellice: Geymonat Giovanni,
5 - Perrou Marcel, 3 - Charbonnier Davide, 3 - Vernò Giovanni, 3.
Torino: Avv. Giovanni Rostan, 3 Miani Vola, 3 - Peyrot Alberto, 3 Gaydou Lionello, 3.
HI onii mm\
RIFUGIO RE CARLO ALBERTO.
Comm. Geom. E. Ayassot, Luserna
S. Giov., L. 25 Emanuele Beux, Id.,
25 - Gardiol Giordano Rosa, Torre Pellice, 10 - E. M., Id. 25 - Famiglia Enrico iGodino, 'in memoria, Prarostino,
30 - N. N., 10 - Chiesa Valdese, Via 4
Novembre, Roma, 150 - Unione Femminile, Villasecca, 40 - K. P., Torre
Pellice, 10 - I genitori in memoria di
Margherita Soederstroem Benech, Ginevra, 300 - Rivoir Malanot, in memoria, Torre Pellice, 10 - Caveglia Bruno,
Id., 50 - Re Coucourde in memoria, 79
- Cassetta del Rifugio, 13 - Marcus, Olanda, 25 - Comune di Prali, 80 - Id. di
Ferrerò, 100 - Id. di Massello, 60 - Pastre Augusto e Regina, Pomaretto, 20
Fiori in memoria del dott. Daniele
Turin: Maria Turin Margiunti, 200
Dott. Cav. Riccardo Turin, 100 - Carlo
Turin, 100 - Matteo Turin, 100 - Maria
e Paolo Margiunti, 100 - Guglielmo e
Evelina May, 100 - Lily Peyrot Eynard e figli, 100 - Ditta E. Gardiol e C.,
Milano, 1000 - Impiegati Ditta E Gardiol e C., 500 - Geom. Mario Mantelli,
Luserna S. G., 200 - Margherita Giampiccoli Ribet, Torino, 100 - Emilia Ribet, Torino, 100 - Emma e Marta Turin, Id., 50 - Le famiglie Marauda,
Bonnet, Balmas, 50.
Letta Dapples, in memoria Enrico
Peyrot, 200 - Unione Madri, Torre Pellice, 15 - Cesarina Balmas, Torino, 20 Ditta Vaciago, Luserna S. G., 200 Maddalena Larco, La Maddalena, 30 Luigi Jourdan, Colonia Vaidense, 100 Ernesto Peyrot, in memoria, PraM, 20 Gustavo Hentsch, Ginevra, 500 - Giuseppina e Emilia Osculati Astesano, S.
Remo, 800 - Clementina Bonnet, Luserna S. Giovanni, 5 - Coisson Bonnet,
Id., 5 - P. A. D. R. A., Id., 50 - Lidia
Bertin Revel, Id., 5 - Federico Bertin,
2 - In memoria di Fanny Avondet Malan. Id., 50 - Colletta ai Peyrot, Jalla,
Nazzarotti 35 - Margherita e Paolina
Geymonat, New York, 80 - Stefano
Grand, ViUar Pellice, 10 - Paolina Bertinat. Id., 25 - N. N., 50 - Amedeo Stallò, in memoria di suo Padre,Cannes, 50.
OSPEDALI.
Guigo Emilio, Ilda, Elvira, Erminia,
in memoria della cara Mamma, L. 50 Luigi Jourdan, Colonia Vaidense, 100 Ernesto Peyrot, Orgère, Prali, 10 - Colonnello Alilo Roberto, 25 - Margherita
e Paolina Geymonat, Nuova York, 80 Rostaing Cesare, Pomaretto, 30 - Peyrot Francesco, Ferrerò Maniglia, 20 Bounous Luigi, Id., 20 - Ribet Maria
vedova. Id., 10 - N. N., Ivrea, 5 - N. N.,
Pomaretto, 35 - N. N., Id., 40 - Gaydou
Tersillo, Id., 15 - E. M., Torre Pellice,
25 - Maddalena Larco, La Maddalena,
40 - Chiesa Valdese, Via IV Novembre,
Roma, 150 - K. P., 10 - Dott. Ernesto
Cagna, Torre Pellice, 50 - Pastre Augusto e Regina, Pomaretto, 15 - Fratelli
Poet, in memoria della Madre, Clutes,
Ferrerò, 75 - Pons Margherita, in memoria della figlia Adele, Ferrerò, 10 Canal Oreste e famiglia, in ricordo della
figlia Elsa, Id., 25 - Suor Lidia Perrou,
in ricordo del piccolo Renato, Torino,
50 - Pons Giovanni Daniele, Rodoretto,
5 - In memoriam, 100.
il «rull«
(Meditazioni preparate sui testi del
Lunedi Lettura: Salmo 16 - Luca
14 Aprile 24: 13-35.
Gesù, nostro Signore, è stato dato a
cagione delle nostre offese, ed è risuscitato a cagione della nostra giustificazione. Rom. 4: 25.
Il nostro peccato ha causato la sua
morte; ma per la sua risurrezione noi
siamo giustificati. Peccato e morte, risurrezione e giustificazione. Da un lato
quello che doveva fatalmente essere;
dall’altro quel che è per la grazia onnipotente e misericordiosa di Dio. Non ,
c’è luogo a dubbio alcuno: se Gesù è
realmente morto a cagione delle nostre
offese, la sua risurrezione è il fondamento, la garanzia, la certezza della nostra giustificazione. E’ il segno che Dio
ha accettato come valido, come efficace
il sacrificio che Gesù ha compiuto per
noi. E’ la testimonianza che l’espiazione
è stata considerata come reale, effettiva, da parte di Dio. Perchè Gesù è risuscitato, noi sappiamo che siamo stati
giustificati, altrimenti, come potremmo
saperlo? Certo questo non vuol dire ancora che noi siamo diventati automaticamente giusti, no! Ma il nostro peccato è espiato, Dio ce lo ha perdonato in
Cristo, noi siamo in una nuova relazione con Dio. (Rom. 5: 1).
Martedì Lettura: Marco 16: 9-20
15 Aprile Daniele 4: 1-9.
In verità, in verità vi dico che ste uno
osserva la mia parola, non vedrà mai la
morte. Giov. 8: 51.
C’è un solo modo di non veder la
morte: guardarla attraverso la luce della risurrezione. Al di fuori di questa
possibilità non c’è che inganno ed illusione. Noi possiamo, per es., non pensare alla morte, sforzarci di vivere come
se essa non fosse una realtà, dimostrare
che essa non ci spaventa e non turba la
nostra pace interiore, ma un giorno o
l’altro ci troveremo faccia a faccia con
essa, e la vedremo quale essa è: il salario del peccato. Ma se ci è dato di guardarla attraverso la luce della risurrezione, la morte avrà perduto il suo potere, ed anche noi potremo con S. Paolo
ripetere la parola profetica: « La morte
è stata sommersa nella vittoria ». (I
Cor. 15: 54).
Osservare la parola di Gesù, cioè l’Evangelo significa semplicemente aver
fede in questo buon annunzio e vivere
in conseguenza, vale a dire vivere non
in funzione della limitata esistenza
terrena che si deve concludere con la
morte, ma in funzione della vita eterna
che ci è promessa mediante la fede
nella parola eterna del Cristo.
Mercoledì Lettura Rom. 1: 1-7 - Dan.
16 Aprile 4: 10-18.
Noi siamo stati con Lui seppelliti
mediante il battesimo nella sua morte,
aifinchè, come Cristo è risuscitato dai
morti, mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di
vita. Rom. 6: 4.
Il battesimo per i cristiani primitivi
segnava il principio della loro carriera
cristiana. Testimoniava che Qualcosa
moriva e qualcosa di nuovo sorgeva al
suo posto. Non ci fa meraviglia allora
che Tapostolo adoperi l’impressiva immagine del nostro testo. Quando il battezzando scendeva nell’acqua battesimale era come se volesse significare
con quell’atto che il suo vecchio uomo
era seppellito, e quando egli usciva dall’acqua, ne usciva come una creatura
nuova, risorta. Non che questo avvenisse in modo magico, ma questo era
come un simbolo di una realtà interiore, spirituale, che si produceva quando
il credente, unito per fede a Cristo,
sentiva di morire al peccato, per una
morte simile alla Sua, e di risorgere alla vita per una risurrezione simile alla
Sua. Questa realtà non era prodotta dal
battesimo, ma soltanto simboleggiata
da esso. Che il simbolo corrispondesse
alla realtà, questo doveva essere nrovato dalla vita pratica del credente; egli doveva realmente « camminare in
novità di vita ».
» di famigliai
Calendario Bìblico della Chiesa Morava)
Giovedì Lettura: Rom. 1: 8-17 17 Aprile Dan. 4: 19-27.
Ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù
Cr^to. , 1 Cor. 15: 57.
Questo inno di riconoscenza corona
il discorso dell’apostolo sulla risurrezione di Cristo. Con la sua risurrezione,
Gesù ha dimostrato di aver vinto il
peccato e 1 amorte. Ma a questa vittoria
che Egli solo ha riportata, partecipa anche il credente che è unito a Cristo mediante la fede. Perchè Egli ha vinto,
anche il credente può vincere solo in
Lui. La vittoria di Cristo è un fatto
compiuto; la nostra vittoria per mezzo
di Cristo è in divenire, un fatto che si
realizza nel diuturno combattimento,
nella misura della nostra fede in Lui.
Notate che l’apostolo non ringrazia Dio
perchè Egli « ci ha data la vittoria »,
m.a perchè « ce la dà », il che equivale a dire che il combattimento per
noi è una realtà che continua, ma una
realtà che però possiamo affrontare ormai con la prospettiva certa della vittoria che ci è assicurata in Cristo.
Venerdì Lettura: Rom. 1: 18-23
18 Aprile Dan. 4: 28-37.
Rallegratevi del continuo nel Signore. Da capo dico: rallegratevi.
Filippesi 4: 4.
Per rallegrarsi bisogna averne motivo. Potrebbe quindi a tutta prima
sembrare strana questa esortazione insistente dell’apostolo a rallegrarsi. Se
uno ha motivo di rallegrarsi, non occorre che sia esortato a farlo, lo farà
spontaneamente da sè stesso. Ma può
accadere che il motivo che dovrebbe
indurci a rallegrarci non sia sempre evidente agli occhi nostri. Sovente avviene che siamo preoccupati, distratti,
in ansietà e in sollecitudine per tante
cose, e non sappiamo aprire gli occhi
sulle reali, continue, tangibili benedizioni di cui il Signore ci circonda. No,
l’esortazione apostolica e la sua insistenza non sono fuori luogo. Dovremmo
saper discernere di più la misericordia
saper discemere di più Ìa misericordiosa benignità del Signore verso di
noi. L’apostolo, quando scriveva ai Filippesi, si trovava in un ben misero stato, eppure è bastata una piccola premurosa attenzione di quei credenti a suo
riguardo, un gesto delicato e gentile, ed
egli esclama: « Io mi sono grandemente
rallegrato nel Signore, che finalmente
avete fatto rinverdire le vostre cure per
me » (v. 10). « Rallegratevi nel Signore » (v. 6).
Sabato Lettura: Rom. 1: 24-32
19 Aprile Genesi 32: 24-31.
Io sono venuto come luce nel mondo,
affinchè chiunque crede in me, non rimanga nelle tènebre. Giov. 12: 46.
Tutta la Parola di Dio proclama che
Gesù è la luce del mondo. Prima della
sua venuta quelli che ne attendevano la
manifestazione vivevano alla luce della
promessa della sua apparizione. Dopo
la sua venuta i credenti vivono alla
luce deliba sua rivelazione. Ora, chi continua a rimanere nelle tenebre è inescusabile. La luce c’è: nell’insegnamento di Gesù, nella sua vita, nella
sua morte, nella sua resurrezione, gli
uomini hanno potuto vedere quali essi
sono e quali devono essere. Chi crede
in Cristo non può più rimanere nelle
tenebre. Intendiamo « credere » di
quella fede che ci fa avere realmente
comunione con Lui e quindi si traduce
in pratica di vita. Quel credere cioè
che l’apostolo definisce un « camminare
nella luce». Ora, diamo noi sempre
prova che il nostro credere in Cristo
abbia proprio questa caratteristica ?
A. DFODATO.
4
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
I figli, le figlie, i generi, le nuore, i
nipoti, i pronipoti e il cognato di
ELISABETTA CHAUVIE
NATA REYNAUD
(n. 25-9-1856, m. 1-4-1941)
ringraziano sentitamente il pastore sig.
Arnaldo Comba e la sua Signora, come
pure tutte le persone che hanno manifestato la loro simpatia alla famiglia afflitta, e che cosi numerose hanno accompagnato la cara salma all’ultima dimora terrestre.
S. Lorenzo, Angrogna,
3-4-1941-XIX.
Le famiglie BOUNOUS, CONTI, e
PEYRONEL, commosse per le manifestazioni di affetto ricevute in occasione
della dipartita per la Patria Celeste della loro cara
REYNAUD MARTA
VEDOVA BOUNOUS
sentitamente ringraziano quanti espressero la loro cristiana simpatia.
S. Germano Chisone, 5-4-1941-XIX.
I figli, le figlie, i generi, la nuora, i
nipoti, i pronipoti e il cognato di
PIETRO RIVOIRA
ea: Insegnante
(n. 30-6-1854 - m. 4-4-1941)
ringraziano sentitamente il pastore del
Serre, sig. Edoardo Aime, gli amici e
vicini di sì cortesi aiuti prestati, coloro
che hanno espresso variamente la loro
simpatia, e il numeroso corteo che ha
accompagnato la cara salma all’ultima
dimora teffestre. Un grazie speciale va
detto ai portatori per la fatica aumentata dal tempo sfavorevole e dalla viabilità tanto disagiata.
La Croni, Angrogna,
5 aprile 1941-XIX.
ReclQtailiento per rArma del GC. RR.
Il Ministero della Guerra ha disposto
che possono conseguire l’arruolamento
nell’Arma dei Carabinieri Reali con
vincolo di servizio fino a sei mesi dopo
la cessazione dell’attuale stato di guerra, i soldati, celibi o vedovi senza prole,
appartenenti alle classi dal 1912 al 1921,
attualmente alle armi nel R. Esercito,
in territorio nazionale od in congedo,
che abbiano prestato almeno sei mesi di
servizio militare all’atto della presentazione della domanda.
Tale requisito non è richiesto per ì
militari appartenenti alle classi 1921 e
per i richiamati non istruiti delle classi
1912-1913 e 1914.
Inoltre i giovani della classe 1922,
possono contrarre l’arruolamento nell’Arma in qualità di Carabinieri ausiliari, per compiere il normale servizio di
leva di mesi 18.
Per informazioni e schiarimenti rivolgersi ai comandi dell’Arma dei Carabinieri Reali.
In tempo di guerra tutti devono
imparare a tacere. Notizie, apparentemente innocue, su movimenti di truppe, di lavorazione negli stabilimenti militari,
possono giungere all’orecchio
del, nemico ed arrecare danni
incalcolabili. Nessuna ingenuità e nessuna indiscrezione. Il
silenzio assoluto su oualsiasi
notizia di carattere militare è
un dovere di tutti gli italiani.
BANCO Ql ROMA
BANCA DI I N T E RE SSE NAZIONALE
SOC. ANONIMA CAPITALE E RISERVE LIT. Ul-IUÀZIM
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170 FILIALI IN ITALIA, IN LIBIA E NELL’EGEO
46 FILIALI NELL’IMPERO - 18 FILIALI E
3 UFFICI DI RAPPRESENTANZA ALL’ESTERO
CORRISPONDENTI IN OGNI PARTE DEL MONDO
TUTTE LE OPERAZIONI DI BANCA
FILIALE DI TORRE PELLICE
PIAZZA VITTORIO EMANUELE II
ANGOLO VIA MAZZINI
TELEFONO NUMERO 62
onna onso
Via Jkvnaud» n YORRE RELLICE
«»ttinaan
Indirizzi di Chiese Vaidesi
Angrogna — Pastore : Arnaldo Comba.
Angrogna (Serre) — Cand. Theol.
Edoardo Aime.
Bobbio Pellice — Pastore : Alberto
Ricca.
Luserna San Giovanni — Pastore : Lorenzo Rivoira.
Massello — Pastore ; Enrico Tron.
Perrero — Pastore ; Oreste Peyronel.
Pinerolo — Pastore : Luigi Marauda.
Pomaretto — Pastore : Guido Mathieu.
Prali — Pastore : Arnaldo Genre (incaricato).
Pramollo — Pastore : Paolo Marauda.
Prarostino — Pastore ; Umberto Bert.
Riclaretto — Pastore : Alfredo Janavel.
Rodoretto — Pastore ; Arnaldo Genre.
Rorà — Pastore : Enrico Geymet.
San Germano Chisone — Pastore : Gustavo Bertin.
Torre Pellice — Pastore ; Giulio Tron.
Villar Pellice — Pastore : Roberto Jahier.
« Chiesa di Cristo » - Culto
- Pastore : Carlo Gay, da
Abbazia ore 16
Fiume.
Aosta — Chiesa : Via Croce di Città, 11
— Pastore ; Vittorio Subilia.
Barga — Chiesa Valdese (da Pisa).
Bari — Chiesa Valdese — Pastore : A.
Miscia - Via Tanzi, 33.
Bergamo — Chiesa : Viale Vittorio
Emanuele, 4 — Pastore : Mariano
Moreschini - Viale Vittorio Emanuele, 52.
Biella — Chiesa : Piazza Funicolare Culto la 1®, 3®, 5® Domenica del mese
(da Ivrea).
Bordighera — Chiesa ai Piani di Vallecrosia — Pastore ; Davide Pons Piani di Vallecrosia (Imperia).
Borrello — Chiesa Valdese (da Carunchio).
Brescia — Chiesa : Via dei Mille, 4 —
Pastore : Davide Forneron, ivi.
Brindisi — Chiesa Valdese : Via Congregazione (da Taranto).
Caltanissetta — Chiesa : Via B. Gaetani, 50 (da Riesi).
Campobasso — Chiesa Valdese (da San
Giacomo).
Carema — (da Ivrea) - 2® Domenica.
Carunchio — Chiesa Valdese — Pastore:
Liborio Naso.
Castelevenere — Chiesa Valdese (da
Ivrea).
Catania — Chiesa : Via Naumachia, 20
— Pastore : Teodoro Balma, ivi.
Cerignola — Chiesa Valdese (da Or
sara).
Como — Chiesa : Via Rusconi, 9 — Pastore : Carlo Lupo - Via T. Grossi, 17.
Coazze — Chiesa Valdese — Pastore :
Francesco Lo Bue.
Corato — Chiesa Valdese : Corso Mazzini, 27 (da Bari).
Cormaiore — Chiesa Valdese — Pastore : Vittorio Subilia.
Felonica Po — Chiesa Valdese — Pastore : Lami Coìsson.
Firenze — Chiesa : Via dei Serragli, 49
- Pastore : Emilio Corsani, ivi —
Chiesa : Via Manzoni, 21 - Pastore :
Tullio Vinay, ivi.
Fiume — Chiesa : Via Pascoli, 6 e 8
(Culto ore 10) — Pastore : Car!o Gay,
presso Wiltsch - Via Baccich, 5.
Forano Sabino (Rieti) — Chiesa Valdese — Pastore : Enrico Pascal.
Genova — Chiesa : Via Assarotti —
— Pastore : Francesco Peyronel Via Curtatone, 2.
Grottaglie — Chiesa Valdese (da Taranto).
Grotte (Agrigento) — Chiesa Valdese
(da Riesi).
Ivrea — Chiesa : Corso Botta, 5 — Pastore : Arturo Vinay - Casa Bavera Piazza d’Armi.
La Maddalena — Chiesa Valdese (da.
Roma).
Lattano — Chiesa Valdese (da Taranto).
Livorno — Chiesa ; Via G. Verdi, 3 —
Pastore ; Alberto Ribet, ivi.
Lucca — Chiesa : Via G. Tassi, 18 (da.
Pisa).
Mantova — Chiesa : Via Bacchio, 5 (da
Felonica).
Messina — Chiesa : Via Laudarne, 18
— Pastore : Seifiredo Colucci - Via
Laudarne, 16.
Milano — Chiesa : Piazza Missori, 3 —
Pastore : Enrico Tron - Via Euripide, 9 — Coadiutore : Cand. Theol.
Alfredo Rostain.
Napoli — Chiesa : Via Duomo, 275 —
Pastore : Achille Deodato - Via Cimbri, 8.
Or Sara di Puglia — Chiesa Valdese —
Cand. Theol. Gustavo Bouchard.
Pachino — Chiesa Valdese.
Palermo — Chiesa Valdese : Via Spezio, 43 — Pastore : Neri Giampiccoli,
ivi.
Pescolanciano — Chiesa Valdese (da
Carunchio.
Piani di Vallecrosia — Pastore : Davide
Pons - Istituto Femminile Valdese.
Piazza Armerina — Chiesa Valdese (da
Catania).
Piedicavallo — Chiesa : Via Carlo Alberto - 2® Domenica del mese (da
Ivrea).
Piombino — Chiesa Valdese (da Livorno).
Pisa — Chiesa : Via Derna, 15 — Pastore : Attilio Arias - Viale Giovanni
Pisano, 33.
Reggio Calabria — Chiesa Rione San
Marco : Via Possidonia, 4 (da Messina).
Riesi — Chiesa Valdese : Via Paraci, 5
— Pastore : Enrico Corsani.
Rio Marina — Chiesa Valdese (da Livorno).
Rocchenere — Chiesa Valdese da Messina).
Roma — Chiesa di Via IV Novembre,.
107 - Pastore : Virgilio Sommani, ivi
— Chiesa di Piazza Cavour - Pastore : Paolo Bosio - Via Marianna
Dionigi, 57.
Salle — Chiesa Valdese (da San Giacomo).
Sampierdarena — Chiesa : Via A. Cantore, 16 — Pastore : Alfonso Alessio Via Milano, 8-8-F - Genova.
San Giacomo degli Schiavoni — Chiesa
Valdese.
Sanremo — Chiesa ; Via Roma, 8 —
Pastore : Giovanni Bonnet, ivi.
Santa Lucia di Quistello — Chiesa Valdese (da Felonica).
Santa Maria di Licodia — Chiesa Valdese (da Catania).
Schiavi d’Abruzzo — Chiesa Valdese —(da Carunchio).
Siena — Chiesa : Viale S. Domenico, 5
(da Firenze).
Susa — Chiesa : Via Umberto I, 14 (da
Torino).
Taranto — Chiesa : Via Pupino, 16-20
(angolo Via Di Palma) — Pastore :
Giuseppe Castiglione - Via F. Crispi, 28.
Torino — Chiesa : Corso Vittorio Emanuele II (angolo Via Principe Tommaso) - Capnella : Corso Principe Oddone, 73 — Pastori : Elio Eynard Via Pio Quinto, 15 — Roberto Comba
— Via Berthollet, 34.
Torrazza Piemonte — Chiesa Valdese
(da Ivrea) — 2® Domenica.
Tramonti di Sopra — Chiesa Valdese
(da Venezia).
Trieste — Chiesa : Via S. M. Maggiore
— Pastore : Guglielmo Del Pesco Piazza Libertà, 6.
Venezia — Chiesa : Palazzo Cavagnis
(S. M. Formosa) — Pastore ; Ernesto
Ayassot, ivi.
VeronxL — Chiesa : Via Duomo (angolo
Via Pigna) — da Brescia.
Viering — Chiesa Valdese (da Aosta).
Vittoria — Chiesa Valdese — Pastore :
Arturo Mingardi - Va Garibaldi, 60.
Cappellano Militare Valdese — TenenteErmanno Rostan - Quartiere Generale
- Divisione Alpina Taurinense - Posta Militare 200.
i
y
'il
I
Prof. Gino Costabel, direttore responsabile
ARTI GRAFICHE . L’ALPINA» - Torre Pellice