1
fu
L
■é’
¿ípett.
Biblioteca Valiese
(Toriao)
X'
T0nR3 PELLICS
DELLE VALLI VALDESI
Setti m-a ra 1 e
della Chiesa Valdese
Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Anno LXXX — Num. 22
— Abbonamento: Lire 600 per Tinterno, Lire 1000 per resterò — Spedizione in abbonamento -postale, I Gruppo
Cambio d'indirizzo L. 30 — Amministrazione: Claudiana - Torre Pellice'- C.C.P. 2-17537 Prezzo 1^. dS
TORRE PELLICE. 2 Giugno 1950
Il denaro nella Chiesa
L'offerto è un privilegio
/ Macedoni ci hanno chiesto con molte istanze la grazia di contribuire a questa sovvenzione destinata ai santi (2 Cor. 8: 4).
E’ un capovolgimento di quanto accade normalmente: colui che
supplica, è il donatore. ¡Non c’è traccia qui, di mendicità nella chiesa...
Quale atmosfera tonica e chiara! Non si è alla /icerca di risorse,
ma, al contrario, si cercano le occasioni di dare. L’offerta è un privilegio, anzi un bisogno quasi insopprimibile.
L'offerta un atto di consacrazione
Prima si sono dati loro stessi al Signore, e poi a noi. (2 Cor. 8: 5).
Dare del denaro ai vecchi genitori senza dar loro un fedele affetto è una cattiveria.
Dare del denaro a Dio, darne poco o molto, senza dargli la propria vita, è una beffa. Egli non è un povero perchè gli si faccia la
carità; Egli è un Padre e un Dio che non può accettare altro che il
dono di noi stessi. O tutto o nulla, per Iddio!
L'offerta è un atto di culto
Ogni giorno della settimana ciascun di voi metta da parte a casa
quel che potrà secondo la prosperità concessagli, affinchè, quando
verrò, non ci sian più collette da fare (1 Cor. 16: 2).
Domenica: giorno del culto, e anche dell’offerta. Adorare, significa darsi completamente. Ciò richiede raccoglimento, bisogna « contare »: e ciò si deve fare a casa.
Tutto è spirituale; e, oltre a tutto, le risorse della chiesa sono
« regolari », settimanali.
L'offerta è anonima
Non sappia la tua sinistra quel che fa la destra (Matteo 6: 3).
Se, donando, provi soddisfazione ad essere ringraziato ed ammirato, è segno che.non ti sei dato totalmente. Hai « mollato » il denaro,
ma non ti sei arreso; e se ti ammiri da te stesso a causa della
« generosità », come la chiami, è segno che non ti sei dato intieramente; non è più un’offerta, è un mercato; hai comprato la stima
altrui o la tua propria.
L'offerta è libera
Din ciascuno secondo che ha deliberato in cuor suo; non di mala voglia, nè per forza (2 Cor. 9:7).
Provocare la pietà, eccitare la compassione, servirsi deH’émozione ])er suscitare l’offerta: si tratta, invero, di mezzi di costrizione,
anche se mascherati. Essi tolgono all’offerta il suo valore e questa non
è più decisa nel segreto del cuore; può esser sentita da rimorsi quando
l’effervescenza dei sentimenti si è calmata. Non è più una consacrazione,
ma una illusione di consacrarsi.
L'offerta è spontanea
Accetterete Vt>fferia da ogni uomo che sarà disposto a farmela
di cuore (Esodo 25: 2).
La Chiesa deve predicare il ravvedimento, la santificazione e la
consacrazione totale. Non deve preoccuparsi di provocare dei doni.
Se i doni necessari non giungono, ciò significa che la predicazione
della consacrazione è infedele o che i credenti non sono a posto da
quel lato. E’ pericoloso, c’è pericolo di morte a chieder loro del denaro; devono pensarci spontaneamente. Là dove i figliuoli di Dio sono realmente consacrati, quivi i doni sono spontanei.
A. Desbaumes (trad. del Red.).
Conferenza Distrettuale
Come già annunifiaio, la Conferenza del U J)/sfretto avrà luogo a pìnerolo giovedì 8 giugno,
31 culto d*apertura sarà presieduto dal pastore
fferi Qiampiecoli ed avrà inizio alle ore 8 precise.
preghiamo i delegati delle Chiese del J>istretio
di essere puntuali.
perchè la Conferenza possa svolgere adegua^
'tamente il suo programma in un giorno, occorre
cominciare presto e non perdere tempo l
LA C0M/V!iSS10N£ DISTRETTUALE
L’ALBERO E IL FRUTTO
(f ÍO SONO LA VERA VITE » dice Gesù ai suoi discepoli nell Evangelo di Giovanni al capitolo 15‘.
Ho meditato su questa affermazione e mi sono chiesto: perchè la vite? Non poteva il Signore Gesù scegliere un albero più appariscente,
■più decorativo ? La quercia per esempio! Questo è veramente un albero che onora la creazione! Bello,
fronzuto, possente^ sfida le tempeste, resiste aU’impeto dei venti. Il
suo legno è pregialo, duro, serve per
opere in cui occorre resistenza, forza. Con le sue foglie si intrecciano
ghirlande per gli eroi...
Oppure l’alloro: questo è un albero decorativo per eccellenza, sem-^
pre verde anche quando d’inverno
gli altri alberi rimangono spogli. Le
sue foglie servono per inghirlandare
il capo dei poeti...
Ma la vite? Come albero è proprio
insignificante. Non ha forza in sè;
bisogna tenerla su con robusti sostegni. Non è attraente, decorativa: il
suo legno non ha nessun valore commerciale, nemmeno come combustibile. D’inverno sembra rattrappirsi
intirizzita. Non dà l’aspetto di una
pianta vigorosa capace di dare riparo agli uccelli del. tíelo...
Vediamone ora i frutti. Ecco, qui
si fa un po’ di luce. I frutti della
quercia servono di cibo ai porci. Le
bacche deU’alloro non servono a
nulla, nemmeno per gli uccelli che
non le degnano di attenzione. La vite invece è in funzione del frutto:
tutto il valore è nel frutto. Da esso
si risale alla pianta e si dirà: « Che
bella vite » quando essa sarà opima
di frutti rigogliosi. Come una madre
si esaurisce nell’ansiosa sollecitudine
per i suoi figliuoli, così la vite sembra dare tutta la sua vita per i bei
grappoli che come per miracolo scaturiscono da una pianta così grama.
Frutto simbolico quello della vite:
significa calore, forza, gioia. Bisogna usarne moderatamente per non
perdere il senso della misura. Proprio come di certe verità religiose...
Come la visuale della meditazione si allarga applicaiulo agli uomini queste similitudini!
Albero buono : frutti buoni
Quanti uomini amano rassomigliar.si alla quercia, tutti d’un pezzo, di una solidità a tutta prova, ben
piantati, con profonde radici nella
terra, con ampie frorule, molto ampie nell’aria, non come offerta o inelito verso il cielo, ma quasi per
prendere da es.so, se fosse po.ssibile,
e da ogni parte quel che è necessario
alla solidità del fusto. Posizioni socialmente magnifiche, finanziariamente .solide, al sicuro da ogni possibile tempesta della vita. Alberi orgogliosi della propria forza e della
propria capacità che dànno un superbo spettacolo di vitalità e dt energia... Ma i frutti? In rapporto al
Regno di Dio ed atta sua Giu.stizia?
In rapporto all’ultima mietitura?
Come i frutti della quercia, servono
allo stesso scopo.
E quanti altri uomini amano rassomigliarsi all’alloro. Parole, parole, letteratura, fantasia. Giuochi di
artifizio di ragionamenti sottili, religiosità apparente sempre fresca,
mai a corto di argomenti, compiaciuti per la loro dottrina, per la loro cultura... Ma i frutti? In rapporto al Regno di Dio ed alla sua giusti
zia? In rapporto alla mietitura ultima? Come quelli dell’alloro...
« Dai loro frutti li riconoscerete »
...afferma ancora' il Signore Gesù.
Non dall’albero, dalla sua solidità o
dal suo valore intrinseco o. dalla sua
apparenza, ma dai frutti. L’albero
buono {per il Signore) si riconosce
dai frutti buoni {per il Signore).
La vera vite
« IO SONO LA VERA VITE ».
Ma guardatela questa vite: che
impressione di forza può dare? E’
spuntata come un virgulto, come un
germoglio che ha radici in terra arida — dirà di lei il profeta Isaia
800 anni prima, cc Non ha bellezza
nè splendore; Pabbiamo veduta, non
era di bell’aspetto, non- l’abbiamo
amata. Disprezzata... non ne facem
di ARNALDO bensì
mo alcun conto ». <c Ma quando avrà
dato la sua vita in sacrificio d’espiazione, vedrà una Itmga posterità, e
i voleri del Signore andranno ad effetto nelle sue mani » Così la cc vera vite » nelle mani del vignaiuolo.
cc IL PADRE MIO E’ IL VIGNAIUOLO ».
Qui sta la forza della vite, nel Vignaiuolo che ha cura di lei, che la
tiene su con forti sostegni, che la pota, che la rimonda, che la difende
dai parassiti che vorrebbero distruggerla, dai nemici insidiosi che
ne minano la vita. Guardatela la vite, la cc vera vite », ossia la vera
Chiesa di Cristo nel mondo. Perchè
vi sono molte false viti che non hanno bisogno di sostegni e di anticrittogamici, che si sostengono ila se, o
come piante parassitarie si abbarbicano ovunque (lamio l’illusorio aspetto di una fre.scura, ma senza costrutto. La cc vera vite » ha bisogno
del vignaiuolo, si appoggia a lui,
perchè è a lui che deve dare i frutti: Egli li pretende ed è per questo
che ha cura della cc Sua » vite.
7(10 SONO LA VERA VITE, VOI
SIETE I TRALCI ». Queste parole
.sono rivolte ai discepoli ed a cc tutti
coloro che crederanno alle loro parole ». Il ramo della vite non ha
proprio nessupa forza, nessun valore in se stesso se non quello che è dato dalla vite che lo produce e che
gli dà linfa vitale perchè porti frutto. Il Vignaiuolo rimoiula questi rami attaccati alla vite, perchè diano
molto Sfrutto. Non hanno nulla da
fare essi, devono solo lasciar fare
ma stare uniti alla pianta, altrimenti cc si seccano e sono gettati via ».
cc SENZA DI ME NON POTETE
FARE NULLA » dice ancora il Signore Gesù ». li Non bisogna esagerare con questo ’ nulla * » — polemizzava Erasmo con Lutero che citava queste parole del Vangelo. Ma
Lutero conosceva il valore della vite
e delle parole del Maestro e insisteva con la violenta dialettica della sua
fede: « Nulla, proprio nulla che abbia valore per il Signore ». Si, si
possono fare molte cose nel mondo,
come la quercia, come l’alloro {non
è vero Erasmo?) ma i frutti che il
Signore ricerca non possono uscire
da queste piante.
Comunione con Cristo
E’ tremendo pensare a quella
pianta che il Signore Gesù ha maledetta perchè non vi trovò frutto.
cc Codesti rami, si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano ».
Ma chi ci pensa ora? E cosa vuol
dire — infine — essere uniti a questa benedetta vite? cc. Se le mie parole dimorano in voi, domandate
quel che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio, che
portiate molto frutto ». Domandare
quel che vogliamo essendo uniti al
Cristo ed avendo in noi le sue parole, vuol dire chiedere di fare la sua
volontà, di poter essere dei fedeli
testimoni della Sua Parola ed in
questo portare frutto alla gloria di
Dio.
Ho detto che il frutto è simbolico,
ma di un simbolo che ha un valore
eterno: cc Ed il Signore Gesù prese
jd calice e lo diede ai suoi discepoli
dicendo: prendete questo è il mio
sangue, sangue del Nuovo Patto,
sparso per molti in remissione dei
peccati, bevetene tutti ». E l’Apostolo Paolo aggiunge : a II calice della benedizione che noi benediciamo
non è egli la comunione con il sangue di Cristo? » Non si tratta di partecipare qualche volta all’anno alla
Santa Cena, ma si tratta di essere dei
cc portatori » del Stmgue di Cristo,
come rami che sono in stretta comunione con Lui. Si tratta di essere testimoni di questo Sangue che redi^me il mondo e che a purifica da cigni iniquità ». Questi sono i frutti
che il Vignaiuolo attende.
cc QUESTE COSE IO VI HO DETTE AFFINCHÉ’ La mia ALLEGREZZA DIMORI IN VOI E LA
VOSTRA ALLEGREZZA SIA RESA COMPLETA »... Prima di salire sulla Croce il Signore Gesù vuol
lasciare questa gioia ai suoi fedeli.
Possa ognuno di noi rallegrarsi nel
Signore, ma veramente in Lui, per
essere reputato degno di portare
frutto come un debole ramo della
Vite, della Vera Vite.
\
La colpa e la pena
1
Nella prima generazione cristiana,
cost’tuita di credenti « cliiamt^ti a ravvedimento » il concetto di una penitenza ecclesiastica è pressoché assento, scrive M. Sbaffi ne La Luce Tale
concetto sembra escluso (efr. Ebrei.
IV, 4-13).
li dogma cattolico parla invece di una distinzione tra la colpa e la pena
(cir. Concilio di Trento, VI sessione,
can. 30). La colpa è cancellata per i
nier'ti di Gesù Cristo; ma rimane la
pena, che va espiata sul binario di alcuni (molti) atti di necessaria penitenza esteriore.
Questa distinzione non è biblica. In
nessun luogo della Scritturi è detto
che, quando l'Agnello di Dio ha lavato
Il peccatore con il suo sangue, a questi
' ooorra ancora compiere una penitenza qualsiasi per esser certo del perdono. E non è neanche giuridicamente
r&atta, perchè nessun radice di nessuno Stato ha mai asserifii doversi ancola tenere in prigione colui che la sentenza ha dichiarato innocente del rea
lo imputatogli.
Ma se, cancellata la colpa, la pena
tosse resa inutile, dove andrebbe a finire la mediazione ecclesiastica?
(Anno Santo)
2
, r
^ ’■‘5 :/‘* ^ ^ T<
w'"
, “• .■• ..-^ ■J'"'- “■ ■; *. i "i '
P 5V > ^
1 minüten
♦Æ
pst note iotrodottiVt
Siamo entrati pienamente in un
dibattito di grande interesse. Durante mesi e mesi su questo' argomento
si è fatto il più assoluto silenzio. Non
appena « Sanmarco » ha preso la
parola per esporre il pròprio punto
di vista, subito si è gridato allo scandalo, affermando che il suo modo di
pensare è « antiquato, retrogrado,
antiprogressista » e via dicendo. Ora è bene ricordare ai cortesi lettori
ed alle gentili lettrii:i che la tesi di
« Sanmarco », ,per quanto pubblicata su « L'Eco delle Vaili Valdesi », non esprime tutto il pensiero
della Chiesa Valdese; ciò nondimeno è giusto che essa sia accolta nel
giornale, come un contributo allo
studio del problema dei ministeri
femminili. E, se non altro, bisogna
almeno riconoscere a Sanmarco il
merito di aver preso la parola e aperto il dibattito; se non lo avesse
fatto, probabilmente il silenzio continuerebbe a regnare anche là dove
ora si h.vano alte grida di protesta.
mo, favorevole alla missione della
donna nel focolare, domestico; il secondof pronto ad affermare anche
nei riguardi della donna la suprema
liberta -dello Spirito e perciò ad aprire la via ai ministeri femminili
nella loro pienezza.
Oggi, a titolo di documentazione,
presentiamo una parte della « Relazione sui Ministeri femminili » che
è stata a suo tempo redatta da una
Commissione nominata dalla Tavola Valdese, composta dai Pastori
Giovanni Miegge, Gustavo Bertin,
Achille Deodato, e distribuita successivamente ai Concistori per lo studio del problema nelle Assemblee
di Chiesa.
soluzione che si dà al problema dell’autenticilà delle tpistole Pastorali, Se si vuole prescindere da questo
problema, e conaiderare soltanto la
canonicità della 1 ’liinoteo, si deve
dire comunque .che riflette una situazione più matura, meno libera
di quella presupposta-..da I Cor. 11;
5. Kssa rappresenta il codificarsi di
una norma ecclesiastica, a limitazione della precedente libertà del ministero carismatico.
Fina ad ora abbiamo pubblicato
due « punti di vista » diversi : il pri
Essa costituisce un’ottima buse per
una proficua discussione sui « Ministeri Femminili nella Chiesa ». Il
problema deve essere accuratamente ponderato e maturato nella coscienza dei singoli e delle comunità:
ma è appunto per questo che abbiamo aperto il dibattito in questo periodo delVinno.
Il Redattore
Relazione della Commissione.
La questione dei ministeri femminili nella Chiesa, al momento presente, comprende i tre problemi seguenti ;
1“) Il problema dei ministeri taisiliari.
2“) Il problema del pastorato femminile nella sua pienezza: predicazione, amministrazione dei sacramenti, e consacrazione a questo fine.
3“) Partecipazione femminile agli
organi dirigenti della Chiesa: concistori e consigli di Chiesa, conferenze distrettuali, sinodi.
Allo stato attuale delle discussioni
si tratta di problemi ben distinti.
grande importanza, che esprime, a
nostro avviso, lo spirito stesso delI’Evangelo sulla nostra questione.
I ministeri ausiliari
Il problema dei ministeri ausiliari non solleva nessuna difficoltà dal
punto di vista dottrinale: si tratta
di attività che sono già largamente
affidate a persone di sesso femminile, che prestano servizio come volontarie. Le sole questioni che vi si connettono sono di ordine pratico:
2") Il fatto che secondo I Cor. 11:
5: « Ogni donna che prega o profetizza senza avere il capo coperto da
un velo, fa disonore al suo capo.. »
e al vera. 13: « E’ egli conveniente
che una donna preghi Iddio senza
essere velata? » E’ dunque chiaro
che le donne potevano pregare pubblicamente nelle assemblee e « profetizzare »; l’apostolo non fa nessuna obiezione a questo stato di fatto,
ne regola soltanto le modalità; la
donna che esercita tale atto spontaneo (carismatico) del ministero, deve essere rivestita del segno dell’aiitorità a cui è sottoposta: non sarebbe forse un’applicazione forzata dedurne che la donna che predica deve farlo rivestita del segno visibile
dell’autorità della Chiesa, la toga
pastorale, che riveste il suo sesso di
un’autorità oggettiva e sacra.
Noi abbiamo dunque, da una parte una chiara enunciazione detto spirito nuovo dell’Bvangelo (Gal. 3:
28), e una non meno chiara situazione di fatto, che si presenta a noi rivestita di tutta ì’autorità creatrice
dello Spirito Santo all’opera nella
Chiesa (I Cor. 11* 5 ecc.). Dall’altra,
un principio df regolamentazione
ecclesiastica che tende a liinitare la
primitiva liberta deilo Spirito, e che
esprime il punto di vista della seconda generazione cristiana (I Lim.
2: 12), anche se pei avventura si
presenta già nella 1 Cor. 14: 34; supponendo che questo passo debba intendersi nel senio di I Tim. 2: 12.
Non ci sembra dlbbio che, per quanto plausibili e rispettabili possano
essere state le ragioni che hanno dettata la regola restrittiva di I Tim.
2: 12, esse hannp stJtanto un valore
secondario, Noij riteniamo pertanto
che la Chiesa ha^pienamente il diritfo, per non dire il dovere, di regolarsi, nella questione del pastorato
femminile, secondo il principio assoluto; davanti à Cristo non vi è nè
uomo nè donna;?^è secondo la situazione di fatto, <Ae il ministero (carismatico) femminile è una rèaltà viva nella prima ora della Chiesa.
a) Estensione dei ministeri ausiliari: un piano preparato daU’Istiluto di Ginevra (Institut des Ministères féminins), in vista di una grande parrocchia contempla le attività
seguenti: scuole domenicali, attività
giovanili, insegnamento religioso nelle scuole, istruzione religiosa ai calecununi, opere di assistenza, gruppi femminili adulti, manifestazioni
parrocchiali (bazar, ecc.), visite a
domicilio in grande numero, attività d’ordine amministrativo parrocchiale.
3“) La situazione di fatto descritta
al passo precedente è confermata
dalla esistenza di profetesse, come le
figlie di Filippo (Atti 21: 9), e di lina donna missionaria deU’autorilà
di Priscilla (Atti 18: 18-28). E’ dunque chiaro che nella prima generazione della Chiesa, finché durò il ministero carismatico,' non vi sono differenze di sesso nel ministero; lo
Spirito soffia dove vuole e indica,
come sempre, la via della libertà.
b) 11 problema storico
Là evoluzione del ministero nella
Chiesa, come dimostra tra gli altri
Eugenio Choisy,; nel suo breve -studio: « Les ministères dans l’Eglise
primitive » (Lausanne, 1917) avviene nel senso di una progressiva riduzione della libertà del ministero carismatico a vantaggio di quello gerarchico. La soppressione dei conventi, per opera della Riforma, pone alle Chiese Evangeliche un problema di indubbia gravità: se non
si vorrà ammettere che soltanto ia
parte maschile ilell’umanità possa ricevere una vocazione religiosa, se si
deve riconoscere che anche un certo
numero di donne possano sentirsi
chiamale a dedicare tutta la loro vita al Signore, all’infuori della vocazione naturale della maternità, che
non è accessibile a tutte, si deve riconoscere che a simili vocazioni, oggi, le nostre Chiese non offrono che
la via delle diaconesse: ma non tutte le donne che hanno una vocazione religiosa possono dedicarsi alla
cura dei malati.
Contro le deduzioni precedenti si
fanno valere i passi seguenti:
b) La preparazione. Mentre finora que.ste attività, affidate a persone
di buona volontà, non possono fare
assegnamento che sopra una preparazione spontanea, l’istituzione dei
ministeri femminili ausiliari mira a
attribuirle a persone dotate di preparazione professionale. La preparazione delle assistenti parrocchiali,
presso l’Istituto di Ginevra, coniprende corsi alla Facoltà di Teologia, e tale regola sembra savia.
1") Le dichiarazioni generiche di
1 Cor. 11: 3-7; Ef. 5; Col. 3; circa
la superiorità dell’uomo sulla donna. Il problema sollevato da questi
versetti, è se debbono considerarsi
come una importante limitazione del
principio: Non v’è qui maschio nè
femmina (Gal. 3: 28), o se inversamente debbono essere interpretati
in funzione di quel principio e subordinatamente ad esso. Noi siamo
di questo secondo parere.
li pastorato femminile
Il problema del pastorato femminile è invece tuttora vivacemente
di.seiis80 e lontano da una soluzione
unanime. Esso deve considerarsi, a
nostro parere, sotto gli aspetti seguenti :
a) Il problema esegetico
In favore della piena eguaglianza
dei sessi nei riguardi del ministero
femminile si fanno valere i passi m'guenti:
2“) L’esortazione di I Cor. 14: 3435: « Come si fa in tutte le chiese
dei santi, tacciansi le donne nelle
assemblee... » che da vari interpreti è intesa del « parlare fra loro » e
non del predicare, e da alcuni è addirittura considerata come una glossa dovuta all’imitazione di I Tim. 2:
11-12, e comunque è di interpretazione difficile, contradelto come è
dalla chiara situazione di fatto di 1
Cor. 11: 5.
1“). La dichiarazione generale:
« Non v’è qui., maschio nè femmina... » (Gal. 3: 28). Questa dichiarazione stabilisce un principio di
3") La sola dichiarazione perfettamente chiara ed esplicita è I Tini.
2: 11-12: « Non permetto alla donna di insegnare, nè d’usare autorità
sul marito (o sull’uomo, andrò) ma
.stia in silenzio con ogni sottomissione ». Il valore di questa dichiarazione, dal punto di vista storico-critico, dipende evidentemente^ dalla
frano non infrequentemente ai nostri giorni, in cui uomini e donne Inorano sempre più insieme in molte
sfere di responsabilità ».
*{ Crediamo di poter far nostra questa conclusione.
c) Il problema psicologico
Esso è presentato con delicatezza
c serietà nel rapporto presentato alla Conferenza di Amsterdam: « Life and Work of Women in the Church » (Oikumene, 1949):
scienza tranquilla e serena nei suoi"
riguardi. Esse hanno accettato come^
una questione di principio una pie.«
na uguaglianza di stato e di funzio*.
ni per gli uomini e per le donne.
CONCLUSIONE
d) li vaglio dell’esperienza '
Il delicato problema a cui è accennato nel paragrafo precedente, e in
generale tutti quelli che il ministero femminile può porre nella sua
concreta attuazione, non possono risolversi in astratto nè con la discussione; l’esperienza deve essere in ultima analisi decisiva. Il rapporto citato alla Conferenza di Amsterdam,
nella sua parte espositiva, dà l’impressione favorevole al ministero
femminile. Esso ha scritto pagine
gloriose del periodo della resistenza
della Chiesa al Nazismo in Germania. Le voci più positive però vengono dai campi di missione e dalle giovani chiese; e in generale dalle chiese della « sinistra evangelica »; in
ogni parte del mondo le Chiese congre.gazionaliste, la Società degli Amici, e l’Esercito della Salvezza recano un grande interesse alla nostra
questione, e al tempo Stesso una co
In base a tutti gli elementi sopra
<!Ìtati, riteniamo che non vi siano'
ragioni sufficienti per continuare ali
escludere le donne di fede evangeli,
ca dal ministero pastorale nella sua
pienezza. Quali che possano essere
gli inconvenienti pratici e le difficob.
tà che si presentino caso per caso,
ci sembra che assumere una posìzia.
ne decisamente esclusiva sarebbe q-.
na responsabilità ben più grave chi'
aprire alle vocazioni
possibilità del pastorato
femminili là3;
nella suìr-^.
pienezza; e che, in particolare, neh ’ ^ •
la situazione in cui si trova oggi P
cristianità, la Chiesa non abbia ij
diritto di privarsi dell’opera di unà.l”
parte cosi importante e fedele del*“*Corpo di Cristo.
I RELATORI
Giovanni Miegge
Guslevo Berlin
Achille Oeodelo
Due altri
%
Ministeri Femminili
Uno degli uUimi numeri dell'Fjc:)
delle. Valli recava in prima^ pagina un
articido intiiokito Femminismo. Confesso che la sua lettura mi ha lasciata
più che. stupita, stupefatta e mi sono
domandata come mai una simile, impostazione del problema sui concetti
così fuori luogo di cunegrrenza e dì
preminenza, un simile tono cosi aere,
una simile esaltazione sempdicistiea
del buon tempo andato, siano stati
suggeriti all’articolista proprio dal
Corso di Bossey sulla famiglia a, cui
egli ha ultimamente partecipato; ei
sarebbe da disperare dei corsi ecumenici ! Per fortuna esistono su questo
argomento ben altre conclusioni ed c
appunio su di esse che vorrei attirare
l’aHenzione.
interventi
£(tteriaa al Direttort
il
Due righe sono sufficienti per ri»
spondere alTarticolo dello .scor.so numero u firma A. Vinay in tema di
« femminismo ».
« In una conferenza tra dirigenti
ecclesia.stici maschili e femminili in
Gran Bretagna fu espresso il giudizio,
che la tendenza a pensare alla donna primieramente in termini sessuali, piuttosto che ad una personalità
dotala di determinati doni e attitudini, rende difficile a molte persone, del clero e del laicato, il pensare
oggettivamente a donne rivestite della pienezza del ministero della Parola e dei Sacramenti. In ogni caso,
non è quasi necessario ricordare che
il .sesso non è deplorevole monopolio delle donne. Vi sono buone ragioni di credere che esso è il dono di
Dio per entrambi, per l’uomo e per
la donna, e che Faccettarlo domanda una elevata disciplina dell’uno e
Siamo ormai alla vigilia (Iella eonvocazione delle Conferenze distrettuali che tra gli altri argomenti dovranno
anche occuparsi, su invito del Sinodo. del problema dei Ministeri femminili (e non di quello del femminismo
di cui si disculeva, caso mai, cin(¡uant'anni fa); non so se e come :
singoli Concistori avranno provvi)dulo
ad informare i membri di Chiesa, su
questo problema, ma mi pare che sia,
ulnieno ora, doveroso ed indispensabile far sentire ai lettori deU'Eco una
voce che presenti Vargomento con una
certa autorevolezza ed imparzialità di
vedute; alludo alla relazione delia
Commissione Sinodali; che, essendo
stata redatta lenendo conto deìle conrliisioni dilla Conferenza di Amsterdam e delle risoluzioni adottate dal
Sinodo della Chiesa Riformata di
Francia, può avere per noi assai più
valore delle patetiche apprensioni di
Sanmarco .sui cataclismi che colpiranno la Chiesa non appena le donne avranno in essa via Ubera! Chissà come mai tali cataclismi sono ancora dì
là da venire, sia, nelle nostre comunità nelle quali le donne fanno parte di l
Consiglio di Chiesa, sia aU'estero, sopratutto nelle giovani Chiese iFAfrica e d'Asia che non stanno tanto a sofisticare sui « valori tradizionali in cui
la Chiesa ha creduto » (molto strana
questa affermazione da parte non di
un cattolico romano ma di un evangelico !) -ma operano lasciandosi guidare
dallo « Hpiritn che soffia dove vuole » ?
Da quando mondo è mondo, la prima aspirazione dell’uomo norniale
t; stata ed è — oggi esattamente come duemila anni fa — di guadagnarsi Vesistenza svolgendo un’attività'
per quanto possibile corrisjiuiuiente ■
ai propri mezzi e capacità e di arerà ■
una casa dove ritemprare con gli affetti familiari le sue forze ed il .suo
spirilo; prima aspirazione della don*,
na normale, quella di essere, a buon
diritto, la regina di questa casa.
Cerchiamo dunque di non esser^'.
più realisti del re, o, .se volete, più
femministi delle donne. fi
t
E
llonnelÈ*
Libri ricevuti
L’ENIOME DU NOUVEAU TESTA*
MENT . im ■
di E. HOSKYNS e F. N. DAVETÈ^''
Ed. Delachnux et Niestlé. Noiic-hài;
tei — Prezzo fr. sv. 5,75.
|:
dell’altra, e che le sue benedizioni
sono di varia natura. La donna dottoressa o assistente sociale, e il pastore uomo, nei suoi doveri pastorali, hanno in gran parte lo stesso problema di porre in atto relazioni confidenziali, amichevoli con le persone dell’altro sesso, con una oggettività professionale priva di implicazioni emozionali. Queste relazioni esigono una maturità, una conoscenza di sè, che fortunatamente si ri.scon
Mi auguro perciò che la succitata
rrlnziime venga portata in tempo utile
Il conoscenza del nostro •pubblico anche attraverso ai nostri giornali, e che
dalle prossime conferenze distrettnaì'< parta, comr. è già avvenuti) per il
Distretto del Sud America, l'invito al
Sinodi! ad affrontarti e risolvere questo
probltima con alto e sereno spirito di
comprensione cristiana.
Evelina Pone
G’é un enigma nel Nuovo Tcstamen-^_ 1
lo? Oli autori rispondono di si.
è? E’ il legame che unisce Oesìi di:;
Nazareth e la Chiesa primitiva. Lo stvi
dio di questo enigma, la sua valutà*
zione, la sua soluzione possibile, im\
plìcano praticamente un esame appro-..
fondita dei documenti, in modo spe-^
cinte degli Evangeli, fatto con un wò-*"' '
todo storico e critico che rimane, pe-^;
rò, alla portata del nostro pubblico.^f
« Nous nous proposons dans ce Uvr»
de décrira l'application de la méthode
critique et historique aux textes diît'i
Nouveau Testament, en espérant fournir ainsi au grand public tous les élé-menta nécessaires pour lui permettre,
de faire le point dans cet important
domaine ». Alcuni titoli'ci danno una'
idea abbastanza chiara del contenuto.
dì questo libro, che conduce il lettore
a conosce
ere i risultati della critica mo
denta del Nuovo Testamento, senza,,
che il messaggio stesso della Riveld’
zione cristiana venga ad essere offa-,
acato : L’avvenimento storico — fifft
Evangelisti — Il problema sinottico
— Miracoli, parabole, aforismi —
lo, Fautore degli scritti giovannici tt’’
l’autore dell'epistola agli Ebrei — Oe
sii..
V
1
.1 ’
X
3
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
onpeRenzli oei distrrtto riopirìrrsa
Elezioni
state nomínate
Dolores 6 -10 mairab 1950.,
Lunedi 6 marzo, oon un culto presieduto dal pastore Carlo Alberto
Griot, sono cominciati i lavori della
'Couterenza annuale del VI Distrette
’che si è costituita oon 37 membri con
Uvoce deliberativa decidendo di incor¡f\porare con voce consultiva i candidanti e gli studenti in Teologia.
Dopo aver reso omaggio alla venerata memoria del pastore Enrico Beux.
.'decano del corpo pastorale di questo
t Distretto e primo pastore valdese nato in America, la Conferenza passa a
considerare la domanda delle Chiese
^^,di « Colonia, Biachuelo e B. Pedro »
di « Adérez » di essere riconosciute
'Squali chiese costituite. La prima di
^ esse è sorta dalla divisione della Ohiesa di 'Tarariras e annessi, divisione re;;sasi da lungo tempo necessaria per il
sy,Ìcontmuo aumento del numero dei
"^"membri di Chiesa e delle attività ac# clesiastiche in quella importante re
Ç.. gione. il pastore della nuova Chiesa
‘J$f abiterà a Colonia, a tutto vantaggio
della nostra opera in quella città che
è la capitale del Dipartimento, dove
T^-si sta terminando di costruire un magnitìco iempio e dove abbondano le
possibilità di evangelizzazione tra gli
Lf^operai cielle fabbriche ohe da pochi
.n' anni vi si sono aperte.
.S”- « Alférez », l’altra Chiesa che ha aivuto il suo riconoscimento quest’anno, è invece una piccola ma fiorente
uuinità agricola stabilitasi nel Dipartimento di Bocha, vale a dire neli:-la parte orientale del paese, a circa
»400 km. d distanza dal nucleo prinf,‘cipale delle nostre colonie.
#
facoltà di Teologia
e Ministeri Femminili
y- Da anni ormai il tema del professo%'i;re valdese alla Facoltà di Teologia di
,^ís¿Buenos Aires torna ad essere discusso
III alla Couterenza, ma questa volta Tauri.,iore vola parola del pastore Giovanni
BTroll, da poco tornato dall’Italia, imposta subito il problema nei suoi giusti termini, dicendo ohe nulla di quel
1“^: -che SI poteva fare per risolverlo è stai ,to tralasciato, non rimanendo per ora
t ''altro da fare ohe aspettare con fiducia
'^e seieiiità che il pastore, designato
dal Smodo, sia in condizioni di poter
“venire
V
i Dopo aver trattato vari altri argomenti, t,ni cui la questione della confcessione di borse di studio agli studenti liceali aspiranti al Ministerio, si
passa -allo studio del problema dei Ministeri femminili. Tale problema,
era stato toccato in precedenza nel% TAsseiuulea annuale in questo DiÌs^retto, dato che alcune signorine val'-^desi stanno già preparandosi nella Faw ' colta di Teologia di Buenos Aires, ed
ima di esse ha terminato i suoi studi
ed ha offerto i suoi servizi alla Com
^ :______ 1/_____i.:_ jì: __
minili.
‘i
favore non del « pastorato » femminile, bensì di ministeri ausiliari con
carattere sooiale-evangelistico aperti
alle donne ed ufficialmente riconosciuti e retribuiti dalla Chiesa.
\ missione Fsocutiva di questo Distret“fto. Accettare quest’offerta poteva co^ Btitiiire un precedente impegnativo,
respingerla avrebbe significato che la
.j-,persona in questione sarebbe stata
Ben/.’altro presa in servizio da qual■' ohe altra Chiesa, dato ohe quasi tutte
le denominazioni all’opera nel Eio de
■' la Data riconoscono i ministeri fem
Stampa e Radio
L’opera della Chiesa per mezzo della stampa si limita praticamente alla
pubblicazione di « Mensajero Vaidense » che compie efficacemente la
sua opera di organo di collegamento
tra i vari gruppi.
Per quel che si riferisce alla pub
blieazione di libri si osserva che l’ambiente valdese sud-americano è troppo ridotto per poter assorbire un numero di copie tale da permettere la
pubblicazione di un libro senza perdita di denaro. La nostra opera in
questo campo può essere solamente
sporadica e deve in generale affiancarsi a quella di Società Editrici eyaugeliche di altre denominazioni.
Per quel che riguarda le radiodiffusioni, la Conferenza non può dare
che indicazioni genericlie, lasciando a
una apposita Commissione la cura di
studiare ■ particolari tecnici. Si raccomanda che il culto quindicinale di
mezz’ora venga ridotto a 15 o 20 minuti, ma diventi in cambio settimanale.
La
veva
cesse
Evangelizzazione
Conferenza dell’anno scorso araccomandato che si introdunel programma dei lavori la
trattazione di un argomento religioso. Il tema prescelto per quest’anno
fu l’evangelizzazione che il pastore
W. Artus presentò in un breve studio
che forni la base per un’ampia discussione.
Due sono le difficoltà principali che
ostacolano l’opera di Evangelizzazione : prima di tutto la mancanza di
uomini. Alcuni tentativi di evangelizzazione iniziati nel passato in modo promettente si ceno gradatamente
spenti per mancanza della persona
che potesse animarli e guidarli. I pochi pastori del Distretto sono interamente assorbiti dal lavoro delle vastissime parrocchie e la collaborazione laica è scarsa perchè da un lato
pochissime sono le persone con sufficiente preparazione culturale tra gli
agricoltori che costituiscono la maggioranza dei membri , delle nostre
Chiese, e perchè d’altra parte l’elemento intelleUuale s» ritira di solito
a Montevideo e ai disinteressa della
Chiesa.
p La Commissione Esecutiva, per ccreare di orientare i membri della Conferenza, aveva fatto distribuire la traduzione ciclostilata delle conclusioni
ohe su questo argomento eranoj^tate
presentate allo scorso Sinodo da una
apposita Commissione.
Una vera e propria discussione teologica della questione non c’è stata
alla Conferenza, avendo essa senz’altro riconosciuto eh© la sola autorità
che può deliberare sulla questione di
principio è il Sinodo. D’altra parte
per risolvere il problema pratico che
si presenta al Distretto è stato deciso
ohe. finché non fosso presa ima deci
sione di principio, si desse lavoro in
via provvisoria alle giovani che offrissciro i loro servizi. Infine la Commissione Esecutiva è stata incaricata di
far giungere al Sinodo la opinione ed
§il desiderio di questo Distretto che la
questione sia risolta in senso favorevole all'istituzione dei Ministeri ferri\ minili.
^ Conviene d’altra parte precisare che
Topinione generale del Distretto è -i
nità. La Conferenza, considerando tra
l’altro il fatto eh© per cambiare i regolamenti delle Chiese sarebbe necessario un ricorso alTautorità statale, ha deciso di non modificare la lettera dei regolamenti ma d’ conferire
alla Commissione Esecutìva l’autorità morale necessaria per consigliare
le Chiese nelle loro ■ elezioni, in modo
che queste contemplino le necessità
generali dell’opera.
In questa ed in \arie altre questioni trattate nella Conferenza si è affermata la tendenza patrocinata dalTavv. Clbio Geymonat, di non creare
dei regolamenti per ogni più piccolo
dettaglio della vita amministrativa
della Chiesa, bensì ’ di formulare un
principio o indicare un criterio lasciando fdla Commissione Esecutiva
la cura di risolver© i singoli casi secondo l’equità ed il buon senso.
In secondo luogo, la mancanza di
spirito i-vangelistico. Studiando la
storia di queste Chiese e vedendo come fino a non molti lustri or sono esse abbiano dovuto lottare con le unghie e coi denti per sopravvivere, si
comprende come non abbiano avuto
tempo nè energie da spendere in ima
opera di conquista. Oggi la situazione
è radicalmente cambiata e le nostre
Chiese hanno una vita prospera e
tranquilla, ma è rimasto il vecchio
spirito ohe vede nella Chiesa un monumento da difendere © conservare
ma non un’opera da diffondere, ed è
appunto questa mentalità conservatrice e chiusa la remora più formidabile per l’Evangelizzazione. Tuttavia
membri più illuminati delle Chiese,
Sono state ‘‘ninainate le
persone a comporre la Commissione^
Esecutiva; .«v Ifi • vi
pastore Giovanni Tron, presidente;
sig. Umberto rPerraohon, cassiere;
avv. Elbio Geymonat, segretario;
pastore Wilfredo Artus, membro;
sig. Paolo Benech, membro;
pastore Aldo Comba, supplente;
sig. Enrico Davii Trmx, supplente.
'ù comitati di coordinamento economici
seguenti z garantire la tolueione dei
problemi deUa^mcaui-d’opera,
delia disoccupazionee della produzione europea, ma con un’effettiva upiffoazione delle economie ed un unico mercato, mediante una politica coraggiosa contro i monopoU, dazi, le
autarchie nazionali e gli accordi bilaterali.
Come delegati al Sinodo sono stati
eletti il dr. Gustavo A. Comba ed ilcand. teol. Mario Bertinat. Quest’ultimo pensa partire per,l’Italia nella
.seconda metà dell’anno in corso e sarà il primo operaio della Chiesa Valdese preparatosi in America ohe si
rechi in Italia per perfezionarsi alla
Facoltà di Eoma e per prendere contatto con la « Chiesa Madre ». Speriamo ohe il suo viaggio possa costituire la base di nuovi legami tra i due
rami della nostra Chiesa.
^ Ma npn può esservi unificazione
economica senza unificazione politica; per questo i movimenti federalisti europei hanno sempre richiesto la
creazione di organi .internazionali dotati di poteri effettivi, per questo oggi essi lanciano, con l’appoggio di associazioni 6 partiti democratici {liberali, repubblicani; cattolici e sooiàUsti) una campagna di petizione popolare per un patto federale europeo.
nonché i pastori e ,g!' studenti in teologia si rendono conto che appunto la
vita prospera e tranquilla delle Chiese potrebbe essere un perìcolo mortale se esse non sapessero a tempo impegnarsi in quella lotta di conquista
delle anime che fino a non molto tempo fa era stata impossibile.
Con un culto di Santa Cena celebrato il 10 marzo alle 11 sono terminati i lavori della Conferenza Annuale del Distretto Eioplatense.
Aldo Comba
Solo un vasto movimento di opinione pubblica nell’Europa occidentale,
potrà vincere le resistenze dei governi e degli interessi nazionali costituiti, dando ai parlamentari di Strasburgo la forza rappresentativa per trasformare un’assemblea consultiva —
quale l'attuale — ih un reale parlamento oon un primo esecutivo europeo.
Pubblichiamo tplesto articolo a puro titolo inforniativo, senza pregiudicare nè il carattere nè la fisionomia
del giornale che rimane al di sopra di
ogni corrente, di jjeiisiero politico.
{Red.) '
Son trascorsi cinque anni dalla fine
della guerra e contro tutte le aspettative e la logica slessa della storia,
l'Europa è oggi ancora divisa : una
parte di essa — Vorientale —■ sotto il
diretto controllo dei russi, attualmente senza possibilità democratiche di
pronunciamento a favore di una collaborazione con l'occidente (ricordiamo la non adesione^ obbligata della
Cecoslovacchia al piano Marshall) ;
l’altra — Voccidentale — più o mcnof
sotto l'influenza americana.
damentali dell’uomo, e prima di tutte
quella di coscienza (si ricordi in proposito che le revisioni concordatarie
non si pongono più oggi sul piano nazionale ma hanno ragione di porsi sul
terreno internazionale, in base anche
alla risoluzioni deU’O. N. U in materia) : oggi i nostri popoli sono in baJ'ia
di se stessi, in grave instabilità politica e spirituale col pericolo di nuove
avventure totalitarie.
E’ questo un momento storico in
cui dobbiamo tutti con senso di responsabilità dare il nostro contributo
(arrche una firma è un mattone) perchè si stabiliscano nuove strutture intemazionali, e perchè gli europei si
affratellino in una solidarietà reale in
vista di una civiltà più umana.
I cristiani evangelici perciò non
possono non essere in prima linea in
questo movimento popolare che viene
dal basso, nella tensione verso una
società più. libera e più giusta.
Una casa comune dico, ove si possa vivere-in pace, dacché la pace non
Questo mentre i popoli europei intendono costruirsi (una casa comune,
onc siano garantiti loro, come nella
federazione americana, le libertà fon
ia si ottiene schierandosi con la Russia 0 con rAmerica, s'i da approfondire la divisione del mondo, ma creando una unità forte in Europa che stabilisca rapporti dà buon viciruito e di
collaborazione ecorwmica con l’est e
con l'ovest.
Eon a caso figura nei Comitato
Promotore Francese il pastore Boegner, Presidente del Consiglio federale delle c’niese prodestanti francesi, e in
quello italiano il Pasb. Elio Eynard, oltre l’amico e vecchio federalista Prof.
Mario Alberto Rollier ( in quello piemontese il Prof. P'rancesco Lo Bue)
e chi scrive quale membro del Oomi
tato Nazionale del
ralista Europeo.
Movimento Fede
IJna casa comune ove sopratutto
vi sia sicurezza economica e pane per
chi abita e per l’ospite: non è con dei
Per questo anche, confidiamo che
questo nostro appello non suonerà indarno.
Alberto Cabella
La Voce delle Comunità
Angrogna Capoluogo
Sabato 27 maggio nel Tempio del
Cfipoluogo è stato benedetto il matrimonio tra Long Paolo Daniele (Stallèì e Rivoira Caterina (C-acet),
La grazia e la pace del Signore dimorino in questo nuovo focolare.
e. a.
Angrogna Serre
distrettuale e il deputato al Sinodo .
Anziano Giulio Poet, Giulio Genre 'id
-\nziano Alfredo Artero.
I,a domenica 21 corr. in occasione
dell’inaugurazione del Monumento al
Generale Giulio Martinat, il nostro
Tempio di Perrero era gremito per il
Culto presieduto dal Pastore signor
Errnmino Rostan che ringraziamo corclGlmonte.
Dimanche 28 mai a été installé comme diacre du Pra du Tour F,lvino Buf •
fa. Nous sommes heureux que cet
homme actif et dévoué soit enfin associé à la direction de la paroisse et
sommes persuadés que sa présence sera une aide précieuse pour le Consistoire.
Changement d’horaire des cultes.
A partir du 11 juin, commenceront,
les cultes en plein air. Au Serre, le culte aura lieu le matin à 10 heures. Pour
le 11 juin ; à 10 h. culte au temple du
Serre. A 3 heures, si le temps le permet, culte à Anobioccia. Pour les dimanches suivants, les indications seront données une semaine à l’avance.
S. Germano Chisone
Autonomia delle Chiese
Una proposta che suscitò una interessante discussione fu quella ohe
tendeva a limitare Tautonomin delle
Chiese per quel ohe si riferisce all’elezione del pastore. Finora il regime
di questo Distretto fondandosi sui regolamenti delle singole Chiese era assai vicino al sistema congregazionalista in quanto ogni Chiesa aveva il diritto di eleggere il proprio conduttore, senza che nessun organismo dall’esterno potesse intervenire. Di fronte ad alcuni inconvenienti manifestatisi in questi ultimi tempi si è voluto
limitare il diritto delle singole comii
Perrero Maniglia
La domenica della mamma è stata
festeggiata con Culto ad essa dedica
to, distribuzione di fiori, reoite e canti dei bambini ed una festicciola pomeridiana con canti e recite ancora di un
gruppo di bambine preparate dalla
signora Coisson.
AlTiiltima Assemblea di Chiesa è
Stata esaminata e discussa la Relazione sui « Ministeri femminili ». Per
termino del quinquennio regolamentare è stato rieletto ad anziano del
Itessè, Alberto Pons fu Enrico : rallegramenti e,d auguri nel Signore. Sono
stati eletti i delegati .alla Confercr..'ai
Ringraziamo vivamente i fratelli di';
hanno recentemente presieduto dei culti :
il Pastore ¡Pallone, sig. Risseuuw, lo studente della Pra’ del Torno, sig. Beri, e il
dr. Teodoro Balma, che ha tenuto una
conferenza apprezzatissima su « Violenza
o libertà ».
— 11 19 corr. si addormentata nel Signore Griot Elisa dei Mondons, di anni
84, la « iantine » nota a tutti per la sua
fede personale e vivente.
Ai parenti le nostre cristiane condoglianze.
— Abbiamo avuto la gioia di accogliere
nella nostra Chiesa, al cnlto di Pentecoste, Buemi Salvatora proveniente dal Cattolicesimo e Pontet Enrico, che per vari
motivi non aveva terminato prima la sua
preparazione biblica. Che i nuovi ammessi, insieme con i Confermati di Pasqua,
siano con l’aiuto del Signore, dei testimoni fedeli della verità!
modo a tutti di intervenire e di discutere
con calma i vari argomenti all’ordine del
giorno. Riferiamo brevemente sui risultati :
La parrocchia è del parere che: le ,designazioni dei conduttori delle chiese siano fatte dalla Tavola, uditi i Concistori —
il ministerio dell'aiutante di chie.sa risponde alle necessità dell’opera, specialmente
nelle grandi comunità — la parrocchia deve inviare alla Cassa centrale la contribuzione richiesta, tenuto però conto dei rifoverati e dei poveri —■ il Concistoro e la
Commissione giovanile studino e presentino un progetto per la costruzione di una
grande Sala parrocchiale.
L’atmosfera è stata ottima e le decisioni
sono state tutte prese alla unanimità.
Una seconda Assemblea di Chiesa per la
nomina dei delegati alla Conferenza distrettuale e al Sinodo, del Revisori dei
Conti, e per la lettura e discussione della
Relazione Annua è convocata per Domenica 4 corr. alle ore li. Il culto è .stato
pertanto anticipato alle ore 10. Nessun
membro elettore manchi.
Villar Penice
— Si sono scambiata davanti al Signore
la promessa di fedeltà coniugale:
il 18 Maggio: Serre Samuele di Villar
Perosa e Jahier Enrica di Villa;
il 27 Maggio: Avondet Ugo di Prarottino e Bleynat Ester, secondogenita del nostro caro anziano dei Martinat.
Ai felici sposi l’augurio sincero di ogni
dono perfetto dal Padre Celeste!
Assemblea di Chiesa del 23 Aprile. —
E’ stata convocata nel pomeriggio per li"
GITA A SUSA. — Il 7 maggio la
Unione delle Madri accompagnata da
quella delle Giovani e da un gruppo
di Catecumeni, a bordo di due poderosi autoveicoli, si recava a Siisa per
visitarvi quella piccola comunità valdese. A Sant’Antonino, lungo la via,
sostava un momento per visitarvi quel
tempio Battista. Vari fratelli, nonostante l’ora mattutina, eran sul posto
ad attendervi i pellegrini Valdesi tanto che poteva essere improvvisato U
per lì un brevissimo servizio in comune : banto, lettura, preghiere, scambio di messaggi. E^ questa la parola
d’ordine dèi credenti.
A ecco i nostri fratelli N'aldu-
4
L'EOO DELLE /VALLr VALDESI
si ohe oi attendono sulla porta del loro
tempio e che si studiano;, in o^_i mo-,
do possibile, dì farci bucma accdglienm e di offrirci una ospitalità cordiale.
11 tempo, in quel giorno del 7 maggio,
fugge più presto che al solito talobè_
' consumata appena una frugale colazione dobbiamo correre al tempio per
l’inizio del culto. Non possiamo entrare tutti. Molti resteranno in piedi e parecchi nella via. Predica il sig. Davite
conduttore della comunità di Susa e celebra con accento appassionato la festa
della madre. Culto ricco di note armoniose, canto di bimbi, distribuzione
d’ fiori, esibizione di musica classica,
voci di ospiti, sopratutto dolcezza di
comunione fraterna.
Sulla via del ritorno, attraverso ad
uno scenario di bellezze naturali merav’gliose facciamo ancora qualche
tappa : accanto al ponte di Salbertrand, al Sestrière, a Pragelato e sotto ’1 monte Albergian. Le voci del passato parlan fortemente lassù e le vecchie pagine della nostra storia vi acquistano una vivezza impreveduta.
Bella gita, di quelle che lascian dietro a sè un ricordo luminoso.
AL VILLAE, qual giorno, dinnanzi ad un uditorio sparuto per l’assenza
dei gitanti, predicò ■! nostro sopraintendente, il dott. Alberto Bieca, al
quale pure, pertanto, spetta una parte importante della nostra gratitudine
per la bella giornata di cui al Villar
ed a Susa contemporaneamente abbiamo goduto.
nione dei nostri fratelli Gönnet Emilio--.
(Inv. Sagna) e Gravier Marinet Maddalena.
DOMENICA 14 MAGGIO. Nel po
meriggio la nostra corale, composta
di una quarantina di membri, e guidata dal suo direttore, l’anziano E.
Bouissa, ha partecipato alla festa del
le corali a Torre Pelliee.
BAZAR 15 Maggio. — E’ avvenuto un miracolo !
S’era discusso a lungo sulla data del
Bazar. C’era chi voleva che avesse
luogo metà in tm giorno domenicale e
metà in giorno feriale come l’anno
scorso e c’era ehi considerava non consono al carattere sacro del giorno del
Signore di celebrarvi un bazar. Prevalse il secondo punto di vista e tutti
quanti concordi pronosticarono che
quest’anno, limitato ad un giorno fonale, il nostro Bazar darà un incasso
inferiore assai a quello magnifico che
s’è avuto l’anno scorso. Invece....
Giunta la sera, dopo una giornata
che sembrava non aver brillato per
troppa animazione, i direttori dei vari banchi — dando prova di una organizzazione perfetta — tirarono le
somme e proclamarono seduta stante
l’incasso netto ottenuto: superiore a
quello dell’anno scorsoi
E non fu proprio per convenzione
allora se il Pastore rivolse ai presenti
e per essi a tutta la Chiesa commosse
parole di lode e di ammirazione. Non
tutti è pur vero, fra i credenti, approvano il metodo di colletta ecclesiastica del Bazar e potranno anche in certi casi aver ragione. Ma qui, da noi,
esso è stato veramente lo sforzo dei
poveri per la loro Chiesa e la dimostrazione del loro amore e della loro fede
e Dio l’ha premiata, questa fede, jol
risulteto che, per chi conosce le difficoltà locali, è un vero e proprio miracolo.
ASCENSIONE. — Pioggia dirotta
quel giorno, nel tempio una piccola
piccola assemblea, ma una predicazione profonda ed edificante del prof. Lo
Bue di Torre Pelliee. Grazie e arrivederci al caro ospite.
Sabato 20 maggio, nel tempio tutto
adorno di fiori, abbiamo celebrato l’u
Domeniea 21 maggio il nostro culto è stato presieduto dal pastore Tourn
Cipriano di Orsara di Puglia, il quale,
venuto a trascorrere alle Valli qualche giorno di riposo l-n mezzo alle fatiche che gli sono imposte dal felice
movimento di risveglio che si è verificato nella sua chiesa, si è « riposato » predicando in varie chiese delle
Valli. Gli siamo grati per il suo forte
ed eloquente messaggio.
Nel pomeriggio un grosso torpedone ha trasportato i bimbi delle nostre
Scuole Domenicali a Torre Pelliee per
la festa delle Scuole Domenicali sotto,
la direzione dei loro Monitori. Una
breve visita è stata effettuata alla nostra Scuola di Agricoltura. B maestro
sig. Paolo Fraohe ha diretto il canto
dei Villaresi, nel tempio.
a lungo degente oi han dato di lui una
rara e magnifica testimonianza.’*
Mandiamo alla sua memoria il nostro commosso, fraterno saluto.
Pr amollo
MANIFESTAZIONE EVANGELI
STIC A. — Annunziata da appositi
manifesti e dal lieto scampanìo della
nostra campana, ha avuto luogo l’air
tesa relazione dei Pastori Bouchard,
Marauda e Geymet sulla loro recente
missione evangelistica nelle Puglie e
fu realmente una manifestazione importante.
Numeroso l’uditorio, varie centinaia
di persone, quantunque il tempio potesse contenerne di più, e sopratutto
attento e animato da uno spirito di
fervido amore per l’opera del Signore.
il Pastore Mugellesi di Vevey ùi
Svizzera, presente per caso, arricchì
la manifestazione col canto di alcuni
inni che egli stesso accompagnava ma- ^
gistralmente aH’armonium. Avevamo
di rado udito una così bella voce. Essa proclamando le lodi del Signore,
ci edificò profondamente.
Il Pastore C. Tourn, titolare della
chiesa di Orsara di Puglia, Poggia e
Cerignola, ci mostrò il nostro campo
di lavoro laggiù, con vivace descrizione, come in ima fotografia per preparare l’uditorio ai messaggi suecéssivi.
Il Pastore Marauda descrisse la cam.
pagna condotta con ' suoi colleghi e
condusse l’uditorio di tappa in tappa
e gli ,fece rivivere le esperienze ineffabili che si fanno laggiù nell’opera
del Signore che si spesso si trasforma *
in un campo di battaglia fra la luce e
le tenebre.
Il Pastore Bouchard descrisse il
proseguimento della campagna Pugliese da lui condotto con altri Pastori in Sicilia. Nuovo immenso campo
d) lavoro, vere folle che accorrono per
udire l’Evangelo. Visione d’insiefhe
immensa, gloriosa, troppo grande per
le deboli forze del nostro popolo Val dese I
Dopo i discorsi eloquenti ed appassionati dei suoi colleghi l’ultimo oratore ebbe buon giuoco nel tirare le
somme e nel proclamare che dinanzi
alla vocazione di Dio, non basta un
po’ di simpatia e neppure una mistica preghiera, ma occorre la consacrazione.
Giovani in piedi ! arruolatevi nel
Sacro Ministero, oppure tra gli insognanti Evangelisti, e quelli che non
partono si mobilitino per sostentare
una chiesa od una scuola... Il Signo-re chiama, non è possibile non rispondere 1
Bazar. Esso avrà luogo domenica 1
giugno nel pomeriggio.
peRSonnun
Apprendiamo che Tinsegnante Enriehetta Campofaggi, della Chiesa Valdese di Torino, ha conseguito il 9 maggio u. S. in Svizzera il diploma d; infermiera psichiatrica. La nostra giovane sorella, come ne dà l’annuncio
la « Gazette de Lausanne », è resultata prima assoluta nella classifica.
Mentre questa lusinghiera classificazione va ad onore dello stabilimento
medico « La Métairie », dove la signorina Campofaggi ai è preparata per
tre lunghi, faticosi anni di tirocinio
specializzato, essa è per noi motivo di
compiacimento e di vivi rallegramenti alla cara sorella che ha così visto
premiata la sua tenacia e la sua intelligenza, r. b.
Studi religiosi
NELLA PATRIA CELESTE. Al
Rifugio Re Carlo Alberto è deceduto
il nostro fratello Vian Francesco d>
50 anni. Povero e quasi solo al mondo ha concluso giovane ancora una
vita tutta fatta di umiltà. Le diaconesse dell’ospedale dove egli è stato
.4 Bari, nella Sala Gonsigliare del
Comune, nei giorni 3 e 4 giugno, si
.svolgerà un ciclo di studi religiosi volti ad affrontare senza limitazioni confessionali e in rinnovato spirito di aderenza all’intuizione cristiana i più
complessi problemi del momenlo.
Saranno tenute le seguenti relazioni :
1) Aldo Capitini : « Libertà e autorità nella formazione, religiosa del
popolo italiano ».
2) Gabriele Pepe : « La questione
religiosa come questione meridionale »
8) Michele Lovero « L’insegnamento religioso nelle scuole »,
4) Giovanni Gönnet; « Le^Ghdese
cristiane a la guerra ».
Per II GomitatOi Promotore
Vittorio Laurora
Festa della Mamma. Essa ha avuto luogo domenica 14 maggio. In tale
occàeione i bimbi della Scuola Domenicale hanno voluto dare una prova
delle loro doti artistiche ed hanno recitato numerosi dialoghi e poesie. Al
termine della festa ogni bimbo ija offerto alla propria mamma un piccolo
mazzetto di fiori.
Gn'grazie di cuore alle monitrioi ed
ai monitori per la loro valida ed apprezzata collaborazione.
Esami ammissione
RLLfl SCUOLR ITieDIR
Sono aperte le iscrizioni agli esami
di Ammissione alla Scuola Media.
Rivolgersi alla Segreteria del LiceoGinnasio - Scuola Media Pareggiata
Valdese - Torre Pelliee - ogni giorno
dalle ore 10 alle 12,
Nuovi focolari. Un nuovo focolare
si è creato nella nostra chiesa, quello
di Erminio Sappè e di Irene Long che
si sono uniti in matrimonio sabato 20
maggio. Numerosi parenti ed amici si
sono stretti intorno a loro nel giorno
delle loro nozze ed hanno presentato
i loro voti augurali.
Ancora molte felicitazioni ed auguri -di ogni gioia nel Signore.
Gita. liasciate da parte le loro quotidiane e molteplici occupazioni, le
nostre buone mamme pramolline si
sono concesse un**giomo dì svago recandosi in gita a Praly, dove hanno
visitato ]1 villaggio « Agape ». 11 tempo abbastanza clemente quel giorno
lia permesso loro^ di trascorrere alcune magnifiche ore.
Un grazie di cuore al Pastore di Prnly per la sua cordiale accoglienza e per
le numerose ed interessantissime spiegazioni su Agape. Un altro grazie vivissimo ai Sigg. Marauda che hanno
ben voluto accompagnarci nella gita e
che la sera ci hanno offerto un’ottima
tazza di tè a Pomaretto.
Il 15 maggio è deceduto all’età di
77 anni
Pegrot Giovanni Michele
delle Orgere 'di Frali. Ne'danno l’annuncio, rasserenati dalle promesse dell’Evanyelo, il figlio Luigi, sindaco di
Prati, con la m-oglie Maria Maddalena,
hi, figlia Maria col marito Bleynnt Emilio, il cognato Bleynat Alberto, i nipoti Emilio e Gino con le loro famiglie.
« L’ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce
del Eigliuol di Dio ».
Giov. 5 : 2.5
Lrt iamiglia del Compianto
Colline Enrico
(Bidello Scuole Elementari di Pinerolo)
Profonilamcnte commossa per la grande dimostrazione di stima e di affetto
tributato al caro Scomparso, ringrazia
tutti coloro che con fiori, scritti, opem di beneficenza e di presenza ai funerali si unirono al suo grande doloro.
Un particolare ringraziamento giunga alle Suore ed al Fratello Francesco
dell’Ospedale Gottolc.ngo per le amorevoli assistenze-, ai vicini di casa, ai
Sigg. Ispettore scolastico e Direttore
didattico, agli amici di Elsa e di Renzo ed agli operai del Municipio.
La messa di trigesima sarà celebra
fa nella Cattedrale di 8. Donato lunedì 2ti giugno p. v. alle ore 8,30.
Pinerolo 27 maggio 1950
Onoranze Funebri Manassero, tei. 22.33
La vedova, le famiglie Forneron e
Cardón, nell’impossibilità di farlo personalmente, sentitamente ringraziano
le persone che con scriitt o con la loro
presenza onorarono la memoria del
loro compianto
Gag Emilio
V no speciale ringraziamento al Pastore (I. Beri, al doti. Boss, alla rappresentanza del Comune, ai vicini luili ohe furono larghi di aiuti nella lulInosa circostanza.
(,'urdune di Prarostino 26 - .5 - 1050,
C. I. 0. u.
in Memoria di Fulvio Davit
1 (toHeghi e le Collcghe della Cai’liera
Borgo di Verzuolo (Cuneo) per onorare la
memoria dello «eompario elargiscono :
Lire 33.000 alla Casa delle Diaconesse,
Lire 33.000 all’Ospedale Valdese di Torre Pelliee.
Direttore Re.sponsabile : Ermanno Rostan
Tip, Subalpina s. p. a. Torre Pelliee
N
y l
K ; V ' > ‘Lj.
> Á • ^ ’ ' *
- i Giovanni Miegge
La Vergine Maria
Saggio di storia del dogma.
Sommario : Il problema — Maria,
nel Vangelo — La Pempre-Vergine —^
La Madre di Dio — La Regina del ?
cielo — L’Assunta — L’Immacolata,
— La Madre miserioordiosa — Lai
Corredeutrice — Maria nel dogma enella pietà.
Pagine 220 — L. 450.
GIORGIO PBYROT: Le riunioni «eli-f
yioae e l'Esercizio del Culto nelle nor. i'
me attualmente vigenti in Italia.
Casa Editrice Claudiana, Torre Pelliee,
1950. — L. 300.
VENDESI casetta, collina San Secondo, -j
con giornate una : mezza vigna e mez-1 •]
7,0 frutteto. Libera subito, prezzo mite, "“C
Hivolgorsi al signor Rivoir Rinaldo, frar*
'/ione Miloun di Prarostino. ■ '
...
V Ehi DESI, ottime condizioni, funzio-is
nante, motore « ALPINO » uppll-'
carsi ciclo uomo. Rivolgersi Tipografia Subalpina.
VILLAR PELLICE. Quantunque ricerca.
tissimi alcuni alloggi destinati alla vìi-'
leggiatura estiva sono ancora disponibi-Ày
li. Raccomandiamo ai nostri fratelli che A
desiderano villeggiare con noi di affret.-V
tare le loro prenotazioni presso il Pastore di Villar Pelliee. Ä
LUGLIO - AGOSTO cambierei alloggio,.'
Quinto al mare con alloggio Torre Pel.;
lice. Scrivere falla - Via Santarosa 51
Genova - Quinto.
ÇlaçGO ^aá^loforrlco
m
GIANADDA
lale
occasione
Via Nazionale. 31 - Abbadia Alpina
pratica un eccezionale sconto
de! IO “lo su apparecchi Radio delle migliori marche.
APPROFITTATENE
Doti. Badalamentì
Medico Chirurgo Dentista
SPECIALISTA
TORRE PELLICE - Via Arnaud, num. 1
ORARIO; Martedì dalle 15 alle 19
Venerdì dalle 8 alle 12
ORECCHI
NASO - GOLA
Dott. DANIELE ROCHAT
riceve in TOlTe PelUce. viale
Fuhrman I {presso Dr. Gardiol)
LUNEDI E VENERO.,
dalle ore 10 alle IS.
a Torino riceve gli altri giorni,
dalle ore 14A0 alle 16, in via
Berthollet, 36 {Ospedale Evan/
gelico).
ORARIO F E R R O V I A R I O - T R A M V I A RI O - A UTO M O B 1 L I S TI CO DEL PINEROLESE
TORINO-PINCROLO.TORRE PELLICE c viceversa
T orino
Al rasca
Pi. croio 9,S2
Bricherasio 6
Torre Penice 6,22 |
I 6,20 1 8,10 1
I 7,17 I 8,54 I
I 7,381 9,15 I
I 8,00 I 9.34 I
I 8,15 I 9,50 I
I
I 12,28 I 13,02 I 17,04 |
I I 13,59 I 17,57 I
I 13,08 I 14,25 I 18,25 |
I 13,28 I 14,47 I 18,50 |
I 13,42 I 15,03 I 19,05 |
I 18,20 I 18,32 I 21,40
I 18,47 I 19,21 I 22,21
I 19,05 I 19,47 I 22,42
I 19,20 I 20,06 I 23,02
I 19,35 I 20,20 I 23,18
Torre Penice
Bricherasio
Pinerolo
Airasca
Torino
4,35 1
5,00 I
5,18 !
5,391
6,25 I
5.51 I
6,14 I
6,31 I
6.51 I
7,281
6,25 I
9,41 I
7,021
7,291
8,10 I
7,02 I
7,20 1
7,37 1
7,591
8,30 1
I 12,25 I
I 12.46 I
I 13,07 I
I 13.34 I
I 14,20 I
(!) (2)
I 13,11 I 16,08 I 19,42 I 20,55
I 13,27 I 16,30 I 20,03 | 21,12
I 13,42 I 16,52 I 20,26 | 21,30
I I 17,20 I 20,54 I 22,04
I 14,321 18,10 1 21,40 ] 22,48
(1) Feriale (2) Feriale limitato a Pinerolo. Festivo a Torino.
TRANVIA PINEROLO-VILLAR-PEROSA ARGENTINA e viceversa
Pinerolo
Peroaa
4,25 I
5,451
5,45 I
6,37 1
6.45 1
7,40 I
8,15
9.101
10,15
11,20
Il 1,30 112,40 114,40 117,20 119,15 1
I 12,25 I 14 I 15,40 I 18,25 | 20,10 |
Peroaa
Pinerolo
4,45 1 5,96 1 7 I
6 I 5.49 1 7,991
I.» I 9,40 I 11,45 I 13 I 16.06
9,14 110/40 I 12^3 I 14,19 | 17
17,40 I 18,50 I
I 18,35 I 19,45 I
IN VIGORE DAL 14 MAGGIO 1950
Autoservizio e tramvia
PI NEROLO-ORÖASSANO-TOR1NO e vicev.
Pinerolo
Orbaaa.
Torino
(I) (2)
6,15 I 7 I 12,55 I
7 I 7,40 J 13,34
7,37 I 8,20 I 14,09
(I) (2)
Torino 6.20 | 7,10 | 14,20
Orbas. 7,04 | 7,46 I 14,5
Pinerolo 7,44 | 8,26 I 15,36
(1) Feriale — (2) Ftsilvo
18,10
I 18,50
I 19,29
I 18,15
I 18,55
I 19,35
Linea Automobilistica
TORRE-BOBBIO PELLICE e viceversa
Torre Penice
Bobbio Penice
8,30
9
Bobbio PelUce 6,05
Torre PelUce 635
(1) Solo II Venerdì
/l'.^
12
II)
7,30
8
19,15
19,45
15,30
16
Ner giorni di mercoledì c sabato si effettua da Bobbio
a Pinerolo un autoservizio col seguente orarlo ; Bobbio
Penice 7,30 con arrivo a Pinerolo alle 8,20 ; partenza da
Pinerolo alle 1235 con arrivo a Bobbio alle 13,30.
Autoservizio Sapav-Sattl
PINEROLO-AiRASCA'TORlNO e viceversa
Orario giorni feriali Sapav-Satti
Pinerolo
Airasca
Torino
7,30 I 7,50 I 12 I 13,45 | 19
7,44 1 8,04 I 12,141 13,59 I 19,14
8,15 I B,35 I 12,45 | 14,30 | 19,45
Torino
Airasca
Pinerolo
7 I 11,50 I 17,45 I 19
7,31 I 12,21 I 18,16 I 19,31
7,45 I 12,35 I 18,30 | 19,45
Pinerolo
Al asea
Torino
Orario giorni festivi Satti-Sapav
Torino II | 18 25 | 23,55
Airasca 11,31 I >8,56 I
PInarolo 11,45 | 19,10 I 0,35
7,30 I 13,45 I 19,50
I 13,59 I 20,04
8,15 I 14,30 I 2035
Auto PEROSA-PERRERO-PRALI c viceversa
(1) (1)
Peroaa 9,20 1735 20,20 Frali Ohigo 14,20
Perrero 9.50 18 20,50 Perrero 6,25 15,20 1630
Frali Ohlgo 10,50 Peroia 6,50 15,45 16,50
ìSj (1) Feriale.
Il servizio da Perrero
Piali si elfellua al metiolcdl, tabalo e tLn criiii>.