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(•Torlao) T03RE PELLICB
DELLE VALLI VALDESI
Quindicinale
deila Chiesa Vaidese
Anno LXXXI
Una c o p
Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Num. 16
L. 20
ABBONAMENTI |
Eco: L. 600 per Finterno
L« 1000 per l'estero
Eco e JLa ¡Luce: L.'‘1000 per Fìnterno
L. 1600 per resterò
Spediz. abb. postale II Gruppo
Cambio d'indirizzo Lire 30, —
TORRE PELLICE — 3 Agosto 1951
Ammin. Claudiana Torre Pellice - C.C.P. 2-17537
Tecnica dell'amore
per le anime
Evangelizzare è dunque, essenzialmente, amare le anime; amare questo prossimo concreto che s’imbatte
in noi, amarlo non soltanto per quel
che è — ma per quell’essere nuovo
in Cristo che egli potrebbe essere.
Ma come fare, per amare le anime?
Qualcuno alla fine del mio precedente artieolo, se lo sarà domandato.
Qualche altro, inveee, avrà pensato
leggendolo, ad una elucubrazione un
tantino retorica (col solito giudizio :
« lascia il tempo che trova )>, e « altro ci vuole! » e « non è più cosa
per il nostro tempo »). Qualche altro ancora avrà giustamente pensato
che, in fin dei conti, solo lo Spirito
di Dio può accendere nel cuore dei
suoi figli una fiamma d’amore per
altrui; e che perciò altro non rimane, se non da chiedere in preghiera
al Padre celeste, che Egli ci dia quella forza d’amore di cui stiamo parlando.
Ora, è verissimo che soltanto Dio
può far si che noi ci amiamo gli uni
gli altri; e che solo in Cristo Gesù
il nostro prossimo, da estraneo e indifferente e nemico e avversario che
è, ci diventa fratello — e ci si rivela
quindi per un’anima da amare (cioè
da evangelizzare). D’altra parte, non
si può ragionevolmente negare che,
accanto a questo aspetto che chiamerò vocazionale, vi è nella vita di ogni uomo un aspetto tecnico che non
va dimenticato. Si veda il ministerio
pastorale: si è chiamati, vacati; poi,
c’è la tecnica della preparazione
(che sono i corsi teologici). Così
per amare le anime. Amare le anime è veramente una vocazione da
Alto; ma l’esercizio di questo amore per le anime implica una tecnica
specifica.
— Imparare ad amare? chiederà
qualcuno, stupito. Ma l’amore non
è spontaneità, ispirazione altissima,
nuova creazione? non è grottesco
(2“ articolo)
questo modo di intendere l’amore
per le anime? o ci sarà anche un....
diploma per chi avrà seguito con
successo gli appositi corsi?!
— No, non è grottesco. E non è
neppure il caso di stupirsi. Poiché
in verità si tratta di persone che, senza queir esercizio da parte nostra,
senza quella tecnica, noi non ameremmo affatto: e ciò perchè nulla
in noi — nè sensi, nè passione, nè
volontà, nè idealità umane, nè sentimento morale — nulla assolutamente in noi ci spinge ad amare- Ora,
per l’equazione dianzi stabilita, è
altresì chiaro che si tratta di persone verso le quali, analogamente, nul.
la ci spinge ad essere i messaggeri
della Buona Novella, ad evangelizzare.
Conclusione paradossale? E perchè? Chi, fra i miei lettori, si sente
chiamato ad evangelizzare, che so io,
i Nord (.oreani — o anche i comuni*
sti russi? Pochi se la sentirebbero,
o nessuno, nevvero? Niente di strano: si può forse porgere l’Evangelo
(con tutto quel che implica questa
azione, fino a « perder la propria
vita » perchè l’ottengano altri) a COloro che non amiamo affatto, o che
tanto meno proviamo il bisogno di
amare?
Esercitarsi ed imparare
Se è vero — come è vero — che
nulla ci spinge ad amare tutto il nostro prossimo, bisognerà dunque, di
necessità, provare ad amare, esercitarsi ad amare, imparare ad amare.
(Inconsueto, questo discorso? Eppure, quanto ci apparrebbe lapalissiano il discorso sull’opposta confizione di coloro che sono maestri nell’odio e che lo insegnano!)
Qui, vorrei ora delineare gli elementi graduali di una tecnica dell’amore per le anime. Premetto che
si tratta di alcune modeste risultanze della mia esperiènza, tratta, a sua
volta, da semplici jpresupposti di pedagogia, di psicologia, di psicanalisi.
Ne dò qui l’elenco, riservandone
ad altro articoletto una spiegazione
particolare ed esemplificatrice, che
ne metta in luce tutta l’importanza
ai fini anzidetti:
1) un primo grado di questa tecni
ca consisterà nel dtuarci di fronte
all’individuo al quale vogliamo dire
che ne amiamo l’tinima, e nello sforzarci di rintracciati, dietro la rugosa maschera della sija maturità, l’autentica fisionomia che un giorno fu
la sua. Una vera e propria ricostruzione di antichi te&ti sul palinsesto
del volto umano. Spiegherò la prossima volta come ciò possa avvenire,
e quali ne siano i sorprendenti risultati ;
2) nel prossimo che ci sta di fronte,
decidersi ad amare lutto ciò che non
è — a primo aspettò — di per sè amabile; ma questo'non già in virtù
di uno sforzo di disciplina soggettiva,
ed al postutto contro natma (come
usano fare tutti coloro che erroneamente si incamminano per questo
sentiero), sibbene sul fondamento
della convinzione (e dell’esperienza) che anche nelPessere umano
meno amabile e e qualche cosa, qualche particolare, fisico o morale o
spirituale, verán nte m sè amabile
è che non ha mai cessato in sè di essere tale.
3) al prossimo con cui abbiamo
stabilito un primo dialogo, trasmettere la nostra convinzione profonda
che quell’anima che noi ricerchiamo
in lui, esiste in lui veramente ed ha
veramente un incalcolabile valore,
davanti a Dio, davanti a noi — e deve quindi averlo anche davanti a lui.
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Grosso modo, questi tre semplici
presupposti corrispondono a tre piani: pedagogico, psicologico, psicanalitico, sui quali è possibile impostare una nuova tecnica dell’amore per
le anime. Ma ne diremo particolarmente la prossima volta.
Teodoro Balma
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Il lavoro di Dio
Voi siete scoraggiato ed abbattuto per non aver fatto di più a causa
del magro risultato jdel vostro lavoro. Non vi disperate, figlia mio, noi
damo tutti figli di Dio e suoi servitori, tutti soldati di un solo esercito.
Credete che non m deno altri servitori oltre voi? Supponiamo che vi
foste votato al suo servizio nel fiore deWetà e della vostra forza; credete
che avreste compiuto tttpto quel che era necessario alfine di stabilite U.
suo reame sulla terra? Voi potete dire che avreste compiuto due volte
ciò che potete fare oggi, dieci volte o cento volte di più. Se voi arrivate
a fare un miliardo di volte più del lavoro che può fare l"umanità intiera, che sarebbe di fronte al lavoro di Dio? Un granello di sabbia, assolutamente rúente. Il lavoro di Dio, al pari di lui stesso, non ha limiti,
è senza fine. Il lavoro di-Diò- è in voi. Avvicinatevi a Lui, al suo lavoro,
non date operaio, ma un figlio e sarete associato a Dio che è infinito e
che (Mvide il suo lavoro come ciò che ne risulta. Per Dio non vi sono
nè grandi, nè ptccAni; e nella vita nè superiori, nè inferiori; non ui è
che il giusto e il falso. Seguite la linea diritta nella vita e sarete in compagnia di Dio. Il vostro lavoro non sarà nè grande nè meschino, sarà
il lavoro di Dio.
(Da Due anime)
LEONE TOLSTOI.
Problemi giovanili d’oggi
V interessante quanto necessario ed tatuale atticolo « EvangClmazione per i giovani » — Eco delle Valli 6-VII-51 — mi suggerisce qualche semplice e breve considerazione. Per potersi accostare ad unajtùna,
per poter operare in essa nel senso desiderato dall’autore è molto importante innanzi tutto conquistare quell’anima, cioè
farsi amare. Sembra cosa ovvia, mi si dirà: l’amore genera amore, cioè: se noi
amiamo un’anima è perchè in noi si sono
create quelle speciali disposizioni, quel calore spirituale che dolcemente si diffonde
attorno a noi, per cui l’anima che a noi si
accosta ne rimane attratta e beneficamente
riscaldata.
Eppure non è ovvio quanto sembra; poiché, così come per l'amore profano, non
sempre chi ama è riamato. Se è difficile
amare le anime, non è facile farsi amareSono tutti e due doni che provengono da
... nell’afflizione
^^Siate pazienti nell’afllizione,
Rom. If, 12
Veramente, a rigor di termini l’Apostolo dice: « Siate pazienti se
vi trovate sotto pressione, sotto il peso ». Ma è evidente ch’egli parla
in metafora. E anche noi, ricordandoci delle anime in pena e parlando dei loro travagli, tormenti ed affanni, del peso che le opprime,
delle loro ansietà, afflizioni e tribolazioni, non facciamo che applicare al mondo morale ciò che ima volta e in parte oggi si riferiva e si
riferisce all’ambito della materia. Il fatto però a cui mira in questi
casi la nostra mente è cosa tutt’intima: è lo stato di tristezza e di languore di spirito. Lo conosciamo tutti, questo stato, e l’uomo naturale
in noi lo considera come un gran male, geme sotto il suo giogo e si
ribella contro di esso.
Anche l’Apostolo lo conosce e sente l’acutezza del pungolo. Ma
non si avvilisce, non si ribella, non discute e non tenta nemmeno di
sollevare leggermente il velo che nasconde i motivi delle spesso cosi
incomprensibili dispensazioni della Provvidenza. S’inchina, accetta la
nostra condizione qual’è, pensa in cuor suo alle « afflizioni di Cristo »,
pensa al « calice » bevuto dal Signore e al privilegio dì poterne essere
partecipe. E’ « in grande afflizione, col cuore in angustia e con gli occhi pieni di lacrime » che egli scrive la sua prima lettera a quei di
Corinto, ed è nella seconda che dice: « Abbondano in nei le sofferenze
di Cristo », le sofferenze derivanti dalla sua « vita nascosta in Cristo »,
e contratte per la causa di Lui. Ora sono i « combattimenti di fuori »,
ora i « timori di dentro » che lo tormentano, ora si sente tribolato « in "
ogni maniera ». « Sempre », egli esclama, « portiamo nel nostro corpo
il martirio di Gesù ». — Quest’uomo ci dà la parola d’ordine.
Siate pazienti! « Non mormorate ». Non inquietatevi. Sottomettetevi con amore e fiducia filiali ài santi voleri di Dio. Non andate a
perdervi in « vani radunamenti ». Tanto, il più delle volte i vostri
« perchè? » saranno senza risposta. Ma non dimenticate mai « che è
per via di molte afflizioni che dobbiamo entrare nel Regno di Dio ».
La massima dell’Apostolo è assoluta, non scende ai casi particolari, non sottilizza. Da qualunque causa le vostre afflizioni derivino,
da dolore fisico o morale, dal dì fuori o dal di dentro: siate pazienti.
Ma badaci bene, caro lettore. San Paolo non induce alla rassegnazione inoperosa, non conduce a veruna forma d’ipocrisia e non spinge
all’ostentata impassibilità stoica.
Sei afflitto? Raddoppia la tua attività in bene, combattendo con
« Venerda di Cristo ».
Sei afflitto? Non te lo nascondere, non t’ingannare. E se la tua forza vien meno, non ti piegare su te stesso, ma piuttosto che soffocare rieorri al tuo fratello di cui conosci la fede e il retto sentire, umiliati davanti a lui, sfogati con lui ed egli ti sovverrà dei suoi consigli e della
sua preghiera, e la tua umiliazione sarà di esempio e di conforto al
fratello stesso e sarà bene accetta a quel Dio che « libera Pafflitto mediante l’aff Unione, e gli apre gli orecchi mediante la sventura ».
Sei afflitto? Non fare vana ostentazione d’intangibile o irragiungibile superiorità e d’indifferenza o di orgoglioso disprezzo delle cose
di fuori. Il cristiano è l’essere sensibile per eccellenza e non c’è cosa
che non trovi eco nell’anima sua. Il cristiano non conosce indifferenza, e in tutte le cose di fuori — anche se gli sono cagione di strazianti dolori e, quindi, di indicibili patimenti — egli vede e sente l’opera del Signore, cui « appartiene la terra con tutto quello che essa
contiene », sapendo e ricordando sempre che « tutte le cose cooperano
al bene di quelli che amano Dio ».
Accettando in tal modo le afflizioni dalle mani di Dio e sopportandole con pazienza, qualunque sia il motivo apparente e qualunque
la cagione immediata, il cristiano da paziente che è diventa agente
L’afflizione, in origine complemento negativo dell’istinto naturale
affermarsi, diventa, cristianamente sopportata, atto di lede. Chi «
paziente spera, e chi spera conosce e riconosce Dio senza vederlo. Do
v’è un paziente, ivi è fede, e dove è fede, quivi è Dio.
Qui ci si spiega Tesclamazione dell’Apostolo che leggiamo ne
quinto capitolo di questa lettera ai Romani: « Ci gloriamo nelle affli
zzoni ». Chi, in verità, può gloriarsi, se non chi sa che Dio è con lui?
di
è
(Voce Evangelica)
Carlo Neidhart.
Dio a a Lui vanno richiesti in preghme
La gioventù di oggi, mólto spesso non sa
farsi amare. Le manca spesso quella dolcezza, quello spirito di comprensione e di
abnegazione disinteressata, quella umiltà
che rende limpida la visione dell’opera di
Dio in noi. I giovani di oggi, nella quasi
totalità, sono troppo consci del loro valere, troppo fieri della loro giovinezza, come se non dovesse finire mai. Troppo compiaciuti di quel che fanno e che tanto è
loro costato! Questi sentimenti se a volte
destano l’ammirazione, difficilmente desteranno l amore e la fiducia. Per cui se riesce difficile a vedere in coloro che noi incentriamo » non uno qualunque ma « un’anima », ben più difficile sarà per quell’anima l’accostarsi a noi.
Quali sono state le cause che tanto /tonno
contribuito a formare questa nuova mentalità nella giovane generazione attuale? Sarebbe troppo lungo e non è compito mio
farne una disanima, ma non sarebbe senza
utilità se ciò venisse fatto da competenti o
da chi ha una certa influenza e autorità sui
giovani. Occorre mettere il dito sulla piaga,
anche se questa possa nascondersi nel nostro cattivo esempio, nel nostro non sempre
infallibile insegnamento.
Farsi amare innanzi tutto e poi come sarà mille volte più agevole conquistare una
anima, condurla amorevolmente dove si
vuole! L’opera di un predicatore sarà tanto più efficace quanto più grande sarà l’amore che avrà saputo conquistarsi dai suoi
ascoltatori. L’opera di persuasione di un
qualunque evangelizzatore che si prefigga
di amare, di andare incontro alle anime,
sarà tanto più efficace in quanto prima abbia conquistato l anima che gli si accosta.
E. Nuizi.
Il peccatore, ehe non rinunzia al vizio,
si stringe una corda al collo che finirà per
soffocarlo.
Se vuoi essere felice; getta via la tua vita per la felicità del prossimo.
Solo gli sciocchi sono fieri della loro intelligenza, non volendo credere che devono tutta a Dio.
Chi si fida più degli uomini che di Dio,
fa male a sè stesso.
Colui che si ribella contro i decreti dell’Altissimo, assomiglia ad un pazzo che
pretende dirigere i raggi del sole.
F. Màurin.
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L*ECO DELLE VALLI VALDESI
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Agape e le, Valli
¡Tra pochi giorni una nuova istituzione valdese avrà la sua inaugurazione e inizierà il suo servizio. E’
AGAPE la casa - villaggio - tempio
della gioventù valdese.
In Agape si riassume l’interesse
nuovo e la nuova cura della'chiesa
per la propria gioventù. Tutti coloro che hanno seguito l’opera tra la
gioventù si rallegreranno che sia giunta a compimento quest’opera che
contiene in sè una grande promessa
per l’avvenire. Per chi non è mai salito sui monti di Prali può ancora
esservi qualche incertezza che sarà
dissipata dai frutti concreti che non
tarderanno ad essere manifesti. Agape è una forza nuova all’opera nelle Valli, im arricchimento degli strumenti di lavoro di cui dispone la
Chiesa Valdese. ■ '
Ogni volta che ai consacra Un nuovo tempio vi è gioia solidale e ringraziamento a Dio in tutta la chiesa.
Cosi deve essere anche questa volta
in tutta la grande famiglia delle Valli. Viene consacrato quello che possiamo chiamare il Tempio della co
IL CONGRESSO
Il Congresso della FW è convocato per lunedi 13 agosto sera è martedì 14 agosto a PraU (Agape). Avrà
inizio con un culto, di apertura, alla
ore 20,30 rtel salone di Agape.
Ricordo che, ai sensi del nostro regolamento, r«. Unione di ogni Chiesa Valdese sarà rappresentata al Congresso dal suo pastore (o da un suo
sostituto) e da un delegato. Le Unioni che abbiano più di cinquanta membri avranno diritto ad un altro rappresentante per ogni successiva cinquantina di membri o frazione di essa. Potranno essere rappresentate al
Congresso solo le Unioni che siano
in regola col pagamento delle quote
di cui alVart. 13 ».
Nei limiti del possibile, i membri
del Congresso sarotuto ospitati in
Agape a partire dalla sera del 13
agosto.
Il Segretaro Generale :
Tullio Vinay
munità gioyanile. Í)’ un luogo di adorazione a Dio, e un luogo di incontro di fratelli. Perciò sorge naturalmepte sui nostri monti a sottolineare nella coscienza delle generazioni nuove l’importanza ed il sipiificato che la fede delle generazioni
passate e la loro testimonianza hanno oggi ancora per noi. Eppure qpiesto tempio- non è in nessun modo
chiuso, anzi concretamente aperto al
servizio di tutta la gioventù evangelica italiana. E qui bisogna anche
dire che la gioventù delle Valli ha
partecipato solo limitatamente al
momento costruttivo di Agape, limitato nelle cinque brevi stagioni estive che sono anche il periodo di maggiore impegno di lavoro e di maggiore fatica della nostra gioventù alle Valli. Ma ora che Agape entra in
funzione con sm ritmo che sarà di
tutte le staponr, sarà più facile alla
gioventù delle. Valli di inserire la
sua presenza, la forza del suo numero e il contributo del suo servizio.
Intanto resta acquisito il valore del
lavoro in comune disinteressato e
volontario quale mezzo nuovo di espressioue della fede e della solidarietà cristiana dei giovani.
Questo lavoro ha creato un’opera
grandiosa e bella. Agape ha xma
grandiosità monumentale così solenne (e dobbiamo dire che il piano
originale accentuava ancora questo
aspetto dell’opera) che non sono
mancate le riserve e le disapprovazioni di chi perseguiva il fine o sosteneva l’idea di dare soltanto ai nostri tradizionali campeggi estivi una
sede più stabile delle tende. Ma Agape è ben altro, ed è necessario oggi
riconoscere l’apertura feconda di orizzonti che ha dato ai nostri giovani molto più che una sede di campeggi, perchè ha dato alle Valli una
porta aperta sul mondo ecumenico,
attraverso la quale noi entriamo in
contatto col Protestantesimo sul piano internazionale, e il protestantesimo si accosta e viene a sostare nelle
nostre Valli.
E’ proprio per questo che AGAPE
eserciterà una importante e durevole influenza sulla gioventù delle nostre Valli. Ed anche persuaderà i
suoi critici o detrattori. Uno dei quali, pur conservando qualche riserva
Le tappe
della costruzione di Agape
1946
Campo Unionisti a Proli, nelle casermelte dei Pomieri. E’ il primo incontro dopo
la guerra. .Si sente viva la riconoscenza ai
Signore c si gusta la gioia della comunione fraterna. Per conservarla e per testimo
niare elei nostro amore in Cristo si sente
la necessità di disporre di un lifogo di incoturi stabile, dove vivere fraternamente
insieme.
1948
Costruzione del caseggiato centrale, che
viene copèrto aHa fine della stagione. Il
campo ospita oltre ottanta lavoratori alla
volta, da aprile a novembre. Essi provengono da dieci diverse nazioni.
Inverno 1946-47]
Rivelatosi inattuabile il piano di acquistare le casermette dei Pomieri, si decide
di costruire. ,Un appello viene rivolto alla
gioventù che appoggia caldamente il progetto, si impegna per il lavoro comune e
inizia una campagna finanziaria per raccogliere fondi. Nasce il progetto di Agape.
1949
Costruzione della prima casetta; grande
lavoro di sbancamento per la chiesa all'aperto e il terrazzamento davanti aWedificio centrale. Il campo lavoratori viene frequentato da numerosi stranieri; .si rafforzano i vincoli con la chiesa universale. Agàpe non è l’opera di una chiesa particolare, ma appartiene veramente a tutti.
1947
Acquisto del terreno e inizio del lavoro
di sbancamento; fondazioni del caseggiato centrale. Un gruppo di lavoratori a Maniglia prepara calce. In tutto, una trentina di lavoratori; prima esperienza di lavoro e di vita ih comune.
Nell’autunno, alla conferenza dei Segretari Nazionali dei movimenti giovanili a
Présinge, Agape incontra la comprensione
della Chiesa universale, che riconosce come opera sua quella che era .stata l’iniziativa particolare di una chiesa e di una nazione.
Si intensifica la compagna finanziaria in
tutte le Unioni giovonUi; negli anni seguenti essa tari continuata ed estesa ad
altri paesi por fomite un sostégno continuo alla costruzione di Agàpe.
1950
Costruzione della seconda e della terza
casetta; lavoro alla strada e ponte sul torrente. Sistemazione interna del caseggiato
centrale e della prima casetta, che nel luglio ospita già una prima colonia di bambini.
1951
L’ultima casetta viene rifinita; la strada
viene terminata. Parte della mobilia viene
fabbricata sul posto. Sistemazione del par.
VAGARE di pietra è terminala,
per la fatica e l’amore di molti. Manca ancora parte dell’arredamento interno. La galleria della chiesa all’aperto e la quarta casetta verranno
costruite se e quando i lavoratori e
gli amici vecchi e nuovi lo permetteranno con la loro opera ed il loro
aiuto. Comincia ora in Agàpe l’attività dei campi e degli incontri.
ha modificato notevolmente il suo
atteggiamento verso Agape dopo avere sentito dei gióvani cattolici di
Pinerolo dire: « Tuta sta gent a va
a Agape perchè i harbet a bogio le
idee ».
Aveva capito qùel testimone piuerolese che- Agape ha un preciso programma di servizio della gioventù
delle Valli e di fuori. Tanto più legittima è la grande’speranza di molti cuori valdesi, che Agape sia veramente un incoutnó- con la gioventù
evangelica italiana e con i correligionari di altri paesi. Che sia la scuola del vivere insieme sotto lo sguardo di Dio per le nuove generazioni,
che sia un contributo al risveglio di
cui ha perennemente bisogno ogni
chiesa maggioritaria. L’avvenire di
Agape è nelle mani di Dio. Accompagnamola nel tempo della sua consacrazione con la nostra solidarietà
e con la nostra preghiera.
Roberto Comba
IL XV AGOSTO
Le due celebrazioni tradizionali
avranno luogo, come già è stato annunziato, al Teynpud di Villar Pellice e ai Chabrand di S. Germano
Chisone, con il seguente programma
mattutino, alle ore 10 :
Al Teynaud,;
Messaggio biblico
Pastore G* Bertin
Storia Valdese
Pastore A.. R.ibet
Testimonianza Evangelica
Pastore R. Nipbet
Ai Chabrond:
Messaggio biblico
Pastore fR. Jahier '
Storia Valdese
Pastore E. A^assot
Testimonianza Evangelica
Pastore G. Castiglione
Librtria Editrice Claudiana
Torre Pellice (Torino)
NOVITÀ
ERNESTO COMBA
Cristianesimo
e Cattolicesimo Romano
pagg. 440
L. 1000
Una fede, da cui non derivino atti, non
è una fede. (ToUtoi).
Uno può fermarti quando sale, ma non
quando scende. (Napoleone).
Ogni diritto è il fruito di un dovere
compiuto. (Mazzini).
Chi non spera il bene, rum teme il
male, (Macchiavelli).
L’amore dei genitori per i figli deve essere un amore .severo, forse duro. (Rousseau), F, M.
Si inaugura Agape
Agape sta pier essere inaugurata! I Valdesi sono invitati a salire a
Prali, il 12 Agosto, ed a partecipare alla gioia di quella giornata. Il
programma è 11 seguente:
Ore 10,30
Ore 14 - 17
Ore 17,30
Culto di inaugurazione nel salone di Agape (Presidensm: Vice Moderatore Post. A. Deodato - Predicatore:
Fast. C. Lupo).
Bazar pro Agape, musiche, canti.
— Donazione simbolica di Agape al Consiglio Ecumenico
delle Chiese ■ Messaggi dei PaSt. N. Giampiccoli e G.
Paschoud, del delegato del Consiglio Ecumenico e di
giovani lavoratori.
Ore 20,30
Ore 22,30
Dramma sacro. .
Culto di S. Cena.
Si fa affidamento sulla collaborazione di tutti affinchè quella giornata abbia il suo carattere di allegrezza e di amore cristiano.
Nelle due località, la riunione del
pomeriggio sarà organizzata dalla
FUV.
In caso di cattivo tempo le riunioni avranno luogo in chiesa.
La riunione al Colle delle Fontane
avrà luogo il 19 Agosto, con inizio
alle 14,30.
Preghiera di portare con sè l’Innario Cristiano e di riunirsi, senza
essere troppo sollecitati, attorno agli
oratori. Si chiede che le celebrazioni abbiano luogo in un’atmosfera di
dignità, di rispetto e di raccoglimento. I venditori ambulanti abbiano la
cortesia di stare a distanza; ed ancor
più distante rimanga chi intende soltanto disturbare.
Dalla collaborazione di tutti dipende il beneficio di tutti.
Campeggio di quattro giorni
Per facilitare il soggiorno a Prali di quanti vorrebbero partecipare alla inaugurazione, nei giorni daU’ll al 14 agosto verrà organizzato un campeggio provvisorio, con accantonamenti nelle casermette e nelle scuole; alloggio su paglia (portarsi le coperte) e pasti regolari (portare le stoviglie). Nessun programma tranne
ihe il culto del mattino e Torario dei pasti. Quota: L. 500 giornaliere per coloro
che si sono iscritti entro domenica 5 agosto. Per favore iscrivetevi! Per i non
iscritti si provvederà secondo le possibilità del momento e in ogni caso con « sopratasse di improvvisazione ».
Mense volanti
Il giorno dell’inaugurazione, funzioneranno nei pressi di Agàpe delle mense
volanti: pasta asciutta e mensa fredda.
Comunicazioni
Nei giorni dall’ll al 14 il servizio di corriere fra Perosa e Frali sarà intensificato. 11 giorno 12 vi sarà un servizio particolarmente frequente : prevedendo un
notevole affollamento alla corsa speciale delle 9,15, in coincidenza con la tramvia
da Pinerolo e che sarà l’ultima utile, si consiglia di fare il possibile per essere a
Perosa entro le ore 8. Altre corse avranno luogo nel pomeriggio. Da diversi centri
delle Valli partiranno autopullman speciali, per il giorno deU’inaugurazionc. Chiedere informazioni localmente.
Informazioni
Daini al 13 funzioneranno a Perosa Argentina e a Prali due ulfici di informazione. Prima di quella data, per ogni ragguaglio, scrivere al Segretario Generale
deUa FUV - Prali di Ferrerò (Torino).
Per gli automezzi, è previsto un posteggio a Prali, con orario continualo, da ‘
pomeriggio dell’ll alla mattina del 13.
Vie di accesso normali. Ferrovia via Torino Pinerolo, tramvia fino a Porosa.
Per Prali servizio di autocorriera Perosa - Prali: part. ore 9,20 e arrivo ore 10.50;
pari, ore 20,30 e arrivo ore 21,50. Servizio di autopulmann Torino Perosa. con
coincidenza per Prali : part. ore 7 arrivo ore 9,30.
Per ogni ulteriore ragguaglio scrivere all’nfficlo del Segretario Generale della
’¡'UV - Prali di Ferrerò (Torino).
I LIBICI
Fbanco Davite — Sesso e fede — Claudiana
— Torre Pellice. Prezzo L. 60.
11 prezzo dice subito che non si tratta di
un grosso volume; ma non importa. Ciò
non toglie nulla al valore dell'opuscolo di
trenta pagine e di facile lettura che bene
ha fatto la Claudiana a pubblicare, riebiautando perciò l’attenzione della gioventù
in modo speciale sopra uno degli aspetti
fondamentali della vita, cioè l’aspetto ses- '
suale nei suoi rapporti con l’amore e con
la fede, fuori e dentro il vincolo matrimoniale.
11 problema sessuale è stato per molto
tempo fuori discussione negli ambienti ecclesiastici; ma è stato un errore a considerarlo', tale. Non parlandone giustamente
e chiaramente alla luce della fede cristiana, se ne parla apertamente e malamente
altrove, con delle conseguenze talvolta disastrose per la vita dei giovani.
Questo opuscolo aiuta i giovani ed anche i coniugi a meditare sul fatto dell’amore e li aiuta a prepararsi ad una vita
in cui l’amore vero, fecondo e fedele sia
reso possibile, per la felicità dei coniugi,
uniti intimamente fra di loro, non nel possesso egoistico o in una passione d’amore,
che in fondo si risolve sempre in solitudine e peccato, ma nel dono reciproco di
un affetto fedele e profondo.
E’ un opuscolo che deve essere diffuso
nelle famiglie e nelle Unioni giovanili: ne
vale la pena. e. r.
Wilhelm Vischer — Les premiers prophètes — Delachaux et NiesUè — Neuchâtel — prezzo fr. sv. 8,50 — pagine 617.
Richiedere il volume anche alla Claudia
Nella serie ormai numerosa degli studiosi
della Bibbia, la cui azione è stala diretta
verso una sempre più profonda e spirituale interpretazione del messaggio biblico,
in modo speciale dell’Antico Testamento,
W. Vischer, professore alla Facoltà di Teologia di Montpellier, occupa uno dei posti
eminenti, sia per la mole del suo lavoro
come per il pensiero che lo carutlerizza.
Egli è uno degli assertori della interpretazione li tipologica » o profetica dell'Antico
Testamento, che considera e giudica quelle
pagine non tanto dal punto di vista storico
o religioso, nel senso vasto della parola,
ma dal punto di vista della grazia di Dio
rivelata in Cristo Gesù: l’Antico Testamento è dunque anche il libro della grazia, è
un annunzio profetico del Cristo, c’è una
« presenza profetica di Cristo » nell’Anlico
Testamento e questa « presenza » l’uulore
la discerne e la rivela sotto la « figura »
di persone e di situazioni storiche particolari.
Il popolo di Dio, nell’Antico Patto, e i
discepoli di Cristo, nel Nuovo Patto, sono
uniti a Dio dal vincolo della grazia; cd è
questa considerazione che dà alla teologia
di W. Vischer un carattere fortemente cri*
stocenlrico.
Naturalmente, anche quella di W. Vischer
è una interpretazione, un tentativo umano
di voler penetrare nella comprensione del*
l’Antico Testamento; e come tale, esso
presenta )e sue imperfezioni e le sue lacune. La Verità è ancora sempre al di là
del tentativo, sia pure sincero, di accostarla
per essere rischiarati dalla sua vivida luce. Ma l’autore ha abbastanza umiltà per
sforzarsi di additare Cristo e Cristo soltanto ed in questo suo sforzo egli validamente ci aiuta a sfogliare l’Antico Testamento
ed a studiarlo con grande attenzione.
Questo volume è il secondo di una serie che è in preparazione: tratta dei « Profeti anteriori », secondo l’espressione della Bibbia ebraica, cioè del periodo che va
dalla conquista di Canaan all’esilio babilonese. Il primo volume trattava della
« Legge o dei cinque libri di Mosè ».
E’ un’opera la cui lettura allena allo
studio ed al lavoro, e, nel suo insieme, il
volume costituisce un solido fondamento
per la conoscenza della Bibbia e per la
maturazione della fede cristiana. e. r.
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La Chiesa nel mondo
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lina, ter*« éonierenza utotidiale della gioventù cristiana «he avrà luogo a Travancore (India) in dicembre 1952 (S. OE. P. I.).
Le Chiese svizzere
SINODI Eb ASSEMBLEE
Il Sinodo della Chiesa Evangelica
tedesca a Amburgo
^ Il sinodo della Chiesa Evangelica
in Germania (EKD) si è riunito ad
Amburgo dal 2 al 5 aprile, sotto la
presidenza deH'ex ministro degli interni Heinemann. Dopo aver ascoltato il rapporto del vescovo Dibelius
e del pastore Niemoller, il sinodo
si è occupato del problema del diaconato della Chiesa, ha adottato una
nuova costituzione dell’Hilfswerk
(aiuto fraterno delle Chiese evangeliche tedesche) ed ha pubblicato un
messaggio alle Chiese.
In esso è detto fra l’altro: « noi
dobbiamo prendere il partito dell’uomo, senza preoccuparci nè donde viene nè chi è, e rispondere all'odio, alla sfiducia, alla cupidigia ed
allo spirito di contesa con la misericordia di cui noi stessi viviamoE
proprio perchè la miseria dell’uomo
ha preso tali proporzioni, la Chiesa
deve cercare una soluzione, in collaborazione con i diligenti dello Stato. ìSessim cristiano può rinchiudersi dietro le mura della Chiesa ».
Il sinodo ha dichiarato che Niemoller e Heinemann, nelle note dichiarazioni contro il riarmo della
Germania, non hanno oltrepassato il
diritto che, secondo la Parola di Dio,
deve essere ammesso in Una democrazìa di esprimere la propria opinione alle autorità (S. OE. P. I.).
L'assemblea generale della
Chiesa nazionale di Scozia
Dal resoconto pubblicato su « Réforme », stralciamo le seguenti noti
zie :
Tre problemi erano all’ordine del
giorno dell’assemblea: l’evangelizzazione e la missione; il problema
internazionale e la quistiohe sociale.
Dal 1945 sono state costruite ventitrè nuove chiese; sono stati creati
290 nuovi posti di cappellani del lavoro (fabbriche, università, ferrovie,
ecc.). La Missione all’estero è costata 215 milioni (franchi francesi). Nel
corso di una pubblica cerimonia la
Assemblea ha provveduto all’invio
di Ircutadiie nuovi missionari, di crii
due soli pastori, gli altri medici, professori, segretari, infermiere ecc.
L esame dei problemi internazionali ha rivelato due tendenze nella
Chiesa di Scozia: il desiderio di rompere la tradizione isolazionista e di
aumentare le relazioni con il continente; ed in secondo luogo la preoccupazione di illuminare le coscienze
sulla posizione del cristiano di fronte alla guerra.
Per quanto concerne la quistione
sociale, Tassemblea ha deciso di incorporare la comunità di Iona (centro di cristianesimo sociale e d’azione
comunitaria cristiana). La comunità di Iona cerca di ristabilire una
reale unità organica tra il mondo del
lavoro e la predicazione dell’Evangelo.
L'assemblea del
profesfanlesimo Svizzero
L’A«semblea delle Chiese Evangeliche svizzere ha avuto luogo a
San Gallo dal 10 al 12 giugno; stralciamo queste notizie dal « Semeur
Vaudois ».
Il pastore A. Koechlin, presidente del Consiglio della Federazione,
ha dato lettura di un ampio rapporto, in cui sottolinea i fatti più notevoli del protestantesimo svizzero durante l’anno. Egli ha tra l’altro affermato, a proposito del dogma dell’assunzione della Vergine: a dando
più grande importanza al culto della
Vergine, la procUmucdone dell'assunzione orienta la pietà dei nostri fratelli cattolici in uria direzione che li
allontana sempre più dalle credenze e dalla vita religiosa dei cristiani
protestanti. Questo fatto danneggia
.seriamente la solidarietà cristiana che
dovrebbe unirci.
I nostti convincimenti protestanti
ci costringono ad attenerci tanto più
fermamente alla fede che ha livelazione biblica ci dà in Gesù Cristo soltanto e che i nostri padri ci hanno
conservato e trasmesso a prezzo di
dure lotte. Il nostro dovere più sacra
è di restar fedeU al nostro Sipiore
Gesù Cristo, al quale soltanto sui la
gloria, e alla Chiesa di cui Egli è il
capo, per il maggior bene del nostro
popolo ».
L’Assemblea ha inoltre preso in esame il problema della santificazione della domenica, in riferimento alle attività sportive; quello della situazione spirituale degli Svizzeri all’estero e delle loro chiese; si è preoccupato di questioni sociali, di radio
e di televisione.
Infine i pastori Freundler e Hellstem hanno riferito sull’opera svolta dall’EPER (Entraide protestante
aux Eglises ruinées), e l’Assemblea
ha deciso di continuare l’opera benemerita, consacrando a questo scopo la somma di 650.000 franchi svizzeri, cioè 100.000 franchi in meno
deH’aimo precedente, decìdendo altresì di consacrarne una parte ad aiuti interni alle chiese svizzere di mi
noranza.
La Chiesa Ballista in U.R.S.S.
Un evangelista belga di passaggio
a Ginevra ha dato le seguenti notizie: ‘ ...i . , , . -.
Dopo aver'narrato di aver assistito a due culti domènicali in un antico tempio luterano di Mosca, ora
adibito al culto battista, ed aver sottolineato la compattezza di una assemblea di circa duemila persone, egli ha aggiunto:
« Tra i predicatori battisti vi sono
molti laici. Certi pastori hanno un
mestiere oltre al loro ministerio; e
ciò non sempre per mancanza di ri
IL TRAVAGLIO
dell’ unità
In Inghìilerrtì
Il vescovo di Chichester, G. K. A.
Bell, predicando nel giorno di Pentecoste alla radio, ha rilevata questa
frase del messaggio di Pentecoste del
Consiglio Ecumenico: « vi sono reali differenze tra le nostre Chiese, ma
Cristo è uno ed è lo stesso per tutti ».
Egli ha ricordato che « i pericoli e
le tentazioni che assalgono le Chiese da un lato e dall’altro del sipario
di ferro non hanno lo stesso carattere. Pure il saluto cristiano passa da
un lato all’altro... Malgrado le divisioni politiche, la comunità cristiana dimora intatta. Questa comunità
è un tesoro, senza prezzo » (S. OE.
P.L).
Una contmizione è stata stipulata
tra congregazionalisti e presbiteriani, precisando che le due confessioni, eredi della medesima tradizione
riformata, desiderano entrare in lina nuova comunione, impegnandosi
di consultarsi a vicenda, di imparare
le line dalle altre, e di cercare ogni
occasione per collaborare al servizio
del Signore Gesù Cristo. fS. OE. P.
L).
Infine al Congresso nazionale delle Chiese Libere d’Inghilterra, tenutosi a Bournemouth dal 10 al 12 aprile scorso, il pastore metodista
Henry Bett ha dichiarato che non si
deve fare confusioni fra unità dello
spirito e unione organizzativa. Su
quest’ultima occorre andar molto cauti, perchè ’’sarebbe veramente una
fattura se l’unione organica delle
Chiese andasse a detMm&ito dei principi evangelici e àmia Ubertà dello
spirito”, (dal ’’Methodist Record”,
cit. da ’’Voce Metodista”).
Negli Siati Uniti
sorse, ma per una quistione di prin
e la televisione
cipio.
I battisti non hanno dei seminari,
ma dei corsi di preparazione... Il metodo di predicazione aU’aperto non
sembra loro necessario, ma potrebbe adoprarlo liberamente... La Chiesa battista possiede attualmente in
Russia 300 chiese, con due milioni
di membri. La parrocchia di Mosca,
servita da sei pastori, riunirebbe circa 6000 membri » (S, OE. P. I.).
La commisfiione per la radio della Federazione delle Chiese- protestanti svizzere ha
studiato con attenzione 11 problema della
televisione. Essa chiede l’istituzione di una
commissione speciale per la televisione, in
cui sia rappresentata la Chiesa.
Considerando l’influenza della televisione sulla vita psichica e spirituale ^delle popolazioni, la Chiesa, che non può restar indifferente di fronte a questo fatto, è pronta a prender la sua parte di responsabilità
in questo campo. (S. p. p.).
della Chiesa. Nel 1949 non v’era più che 192
pastori giapponesi, 8 missionari e 58 lavoratori. Tale diminuzione proviene in parte
dal fatto che molti pastori sono stati costretti ad assumere un lavoro accanto al loro
ministerio, al quale essi non possono più
consacrare tutto il loro tempo » (S. OE.
P. I.).
Onorificenza al
dr. Visser ’1 hjoofl
NOTIZIARIO
Cifre eloquenli in Giappone
Gioventù ecumenica
negli Stali Uniti
Alcuni membri del Consiglio Ecumenico
e del Consiglio mondiale dell’educazione
cristiana si sono incontrali a Columbus
(Ohio), il 28 c 29 maggio per esaminare il
futuro programma della gioventù ecumenica.
1 problemi all’ordine del giorno erano:
campi ecumenici di lavoro, terzo congresso
della gioventù evangelica dell'America la
II Giappone offre oggi notevoli possibilità ad una azione evangelistica. La Chiesa
episcopale giapponese annuncia che il numero dei candidati al battesimo aumenta
i-egoiarmente, in particolare per quanto si
riferisco agli adulti. Nel 1939 687 ■ adulti
chiesero di essere battezzati. Nel 1948 ve
ne furono 1539 e nel 1949 1697.
1 risultati sarebbero stati ancor più confortanti, se la Chiesa episcopale non avesse
visto diminuire il suo clero. Nel 1939 essa
contava 238 pastori giapponesi, 33 missionari stranieri c 177 lavoratori al servizio
L’università di Ginevra ha accordato al dr.
W. A. Visser’t Hooft, segretario generale
del Consiglio Ecumenico, il titolo di dottore honoris causa.
Il decano della facoltà, prof, J. Courvoisier, ha detto nel suo discorso : « la grande attività che il sig. Visser’t Hooft ha saputo svolgere in molti campi, non gli ha
impedito di affermarsi nella sua generazione come un teologo molto sicuro, direi anzi come un teologo di razza, cui molti studenti devono grandemente » (S. OE. P. L).
La Bibbia nel mondo
L’alleanza biblica universale informa che
la Bilibìa intera è stata pubblicata in 191
lingue, il Nuovo Testamento in 246, e porzioni in 597 lingue; passi biblici sono stati tradotti in 91 lingue nelle quali non esiste ancora traduzione della Bibbia. (S. OE.
P. I.).
IL CANTO NEL CULTO
L’arsomenlo del canto nel culto pubblico, posto in discussione da « Penna
bianca », ha indubbiamente suscitato un
vasto interesse. Avremmor desideralo udire
il parere di coloro i quali si occupano particolarmente del canto sacro alle Valli,, ma
fino ad ora hanno taciuto. Dietro a nostra
richiesta, « Penna bianca » ci ha inviato
un articolo conclusivo della discussione.
Noi lo pubblichiamo, pur senza togliere la
parola a quanti vorranno dire su questo
argomento qualcosa di utile e di nuovo.
Fino ad ora ci si è limitati all’aspetto
tecnico della questione, cercando di attenersi al titolo significativo-. « Si canta male... » Ma nulla impedisce che si dica anche qualcosa, e qualcosa di molto importante, su quest altro argomento : « Si canta
poco... » o sul valore del canto nel culto
pubblico protestante, sulla sua funzione
nell’ordine liturgico del culto.
Se, però, la discussione dovesse chiudersi, ci associamo all’augurio espresso da
« Penna bianca » che questo scambio di
vedute e di esperienze giovi all’arricchimento del canto sacro, elemento prezioso
del nostro culto. Intanto, prima delle conclusione, pubblichiamo questo articolo in
francese che ci è giunto da un lettore delle
Valli. (Dir.)
à cause de la pénurie des chanteurs.
Voici enfin la catégorie de ceux qui
prétendent qu’il n’y a personne qui
leur enseigne les nouveaux chants
mais lorsque .vous entendez chanter
sur la place, publique une chanson,
vous y mettez toute votre attention
pour en emporter la mélodie chez vous
lé même jour.
Conclusione
* * *
On chante mal...
On chante mal... oui, et très mal,
(n’est-ce pas un peu excessif? n. d. r.)
puis-je ajouter, et, ce qui m’étonne,
c’est que l’on soit resté si longtemps
avant de s’en apercevoir.
Dans un premier article, ou mentionne que la faute est souvent de l’organiste qui ne sait pas diriger le chant;
je n’y crois pas, car dans les réunions
d’école des quartiers où il u’y a pas
d’orgue, là aussi, et snirtout, on chante très mal, sauf quelques rares exceptions.
On chante trop lentement; oui, mais
le fait vient de ce que, si nous remontons à un demi siècle environ, on ne
chantait que des psaumes qui étaient
cjhantés très lentement chez nous.
Ce n’est pas le ca.s jci de mentionner les lieux où j’ai trouvé que l oii
chantait, soit bien, soit mal; je ne
fais que relever quelques points qui
pourront, peut-être, suggérer des remèdes qu’il est nécessaire d’apporter
au chant.
/ negoziali in vista di una unione
organica dei cinque gruppi luterani
affiliati alla Conferenza luterana americana sono stati ripresi a Chicago dai 39 rappresentanti delle Chiese in questione.
I lavori riprenderanno in luglio,
dopo le sessioni annuali dei gruppi
singoli (S. OE. P. I.).
L’assemblea generale della Chiesa
presbiteriana degli Stati Uniti, riunita in màggio a Cincinnati, ha accolto un progetto di unione dei tre
rami della Chiesa presbiteriana americana. (S. OE. P.L).
Si je me rends dans un certain
temple voisin, je trouve que l’on chante bien; on me fait noter alors que
le temple étant petit, les voix sont
plus concentrées que dans un temple
plus grand; c'est là une explication
qui paraît être juste, mais qui pourtant ne l’est pas; nos écoles, ne sontelles pas petites, et quelquefois bien
remplies, et pourtant on chante mal !
Dans tel endroit on chante mieux,
pareeque le directeur de la petite chorale, qui a toujours été un bon chanteur, se fait un plaisir d’inviter les
membres à se réunir chaque dimanche avec lui autour de l’orgue.
Ailleurs, si l’on chante mal, c'est
Somme toute, le plus grand mal
c’est le manque de volonté. Pour y
remédier on croit compter sur les
Unions chrétiennes; c’est tomber de
Carybde en Scilla. Nos U. G., presque
toutes, ont mis de côté le programme
original de sir Thomas lorsqu’il les a
fondées.
Chez une grande partie, dans leur
séance, on ne lit plus la Bible à tour
de rôle comme jadis; et, puiéque nous
en sommes au chant, on ne fait plus
la leçon de chant qui, autrefois, faisait partie de la séance.
Quelques-unes de nos Unions Chrétiennes ont pourtant senti que leur
devoir était aussi celui d’étudier le
chant, il en est même qui ont une petite chorale, mais il faudrait que toutes nos Unions en fissent aùtant, et
pourquoi pas? Alors seulement ou
viendrait à pouvoir chanter bien.
^Encore un exemple de bonne volonté. Qui n’a pas connu le pasteur Eug.
Revel et sa passion pour le chant et
ce qu ’il a fait ? eh bien I quand nous
étions camarades au Gymnase, je
n’aurais pas pu dire qu’il possédait
une belle voix de chanteur, mais, héritant du père qui dirigeait une Chorale à St. Jean, la grande passion du
chant (qu’il a transmise à ses descendants) il a pu devenir ce qu’il a été.
Un dimanche, lorsqu’il était déjà
émérite, nous nous sommes rencontrés et avons fait un peu de route ensemble; naturellement, sachant que
j’aimais moi aussi le chant, c’est sur
ce sujet que tomba notre conversation. « Pendant le cours de ma carrière », me dit-il, « ne sais-tu pas où
j'ai fait ma plus grande expérience en
fait de chant? G’est précisément à
Angrogne, là où j'ai terminé mon travail. Pour le culte je choisissais toujours les cantiques qui étaient adaptés
à mon sermon; mais lorsqu’en automne je dûs commencer les réunions
d’église dans les quartiers, à la première réunion du centre j’invitai quelqu’un à proposer un cantique qui fut
connu. Alors un brave ancien ouvrant
son cantique au tel endroit me dit :
« Jusqu’au cantique N. X... nous les
connaissons tous et dès maintenant, en
recommençant nos séances d'Union
nous continuerons à étudier ceux que
nous ne connaissons pas ».
Voilà donc le seul, le vrai remède
pour pouvoir de nouveau « chanter
bien » ou au moins « assez bien » ; car
le mal le plus grand c’est le manque
d’intérêt et de volonté.
Diversi cortesi corrispondenti hanno portato il frutto della loro esperienza, toccando vari altri puuti degni
di considerazione. Condividiamo il loro parere sulla necessità di accrescere
le conoscenze musicali dei fedeli (incominciando dalla Scuola Domenicale
e dall’Unione Giovanile); come pure
sulla funzione istruttiva della Corale
ohe non deve solo « esibirsi » ma cooperare al buon canto dell’Assemblea.
Tutti concordano sulla necessità di
avere alcuni cantori sperimentati, preferibilmente accanto all’armonio. Sappiamo anche ohe speciali difficoltà derivano dall’ampiezza e dall’acustica di
glandi Chiese (per es. il Tempio di
Corso Vitt. Emanuele a Torino, dove
i benemeriti organisti devono affrontare grandi difficoltà).
Ci rincresce però di non poter accettare la diagnosi del Sig. Campofaggi
il quale così si esprime ; a Non è affatto vero che si canti male nelle nostre
Chiese, perchè si canta come si può ».
Noi sosteniamo invece che, coi mezzi
a disposizione, si potrebbe fare molto
meglio. Ed è appunto perchè siamo
di ciò convinti (e non solo in 'base a
discutibili teorie) che abbiamo, iniziato questa discussione.
D. Caïrus
li punto fondamentale che va affrontato è questo : Ci sembra pacifico
che, nel canto di Chiesa, ci voglia una
direzione autorevole.
Una volta, nelle Chiese delle nostre
Valli, il canto era diretto, nei Culti,
dal Maestro cantore. Poi, colTadozione deU’armonio, il mstestro cantore ha
cessato dalle sue funzioni.
Perciò ci chiediamo ; Chi dirige oggi il canto in Chiesa?
Il Pastore ? Non è detto ohe tutti i
Pastori possano farlo in modo soddisfacente; e, ad ogni modo, ciò che può
essere efficace in una cappella, non lo
sarebbe in un vasto tempio.
L’Assemblea? Troppe teste in una
Assemblea, e troppe opinioni spesso
divergenti.
E’ evidente che là dove non ci sia
una direzione particolare, il solo che
possa dirigere il canto è l’organista il
quale ha preso il posto del maestrocantore : Accompagna dirigendo I
Una gentile organista, molto competente e specialmente molto sperimentata nello speciale compito di accompagnar-dirigendo il canto di una
assemblea (il ohe costituisce una vera arte) ci ha mandato l’estratto dell».
Liturgia Valdese in uso nelle Chiese
dove si ha la liturgia cantata. Orbene
nella introduzione ■— che è del 1915 —
si leggono queste parole che non conoscevamo quando abbiamo scritto t
nostri articoli, e ohe confermano in
pieno e autorevolmente, quanto abbiamo modestamente sostenuto :
« RACCOMANDIAMO V1VAMEN« TE QUESTA AVVERTENZA Al
« SIGNORI ORGANISTI L’organo
4
L^ECÔ DELLE TALLI VALDESI
« (o rharmonium) deve GUIDAEE
« rAssemblea e non Ictsoiarsi trasoí« nare da essa. Qualora lo strumento
« BOB sia forte abbastanza per questo,
« venga esso aiutato da due o tre per' « sone dotate di buona voce e di buo« na volontà, le quali, cantando ac« canto all’organista, collaborino con
« lui a mantenere rapido e vibrato —
« non sarà mai ripetuto abbastanza —
« il movimento del canto dell’intera
« Assemblea ».
Una lunga esperienza ci ha dimostrato la praticità di quanto sostenevamo. Perciò ribadiamo il nostro convincimento che l’organista abbia un
grande potere ed una notevole responsabilità e possa ottenere dei progressi, colla sua energia, anche in Comunità assai ^diffìcili e scoraggianti.
Le teorie hanno per noi valore solo
quando siano confermate dai fatti : e
di fatti che confortino quanto abbiamo esposto noi ne conosciamo parecchi. Perciò vorremmo esortare i nostri bravi e volonterosi organisti, spesso amareggiati per il canto così poco
soddisfacente delle loro Chiese, a non
cessare dal perseverare nei loro sforzi.
Noi siamo convinti che essi possano
fare molto per migliorare il canto.
Raggruppino alcune voci sicure, anche poche, vicino all’armonio : affrettino gradatamente il tempo del canto (l’espressione nel canto di un’assemblea, la si dà più eoi piano e coi
forte anziché con la maggiore o minore rapidità del ritmo) e in attesa che '
il « tempo » venga indicato in modo
uniforme per tutti, mediante il « metronomo », non temano di adottare un
tempo vivace' come usano fare, con
successo, in tutti i paesi dove il canto di Chiesa è veramente edificante.
Siamo convinti che se sapranno
sormontare con tenacità le inevitabili
reazioni di quelli che amano il proprio
canto più che quello della. Comunità,
il loro tentativo darà frutti che rallegreranno il loro cuore di buoni e fedeli membri di Chiesa.
Penna bianca
LjuioGe Delie coniuniTO'
Angrogna (Capoluogo) Luserna San Giovanni
Domenica 22 corr. nel corso del nostro
culto all’aperto in regione Martel è stato
presentato al Battesimo il bimbo Bonnet
Dante di Roberto e Ricca Lìnetta (Révélera). La grazia del Signore circondi ed accompagni sempre il bambino ed i genitori.
Ringraziamo il Pastore P. Renai che ha
presieduto i nostri culti la domenica 22
corr.
Lunedi 23 corr. abbiamo deposto nel cimitero del Capoluogo la spoglia mortale
del nostro fratello Lamy Matan deceduto
repentinamente ai Pons nella notte del 21,
all’età di anni 64. La generale manifestazione di simpatia tributata alla famiglia in
questa dolorosa circostanza le ha già detto
quanta parte abbiamo tutti preso al suo dolore. Domandiamo a Colui che solo può efficacemente consolare di far scendere nei
cuori afflitti dei congiunti la Sua consolazione e la Sua pace. e. a.
Ricordiamo il
BAZAR
della Società di Cucito,
nella Sala Albarin
Domenica 5 agosto / ore 15
Pinerolo
Angrogna (Serre)
Domenica 5 Agosto, ore 14
BAZAR
Banchi con oggetti vari - Dolci
Rinfreschi • Concorso.
Culti: 5 agosto, ore 10 Serre. 12 agosto,
ore 14,30 Bagnau (pastore Aime). 10 agosto, ore 10 Serre; ore 14 Maria.
Bobbio Pellice
Visite. L’ultima domenica di maggio ci
han fatto una gradita visita 50 giovani di
Prali, accompagnati dal loro pastore.
Durante il mese di giugno abbiamo trascorso una bella giornata con le madri di
Pomaretto ed un’altra con i giovani di Pramollo. Crazie a tutti per le benedette ore
di comunione fraterna.
Lutti. Dopo lunghe sofferenze, sopportate cristianamente, il 2 luglio è mancato
all’affetto dei suoi cari Geymonat Giuseppe
di anni 70, del Centro. In seguito ad intervento operatorio, all’ospedale delle Molinette di Torino, ha finito la sua corsa t»?restre, il 24 luglio u. s., Bertinat Maddalena di anni 41, delle Ferrera.
Sulle famiglie afflitte invochiamo le consolazioni di Dio.
Ultimamente il pulpito è stato occupato
dal Sig. Scroppo e daH’evangelista Trobia,
ai quali rinnoviamo la nostra riconoscenza.
Bordighera
Nella notte del 23 luglio, il Signore richiamava a sè l’anima della Signorina Enrichetta Vinay, figlia del defunto Pastore
Valdese Enrico Vinay.
I funerali si sono svolti il 25 corrente
nel cimitero protestante di Bordighera. La
nostra sorella, da tempo qui residente, era
sofferente, ma sopportava la lunga prova
con cristiana pazienza; man mano che il
suo fisico si indeboliva, l’anima sua si fortificava nella fede, innalzandosi sempre più
verso Dio.
Alla venerata Madre, ai fratelli Pastore
Arturo di Ivrea e Generale di Finanza Carlo di Roma, nonché ai parenti tutti, rinnoviamo l’eqiressione della nostra viva simpatia cristiana. X.
AJl’inizio di Luglio, una comitiva, di 46
persone ha, compiuto un magnifico viaggio
in autopullman attraverso le belle regioni
della Savoia e della Svizzera, trascorrendo
quattro giorni di vita « comimitaria », come si suol dire, che ha lasciato in tutti un
ottimo ricordo.
Il viaggio è stato favorito dal bel tempo
che ha così accentuato il godimento delle
bellezze della natura ed è stato reso ancora
più gradito daU’accoglienza ricevurn da
molti amici svizzeri e valdesi sulle sponde
del lago Lemano.
Dal Moncenisio, scendendo lungo la valle dell’Arc, la comitiva ha fatto tappa a
.Aix-les-Bains, a Annecy e, la sera del primo giorno, a Ginevra, salutata con affetto
da un gruppo di amici guidati dagli instancabili Signori E. Pasquet e J. Picot. La domenica è stata trascorsa a Ginevra, con il
culto nella cattedrale, il pranzo in comune e diverse visite alla città, senza tralasciare una indimenticabile gita sul lago. Il
giorno dopo, visita al monumento di Prangins e alla città di Losanna; le sera, calda
e fraterna accoglienza da parte della chiesa
di Cully, del suo Pastore Robert Centlivres e delle Signore del coro di Lavaux alla cui squisita generosità la comitiva è debitrice di un’ottima cena servita nei locali
della comunità, di una serata di canti sulla
piazza del lago, con un messaggio del Past.
Rostaii, e di una riposante ospitalità nelle
famiglie locali. Infine, il quarto giorno ripresa del viaggio lungo la valle del Rodano magnificamente coltivata a vigneti e
frutteti, poi la salita verso le nevi del Sempione, la discesa verso Stresa ed ' il lago
Maggiore, il ritorno a Pinerolo ed a San
Secondo.
La gita comoda e piacevole è stata anche
una bella esperienza, utile ed istruttiva.
Mentre si rievocano visioni ormai passate,
eppur presenti nel ricordo, è doveroso inviare a quanti ci hanno accolti ed accompagnati in terra elvetica, ed i cui nomi non
è possibile menzionare completamente, ma
in un modo speciale al Sig. Pasqnet, alle
famiglie di Cully ed al loro pastore, un
vivo c profondo ringraziamento.
L’Assemblea di Chiesa del 24 giugno,
dopo aver udito la lettura della relazione
annua, ha eletto suoi delegati alla Conferenza di Distretto i sigg. Emilio Godine,
Guido Vinçon, Guido Ricca ed al Sinodo
il sig. Giovanni Vicino.
La comunità è grata ai Pastori Umberto
Beri di S. Germano Chisone e Bruno Saccomani della Chiesa Cristiana Battista di
Roma, i quali, nell’assenza del Pastore,
hanno presieduto il culto domenicale.
Nel corso del mese di giugno sono stati
celebrati i matrimoni di Balda Giuseppe
con Paseheito Yvonne, di Vinçon Luciano
(da S. Germano Chisone) con Magnetti
Fioria.
Il 6 luglio è stata deposta nel cimitero
la spoglia mortale di Bouvier Leontina, da
S, Germano Chisone, deceduta-|ill’o8pedale Civile, lasciando nel dolore^ìl marito e
cinque figli in ancor giovane etjl.
Il Signore, che illumini Jmìàùjitra vita e
ci aiuta a proseguire il ed
quaggiù
nelle ore della gioia, contj^dà-anche a chi
soffre, nell’ora del lutto,f i|, Jiailsamo della
sua pace.
- , J l'i / I
Meawinalr-^
Giovedì mattina, 19 Luglio, dopo lunghi
mesi di malattia, chiudeva serenamente gli
occhi a questa vita terrena, a Messina, all’età di 79 anni Annina Giordano fedele
ed affettuosa compagna del Sig. Pasquale
Scattareggia, già Pastore della Chiesa Metodista.
Il .suo cuore debole cessava di battere,
la sua vita terrena sì spegneva come una
lampada, cui manca l’olio che l’alimenta,
alle prime luci del nuovo giorno:
« La notte del dolor durò ben lunga,
ma l’alba adduce iF sol... ».
Trasferitasi da poco a Messina era diventata membro fedele della nostra Chiesa
Valdese, e avrebbe voluto, se le forze glielo avessero consentito, lavorare attivamente per l’opera del Signore, come aveva già
lavorato, lasciando ovunque un caro ricordo, a fianco del marito, a Bari, a Napoli,
a Venosa, negli Stati Uniti di America.
Ora essa non è più visìbilmente fra noi,
il suo corpo stremato dalla sofferenza, giace nella tomba in attesa della risurrezione
ma il suo esempio di fedeltà, rimane davanti a noi e ci ammonisce a vivere e a morire cristianamente.
In assenza del Pastore P. V. Panasela, i
funerali sono stati presieduti dallo studente^in Teologia, Garufi Agostino.
Al Sig. P. Scattareggia e alla famiglia,
vada Tespressione fraterna della nostra viva simpatia cristiana p. V. P.
ra tutti coloro che vorranno essere suoi
ospiti per quel giorno.
11 luogo dell’adunata è al Teynaud nelle
proprietà dei fratelli E. Bouissa e A. Dalmas.
Nel parco della Sig.na Letizia Gay verrà
allestito un posteggio per automobili, motocicli e biciclette.
Un ricco servizio di buffet funzionerà sul
luogo dell’adunata ed il suo provento andrà
a favore dei poveri della parrocchia.
PERSONALIA
Villar Pellice
La parrocchia ha appreso con gioia la
notizia dell’imminente celebrazione del XV
Agosto al Teynaud sul suo territorio e si
prepara ad accogliere con fraterna premu
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Per Rifugio Carlo Alberto: ^
Chiesa di Roma, Piazza Cavour 5.000 —
Chiesa di Rodóretto 1.000.
Per Asilo di San Germano:
Coniugi La Scola Achille e Inés, per
25“ ann. matrimonio 2.000 Chiesa di
Roma, Piazza Cavour 10.000 — Chiesa di
Brescia 5.000 — di Verona 3.000 — di Rodoretto 1.000.
Per Asilo di J'ittoria:
Italia e Romola Zocco, in mem. Laura
e Alessandrina Rostagno 2.000 — Coniugi
La Scola Achille e Ines, per 25“ ann. matrimonio 2.000 — Chiesa di Cosenza 2.000
— Chiesa di Roma, Piazza Cavour 10.000.
Le nostre felicitazioni alla neo dottoressa
Mirella Turin per il conseguimento della
laurea a pieni voti in lettere e filosojia
presso l’Università di Torino, il 3 luglio
u. s.
Dai Valdesi degli Stati Uniti per le Opere della Chiesa Valdese:
Rallegramenti ed auguri al neo dottore
in medicina, Emilio Peyrot, di Torino,
laureatosi con pieni voti e lode.
DONI RICEVUTI
dal Cassiere della Tavola Valdese
Per Collegio :
Prof.sa Ausonia Balma, in mem. Prof.
Balma, per Collegio L. 500, per Scuola
Latina L. 500.
Per Istituto Gould:
Chiesa di Piazza Cavour, Roma 10.000
— M. Cornelio, in mem. Nemesio 400 —
Chiesa di Vallecrosia 2.500 — Chiesa dì
Bari 5.000 -— Chiesa di Napoli 3.000 —
Chiesa di Brescia 8.000 — Chiesa di Verona 5.000 —- Chiesa di Sanremo 750.
Per Istituto Evangelico Femminile di Firenze:
Ergert Giovanni 5.000 — Chiesa di Cosenza 1.000 — di Roma, Piazza Cavour,
10.000 — di Vallecrosia 2.500 — di Bari
10.000 — di Napoli 3.572 — di Sanremo
L. 750.
Per Orfanotrofio di Torre Pellice:
Chiesa di Roma, Piazza Cavour 5.000 —
Chiesa di Brescia 5.000.
Per Orfanotrofio di Pomaretto:
Chiesa di Roma, Piazza Cavour 10.000
— di Brescia 5.000 — di Rodoretto 2.000.
Per Ospedali:
Chiesa di Rodoretto 1.000.
Gruppo di Filadelfia:
Per il Collegio L. 50.000
Evangelizzazione » 50.000
Chiesa Madre » 3.200
Yvonne Gardiol:
Per Collegio » 9.600
Per Scuola Latina » 6.400
Per Agape » 3.200
Valdesi di New York:
Ospedale di Pimaretto » 44.800
Ospedale di Torre Pellice » 32.000
Orfanotrofio di Pomaretto » 19.200
Orfanotrofio di Torre Pellice » 32.000
Asilo San Germano » 32.000
Rifugio Carlo Alberto » 32.003
Asilo Vittoria » 12.800
Istituto dì Vallecrosia » 6.400
Istituto Gould » 6.400
Istituto Femminile di Firenze » 3.200
Eco delle Valli Valdesi » 12.300
La Luce » 3.200
Nuove tariffe postali
Dal 1“ Agosto la nuova tariffa postale
sarà la seguente:
Lettere L. 25 — Cartoline L. 20 — Cartoline con 5 parole L. 10 — Manoscritti L.
30 ogni 200 gr.; L. 10 ogni 50 grammi in
più — Biglietti da visita, partecipazione
L. 10.
Direttore Responsabile : Ermanno Rostan
Autorizzazione Decreto 27 - XI ■ 1950
Tribunale di Pinerolo
Tip. Subalpina s. p. a. — Torre Pellice
La famiglia del compianto
LAMY MALAN
profondamente commossa per la generale
manifestazione di simpatia ricevuta in occasione della repentina dipartenza del suo
caro congiunto, ringrazia quanti hanno preso parte al suo grande dolore. Un ringraziamento particolare ai vicini, al dott. Lonza, al Pastore Sig. E. Aime per le buone
parole di conforto ed a quanti in vario modo si prestarono nella triste ricorrenza,
a O morte, dov’c la tua vittoria? »
(1 Cor. 15: 55J.
Pons di Angrogna, 23 luglio 1951
CERCASI governante bambini, buona retribuzione, massime referenze. Rivolgersi al Pastore di Rorà, tei. 884.
ORECCHI
NASO - GOLA
Doli. DANIELE HOCHAT
ncere in TOFTe PelUce, riale
Fnhrman 1 (presso Dr. Gardiol)
il venerdì
dalle ore IO itile 12.
a Torino riceve gli altrigiorni,
dalle ore 14,30 alle IS in via
Rerthollet, {OspedaleEvan/
gelico)*
Don. Badalamenn
Medico Chirurgo Dentista
SPECIALISTA
TORRE PELLICE - Via Arnaud, nutn. 1
ORARIO s Martedì dalle 16 alle 19
Venerdì dalle 8 alle 12
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Via Parìni, 10
Telefbao 36.611
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