1
%
Í
Ì^Shn^HP
^ ^
m
*1*
Speti^, ,.. _
Biblioteca VaHoaa
(Toritìo)
TOHRE PELLICE
Q ù ì D d i c i n a 1 •
della Chiesa Valdese
Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le guA avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spiritò nuovo
Anno LXXX — Num. 39
Una copia L. 20
i 7'!.. 600 per l'interno ^co p in iucéTlo 1000, per Tintenio I Spedix. al>b. poetale II Gruppo I TORRE PEljLICE, 8 Dicembre 1950
ABBONAMEN TI 1000 per Teitero | »aMjL 1600 per l'eetéro j Cambio d'indirizzo Lire 30,— | Ammm^^Clandiann^Tora^^eUie^^-C»C-P'^2-l£W7^
Riempo di Avvento ^
Nel glorioso concerto di voci celesti e terrene
che salutano la venuta del Salvatore risuona pure
una soave voce di dorma.
E’ una nota particolare nella grande armonia,
non è quella di un Giovanni Battista o di un angelo nè quella dei pastori o dei Magi, è l’umile apporto di una donna tra voti eccelse, maschie e forti, che proclamano la venuta del Redentore. E’ la
voce di Maria madre di Gesù.
sto per Vorgoglio umano ineoUSS^ hanno salutato la venuta del Redentore. E’ajj^izione e l’orgoglio che ancor ieri hanno insangi^nato l umanità dipendono da vocazioni infernà^ ma la vocazione cristiana è vocazione all’umiltà.
Lacrime
Cantici
L'Eterno le ha affidato teste una missione che
porrà un peso grave sulle sue esili spalle ed impegnerà tutta la sua vita. Altri sarebbe impallidito
e venuto meno nell’animo, Maria risponde: « Siami fatto secondo la tua parola » {Luca 1-38) e poco dopo, intona il Magnificat, l’inno composto coi
canti imparati fin daU’infanzia nelle sacre pagine
dei profeti e dei salmi. Essa risponde alla vocazione divina con quella lode e quell’allegrezza che
avranno una importanza di primo piano nell’economia del Regno, e che Maria già inttdfsce come
per senso profetico, ed a cui si abbandona, incurante se il trionfo d’esso sia ancora lontano e se
prima d’allora la .spada del vaticinio divino debba
ancora trapassarle l’anima. La sua gioia è uri atto
di fede ed è un servizio di Dio, è un po’ di quel radioso avvenire anticipato nel presente.
Qualche volta è anche vocazione, ¡al sacrificio.
Rivediamo ancora Maria sul Golgota ai piedi
della croce. Non sempre le donne hanno il coraggio di accompagnare i loro cari fino .alla tomba.
Maria ha seguito fedelmente Gesù fino al luogo
del suo supplizio ed i chiodi che hanno, trapassato
le carni dòl suo Figliuolo hanno strasàato l’anima,
sua. Pure, essa, non si è coperta gli oipchi per non
vedere ed ha accettato con sottomissione il suo
supplizio morale. Potrebbe dire con San Paolo:
« Quel che manca allo afflizioni di Cristo lo compio nella mia carne » (Colossesi 1: 24). Non parla
e non sembra neppure che pianga, ma la sua sola
presenza in quell’ora arinunzia l’amor di Cristo
con una eloquenza infinita.
Preghiera
Umiliazioni
La sorte di Maria come ci è descritta negli
Evangeli sembra attuarsi lontano da questo inizio
felice.
La ricordiamo nel tempio alla ricerca di Gesù
dodicenne:
— Figliuolo, perchè ci hai fatto còsi? (Lite.
2: 4,8).
— Non sapevate ch’io dovea trovarmi nella Casa del Padre mio? {Lue. 2: 49).
La ricordiamo quando manda a dire a Gesù intento a predicare:
— Tua madre e i tuoi fratelli son là fuori che
ti voglion vedere {Lue, 8: 20), e Gesù risponde:
— Mia madre e i miei fratelli son quelli che
ascoltano la Parola di Dio.
La ricordiamo alle nozze di Cana quando ode
dalla bocca del suo Figliuolo quel: — Che v’è fra
me e te, o donna? {Giov. 2: 4).
Vocazione all’umiltà quella di Maria. Non si
pasce davvero di personale ambizione questa madre, a fianco d’un Figlio troppo grande per lei,
che le sfugge continuamente per seguire un destino
ch’essa stenta a comprendere. Maria non protesta,
non si lamenta, non fa questione di amor proprio,
abdica a sè stessa. Quella regola che il Battista
enunciò verso la fine del suo ministero: « Bisogna
che Egli cresca e che io diminuisca », Maria l’ha
vis.suta tutti i giorni della sua vita. Non c’è più po
Gli Evangeli ci mostrano ancora una volta Maria e in un giorno felice. Èssa e nell’alto solaio con
i 120 sui quali è disceso lo Spinto Santo, ha pregato con loro e collaborato a quell opera cU intercessione per cui il divino Consolatore stato flato.
Non possiamo sapere se la sua preghiera portò
maggiormente l’impronta della Umidita, del fervore o della fede, ma possiamo dire che fra i 120
ebbe un posto indispensabile quanto quello di
Pietro, di Giacomo e di Giovanni e che da lei come dagli altri si sprigionò una parte di quella potenza spirituale di conquista che in quel giorno
fondò la Chiesa Cristiana.
E tu?
Sorella che leggi, hai udito quale vocazione ti
è rivolta nell’esempio di Maria? T’avevano detto
che il compito della testimonianza cristiana è particolarmente destinato all’uomo, non è vero! Anche tu hai una parola insostituibile da dire, una
nota essenziale da far vibrare nel grande concerto
dell’Avvento che annunzia Gesù...
E tu fratello, a cui la voce dei Giov. Battista,
dei tuoi Pastori e persino dei principi del pulpito
non ha forse bastato per far trovare Gesù, considera se forse nell’umile messaggio di una donna
che vive sotto il tuo tetto — sposa, sorella o madre, io non so —, non vi sia quel che manca alla
tua fede, e ricevilo!
Quel che importa, fratello, sorella, è che anche
le vostre voci si uniscano al grande concerto che
saluta in Gesù l’alba di una vera risurrezione.
Amen !
E. G.
Quando si è triste da morire, si ode la
:oce di Gesù che dice: « Perchè ti disperi?
fo non t’abbandono, poiché se non t’amasli, nonostante i tuoi peccali, non sarei mor-,
a per te! » e una divina pace vi scende nel
more.
disputatovi da Satana, scenderà nel rostro
Con lo spirito, o con le mani, muoviamoci sempre. Facciamo prima i lavori più
noiosi. Non ci stanchiamo mai di muoverci prima di aver fatto tutto il nostro dovere e che ogni nostro movimento, spirituale
o manuale, sia alla gloria di Dio.
Quando, con gran fatica, abbiamo fatto
il nostro dovere e sentiamo come se Dio ci
avvolgesse col manto del Suo amore, è cosi triste doversi dire: « Non l’ho meritato! » Ma chi mai potrà dire di meritare
quell’Amore Sublime? Neppure gli angeli
del cielo. Dobbiamo, dunque, consolarci e
godere quell’Amore immeritato, come i bimbi, da poco nati, nel braccio della madre
che le danno tanto lavoro e sovente tanti
fastidi, godono dell’amore materno.
Gli angeli ci aiutano, massaie, quando
siamo così stanche che non sappiamo come
voltare un materasso o portare una pesante
brocca nella camera, purché invochiamo,
con fede, il loro aiuto. E per tutti i lavori
che dobbiamo fare, Dio ci dà nuove forze,
se lo preghiamo, come Davide (Salmo 6:
2, 3): « Abbi pietà di me, o Eterno, perchè
son tutto fiacco; sanami, o Eterno, perchè
le mie ossa son tutte tremanti ».
Quando nonostante le più fervide supaliche a Dio di darci amore per i nostri nemici, non si riesce ad amare qualcuno che
di ha fatto tento male, diciamogli quando
lo incontriamo: « Perchè mi odia cosi? Peniate che io l’amo tanto! » E si vedrà il suo
viso oscuro rischiararsi, la sua mano stringere la vostra e l'amore, tanto agognato.
La morte non ha spaventi per noi se preghiamo giornalmente Iddio, dopo di averlo
supplicato di perdonarci i peccati e di darci umiltà, fede, purezza, pazienza e amore
anche per i nostri nemici: « Dacci una bella morte senza paura e spaventi! »
I 50 milioni
Responsabilità
1) Perchè soltanto quest’anno è
venuta alla luce la gravità della nostra situazione economica - finanziaria?
2) Perchè non se ne è mai parlato
prima?
3) Come mai, aU’improwiso, ci
troviamo di fronte alla necessità di
dover raccogliere la imponente somma di 50 milioni?
4) Quali sono le cause ette-hanno
determinato l’attuale situéiione?
Queste le prime domande che vengono rivolte da gran parte di coloro
che vengono soUeicitati a rispondere
aU’appelio rivolto' dal Sinodo.
Domande che implicano, in fondo,
la persuasione che per anni i danari
affluiti alle Casse della Chiesa non
siano stati bene amministrati.
Domande alle quali, peraltro, se
poste da coloro che sono mossi da eftettivo interessamento per la vita
della Chiesa, è doveroso rispondere.
ne su un piano concreto, aderente
alla realtà, per porre gli organi della Chiesa nella possibilità di iniziare
una nuova a gestione » con criteri di
sana amministrazione.
Onestà di glLÙjdizio
Ma davvero possono i hdoni Vaidesi affermare che nessuno, dal 1945
gd oggi, li ha mai invitati ad aumentare le contribuzioni per adeguarle
ail’aumentato costo della vita e quindi alTaumento delie spesé dèlia Chiesa? Ma davvero possonìp^idire in perfetta coscienza che la Tl^idiiiesta dei
5U milioni è una improvvisa è spiacevole sorpresa? Ma non è da anni che
là "gestione finanziaria ritorna puntualmente ad ogni assemblea di Chiesa, ad ogni conferenza distrettuale,
ad ogni biuodo, come l’argomento
più preoccupante e più discusso?
iNou devono piuttosto riconoscere
molti di questi Valdesi di non avere
mai preso sul serio gli inviti loro rivolti, di non avere mai assunto interamente la loro parte di responsabilità, aspettando che altri dessero l’esempio, e con la speranza che in qualche modo le cose si sarebbero aggiustate, com’era sempre avvenuto?
Più che l’aria, Dio è ovunque ed il Suo
Amore avvolge la terra. Chi non ne vuol
sapere e vive nell’antro dei suoi vizi, soffocherà come il minatore chiuso nella miniera senz’aria, poiché i vizi pesano sull’uomo più che la mancanza d’aria in una
miniera.
Le richieste del Sinodo
Perché pregare Dio di darci la salute?
Portiamo il nostro peso come lo portò S.
Paolo, infinitamente superiore, e preghiamo solo Iddio di darci da portare anche li
pesi dei nostri cari pur di dare a loro salute e felicità in Lui. A noi la Sua grazia
deve bastare. (2 Cor. 12: 9).
F. Maurin.
Tale minimo indispensabile si concreta in due richieste:
a) contribuzione straordiaprhi ~ dì
50 milioni;
b) aumento delle contribuziópi. ordinarie adeguato aU’intervenuta svalutazione monetaria.
La prima richiesta serve in parte
a coprire il deficit deU’ultimo anno,
in parte a reintegrare somme preesistenti, destinate a specifiche opere
alle quali si è dovuto invece progressivamente attingere per sopperire alle necessità generali dell’opera, in
l)arte infine per costituire quel minimo di fondo di cassa indispensabile per poter provvedere alle sjjese
normali all’inizio di ogni esercizio
finanziario, quando le contribuzioni ordinarie non affluiscono ancora
che in misura insignificante.
La seconda richiesta è motivata
dalla necessità di evitare per i prossimi anni la chiusura in passivo del
bilancio. ,
Come ristabilire
requilibrko ?
Con ciò si è risposto ai primi due
interrogativi, e si è prospettata anche la risposta agli altri due.
Dalla guerra in poi l’aumento delle contribuzioni non è stato adeguato alla progressiva svalutazione della moneta, mentre le spese — per
forza di cose — hanno dovuto seguire il corso della svalutazione. Si può
avere l’illusione che negli anni scorsi le contribuzioni siano aumentate,
ma, appunto, non è che una illusione. In realtà, ove si tenga conto del
coefficente di svalutazione, le contribuzioni dal 1939 ad oggi sono diminuite. Ogni membro di Chiesa dà
oggi» itt media, una contribuzione
che, tradotta in valore reale e non
nominale della moneta, è inferiore
a quella che dava nel 1939. Basterebbe, a convincersene, ohe ciascuno facesse un piccolo rapporto: veda
quanto dava nel 1939, controlli se
oggi dà la somma di allora moltiplicata per 50. Se questo non si verifica,
è chiaro che egli ha diminuito la sua
contribuzione. Da ciò un divario,
tra entrate ed uscite, che, protrattosi ed accresciutosi per anni (e nessuno lo ha mai nascosto), è giunto
ad un punto critico, in cui lo squilibrio è apparso tale da non poter essere superato con mezze misure' ed
ottimistiche illusioni. Questo e non
altro ha detto il Sinodo, con tutta
chiarezza, indicando anche tpiale
dovesse essere il minimo indispensabile per poter ricondurre la situazìo
Deve quindi essere ben chiaro a
tutti che soltanto se le due richieste
otterranno una risposta mtegraÌB e
prcàt^,, l’equilibrio potrà litauerzi
ristahilitó : iutrimeuti gli sforzi saranno inutili, perchè le offerte fatte dovranno servire a sopperire a necessità contingenti ed immediate, invece
di venire impiegate nel quadro di una amministrazione sanamente impostata e condotta. Non si potrà rimproverare al Sinodo di quest’anno di
non aver parlato chiaro: esso ha assunto la propria responsabilità. Faccia ogni Valdese altrettanto, senza
attendere di veder© ciò che faranno
gli altri, ed assuma la propria responsabilità, non soltanto in relazione alle sue contribuzioni, ma in relazione ad ima partecipazione attiva
a tutta la vita della Chiesa. Soltanto
quando avrà dato veramente qualcosa di sè, potrà onestamente rivolgere alla Chiesa critiche fondate e costruttive più di quanto non lo siano,
attorno aUa tradizionale tazza di thè,
le sussurrate insinuazioni e le ancor
più tradizionali maldicenze.
Aldo Ribel
Da una conferenza tenuta a Trieste è stato pubblicato
Il Dogma deii’Assunzione
alla luce dell’ Evangelo
fU Giorgio M. Glrardet
E’ un accurato esame della recente proclamazione dogmatica, dei fondamenti biblici del culto di Maria e
delle gravi conseguenze che il crescente sviluppo della pietà mariana
può avere per la purezza della fede
cristiana. E’ un interrogativo rivolto
al Cattolicesimo romano nei riguardi del nuovo dogma.
Prezzo L. 100.
Richiederlo presso le librerie delle chiese o direttaiùènte all’Edifore
Mario Cozzi, Viale.XX Settembre 23,
Trieste (Conto coir, postale 11-5240)
aggiungendo! X. IO per le. iqyese pòstali.
2
■#Ÿ'
t —
. í¿ SQii
. T ^ ' fJ
tifi
^•níí»- ,
L’ECO »DELLE VALU VALDESI
L'' uoïho "fíá
■;#
-.■MC'- *■■
&
lA
per
esser
Re
Una pagina di questo libro
e L/homme né pour être R,oi»
è stata pubblicata nel numero
scorso — // nostro colla/
horatore esprime la sua api/
nione personale. ied.
Questo poderoso lavoro ora pubblicato in due volumi (600 pagine)
d^e Edizioni A.' Venseigne du clocher — cioè dal reparto Pubblicazioni deU’Eglise Nationale del Cantone di Vaud — è uno dei numerosi
tentativi elaborati in questi ultimi
cinquantanni per « adattare al teatro » — e quindi, inevitabilmente,
per « teatralizzare » più o meno —
la vita e l’insegnamento di Gesù.
Alle manifestazioni sacre di Oberammergau —; vere e proprie rappresentazioni teatrali, svolte con elevato senso d’arte e con sincera devozione religiosa — si sono aggitmte
frequenti rappresentazioni occasionali più o meno mutilate od alterate... e più o meno scadenti; D’altra
parte il cinematografo ha prodotto
non pochi films «li ambiente più o
meno palestinese o di atmosfera più
o meno romana (o pseudo-romana)
— tipo — per intenderci Ben Tiur
e Cabiria — in cui la persona e i
tempi di Cristo compaiono sullo
schermo, di faccia, di tre «piarti o
di profilo, in primo, in secondo o in
terzo piano.
Eccoci adesso a «piesta novità libraria L’Uomo nato per esser re che
rappresenta un tentativo di portare
Gesù non più sullo schermo del cinema, ma nel campo acustico della
radio; un tentativo, cioè, non solo
di narrare la vita del Maestro, ma di
farlo in certo «piai m«>do rivivere fra
noi avvalendosi non già di una rappresentazione visiva, fatta di personaggi che si muovono, che agiscono
e che parlano; ma di una rappresentazione uditiva soltanto, fatta c«m
l’ausilio esclusivo di voci, parole,
mmtm e zuoui- Tutto il resto (cioè
qnasi tutto) lasciato adtitosnagina~zione degli stBOOÌttìsoàT,
Ardua impresa!
Poiché è appunto... tutto queQo
che manca che mi pare debba compromettere irrimediabilmente — direi (piasi « per forza di cose » —*• anzi « per definizione! » — non dico il
valore intrinseco dell’Opera (sempre apprezzabile come si merita),
ma i risultati positivi dell’Opera
stessa, l’efficacia spirituale delle sue
manifestazioni*
Una scrittrice inglese — Dorothy
L. Sajrers — la «piale in gioventù ha
fatto del teatro e poi si è acquistata
una certa fama come scrittrice di romanzi polizieschi — ha compiuto, a
un certo momento della sua carriera
letteraria, «piello che, se non vuol
chiamarsi « conversione », rappresenta però una diciamo « svolta » di
non trascurabile importanza.
La Signora — o Signorina — Sayers si è immersa nello studio della
lingua greca e della storia. e«Mìlesiastica, ha fatto molta esegesi e parecchia teologia, è penetrata nel vivo
del folklore orientale, ha letto molto, forse avrà riflettuto altrettanto.
Da questa abbastanza seria preparazione è uscita, nel 1938, una Composizione natalizia che ha attirato
l’attenzione del pubblico inglese e
suscitato il articolare interesse del
Dott. J. J. Welch, Direttore, per la
parte religiosa, delle radio audizioni della B. B. C., la radio nazionale
inglese. Alla domanda del Dott.
Welch, la Sayers si è risprofondata
negli studi e nella meditazione, ha
dato libero corso all« sua ricca fantasia ed ha prodotto, nel 1941-42,
dodici « atti radiofonici » che, in
questi ultimi dieci anni, sono stati
ripetuti varie volte —*• uno al mese ■—
nel corso di un anno. Si tratta duh«pie di un voluminoso lavoro che,
nel complesso, richiede nove ore di
svolgimento e *1»« — «na volta staim
pato« {Nrima Ü» lo|l«se e adetao in
franoese — coftltuiscc i due volumi
(600 pagine) a «di abbiamo più soprfl accennato*
Ci sarebbe da discuteere «pii la
questione fondamentale: cioè l’opportunità, la convenienza, la' possibilità di fare della vita e dell’insegnamento del Cristo xm’Opera teatrale. La trattazione, anche superficiale, d’un simile tema richiederebbe assai più spazio di «piello di cui
disponiamo. Anche se nutriamo fieri dubbi in proposito, diamo dunque
per ammessa «presta possibilità, questa opportunità e questa convenienza. In tal modo possiamo subito affrontare la questione che, nel caso
nostro, più importa: E’ un’Opera
riuscita l’Uomo nato per esser re?
Riuscita — intendiamoci dal
solo ponto di vista che qui c’interessa: non quello letterario, artistico e
radiofonico; ma il punto di vista
storico, morale e religioso?
Riuscita — vogliamo più precisamente dire — nel senso di avere prodotto dei risultati positivi, valutabili moralmente e religiosamente apprezzabili?
In una sua lettera introduttiva, il
Dott. J. J. Welch risponde affermativamente e cita vari brani di corrisp<mdenti occasionali i quali dichiarano d’essere stati più o meno pr«>fondamente impressionati, influen«
zati, risvegliati, se non addirittura
a convertiti » da queste do«lici radioaudizioni.
Considerate da un pimto di vista
rigorosamente critico «preste testimonianze hanno un valore dirò coà.
«Í relativo ». Esse rappresentano l’esperienza «li «piei ra«lioascoltatori
(«pianti?) i «piali hanno sentito il bisogno di scrivere, mentre non abbiamo ahnm elemento per conoscere
Tesperienza di tutti gli altri u«litori
(quanti?) i quali questo bisogno sentito non hanno. Siamo nelle condizioni medesime (he sì verificano in
altri casi analoghi: i p«>chi che manifestano andando al banco salutista
flei penitenti, o ringraziando il conferenziere sceso dalla cattedra, di
fronte ai molti che — per le diverse
ragioni — non manifestano e riman
gono al loro posto, oppure si allontanano silenziosi dalla sala.
Con questa constatazione di fatto
non intendo dawdto infirmare^il valore intrinseco delle sìngole testimonianze riportate; intendo soltanto
prospettare l’importanza delle proporzioni — se preferite —• mettere
in rilievo il rapporto tra i vari piani
—* dirò cosi del quadro che ci vien
presentato.
5 E concludo semplicemente dicen,
do che il «pla«lro * stesso considerato
nei suoi vari piani^ nelle sue molteplici proporzioni^^ quadro cosi e
come viene un3fteralmente commentato — non Mprobante perchè
troppi elementi molto variamente apprezzabili —^ restano nella penombra o ci son«j*i'lrempletamente ignoti.
Giovanni E. Meille
m
4
Le Comité Wdlon
13 setacci
Un tizio giunse un giorno tutto trafelato in casa del filosofo Socrate e gli
disse :
— Ascolta, Socrate, devo raccontarti come mai il tuo amico...
— « Fermati », interruppe il filosofo. « Hai tu passato attraverso a tre
setacci quanto mi vuoi dire ? »
— Tre setacciò ■— rispose ràltro
pieno di stupore. ’
— Si, caro amico,' proprio tre setacci ! Lasciami vederé se quanto stai per
dirmi può passare attraverso ai tre setàccii II primo è quello della verità.
Hai tu esaminato se tutto ciò ohe ra'
vuoi dire è vero ì
— No, l’ho udito dive e..
— Bene, bene. Ma certamente lo
hai fatto passare attraverso al secondo
setaccio : quello della bontà. Ciò che
tu mi vuoi raccontare, anciie se non
è completamente vero, è almeno qualcosa di buonoì
— No, gli rispose l’altro esitando, al
contrario...
— Hum ! interruppe ancora il filosofo, proviamo di servirci del terzo setaccio e chiediamcfci se è veramente
utile che tu'mi racconti ciò che ti ag'ta
tanto...
— Utile ì non propriamente...
— Ebbene, disse Socrate sorridendo, se ciò che mi vuoi dire non è nè
vero, nè buono, nè utile, dimenticalo
e non te ne preoccupare p’ù.
C’est en 1735 que fut constitué
à Amsterdam le Comité Wallon, formé par les pasteurs d’Amsterdam,
la Haye, Délit et Rotterdam, églises
qui avaient contribué avec plus de
générosité pour subvenir aux nécessités des Yaudoîs : les Yallées avaient
dû supporter en 1728 une grande inondation et là population était assez misérable. Ce n’était pas la première
fois que les Hollandais venaient au
secours de nos ancêtres ; il suffirait
rappeler les collectes faites après les
Pâques Piémontaises de 1655, l’hospitalité au Modérateur Légeir, l’intervention d plomatiqiie continuelle, et
l’appui financier et moral donné au
moment de la Glorieuse Rentrée. Mais
dès 1735 le secours hollandais aux
Vallées devait devenir constant et
précieux, l’intérêt pour toutes les questions de notre église, minutieux, et les
liens toujours plus fraternels.
L'oeuvre du Comité
Le capital initial était de 21.015 florins, avec un revenu annuel de 700
florins, qui étaient envoyés chaque année aux Vallées; on expédiait d abord l’argent à Turin, chez quelque
marchand hollandais, et plus tard vaudois, comme Long ou Vertu ou Peyrot; aussitôt un pasteur ou un laïque,
ou même tous deux, partaient des
Vallées, retiraient l’argent et le distribuaient selon un devis établi dans
tous les particuliers par les commissaires wallons. L’argent était surtout
destiné aux écoles, grandes et petites,
et aux régents, aux pasteurs et à leurs
veuves.
Les commissaires entretenaient aveo la Table une correspondance soignée et affectueuse, s’intéressant de
la moindre des questions, et souvent,
hélas i, des querelles entre églises et
entre pasteurs : plus d’une fois il durent faire sentir le poids de leur force
morale et financière, et prononcer des
menaces, pour mettre à l’ordre les
Vaudois. Nos églises traversaient vers
la fin du XVIlI.e siècle une période
très difficile, de décadence morale et
dé manque de piété : les pasteurs, mêmes trop cultivés et philosophants,
étaient quelques fois des conducteurs
incapables de leurs communautés.
Les étudiants vaudois à l’étranger
étaient suivis par les commissaires avec attention, et leur conduite était
¥iULDlilI
L'Appello straordinario del Sinodo per raggiungere la cifra di
5 0 m I L I 0 n I
deve avere una risposta positiva entro il
Ogni Valdese consideri con onestà davanti
deve essere il suo personale contributo e lo
lidarietà e di fedeltà.
31 DicemBRe
a Dio ed alla propria coscienza ^quale
offra alla Chiesa come un segno di so
J;
ocntrôléa*; aussi insistèrent-ils plus lard
pour qu’on fonda l’école latine, afin
d’éviter que les jeimes restassent trop
longtemps loin du pays.
Le capital du Comité fut augmenté
un peu à la fois, grâce à la sage administration et à de nouvelles collectes :
en 187.5 il était d’environ 100.000 florins. Le subside hollandais ne manqua
qu’à une seule occasion, de 1806 a
1815, sous le régime de Napoléon : la
situation fut alors favorable aux Vaudois, puisque les Eglises furent administrées par l’Etat et les pasteurs tiraient leurs gages par le gouvernement.
Ce qui fit que les conséquences de la
privation momentanée du secours hollandais ne se firent pas sentir.
Relations cordiales
et fidèles
Les relations entre l’Eglise Vaudoi.^e et le Comité Wallon (qui est appelé en Hollande le Comité Vaudrais)
ne furent interrompues que par la récente guerre, a partir de 1939; mais
le Comité n’a pas cessé d’exister pendant la période la plus malheureuse
de l’histoire hollandaise et au lendemain de la libération les membres do
le Comité n’a pas cessé d’exister pentact' avec la l'able pour avoir des renseignement officiels sur la situation;
enfin, tout dernièrement, cette commission, p.i-ésidée dignement par le pasteur Roth, est venue elle-même aux
Vallées pour se rendre compte des nécessités et établir de conséquent le :
programme de travail. Pendant la
guerre, le comité s’était borné à toucher les intérêts des fonds gérés et à
augmenler ainsi les fonds de caisse;
les mesures et les décrets financiers
établissent que les intérêts dés fonds
déposés en Hollande ne sont pas transférables, et c’est grâces aux démarches pressantes et assidues du Comité que les difficultés ont pu être eh
partie surmontées ; en 1948 on envoya
à la Table 1.000 florins, le double en
1949.
Il serait peut-être utile que l’appui
du Comité Wallon soit destiné à une
oeuvre spéciale, ce qui faciliterait surtout son travail en Hollande. Nous
visons d’une façon particulière au Collège Vaudois: son déficit est., pemianent, at, d’autre part, le Comité Wallon a toujours eu comme soin particulier tout ce qui concernait l’instruction aux Vallées 4'audoises.
Les Eglises Wallonnes ont suivi de
tout temps l’histoire et le vicissitudes
de notre Eglise : les liens serrés p:«r
la foi et la langue commune et l’amour du Christ ne sauraient se dé
mentir. Aussi nous remerçions vive
ment le Comité Wallon pour son «n
térêt à notre situation, pour les soins
dont il suit notre oeuvre en Italie et
pour l’aide si efficace et généreuse
dont il nous bénéficie. Que Dieu bénisse son oeuvre et le témoignage de
nos frères hollandais. .
Auguste A. Hugoo
tí
L'APPELLO SPECIALE
Vili elenco dei doni
Colucci Guido, Orsara
Chiesa di Pachino
Paul Cornuz, Vevey
Vedova Umberto, Chioggia
Trincherà Salvadori Guido,
S. Giorgio
Severino Giuseppe (1 vera.) C
Cassia Beniamino »
N. N. »
Calabro Pietro, »
De Laurentiis Ottavia »
Miniano Giovanni »
Suor M. Grill, Pomarctto
Suor Vera V. »
Suor Gaetana T. »
Massel E, Hove, ViUasec«»
Massel Edoardo »
Malanot Giovanni »
Malanot Grill Melania »
Pons Emanuele, fam. »
dot ved. Àlesaandrina a
Mennsan Bartolomeo »
Viglielmo Enrico »
VigUelmo Elena »
Ferrerò Elena, fam. »
Ifnranda Lnigi »
Mantida Lnisa >
Colonìb Loniée, Pinerolo
Pons Liliana »
Pons Alba »
Griglio Giacomo »
Le 5000
» 4900
D 1500
J) 1000
> » 30000
l » 10000
1500
» 2000
1000
» 2000
n 200
» 5000
» 5000
» 5000
» 1200
y» 2000
» 600
» 600
1500
» 1000
» 1000
1» 1500
» 3000
» 1000
» 5000
» 2000
t 2000
9 1000
9 1000
9 6000
Corion Maria »
Vicino Aurelio e Marinccia »
Pasquct Alina »
Rizza Marianna n
Balmas Giulio e fam. »
Montaldo Beniamino »
Paschetto Ugo »
Godino Filippo »
Garro Beniamino e fam. »
Griva Giuseppe e fam. »
Paschetto Gino e Giulia »
Laurenti Agostino e Margherita
Balmas Paolo c Margherita »
Talmon Marcello e Elvira »
Rcynaud Celestina »
Peyran Augusto »
Gardiol Attilia »
Geymonat Pietro e Maria »
D. A. G. »
Pons E. o R. »
Cardon Elisabetta »
Godino Ermellino »
Barosso Lidia »
Scuola Domenicale S. Secondo »
ChieM di Napoli (3 vera.)
Enrico Meille, Roma
Gasparotto Teresa »
Gasparotto Bianca Maria »
Pennington de Jongh »
Emanuele Quattrini, Ferrerò
Alberto Fona, Perrero-Maniglia
5000
2000
1000
1000
2000
1000
2000
5000
5000
5000
4000
2500
2500
1000
2000
1000
5000
10000
1000
2000
5000
3000
500
3300
85000
20000
10000
20000
20000
20000
1000
wj
M
I
Giovanni Micol » » 1000
Oreste Camd » » 1500
Silvia Ribet » » 1000
Giulio Poet » » 1000
Ernesto Ribet » » 1500
Giulio Genre » » 2000
Vinay Forengo » » 1000
N. N., Ferrerò » 1350
Pons Enrico, Francia » 200*
Giuseppe Castiglione, Bari » 10000
Lupoli Rosa, Bari » 5000
Schiralli Emma » v 1000
Margherita Tron Revel, Luserna
S. Giovanni » 50000
Roberto Revel » ‘ » 500000
Amilcare Pasquet, Torre Pellice » 10000
Giuseppe La Scola, Bari, 2 offerta » 1816
Gino La Scola » » » 1650
Ugo La Scola » » « 16S0
Chiese Taranto, Grottaglìe, Ginosa » 12620
Chiesa di Genova 2 vera. » 300000
AVVISO
La Commissione per U nuovo Catechismo
Valdese ricorda ai Sigg. Pastori che, secondo la deliberazione presa nella seduta dei
Corpo dei Pastori durante il Sinodo scorso,
essa riceve suggerimeMi ed indictvsioni riguardo al Catechismo fino (d 31 dicembre
1950.
Per la Commissione;
E. Aime, Pastore
llcuho di [amiglid
Ascolta, Israele: l’Eterno, l’Iddio nostro, è l’unico Eterno. i
Tu amerai dunque l’Eterno,
il tuo Dio, con tutto il cuore,
con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze. E questi comandamenti che oggi ti do ti staranno nel cuore; li inculcherai ai
tuoi figliuoli; ne parlerai quan-,
do te ne starai seduto in casa
tua. quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. (Deut. 6 V. 4-7).
Quel che noi abbiamo udito e
conosciuto, e che i nostri padri
ci hanno raccontato, non lo celeremo ai loro figliuoli; diremo
alla generazione avvenire le lodi dell’Eterno, e la sua potenza
e le meraviglie eh’Egli ha operato. (Salmo 78 v. 3-4).
Se l’Eterno non edifica la rasa, invano vi si affaticano gli edificatori. I figliuoli sono una
eredità che viene dall’Eterno;
il frutto del seno materno è un
premio. (Salmo 127 v. 1-3).
Voi padri, non provocate ad
ira i vostri figliuoli, ma allevateli in disciplina e in ammonizione del Signore, (Eie*. 6 v. 4).
^11
à
3
" Dicòlìò :
Pace^ page, men^re pace
non V e...
•IV*
Che il problema della pace contiI nui ad essere il più angoscioso ed in- quietante non sfugge evidentemente
a nessuno; come a nessuno sfugge
che ogni tentativo e ogni iniziativa
sembra essere fatalmente. bloccata
dairinfìnita complessità della situazione. Ma mentre gb uomini scrivono e proclamano e promettono « pace, pace », mentre pace non v’e, che
cosa fanno le Chiese cristiane? Riportiamo qui alcune dichiarazioni
sulle quistioni più dibattute, lasciando al lettore di trarre le sue conclusioni.
lllwllllw __I 1^1 I ~ ,
lU di qui della xilina
I
Le Chiese che vivono nelle zone di
influenza sovietiea si sono nettamente pronunciate in favore dell’appello di Stoccolma. Già nel corso dell’estate, il 5 agosto, il metropolita
Alessio, patriarca di Mosca e di tutte le Russie, il metropolita Kallistratos della Georgia e il metropolita
Giorgio VI della Chiesa armena, si
sono incontrati ed hanno insieme elaborato un « appello ai cristiani di
tutto il mondo ».
Dopo aver constatato che i nemici
«Iella pace « cercano di travestire le
loro intenzioni portando aiuti considerevoli a certi popoli », e aver rilevato gli sforzi onesti e sinceri della
unione degli amici della pace, l’appello afiferma che il manifesto di
Stoccolma a obbliga ognuno di noi
a protestare contro l’impiego di quelle armi mortali ».
Pertanto i tre patriarchi ritengono
« esser loro dovere sostenere ferniamente i partigiani deUa pace e rivolgersi a tutto il mondo cristiano ».
L’appello « è rivolto a tutti i reverendi rappresentanti delle Chiese
cristiane », come pure « al mondo
protestante rappresentato in seno al
Consiglio ecumenico delle Chiese, la
^ cui recente condanna dei preparatidi guerra avrebbe avuto maggior
■3*^ peso se quel Consiglio si fosse associato al manifesto di Stoccolma per
la pace » (S. OE. P. I. Genève).
Anche il capo dell’j7n-ione dei cristiani evangelici e battisti deU’U.R.
S.S., Jacob Zhidkov, con altri autorevoli rappresentanti di quella Chiesi: sa. ha chiesto « a tutti i battisti del
mondo di appoggiare l’appello di
Stoccolma e di protestare contro la
aggressione degli Stati Uniti in Co^^rea » (S. OE. P. I. Genève).
ijs
is.',-, ^ ‘‘Itra parte, nel luglio scorso, si
‘M* riunita in Cecoslovacchia ima conJerenza di ecclesiastici preoccupati
^ì- dalle quistioni della pace. Erano
•il.| presenti delegati della Chiesa Ortodossa russa, della Chiesa Anglicana,
della Chiesa Riformata e luterana
d’Ungheria, delle Chiese ortodosse
A bulgara e armena, della Chiesa e1-evangelica austriaca. Temi di discusij'-'sione: cristianesimo e socialismo; i
cristiani e la lotta per la pace. La
^'■conferenza ha approvato « una risoi..' luzione che si riassume in una con- fessione di fede nel socialismo cri</ stiano quale lo esprime il Manifesto
di Stoccolma dei partigiani della pa¿?,^ce e che si pone sotto la protezione
.^'■dell’Unione Sovietica, potente animatrice di quegli sforzi per la pace.
)La risoluzione termina con un appello alle Chiese di tutti i paesi ]jerchè si associno a questa campagna
per la pace e per il socialismo »
(S. OE. P. I. Genève).
Calendario Biblico 1951
I Per il CALENDARIO BIBLICO
|; per il 1951, rivolgersi al signor Da''ide Pone, Via Cesare Balbo 8, Bordighera, inviando L. 35. Conto Cory rente Postale n. 4-4076. Per quanti; tativi superiori a 10 copie, sconto
‘ del 30%.
L’Arcivescovo di Cantorhery ’ha
risposto all’appello dei patriarchi
russi con una lettera personale al
patriarca di Mosca. In essa, dopo
aver riaffermato la sensibilità della
Chiesa anglicana ai problemi della
pace c la necessità di ricercarla soltanto nello spirito dell’Evangelo,
l’arcivescovo ricorda le affermazioni
della conferenza dei vescovi anglicani di Lambeth, due anni or sono,
in cui si dichiarava che « il ricorso
alla guerra per regolare i conflitti
internazionaU è incompatibile con
l’insegnamento e l’esempio del nostro Hignore Gesù Cristo ». La conferenza aveva pure tbiesto un efficace controllo dèll’impiego dell’ener_ già atomica, per impedirne l’uso come arma di guerra.
M Non credo però, prosegue l’arcivescovo, che sia giusto e ragionevole chiedere
al momento attuale ai governi di proibire
sema condizioni la bomba atomica... Prima di metterla fuori legge^ bisogna che
regni la fiducia e un accordo su tale controllo internazionale è la prova necessaria
di questa fiducia.
u Inoltre non bisogna considerare una
sola arma in mezzo a tutte le altre, capaci
esse pure di massicce distruzioni. Tutte
quelle armi dovrebbero essere abolite... ma
anche la guerra dovrebbe esserlo; e le enormi forze orinate di terra, di mare e dell’aria sono anomalie altrettanto; scandalose
quanto le armi atomiche. Il mondo ha bisogno di un rimedio spirituale capace di
rigenerare la fiducia... »,
La lettera termina auspicando che
r atteggiamento dei popoli ed i loro
risentimenti subiscano un cambiamento radicale, e si rallegra delle relazioni amichevoli e fraterne tra la
Chiesa anglicana e la Chiesa ortodossa russa (S. OE. P. I. Genève).
Segnaliamo inoltre che il Sinodo
della Chiesa Riformata di Francia
nello scorso giugno aveva rivolto un
appello al Gonsiglin Ecumenico per
una azione concertata di tutte le
Chiese in favore della pace. Nel ricordarlo la rivista, « Christianisme
Social » (novembre 1950) lamenta
che il Consiglio Ecumenico non abbia creduto fino a questo momento
accogliere l’invito ¡ del Sinodo francese, . ■
Il Consiglio Ecumenico ha però
preso posizione nei riguardi dell’appello di Stoccolmaj; in occasione della seduta del suo«aK>mitato centrale
a Toronto, in questi termini;
« I metodi di guerra moderna, come l’impiego di armi atomiché e batteriologiche,
nonché dei bombardamenti annientatimi,
implica un uso della forza e una distruzione della vita umana su scala cosi terribile, da mettere in pericolo i fondamenti
stessi del diritto e della civiltà. E’ dunque
un dovere pressante escluderli per mezzo
di accordi internazionali e . ci rallegriamo
di ogni proposta che tende a questo scopo.
Tuttavia «l’Appello di Stoccolma» che
chiede siano messe fuori legge le sole armi
atomiche, senza ispezioni e controlli ùÈernazionali, che siano immediati e contìnui,
deve essere considerato come una manovra
di propaganda piuttosto che come autentica proposta di pace. Noi dobbiamo ricercare la pace sviluppando la fiducia reciproca e un sempre maggior attaccamento
ai comuni principi morali » (the Ecumenical Revew).
Infine negli Stati Uniti, la Comsione degli intellettuali cristiani riunita a Princeton N. J, al principio di
settembre ha preso in esame le implicazioni morali dei bombardamenti massicci e dell’impiego della bomba a idrogeno.
Il vescovo Angus Dun ha dichiarato: « Molte persone riconoscono
che le dure realtà politiche tolgono
ogni portata alla discussione della
scelta delle armi da impiegare o da
preparare in caso di conflitto. Noi
siamo oggi, pertanto, posti di fronte,
con accresciuta urgenza, alla necessità di trovare una risposta ai problemi morali che le circostanze politiche ci pongono ». S. OE. P. I.).
(»• g-)
appello speciale del Sinodo
ha fruttaio f ino ad ora
Venti Milioni!
Le Comui^il’à <<altèndisle>> si rendano
conl'o che è tempo di Svegliarsi.
Sempre Avanti!
ITINERARIO
INGLESE
Nel cuore della “ City „
Innanzi tutto nel cuore della « City » la « Westminster Chapel » gr ande e viva comunità Congregazionalista
a pochi passi dai cancelli del famoso
palazzo di Buckingam. Per la prima
volta questa Chiesa quest’anno ci ha
offerto il suo pulpito e l’occasione di
parlare dei Valdesi ad un pubblico non
solo numeroso, ma ricco di possibilità
spirituali e materiali. Gli amici inglesi
della nostra opera hanno celebrato questa novità come un passo importante
per il successo del nostro lavoro in Inghilterra. Per me, non abbastanza al
corrente delle cose di qui per comprenderne le recondite possibilità, è stata
comunque un’oocasioire assai propizia
per rivolgermi ad un pubblico quasi
tutto completamente nuovo ai nostri
problemi ed estremamente ben disposto.
La Chiesa è diretta da un ex medico, il Dott. Loyd Jones che si è consacrato con grande capacità e fervore
alla direzione di quest’opera interessante e che ha acquistata una rinomanza ormai nazionale per la sua predicazione efficace. Non ho potuto naturalmente godere di tale predicazione,
essendo io l’oratore della riunione, ma
dalla intensità della vita religiosa della numerosa comunità 6 dal gran numero delle sue opere missionarie ho
potuto avere una impressione estremamente favorevole delle sue energie
spirituali certo molto generose.
Quando purtroppo si visitano, come
capita di dover fare a volte delle Comunità nelle quali sembra che solo un
tenue filo di attaccamento tradiziona
le ispiri una anemica vita ecclesiastica, non è certo senza profonda emozione che ci si sente trasportati in una
atmosfera di cosi vibrante entusia®r^o ed in uno spirito di cosi vivace
senso evangelistico.
A proposito di evangelizzazione non
posso non ricordare alcune « campagne
evangelistiche » alle quali sono stato
invitato a partecipare.
Riunioni di appello
Non lontano da Londra ho partecipato con vivo interesse ad alcune grandi riunioni di appello della «Gioventù per Cristo » o simili organizzazioni
che ocntinuano ad attùare in Inghilterra un gran numero di persone, sopratutto di giovani. A Eastbourne
(costa meridionale dell’Isola) molte
centinaia di giovani gremiscono il grande salone municipale che ci ospita per
1 occasione. Il programma comprende
musica, canti corali ed assoli, brevi
messaggi di varie persone ed il mio discorso. Dura due buone ore, nell'insieme, e ratmosfera continua ad essere vibrante di fervore religioso per
tutto il tempo. Sono presenti e partecipano alla riuscita della manifestazione gli italo- americani fratelli Palermo e Lucio Mirabelli (segretario della
Gioventù per Cristo in Italia) il Segretario della Gioventù per Cristo del1 Australia, un rappresentante dello
stesso movimento in India, nonché il
Segretario Nazionale del movirùento
m Inghilterra e molti altri.
Non starò a descrivere la interessante ed edificante riunione, ma desidero
notare alcune cose a proposito di questa come di altre molte consimili grandi riunioni alle quali ho partecipato.
Innanzi tutto I’annoniiK) spirito di
collaborazione fra le varie Ohiese rap
presentate. Pastori e laici delle più diverse denominazioni dalla Chiesa d’Inghilterra all Esercito della Salvezza,
dai Presbiteriani ai « Fratelli » tutti
collaborano, dimenticando nell’intento
evangelico, ogni peculiarità della loro
singola Chiesa. Le riunioni hanno sempre luogo il sabato sera o la domenica
pomeriggio in un’ora che non sia di
culto per le varie Chiese ed i partecipanti sono fervidamente invitati e frequentare, la loro Chiesa e ad essere fedeli ad essa.
La seconda cosa interessante è la
partecipazione attiva dei laici nella organizzazione e nella direzione di simili
missioni evangelistiche. Ognuno col
LA BIBBIA
La Bibbia, in cui troviamo insieme la
più grande umanità e la più sicura affermazione dottrinale, la Bibbia che sa tutto
e che affonda alle radici di tutto... non
spinge forse al suo punto estremo, a favore dei figli degli uomini. U suo sacro ottimismo?
La Bibbia ha l’aria d’essere scritta per un
piccolo popolo, e la storia vi romba con
un rumore di grandi acque, l’umanità vi
palpita con tutto quello che porta seco, «
Dia lo si può toccare. In queste condizioni
la Bibbia, a colpo sicuro, non si sbaglia;
essa sa « quello che c’è nell’uomo »; descrive le nostre miserie con uno sguardo acuto ed un’audacia celeste; non indietreggia
davanti à n&nte. perche conosce le cause
ed i fini; flagella crudelmente i vizi, non
essendo tuttavia fatta solo per questo; essa è.
SI potrebbe dire, il più crudele dei trattati
di morale e la ^iù aspra delle satire. E tut
labpra secondo le^ ^ue posaibilità e se> condo i dóni che I)io <¿11 hà dati anche
nelle più umili mansioni "quale ad e»mapio quella distribuire manifestiai e oantioi alla porta della sala. Cito
^quest’ultima, assai umile mansiqne,
perchè in essa ho avuto occasione dì
incontrare un importante direttore di
braica ff quale mi diceva scherzando
« non sono un oratore, non so nò cantare nè suonare alcuno strumento, ma
conosco Parte di ricevere i olienti e la
metto al servizio del Signore in ogni
occasione, ’sia qui che ndla mia Chiesa, ove è altrettanto e più importante
che in una banca che chiunque viene
sia ricevuto in modo accogliente e ai
senta subito a suo agio »... Ho pensato
a molte nostre Chiese, sia delle valli
che della evangelizzazione, ove l’esercizio di questa semplice, eppur profondamente cristiana, arte del ricevere con accogliente ospitalità il visitatore occasionale... sembra essere totalmente sconosciuta...
Chiarezza
e brevità di parole
La terza cosa che ho notato e che
desidero rilevare circa dette riunioni
è la meticolosa preparazione del programma anche nei suoi minuti particolari per ogni riunione. Si sa esattamente a ohe ora e minuto comincerà
(puntuale) ed a che ora terminerà.
L'oratore che deve parlare 10 minuti
non supererà i 10 mmuti esatti dell’orologio... tutto si svolge in m<xlo preciso, esatto come... non avviene a volte uà noi quando si sa (più o menolj
quando si commcerà... ma non certo
quando si fmirà. Evidentemente bisogna tener conto delia natura stessa degli anglo-sassoni molto più metodici
di noi latini e molto meno individualisti. Ma c’è evidentemente uno spirito ed una capacità di lavoro, di « equipe » che purtroppo a noi ruanca,
E quando, ad esempio, in una riunione (che- potrebbe anche essere sinodale o giovanile eec...), in cui ci sono vari oratori ed argomenti in programma, ognimo sapesse contenersi
negli esatti limiti del tempo concessogli, non si verificherebbe ciò che purtroppo invece succede non di rado ohe
i primi (non sempre i più interessanti)
si prendono la parte del leone del tempo lasciando agli ultimi il penoso compito o di strozzare in pochi minuti ü
loro dire o di parlare ad una assemblea
impaziente dell’ultimo amen. Nè con
questo si creda che la meticolosità delFosservanza d’un orano eco... debba
per forza limitare la « hbertà dello spirito » o arginare « l’ispirazione del momento »... come qualcuno potrebbe obbiettare nella ingenua pretesa (non
collaudata dai fatti 1) che l’ispirazione
dall alto sìa sempre dalla parte dei più
intemperanti, dei più prolissi ed indisciphnati... oratori. Un arguto ex moderatore della Chiesa Presbiteriana Inglese, con il quale parlavo del suddetto argomento nel ricordo di un ricevimento dei delegati al nostro Sinodo,
ed a proposito delle difficoltà che la
mia indisciplinata latinità confessava
di provare in certe riunioni dall’orario
rigidamente proposto, mi deceva pressò a poco còsi : « Se un oratore sa
quello che vuol dire deve saperlo dire
con chiarezza e brevità... e se si sente
isphato dallo Spirito., pensi ohe lo
Spirito può aspirare anche quelli ohe
parleranno dopo di lui ». Mentre Io asooltavo prendevo per me stesso la
mia parte di lezione., nella speranza
di non dimenticavLa tr«;ppo spesso ..
(continua)
tavia, quale raccolta ptìs meravigliosa di
inni all’umanitàf
In quanto al Cristo, a cui la Bibbia mette capo, egli che esprime tutto di noi e nel
quale l’umanità si concentra come la luce
del mondo vibra nel cuore del sole, che cosa potremmo dire noi che non affievolisca
e veli il suo fraterno giudizio sulTupmo?
Gesù ha dato agli uomini una testimonianza altra da queUa delle parole. Queste sono magnifiche e il Sermone sul Monte risuona come un cantico d’onore; ma un tdtro monte ha ricevuto la firma del discorso,
il sigillo della croce è stato apposto pile
divine sentenze, il Cristo è morto miotire,
cioè testimone, e quatta tettimoiUanza effettiva vale per l’uomo come per Ut natura
umana presa in sè, ma per questa stessa natura sbricciolata in individui fragUi e colpevoli. Il Cristo non regna su delle astrazioni; non si è immolato a delle ombre; à
per questi, per quello, per quest’tdo'o, per
me. per ciascuno come per tutti che e^i ha
subito questo mondo e la croce.
Sertillangei
4
g
^ Y
¥
'ÌA
\
4 —
\
L*ECO DELU: VAILI VALDESI
1, Convegno d’ autunno
Associa]. iDsegoaotI Cris'iaii Evangelici
Il simpatico tradizionale convegno
d autunno dell A.I.C.E. si è tenuto il
Inovembre a Pinerolo. presenti una
quarantina di insegnanti, di cui quasi
la metà professori.
Dopo il breve culto di apertura e la
meditazione del Pastore Eostan. prende la parola 1 insegnante sig. Lina
Sommani per un ottimo accuratisaiino
studio su : Bapporti fra scuola elementare e scuola media. Era stato,
per il convegno, scelto questo tema in
considerazione del fatto che tra questi due ordini di scuole esiste ed è
risentito un certo disagio.ncii solo dai
ragazzi al momento del lor> passaggio
dalla prima alla seconda, ma anche da
maestri e professori e dalle famiglie.
H problema è certamente complesso ed a renderlo tale concorrono vari
elementi, programmi, metodi, criteri
di giudizio, rapporti tra insegnanti ed
alunni, tutti m gran parte diversi nei
due tipi di scuola. Sui programmi mutile soffermarsi, poiché essi sono quello che sono e non sta a noi. qui. parlare di modifiche. Sui metodi piuttosto 81 potrebbe cercare un punto
di incontro: la scuola elementare dovrebbe valersi, piu di quanto non lo
faccia, del metodo attivo che favorisce la formazione della personalità, in
un atmosfera di piu libera, gioiosa attività, sviluppando 1 attitudine alla ricerca e allo studio personale che saia
utilissima al ragazzo, sia che prosegua gli studi sia che si avvìi al lavoro.
E anche nella scuola media, ci sarebbe forse qualcosa da fare nello stesso
senso per renderla piu consona ai bisogni e alle attitudmi dei ragazzi di
quella età. Quanto al diverso criterio
di giudizio, esso esiste mdubbiamente
e pur consighando di non eccedere nei
voti troppo alti, nelle ultime classi
elementari, come talora si fa. esso
non è del tutto elimmabile. data la diversa fmahtà delle due scuole, di massa la prima, piu selettiva la seconda:
piuttosto maestri e professori debbono
rendere consapevoh di questo fatto
gh alunni e le famiglie, che sovente
SI allarmano per questa mprovvisa
disparità di giudizio.
La relatnce si sofferma infme ad
esammare i rapporti tra msegnanti ed
alunni da cm m ultima analisi dipendono la nuscita o il fallimento del1 opera educativa, e propone che i maestri compilmo, m base alle loro osservazioni sull mtelhgenza. la volontà, il comportamento dei loro alurmi.
un profilo psicologico per ciascuno di
essi, che potrebbe essere m seguito
utilissimo per dare un pruno orientamento ai loro professori deUa media.
* * «
Il prof- Enrico Fomeron. che parla
m seguito, afferma che dalla scuola
elementare i professori aspettano dagli alunni una buona preparazione o
una personalità formata ed illustra i
vari tipi di scuola media che usciranno dalla riforma, sotfermandosi sulle
posBibihtà della scuola post - elementare.
Leli animata discussione che segue.
SI parla dell efficacia o meno dell insegnamento mnemonico, del modo di
sviluppare le facoltà raziocinanti, del1 insegnamento tradizionale della grammatica (a che cosa servono nella scuola elementare le pagine e pagine di analisi?!): si suggerisce un maggior
contatto tra maestri e professori per
la preparazione dell esame di ammissione, 81 conclude incaricando i profl.
Costabel- Jouvenal e il dott. Ihaiier
di preparare, per il convegno di primavera, un tipo di scheda per il profilo psicologico degli alunni.
Nella seduta pomeridiana, il nostro
giovane collega E. Avondet ci presenta una breve ma succosa relazione sul
Congresso della « Societé Pédagogique
Romande » illustrandocene la mozione conclusiva, vertente sull introduzione dell educazione nuova nelle scuole pubbliche cantonali.
Si discute m seguito intorno a due
progetti per la prossima stagione estiva. il corso di aggiornamento ed il viag
gio a Ginevra. Il dott. Theiler dà alcuni suggerimenti sull organizzazione
delle riunioni tra genitori ed insegnanti della CUI necessità ed utilità tutti sono convmti ma fmora soltanto in teoria; vedremo chi potrà in un prossimo
convegno riferire esperienze fatte: si
consiglia, se possibile di valersi delle
riunioni quartierali; il seggio dell A. 1.
C. E. è a disposizione dei oolleghi peiprocurare libri, opuscoli, eco. per le
conversazioni introduttive ; si raccoman
da vivamente a tutti i colleghi di non
lasciare cadere, m alcun modo. 1 insegnamento del francese per il quale
SI studierà di trovare i mezzi per un
sia pur mimmo ma adeguato fiore, si
segnalano alcuni comuni della Val Pellico ohe hanno, 1 anno scorso, concorso a questo scopo, augurando che altri ne seguano 1 esempio.
Con un ringraziamento alla chiesa
di Pinerolo per 1 ospitalità concessa e
un fraterno arnvederci al prossimo
convegno, termina la relazione del
Groniata
Natale ì...
Ti
Natale l¡.. Natale !...
Regalare un libro per Natale,
oltreche una tradizione, e un atto gentile ed appropriato che induce a quella serietà di spinto ed
in pan tempo infonde una serenità gioiosa che s'addice particolarmente alla natura della massima festa della Cnstianita, ha
Claudiana e in grado di offrirvi
libri adatti per persone anziane e
per bambini, ispirati a serietà di
intenti nella sostanza e piacevoli
per la veste tipografica che li rendono particolarmente adatti ad
esser doni graditi.
CALENDARIO VALLI NOSTRE
con una superba quadricromia rappresentante una Valdesina sullo sfondo della Val Pollice e dodici originali
vedute"delle Valli e delle Istituzioni Valdesi — Lire 150
Libri per Natale
Ricordiamo ancora il bellissimo libro- apprezzato da quanti
Come novità abbiamo pubblicato, d’accordo con il Comitato !
delle Scuole Domenicali, un opuscolo natalizio, elegante, con co- i
pertma in quadricromia, consi- 1
stente m un racconto per Natale, i
dovuto alla penna della Signora
E. Ribet Rostain:
Bollata Natalizia
Lire 135.
già lo hanno comperato e letto.
I SETTE FIGLI DI ANACLEfC*
BUFFETTI di Jone Carlon. —
Lire 550.
Altri titoli: Leggenda dell Albero di Natale (L. 30), Topetto e
Topolino (L. .30), Il Gatto JSeró
(L. 30).
Per acquisti ed informazioni rivolgersi alla
LIBRERIA EDITRICE CLAUDIANA - TORRE PELLICE
La Voce delle Comunità
Angrogna (Capoluogo)
Domenica 3 corr. hanno avuto luogo* i
tunerali del nostro fratello Rivoire Giovanni Daniele deceduto alla frazione ^nan
all eia di anni 78.
Alla moglie^ ai figli^ ai parenu tutti ridiciamo la nostra fraterna^ cristiana simpatia. 6. a.
Prarostino
.Successione Pastorale. Dopo dodici uuni
di fedele servizio alla Parola di Dio e di
cura d anime, il Pastore Umberto Beri ha
lasciato questa Parrocchia. Mentre tutta la
Commuta serba vivo e caro ricordo, insieme a gratitudine, per la opera feconda
del Ministero e delle fatiche nel Signore,
del Pastore Bert e Signora, prodigatisi
sempre, e spesso in giorm tristi e ditiicili.
per 1 fratelli, vada per mezzo del giornale
ancora la riconoscenza e gli auguri ai bigg.
Bert di un ministero benedetto a b. Germano. ove sono stati trasferiti.
A succedere e stato chiamato, dalla lavala. li Pastore Giovanni Peyrot di C ampobasso.
Il suu lusediauiento e avvenuto la domenica 8 ottobre con un culto solenne, presieduto uai bovnntendente Pastore b-rmanno Aoslan. e con la partecipazione di una
granue assemblea di ledeu.
Al Pastore Peyrot ed aua sua bignora gli
augui'i ui a oenvenuio » e ai un ueneuetto
ministero a Prarosuno.
iUurgui- Matrimoni: Paschetlo siiiun.i
con Lupi Giuseppe, il 14 ottobre, tome
ione llda Erncstina con Sanmartino Ito
berlo Giovanni, 1 11 novembre, bi neoidino- questi sposi, della u casa sulla Kot
eia »1
lunorali: Odino Giovanni Davide ilonlanetle) di anni 63. deceduto il 31 ottobre,
dopo lunghe e dolorose solierenze.
Lageard Carlo felice (.Cienail) di anni
75- deceduto 18 novembre.
Romano Albino (Roman) di anni 48, deceduto improvvisamente il 31 novembre.
Che il Signore, difensore delle vedove e
padre degli orfani, consoli gli afflitti!
questi teneri agnellini della sua greggia!
La Comunità di Torre Pellice rivolge un
pensiero augurale al suo pastore lontano,
seguendolo come ha sempre fatto con 1 affetto e con la preghiera: rallegrandosi di
udirlo nuovamente, a Dio piacendo Domenica 17 al Tempio Nuovo. Ci dia il Signore di poter celebrare insreme il Natale con
uno spinto di riconoscenza e di consacrazione a Dio per tutti i suoi doni in Gesù
Cristo !
piaciuto al Signore di richiamare a
Se dopo lunghe sofferenze sopportate, cristianamente
ALBERTO VINÇON
Dalla Francia
Torino
Il Tempio di Corso Vittorio £manuel«
sara riaperto al pubblico Domenica 17 di
cembre dopo la lunga chiusura dovuta ai
lavori di restauro.
Questo avvenimento deve coincidere con
una ripresa dell opera evangelistica e con
un sensibile progresso nella già rallegianlc
trequcniazione dei culti.
Ricordiamo 1 orario : Tempio di Corso
Vittorio: ore 10,30 e oro 17. Tempio di
(.orso Principe Oddone ore 10,30.
« Beali quelli che hanno il cuore alle vie
del santuario! a Salmo 841 5.
(.omuniohiamo al fratello in fede, il
quale ci ha scritto senza firma, che abbiamo ricevuto le sue lettere e 1 offerta per
l'Appello speciale, be egli desidera che,
prendiamo in considerazione i suoi scruti,
voglia farsi conoscere personalmente al Direttore del Giornale: Past. E. Rostan - \ia
dei Mille. 1 Pinerolo.
Direttore Responsabile: Ermanno Rostan
Tip. Subalpina s. p. a.
Torre Pelhee
Autorizzazione Decreto 27 ■ XI
Iribnnale di Pinerolo
1950
Ve danno il doloroso annunzio.
La figlia Giovanna col manto Ing. Mar-,
chisio e fighi
la Mamma tlisa Meynier ved. l ing-Jii,
i fratelli e sorelle con le rispettive fami,
ghe. e 1 parenti tutti. ?
Le sofferenze del tempo prestili^ non
sono paragonabili alla gloria che ha
da essere manifestala in noi e per noi,
(Romani 8: 18i.
Io posso ogni cosa in Cristo clic mi
lortifica (Fdippesi 4: 18).
b. Germano 24-11-50.
le famiglie Vmion-Marchisio ringraziano tutu coloro che con la loro presenza e
scritti hanno preso parte alla triste circostanza.
Un particolare ringraziamento alla Signora Alma Giraud. al Pastore Sig. Bert
e al Dott. De Clementi.
«
lì»"
I'
I
AVVISO
J posti di custode del tempio di Corso Vittorio e di portinaia dello stabile
Ripresa, 11 nuovo Pastore si e messo subito aa opera, cominciando la visita ai
tt quartieri », che e stata latta con la coopei azione degli anziam. <
Di pari passo, sono state riprese tulle le
attivila: scuoia domenicale, corsi di catectusmo, unione giovanile, unione delie madri. corale e le riunioni dei quartieri.
lutto Sempra ormai bene avvialo, almeno esieriOimente. Ma c e moito aa tare
per approiondire la nostra tede in Cristo,
per una piu cuiara coscienza deità nostra
appartenenza alla a chiesa » e per una piu
teueie testimonianza nella vita di ogni
giorno. Questo sara tl compito, che et sta
dinanzi, per i prossimi mesi.
Collette. E terminata la colletta dei
« doni in natura a per i nostri Istituti Ospitalieri. La Comunità ha cosi concretato la
sua gratitudine a Dio per i raccolti che la
bua provvidenza ha concessi.
La raccolta delle offerte per 1 « Appello
btraordmario ». dopo un periodo di informazione della reale situazione della amministrazione della Chiesa, e stata iniziata. Fin ora una cinquantina di famiglie lui
risposto ed abbiamo già inviato al Cassiere della Tavola la somma di 80.000 lire.
Ma la raccolta prosegne lenta... troppo lenta! Le altre 350 famiglie e più. che rimangono ancora, si affrettino a portare il loro
contributo, con generosità e con gioia, al
grande appello della Chiesa.
Torre Pellice
Oggi 5 Dicembre sono esattamente due
mesi dal giorno della partenza del nostro
pastore per la Gran Bretagna. Durante la
sua assenza la comunità si e incamminala
sulla via della ripresa autunnale secondo
1 programmi di lavoro ormai tradizionali.
Unica novità sono stati i culti della dome
nica mattina alle 9 nel tempio dei Coppieri- in francese, a titolo di esperimento, ma
il numero dei presenti e mollo diminuito
rispetto al periodo estivo. Esso e stato più
frequentato la prima domenica di dicembre quando il sermone ha avuto luogo in
Italiano, essendo in francese il culto al
Tempio Nuovo.
Nelle riunioni di quartiere (in numero
di otto alla settimana, presiedute alternativamente dal pastore e da collaboratori volontari) SI e studiato, col pastore, il nostro
culto evangelico: 1 adorazione (« benedici
anima mia 1 Eterno » Sai. 103), la lettura
e meditazione della Parola di Dio « lampada al mio piede e luce sul mio sentiero »
(Sai. 119: 105). la preghiera (« Chiedete e
VI sara dato... » Luca 11: 9-10). Tutte le alire cattivila sono pure in normale attivila
di ripresa.
di Via Pio Quinto 15. sono vacanti. Lo
domande degli interessati (coniugi sui
30-50 anni) debbono essere inviate,
entro il 20 s. m. al Pastore Q. Bertiti.
Via Pio Quinto 15. Tormo.
Menage d employes de maison demandes ,
pour levrier a Geneve, baisse. Cuisinière
sachant repasser et valet de chambre ayant-,
«eneuses connaiBsances du jardinage. 5 a-,
dresser a Mad.me Fernand Doniinice, Cologny. Geneve (Suisse) avec photo et réferences. Aussi au Directeur du journal a
Pinerolo.
Durante 1 assenza del Pastore Ayassot
sono siati richiamati i nostri fratelli e sorelle Stefano Gardiol. Maria Telimi c Maria Margiunti Sultcr. « Beati quelli che fanno cordoglio perche essi saranno consolati»: in Cristo. Il Signore ha voluto aggiungere alla sua greggia Bounous Bruna
Laura. Paschelto Gustavo Enrico, Jouve
Mirella Margherita. Benedica il Signore
spRTORin e coRPezioRi
Via del Pino, 5 E. BRUNO PINEROLO
Per la prossima stagione, malgrado
gii aumenti in corso continueremo la
vendita dei nostri SOPRABITI IMPERMEABILI
puro cotone doppio tea
suto a
Cotone mako 1* qualità
Paletot pura lana a
Giacconi a
Vestiti Uomo da
Vestito uomo pura lana car
data confezionato su mi
sura per sole
L. 10.000
» 14 000
» 12.000
)i 7.500
» 10.000
» 12.000
Un grande assortimento tagli drapperia e paletot che confezioneremo su
ordinazione del cliente.
Tutto a prezzi di assoluta concorrenza.
Nel vostro interesse VISITATECI 11 !
tr
%!
mà
U
Lampade OSRAM
Per auto - cicli - moto - lluoretcenti e normali
Via C. Alberto, 4 • Tel 20.61
Concessionario Radio
MAGNADINE
lo
(/)
U)
mil RIO orno Re
CONDUTTORI
Materiole elettrico - pile - superpile - fanali
npMNEROLÓ