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LA BUONA NOVELLA
GIORNALE DELLA EVANGELIZZAZIONE ITALIANA
Seguendo la veriU iiolU citriià
Kms. IV. 15.
Si dislribuisce ogni Venerdì. — Per cadun Numero centesimi 10. — Per caduna linea d’inserzione cenlesimi 20.
Condizioni d’AMoeiMzione i
— PRüvruciii L. V to.
— • a M.
Pei ToRiMO — l’n Anno L. S. — A domicilio L. 41
Sei mesi • S. — • S
Tre mesi ■ *. — • » »* _ , »
Pei* Fraiicìtt t« Srizzera francu a destinazione, e per l’Inghilterm franco al confine lire V
per un anno, e lire 9 per sei mesi.
Le Astiociuzioni al riuevuuor iu Tohi:<o uirt/flIsiA «lei (iil»rn«l«,via Valeiilino, citu
Bellora, N» J2, 3* niario; e dai Fr»lrlll Piane« librai, via B. V. degli Angeli, casa Punjj»a.
^ A Genova, alla C'appclla ValdeMr, mura di S. Chiara.
N«lle provincie, prcMO tutti gli Uffù'ii postali jmv mczzodi Vagitt/f i hc dovranno ennere inviali
franco al Direttore della Rio^va Nuvki.la e non altrimenti.
AU’eslero, ai »eguenli indirizzi: Londra, dai sigtf. Ni>»l)ett e lihrai, 'H Bern<*rH-KtreNt;
Parici, dallalibreriaC. Meyruds, rue Trontiiet, !2; \imes, dal aig. Peyrol-Tinel libraio; Li»aì«;
dai sigg. DoniB et Petit Pierre librai, rue Neuve, 18; Giuemva, dal aig. £. Beroud librai«»
Locak.'xa, dal sig. Delafontaine libraio.
mi\m ECIjMLMCO EVANliELlCO LIBERO
ossia
Conferenie evangeliche
de' Grittiaai di tatù il mondo, i Parigi.
(Vedi programma, n». 31).
Togliamo dal giornale religioso L’Espérance,
che si stampa a Parigi, i seguenti cenni sulle
conferenze tenute dalla cristianità evangelica
in detta città, verso la fino del mese decorso.
« I deputati delle diverse frazioni del protestantismo ortodosso, col mezzo di apposite relazioni, la più parte delle quali sono state assai
rimarchevoli, hanno reso conto dello stalo religioso e morale dei loro paesi. Quindi, successivamente, la Gran-Bretagna, gli Stati-Uniti
d’America, l'OIanda, il Belgio, la Germania,
la Francia, la Svezia, la Danimarca, l’Italia,
la Svizzera, la Turchia e l’Ungheria, depositarono la statistica religiosa delle chiese correlative e fecero conoscere nel medesimo tempo
i timori e le speranze loro nell'avvenire. In
generale, la franchezza la più perfetta regnò
in queste solenni assemblee; non si pensò nè
ad adulare se stessi, nè gli altri. Si pose in
mostra tanto i lati oscuri quanto i luminosi del
presente; e fu a tutti chiaro che ciò che volevasi in primo luogo era la veracità, senza offesa della carità.
« Benché certe rivelazioni abbiano potuto
essere tristi, pure dalle suddette conferenze
emerse questo fatto incontrastabile; che in tutto
il nwndo i segni del tempo sono fatoretolU in
APPENDICE
CENNI STORICI
DELLA RIFORMA IN ITALIA
NEL SECOLO XVI.
IX.
L’introduzione delle dottrine evangeliche in
Italia, era del pari agevolata dalle corrispondenze letterarie e dai viaggi che avean luogo
fra questo paese e le nazioni in cui siU'attc dottrine pubblicamente si professavano.
Era uso antichissimo della gioventù d’Aleniagna di venire in Italia ad oggetto di perfezionare la sua educazione, specialmente in malerie
mediche e legali, nelle università di Padova,
fatti quasi dovunque scorgesi risvegliamento
religioso, 0 le ossa disseccate muovonsi e scricchiolano. Il razionalismo surto al principio del
nostro secolo è in piena ritirata ed appena osa
mostrarsi; le dottrine evan|}eliche riprendono
credito; elle sono generalaiettte accolte, e dove
ricevonsi non mancano di produrre frutti di rigenerazione e di vita.
« Aggiungasi che l’amore fratellevole non
cessò mai di regnare nelle adunanze, che durarono dal iì agosto al 1 settembre, dal mattino alla sera; eppure componevansi di cristiani
non soltanto di molte nazionalità, ma ben anco
di confessioni differenti: ia una parola, l’alleanza evangelica è un fatto compiuto; e tale
risultamento è senza dubbio il più rallegrante
scopo ottenuto.
« Le conferenze evangeliche furono inaugurate il 22 agosto di sera con una riunione di
preghiere che venne presieduta dal pastore
Vallette, nel tempio della Redenzione : la numerosa assemblea attestava col suo raccoglimento ch’ella comprendeva l’importanza delle
sedute che stavano per aprirsi. Quattro preghiere si pronunciarono; duo in liugua francese , una in inglese dal rever“. Battista Noel
di Londra, ed una in tedesco dal pastore
Krummacher di Potsdam; cosi fin dalla prima
raunanza fu dimostrato che la diversità delle
lingue non è ostacolo alla comunione delle
anime. De’ cantici adatti alla circostanza vennero intuonati, e de’ frammenti scelti della Parola di Dio letti negli intervalli delle preci.
« Il giovedì 23 agosto, a 10 ore del mattino,
ebbe luogo nella cappella Taitbout la seduta
d’apertura, destinata aU’Alleanza evangelica
di Bologna, di Pavia, ecc. Gl’Italiani alla loro
volta cominciavano a visitare le scuole di Svizzera e di Germania che di giorno in giorno salivano in alta riputazione. Alcuni andavano fino
a Wittemberg attirati dalla grande rinomanza
di Melantone che in Italia passava per un uomo
istruttissimo, e col quale i cardinali Bembo e
Sadoleto non si facevano scrupolo di tenere, per
via di lettere, amichevole corrispondenza. Gli
effetti di tali viaggi erano cosi visibili, che i più
zelanti difensori della Chiesa romana se ne lagnavano continuamente; ed il Biidrago nella sua
Epistola de Italia a lutheranismo preservanda diceva : » 11 miglior mezzo d’impedire che l’eresia
invada tutta l’Italia, esser quello d’interdire qualsiasi corrispondenza ed ogni commercio fra
questo paese e la Germania ».
Ma ciò che sopratutto contribuì alla propaganda evangelica presso noi, si fu un avveni
propriamentc detta. Il pastore Barde proferì
la prima preghiera, ed il pastore P^milio Cook
l’ultima. Il pastore Grand-Pierro occupava il
seggio d’onore, come presidente del comitato
deH’Alleanza evangelica di Parigi ed in(y»ri(!ato
della buona accoglienza ai fratelli esteri.
« Cominciò jier leggere il salmo 13;i°, ed ii
capitolo 17 dell’Evangelio secondo ». Giovanni;
indi così aperse il suo discorso : « Amati.ssiml
« fratelli, che da tutte parti d’Europa ed anche
« dallo spiaggie del Nuovri-.Mondo avete accct« tato l’appuntamento datovi sul terreno del
« Vangelo eterno o nella comunione de’santi,
< siate i benvenuti, sì, i benvenuti. Noi vi sa
* lutiamo in nome di Dio tre volte Sanlo, il
€ Padre che ci ha amati, il Figlio che ci ha re« denti, lo Spirito Santo che ci santifica, uu
€ solo Iddio benedetto in eterno, in cui noi ci
< amiamo e vogliamo vivere e morire. Lo be« nediciamo pel vosiro arrivo in questa capi« lale; ci rallegriamo per la vostra riunione
* solenne in questo luogo. Tale assemblea, che
« noi desidereremmo chiamare ecumenica se
€ la parola non racchiudesse forse un po’ di
c pretensione, sarebbe stala memorabile do« vunque, ma lo è soprallulto oggidì in questa
€ città. A Dio non piaccia che vogliasi da noi
* usar recriminazione sul passato; i fatti però
( son falli, la sloria è sloria, e i falli e la gloria
t sono lezioni ed altresì consolazioni della Prov
< videnza. Ora a nessuno di voi potè sfuggire
« (senza che per nulla abbiamo noi pensato a
« produrre simile coincidenza) che Ire secoli
< fa circa, quasi giorno per giorno, il 24, il 23
« e il 26 agosto, di nefasta memoria, i nostri
< padri, invitati ad una festa reale, caddero
mento in sè molto luttuoso, cioè a dire, la guerra
che arrecò gran copia di mali all’Italia nei primordi del secolo xvi. Le truppe che l’imperatore
Carlo V condusse dalla Germania per accompagnarlo nella sua spedizione d’Italia, e gli Svizzeri ausiliari che avevano abbraccialo il partito
del di lui rivale Francesco I, erano composte,
come assicura il Robertson nella Vita di Carlo V,
in gran parte di protestanti. Codesti soldati stranieri, usando diquella indipendenza e franchezza
d’animo propria dei militari, disputavano di materie religiose cogli abitanti in mezzo ai quali
erano alloggiati. Essi levavano al cielo quella
liberlà d’opinione di cui si godeva ne’ loro paesi;
scherzavano sull’orrore che i preti cattolici tentavano ispirare coniro la riforma ; sostenevano
con vivacità essere Lutero e quanti gli aderivano,
i veri restauratori del cristianesimo; mettevano
t confronto la purità della vita e la mediocrità
2
« sotto il ferro omicida, o colpiti al Lotivro, o
« sorpresi nelle caso loro, o perseguitati nelle
« vie della nostra capitale , o massacrati su
« tutta la distesa del reguo; ed oggidì in qtie« sta medesima città, nel nionienlo stesso iu cui
« l’imperatore de’ Francesi riceve nel suo pati lazzo la regina proleslanted’uu grande impero
« protestante, noi, idiscendenti de’martiri, ab'
« liiamo convitato a spirituale lianclietlo, non
« solo i nostri correligionarii della Francia, ma
« ancora (¡uelli del niomio lutto , c l’ubbiain
« fatto senza paura, liberamente, sonza ostaci coli, [)er rallegrarci nella presenza del nostro
« Padre celeste, e confessare altamente il nome
« del noslro gran Dio e Salvatore Gesìi Cristo.
* Ancora una votta, die il Signore ne sia lo« dato I....... ecc.
« Dopo questo discorso, una doppia relazione
fu letta dal pastoró Fisch, presidente del comitato deH’Alleanza evangelica di liono-; l’una,
sui principii che regolarono i suoi lavori e in
ispecie intorno agli apparecchi delle conferenze,
di cui il comitato di I.ione ne concepiva il piano,
formava il programma ecc. : l'altra, siiH’andaiiiento e il jirogresso dell’Alleanza evangelica.
« Diversi oratori hanno in seguito prosa la
parola: la sera poi dello stesso giorno l'Vniime
rrìstiana de' (¡Ununi tenne seduta nel medesimo luogo, diretta dal pastore Monod.
<i Nella conferenza destinala alla Gran lìretagna, aperta il mattino dol 24 agosto nel lempio della Hedenzione, la presidenza fu data a
sir Culling E. Eardiev, il zelant(< e infaticabile
jiresidente dol ramo inglese, che aveva alla sua
dritta il venerabile lord nodoii. l/onorevole
baronetti) annunziò che irsuoiimico lordSliat'tesbury, tralfenuto in [svizzera per una dolorosa prova domestica, trovavasi, suo malgrado,
privalo della dolcezza d'assislere alle conferenze.
L’Assemblea votò all’istante una lettera di condoglianza cristiana a questo nobile difensore
della causa del protestantismo e della libertà
religiosa. La relazione sullo stato religioso della
Grau-Hretagna, redatta dal revor" Birks della
chiesa anglicana, fu lotta dal sig. Paul Cook.
Ella è d’un vivissimo interesse e se ne desidera
la stampa: racchiude una statistica minuta di
venliciiique deiioiiiinuzioni ecclesiastiche, lo
(juali divfdousi fra loro il cullo pubblico nel
della rortiina di questi ultimi, colla ricchez/.a ed
il fasto dei loro avversari; e dopo ciò stupivano
che un popolo così pieno di spirito, come era il
popolo ituliano, coulinoasse a vivere in una bassa
ed oscura di[ieiiden 'a verso un sacerdozio cosi
indolente e coriottu, qual era ipielio di Borna,
il quale facea di tutto per lciic>rlo neH’ahbruliineiito, onde ine{(li i dominarlo e spogliarlo coi
mezzo delle superstizioni e <Io1I(ì menzogne.
L’impressione cliesilTalte p(demiche producevaiio
sullo spirito del popolo ilaliiiuo era rafforzala dai
veementi e continui manifesti che il papa e l’iiuperatoie pubblicavano l’un contro l’altrn. Clemente accusava Carlo V’ d’indifferenza verso la
caltoìica religion'’, e gli rimproverava d’avere
emanale in diversi punti de’'suoi .Stali alcune
luggi che violavano gl'interessi della Cbiesa, e
in pari tempo disonoravano la Santa Sede. L’imperatore si discolpava col rimproverare al papa
Uegiio-Unito; annovera i membri delle diverse
Chiese, le ciippelle loro ecc.; detto cho sovra
18 milioni d'abitanti, là milioni freíjuentano
d'ordinario il culto; cho su questo-numoro havvi
I milioni il’anglicam, -i milioni di dissidenti e
i milioni d’uditori cho non sono riuniti ad alcuna Chiesa particolai-e; clic iu oltre si contano
nella Gran-Brolagna sopra 100 abitanti I cattolici-wmaiii ecc.
«Tre sommi avvenimenti, nogliultimi ijiiattro
0 cinque anni, agirono sulla condizii iie religiosa della Gran-Bretagna ; il primo è l'aggressione pa[)ale cho ridestò lo spirito biblico p Jo
spirito d’indi|iendenza religiosa; il secondo, la
grande Esposizione del 1851 , che allargò le
veduto do’ cristiani inglesi in ordine ai cristiani
dello altre nazioni; il terzo, l’alleanza tra la
Francia e l'Inghilterra, che recò fra le altre
conseguenze, quella di accrescere la simpatia
de’ protestanti inglesi pei protestanti francesi,
d’eccitare il loro interessamento a pro dei cristiani d’Orient'-, di combattere ed affievolire lo
s|)irito troppo mercantilo della t'iran-iìretagna
0 finalmonto di dare la S)dnta allo studio dolio
profezie. I rappresentanti inglesi presentati ali’Assembloa erano circa 80.
« II vonord'i sera il soggetto della conferenza,
presieduta dal pastore Krummacher, fu l’incredulità. Il suddetto presidento elettrizzò l’Assomblea colla sua parola poetica ed animata,
descrivendo l’incredulità germanica sotto le sue
differniili formo doirindilTerentismo, del razionalismo, d(d gnosticismo panteistico, del materialismo, del criticismo, delle sjiiritualismo
morale e iti fine del razionalismo borghese o
volgare. Indi, a questa armata nemica, opitose
la falange dei ronfeissori della verifft ohe iiiarciano avanti risoluti pi^r combatterla. La presentazione ilei deputati tedeschi, in numero di
.30 circa, fu eseguita dal pastore Vallette.
<i L.I seduta del 2.5 era destinata agli StatiUniti; i signori E. di Pressensé, in frauctise, e
il rev. Comingo dello stato doH’Ohio, in inglese,
hanno invocato da jirima la benediziono’sull'Assemblea; ne aveva la presidenza il signor
Stuart di Filadelfia. La po[>olazione degli StatitJniti s’è accresciuta nel corso degli ultimi anni
di .'L H5i,000 anime, e d’un mezzo milione soltanto neH’anno decorso; l'opera a com()iersi^6
d’avere acceso (lue volle in Europa una guerra
ardente, e di fare tutto il po.ssibile per eludere
ciò ch’era sì vivamente e universalmente desiderato, cioè a (lire la riforma della Chiesa nel
suo capo 0 no’ suoi membri, li scriveva a’ cardinali per rimiire un concilio generale a (]ui;sto
oggetto, facendo capire che se non si facesse eco
alla sua domanda, avrebbn abolito la giurisdizione del papa in Ispagna, per dimostrare col
suo esempio alle alire unzioni, che gli abusi
ecclesiastici potevano e.^sere corretti, e I’aulica disciplina ristabilita senza l’intervento del
papa.
(’arlo si limitava alle sole minacce; imperciocché il duca di Borbone, suo generale,
entrò còile truppe imperiali negli Stati del papa,
occupò Boma,enel 0 m.tggio saccheggiolla.
II poutoliiie — era Clemente VII — assediato |>er
qualclie teinjio nel Castello di Sant’Angelo, do
grande ; ma vi si trovano altres'i delle grandi
società nell’impresa. Laisola società de'Trattati
impiega 6'j9 missionari che in un anno visitarono’'6.3it,000 fifniiglio', o di nn solo de' giornali
<‘h’ella pubblica pei fanciulli so ne tirano 300,000
osomiilari ecc. Fra i molti, un fatto è rimarchevole od è che queslo paese non ha meno di
27,OgO pastori evangelici, cioè un pastore per
ogni com¡desso di 900 anime, l mezzi pecuniari
delle Chiese possono valutarsi a 12-b milioni di
franchi, ed è il sistema volontario la base di
tutte le istituzioni ecclesiastiche. Il D. MacLeod di Nuova York, moderatore del sinodo
della Chiesa presbiteriana, alToima che gli
Stati-I'niti sono una nazione cristiana ; le due
Camere hanno de’ cappellani e le sedute di questi due corpi non si aprono mai senza la preghiera; gli Slati-Uniti hanno leggi che prescrivono l’osservanza della domenica e palazzi [ler
ospitali ed asili de’poveri. In questa conferenza
molti dovettero rinunziare alla parola, avuto
riguardo all’ora tarda e all'indole de’Parigini
non abituati a lunghe seduto; il presidente avvisato di ciò, disse levandosi: t Fratelli miei,
« sono avvertito che abbiamo raggiunto i ¡imiti
« d’un meeting francese; quattro ore. Ebbene!
« io vi prometto cho, so venite in America, vi
« daremo mi meeting americano, non di quattro
« ore, ma di quattro giorni ».
CIl seguito in altro numeroj
ALCUNE RIFLESSIONI
intorno al nuovo dogma
» K li Ti’ I n fi ACOIi AT A C EX IO .V E.
Togliamo dal FeuiUe Religiciise i seguenti punti
importanti sull’anuunziato argomento, oinmettendo la parte descrittiva del dogma creato in
Roma, contenuta pure nel suddetta giornale.
« 1“ 11 nuovo dogma non è, bisogna dirlo, se
non il compimento di quella lunga apoteosi che
la Chiesa romana accordò gradatamente all'umile
madre del Salvatore. Al iv secolo la Chiesa,
che cominciava a degenerare, stabili la verginità
perpetua di Maria; più tardi, le fu dato il titolo,
con sacrilegio, di Madre di Dio; e infatti Gesù
Cristo è ad un tempo vero Dio e vero uomo ; è
Dio mnnifeslato in cani?. Ora, è. assai chiaro essere questa manifestazione in carne che fu com
velte rendersi alle Iruppe di Curio V, che lo ritennero lungamente prigioniero.
Stando alla narrazione degli stessi storici
cattolici, i soldati alemanni che facevano parte
deH’esercito imperiale, Irattarono gli abitanti con
moderazione grandissima, dòpo il primo giorno
del saccheggio, limitandosi imicainente a teslimoniare l'orror« «he sentivano per l’idolatria
cattolico-romana, ("ili Spaglinoli per lo contrario,
non men crudeli che avari, torturavano i prigionieri per costringerli a scoprire i loro le.sori,
nel mentre che gli stessi Italiani imitavano la
crudidlà degli Spagnuoli e Vempictà degli Alemanni. Chi volesse conoscere a fondo questa
orrenda pagina delle sciagure d’Italia, potrebbe
consultare ciò che ne dicono il Guicciardini néì
suo Sacco di Iloma, ed il Sismondi nella Storia
ilclle [{epniililiche ilutiane,
(Conlinua)
3
piuta in Maria; essere la natura umana del Messia nata da lei ; pretendere adunque ch’ella abbia
dato la nascita a Dio è una assurdità che merita
benissimo il nome di bestemmia. Più tardi an
cora fu deciso che dopo la sua morte il corpo di
Maria, restituito alla vita, venne assunto iu
cielo. Quindi a poco a poco la s’innalzò al grado
d’una specie di divinità a cui si rende un culto
e per cui furono instituite diciassette o diciotto
feste, e fu riconosciuta necessaria la di lei intercessione presso Gesù Cristo, come è necessaria
l'intercessione di Cristo presso iddio. Finalmente
nel 1854 il dogma nuovo deU'immacolata concezione diede l’ultima mano a questo edificio di
menzogna.
« 2’ Noi confessiamo di non comprendere le
sottigliezze per le quali vuoisi spiegare il nuovo
dogma. In quanto alle ragioni su cui si cerca
appoggiarlo, esse si riducono tutte a motivi di
convenienza, che, in temi cosi elevati, non si po.ssono stabilire dall’ uomo seuz^ temerità. Per
esempTo, si~3ice che era necessario che Maria
fosse esente da peccato onde poter dare la vita
a Cristo, esente da peccato egli stesso^ ma allora
questo ragionamento dovrèbbe applicarsi altresì
ai genitori di Maria e ai loro antenati, di generazione iu geuerazioae. Circa-a Gesù Cristo noi
sappiamo che, conceputo di Spirito Santo e unendo la divinità all’umanità, egli portava in lui
un principio di purezza indipendente da colei
che gli diede la vita. — Ma lasciamo queste ragioni umane; consultiamo invece la parola di
Dio.
« Che cosa vediamo nel Nuovo Testamento intorno a tutte queste glorie di Maria? ^Dopo la
nascita del suo primogenito, noi la scorgiamo
nella vita di famiglia, moglie di Giuseppe che
eJJa accompagna dovunque, e madre de’ fratelli
del Signore, in circostanze che allontapano ogni
idea d’una vei-pHiti'’pei^eHia 46).
Circa alla di lei intercessione presso Gesù a prò
degli uomini, il poco che ci è raccontato ci prova
il contrario ; non hanno mai esistito fra essa e
lui altre relazioni che quelle duna madre e d'un
figlio nel senso più ordinario Lue. ii, 49; —
Giov. II, 4; — M.\t. XII, 48-30j. — È poi singolarissimo che il papa stesso dichiari ch’è t pel
mento di Gesù Cristo » che Maria ottenne d'essere senza peccato: vale a dire, dal Salvatore
medesimo ella avrebbe ricevuto la possibilità di
far senza di luijl Ascòltiam ora Maria nel suo cantico : E lotpirilo mio fetteyffia in Dio, mio Slalratore (Lue, i, 47) ; ma ella non avrebbe avuto bisogno del Salvatorose fosse stata senza peccato!
« E ^)^,cimarciievole chele«pjs||Ol« d((jjU Apostoli'non faccii'uo alcuna menzione di Maria: e
basterebbe questo fatto a provare ch'ella non ha
alcuna importanza dogmatica all'infuori della sua
qualità di madre di Gesù. Tutte le età, e noi con
queste, devono chiamarla beata (Lue. i, 48); ma
eccedere fino a darle i titoli pomposi di « regina
degli angeli, di scala de’cieli, di porta del paradiso, ecc. » è attribuire alla creatura l’onore e il
culto dovuti al Creatore benedetti! in eterno J^Kom.
1, 2.5).
« 3" Vedendo ciò che Roma fece del Vangelo
di Gesù, si chiede sovente per quale procedimento abbia potuto riuscire ad una tale degenerazione. La storii del dogma recentemente instituito c’istriiisce a questo riguardo: la Chiosa
romana’^ prèsa sdì fattò. Cón'nÌhe'alfa sua politica di far ammettere qualche dottrina? To.->to,
in forza del principio che mette il clero cd il
papa al posto della Ribbia, comp fonte infallibile di verilà, alcuni prelati si riuniscono, si prò.
cede ad una serie di cerimonie puerili che costituiscono una specie Ji commedia destinata a
gettare la polvere negli occhi, o poi il dogma,
fissato in anticipazione insieme coi termini che
lo esprimeranno, viene proclamato quale risultamento di quella littizia consulta e dcll’inspirazione spontanea dello Spirito Santo. — È il papa
riconosciuto comeavente questa facoltà di creare
un dogma? È il concilio generale? 0 entrambi
ad un tempo ? I cattolici-romani non sono d’accordo iu ciò ; e l’uno e l'altro secondo le convenienze.
« 4" Quello che sorprende ancor}più, nel fatU)
della proclamazione di un nuovo dogma, si è che
ella proviene da una chiesa che ha così spesso
accusato gli evangelici di novità e di variazione.
Le credenze romane hanno tanto variato durante
quattordici secoli che si sa ia data precisa di ciascheduna delle modificazioni subite. Ciò che un
buon cattolico poteva l#hissimo non credere l'8
dicembre 18.54 il mattino, è costretto di crederlo
fermamente la sera, sotto pena di essere un ere
tico.
« E quale ]>uò essere lo scopo di Roma in
quesli atti che .sembrano invece fatti a posta per
iscreditarla? — Lo scopo òdi ringiovanire il suo
potere coll’esercitarlo ; il di lei credito è scosso ;
i popoli e i re non obbediscono più a lei ciecamente; i progressi del Vangelo da un lato, il
torrente deirincredulilà dall'altro, la minano in
senso contrario ; ella vuol fare prova di forza,
di vita, dUiuità, rinvigorire il suo principio ch’è
l'autorità papale : ella vuole, nel caso presente,
attrarre nuovi adoratori di Maria, perchè spera
di regnare sugli spiriti superstiziosi ; vuole infine
trattenere la moltitudine collo spettacolo delle
feste brillanti, mondane, che dovunque, perfino
ne’ più piccoli villaggi, furono celebralo ad onore
dell immacolata concezione. — Ha poi Roma ottenuto il suo intento con questa politica? E permesso di dubitarne. Delle voci energiche di cattolici-romani hanno protestato contro il nuovo
dogma; inj^emontoj in Portogallo e in Ispagua, ecc. la pròclamàzio'ne deWImmacolata non
fu sancita od appoggiata dai governi ; in Francia in tale occasione si vendetterOjlO mila esemplari del Nuovo Testamento, ecc.
« (>® Noi diamo grande importanza a questa
esaltazione crescente della Vergine, perchè non
si Iratta d’una semplice particolarità superstiziosa, ma d’una tendenza che minaccia di tutto
invadere, che reagisce sull’intera vita religiosa,
che snatura e soffoca il culto dovuto al vero Dio.
• All’epoca della Riforma la Chiesa romana
fu obbligata a correggere molti abusi che la luce
del Vangelo poneva in chiaro. E come va oggi
che lo risvegliamento dellafede sembra produrre
su Roma un effetto contrario? Ohe sia il caso di
applicarle queste parole deU'Apocalisse? C/it i
ingiusto sialo ancora rie piii; e chi è contaminato,
contaminisi vie più...... Ecco, to vengo tosto........
(Apocal. XXII, 11 e 12). So è cosi stiamo in guardia: s’è vero che ci approssimiamo agli ultimi
tempi in cui i due regni, del mondo e di Dio, si
separano di più in più, e ciascheduno cresce e si
sviluppa nel senso e nella vita che gli è propria, cerchiamo d'innoltrarci d'un passo più rapido nel cammino m cui siamo entrati ».
La caduta di Rossberg.
Ricordatevi dilla moglie di Lot.
LrcA XVII, J2.
Buon giorno, vicino; egli è probabile che
quest'oggi uoi avremo una bella giornata, disse
un giovane campagnuolo svizzfro al suo vecchio
vicino che, seduto neghitlosameute sulla porta
della propria casa, si riscaldava ai raggi del sole
nascente.
— Sarebbe temj>o che facesse bello ; abbiamo
avuto assai pioggia in questi ultimi giorni, borbottò il vecchio.
— Avete udito ciò che si dite, continuò il giovine; quelli che si sono alzati i primi questa
mattina pretendono di aver veduto muoversi la
sommità del vecchio Rossberg.
- Davvero! è ben credibile, è ben credibile
ciò, ris])ose il vecchio: rimarcate quello che io
dico, l’ho già detto sovente; non vivrò per vederlo, ma quelli che sono giovani noti arriveranno alla mia età prima che la sommità della
montagna che è lassù sia al suo piede.
— Che i santi ce ne preservino ! gridò il suo
interlocutore, facendo devotamente il seguo dolla
croce ; spero che questo non arriverà al luio
tempo.
Tale conversazione aveva luogo «Ila line dell'estate del 18t)6, nel piccolo villaggio di Goldau,
nel cantone di Zug. Que.sto villaggio era dilettevolmente situato in una fertile vallo, al piede
del Rossberg, vicino al Iago di Zug. Sebbene la
stagione fosse già inuoltrata, la vegetazione mostravasi verde e bella, giacché la state era corsa
straordinariamente umida. Però il buoii tempo
era ritornato, e le messi e lo uve molto abbondanti, maturavansi dappertutto.
Ma queste messi e queste uve non dovevano
essere mai raccolte dagli abitanti della valle. Le
grandi pioggie che erano cadute avevano ingrossato in maniera straordinaria le interne sorgenti
della montagna e inzuppatone il suolo superiore.
La sommità del monte, formato di masse arrotondate di roccia, tenute insieme con argilla che
le acque avevano ammollita, precipitò nella valle
e seppellì sotto il suo peso tutto il villaggio con
una parte alquanto numerosa dei suoi abitanti.
Il vecchio che aveva sovente dichiarato ch’egli
se lo aspettava un tale avvenimento, era seduto
tranquillamente nella sua capanna, fumando la
pippa, quando il giovane lo avverti, correndo,
che la montagna crollava. A questa nuova egli
si levò, usci fuori, gettò un colpo d’occhio, e
rientrò in casa dicendo, che aveva ancora il
tempo di riempire la sua pippa. Tale ritardo fu
il motivo della sua perdita. Il giovane continuò
a fuggire, e si sottrasse al pericolo, benché a
stento, in causa del terremoto che lo faceva più
volte cadere. Quando si volse indietro per guardare la casa del vecchio vicino, ella era scomparsa col suo proprietario. Un cosi grande accecamento sembra incredibile , però si racconta
qual fatto vero. E perchè adunque si riguarderebbe come incredibile che un uomo arrischiasse
la sua vila per un piacere di piccolo momento,
quando e mille e mille corrono ogui giorno il rischio di perdersi eternamente, piuttosto di rinunziare ad un peccato che loro piace? Lettori, è
questo il vostro caso ? Allora siete avvertiti dal
citato esempio. « Il figliuol dell'Uomo verrà nel
momento in cui voi non l’aspetterete ». Non vi è
forso che un passo tra voi e la morte ; fuggite
adunque in quest’ora medesima verso Gesù, la
città del rifugio. Lasciate indietro tutto ciò che
può ritardare la vostra fuga. Ahi ! miei cari amici, forse è questo l’ultimo avvertimento che
ricevete. Forse prima che il giorno presento sia
terminato voi sarete in un luogo, ove la misericordia divina non potrà più raggiungervi.
{Christian TreasuryJ
4
LA MORTE ED IL CRISTIANO
Un giorno la Morte incontrò un uomo dabbene.
_Io ti saluto o messagera dell’immortalità! Io
ti saluto! gridò il mortale.
— Chi dunque sei, iìgliuol del peccato? non
t’impaurisci, vedendomi comparire ?— No! colui
che non ha paura di se medesimo nou deve tremare dinanzi a te.
— Non temi tu le sofferenze che mi precedono
e il freddo sudore che stilladalle mie ali infauste?
— No! rispose ancora l’uomo dabbene.
— E perchè non temi questi terribili precursori della mia venuta? — Perché la sofferenza e
le angoscie mi annunciano che ti avvicini a me!
— Chi sei dunque, o mortale! da guardarmi
senza spavento? — Sono Cristiano 1 disse sorridendo il figlio di Adamo. Tutto ad un tratto la
Morte soffiò sopra di lui ; una fossa s'apri sotto
a’lor piedi, qualche cosa vi cadde.......... Non
potei trattenere le lagrime. Ma dopo un istante
dille voci celesti si fecero udire; alzai gli occhi
e vidi il Cristiano nei cieli. Sorrideva ancora,
come quando aveva salutato la Morte, e congiungeva le mani. Degli spiriti luminosi svolazzavano intorno a lui ; egli medesimo entrava
nello splendore.
Io riguardai la fossa e non riconobbi più l’oggetto ch’ella conteneva (Sai. CHI, 16.). Non era
che il logoro inviluppo del Cristiano morto.
fLavaterJ.
NOTIZIE RELIGIOSE.
Napoli — Il giornale VUnivers trova strana
la politica del governo napoletano perchè, da un
lato, prende le misure le più eccessive contro il
liberalismo e la rivoluzione; e dall’altro, compie
alti che affliggono, com’egli dice, la Chiesa (cioè
la consorteria gesuitica) : in fatti gli ordini religiosi, e in ispecie i Lojolesi, sono sottoposti ad
un rigore di polizìa che loro toglie la libertà
d’azione.
Noi, al contrario, non ci sorprendiamo; un governo qualunque e molto più se è dispotico non
può tollerare che una setta comandi in casa sua,
abbia dessa il berretto rosso o nero. I clericali
si lasciano andare a troppo rosee speranze; ormai
dovrebbero conoscere che il dispotismo politico
vuole servirsi bensì del dispotismo clericale, ma
uon permetterà mai che quest’ultimo diventi
usurpatore.
Francia — Un culto evangelico a Saint-Cloud.
La regina d’Inghilterra recandosi a Parigi avea
l’intenzione di assistere al culto nella cappella
dell’ambasciata inglese : ma la fatica del viaggio
non glielo permise , ed il cappellano della suddetta ambasciata fu chiamato a Saint-Cloud, ove
il culto ebbe luogo in una delle sale del castello,
f: la prima volta che un servizio evangelico è celebrato in questo palazzo.
Germania — A Brunswick il concistoro della
Chiesa riformata raccomanda a tutti i pastori
d’organizzare nelle parrocchie loro delle associasioni di lettura.
— Ad Halle avrà luogo il Kirchentag del 18.}5
dal 18 al 21 settembre. I due primi giorni l’assemblea si occuperà dei tre seguenti temi: 1». Dei
mezzi onde far rivivere la disciplina ecclesiastica;
relatore , Dot. Sack, membro del concistoro di
Magdeburgo. 2” Delle attinenze fra la Chiesa e
la scuola; relatore, il pastore Volter di Stuttgard.
3“ Del ministero pastorale; relatore, il professore.
Tholuck di Halle. Indi si terrà il congresso generale dell’Associazione perla Missione interiore;
i due temi posti in discussione saranno: De’doveri
della Chiesa e de’ padroni riguardo ai domestici,
e dell’opera delle donne nella Chiesa evangelica. Oltre a ciò vi saranno conferenze speciali ;
1“ Sull’azione della Chiesa rispetto ai poveri ;
2” Sulle prigioni; 3" Sulle case d’asilo; 4“ Sulla
santificazione della domenica. Finalmente si
aprirà pure una conferenza dei deputati delle
Società bibliche della Germania.
— La Società di Gustavo Adolfo deve ora celebrare la sua tredicesima assemblea generale a
Heidelberg.
Alto Reno — Ancora un nuovo tempio consacrato a Dio in una dej|^ più pittoresche vallate
dei Vosgi, a Wesserling. L’inaugurazione ebbe
luogo il 16 agosto testé decorso; il pastore Steinbrenner pronunciò l’analoga preghiera ; indi il
pastore Archinard predicò sul capo VIII, 27-30
dei Re, mostrò la legittimità e necessità del culto
pubblico, e presentò il nuovo tempio come un
mezzo di ridestare nei cuori il sentimento dell’unione e della fratellanza.
America — Decadenza del romanismo. Nel
Maryland, considerato per molti anni Stato cattolico-romano, i papisti hanno soltanto 65 chiese,
e gli Evangelici ne contano 8071. — Nella Florida, colonizzata dai cattolici-romani, vi sono
170 templi evangelici, e sole 5 chiese papali. —
Nella Louisiana, abitata da Francesi e Spagnuoli,
esistono 55 chiese di culto romano e 247 congregazioni di evangelici. — Nel Texas, un tempo
terra messicana e in conseguenza papale, i romanisti hanno 13 chiese ; gli evangelici, 307
templi.
BOLLETTIIVO POLITICO.
— Un incidente diplomatico pare abbia interrotto le relazioni del nostro Stato col governo
austriaco di Toscana. Uno dei figli del conte
Gabrio Casati della legazione di Costantino|»oli
era stato traslocato a quella di Firenze. Il granduca Leopoldo avendo rifiutato di riceverlo alla
presentazione ufficiale, il nostro Ministero, ci
dicono, mandò l’ordine all’intiera legazione di
abbandonar la Toscana.
— Diversi giornali inglesi avevano parlato
della prossima gita del re nostro in Francia e in
Inghilterra. In oggi vien ripetuta tale notizia
anche da.\l’Ind^endence Belge , la quale oltre a
ciò aggiunge ohe in Francia si stia preparando
il castello di Compiègne per riceverlo.
Napoli. 30 agosto. — Scrivono al Piemonte:
I rapporti coi rappresentanti dei governi francese e inglese divengono, a quanto pare, ognora
più difficili , e i reclami formulati dal signor
Tempie e dal signor Delacour hanno fatto si
poca impressione, che sembra il governo sia indifferente di arrivare ad una completa rottura.
— Ormai a tutti è già noto il grande fatto
d’armi recente della Crimea, le conseguenze del
quale saranno immense. Gli alleati occupano
tutta la parte meridionale di Sebastopoli.
PENSIONATO DI FANCIULLE
4 TORRE LUSERNA.
Questo utile stabilimento ricevette nell’anno
decorso nuovo impulso dall’ottima direzione
della signorina L. Appia. Il numero delle allieve si è notevolmente accresciuto. I diversi
rami deH’insegnamento progredirono in modo
soddisfacente e sono, oltre ai lavori femminili,
la religione, le lingue francese, italiana, inglese , la storia , la geografia , l’aritmelica, il
canto, il disegno e privatamente lezioni di musica e di lingua tedesca. La scuola venne riaperta
col 1® corrente settembre. Rivolgersi per maggiori informazioni alla signorina L. Appia in
Torre Luserna.
SOCIETÀ
d’istruzione militare e beneficenza
della
«1J4RD1A NAKIOWALK
DI TORINO.
Questa società risiede in via dell’Arco, n® 8, secondo cortile; tenue è la quota; i vantaggi principali sono la scuola teorico-pratica militare, la
lettura de’giornali, e ciò che vale di più, l'essere
soccorsi nelle straordinarie contingenze.
Annunzio Bibliografico.
Ora che in Inghilterra e in Francia si dà
opera a ristabilire il dovuto rispetto al giorno
domenicale, e che un simile dovere è trascurato dovunque, parlando in genere, sarà utile
il leggere le considerazioni contenute nel seguente libro che annunziamo:
DISCORSO
SOPRA LINSTITDZIONE DEL SABBATO
POESIE
DI
GIOVANNI BATTISTA TESTA
DA TRINO
Cavaliere dell'Ordine de’ss. Maurizio e Lazzaro.
DONaSTER
Dai Torchi di Carlo While.
Si vende in J/indra presso William Allan,
18, Paternoster-Row, Aldine Chambers.
VENDIBILE
alla
LIBRERIA EVANGELICA.
LA BIBBIA È VERA
per L. DESANCTIS
16 pagine, e«nt. A.