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■é‘
ECO
DELLE miXT VALDESI
Spett.
BIBLIOIECA VALDESE
TORRE PELLICE
(Torino)
Setti ma naie
della Chiesa Valdese
1 Anno 1 Una XC — Num. 32 copia Lire 30 L. 1.300 per Fintemo | Eco e La Luce: L. 2.000 per l’interno ABBONAMENTI ^ ^ ^ | ^ 2.800 per l’estero Spediz. abb. postale - I Gruppo Cambio d’indirizzo Lira 50 1 TORRE PELLICE — 5 Agosto IBOO Atnmin. Claudiana Torre Pellice - C.C.P. 2-17557
PUNTI DI VISTA
di cronaca estiva
Importanza degli aggelUi/i
Durante la Convenzione del partito
democratico che ha scelto Kennedy
come candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, la radio e
la stampa italiane hanno fatto a gara
nell’uso dell’aggettivo cattolico: «il
cattolico Kennedy ». Ci sono stati rivelati particolari edificanti: ha ricevuto già due volte l’estrema unzione.
Ora, in occasione della Convenzione del partito repubblicano che ha indicato in Nixon il candidato repubblicano, avete notato come la radio e
la stampa italiane abbiano opportunamente evitato l’uso dell’aggettivo
« protestante ». La Stampa lo ha argutamente presentato come « ex-quacchero » Nixon.
23 + 38 = dedizione
La recente crisi ministeriale, felicemente e rapidamente risolta, con soddisfazione di tutti (compresi i democristiani che possono continuare a sacrificarsi da soli nel sopportare il peso
del governo) ha offerto un’altra luminosa prova dello spirito di dedizione
che anima gli onorevoli.
Avete notato, infatti, che il nuovo
ministero presieduto dall’on. Fanfani
è formato da 23 ministri e 38 sottosegretari: uno di più che nel precedente ministero Tambroni; in tutto
un settimo dei componenti i gruppi
parlamentari democristiani! Vero è
che l’on. Fanfani avrebbe voluto ridurre questo numero (sembra che non
tutti possano trovare posto negli scanni riservati ai ministri e sottosegretari); ma come si fa? Lo spirito di
dedizione degli onorevoli è tanto
grande, che non si può rifiutare ad
alcuno il diritto di dar prova del suo
spirito di sacrifizio.
Chi si contenta, gode
Continua la polemica sulle Olimpiadi per le quali si sono spese, come
tutti sanno, fior di miliardi : le attrezzature ginnico sportive sono giustamente ammirate dagli stranieri. Però
la preparazione dei nostri atleti lascia a desiderare; anzi, mancano gli
atleti, perchè, purtroppo, in Italia,
non si apprezza che il Calcio ed i suoi
divi. Lo sport puro, quello vero, quello dei dilettanti, lo lasciamo agli altri; però spendiamo dei miliardi perchè gli altri facciano bella figura e ci
diano una solenne lezione.
Solenne, ma inutile! Infatti avete
notato un garbato articolo di un quotidiano su questo argomento. L’articolista segnala in esso che lo sport
femminile, in Italia, è quasi inesistente. Collezioniamo sconfitte su sconfitte; però, nelle sfilate delle atlete, le
giovani italiane (super-sconfitte) sono
sempre le più applaudite, perchè sono
sempre le più graziose e le più belle.
Evviva l’Italia!
Positiiio-negatii/0
11 Consiglio privato della Corona,
supremo organo di appello della ma
gistratura inglese, ha confermato la
pena di morte inflitta a Peter Poole,
che aveva ucciso un servitore africano da lui sorpreso a maltrattare un
cane. Peter Poole è un bianco. E la
prima volta che, nel Kenia, un bianco
viene condannato a morte per aver
ucciso un negro. Gli indigeni hanno
accolto con soddisfazione questa sentenza, giudicata positiva dal punto di
vista giuridico; tutti uguali, bianchi
e negri, di fronte alla piena di morte,
la quale pena di morte rimane pur
sempre un fattore negativo dal punto
di vista cristiano.
Delitto e moneta
Alcuni quotidiani (che dedicano
spiesso articoli ponderati e ponderosi
ai problemi della morale pubblica,
della delinquenza minorile, della criminalità in genere, della censura e
dell’autodisciplina dei giornalisti) non
hanno perso l’occasione di commettere ancora una volta un grave errore (di gusto? di stampa?). Hanno consacrato colonne (addirittura pagine)
al resoconto del delitto di quel Trùdi
che dopo aver assassinato la moglie,
ne fece il corpo a pezzi che gettò in
un fiume. Non è stata fatta grazia di
nessun particolare (gusto?! autodisciplina?!).
Avete notato che perfino la pudica
RAI ha fatto risuonare ia reclame di
un rotocalco chè annunziava come
pezzo forte un « servizio » completo
ed aggiornato sul, delitto.
Les affaires sont les affaires! come
diceva quel tale.
Per contro la nostra stampa ha relegato in calce ad una colonna una
notizia... curiosa : « La circolazione
monetaria in Italia è salita a 2.170
miliardi di lire ». Al 30 giugno detta
circolazione (biglietti di banca e pezzi metallici) era aumentata rispetto
alla stessa data del 1959 di 142 miliardi.
Se quest’ultima informazione è
esatta, poiché la moneta italiana, come ci viene spesso ricordato, è fra le
più solide e invidiate d’Europa, ci
pare che sarebbe stato opportuno di
darle il massimo rilievo.
L. A. Vaimal.
Le riunioni del XV Agosto
Per la Val Pel lìce
La riunione avrà luogo a TORRE PELLICE, in località Inverso Colletto (Bruni) (presso casa PaSchetto-Monnet).
MATTINO - ore 10: Culto presieduto dal pastore Giorgio Toorn
(Massello). Parleranno i seguenti oratori:
pastore A.,Taccia (Angrogna); (Annunzio della Parola);
pastore R. Nisbet ( Sampierdarena ) : «La responsabilità dei Vaidesi nel passato»;
avv. E. Serafino: «La responsabilità dei Valdesi nel presente».
POMERIGGIO - ore 14: Messaggi di fratelli dell'estero; interverrà
un gruppo della Corale di Torre Pedice. L assemblea si trasferirà quindi
alla Gianavella per una visita alla Casa rinnovata dalla Pro Valli.
Informazioni pratiche;
Vie d'accesso: Dal Fonie Blaneio (20 minuli a piedi); dal Fonie Bertenga
(40 minuti a piedi); dal Colletto Rabbi (5 minuti a piedi). Festeggio automezzi:
solo nei prati antistanti al ponte Blamio vi è possibilità di posteggio per le auto.
Fer le molo vi sarà un posteggio am*he in pro'ssimità del luogo di adunanza.
(Si provvederà ad apposite segnalazioni stradali). Funzionerà sul luogo un servizio di rinfreschi.
Per la Val Chisone e Germanasca
La riunionetavrà luogo a Inverso Rinasca (in località Ruine - Vicino
alle borgate dei Clot e Reynaud.
MATTINO - ore 10: Culto presieduto dal past. A. Ribel (Milano).
Parleranno i seguenti oratori :
pastore T. Vinay (Agape): Annunzio della Parola;
pastore dott. E. Eynard (Zurigo): «Luci ed ombre dell'Evangelismo di oggi ».
POMERIGGIO - ore 14,30: Missionario Giovanni Pons (Marsiglia Riclaretto): « Lè Missioni, oggi».
Un servizio di huffel sarà in efficienza a cura di un comitato locale.
I
PER TUTTt rSi raccomanda la massima puntualità.
Ricordatevi: non è una scampagnata, ma una adunata nel nome
del Signore.
Un nuovo islilulo evangelico
Benvenuto a Binerolo ad una ^‘casa„ che ospiterà i nostri studenti
Nella bella e già numerosa collana
degli istituti della Chiesa Valdese
sta per inserirsi un’opera nuova, destinata a rendere servizio a tutte le
Parrocchie delle Valli. Si tratta del
Convitto di Pinerolo. Esso avrà due
sezioni: maschile e femminile.
Da molti anni se ne sentiva la ne
oessità. Sono infatti molti gli studenti che .terminati gli studi nella Scuola media di Pomaretto e di Torre
Penice, e non intendendo proseguire
nel ramo degli studi classici, vengono a Pinerolo per frequentare le
Scuole Magistrali, Tecniche, Commerciali o per seguire altri corsi.
Abbiamo veduto questi giovani
studenti giungere in treno o in autoDus ogni mattina e gironzolare per la
vie della città fino all’ora dell'inizi.i
delle lezioni. U abbiamo veduti sboc
conoellare il loro panino di refezione
per le strade o sul piazzale della Stazione, in attesa del mezzo che li ri
portasse a casa. Abbiamo veduto anche delle madri abbandonare per i.
tempo del periodo scolastico il resto
della propria famiglia nelle Parroc
chic di montagna e venire ad abita
re in una modesta sta^etta di periferia per seguire il figliolo o la fighe
la nei loro studi. Disagio per le fu
miglie, disagio e perdita di tempo pt.
i figlioli. ^ ,
Ci è parso necessario ed urgent.
provvedere. Le famiglie della nostu.
popolazione di montagna, che già
fanno grandi sacrifici per avviare
loro figlioli agli studi, debbono avere
almeno la tranquillità d’animo di sl
pere che i loro figlioli trascorrono :
periodo dei loro studi in un ambien
ce moralmente e spiritualmente sa
no. Debbono avere la tranquillità i
animo di sapere che i loro figlioli no
perdono tanto tempo prezioso in ti„
no o in autobus e bighellonando pe
le strade.
Nelle Conferenze Distrettuali si >
parlato della necessità di avere a P.
nerolo. punto di confluenza delle du
Valli, centro in piena espansione ui
Casa dove questi studenti possano
avere vitto e alloggio e la cura spiri
tuale, tanto importante nell’età de.
loro sviluppo.
Anche nei due ultimi Convegni l
gli Anziani e Diaconi si è inslstit.
su questa necessità.
La Chiesa Valdese di Pinerolo, c
gliendo' l’occasione della celebrazio-n.
del centenario del suo Tempio, h_:
rotto gli Indugi, e invece di pensare
esclusivamente alle riparazioni
ahimè pur queste necessarie e costose — aell’ediflcio della Chiesa, si è
lanciata con coraggio e con fede anche alla realizzazione del Convitto.
Si è lavorato intensamente alla
trasfermazione dei locali dello stabile, rendendo disponibili due piani di
esso.
Si è proceduto all’installazione d.
un impianto di riscaldamento centrale e di moderni impianti igienici.
Al 1" piano saranno sistemati 15 ra
gazzi in ampie camere a tre letti, tut
te dotate di acqua corrente.
Al 11“ pano saranno sistemate 18
ragazze, pure in camere a tre letti,
dotate di acqua corrente.
Ci sarà inoltre in ogni piano uri.-,
sala di soggiorno, una sala da pran
zo, una sala di studio. La cucina sarà
comune per i due piani.
Non intendiamo qui parlare dell„
difficoltà che abbiamo dovuto supe
rare; vogliamo piuttosto ricordare
con riconoscenza l’aiuto provvidenziale ael Signore, mediante il quale
tutte le difficoltà sono state fino ad
era felicemente superate.
Nel momento attuale stiamo affrontando il problema deH’arredamento dei locali, ed anche per questa
fase decisiva del nostro sforzo, ab
biamo motivo di riconoscenza i
quanto, giorno dopo giorno vediamo
la via aprirsi davanti a noi.
Ci place segnalare qui il. nome d.
alcune Chiese, i cui Concistori, desi
derosi di appoggiare rinizìativa, han
no fatto spontaneamente pervenire
delle offerte per l’arredamento dei le
cali: Frali, L. 50.000; Rodoretto, 1
50.000; Riclaretto. L. 50,000; Pomaret
to, L. 50.000; Pramollo, L. 50.000; Bu
ri, L. 20.000.
Come si vede, sono per ora soltar:
to cinque Parrocchie delle Valli. Le
altre dodici hanno promesso il lor.,
appoggio e siamo certi che non si pr
veranno della gioia di contribuire an
che esse per un’opera di cui potran
no giovarsi: Siamo pure certi che ai,
che altre Chiese nostre, ancorché
l’opera di cui si tratta sia fuori de,
loro Distretto, vorranno seguire l’e
sempio della generosa Bari, sempre
pronta a sostenere ogni causa bue
na. Ma bisognorebbe far presto, per
chè il Convitto sarà inaugurato
Dio piacendo, la Domenica 25 settembre, per iniziare la sua attività col
1" ottobre 1960.
Già prima di fare questo annuncio
avevamo ricevuto le seguenti domande di ammissione : Gustavo Beux (S.
Germano Chisone) Istituto Tecnico;
Paolo Mclinari (Pomaretto) (Istitu
to Tecnico; Valdo Masse! (Pomaretto) Istituto Tecnico; Usseglio Anna
(Prarostino) Scuola Media; Alleman
di Silvana (Pomaretto) Istituto Tee
nico; Dentina Chambon (Inverso Pi
na.sca) Istituto Tecnico; Marilena
Marcoz (Frali) Istituto Magistrale;
Graziella Tron (Massello) Istituto
Magistrale; Angela Carella (Collefer
ro) Istituto Magistrale.
Questi sono i nominativi di coloro
che per primi hanno avuto fede nel
l’apertura del Convitto. Altri si sono
pienotati per i pasti del mezzogior
no.
Ora che l’annuncio dell’apertura
viene dato ufficialmente, confldiam.
che tutti quegli studenti ai quali q.
st’cpera puù tornare di giovamenti
vorranno affrettarsi ad indirizzare 1
loro domanda al sottocritto, specifi
cando quale Scuola intendono fn
quentare.
Troveranno qui un ambiente confortevole e idoneo, im trattamento
familiare, un’atmosfera favorevole
per Tapplicazione agli studi.
I,a Comunità di Pinerolo si prepara ad accoglierli come figlioli cui prò
digherà le sue cure, lieta e ricono
scente di aver potuto creare, con
l’aiuto di Dio, un’opera sociale di prò
porzioni modeste ma il cui frutto
sarà certamente benedetto.
Achille Deodato
COMUNICATO
Il Corpo Pastorale della Chiesa
Valdese è convocato in seduta ordinaria per
Venerdì 12 Agosto alle ore 9
presso la Casa Valdese di Torre Peilice.
L'Ordine del Giorno è il seguente:
Culto.
Esame di fede del Candidato al
Ministero Giulio Vicentini.
Esame di alcuni schemi liturgici
preparati dall'apposita Commissione,
Varie,.
Ermanno Rostan
Moderatore
Torre Pellice, 1 Agosto 1960.
SETTE
GIORNI
GIOVEDÌ’ 28
La Convenzione del partito repubblicanò a Chicago ha designato i suoi candidati alla pendenza e vice presidenza degli
Stati Uniti nelle persone di Nixon e Cabot
Lodge.
Radio Mosca ha respinto come demagogica e cinica una proposta americana di
indire un referendum per chiedere ai popoli di scegliere tra democrazia e comunismo.
Il 23 ottobre avranno luogo le elezioni
amministrative in Sicilia.
VENERDÌ’ 29
A Parigi hanno avuto inizio rolloqui
franco-tedeschi. Adenauer incontrerà De
CauUe. ,
Il segretario generale dell’O.N.U. è
giunto a Leopoldville (Congo) per studiare la soluzione di vari problemi.
Nasser e il presidente sudanese hanno
confermato al termine di colloqui politici la loro decisione di rimanere estranei
ai blocchi e la loro avversione alla guerra
fredda ed al colonialismo.
L’indipendenza di Cipro e della Nigeria sarà un fatto compiuto ai primi di ottobre.
SABATO 30
Le elezioni nella Corea meridionale hanno visto il trionfo del partito democratico, che era stato all’opposizione durante
il regime della dittatura di Sygman Rhee.
Lumumba è giunto nel Canadá per ottenere aiuti tecnici ed economici per il
Congo.
DOMENICA 31
Il prezzo dei giornali aumenterà col primo agosto; i quotidiani di 8 pàgine costeranno L. 40.
Si sono conclusi i colloqui parigini di
De Gaulle con Adenauer; non è stato
emesso alcun comunicalo.
Mosca comunica di poter anch’essa disporre di sottomarini attrezzati per il
lancio dei missili.
LUNEDI’ 1
L’on. Fanfani espone al Consiglio dei
Ministri le linee generali dell’esposizione
programmatiche.
Il primo ministro Lumumba rieliiede
l’invio di osservatori dell’O.N.U. per controllare il ritiro delle truppe belghe che
avviene troppo lentamente, a suo giudizio.
Nella Corea del Sud si sono verificati
lumulti per brogli che sarebbero avvenuti durante gli scrutini.
A Cipro il partito di Makarios Ila ottenuto la maggioranza nelle recenti elezioni.
MARTEDÌ’ 2
In Algeria è in corso una vasta azione
di rastrellamento per accerchiare un grup
po di guerriglieri che hanno assalito i co
Ioni francesi sulla spiaggia di Chenoua;
In quest’azione di rappresaglia, per Tese
cuzione di nove algerini, avevano trovato
la morte dodici civili francesi, sette erano
rimasti feriti gravenienle, una ventina leggermente.
Sempre inquieta la situazione a Cuba.
Le condizioni di salute di Fidel Castro sarebbero preonupanti.
Fanfani ha esposto il suo programma
al Senato ed alla Camera dei deputati ;
ha affermato la netta opposizione al neofascismo e comunismo, annunziato una
lotta decisa contro il malcostume in lutti
i campi; per le elezioni amministrative,
(•allegale alla riforma elettorale, la decisione spetterà alle Camere.
MERCOLEDÌ’ 3
Nel Congo le forze dell’ONU sostituiranno nel Katanga, la provincia secessionista, le truppe belghe.
Una nuova nota russa è stata consegnala
a Roma in merito alle Irallalivc sul disarmo.
2
pag. 2
L’ECO DELLE VALU VALDESI
N. Î2 5 agosto 1960
li. Vf rì.'P ir,
Cosa accade in Ispagna? E’ una
domanda che siamo costretti a proporci, di tanto in tanto, in relazione a deliberazioni repressive della
libertà di annunziare l’Evangelo in
riferimento ai Protestanti.
Ora siamo spinti a riproporla perchè certi avvenimenti, ai quali anche L’Eco delle Valli Valdesi ha accennato, sembrano dimostrare che
anche dal punto di vista cattolico le
cose non vanno come dovrebbero andare.
Secondo la nostra consuetudine lascieremo parlare i documenti; i nostri lettori potranno giudicare.
In occasione del VI Congresso
mondiale della Stampa, svoltosi a
Santander, (tema del congresso: La
stampa cattolica vincolo di unione
tra i popoli) il Nunzio Apostolico a
Madrid si è rivolto ai congressisti
che si erano recati da lui in devoto
e filiale omaggio. In questa circostanza il Nunzio ha loro rivolto un
discorso del quale l’Osservatore Romano (n. 172, 25-26 luglio) ci dà il
testo (nella traduzione italiana).
Dopo essersi rallegrato del congresso e dell’omaggio, ü Nunzio precisa l’oggetto del suo discorso:
« Io desidero solo initrod-urvi alla conoscenza di qnesta Chiesa spagnola, che è
il campo della sua missione, perchè so che
voi, giornalisti cattolici, desiderate rdcevere qualche indicazione sulle sue realtà
presenti, sulle sue dolorose ferite, sulle
sue prove ed i suoi progressi ».
Sono quattro punti che vengono
svolti con eloquenza persuasiva.
Con riferimento alle dolorose ferite, l’oratore ricorda gli orrori del
la guerra civile:
« Nello svolgersi di questa grande tragedia, dodici vescovi e più di settemila
sacerdoti -sono stati barbaramente assaaisi
nati, solo per odio alla religione, ed allo
stesso tempo, -cose e i-stitnz’oni sacre, imestimabili tesori di pietà c di fede, preziosi
oggetti d’arte, venerate reliquie, scomparvero sotto la violenza delle tenebrose forze del moderno antítaústo ».
righe ovvero; Cose di Spagna
Il paese di cui non si parla!
Le cose che non si vogliono dire !
Cì sia solo permesso a questo punto una riserva. Dice il Nunzio: « solo per odio alle religione »; è proprio esatta questa affermazione, o
non sarebbe più esatto dire per odio
ad un determinato aspetto della religione che aveva per secoli informato tutto il vivere civile della nazione, rendendo difficile un progresso
sociale e culturale?
Non intendiamo con questo giustificare l’odio nè la violenza, ma ci
sembra che un giudizio così sommario non sia indice di comprensione
delle cause e degli effetti. E questo
sforzo di comprensione ci sembra
mancare nel discorso del Nunzio clic
si rifiuta di commettere una qualsiasi responsabilità della Chiesa cattolica nel disordine sociale che ha
provocato la guerra civile. L’oratore afferma infatti polemicamente:
« Bd è mio dovere far notare che purtroppo vi sono ancora persone che parlano di questa Chiesa co-me se essa foisse stata la causa del terrìbili -avvenimenti che
sccinvolsero e rovinarono la Spagna nel
sanguinoso preiodo provocato dal suoi ne
m'ci alla -ricerca della sua tota’e distru
z’o-ne; mentre questa Chiesa ha operato
sempre per assicurare a tutti il tesoro del
la vera libertà dei figli di Dio ».
E volgendo lo sguardo al presente, il Nunzio è più severamente (
paternalmente polemico. Come egli
respinge sdegnosamente ogni accusa e critica del passato, così egli re
spinge ogni accusa e critica alla si
tuazione presente:
In alcuni ambienti si trovano persino
persone a-nslose di far conoscere le diffi
coltà della Cb-iesa in Spagna, persone cbc
danno la maseima pubblicità agli attaoch'
che alcuni figli fuorviati sferrano contro
questa Chiesa, mentre no>n sempre si pre
o-ecu-pa-no di far conoscere le sue iniziati
Le bras droit
n'a pas été baptisé
Il y a quelques siècles régnait en Irlande, ainsi que dans d'autres
contrées, parmi les barbares, l'usage suivant: Lorsqu'un guerrier se
faisait baptiser, il commençait par tenir énergiquement le bras droit
élevé au-dessus de l'eau, afin que celui-ci ne fût pas touché par l'onde
baptismale. Ce que ¡e viens de dire fait comprendre que le baptême
pratiqué dans I île verte était celui des baptistes, le baptême par immersion. Je n ai pas à dire comment ni pourquoi le baptême par
immersion, qui me paraît avoir été l'usage primitif, est devenu le
baptême par aspersion. Je n'ai pas à rechercher non plus ici pourquoi I on baptise les petis enfants. Je constate seulement que les guerriers irlandais tenaient leur bras droit élevé au-dessus de l'eau pour
ne pas le laisser toucher l'onde baptismale.
Leur but en agissant ainsi? Ils voulaient garder pour leur service
propre le bras avec lequel ils avalent l'habitude de combattre, de
blesser, de tuer, le bras qui tenait l'épée. Ils consacraient tous leurs
membres au Christ, à l'exception de celui-là.
Cette coutume vous paraît grossière. Et moi je vous dis que ces
barbares avaient une idée plus haute du baptême que la majorité de
nos chrétiens pour lesquels le baptême n'est qu'une pure cérémonie,
un fait de convenance mondaine. Les naïfs géants du Nord considéraient que le baptême est la condamnation du vieil homme. Ils soumettaient tout leur être à cette condamnation capitale, sauf pourtant
leur bras droit, dont ils entendaient se servir tant qu'ils seraient capables de manier un glaive. C'était trop leur demander que d'exiger
qu'ils missent ce bras au service de Jésus-Christ.
Leurs prêtres, j.e le crois, partageaient plus ou moins leur manière
de voir. Nulle part, nous n'entendons dire qu'ils aient protesté contre
la coutume de tenir le bras levé à l'heure du baptême. Le poing des
pretres irlandais éprouvait lui-meme sans doute encore une certaine
démangeaison de frapper. Ce n est pas eux qui auraient eu quelque
peine à comprendre la liberté que se réservaient leurs ouailles. Craignaient-ils, peut-être, en intervenant de tendre la corde de l'arc jusqu'à
la briser? Je veux dire: redoutaient-ils de ne plus trouver de guerriers à baptiser, si I on avait demandé aux néophites de plonger leurs
deux bras dans l'eau. Je le soupçonne d'avoir espéré que le bras tenu
en dehors de l'onde baptismale finirait par se comporter en bras chrétien. Hélas, n'agissons-nous pas comme ces prêtres? Maint pasteur
évangélique n a-t-il pas le devoir de se voiler la face en me lisant,
d'avouer qu'il s'est souvent comporté avec mollesse? Je le demande
à mes collègues, quel est celui d'entre nous qui, lorsqù'il s'agissait
des grands de ce monde, n a pas fait le chemin étroit un peu plus
large que ne fait l'Ecriture?
Ce n est pas le bras droit que nous soustrayons, quant à nous,
à l'onde baptismale, c'est une habitude, c'est un goût. Demandez-vous^
si vous voulez suivre Jésus-Christ de tout votre coeur ou bien garder
dans quelques domaine votre liberté, en disant: « Ici je ne veux pas
me laisser guider par l'Evangile ».
(Propos tans fard)
O. FUNCKE
ve, i suoi sforzi, le sue decisioni, le sut
<>-pere, i suoi p-rogreM', le sue eouiqu&te
le sue vittorie ed i -suoi -trionfi.
Più di una volta, anche recentemente
Ilo ricevuto giornali stranieri in cui varit
questioni lelative alla Chiesa spagnola era
no presentate in mo-do inesatto ed a volti
— permettetemi di dirlo — anche tende n
zioso, con notizie attinte ^ fonti d’infor
inazione puttoslo dubbie. (Parlo a voi
non parlo d-i voi) ».
Tutto insomma va bene, in Ispa
gna. (Però ci sono dei « figli fuorviati s che sferrano attacchi contri
la Chiesa). E il Nunzio esorta : Ricordate il passato: « La Chiesa d
Spagna è stata uri poderoso bastione di difesa della civiltà cristiana ».
(Sempre la stessa confusione: Chiesa e Civiltà Cristiana) (per non <lire occidentale). Prende atto del presente :
« Coloro che conobbero le rovine delle
Chiesa spagnola nel 1937-38 e la rivedono
ora, d-evono rico-noscere gli i-ndiscutibilì
progressi che essa ha -realizzato :n tutti '
campi. I Seminari Diocesani, in maggior
parte ricostruiti, sono pieni; le vocaizioii'
aumentano dovunque; le comunità religiose mandano rinforzi ad altri paesi; e mol
ti sacerdoti partono dèstrna-ti alle dioces'
dell’America Latina. Questa Chiesa è ret
ta da prelati ammirevoli, che si occupano
delle loro diocesi con zelo, competenza (
dedizione.
Con l’aiuto del Governo della Nazione,
e la generosa -co-operazione dei fedeli hanno ricostruito migliaia di chiese che furono distrutte o saoclieggiale dalla persiecu
zione e dalla guerra. Hanno pubblicato im
portanti documenti sui problemi dell’ora
presente; hanno organizzato splendide oipere di assistenza sociale e di carità; hanno
aperto magnifici centri d’insegnamento o
di orientamento sociale; hanno rieostitnito tutti i quadri deÌl’Azione Cattolica; r
hanno vegliato per la difesa spirituale del
loro gregge.
E tutte queste opere sono illustrate di
una Stampa cattolica, moderna e variata
che presta validi servizi alla difesa della
religione e del "pensiero cristiano ».
Eppure...
Nel n. 54 dell’Eco del Chisone,
Fausto Vallaic consacra l’articolo di
fondo a Cose di Spagna. Anche qui
bisogna leggere tra le righe, anche
se l’articolista ci sembra più libero
nelle sue affermazioni. Si avverte
però un certo disagio. L’e.sordio comunque è impegnativo, e non possiamo non rallegrarci di questa coraggiosa presa di posizione. Lo riproduciamo :
« Dalla Spagna giungono notizie sempre più frequenti di inquietudln; politiche -che sfociano in mandfestaz-ioini di protesta contro la dittatura franchista e di repressioni che a vo-lte ricorrono anche alla
tortura. Tutto questo è molto triste e non
lascia sperare nulla di buono per il futuro. Non -co-rrlsporade però a verità la not
zia che sia stata sequestrala « Ecclesia v
•— l’unica rivista non controllata dalla con
sura civile — per un uno a-rticolo energico
contro la tortura usata nei processi poli
tici.
Alcune settimane fa sono stati condan
nati dal Tribunale militare a vari anni d
carcere due giovani caltoli-ci di Barcello
na, sotto l’accnsa di ingiurie al Capo del
lo Stato. Ciò che è più grave, i due gio
vani furono in precedenza torturati, tanto
che l’Ordine degli avvocati di Barcellom;
ha presentato istanza al Procuratore Ce
nerale con ampia documenlazione sullr
violazioni del codice di procedura penali
commesse dalla polizia. Altre manifesta
zioni di solidarietà verso i due giovai!
condannati, anche a carattere religiose, sono avvenute a Barcellona, mentre le Au
torità ecclesiastiche hanno se-veramentr
condannato il ricorso alla tortura ne! prò
cessi politici» .
Dopo aver analizzato i motivi il'
i-.quieludine, che Vallaic identifica
quasi esclusivamente nei fermenti
autonomistici di alcune regioni settentrionali della Spagna, egli continua con queste affermazioni che riproduciamo ancora;
« E come sempire accade in queste faccende in cui sono in gioco interessi umani
non strettamente religiosi, le due opposto
sponde vorrebbero per motivi diversi mescolare la Chiesa nei loro contrasti pei
renderla connivente alle proprie tesi op
poste. La Cliiesa, invece, non può e non
vuole immischiarsi in questioni che non
la riguardano direttamente. Essa prodam.i
e difende i principi della libertà nonché
i diritti naturali delle minoranze, ma non
s; farà mai organizzatriee di moti insurrezionali o di manifestazioni di rivolta.
E se -dei cattolici, laici o sacerdoti, si spingono nella mischia, lo fanno assumendo le
proprie responsabilità e a loro esclusivo
rischio e pericolo. Tra la Chiesa e lo filato spagnolo vi è anche un Concordato ohe
Ih Chiesa intende rispettare.
Questa posizione così aperta, sincera f
lineare, viene sp^so presentata come con-n-ivenza con la dittatura e minacciata d
future rappresaiglie. H che significa non
voler coraprendore la Chiesa e voler invece cambiare gli scopi della sua missione
abbassandoli dallo apiritnale al materiale,
de-viando-li dal bene generale al bene par
licolare ».
Qui il discorso non ci sembra più
tanto chiaro, anche se aleune affermazioni di principio ci trovano co-nsenzienti, perchè rimane una certa
ambiguità di linguaggio.
La Chiesa cattolica difende i principi della libertà delle minoranze,
ecc. Ma di quali minoranze si tratta? Di minoranze etniche, o religiose? La Chiesa non vuole immischiarsi in quistioni che non la riguarda
no direttamente. Ci vorrebbe dire
il signor Vallaic quali sono le quistioni che non riguardano direttamente la Chiesa Cattolica in regime
concordatario?
E’ proprio sicuro il signor Vallaic che l’(C aiuto del governo della
Nazione » non implichi certe rela
zioni di « connivenza »?
Sono interrogativi che ci sembra
no aver un certo peso e saremmr
lieti se l’articolista dell’Eco del Chi
sone che ha scritto alcune cose molto buone, ci potesse dimostrare eh;sono infondati. Cl.
l’ìiiiniiale convo|no
del Colle della Croce
Come era stato annunciato ha avuto luogo domenica 31 luglio l’ormai tradizionale incontro italo-francese al Colle della
Croce. Nonostante il tempo minaerioso fin
dal giorno precedente un buon numero di
persone, specialmente giovani, ha risposto
all’invito ed è salito al Còlle. Qui una
brutta sorpresa attendeva i partecipami:
nel luogo tradizionale dell’incontro, ai
piedi della croce su cui spicca la scrina
« afin qu’ila.soient tous un», si erano dati
convegno anche una fittissima nebbia e un
freddo intenso, per cui appariva del tutto
impossibile avere lì l’ora di meditazione e
di culto.
L’arrivo del Pastore Cadier, ormai ben
nolo infaticabile organizzatore, salvava la
situazione: egli prometteva sole e nie '
freddo in un valloncello posto a una decina di minuti di strada a valle. Qui si ritrovavano, infatti i pochi italiani che non
si erano lasciati spaventare e che avevano
accettato l’invito, mentre molti altri avevano preferito ridiscendere al Pra e passare li la giornata.
Dopo il culto con fi. Cena presieduto
dal Pastore Aime di Bobbio Pellice e nel
corso del quale abbiamo udito la predicazione della Parola di Dio da parte del Pastore Gentil, i partecipanti cercando di
trovare un posto adatto per consumare il
pranzo. Una pioggerella impertinente faceva fuggire i pochi ancora rimasti c il
programma pomeridiano, nel corso del
quale si aseoltano messaggi di varie personalità presenti, si hanno dei canti e dei
giochi in comune, non ha avuto luogo.
Nonostante le avversità atmosferiche, è
stata una giornata di gioia per la comunione fraterna che una volta di più ha caratterizzato l’incontro tra italiani e francesi,
legali da una stessa fede nello stesso Salvatore e Signore. Bruno B
Riunione plenaria
deir A.I.M.E.
L’AIME {Associazione Italiana Mediadici Evangelici) comunica che la
sera del 2 settembre p. v. e il giorno
seguente 3 sett. avrà luogo a Torre
Pellice, nel locale dell’Asilo {via
Bechwìtli) la riunione plenaria della
Associazione.
Tutti ì medici evangelici italiani
sono caldamente invitati a prendervi
parte.
L’AIME desidera che tale riunione
sia quanto più possibile numerosa ed
è lieta di ricevere le adesioni e di fornire chiarimenti e programma di discussione della riunione a tutti gli
interessati.
Le adesioni vdnno inviate all’AiMe, vìa Berthollet 36, Torino.
Asterischi
di
evangelizzazione
Essendo viva ancora la polemica suscitata
da quel Colonnello^ che protestava contro
rimpiego di soldati nella Nettezza Urbana
di Palermo, ho avuto un intervista con il
nostro Netturbino della Zona, il qmde è
rimasto particolarmente lusingato deirat'
tenzione ed ha voluto ripagarmi la cortesia, con idcune considerazioni sulla Chiesa
Valdese,
Sì, perche lui è stalo militare in Bulgaria
dove ci sono anche, dei non cattolici e ricorda con simpatia ’*quei preti con quei
cappelli a tubo alti e neri Ed ha conosciuto colà anche delle famiglie musulmane.
Poi di punto in bianco mi dice: ” Ma
anche al mio paese (Valle di Lunzo) c'è
una chiesa non cattolica, si tratta di certi...
testimoni... Non .so bene!".
Gli spiego, grosso modo, cosa sono questi (che .suppongo) Testimoni di Geova.
E allora mi fa questa domanda: ” Anche
voi siete di questa Chiesa in cui i giovani
non fanno il soldato? " Cerco di fargli capire che vi sono sì degli obbiettori di coscienza dappertutto, ma che questo non
può costituire oggetto di catechismo di una
chiesa particolare.
Egli insiste invece, precisando che La
domenica giungono lassù, dei fratelli (con
2 macchine) e che oggetto della loro propaganda è prevalentemente, la necessità, per
i giovani di non fare il soldato.
Non ho potuto avere più precise informazioni circa le teorie od il credo di quelle riunioni. QuelVuomo ha capito ed as.se-’
ri.sce che nella vallata e nel paese si riassume il concetto di quella adunanza, come
la "Chiesa di coloro che non fanno il soldato".
L'ho lasciato con rammarico nel suo errore, riservandomi però di ritornare sulVargomento alla prima favorevole occasione.
Però mi domando: gli obbiettori di coscienza costituiti in 'Chiesa regolarmente
organizzata? Mah!
* * Ht
Questo è un Avvocato che frequenta abbastanza regolarmente gli Studi Biblici del
Gruppo del Vangelo, partecipa qualche
volta alla S. Cernì, pur rimanendo ecclesiasticamente membro della Chiesa Cattolica. (E non è il solo).
— Ho visto —' mi dice — che fine miseranda ha fatto il profetismo del Monte
Bianco? E quanta gente gli ha creduto!
Mi domando come si può essere così creduloni.
— Io non mi stupisco — rispondo ■—. In
un paese dove la fede religiosa della enor
me maggioranza, è basata sui culti di dulia,
iperdulia che confonde in uno con quello
di latria, culto che prende forma di atti di
devozione e adorazione davanti ad emblemi di cose e persone siti nel so<prannatU‘
rale, è perfettamente comprensibile che la
credulità sia tale quale lei la denuncia. Se
il Profeta ai;e.s.se stabilito un termine più
lungo a quella sua apocalisse, avrebbe raccolto attorno a .sè molta gente di più. E se
avesse preso dimora in luogo più uceessibile, chissà quanti adepti avrebbe totalizzato!
In un paese dove si fa credere o si lascia
credere che la madonna abbia delle residenze diverse, da dove opera miracoli con
potenza diversa, a seconda del colore del
proprio simulacro, non può stupire che ci
siano dei creduloni anche per il... Monte
Bianco.
Allora — dice Vavvocato — invece di
processare il medico-profeta, bisognerebbe
processare chi tiene il popolo in quello
stato di soggezione che gli impedisce di
maturare spiritualmente —.
■ Bravo avvocato — lei ha sintetizzato
bene la questione. Faccia il possibile affinchè il nostro popolo esca da questo complesso di inferiorità che lo tiene succube a
certo totalitarismo —.
— Lei ce Vìui sempre col totalilari.smo! —
Certo. Da Nebucanedzar, agli Imperatori Romani, n Maometto, la Santa Inquisizione, il Sillabo di Pio IX (che dichiara
anatema anche solo chi discute), è tutta
una catena di intransigenza che ha preparalo l umanità a subire ogni genere di totalitarismi (dui religioso al politico) tutti
esiziali^ al progresiio del vivere civile, nella
volontà di Dio che è benivoglienza e tolleranza, e non invece castigo, distruzione,
roghi e torture, epurazioni ed eliminazioni.
E. A. Beux
E' uscito :
!)Ono i Ifaldeòi
Breve presentazione della Storia e
della dottrina valdese: 12 agili e
succose pagine, che costituiscono il
n. 3 della collana Aletheia (Claudiana).
3
'I
5 »eosto 1960 — 32
Per una chiesa che
in )und Europa che
LOSANNA I960
Alcune stupidaggini
e alcune cose sensate
Numerosi sono stati i messaggi augurali fatti pervenire alla Assemblea di Losanna. Da essi strabiamo ciò che ei è parso più significativo.
« ...avrete [larecclii punti di vista diversi e direte alcune stupidagifinì, oltreché
alcune cose sensate. Da tutto ciò nascerà,
io creilo, per ciascuno di voi, un senso
nuovo della pazienza e della potenza di
Cristo, per mezzo delle guidi scoprirete
dove. Egli può fare una parte del suo lavoro creatore e di guarigione servendosi
di voi ». ( Vescovo di Canterburyi
ne generazione, siate consapevoli del fatto
che è sulle vostre spalle che riposerà la
pensante responsabilità di conservare la pace nel mondo... ».
( Vescovo Nicodemo di Podolsk Chiesa Ortodossa Russai.
(( Desideriamo raccomandare al Signore
a lavoro di coloro che, senza professare
la nostra fede, cercano tuttavia l’unità per
la tptnle Cristo ha pregato ».
(François Cliarrière, Vescovo
di Ginevra, Losanna e Friburgo)
« / giovani di oggi, che succedono ai loro padri hanno il dovere di prendere coscienza dell'opera alla quale dovranno
consacrare le loro vite___ è molto impor
tante che voi, rappresentanti della giova
« La gioventù ha un senso acuto della
sua responsabilità di attualizzare ciò in
cui crede. Essa realizza il grande compito
che riposa sulla comunità dei credenti,
che consiste nel rendere vero nella Chiesa
e. per mezzo della Chiesa di Cristo ciò che
Egli insegna, e vede chiaramente le immense possibilità che sono sorte. Per queste ragioni abbiamo molta fiducia in
voi...». I Gaglielmina d’Olanda)
« Il nostro mondo rimane giovane a
causa dei giovani cristiani. Dio vi benedica ». (Vescovo Dibelius)
« Ci auguriamo che vi possa essere dato,
a Losanna, di progredire nel campo della
nostra responsabilità comune nella missione cristiana ».
(Consiglio Internaz. delle Missioni)
l/t;duta dell’intemo del palazzo di Beauileu con le cabine delle traduttrici
La predicazione
Voi siete
la luce die! ntontio
« Il mondo considera coinè un’Ingiuria
il fatlo di essere chiamalo tenebre, cioè
di aver bisogno di essere illuminalo. Vuole brillare della propria luce. Voi, che
siete la luce del mondo, farete bene a
prepararvi al rifiuto ed aH’opposizione.
Essere la luce del mondo significa essere
indesideravile... Durante la corsa delle
staffette olimpiche deve già essere successo che il corridore inciampasse o cadesse, spegnendo la fiaccola. Questa veniva allora riaccesa, dato che non si trattava che di una luce simbolica. Ma voi,
giovani cristiani del mondo intero, non
siete una luce simbolica ma reale. Anche
voi inciamperete e cadrete, ma la luce che
vi è stala affidala non si spegnerà, essa è
più forte deH’uomo che la porla. Poiché
Cristo dice: ”lo sono la luce del mondo”
e: ”voi siete la luce del mondo”, rimanete ciò che siete ». (Walter Liithi, culto
di apertura).
Tu SBÌ fi Cristo /
« Se il Figlio! deirUomo ’doveva’ soffrire amando, cioè dando se stesso, d altra parte questo mondo che non ama ’doveva’ percuoterLo ed ucciderLo. Il mondo non può ricevere il Messia perchè non
lo riconosce, così come non riconosce il
suo uuovomondo, che è il mondo delramore verso tutti, aniit-i e nemici. Tale
è la grande opposizione a Cristo oggi. Ne
si dica questo soltanto a proposito del
marxismo. Sono sempre più convinto che
ci sono 99 ragioni per cui il comunismo
può accettare il cristianesimo come lo accetta l’occidente. Rimane una vera ragione per la quale non può accettarlo, ed
è quella stessa ragione per cui l’occidente uno raccelta e non l’ha mai accettalo:
La Croce.
Cristo, sì, ma fino ad un certo punlo^
finché consolida e fortifica la nostra esitenza e la nostra società.
Temo che la debolezza della Chiesa oggi venga appunto dal fallo che non sente
in se stessa la presenza del Vivente, del
Cristo risuscitato, e vuole di nuovo ricorrere alla difesa ed ai compromessi per
salvare il suo mondo o la sua vita... In
questo senso chiamare Gesù il Cristo significa volerlo Re del nostro mondo per
proteggere ciò che deve passare e consolidare la nostra civilizzazione.
...Il mondo non ha bisogno della nostra
carriera, nè del nostro successo personale, nè del prestigio delle nostre chiese.
Il mondo ha bisogno die siamo testimoni
della vera Luce... ci è chiesto oggi di essere il seme che sa morire nel suolo ingrato della nostra società perchè ne nasca una pianta nuova... In questo mondo
assetato di prestigio e di dominio, solían
il dono gratuito della vita ha valore di
testimonianza ».
{Tullio Vinay. culto del 15 luglio)
Cristo vi renda umili
e vi lanci avanti
« Cristo è crocifisso ancora giorno dopo
giorno nella Chiesa, percliè continuiamo
a tollerare le barriere deH’indifferenza t
del sosoetto airinterno della Chiesa (...)
Cristo è stato crocifisso anche qui, a Lo
sanila, perchè ciascuno di noi è stato or
goglioso, nelFistante in cui avrebbe do
vuto essere umile, critico quando avrebbe
dovuto amare, loquace quando si trattava
di tacere, silenizoso quando avrebbe dovuto parlare... Non avremo fatto quasi
nulla, a Losanna, se non rientreremo nelle nostre comunità più umili di quando
le abbiamo lasciate... Sono profondamente
convinto dinanzi a Dio che dalla vostra
fedeltà alla visione che avete avuto nel
corso di queste giornate dipenderà la
marcia in avanti verso la Luce, delle Chiese d’Europa della prossima generazione o,
al contrario, il loro regresso ».
{Culto di chiusura - Canon Patey Presidente della Conferenza).
In mezzo
a 17000 giovani
di ogni paese
Troverete qui accanto il resoconto delle attività principali della Conferenza. Desidero soltanto aggiungere, per quanti non
ne avessero sentito parlare, che si tratta
della Conferenza giovanile ecumenica europea di Losanna, tenutasi nei giorni 13-24
luglio. La Conferenza è stata seguita con
interesse dalla stampa, dalla radio e dalla televisione I una delle nostre delegate
è stata intervistata per la televisione svizzera). Da noi, suppongo, il gran silenzio.
Perchè questa riunione, che era assai
più mondiale che europea, comprendendo
delegati africani, asiatici, dell’America del
Nord, deH’America Centrale, dell’America Latina, dell’Oceania? Perchè i giovani, partendo dal tema centrale: « Gesù
Cristo, luce del mondo », volevano riscoprire per loro stessi e per le loro chiese il
vero significato del servizio della Chiesa
di Cristo (anche di quella europea) nel
mondo, ed in quale direzione esso doveva
svolgersi. Una magnifica organizzazione ci
ha permesso di incontrarci nelle sedute
plenarie al Palazzo di Beaulieu e di ascoltare uomini della generazione che ci precede parlarci dei tre sotto-temi : « Le Chiese Europee nel mondo di oggi », « Il compito delle Chiese in una situazione europea che sta cambiando », « Il rinnova
mento, la missione e l’unità della Chiesa
locale ». In fondo alla sala, come potete
vedere da una delle fotografie, stavano —
strani personaggi nel loro a;quario » —
le traduttrici, che smistavano con prontezza nelle varie lingue ciò che gli oratori
non potevano esprimere, evidentemente,
die in un solo idioma. Poi i numerosissimi gruppi, per lo più bilingui, si riunivano nelle varie aule di una modernissima scuola della città — il Belvedere e
cercavano di dare una risposta valida a
tulli gli interrogativi che erano stati loro
posti.
Vedete qui accanto uno dei gruppi al
lavoro, comprendente svedesi, norvegesi,
finlandesi, etiopici, egiziani, francesi, italiani, statunitensi, ungheresi, tedeschi, inglesi e scozzesi e... altri ancora! E’ stato
un vero privilegio di poter mettere in comune le nostre esperienze e, anche, la
nostra ansia di rimediare agli errori ed
alle manchevolezze passate. Veramente la
Chiesa si incontra solq là dove la si vede
lottare in tutto il vasto mondo, e non là
dove ci si limita al proprio piccolo mondo ristretto !
Come esprimere la riconoscenza che saliva dai nostri cuori nel corso dei culti
in comune, là dove il Signore stesso spezzava potentemente, malgrado tutto, le nostre disunioni? Quanti hanno vissuto con
me quegli istanti non potranno mai più
affermare « credo la Santa Chiesa Universale » senza vederla sorgere, concreta, dinanzi a loro, nei volti dei giovani c « vecchi » di Losanna.
Giovanni Conte.
Delegali sui gradini del Palazzo di Beaulieu
Le Chiese europee
nel mondo di oggi
Parlando nel corso della seduta plenaria, sul primo dei tre temi della Conferenza il Dr. Nissiotis (ortodosso) ha detto
tra l’altro che è necessario sentire il pericolo che vi è nel chiamare le nostre Chiese « Chiesa d’Europa ». Siamo infatti
membri di una Chiesa europea, è vero,
ma facciamo parte prima di tutto e nello
stesso tempo della Chiesa Universale; il
che non va dimenticato. La Chiesa non
può lasciarsi imprigionare da qualche civilizzazione particolare nè può dare alla
sua missione lo scopo di creare una civiltà
cristiana. Essa deve avere in mente l’uomo che deve essere chiamalo a Cristo,
fornendo così la base fondamentale in vista di una vita nazionale e sociale totalmente nuova. Le frontiere nazionali delle chiese costituiscono in qualche modo
una seconda caduta. La Chiesa è diventata
per troppi, dentro e fuori la Chiesa, una
istituzione tra molte altre. Dobbiamo ritrovare la via dell’unità, onde manifestare
al mondo in lutaa la sua pienezza cos’è
la Chiesa di Cristo.
Il pastore Thomas, della Chiesa Max
Thoma (Malabar, India), ha incitato i
giovani a prendere posizione di fronte a
questi quattro problemi :
a) la battaglia tra imperialisti e nazionalisti in Asia ed Africa deve trasformarsi
in un rapporto creatore di una vera interdipendenza ;
b) le Chiese d’Europa dovrebbero avere un programma di formazione tecnica
per aiutare i giovani d’oltremare;
e) vi deve essere uno sforzo sincero per
interessarsi della sorte degli uomini afroasiatici in questa fase di sviluppo politico-economico-industriale dei loro paesi;
d) si deve cercare di modernizzare decisamente lo sforzo missionario.
Un gruppo di partecipanti ai lavori
tenutisi a Losanna
Questi ed altri spunti di discussione sono stati portati nei vari gruppi e, dopo
animati dibattiti, hanno portato ad alcune
conclusioni sulle quali tutti sono stati
fondamentalmente d’accordo.
Tutti hanno riconosciuto con gratitudine che la Conferenza di Losanna è stata
un dono di Dio in quanto ci ha dato la
visione di una Chiesa che il Signore manda tutta intera onde venga incontro alle
necessità del mondo intero. Certo la nostra testimonianza cristiana rimane molto
imperfetta: « ci lasciamo troppo facilmente guidare da altre luci all’infuori di quella di Cristo, dal denaro, da false concezioni del benessere e del successo. Conosciamo male la Bibbia... pratichiamo male la preghiera... Le differenze nazionali,
ideologiche, di educazione... di lingua
hanno una tale forza che ci è stato difficile di esprimere in modo convincente
la nostra unità in Cristo ».
Ma non ci si è fermati ad una paralizzante constatazione delle infedeltà. Si è
anche cercato di indicare alcune linee da
seguire affinchè la Chiesa (e i giovani in
essa) possa veramente incontrare il mondo di oggi.
« Le necessità dei popoli extra-europei
ci ciharaano, cristiani d’Europa, a dar
vita ad un movimento di aiuto... E’ necessario che gli europei riconoscano che
l’epoca del colonialismo è passata ». Si
tratta di « trasformare l’opinione pubblica nelle nostre Chiese, nelle nostre comunità e forse nel nostro paese... ci sforzeremo prima di tutto di dare l’esempio.
E’ necessario che lo spirito di lucro egoista scompaia in Europa, per lasciare il
posto all’amore fraterno... anche se ne
risulta un abbassamento del nostro livello
di vita... E’ evidente che i popoli sottosviluppati non potranno essere . aiutati
unicamente facendo loro la carità, ma soltanto per mezzo di persone pronte a sacrificare la loro energia e degli interi anni
della loro esistenza...
La missione concerne tutta la Chiesa e
non soltanto alcune organizzazioni missionarie... le chiese d’Asia e d’Africa portano direttamente la responsabilità missionaria nei loro paesi... quelle chiese hanno
però bisogno di essere sostenute nella loro opera di testimonianza da lutto il mondo cristiano e nello stesso tempo dalla
più piccola delle comunità. Hanno bisogno
delle nostre preghiere e del nostro sostegno finanziario... l’efficacia della testimonianza di quelle chiese minoritarie è strettamente legata al comportamento degli
europei ed americani che si recano nei
paesi sottosviluppati... essi rappresentano
infatti sempre la fede cristiana per i non
cristiani che li osservano ».
Il rinnovamento, la missione
e Tunità della Chiesa locale
Gli studi biblici
Vivacissima la presentazione del terzo
tema. Essa comprendeva, oltre i due discorsi di cui diremo, una pantomima che
indicava assai bene quello che la Chiesa
locale era e lasciava intravedere quello
che deve esssere. Davvero impressionante,
poi, la breve sequenza cinematografica
che, con rapidi balzi, mostrava ora la
Chiesa chiusa nella sua rorcaforle, in mezzo alla sofferenza ed alla noia ed al senso
dell’inutilità della vita che talvolta la circonda senza veramente toccarla, ora —
ed era consolante — la stessa Chiesa intenta al suo lavoro a contatto col mondo.
Siamo riconoscenti allo svizzero Zeissig
per la sua produzione. Nè vogliamo dimenticare l’animatore della seduta introdulliva, il past. Casalis e lutti i membri
del « team », tra cui anclte Tullio ^ inay.
Forse influenzali daU’efficace azione dei
mezzi audio-visuali i due oratori .sono sta
anch’essi particolarmente incisivi e... sostanzialmente brevi!
Ernest Lange, pensando a quel che et
aspettava il nostro ritorno (le nostre comunità così poco adatte per nutrire i pur
profondi entusiasmi losannesi) ha affermalo che la comunità odierna non risponde
più a ciò che si aspetta da lei. La vita
religiosa vi si svolge « aparte ». Bisogna
ricorrere ad altre comunità fondate innanzitutto sugli interessi di lavoro. Tuttavia
Il rinnovamento della Chiesa deve cominciare là dove ci riuniamo ogni settimana
per cantare, leggere e pregare.
E’ necessario ristabilire il contatto tra
le generazioni, mancando il quale la Chie•sa è indebolita. La Cliiesa non deve essere
un riparo rassicurante, ma lo sprone che
ci fipinige ad un’azione concreta e talvolta
pericolosa.
Il Prof. Hoekendijk ha sollolinealo la
necessità di una rivoluzione nella Chiesa
locale, tale da rompere la concezione di
’Chiesa-Vaso-Chiuso’. Il sistema « parrocchiale », essendo troppo statico, deve es■sere accompagnato perlomeno da piccoli
gruppi di lavoro estremamente dinamici,
che possono venire a ritemprare le loro
forze in una comunità viva. E’ necessario
che, soprattutto ì giovani, sappiano essere impazientì di realizzare Fimposslbile.
Intendendo, tra l’altro, per ’impossibile’
l’unità e l’intercomunione. Contiamo ritornare in un secondo tempo sulle conclusioni che si sono avute su questo terzo
ed ultimo tema della Conferenza.
Gli studi biblici lianno avuto un posto
a.ssai importante nell’in.sieme del program
ma della Conferenza di Losanna. Essi s
sono svolti, sugli stessi lesti, .sotto la dire
zione del Prof. Bonnard, del past. Kru
.sche, del Canon fPalls e dello svedese pa
store Olofsson rispettivamente per i grup
pi linguistici francese, tedesco e svedese
Non dimenticheremo facilmente quei veri
e sostanziosi incontri con la Parola di Dio,
fatti assieme a giovani ancora quasi sconosciuti, ai quali pure ci univa un identico
proifondo desiderio di riscoprire in tutta la
sua ampiezza la novità del messaggio biblico.
Gli studi erano essenzialmente un dialogo tra chi li dirigeva e chi vi partecipava.
Questo malgrado le differenze confessionali che sono risultale, anzi, uno stimolo efficace, capace di mettere ognuno di noi di
noi di fronte alla necessità di rivedere sempre la validità della propria interpretazione. Naturalmente non sono mancate le interpretazioni contrastanti, specialmente per
quel che riguarda certi passi particolarmente importanti. Ad esempio il passo di
li Corinzi 4: 1 («...avendo questo minisle
3 in virtù della misericordia che ci è
stata fatta, noi non veniamo meno nell’animo») designa secondo gli ortodossi il clero, secondo i riformati l’apostolato, secondo i battisti i semplici fedeli.
Nella stessa epistola (4: 8-9), l’apostolo
Paolo sottolinea la debolezza della Chiesa,
sempre al limile tra la disperazione e la
speranza in Dio. Questo lesto solleva il
problema dell’infallibilità della Chiesa, al
quale si danno diverse soluzioni nelle varie confessioni.
Tuttavia, anche talune divergenze mollo
nette possono essere costruttive. Non è che
illuminato da più lati che il testo biblico
può essere messo pienamente in rilievo.
Uno dei risultali degli studi biblici è
stalo quello di mettere in modo molto concreto i giovani partecipanti di fronte al
fatto indiscutibile che le chiese ritroveranno in modo tanto maggiore la loro unità
ora gravemente oscurata, quanto più si avvicineranno a Cristo « pietra vivente riprovata dagli uomini ».
Gli studi biblici, cosi come si sono svolli a Losanna, sono stali per noi una vera
scoperta. Ognuno di noi ha lasciato l’ospitale città elvetica con la ferma intenzione
di far valere nelle singole comunità la proficua esperienza ecumenica fatta anche in
questo campo così essenziale della nostra
vita di credenti. Tutti eravamo forse anche
rattristati dal fatto che nè le nostre conoscenze bibliche nè la nostra capacità di
trasporre nella nostra situazione concreta
il messaggio biblico sono abbastanza sviluppate!
4
pag. 4
L’ECO DELLE VALU VALDESI
N. 32 — 5 agosto 1960
LOSANNA ISSO
Il compito delle Chic^se
in una situazione che sta cambiando
{segue dalla 3.a pag.i
Il parlamentare britannico M. T. Driherg, il Professor Roger Mehl e il Professor Gastpary lianno introdotto questo tema.
Il primo ha essenzialmente espresso la
sua convinzione che il credente deve acconsentire a « sporcarsi le mani » con la
politica, onde permettere che essa non
venga utilizzata per attizzare i rancori di
due grandi potenze economiche (Est
Ovest), ma sia anzi un mezzo per promuo
vere ogni aspetto socialmente sano della
convivenza dei vari popoli. Guai se i ere
denti acconsentissero a permettere che si
utilizzasse la loro fede come strumento
di lotta tra un clan e l’altro.
Il Mehl ha invece tracciato un panorama di quello che è stata la Chiesa nei
secoli. Nel Medioevo essa era la prima
di tutte le potenze. Più tardi essa, abbandonati i settori sociale e pubblico della
vita, si è rivolta verso la vita privata dei
credenti e Pindividualismo. L’emancipazione progressiva del sapere nei confronti
della teologia, il potere politico, là rottura dell’unità della fede, l’emancipazione dell’uomo nei confronti delle costrizioni sociali, ed altri fattori ancora, hanno
condotto ad una graduale e sempre più
accentuata decristianizzazione della società. Non tutto il male vien per nuocere,
tuttavia. La Chiesa ha compreso che non
può e non deve essere una potenza, è stata ricondotta in modo deciso al suo solo
capo: Cristo. Se la Chiesa saprà rimaner
fedele alla Parola di Dio rimarrà nello
stesso tempo libera nei confronti del mondo. Questa libertà, per essere vera, deve
tuttavia nascere da una Chiesa unita.
Quanto al professor Gastpary, polacco,
egli Ita indicato nella coesistenza la sola
via possibile per la Chiesa che si trova di
fronte ad ideologie che vogliono dominare l’uomo. Così le chiese possono mettere in luce i loro valori spirituali ed il
loro dinamismo.
E’ inutile dire che sul problema della
coesistenza vi sono state discussioni assai
vivaci. La conclusione essenziale è tuttavia stata incoraggiante: « La dolorosa divisione che dilania PEuropa ci incita ad
esercitare il ministero della riconciliazione... quali che siano le nostre opinioni
sul problema della coesistenza abbiamo il
dovere di resistere con tutte le nostre forze di cristiani, tanto all’Est quanto all’Ovest, di fronte a giudizi... privi di qualsiasi senso critico, che considerano la
parte opposta come il demonio in persona... siamo chiamati a lottare contro ogni
forma di pregiudizio e di risentimento ».
Questo sforzo di riconciliazione deve spingersi fin entro il mondo della politica e
della propaganda di massa. Tuttavia molli
erano assai dubbiosi sulla possibilità di
attuazione pratica di un programma di
coesistenza in paesi comunisti. D’altra parte lutti hanno affermato: «Cristo vuol
fare di noi degli avventurieri della pace ».
Novità
alla Claudiana
LUIGI SANTINI
La comunità evangelica
di Bergamo
Uno studio approfondito, vivace
e saldamente documentato, di una
delle nostre chiese più antiche. Pp. 253 . L. 700.
HENDRIK KRAEMER
La parte dimenticata
L’attesa versione italiana — dovuta alla Dott. Nella Greppi —
dell’opera « A Theology of thè
Laity», in pochi anni divenuta
un classico sulle questioni dei laicato cristiano, . Pp. 158 - L. 400.
EMMA FORTI
Pensieri del vespero
Una nuova raccolta di limpide
meditazioni bibliche della nota
autrice. - Pp. 117 . L. 500.
PERSONALIA
Il nostro collaboratore MassimiUano Eynard, è stato insignito dal Presidente della Repubblica della croce
dell’Ordine al merito della Repubblica. Ci congratuliamo vivamente con
lui per questo riconoscimento onorifico.
DALLE NOSTRE COMUNITÀ
BORA
LUSERNA S- 6I0VANHI
Ili ili
— Domenica 31 luglio è stato celebralo
il matrimonio di Ernesto Cachet e Maria
Rosa Benecchio. Agli sposi, die si stabiliranno in Svizzera, auguriamo ogni bene
nel Signore.
— Sabato, 6 agosto, avrà luogo nella Sala, alle ore 20,30, una serata organizzata
dal Coro Valpellice. Tutti sono vivamente
invitati ad intervenire. Tanto più che vi
saranno anche delle interessantissime fil
mine.
Si avverte che il culto di domenica
14 agosto avrà eccezionalmente luogo alle
ore 10,30 anziché alle ore 10.
Lo stesso giorno, alle ore 14,30, si svolgerà il bazar del Centro.
— Domenica, 7 agosto, alle ore 15, avrà
luogo una riunione alla Costa con la gra
ditissima collaborazione del professor Gönnet.
Abbiamo visto partire con vero rammarico un gruppo di giovani svizzeri di
Burgdorf che, col loro pastore, signor Blaser avevano trascorso alcuni giorni fra noi.
Non dimenticheremo le ore di comunione
fraterna che ci sono state concesse e...
nemmeno la loro improvvisata serata-jazz,
che ha rischiato seriamente di far cadere
dal muro il venerabile Gianavello che domina la sala col suo sguardo d’aquila !
Ricordiamo a tutti i nostri
amici che domenica prossima,
7 agosto, avrà luogo nei locali
della Casa Valdese (Sala Albarin) il tradizionale bazar di beneficenza. a favore delle opere
assistenziali della nostra comunità. I locali saranno aperti alle ore 15. Un cordiale invito è
rivolto a tutti.
SAH SECONDO
— La comunità è grata al Moderatore
Ermanno Rosian <*he ha presieduto il cullo domenica matatina portando un efficace
e convincente messaggio di fede.
La Sua parola è stata ascoltata da un
pubblico numeroso e siamo ceni che essa,
annunziata con fedeltà e convinzione nel
nome del Vangelo di Cristo, non è caduta
a vuoto nei cuori dei presenti.
La stessa domenica, durante il culto,
il pastore Genre ha battezzalo Ennio Costarnino di Ide e di Borno Vivine e Piero
Enrico Ribet di Armando e di Paschetto
Marcella.
Il Sigonre circondi queste tenere creature con le Sue grazie e le Sue benedizioni,
le inondi della Sua presenza ed aiuti i loro
parenti a mantener fede giorno dopo giorno alle promesse che hanno fatto davanti
a Dio ed alla Sua Chiesa.
Una rappresentanza di membri della
nostra parrocchia, guidata dal pastore Genre, partirà, D. v., sabato 6 c. m. per una
gita a Ginevra e dintorni e per visitare i
luoghi da cui i nostri padri iniziarono il
Glorio.so Rimpatrio.
Nell’assenza del pastore, il culto di domenica 7. c. m. sarà presieduto dal pastore
einento Luigi Marauda al quale diciamo
un d ora il grazie sentito da parte di tutta
la comunità.
Una scarica elettrica provocata da un
corto circuito ha tronc.alo lunedi pomeriggio la giovane esistenza del membro della
nostra comunità Rinaldo Stalle del quarliere delia Rivoira.
Aveva 25 anni e lavorava alle dipendenze dell incaricalo locale della PCE, per
conto del quale stava appunto eseguendo
un impianto elettrico in una cascina, quando avveniva la fatale disgrazia che in modo così repentino doveva spegnere la sua
vita terrena.
II servizio funebre, presieduto dal pastore Genre, si è svolto mercoledì ed ha
costituito una manifestazione veramente
solidale di rimpianto e di simpatia da parle di una folla commossa che ha voluto
accompagnare fino all’estrema dimora terrena le spoglie mortali di questo giovane
fratello, caduto sul posto di lavoro.
Al parenti che gemono nel lutto e piangono ricordiamo che non c’è dolore umano che non sia stalo accolto dal Cristo
Consolatore e che non abbia ricevuto dalle
Sue labbra una parola di confòrto e di sollievo. Voglia il Signore concedere agli afflitti la fede nella certezza cristiana della
risurrezione affinchè possano trovare forza
e rifugio alla luce di Cristo. d. g.
Verso le sponde eterne. — Nello spazio
di tre settimane, abbiamo dovuto accompagnare al campo dell’ultimo riposo terreno i resti mortali di cinque cari fratelli e sorelle.
Gaspare Gandini, deceduto a Milano il
9 luglio, in età di 79 anni; Lidia Gay dei
Curi superiori, dipartitasi dai suoi cari
I 11 luglio, in età di 56 anni; Ruth Cesan
dei Turin, deceduta il 14 luglio in età
di 63 anni; Adele Poét ved. Grant, deceduta al Rifugio il 15 luglio in età di 82
anni e Giulio Cesare Gaydou dei Bellonatti, dipartitosi dai suoi familiari il 31
luglio in età di 67 anni.
All Iddio di ogni consolazione raccomandiamo le famiglie provate da queste
dolorose separazioni.
Nuovi focolari. — Il 30 luglio nell’acco
gliente leinpio di Pinerolo abbiamo cole
bralo il matrimonio di Dante Richard d
Bibiana con la gentile signorina Lucia Pi
pino di Villafranca e il 31 luglio nel no
stro tempio dei Bellonatti abbiamo invo
iato la benedizione divina sul matrimo
nio celebratosi due giorni prima a Gine
vra, fra Remo Giovanni Bonin con Ze
linda Romana Mainetti da Reggio Eimilia
Il Signore dal quale trae l’esistenza ogn
famiglia circondi della sua grazia quest
nuovi focolari che si stabiliranno a Tori
no e a Ginevra.
Promozione. — Vivi rallegramenti al
l’Insegnante Sig.a Franca Cougn, titolare
del nostro Giardino d’infanzia dei Bello
natti, per il felice esito dei nuovi esam
per il conseguimento del diploma di abi
lilazione all’insegnamento in Scuole Ma
terne. j
RODORETTO
La comunità ringrazia vivamente il Pastore Alberto Taccia di Angrogna-Capoluogo per il messaggio che egli ci ha rivolto
domenica 24 luglio.
In tale occasione è stalo amministralo
il sacramento del battesimo alla piccola
Polis Daniela, sulla quale invocliianio le
benedizioni del Signore.
Matrimonio — Circondati da un follo
gruppo di parenti ed amici si sono sposati,
il 30 luglio, Polliotli Attilio Camillo e
Gönnet Mara.
Rinnoviamo agli .sposi i nostri migliori
auguri.
Xy Agosto — Per facilitare la partecipazione alla tradizionale riunione, abbiamo predisposto un servizio automoliilistico
con il .seguente orario:
A ridata :
Rue di Pramollo, partenza ore 7.
Villa (piazza del Municipio), partenza
ore 8 e 9.
Ritorno:
Fleccia, partenza ore 17, 18 e 19.
Il culto del 31 luglio è stalo presieduto
dal past. A. Ribet di Milano che ringraziamo .sentitamente; quello di domenica 7
agosto .sarà presieduto dal past. C. Tourn
di Luserna S. Giovanni.
L’Unione Giovanile ha tenuto la sua
tradizionale riunione del mese di luglio
domenica 31, ma — causa il maltempo —
non su sull’accogliente pianoro di « Plàn
dei Culet », ma nella sala delle attività.
Il Pastore Alfonso Peyronel, in una interessante « causerie », ci ha parlato della
Chiesa di Le Creusol (Francia) e dell’opera che vi compie.
Lo ringraziamo vivamente e gli aug.uriamo un prossimo buon anno di lavoro.
Non era mai capitato finora, ma è capitato quest’anno, di veder « meisunàa,
ercurdiàa, ciavàa trifa » ed anche « tagliàa boc » tutto nella seconda metà di
luglio. Questo almeno si è verificato in
alcune zone del quartiere dei Pellenchi.
Non che queste zone si siano improvvisamente trasformate e siano diventate una
specie di giardino temperato dove i raccolti maturano in anticipo. Semplicemente è avvenuto questo: che i lavori pel
tracciato della nuova strada sono proceduti così celermente da costringere i proprietari dei terreni attraversati — pena la
perdita del raccolto — a anticipare i tempi. In poco più di due settimane è stato
compiuto il traccialo Prinas-Pellenchi. Ora
bisognerà provvedere ai lavori di muratura, di costruzione di ponti e alla sistemazione generale del tracciato. Ci auguriamo che questi lavori procedano al ritmo
dei precedenti. Intanto ci congratuliamo
col bravo manovratore della mastodontica
draga, che è ancora al lavoro, e che da
solo — o quasi — sta provvedendo al
compimento dell’opera.
Si è pure rimesso mano ai lavori del
nuovo edificio scolastico. Il caseggiato,
costruito la scorsa estate, deve essere ora
intonacalo e si deve‘ provvedere alla sistemazione interna dei locali. Ci vorrà ancora parecchio tempo prima che tutto sia
finito, ma intanto fa piacere constatare
con quanto interesse e con quale sollecitudine anche questa utilissima opera viene seguita e curata dalla Amministrazione
Comunale.
Gli operai che ogni giorno scendono
nel fondo-valle per il loro lavoro giornaliero stanno per incominciare le loro ferie.
Con la settimana prossima infatti avrà inizio il periodo di chiusura degli stabilimenti. Dopo cinquanta lunghe settimane
in cui, con qualsiasi tempo ed in tutte le
stagioni, ci si è dovuti — di .sette in sette
giorni — alzare alle tre del mattino o andare a Ietto dopo le undici di sera, deve
es.sere dolce e deve fare piacere questa
prospettiva di tranquillità, senza il tormento della sveglia mattutina e senza il
fastidio del rauco fischio della sirena.
Anche per chi lavora la terra sta per
incominciare un periodo rela'.ivanente più
calmo. I grossi e pesanti lavori della fienagione sono quasi terminati e, se è vero
che rimane ancora sempre molto da fare,
si potrà tuttavia procedere con più calma.
A lutti il nostro augurio di un .sereno
e benefico periodo di sosta. .Speriamo anche che questo periodo segni la fine della
dispersione estiva e che i nostri culti donienicali riconiincino ad t-ssere frequentali con maggior assiduità da parte di tulli.
Ogni anno, durante la stagione estiva,
il grosso orologio del nostro campanile
sembra volersi prendere anche lui un po’
di riposo. Anche quest’anno esso è rimasto silenzioso per un po’ di tempo. Ora
ha ricominciato a funzionare ed a battere
regolarmente le ore. Questo con gran soddisfazione da parte di tutti. E’ infatti impressione generale che la giornata sia più
completa e che tutto vada meglio quando la sua voce amica giunge a ricordare
le ore. Possa anche la sua voce e.ssere
ascoltala la domenica manina quando essa
annunzia l’ora della adorazione comune e
invila al raccoglimento ed alla preghiera.
Allora tutto anche andrà meglio nella vita
di ognuno e nella vita della Chiesa.
Direnore: Prof. Gino Costabel
Pubblicaz. autorizzata dal Tribunale
di Pinerolo con decreto del 1-1-1955,
/ lettori ci scrivono
Spoleto, 26 luglio 1960
Sig. Redattore
Tempo fa lessi una constatazione molto
esalta: in Italia, nelle discussioni, i settentrionali usano volentieri l’intercalare: «hai
capito?» oppure, peggio ancora: «cerca di
l’apire», mentre i meridionali più modesti
e più cortesi dicono invece: «mi sono spiegato?» Per una volta voglio essere meridionale e, per non abusare del prezioso
spazio del giornale, dirò solo che mi son
spiegato molto male se il Sig. Claudio
Troll (ecco individuato il misterioso Cl)
mi affibbia pensieri ed opinioni che non
ho mai espresso nè tampoco nutrito. E con
questo ritengo per conto mio chiusa una
discussione oziosa e per di più assolutamente estranea a quello che dovrebbe es.sere il carattere del giornale...
Prego il Sig. Tron di non chiamarmi
professore. Sono stalo un modesto supplente per alcuni anni e il codice mi vieta
di conservare il titolo di professore, ora
che non lo sno più.
Cordiali .saluti. M. Eynard
Dobbiamo precisare che il Sig. Claudio
Tron non è ”il misterioso Cl”.
A. I. C. E.
Elenco dì doni ricei/nli
per Borse dì Stndìo
(Dal 26-6-1959 al 30-6-1960)
Pascal Pietro (Maniglia) 500; Gay Arturo (Losanna) 1.000; Platzer Elide (Milano)
2.500; Gay Marcella (Pinerolo) 4.000;
Toum Flora (iBordighera) 500; Jalla Ada
(Ivrea) 500; Sommani Lina (Pomaretto)
l.O'OO; Raima Elsa (Pomaretto) 1.000; Jervis Lucilla (Firenze) 500; Raffaldi Griiss’
Regina (Quingenlole) 500; Rivoiro Pelle,4rini Cléantbe (Torino) 10.000; Beux Maria (Torre Pellice) 1.500; Cirva Giordano
Emma (Torre Pòllice) 1.500; Fattori Eiena (Torre Pellice) 500; Geymonat Elena
(Torre Pellice) 500; Revel llda (Torre Pellice) 2.000; Giacone Giorgina (Torinoi
2.000; Bolturi Guidò (Torino) 10.000; Gardol Yvonne (New York) 15,350; Ugo Pellegrini Riivoir (Torino) 25.000.
Le offerte per le nostre Borse di Studio
si posisono versare sul c. c. postale n.
2-40715 intestato al Maestro Dosio Levi
Trento - S. Secondo di Pinerolo - Torino.
s -Rallegramenti
Alla neo-dottoressa iMCÌlla Mathieu, figlia del nostro^store (Roma
Via IV Novembre) la quale ha conseguito la laurea in Chimica Farmaceutica presso l’Università di Roma,
alla sua sorella Laura che ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento
di Lingua e Letteratura inglese in
tutte le Scuole, e al neo-dottore Ranieri Ricci che ha conseguito presso
l’Università di Roma la laurea in
Medicina e Chirurgia, porgiamo i nostri vivissimi rallegramenti con ogni
migliore augurio. B. M.
Redattore: Gino Conte
Coppieri . Torre Pellice
Tel. 94.76
Sede e Amministrazione
Editrice Claudiana
Torre Pellice . c.c.p. 2/17557
Tipografia Subalpina . s. p, a.
Torre Pellice (Torino)
Dottoressa
Maria Fenoglìo
Medico Chirurgo
Via Alfieri, 1 - Telef. 9594
(vicino al Municipio)
TORRE PELLICE
Riceve:
Tutti i giorni ore 17-19
Venerdì anche al mattino ore 11-13
Dottoressa
Iolanda De Carli Valerio
Medico Chirurgo
Specialista
in malattie dei bambini
Psicologia e pedagogia
Consultazioni presso l'Ospedale
Valdese di Pomaretto
primo e il terzo mercoledì del mese
Ore 14-16
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