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ANNO LXXVI
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torre Pellice, 20 dicembre 1946
N. 50
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L’ECO DELLE VALLI
Biblioteca Valdese
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Nulla sla più forte della, vostra fede!
(Gianavello)
SETTIMANALE DELLA
ABBONAMENTO ANNUALE E SEMESTRALE
Italia . , Lire 250 150 Francia . Franchi 250 150
Svizzera . . Franchi 4 3 Stati Uniti Dollari 2 1,25
Ogni cambiamento d'indirizzo costa Lire CINQUE - La copia Lire CINQUFi
C*HI!ESA VALDESE *^^80iardat^alla roccia onde toste tagliati
' Isaia LI ! 1.
REDAZIONE : Via Sibaud, 7 - Bobbio Pellice
AMMINISTRAZIONE : Via Carlo Alberto, 1 bis - Torre Pellice
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IN TEMPO DI NATALE
"Cristo ogni cosa in tutti,, Coiossesi 3= ii
La celebrazione de! Natale del Redentore
che precede l’entrata in un nuovo anno,
non manca di significato profondo in quella
vita religiosa, che non sia astrazione dal
nostro vivere quotidiano : sembra dirci che
il Natale del Redentore va dinanzi a noi nel
cammino della vita, così come un tempo ;
(( L’Exerno andava davanti ai suo popolo,
perchè potesse camminare di giorno e di
noite » (Esodo 13: 21). Sì, di giorno e di
notte, perchè così è il cammino della vita.
Contrasti di luce e di tenebre nel gr)ande
evento.
Tutta la vita del Cristo s-ulla terra fu un
procedere fra contrasti di luce e di tenebre ;
ma non vi fu, nè vi sarà tenebra che possa
spegnere in definitiva la luce del Signore.
Mentre al!’epoca della nascita del Cristo,
le autorità ohe si movevano nel piano della
storia del tempo, inconsapevoli impartivano
ordini concorrenti ad attuare i piani di Dio,
(Luca 2: 1-5) la nascita di Cristo si determinava in ben significativi contrasti.
All'umile natività nella stalla si contrappo.ne il glorioso canto delle schiere celesti.
Cantano le schiere celesti e non le odono
-umili pastori.
Nasce nel seno di un popolo che aveva
avuto la particolare missione di pfoclamàré
profeticamente l’avvento, ma nessun locale
personaggio influente di quel tempo si muo-'e per porgergli il tributo : il tributo giungerà di lontan paese.
Nasce per salvare il mondo, ma il mondo
ha già un Erode che è pronto ad attentare
alla sua vita.
E' un Salvatore, eppure essendo sceso in
questa nostra realtà umana, ha bisogno che
qualcuno lo prenda nelle sue braccia e Io
salvi in Egitto.
Intorno a cpiesti fatti ¡1 pensiero umano
.‘■.'aggroviglia in atteggiamenti vari. 'Vi vedi
indifferenze ed entusiasmi, peirplessità e
comprensioni, dubbi e certezze, slanci di
gratitudine e sentimenti di avversione.
E ;non vediamo anche oggi, dopo tanti secoli, davanti al suo rinascere nel mondo attraverso la proclamazione della sua Parola,
manifestarsi gli stessi consimili contrastanti avvenimenti, e l’agitarsi nel pensiero e
nelle coscienze umane degli stessi aggrovigliati atteggiamenti?
Oh come questa realtà contrastante dovrebbe far sentire al mondo la cagione prima delle sue miserie e dei suoi dolori. Essa ci fa toccare con mano una mancanza di
unità in Dio per mezzo di Cristo il Redentore, gli manca l’armonia della vita, con
tutto ciò che di dolente e di tragico ne deriva. Quanto sarebbe necessario che noi tutti
avessimo il senso della nostra responsabilità
al riguardo, nel dovere di far conoscere
sempre maggiormente i tesori di vita con;enuti nelLEvangelo. Il mondo non potrà aver vera e duratura pace, se non quando,
come dice l’Apostolo Paolo. Cristo « sarà
ogni cosa in unti» (Colossesi 3: II). In
tutti! Ma possiamo dire che Cristo sia
intanto «ogni cosa in noi », in noi ohe portiamo il suo nome?
* * ♦
Una indispensabile introspezione.
Cristo ogni cosa : Certamente, poiché Egli è una pienezza divina. Certamente, poi
ché da Lui, per mezzo di Lui^ e per Lui son
unte le cose (Romani 11 ; 36)
—In Cristo abbiamo la redenzione - proclama la predicazione apostolica. (Efesini 1 :
7 - Colossesi 1 : 14). Quella redenzione
che libera la nostra vita da tutti gl’influssi
e le ferite del male
Cristo vita nostra - (Colossesi 3 : 4
Giov. IO: 10). Vita indispensabile al manifestarsi ed ampliarsi di una nuova esistenza
rigenerata dall’azione divina.
Cristo dono di Dio - Che fa esclamare all'apostolo Paolo: (( Come non ci donerebbe
tutte le cose con Lui? (Romani 8 ■ 32-. Egli può essere per noi suffieienza, riposo,
conforto, beatitudine... ogni cosa.
Cristo speranza di gloria (Colossesi 1 :
27). Speranza che dischiude visioni d'orizzonti infiniti', di realtà sublimi da noi oggi
appena intravedute, che ci condurranno a
divenire in completezza figliuoli di Dio, per
la grazia di Cristo ogni cosa, in Lui possedenti ogni cosat
Ma ss l’ideale cristiano è realizzabile in
completezza là dove ogni cosa sarà fatta
nuova (Apoca'isse 21 : 5) non è men vero
che noi dovrem.mo di anno in anno crescere
in statura spirituale neH’assLstenza della grazia e dello Spirito del Signore.
Non è soltanto utile, bensì indispensabile
procedere di quando in quando ad introspezioni, chiedendo per questo l’assistenza della luce del Signore, affin di discernere a
che punto si trovi la formazione interiore
della nostra rinascita in Cristo. Un modo
pratico per giungere a questo, è quello di
domandarsi : E' Cris'o veramente ogni cosa in me ? Ovvero Egli è soltanto quel che
io. che pur bramo essere di Lui, ho la pretesa rii permettergli di essere?
Se Cristo non è ogni cosa in me, vuol dire che EgH non è per me ohe un ospite occasionale. che non ho ancora permesso a
Lui di essere una completezza per me : un
Redentore, una Vita nuova, il Dono dei do
ni, la Speranza di Gloria.
E se Cristo non è ogni cosa in me, con
quale diritto mi lamento di non realizzare
del continuo quell'amore, quella pace, quella forza, quella vita, quelle certezze, quella speranza, quella gloria, che manifestano
il sussistere di una vera vitalità cristiana?
Guardando al domani.
Cari fratelli e sorelle nel Signore, se la
celebrazione del Natale del Redentore che
precede l’entrata in un nuovo anno, potrà
animarci a maggiormente valorizzare il Dono di Dio, Cristo ogni cosa, il Natale di questo anno potrà essere per noi un Natale di
vita, di quelli che non si dimenticano.
Un poèta ha detto : Quando iiitte le còrde della mia vita s’intonino, o Maestro divino. soltanto allora ad ogni tuo tocco l'a
nimo mio vibrerà del tuo amore.
Un'anima nella quale Cristo sia ogn\ cosa, quand'anche di S'Ubito non ^ ne renda
conto, possiede un tesoro d’energia spirituale, che al momento opportuno può tradursi in potenza di pensiero e d'azione.
Per quanto incerto ed oscuro ci si presenti il domani in un mondo non armoniz
zato in Cristo il Redentore, se Egli è ogni
cosa in noi, di chi e di che cosa temeremo?
Ma noi, non saremmo cristiani, se possedendo Cristo, sia pure non ancora in completezza, non sentissimo la necessità di far
parte di quel che di Cristo già possediamo,
a coloro che cristiani non sono.
Più di quel che non si creda, vi sono oggi
creature che, sbattute dalle onde del mare
agitato della vita, cercano con ansia un bene ed una pace ohe non riescono ad individuare, un qualche cosa che le rianimi, ohe
riveli loro il senso della vita, doni una capacità di viverla non da belve abbrutite, ma
da uomini.
Noi ripetiamo del continuo, con la Chiesa tutta, la preghiera : Venga il tuo regno.
Proponiamoci di non porre alcun osiacolo
all’affermarsi del Regno di Dio in noi, procurando che Cristo sia ogni cosa neiranima
della nostra vita, affin di potere neH’anno
che sorge maggiormente cooperare col Signore, a far sì che l’umanità possa giungere al giorno in cui Cristo sarà ogni cosa in
tutti.
Virgilio Sommani
Alliance Universelle
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Message de Noël aux Conseils Nationaux
La guerre est finie, mais le bruit de la
bataille résonne encore à nos oreilles- Les
canons se sont tus; cependant, leurs sourds
grondements retentissent encore en nos
coeurs. Les contre-coups de la plus dévastatrice des guerres assombrissent encore
notre existence. La faim et la misère, l’inquiétude et le désespoir so.nt le lot de notre
èpoque“‘et chacun àspffe ardemment à la
Paix dans un monde où la paix n’existe pas.
En cette heure de désenchantement, hors
de.s brumes du chaos et du désespoir, jaillit
l’étoile de l’espérance, et dans notre ciel
assombri s’inscrit en lettres d’or le Message
de Bethléem: k Gloire à Dieu dans les*
deux, et paix sur la terre aux hommes de
bonne volonté».
Ce Message s’adresse une fois de plus à
tous les hommes de bonne volonté, sans distinction de race, de nationalité ou de croyance. Il perce les nuées accumulées par
la haine et par la suspicion et montre un
chemin nouveau à notre humanité souffrante et désemparée. Il nous ordonne de mettre
un terme à nos clameurs bruyantes et de
écouter le chant des anges. 11 nous invite à
rassembler nos forces en invoquant la puissance de Dieu pour lutter pour la paix, de
jiiême que nous le avons mises en commun
pour la guerre.
Avec Ce message de bonne volonté dans
nos coeurs et cet objectif sacré devant nos
yeux, nous invitons les Conseils Nationaux
de I Alliance Universelle à travailler avec
plus d’énergie que jamais, en mettant en
oeuvre tous les moyens dont ils disposent,
pour conquérir la paix à laquelle le monde
entier aspire et à se vouer à nouveau à cette tâche d’une extrême urgence.
C est dans cet esprit que nous vous présento,ns nos meilleurs voeux. Notre monde
déchiré a grandement besoin de nos efforts
et de nos prières. Si l’on veut que l’humanité tourmentée sorte de la période sombre
et troublée de l’après*-guerre et connaisse
une ère de sécurité et de paix, il faut que
toutes les forces vives soient mobilisées en
faveur de cette cause. Entrons donc avec
confiance dkns l’Année Nouvelle, fermement résolus, avec l’aide de Dieu, de construire un monde dont la guerre et les causes le guerre seront abolis, et où la Paix régnera en souveraine dans le coeur des hommes.
Genève, le 5 décembre 1946.
Hamilcar Alivisaios. Grèce, Président.
Robert C. Dexter, Etats-Unis, Secr. Gén.
¡vy A. Marks, Grand Bretagne, Secr. Exéc.
COMUNICATO F. U. V.
(Gruppo Valli)
La gioventù delle Unioni del Gruppo Valli è convocata a Pruly, domeni^
ca 5 e lunedì 6 gennaio 1947, per il
I” grande CONVEGNO GIOVANILE del nuovo anno.
PROGRAMMA DEL CONVEGNO;
Domenica 5 gennaio :
ore 10 — Culto nel Tempio
« 12 — Pranzo
« 14,30 % L’educazione nel mondo moderno ».
« 16 Prove di sfci
« 18,30 Cena
e 20 — Recita
Lunedi 6 gennaio ;
ore 9,30 Gara di ski interunioni.sta a squadre e individuale.
« 12 — Pranzo
« 14 — « La Chiesa di fronte
al mondo »
« 16 Chiusura e partenza.
Le Unioni sono pregate di notificare entro Natale al Past. Paolo Marauda (Pramollo) il numero dei giovani e quello delle giovani che intendono partecipare al Convegno, in modo che si possa predisporre a Praly
alloggiamenti per tutti.
Per facilitare l’arrivo a Praly in tempo per l’apertura del Convegno, sono
messi a disposizione dei giovani della
Val Pellice 50 posti di pernottamento a Pomaretto per sabato 4 gennaio.
Le Unioni che intendono usufrirne
sono pregate di notificare entro Natale al Past. Guido Mathieii (Pomaretto) il numei-o dei giovani e quello
delle giovani che saranno a Pomaretto la sera del 4 gennaio.
Il Capo Gruppo
Achille Deodato
MESSAGGIO
ai Valdesi in Svizzera
Diletti fratelli e sorelle.
Nelle parrocchie delle Valli fervono i preparativi per rimminente Natale, le sacre assemblee nei templi si fanno man mano più
numerose, nelle scuole le scolaresche preparano inni e poesie per le feste deH’albero,
nelle case le madri approfittano di ogni ritaglio di tempo per preparare i regali da distribuire alla parentela e le Unioni giovanili allestiscono i programmi che allieteranno le
serate delle solennità... Il nostro cuore corre
a voi che le necessità della vita han costretti
ad andare oltre frontiera ed invoca per voi
dall'Eterno una misura doppia di gioie e di
benedizioni per i giorni in cui tutto il mondo
si rallegra per la venuta del Saldatore.
Siete tutti presenti nel nostro pensiero, da
Ginevra a Losanna, da Neuchâtel a Berna,
da Zurigo a Basilea; vi vediamo nelle vostre
fatiche talvolta un po’ eccessive per le vostre
forze, nelle vostre lotte interiori per tenere
alta la bandiera della vostra testimonianza,
nella gioia delle vittorie conseguite, nella
riconoscenza per l’affetto onde molti fratelli
Svizzeri vi circondano. Abbiamo letto con
commozione profonda tante vostre lettere -.
ecco un giovanotto valdese che lavora come
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contadino presso una famiglia iwotestanter
Tattività quotidiana dura febbrilmente dalle
cinque del mattino alle nove di sera, ai pa^
sti si' divoiia in fretta un cibo abbondante
disposto sulla mensa;
^ Non usate voi, dice un giorno timidamente il giovanotto, far la preghiera prima
di mangiare? Da noi usiamo’sèmpre preRatel «„-■f
— Oh si,, rispondo^ i suoi ospiti, anche
noi quando ne abbiamo il tempo. Volete
farfa voi?
Da quel giorno la preghiera vien fatta
ora in francese dal giovane ed ora in tedesco dalla padrona di casa.
E’ domenica mattina e nella cascina
lavoro sembra riprendere come tutti gli altri giorni.
— Non andate in chiesa voi? azzarda il
giovane valdese...
— Oh non è possibile, abbiamò' troppo
lavoro-..
—' Ma io ci vorrei andare, sono abituare
così, insiste il giovanotto.
—■ E allora andateci voi ribatte il padrone manifestatamente un po’ contrario e, continua il suo lavoro... Ma, dopo un paio di
domeniche posa anch’egli il vestito da fatica ed accompagna in Chiesa il suo garzone!
Commovente altresì il pensiero dei Pastori del luogo, che accolgono i nostri giovani con un affetto premuroso, invitandoli
in casa loro, alla propria mensa, visitando'i
sul loro lavoro e spendendo per raggiungerli delle ore di marcia a piedi o dei Km. in
ferrovia.
E voi giovani sorelle? Più di tutti, forse,
avete soputo offrire il profumo di una testi
monianza fedele e farci aprire in Isvizzera
molte porte. -—■ —•
■ Da principio l’unica possibilità offertavi
era quella di allieve infermiere presso ospedali psichiatrici ed anche qui j posti erano
pochi e preziosi. Partite le prime, subito
ce ne furono richieste delle altre, poi ci
vennero aperte le porte di alcuni osf>edali
di medicina generale per delle aiuti-infermiere e finalmente, da poche settimane ci
è stata aperta quella ambitissima per allieve
infermiere di medicina generale. Attività,
queste ultime, idealmente adatte per le nostre giovanette Valdesi troppo a lungo considerate dal mondo soltanto come ottime
domestiche. Abbiamo oggi in Isvizzera tutto
un plotone di pionieri che aprono una via
nuova alla nostra gioventù femminile, più
consona alla vocazione missionaria del nostro popolo. Pensiamo a loro con riconoscenza, specialmente a quelle che aprendo
la via alle compagne hanno dovuto occupare
i posti più diffìcili.
E non dimentichiamo tante altre giova
nette che han dovuto ricalcare l’antica via
.lei servizio domestico. Via più umile ma
nella quale pure vi sono molte possibilità
di II far risplendere la propria luce dinanzi
agli uomini » nella quale più ancora che in
altre, forse, è necessario soffrire, lottare e
pregare.
Siete all'opera lontano e fra qualche giorno è Natale.
Dai nostri monti vi seguiamo con lo
sguardo, vi pensiamo con palpitante affetto
ed illuminiamo i nostri « alberi » tradizionali con le fiammelle più vivide affinchè la
luce ne giunga fino a voi ; sopratutto, preghiamo affinchè il Signore stenda su di voi
la sua mano e vi benedica.
Enrico Oeymet
Le civisme est le sens que le citoyen a de
ses devoirs envers la cité. C’es4 aussi sa
conscience de ses droits, et la connaissance
des moyens qui doivent lui servir pour les
faire valoir.
Exemple ; un homme dormait paisiblement sur un banc du jardin public de la vil
le de Bâle. Il était trois heures du matin ;
un agent de police, qui faisait sa ronde, le
voit, lui touche l’épaule pour le réveiller et
lui demande ses papiers. Le dormeur s’assied, s’étire en baillant, sort ses papiers et
les tend à l’argent. Celui-ci lui dit; «Que
faites-vous là? >i ({Je dors » fut la réponse. L'agent rend les papiers et repart.
L’homme s’étend et reprend son sommeil.
1æ dormeur avait le sens civique : son
devoir était de présente^ ses papiers et,
puisque aucune loi lui défendait de dormir
sur /e banc son droit était de continuer le
le sommeil du juste.
C’est vrai aussi en religion, et partout ailleurs J
Qu’on se le disel
Eric Rollier
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L ECO DELLE^^'VìlLLI VALDESI
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;COIfllJNICA.TO
La Tavola Valdese mi ha chiesto di assumere la direzione del glornaic a cominciare dal 1 Gennaio prossimo. Mi accingo
a questo compito col senso della nuova
responsabilità che mi t posta dinanzi c
con flducia nella fattiva collaborazione
di tutti, lettori e collaboratori.
Sono sicuro di esprihiere il pensiero
dei lettori dei giornale nel rivolgere ai
Pastore Alberto Ricca un sentito ringraziamento per l’opera che egli ha degnamente compiuto a favore dell’Eco delle
Valli Valdesi nel corso di alcuni anni. A
lui il nostro saluto cordiale.
Faccio appello alla buona volontà ed
aH’amore di molti Valdesi per la loro
Chiesa e per questo lorq giornale affinchè
essi mi offrano con sollecitudine la loro
necessaria ed apprezzata collaborazione.
L’Eco delle Valli Valdesi ha una missione da compiere in mezzo ai nostro popolo
ed anche presso ai nostri fratelli all’estero. Bisogna sostenerlo con amore: bisogno potenziarlo, se necessario con la critica, ma sopratqtro con la collaborazione
ricca, interessante, accurata.
Il direttore si addossa un peso non lieve ; egli desidera portarlo con voi, lettori,
oltre che con l’aiuto di Dio.
i collaboratori e i corrispondenti vogliano fin d’ora prender nota di quanto
segue :
.Gli articoli, i resoconti, i comunicati
gli annunzi vari ecc. ecc. devono essere
inviati ai seguente indirizzo: Pastore
Roslan Ermanno - Via dei Mille, 1 Pinerolo.
La cronaca pura e semplice delle comunità può essere inviata alla Tipografia
Alpina - Torre Pellice entro ii martedì
di ogni settimana.
Se possibile, la corrispondenza sia inviata dattilografata.
ERMANNO ROSTAN
Vaili jfostrt ]947
Con un notevole anticipo sugli anni scorsi, è
uscito n questi giorni la Vili edizione del simpatico Calendario mensile « VALLI NOSTRE ».
che si vede sempre arrivare con una senzazione
di piacere nel periodo degli auguri e delle strenne natalizie.
La prima pagina è quest’anno più leggera ed
ariosa, più primaverile ; effetto forse di questo
autunno eccezionalmente soleggiato, che ha inavvertitamente preso la mano ai compilatori di
«Valli Nostra », i quali hanno relegato ai mese
di marzo e di aprile le vedute che ci parlano dei
meravigliosi spettacoli che ci offre la campagna
sotto la neve.
Le altre 10 vedute rappresentano varie scene e
soggetti disposti forse un po’ a caso e non sempre perfettamente aderenti al titolo stesso del Calendario. Il quale manifesta sempre più marcato
— ci pare — la tendenza a rappresentare una soia valle, come se « l’altra » non avesse anch’essa paesaggi suggestivi e pittoreschi, e caratter’stiche degne di tener compagnia a quelle della
Val Pellice che si fa un po', anche nel'a edzione di quest’anno, la parte del leone, riservando
alla Valle Germanasca una sola veduta, quella
del mese di giugno.
E’ vero c'ie c’è pure un gruppo, quello illustrante il mese di agosto che lascia scorgere in
seeondo piano una delle Casermette di Frali, ove
s; è tenuto niiest'anno un riuscito campeggio :
ma il paesaggio scompare quasi del tutto, per mettere in evidenza un simpatico gruppo di campisti che stann.o molto allegramente acquistando
« nuove forze ». come si e,sprime, non sappiamo
quanto felicemente, il versetto del mese.
II che ci porta a manifestare un nostro modestissimo parere : cioè che. non essendo sempre
facile adattare versetti biblici a dei gruppi che
non rappresentano particolari cerimonie o tipiche manifestazioni di vita locale, sarebbe forse
meglio eliminare i gruppi in primo piano, o d’scorre il versetto biblico in modo che esso non
''accia tipograficamente parte della veduta diventandone un commento, ma s'a come il motto del
mese e sia quindi distaccato dalla illusirazione
e campeggi in qualche modo nella parte deil.i pagina riservata ai singoli mesi. Verrà così elim nato più d'un inconveniente, attualmente inevitabile.
Se gli Editori inoltre cercassero di effettuare
qualche piccolo concorso fotografico, premiando
i vincitori con la pubblicazione della veduta su!
Calendario e con un certo numero di copie del
medesimo, sarebbe assicurata al Calendario una
maggiore varietà d; vedute panoramiche delle 2
vali' ed una omogeneità di sogge' i che potrebbe,
ci pare, migliorare notevolmente il nostro Calendari.
11 quale quest’anno, è doveroso dirlo, è stato
stampato con maggior impegno e con minor fretta. e l’occhio quindi ne rimane gradevolmente
Colpito : anche se qualche fotografia non è perfettamente nitida nei suoi contorni o nei part'co
lari.
Poiché non ci è possibile fare delle edizioni d'
lusso, curiamo in tutti i suoi particolari quanto
ci è dato di fare oggi, coi mezzi che abbiamo :
onde l’unica nostra pubblicazione del genere pos
Sii farsi favorevolmente conoscere e durevolmente
imporsi.
Rimandiamo ad un altro anno la questione del
biìinguismo, adottato quest’anno nella redazione
del Calendario, per delle ragioni che non conosciamo.
Intanto, buona fortuna, o Calendario, che do
vrebbe essere delle « Valli 1 » criticus.
VAiDESE
Iflj
S. Li^mai
Il giorno 5 dicembre, dopo una breve crisi di
sofferenza fisica sj distaccava da questa terra
COMBA MARGHERITA vedi. EY;NARD. Era
nata in Angrogna il 18 dicembre 1870, e da
a'cuni anni viveva presso la figlia, che le era
molto affezionata. Al suo funerale, presieduto dal
pastore di Genova, presero parte alcuni evangelici ed un buon numero di amici cattolici, che
rpprezzaro’’“' molto il messaggio della Vita.
Villas<
BATTESIMI : Poet Anita e Liliana, di Guido ;
Clot Ettore di Fernando: Masse! Silvana di luigi ; Peyronel Anny di Levi ; Massel Amata di
i.evi ; Guglelmet Fortunata di Giuseppe.
Il Signore benedica questi cari bambini con le
loro famiglie.
FUNERALI ; Viglielmo Enrico di anni 76 iVilla.seccal ; Venturini-Viglielmo Paolina vedova del
pastore Venturini Rine di anni' 61 tVilTasecca) ;
Léger Riccardo di Aide, nato morto (Vlllasecca) ;
iMichelin Federico di anni 77 ( Giulbersl.
La nostra simpatia cristiana a tutte le famigl'e
visitate dal lutto.
U. G V. — Le tre L'nioni Giovanile, riunite ai Chiotti, sono state visitate lunedì sera 9
corrente dal Capo Gruppo della nostra Valle.
_ Simpaticissima e benefica serata, per la quale
rinnoviamo al pastore Paolo Marauda i nostri
ringraziamenti, e a Dio la preghiera di bened’re
cupsto incontro fraterno.
Domenica scorsa ha avuto luogo a Pinerolo
il già annunzi.ato Convegno Regionale delle Associazioni Crist ane dei Giovani, Erano present/
u-i centinaio di soci, orovenienti dalle Associaz'oni di Torino, Torre Pellice. S. Giovanni, Villar Peliice e Pinerolo.
L’argomento posto all'ondine del giorno: I
icndamenti spirituali della ricostruzione, fu trattato con molta efficacia, nei suoi diverèi aspetti
dii prof Maddalena', già preside dell'Istituto tee-'
nico, Theiler direttore didattico, Loris Bein e
Samuele Tron. Seguì un interessante scambio di
•dee di cui risultò unanime l’affermazione che
per la formazione della coscienza morale, ch’è
la condizione necessaria per una qualsiasi' rteo.Hruzinne. occorre in modo assoluto una fede cristiana viva ed operante. Dopo alcune vibrate parole conclusive del prof. Att’lio .(alla e del sig.
Feuillettaz. proveniente dal Comitato Mondiale di
Ginevra, il Convegno si chiuse con alcune de'iberazicni orntiche e con un cordiale r'cevimento
offerte dall’Y.M.C.A. d! Finero ■
- 11 6 gennaio prossimo al Colle della Vacre'-.a avrà luogo il tradizionale Convegno invernale, con le .solite gare sciistV.he intersociali.
RETTIFICA
Alla voce ; Doni per Culto apparsa §ul numero
scorso leggasi ; L’Unione Valdese di Marsiglia
Frs. 10.000 e non 1000.
CASA civile con appezzamento terreno in Torre
Pellice - vendesi ' Rivolgersi a Carlo .Jahier Torre Pellice.
ALBERTO RICCA, Direttore
Autorizzazione N. P. 356 dell'A, P. B.
Arti Grafiche «L’ALPINA» Torre Pellice
PER NATALE!
E. Ribet
Leggenda di Natale
pagg 16 - illustrato - Lire 10
Libreria Editrice Claudiana - Torre Pellìct
L's Seu^ncur vien*~de rappeler à /.!•
Sabato 14 coni', abbiamo daposto nel cimitero
del Capoluogo la spoglia mortale della nostra
^. sorella PLAVAN VITTORINA coniugata FRASCHIA deceduta improvrisamente per sincope
Si^cardiaca la sera del 12 corr, mentre era intenta
«¿»rdle faccende di casa. Essa.aveva l'età di anni
Sul marito, sui figli afflitti, sui parenti tutti
invochiamo la consolazione di Dio,
Il lo non vi lascierò orfani» dice il Signore.
¡\; Slafguerite Isemburg Lavater
figée da 72 ans, Monsieur Augas e Isemburg ei
I les familles Robert Isemburg et Mario Rollier
anhoncent le décès qui a^u lieu à Milan le JJ,
I décembre.
Je sais en qui j’ai era.
(Tim. 1, 12).
Il Segretario deila Commissione Distrettuale
sig. Paolo Marauda, è stato fra noi l giorni 7 e
8 corr. per procedere alla visita regolare di Chiesa Sono state delle .giornate- radiose sia per il
chiarore de! cielo, l’aura fredda e cristallina che
per il fervore giovanile e la buona intesa che
regnarono indisturbati.
Nel corso di esse, furono presieduti dal sig.
Marauda una riunione quartierale a Salza, un
incontro coi membri. del Concistoro, 'a Scuola
Domenicale, il culto principale con .Apsemblea
di Chiesa. In questa furono discusse varie quest'oni di utilità pratica per la Chiesa, quali la
ccl.'aborazione laica e la frequentazione alla Santa
Cena ed .atre ancora, alla cui trattazione parteciparono vari oratori.
Il Sig. Marauda che, oltre che segretario dellaCommissione Distrettuale è anche membro del
Comitato di gruppo delI'Un'one Giovanile, ha
voluto rivolgersi alla gioventù di Massello nel
pomerìggio di Domenica. A questo trattenimento
ha pure partecipato il cand. theol. Edoardo Micol che ha parlato, interessando vivamente l’uditorio, delle sue esperienze fatte durante la sua
lunga prigionia in .Africa.
Ad ambedue, la Chiesa di Massello esprime
la sua cordiale simpatia.
‘ili La famiglih^della compianta
Maria Sappè Bertinat
profondamente combsse della dima ¡trazione di
, {lecito ricevuta in cMif^wne del grave lutto che
' il ha colpita, seniitammlte ringrazia amici e coj i '„Si enfi ed in particolare^! doti. Fogno ed i Pas ori Bcrtinatti e Ricca . »
Bobbio Pellice 14 dicemete 1946
GUIDA CULTO GIORN^LfÈRO
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