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SÌbUot«d& Yaldet»
(Tofúa) *'/ TteiRB mués
Quindicinale
della Chiesa Valdese
" Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Anno LXXXI — Num. 15 Una copia L. ABBONAMENTI | ^ P" Imterno \ L. 1000 per 1 estero | L. 1600 per 1 estero Spediz. abl). postale 11 Gruppo Cambio d'indirizzo. Lire 30,— TORRE PELLICE — 20 Luglio 1951 Ammin. Claudiana Torre Pellice -C.C.P. 2-17557
VALLI VALDESI
Conferenza Distrettuale
i:
I lavori della conferenza distrettuale in Pinerolo hanno avuto il loro punto focale su alcuni argomenti, messi in risalto dalla relazione
della commissione distrettuale. I
problemi sono stati posti in discussione dal presidente del seggio Past.
Arnaldo Genre e fedelmente verbalizzati dal segretario Past. Giovanni
Peyrot.
La relazione del capodistretto
Past. E. Rostan, in considerazione
dello stato di solFerenza e di disagio
spirituale alle valli, per l’insufficienza numerica dei Pastori, proponeva la formazione di centri di vita
parrocchiale. Il relatore precisava,
in sede di discussione, la particolare
fisionomia di questi centri, non necessariamente identificabili con una
parrocchia vera e propria, ma con
lé medesime caratteristiche, per
quanto concerne le attività generali.
La conclusione del dibattito fu
fatta dal Pastore Ayassot con un ordine del giorno così concepito: «La
conferenza distrettuale, consapevole
della necessità del miglioramento
della vita religiosa alle valli auspica
che il problema della creazione di
nuovi centri di vita parrocchiale alle valli venga studiato e risolto dalla Amministrazione Centrale, dalla
Commissione Distrettuale e dalle
- Comunità interessate ». Alcuni Pastori nel fare il bilancio della situazione spirituale auspicavano una più
intensa vigilanza degli isolati ed una
cura sempre più attenta delle singole comunità mediante ima « missione » aU’interno, ad evitare che
molti Valdesi siano assorbiti dall’ambiente.
In tema di finanze si è rilevato il
rallegrante sforzo finanziario compiuto dal nucleo vivente delle comunità valdesi, auspicando, nel contempo, che tutti i membri acquistino una più chiara coscienza ecclesiastica amministrativa. A prescindere dalle comunità impegnate nei
restauri di locali di chiesa, scuole,
chiese, le comunità del distretto,
salvo poche, hanno risposto all’appello della Tavola che chiedeva l’aumento del 33%. La contribuzione,
ha rilevato qualcuno, è quasi sempre direttamente proporzionale alla
vita spirituale dei singoli.
Per 'quanto concerne il problema
deWevangelizzazione si è aperta una
discussione vivace, animata, specie
in rapporto con la questione politica. Poiché si è avvertito da parte di
alcuni una carenza di coscienza della missione della Chiesa in rapporto
ai fatti sociali e politici, si è invocalo da taluno per i Pastori una linea di condotta indicata dalla Tavola. in riferimento a delicate situazioni createsi nel corso dell’inverno
e per i membri di chiesa una educazione della coscienza circa questi
problemi. Opportunamente il Pastore Rostan ha indicato come richiamo della coscienza la eterna Parola
di Dio.
Il problema della santificazione
domenicale è stato sollevato e discusso brevemente per le amare constatazioni della cospicua affluenza
dei valdesi ai mercati domenicali di
Perosa e Torre Pellice. La presenza
di quei valdesi a quei mercati non è
che un indice di una dolorosa sconsacrazione generale del giorno del
Signore. Il Pastore Aime ha opportunamente auspicato una legislazione in materia di negozi e mercati,
che conservi alla domenica il suo
carattere religioso, pur ritenendo
valide le considerazioni d’indole generale.
La conferenza si è soffermata brevemente sulla relazione del canto
sacro, esprimendo per bocca -di alcuni oratori il plauso e l’incoraggiamento alla commissione, in vista di
un miglioramento del canto sacro alle valli. Una critica vivace è stata
mossa alla commissione della Pro
Valli, che, secondo alcuni è affetta
da anemia e sulla tomba della quale
bisogna deporre un fiore « in memoriam ». Il past. Ayassot ha richiamato l’attenzione della commissione futura sull’insegnamento del francese,
sulla scelta di ragazzi intelligenti per
avviarli agli studi, in vista del ministero pastorale, sui problemi della
educazione, dell’igiene ecc. La commissione della Pro Valli rassegna le
dimissioni e la conferenza delega la
Commissione Distrettuale a nominare delle persone competenti, che
prendano a cuore i problemi delle
valli, con entusiasmo e passione.
La cenerentola delle relazioni,
quella della F.U.Vr Un tempo occupava un posto in prima fila, teneva
occupata buona parte della conferenza, suscitava discussioni animate, creava un fermento neU’anima
dei giovani, accendeva entusiasmi e
passioni. Ora è relegata in fondo alla conferenza, perchè in questi anni
non c’è nulla da segnalare. Sappiamo comunque che le unioni lavorano, si organizzano nell’interno deUa
parrocchia, collaborano nelle varie
attività ecclesiastiche, silenziosamente operano per il Regno di Dio.
La conferenza ha confermato la
commissione distrettuale nella persona del dr. Italo Mathieu, Vicepresidente, Pastore Luigi Marauda Segretario. Nella commissione del canto sacro viene incluso il Pastore Debély di Massello in sostituzione del
Signor Gustavo Albarin dimissionario.
Sede della prossima conferenza:
San Germano Chisone; predicatore
G. Bouchard e supplente L. Coisson.
G. B.
MOTIVI DI VITA E DI FEDE
nella Conferenza del secondo Distretto
Questa Conferenza Distrettuale (o
Sinodo Regionale) corre da Aosta a
Trieste, lungo tutta la pianura padana, con punte sui laghi (Como e
Verona) o verso le Prealpi (Ivrea,
Piélia, Bergamo, Treviso). E’ rinCrescevole che non tutti i pastori del
Distretto fossero presenti, ma più
rincrescevole ancora che non tutte le
comunità siano state rappresentate
dai proprii delegati laici: Aosta,
Biella, Felonica Po, Ivrea, e qualche
altra. Abbiamo l’impressione che,
ufficialmente, se non anche nella realtà pratica, la vita ecclesiastica delle
nostre Assemblee (Conferenze e Sinodi) sia condotta generalmente dalle grandi comunità, le quaÌTtanno
come si dice, « la pluie et le beau
temps »; mentre le comunità rurali,
di provincia, delle città secondarie, hanno ancora — grazie a Dio!
— una parola da dire ai cosidetti
« cittadini ». Non dobbiamo dimenticare che l’opera della Chiesa V’aldese nelle grandi città ha un’importanza che non sarà mai sopravvalutata; ma è assai... più simbolica e
di rappresentanza (sul piano religioso, culturale, morale, giuridico —
sopratutto, in questi tempi di intolleranza religiosa, sul piano giuridico); mentre le comunità minori costituiscono, spesso, Vossatura del nostro campo di lavoro, e ad ogni modo offrono, con l’emigrazione nelle
metropoli del territorio nazionale,
dei membri di chiesa devoti, consacrati, intelligenti.
Il Convegno pastorale
La Conferenza è stata preceduta
da un ottimo convegno pastorale,
nel corso del quale il caro pastore
Carlo^ Lupo ha py<||entato una magistrale relazione sulla « situazione
presente delle Chiese evangeliche italiane nella presente crisi ». Non è
possibile riassumere il lavoro, denso
di fatti, di considerazioni acute, ed
esposto con calore, con ispirazione,
con emozione mal contenuta. Lupo
ha prima diagnosticato l’età della
crisi, quindi la sostanza del messaggio di Cristo al tempo presente, ed
infine l’opera dei messaggeri di Cristo. Efficacissimo nel tratteggiare il
disagio odierno dell’anima umana,
preciso, anche nelle esemplificazioni paradossali, un poco più discutibile nella esposizione del pensiero
critico e filosofico del tempo presente.
ni; un gran Re le marciò contro, ha
cinse d’assedio, e le costruì contro
dei grandi bastioni. Ora, in essa si
trovò un uomo povero e savio, che
con la sua sapienza salvò la città. Eppure, nessuno conservò ricordo, di
quell’uomo povero ». Il predicatore,
dalle ben note qualità di evangelizzatore, invita il pubblico evangelico
del bel Tempio bergamasco « a salvare la città ». Che importa se nessuno ricorderà i loro nomi? La storia degli uomini ha queste amnesie.
Ma Dio non dimentica. Q. N. D. S.
era scritto sulle pietre sepolcrali degli antichi credenti anonimi: Dio ne
sa il nome. Quorum Nomina Deus
Scit. E ne ricorda, nei suoi Libri celesti, l’opera fedele di tesiinionianza
e di appello al ravvedimento. « Le
loro opere li seguono ».
Lupo ha poi insistito su un interessantissimo parallelo tra il messaggio cristiano ed il suo messaggero,
che raccomandiamo all’attenzione dei
nostri evangelizzatori (sembra infatti che la relazione in parola verrà
pubblicata). Del^ messaggio, basti qui
dire che il relatore l’ha giustamente chiamato una presenza di Cristo
nel mondo: una presenza dialettica,
ovviamente, e presupposta perciò
nel permanente disagio del mondo.
* « e
L’inaugurazione della Conferenza
è data da un’incisiva predicazione
del pastore Paolo Bosio, sul testo di
Ecclesiaste IX, 14-15 : « c’era una
piccola città, con entro pochi nomi
Problemi della Chiesa
e deiia testimonianza
COMUNICATO
Il Corpo Pastorale della Chiesa Valdese è convocato in seduta ordinaria per
Giovedì 9 agosto, alle ore 9
nell’Aula Smodale a Torre Pellice con il seguente ordine del giorno:
a) Esame di fede del Candidato al Santo Ministero Guido Colucci
e del Past. Auguste Lebet.
b) Nomina delle Commissioni esaminatrici;
c) Varie,
A norma dei Regolamenti Organici, i delegati al prossimo SUwdn,
muniti di regolare mandato, potranno partecipare alla elezione delle
Commisdoni d’esame.
Torre Pellice 14 luglio 1951 " Moderalore
A. DEODATO
Formato il Seggio (Presidente Roberto Nisbet, Vicepresidente Aldo
Ribet, segretario Giorgio Girardet),
il giorno dopo ha luogo la Conferenza propriamente detta. Buone sedute, dibattiti sereni, conclusioni buone e raccomandabili. Nel mazzo degli
argomenti toccati, scegliamo quelli
che possono maggiormente interessare i lettori dell’« Eco delle Valli »:
— sul problema sempre aperto
della cura d’anime emerge dalla discussione la bivalenza del servizio
fraterno: un vero e proprio ministerio pastorale, se è il pastore a compierlo; e servizio di informazione e
di aggiornamento, se la comunità
chiama a collaborazione dei laici illuminati;
— del sempre essenziale aspetto
della vita ecclesiastica che è l’istruzione religiosa dei fanciulli e della
Scuola Domenicale, si discute a lungo. Le opinioni, ormai polarizzate,
sono note: quella che vuole in tale
attività prevalentemente un’istruzione che sovvenga alla deficienza delinsegnamento scolastico; e quella che
vi riconosce preferibilmente un valore cultuale, sia pure contemperato
dall’età dei soggetti. Si conclude con
l’invitare la futura Commissione
Distrettuale ad occuparsi fattivamente del problema;
— anche la questione giovanile attira per un po’ l’attenzione della
Conferenza. In particolare, l’attività della UGV di Torino, che ha già
attuato certe forme di collaborazione pratica con la gioventù di altra
chiesa evangelica, attuando la deci
sione del Congresso Giovanile di Milano, ed anzi precedendola, richiama necessariamente una messa a punto circa il significato e il valore del
Congresso medesimo. Il pastore N.
Giampiccoli spiega che a Milano
non v’è stato un congresso costituente, ma un congresso dì studio del
problema giovanile iuterdenominazionale. Le comunità evangeliche sono appunto invitate a prendere coscienza dell’ansia religiosa def giovani — di quei giovani i quali, si badi,
sono parte integrante della Chiesa,
come una « piccola chiesa » nella
« più grande chiesa » — sono cioè invitate a rendersi conto di ciò che è
in esse medesime, del lievito che
sta per maturare la pasta, del seme
che sta per spaccar la zolla! Il messaggio di Milano rivela la Chiesa a
sè stessa, le indica con evidenza quale è il pensiero, l’ansia, la speranza
della gioventù: che si unisca! Non se
ne può, la Chiesa, disinteressare. La
ansia dei giovani è la sua.
— sulla questione finanziaria, non
ci si sofferma a lungo. Lo sforzo compiuto quest’anno dalle comunità è
stato notevole: e tutti ci auguriamo
che i valori spirituali emersi in conseguenza dell’appello alle comunità,
non vadano frustrati. Si apprende
con gioia che le fondamenta del
nuovo Tempio di Milano stanno per
essere poste; si auspica un lieto avvenire all’opera in Chivasso, cara a
molti fratelli delle Valli.
— circa i progressi nell’Opera, si
odono alcuni nomi nuovi: Monfalcone, presso Trieste, ove il pastore
Girardet presiede un culto settimanale; Chioggia, presso Venezia, ove
— come ci dice il delegato laico della Serenissima — è registrato un
promettentissimo risveglio di interesse per l’Evangelo; cd altre località ancora, che ci sfuggono. Susa
riavrà il suo conduttore siiirituale
in loco. Al pastore di Milano si spera di poter dare un coadiutore. E
perchè non avrebbe anche un predicatore itinerante la Diaspora Piemontese?
— I radioculti soUevauo una lunga discussione, naturalmente ricca
di sviluppi. L’opera che il pastore
di Trieste compie al microfono del
Territorio Libero è vivamente lodata: e non meno si apprezza il suo
periodico « Presenza Cristiana »• che
taluno vorrebbe fosse il centro pubblicitario delle trasmissioni tutte.
— La Conferenza si è conclusa con
una relazione del pastore Roberto
Nisbet su alcune questioni pratiche
di vita e di sviluppo evangelistici. 11
pastore Nisbet ha, ancora una volta
additato qualche soluzione di problemi, chiaramente impostata: la
Chiesa — la Tavola — la stampa evangelica. Il problema dell’evangelizzazione è problema squisitamente
vocazionale. L’evangelizzazióne non
è nè esposizione teoretica, nè testimonianza borghese, nè conservazione
dì un ordine politico qualsiasi; ma
è vita vissuta, esperienza diretta, sacrificio personale in vista del bene
e della redenzione altrui.
Con questi opportuni rilievi la
Conferenza prende fine, in una cornice di fraterna, signorile accoglienza, come sanno fare i bergamaschi,
ai quali va la nostra riconoscenza
concorde. Iddio voglia ora far maturare il buon seme caduto nei nostri cuori; e benedica l’opera della
sua Chiesa. Non per noi; ma alla
sua sola gloria. b. d. o.
Non credere nel demonio che semina U
male, significa dubitare della parola di
Dio che tanto ammonisce di fuggirlo... i
non lo si /ugge affatto.
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L’ECO DELLE VALLI VALDESI
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F. U. V.
Domenica 12'.Agosto
iniiuGURflzione di ODaPD
Programma della giornata
'ore 10,30
ore 14
ore 17,30
ore 20,30
ore 22,30
— Culto di inaugurazione nel salone di Agape,
presieduto dal Pastore Achille Deodato, Vice
Moderatore. Predicatore: pastore Carlo Tjupo.
17 — Bazar pro Agape, musiche e canti.
— Donazione simbolica di Agape al Consiglio
Ecumenico delle Chiese. Discorso dei pastori
N. Gmmpiccoli e G. Pmchoud sul tema: Si
' gnificato e testimonianza di Agape. Brevi messaggi di giovani lavoratori. Risposta del delelegato del Consiglio Ecumenico.
—• Recita di alcune scene di un dramma sacro.
— Culto di Santa Cena.
Nei giorni 11, 12, 13 e 14 agosto verrà-organizzato a Frali un
campeggio provvisorio, con accantonamenti nelle scuole e nelle
casermette; il cibo è assicurato (L. 500 giornaliere) ma ciascuno
dovrà portarsi coperte e stoviglie.
Il giorno 12 sarà possibile consumare un pasto caldo nei
dintorni di Agape.
Gli autoservizi per Frali verranno opportunamente intensificati nei giorni 11, 12 e 13.
Co» invecchiano le Chiese quando
i membri che le$ compongono si
adattano"' alla consuetudine e guardano ai riti, alle pietre del tempio,
al predicatore, ai gesti e all’apparato
cultuale come alle cose più interessanti. Il formalismo è codéata malattia dello spirito ehe consiste nell’appagarsi di cose, e infinite sono
le -anime che non vogliono essere nè
turbate nè scosse. Esse finiscono per
non sapere più Chi è che le chiama
e che far parte di una Chiesa cristiana significa lasciarsi umilmente
interpellare da Dio e impegnarsi al
Suo servizio.
Chez les Lilliputiens
■--•'S.- ■ '.i '41-'
Sentirsi dire che da figli, come avremmo dovuto essere, siamo diventati schiavi e che potremmo di nuovo
diventare figli (questa è la grazia
che ai poveri abbondò); che il nostro
Maestro è anche il nostro Salvatore,
il quale con il siio Spirito crea attorno a Sè la coiHunità dei credenti
prima e poi da qtìèsto punto di partenza, giacché i chiamati sono anche
i collaboratori di Dio, li manda perchè vadano verso ogni creatura testimoni viventi di ung grazia che, come
li ha arricchiti, può arricchire tutti
i poveri di questi^mondo.
J'axxds lu, dans ma jeunesse, avec
une curiosité amusée, les Voyages de
Gulliver ; je viens de les relire maintenant avec un plus grave intérêt.
Cet ouvrage oríginal est très instructif! On y trouve une fine satire non
seulement de la société anglaise du
XVII siècle, mais de tous les temps,
du nôtre aussi, de nos institutions,
même les plus chères.
En lisant, par exemple, tes aventures de Gulliver dans le pays de
Lilliput, j’ai pensé tout haut: Tiens!
mais cela pourrait bien être l’image
de T Eglise chrétienne! Jugez-en,
vous-mêmes, du reste.
Gulliver vient d’essuyer une terrible tempête quarul il est jeté sur
une île mystérieuse. A bout de forces, il s’endort profotulément sur le
IL XV AGOSTO
In margine alla Conferenza del IV DisireRo
0
Il Past. Ricciardi A. ci manda una relazione della Conferenza del IV Distretto die
già è stata pubblicata ne « La Luce » della
settimana passata. Riteniamo perciò di non
piu doverla pubblicare e richiamiamo invece l’attenzione dei lettori suRe riflessioni « in margine alla Conferenza » del nostro collaboratore Past. G. Castiglione.
A chi non avesse letto la relazione, diciamo in brevi parole che la Conferenza
ha avuto luogo ad Orsara di Puglia, il 7
giugno. Fra i problemi esposti e discussi,
i più importanti sono quello degli isolati,
degli stabili (nn o. d. g. invita la Tavola
Valdese ad affrontare il problema degli stabili nel Distrétto) della collaborazione laica (un o. d. g. l’addita alla riconoscenza
della Chiesa), della situazione della nostra
opera in Italia e delle sue possibilità di
sviluppo (relat. A. Ricciardi).
In occasione della Conferenza c stata fatta ad Orsara una campagna evangelislira
con messaggi di O. Peyronel (Fuoco sotto
la cenere). D. Cielo (L’Evangelo e i problemi del nostro tempo — Il Patriottismo cristiano), G. Castiglione (La bandiera dei cristiano). II pubblico molto numeroso ha seguito con vivo interesse questi
sforzi di testimonianza cristiana.
Ombre e luci come si vede, come
per ogni Comunità cosi per la Chiesa nel suo insieme e talvolta le luci
sono tante che ti dimentichi delle
ombre. Ma le ombre... vi sono perchè non sempre la nostra povertà
di mezzi e di uomini può essere invocata a tutto nostro vantaggio.
'■ Una Chiesa pòvera potrebbe essere
lo stesso una povera Chiesa quando
alla propria insufficienza nell’ordine
materiale non corrisponda più la
consapevolezza deUa vocazione che
ha ricevuto, qualunque possa essere
la situazione di partenza: esiguità
di componenti, deficienza di locali,
povertà di mezzi.
Una Chiesa è una povera Chiesa
quando non sente più la carenza di
tutte quelle sante energie dello Spirito di Dio e non sa attirarle su di
sè e non sa più domandarle nè attenderle.
(Quando il sentimento della chiamata e il bisogno di rifugiarsi in Dio
si affievoliscono principia la sclerosi
(altri la chiama imborghesimento),
perchè quei due sentimenti sono la
vita e la ricchezza di una Comunità.
Le chiese non siSio povere perchè
sono pochi i credenti in un dato
posto o perchè in tal’altro non hanno
proprio dove riunirsi per la testimonianza pubblica; là carenza di questa
forza non è decisiva. Si pensi alla
primissima Comunità cristiana priva
dimezzi e di appoggi umani. E’ quando in una Chiesa fanno difetto lo
spirito di rinimcia“ e lo slancio evangelistico ehe la stasi prima e la decrepitezza poi sono in atto.
Attualmente la nostra vecchia e
gloriosa Chiesa mantiene si le proprie posizioni in *1 questo vastissimo
campo, ma vi soùo denominazioni
evangeliche che sono riuscite a creare nuclei in quasi ugni paese e villaggio, e nella sola provincia di Foggia, in questi ultimi anni, sono sortì
ben 22 nuovi gruppi.
Esistono, come si vede, solo povere
Chiese come queRa di Laodicea che
non sanno quel i^e sono diventate
per essersi chiuse in sè stesse, nei
propri locali come in tanti porti dì
salvezza e quel che è peggio non
hanno più occhi per vedere la vergogna della propria nudità (in mezzo
a tanto splendore ovvero nella normale consuetudine dei Culti domenicali e dei bazar) e non hanno più
la sensibilità di avvertire la presenza
del grande Povero che denunzia la
falsa ricchezza della propria autosufficienza... ed esalta la vera povertà che è spirito di servizio e di sopportazione e dice in ogni tempo alla
Chiesa fedele: « Io conosco la tua
tribolazione, la tua distretta, la tua
povertà eppur sei ricco ». Non esistono Chiese povere ma solo Povere
Chiese!
In atlesa di informazioni più dellagliale, comunichiamo che la fesla
tradizionale del XV Agosto avrà
luogo nelle due seguenti località :
Per la Valle del Pellice :
al TEYNAUD del Villar.
Per la Valle del Chisone;
ai CHABRAND di S. Germano
Chisone
Le due riunioni avranno inizio
alle ore 10. La scelta del luogo
ombreggiato e di facile accesso
a tutti farvorirà senza dubbio l’afflusso di un pubblico molto numeroso.
La riunione al COLLE delle FONTANE avrà luogo il 19 Agosto,
con inizio alle ore 14,30.
LA COMMISSIONE DISTRETTUALE
G. E. CASTIGLIONE.
(Red.)
La cosa più interessante è di vederle tutte le nostre comunità e i piccoli gruppi nella descrizione che ne
fanno i responsabili.
Così vieni a sapere che una si è
destata e che l’altra continua a dormire... che sarebbe meglio non interessarsi più di quel dato gruppo e
consegnare la chiave del tempio alla
Amministrazione perchè ne decida
la definitiva sorte.
Vieni a sapere che nuovi gruppi
sono sorti e che non può trattarsi
dei soliti fuochi di paglia perchè i
21 ammessi sono riusciti ad assicurarsi, acquistandolo ip proprio, il
locale di Culto. '
PAROLE E LINGUAGGIO
Da « 11 libero Evangelo » riproduciamo
questa pagina di Paul Métraux, tratta dal
suo libro « Rencontres »; una pagina che
può indurci a riflessione.
Vieni a sapere che quelTaltro
gruppo, in im grosso centro che si
raduna in case private dovrà limitare gli inviti ai eoli evangelici e dire
agli estranei: « Non venite perchè
non abbiamo posto ».
Vieni a sapere che in quelTaltra
località, per l’avvenuta riconciliazione di im gruppo dissidente, il
Tempietto è diventato insufficiente.
Vieni a sapere che il Pastore, coadiuvato in pieno dal Consiglio di
Chiesa e da giovani volonterosi, riesce a tenere il Culto in ognuno dei
cinque gruppi della vasta diaspora
e che in ben altri quattro centri del
Distretto la Comunità è praticamente
diretta dall’anziano.
Una nuova generazione di pastori
si è levata al grido dii « Bisogna
ripensare la fede. Bisogna che la
Chiesa torni risolutamente alla parola di Dio ed insegni una dottrina
ferma ».
Ed essi hanno dogmatizzato, argomentato, n dialettizzato », rimesso Ui
circolatone formule rigide, risvegliato dottrine somtecchianti, rinvigorito un vocabolarw scaduto e spesso in^cessibile agli uomini d’oggi,
giocato di bravura con astrazioni e
predicato in termini scolastici, ad
uomini che sono nel fango e nella
miseria, quello che uno dei mici parrocchiani chiamava un « Dio verticale », un Dio trascendente e lontano, davanti al quale l’uomo non è
che polvere.
Al riparo dietro il filo spinato di
questa teolo^, si è dimostrato, spiegato, pesato, misurato, giudicato,
separato, scelto, condannalo e anatemizzato, perchè è il debole dei dottrinari — politici e religiosi —- di
insistere più sulle parole che dividono che sulle parole che uniscono
o ancora di ripetere parole che si
guardano in cagnesco. La Chiesa, seguendo l’esempio del mondo, è entrata in un periodo dottrinario.
Agli uomini angosciati di oggi, agli uomini che sono davanti a porte
di cui hanno perduto la chiave e che
non sentono neppur più l’assenza di
Dio, agli uomini ai quali bisognerebbe mostrare Dio e non dimostrarlo,
si è parlato di Dio, sul soggetto di
Dio in un linguaggio che essi non
comprendono più. Si è dimenticato
che il compito magnifico e sempre
attuale della teologia è di tradurre,
di esprimere il vangelo vivente, in
un linguaggio vivo di oggi e nrm nel
linguaggio del passato, Dostoieuski
diceva: « Bisogna amare più la vita
della spiegazione della vita ».
Penso che bisogna amar più Dio
e Gesù Cristo che la spiegazione di
Dio e di Gesù Cristo.
L’appoggio che permette agli uomini di raddrizzarsi tvon è mai stato
altro che la vita, ciò che è visibile
agli occhi dal mattino alla sera, come un piccolo esempio. La gente sa
subito che io sono vicino a Dio o
lontano da Lui.
Elle est aussi là, cette Eglise que
Paul appelle «c le corps de Christ »
enchaînée sur le sol.
Approchons-nous d’elle.
Qui l’a réduite dans cet état de
paralysie? Des ennemis, évidemment. —r- Depuis ses origines jusqu’à
nous, à travers les. siècles ensanglantés du Moyen Age, et ceux plus tolérants — mais par là-même plus
dangereux — des temps modernes,
que de luttes à soutenir! Que de petits nains se sont acharnés autour du
corps de Christ, toujours prêts à décocher leurs flèches lilliputiennes!
Que de géants féroces, aux yeux injectés de sang et de rage, ont menacé son extermination, en brandissant
leurs piques de Goliath! Ce qui est
pire à constater c’est que ces ennemis, quels, qu’ils soient, ont toujours
profité du sommeil de l’Eglise pour
lui forger des chaînes et pour danser ensuite, autour d’elle, leur danse macabre, en attendant sa fin.
En lisant avec attention Vhistoire,
si pleine d’enseignements, de l’Eglise, on est douloureusement frappés
de constater parfois que les ennemis
les plus acharnés de cette église,
sous une apparence de piété filiale,
sont ses propres fils. C’est dur de devoir le constater, mais ne crucifionsnous pas, en effet, chaque jour, le
Saint et le Juste par notre conduite et par trop de condéseendance envers le péché? Nos infidélités de chaque jour ne sont-elles ¡ms des causes
d’affaiblissement du témoignage universel de l’Eglise de Christ?
Lorsque nous .marchandons notre
consécration à son service et que
nous la conditionnons à nos intérêts
particuliers ou à notre bien-être, ne
coopérons-nous pas à river au sol
l’Eglise de Christ, ne la désarmonsnous pas en la désavouant et ne nous
faisons-nous pas les complices inconscients de ses ennemis déclarés?
A
*
* *
rivage. — A son réveil, il lui est impossible de faire un seul mouvement. Des pieds à la tête, il est rivé
au sol par des liens étroitement serrés; même ses cheveux sont fixés ci
des pieux plantés en terre. Mais ce
n’est pas tout. Sur son corps et tout
autour de lui, une armée de petits
nains, de six pouces de haut, s’agite
et fait bonne garde. Le malheureux
tente un effort suprême pour rompre ses liens, mais ces. minuscules
bourreaux, alertés, sont sur lui comme sur un terrain de conquête et le
criblent de flèches qu’ils décochent
de certains petits arcs qu’ils portent
en bandoulière. Le pauvre n’a qu’à
se tenir coi, en attendant une meilleure occasion de recouvrer sa Hber té.
Certo, questo irrigidimento non è
sempre raddrizzamento. Il travaglio
del pensiero teologico — per quanto
sia rispettabile — è insufficiente se
gli sfugge il fatto di vivere. Perchè
i nostri giovani dottrinari danno talvolta l’impressione di essere fuori
del loro tempo e di parlare una lingua morta? Questo è grave...
L’Evangelo è una costante, cioè
una verità che permane e che vive
nello stesso tempo. Non è che secondariamente una speculazione, cioè
a dire una speculazione astrattali dogmatismo attuale è una corrente passeggera che interessa qualche
intellettuale e lascia indifferente il
popolo, sia o no di chiesa...
Hanno ragione quelli che dicono
che uno dei compiti urgenti è di pwclnmare la parola di Dio nella sua
integrità.- Non è impresa facile il
render viva una parola il cui senso
si è a poco a poco perduto.
Ma questa parola è verità, e nello
stesso tempo vita. Ed hanno ragione anche coloro che dicono che la
cosa più importante per il cristiane.simo è di ritrovare le vie della terra
e le sollecitazioni degU. uomini.
Quel lamentable mea culpa, en
effet, les chrétiens ne doivent-ils -[Mis
réciter, en considérant l’église actuelle du Christ, enchaînée par leurs
faiblesses coupables, et leurs prétentions éhontées?
Les plus optimistes ne doivent-ils
pas regarder avec une certaine inquiétude l’avenir sombre, l’horizon
gros de menaces?
Est-ce un manque de confiance
que de se demander pourquoi et
comment l’Eglise de Christ n’a pas
encore sombré devant tant d’ennemis et tant de menaces qui lui viennent du dehors et du dedans?
Eh! bien, que nous importe de
savoir le pourquoi et le comment
elle n’a pas sombré et ne sombrera
pas. Tout cela est dans les mains de
Dieu auquel nous croyons de toute
notre âme et qui ne nous demande
qu’une chose: la fidélité! La fidélité
dictée par Tamour. Car, enfin, malgré ses défaillances, nous l’aimons
bien cette Eglise! Elle nous a vus
naître, elle prend soin de nous et de
nos enfants, elle nous suit, soit dans
la joie que dans la souffrance et,
pour finir, c’est elle qui nous montre le port.
Montaigne disait de Paris: « Je
l’aime tendrement, jusques à ses verrues et à ses taches. ». A plus forte
raison, et avec la même, tendres.se,
nous aimons celle qui est notre mère
à tous. Malgré ses laideurs passagères, c'est notre patrie du coeur,
notre foyer de T âme.
Si elle souffre, nous, souffrons avec
elle, car sa lutte est la nôtre, son
triomphe est le nôtre aussi.
Nous vivons de sa vie et sa mort
serait la nôtre aussi!
i 1
J#
Enrico Tron, sen.
Chi non sì sottomette alla volontà di
Dio, assomiglia al fuscello che vorrebbe
ribellarsi contro il vento che lo porta via.
Poiché non possiamo lodare Iddio come
l’usignuolo che, con Beethoven, Bach e
altri, ha portato in terra l’unica vera musica celestiale, lodiamolo almeno, se non
possiamo farlo col canto, con voce muta
che sgorga dal fondo del cuore in continue preghiere e lodi.
3
-tf.
Ji'EOO DELLE VALLJ-V^LDESI
Lfl VOCE PELLE
Angrogna (Serre)
Rorà
m
Ringraziamo il pastore Bertinatti per il
suo messaggio di domenica 8 luglio al Bagnau.
Bazar. E’ dunque il 5 agosto che avremo
il nostro bazar. Sarà un grande avvenimento perchè ci sono diversi anni che non
ha più avuto luogo; la sua preparazione è
stata molto bene curata. Possiamo già prevedere tale ricchezza e qualità di oggetti,
che ci sarà bisogno di numerosi acquirenti,
i quali non saranno delusi.
Invitiamo i parrocchiani che hanno dei
lavori 0 degli oggetti pronti a portarli- al
più presto, e a vedere se pos.sono ancora offrire qualche cosa per la pesca. Àspeltiamo
per il venerdì 3 tutti i doni in natura.
Mentre ci riserviamo di fare la cronaca
rorenga nel prossimo numero, annunziamo
Tinaugurazioné ufficiale della scuola delle
Fucine fissata dal comitato per il 29 luglio.
Il programma è così indicato: 1) Culto
solenne al centro aUe ore 10; 2) pranzo
ufficiale di inaugurazione nella scuola, con
la partecipazione degli ospiti d’onore personalmente invitati e di quanti desiderano
prendervi parte, versando la quota di L.
500 prenotandosi entro domenica 22. 3) Recita offerta dai signori villeggianti nel pomeriggio, sempre alle Fucine.
Tutti possono intervenire.
Culti: domenica 22 ore 10 al Sap o ore 11
al Bagnau. Domenica 29, ore 10 al Serre e
ore 14 a Barfè. Domenica 5 alle ore 10 e
mezza al Serre c alle ore 14 il Bazar.
Domenica 22 c. m. avrà luogo una riunione all’aperto, al Bric, con la partecipazione
di alcuni oratori dell’evangelizzazioné.
Ogni giovedì sera ha luogo, nella sala
della gioventù, un incontro fraterno coi
villeggianti con studi e discussioni.
r
Il tradizionale incontro italo-franeese del Colle della Croce avrà
luogo, D. V., il 29 luglio.
Il culto avrà inizio alle ore 10,30 e sarà seguito dalla celebrazione
della S. Cena.
Nel pomeriggio, vari messaggi intercalati da canti.
L’argomento generale che verrà trattato si può riassumere in due
parole:
CAMMINIAMO INSIEME.
Fin d’ora si prega il pubblico di avvicinarsi il più possibile agii
oratori, presso la croce.
Non dimenticate lo Psaumes et Cantiques e Pleines Voix.
Pramollo
Preparato dall’Unione delle Madri ha avulo luogo al principio di maggio il nostro
tradizionale « bazar a. Esso ha dato un ottimo risultato.
Alle nostre brave mamme che, malgrado
le loro numerose occupazioni a casa, trovano ancora il^tempo e il modo di lavorare
per la loro chiesa, ed a quanti hanno contribuito <-on doni e con lavoro, un grazie
sini-ero e riconoscente.
Una visita molto gradita ci è stata fatta
dalle mamme di Bobbio Pellice. Esse sono
giunte quassù, accompagnate dal loro Pastore e dalla sua Signora, la domenica 6
maggio. La giornata piovosa ed il poco tempo disponibile non ci hanno permesso di
riceverle come avremmo voluto. Purtroppo non abbiamo potuto trascorrere che pochissime oro con lorft. Ma sarà, speriamo,
por un altra volta. Intanto le ringraziamo
vivamente per la loro graditissima visita
c diciamo loro « arrivederci a presto ».
La domenica della Mamma è stata celebrata la domenica 20 maggio. In tale occasione i bambini della Scuola Domenicale
hanno prepai-ato una piccola festicciola.
Dopo di aver fatto sentire la loro voce nei
canti e nelle recilc ognuno di loro ha offerto alla propria mamma un piccolo mazzo
di fiori.
di molte benedizioni al servizio del Signore nella Sua Chiesa.
Alla Conferenza Distrettuale, che ha avuto luogo a Pinerolo il 29 giugno, la chiesa
è stata rappresentata dai Sigg.ri Alberto
Reynaud e Enrico Costabel. Al prossimo
Sinodo essa lo sarà, a D. p., dai Sigg.ri
D. Enrico Long e Eli Long.
Nuovi focolari. Nei mesi di maggio e
giugno sono stati celebrati i seguenti matrimoni: Antoine Arnold (Svizzera) e Odette Costabel (Micialetti); Amedeo Rochon (Inverso Pinasca) e Elma Jahier (Ciotti); Franco Ribet (Villar Perosa) e Anita
Beux (Pellenchi); Emanuele Long (Pellenchi) e Denise Ribet (Bocchiardi).
La benedizione e la pace del Signore riposino sopra questi sposi e sopra i loro focolari da essi fondati.
Il 13 maggio e il 3 giugno sono stati battezzati i due bimbi Eraldo Sappè di Edoardo e Lina dei Pellenchi e Livio Long di
Eli e Susanna dell’Ervura.
Il Signore benedica questi due agnelli de]
Suo gregge e li prepari ad essere dei suoi
fedeli servitori.
I giovani dell’Unione, in numero di quasi settanta, Si sono recati in gita a Bobbio
Pellicc il 17 giugno, dove sono stati molto
bene accolti dalla Signora e dal Signor Genre e dall’Unione locale. Dopo di aver assistito al cullo nel tempio, essi si sono recati
nel pomeriggio a Siband dove un messaggio è stato loro rivolto dal Pastore Genre
e dove, dopo il « Giuro », essi hanno a lungo cantato.
Essi conservano di questa giornata un
oUinio ricordo c di lutto cuore ringraziamo i Sigg.ri Genre ed i giovani dell’Unione sorella per la loro cordiale accoglienza
c per 1 ottimo rinfresco offerto loro prima
del ritorno.
NcITAssemblca di Chiesa del 10 giugno
ai è proceduto alla elezione di quattro membri del Concistoro. Per i quartieri dei Ciotti, dei Pellenchi e della Ruata sono stati
riconfermati gli Anziani Emilio Long, Enrico Mcmisan e Alexis Sappè. Per il quartiere dei Toiirnim è stato eletto quale nuovo Anziano il Sig. Olinto Peyronel, in sostituzione del Sig. Eugenio Peyronel che
lascia la sua carica per ragioni di salute e
dopo diciotto anni di servizio.
La Chiesa è grata al Sig. Eugenio Peyronel per tutto quello che egli ha fatto e gli
esprime il suo grazie riconoscente insieme
all’augurio di una completa guarigione.
Al nuovo Anziano ed agli Anziani riconfermati i piu sinceri voti di molte gioie e
/ no.slri scomparsi. Il 27 aprile abbiamo
deposto nel cimitero della Ruata le spoglie
mortali di Peyronel Enrico, dei Tournin,
deceduto improvvisamente il giorno 25 nel
suo 74“ anno di età. Egli era stato per alcuni giorni indisposto, ma sembrava ormai avviato sulla via della guarigione.
Nulla lasciava prevedere una cosi improvvisa partenza. A viste umane si sarebbe detto ormai guarito. Ma le vie di Dio non sono le nostre vie ed i suoi giudizi non sono
i nostri giudizi. La chiamata giimtagli in
modo repentino è stata tuttavia’dal nostro
fratello accolta serenamente. Egli si è addormentato in pace, sapendo dove e con
chi egli andava.
Al figlio Aldo, rimasto lutto solo nella
sua casa dei Tournim, rinnoviamo l’espressione della nostra sincera e fraterna simpatia.
« Vegliate, perchè non sapete nè il giorno nè l’ora» (Matt. 25: 13).
Villar Penice
L’arrivo della buona stagione sospirato da
tanti mesi è stato festeggiato in paese da
innumerevoli gite alcune delle quali organizzale anche nell’ambito ecclesiastico.
L’Unione delle Madri, rappresentata da
oltre 50 membri ha fatto un’escursione fin
nella lontana Ivrea ove è stata colmata di
gentilezza dalla nostra comunità e dal suo
pastore L. Rivoira. A Chìvasso nel nuovo
tempio ospitale l’ha pure salutata il geom.
Pons.
I catecumeni che già avevano effelluàto
una prima gita ad Ivrea ne organizzarono
ancora una seconda podistica a Pradeltorno dove apprezzarono la cortesia del pastore Buscarlet. ,
Le Scuole Domenicali parteciparono r.rivece al culto di Massello, visitarono la Balziglia col pastore Debely e ricevettero dal
pasmre Coisson nei locali della gioventù
di Perrero, un tè di cui ricorderanno per
un pezzo la bontà e la cordialità.
L’Unione della Piantà si è poi spinta fino a Coazze, col suo Pastore, e ha partecipato al culto di quella chiesa. Anche
qui, commoventi attestazioni di autor fraterno, immancabile tè, e bontà premurosa
del giovane conduttore il eaiid. Teol. Pons.
Ora dovrà ancora organizzarsi una gita per
il Convegno del Colle della Croce eppoi
speriamo che queste belle attività sportive
subiscano un lungo periodo di sosta che,
altrimenti, i culti domenicali nel nostro
tempio finiranno per risentirne troppo gravemente il contraccolpo.
Susa
Grazie airinesauribilc iniziativa del Pastore Di*. Ayassot, la comunità di Susa ha
vissuto due magnifiche giornate.
Il 17 Giugno, un torpedone ci recava 75
graditi visitatrici; era un gruppo dell’Unione delle Madri di Torre Pellice. La nostra Sala non ha potuto contenere tutte le
visitatrici e la comunità, di modo che molti sono rimasti sulla porta per poter assistere al Culto presieduto dal Pastore Ayassot.
La domenica seguente, non più uno, ma
tre torpedoni hanno portato a Susa 160 giovani della Chiesa di Torre Pellice. Quando
si vedeva che le prenotazioni per questa
gita salivano, salivano... e che era impossibile usufruire della Sala, si pensò ad una
conferenza in teatro. Cosi fu, chè la conferenza annunziata alla popolazione con
dei manifesti, preparata dal Dr. Ayassot,
con delle proiezioiR auj tema: a E’ possibile essere cristiani sepza,^'conoscere la
Bibbia? » attiro un-niimeroso pubblico nel
teatro civico che ascoltò attento l’in^ressanle esposizione. ,N®0 sono pochi quelli
che ci dicono che* di tali conferenze, la
Chiesa evangelica, dovrebbe tenerne spesso 1
Al Pastore Dr. Ayassot la comunità di
Susa è profondamente grata.
Una nota mesta è stata la partenza, da
questa vita terrena, " del fratello Volterò
Giovanni. Egli era il decano della comunità, aveva visto lo svilupparsi della Chiesa sotto l’energico impulso dello Spirito
Santo, aveva conosciuto ì giorni amari,
quando la Chiesa fu lasciata sola, quasi
abbandonata a sè stessa, ha conosciuto delle defezioni, ma anche la fedeltà di quanti, come lui, hanno saputo tenere alto il nome della Chiesa evangelica in clima difficile; ed ora carico dfanni, e tormentato dal
male, vedeva con intima gioia, ritornare
per la sua Chiesa, giorni fiorenti. Sulla
sua compagna a Mamma Vottero » e sui figli invochiamo le Celesti consolazioni.
Lutti. Quattro lutti hanno nuovamente
colpito la nostra comunità in questi ultimi tempi. Dalmas Caterina ved. Gaydou
(Moutier) di anni 80 deceduta il 18 giugno
dopo lunga malattia, Frache Jean Louis
/Toupiun) di anni 57 deceduto nell’ospedale di Torre Pellice il 27 giugno. Bertinai
Stefano (Malanot) di anni 71 deceduto il
1“ luglio dopo un calvario di sofferenze
durato tre anni. Suo fig^o Felice, ufficiale
dell’Esercito della Salvezza, rivolse al funerale nel tempio un messaggio commovente ai convenuti. Bonjour Susanna in Bonjour (Subíase) di anni 72, richiamata dal
Signore il 13 luglio in maniera quasi improvvisa.
Presso ad ogni bara abbiamo visto scorrere le lacrime dei nostri fratelli in lutto
e presso a ciascuna la Parola del Signore
ci ha ricordato quelle promesse che sono
la nostra sola e suprema speranza. La Chiesa ha circondato le famiglie in lutto con
sincera e fraterna simpatia.
Durante le assenze del Pastore dovute
alle varie gite unioniste il pulpito è stato
occupato successivamente dai nostri fratelli: prof. Baridon, Sig. Umberto Pascal, evangelista Carlo Davitc, maestro Edgardo
Paschelto, pastore Cipriano . Tourn. Due
riunioni sono state presiedute dal len. Felice Bertinat e dal cand. Mario Bertinat.
Ripetiamo loro la nostra viva riconuscen
¿I
se Ili leiiigie
Con la fine di giugno la nostra Facoltà
ha chiuso con un culto di S. Cena presie
duto dal Decano il suo 96“ anno accade
micOf anno laborioso, contrassegnato dal
la presenza di nuovi docenti ordinari e in'
caricati, arricchito dai preziosi contributi
delle lezioni del Prof. O. Cullmann, del
Prof. F. Heiler e da numerose visite, di
cui certo la più ricordata è staio quella del
Post. M. Boegner, uno dei sei presidenti
del Consiglio Ecumenico, che oltre alle
Conferenze pubbliche, ha presenziato un
Consiglio straordiiuirio di Facoltà ed ha
avuto un incontro intimo con gli studenti.
Dal 2 al 23 giugno ha avuto luogo la
Sessione di esami che hanno avuto gene^
raímente un esito abbastanza soddisfacente. Lo studente A. Soggin ha presentato e
discusso con distinzione una interessante
tesi, frutto di accurate ricerche : « Il diritto matrimoniale valdese prima della Riforma ». Il Candidato G, Colucci ha sostenuto le prove finali di predicazione e di
catechesi.
«Sono fin d’ora aperte le iscrizioni per
il prossimo anno Accademico; il Convitto
si aprirà a Dio piacendo il 16 ottobre e le
lezioni inizieranno il 23 ottobre. Per essere
ammesso in I» Anno come studente regolare occorre farne domanda per iscritto al
Consiglio presentando;
a) la fede di nascita;
b) il diplotha di maturità classica o un
titolo di studio giudicato equipollente dal
Consiglio;
c) un attestato di moralità ed una formale raccomandazione forniti dall’autorità
ecclesiastica da cui lo studente dipende;
d) un certificato medico di sana costituzione fisica.
Il Consiglio ha inoltre deciso di istituire un esame di ammissione che verterà
sulle conoscenze bibliche del richiedente
— sulla base dei 3 volumetti del a Piccolo
Manuale Biblico » — e .sulle sue conoscenza catechetiche.
Il Segretario
Prof. Vittorio Subilia
Via Piatro Cosso, 42 Roma
Corsi per predicatori volontari
ed anziani evangelisti
Torre Pellice Convitto Valdese — 30 Luglio - 25 Agosto 1951
PROGRAMMA
Past. A. Ricca: Apologetica.
Prof. Lo Bue: I libri storici dell’Antico Tesfamehto. Commento dei primi tre capitoli della Genesi. ~ 1 Sinottici e gli Atti degli Apostoli. Commenti dì passi
del Vangelo di Marco.
Prof. G. Costabel: 1 primi secoli della storia della Chiesa.
Post. E. Ayassot: La predicazione cristiana in occasioni speciali. ~ La tecnica delle
pubbliche discussioni. -• Bibbia e tradizione. - Il Culto dei Santi. -- II purgatorio.
Chi partecipa ai corsi è pregato di porlarè; La Bibbia. — Il 1“ ed il IV“ volume della « Storia. Letteraria della Bibbia » di Longo e Comba. — G. Dehn: « 11
Figlio di Dio». — D. Bnrger; « Visages de la chréiienlé ». — G. Miegge: «La
Chiesa nei secoli». — G. Miegge: a La vergine Maria». — R. Nisbet: «Ma il
Vangelo non dice così». — Vìator: «II Cristianesimo richiamato alle fonti».
L’iscrizione ai corsi è gratuita. Coloro che debbono alloggiare al Convitto sono
tenuti ad una relU quotidiana di L. 300. Direttore dei Corsi è il Past. A. Ricca.
Per le iscrizioni rivolgersi al Past. A. Ribet, Via Vittoria Colonna 9, Milano. Chi
non alloggia al Convitto può iscriversi anche presso il Pastore di Torre Pellice,
sig. Ayassot, oppure presso il direttore dei Corsi; past. A. Ricca.
Veddese (Stati^^Uniti)
Comme chez nous, depuis trois ans aussi à Valdese les élèves des Ecoles se réunissent au printemps pour un « Festival Musical », c’est-à-dire pour une fête de chaut,
qui a fait de réjouissants progrès.
Toutes les Ecoles de la Contrée y prennent part active, y compris celles des pe"•liis nègres: on y chante des chants__à‘ensemble et des chants particuliers à chaque
école, mais il y a aussi dans ces rencontres musicales une juste place pour les rondes et les dances. L’assemblée a lieu en
plein air, en face de la bâtisse des Ecoles
élémentaires de Valdese, où se trouve ainsi improvisé un magnifique amphithéâtre,
qui peut aisément contenir, dans un décor
superbe, les 1.100 enfants de toute la Burke
Counly.
Les Ecoles de Valdese ont été pendant
de longues années sous la direction d’un
bureau présidé par M. Antoine Grill, aujourd’hui octogénaire, frère de feu le pasteur Philippe Grill.
L’Eglise presbytérienne Vaudoise de Vuldese a vu partir, U y a quelques mois, le
pasteur Mc. dure, qui a été affecté à la
direction de l’Hôpital Presbytérien de Berium Springs et qui a été remplacé par M.
Styles, qui semble avoir rencontré la sympathie et l’affection de tous les membres
de sa nouvelle congrégation.
A l’Eglise de Valdese et à toute sa jeunesse nous envoyons nos affectueux messages et nos souhaits fraternels. T, P,
RIVISTA PROTESTANTESIMO
Direzione e Redazione:
ROMA - Via Pietro Cosse, 42
Abbonamento annuo L. 1200
Sommario del N. 2/1951:
V. Subilia: Situazione deUa Dogmatica —E. Balmas: La teologia riformata e l’arte — Per una teologia dell’artista.
Studi critici — A. Ricciardi: Studi in onore di H. Bertholet.
Rassegne — N. Gìampiccoli: La Chiesa, le
Chiese, e il Consiglio Ecumenico deUe
Chiese — G. Peyrot: Rassegna di Diritto
ecclesiastico.
Note e documenti — M. Puglisi: A. Harnack, ricordi universitari di Berlino
E. De Michelis: A proposito di un film,
« Dieu a besoin des hommes ».
Recensioni.— Libri ricevuti.
Personalia
Il Pastore Brutto Corsani e la sua Signora
sono felicemente giunti in Argentina. Inviamo loro un cordiale saluto dalle Valli.
11 loro indirizzo è il seguente: Facultad
Evangelica de Teologia - Camacuà 282 Buenos Aires (Rep. Argentina).
Siamo lieti di annunziare il matrimonio
di Mrs. Catherine Clifford Anderson con
Mr. Harry Harpur Beattie, a "Pasadena,
negli Stati Uniti. Mrs. Anderson, che conosceva molto bene le nostre Valli e vi aveva
soggiornato ultimamente, fu per vari anni
l’attiva e fedele segretaria della Waldenslan
Aid Society di New York.
A Lei ed al suo marito porgiamo le più
vive felicitazioni e l’augurio di una felice
vita coniugale, illuminata dalla luce della
fede cristiana.
Sinceri auguri anche al Prof. Giuseppe
Briante ed alla Signorina Isabella Taglierini i quali si sono uniti in matrimonio
TU luglio nella chiesa valdese di piazza Cavour a Roma.
A New York è deceduto il Rev. Joseph
Brunn, grande e fedele amico della nostra
Chiesa. Ebbe sempre una grande comprensione dei nostri problemi ed un sincero
amore per l’opera evangelica in Italia. Aveva oltrepassato l’ottantina e da parecchio
tempo era infermo. Deponìamo sulla sua
tomba il fiore della riconoscenza della
Chiesa ed alla famiglia nel lutto esprimiamo la nostra fraterna simpatia.
A Firenze ha terminato la sua corsa terrena, il 9 giugno, il Past. Ignazio Rivera
della Chiesa Evangelica Battista. Aveva 64
anni. Ridiciamo in quest’ora l’apostolica
promessa : « Se muoiamo con Lui, con Lui
anche vivremo ».
Apprendiamo che il nostro caro collega
ed amico Pastore Rodolfo Hardmeier ha
avuto il grande dolore di perdere il suo
venerato padre.
Tutti gli amici d’Italia si uniscono in
pensiero al suo cordoglio e gli esprimono
qui la loro profonda e tentila simpatia cristiana. •, r.
4
L’EOO ^ DELLE TALLÌ VALDESI
inoli lati di Poimiio
Nella recente sessione d’esami sono itati
licenziati dalla Scuola Media i seguenti
alunni: Bleynat Fiorella, Chambón Angela, Clapier Adriana, Genre Arturo, Griot
Marisa, Làurora Graziella, Meynier Doretta, Pons Dario, Pons Silvano, Rostagno
Giovanni, Rostagno Luigi.
Promossi dalla 1» alla II> classe : Bernard Giacomo, Bert Oriana, Casorio Leonardino, Coi'sson Odetta, Forneron Laurenzia. Gay Carla, Long Gilberto, Mattone
Elia, Maritano Felice, Meynier Nella, Petrone Vanda.
Promossi dalla 11“ alla 111» classe: Cericela Antonio, Codino Paola, Pastre Viima, Peyronel Guido.
Ammessi alla 1“: Arghittu Marcello,
Barberis Vittorio, Calvetti Franco, Costantino Clara, Forneron Chiara, Micol Marta,
Pons Giulietta, Rostagno Giulio, Rostagno
Paola.
Doni pervenuti alla Direzione dal 1“ ,
Aprile al 30 Giugno 1951:
Salma Ida in Pons (Torre Pellice) Lire 500 — Beux Itala 1000 — Grill Speranza 1000 — Grill Carlo 1000 — Peyronel 0reste. Alina e Marina (Napoli) 5000 — C.
R. (Pomaretto) 1000 — Prof, Renato Longo per acquisto materiale didattico 20.000
— Chiesa di Perrero-Maniglia 2500 — Micol Eugenia insegn. (Massello) 1000 —
Bert Piero (S. Germano Ch.) 1500 — Chiesa di Pramollo 2000 — Beux Roberto (San
Germano Ch.) 2000 — Genre Enrico e Adele (Maniglia) 1000 — Jahier Emilio e
Maria (Perosa A.) 1000 — Griot Marisa
1000 — Chiesa di Pomaretto per biblioteca
deUa scuola 64.000 — Jahier Enrico ins.te
e figlio geom. Ettore (S. Germano Ch.)
2000 — H. K. Z. 1000.
Doni in memoria
Per il Rifugio Carlo Alberto;
Grill Ada, in mem. deUa Madrina Enrichetta Beux in Jahier 1000 — Linde Paolo
e Linde Tiirck Use, in mem, di Eugenio
Tiirck 5000.
Devoluti alVAsilo dei Vecchi - S. Germano Chisone:
Balmas Olga, Pinerolo, in m. dei genitori 1500 — Carro Beniamino e Fam. in
mem. suoi cari 1000 — Durand Cesarina e
Aldo, in mem. Sorella e zia 500 — Codino Cardon Florina, in mem. del Papà e
Mamma 500 — N. N. N. i. Torino, in m.
Sig.a Giuseppina Jahier 15.000 — Codino
Costantino Ivonne, in mem. di Elisa Bruno Bonnous 2000 — Associazione Macellai
Torino, in m. Rosa Massobrio 10.000 —
Lilia Loik, in’ mem. del Nonno 6000 —
Tiirck Bounous Lina, Pinerolo, in mem.
suoi cari 1000 — Ing. Long Arturo, in m.
cara Mamma Fanny Rivoir 1000 — Alfano
Clara e Fiorella, in mem. dei loro cari
2000 — N. N. in mem. della sorella e
Mamma 2000 — Balmas Cardon Medina
in mem. dei suoi cari 1000 — Vola Renato, in meni, sua soreUa 500 — Grill Amedeo e Fanny in mem. della sorella e cognata Enrichetta Beux in Jahier 1000 --Peyran Augusto in mem. deUa moglie 500
— Linde Paolo e Linde Tiirck Use, in
mem. di Eugenio Tiirck 5000.
Devoluti all’Orfanotrofio Maschile di Pomaretto :
Fomerone Dino e Angiolina, Pinerolo,
in mem. della Madre Fanny Griset 500 —
Carro Beniamino e Fam. in mem. dei
suoi cari 1000 — Bertalot Gina e Ida, in
mem. dei loro cari 1000 — Ada e Cariuccio Geymonat, Torre Pellice, ricordando
il loro diletto Babbo 1500 — Ing. Long
Atturo, Pinerolo, in mem. cara Mamma
Rivoir Fanny 1000 — Long Amelia, Pomaretto, in mem. deUa Mamma 2000 —
Coniugi Benir, in mem. della Madre 500
— Fam. Genre, in mem. di Gino, Ugo 100
— Valentina e Medina Micol, in mem. dei
cari 1000 — Paolo e Edith Revel, in m.
di Emma e Adolfo Micol 1000 — ZaneUa
Alina, in mem. dei Nonni 300 — Ufficio
Assistenza Riv, ViUar Perosa, in mem. di
Codino Luigi Filippo 1000 — Plavan Eli
e Maddalene, Pinerolo, in mem. del figlio
Roberto 500 — Vola Renato in mem. della
cara sorella 500.
La C. I. O. V. e le Direttrici degli Istituti beneficati ringraziano sentitamente per
i doni ricevuti.
ELEHCO DEI DONI
in risposta all’ Appello Speciale
P. D., San Germano
A. L. V. in mem. della zia »
Vinçon Mary »
Chiesa di Bergamo
Ribet Adolfo, Maniglia
Rev. G. G. D’Anchise, Anastasia
Margherita Cipolletti, Roma
Maria, Ottavia, Italia Lena,
La Maddalena
Gay Antonio, Valdese
Filli Anna, Vàlchava
Pons Pietro, Gorle
Michelini, Modena
A. S., Roma
Chiesa di Milano
Auto-lax U. G. V., Torino
Sanesi Bruna »
Frassetto Antonio »
Parrocchia di Cossonay (Vaud)
Rivoir Luigi, Prarostino
Rostagno Rag. Levi, 3“ vers. »
Codino Michele »
Avondet Ugo »
Robert Lidia »
Un. Giov. Valdese, Ginevra
1.000
5.000
2.000
39.500
1.000
3.500
500
3.000
1.500
3.000
1.020
1.000
10.000
33.900
1.000
5.000
250
48.300
1.500
5.000
500
300
300
15.000
Sotto il nome « Chiesa di Milano » figurano i doni seguenti:
M. I. C. L. 1.000
Revel Ayassot Ester » 2.000
Revel Albina » 5.000
Vicino Romilde in Rapetti » 10.000
Lunghi famiglia » 2.000
Tassata Ardigò » 1.000
Rivoìra Elva » 2-000
Casano Cremonesi » 500
Unità Comm. Giuseppe » 1.000
Plebani Ing. A. (2® vers.) » 2.000
Rostan Ing. Max » 20.000
Gay Dott. Luciano » 5.000
Maron Anna » 2.000
AcineUi soreUe » 2.000
Vitali famiglia » 1.000
ScheUing Ing. Ulrico » 20.000
N. N. 205 » 5.000
U 13 luglio si addormentava nel Signore
in età di 80 anni
Margherita Colsson
nata Nisbet
f figli, nipoti, nipotini, parenti tutti,
mentre ne danno l’annunzio ringraziano tutti coloro che hanno circondato d’affetto la
loro cara durante la sua lunga malattia, e
hanno reso omaggio alla sua memoria parpecipando ai funerali.
Egli m’invocherà, e io gli risponderò... Lo sazierò di lunga vita, e gli
farò vedere la mia salvezza.
(Salmo 91:16l
Vili AMERICANE FilNII FRUITIFEREj
OSCAR CODINO • Pinerolo i
Mette Perlelto • Garanzia assoluto
Direttore Responsabile; Ermanno Rostan
Autorizzazione Decreto 27 • XI - 1950
Tribunale di Pinerolo
Tip. Subalpina s. p. a. — Torre Pellice
Doni per il Goovitto Valdese
di Pomaretto
Perrero
Pomaretto,
Anno 1949-50;
Chiesa Valdese
Chiesa Valdese
per cel. cent.
Serata ricreativa del Centenario
Chiesa Valdese ■ Pomaretto
Valentina Geymonat • Uruguay
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Torino
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Pinerolo
Airasca
Torino
Pinerolo
Perosa
Perosa
Pinerolo
TORINO PINEROLO-TORRE PELLICE e viceversa
4,45 ---- 6,25 8,08 11,05 12,40 13,05 17,10 18,25 18,30 19,20 23,20
5,20 ---- 7,12 8,52 11,26 --- 13,48 17,58 18,51 19,12 20,03 24 —
----- 5,34 7,51 9,13 --- 13,29 14,18 18,23 19,07 19,39 20,30 0,20
---- 5,47 8,13 9,32 ---- 13,.52 14,43 18,47 19,26 20,01 20,45 0,42
---- 6,02 8,32 9,50 ---- 14,08 15,05 19,06 19,42 20,20 20,59 1 —
3.52 ------ 5,30 6,12 6,50
4,06 ------ 5,45 6,26 7,05
4,28 ------ 6,10 6,46 7,20
4.52 5,50 6,35 7,10 7,42
5,40 6,26 7,20 8,02 8,10
----- 12,15 13 — 16,12 17,48 19,45 20,50 -------
----- 12,29 13,15 16,27 18,03 19,59 21,07 ---
----- 12,57 13,31 16,45 18,21 20,20 21,26 21,31
9,11 13,26 13,50 17,14 18,47 20,48 22,—
9,35 14,15 14,22 18,15 19,45 21,49 22,46
TRAMVIA PINEROLO-VILLAR PEROSA c viceversa
4,25 5,45 6,45 8,15 10,15 11,30 12,40 13,15 14,40 17,20 19,20 20,05
5.45 6,37 7,4(1 9,10 11,20 12,25 14 ~ 14,35 15,40 18,25 20,15 21,05
4.45 5,55 7— 8,30 9,40 11,45 13 — 15,50 17,25 18,55 20,25
6 — 6,45 7,55 9,20 10,40 12,53 14,15 16,40 18,10 19,50 21,20
Autoservizio e tramvia PINEROLO-ORBASSANO-TORINO e viceversa:
Pinerolo 6,15 12,50 18,10
Orbassano 7 — 13,30 18,50
Torino 7,37 14,09 19,29
(1) (2) (2) (1) (1) (2)
Torino 6,20 7,10 14,35 15,10 18,20 18,30
Orbass. 7,04 7,46 15,08 15,46 18,56 19,11
Pinerolo 7,44 8,26 15,50 16,26 19,36 19,51
(1) Feriale — (2) Festivo
Autoservizio TORRE PELLICE-BOBBIO PELLICE e viceversa :
(1)
Torre Pellice 8,40 11,30 19,15 ----------
Bobbio Peli. 9,10 12 — 19,45--------------
(1) (2)
Bobbio Peli. 6 — 7 — 15,15 18,30-----
Torre Pellice 6,30 7,30 15,45 19-------
(1) Solo al venerdì — (2) Festivo
Nei giorni di mercoledì e sabato si effettua da
Bobbio a Pinerolo un autoservizio col seguente
orario: Bobbio Pellice 7,30 con arrivo a Pinerolo alle 8,30; partenza da Pinerolo alte 12,35
con arrivo a Bobbio alle 13,30.
Autoservizio Sapav-Satti PINEROLO-AIRASCA-TORINO e viceversa
Orario giorni feriali Sapav-Satti
Perosa 7--- 13,05 17,15-Torino
Pinerolo 7,30 12 — 13,45 17,45 19 — Airasca
Airasca 7,45 12,15 14 — 18 — 19,15 Pinerolo
Torino 8,15 12,45 14,30 18,30 19,45 Perosa
7 — 8,20 11,50 17,45 19,10
7,30 8,15 12,20 18.15 19,35
7,45 9 — 12,35 18,30 19,50
- - 9,25 13 ------ - 20.20
Orario giorni festivi Satti-Sapav
Perosa
Pinerolo
Airasca
Torino
7---------13,05-----------Torino
7,30 12 — 13,45 19,50 — — Airasca
----- 12,15 13,59 20,04 ---Pinerolo
8,15 12,45 14,30 20,35 ---Perosa
11 — 18,25 19,10 23,55
11,31 18,56 19,35 -----
11,45 19,10 19,50 0,35
------------ 20,20 1,05
Autoservizio PEROSA-PERRERO e viceversa
Perosa 9,20 18,10 20,25 — Perrero 6,15 16,50 18,08 —
Perrero 9,50 18,40 20,55 — Perosa 6,40 17,15 18,35 — —
AUTOSERVIZIO PEROSA-PERRERO-PRALY e viceversa
Perosa 8,20 9,20 17,45 20,20 Praly 5,30 17,25
Perrero 8,50 10 — 18,10 21 Perrero 6,15 7,20 18,10
Praly 9,30 10,50 21,50 Perosa 6,50 7,45 18,35