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VALDESI
Quindicinale
della Chiesa Valdese
Gettate lungi da Voi tutte le vostre trasgressioni per le quali .avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito
nuovo
Anno LXXXI — Nuin 21 i ìw*.«;- . j ' , „ _ .
U n a C O p i « 1. 2 0 h abbonamenti { J
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Zelo
600 per i'mtemo ^co e La Luce: L- >1000 per Tinterno
1000 per Testerò | L. ilÄX) per Testero
omini
e zelo di Dio
“ Guarda dal cielo, mira dalla tua santa e gloriosa
dimora. Dove sono il tuo zelo e 1 tuoi atti po
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tenti? La gran commozione delle tue viscere e
la tua misericordia non si fan più sentire .. •
Isaia 63; 15
11 profeta si ricorda di ciò che è stato; si ricorda della potenza
e dell amore di Dio manifestati m altro tempo verso il suo popolo.
Non è più che un ricordo... e lo zelo dell’Eterno nel popolo è sostituito da zelo umano, carnale, formalista.
Lo zelo di Dio!... La Pasqua dei Giudei era prossima e Gesù sali a Gerusalemme. Egli trovò nel tempio i mercanti di buoi, di pecore, di piccioni e di cambiavalute. Avendo fatto uno staffile con
delle corde, Gesù cacciò dal tempio ipiei mercanti con tutte le loro
mercanzie e i loro soldi, esclamando: « Aon fate della casa del Padre
mio una casa di commercio y>. Ed i suoi discepoli si ricordarono della parola del Profeta; « Lo zelo della tua casa mi divora ».
Questo è lo zelo di Dio. Ma oggi non si vuole questo zelo e lo si
sostituisce con zelo umano fatto di attività religiose. Se la ]‘otenza
di Dio non si manifesta più è perchè la Sua casa è piena di mercanti e di attivisti che hanno il cuore ed il pensiero esclusivamente ai
loro traffici ed alla loro attività umana, non hanno Fanimo alle cose di Dio, lo zelo per la Casa del Signore. Non è forse vero? Sono gli
uomini stessi che pongono ostacolo ad tm risveglio sincero, e le stesse mani che hanno costruito questo ostacolo devono essere quelle
che, in un sentimento dì ravvéditnemo, lo devono demolire.
“ O Eterno, perchè ci fai errare lungi dalie tue vie
e induri li nostro cuore perchè non ti tema ?
Isaia 63; 17
La Chiesa e noi, credenti, abbiamo errato lungi dalle vie del
Signore, fuori dalla via stretta; e, nonostante molta sentimentalità,
il nostro cuore è rimasto sordo agli appelli dello Spirito di Dio. Il
Cai>o della Chiesa ha detto chiaramente che il più grande pericolo
per i credenti è quello di cui avverte la Chiesa di Laodicea: la tiepidezza, Tessere soddisfatti di sè stessi, della propria giustizia. Il
fatto di applicare agli altri, in uno spirito di giustizia propria, ciò
che lo Spirito Santo vorrebbe far sentire nei nostri cuori, dimostra
le illusioni nelle quali cadono molti che si credono nella verità c giudicano gli altri in nome di ciò che essi credono verità. In tal modo,
quelli che potrebbero essere una potenza di Dio sono mantenuti nella tiepidezza e nelFimpoteriza.
Se Isaia parla dello zelo del Signore, nella sua lettera alla Chiesa di Laodicea il Signore parla di un altro zelo, quello più importante che ogni credente dovrebbe avere: LO ZELO DEL RAVVEDIMENTO. « Abbi dunque zelo e ravvediti. Ecco, io sto alla porta e
picchio: se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta Io entrerò da
lui, IO CENERÒ’ CON LUI ED EGLI MECO ».
Oh! se tu squarciassi i cieli e scendessi! Dinanzi a
te sarebbero scossi i monti. Come il fuoco accende 1 rami secchi, come ii fuoco fa bollire
l’acqua, tu faresti conoscere il tuo nome ai tuoi
avversari e le nazioni tremerebbero dinanzi a
te, Isaia 64:1,2
Bisogna considerare quanto abbiamo detto: Dio ha rotto una
volta i cieli ed è disceso. Cristo ci attende, ma si passa oltre. Si ignora ciò che deve essere la essenza del Risveglio: il ravvedimento, la
convinzione di peccato. Si moltiplicano gli sforzi e le organizzazioni, ma il cielo resta chiuso, di bronzo. Ed intanto l’ignonmza delle
cose di Dio, il materialismo, il peccato e le sette seminatrici di errori disseminano a vista d’occhio le loro distruzioni.
Una simile visione dovrebbe influenzare ¡ cuori dei credenti in
modo tale che non vi sia più alcun riposo finché Dio non inicrvenga;
allora, invece della disperazione vi sarà nei cuori questo grido: «Le
montagne crollerebbero davanti a te! ».
Dio può ancora agire c<m la sua grazia ma questo dipende dai
suoi figli. Solo l’intervento di Dio può scatenare il Risveglio. Per amore di Lui e per amore del nostro prossimo, per amore della nostra
Patria, confessiamo a Dio ciò che non è e ciò che dovrebbe essere,
ciò che è e ciò che non dovrebbe essere. Allora CIO* CHE POTREBBE ESSERE, per la misericordia di Dio ed il suo amore, diventerà
lo scopo della nostra vita, l’oggetto delle nostre premiere e della nostra attesa.
H. E. A. (Tr. A. B.)
Spediz. ntb. postale II Gruppo I TORRE PELLICE — 12 Ottobre 1951
Cambio d’indirizzo Lire 30,— I Ammin. Claudiana Torre Pellice - C.C.P. 2-175.57
VEDOVE DI BERUND
Il grande Congresso ’ Evangelico
(Deutscher EvangiliBcher Kirchentag) nel mese di luglio e il Festival
della Gioventù Comunista in agosto
hanno attirato ({uest’anno l’attenzione della stampa in modo particolare sulla ex capitale tedesca. Vari
giornalisti durante .l’estate hanno visitato la Germaiiiai'e Berlino e ne
hanno parlalo nella terza pagina dei
nostri cotidiani. Purtroppo il loro
tono è di solito quello di chi vuole
distrarre o divertire il lettore j)iù
banale, senza contribuire per nulla
a creare in lui lÄa- comjnrerisione
umana per la tragc^a di quel popolo
che ha fatto spaventosamente soffrire
e ha spaventosamente sofferto.
Ultimamente ne « La Nuova Stampa » di Torino leggevo un. articolo
di Paolo Monelli che scherzava
sulle 222.985 vedove di Berlino e
sugli annunzi matrimoniali da lui
letti in un giornale, annunzi di vedove, per lo più fr» j 53 e i :62 anni,
che cercano marita;.’;
Ero rimasto colpito anch’io, nel
luglio scorso a Berlino, del gran numero di donne e avevo fatto più volte la stessa esperienza del giornalista
Paolo Monelli essere quasi il
solo uomo in una’carrozza tramviaria piena di dou^. Ho cercato di
vedere con occhi umani la tragedia
di quelle vedove. Il caso più comune
era quello della persona stessa che
mi ospitava. Una signora fra i 35 e
i 40 anni con in volto i segni delle
sofferenze passate e della tristezza.
Aveva appartenuto alla cosidetta
buona società berlinese. Il marito le
morì di fame in un campo di concentramento di prigionieri di guerra.
Tutto quello che ella possedeva andò distrutto in una notte di bombardamento. Ormai viveva e lavorava
tutta la giornata in un ufficio per
mantenere la vecchia madre e il figlio quattordicenne. La sua vita,
spezzata nella pienezza dell’età, non
aveva altro scopo che di rendere un
ultimo servizio aUa generazione vecchia, ormai incapace di guadagnarsi
il pane, e alla generazione giovanissima, ancora inesperta delle lotte
cotidiane.
Avevo visto in quei giorni delle
alunne di 6-7 anni che incolonnate
camminavano per una via Ira le case
distrutte dalle bombe o annerite dagli incendi. Le bambine accompagnate da una maestra cantavano come se
avessero attraversato un prato fiorito. Esse non avevano conosciuto
la guerra; e le vedove di Berlino non
avevano ancora dei doveri verso di
loro? Le vedove di Berlino piangeranno in silenzio la notte; ma come
potrebbero turbare il canto sereno
dei loro bambini?
Egli mi leverà in alto sopra una
roccia. Sai. 27: 5.
Si sono visti molti edifìci crollare in
questi ultimi anni. Troni, stati, fortune,
partiti politici, individui che occupavano
nel mondo una posizione di importanza capitale, sono precipitati fragorosamente. Le
loro fondamenta erano sulla sabbia... Rimane saldo solo ciò che è fondato sulla
roccia e vi è solamente una Roccia che non
si sfalda mai: il Signore Gesù, dato da Dio,
in dono all’umanità. Tutti coloro che si affidano a Lui, che si mettono al riparo presso di I,ui sono ài sicuro. Colpito dai venti
dell’opposiaione, battuto dalle raffiche della tempesta, neeiso dai suoi avversari. Egli
risuscitò al terzo giorno, rivestito di gloria
eterna.
Confidatevi nel Signore ; Gehova è la roccia dei secoli!
Certo non sono tutti figli che cantano. Scendendo dal treno a Francoforte la prima visione che colpì il
mio sguardo fu quella di un giovane
orrendamente mutilato, cieco d’ambo gli occhi, che tremava con tutta
la persona e attendeva qualcuno che
lo conducesse per mano. Era un rudere umano ben più impressionante
dei ruderi di pietre e di mattoni.
Chi Tavrebbe condotto? Chi l’avrebbe aiutato nella vita? Aveva ancora
una madre, sia pur vedova, che
avesse pietà di lui?
Il popolo^ che soffre
e che lavora
Naturalmente, il popolo ha delle
reazioni naturali a tanta angoscia;
ma il popolo che soffre e lavora non
lo si va a cercare nei locali notturni,
come troppo spesso fanno i nostri
giornalisti all’estero. Il popolo s’incontra per le strade e nelle piazze,
nei cantieri e nelle umili case o ca-.
panne dei sobborghi, o facendo la
fila per acquistare dei viveri (come
avviene ancora in Berlino orientale)
o forse semplicemente nel gruppo di
persone che affollano un ufficio
postale.
Mi trovavo appunto dinanzi allo
spórtello di un ufficio postale di Berlino sovietica per acquistare dei francobolli. Dietro di me una popolana
vedendo presso lo sportello uno di
quei formulari per telegrammi sui
quali gli uffici postali talvolta scrivono gli avvisi al pubblico, mi chiese
che cosa vi fosse scritto. Credendo
io pure che si trattasse di qualche
avviso di ufficio, lessi distrattamente
ad alta voce: cc Non vogliamo più
morti eroiche! Abbiamo bisogno di
pace, di lavoro e di pane! » La popolana rimase sorpresa da quella
parola che non si aspettava su quel
foglio e in quel luogo. Voce della
propaganda comunista? Ma come
non troverebbe ascolto nei pojtolo
dissanguato dalle guerre per i falsi
e crudeli idoli della nostra età?
E’ un messaggio insufficiente per
ridare forza alle esistenze spezzate,
che nel dolore e nel lutto hanno perso la ragione stessa della vita? E’
insufficiente. Ma proprio nel cuore
di Berlino sovietica e distrutta Testate .scorsa è stato annunziato un messaggio sufficiente, con quella virtù
che l’apostolo Paolo chiamava « dimostrazione di spirito e di pptenzan.
Il messaggio della Vita
tra le macerie della morte
Era la sera delTll luglio; da poche
ore era stato aperto il Congresso della
Chiesa Evangelica di Germania. Il
Pastore Martino Nieniòller predicava nella Marienkirche capace di oltre
2000 jiosti, ma altre migliaia di persone erano fuori della chiesa sedute
sulle macerie spianate per udire
l’annunzio trasmesso da alto jiarlanti.
Tutto intorno rovine: del castello,
che un tempo si ergeva superbo poco
lungi dal luogo, non era rimasta
pietra su pietra, non si riconosceva
più neppure il luogo, il duomo era una rovina gigantesca c grigia, dei musei che avevano raccolto tesori d’arte
dì tutte le civiltà umtme non rimanevano che dei muri crivellati dalle
granate e anneriti dalle fiamme. Intatta era rimasta soltanto una scrìtta
in latino, quasi a perpetua condanna della nostra barbarie: «Nessuno
odia l’arte, se non chi la ignora ».
Qui gli eserciti avevano combattuto
ferocemente e monti di cadaveri insepolti erano rimasti presso ì musei
delle civiltà passate, prima che cessasse la furia barbarica. Qui molte
donne erano rimaste vedove e molti
focolari erano andati distrutti, A sei
anni di distanza, quanto era ancora
tragica la figura del luogo. Ma il popolo, il popolo dei ceti più umili,
di tutte le regioni della Germania,
dell’Oriente e dell’Occidente, sedeva sulle macerie spianate, in ascolto.
Il predicatore era un uomo, che aveva avuto il coraggio nel nome di Dio
di resistere al più potente tiranno
del mondo e aveva sofferto otto anni
di campo di concentramento, a Dachau ove ogni giorno fumavano i forni crematori; ma non aveva un messaggio suo proprio. Molto umilmente
veniva a portare al popolo il messaggio di un altro: cc Non c’è qui nè
Giurleo nè Greco; non c’è nè schiavo
nè libero; non c’è nè maschio nè
femmina; poiché voi tutti siete uno
' in Cristo Gesù »,
Un amico che era con me (anche
lui aveva fatto due anni di campo di
concentramento per TEvangelo) mi
disse; « Così doveva essere, quando
Gesù predicava il Sermone sul Monte ». Pensavo: Le dolci colline della
Galilea, le moltitudini di contadini e
di pescatori del Lago di Gennezaret
seduti sulTerba verde dovevan presentare un quadro ben diverso di
quello che stava dinanzi agli oc-chi
miei. Ma non è la bellezza di un paesaggio idillico nè l’orrore di una città distrutta, il messaggio sufficiente
per l’ucrtno. Il messaggio è sufficiente
soltanto là dove la parola di Cristo
s incarna nella parola di un uomo, e
il popolo non sente più l’uomo ma
il Signore. Aveva ragione l’amico:
Era come quando Cristo predic.ava il
Sermone sul Monte, quella sera, perchè era il Signore che parlava, e il
popolo sofferente, seduto sulle macerie della sua città, sì lasciava consolare.
Quella sera anche le vedove di
Berlino potevano trovare la ragione
della loro esistenza.
Valdo Vinay
Pianissimo, nn Dio parla nel tuo petto,
pianissimo, ma ben fiistintamefitc, ti mostra quello che si deve afferrare e quello
« he si deve sfuggire. Goelhe
Nessuna religione che perseguita è divina. La religione che perseguita c amore
strozzante. Knanmacher.
Cora’è buono amare e credere sempre.
Tutto quanto l’amore tocca si salva dalla
Romain Roùnnd
Non c’e che una cosa necessaria: Possedere Iddio. Henri Frédérir Amiel
La preghiera è un mezzo potente che
mette le forze del cielo a disposizione degli uomini. Lacordaire
Amate l’uomo anche nel suo peccalo,
perché quelPamore assomiglia all’amore di
Dnslojeuìski
Cosa terribile essere felice. Ci si adagia
nella felicita e si dimentica lo scopo della
vita: il dovere. Victor Hugo
Dall ubbidienza e dalia rassegnazione nasce ogni altra virtù. Montaigne
Il dono più prezioso che Dio dà all’uomo è di seppellire l’egoismo, mentre Taninia arde e ama. Geiòel
L’esperienza fa pagare care le sue lezioni, ma per gli stolti non v’è altra Scuola.
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L»BCO DELLE VALLI VALDESI
La ripresa dell’attività scolastica
è diventata ormai una cosa tanto naturale da passare quasi inosservata.
Si sa che in autunno, quando il
fogliame si arrossa e il brontolìo deV gli ultimi tuoni dilegua verso il piano, le scuole si riaprono e le gaie
brigate di bimbi tornano a ripopolare le aule.
Soffermarsi per meglio fissare la
grande importanza della scuola c
dell’operi educativa è un dovere
preciso che non può e non deve sfuggire a nessuno.
A scuola, è noto, i bambini vanno per imparare a leggere, a scrivere, a contare e per addestrarsi in
mille altre cose più o meno utili,
ma non basta. Pensando alla Scuola
noi dobbiamo pensare alla istituzione che vive ed opera per la formazione del fanciullo, cioè per quell’èssere dotato di un organismo con
propri ritmi, di un temperamento
con proprie tendenze e deficienze,
di un’anima con una sua missione
ed un suo destino.
A scuola il fanciullo porta il suo
animo vergine ed attende la spiegazione di infiniti problemi che si affacciano alla sua intelligenza.
Grande dovere di responsabilità
quindi, quello dell’educatore che
ha tra le sue mani delle coscienze
plasmabib e malleabili, sensibUissime, che devono essere trasformate
e modellate sullo stampo perfetto
dello spirito umano.
Il fanciullo sarà l’uomo di domani e sarà quale maestro e genitori .
sapranno educarlo.
Sia dunque nostra prima preoccupazione lo studio dei nostri alunni, perchè, ricordiamolo, la disciplina iiiteriore, quella che ci fa veramente nomini e che racchiude
tutti quegli elementi che costituiscono il carattere, non è il frutto di
ordini imperiosi mantenuti sotto il
peso di minacce, o il miraggio, di
premi, e neppure quello di norme
di vita imparate a memoria, ma il
frutto di un illuminato lavoro compiuto sulle singole anime; lavoro atto a dar loro, con la chiara visione
delle loro debolezze, la forza di superarle.
Perchè vosfro figlio
riesca bene a scuola
Genitóri,^ il suo successo dipend*
in gran parte da voi.
L’intelligenza di un bambino si
sviluppa seguendo i progressi della
sua salute e del suo carattere: un
bambino malato sembra poco intelligente, un bambino irrequieto non
riesce ad ascoltare e capire, solo un
bambino sereno e sano può lavorare
bene.
Perciò :
1. Prima della ripresa, presentatelo al maestro e ditegli: se ci vede
e sente bene, se ha buon carattere
e buon appetito, se ama lo studio e
sa lavorar da solo.
* * *
Molte sono le piaghe che oggi rendono vana ogni opera educativa.
Vigilino genitori e insegnanti sui
films che troppo spesso i bimbi vanno a vedere;, vigilino sulle letture
degli scolari poiché le false impressioni ricevute nell’infanzia li accompagneranno per tutta la vita.
Vigilino sulla mancanza di sincerità che sovente i fanciulli hanno
verso sè stessi e verso il prossimo:
la menzogna distrugge' la personalità e turba il vivere sociale. Si mente per nascondere le proprie colpe,
si mente per abitudine, si mente a
sè stessi giustificando ai proprii occhi moventi di azioni colpevoli.
Cerchiamo quindi di far comprendere che mentire è mancare di rispetto a sè ed equivale a disonorarci.
Altro lato importante per l’educazione è l’abituare all’ordine e al1 esattezza anche nel compimento
dei più piccoli e comuni doveri sia
a casa che a scuola.
La nostra opera cosi impostata
sarà efficace ad una condizione sola:
se noi responsabili avremo fatto su
noi stessi un lavoro di intima preparazione, cosi da piegare i fanciulli
alla disciplina, alla sincerità, all’ordine nella Ince viva del nostro esempio.
In un breve, ma efficace raccoglimento, chiediamo ogni giorno a Dio
che illumini il nostro cammino e ci
dia la forza di percmrerlo.
AAagisler
2. Durante il periodo scolastico,
rimanete in contatto con la scuola,
fate conoscenza dei suoi compagni e
dei loro genitori.
Al mattino, svegliatelo in tempo
perchè abbia tempo di mancare e
non debba correre; vestitelo bene
¡terchè non patisca il freddo.
Alla sera, fate il possibile per essere in casa quando torna; interessatevi a ciò che vi racconta; se è stato punito, non raddoppiate la punizione; se è stato lodato, non ammiratelo troppo; installatelo comodamente per fare i suoi compiti {ben
seduto, buona luce, radio chiusa),
aiutatelo se necessario, ma senza fare voi il lavoro al suo posto.
3. Evitate sempre di paragonare
i fanciulli tra di loro; lodate piuttosto colui che si corregge e fa progressi; incoraggiate senza viziare; lo
sforzo deve venire prima, il successo verrà dopo.
Il
nuovo Stato di Israele
2
Si continua a pubblicare la documentazione traita dallo
studio di F. Lovsky : '' L'Etat d'Israël au début de 1951 „
in "Foi et Vie,, e preparato da Alberto Taccia. red
Luiero e i maesiri
tl più gran nude che si possa fare
alla cristianità, è quello di trascurare i fanciulli. La riforma della cristianità deve cominciare dalla riforma dei fanciulli: è la cosa più necessaria. I sermoni in chiesa non sono alla loro portata; è a scuola e a
casa che bisogna istnàrU.
Per me, se Dio mi allontanasse
dalle funzioni pastorali, non v’è incarico al mondo cui adempirei più
volentieri di quello di maestro, poiché, dopo quello di pastore, non v’è
opera più bella ed importante. Ed
esito perfino a dare la preferenza alla prima, poiché non è forse vero
che si riesce più raramente a convertire dei vecchi peccatori, piuttosto che fare entrare dei fanciulli
nella retta via?
LUTERO
Al di là dell’opposizione degli
Stati confinanti, Israele cerca non^dimeno l’appoggio delle grandi potenze, badando di non compromettersi nella competizione tra i due
blocchi Oriente Oocidente, per quanto questa posizione di equilibrio sia
di giorno in giorno più difficile. Un
deputato israeliitno, cosi si esprime
in ima dichiarazione alla Camera al
principio di quest’anno: « il globo
è diviso oggi tra j un mondo aperto
e un mondo chiuso e solo il primo
dà ai giudei ogni possibilità di espressione autonoina e piena libertà
di contribuire allo sviluppo di Israele. Malgrado il postro grande desiderio di amicizia con la Russia, non
ci priveremo della possibilità di ottenere i capitali, le conoscenze scientifiche e l’assist^za tecnica che fornisce unicamente il mondo aperto ».
In Israele vi è piena libertà politica. Il partito maggiormente rappresentato alla camera è il « Mapai 7). Rappresenta gli ideali socialisti e democratici del Sionismo, fu
Tispiratore e il promotore delle esperienze collettiviete in Israele, dirige attualmente la coalizione governativa attraverso il suo capo Davide Ben Gourion. Alle elezioni del
primo Parlamento ha riscosso il 35%
dei voti dei 450.000 elettori che vi
hanno partecipato. Al secondo posto viene il « Mapan » (14,5% dei
voti): socialismo di estrema sinistra.
Segue il Blocco Ortodosso o Fronte
religioso (12% dei voti) che rappresenta la tendenza tradizionalista re
ligiosa, senza per altro raggruppare tutti i credenti, militanti anche
in altri partiti. Il nazionalismo stretto è rappresentato dal partito « Herout » (11%); antidirigista, antisocialista, antibritannico, talvolta anlirusso e antiparlamentare che non
ammette la rinuncia dei territori ancora in mano alla Giordania: accusa il governo di abbandono patriottico. Vi è poi il partito sionista (5%),
filoamericano, che rappresenta la
tendenza politica e economica degli
ambienti borghesi occidentalizzati e
del Sionismo americano. Da questo
partito si sono staccati i Sionisti
progressisti che hanno raccolto il
4% dei voti. Ultimo il partito comunista che ha riscosso il suffragio del
3,4% dei votanti.
Questa classificazione però è continuamente soggetta a variazioni secondo le modificazioni del corpo elettorale dovute alle continue immigrazioni. Cosi le elezioni amministrative del 14 nov. 1950 su 42 città,
hanno notevolmente diminuito le
percentuali del « Mapai » (che ha
sempre però il primo posto) e del
« Mapan » a gran vantaggio dei sionisti non progressisti e del Blocco
Religioso, Si verifica cosi uno scivolamento a destra, il che fa prevedere
che le future elezioni politiche cambieranno ancora la compagine parlamentare.
:Ì
Problemi economici
e religiosi
Polenza della lingua
Quando mancan le legnd, il fuoco si spegna; e quando non c’è
maldicente, cessan le contese. Come il carbone dà la brace, e le
legna danno la fiamma, cosi l’uomo rissoso accende le liti.
Le parole del maldicente sono come ghiottonerie e penetrano
fino nell’Intimo delle viscere.
Labbra ardenti e un cuore malvagio sono come schiuma d’argento spalmata sopra un vaso di terra. Chi odia, parla con dissimulazione ; ma, dentro, cova la frode. Quando parla con voce graziosa,
non te ne fidare, perchè ha sette abominazioni nel cuore.
(Prov. 26 V. 20, 25)
Anche la lingua è un piccol membro, e si vanta di grandi cose.
Vedete un piccol fuoco, che gran foresta incendia l Anche la lingua
è un fuoco, è il mondo dell’Iniquità. Ogni sorta di fiere e d’uccclH,
di rettiti e di animali marini si doma, ed è stata domata dalla razza
umana; ma la lingna, nessun uomo la può domare; è un male senza posa, è piena di mortifero veleno. Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che son fatti a
somiglianza di Dio. Dalla medesima fonte procede benedizione e maledizione. Pratelli miei, non dev’essere cosi. La fonte getta essa dalla medesima apertura II dolce e l’amaro ? Può, fratelli miei, un fico
fare ulive, o una vite fichi ? Neppure può una fonte salata dare acqua dolce.
(Ep. Giacomo 3 v. 6, 12)
I rivolgimenti politici però non
sono altro che il riflesso di una situazione economica molto grave in
Israele, dovuta a sua volta alla massiccia immigrazione di colonie o
gruppi di ebrei, per lo pili senza
mezzi, bisognosi di una assistenza e
sistemazione immediata. « Per quanto una immigrazione in massa sia
politicamente e economicamente assurda, una madre non può rifiutare
di salvare i suoi figli » cosi dichiarava il capo del governo israeliano
nel sett, 1950. Per ovviare in parie
alle difficoltà economiche, oltre alle proprie risorse interne, lo Stato
fa appeUo a tutti i giudei ancora
fuori di Israele, costituenti la nuova Diaspora Giudaica (si calcola che
dieci giudei su undici continuano a
vivere fuori di Israele). Forti crediti aperti in America, Gran Bretagna
e Francia oltre a grandi capitali stranieri investiti in imprese israeliane
contribuiscono ancora ad alleviare
la difficile situazione.
Ma come è già stato accennato, il
nuovo Stato, non deve solo affrontare gravi problemi politici, economici o sociali. In Israele vi è il problema religioso, mantenuto particolarmente vivo dal Blocco Ortodosso,
che richiede una completa soluzione. Ai tempi di S. Paolo il problema poteva esprimersi c.»isì: possono
i giudei vivere alla gentile? Possono
mangiare carni di animali impuri,
lavorare il sabato, trascurare i do
veri della Sinagoga ecc.? Gli ortodossi rispondono che non è ]>os-ibi-"'
le. E’ il vecchio problema di Urae- *'■
le: il popolo della Legge, non può
vivere senza osservare la Legge, in yessa trova la sua morale, i suoi jirincipii, la base della sua legislazione.
Questa è la posizione sosteniifa dal
blocco religioso.
L’affermazione di questi principii significherebbe la piena rinascila della vecchia teocrazia (o meglio
nomocrazia), segno di assoluta distinzione del popolo eletto tra tutti gli
altri popoli. Ma questo non pare
molto probabile data la forte opposizione dei gruppi « laii izzati »,
e l’accordo tra la corrente religiosa
conservatrice e quella laica liberale
non è di facile realizzazione.
Intanto però molli ordinamenti
della vita sociale in Israele -ono direttamente ispirati alle prescrizioni :
della « Thorà » (la Legge). Gosi una
ordinanza del 1 Aprile *4^ ha rosa'
obbligatoria la circoncisione dei figli degli immigrati. I macellai de-vono uccidere gli animali secondo i
riti tradizionali (Fimportazioiie delle carni è regolata da un ufficio dipendente dal Ministero delFAgrieoltura, sia da quellp dei Culli). Ogni
soldato ha diritto a 30 minuti di jireghiern ogni mattina e 90 minuti il
sabato, il sabato ogni trasporto pubblico o privato è sospeso (si cita il
caso di una automobile dell'O. iN.
U. presa a sassate perchè transitava
per Gerusalemme il giorno del sabato), i ristoranti e i caffè sono chiù- ..
si, tra l’altro è vietalo fumare per
le strade, gli spettacoli pubblici sono sospesi fin dal venerdì sera. Durante la settimana di Pasqua in Israele non si vende che pane azzimo.
Gli studenti in medicina devono terminare i loro studi all’estero jioichè
nel loro paese è vietato di sezionare
i cadaveri. Il matrimonio civile non
esiste; si cita il caso di una giovane
vedova a cui, in osservanza a Dciil.
23: 5 fu vietato di risposarsi se. non
con il giovane cognato, allorché que- i:
sti avesse raggiunto il tredicesimo
anno di età.
w
Stato laico
o Stato religioso?
La reazione però a questo stato dr
cose è vivissima. La tensione tra le
due correnti a cui abbiamo accennato è tutt’ora forte: la discussione .sul
valore e sulla possibilità di applicazione della « Legge », è aperta e lungi dal trovare una soluzione soddisfacente. Pare che il Capo del governo abbia così risposto a eccessive
rivendicazioni di destra: « Il Sabato è fatto per l’uomo e non l'uomo
per il Sabato ».
Stato laico o Stato religioso? Ecco i termini del problema vivo non
solo in Israele ma anche in tutta la
Diaspora. La possibilità di un accordo si troverebbe ove le autorità
eexjlesiastiche accondiscendessero a
mutare certe prescrizicmi, attenuan-
3
■ . «K’
f
-i^.' ■■■■ ■ - « i.--i,j ■ ■:
done l’asprezza in modo d»"renderf.| le accettabili anche ai non credenti.
Ma per far questo senza incorrere
^ in discussioni che porterebbero a iIl nevitabili scismi in seno alla coinunità giudaica, occorerebbe che la
decisione venisse da una autorità
religiosa da tutti riconosciuta che ne
t avesse il potere. Da questa esigenza
sorse la proposta di ristabilire-l’anv
tico Sinedrio. Soltanto debitamente
1« convocato e universalmente riconosciuto, un Sinedrio potrebbe adat
L’ECO DELLE VALLI C^ALDESI
Abbiamo sempre pensato che il In molti paesi v’erano stati, anche
termine « (xumenismo » fosse uno prima, dei tentativi parziali e di va, di quelli che più si prestano all’e- rio genere in vista della unità dei
quivoco. Perchè abbiamo sentito a- cristiani. Ma questi movimenti, pur
doperare quel termine con signifi- affermando la necessità di una mag
dalle divergenze teologiche e dalle
diverse organizzazioni.
L’altra tendenza, più intellettua
teologi di ogni tendenza: da quella
Luterana di destra a quella Ortoddssa assai lontana invero dai concetti
Evangelici. Ma il miracolo st.iva proprio in quei dialoghi tenuti con spirito fraterno, di reciproco rispetto
e di amorevole comprensione.
L’unità spirituale dei credenti in
Cristo è già per molti ima realtà at
*-» v*xa*** s.«.-’aavtV'U*l«ly ^XU XJLtITTXXC LLUCI' O ^ ****^*v* Mav/mavm v*w
le, pur riconoscendo che credenti di ■* tualé. A viste umane una imione di
cali diversi i
ogni Chiesa possono sentirsi uniti
; ----O wgf*** x.iaaa.s.,^0«« 'VCUlttOl
giore unione dei crisUam, partivano nella fede in Cristo, vorrebbe che
..J . - A Vk ^ ^ L. • *A . -,
_ gyxwxsiv U.UXV/XXX./ vawx J^CU. I<X T ClXlVf
lar- la Legge, senza rinnegarla,"aÌÌ» ecumenismo significa spesso da concetti che ben poco bau- venissero affermati alcuni caposàl
nuove esigenze economieliA » ci,..:™!” ®^*pnzialmente piaiprotestmtesimo o no a che vedere con l’attuale ecume- .................
nuove esigenze economiche e sociap li. Questa idea nata già nel 1946 in
Svizzera nella mente del Rabbino
1 aubes di Zurigo si è fatta largair.enP te strada in molti ambienti giudaici
e j>resso varie personalità tanto pa
fiestinesi quanto d "
'■ mancano però gli
altri il Gran Rabbino di Gerusalemme M. Hergoz il quale non pensa
che la creazione di un Sinedrio sia
attualmente opportuna. Le autorità
oiv ili israeliane e gli organismi dirigenti giudaici nel mondo vedrebbero, dal canto loro, mal volentieri
i'; t’orgere un autorità morale in un cerL to senso a loro concorrente.
unione delle forze evangeliche: per nismo mondiale,
altri significa un sentimento di fru- Basti pensare, per esemjpio, ai partullmiza individuale dei cristiani di ziali tentativi manifestatisi in Italia,
(jgni CJiiesa. Per altri ancora ecume- i quali partivano dal concetto che
nismo significa opera cristi«lut coni- l’unità della Chiesa di. Cristo, spez
di dottrinali che sono ritenuti base
necessaria per una fede comune e
per una eventuale unione.
!.> -- --XALIlia. VP
a che vedere col vero ecumenismo.
lu ^esti ultimi anni molte Cliie
se, gravemente turbate dalli vicende della guerra, si sono volle verso
il movimento ecumenico rappresentato dal Consiglio Ecumenico ci;
PAOLO BOSIO
contenevano ognuna (così dicevasi)
— -------i, .1.; elementi vitali e necessari della uni
risiede a Ginevra, più che altro nel- . ca Chiesa di Cristo. Come un vaso
la speranza di un aiuto sostanziale, rotto in tanti pezzi si ricostituisce
dato che quel movimenlo appariva unendo i vari pezzi, tutti necessari,
loro il solo che potesse venire effi- così l’unione delle Chiese Anglica
CONCERTI ESTIVI
Un.i serie di quattro concerti di musica
tlassii a e moderna ha attirato raltenzione
----- * wvM;>axeiàVPUC
* ■ ^ del puliblico di Torre Pellice alla fine di
|r... ^ _____
terpr^utiva che fanno desiderare a tutti
agosto e nella prima decade di settembre.
^umerosi artisti di Torino hanno conI Irihuilo alla manifestazione con una gene; rosila di cui ognimo è loro grato, e con
una maestria d’esecuzione e profondità in
cacemente in loro aiuto. Passato jjcrò il periodo più critico, quelle Chiese stanno ora esaminando con tura
i caratteri del movimento ecumenico nel quale si sono inserite nell’ora della crisi, per cercare di stabilire se l’appartenenza a quel movimento non implichi una parziale deviazione dai propri principi fondamentali.
Nascono così studi suU’ecumenismo, sulle lontane origini del movi
na, Romana, Riformata, Ortodossa
ecc. deve ricostituire la sola vera
Chiesa di Cristo.
Noi abbiamo sempre combattuto
quel concetto., semplicista, .affermando che una eventuale unione non
sarebbe potuta avvenire che nella
verità, liberando cioè prima le singole Chiese di quanto era in esse
contrario alla verità contenuta nella
Rivelazione di Cristo.
Il problema ha oggi superato qpel
dell’unione dei cristiani viene prospettato oggi sotto ima luci“ diversa
Secondo noi il grande miracolo è
lo spirito nuovo che si è manifestato
fra i credenti. I metodi ed i progressi del movimento non sono che l’inizio di sviluppi diversi e molto ])iù
complessi e che non possiamo, per
ora, neanche immaginare.
Recentemente ci siamo trovati ospiti a Locamo in una grande (Jasa
dove il Consiglio ecumenico invita
Pastori di ogni paese e di ogni Chiesa per un periodo di riposo.
Abbiamo avuto conversazioni con
Chiese terrene non sembra per ora
possibile. Basta pensare ai concetti
stessi di « Chiesa » ancora cosi lontani e ccnlrastaiiti, per dubitare che
tali concetti possano essere tanto
modificati da pi;rme;iere ima unione di Chiese. Mii l’unità spirituale
dei credenti in Cristo c’è — malgrado ciò — réaluiente ed è lina forza
reale e pratica che affratella al disopra delle divergenze dottrinali.
Si può dunqu.ì appartenere, sul
piano terreno, a Chiese istituzionali cristiane molto diverse, eppure
lavorare pel Kegao di Dio a fianco
gli unì degli altri, anche lottando
per ciò che si crede verità; e al tempo stesso sentire di far parte della
stessa Chiesa spirituale: quella unica, invisibile, mistica di Cristo.
(1) Rene Fache: Oecuménisme • Revue
de la Faculté de Théologie - Aix en Provence.
(2) Andbe Bouvier: L’oecuménisme au
carrefour - Cahiers de Foi et Vérité - Genève.
La Voce delle Comunità
principii fondamentali e sulle sue
basi dottrinali.
Abbiamo sotto gli occhi, fra gli
altri, il volume del Dott. René Pache (1) a Oecuménisme », ottima documentazione del movimento; e
I mondo poetico che li rendl'tento yTcin^d interessante di André
ogni ascoltatore. Non sempre altrettanto (2), d’intonazione alquanto
immediato il contatto con gli autori moder- Pol®“»ica. Crediamo che sia utile an
di rinnovare gli incontri di questo genere,
è Badi. Mozart, Beethoven, Brahms, per
non ( Ilare che i maggiori, hanno formato
la parte classica dei programmi: profonda^ mente apprezzati e goduti, per quella fa•*> miliarità col loro linguaggio e col loro
mentO’ sui suoi sviluppi, sui suoi le assurde posizioni che non possono
f j n essere considerate
__ a
buon diritto come «ecumeniche».
Le parole taglienti di Karl Barth alla conferenza di Amsterdam sulla inevitabde assenza della attuale Chiesa Romana dalla conferenza stessa
tolgono ogni dubbio in proposito »
« ...La dove non si dice « Gesù sol
Angrogna ( Capoluogo )
H ni, sebbene la scelta assai felice delle musiche abbia permesso a molti di scoprire
uno Hinderailh commosso, espressivo e lineare ed un Labroca composto ed accessibile* Non facile l’unico Milhaud presentato: la seconda sonata per viola e pianoforte.
, t A questi contemporanei già affermati si
fi; **”” «Ksiuiiti due giovani, Ruggero Mai ghini e (siuseppc Beiforte, bene accolti entrambi (la un pubblico assai numeroso,
vivamente e affettuosamente interessato,
che dell uno lia specialmente pregiato la
brillant(i spigliatezza, dell’altro la meditata espressività.
che per la nostra Chiesa di unirsi
allo studio del fenomeno dell’ecumenismo per portare un modesto
contributo alla chiarificazione del
problema.
♦
Per comprendere il movimento ecumenico conviene scartare vari movimenti che col. vero ecumenismo
hanno solo una lontana parentela,
ed attenersi a quello segnato dalle
grandi conferenze di Stoccolma e
Losanna e da quelle unificatrici di
Oxford € di Edimburgo.
tanto » ma « Gesù e Maria », la dove si riconosce un carattere d’infallibilità ad ima autorità terrena,
noi non possiamo f^e a meno di
dire un no risoluto... » Fuori deUa
verità non c’è possibilità di unione
organica^delle varie Chiese.
Piuttosto il bivio al quale si trova
attualmente il movimento ecumenico ci sembra essere questo: V’è una tendenza che chiameremo sentimentale, spirituale, la quale insiste
sulla unità spirituale in Cristo, di
tutte le Chiese, distinguendole da
ogni imione organica e uniionnità
dei credenti. La fede vissuta è per
li
tetto Biffoli, violista Moffa, violoncellista
Gusella, pianisti Maghini e Bettarini
ed ai numerosi e volonterosi collaboratori alla organizzazione, la gratitudine ed
il piamo di Torre Pellice.
L. B. <:.
Il duplice movimento (< i d ' ‘cueu«- Jua leae vissuta e per
, Agli interpreti - Quartetto Lugli, Quar- azione »^e « fede T^ordinp^'»Wns<!«i ® un’aitra. Ringraziamo il Fast. J. M. Buscarlet per
tetto Biffoli, violista Moffa, violoncellista in un solo che norta il nom/r|- ^ non sz confonde per loro la sua collaborazione in assenza del Fa
Ringraziamo i sigg. A. Sensi e R. Jouvenal che ci hanno rivolto il messaggio della
Parola di Dio ai culti del 23 e 30 settembre.
Domenica 16 settembre, nel corso della
riunione all’aperto a Prassuit sono stati
presentati al Battesimo j bambini: Odin
Ezio di Paolo e Bertin Delfina (Albarins)
e Bonnet Renzo di Enrico e Ricca Maddalena (Sea). La grazia del Signore sia sempre sui bimbi e sui genitori.
Sabato 22 settembre è stato benedetto
il matrimonio di Bertot Emilio (Malans
inferiori) con Agli Aldina (Pradeltorno).
Il Signore circondi ed accompagni sempre questo nuovo focolare.
Martedì 25 settembre ha avuto luogo il
funerale di Peraldo Giacomo deceduto alla frazione dei Malans inferiori alla età
di anni 71. Sulla vedova, sul figlio e sui
parenti tutti invochiamo le consolazioni
del Padre.
lare la sua fede con la lettura quotidiana
della Parola di Dio la quale gli ripeteva
l'assicurazione che il Signore rimane sempre al fianco di chi spera in Lui. Rinnoviamo aUa famiglia nel Intto l’espressione
della nostra simpatía.
Durante l’estate alcnni predicatori ci
hanno recato il messaggio dell’Evangelo :
il prof. Gino Costabel, l’evangelista sig.
Sciclone; i pastori Guido Mathieu, Alberto Ricca, Franco Sommani, Franco Davile,
Valdo Vinay, Gnido Colncci, Carlo Negrin,
Arnaldo Comba.
Mentre li ringraziamo di cnore, auguriamo loro un buon lavoro nel campo ove
ciascuno di essi è tornato a riprendere la
sua attività.
in un solo che porta il nome di « e
cumenismo », ha potuto nel 1948 te
nere la grande conferenza di Amsterdam dalla quale è emanato il Consi‘glw Ecumenico delle Chiese che agisce con efficacia in tutto il mondo.
con la Chiesa istituzionale. Da un
lato vedono la religione, dali’allra
la teologia e gli organismi ecclesiastici. Secondo loro l’unione dei credenti imiti a Cristo per la loro fed-=;
può sussistere indipendentemente
store.
Pomoretto
DA UN CONTINENTE ALL’ALTRO
Italia
Il Papa ha convocato a Roma, dal 7 al
15 ottobre corrente, il Congresso mondiale dell’Apostolato laico. Quel Congresso
’ riunisce i dirigenti dei principali movimenti di azione cattolica di tutti i paesi. Si
calcola che vi partecipino più di 2.000
responsaliili, oltre a vari rappresentanti
della gerarchia ecclesiastica e della Curia
romana. Oltre a studi di carattere dottrinale e sociale, si esamina il problema
dell apostolato laico nel 24® anniversario
della creazione dell’Azione Cattolica.
l’Evangile est une puissance. Il nous propose une expérience, une seule, par latjuelle le Christianisme est tout, sans laquelle
il n’est rien: l’expérience d’un Sauveur vivant, Allons à cette expérience, ensemble,
tout simplement »,
* * *
Stati Uniti
Francia
I giornali annunziano la morte del Paatore Alexandre Westphal, a Thonon, nella bella età di 90 anni. Era stalo Pastore in
Francia ed in Svizzera, professore alla Facoltà di Teologia dì Montauban, Direttore
della Scuola di Teologia della Missione di
Parigi.
Molti di noi lo conoscono soprattitto come scrittore intento a far conoscere la
Bibbia, mediante i suoi volumi come:
« Jésus de Nazareth » (armonia dei quattro Evangeli), « Les Apôtres ». Inoltre, il
prezioso « Dictionnaire encyclopédique de
la Bible » è stato pubblicato sotto l’esperta
direzione del Prof. Westphal. »
Nella prefazione di una delle sue opere,
egli scriveva : « Laissons là nos prétentions
dtéelogiques, nos illusions ecclésiastiques;
l*Svangìle n’est ni une école ni un parti;
Malgrado i vari divieti del Vaticano, conversazioni hanno attualmente luogo in
Francia tra cattolici e protestanti in uno
spirito di fraternità cristiana. Nel volume
a Le Christ reconciliateur des chrétiens »,
redatto interamente da scrittori cattolici
quali il Padre Daniélou e il Padre Maydieu, è possibile leggere pensieri come
questi ben diversi nel loro giudizio da quelli che leggiamo o udiamo in Italia, come espressione del pensiero cattolico nei
riguardi del Protestantesimo:
«... dobbiamo riconoscere — è un sem
Alcuni tra i più grandi apparecchi militari di aviazione in costruzione agli Stali
Uniti costano circa 7 milioni di dollari,
(luasi 4 miliardi e mezzo di lire italiane.
E’ già una bella cifra per iin solo apparecchio destinato a scopi Bellici. Quante altre
cose, di natura ben più umanitaria e pacifica si potrebbero fare nel mondo con la
stessa somma che, del resto, è una goccia
d’acqua nel mare magno dei bilanci di ogni nazione destinati, si dice, alla conservazione della pace, ma, in realtà, assai più
utili alla preparazione della guerra, in un
mondo dove si grida: pace, pace.... mentre pace non vi è.
• e e
"«i
pliee atto di onestà — tutto ciò che dobbiamo ai nostri fratelli protestatiti. Tutto
ciò che l’esegesi biblica deve ai loro lavori.... E’ certo che oggi, nei nostri semina-'
ri, è in buona parte con quelle opere protestanti che lavoriamo sul Nuovo Testamento e che elaboriamo una teologia biblica » (p, 49).
« Lo stalo attuale in cui ci troviamo è
buono se l’utilizziamo conte uno stimolo
per ritrowne Tmnicizia perduta. Un giorno,
vedremo nella gloria come il Cristo ha utilizzato ogni cosa, anche i nostri peccati.. »
ip. 85).
Una casa cinematografica di Hollywood
ha offerto al Dr. Schweitzer la somma dì
200.000 dollari per avere l’autorizzazione
a produrre un film sulla sua vita e sulla
sua opera di eminente medico, teologo,
artista e benefattore delle popolazioni negre. Il dott. Schweitzer ha rifiutalo l’offerta dichiarando che la sua vita era consacrata al sacrifizio e non al guadagno.
Il (( Premio della pace », fondato da un
gruppo di editori e di librai tedeschi e
offerto ogni anno allo scrittore la cui opera cosiitnisce un grande contribnto alla
pace del mondo, è stato consegnato il 13
agosto al Doli. Schweitzer nella Chiesa di
S. Paolo a Strasburgo. e. r.
Sono stati presentati al S. Battesimo:
Maurino Claudio Daniele e Maurino Fiorella di Oreste e di Costamagna Maddalena (Perosa); Baroello Alina di Corrado e
di Long Elena (Perosa); Charrier Irene di
Agostino e di Rostaìn Ardoina (Pomaretto); Previati Rita di Renato e di Ribet Ida
(Pomaretto); Long Marisa di Renzo e di
Lageard Ada (Anfous); Jahier Vera di Elvio e di Bounona Enrichetta (Pomaretto);
Pastre Elvio Paolo di Augusto e di Peyret
Paolina (Blegieri); Costantino Elda di Guido c di Genre Clementina (Aymars); Paschetto Ferruccio di Guglielmo e di Lageard Lina (Pomaretto); Bernard Claudio
di Fernando e di Peyran Clorinda (Pomaretto).
Che la grazia del Signore riposi su questi bambini e li guidi verso il possesso di
una fede cristiana personale e sicura.
Sono suti celebrati i matrimoni di Malanot Guido (Chiotti) con Pastre Livia
(Blegieri); Boston Gino (Pinasca) con Lageard Viola (Fleccia); Baret Guido (Pomaretto) con Boston Ida (Pomaretto).
Porgiamo a questi cari sposi l’augurio
di vera felicità durevole che Dio assicura
a tutti coloro che ne ricercano la presenza e la benedizione.
Bibet Giovanni e Giovanna del Clot
Boulard hanno celebrato, l’estate scorsa,
le nozze d’oro. Familiari ed amici si sono
rallegrati, e la comunità si è associata a
loro nel ringraziare il Signore del lungo
periodo di vita ch’essi hanno potuto trascorrere insieme, con l’augnrio che la mano del Padre Celeste continui a guidarli
ed a sostenerli.
Nel mese di agosto è deceduto il nostro
fratello Tron Daniele di anni 82 (Lausa).
Debole e sofferente già da molto tempo,
trovava nella sua fede Tappoggio e la forza di enj aveva bisogno; e sapeva alimen
Valdesi delle Valli chè vi trasferite definitivamente o provvisoriamente a. Torino e nei dintorni di Torino: vi raccomandiamo
nel vostro stesso interesse, di comunicare al Concistoro della
Chiesa di Torino - Via Pio Quinto, 15 - il vostro preciso indirizzo.
Valdesi delle Valli a Torino!
Non estraniatevi dalla Chiesa!
Frequentate i culti nei templi di
Corso Principe Oddone e di Corso Re Vittorio Emanuele. Inviate
i vostri figliuoli olla Scuola domenicale e al Catechismo.
Giovani Valdesi delle Valli a
Torino! La Chiesa vi aspetta, la
Unione Giovanile vi aspetta. I
Pastori sono lieti di vedervi. Venite!
Villasecco
Delle varie Riunioni estive indette all’apeno nelle regioni alpine della parrocchia,
una sola dovette essere rimandata a causa del tempo sfavorevole. Di maggior rilievo, come sempre, fu quella che — a coronamento della serie — si è soliti tenere
in unione con la parrocchia di Pomaretto agli « Eiciassle » la domenica dopo il
Sinodo.
Interessantissimi messaggi, ed animatori furono rivolti dal prof. Valdo Vinay e
dal past. Franco Davite; i numerosi rappresentanti delle due parrocchie che ebbero il bene di accoglierli tornano a vivamente ringraziare i due fratelli che ci hanno visitato.
Atti liturgici del nuovo anno ecclesiastico.
Matrimoni: Micol Valdo (Maniglia) con
Genre llda (Bovile); Ferrier Aldo (Aletta) con Ribel Ali*a, sorella dell’anziano
dell Albarea. La Chiesa rinnova i migliori auguri di hecedizirne a questi cari sposi.
Ed esprime la sua gioia cristiana per
4
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L’EOO DELLE-TALLI TALDBSI
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Ìm») «el Batl^if^ fieìebruty. B«ret Mauro
Aiolfo di A)«f«widra « (¿enm Beri ^ida;
Bohjxow Maura di Enrico e Meuusan Rina; Gjraud £iuo.¡.di Al«eaandro< ja Peyronel Angiolina; PoTronel Bruno di .\driano
e .Peyrpnel Albertina; Peyronel Riccardo
di EmiUo e Qot Alice; Relouru Evelina
di Enrico e Gelato Celina.
Libreria Editrice Claudiana
Milano
Il 25 SéUentbre ha avuto luogo nella
chieda di Mdano U matrimonio di Giorgio
Cavazzutti con Rachele Barzaghi, Ai giovani xposi Vaugurio di abbondanti benedizioni sulla nuova famiglia.
RECENSIONI
EUGÈNE PORREE - Berdiaeff: prophète des temps nouveaux
Ed. Delachaux et Niestié - Neuchâtel 'Claudiana Torre Pellicc - prezzo fr. sv. 6.
In Italia non si è molto parlato di questo nobile pensatore cristiano, nato in Russia, morto in esilio a Parigi alcuni anni or
sono. Eppure, tra gli uomini che la presente generazione cristiana deve ricordare
con riconoscenza, sia per l’apporto di un
profondo pensiero cristiano, sia per la testimonianza di una vita vissuta sotto il
segno delia Verità, c’è anche e fra i primi
Nicolas Alexandrovitch Berdiaeff.
La sua esistenza, lunga e feconda di lavoro e di studio, comprende gii anni più
tragici della recente storia: dalla caduta
del regime zarista con Pavvento della rivoluzione russa, aU’esilio coatto per molivi
di coscienza, alla seconda guerra mondiale.
Bediaeff ha intcnsamwente vissuto questa età
e, nella durezza dei tempi, nel disorientamento delle idee, nella affannosa ricerca di
una soluzione dei problemi filosofici, sociali, politici che assillano la mente del1 uomo, egli ha fatto sempre risuonare alla
e chiara Pesìgenza della libertà dello spirito umano che, in Cristo soltanto, contempla tutta la Verità e tutta la Carità. Ber’
diaeff è stalo per tutta la sua vita il coraggioso assertore della libertà interiore del
cristiano, di fronte ad ogni forma di totalitarismo che asservisca Puonio alle ideologie ed alle potenze della terra, tanto nel
regime sovietico quanto in quello capitalista. Egli denunzia costantemente tutto
ciò che disumanizza l’uomo, tutto ciò che
uccide in lui il senso della libertà morale
e della responsabilità. A questo ideale è
rimasto fedele attraverso i suoi lunghi anni,
nel pericolo e nella sofferenza; i suoi scritti, raccolti in molti volumi, faranno conoscere ancora aU’nmanità la voce di questa
nobile coscienza che ha parlato come un
« profeta dei tempi nuovi ».
In questo volume, Eug. Porret ci presenta
la figura del profeta e del filosofo russo,
dandoci il mezzo di conoscerlo come uomo e come pensatore; la sua è una biografia
semplice, chiara, alla portata di tutti, altamente interessante. Chi può leggere il
francese accrescerà la propria cultura personale con la lettura di questo libro e ne
trarrà un reale beneficio, una ispirazione
alla lotta per la libertà e per la spiritualità
della vta. e. r.
TORRE PELUCE (Torino)
Eme$lo Comba
Richiamate dal Signore’. Clot ved Calerina nata Pons di anni 78, da Combagarino;
Gente Giulietta nata Barus, di anni 48,
sposata con Genre Giov. Pietro di BovUe
e madre di una bimba in tenera età.
« Le vie dell’Eterno non sono le nostre
vie... »; ma «-Dio è per noi un aiuto sempre pronto nelle distrette ». Santifichi Egli questi dolori e consoli gli afflitti.
Carlo Lupo
Età della crisi
e vocazione cristiana
CRISTIANESIMO
e Cattolicesimo Romano
pagina 440
Lire 1000
32 pagine
Lire 80
Partente. Oltre a qualche caro giovane
che ci ha lasciati per il servizio militare
e che speriamo rivedere di tanto in tanto,
sono partiti per più lontani lidi il prof.
Guido Beri (Uruguay) e la sig.na Elmina
Giraud (Svezia). La Chiesa li segue col ricordo, con fervidi auguri e, sopratutto, in
preghiera.
Un messaggio profelico di allo
valore spiriluale per i noslri lempi,
degno di essere ascollalo e mediralo.
Un'opera polemica seriamente
pensata e fortemente documentala
\
- Prezioso strumento di studio e
di lavoro per chi vuol considerare,
alla luce della Sacra Scrittura, le
4
dottrine ed i riti della Chiesa
Romana
[(ili di [yliiifa Relisima tempio del ciabas
Amici del Collegio
Martedì prossimo, 16 ottobre, alle ore
15, avrà luogo la solenne inaugurazione
dell'anno scolastico 1951-52 del Collegio
Paidese.
Oli ex-alunni in modo particolare e tutti gli amici del Collegio sono caldamente
invitati a partecipare alla cerimonia augurale del nuovo anno scolastico.
La prolusione sarà tenuta dal decano dei
professori del nostro Istituto, l’egregio prof.
AttiUp lolla, il guide parlerà su « 11 Collegio Valdese 40 anni fa;Oimpres«ioni e ricordi », evocando tutto un periodo di litu
del Collegio Valdese; prima, durante e dopo la Guerra europea del 1915-18.
Nel mese di Agosto u. s. si sono
tenuti alcuni corsi di coltura reli
gioca presso il Convitto Valdese di
Torre Pellice, I corsi sono stati ire
quentati da un buon numero di per
sene provenienti da varie parti d’I
talia.
La Tavola Valdese promosse que
sta attività tre anni or sono, ineo
raggiata dai risultati la ripetè l’an
no scorso e la sviluppò quest’estate
lufatti oltre alle lezioni antimeri^
diane si ebbero quest’anno alcune
serie di conferenze serali date dagli
insegnanti su argomenti della loro
materia .
Lo scopo del Corso è duplice :
preparare dei giovani al ministero
di anziani-evangelisti e dare ai membri delle nostre chiese la possibilità
di aumentare la loro cultura religiosa, anche in vista della collaborazione nella predicazione, nell’insegnamento religioso (scuole domenicali e catechismo).
Quanto prima sarà pubblicato il
programma dei corsi che, a Dio piacendo, saranno tenuti la prossima
estate a Torre Pellice. E con il programma speriamo di essere in grado
di mettere a disposizione degli interessati anche le dispense.
Per informazioni e chiarimenti rivolgersi al direttore dei Corsi, pastore Alberto Picca, 49 Via Serragli,
Firenze.
Orario di Ottobre; Ore 15 (3 pom.)
Domenica 14, Culto in lingua francese
Domenica 28, Culto in lingua italiana
DONI RICEVUTI
dal 'Cassiere della Tavola
Per Cassa Culto!
Unione Femminile di Massello, per Evangelizzazione L. 2.000 — Scuola Domenicale
Appiotti, Torre Pellice, id. 1.000 — Giaiero Valdo e Evelina 300 — Nel secondo
anno dipartita Babna Coucourde Adelina,
il marito e la figlia Elsa 500 — M. Cornelio, in mem. di A. Cornelio, per Evangelizzazione 500 — Fantoni Trine, Mantova,
in memoria Monesi Giovanni 1.000.
Per Emeriti:
Ribet Anna, in.,, memoria Bouchard Lidia 1.000 — Tina Rabaglia 2.000.
Per Collegio :
M. Cignoni in mem. G. del Pesco 5.000
— Fiori G. D. P., Franco Tosi 10.300 —
Fiori'G. D. P. 12.700 — «Collegio» 4.000
— « Collegio » 3.200 — P. Baridon 2.800.
Per Facoltà di Teologia: »
Bignami 2.000 — Cullmonn 5.000.
ScQola Meiiia
e Licdo-GiDDasio pareggiati
L'inaugurazione solenne dell’anno scolastico 1951-52 avrà luogo martedì 16 ottobre, alle ore 15, nella sala sinodale della
Casa Valdese.
La prolusione sarà tenuta dal prof. Attilio Jalla, decano dei professori.
Le lezioni cominceranno regolarmente il
giorno sucressivo, mercoledì 17 ottobre,
alle ore 8.
11 pubblico (e particolarmente i familiari degli alunni e gli amici dell’Istituto) è
cordialmente invitato alla cerimonia inaugurale del nuovo anno scolastico.
Si ricorda agli alunni che tutti devono
fare tempestivamente la domanda d’iscrizione e pagare le relative tasse entro il 12
ottobre.
La Segreteria è aperta tutti ì giorni feriali dalle lo alle 12,
Il Preside: T. Pons.
Per Istituto Gould:
Chiesa di Sarapierdarena 6.000 — Id. di
Coazze 1.000 — Id. di Palermo, Società di
Cucito 4.000 — Id. di Roma, IV Novembre
45.000 — Id. di Perrero 1.500 — Id. di
Genova 25.000 — Id. di Ivrea 5.000 — Id.
Taranto 2.000 — Id. di Mantova 2.000
Id.'di Ceralo 2.000 - Id. di San Giacomo
1.000 — Cosso Vittoria 300 —■ Scuderi Vincenzo 100 — Malvicini Maddalena e Alberto 2.000 — Giaiero Valdo e Evelina
300.
Per Istituto Evangelico Femminile di
Firenze:
Chiesa di Genova 5.000 — Id. di Sampierdarena 2.500 — Id. di Coazze 1.000 —
Id. di Palermo, Società di Cucito 4.000 —
Id. di Roma, IV Novembre 50.000 — Id.
di Ivrea 2.500 — Id. di Mantova 2.000 —
Calcidesi Diamante 200 — Maggiore Angelo 100.
Per Istituto di Vallecrosia:
Chiesa di Romà, IV Novembre 25.000 Id. di Genova 20.000 — Id. di Ivrea 4.000
— In memoria Ines Cornelio 400.
Per Orfanotrofio di Torre Pellice:
Chiesa di Sampierdarena 2.000 — Id.
San Germano 2.000 — Collctta di San Germano 3.000 -— Cbifesa di Roma, IV Novembre 25.000 — Id. di Carunchio 1.000.
COMUNE DI TORRE PELLICE
Si avvertono i genitori interessati che il
giorno di Giovedì 18 Ottobre corr. nel solito locale della Croce Rossa in Piazza Muston, alle ore quattordici avranno luogo le operazioni di vaccinazioni antivaiolose abbinate alle antidifteriche.
Devono essere portati i bambini nati
nel 1950 e quanti altri degli anni precedenti che non abbiano ancora adempiuto
a tale obbligo.
Lo stesso giorno si faranno le rivaccinasioni antivaiolose ed a tale operazione
devono preeentarsi i fanciulli nati nell’anno 1943 ed anni precedenti «Jie non abbiano anch’essi ad^piuto all’obbligo dì
legge.
Si ricorda, dhe come già messo in atto
l’anno scorso, agli inadMaopirati saranno
applicate le Mnzioni di legge.
L’Ufifeiale Sanitario
(DoU. Giancarlo De Bettini)
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dalle ore IO alle 12.
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