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ANNO LXXV
Italia fino al 31 dicembre
Estero....................» »
Ogni cambiamento d’indirizzo costa una lira
Semestre L.
» »
La copia Lire UNA
AMMINISTRAZIONE e REDAZIONE: /
___________Via Carlo Alberto, 1 bis — TORRE PELUCE
hñ
« Gesù disse ; do sono la ria, la verità, e la vita »
(Ev. S. Giovanni 14: 6).
Siamo lancora sotto l’impreHsione degli awienimenti memoirabili che ini pochi gionni hanno completamente trasformato la situazione politica diella nostra patria, concludendo una guerra
purtrcppo lunga, crudele, sanguinosa.
Non ci riesce ilaicile di lesprimiere con
seneni^à i sentimsinti che si aitiollano' nel
nodro cuore, in presenza di quanto abb amoi veduto e udito.
Indubbiamente l’iesultanza diagli animi ha avuto la sua ragion d’essiene; essa
è igorgata spontaneia dal cuore di quanti hanno vieduto nella liberazione del
loro paese la fine di una tneimenda, universale *tragedia e Ifnizio di un nuovo
periodo di vita, in un atmoisfera di libertà e di collaborazione fraterna in vista di un comune inieresse.
Non ringrazieremo mai abbastanza
Iddio per il modo in cui noi, che pure
non siamo migliori di tanti altri, siamo
stati provvidenzialmente tratti fuori
dalla fornace acoesa altorno a noi é posti in balvo, in mezzo a tante miserile e
a tari Liei desalazioni.
Più ci si allontana, però, dai giorn'
fatidici del riscaitto e più ci s’accorge che
lie.ultanza ha un li mire; un Imite segnato' dalla nostra riflessione le dalla
ncovra vi mne cr isiianà d'dla vitaoihie-.cL
obbligano ad. esaminarB, gli.avuen menti ideila storia dei popoli come quelli della nostra e'.-i£tenza personale alla luce
diol Viamgelo di Gesù Cristo. ,
Non possiamo partecipare alila vita
del mondo soltanto come cittadini di
questo micndo; la nostra fede cristiana,
sie è vera, ci costringe a prendere, di
fronte a qualsiasi evento, nazionale o individuale. un atteggiamento cristiano.
Perciò, anche in qaest’ora solenne e
grave che attraviersiamo, dobbiamo ricoidarci che è nostro doviere l'endere testimonianza a Cristo, il quale è « Za v,a,
la verità, la viìa ».
Questa dichiiairazione del Maestro, che
poiremmo definire una parola di autoI ità e di equilibrio, ci è immensamente
neoes.5aria nelle circostanze attuali.
Ogni uomio percorre la propria via o
cerca la propria via seguendo la sua vocazione e le sue inciinazioitì ovvero
sfruitando le possibilità che gli vengono offerte. Chiunque voglia dare alla
propria vita una certa consistenza ed
un 'cei'to valore deve scegliere una via
e. talvolta, a causa di particolari situazioni famigliari o sociali, la scelta è difficile.
Ogg,, mentre s’aprono davanti a noi
molte vìe, ciascuna delle quali ci assicura di condurre con risolutezza i popoli e gli individui verso la cneazione di
un mondo nuovo,- perciò migliore di
quello pasisalo, la scelta è molto difficile; 'essa lascia i cuori incerti, e perplessi
più di quanto non si creda.
Eppure, proprio oggi, il cristiano ha
il dovere di isntrarie in una delle vie che
s’aprono davanti a lui. sul piano della
vita individuale, sociale e politica; non
con l’entusiaismo superficiale é mondano di cui le folle danno puirtroppo l’esempio in tutti 1 tempi, ma con serietà,
con matura riflessione, con la consapevolezza ben chiara che la sal-vezza delTanima sua-, ciome la creazione di un
mondo migliore, dipende non tanto dalla fede politica che ;egli professa quanto dalla testimonianza che egli avrà saputo rendere a Colui ohe è il Signore e
l’unico Salvatone.
Perciò, in mezzo alle tante voci del
mondo che oggi additano agli uomini la
via che debbono percorrere, il cristfemo
rifletta e poi non tema di dichiarare alto
e forte che G®ù Cristo soltanto è la
Via della salvezza individuale e collettiva: Gesù Cristo, nella pienezza della
i ua miissione di Rivelatore di Dio e di
Redientore déll’umanità.
Dovunque il cristiano adempia la sua
attività ed assolva il suo compito di cittadino di fronte allo Stato, egli deve
ricordarsi che è e rimane cristìano soltanto nella misura in cui confessai il nome di 'Gesù Cristo davanti al mondo ed
oiriienta la propria 'esistenza verso Colui
che è « ioi Via», la cui voce continua a
dire agli uomini di 'Ogni classe sociale e
di ogni partito pòlitioo: credcie in me,
seguite me.
In quest’ora di trapasso e di intensa
attesa del domani, è anche bene che
'Ciasouno 'di noi ripeta per conto proiprio:
Gesù Cristo è la verità.
Siamo usciti da un periodo della storia in cui il concetto di verità è stato
pubblicamente alteirato e falsificato con
diaastro's\e conseguenzie materiali 'e morali.
Ma. siccome da un giorno 'all’altro
non si 'rifanno a nuovo gh uomini, non
ci illudiamo che la gente conosca oggi
veramente che cos’è la verità.
Abbiamo molta comprensione per
tutti’^§li .sforzi che si fanno e che si faranno in avvenire in vista di una più
libera '6 fedele ricerca dedà verità. Ma'
non ci stancheremo mai di proclamare
che la verità non è monopoilio di neissun partiito politico, di nessun codice, di
nessuna chiesa e sopratutto di nessun
uomo. La verità è quale osa che supera
tutte queste realtà ierreime; la verità si
è incam'ata ip Gesù Cristo soltanto, perchè Lui irolo ha potuto pronunciare ques'e parole, che in bocca ad altri ci urtel'ebbero le ci scandallzzierebbero : « Io
seno la verità ».
Noi non possediamo la verità nelle nostre mani; ma la Verità, cioè Gesù Cristo ci possiiede, medianite la sua Parola
di vita e'iiema, ci tiene avvinti a Lui, ci
m ideila secondo la sua potenza e fa di
noi degli uomini diversi dagli uomini
del mondo, appunto perchè abbiamo conosciuto Colui che è il « vero Dio », la
cui parola non passerà, quando invece
« i cieli e la terra passeranno ».
Oggi, in un periodo della -vita in cui
nuove idee sgorgano da tanti petti diversi le gli uomini cercano' di reciaire il
contributo' dei loro pensieri e ded loro
giudizi airopera di ricostruzione che
tutti ci attende, noi,' cristiani, abbiamo
il dovere di rendere testimonianza alla
verità le di dichiarare che il Signore è
la verità; là verità che illum,ina, che
consiglia, che modera gh impulsi più
vio,lenti, che strappa gii animi. all’errore ed al potere della menzogna, che guida la nostra vita, in mezzo alla confusione |8 al disorientamento 'degli spiriti,
verino la mèta sicura.
^Questa, purtroppo, non è stata e non
è, ancora la tiestimonianza di tutti i credenti, nelle basse oome nelle alte sfere
della vita. Anche ì cristi ani rischiano di
essere afferrati dalla potenda dielle ideologie umane e sono talvolta travolti nelle lotte dei partiti politici, incapaci di
confessare di fronte lal mondo il nome di
Cristo,
Eppure, bisogna che il mondo sappia,
per mezzo della nostra testimonianza,
che, ovvero si orientierà verso Cristo
nella soluzione dei suoi gravi problernd,
ovvero sarà condannato a rimanere neh
le ienebre dei tenutivi umani, cioè nel
disordine m,orale, nella incomprensione
reciproca, nella violenza.
C’è, infine, un’ultima parola 'Ohe deve
'Essere oggi riciordata e che loompleta la
dichiarazione del Maestro alla quale ci
siamo ispirati in questo nostro scrìtto.
Essa è la aeiguiente: « Ig sono la vita».
Cristo, cioè, è Colui che reoMzzoi la vita
nel senso pieno e più elevato dalla parola, la vita secondlOi la volontà di Dio e
che poi comunica, questa sua vita a
quanti dimorano uniti a Lui.
Egli nòn è soltanto venuto per formulare una dottrina o pter insegnare dei
buoni precetti morali, ma piuttosto per
chiamare degli uoinini a rè e per trasformare la loro vita.
Oggi, siamo in periodo di rinnovamento civile, sociale e ipolitico. Questo ,
rinnovamento è oostato migliaia di sacrifizi di vite umane e costerà, in avve. nire, sforzi, fatiche, .forse anche delusioni. ; ; ■
Siamo tutti oonsapievoli della necessità di un rinnovamento 'e sentiamo l’obbligo morale di far'e qualcosa per attuarlo in Vista del bene di tutti.
Ma siamo altrettanto •convinti che il
rinnovamento vero e propro ha inizio
da ogni individuo, anzi nei cuore di ogni
individuo,
Pierciò non ci stancheremo di dire ai
nosi-ri 'Connazionali che l’avvento di un
nuovo e desiderato clima politico non
basta da solo a rinnovarle gh, animi e,la '
vita; come non bastano la sincera e hbera adesioine ad un partito, l’epurazio‘ ne degli elementi colpevoli, rabolizione
delle to'ggi e degli statuti.
^ La natura umana ihe è più o meno
la stessa nelle foreste vergini del Brasile e nelle 'contrade d’Euroìpa, dove gh
.uomini hanno compiuto violenze crimini e orrori senza 'pari, può esser rinnovata, ma soitcmto neirincontro con
d Cristo e per opera dellO' Spirito di CriL, sto, datorie di una vita nuova, 'oreatofe
di una nuova solidarieità umiana, basa' 'La sulle leggi dell’amore e 'del perdono.
Neliora ;^resient=, in cui tutti quanti cerchiamo di scorgere nei pensieri,
nei propositi e nelle azioni degli uomini un ragg o di luce, foriero di un gior' no più sereno, abbiamo il dovere di ricordarci. per la nostra consolazionie e
per la nostra testimoiniianza, che Gesù
Cristo ha detto; « Io sono la via, la verità e la vita».
Pino 'àdi ora è ancora da dimostrare
che la parola di Cristo non sia vera.
E. Rostan.
Le don des langues
« ...la multitude accourut, et 0iie
fut confondue pareeque chacun les
entendait parler dans sa propre
langue... ». (Actes II. 6).
Demte a dit: « Neæun maggior dolore
che rcordarsi del tempo felioe ne la miseria ». Il est vrai également qu’il y a
une grande j oie à se rappeler les douleurs passées lorsique. leur cause a disparu. ;
V'O'US rappelez-vous le frisson d’émotion accompagné parfois d’une légère
inquiétude, lorsque dans nos .petites villes dans nos villages, dans nos sentiers
nous entendioins 'Un passant inconnu répondre par un « Bonjour » à notre «Bonj'our »? Nous nous disions alors: « Oui,
c’est aussi un des nôtres ».
Vous rappiedez-vous les temps où
presque instinctiviement nous nous tenions un peu loin des inconnus pour
échanger avec nos connaissanioes quelques mots dans cette langue dont le ton
de douce intiinité noius rappelait la voix
de notre mère, l’école du dâimiainche et le
culte de noitre temple?
Cètte langue française qui était venue, comme le latin grossier des premiers chrétiens, comme le provençal,
comme l’itaMen, comme le patois et
comme la poésie 'de la « Nobla leiçoin »
se déposer elle aiissi comme un hmon
fertiüsant dans le creux de nos vallons
et le fond de nos vallées, cette langue
c’est un signe de ,nos traefitions.
Vous n’avez pas oublié le temps où
tout -ce qui ne portait par la marque du
nationalisme borné et farouche die l’Etat
était suspect let vous avez suivi le kmg
de ceis dures années la marche silencieuse et discrète, m,ais ferme et constante, de notre réaction .presque incons
ciente et instinctive qui. après les premiers signes timides, .a fait refleurir le
langage de nos pères même là où un jugement trop superficiel nousi avait laissé croire qu’il avait disparu. Nous qui
écoutions dans nos temples le langage
universel de la Parole de Dieu, nous
avions, presque malgré nous ou sans
nous rendre compte, le siens de la fraternité de tous les homm^ et nous ne
pouvions pas orodre qu’il suffisait de
prier le Père diansi l'es langues di'verses
pour ne plus être ses enfants.
C’est dion'Cî avec une Joie profonde
qué nous pouvons parler aujoxard’hui de
tout cela, comme d’un mauvais rêve qui
appartient au passé.
Mais ce n’est pas simplement à cause de nos émotions sentimentales que
nous avons raison 'de no'iis réjouir. Dieu
ne niO'US ai pas placés dans ce monde —
encore si plein de rancunes — potur
nous attendrir sur nos sentimients; nous
savons bien que nos sentiments ne ¡sont
pas toujours de bons conseilleins.
Il y a dans la possession héréditaire
de deux langues un don de Dieu qui a
sa signification et sa raison d’être. Ce
don Ciontient une mission qui est confiée aux Vaudois. Comme la variété des
larges qui a accompagné l’effusion du
Saint Esprit le jour de la première,Pep- ,
tecôte chrétienne a été lun instrument
puissant pour la marche du Christianisme primitif, ainsi les deux langues que
nous parlons sont un talent dont Dieu
demande que nous lui reaidifins compte.
Dans un imonde qui a connu jusqu’au
^ profond de l’abîme la malédiction de la
haïnie panm les ipeuptes.et qui voudrait
reprendrê unie autre vîè, imais qùl h’a
pas encore appris le chemin de l’amour
envers tous tes hommes, le don des langues est une bénédiction précieuse et
une grande responsabihté.
Placés dans xmi' recoin de dette Europe si morcelée et si multicolore par ses
langues -let ses haditigns c’est à nous
que Dieu demande die prouver, par notre capacité — sansi cesse renouvelée
et approfondie — de saisir deux langues et de 'Connaître deux mentahtés,
que la diversité des langues est raison de fraternité et non d’inâmitié. un
moyen d’entente et non .de dispute, un
instrument puissiant et constructif de la
paix parmi tes hommes et les peuples.
C’est à nous de prouver que la variété
■des lan'gues sans être un obstacle à la
loyaute des citoyensi d’un même pays
est surtout xm moyen pour nous sientir
tous égalemient citoyens d’un monde
qui ne finit pas à une borne placée sur
un col de montagne ou au bord d’une
route, tantôt plus à idroite tantôt plus a
gauche, suivant le reflux de l’histoire
ou la cupidité des grands de ce monde.
Posséder plusieurs langues c’est connaître les hommes sous plusieurs as^ pects, c’est posséder la puissance qui
provoque ce même étonnement qu’éprouvèrenlt les témoins de la Pentecôte
loxtque chacun entendait sa langue maternelle. C’iast donc à nous de prouver
que dans .cette petite .péninsule, qu’un
avion traverse en quelque hèunes et qui
s’appelle l’Europe, les longs rubans de
territoires où la couleur d’une langue
passe par un mélange à celle de la langue ■voisine servent à rattacher et nom à
séparer les peuples et doivent les unir
dans un même essort vers l’amour de
Dieu. Eric Rcllier.
Culli per radio
Siamo lieti di annunziare che sono
stati stabiliti dei culti levangehci per radio, trasmessi dalla stazione di Tarino.
In questa prima fase della sistemazione
dei programmi, i culti trasmesà .saranno
mensih; ma ci auguriamo ché fra iKm
molto possano diventare più cErequantL
La prima trasmissioine a'vrà luogo Domenica 10 giugno alle ore 8.20, Il culto
durerà 25 minuti e sarà presieduto dal
pastore Eynaird. con la partedpazioine di
un doppio quartetto della Corale di
Torino.
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L D E S E
LUSERNA ;SAN QtOVANNI
11*20 maggio, droondati da uri' gruppo di parenti ed amici, i coniugi- signor
Enrico Roston e àgxa Adet'e Pavarin
hamno cedebirato le loro nozizse d'oro. Formuliamo iper esad i migliori auguri invocando le (beniedizioni diel Signore.
SANREMO
Il 13 dioeimbine soon», akuni minuti
dopo il culto, presieduto dal Pastore di
Bordighiera, con ceiehrazionie della Santa Cena, la nostra chiielsa è stata vìolentennante colpiita durante una incursione
aerea. Nel mese di gennaio aliai bombardamenti haimo 'purtroppo continuato la grave opera di distntóione. cosdcchè non è staito ipdu possdibile radunarsi
per 1 culti. •
Però, dopo le pratiche'del caso, ci siamo assdcuirati l’uso della chieBa anglicana di San Giovanni Battista, nella speranza di potervi riprendere le nostre
adunanze. Purtroppo anche quefl; tempio
è stato gravemente dannieggiato nel
corso di una incursi'one aerea del 5 marzo ! L’iedMclo è stato spaccato in due e
la iparte .posteriore è andata completa
mente distrutta.
Codesti shniistri, aggiunti alle gravi
prove <die colpirono ncai pochi nostri
fra/telld e sorelle, alcuni dei quali hanno
avuto la casa distrutta o danneggiata,
ed altri sono stati colpiti in maniere diverse, hanno grandemente turbata la
vita deflla nostra comunità, rimasta' diversi mesi senza Oonduttore. Dobbiamo
essere grati aH’anzdaino L. Mendez che,
durante quel periodo, ha provveduto alrammÉnistrazione della Chiesa ed ha
anche tenuto culti e visitato ammalaiti.
^ * ' l-^a Ven. Tavola, nelle sue sedute
di gennaio, ha deciso idi affidare temporaneamente la direzionte deOla 'Chiesa al
pastore Davide Pons, il quale, da alcune settimane, fa ,k spola fra Bordighera
a Samiiemo, nella misura in cui glielo
consentono le diffiicili cixcostainze attuali.
Una fami^tia della Chiesa ha gentumemite me®o a nostra idisposizione la''
sua casa, par la ripresa dei culti.
n 3 ma^io abbiamo acconnpagnato aB’udtìma dimora la spogliai mortale
del nostro iliratoU-o Feidorico Superchij
il Signore ha richiamato a Sè all’età
di 72 anm. Voglia il Signiore consolaile
la famiglia afflitta.
~ La coUettai per la Cassa di Emaritazione 'ha dato fìnara la somma di lire
810; e quella a favore della Cassa Centrale L. 1790.
— Abbiamo 'ricevuto notizie e doni
anche da fratelli sparsi nella vasta Diaspora. che va dia OspeidaJetti a Savona.
Fcrmuliamo i miglioii auguri 'per
il pastore titolane ideila Chiesa, sig. Gio*vanni Bonnet, e per il ^o sostituto signor Neri Giampiocoli. trattenuti temporaneamente alle Valli iper ragioni di
salute. ^ p
Siamoi pure informati che dal medesimo bombardamento idei 31 dicembre
'1M4 e idà quello lassai più rovinoso del
10 gennoio di quest’anno, è stata colpita, insiemia alla nostra chiesa di Sanremo, pure l’attìgua Casa Valdese e in
modo specialmente grave Talloggio del
Pastore col relativo naobUio, tanto ohe
un fra'iallo dii Chiesa glie ne diava cosi la
notìzia: « Il suo alloggio non è più che
un cumulo di rovine ».
* • *
Esprinuiamo alle famiglie evangeliche
delle Chiese di Vallecrosia e Sanremo
così dimammte .provate, tutta la nostra
Simpatìa fmitema; come pure al ipastore
Davide Pons, che ha visto crollare sotto
alile ripetute incursioni buona parte delristi'tuto da lui diretto, e ohe ha esercitato il suo ministero a favore di quelle Chiese in condizioni così pneoarie e
procellose. Lo Redoaione.
TORINO
La vita leccliesiastica valdese ai svolge con fervore nella capitale subalpina.
A poco a poco, la comunità già di^pCTsa idagli eventi bellici sd ricompone
e si mette sulla via della ripresa in vista della edificazione delle anime e della testimonianza aiU’Evangclo,
Ogni domenica si loelebrano tre culti;
quello ^la domenica pomeriggio in
Corso Vittorio è partìcolaminete conBacrato'all’opera di evangelizzazione,
opera che non è lacUe nè ricca di risultati immediati, ma che ha la sua ragion
d’essere nelle attuali circostanze storile, A questo scopo, i Pastori hanno
fatto ultimamente una eerle di predicazioni sul seguenti argoment':, La Chiesa ensùianar e la sua ragion d’essere D^eordie secolari tra cristiani - Il princopio della vita profonda - Versa una
nuova unità della Chiesa? . La leggenda del grande inquisitore - Fdilimentc
0 vitalità del Protestantesimo?
L’ora è favorevole ad una esposizione
dei problemi vitali dèlia fede cristiana
e ^ una chiarificazione delle nostre posizioni di crist’ani evangelici.
— Il culto di Pentecoste è stato particolarmente consacrato alla ammissione
nella comunione della chiesa di diciot'to catecumieni, distribuiti fra la chiesa
di Carso Princiipe Oddone e quella di
Corso Vittorio. Parecchi di essi, non più
giavanissiTni o provenienti da altra confessione cristiana, hanno dato una bella testimonianza di fede evangelica al
Concistoro. La Corale ha formulato il
suo augur o cristiano per tutti i catecumeni col canto idei « iSiì fedele sinc alla
myrte », cCi V. Sommani
L’Unione Oovanile Valdese prosegue la sua attività e vede aumentare
ogni mariedì sera il numero dei presenti alle riunioni, dove si studiano insieme problemi di interesse spirituale e
culturale.
— La riunione seiittim/male di preghiera, dopo un periodo di rallentamiento ma non di sosta, è ora in via di forte ripresa sotto rimpulso dello Spirito
di Dio che opera quanidO' e idiove vuole.
Alcuni militari alleati vi hanno portato
il contributo della loro persona e della
loro voce.
— In queste ultime settimane, la
Chi^ ha perse a Torino ovvero in località di sfollamento alcuni suoi figli,
richiamati da questa vita. Ne diamo i
nonu e, mentre li ricordiamo all’affetto di qimnti li hanno conosciuti ed amati, pensiamo alle promesse .di Gesù Cristo ,ed atì’opera di redenzione che Egli
ha compiuto j>er noi: Federico Barbero,
già anziano delia nostra comunità; Em^
ma Dech^ Varese e Elisa Meyrmer, due
peraonalità cristiane che hanno lasciato
nella chiesa il ricordo della loro attività e dèi loro amore; Luigi Meille miedico chiiygo nella nostra città; Bianca
NeLda Lantelme, originaria di Inverso
Porte, deceduta dopq una lunga sofferenza; Max Peymt, sventuratamente cadùto negli eventi bellici della fine di
apr le, mentre bì preparava a raggiungere la sua famiglia; Maria Grill, giovanetta di 16 anni, tragicamente caduta nei giorni della lotta; Evcxlaa Bagnoresi Boulard, originaria di Pcmaretto,
spentasi serenamente all’età di 83 atìtiì
nella fiduciosa attesa del suo Salvatore!
~~ Sono stati .relebrati i matrimoni di
Salvatore Gatto con Adiimut Magnetidi Angelo Boggio con Anna Maria Beri
nardi; dì Lui0 Garda con Laura Tron.
A tutti questi giovani facciiaimo l’augurio i una vita fedele e benedetta dal
Signore.
TORRE PELLICE
E’ stato amministrato il Santo Battesimo a Giovoiwni Ghenordo Russo-Frattasi di Alberto e di Nora Rostan. Il
Sommo Pastore bemedca questo tenero
agnello della sua grepge.
Si sono uniti in matrimonio il giovane Valdo .Rostan di Giulio (Santa
Marghierita) e la signorina Giorgina
Smié di Giovarmi (Taglìaretto). Ai cari
, giovani sposi rinnoviamo raugurio di
niolte benedizioni nel Signore.
I* * *
colletta speciale in favore della
Chiesa Valdese, promossa dalla Tavola
Valdese per sopperire ai bisogni eccezionala della Chiesa in questo periodo
d emiCTgenza. ha avuto in Torre Pollice
un lisultato molto soddisifaoente. L’apposito Comitato, presieduto dal professore Attilio JaMa, dopo aver rivolto un
caldo appello in proposito a tutte le famiglie della parroochia oh© si trovavano nella possibilità d’offrire un’oblazione speciale, ha raccolto complessivamente la somma di L. 100.518, mentre
un generoso anonimo <diella parrocchia
stessa vi aggiungeva un altro vistoso
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AA A A A
Doli. GIANCARLO DE BETTINI
MEDICO CHIRURGO
Via Umberto I, 5 (Casa Mollca)
Riceve tutti i giorni dalle 11 àlle 16'
Venerdì e Domenica dalle 10 alle 12
dono di L. 100,000. Coloro ohe non hanno ancora dato a questa in ziatlva il loro
contributo, sono .pregati di farlo al più
presto.
VILLAR PELLICE
Djportantae. Abbiamo, in queste ultime settimane, accompagnato al Campo
del r.iposo i resti mortali di cinque cari
fratelli e sorelle richiamati presso al Signore. Ne ricordiamo rlveneintì © cominossi i nomi, rinnovando alle famiglie
respressionie ideila nostra affettuosa partecipazione al loro dolore e alle loro
speranza. « Cristo Gesù è la nostra speranza ».
Stefano Garmer, figliuolo del nostro
Anziano dei Meiynet, ideoeiduto in segU'ito a breve, violenta malattia, il 22 aprile. in età di 14 anni.
Costanza Caìrus in Barolin. di Maòssa, ritornata flduciosamiente al suo Signore. lo. stesso 22 aprile, in età di 82
anni.
Cateri-na Dalmas ved. Bertin-Maghit
delle Vigne, serenamente dipartitaisi
dai sucri affezionati figliuoli e nipoti, il
18 maggio, sul finire del suo 90° anno
di età.
Daniele Grand, vedovo di Maddaliena
Michehn Salomon, deceduto al Saret
presso la figliuola, in età di 71 anni.
E domenica 20 maggio, una numierosa, commossa folla ha reso gli estremi onori alla salma del nostro diciannovenne .partigiano Vitale Cordin, uno dei
quattro martìri inrpiccati a Giaveno il
17 agosto 1944. Dopo il servizio religioso nel tempio, l’assemblea in lungo cortM, preceduito da una reparto di partigiani in. armi e dal icommissario di Briigata F. Balmias. dal comandanto di Brigata R. Poèt, dal Sindaco e dalle autori- '
tà civili, si è recata al cimitero dove,
primia dell’inumaz ione delia salma, il
commissario F. Bialmas. con vlbraiiti
elevate parole, rese omaggio a tutti i
hositri numerosi caduti per la causa della libertà.
Goni vivo dolcxre ricjeviamo lora la notìzia della .dipartenza, avvenuta a Berand (Montenegro). il 28 febbraio 1944,
'del nostro caro giovane fratello Ernesto Baridon fu Damele, del Ciavòun
d’Vila. combattente con la- Divisione
Garibaldi a fianco deile truppe del Maresciallo Tito.
Alla madre, ai fratelli, ai parenti e
particolarmente lalla .giovane vedova e
ai tèneri figliuoli, diciamo la nostra profonda simpatia nella dura prova, menare. impreghiera, raccomandiamo ognuno di loro al Padre di ogni consolazione
e idi ogni(, speranza.
— La celebrazione della Pace e della
Libertà ritornate ha avuto luogo nella
nostra {oarrocchia, la domenica .pomeriggio 6 maggio, con un culto speciale di
rendiinento di gtrarie, nel. tempio. Vi
partecipavano, adterendo al nostro invito, una diecina di ufflciiali ed ufficialesse dell’Esercito della Salvezza, nella
loro ricuperalta divisa, guidati .dal brigadÌOTe Lombardo e dal ten.-ool. Paglieri. Le numerose, commoventa testimonianze i^e dai nostri amici allifl. potenza e alla bontà dèi Signore hanno
toccato molti cuori. Dopo il culto, l’assemblea ha spontaneamente voluto fare
una beila offerta per Topera dieU’Eserdto della Salvezza in Italia, confermando
cosi ai cari visitatori l’antìciai fraterna
solidarietà della Chiesa del ViUar. j.
M liMi dal I. Uie
della Ma laldeie
IN MEMORIA
DEL PROF. MARIO FALCHI
Per Céilegio; Profesori IVon Adolfo,
L. 100; Jalla Attilio, 100; MaruUo
Anna, .100; Monastier Adelina, 100; Salma Elsa, 100; Longo Edoardo. 100; Bertalot Aldo, 100; Pons Teofìlo, 100 - Armand Hugon Augusto. lOO'; Costabel
Gino, 100; Bein Ernesto. 100; Mlcol
Luigi, 100; Ing. Eynard Massimiliano,
100; Tron Samuele, 100 - Gay Marcella, 50; Aw. Gay Cesare. 100; Prof. Bqsio Amina, 50; Monti Eimilia, 50; Stalè
Samuele. 100; Blengini Candida 50; Famigli© Cionino e Zimino, 200; Studenti Passini, donino e Zimino, 100 - Professoressa Luchind, 100; JameB Gay e
famiglia, San Giovanni, 200 - Toma«tal
Carlo, 50.
Canti giovanili
E-.'-s:;ndo stato incaricato di curare una
nuova e ,più ampia edizione dei «Canti
G.ovanhi », già pubblicati a cura della
Federazione delle Unioni Vialdesi e favoreyolniente accolti negli ambienti delia ^oventù, invito caldamente tutti gli
amici' del canto a volermi inviare, non
oltre il ¡30 giugno, i loro consigli, le loro
proposte, oltrè al materiale ohe vorranno mettere cortesemente a mia disposizione, sia in lingua i- aliana che in lingua francese, iper la maggior diffusione
di sani e buoni canti tra la nostra gio.,ventù.
Pastore E. Rostan
Torino.
Goyerao Militare Alleato
del Territorio Occupato
Chiusura di Frontiera
ORDINANZA GENERALE N. 39
Io, EUery W. Stane, Contrammiraglio
nella Riserva della Marina degli Stati
Uniti^ Ufficiale Capo ,per gli Affari dvili, m nome e per conto .del Comandante Supremo Alleato e Governatore
Militare, ordino quanto segue:
Articolo I.
Nessuno può attraversare la frontiera tra r Italia e la Francia o tra Tltalià e la Svizzera sia per entrare in Italia che per uscirne, salvo che vi sia autorizzato per iscritto da o per conto del
Comandante Supremo ARiaato.
Articolo II.
Chiimque violi la presente Ordinanza sarà, se riconosciuto colpevole dà un
Tribunale Alleato, passibile di pena ide- j
tentiya o pecuniaria o di entrambe con
i aggiunto o meno di, altra legittima
pena a giudizio del Tribunale.
Articolo III.
La presente Ordinanza .entrerà in vigore in ogni provincia o .parte di essa,
neT territorio soggetto al .Governo Militare Alleato, alla data della suai prima
pubblicazione nello stesso.
Per il Comandante Supiremo Alleato
e Governatore Militare:
EUery W. Stane
Oontrammiraglio della Riserva
della Marina degli Stati Uniti,
Ufficiai© Capo per gli Affari
Civili
Domenica 3 corrente, per iniziativa
del Sindaco idi Torre Pellioe, sd sono radunati nella Sala Comunaile di Lusema
San Giovanni i Sindaci di Pinerolo. Torre Pellice, Lusierna San Giovanni. Bobbio Pellioe, Villar PelUice Angrogna,
Bricheraisío. Bibiana, San Secondo. Bagnolo, Barge e Cavour per discutere in
meriio alla sollecita ricostruzione del
Ponte fenioviario e stradale sul Chisone. Gli intervenuti si sono accordati di
dare incarico alla S. A. il Toro, che si
è offerta di svolgere gratuitamente, nel
più breve tempo possibile le pratiche
necessarie e <¿ allestire il progetto al
fine di poter con sollecitudine iniziare i
lavori.
Questa soluzione è stata resa necessaria per levitare che. data la poca importanza dtelTopera n confronto di tante altre, TAmntìnistraZione Provinciale
e Ferroviaria non avrebbero .potuto
prendere esame tale ricostruzione se
non dopo molto tempo.
Infine è stata nominata una Commissione che dovrà incaricarsi della pronta
realizzazione e studiare e risolvere la ,
parte finanziaria del progetto.
Essa è composta: Avv. Risso, Sindaco di Pinerolo: Doti. Girando Sindaco
di Torre .Pellioe; Sig., Gay James, Sindaco di Lusema San Giovanni; Marchese Sant’Elia, Sindaco di Brìcheraaio;
Avv. Cogo, Sindaco di Barge.
Ea famiglia di
GINO lflAR¥IN;k¥
caduto per piombo tedesco VII novembre 1944, sopra Pomeano, ringrazia vivamente coloro che hanno trovato Da
salma e ne hanno avuto cura, il pastore sig. Bertin, e quanti hanno partecipato alle esexpiie.
Invfrso Porte (Comibina), 5 aprile 1»45.
Pastor» GIOVANNI BONNBT, Dlrettor»
Arti Oraflcht « L'Alpina » - Torre PstUce
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