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Cpe tt.
Blbll^tosa. Tállese
(Tc-'ino) TC'r*
Anno XC — Num. 24
Una copia Lira 3 0
BELLE VALLI VALDESI
}Eco: L. 1.300 per rintemo | Eco e La Luce: L. 2.000 per rinterno | Spediz. abb. postale - I Grappo I
L. 1.800 per l’estero | L. 2.800 per l’estero j Cambio d’indirizzo Lire 50 I
Settimanale
della Chiesa Valdese
ABBONAMENTI
TORRE PELLICE — 10 Giugno 1960
AmmiD. Claudiana Torre Pellice - C.C.P, 2-17557
Evangelizzazione alle Valli
NON SI STANCANO
(Isaia 40: 26-31 )
Alla fine dell anno di attività ecclesiastiche risentiamo tutti una
certa stanchezza, una stanchezza fìsica e mentale per il lavoro compiuto e le attività svolte, ma anche la stanchezza del vedere come tutto
questo lavoro e queste attività, non sembrano aver portato molto frutto.
Abbiamo cercato di vivere la nostra fede in un incontro cotidiano con
Dio ma questa stanchezza si è a poco a poco insinuata nella nostra vita
perchè dietro la facciata « normale » della chiesa avvertiamo una
diversa realtà : I nostri templi sono stati, come altri anni, disertati da
troppi fratelli, le attività son ricadute sulle stesse persone così poco
numerose, la liberalità della chiesa è stata scarsa, per molti un'elemosina soltanto, una gran parte della chiesa è rimasta spettatrice e non
sempre benevola della vita dei credenti.
Questa stanchezza ha però una radice più profonda, è la nostra
fede che è stanca : che ha bisogno di vedere, di appoggiarsi sempre a
qualcosa, a un fervore di attività e di risultati concreti per vivere.’
Così stanco e sfiduciato era il popolo in Babilionia, stanco di cre
dere di aspettare, di soffrire. Ma fra questa gente si leva la voce del
profeta solenne e maestosa ma piena di esultanza « ...consolate, consolate il mio popolo... ». Il mio popolo, così Dio chiama ancora Israele,
segno che il patto antico non è stato dimenticato, che anzi Dio intende
riconfermarlo, segno che le promesse divine sono senza pentimento.
Dio ha liberato e consolato il suo popolo, libera e consola la sua
chiesa in Cristo Gesù. Egli è più che la liberazione dì Mose, più che la
consolazione del rimpatrio. Egli è Colui in cui possiamo sperare, che
possiamo aspettare.
Anche per noi, al termine del nostro anno di attività, stanchi fisicamente e forse spiritualmente, è rivolta la parola consolatrice del profeta « ...Levate gli occhi in alto... ». Vi è per quelli che sanno aspettare con fiducia un rinnovamento possibile, che non viene dalle loro
riserve di energie ma dall'Eterno stesso. Vi è per quelli che guardano
a Lui un rinnovarsi di energie che vince ogni stanchezza, che la annulla.
Vi sono credenti che attirano la nostra ammirazione per il loro alto
ingegno al servizio di una alta spiritualità, il profeta li paragona ad
aquile che volano.
Vi sono credenti che si distinguono per il fervore e l'entusiasmo
del loro attivismo cristiano, sono quelli che corrono.
Vi sono credenti che nel grigiore dell'esistenza cotidiana, sono
sempre pronti alla fatica oscura, al lavoro penoso, alla testimonianza
fedele anche a costo di rinuncio non abbastanza drammatiche per meritare
l'aureola del martirio, sono quelli che camminano.
Tutti egualmente necessari ; a tutti è promesso « ...non si stancano,
non si affaticano...». G. C.
I Delegati alla Conferenza Distrettuale scoprono nuovi problemi è nuove responsabilità per le Comunità del ^Distretto
ì- -------------
I LAYORl
La conferenza ha avuto inizio mercoledì mattina nellWla sinodale con
un culto di apertura presieduto dal
past. Gino Conte. Nfel corso della mat.
tinaia si è nominaifo il seggio della
conferenza stessa: toesid. Gino Conte vice pres. avv. Cesare Gay, segretari past. Giovanni Conte e Bruno
Costabel, e si è iniziata la lettura e
Tesarne della relazione fatta dalla
Commissione distrettuale. L’esame
della relazione è cpntlnuato nel pomeriggio con interventi di membri
della conferenza sii alcuni punti, in
particolare sulle caimpagne di evangelizzazione a Torre Pellice e Prarostino, sui problemi della comunità di
Prali, sui rapporti delle nostre Valli
con i protestanti francesi. Nel pomeriggio viene preso jn esame la proposta di modiflca ; dell’ordinamento
distrettuale. Si leggono gli ordini del
giorno delle comunità che hanno discusso il problema e si sono pronun
ciate, la discussione si conclude con
Tapprovazione di uh O. d. G. la mattina seguente.
I lavori del secóndo giorno, cioè
giovedì sono: nella (mattinata esame
delle relazioni di ttttte le chiese del
distretto, ogni nostra comunità viene
cosi presentata brèivemente sotto i
suoi diversi aspetti; nel pomerig^o si
conclude quest’esarne e dopo il tè, genero.samente offerto dalla comunità
di Torre Pellice, si ascoltano le relazioni della Pro Valli, della C.I.O.V.,
del capo gruppo delja F.U.V.. La seduta si chiude con Se elezioni alle 19,
La commissione distrettuale si coni,
pone per il prossimo anno del capo
distretto past. A. Ribet, presidente;
del sig. G. Pontet, vice presidente ; del
past. G. Tourn segretario. AH’awocato Serafino ed al past. Bouchard che
per oltre un settennio sono stati vice
presidente e segretario della Comm.
Distrettuale la Conferenza ha espresso a nome di tutte le nostre comunità
il. più sentito ringraziamento per l’opera fedele ed apprezzata da essi svolta.
I PROBLEMI ESAMINATI
Evangelizzazione
Indubbiamente il tema tciccato in
questa conferenza che suona particolare per le Valli è stato il tema della
evangelizzazione. Non si è solo parlato di quello che sdamo e non siamo
ma di cosa possiamo offrire ai cattolici che nei corso dell’anno vengono
a contatto con noi. Della testimonian.
za che nel nome delTevangelo possiamo dare loro. E’ stato giustamente
detto che un tempo i valdesi partivano dalle Valli per recarsi ad evangelizzare altrove ma che oggi sono quelli di fuori che vengono da noi ed a
perciò necessario che odano qui il
messaggio delTEvangeloi. Si è in pai>
ticolare parlato di Frali, ma lo stesso
discorso vale per quasi tutte le nostre comunità specialmente nel corso
dell’estate. Che diamo a tutta quella
massa di estranei, a quelle migliaia di
visitatori che nelle domeniche vengono a noli?
L’impressione che siamo gente modesta, seria, un po’ diversa dia quella
si incontra nelle altre valli di montagna? Forse ed è già buona cosa ma
non può certo bastare. Ad a,ltro ci
chiama la nostra vocazione di evangelici e di valdesi. E’ quanto cercheremo insieme nel corso degli anni
venturi, ed è buona cosa che si cominci a pensarci.
L’ordinameato distrettuale
Il problema dell’ordinamento distrettuale era stato presentato all’esame delle nostre comunità e della
nostra conferenza dal Sinodo scorso.
Molte assemblee di chiesa lo hanno
dibattuto ed hanno recato alla seduta il loro parere riassunto in precisi
ordini del giorno: Angrogna Serre e
S. Lorenzo, L. S. Giovanni. S. Secondo Pinerolo, Ferrerò, Prali, Rodoretto. Massello. Sulla base di questi ordini del giorno e di molte altre coi>
siderazioni espresse oralmente si è
svolto il dibattito. La discussione non
ha mancato di essere lunga e labo
riosa perchè il problema è tutt’altro
che semplice.
Si è subito sentito che da noi alle
Valli non è così importante come
nelle chiese delTevangelizzazione, e
le modifiche che potrebbero essere
recate alTordinamento della chiesa
non muterebbero sostanzialmente la
nostra situazione. Si sente da molte
parti che ci sono alcuni punti della
nostra organizzazione ecclesiastica
che dovrebbero essere riveduti, alcune assemblee hanno espresso il desiderio che il capo distretto potesse essere nominato dalla conferenza e risiedere nel distretto, si è anche approvato che le conferenze abbiano
maggior autonomia. Dovendo però
passare dalla teoria alla piratica attuazione di tutte quelle riforme le
assemblee di chiesa e la conferenza
stessa hanno espresso certe riserve.
Il problema deve ancora essere esaminato attentamente e soprattutto
deve prima essere definito l’ordinamento futuro.
Queste riserve e le discussioni si
riassumono nel lungo e pnidente
O. d. G.:
«La Conferenza, esaminato in conformità alle disposizioni sinodali (Atto 32 Sinodo 1959) il problema della
organizzazione distrettuale
concorda con le premesse della Com.
missione ad referendum e riconosce
resistenza di un disagio nella funzionalità del sistema amministrativo
della nostra Chiesa
considera utUe una revisione della
divisione territoriale dei distretti nella linea indicata dalla Commissone
esprime il parere, di fronte alle specifiche proposte della Commissione
riguardanti la nomina del Presidenie
della Commissione Distrettuale da
parte della Conferenza e della modifica della struttura della Tavola, che
si- debba approfondire ulteriormente
l’esame dei particolari della struttura che la Chiesa verrebbe ad assumere, specialmente per quanto concerne
i rapporti della Tavola colle Commis
sioni Distrettuali e con le singole Comunità, in vista di arrivare ad una
soluzione del problema».
Finanze
Quantunque la relazione della commissione distrettuale non avesse un
paragrafo appositamente consacrato
alle finanze il problema è stato egualmente sollevato ed ampiamente dibattuto. Forse la discussione su quella delicata questione è stata fra le
più vivaci, con ampia partecipazione
di tutti. I fatti sono presto riassunti: le comunità delle Valli non hanno
salvo poche fatto l’aumento necessario per coprire le spese di culto. Ci
era domandato di aumentare del 10
per cento le nostre contribuzioni ma
la situazione permane oggi quella che
era l’anno scorso alla stessa ep>oca;
con la svalutazione della nostra hra
significa che anziché aumentare abbiamo diminuito di quasi 10% le no
stre contribuzioni. E’ utile ricordare
che quelle contribuzioni non concernono le spese straordinarie ma semplicemente gli stipendi dei pastori,
dei professori e dei vari operai della
chiesa. La chiesa non riesce dunque
oggi ancora a pagare i suoi ministri.
Questi i dati di fatto; l’appello del
capo distretto è stato serio ed urgente. Giustamente è stato rilevar
to che non si tratta di avarizia soltanto ma dì disinteresse, di apatia,
di indifferenza. Molti valdesi non
sembrano sentire le necessità delia
propria chiesa come delle necessità
loro, sembrano considerare la chiesa
come l’affare degli altri e non proprio, Non si può soltanto dire che
non siamo in grado di pagare i nostri pastori, occorre dire che la nostra contribuzione è una inezia ima
miseria in confronto a quello che
molti potrebbero dare. E’ da meditare lungamente l’esempio della chiesa
di Coazze: 43 membri di chiesa, contribuzione L. 300.000 (circa 7.000 lire
per i>ersona).
DALLA RELAZIONE
Campagne evangelistiche
Molte le attività generali che sul
piano del distretto si sono sviluppate
nel corso dell’anno trascorso. In particolare le feste di canto, di cui la
commissione del Canto Sacro sottoUriea la buona riuscita. Feste di canto di corali nelle due valli, di scuole
domenicali nelle due valli ed a Rodoretto, si nota una bella ripresa in
questo senso e certamente il canto
nelle nostre assemblee domenicali
non potrà non giovarsi di questo lavoro. Molto rimane ancora da fare
anche in questo settore ma se la collaborazione viene da parte di tutti
molto si potrà fare in avvenire. Purtroppo le comunità non sembrano
sensibili a questa ricerca, scarso il
pubblico a molte feste corali, in particolare a quelle delle scuole domenicali.
Si sono svolte nel corso delTinverno> due campagne di risveglio (a qualcuno sembra che sia un po’ rischioso
parlare di risveglio e vorrebbe parlare di visite semplicemente). A Torre
Penice ed a Prarostino un gruppo di
pastori ha visitato la comunità e presieduto le riunioni di quartiere rivolgendo a tutti un messaggio appositamente meditato ed insieme prepa
rato. Le iniziative di questo genere
sono difficili da valutare nei loro risultati immediati, esse non possono
che avere un effetto benefico anche
se non ottengono successo rilevante.
L’anno prossimo altre comunità saranno egualmente visitate tenendo
conto delle esperienze fatte in questi
anni passati.
Stabili
L’attività edilizia nel nostro distretto è stata intensa negli ultimi
anni e non accenna a ridursi, segno
di un rinnovamento necessario nelle
nostre attrezzature.
A S. Germano.
Domenica 6 settembre è stata inaugurata la sala delle attività a San
Germano che « segna il coronamento
di un decennio di impegno fedele e
perseverante... e permette con Taggiomamentoi delle nostre attrezzature di iniziare un nuovo periodo di
intensa attività ohe fino qui non si
era potuta svolgere».
A Prali.
La costruzione del tempio di Prali
iniziata Testate scorsa era a buon
punto sul finire delTestate, si spera
che nell’autunno dell’anno in corso
sia raggiunto il tetto. Il pastore Comba rientrato da una missione di un
mese in Germania per la raccolta di
fondi, era ottimista al riguardo. La
colletta del giorno di Natale è stata
un segno della collaborazione di tutte le comunità con quella di Prali.
La Chiesa
(di cui si parla;
La chiesa di cui maggiormente si
è parlato nel corso della conferenza è stata la comunità di Prali. Anche involontariamente il discorso è
sovente caduto su quanto avviene
iieH’alta vai Germanasca. Si è fatto
menzione del suo tempio in costruzione, si è parlato delle po.ssibilità
evangelistiche che si aprono con la
affluenza di estranei, si è da molte
parti espressa la profonda simpatia
per i fratelli pralini. Prali è stata
sino a pochi anni fa una delle più
tradizionali comunità valdesi, è oggi in via di diventare una stazione
turistica; era inevitabile che succedesse ma i pralini devono cogliere
l’occasione che è loro offerta per fare del loro villaggio un villaggio moderno. Devono però cogliere l’occasione per rendere a tutti gli estranei che salgono d’inverno e d’estate
una buona testimonianza come Val
A Pinerolo.
Un altro edificio in corso di costruzione è il convitto di Pinerolo.
NelTedificio della chiesa si sta costruendo infatti il convitto che da
anni le comunità delle valU auspicano. Esso ospiterà a lavoro ultimato qualche decina di nostri ragazzi
e ragazze a Pinerolo per seguire i
loro studi. I lavori sono a buon punto 0 nel corso dell’autunno si potrà
inaugurare una parte almeno dei locali. Le somme necessarie per la costruzione sono state trovate ma sono
urgentemente necessari i fondi per
Tarredamento. Il pastore Deodato ha
rivolto un appello alle comunità perchè seguano l’esempio di Rodoretto
e Pomaretto che hanno versato una
somma di 50.000 lire per quello scopo.
In riferimento a questa iniziativa
è stato votato im o. d. g.:
« La Conferenza del I Distretto,
sentita la relazione sui lavori di sistemazione ed arredamento del nuovo Convitto di Pinerolo, si rallegra
per quanto è stato fatto, esprime la
sua viva riconoscenza a coloro che
hanno contribuito a realizzare l’iniziativa, in particolare 'al Comitato
Valdese di Berna, allo EKKS bernese, e alTEntraide Protestante; ringrazia il Pastore, il Concistoro e la Chiesa di Pinerolo per Io sforzo corhpiutb
e l’impegno assunto; invita tutte le
comunità delle Valli a contribuire,
con offerte adeguate alTimportanza
dell’opera, alla sua completa, definitiva realizzazione »,
_ .
PRALI
«lesi. Molti negli anni futuri conosceranno la no.stra chiesa a Prali e
giudicheranno i valdesi dai pralini
che hanno conosciuto è perciò necessario che ogni cosa sia tentata e prontamente eseguita perchè quanto lassù si ciimpie sia per il bene delle nostre valli e della nostra chiesa. Non
è tropjio ])resto pei pensarci. Perciò
S! è parlato di culti speciali per turisti, di ajirire il nuovo tempio per
i visitatori, di mettere una bancarella di vendita per diffondere i nostri
libri e di molte altre iniziative ancora. I pralini devono sentire la loro responsabilità e mettersi prontamente al lavoro in ogni campo senza divisioni e sospetti ma con spirito di servizio, devono però anche
sentire la simpatia e l’affetto di tutte le comunità delle Valli in questa
loro fatica per il Signore.
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pag. 2
L’EGO DELLE VALU VALDESI
lo gÎTigno 1960 — N. 24
TTTT
C. I. O. V.
Siamo lieti che i rapporti fra Chiese
ed Istituti si vadano sempre più intensificando.
La F.U.V. ha inviato a tutte le Unioni
Giovanili un appello ispirato all’anno diaconale.
Quasi contemporaneamente la F.F.V.
pubblicava un questionario sull’anno diaconale con lo scopo di interessare le
Unioni Federate al lavoro che compiono
i nostri Istituti.
E’ ancora prematuro parlare dei risultati di quel servizio volontario che ci verrà offerto nello spirito dell’anno diaconale.
Le richieste per poter compiere un periodo di lavoro hanno incominciato ad
affluire ed i legami fra Chiese ed Istituti
saranno suscettibili di ulteriori sviluppi,
l’esperienza fin qui fatta con le signorine che dal dopoguerra sono venute dalla
Svizzera, dal Belgio e dalla Francia a
servire nei nostri IstituU sono state fortemente positive e ci auguriamo che così
sia anche per quelli che verranno dalle
nostre Chiese.
PRO VALLI
L’attività della Pro Valli durante l’anno 1959-60 è stata quasi interamente dedicata a portare a termine l’iniziativa presa l’anno scorso del riscatto della Gianavelia. A Dicembre 1959 è stato fatto l’acquisto della seconda metà della proprietà
e l’atto di donazione di tutta la proprietà
alla Tavola Valdese.
Abbiamo provveduto alla nomina ed
all’insediamento dell’apposita Commissione alla quale è stata affidata l’amministrazione della Gianavella. Tale Commissione è costituita da due membri della Chiesa di Torre Plug. Pontet, ed il maestro
Paschetto, da due della Chiesa di S. Giovanni i Sigg. Long e Pontet e da un
membro di Rorà il Sig. Tourn Gentile.
Un cenno solo per quanto riguarda il
difficile problema della luce elettrica a
Pra del Torno. La pratica è ormai avviata a buona soluzione essendosi formato
un Consorzio che con il finanziamento
dello Stato dovrà fare l’allacciamento alla
rete della Piemonte Centrale.
Una iniziativa che è ancora soltanto
abbozzata, ma che speriamo vivamente
possa essere poco alla volta realizzata è la creazione di almeno due giardini
botanici tipo Rostania, uno in Val d’Angrogna ed uno-a Prali. Le trattative sono
avviate e ci siamo già assicurati la collaborazione di alcuni amici competenti.
La Gianavella
CONVEGNO A. I. C. E. A FIRENZE
Responsabilità
deli ' educatore
Nei giorni 21 e 22 maggio si è tenuto a
Firenze un convegno, organizzato dall’Associazione Insegnanti Cristiani Evangelici,
sul tema : « Responsabilità dell’educatore
verso la collettività dei discepoli ed il singole alunno ». Vi hanno preso parte eirca
cinquanta insegnanti di varie denominazioni (anche due ortodossi), sia di scuole
primarie che di secondarie e dell’Università. Presenti pure alcune monitrici della
scuola domenicale e i dirigenti di Istituti
protestanti come il Comandi, Gould, Casa
Materna, Ferretti.
Qualche partecòpante veniva da città
piuttosto lontane, come il Dott. Santi, da
Napoli e la Prof.ssa Evelina Pons, vicesegretaria dell’AICE, da Torino; il secondo giorno ha partecipato ai lavori anche un folto gruppo di insegnanti bolognesi.
Relatori, in sostituzione del Prof. Borghi, il Prof. Raffaele Laporta, docente di
Pedagogia all’Università di Firenze e direttore di Scuola-Città, una istituzione che
usa, in forma sperimentale, metodi didattici tra i più moderni, e il Dott. Teofilo
Santi, medico di « Casa Materna » e direttore di « Casa Mia », un Centro Sociale
che svolge una intensa attività educativa
in uno dei quartieri più poveri di Napoli.
Ha aperto il Convegno il Prof. Maselli
leggendo il testo di 1 Corinzi 13, suU’amore cristiano, che è stata la nota fondamentale di ispirazione a cui si sono richiamati
sia gli oratori che i vari intervenuti nel
dibattito.
Il Prof. Spini, eletto alla presidenza del
Convegno, nel presentare il primo oratore ha fatto presente come il comitato organizzatore avesse invitato a parlare anche un laico perchè gli insegnanti evan
F. U. V.
Avendo il Capogruppo, Edgardo Paschetto, dovuto abbandonare il suo incarico a causa di altri numerosi impegni
di lavoro, è stato chiamato a sostituirlo il
past. Giovanni Conte, coadiuvato dal Comitato di Gruppo cosi composto : Claudio
Tron, maestro Genre, Massimo Parise,
Paola Nisbet, Paolo Gardiol. Specialmente alcuni membri del Comitato hanno validamente collaborato col Capogruppo, visitando numerose Unioni nelle due Valli.
Sono state visite, salvo errore, le seguenti Unioni: Prali, Perrero, Massello,
Riclaretto, Pomaretto, Pramollo, Pinerolo, S. Giovanni Centro e Peyrot, Torre
Coppieri, Villar Pellice.
A proposito del Congresso F.U.V. non
poissiamo evitare d:i dire che le Valli hanno dimostrato un marcato disinteresse, nel
complesso. Noi rappresentiamo il 50%
della gioventù iscritta alla F.U.V., ma
non lo si vede e sente abbastanza.
RIFLESSIONI PENTECOSTALI SULLA CONFERENZA
La guida dello Spirito
Nel corso della discussione sulla
funzione delle Assemblee ecclesiastiche — da quella locale a quella distrettuale e, quindi, a quella sinodale — qualcuno ha asserito che i membri delle Assemblee distrettuali non
sarebbero vincolati dalla Assemblea
che li ha delegati a sostenere e votare i suoi punti di vista. In altri termini, che i membri delle singole comunità possono anche schierarsi, in
caso di votazione, contro al mandato
ricevuto dalla comunità locale. E
questo, si è ancora asserito, perchè
nessuno può impedire allo Spirito
Santo di soflìare sulla Conferenza distrettuale in una direzione diversa da
quella che è espressa dal mandato
delle singole comunità.
Che lo Spirito soffi dove vuole, è
verità evangelica che non abbisogna
di dimostrazioni. Ma qui la questione è proprio a proposito dell’ispirazione delle nostre Assemblee ecclesiastiche, alquanto diversa.
Infatti, poiché nessuno può nega
Caro Direttore,
Durante la Conferenza Distrettuale, nel
corso della animata discussione sull’annoso problema del riordinamento dei Distretti, si è appena accennato ad un problema che, per ovvie ragioni, non si è
potuto discutere, ma che mi ha lasciato
perplesso, come suppongo altri membri
della conferenza. Si tratta in poche parole di sapere se, e fino a che punto,
una decisione di un’Assemblea di Chiesa
vincola il suo delegato alla Conferenza
distrettuale e al Sinodo. Si dà il caso per
esempio che il parere personale di un
delegato sia tutto l’opposto del parere
espresso dalla Assemblea della sua Chiesa.
In sede di Conferenze e di Sinodo deve
parlare e votare 'secondo il parere della
Assemblea di Chiesa o secondo la sua
opinione personale? Mi sembra che ci
siano qui alcune difficoltà. Infatti se la
decisione delle Chiese è vincolante, è inutile portare l’argomento in Conferenza Distrettuale; basta fare la maggioranza delle decisioni delle varie Assemblee di
Chiesa. E viceversa, se i delegati sono
liberi di votare secondo la loro personale
veduta, sono inutili le deliberazioni delle
Assemblee. Che te ne pare?
Cipriano Tourn
Signor Direttore, 27 maggio 1960
la nostra stampa ha riportato interessanti notizie sul convegno femminile dell’Italia centro-meridionale che ha avuto
luogo a Palermo il 24-25 aprile.
Vorrei riprendere qui un motivo proposto dalla signorina Trobia e porre una domanda con la speranza di iniziare così, un
dialogo sulla questione.
Se il la', oro della donna per e nella
Chiesa non sembra appoggiato e riconosciuto nelle sacre scritture, ciò è dovuto
alle contingenze storiche: salvo casi eccezionali la donna non era in grado di manifestare i suoi doni.
Alle contingenze storiche è pure dovuta
in questi ultimi 50 anni la crescente pre
senza del lavoro femminile nella società.
Presenza combattuta, faticosa, piena di
problemi non risolti, ma sempre più affermata. A questo dato di fatto si accompagna la necessità di una preparazione professionale, di una competenza, di un’attività più specifica e anche di una adeguata indipendenza economica.
Se non sbaglio la signorina Trobia afferma ohe la donna vuole avere il suo posto
nella vita ecclesiastica, finora riservata agli
uomini, non perchè la donna occupa oggi
posizioni di responsabilità nella società,
ma perchè l’ammissione al pastorato femminile ha delle basi bibliche.
Mi sia permesso di porre il problema un
po’ diversamente. I doni sono distribuiti
da Dio certamente non secondo i sessi. La
Chiesa deve discernere i doni che il credente Ila ricevuto ; il credente, non l’uomo o la donna.
Le contingenze storiche hanno dato alla
donna di oggi la coscienza delle sue possibilità. Essa è pronta a manifestare il dono
ricevuto con competenza e preparazione
specifica, sia essa contadina, insegnante,
infermiera, operaia, libera professionista
eiH’.
Così la studentessa che si sente chiamata
ad affrontare lunghi e duri studi di teologia, se ha ricevuto il dono e se la Chiesa
lo sa discernere, saprà essere pastore.
Ma torniamo alle contingenze storiche.
La donna pastore avrà molto da combattere in sè e all’esterno, la realizzazione del
suo lavoro porrà molti problemi difficili
da risolvere, ma nel nome di Dio e per
servire la Chiesa di Dio nel mondo, essa
saprà affermarsi come hanno saputo farlo
le sue sorelle « secolari » nel mondo del
lavoro.
La questione è di sapere se la Chiesa
Valdese e il popolo di Dio riunito in essa
sono pronti ad affrontare lo sviluppo di
questo nuovo servizio.
Conoscendo il lavoro della signorina
Trobia, direi proprio di sì.
Ringrazio per l’ospitalità. R. R.
re che lo Spirito Santo abbia anche
a soffiare sulle Assemblee locali, il
ragionamento sopra esposto presuppone che il soffio dello Spirito sia
più... intenso nelle Assemblee distrettuali (non essendo nè cosa pia nè
cosa dignitosa credere che lo Spirito
soffi in un senso nelle Assemblee locali e nel senso opposto nelle Assemblee regionali). Ma allora, lo stesso
ragionamento può' anche esser fatto
per il Sinodo, dove lo Spirito soffierà,
trattandosi di Assemblea nazionale,
con maggior intensità ancora. Uno
strano concetto evolutivo della presenza dello Spirito, è codesto! E francamente, anche se si voglia coprire
codesta stranezza con la spiegazione
che via via che si procede, Tispirazione si fa più chiara, più viva, più
completa — come di un cannocchiale che si volesse accomodare alla vista deH’uomo che lo adopera — si
finisce per rasentare il ridicolo. Meno male che il ridicolo è la migliore
arma che Dio ci ha posto nelle mani
per non presumere mai troppo di noi
stessi.
E stavolta, la correzione ci viene
proprio dal Sinodo. Infatti, sono anni ormai — venti, trenta, forse anche
più: non ho modo di controllarlo sul
momento — che gli Atti del Sinodo
nostro non vengono più pubblicati
con la dizione stampata in grassetto,
in corpo 12, all’inizio deH’impaginato : « Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo, Amen ».
Era un’invocazione? Lo sarebbe stato sul fascicolo contenente la descrizione del programma sinodale (la relazione, o Rapporto, come lo si chiama ancora); ma sul fascicolo degli
Atti Sinodali, ossia delle deliberazioni prese, davvero no. La dizione è
stata tolta per modestia? Sarebbe interessante poterlo accertare. Comunque, tutti, sinodanti e no, pastori e
laici, clero e gregge, di questi ultimi
Sinodi e dei Sinodi di sempre, siamo
persuasi che non .sempre lo Spirito
Santo soffia nella austera Aula della
Casa Valdese; e non c’è nulla di men
che cristiano nel riconoscerlo onestamente, umilmente, francamente, senza sottigliezze o tortuosità teologiche. Al tempo del primo Concilio
Ecumenico della Chiesa Cristiana,
voglio dire a Gerusalemme (secondo
quanto riferiscono gli Atti degli Apostoli), usavano dire « E’ parso bene
allo Spirito Santo ed a noi », dove
non si deve vedere altro che la umiltà di quei cristiani, i quali si rendevano perfettamente conto che qualche
volta la loro ispirazione era umana,
terrena, raziocinante — e poteva forse anche non combaciare in tutto e
per tutto con l’ispirazione dello Spirito pentecostale.
Tornando alle nostre riflessioni, e
in conseguenza di quanto s’è detto,
vien fatto di chiedersi se non sia il
caso di meditare su questo argomento : lo strano concetto evolutivo dello Spirito ispiratore delle nostre Assemblee, non andrebbe per caso capovolto nel suo o'pposto, ossia nella involuzione sempre più crescente quanto più si sale dalle assemblee locali
fino alla assemblea suprema?
Perchè lo Spirito Santo non soffierebbe soprattutto e con maggior
intensità proprio nelle Assemblee locali e nelle singole comunità; e quindi un pochino meno nelle Assemblee
d’istanza superiore? Non esiste, che io
sappia, alcun passo biblico che asse
risca esser stata fondata prima la 'e
derazione (chiamiamola così) delle
comunità dell’Asia Minore, e poi soltanto in secondo luogo, le singole comunità religiose, Gerusalemme, Antiochia, Efeso, Laodicea, e via dicendo. Nè la famosa discussione intorno alle origini storiche e al valore
della parola « chiesa » potrà mai, a
mio modesto avviso, capovolgere il
miracolo, antico eppur sempre nuovo, della predicazione cristiana: dal
popolo esce ad un tratto un profeta,
un apostolo, cui Dio ha parlato e ha
detto « Va’ con la forza che io ti
dò »; e quest’uomo, parlando e predicando, costituisce nel tempo e nella
storia una comunità di aderenti persuasi dal suo messaggio; e questi aderenti (ad Antiochia furono chiamati
per la prima volta cristiani!) ricevono lo Spirito Santo. Io domando; lo
Spirito che ricevettero e ricevono, ancora oggi, i membri delle nuove comunità cristiane createsi per la testimonianza vocazionale di uomini mandati da Dio, è forse uno spirito che
nel tempo e nella storia deve evolversi, perfezionarsi, farsi più completo? Lo Spirito che ha soffiato sull’Assemblea ecclesiastica della comunità
di Angrogna, soffierebbe meglio, e
con migliori e più ingegnose variazio?,i, su un’Assemblea distrettuale?
T. Balma
Inteasifìcati i contatti
con le Lhiese francesi
« La Conferenza del I Distretto,
udite le relazioni sulle recenti visite
fatte da diversi gruppi di pastori vaidesi a comunità rurali della Chiesa
Riformata di Francia, mentre plaude al proseguirsi di questi rapporti,
raccomanda alla futura Commissione del primo Distretto di promuovere un convegno in queste valli fra
rappresentanti delle comunità evangeliche rurali delle « Hautes Alpes »
e delle nostre parrocchie rurali, per
lo studio dei loro comuni problemi
spirituali e sociali ».
gelici potessero così confrontare i loro
metodi pedagogici con i più moderni tra
quelli esistenti in campo laico. Il Prof.
Laporta, io una interessantissiina relazione,
ha lamentato come spesso in Italia l’educazione sia concepita come semplice istruzione, e cioè trasmissione agli alunni di
contenuti e valori accettati (sovente in forma più o meno dogmatica) dagli insegnanti e dalla società. Ha fatto presente invece
come il compito del vero insegnante sia
quello di aiutare gli alunni a crearsi e a
sviluppare le attitudini alla ricerca ed allo studio lasciando loro l’autonomia della
scelta dei contenuti ohe sentano più rispondenti. Ha fatto poi notare come la
responsabilità verso il singolo alunno e
quella verso la collettività dei discepoli
vengano in realtà a coincidere perchè, anche secondo quanto affermano tutti i moderni studiosi di psicologia, l’individuo
e l’ambiente circostante sono due cose
correlate che si influenzano reciprocamente. Per questo il buon educatore dovrà
creare nella classe il clima adatto alla ricerca ed allo studio in comune ed in piccoli gruppi di lavoro nei quali ognuno dei
suoi allievi possa dare il meglio di se stesso, integrandosi con gli altri.
Dopo una simpatica cenetta, tutti insieme, in un caratteristico locale fiorentino,
i lavori sono continuati, nella serata del
sabato, con la relazione del Dott. Santi.
Egli ha portato al convegno il contributo di tanti anni di esperienza in due delle
istituzioni protestanti tra le più impegnate dal punto di vista sociale. E nella sua
relazione ba allargato la responsabilità
dell’insegnante verso la collettività degli
allievi in quella verso la collettività in
generale facendo notare l’enorme influenza dei fattori ambientali e familiari, talvolta trascurati o sottovalutati dagli insegnanti, sul rendimento scolastico degli
alunni. Per questo un buon educatore non
può non tener conto delle tendenze negative della società, spopolamento delle campagne, immigrazione- in massa nei centri
urbani, sovrappopolamento, disoccupazione, disgregazione familiare, lavoro femminile, e del conseguente crescente spostamento del centro educativo dalla famiglia verso la scuola, cercando, nel suo lavoro quotidiano, di compensare nei suoi
alunni questi fattori negativi.
Parlando infine di Casa Materna e Casa
Mia ha fatto presente l’enorme importanza deH’educazione professionale degli allievi ed il grande apporto educativo del
lavoro strettamente collegato allo studio,
come avviene in tali Istituti.
Nel pomeriggio della domenica, dopo
una breve relazione della Signorina Pons
sugli scopi e le attività dell’AICE, si è
svolta Una animata discussiohe tra i vari
partecipanti su alcuni dei problemi messi
in luce dalle due relazioni ed altri presentati da insegnanti presenti. Tra questi
particolare rilievo ba preso la discussione
su come debba comportarsi l’insegnante
evangelico nei confronti dell’insegnamento della religione cattolica nelle nostre
scuole, specie nelle scuole primarie dove
le materie ed i libri relativi non sono distinti. Hanno concluso il dibattito rispondendo agli interventi il Dott. Santi e la
Sig.na Pons. Quest’ultima ba posto particolarmente l’accento su quella che dovrebbe essere la caratteristica di ogni insegnante evangelico, cioè il tener presente, in
ogni momento della sua attività, la presenza del Signore e la necessità della Sua
approvazione al suo lavoro, in modo che
l’attività dell’insegnante evangelico nella
scuola non sia disgiunta dalla sua vita spirituale e religiosa.
Al termine dei lavori, visto il valore
positivo di un incontro ed una discussione
sui problemi comuni, è stato creato un
comitato fiorentino, cui son stati chiamati
a far parte il Prof. Spini, della Chiesa
Metodista, il Prof. Maselli, di quella dei
Fratelli, la Prof.ssa Franca Long e la signorina Lucilla Ricca, della Chiesa Valdese, la Sig.ra Mannucci, di quella Battista, che si interesserà di portare avanti
in sede locale le proposte concrete sorte
durante il convegno e di promuovere in
futuro delle iniziative simili a quella attuale fiorentina. M.
Comunicato
La Conferenza del IV Distretto
avrà luogo a Napoli, Giovedì 16 Giugno. Il culto di apertura, la sera di
Mercoledì, sarà presieduto dal Pastore di Avellino, Sig. Aldo Rutigliano.
La Conferenza del V’Distretto avrà
luogo a Reggio Calabria nella giornata di Mercoledì 29 Giugno. Il culto
di apertura, la sera di Martedì, sarà
presieduto dal Pastore di Catanzaro,
Sig. Sergio Rostagno.
Il Sovrintendente
Pastore Pietro Valdo Panasela
Domenica 10 aprile 1960
(folletta «Pro Rifugiati»
Campohasso L. 5.175 — Agrigento 2.345
-- Vittoria 2.000 — Coazze 5..500 — Trapani 2.300 — Marsala 2.000 -— Mazara 1.000
Riesi 6.450 — Riesi (Scuola Domenicale)
950 — Firenze 20.500 — S. Giacomo 1.500
— Guglionesi 1.165 — S. Salvo 1.335 —
Vasto .500 — Genova 37.500 — Aosta 10.000
— Grotte 1.025 — Taranto 7.000 — Brescia
7.500 — Pramollo (1» vers.) 5.000 — Rocchenere 2.000 — Messina 10.000 — Rodoretto 5.000 Susa 5.000 — Caltanissetta
2.600 — Pescolanciano 660 — Forano 3.245
(continua)
3
N. 24 — 10 giu'gno 1960
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
IL CORRIERE
delle
DIACONESSE
llii pomeriggio di Festa alla Casa Madre
per iniziativa della C.I.O.V.
Nel pomeriggio di domenica 5
Giugno si sono ritrovate, alla Casa
Madre, le Diaconesse all’opera negli
Istituti Ospitalieri Valdesi. Erano
presenti anche numerosi membri della Commissione della C.I.O.V. col
loro Presidente Past. Umberto Beri
ed il Direttore della Casa Past. Franco Sommani.
Lo scopo di questa riunione era
di raccogliersi attorno a Suor Margherita jourdan e Suor Luisa Stalle,
che sono entrate in questi tempi in
un ben meritato riposo, per esprimere loro la riconoscenza della Chiesa per l’opera lunga e benedetta che
il Signore ha loro concesso di compiere nei nostri Istituti.
Do])o un breve culto introduttivo
hanno parlato a nome della C.I.O.V.
il Presidente Past. Umberto Beri e
l’Avv. sig. Cesare Gay esprimendo
appunto la riconoscenza della CIOV
e della Cliiesa tutta per l’opera compiuta dalle due Diaconesse.
Abb iamo poi potuto ammirare i
bei doni offerti alle Diaconesse dalla C.I.O.V. ed infine, seduti davanti
alla tradizionale tazza di tè, si sono
trascorsi alcuni istanti in piacevole
conversazione.
Alle due nostre care Diaconesse
vorremmo dire che se anche il loro
compito impegnativo è terminato,
non è giunta al termine la possibilità loro data dal Signore di essere di
aiuto e in benedizione per molti, sia
alla Casa Madre verso coloro che vi
sono ospiti, sia verso le Diaconesse
più giovani ancora all’opera. Come
il Signore ha arricchito di frutti la
loro vita negli anni passati così arricchisca di frutti anche la loro vita
di riposo alla nostra Casa. F. S.
ENCOMIABILE INIZIATIVA IN FAVORE DELLA SCUOLA LATINA
Incontro di ex allievi
0^^, «iAMklZ
Dortienlca 29 Maggio, un gruppo dt
ex allievi della Scuola Latina s’è incontrato all’Inverso, in occasione di
un agape fraterna nella trattoria Lageard di Pleccla : erano presenti i
superstiti allievi della Scuola al tem
po della chiusura o neH’imminenza
della elùusura e provenienti dai comuni di Pomaretto e viciniori, compreso Torino; v’era il dr. Guido Botturi ben noto a Torino ed alle Valli
e particolarmente affezionato a Pomaretto dove s’era formato spiritualmente e dove molti lo ricordano ancora con molto affetto ; v’erano gli
attuali docenti della nostra modest-j,
ma simpatica università pomarina :
la preside Elsa Tron ed il Prof. Ernesto' Tron che hanno dato l’avvio
alla rinascita della scuola nel dopoguerra; due insegnanti di scuola elementare. Maria Paure e Germana
Costantin sono state applaudite per
aver lanciato l’idea dell’incontro, riuscitissimo per le iniziative prese; ab
biamo rivisto con piacere Itala Beux
Grill residente a Torino, Prof. Bert
Guido insegnante a Torino, Irene
Costantin di San Germano, Alma
Pastre di Pomaretto, Ida RostanBaret pure di Pomaretto, Valdo
Giaiero e Bertetto Lina di Porosa le
cui case erano così ospitali per noi
Convittori, Balme-Giaiero Evelina.
pure residente a Porosa, la sig.na
Tron-Gay Tildina ex insegnante alla Scuola Latina, e l’estensore di
queste note.
Con viva riconoscenza abbiamo ricordato i docenti del tempo lontano
del 1929: Prof. Enrico Forneron, Prof.
Mario Palchi, maestro Giovanni Rostagno, da vari anni scomparsi, la
prof.ssa Lantaret Emilia e Gardiol
Frida, residenti rispettivamente a Pomaretto ed a Trieste. Abbiamo pure
ricordato con riconoscenza il Pastore Guido Comba insegnante di Religione e la direttrice del Convitto
sig.na Sofìa Rostan. Alcuni ex alunni non sono venuti all’ihcontro per
impegni e forse per l’inclemenza del
tempo e li attendiamo per il prossimo incontro fissato- per l’il Settembre allo stesso posto ed alla stessa
ora. Per quella data sono invitati
tutti ^li ex allievi del tempo passato
(a partire dalle origini...) e fino al
tempo recente. Per informazioni occorre rivolgersi a Costantin Germa
na. insegnante. Inverso P., ed a Ma
Primavera a Frali
Fino a metà maggio
qualche mucchietto di
neve nei luoghi più
ombreggiati della borgata Ghigo ci ha fatto
dubitare che la primavera fosse veramente
arrivala; ma ormai
nella campagna verde
rimangono soltanto più
i residui delle valanghe invernali a ricordare la stagione fredda. Con r avanzare
della primavera è ricominciato il movimento turistico che
era scemalo alla fine
della stagione sciistica. In queste ultime
domeniche ed il giorno deirAscensione la
affluenza è stata abbastanza importante.
Con Fultima domenica di maggio è terminato l’anno di attività della Scuola Domenicale. Nelle ultime settimane, a causa
dell’assenza del Pastore, l’hanno efficacemente diretta il Sig. Adriano Peyrol e la
Sig.na Clara Barus, ai quali va la riconoscenza della Chiesa.
Seppure cou qualche settimana di ritardo
vale la pena di ricordare la gita ad Aosta
compiuta dall’Unione Giovanile e da alcune famiglie della parrocchia alla fine di
aprile. L’accoglienza estremamente fraterna della Comunità di Aosta e del Pastore
L. CoYsson e Signora ha commosso i partecipanti alla gita che ne hanno conservato Un ricordo molto grato.
Il Pastore si è asseutalo nel mese di
maggio per una serie di conferenze nelle
Chiese evangeliche del Wiittemberg, del
Baden e dcIl’Assia. La Chiesa di Prali ringrazia i Pastori Luigi Santini e Tullio Vinay che lo hanno sostituito nei culli.
Il 22 maggio ha avuto luogo ad Agape
l’ormai tradizionale giornata delle madri.
E’ stato presente anche il Moderatore, Pastore Ermanno Rostan, che ha presieduto
il cullo. Sempre ad Agape si è effettuato
ai primi di giugno un incontro di donne
valdesi organizzato dalla Federazione Femminile Valdese. Sotto il tema generale « Il
lavoro nella vita della donna » hanno presentato delle relazioni la Sig.ra Berta Subilia, la Dr. Frida Malan, la Sig.ra Pia
Isenhurg e la Sig.na Evelina Pons, le quali hanno rispettivamente illustrato i pre
supposti hihlici dell’argomento, la situa
zione sindacale della donna lavoratrice ed
i problemi della donna lavoratrice nella
famiglia e nella società.
Hanno cominciato ad affluire ad Agape i
primi elementi che parteciperanno al prossimo Campo di lavoro volontario. Detto
campo contribuirà tra Faltro alla cosrtuzione di una parte dell’edificio del nuovo
Tempio di Prali. E imminente infatti la ri
Domenica delle Madri: la decano delle ¡Kirteciponti con il
Moderatore ed il Past. Vinny.
presa dei lavori del nuovo Tempio, interrotti neH’autunno scorso a causa della stagione fredda.
Nelle ultime settimane sono stali celehrati i seguenti atti liturgici:
— Battesimi: Arturo Menusan, di Lucia
no e di Valda Grill, di Indiritli ; Erica
Rostan, di Emilio e di Dina Grill, d
Ghigo; Silvana Richard di Alberto e di
Irene Pascal di Villa; Dario Peyrot di At
tilio e di Lilia Genre di Orgere; Carlo Pey
rot di Renato e di Edda Grill di Orgere;
Corrado Rostan di Guido e di Nida Grill
di Orgere. Il Signore benedica questi barn
bini e li faccia crescere in sapienza in sta
tura e in grazia!
— Confermazioni : Hanno confermato il
loro Battesimo i catecumeni Marco Garrou,
Dino Ghigo, Use Genre, Elda Grill ed
Amelina Peyrot. Il Signore fortifichi nella
fede ed in ogni opera buona questi giovani che hanno promesso di essergli fedeli.
— Matrimonio: Il 23 aprile si sono uniti in matrimonio nel Tempio di Prali il
Sig. Silvano Pascal, del Malzat con la
Sig.na Ilmes Grill della Ribba, temporaneamente domiciliata a San Germano. Gli
sposi hanno fissato a Prali la loro residenza. La Comunità accompagna questi
sposi con l’augurio che il Signore sia
l’ospite costante del loro focolare.
— Funerali: Maria Maddalena Menusan
ved. Grill è deceduta in Prali il 24 maggio all’età di 78 anni ; Margherita Grill
ved. Ghigo è parimenti deceduta in questa
località il 26 maggio, pochi mesi prima di
compiere i novant’anni. Le due cerimonie
funebri sono state presiedute dal Past.
Tullio Vinay che ha recato, nell’ora della
morte, il messaggio della vita eterna offerta in Cristo a tutti i credenti. Alle famiglie colpite dal lutto esprimiamo la nostra condoglianza.
ria Paure, Insegante. Inverso P.
Il gruppo degli ex alunni ha nominato un comitato^ provvisorio allo
scopo di raccogliere le adesioni de
gli ex allievi, nonché un comitato redazionale per il varo d’im modesto
giornale utile a tenere collegati gli
amici della Scuola Latina. Si è ritenuto, in sede di conversazione fraterna, di promuovere iniziative utili
alla nostra scuola di Pomaretto troppo a lungo dimenticata. Per questo
scopo alcuni amici ¡ei hanno già promesso il loro interessamento.
Ci rallegriamo molto per le iniziative prese a beneScio d’una scuola
che ha preparato . culturalmente e
moralmente tanti giovani per tanti
decenni e che conta attualmente più
di 70 alunni; non dimentichiamo il
Convitto di Pomar^to con una cinquantina di alunni anch’esso benemerito per la serietà e l’impegno dei
responsabili e che affianca efficacemente l’opera del Corpo insegnante.
Siamo certi che molti amici invieranno il loro indirizk».
G, Bouchard
Gruppo di ex allievi, primo nucleo degli ” Amici della Scuola Latina ’
ATTIVITÀ' NEL DISTRETTO
Convegno dell’ Ascensione
al Passel d’Angrogna
Favorita da un tempo splendido ( i primi giorni dopo la costante pioggia primaverile di quest’anno), si è svolta la tradizionale riunione dell’Aseensione al Martel
di Angrogna. Tradizionale, perchè le vecchie generazioni la ricordano come la festa di primavera cui nessuno mancava, un
richiamo non soltanto per il Vallone di
Angrogna, ma per tutta la Valpellice. Purtroppo, negli ullizni anni, come succede
in generale di tutte queste manifestazioni
di gioia semplice e collettivamente popolare, il suo tono era molto calato, la presenza del pubblico estremamente ridotta:
non idtima causa, la diffusa motorizzazione con la ricerca di ricreazioni più difficili, più raffinale.
Siamo del parere che a tutto v’è rimedio, specialmente in questo campo di attività. 11 rimedio, qui, si chiama « organizzazione »: l’organizzazione adeguata di un
programma interessante, vario, e che soprattutto impegni tutte Te categorie di persone che interverranno a tali feste campestri, dai bimbi ai vecchi, dai giovani sportivi agli « intellettuali », e le impegni « coralmente » — può ancora salvare queste
manifestazioni dall’oblio, e richiamare in
tulli il desiderio di vederle rifiorire.
E’ quel che è avvenuto al Passel di Anpogna. Un pubblico inusitato e inaspettato
è stato presente fin dal mattino allo svolgimento del programma precedentemente
annuncialo con manifesti in tutta la Valle:
150 e più la mattina, quasi 500 il pomeriggio, compatto fino alle 18 di sera. I primi
a rallegrarsene, un po’ sorpresi, erano gli
stessi Angrognini, che cercavano nella memoria il confronto con simili adunate del
passato, e che si rendevano conto che i
loro bellissiïni boschi, i loro splendidi panorami, la frescura delle loro ombre ai pie’
dei castagni e delle abetaie non hanno minimamente perduto il loro fascino, e possono ancora convogliare grandi masse di
gente su per la uuova strada che conduce
fino alle Porte di Angrogna, luogo eccellente per raduni dalla Valpellice, da Prarostino, dalla bassa vai Chisone; altri,
provenienti da Luserna San Giovanni, da
Torre, da Pinerolo ed anche da più lontano, zTedevano di trovarsi improvvisamente in mezzo ad un « Quinze Août » stranamente anticipato; altri ancora deducevano
dall’interesse, manifestato in tutti i settori
del pubblico per il culto del mattino, delle
conclusioni positive sulla potenza, sempre
uguale e sempre nuova, del messaggio cristiano, quando esso viene annunciato come una risposta attuale ad ogni problema
attuale, come la soluzione diretta del problema che direttamente ci preoccupa e ci
angoscia... Non sarà inutile dire qui che la
colletta, fatta al termine del culto, presieduto dal pastore Teodoro Balma, ha fruttalo quasi settemila lire.
Il tema trattato era « Signoria nuova per
uomini nuovi ». Partendo dalla constatazione che tutte le signorie, politiche, civili, morali, intellettuali del nostro tempo
sono signorie nuove per uomini vecchi, e
perciò falliscono e falliranno inevitabilmente al loro scopo (qualche volta notevolmente onesto e dignitoso), l’oratore ha
precisato le caratteristiche della signoria di
Cristo come esse emergono dal racconto
dell’assunzione di Gesù Cristo in cielo, e
ne ha dedotto altrettante conseguenze dirette per la Cliiesa e per i cristiani di oggi: una testimonianza nuova, concepita in
novità di spirito ^ e ne sono .stati dati
degli esempi — dei segni nuovi — e l’assenza di questi segni nella Chie.sa postula
la sua irrimediabile decrepitezza — ed
un nuovo tipo di attesa del ritorno di Cristo (come è detto nel racconto dell’Ascensione) fondato su una nuova giustificazione
della Chiesa.
Dopo il culto, i partecipanti al raduno
si sono dispersi per la colazione al sacco,
o per una visitina... alla Locanda dei Martel, dove erano pronti i coperti. Nel pomeriggio, alle ore 13,30, hanno avuto inizio le ricreazioni e i divertimenti. Vi hanno preso parte, in mezzo aH’imponente
pubblico sopra descritto, un folto gruppo
di bambine deH’Orfanolrofio Femminile di
Torre Pellice, guidato dalla signorina Li
dia Fini, drettrice, e dalla signorina EMith
Coisson; il coro dello Sci Club di Angrogna, che ha gentilmente voluto esser presente; un coro per Foocasione battezzalo
« coro dell’Unione dei Coppieri di Torre
Pellice »; ed una folta rappresentanza di
giovani di Luserna S. Giovanni, con insieme il gruppo delle giovani studentesse della Scuola di Economia Domestica; oltre
naturalmente, tutto il pubblico. I gruppi
sopra menzionati si sono cimentati in diversi cori e canti popolari, riscuotendo
variamente nutriti applausi. Si è notato
che le esecuzioni, intervallate con i giochi, hanno piacevolmente interessato tutti,
anche quelli che generalmente obbieltano
« io non capisco la musica ». Le bambine
di via Angrogna e i giovani dei Coppieri
si sono maggiormente distinti. Quanto ai
giochi... beh, ce n’era per tutti i gusti e
per tutte le... muscolature: dalla corsa nei
sacchi o con le patate (ma le patate non
erano nei sacchi, bensì in certi cucchiai...),
ai giochi sportivi: pallavolo, calcio, bocce, ecc. Quanto ai « ricordi » (proprio di
premi non si poteva parlare!), furono consegnati su una tale scala di gradazioni e
di « specialità » che proprio non si può
pensare che qualcuno ne sia rimasto senza.
Si sono perfino andate a scovare le Lidie
e le Giuseppine presenti, i decani della
manifestazione e i provenienti da più lontano, e le date di nascita estratte a sorte...
Un ricordo speciale, come giusto, è stato
poi estratto a sorte per i giovaui unionisti
di Angrogna che verso la fine erano ancora presenti ed avevano validamente dato
il loro aiuto nel corso della manifestazione.
In conclusione, una bella festa, di cui è
rimasto un simpaticissimo ricordo in tutti, con il desiderio, naturalmente, di ripeterla presto. La località, composta di un
bosco, di uno spiazzo per i giochi, di una
collinetta a brughiera, era ideale; siamo
grati alla famiglia Bertin del Passel di
avercela graziosamente concessa. r. b.
Campo Unionisti
ad Agape
Data: 14 - 23 luglio.
Tema: L’UNITA’ DELLA CHIESA.
La prossima Assemblea Ecumenica in
India, dopo Amsterdam ed Evanslon, segnerà una nuova tappa sulla via dell’Ecumenismo. Il problema della Chiesa e della
sua Unità si ripropone quindi con nuovi
accenti ai nostri giovani. Ad essi è offerta
in questo campo, l’opportunità di riesaminare il cammino percorso, valutare le
varie linee di soluzione tentate e proposte, ricercare insieme nella Parola del Signore le necessarie indicazioni di marcia.
Di interesse ecumenico tutto particolare sarà la presenza al campo di un sacerdote
cattolico il quale illustrerà la posizione
cattolica.
Programma delle giornale:
giovedì 14: arrivi e culto di apertura
venerdì 15: « La storia delle divisioni »
sabato 16: «La storia dell’unione»; do
menica 17: cullo nella Chiesa di Prali
lunedì 18: « La via dell’unità nel cattoli
(•esimo»; martedì 19: «La via dell’unità
nell’ecumenismo »; mercoledì 20: gita di
tutto il giorno; giovedì 21: «Unità della
Chiesa e tensioni nel Nuovo Testamento »;
venerdì 22: «Unità in Cristo» (studio
biblico); sabato 23: partenze.
Gli studi saranno completati da discussioni di gruppo e da discussioni generali
oltreché da aventuali conversazioni informative su alcuni aspetti particolari del
programma. Le giornate saranno integrate
da attività ricreative, canto, serate sociali
o musicali, passeggiate ecc.
Portare la propria Bibbia, il « Cantiamo
insieme » e un quadernetto.
Quota per tutto il campo L. 8.100. All’atto dell’iscrizione versare L. 1.000 di caparra e L. 600 di iscrizione. Iscrizioni e
informazioni presso la segreteria di Agape, Prali (Torino).
Direttore del campo: Past. Alberto Taccia; vice-Diret.: Past. Giorgio Tourn.
ESTATE 1960
Programma dei campi
ad Adeifia
ADELFIA continua la sua ormai tradizionale attività in favore della Gioventù
delle nostre Chiese Evangeliche. L’attività è sempre a carattere interdenominazionale. La sistemazione logistica non è ancora perfetta; si richiede pertanto ancora
un po’ di spirito di adattamento. Questo
però non impedisce che sì stabilisca sempre meglio quella comunione di vita e di
servizio che Adeifia si propone, in collaborazione col lavoro delle Chiese.
Si trova in Sicilia, su una bellissima
spiaggia della costa del Mediterraneo, a
pochi chilometri da Vittoria (Ragusa).
Dopo un Campo Internazionale per Giovani Luterani, che sarà diretto dal Pastore
Domenico Giani, avrà luogo il
8o CAMPO DI STUDIO
PER GIOVANI EVANGELICI
Periodo: 15-30 luglio.
Direttore del campo: Pastore Salvatore
Briante.
Argomento di studio: « Il Padre nostro ».
Età: da anni 16 compiuti ad anni 35.
Quota: L. 600 giornaliere; per tutto il
campo L. 8.000.
2o CAMPO DI STUDIO PER MONITORI
DI SCUOLA DOMENICALE
Periodo: 1-10 agosto.
Direttore del campo: Pastore Samuele
Giambarresi.
Argomento di studio: Il lavoro nella
Scuola Domenicale.
Per Monitori effettivi ed aspiranti. E’ richiesta la presentazione del proprio Pastore.
Quota di partecipazione: L. 650 giornaliere.
Norme comuni per tutti i Campi:
Le iscrizioni debbono essere inviale a:
Pastore Guido Colucci, via Garibaldi 60,
Vittoria (Ragusa) tei. 81.161, su moduli
appositi da richiedersi allo stesso indirizzo, assieme ai programmi dettagliati, ed
eventuali informazioni, richieste di aiuti
finanziari, ecc.
Le iscrizioni devono pervenire non più
tardi di 5 giorni prima dell’inizio di ogni
campo, accompagnate dalla caparra di lire
700 per ciascun campo. E’ necessario essersi Ì8(;ritti al campo per parteciparvi. E’ richiesta la presentazione di un Pastore.
Alloggio: le donne nel camerone-dorniitorio; gli uomini sotto tenda.
Catechismo e censura
nelle scuole spagnole
Madrid. — La casa editrice « de Arte
Cattolica » di Madrid ha pubblicalo in
questi giorni la ventesima edizione del catechismo, destinato a tutte le scuole spagnole. Ecco alcune affermazioni contenute
nel libro di testo sul tema della libertà di
stampa :
Che cosa significa la libertà di stampa?
Il diritto di stampare e di pubblicare
senza censura preventiva qualsiasi opinione, per quanto assurda e corruttrice essa
sia.
— Il governo deve soj>primere con la
censura tale libertà?
Sì.
— Perchè?
Perchè ha il dovere d’impedire che i
suoi sudditi siano ingannali e traviati, ciò
che nuoce alla pubblica moralità.
— Esistono altre libertà nefaste?
Sì, la libertà d’insegnamento, la libertà
di propaganda, la libertà di riunione.
— Perchè queste libertà sono nefaste?
Perchè permettono d’insegnare l’errore,
di diffondere il vizio e di complottare contro la Chiesa.
— E’ peccato grave abbonarsi ad un
giornale liberale?
Si, perchè s incrementa <;ol proprio danaro il male, si pone ogni nostra speranza
nel distirdine e si dà al proprio prossimo
un cattivo esempio.
{L’Espresso).
4
pag. *
L’ECO DELLE TALLI VALDESI
N. 24 — 10 giugno 1960
DALLE NOSTRE COMUNITÀ
AN6R0GNA <CapOlQQ90}
Riunione al Passel. — In altra parte del
giornale è rievocata la bella riunione dell’Asoensione. Desideriamo ringraziare tutti
coloro che hanno oollaborato alla sua riuscita.
Assemblea di Chiesa. — Il 29 maggio
ha avuto luogo Tassemblea di Chiesa. Siano presenti numerosi membri di chiesa,
che hanno seguito con attenzione la lettura della Relazione per l’anno amministrativo che sta per sóidere. Dopo diversi
rilievi, la relazione è stata approvata. Sono
stati nominati i delegati per rimminente
Conferenza Distrettuale: Elmo Malan, Leo
Coisson, Silvio Bertin, uno di essi risultando supplente. Sono stati anche nominati i delegati per il Sinodo del prossimo
settembre.
L’assemblea ha approvato la proposta di
aumento della somma da inviare alla Tavola per il fondo culto, con alcune riserve,
che verranno eventualmente esposte in sede di Conf^enza distrettuale.
L’assemblea ha anche espresso il suo
parere su alcuni punti della progettata riforma deU’ordinamento distrettuale, dando incarico ai delegati ed al Pastore di
sostenerli' nella discussione che verrà fatta
alla^ Conferenza.
Pentecoste, — Il culto di Pentecoste con
la celebrazione della Santa Cena, è stato
presieduto dal pastore emerito Giovanni
Bertinatti. 11 Pastore si è risolto, dopo
molta riflessione, ad accedere alla proposta dei giovani, di accompagnarli alla
grande gita unionistica che avrà luogo in
quel giorno a Pra del Tomo (dove del resto ha presieduto il culto di Pentecoste),
dove si sono incontrate le due comunità
sorelle del Vallone. Ringraziamo di cuore
il venerando collega che ha volentieri accettato Pincarico del culto al Capoluogo.
Riunioni quartierali, — Si sono anche
chiuse le riunioni quartierali dei Prassuit
e dei Pons, dopo che il programma per
questi quartieri è stato condotto a termine.
Dopo una breve parentesi di riposo, verrà
predisposto il programma delle riunioni
di montagna estive all’aperto. Con le vie
d’accesso che oggi già consentono di raggiungere le nostre più belle località di interesse turistico, speriamo che quelle riunioni possano raccogliere un pubblico, non
solo parrocchiale, ma pure interparrocchiale!
Insediamento. — Sin d’ora la Commissione Distrettuale annuncia che il culto di
insediamento del nuovo pastore titolare
della parrocchia di Angrogna-Capoluogo è
fissato per la domenica 10 luglio p. v.
r. b.
AM6R06NA (Serre)
Come annunziato domenica 5 Giugno
a Pradeltorno abbiamo avuto la visita
dell’Unione giovanile dei Prassuit-Verné
che non si è lasciata spaventare dalla giornata poco serena, minacciante al mattino
addirittura pioggia. Ringraziamo vivamente tutti i giovani per il segno della
loro amicizia e in modo particolare il
Pastore Teodoro Balma per la sua predicazione.
Un vivo ringraziamento rivolgiamo pure al Pastore Sig. Giovanni Bertinatti per
avere presieduto il culto con Santa Cena
al Serre, il 5 c.
Avvertiamo che con la domenica 12 giugno avranno inizio i culti agli alpeggi.
Per il 12 giugno avremo pertanto il culto
al Serre alle 10. Inizieremo nel pomeriggio il culto quindicinale all’aperto, al
Bagnau, alle ore 14,30.
PRAMOLLO '
La domenica 22 maggio la nostra Comunità ha vissuto una bella giornata, che
ha lasciato nel cuore di tutti un simpatico,
indimenticabile ricordo. In un’atmosfera
di sincero affetto e di reciproca stima e in
uno spirito di fraternità e di mutua comprensione è stata celebrata, insieme alla
popolazione di lutto il Comune (Cattolici
e Valdesi), la gentile festa della Mamma
e della ^uola. Dai due versanti del Risagliardo sono accorsi numerosi i pramollini per prendere parte alla simpatica festa. All’ora indicata la grande sala delle
attività giovanili era gremita di pubblico,
e si è dovuto persino « requisire » le sedie dei vicini per poter far sedere tutti.
Erano presenti tutte le Autorità del Comune: il Sig. Sindaco Cav. Isidoro Rosia
con la gentile Signora, il Vice-Sindaco Sig.
Oreste Long, il Parroco Don Pietro Audisio, il Comandante la Stazione Carabinieri
Maresciallo Oreste Marchello, inoltre le
famiglie degli Insegnanti del Comune e
numerosissimi genitori. Dopo alcune parole di benvenuto rivolte ai convenuti e di
un breve messaggio del Pastore, la parola
è stata ceduta ai bambini. Sono sfilati sul
palco, producendosi in uno svariato e interessante programma di canti e di recite,
gli alunni delle diverse scuole: Feugiorno,
Lussìe e Ruata. 11 pubblico ha ammirato
e calorosamente applaudito i piccoli attori, rivelatisi tutti molto bravi.
Al termine del programma il Sindaco ha
rivolto ai presenti un commovente messàggio, rilevando l’imiportanza e il valore
della manifestazione e rievocando il ricordo della sua fanciullezza a Pramollo.
La simpatica festa si è conclusa con la
distribuzione di un piccolo mazzo di fiori
ad ogni bambino — e da questi offerto alla propria mamma — e con la tradizionale
tazza di tè. Ci siamo separati lieti e riconoscenti per la bella giornata vissuta insieme e dicendoci « arrivederci » alla festa del prossimo anno.
Ringraziamo tutti coloro che si sono
adoperati per la riuscita della bella festa;
un grazie speciale desideriamo rivolgere
alle Insegnanti: Signora Angela Armand,
Signorine Gina Gatti, Ada Maria Gilli,
Itala Marocu e al Maestro Arcangelo Di
Bernardo per tutto il lavoro compiuto, non
solo in questa occasione, ma durante tutto
l’anno.
11 giorno dell’Ascensione l’Unione Giovanile ha effettuato la sua tradizionale gita
annuale. Sono state percorse le Valli del
Chisone e di Susa con soste a Sestrières,
Chiomonte (dove è stata effettuata la salita
in seggiovia fino a Pian del Frais), Susa
e Avigliana.
Il tempo splendido e la bellezza dei luoghi attraversati ci hanno permesso di trascorrere una magnifica giornata, che è rimasta impressa nel ricordo di tutti. Peccato solo che i partecipanti siano stati
così poco numerosi.
11 bazar annuale, svoltosi domenica 29
maggio, ha dato un ottimo risultato. Ringraziamo quanti hanno contribuito alla
sua buona riuscita.
Da alcuni giorni, nel negozio dei Signori
Jahier della Ruata, fa bella mostra di sò
un magnifico banco-frigorifero, nel quale
sono stati collocati molti gustosi prodotti.
Ci congratuliamo con i Signori Jahier
per questa iniziativa, che certamente non
mancherà di rendere a loro ed ai Pramollini molti preziosi servizi.
11 l» giugno segnava nel passato una data importante nella vita pramollina: era
il giorno « ufficiale » per « butàa laa sunaglia e per meiràa amount 1 bambini facevano festa ed era dappertutto un lieto
scampanellar di {ùccole e grosse « sunaglia ».
Da qualche anno la data passa quasi
inosservata, qualcuno si trasferisce ancora
un po’ più in su nella stagione estiva, ma
sono sempre più pochi. C’è chi preannunzia il momento in cui le « miande » saranno completamente abbandonate e in
cui nessuno più si ricorderà di esse. Speriamo che ciò non avvenga: sarebbe una
nota poetica di meno e qualche cosa del
nostro passato che finisce.
— Domenica 29 maggio ha avuto luogo
la progettata gita di Chiesa ad Aosta Courmayeur - Entrèves. Il puUmann era,
come al solito, pieno fino all’ultimo posto, malgrado il tempo promettesse davvero poco di buono. Partiti da Pontevecchio abbiamo raccolto per vìa quanti ci
aspettavano. Fortunatamente, dopo qualche tempo abbiamo visto il sole venirci
incontro. Giunti in perfetto orario ad Aosta ci siamo preoccupati di rintracciare il
nostro tempio, dove desideravamo prendere parte al culto. Siamo stati accolti
con grande cordialità dal past. Coisson e
dai suoi familiari, nonché dai membri di
Chiesa locali. E’ stata davvero una bella
occasione quella che ci ha permesso di
adorare il Signore coi fratelli aostani. Non
possiamo tacere, tuttavia, il fatto che un
buon numero di rorenghi ha elegantemente scantonato, quando si è trattatiT di
partecipare al culto. Questo ci ha rattristato anche se alle gite di Chiesa partecipa sempre una buona percentuale di
« periferici », nei quali l’abitudine di andare in Chiesa non è molto radicata e la
cosa era quindi purtroppo prevedibile!
Lasciala Aosta ci siamo affrettati a raggiungere Entrèves, dove ci attendeva un
caldo sole che ci ha permesso di pranzare all’aperto. Alcuni, malgrado il tempo
si fosse un po’ guastato, hanno poi compiuto il grande balzo con la funivia, verso
le alte cime, e non se ne sono pentiti. Al
ritorno un ricco thè ci attendeva ad Aosta, dove il Pastore e la Sua Signora ci
avevano fedelmente attesi. Esprimiamo loro da queste colonne tutta la nostra gratitudine per aver saputo farci sentire così
bene ohe eravamo attesi con gioia. L’anziano Aldo Tourn ha fedelmente fatto risuonare la predicazione della Parola di
Dio in assenza del pastore. Teniamo a
dirgli quanto la sua collaborazione è preziosa ed efficace!
— E’ nata, all’Ospedale Mauriziano, la
piccola Loredana, di Giovanni e Benina
Rivoira. La gioia dei suoi genitori è anche la nostra e auguriamo loro di vedere
la loro bimba crescere piena di forza e di
salute. Nello stesso tempo pensiamo con
vivo affetto a Silvio ed Evelina Morel, che
non hanno avuto la stessa gioia. Che il
Signore vegli su di loro in quest’ora difficile.
— Domenica 5 giugno hanno avuto luogo gli esami dei catecumeni del I, 11 e III
anno, alla presenza del Concistoro. Sei
catecumeni hanno superato la prova con
esito positivo e, talora, lusinghiero. Tre
dovranno invece ripresentarsi ad ottobre,
non avendo dimostralo una preparazione
sufficiente.
POMARETTO
Domenica 29 Maggio il tempio era affollato di bambini e genitori per la festa
della famiglia cristiana; il culto è stato
occasione propìzia per dare un messaggio ai genitori ed ai bambini in pari
tempo. I fiori consegnati dai bimbi ai genitori ed agli estranei unitamente a due
cori di bimbi, diretti dalla Sig.na Speranza Grill, hanno completato felicemente
la cerimonia.
Nel pomeriggio c’è stata la replica di
« cappuccetto rosso » preparato dai cadetti; ringraziamo le responsabili delle Cadette Sig.na Lauretta Micol, Signora Charrier Emilia, nonché la Sig.ra Bouchard
per la preparazione della simxiatica festicciola.
Per domenica prossima alle ore 10 tutta
la comunità è invitata ad ascoltare la Relazione Annua.
RQOORETTO
Sabato 28 maggio è stato celebrato a
Massello il matrimonio di Breuza Bruna
(Salza) e di Pascal Umberto (Fontane).
Agli sposi che si sono stabiliti a Fontane
il nostro augurio che la grazia e la benedizione del Signore accompagni questo
nuovo focolare.
Domenica pomeriggio 29 maggio ha avuto luogo il nostro bazar annuo con discreto risultato nonostante il tempo piovigginoso e freddo. Un grazie, oltre a
quelle madri die lianno lavorato per la
loro chiesa, va pure a tutti coloro che
hanno contribuito generosamente con doni e con la loro collaborazione.
Domenica di Pentecoste abbiamo avuto
una discreta assemblea con buona partecipazione alla Santa Cena.
SAN SECONDO
— Organizzata dal Concistoro avrà luogo, D. V., nei giorni 6-7-8 agosto una
gita a Ginevra, in torpedone. I membri
della nostra comunità che desiderano partecipare a questo incontro coi fratelli svizzeri, splendida occasione per ammirare le
bellezze del Lago Lemano, la storica Prangius, la famosa cattedrale di Saint Pierre,
il monumento ai grandi riformatori, devono darsi in nota al Pastore o ai membri del Concistoro non più tardi di domenica 19 giugno, perchè i posti sono disponibili per un solo torpedone che occorre prenotare con un forte anticipo.
— E’ urgente la sistemazione di una
cinta di sicurezza sul muro che costeggia
la parte laterale del Tempio, essendo tale
muro pericoloso specialmente per i bambini che incautamente vanno ad affacciarsi dall’alto di esso.
Il Concistoro ha deciso di provvedere
al più presto in merito e rivolge un caldo
appello affinchè i membri della comunità
vengano incontro, nei limiti del possibile
a questa spesa non indifferente e più ohe
mai necessaria.
— La Conferenza Distrettuale ha eletto
il signor Guido Gay delegato al Sinodo
per la nostra comunità.
d. g.
FRABOSTINO
MASSEL
Dimanche, jour de Pentecôte, a été
baptisé au Temple Micol Luciano du Chabers, Dieu veuille bénir cet enfant et sa
famille.
Per un focolare
domestico
Giovane sorella in Cristo, nata e residente in città, artigiana, figlia unica, buona famiglia, media cultura, carattere serio, affettuoso, ottimista, presenza fisica
buona e sana, incontrerebbe volentieri giovane fratello in fede 35-40 anni, buono,
serio, credente, artigiano o buon impiego
sicuro, residente a Torino.
AVVISI ECONOMICI
Mentre numerose corrispondenze giungono alla nostra rubrica, sembrano tardare a ricevere una risposta le richieste di
giovani valdesi che cercano una compagna
per il duro lavoro dei loro monti. Sembra
pure difficile l’incontro per alcuni elementi colti ed ottimi, delle nostre chiese
di città.
Assemblee, non molto numerose, per la
verità, s: sono riunite per i culti della
Ascensione e di Pentecoste, in cui abbiamo meditato sul valore attuale per noi di
queste due date importanti del calendario
cristiano. A Pentecoste, abbiamo celebrato la Cena del Signore. In tale oocasione
il culto è stato anche tenuto nel vecchio
tempio di Roocapiatta (restaurato completamente l’anno scorso).
Il culto di domenica 12 giugno, in assenza del Pastore titolare, sarà presieduto
dal Pastore Emerito sig- Luigi Marauda,
d : Pinero'lo.
Rendiamo noto a tutti i membri della
parrocchia, nonché agli amici che di quando in quando capitassero a Prarostino la
domenica mattina, che i culti da ora innanzi e fino a ottobre, sono celebrati alle
ore 10.
I culti mensili, olle leniamo nel periodo
estivo, presso il teiuipio di Roccapiatta hanno luogo la la domenica del mese (5 giugno, 3 luglio, 7 agosto, 4 settembre) alle
ore 15; alla capipella del Roc, la 3“ domenica del mese (19 giugno, 17 luglio, 21
agosto, 18 settembre) alle ore 8. 1 quartieri
più direttamente interessati ne prendano
nota, e si intervenga sempre numerosi.
Dipartenza. Mercoledì 1» giugno è deceduto, dopo pochi giorni di malattia, all’età
di 83 anni, il nostro fratello Godino Giov.
Michele, della Ruà di Praroistino. Molto
conosciuto, anche fuori, come un buon
agricoltore e padre di famiglia. Alla famigl:a, l'espressione della nostra viva simpatia cristiana.
Incontro di donne valdesi
Organizzato dalla F.F.V. ha avuto
luogo a Frali dal 1 al 4 giugno il secondo incontro di donne valdesi. Molte le partecipanti: ottimo lo spirito del
convegno anche se il tempo si è mantenuto piovoso costringendo tutti a
riinanere in Agape. Il tema generale ;
« Il lavoro nella tòta della donna » è
stato trattato con compietenza sotto
i suoi diversi aspetti: biblico, sindar
cale, pratico. Gli studi presentati dalle signore Subilia e Isemburg e dalle
signorine Malan e Pons hanno dato
luogo ad una nutrita discussione cui
)ianno preso parte le partecipanti dijnostrando con i loro interventi quanto il problema sia sentito da tutti nel
mondo odierno. La corale di Torre
Penice ha fatto ima visita molto gradita il giorno 2 recando in serata con
la competenza che tutti le riconoscono, ima esecuzione di cori.
Redattore: Gino Conte
Coppieri - Torre Pellice
Tel. 94.76
Sede e Amministrazione
Editrice Claudiana
Torre Pellice - c.c.p. 2/17557
Tipografìa Subalpina . s. p. a.
Torre Pellice (Torino)
Le corrispondenze di questa rubrica debbono essere inviate al Pastore Valdese di
Villar Pellice.
I cugini della Sig.na
Milca Prochet
addormentatasi nel Signore dopo
breve malattia il 22 maggio 1960 all’età di 87 anni, con riconoscenza
ringraziano Suor Susanna, la Signa
Petrai per le amorevoli cure, il pasto
re Bertinatti, la cugina Sig.ra Giaveno Prochet in America per l’aiuto
fraterno, e tutte le persone che l’hanno sempre visitata e partecipato al
funerale.
« Non temere, perchè io t’ho
riscattato, t’ho chiamato per
nome ; tu sei mio ».
Lusema S. Giov., 22 Maggio 1960.
La famiglia del compianto
Go(iino Giovanni
Michele
nell’impossibilità di farlo personalmente, commossa per gli attestati di
simpatia ricevuti nella triste circostanza, riconoscente ringrazia tutti
coloro che sono stati larghi di aiuto
o in qualsiasi mòdo hanno partecipato al suo dolore.
Prarostino, 1 giugno 1960
Il Signore ha richiamato a sè il 26
maggio 1960 in Frali
Margherita Grill
ved. Ghigo
Addolorati ma fiduciosi nelle promesse divine ne danno il mesto an, nunzio il figlio Giovanni Stefano Ghigo con la moglie, i figli ed i parenti
« Gesù ha detto ; Io sono la
risurrezione e la vita; chi crede in me anche se muoia vivrà; e chiunque vive e crede
in me non morrà mai ».
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