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Settimanale
della Chiesa Valdese
' Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali ^Vete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Anno LXXX — Num. 32
— Abbonamento; Lire 600 per rinterno. Lire 1000 per l’estero —. f^edizione in abbonamento postale, 1° Gruppo ■Cambio d’indirizzo L. 30 — Amministrazione : Claudiana - Torre Bfllice - C.C.P. 2.175A7 Prezzo L. diS
SINODO
TORRE PELUCE, 8 Settembre 1950
1950
Lfl mniPiiDR RRoenie e spienDÉTe
(Gioi/pnni 5 i 35)
(Alcuni brani del sermone di apertura del Sinodo predicato dal Past. O. P?yronel)
Gesù ebbe parole di altissimo elogio nei riguardi di Giovanni Battista. Infatti disse di lui: u In
verità io vi dico, che fra i nati di donna non è sorto
alcuno maggiore di Giovanni Battista ». Nel prologo del IV Vangelo è detto: « Egli stesso non era
luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce, affinchè tutti credessero per mezzo di lui ».
Ma Gesù stesso lo chiama « lampada ardente
e splendente » in mezzo ad una generazione leggera, superficiale, che si ricreava a quella luce ma
per breve ora, proprio come i ragazzi che si danno
spensieratamente a folleggiare intorno ad una fiamma accesa nelle tenebre della notte.
Il Battista era la lampada ardente e splendente: tale deve essere il cristiano, tale la Chiesa di
Cristo.
Gesù diceva di Giovanni Battista che era una
lam}>ada ardente e splendente. L’ardere, e lo splendere sono due fatti diversi: ardere vuol dire bruciare, infiammare, riscaldare; splendere significa
rilucere, mostrarsi. Applicati alla lampada diventano però indivisibili. Infatti non si può concepire
una lampada che arda e non spletula, ancor meno
una lampada che splenda senza ardere.
Nell’ardere vi è l’idea del tormento, della sofferenza: l’olio che passa, nella lampada, attraverso
alla combustione segna un cambiamento; è in via di
trasformazione fino a dare la fiamma che ha la sua
zona i>iù calda e quella più risplenilente, in cui vi
è maggiormente t'idea della gioia.
Nella vita del credente v’è pure il suo tormento e bt sua gioia. Il .seme della vita dello spirito che
Dio pone in noi e di cui ad un certo momento prendiamo coscienza, non è un seme che improvvisamente germoglia e senza ostacoli spunta dalla terra, slanciandosi in alto per essere baciato dai raggi
del sole, ma generalmente prima di assurgere a
fiamma splendente, è preceduto da un travaglio
interiore, da un tormento di purificazione e di trasformazione talvolta molto doloroso, ma nece.ssnrio perchè que.sta nuova vita si affermi nell’individuo e nella società.
Ed anche quando l’inizio è stato facile, non sono poi mancati, per via, le difficoltà che pesano
come zavorra diabolica .sulle spalle dell’uomo nuovo: cattivi propositi, desideri disonesti, intere.s.si
materiali, sentimenti di odio o di vendetta, costituiscono un gravame che ci impedisce di correre
spediti nelle vie del Signore. Eppure in questo travaglio interiore .si compie la nostra preparazione
per diventare fiaccole (li luce spirituale intorno a
noi.
In rpiesta lotta ci .sia di stimolo la parola di Gesù: (( IVesstmo che abbia messo la mano all’aratro
c poi riguardi indietro, è adatto al regno di Dio »
(Luca 9: 62) « Il regno dei cieli è preso a forza ed
i violenti se ne iinjiadroniscono » (Matteo 11: 12).
^
coti
I
Ed (ira dopo aver cercato di analizzare brevemente la vita interiore invisibile, gettiamo uno
sguardo sull’azione della chiesa nel momlo.
Vogliamo sì che la nostra lampada arda e splenda, non vorremmo mai che si spegnesse per colpa,
nostra — è un dovere e un onore ritrasmettere il
candelore dei padri ma siamo poco coraggiosi.
Sappiamo che la Parola di Dio è un fuoco co.sì terribilmente divorante, ma dovremmo cominciare a
prenderla, sul serio prima di tutto per noi ste.ssi...
Ed ecco .sembra che noi preferiamo farne la prova
sugli altri, sul nostro prossimo, sulla chiesa di gli
altri. Sappiamo perfino trovare delle scuse, a e/ne.sto
nostr(ì atteggiamento anche se non sempre bf proclamiamo (ul alta voce: la nostra piccola chiesa è
stata molto provata dalla guerra ed ora ha i suoi
grandi problemi da risolvere... altri fturno bene a
manifestare il loro amor fraterno tangibile, verso
di noi...! In (luesto modo si finisce per diventare
come ogni altra istituzione del mondo senza il segno della grazia di DIO.
Non mancano dichiarazioni di grande attaccamento alla nostra piccola ma vetusta chiesa; e per
risolvere la tormentosa situazione finanziaria, v’è
chi arriva al punto di fare quello che non osa chiùmare. il sacrificio della vedova dell’Evangelo contribuendo per l’opera del Signore qutdche centinaio
o anche qualche migliaio di lire svalutate, deprezzate, mentre spende, senza sacrificio, delle decine
di migliaitt per cose superflue... Insomma la Chiesa e in fondo Dio, li vogliamo forgiare a modo nostro in guisa che ci consentano eli vivere in pace
colla nostra piccola situazione borghese.
Non bisogna soffermarsi a lungo per comprendere. che in (jiuìsto modo serviamo noi stessi anziché il Signore nella sua Chiesa!
10 sono convinto che non serve a gran che piangere sul passato o anche sul presente. Per infondere agli uomini speranza, per trascinarli all’azione,
occorrono non lamenti ma suoni di tromba, ordini
di marcia, indicazioni precise. Il tempo è breve, il
compito è immenso ed urgente. *'•
Noi sappiamo per esperienza che il cristiano
non ha una vita autonoma. « Come il tralcio, dice
Gesù, non può da sè dar frutto se non rimane nella vite, così neppiir voi, se non dimorate in me...
Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perchè senza di me non potete far
nulla » (Giov. 4: 5).
La lampada del cristiano non brilla di luce oro
pria. Arde e splende in quanto la vita d<d cristiano
è nascosta con Cristo in Dio.
11 cristiano ha compreso che la viUi sua fm un
dgnificato soltanto se la innesta in Cristo e La vive
in comunione con Lui : (( tum .sono più io che vivo
ma è Cristo che vive in me » scrive Vapostolo Paolo, per esprimere questa sua meravigliosa esperienza. In -(¡uesto modo le ricchezze spirituali del Cri.sto si trasfondono nella vita del credente per cui
la sua lampada puè) ardere e splendere .senza V(mir
mai meno.
Dal tesoro di Cristo, il credente attinge innanzi tutto la fede. II mio cuore mi dice da parte
tua, cercate la mia faccia » (Sai. 27: 8).
Dalla comunione con Cristo attingiamo inollre
la fiamma vivificatrice dell’amore.
Che co.sa sarebbe la vita del cristiano senza (¡itesta fiamma? Che co.sa sarebbe la vita d(d pastore,
del missionario, dell’(evangelizzatore se in lui si spegnesse lo sacra fiamma dell’amore?
Oltre alla fede e (di’amore, Gesù dà ai suoi di~
.scepoli l’ardire, la gioia, In pace. In dolcezza, la
temperanza, la pazienza, la serenità e tulli gli altri
frutti dello Spirito che il Signore concede a coloro
che glieli domandano.
Miei cari giovani fratelli, voi conoscete in parte (dmeno l’opera che vi attende nella chiesa. Siate uofhini fedeli (d dovere, rivestitevi di snpùmza,
di cultura, ma .sopratutto ricercate nella meditazione e nella preghiera la comunione don il ('.risto
viv(mte.
Guardate, il mondo non s’interessa alle disciissioni teologiche; s’interes.sn poco di (¡uello che noi
crediamo ma guarda a quello che noi .siamo ludla
vita pratica. Il mondo ascolta gli uomini cenvinti,
.si entusiasma degli uomini che vivono hi verità che
pnaiicano, che per qiwlla sono capaci di affrontare
il martirio.
Se il cristianesimo viene solo presentato in termini astratti, come morale o come cultura, senza
il calore dell’esperienza vissuta, non riuscirà a vincere l’intelletto ma l’intelletto non è tutta la persona^mana. Ma .se al centro della vostra predicazione come della vostra vita .saprete porre la persona del CrLsto vivente che perdona e rinnova la
vita, state pur certi che troverete sempre delle anime pronte ad aprirsi al soffio dello Spirito, par
godere delle ricchezze e dell'ardore che hanno rallegrato la vostra vita.
Con un certo antìcipo sulla data tradizionale, cioè dal 20 al 2.') Agosto, il
Sinodo della nostra Chiesa ha tenuto le
sue seduta a Torre Pellicc, con la partecipazione di quasi tutti- i Pastori e,
dei dtdogati delle comunità italiane cd
estere. Com.è ogni anno, anche questa
volta il pubblico è accorso ad assistere
(die discussioni del massimo organo,
legislatiììo della Chiesa Valdese, ha Éimostrato il suo interessamento, ho
creato nel giardino della Gasa Valdese
e fuori un ambiente di simpatica oordudità, ha dato luogo a molte conversazioni ed a molti saluti.
Quando, alle 15,30 della domenica
20 agosto, il corteo sinodale, preceduto dah predicatore d’ufficio Fast. Oreste Peyronel, entrava nel tempio, il
pubblico imponente, occupava tutti i
posti. Dopo la chiara ed efficace proclamazione della Parolu di Dio, ha avuto luogo la consacrazione : al Ministero Pastorale dei candidati - Bruno
Cor sani e Franco Davite e la presentazione alla Chiesa del Past. svizzero
Jean Marc Buscarlet, attuedmente in
servizio al Serre di Angrqgna. Questo
atto sempre commovente, è stato seguito dal canto di un inno di circostanza,, molto bene eseguito dalla Corale
(ti Torre PelUce.
L'operato della Tavola .Valdese
La Tavola Valdese, organo esecutivo della nostra Chiesa, dura Tri 'carica un anno, dopo di che essa rende conto al Sinodo del suo operato
Uno degli aspetti più interessanti ed
importanti del Sinodo è appunto l’esame di quell’operato, fatto da una
apposita Commissione di Pastori e
di laici, presieduta quest’anno dal
Past. Guido Mathieu.
La relazione della Commissione
esaminatrice è stata ampia e documentata, redatta in uno spirito di
serena valutazione dei -fatti, ed ha
toccato quasi tutti gli aspetti della
nostra vita ecclesiastica. Nei pochi
giorni che le le erano stati concessi
per la consultazione dei registri dei
verbali della Tavola e dei voluminosi copialettere di ognuno dei suoi
componenti, la Commissione ha saputo compiere un buon lavoro, dando al Sinodo una visione panoramica
dell’attività, dei problemi, delle
preoccupazioni e delle speranze della Chiesa, la cui Amministrazione è
affidata ad uomini i quali sono anche
assorbiti da molteplici altri doveri
professionali e di ministero. Perciò
il Moderatore ha ringraziato la commissiòhe d’esame per il lavoro eompinto e per lo spirito in cui ha formulato i suoi giudizi. Quanto a noi,
e senza per questo riferirci in modo
speciale alla commissione d’esame di
quest’anno, espriniiamo l’augurio
che in avvenire l’esame dell’operato
della Tavola rivesta maggiormente
il carattere di « esame » approfondito dei più importanti argomenti
che si ritiene necessario porre all’or,
dine del giorno del Sinodo, con relativi giudizi e successive proposte.
tralasciando di esporre quegli altri
argomenti sui quali e’è poco o nulla
da dire e la cui trattazione si riduce
ad una inutile ripetizione di cose già
dette o risapute. ^
A conclusione dell’esame deU’operato della Tavola Valdese, il Sinodo ha votato i seguenti due o.d.g. :
/ - H Sinodo, rendendosi conto delle crescenti difficoltà nelle quali la Tavola ha svolto la .ma attività e del profondo amore per
la chiesa che ha animato il Moderatore
ed i .suoi collaboratori nelTespletamento
del mandato ricevuto, esprime alla Tavola
la sua riconoscenza e ne approva l’operalo.
II - Il Sinodo esprime il .suo profondo
ringraziamento agli amici della nostra chiesa in Italia e all’estero, i quali, con genero.sità ed affetto, ne hanno so.stenuto Topera ed in tempi àncora per lei difficili le
.sono stati di valido aiuto.
Il canto della speranza
cristiana
Prima di esaminare i vari punti della relazione della Tavola al Sinodo, la
Assc-mblra ha voluto ricordare, con alcimr parole del Moderatore, i nomi e
la figura di alcune persone decedute
nclPanno eeelesiastieo trascorso: il
Past. Attilio Arias, lavoratore fedele
che ha saputo esercitare il suo ministero con modestia e in silenzio; le signore Prnehet Lorenza, vedova del
ì’a-sl. .-1. Prorhet, Falcili Tiuisa, vedova del Prof. M. Falchi, Moggin Luisa,
compagna d’opera del Past. Erner.
Gerolamo Moggia. Davit Virginia, vedova del Pastore Patdo Davit; il sig.
Perazzi Valeriano, a più riprese attivo
e zelante membro laico della nostra
Amministraz.i(me. /^Assemblea si. è
alzata e, ricordando (jnei nomi, ha canfnfo l'inno di P'rane.eseo Rostaqno : c 0
beati SII nel cielo... ».
Due
fondamentali
La vera e propria discussione nell’aula Sinodale, come già l’anno
scorso, si è accesa a proposito del
problema della evangelizzazione per
proseguire poi sul problema delle
finanze. Si può dire anzi che questi
sono stati i due poli intorno ai quali è gravitata l’attenzione del Sinodo e dei quali si è abbondantemente
parlato, talvolta con accenti di aitò
tragica constatazione
interesse e di
della realtà.
Il dibattito sulla « evangelizzazione » è partito da uno stato di fatto
che la Commissione esaminatfieè
non poteva non additare: « ..Si ha
l impressione che la chiesa tutta sembra avere nuovamente preso coscienzh
(Iella sua neceMtà di ridiventare
una chiesa evangelizzatrice, di usci
,-e.
All'uscita, l’Assemblea sinodale si
è costituita sotto la presidenza provvisoria del Past. Emilio Corsani ed ha
quindi proceduta alla elezione del seggio definitivo copie segue :
Presidente : Past. Oreste Peyronel;
Vice Presid. : Dott. Gustavo Ooriiba,
Segretario : Past. Arnaldo Genre; Segretari aggiunti : Past. Franco Sommani e Franco Davite. Assessori : Dott.
Aldo Bibet e Sig. Mario Biancóni.
Dopo alcune deliberazioni di carattere generale, la Commissione delle
proposte viene costituita sotto la presidenza del Past. Ermanno Eostan, .»y
Sono incaricati di presiedere i culti
mattutini il Prof. Giov. Miegge, i Past.
R. .lahier ed E. Ayassot, il Dott, Gustavo Comba.
2
fé dai propri templi per annup^-.
\'re VEvangelo detta grazia ai "gran'
pubblico delle piazze o radunato in
vasti e capaci luoghi, aperti al puh~ blico. in venti e più città della penisola, delle campagne evangelistiche sono state condotte con indiscutibile successo, attirando dtdi'esterno una maggiore attenzione sulla
nostra opera e suscitando ali'interino un più vivo interessanfento a ciò
che per noi è essemàalei la testimonianza ». L’attività del membro deb
la Tavola, il Post. Alberto Ribet,
designato con la funzione di auiniA^
tore e di coordinatore dell’opera e-~
vangelìstica, è stata grande, improntata. ad uno spirito di dedizione veramente encomiabile; ma rimane
pur sempre la dilBcoltà di trovare
gli uomini disposti a formare le squadre o i gruppi per la condotta delle
campagne di evangelizzazione, in
un ambiente dove non mancano lo
difficoltà, ma dove ci sono pur sempre delle magnifiche occasioni di
aiutare le coscienze a destarsi da
una vita di ignoranza, di incredulità o di quietismo religioso ed a protendersi verso la conoscenza del
Vangelo ed il fermo possesso delle
sue gloriose affermazioni di fede e
di vita.
Ma dal piano delle realtà concrete nelle quali l’opera nostra si è attuata durante quest’anno, la discussione è passata a poco a poco sul
piano teorico delle possbilità e delle riflessioni, talvolta dense di significato, dove molti oratori hanno voluto recare il loro contributo di pensiero e di parola.
Il problema è stato esaminato nel
suo aspetto tecnico: ufficio di coordinamento, argomenti da svolgere
con coesione e non fuori dell’attualità (7’. Raima), creazione di ima
cassa dotata di fondi da destinarsi
unicamente alla evangelizzazione,
formazione di Pastori specializzati
e di un Comitato di responsabili, opera di propaganda più intensa {R.
¡\isbet e P. Bosio); poi si è passati
al contenuto più interiore del problema evangelistico (G. Peyrot), si
è parlato della evangelizzazione come testimonianza personale in mezzo ad uomini e a fratelli che vivo
no la nostra stessa vita, come esigenza' di avere l’animo aperto verso
Dii» e verso - il prossimo oltre che
verso sè stesso, come * affermazione
della eternità e della verità di Cristo
in mezzo alle strutture umane che
crollano p si evolvono, e tutto ciò
con spirito di umiltà e di povertà,
senza eccessivamente preoccuparsi
del metodo, ;i anzi evitando che l’esattezza del metodo non abbia a
nuocere aU’efficàoia dèlia Parola
(E. Rostan), ci si è pronunziati a
favore dell’iniziativa nella polemica
col cattolicesimo (M. RoUier) e da
altri si' è invece fatto appello al valore dell’ecumenismo e all’atteggiamento di preghiera della Chiesa per
la riunione delle membra sparse d>
Cristo {G. ' Girardet e V. Subilia),
qualcuno ha^ detto delle chiare jiarole sulle distinzioni sociali esistenti nelle nostre comunità e sul loro
carattere bórdese, a danno dello
spirito di fraternità (G. Bensi e
Mino), infine il Past. C. Lupo ha
posto l’accento su di un nuovo orientamento dell’opera evangelistica, per
cui non esiste più un problema di
evangelizzazione e di vita cristiana,
considerando questi due termini seseparatamente, ma esiste invece un
problema di fede: occorre far sentire al mondo stanco e triste la gioia
di Dio e ridare così il senso della
vita, credere l’Evangelo della grazia
nel travaglio della propria coscienza dall’alba al tramonto, rinnovare
integralmente il patrimonio di eternità che Gesù Cristo ha lasciato £
quelli che credono, impostar j la
propria vita sull’avvento del Regno
di Dio, dare alla propria esistenza
una coerenza di vita morale, un nuovo senso sociale, decidere se dobbiamo chiamarci cittadini o camerati o
compagni o fratelli.
Ed in queste parole tutti hanno
compreso qnanto sia non soltanto
urgente l’esigenza della testimonianza cristiana nel mondo, ma qnanto
sia indispensabile da parte nostra
una più profonda integrità di vita,
una reale trasformazione della vita
per opera di quello stesso messaggio
che noi intendiamo proclamare agl;'
uomini della nostra generazione
(S. Pons).
L'Argent fait la guerre
u
Ciò è purtroppo vero nel mondo
politico ed economico dove sono in
giuoco interessi potenti e contrastanti. Ma bisogna riconoscere che il denaro è necessario anche alla Chie.ia
di Gesù Cristo che impegna le sue
forze nella sacra battaglia per ii
trionfo della Verità-e della Carità
nei singoli individui e nella società.
Ed il problema finanziario ha fermato a lungo l’attenzione del Sinodo, in seduta privata prima e poi
porte aperte al pubblico. Si sapeva
che il problema era grave. Il rapporto della Tavola annunziava che
« l’esercizio di quest’anno sì chiude
con un grave disavanzo in tutte le
casse... le contribuzioni hanno segnato un aumento del 25%, ma la
quasi completa mancanza ' di doni,
specialmente per il Collegio, ha reso particolarmente grave la situazione di cassa... »
Molte persone hanno interloquito
sulla situazione finanziaria per esprimere il loro parere in merito o suggerire dei consigli, ma le due voci
che hanno contribuito a dare al Sinodo una esatta visione della realtà
reno state quella del Cassiere, Past.
O. Comba, il quale ha esposto i dati
stnti.stiei del bilancio della Chiesa e
degli Istituti dipendenti, in una relazione ampia e dettagliata, e quella
del Dott. G. Peyrot il quale, nella
sua qualità di revisore dei conti, ha
additato gli aspetti positivi e negativi della situazione finanziaria, forniulandn in una serie di « punti »
i veri provvedimenti che il Sinodo
stesso prenderà successivamente in
esame, in vista di una più oculata
amministrazione del denaro della
chiesa e per procedere, sulla via della più stretta economia, verso il risanamento del bilancio.
Per il raggiungimento di quest’ultimo fine, anche la Commissione di
esame ha condiviso Videa che. traspare dalla lettura dei verbali della
Tavola, di racco^iere, cioè, un fondo che permetto, di eliminare ogni
passività residua e cbstituisca con la
rimanenza una disponibilità di movimento. Ed ha bulicalo i due se
guenti mezzi; accensione di un mutuo ipotecario su immobile. susceltC
bile di sopraelevazionc o lam io di
un prestito a tutti i membri della
Chiesa Valdese con garanzia di t imborso e godimento di relativi interessi, pur pronunziandosi a fatare
di quest’ultimo progetto. La lunga
discussione che ne è séguitn ha visto
l’assemblea assai perplessa nei riguardi del prestito e si sono perciò
udite delle voci favorevoli e nettaniente contrarie: contrarie non per
incomprensibilità delle gravi preoccufmzioni finanziarie che assillano
gli arnministratori, ma sopratitHo
perche il problema del denaro non
può essere facilmente disgiunto dall’idea dell’offerta, libera, spontanea, generosa, fatta per l’opera del
Signore, non sul piano della tecnica finanziaria, ma sul piano della
fede cristiana e della sincerità davanti a Dio. E’ cioè difficile parlar
di prestito, quando è sicuro che noi
possiamo risolvere il problema con
le nostre offerte, se veramente non
ci rifiutiamo di fare ciò che onestamente siamo in grado di fare nel
campo delle contribuzioni all’opera
del Signore (C. Lupo, E. Rostan).
La discussione in pubblico ha posto in luce altri aspetti del problema: la coscienza delle comunità è
lenta a muoversi in questo campo e
deve comprendere che, fatti i conti
in base alle cifre del bilancio attirtle, aumentando le contribuzioni del
3.3% si arriva soltanto al livello del
19.39 (M. Rollier); le dichiarazioni
della Sacra Scrittura, alcune delle
quali vengono lette, danno un senso
nuovo ed il loro esatto valore alle
offerte, fatte, nel nome del Signore e
richiamano i contribuenti allo spirito del mcrificio, cui si fa pure appello nel mondo e nei partiti politici
quando si vuol raggiungere una mèta
prefissa (V. Laurora). Tuttavia il Sinodo, pur di fronte alla gravità della
situazione, non prende alcun provvedimento eccezionale di immediata
attuazione; lascia alla Tavolò Valdese il grave compito di ammitdstrare
la Chiesa con la fiducia e là prutlenza necessarie e vota all’unanimità un
ordine'-del giorno indubbiamente
impegnativo per tutti, così concepito t- *' ,
U,^Sinodo, di fronte alla situazione finanziaria ed economica, illustrata dairAmminlstrazlone, nella co-,
scienza che la Chiesa deve trovare
in sè la forza per fronteggiare il suo
compito, impegnf te comunità ad
aumentare per quest’anno le contribuzioni nella misura di almeno un
terzo rispetto al 1950 onde riporta,
re il potere di~ acquisto delle contribuzioni al livello del 1939.
B ai fini di sanare il defieff degli
ulfinti due anni, causato dal. mancato adeguamento delie contribuzioni,
dà mandato alia Tavola di aprire una sottoscrizione eccezionale, a mezzo della quale, con carattere di urgenza entro il 1950 si raccolga la
somma di SOInilloni.
Invita I Concistori a collaborare
con la màssima intensità al raggiungimento dei fini suddetti, sia realizzando ogni economia e sospendendo ogni Iniziativa locale, sia suscitando in ogni membro di Chiesa la
coscienza dell’unità e deU’imperativa esigenza dell’opera e dei suo futuro sviluppo.
corrispondenti alle sezioni -delle. Sono-,
Ifì Domenicali affidate alle loro cure;'
Passiomo ad altri argomenti
Chiese autonome
Non poteva non riaffiorare in Sincido l’annosa questione della autonomia
. delle ohiese ; difesa dagli uni, i qual'
scorgono in questo istituto uno dei c.a.
pisuldi dei nostro regime ecclesiastieo
presbiteriano e riformato, osteggiata
dagli altri a causa della divisione o della distinzione che essa crea fra le comunità che pur fanno parte della stessa famiglia spirituale. Be la questione
torna ogni anno è segno che c e, in
questo campo, un certo malessere
percepito da tutti o da molti, tuttavia
riconosciamo che non lo si può risolvere con un taglio netto.
La discussione si è aperta a proposito della richiesta della Chiesa Evangelica di lingua italiana di Zurigo di
^ottenere una ulteriore permanenza del
suo Pastore nella comunità, 'Ij. deroga
all’alt. 17 dei Regdamenti (limite dei
11 anni) e si è fatto osservara che,
mentre i regolamenti dovevano essere
applicati a S. Germano Chisone, a Torino, a Milano, era invece conveniente
fare una eccezione-per Zurigo. Gli opposti pareri non hanno tardato a manifestarsi ; quelli favorevoli, a causa
della speciale situazione di quella eh nsa e dei rapporti oon l’estero cosi importanti per noi, anche se si debba accettale eontempoi^ieameute per eeite. comunità due giurisdizùiin dhersi(4. Dèodato, M. Rollier, il Mojvritore) e quelli opnirari perchè il ripetersi di; situazioni in cui comninla
'. aldesi vengano sottoposte a due -regimi giuridici diversi crea da un laj.o
dei privilegi e dall’altro lato provoc o
un malcontento giustificato {E: Rostan, l\ Bosio, G. Vicino). Nel caso
specifico di Zurigo, il conflitto di giiiriadiziotie è stato però superato dal seguente d. d. g.:
Il Sinodo, preso in considera/ione la domanda der'Beirat di Zurigo alla Tavola oiilorizza la Tavola ad acooglìerla.
Quanto alla sospensione teniporane i
del diritto di designazione dei pastori
da piu'te delle chiese autonome, come
da deliberazione del Sinodo deH’aimo
scorso, la Tavola V'aldese non ha voluto interpretarla ed eseguirla ,sic et
HÌmpliciter, ma ha proceduto a 8. Germano, a Torino, a Milano, col metodo della consultazione con i Consigli
di Chiesa. La Commissione d’esame
rileva che « cosi facendo, la Tavola ha
agito saviamente e che, se proprio n< n
hanno potuto così essere aboliti tutti
gli inconvenienti, se ne sono evitati
altri di più grave portata ».
L’esperimento non è tuttavia sfuggito alle critiche specialmente da parte dei delegati delle chiese di Torino
e Milano (Doti. Aldo Ribet ehuzzani)
ed è stata da taluni auspicata la soppressione del diritto di autonomia
{Ing. G. Oirardet). Alcuni vorrebbero
ritornare senz’altro all’antico regime
contemplato dai regolamenti, altri,
pur riaffermando il principio dell’an
tonomia, vorrebbero che si continuasse nella sospensiva per un anno. Infine. con un o. d. g.
« Il Sinodo, persuaso della necessità di
salvaguardare c potenziare il principio dell’autonomia delle comunità, contemplarandolo col rispetto della loro uguaglianza e
con gli interessi generali dell’opera, impegna la Tavola a proseguire nel tentativo di
risolvere il problema col metodo delle
consultazioni e conferma, a questo fine,
per un anno, la sospensiva votata dal !-i
nodo del 1949 ».
Emeritoziane
Con vivo rincrescimento, ma non
sema una profonda riconoscenza per
i lunghi anni spesi al servìzio fedele
della Chiesa, il Sinodo ha preso atf(
della domanda di emeriiaziane da
Scuole Domenicali
Più che nel passato, il Binodo di
quest'anno s’è fermato a parlare delle
Scuole Domenicali e del problema della educazione religiosa dei bambini in
generale. Il Castore 11. Beri ha messo l’accento sulla necessità di aiutare
e di curare in modo speciale tutti i
bambini evangelici i quali non possono sfuggire aU’educazione religiosa
(Ielle scuole governative o lo possono,
rna non senza difficoltà, ed ha anche
contemplato l’istituzione di ima scuola settimanale di istruzione religiosa
con lo scopo speciale di rettificare l’insegnamento religioso della Scuola pubblica.
l’oi, a poco a pcxio, la discussione
si è trasferita suH’argomento speci(icn
delle Scuole Domenicali. Esse rivelano indubbiamente degli inctrnvenienti
o delle imperfezioni, ma la prepar,izione dei manuali per opera del Pa.st.
Hcrt e dei suoi collaboratori è apprezzata (Moderatore, E. Rostan, V. Laurora). Il problema delle Scuole Domenicali non sembra però essere tanto di carattere tecnico, quanto di ocllaborazione da parte delle forze mi
gliori della comunità, per amore, per
cultura, per doni pedagogici (E. .dyassot); le famiglie debbono sentirsi im.
pegnate in questa attività di formazione della personalità cristiana (Aldo
Ribet) e, con le famiglie, bisogna pensare ai monitori, al materiale, ai programmi (O. Peyrot), senza dimenticare l’appello alla preziosa collaborazione degli insegnanti evangelici (S.
Pons). A conclusione della discussione, il Sinodo vota il seguente o. d. x. ;
« Il Sinodo, al fine di promuovere
con maggiore efficacia attraverso la
Scuola Domenicale la preparazione religiosa dell’infanzia e stabilire le premesse per lo sviluppo di una maggiore coscienza dei valori della Riforma
nei.là nostra gioventù di domani, invita i Consigli di Chiesa e specialmente i Pastori a voler :
1) svolgere i corsi della Scuola Domenicale raggruppando ì fanciulli non
per classi di età, ma per sezioni c,orr>
spandenti alle classi scolastiche che
essi frequentano;
2) dare particolare incremento alle
(lassi bibliche come naturale conclusione della Scuola Domenicale e l»gi.
ca introduzione ai corsi di catechismo :
4) influire attraverso opportune lezioni in modo ohe nell'insegnamento
della Scuola Domenicale i fancmllitrovino il necessario correttivo alla ag-p
gressività confessionale cattolica ohe i’
nostri ragazzi subiscono nelle scuole.,
pùbbliche ».
1 nostri giornali
parte del Prof. Ernesto Comba, per
limiti di età, del Prof. Davide .Bosio
e del Past. Enrico Tron senior, ptr
ragioni di salute.
Il Moderatore ha reso omaggio aV >
spirito di consacrazione che ha animato questi 'tre operai della Chiesa : il
Prof. Ernesto Comba, pastore, poi
professore alla Facoltà di Teologia per
37 anni, ex-Moderatore e Vice-Moderatore, a più riprese Direttore de « La
Luce »; il Prof. Davide Bosio, pastore
per 20 anni, professore per altri 20,
ex-membro della Tavola e Vice Moderatore, Direttore de « La Luce » e de
z. L’Eco delle Valli Valdesi »; il Past.
Enrico Tron, senior, pastóre fedele ed
umile nell’adempimento della missione che il Signore gli aveva affidato.
La Chiesa tutta ringrazia e saluta
qiiesii fratelli i quali hanno seminato,
secondo i loro doni, il buon seme della Parola di Dio, nella preparazione
dei gióvani al Santo Ministero e nella
cura pastorale. Essa augura loro un
felice riposo, fecondo ancora di pensiero e di consigli, frutto della loro
meditazione e d^Ua loro esperienza
cristiana.
Si è parlato anche dei giornali,^
non tanto per giudicarne il contenuto, quanto per ringraziare i Diretto- j
ri e per prendere coscienza del grave disavanzo finanziario che pesa ^
sul bilancio de « La Luce » c de
« L’Eco delle Valli ». Infatti, così J
si esprimeva la Commissione dVs.i- |
me, « il problema dei nostri perioeiici è uri problema finanziario Ùi- ^
nanzi tutto... Ad esso si dovrà ov-;
viare con l’aumento del prezzo di
abbonamento e con una severa revisione per quanto riguarda l’invio agli abbonati morosi. La chiesa non
può trasformarsi in un ente di benefìcenza che elargisce carta stampala È
ai suoi membri ed amici ». E noi ag-’ ®
giungiamo che al disavanzo si può
si deve ovviare con una più oculata,
più prudente e meno famigliare am--!
ministrazione che elimini gli ¡neon- J
venienti notevoli verificatisi nel passato. %■
La proposta che più ha iinpressio- ^
nato e che è stata condivisa da tuoiti è stata quella della unificazione
de et La Luce » e de « L’Eco delle
Valli Valdesi » in un solo giornale
(Ing. G. Girardet, Avv. M. Piacelitini); ma il Sinodo non si è senlLlo.*: '
sull’istante di prendere una decisiline che deve essere prima esaminata j |
in tutti i suoi aspetti ed ha espresso
la sua volontà con il seguente o.d.g.: Lj
« Il Sinodo invita la Tavola a riordinare
su di una base più eeonomiea la situazione
dei nostri giornali, considerando anche la
eventualità di una unificazione de « l/Eco
delle Valli Valdesi » e de « La Luce a. .
Relazioni con le
f
-m
altre Chiese
La serata di martedì, 22 agosto^!
nel tempio di Torre Pellice è stal.a dedicata al ricevimento dei delegati delle chiese evangeliche sorelle venuti
anche quest’anno a recarci il loro ine.ssaggio di saluto e di augurio Hanno
preso la parola i seguenti delegali, oltre al Dott. Santi, direttore deH’engendo Ospedale evangelico ili Naiudi,
al Sig, l’aschetto Attilio, delcg.ito della Oliicsa Valdese di New ^’olk, al,
Oand. in Teol. Mario Bertmat. dolle’
chiese valdesi dell’Uruguay, i quali'
avevano avuto modo di rivolgere
loro nu-ssnggio nell’aula sinodale: 4:
.3) rendere edotti i monitori dei pmP
grammi di religione che vengono svolti nelle classi dette Scuolcj p.ubblif ^tc
The Righi Reverend John Miirdonald
Richardson. ex-Modcratore della ('liieBar;
Pre«hiteriana d’Inghilterra e del (ionAigUnNazionale delle Chiese libere d'Ingliilicrfa.
— M. le Pasteur Roger Wyler, Segrelariu dclla Chiesa Protestante Nazionale di Gl-!
nevra. - M. le Pasteur Charles Freundleril
rappresentante della sezione romanda dell’Entr’Aide Protestante e della Federazione:«
delle Chiese Svizzere. — Sig. Bredaz. inem- '
bro del Consiglio Sinodale della l'blesa i
Nazionale del Cantone di Vaud. — Past,'
Marchand, presidente del Concistoro della
Chiesa Riformata di Marsiglia. — The Rcv»
J Nicholl, rappresentante della Waldensiail i
Aid Society di Londra. — Past. Emanuele..
Sbaffi, Presidente della Chiesa MelodisU
d’Italia. — Past. Enrico Paschetto, rappresentante della Chiesa Battista in Itali.!. H
Capitano Umberto D’Angelo, rappresentante dell’Esercito della Salvezza in llali'i. —>
M. Emile Pasquel, Presidente del Comitato Svizzero prò Chiesa e Valli Valdesi e.
altresì presidente della Società dei Valdesi
di Gin.ivra. — Sjg. De Fellenberg. delegata
della Comunità Elvetica di Trieste.
Impossibilitati di venire al Sinodo per
altri impegni, inviano auguri salmi e messaggi i seguenti:
Marcel Pradervand - Segretario dell’Alleanza Riformata Mondiale (traiienuto a,
Strasburgo per la Conferenza dell’Ab
leanza stessa). -
« In nome del Comitato Esecutivo deb:
l’Alleanza Riformata, desidero portarvi un
messaggio fraterno e i nostri migliori voti
per il vostro Sinodo. Noi seguiremo le vo-Sire deliberazioni col pensiero e la prc*,
ghiera.
« La vostra Chiesa, come altre Chiese mb:
noritarie dei paesi latini, ha un grande
compito di evangelizzazione, e merita di
essere aiutata in. questo, sfqrz<>. L’Alleanza
Riformata se ne rende conto da molto tempo. Sianjii, fellemi di vedere che questa con-
3
a«*
V
/ %
Si'
n
L’ECO DELLE VALLI
T
^vinzione ora eoudivisa ^ dai «asti ambienti
ideila cristianità non romana. La prossima
■'■p: Conferenza di Torre Pollice, che la vostra
Chiesa avra 1 onore di ricevere ne fa provaChe Dio continui a benedire la vostra (illesa e la diriga col Suo Spinto ».
Posi. Paolo Maury - Presidente della Chicìth sa Riformata di Francia!
-■ » Dite al Smodo la fedeltà del nostro .ti
taccamento alle vostre Comunità- sordlò
delle nostre e unite negli stessi ohblighiuli
(edelta evangelica ». *. ->■ '•p-ì
Pmt. Alphonse Koechlm - Presidente della
p. Federazione delle Chiese Protestanti della bvizzera.
Sig. Juvi/ues Pìcot ■ Segretario del ijonii.
tato Svizzero pro Chiesa Valdese:
« Vogliate esprimere a tutti i inemliri ticl
iinodo 1 espressione del mio rimpianto di
non potervi partecipare e del mio profon»«do atian «mento. Saro m pensiero con tinti
’sna' Crialiana solidarietà e ! interesse por
la-nostra operar • ■
A tutti ha risposto il Presidente del hi.
nodo. Past. O. Peyronel.
Kl membri del Smodo, durante questi
COSI importanti per la vostra Chi.’
spero i lie la questione finanziaria non
Jdia troppe preoccupazioni
mPasl.
sa Evaiig !
P. Diilìlgruen • della Ch
lira Luterana in Italia.
■Piixt. Guido Miegge • della Società Bililica
Impegnalo all Estero per tutto Agosto
-mando ■ nnei piu fraterni messaggi al Si
'*‘nodo \aldese, dove avrei portato quest'an
fetetm I .salmi e gli auguri della Società Bibli
ra, lanlu piu volentieri quest anno, perelii
;Bi- pei vai 1 anni Ilo dovuto andarvi per di
re; « Aliliiale pazienza, le Bibbie verran
no... I) quest anno avrei potuto dire; .i C
i^vsono Itti.unii Bibbie a vostra disposizione .)
IV II Smodo invita il .Seggio a nominar«
una Commissione «ad relerendum » eorn.
Pi.sta di cinque membri tverranno poi n»inmali il Prof. V. Subilia. i Past. C. Gay e
G. Giiardet. il Doti. G. Peyroi e il Sig
M. Bianconi; per lo studio dei rapporti erumenin fra le Chiese Evangeliche all opera m Italia ».
I>
cere per altro non posso ave
cose troppo belle per i iio
store Kes
lira invia
der della Chiesa
molli saluti ed
Ri
au
.SiiiOilo Vuldi'se ed esprime la
li ultra parte il binodo non Ini pntnl I ere ndfteretiL d fr i
nuovo dogma che la Chiesa Cattoluia
1 ef proci m ire d estit 7
' M d ha preso pos / i yn n
ordine del giorno che esprime quale sni
I I t 1 V sta dell i CI es \ Il
« Il Smodo della Chiesa Evangelica Valdese, di fronte alla annunziala proclamazione della Assunzione della Vergine Maria come
dogma rivelato, riafferma che questa dottrina è completamente estranea all Evangelo ; che si risolve in una indebita glorificazione della
natura umana -, che contribuisce a distogliere la fede da Cristo, vero Dio e vero uomo, solo Signore e Redentore della umanità perduta.
Il Smodo deplora che con tale dichiarazione vengano accentuati
I contrasti dogmatici m seno alla Cristianità, rendendo sempre piu
ploblematica la prospettiva di riunione delle membra sparse dei
Corpo di Cristo
i ( t t gr V
ittuule ohe niinaconnu
nei quali e pur necesi
poli
Il lievito della testi
■isnan.i, 1 Assemblea smodale ha r
lito a tutti i mfembn della Cilnes
ilrlese il segueniie appello;
«II Smodo Valdese, nella coscienza della Signoria di Cristo su
tutta la vita dei credenti, esorta i membri della Chiesa Valdese ad
Impegnarsi personalmente e quotidianamente nel ministero della riconciliazione fra gli uomini, nella diffusione dello spirito di pace di
Cristo, nella ricerca di una maggiore giustizia nella società : riaffermando che ogni atteggiamento, come ogni azione trae il suo valore
dall essere attesa del Regno di Dio che viene
Facendo eco alle dichiarazioni del Consiglio Ecumenico e delle
Chiese Evangeliche sorelle, il Sinodo ricorda che nessuna pace può
dirsi vera ove non cerchi sinceramente di fondarsi sulla giustizia- e
nessuna giustizia può dirsi tale ove non escluda decisamente l’iniziativa del ricorso alle armi. Esso approva ogni attività tendente a
p.omuovere lo spirito di conciliazione fra i popoli purché ad essa
si accompagni il sentimento che nessuna nazione o gruppo può dirsi esente dalla responsabilità dei disorientamenti e dei contrasti oggi
esistenti nel mondo.
Gesù ha detto; Beati quelli che s adoperano alla pace- perchè
essi saranno chiamati figliuoli di Dio m.
j
Verso lo fine
lavori
|p6derazione Unioni Voldesi
Ir Ima parte del pomeriggio del 2i
agosto e stala dedieata alla HjV e
naturalmente anche ad Agape. La
.discussione, anzi, si e imperniata da
(in lato su quella che. dalla Cominia'Sione d esame, e stata chiamata la
tt crisi della giovenui ». crisi di organizzazione. di collegainento o. meglio ant;ora. di natura morale, e dal1 altro lato sulla realizzazione di A.gape, « jiiinta decisiva piena di proJnease ».
'! Inutile dire che molti giovani eraho .stipali nelle gallerie c che le discussioni sono state seguite con vivo
interesse. Accentuare il concetto di
a crisi » significa evidentemente esagerare le cose (G. Mivgge. G. Pev»
t’ot), poiché la gioventù ha sempre
la sua crisi in ogni generazione e
tlon Sempre la parte più anziana del„la comunità è in grado di comprendere il travaglio e la mentalità di
Ima gioventù uscita dalla guerra e
.alla ricerca di un annunzio verbale
f-he sia convalidato dalla realtà della, vita. Comunque una «crisi» e’è
per lo meno, c’è una malattia che
iiàllenta il ritmo della vita delle U;,nioni e fa soffrite tutto il corpo, cioè
-1* Chiesa; c’è una parte della gioventù che afuggé n«m solò al messaggio di Agape, ma al messaggio di '
[ tutto l’Evangelo (Sig. Barit/oft) ed
il problema della cura pastorale aopare in tutta la sua urgenza (G. Pevrot).
-Non sono mancati alcuni dissensi
sulla costruzione di Agape, ma altri
interventi hanno reso teslimonianz.i
al valore ideale e spirituale di qiielI opera, come manifestazione pratica di fraternità cristiana, come serVIZIO reso alla Chiesa \aldese. c'uui’
apertura d animo verso 1 orizzonte
ecumenico e come possibilità di meditare insieme, nel lavoro e dopti il
lavoro, fra giovani d ogni paese e
d ogni chiesa, i profondi jiensien
della fede {I\. Ginmpiccoh. V. Pinav. A. Dfodato. Ghiglien). Il Mn.
deratorn ha riaffermato che Agape e
nata col crisma della Chiesa Valdese
ed ha
IulIl
nu c=9o^r«:; uIliLi
in uno spirito di mutua comprensione, con vero spirito di amore, anche
nel dissenso, ed a portare insieme le
nostre preoccupazioni, le nostre idee,
i nostri problemi ai piedi della croce di Cristo. Con la parola di alcuni
membri del Sinodo e con un forte
applauso, l’Assemblea ha ringraziato il Segret. Generale della FLiV,
Past. T;'- Vinay, per il lavoro compiuto e Io ha incoraggiato a lavorare
ancora per il bene della gioventù.
Rapporti tro i Chiosa o
Stoto
0.1:1
il problema dell ecumenismo^ è «tato sollevato dal Paet. C. Gay eoa particolare riguardo alla situazione dell e •
vangelismo italiano, hion si tratta evidentemente di fare del nazionalismo
religioso, ma è anche chiaro ohe è so-i
(ratutto m Italia ohe deve esser dati
li noeira testimonianza ecumen ca P
Lcessar o usure dalla zona di ‘ leu/ i
CL1 s amo entrati suscitare n mo
ilo piu deciso il colloquio, parlare aperlumeiite della necessità di superare le
barriere che si frappongono ad una p>i.
vivente e fattiva solidarietà. denunzi;ile Ipe d gli ne kgli altri e
care di rendere piu efficiente la tàsi iiriuiuaiiza di tutti i fratelli evanerehci
davanti al popolo italiano. L'Assemblea ha compreso che uno spinto d¡
buunu volontà deve animare le nostre
comunità ed ha cosi espresso il suo p».
rere :
« iVu/ia iti concreto a, «uoe la Gommissioue d h-same, « afie ancora potuto ottenere dal Governo m ¡atto
ai regolamentazione dei rapporti ¡ru
i culti acattolici e lo òtato italiano,
ai ¡ine di chiarire e definire lo stato
giuriawo delle minoranze evangeliche in Italia-.. Si c potuto solíanlo
prenaere effettivo ed ufficiale contatto al fine di definire Ui linea proceuurale da seguire per" condurre te
intese previste dalia (aostituzione pei
la legge emananda che ci éoncerne...
Intanto le cronache devono registrare non pochi casi d mtolleranza e
di soprusi, poiché Ih nostra leatimomanza e sovente bloccata da funzionari gretti e prevenuti, che ¡anuo
ai tatto per boicottare la nostra opera... » n.
L,a Commissione rappresentativa
della Chiesa Valdese {^Moderatore,
hcc. Piacentini, G- Miegge, M. hotuer. G- i'eyrot) per lo studio e i esame delle trattative rende conto dei
proprio operato al Smodo che discute specialmente Sulla procedura
da seguire (A. Ribet, Pinguino, M.
Piacentiiu). il Smodo, dopo ampia
Uiseusstoue sui compiti e sulla elticienza del Consiglio tederale delie
Cinese hivaiigelielie d Italia, vola il
seguente o. d. g. :
« Il boLudo della Chiesa yaldesu,
lumviut“ che nelle oiTCoStaimv utluuh
I! indispensabile che il CvnsiyUu I
l le l Ile a Evanyel I e
llalla venga puteumato e resu pm ej ■
¡el e p il gurio el s
(jamazatu in modo da avere un maggior valore rappresentativo nella persona dei SUOI eompuneriti. un piu aet t cala tei e di pi tet Li
lerdenurninasionale ed una maggiore
snellezza di ¡unzwnamento ».
Facolta di Teologio
¿j « Il hinodo. udita la rontrorelaziuii'
sull operalo della tacolta di teologia, de
libera e.he 1 esperimento del IV anno ae
eudeinico venga proseguilo ».
C. 1.0. V.
bili
Collogio • Sta
Gipvedl pomerìggio, 24 agosto, ^il
Sinodo ha udito la lettura della rela
zione della Commissione diesafiio su}l operato dei Istituti di assiston-
za pi esentata dal Presidente -ietta
commissione. Past. E: Mitsol. ■
Lo spazio purtroppo non ci consente di parlare piu a lungo della CWv -•
ene e indubbiamente ano degli organismi piu impottanu della nostra chiesa, nel campo della solidarietà umana
e cristiana. Gl auguriamo dt potem.
fare in altre oceastoni. per mettere in
luce l opera cosi bella dei nostri Islit l le loro esigenze il conti auto I
pensiero, dt. fattiva e zelante ooUaUorazione che viene Loro offerto da molti. La commissione della LWP ha diritto al ringraziamento della rìhiesn.
l Ansvrntilca Sinodale ha perciò votato
li seguente o. d. g. ■. ■ ■
« Il smodo esprime la sua rieonosi en/u
ai memliri della CIOV. al suo Presidente,
alle Direurlei, alle Diaconesse, ai sanhaM
ed a tulio il personale dei nostri Istituti
Ospitalieri per il proficuo lavoro e per 1 »pera iedeiinenie compiuta durante l'anno ».
Viti hu pensato anche ai sostenitori ■
« Il .'smodo ringrazia tutti gli Emì ed
1 beneluLLuri che con i loro generosi d‘>n<
lianuo eoniriLiuito ai bisogni dei nostri
tsliluti ».
dere attp con noonoscewia del buon
rwultfito dei * Cotti dt piep ua^ioi
magistrede » e con grave preoccupazione del notevole deficit ohe continua
a gravare su questo Istituto di culzura. Il Preside. Prof. L. MicuJ rivolge
un appello alle famggUe vaUtesi affinché vi mandino i loro figli ed al .Prof.
A. dalla viene nuovamente affidato il
compito di suscitare ‘‘'.olti a gemrm
« amici dei CoUegto ». al fine di salarne le piaghe finanziane.
A proposito degù btabih. la parola
e stata data aU Ing. V. Itavazzini.
'membro della Commissione d esame,
per la creazione presso i Lfficio cuetia
1 avola di una Commissione a carattere tecnico e per l esposizione di un
piano di lavoro che tuteli nel miglior
mudo possibile il patrimonio imniooiUare aelta nostra Chiesa e dia anche
all Amministrazione Centrale dette sicure garanzie di economia. Il pensiero dell oratore ai e concretalo in un
o. d. g. COSI concepito e votato :
Poche parole, sempre a causa del
lempii. sul Collegio \ iildesc. per pren
« 11 Smodo invita la Tavola a nominare
tuia apposita Commissione tecnica, col coni
pito di unificare e regolare i sistemi di
i;ondotta- dei lavori sia di manutenzione
e.lie di costruzione degli stabili di pfopriela della Tavola e degli Luti dipendenti,
onde realizzare ogni possibile eeunoniia ».
Atti conclusivi
lu mento alla sistemazione degli
operai nelle comunità dove lavorano
due o tre Pastori, il Smodo ha deliberato ({uauto segue:
La controrelazione sull operato nel
nostro massimo IsUtuto di cultura
teologica e di prefiarazioae al Ministero Fastorale e stata letta dal
Fast. R. Jahmr. membro della Commissione d Esame. Im Facolta ha annoverato quest anno 23 studenti regolari e gli esami hanno avuto esito
positivo. L Assemblea ha votato i seguenti o. d. g.z
1; « Il binodo e grato al (.ousigho d.illa
tacolia di leologia ed in modo speciale
ai Professori per il lavoro ledelmente coinpiuio al servizio della (.hiesa e ne approva I operaio. rivolgendo un particolare salino di coiiimiato ai Professori Ernesio
(.ornila e Davide Bosio nel momento in
CUI lasciano 1 insegnanienio per einerua
« J.1 ¡smodo, esammato 1 o. d. c.
(Iella Couiereiiza del Ti Jjistretto presentato dalla Chiesa di lormo teiideiile ad una modihca deli art. Id dei .it.
I ). per porre su uno stesso piano di penta morale e giuridica i Pastori tìoadiLUori. da mandato alla Commisaiorie
dei Itegolameriti di studiare una nuotjjOldmentaz ne da pie ent 1
prossimo bmodo ».
Membri del Consiglio della l’acuita di ieoiogia: Doti. C. Peyrot Past. M. Moreschini.
Membro delia ClOV : Loil Damele Rochat.
Inhue, il biuodo procede alle eiezioni. Preso atto delie dimissioni
presentate dal Past. A. Ricca e dal
Doti. G. Peyrot, la nuova 1 avola
V aldese viene cosi costituita ;
Moderatore: Past. Guglielmo del
Pesco. — Vice Moderatore: Past. Acliille Deodato. — Membri: Past.
Alberto Ribet. Past. Pietro Valdo
Panasela, Past. Ermanno RostanProi. Gino Costabel. Ing. Vittorio
Ravazzini.
A Revisori dei conti della Tavola
vengono nominati il Past. R. ¡Nisbt l
e il Doti, bigfrido Godino.
(Quindi, latta la lettura degli Atti
del hiuodo, i Assemblea si e raecolta nel tempio di iorre PeRice per il
culto di h. Cena. E ueR atmoslera
della necessaria, indispensabile comunione col Signore delia Chiesa e
Redentore della nostra vita, si e
chiusa questa nuova sessione dei Sinodo che ha, ancora una volta, rivelato 1 nostri sforzi nei servizio della
Lestimonianza cristiana, le nostre
speranze, i nostri errori e le nostre
gravi preoccupazioni, per uscire dalle quali e supremamente necessario
che tutti noi. Pastori e membri di
Chiesa, ci impegnamo piu feriiiaiiieute sulla via della fede, della canta, del sacrifizio e dell unione det
cuori.
La grazia del Signore venga a rmiiovure 1 nostri cuori ed a trasformare in fiduciosa potenza le nostre debolezze ed 1 nostri timori.
Ermanno Rostan
Società
di S^udi Valdesi
in una seduta serale, il Corpo Fastorale aveva proceduto alla designazione di un Fautore qualificato per
I insegnamento nella Facolta I eulogica Evangelica di Buenos Aires, in
base alla richiesta delle Chiese Valdesi dell America del Sud. nella, persona del Past. Doti. Bruno Corsaui.
II bmodo ha confermato la designazione del Corpo Fastorale con una
votazione quasi unanime e con un
caloroso applauso.
Nella discussione sull operato della Facolta di Teologia si e inserita
quella .sui Ministeri Feinminili. argomento questo già studiato dalle,
comunità e nelle Conferenze. Distrettuali. dove, le Assemblee si sono g inuralmente pronunziate a favore dei
Ministeri Ausiliai%. espmmeiuìn la
loro perplessità nei riguardi del Ministero Fastorale nella sua pienezza
esteso anche alle sorelle in fede.
Dopo una discussione che non ha
potuto essere abbastanza ampia^ e
serena a causa della brevità del tempo, l Assemblea si e cosi espressa:
« Il Sinodo approva l’istruzione dei mi.
nisteri femminili ausiliari; autorizza il
Consiglio della Facoltà di Teologhi ad accettare (e domande che vengono. presentale da patte delle studentesse; dà incarico
alla Tavola, d’accordo con il ConsLlio
della Facoltà di Teologia, di studiare le
modalità della loro preparazione e. della
loro posizione, amministrativa ».
La .seduta annuale inizia rolla relazione
annua .Iella Società, presentata dal Fresi(leiile prol. A. falla. 1 due bolleltini. uno
uscito a (licenibre. 1 altro ora. e 1 opuscolo
del XVII febbraio, mostrano il lavoro
compiuto malgrado che le difficolta iinan
/.lane .siano state particolarmente senili.;
quest anno. >
hubito dopo il prof. Giorgio Spini da nlcatie notizie su: l Valdesi nell opininne
pubbltcu del 600 italiano.
Nella aimostera spagnoleggiarne degli inizi del 6l)0 poca e dispregiativa e 1 atieiiziunc rivulia ai Valdesi. Notizie inesauc
sulla loro origine e gesta, antipatia e nprc.'/o per questi contadini rei di avere una
loro idea si mostrano nei poeln seritti c|i>di loro trauano. Soltanto Venezia, halnar.
(lo aniispagnolo ed anuroinano mostra una
qualche simpatia per loro, ma li colloca
piuttosto vagamente fra le Alpi ed ì l'ir-'nel. E la conoscenza dello loro stmi-i è
lulta II. Ciò mostra che all infuori della
vita dei centri maggiori. l’Italia ben poco
sapeva che questi eretici alla sua periferì-i
non erano oggetto Hi grande attenzione.
I ... . ..nn.. lu V. S.vi I« .. uel Lc|^ei c I .11"
rore suscitato nelle coscienze dal suo racconto fece crescere l’interesse spingendo
(la un lato alla difesa ed alla demolizi.ine,
daH’altro ad una maggiore conoscenza.
Cosi si nota negli scritti del tardo ’600
la sparizione del disprezzo di prima e il
continuo tentativo di minimizzare e passare sotto silenzio questi eretici. Piu tardi
ancora lo spirito aggressivo si attenua e si
passa gradatamente alle vedute più largliè
del Romanticismo. . .Lò
Di tutt’altra natura è stato il problema
posto dal Prof. G. Gönnet: l. microHlms..
Per ricostruire la storia delle origini .del
Vtildismo abbiamo, nelle maggiori lutdioteche europee, dei manoscritti, ma la dillicolia à cui HI va incontro subito e quella
di averne una versione alteudiliile e di poleiTi conoscere senza allrontare troppi viaggi c spese.
bi e ultiinaincnte pensato di fotogralare
1 riiunoscruu su mierofilms con una spi-sii
rclaiivaineme modesta. Vari dociimenli d.
grande interesse verrebtiero cosi .-omplcii
alla conoscenza diretta dt studiosi non solo cattolici.
Occone anche una macchina per leggerli, ma 1.1 generosità di un amico della Società ha prontamente risposto all'appello
durante la seduta stessa, al termine della
ijiiale viene, per acclamazione, riconfermato 1 attuale seggio e il prof. T. pons
risulta incarieato della compilazione del
prossimo Opuscolo del XVII febbraio
PENSIERI
« La vedova d un generali'., mi disse
un giorno -. « ! redo che qui smino gin
nell infilino, soltanto non lo sappia
rno ». Certo, per chi non ha frovat'i
Dio ijuestn mondo può essere un in.,
frrno. Ma per chi riposa m Dio, l'inferno può cambiarsi helVanticamrrn
del Paradiso.
Noi tutti abbiamo in un occhio, una
trave o neU'altro un bruscolo, ma non
lo crediamo e siamo stupiti se. un amico, nei cui occhi viediamo e trave c
bruscolo, parla di volerci liberare di
quest’ultimo. Il bruscolo non c’impedisce di vedere, ma la trave sì. Oh
1. Dio, fogli dai nostri occhi la trave che
ci nasconde i nostri difetti e ci mena
., allg^. iwrdfiiiong t.,,,.. .^
F. Maurin
r
3€.
4
Vf
L’ECO IMELLl VALLI VALDESI <* * í
A'--'
« Noi dobbiamo aàlvarè VItalia o
perire con essa perchè noi siarpo legati alla Bua sórte! » dicevd Valtr’anno
UT} evangeliào àgU evangelici ateasi.
Ques t’appello ha trovalo eco non
solo nel coaidetto campo d^ evangelionazione, ma anche qui nelle Valli.
Ne fa fede la visita che i pastori
Bouchard, Geymet e Marauda hanno
desiderato di compiere nelle ohiese
del Molise è delle Puglie e la successiva nella Sicilia del pastore Bouchard
al fine di conosaere quelle nostre coni unità e di portare con voce nuova
rEvangelo alle popolazioni.
Una delle più liete esperienze rivissuta dai nostri predicatori itineranti
— come abbiamo uditoSlalla loro viva voce nel tempio di Torre Pellicc.
merctyl.edì 23 agosto nella serata sinodale dedicata all’evangelizzazione —
è che fuori delle Valli vi è un mondo
diverso dal nostro che ha sete delVTvangchi e che in molti casi è ben disposto ad accettarlo.
— Finalmente siete venuti a portarci una buona notizia! — ha. eschmnto nella chiesa di Vittoria un madesto lavoratore ascoltando per la prima volta il messaggio evangelico.
E un paese, tra la Puglia e il .Molise, sull’Adriatico, ha aceettnta la
buona novella per opera di un calzolaio che venuto in possesso anni fa
di un Nuovo Testamento dopo ave rio
letto e penetrato e convertitosi all'Evangelo ne ha fatto parte ai suoi panniti, ai vicini, ai clienti. Ora in Sun
Salvo c’è un gruppo di cento evangelici visitati regolarmente da un nostri
pastore.
Pili che di conquistare — ci faceva
intendere il pastore Marauda nel suo
dire — Si tratta di riconquistare queste regioni alcuni secoli fa largamente aperte aU’Evangelo. In Bari, antica sede di un « majoralis » valdese,
ossia di un capodistretto, vi è una via
chiamata ancor oggi la Valdisa e in
essa un vecchio tempio dalia facciata
disadorna che ricorda i nostri templi
delle Valli, lascia supporre che la voce
popolare che dice quella la vecchia
ciiicsa degli « appestati ». abbia la
sua fondatezza.
In genere nelle Puglie e nel Molise,
sia nelle tre città, Bari, Taranto e
Uanipobasso, dove la gioventù aiuta
con grande entusiasmo il pastore nell'opera di evangelizzazione, sia nei
piccoli centri dove predomina una situazione economica e sociale assai dura, vi è — accanto a motivi di simpatia verso di noi di natura contingenU
— una genuina sete dell’Evangelo.
Vii campo quindi a noi favorevole
elite chiede a gran voce mezzi per do
tare le tre città summenzionate di tornii propri e più adatti, e pastori sopratutto per i grossi e promettenti
centri di Corato e Gerignola per cui la
mancanza di un pastore fisso sta irriìiiediabUmenie compromettendo Copera già così bene avviata.
dunque le occasioni, rna i mezzi e gii
uomini'; levate gli’occhi in alto per
vedere le messi che biondéggiano e
in questo anno in cui quattro nostri
operai ci lasOiàno perchè entrano in
emeritasióm, prsgerise il Siignare détta
messh perchè spinga gli .operai ned a
sua messe ».
Così il pastore Ribst ha concluso lo
commossa e appassionante riunione
di quest’anno che meriterebbe di essere più conosciuta e seguita dalia popolazione della valle. .ì
f. G.
Ji'i
f'' ■«''
la voce delle Comùnìtà
Angrogna (Copoluogo)
Domenica 20 agosto nel corso del nostro
culto nel Tempio è stato battesitalo il lùmlio Gurdiol Silvio Bartolomeo di Emidio
ed Annamaria Gardiol (Capoluogo),
La benedizione del Signore accompagni
bimbo 'j genitori.
Ringraziamo il Pastore sig. L. Naso per
la sua predicazione idi domenica 27 agosto.
Bobbio Pellico
Impressionati dalle fai ielle e dai perìcoli
che i nostri studenti debbono affrontare
ogni giorno e con qualsiasi tempo per recarsi in bicicletta alle Scuole di Torre Pellicci studiamo la possibilità di ottenere, in
collaborazione con Villar Pellice, l’istituzione di un servizio di corriera, a modico
pre*zo, appósta per gli studenti. Le famiglie elle sono interessate all’attuazione di
questo progetto sono pregate di mettersi
in nota al Presbiterio.
Luserna S. Giovanni
SOLIDARIETÀ’ FRATERNA. — In s.
güito alPincendio che ha distrutto l’intero
raccolto di grano di due famiglie, la Comunità Valdese di Luserna San Giovanni
Ita preso l’iniziativa di una raccolta di
grano e di paglia, nonché di offerte in denaro, per venire in qualche modo incontro ai sinistrati.
E’ stato annunziato che coloro i quali
intendono raccogliere l’appello, comunichino al più presto possibile, ai Membri
del Concistoro di Luserna San Giovanni il
quantitativo di grano o paglia che si propongono di dare in segno di solidarietà.''
La sottoscrizione già si è iniziata felicemente. Confìdiamo che l’appello sia raccolto da molti e che in questa epoca tlifficile e travagliata non venga meno la manifestazione della solidarietà fraterna.
Villor Pellice*
Un grave lutto ha colpito durante l’estate la cara famiglia Barolin del Cassarot. 11
suo capo, Barolin Pietro di 86 anni, dopo
una vita di lavoro indefesso e che sembrava doversi proseguire ancora a lungo, si
ammalò ad un tratto e malgrado le cu-e
più premurose andò aggravandosi rapidamente finché la fine apparve inelultaliilc.
L’accompagnamento funebre ebbe luogo
il 12 luglio e lu imponente per numei i di
partecipanti. Era stato in passato a capo
d<dla amministrazione comunale e godeva
molta stima in paese. La chiesa circondò
<011 framrno affetto la famiglia in lutio e
con essa rievocò sulla tomba aperta le parole di vita e di speranza deH’Evangelo.
Impressionati dalle fatiche e dai petò oli
che i nostri studenti debbono affronlariogni giorno e <on qualsiasi tempo per re carsi in bicicletta alle Scuole di Torre Pellice, studiamo la possibilità di ottenere,
in (tollaborazione con Bobbio Pellice, la
istituzione di un servizio di corriera, a modico prezzo, apposta per gli studenti. Le
famiglie che sono interessate all’alluazione
di questo progetto sono pregate di metterSÌ in nota al Presbiterio.
Muro iULE HLDESE
DI TORRE PELLICE
Le iscrizioni sono aperte per ragazzi <-Iie
frequentano le scuole elementari, le scuole
di avviamento al lavoro, le s<-uole magistrali, il ginnasio, il liceo.
Al Convitto, dove si paga una retta niodesti.ssima, gli studenti ricevono ottim<>
Irattanietito famigliare, e sono nelle condizioni migliori per lavorare con profitto.
Per informazioni rivolgersi al Direttore,
-H Via Beckwith.
Scuola Valdese di Agricolfura
e d Economia DomesHca
In Sicilia, contrariamente alia Puglia, ci è, stata una vera c propria
campagna di evangelizzazione irgii
nizzatn fuori dai nostri locali, tenuta
sulla piazza com.c a Pachino, o in avo
dei più grandi cinema dello città come in Palermo, riunione questa nnnunciata da migliaia di voìantini lanciati sullo città da un aereo.
.1 lìicsi, per la presenza delle scuole evangeliche ben note nella cittadina. la riunione pubblica fu segnila da
un auditorio attento cd amico.
hi- Uafimia invece le autorità, 'iciiaiiicn^e contrarie a noi. hanno latto
di tuffo per ostacolare le nostre riunioni.
Del pubblica dibattito di Messila,
organizzalo dai caitolici in un locaU
dei salesiani a cui presero parte tre
luminari della chiesa romana, già Iropim si è parlalo per dovere entrare in
juirtindari: sta di fatto elee queste dispute, anche se in esse è difficile riporfarc una schiacciante vittoria joimale, sono un’occasione per scmiiuire
largamente l’Evangeh in amhicnfi
chiusi alla nostra influenza.
« QucMo che a noi manca non sono
Belazione su campi sperimentali di ynwi
cultura eseguiti presso la Scuola.
Allo scopo dì favorire gli agricoltori della regione, la Scuola Valdese di -Agricoltura, in collaborazione con l’Ispettorato Agrario, ha ritenuto utile e necessario d’or
ganizzare una prova comparata fra 12 varietà di grano che trovansi in commercio,
e cioè :
Aquila, 210, Roma, Impeto, Fortunato,
J’uno, Frassineto, Virgilio, .lacometti. Autonomia, Fiorello, Tevere.
Le esperienze dovevano far risaltare la
varietà di maggior rendimento in grano e
in paglia e, aercsitoriamente, la loro resistenza all’alleltamento e alle malattie.
La preparazione del terreno, la <on<-iinazione, le cure, furono le stesse per ogni
parte di eampo.
Per eliminare ogni possibile errore, ogni
prova fu falla in doppio, così che per 12
varietà di grano, ebhimo 24 sezioni di campo di so inq. di superfice, meno <be piT
le varietà Fortunato, Fiorello e Fimo, le
cui sezioni furono di soli 25 mq.
Le cifre che più sotto vi indieherci!i*i,
non sono ebe la media fra le due sezioni
di eampo. Questo grano succedeva ad unc
coltura di trifoglio.
La profonda aratura con trattore lei 16
Ottobre fu seguila il 17 seguente dallo spar
gimento di Perfosfato 18/20 nella dose di
Q.li 5 per ettaro ejji solfato ammonieo nella dose di Q.li 0,40 per ettaro.
La terra fu poi lavorata accuratamentif
per darle quella struttura favorevole a ricevere la semina. Questa avvenne il 18 Ottobre con il seminatore a braceia e per linee
parallele secondo le consuetudini del paese.
La germinazione fu irregolare e gli uccelli produssero danni molto considerevoli,
sì clic in certi punti fummo obbligati di
lare una seconda semina.
Il 28 Novembre il seminato aveva bella
apparenza, benché un pò rado per certe
varietà. In questa stessa data demmo una
leggera quantità dì nitrato di calcio, in ragione (li Q.li 0,50 per ettaro, per stimolare alquanto la crescila e assicurare uno
sviluppo suffiriente per l’inverno.
Il lo Marzo al risveglio della vegetazione
una nuova applicazione di nitrato di calcio,
sempre nella dose di Q.li 0,50 per (èttaro,
fu simile ad una frustata provocante mia
crescita rapida ed abbondante.
Questa coneiniazioiie fu seguita rindom.ani da una sarihiatura destinata a sottei-r.are il letame e a mondare le linee intermedie. Notiamo tuttavia che le irregolarità osservale al momento del germoglio,
persistono e per certe varietà si sona perfino aeeenluate. Il 5 Aprile demmo dì nuovo
un pò di nitrato di calcio.
Un ronirollo eseguilo il 26 Maggio diede
i segiiel! risultati: Forte attacco di mal
biaiiro sulle seguenti varietà: .laeomeiri,
Tevere, Fiorello, gambi, foglie, spighe sono
malati. Le altre razze erano immuni, (ionslaliamo pure sulle Varietà; Aquila, Frassineto, Virgilio, Roma, Impeto, Autonomia,
degli attaciliJ di ruggine. Il 210 è in ritardo
di vegetazione.
L’allettamento é nullo per certe varielii,
ma altre nc soffrono, Virgilio 50%, Frassinetio 50%, Autonomia 40%, Jacomelli
20%, Impelo 10%. Il 210 eecessivamenle
lungo di'paglia si appoggia un poco.
L’altezza della paglia misurata il 2 Giugno, diede le seguenti cifre: Aquila 125,
Frassineto Ì38, 210 151; Virgilio 135, Roma
138, lacometti 105, Impeto 102, Tevere
136, Autonomia 137, Fortunato Off, Fiorello
105, Funo 102.
(segue) Henri Kohli
Coop. Agricola Alta Valpellice
Nota Agricola: Il Moni Calme 2i5 Frumento della Montagna.
Da una prova comparativa di coltivazione di frumento a Chiavoula (Torre Pellice)
mt. 870 s. m. il frumento svizzero Moni
Calme ha reso q.li 40 all’ettaro di granella
secca, mentre l’Inallettabile 96 (Todarii) ha
reso q.li 22 all’ettaro.
E’ evidente la forte resa del Moni Calme
245 che deve essere seminato una selliin;eia
prima degli altri frumenti.
Invitiamo tutti gli agricoltori a provj.’c
il Moni Calme 245 alTaltiludine da mi. 600
a mt. 1400 s. 1. m. anche nella zona e in
sostituzione della segala.
Concimazione: Q.li 2 Perfosfato minerale 18/20 per giornata oltre a Q.li 0,70 di
azotati per giornata, così distribuiti: 1/3 alla semina e 2/3 in copertura a primavera,
in due volte.
La Cooperativa Agricola ha disponibile
solo Q.li lo di Moni Calme 245.
COMUNICATO
fi ConRÌglio della Gioventìt, riunito
recentemente in Praly, constatato che
la raccolta delle offerte prò Gioventii
filvangelica Spagnnola ha superato o
la meta prefissa e le aspettative (sono
state raccolte L. fi2P).464 anziché Lire
i>7G.000) desidera far pervenire a tutti
i donatori il suo compiacimento e assicurarli che anche la somma eccedente sarà versata per il medesimo scopo.
TItilio Vinay
Carmelo Inguanti
Alfredo Scorsonelli
Chiamato dal Signore a più alto servizio. è spirato il 27 agosto, a TliiclLs
(U. S. A.)
ring. TOMASO JERVIS
Jjft famiglia ne dà l’annuncio sostenuta didln certezza della Vita Eterna
« Beati quelli che sono integri'nelle loro vie; che camminano secondo la legge delUEterno ». (Salmo 119).
AìVrdba del b agosto 19.50 ha chiuso
la sua laboriosa esistenza, roshmtemente ispirata all’amore di Dio cd al
servizio del prossimo, il nosiro caro
padre, nonno, cegnato, zio e cugino
Ing. Comm. Emilio Eynard
d’anni 83
Ispettore Cavo Supcriore FF. SS. a
riposo.
Ne danno il triste annuncio i figli
Ing. Giancarh, Arnaldo e Franco con
le rispeitive mogli Malvina, .\targlicritn e. Gabriella, la figlia. Prof. Elnin,
il cognato Doti. Ugo Frizzoni con la
moglie Norina, i nipoti Peyrot e Frizzoni, i cugini Pellegrini e i pare ufi
lutti.
1 funerali hanno avnfo luogo ìuiiedì
7 agosto alle ore 10,30.
Non fiori ma opere di bene.
« 11 dono di Dio è la vita
eterna ». (Rotn. VI - v. 23).
(Traduzione dal « KIRCHENBLATT Für die
Evangelisch-Lutherischen Gemeinden in
Italien » n. 5 del maggio 1950 :
Cristianesimo rafforzato
nella zona orientale
Il vescovo Dibelius, in occasione dell»:
sua visita uffiriale a Coblenza, ha afferma
to di fronte ai dirigenti della Renania Pala«:
tinatu la*re^>onsab'ilità della Chiesa Evangelica per la collaborazione alla vita pubblica, ma ha confermato e fatto rilevan
che la Chiesa non ha il compito di optar<
per l’occidente o per Porìeirte nella loti»
politica.
Egli afferma che nella zona orientale v®
creandosi una specie di cristianesimo raf«
forzato dal quale nasce una speranza pei
a Chiesa dell’avvenire.
Non è possibile opporsi aH’atlaceo delle
correnti politiche con un cristianesimo im^d
horghesito.
11 vescovo Dibelins ha inoltre recente-*
mente comunicato che il nome di Gi-sù |
Cristo non si trova più in ne.ssun libro dU
scuola della zona tedesca orientale. 11 libro
di storia di Mischulin, che é dato in matlq
ai pedagoghi per l’insegnamento, spiega
ehe Gesù non ha mai vissuto e ehe l’eroe
della riforma non é stato Martin Lutero,
ma bensì il ribelle condottiero dei eonla-*^
din! Tliomas Münzer. -Ss
La propaganda per la concezione materialistica e la pressione sui pedagoghi
alunni diventa sempre più forte e crea una
situazione elementare di disagio di
scienza. Se la Chiesa dovesse pronunciarsi.^^
essa si troverebbe in situazione dì difesa e
l’attacco evidentemente starebbe dalla par«?
te avversaria.
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