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DELLE VALLI VALDESI
Quindicinale
della Chiesa Valdese
Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
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Anno LXXXI Num. 1 | ( Eco; L. 600 per l'interno Eco e La Luce; L. 1000 per l’interno Spedie. atb. postale II Grappo I TORRE PELLICE, 5 Oennaio 1951
i a !.. 2 0 I abbonamenti ^ l'estero | L, 1600 per l’estero Cambio d’indirizzo Lire 30,— | Ammin. Claudiana Torre Pellice - C.C.P. 2-17557
MEZZO SECOLO
Da pochi giorni è calato il sipario
sulla prima metà del ventesimo secolo e, fra i timori degli uni e le più
felici prospettive degli altri, l’umanità ha ripreso il cammino verso la
seconda metà.
Come ogni anno, all’ora fatale,
cosi anche quest’anno sono stati formulati degli auguri il cui significato
trascende le vicende della piccola,
modesta vita familiare, per fissarsi
sul destino delle nazioni del mondo,
in un’ora in cui la pace è di nuovo
e seriamente minacciata. In questo
senso hanno parlato un po’ tutti, ma
specialmente i grandi ed i piccoli uo
Un tempo di lotte
sentono di ideologie, di imperialismi,
di dittature o di democrazia; intanto il riarmo è una realtà, una
dura realtà, prima che. diventi (Iddio ce ne liberi!) una spietata realtà.
E la Chiesa cristiana
mini politici, i cui nomi ritornano
con ossessionante monotonia sulla
scena della vita internazionale.
Se la sorte dell’umanità dipendesse principalmente dagli auguri e
dalle speranze che affiorano sulle
labbra degli uomini, si potrebbe
sorridere anche di fronte alle più
ctipe previsioni. Ma nè gli auguri nè
le speranze umane riescono ad incidere profondamente sul corso degli
eventi c l’umanità è costretta a riprendere la marcia, irta di ostacoli
e di difficoltà, talvolta segnata dall’odio e dal sangue, facendo appello
alle energie migliori, alla buona volontà degli onesti, al contributo di
quanti credono e sanno per esperienza che « se l’Eterno non edifica la
casa, invano vi si affaticano gli edificatori ».
JNon si può dire che questa prima
metà del secolo sia stata un periodo
di tranquillità, di benessere e di pace. Eppure esso si era iniziato, umaiiaiiiente parlando, sotto i migliori auspici. <x Ai primi di questo secolo », scrive il Porf. Ernesto Comba, « s’era sparsa un’ondata di ottimismo nei popoli che si consideravano civili e cristiani. Si pensava e
si ripeteva che la civiltà « in marcia » stava ormai eliminando progressivamente ogni causa di sofferenza, rendendo indiscutibilmente migliore, sotto molteplici aspetti, la società umana; tutto sembrava decisaI mente orientato ad attenuare i disagi e gli affanni dell’esistenza, rimuovendone le asperità e le ingiustizie... ».
Ma le vicende di questi ultimi
trentacinque anni si sono incaricate
di offuscare o addirittura di cancellare l’ottimistica visione deU’inizio
del secolo, spingendo a poco a poco
l’umanità verso una successione di
guerre sempre più crudeli e diabolicamente concepite, con tutto il loro
contorno di miserie, di spaventi, di
angoscio, di distruzioni e di morte.
Evidentemente c’è anche stato dell’altro in questa prima metà del secolo: uno straordinario e meraviglioso progresso scientifico, un enorme avvicinamento dei popoli della
terra, se non nell’accordo, certo con
i mezzi di comunicazione, un progresso nelle condizioni di vita economica e sociale. Ma tutto ciò si è
concretato sotto il segno della lotta
e della violenza, tutto ciò ha subito
le ripercussioni dirette e indirette
della guerra che ha offuscalo con il
suo fumo infernale ed ha pure macchiato col suo sangue anche i grandi
principi della libertà, della giustizia, della solidarietà umana.
Oggi, purtroppo, all’inizio della
seconda metà del secolo, lo spettro
della guerra s’affaccia di nuovo sulla scena del mondo. Oli uomini di
Nel travaglio dei trascorsi decenni, la Chiesa cristiana nelle sue varie confessioni è pure stata presente. La Chiesa Evangelica ha avuto
all’inizio del secolo il suo tempo di
tranquillità e di prosperità; intenso
sviluppo missionario (Conferenza Üniversale delle Missioni a Edimburgo nel 1910), coscienza di una
responsabilità nel campo sociale secondo le linee tracciate dal <x Christianisme Social », attività nel campo
internazionale per l’amicizia mediante le Chiese. Ma poi, a poco a
poco, anche le Chiese cristiane hanno subito i contraccolpi delle guerre
a catena e dei loro « dopo guerra »
caratterizzati da gravi prove materiali e morali; e non sempre, nel furore delle lotte terrene o nell’orgoglio di tm predominio politico nazionale o internazionale, le Chiese
hanno saputo allontanarsi dal pericolo di contaminazioni terrene o patriottiche, sforzandosi di distinguere la causa degli uomini dalla causa
di Dio e del Regno di Cristo.
Gli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale hanno visto crescere e svilupparsi, sia
pure non senza difficoltà interne ed
esterne, il Movimento Ecumenico
(Conferenza di Stoccolma nel 1925,
di Losanna nel 1927, di Oxford e di
Edimburgo nel 1937) che ad Amsterdam nel 1948 ha avuto le sue assisi
ufficiali, dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, per una più
profonda e reale unità della Chiesa
nel rispetto delle varietà individuali
e per una rinnovata coscienza della
missione della Chiesa tra gli uomini
di una generazione che ha conosciuto, come la nostra, il peso del dolore e l’angoscia del domani.
E bisogna riconoscere che, malgrado tutte le imperfezioni e tutte le
lacune dei cristiani, lo spirito e l’opera del Movimento Ecumenico hanno avuto delle favorevoli ripercussioni nel pensiero delle Chiese oltre
che nel campo della assistenza e della ricostruzione di ciò che la guerra
aveva abbattuto. Al di là dei confini
nazionali e delle distinzioni confessionali è stato ed è molte volte possibile realizzare l’unione in Gesù
Cristo e nell’amore di Cristo; mentre un salutare rinnovathento nello
studio della Parola di Dio e nel ripensamento della propria fede cristiana di fronte alle varie idolatrie
politiche, economiche e sociali ha
preparato gli animi a sempre meglio discernere, al di sopra dei vari
signori di questo mondo, il solo Signore degli uomini e della storia, il
quale adempie nei secoli il suo piano di redenzione a favore dell’uma
nita.
L’urgenza
dei nostri problemi
Comunque, la Chiesa cristiana rimane oggi nella lotta e partecipa al
travaglio di questo tempo, nella debolezza della propria carne, annunziatrice deU’Evangelo eterno, colonna e base della Verità. E voglia Iddio che essa vi rimanga, per addita;
re agli uomini la persona di Gesù
Cristo, speranza degli uomini e dei
popoli, non con le armi e con la diplomazia del mondo, ma con la sola
Parola del giudizio e della grazia.
E vi rimanga anche la nostra piccola Chiesa Valdese con la sua eredità spirituale e gon la sua precisa,
anche se talvolta -incompresa ed
osteggiata, testimonianza all’Evangelo. ■
La Chiesa Valdese non è passata
attraverso alle guerre, alle dittature
ed alle crisi senza .subirne i contraccolpi e sa che o^ la sua testimonianza incontra nta poche difficoltà
all’interno come ^’esterno. All’interno, gravi problemi impongono
una seria meditazione: la scarsità di
vocazioni al servizio pastorale e al
diaconato femminile, la penuria di
una efficace e coraggiosa collaborazione laica che sappia sacrificarsi
per la Chiesa, la necessità che il popolo Valdese riacipiisti più completamente il senso della solidarietà
nella fede e della sua esistenza come
popolo cristiano, tìioè come Chiesa
chiamata a rendere testimonianza a
Cristo, non come setta o come razza
o come assembramento di farisei illusi di c< avere Àbramo per padre »,
Tutg^za di cosCrinre alle Valli degli edifici che servano innanzi tutto
alla vita ecclesiastica in tutti i suoi
multiformi aspetti là dove oggi il
tempio è troppo lontano dai villaggi della periferia, un più reale e vigile impegno con Cristo, una sana
ed oculata amministrazione del denaro della Chiesa.
Questi problemi sono ancora più
gravi di quello dei cinquanta milio
ni.
Ermanno Roslan
All’esterno, la situazione è quella
che è, non facile, non serena, in un
ambiente che ci è doppiamente ostile: o per la propria intolleranza religiosa o per la propria incredulità.
Ma Dio ci ha chiamati a vivere oggi, in questo tempo di lotte, di ansietà, di gravi problemi. E’ perfettamente inutile che aspettiamo di rendere la nostra testimonianza in un
altro tempo.
LA TESTIMONIANZA E’ POSSIBILE OGGI ED E’ DOVEROSA
ANCHE OGGI. Essa esige da tutti i
Valdesi un rinnovato senso di responsabilità, nel ravvedimento, nella preghiera, nella concreta ricerca
della volontà di Cristo, invece di im
linguaggio tradizionalmente religioso che non solo si rivela inutile ma
attrae su di sè il disprezzo del mondo.
Dio ci aiuti tutti a rientrare in
noi stessi, per adoprarci in seguito
a che Gesù Cristo sia glorificato nella nostra fede e nella nostra vita.
Le vie deirEterno
Mosè disse all’Eferno: «Deh! fammi conoscere
le lue vie»!
E TEferno rispose: «La mia presenza andrà reco».
Esodo 33: 13-14
All’alba di ogni anno nuovo, non c’è chi non si chieda: .Che cosa
ci porterà desso? — Tanto più è naturale che, nelle epoche turbate
della vita, cerchiamo di rimuovere così un lembo almeno del velo che
nasconde l’avvenire... Invano! Non serve; e lo sappiamo molto bene.
Eppure ci sorprendiamo a far prognostici e progetti. E scambiamo auguri che, per quanto sinceri, sappiamo perfettamente inutili.
Cioè; inutili, no, se portati davanti a Dio in preghiera. Ma in preghiera, non già per esigere, quasi, dall’Altissimo quelle grazie che a
noi sembrano buone o necessarie; non per sostituirci a Lui nel governo
delle cose nostre e del mondo; nè per servirci di Lui come di una Fata
compiacente... alla nostra ignoranza, quando non sia ai nostri egoismi,
ai nostri capricci, alle nostre passioni! Per ricordarci bensì che, qualunque cosa accada, « Egli regna » e la sua volontà è a la buona, l’accettevole, la perfetta Volontà ».
Più alta, perciò, della voce delle nostre previsioni, forse dei nostri
timori, dei nostri vani progetti, dei nostri auguri e delle nostre speranze, si levi la preghiera della fede che tutù i voti compendia: « Fammi conoscere, o Signore, le tue vie! »
« Le tue vie » — non per scrutarle: folle compito! Non per sindacarle — troppi cristiani bestemmiano, oggi: « perchè Iddio...? » Ma
« le tue vie » — per imparare a saperci condurre in mezzo ad esse.
Buona cosa, in un senso, è cercare in sè le risoluzioni virili indispensabili; indispensabile è però, d’altra parte, che noi impariamo a
lasciarci guidare; la nostra volontà ha bisogno di accettare la Suprema
direzione, anziché sceglierne una.
E questo senso di umiltà di fronte alla Maestà sovrana, c’incuterà
altresì fiduciosa sottomissione.
« Fammi conoscere » esclamava Mosè, « ond’io possa trovar grazia
agli occhi tuoi ». Vale a dire: fammi .sapere quel che Tu decidi, affinchè mi riesca di conformarvi la mia condotta e di godere del tuo favore. — Ecco il Sommo Bene!
Che importa, fino ad un certo punto, quali saranno le vìe divine
nei nostri riguardi? Noi non possiamo cambiarvi nulla! — Purché ci
troviamo in tali disposizioni d’animo che l’Onnipotente possa benedirci; purché, nel moltiplicarsi dell’iniquità già profetato dal Figliuol
di Dio, la nostra carità, o credenti, non si raffreddi e noi perseveriamo
sino alla fine; purché non sìa per noi una vana dicerìa ipocrita la preghiera insegnataci dal Maestro: « il tuo Regno venga... »
Umiltà e fiduciosa sottormsùone, al pensiero delle ignote vie divine, ci porteranno allora alla più consolante delle realtà; alla certezza della presenza di Dio. Colui che, malgrado ogni contraria apparenza
momentanea, tiene le redini dell’Universo, ci farà sentire che Egli è
con no».
« La mia presenza andrà teco »: tale fu la sua risposta alla preghiera del suo antico Servitore; e tal’è sempre per tutti i suoi fedeli;
tale sarà ancora per noi. E « se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? »
Che cosa ci porterai, o Anno novello? — Salute o malattia? Prosperità o miseria? Intime soddisfazioni od accresciute amarezze? La
pace, infine?...
« Le tue vie », o Padre! — « Insegnami a fare la tua volontà, perchè Tu sei il mio Dio! » Eppoi,
Non monta se scrutar la notte oscura
Io cerco invan:
Sentir mi basta la mia man sicura
Ne la Tua man.
Luigi Marauda
Davanti a noi una « via .che ignoriamo »,
« sentieri che non conosciamo » nei quali
il Signore ci fa camminare. Abbiamo paura dell’ignoto: situazione nuova, difficoltà
che prevediamo, inevitabili contrasti, amare delusioni, incertezza. Usciamo dal cammino normale, dalla missione conforme ai
nostri talenti, dalla vita armonica coi nostri ideali, le nostre idee. Siamo trepidanti.
Ma Vordine è chiaro: a Dì loro che camminino ». E mentre pensiamo ai nostri timori, ai nostri desideri, alle nostre resistenze, alle nostre esitazioni, ecco la parola che rassicura: « Io vi condurrò ». La via
che s’apre davanti a noi, noi non la cono
Pensieri
di capo d’anno
sciamo, ma non la ignora Colui che vi ci
fa entrare. E poi, siamo noi certi che il
sentiero che noi sceglieremmo sia il vero,
quello che conducg alla meta che ci proponiamo? Ecco dunque un punto luminoso:
colui che ci ingiunge di camminare in una
direzione sconosciuta sa dove ci vuole condurre, non solo ma cammina con noi, è con
noi tutti i giorni. Egli fin qui ci ha soccorsi, giuliva esperienza, ed egli è lo stesso ie
ri, oggi e domani. E’ fedele. Possiamo dunque contare su di lui. Che importa ipllora
se i sentieri sono misteriosi, incomprensibili: dolori, prove, angoscio, malattia, la
notte in una parola: l’essenziale è di sentire che la nostra mano è nella mano della
Guida celeste che con passo sicuro ci conduce là dove ogni mistero sarà svelato, dove comprenderemo che « tutti i sentieri dell’Eterno sono misericordia e verità ».
Nel varcare la soglia dell’anno nuovo ci
accompagni come viatico divino la promessa: L’Eterno sarà con te ovunque tu
andrai. t>. n.
(Da a 11 Piccolo Messaggero »)
2
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
SA
SetHmena di Preghiera
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ArqomenN di preghiera
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„:. ■* - il:
Domenica, 7 Gennaio 1951
Te8ti suggeriti per ' sermoni e allocuzioni.
Lunedì, 8 Gennaio 1951.
Betleem
Martedì, 9 Gennaio 1951.
Nazaret
Letture Bibliche; Luca 2: 40-52; Gicv. 8:
2-11; Ef. 5: 25; 6: 4; II Tim. 3: 10-17.
Preghiere di
Ringraziamento :
Perche Cristo si accontentò di essere figlio di una famiglia povera;
Perchè Egli accettò 30 anni di preparaxione per 3 anni di ministero;
Per l’influenza delle famiglie cristiane
nel mondo odierno.
Confessione t
Per la mancanza di disciplina e del senso di responsabilità nella vita di famiglia;
Per le divisioni denominazionali, di classe, di razza, che paralizzano la cooperazione nell’educazione;
Per la mancanza di cristiana compassione e cura verso le famiglie distrutte.
Intercessione :
Affinchè il culto di famiglia e la lettura
personale della Bibbia siano maggiormente coltivati;
Affinchè la vera educazione cristiana sia
maggiormente promossa ed apprezzata;
Per un rinnovato zelo e maggior saviezza nel presentare ai giovani l’appello di
Cristo.
Mercoledì, 10 Gennaio 1951
Galilea
Letture Bibliche : Marco 6 : 34-44 ; Luca
12: 13-27; Rom. 1: 16-25.
Pregliiere di
Ringraziamento !
Perchè Cristo insegnò agli uomini a vedere l’amore del Padre negli uccelli e
nei fiori;
Per il suo ministerio d’omore verso i malati ed i peccatori;
Per le S. Scritture che richiudono le
Sue parole di vita e di salvezza.
Confessione :
Per la nostra deficienza nel vedere Dio
in tutte le Sue opere e nel glorificarlo;
Per U materialismo che accetta i buoni
doni di Dio e li sfrutta per ^ni egoistici;
Per la mancanza del senso vocaziorude
della vita e del lavoro.
Intercessione :
Per una interpretazione spirituale e un
usa migliore delle meraviglie della scìenza;
Per uno spirito di riverenza e di amore
fraterno nel servirsi delle risorse della
terra e del mate;
Per il sorgere di dirigenti cristiani in ogni campo della vita pubblica.
Giovedì, 11 Genaio 1951.
Gerusalemme
1. Al presente non vediamo ancora che tutte le cose gli slatto sottoposte; ben vediamo però Gesù... [Ebrei 2; 8-9).
2. Quel che chiederete al Padre, Egli ve lo
darà nel nome mio. (Giov. 16: 23).
3. Questo è- il mio diletto Figliuolo, nel
quale mi sono compiaciuto. (Matteo 17:
5). . ' . .
4. Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e in
eterno. (Ebrei 13 ; 8).
Letture Bibliche: Matteo 2: 1-12; I Cor,
1: 26; 2; 5; FU. 2: 5-11.
Preghiere di
Ringraziamento :
Perchè il Figlio di Dio è venuto a visitarci in grande umiltà;
Perchè Dio rivela ai piccoli fanciulli
cose che sono nascoste ai savi;
Perchè i regni di questo mondo diventeranno il Regno di Dio.
Confessione :
Perchè troppo spesso la Chiesa accetta le
misure e i valori di questo mondo;
Perchè non siamo mansueti ed umili
di cuore, come il nostro Salvatore;
Per le offese e le infedeltà nostre,
che sono d’inciampo ai piccoli fanciulli.
Intercessione :
Affinchè Dio susciti dei dirigenti e degli
uomini di Stato, che abbiano la fede dei
piccoli fanciulli ;
Affinchè Dio insegni alla Chiesa la via
della semplicità;
Affinchè gli uomini glorifichino Iddin,
ed Egli dia pace al mondo.
Letture Bibliche: Esodo 3: 1-10; .Matteo
21: 1-17; Giov. 10: 22-39; Ebrei 1: 11.
Preghiere di
Ringraziamento :
Perchè Gesù volse risolutamente la sua
faccia dalla pace della Galilea verso i
conflitti di Gerusalemme;
Perchè Egli sopportò la contradizione
dei peccatori; ^
Perchè, per quanto allora fosse riprovato.
Egli è il Re che viene nel nome del Signore.
Confessione :
Per il nostro amore dei comodi e della
tranquillità, che ci fa rifuggire dalla via
oscura e difficile;
Per tutti i nostri rifiuti a prendere la croce e seguire Cristo;
Per l’indifferenza dei bisogni e dei problemi dei grandi centri industriali.
Intercessione :
Per il coraggio di chi affronta lo scherno, la persecuzione, le sofferenze, per
l'amore di Cristo;
Per chiunque deve vivere e lavorare in
ambienti sordidi;
Per la pace di Gerusalemme e la salvezza del popolo d’Israele.
Per la Comunione,, sacramento della nostra redenzione e della fratellanza in
Cristo. ■ : ;
Confessione: n
Perchè la parola della Croce non è sempre predicata fedelmente;
Perchè noi spesso parliamo della Croce
senza stupore e senza vergogna;
Perchè la condotta dei Cristiani è cosi
lontana dal loro Credo.
Intercessione ; ,
Per un rinnovamento spirituale di tutta
la Chiesa Cristiana;
Affinchè l’amore redentore di Cristo ci
costringa ad una maggiore fedeltà nella
testimonianza e nel servizio;
Per tutti coloro che si preparano a divenire ministri del Vangelo,
Affinchè noi diventiamo maggiormente
simili a Cristo, finché lo vedremo faccia
a faccia.
Consacrazione :
Noi ci riconsacriamo solennemente, riconsacriamo i nostri pensieri, le nostre
parole e azioni, al servizio del nostro
Signore e Maestro.
Domenica, 14 Gennaio 1951
In molte Chiese, la Domenica 14 Gennaio, saranno predicati sermoni speciali sulla Unità della Chiesa, e sarà celebrata la Comunione.
« Che essi siano tutti uno.... affinchè il
mondo creda che tu mi hai mandato ».
J1 Wo otnano
Sabato, 13 Gennaio 1951
Monte degli Ulivi
Venerdì, 12 Gennaio 1951
Calvario
Letture Bibliche: Isaia 53: 4-12; I Cor. 1:
18-31; II Cor. 5: 11-21; I Pietro 2: 1925.
Preghiere di
Ringraziamento :
Perchè Cristo è morto per i nostri peccati e per i peccati di tutto il mondo;
Perchè per la sua morte e la sua risurrezione Egli ha vinto la potenza del male;
Letture Bibliche: Atti 1: 1-11; Il Cor. 3;
I Giov. 2: 18-3, 3.
Preghiere di
Ringraziamento :
Per la gloria del nostro Signore, risorto
e asceso al cielo;
Per il dono dello Spirito Santo, e la promessa del ritorno di Cristo;
Per l’assicurazione che il suo Regno non
avrà mai fina.
Confessione: ,
Per la nostra lentézza nel rispondere al
compito di evangelizzare il mondo;
^er la mancanza di fede nella potenza
di Dio che trasforma la vita degli uomini;
Per la nostra ritrosia a lasciare a Dio
l’intero controllo sulla nostra vita.
Intercessione :
Affinchè Dio mandi nuovi operai nella
sua messe; ^
Per una maggiore unità e fratellanza nella Sua Chiesa;
Il Cristo è venuto nell’ora in cui gli dei
stavano morendo, in cui i templi si screpolavano, in cui nella maestà secolare dei
vecchi culti, del cullo ebraico, come gli altri, l’anima inquieta trovava un fardello di
più in luogo di un sollievo. Al di là dei
costumi invecchiati e dei formalismi decrepiti, al di là dell’orgoglio sacerdotale e
delle sottigliezze dogli scribi, egli ha rinnovata l’antica e umana tradizione dei profeti umili dinnanzi a Dio e fraterni con i
miseri, grandi in faccia ai maestri della
terra e terribili per i malvagi. Egli ha
detto a tutti coloro che cercavano e lavoravano: Una cosa è necessaria: CONFIDARSI NEL PADRE, DONARSI AI FRATELLI. Egli ha detto inoltre questa parola che
è il centro di ogni giustizia: L’ANIMA VALE PIU’ DEL MONDO. Egli ha ricercato
i piccoli, coloro che si suol schiacciare e
dimenticare, il popolo, il fanciullo, le
grandi fatiche e le sofferenze profonde, la
semplicità, il sacrificio. Non dicendo che lo
stretto necessario per non ntoltiplicare le
parole, egli si è gettato tutto intero nell’azione ed ha raccomandato la fedeltà nelle
piccole cose.
Da a En Àvant » Parigi (11-2-1950)
Itinerario inglese
Una delle domande che sono più
spesso rivolte quest’anno al delegato
valdese in Inghilterra concerne la proclamazione del dogma della assunzione della Vergine Maria. I protestanti
ne sono stati colpiti e più o meno sorpresi ed i cattolici che avrebbero dovuto giubilarne ne sono rimasti imbarazzati. E’ interessante percorrere con
lo sguardo il panorama del mondo anglosassone e studiarne le reazioni.
I protestanti più accesi e intransigenti hanno accolto la notizia come
una comprova della loro secolare convinzione della apostasia della Chiesa
di Boma, alcuni ne hanno forse giubilato con rinnovato spirito polemico,
altri, i più, ne sono stati addolorati
come della notizia di un ulteriore allontanamento dalla Verità dell’Evangelo. Più interessante è stata la reazione di quella parte della Chiesa Anglicana, detta « alta », che riguarda
con maggiore simpatia, se non addirittura con una certa nostalgia, l’unità gerarchica e la liturgia di Boma.
Per costoro la proclamazione del nuovo dogma è stata una rivelazione estremamente dolorosa, forse provvidenziale, della distanza che separa il Cattolicesimo dal resto della Cristianità.
Coloro che, nello slancio sentimentale di un ottimismo superficiale, coltivavano una non nascosta speranza di
riavvicinamento con Boma hanno sperimentato una delusione, gravida di
incalcolabili conseguenze. In questo
senso una chiarificazione delle posizioni e delle intenzioni di Boma non
poteva rendere un maggior servizio alla causa del Protestantesimo cui il
dogma testé próclàmato ha aperto gli
occhi anche laddove nessun altro argomento era riuscito a tanto.
Quanto ai cattolici inglesi sarebbe
per lo meno esagerato affermare che
il nuovo dogma li ha soddisfatti. Naturalmente, in gran maggioranza, essi
accettano disciplinatamente il nuovo
articolo di fede che porta il crisma
della infallibilità, ma la reazione dei
più è stata di malcelato imbarazzo. Il
buon senso dei cattolici inglesi ha evidentemente subito una violenza morale poiché ben pochi riescono a vedere quali possano essere il valore religioso e l’utilità pratica della proclamazione stessa. Bisogna tener c''ntj
Bopratutto del fatto che il Cattol'cesimo Inglese, essendo una piccola minoranza, é per questo appunto un cattolicesimo più illuminato ed attivo, in
un certo senso selezionato, e quindi
molto più sensible. E’ interessante
vedere infatti come nei pubblici dibattiti del sabato pomeriggi-o i polemisti cattolici evitino, per quanto pi.ssibile, ogni discussione sul nuovo dogma allo scopo di evitare un terreno
che sentono infido ed una causa di cui
non sono preparati a prendere le difese.
PRDRe LORIBRRDI
A questo proposito, avendo io stesso preso parte ad una di queste dispute a Manchester, ho potuto rendermi
conto della esitazione dei propagandisti cattolici. Ogni volta che il dibattito ritornava sull’argomento della assunzione di Maria, si verificava una
« ritirata strategica ».
Padre Riccardo Lombardi, delFordiue dei gesuiti, ha chiuso a Natale la sua serie di discorsi cosidetti
« sacri », a sfondo elettorale.
Al suo feroce anticomunismo egli
ha naturalmente accomunato un altrettanto feroce antiprotestantesimo,
talché non è fuor di luogo domandarsi se e fino a qual pimto egli abbia contribuito a creare l’atmosfera
per un « mondo nuovo » o se non
abbia invece contribuito ad approfondire con il suo odio di classe e di
religione i contrasti già esìstenti fra
gli uomini ed i popoli.
Comunque, in questo momento,
non c’interessa di rilevare i giudizi
di Padre Lombardi sul Protestantesimo e sui Protestanti. Parlando da
una sede extra territoriale, egli era
libero di dire ciò che voleva, anche
ciò che non direbbe se dovesse parlare ad un pubblico diverso da quello italiano. Sarebbe stato pretendere troppo dal gesuita Lombardi una
predicazione soltanto cristiana e veramente cristiana, utile a tutti, salutare agli uomini di destra e dì sinistra, a chiunqne ama Gesù Cristo
e crede nella necessità dello Spirito
di Cristo per risolvere i contrasti individuali, ecclesiastici, politici e sociali.
Dato, però, che i suoi discorsi erano trasmessi dalla Radio dello Stato Italiano, c’interessa di chiedere
alla RAI se sia anche compito suo
permettere che migliaia di cittadini
italiani vengano pubblicamente insultati e diffamati nella loro professione religiosa, per il solo fatto che
essa è protestante invece di essere
quella della maggioranza degli italiani. Che cosa direbbe la Radio Italiana e la Chiesa Cattolica stessa
se, nel culto evangelico aili radio,
pur ridotto a pochi minuti, Venisse
seguito lo « stile Lombardi a é si adoperasse lo stesso linguaggió offensivo riguardo alla maggioraùaa dei
cattolici romani?
Uno strano predicatore
La domanda è forse ingehtia in
questo tempo e nell’atmosfera che ci
avvolge. Comunque la RAI ha il dovere dì udirla, anche se poi ha il
diritto, c ben lo sappiamo, di non ascoltarla.
Ma poiché ho parlato di Manchester,
ove per altro mi sono fermato pochissimo, proseguiamo il viaggio per la
non lontana Liverpool. Porto di primaria importanza, specialmente per
la navigazione transcontinentale, Liverpool ha tutta la ricchezza e la miseria delle città marittime.
In uno di quei quartieri popolosi e
miseri ho sostato per qualche istante
una Domenica pomeriggio per ascoltare un evangelista popolare arringare
una folla foimata in gran parte di ragazzi e di mendicanti. Confesso che
la voce aspra e gridante del predicatore m’aveva fatto credere al principio che si trattasse di un ubriaco, fu
solo avvicinandomi e provando di comprendere il suo inglese dialettale che
mi resi conto che si trattava di un propagandista religioso pieno di zelo, ma
purtroppo imbevuto di violento fanatismo come se ne incontrano purtroppo ancora in certe piazze delle città
inglesi.
Non ho alcun dubbio sulla perfetta
ònestà e sullo zelo di simili brave persone, ma confesso di aver sempre sen
tito un certo disagio al loro cospetto •
nella convinzione ohe la causa del ■
protestantismo abbia piuttosto da perdere che da guadagnare per la loro focosa collaborazione. Una predicazione
aspra ohe sembra non aver altro tema
che la dannazione eterna di tutti co-v
loro che non sono « convertiti » come il predicatore, un atteggiamento aggressivo e propagandistico che presenta l’Evangelo come una merce da mer-i
oato in concorrenza col venditore di,:
pesci o di formaggio o lo strillone del1’« ultima edizione» del giornale ed.
una teologia (chiamiamola cosi) stra- ,;
namente biblica nella forma, ma impregnata assai più di pietismo vecchio .
testamentario ohe di messaggio evangelico nel contenuto.
Ho ascoltato per un po’ l’acceso
predicatore e, se la giornata non fosse
stata troppo grigia, avrei voluto fotografarlo mentre con un nodoso bastone aliato verso il cielo tuonava le sue
minacce di perdizione eterna oppure
sfogliava energicamente la sua Bibbia
per rileggere al suo uditorio i più terribili « guai a voi » degli antichi Profeti. Attorno a lui una cinquantina di
persone, la più gran parte fanciulli
sporchi e laceri, ascoltavano, intronati da tanta eloquenza... Mentre mi allontanavo lentamente, mi pareva di
vedere un’altra scena e di udire un’altra voce... No, non credo che se Gesù,
fosse stato li avrebbe parlato cosi...
avrebbe certamente parlato deU’amore del Padre « lasciate i fanciulli venire a me... » avrebbe forse preso del
pane e lo avrebbe moltiplicato per
quei poveri fanciulli ed a quelle folle
di straccioni avrebbe raccontato che
per loro, sì proprio per loro, era il convito delle nozze, l’invito a godere di
una « buona novella » 1
«
m
Fra centinaia
di giovani
In altro ambiente, mi sono trovato
quella sera stessa nel grande salone
della Y. M. C. A. Ogni Domenica sera in un quartiere popolare della città
l'Y.M.C.A. apre il suo grande salone
capace di molte centinaia di persone
ai giovanetti e ai ragazzi che altrimenti sarebbero attratti in locali molto
meno raccomandabili o bighellonerebbero per le strade imparando certo poco di buono. 11 programma della serata è sempre preparato con cura in modo da essere divertente ed educativo
nello stesso tempo. Un film, canti,
musica, qualche breve discorso per cui
sono invitati pastori e laici che sap- ■
piano raccogliere l’attenzione di quell’uditorio estremamente eterogeneo e
difficile.
Quella sera ero di turno e confesso
che pochi uditorii mi hanno preoccupato come quello nella mia preparazione. Cinque o seicento giovinetti, di
ambo i sessi, nella gran maggioranza
ragazzi alla cui educazione religiosa
nessuno ha pensato, smaliziati da un
prematuro contatto con la vita, eppure vivaci e sensibili, estremamente
cordiali una volta conquistata la loro ,
attenzione. Ho parlato loro per oltre
mezz’ora, con grande stupore dei dirigenti dell’Y.M.C.A. che fosse possibile tenerli attenti così a lungo; ho
parlato loro dell’Italia e delle suo bellezze naturali ed artistiche ed ho parlato loro dei Valdesi e delle loro lotte
secolari.... mi é raramente capitato di
parlare in pubblico con tanta intima
commozione, nella consapevolezza di
combattere una battaglia serrata per
conquistare e tenere l’attenzione religiosa di quello strano uditorio di adolescenti. Ogni tanto mi interrompevano con una sonora risata quando narravo qualcosa di allegro o con un applauso quando qualche punto li entusiasmava o con un ancor più eloquente silenzio quando qualcosa li com*
muoveva.
Dopo il mio discorso ed altri canti
ho assistito alla proiezione di un interessante film educativo e divertente
insieme che mi ha permesso una volta di più di invidiare i mezzi di cui la
Chiesa e lo organizzazioni paraeeclesiastiche godono in questo paese e di
cui purtroppo noi siamo cosi poveri.
Alla fine della serata ero stanco morto. Tre culti in tre Chiese diverse ed,
infine, il quarto numero con queU’uditorio di ragazzi mi avevano esaurito
e per la prima volta, sebbene il film
fosse interessante per quanto ne ho
visto, mi sono addormentato al cinematografo... per risvegliarmi al canto
dell’inno con cui la serata si è chiusa*
.. il
E. A.
3
li’ECO . DELLE VALLI VALDESI
La Voce delle Comunità
K XIV elenco i'v Reglor M. Vallecrosia Berd. 'Wi'r XV elenco
L. 500 Anonima Pinerolo, Pinerolo » 1.000
dalla E. e Figlie » D 3.000 Borno Margherita e Vivine » » 2.000
|(cjalla G. L. » » 5.000 Vicino Giovanni, mem. figlia
^» Novarese Grotti » 1, - Offermann I. » D 3.000 Clara » » 10.000
3) 5.000 Fam. Peyronel Enrichetta » » 2.000
-Peano v. Kleidgen » » 1.000 Un catecumeno di IV anno » y> 500
(v Pisani I. » y> 500 N. N. » » 500
Riecker Kegler » » 500 Scuola Domenicale » )) 10.400
s# Rossi E. » » 1.000 Grill Beniamino e Attilia » » 5.000
' Saccaggi E. P. » » 5.000 Secchi Lidia » » 1.000
'' Sasso Famiglia » j) 2.000 Unidllì Ines » » 1.000
i t Sasso En. F. » )) 500 Godino Umberto e Irma » 3> 1.000
S. C. M. » D 1.000 Long Adelina, Alice, Cesare » 3> 4.000
i Scibinico Sardella » 3) 1.000 Avondet Enrichetta » » 1.000
” Sommani V. A. » 3> 20.000 Gardiol Paolo Alessandro » 3) 2.000
. Soinmani L. » 3> 10.000 Paschetto Margherita e figlia » » S.OfiO
‘ ■ Stauble 0. I. » » 2.500 Pons Enrichetta » » 200
,Stauble A. » 3> 500 Chiesa di Trieste, 1 vers.,. Trieste » 170.000
v : Stasselli R. » » 3.000 Sammarco Caterina, Palermo » 2.000
. ' Vesselius N. » 3) 1.000 Cannizzo Luigi » )> 5.000
N. N. » » 2.500 Gravagna Maria » )) 500
i Castiglione Lillina mem. Nice, Pasquoloni Concetta » » 100
Agrigento 3) 5.000 Selvaggio Luigi e R. a » 2.000
. Bertalot Gina, Ida, Abbadia Al- Carrozza Giuseppina » 3) 500
^ pina 3) 3.000 Sammarco Vincenzo » 3) 1.000
Mary e Luigi Campese, Domodossola
?De Fabii Lily e Lucilla, Roma
’ Famiglia Martorana, Grotte
La Mendola Calogero »
Chiarenga Matteo
■ Di Mino Giovannina »
l"Simone Rosa »
, Lo Presti Diego »
^ V. A. ed S. C. »
i Baroncclli Emilia Roma
^ Più Melano, Sampierdarena
" Spano Coniugi »
* Gay Paolo »
Leone Rolanda »
Bernardini Delfo e famiglia »
1.000
15.000
600
200
300
200
500
500
200
3.000
1.000
2,000
25.000
1.000
5.000
Moneada Concetta
Maggio Maria »
1.000
500
Correnti Salvatore » ». - , 1.700
Rocco Àlabiso » 500
Giuseppe Rinninella » » 500
Sorelle Zarbo » » 4.000
Francesca Cali » » 450
Famiglia Stagnino » » 1.000
Luigi Campisi » » 1.000
Margiund Enrico, Torre P. » 5.000
Bleynat Paolina, Pinerolo » 3.000
Amilda Pons Bounons, Roma ». 50.000
Fam. Augusto e Osvaldo Coisson,
Firenze » 100.000
Chiesa di Como oltre a mvii perso-
nali »200.000
G, e L. B., Torino » 10.000
Belloli Elvezio e Maria » » 5.000
Congn Alda » » 1.000
Netty e Alberto Jouvenal » » 10.000
Enrico Jouvenal » » 2.000
Famiglia Bogliari » » 1.500
Alina Gabella e figli » » 5.000
Romano Matilde » » 1.000
Magliana Lìdia » 3> 5.000
Koraus Giovanni » » 1.000
M. e B. » » 10.000
Giorgio Browii, console Svizzero Ji> » 10.000
Berinzoni Celina » 3> 3.000
D. e L. Rochat » 3) 15.000
Griset Emanuele » » 5.000
Raimas Margherita » » 5.000
Goss Bartolomeo » 3) 2.000
Emilia Gianassi Revel » » 5.000
Clelia Revel » 3) 5.000
Camandona Giuditta » » 1.000
Finer olo
Roncagliela Elisa » » 3.000
Famiglia Vannucci » 3) 2.000
i Famiglia Bardola » 3) 6.000
' ! Puppo Giulia » 3) 1.000
,, Cassano Ercole » » 1.000
"'S'' i~i Branca Giovanni » » 1.000
Coniugi Castellini » 3> 500
Mazzalla Lino » » 2.000
L Cavo Ernesto » 33 1.000
' In mem. Adolfo Decker » 3) 20.000
Bounous Erminio, Pramollo » 1.500
Bonnous Giov. fu Luigi e
Beux Alberto » » 1.000
Balmas Silvio » 3> 1.100
Reynaud Aldo e nipote » » 2.000
Bertalot Remigio » 3> 2.500
j^Sappè Edoardo e Enrico » 3) 3.000
; Beux Lidia Vedova » » 1.000
Sappc Enrico fu Francesco » 3) 500
Sappè Alessio fu Enrico » 3> 1.000
Plavan Giovanni » 3> 1.000
Bounous Lodovico » 3) 1.000
Long Umberto » » 1.000
Jaliier Enrico » 3) 2.000
Jahier Attilio » 3> 1.500
Long Ernesto e Lina » 3> 1.000
Long Levi e Maddalena » f> 1.000
Peyronel Edmondo » » 2.000
Peyronel Giovanni Giacomo » 3> 500
Peyronel Enrico » » 500
Peyronel Aldo » 3> 500
Travers Silvio » » 1.000
Sappè Eli (Baiare) » 3) 3.000
„ Long Luigi fu Bartolomeo » 3) 1.000
^ Long Alessio fu Giovanni » » 500
Long Emilio » » 500
Long Luigi fu Enrico » » 500
, N, N. » » 1.000
Balmas Enrico » » 500
Long Alice » 0 1.000
Pastore Antonio, Bari » 2.000
Ugo La Scola » 0 1.000
¿g La Tegola Vincenzo » » 200
Varese Antonio » 0 150
' 0. B. B., Albino 3) 15.000
Geymonat Giovanni, Luserna S.
. ' Giovanni 0 1.000
N. N. » 0 500
PejTot Paolina » 0 2.00()
Albarin W. » 0 5.000
G. M. » 0 10.000
Long Eugenio (2 vers.) » » 10.000
Bonnet Elena, mem. Clara Vi-
cino » 0 5,000
Revel Ermanno » 0 l.OOC
Bounons Attilio e Etiennelle » » 5.000
Pastre Enrico » » 1.000
Malan Luigi e Rosa » » 1.000
Paschetto dott. Renato n » 5.000
~y Malanot Cesare » 0 1.000
. R. E. » " Buffa Enrico e Rosina, Omegn 0 3.000
El 0 10.000
' Bonnet Giovanni, Angrogna » 300
Malan Luigi, Elvira, Delio » 0 3.000
. Chiavia Giovanni, Roccìamaneut 0 0 1.000
Chiavia Firmino » 0 500
Benech Alberto » 0 500
r fienech Cesare » 0 500
FINO AD ORA LE OFFERTE RICEVUTE ASSOMMANO
32 milioni e 500 mila lire
A lufM i donefori un sincero ringraziamenfo, nella speranza
ancora arrotondare la cifra.
di
L’intensa attività del periodo natalizio
ha potuto svolgersi in un’abnosfera di gioia
cristiana, con la fedele partecipazione dei
membri della comunità, malgrado il tempo
non sempre benigno. 1 culti si sono succeduti con regolarità e sono stati per tutti
un mezzo di edificazione, nella comune
adorazione del Signore, a Pinerolo il giorno di Natale, l’ultimo dell’anno e a Capod’anno, a S. Secondo con la celebrazione della S. Cena domenica 31 dicembre.
Sia a Pinerolo come a S. Secondo la Corale ha cantato un inno francese di circostanza. 11 culto antimeridiano del 31 dicembre a Pinerolo è stato presieduto dall’anziano dott. Italo Mathieu, al quale diciamo ancora il nostro ringraziamento. Le
scuole domenicali hanno avuto la loro festa natalizia nelle due località, con larga
partecipazione del pubblico e con la zelante collaborazione delle monitrici guidate,
a S. Secondo, dalla Signorina Evelina Gay.
Nell’insieme un periodo di tempo in cui
la comunità ha potuto sperimentare che la
gioia del credente, quella più intima e più
preziosa, è la gioia della fede, l’allegrezza
di Cristo Salvatore.
— Non sono mancati i lutti nella setti
mana tra Natale e capod’anno. Sono dece
duti Retiel Silvio fu Giovanni, padre di fa
miglia in ancor giovane età e Piccitielli
Corrado, un giovane diciottenne, già prò
vato da una dolorosa e persistente malattia
Alle famiglie provate dal lutto esprimiamo
la nostra cristiana simpatia.
— 11 giorno di Capod’anno è stato battezzato il piccolo Long Giovanni Federico
di Alberto e di Vera.
Villasecca
N. N. » 0 5.P00 Fare Luigi e Rina » » 10.000
Vitrano Savino » 0 o.OOO Irene, Silvia, Renata Bounous » » 5.000
Marchese Piesto » » lU.OOO Valdo Fenouil » » 1.000
Scuderi Nicolò, 2 vers. » » 2.000 Grazia Musset » » 2.000
Grispo Eugenio » 0 2.500 Olga e Giulio Giacone » » 5.000
Bonaccorso Maria di Pietro » 0 500 Giorgina Giacone » » 1,000
Consagra Domenico » 0 1.000 Ing. F. Hurer (2 vers.) » » 1.000
Chiesa di Corato, Corato 0 20.000 Balmas Clemente Rita fam. » 10.000
E. L. E., Roma 0 lO.ÒOO Borsari Otello, FelonicA » 1.000
Renato Ade, 2 vers. » 0 LQOO Borsari Giuseppe » ^ , » .1-000
Barazzuoli Assunta, Anna, Li- Borsari Anita » » 1.000
vorno 0 1.000 Falzoni Giulio » » 5.000
Chiesa di Brindisi, 0 9.000 Marchesini Marietta » » 550
Chiesa di Napoli, 4 vers., Napoli 0 96.000 Vassalli Elvìno » » 1.000
Stale S. e 0. » 0 5.000 Marchini Luigi » » 500
A. S., Roma 3) 500 Arrìvabene Elros » » 500
Lougo Adriano, Ivrea » 10.000 Negri Lutero » » 2.000
Giaehisio Giacinta » 0 500 Longhi Roberto » » 1.000
Gianozzi Renzo, Chiaverano 0 500 Natali Vinter » » 1.000
Bagliou Cesarina, Trausella » 1.000 N. N., Forni » 500
Laurenzio Michele, Carema 33 1.000 Coniugi Polo » » 1.000
Valleise Egle, Ivrea 0 5.000 Mimi Caiarinuzzi, Tramonti » 730
Chiesa di Milano, 2 vers. 0 254.600 Mario e Lidia Bnsetto, Venezia » 5.000
Falla Giuseppe, Foggia 0 500 Chieti Michele, Roma » 1.000
Bufalo Ciro » 0 1.000 Tron Valdo e Marisa » » 5.000
Bazzel Tina e Vital Nina, Roma 0 7.000 Peyrot Albertina e Hilda » » 5.000
Parboni Jahier Clelia » 0 1.000 Peyrot Marco » » 20.000
Lunati prof. Rinaldo, Firenze
Monti Evangelina »
Sbolci Fernanda »
Garzanti Giuseppe »
F. A. »
L’Abate dott. Giovanni »
Lantaret G. e L. »
Ceseri Augusto »
Caiani Gino »
Villani Bruno »
Frangoli Fosco »
Rinaldi Luigi »
Mancini Stanislao »
Bragoni ing. Federico a
Grazzini Cammarano Sibilla »
Balene! dott. Raffaele »
Fregoso Oreste, Emilio e Frida
Silvestri Renato »
L. J. R. »
Rochat dott. Luigi a
Villani Emma »
Villani Maria Luisa a
Allora Gemma a
Bonfico Marina a
Mosca Osvaldo a
Lantaret G. e L. a
Campanella Anita a
Carrai Ines a
N. N.
Matteucci Luciani a
G. N. e E. a
Caiani Guido a
Miranda Donaggio a.
Alice Revel, Londra
AUierto Priore, Terranova
Rott Manfredi, Bari
Rott Carlo e Margherita a
Barazzuoli Martino a
Franco c Maria Luisa Davite, Riesi a
Sorelle Calamita a a
Famiglia Zuffanti a a
Fam. Scimone Panascia a a
Antonio Fiorenza e fam. a a
a
1.000
10.000
5.000
1.000
2.000
5.000
2.000
3.000
2.000
20.000
1.000
1.000
3.000
6.000
3.000
1.000
1.500
2.000
30.000
30.000
10.000
10.000
2.000
15.000
50.000
1.000
500
1.000
3.000
5.000
a 100.000
a 5.000
2.000
1.000
10.000
1.000
2.000
1.500
5.000
8.000
4.000
8.000
10.000
Al tramonto dell’anno 1950 Iddio
ha richiamato a Sè il Pastore Emerito
GIOVANNI BONNET
bella figura di credente e di servitore di Dio nella Chiesa Valdese dove egli lascia un caro e prezioso ricordo di sè. I funerali hanno avuto
luogo a Torino, il 1 gennaio 1951.
Nel prossimo numero del giornale, il Post. Paolo Bosio rievocherà la
figura di Colui che ci ha lasciati,
dopo un lungo e fedele servizio.
Alla famiglia colpita dal lutto inviamo il nostro pensiero di solidarietà cristiana, nel dolore e nella
speranza. Dio susciti in mezzo a noi
altri operai capaci di esercitare il
ministero pastorale con l’amore, con
la serenità d’animo, con la cristiana
fiducia di cui il Pastore Giovanni
Bonnet ha saputo dare l esempio.
(Red.).
a
OSPEDALE VALDESE
A complemento del nostro precedente comunicato facciamo conoscere a coloro a cui può interessare che
per le convenzioni concluse dalla C.
I. O. V. con tutte le Mutue, il Prof.
Cesare Scartozzi presta le sue cure
chirurgiche agli assistiti di tutte le
mutue.
Il Presidente della CIOV
Malgrado la nevicata, abbondante quanto... poetica, abbiam potato accendere ben
quattro « Alberi di Natale », che non si
sono risentiti del maltempo, tranne quello
della Scuola Domenicale, il cui programma ha dovuto essere alquanto modificato.
Riusciti invece in pieno quelli delle frazioni del Troussan, di Bovile e dell’Albarea; tutti presieduti dal Pastore, erano stati interamente preparati con amore da quelle Insegnanti di Religione: rispettivamente dalle signore Lucia Clot Bleynat, Elda
Pcyrot e Adelina Bertocchio, cui va il plauso e la riconoscenza della Chiesa.
Nello scorcio dell’anno sono stati battezzati: Genre Adele di Giov. Pietro c di
Barua Giulietta, e Genre Rinaldo di Levi
e Peyrol Alina, entrambi da Bovile. Il Signore benedica questi cari pargoli.
Nel suo 70.mo anno di età, è deceduta ai
Trossieri la nostra Sorella Susanna Peyrat nata Maninat,
Con fede robusta e grande sottomissione,
Essa aveva accettato la prova di una lunga e dolorosa malattia. Ai numerosi Congiunti, ai quali lascia un esempio ch’è in
benedizione, la Chiesa esprime la sua simpatia cristiana.
Torino
Di quanta simpatia ed affetto era circondata in questa terra d’adozione la dott.ssa
Tzwetam Kovaceva Popova una folla innumerevole di amici e colleghi, in gran
parte della classe sanitaria, ma anche di
coloro che essa aveva nel silenzio beneficato, particolarmente i fanciulli e gli oppressi, ha volato testimoniare, nel silenzio
e nella preghiera, in occasione del servizio funebre celebrato nel nostro Tempio.
L’estinta, di religione ortodossa, lascia un
vasto rimpianto dietro di sè. Al servizio
funebre, il Pastore ha letto il simbolo niceno-costantinopoUtano (senza aggiunte) il
quale, come è noto, è pure in uso nelle
comunità luterane, anglicane e cattolicoromane. All’organo il prof. Ferrerò ha
svolto un accompagnamento liturgico particolare.
Alle famiglie Ostorero, Giacomelli, Bonnous, inviamo Pespressione della nostra
fraterna partecipazione nell’occasione della dipartenza della sorella Caterina Amalia
Ostorero nata Jourdan,
Il Signore ha voluto liberarla dalle sue
mortali spoglie dopo nna lunga prova in
cui lo spirito, ormai, non era già più quaggiù. A chi non dubita dei valori eterni queste dispensazioni divine, che attenuano il
dolore per la fragilità del nostro involucro,
debbono pur apparire come delle rivelazioni della misericordia del Padre.
Esprimiamo ai cari fratelli e sorelle la
nostra condoglianza. Rimanga in loro vivo
il ricordo delle virtù e della fede sicura,
8 ai trionfi avvezza », della loro Scomparsa.
Maria Sofia Regaldo Romei di origine
elvetica, si era da poco tempo regolarmente iscritta alla nostra Comunità. Il Signore
l’ha richiamata • sè. L’abbiamo accompagnata aUa sna idtima dimora, esprimendo
tutta la nostra fede nella misericordia del
Padre, « che accoglie a Sè tutto ciò che si
volge a Lni ».
L’improvvisa dipartenza dell’ing. Paolo
Wiesman dirigente alla Grandi Motori, è
stdta un’occasione provvidenziale dì annunciare la Parola della Vita e del trionfo
dello Spirito ad un pubblico in gran parte
composto dì tecnici, di industriali e di operaì. Il rapporto che passa tra la vita, concepita come lavoro, e la morte, ultima sorella del nostro pellegrinaggio terreno, è
stato lumeggiato nella visione del servizio spirituale e dell’eterna perfezione.
E’ stato amministrato il Sacramento del
Battesimo alla piccola Ada Ribetti, di Giovanni e di E. Cànfari.
Alla piccola cara, che viene a rallegrare
i fratellini e le aoreUine, ai genitori i nostri cordiali angari.
Roma. Piazza Cavour
Una serie di Conferenze religiose, promossa dalle Chiese Evangeliche Valdesi di
Roma, ha avuto luogo nel Tempio Valdese di Piazza Cavour, in questo ordine: Donienjca 3 Dicembre, Per la salvezza d'Europa (XIX Centenario della venuta di San
Paolo in Europa), Prof. Valdo Vinay.
Domenica 10 Dicembre, Una visita alle
basiliche (Bilancio dell’Anno Santo), Pastore Mariano Moreschini.
Domenica 17 Dicembre, La religione dell'avvenire (Maria o Gesù), Pastore Roberto Comba.
Appello straordinario. Molti fratelli hanno risposto generosamente all’appello della Chiesa per sanare il deficit. Sono stato
raccolte tra i membri già 800.009 lire. Se
giungeranno altri doni e sì arriverà al milione, sarà uno dei cinquanta che sono necessari per ristabilire la situazione finanziaria della chiesa.
Culto Ecumenico. Come l’anno scorso in
uno dei giorni che precedono Natale ebbe
luogo in Roma un culto di preparazione,
in comune con tutte le comunità evangeliche deUa città. Il mondo evangelico sente
il bisogno del Gran Ritorno all’Unità della
Chiesa. Ma la via è il ritorno di tulli a Cristo. Non il ritorno predicato dai Gesuiti.
Anche Roma deve tornare a Cristo.
Asti
Fervore nuovo pervade la comunità di
Asti.
Per l’interessamento del fratello Leonardo Condola si sono ottenuti nuovi e più
ampi locali.
La sede dì via delFOrfanotrofio viene
trasferita vantaggiosamente in via Goltieri
6: quivi la fratellanza disporrà di un’ampia sala per il Culto e di una comoda saletla per la scuola Domenicale; oltre che
di una loggia nel cortile. A questa buona
notizia si aggiunge, incoraggiamento profondo al nostro cuore, lo spontaneo sentimento di comprensione c lo slancio col
quale i fratelli collaborano personalmente
all’allestimento dei locali, in ore tolte al
loro faticato quotidiano lavoro, per non
gravare in alcun modo sull’amministrazione centrale.
Fervore dunque di opere, segno palese
di vita spirituale, di cosciente dedizione al
Servizio : « frutto della sofferenza », della
costante ansia che pervade la diaspora.
Così, in questo sentimento la comunità
di Asti vive la sna fede, custodendo nel
cuore l’incoraggiamento ed il fraterno messaggio del Pastore G. Bertin, che volle
prendere, colla sna gentile Signora, proprio in quella comunità, il suo primo contatto con la diaspora torinese; circondando
di affettuosa gratitudine il Pastore Giulio
Tron, che presiede con amore le lezioni di
catechismo e il Culto del venerdì sera, ed
il fratello Dott. Guido Ribet e la sua gentile Signora, che si sono assunti il compito
di scendere settimanalmente da Torino per
il Culto domenicale e per la preparazione
dei bimbi alla festa dell’Albero colla collaborazione delle sorelle della comunità.
Non è forse da questi piccoli segni, che
noi dobbiamo trar forza e conforto, e guardare in alto, alla Lnce?
Vittorio Ravazzini
Calendario Biblico 1951
per il CALENDARIO BIBLICO
per il 1951, rivolgersi al signor Davide Pons, Via Cesare Balbo 8, Bordighera, inviando L. 35. Conto Corrente Postale n. 4-40761 Per quanti
tatm superuyri
del 30%.
a 10 copie, sconto
4
L’ECO DELLE VALLI VALDESI '
Angrogno (Serre)
Natale sotto la neve, Quelli che dicevano « un Natale senza
neve non è un Natale» sono stati serviti.
Ma è stata una vera catastrofe: a Pradeltorno non abbiado potuto celebrare nè il
culto di Natale, nè la festa dell’albero; al
Serre numerosi parrocchiani non hanno potuto recarsi al tempio. À voi tutti di Pradeltorno, di Cacet, di Serremalan, e a voi
più vicini, ma di età più avanzata, che non
avete potuto festeggiare Natale colla comunità, voglio dire la sofferenza che ho nel
mio cuore di aver dovuto lasciarvi senza il
messaggio della parola di Dio in un tal
momento.
Matrimoni. Il 28 ottobre si sono uniti in
matrimonio; Stefano Coisson (Serre) e Divina Rivoire (Eigardon); Luigi Chiavia
(Coulege) e Fiorìna Rivoire (Eigardou); il
9 dicembre: Enrico Caydou (Chiot) e Odetta Rivoira (Ciampas).
A questi giovani sposi ripetiamo che il
fondamento della famiglia è una fede vissuta.
Battesimi. Il 29 ottobre sono stati battezzati in una riunione a Buonanotte:
Peyronel Pierre Jacques e Yvonne Marie
di Margherita.
Che Dio sia con questi bambini e li conduca nella via della verità e del bene.
Vita della chiesa.
Le scuole domenicali, la corale, il catechismo, la scuola di religione a Pradeltorno riprenderanno dal 7 gennaio.
Il 7 gennaio avrà luogo l’unione delle
madri.
11 9 gennaio avremo un culto a Cacet alle
ore 19.
L’albero di Natale di Pradeltomo è stato
fissato al mercoledì 10 gennaio alle ore 18,
sperando che il tempo sìa clemente.
NOTIZIE
GINEVRINE
Preparandoci a celebrare il Santo Natale
apportatore di pace e amore sulla terra, il
nostro pensiero vola alle nostre famiglie e
cosi sarà per quelle mamme che pensano
e pregano pei figli lontani.
Qualche notizia sulla nostra attività unionista forse interesserà i lettori del nostro
giornale. L’Unione vive e lavora, certamente non di una vita piena c rigogliosa
come dovrebbe avere. 1 giovani valdesi residenti nella città di Calvino sono numerosi ancora malgrado le molte partenze,
ma pochi sono quelli che frequentano la
Unione prendendo in essa parte viva ed at
tiva. 11 piccolo nucleo di unionisti che lavora è quest'anno bene affiatato, dopo i
primi incerti passi, è incoraggiato dal caro
amico ed infaticabile compagno sig. Jacques
Picot, che si occupa dei Valdesi con grande amore cristiano.
Come in ogni Unione abbiamo il nostro
gruppo responsabile e siamo riconoscenti
al pastore signor Guarnera il quale pur con
il grande lavoro che ha, gentilmente ne ha
assunto la presidenza.
Abbiamo avuto ai primi di dicembre un
incontro con la gioventù della parrocchia
di « Chêne Bougeries » alla periferia della
città, dove abbiamo presentato un programma di canti e recite grazie al nostro capo
corale e zelante attore Henri Bertin. Ci è
stato cosi possìbile inviare la nostra piccola offerta alla Tavola Valdese.
Rivolgiamo pure un ringraziamento ai
pastori valdesi i quali, di passaggio nella
città, non ci dimenticano. Il riunirci per
trascorrere qualche oretta sotto lo sguardo
del Signore è per noi una vera gioia; solo
ci rattrista e ci fa soffrire il vedere tanti
nostri compagni vivere lontani da noi dimenticando troppo spesso la « Maison de
paroisse » 35, rue de Carouge dove ogni
mercoledì sera ci riuniamo.
L’Unione Giovanile Valdese porge fraterni saluti alle Unioni d’Italia, a tutti gli
« unionisti ginevrini » in Patria o altrove
ed augura che l’anno 1951 sia per lutti ricco di celesti benedizioni.
Una unionista.
iota VaÉie di
Atti liturgici.
Funerali. Fraschia Angusto (Buie) di anni 76 è stato repentinamente tolto da questa vita il 10 dicembre; Monnet Maddalena, vedova Fraschia (Martìnail) di anni 83
ci ha lasciati l’il dicembre.
Alle famìglie afflitte ripetiamo la nostra
simpatia e la nostra fede nella risurrezione. « Io vivo e voi vivrete » (Giov. 14/19).
Ripresa. La Scuola ValdèseT d’Agriroltura ai Monnet e ]a Scuola d’Economia domestica, dopo l’intervallo ' delle vacanze
natalizie, riprenderanno regolarmente i loro corsi la mattina dell’8 gennaio. Considerando che ormai l’organizzazione della
Scuola è ormai ottimamente avviata e consolidata, questa ripresa sarà certamente del
tutto soddisfacente.
Per concessione del Comitato, alla ripresa si presenteranno nuovi allievi ed allieve, che con una rapida preparazione saranno messi a pari con gli altri. Si avverte
che nuovi allievi potranno essere ammessi
fino al 15 corr.
del Comitato prof. Attilio Jalla, o alla
Bottega della Carta, oppure all’iùlzio della
prima lezione il 12 corr. Sarà richiesta una
modesta quota per le spese d’organizzazione. Ogni allieva dovrà acquistarsi il materiale necessario che le sarà indicato. 11
Corso sarà dato se le iscrizioni saranno
almeno una diecina.
Doni in memoria
Orfanotrofio Femminile di Torre Pellice,
in mem. del Prof. Davide Bosio: Arnaldo
Comba e Signora L. 3000 — Bruno Corsani 2000 — Fratelli Menotti, Brescia 1000.
Gino e Giorgina Jahier, Torino, in mem.
di Ada Arias Jahier L. 25000 — N. N. in
mem. dei miei cari 1000.
Preghiera per la pace
Alle Chiese che fanno parte
del Consiglio Ecumenico
Corso di pittura su ceramica. E’ stato deciso di aggiungere alla Scuola d’Economia
domestica un Corso di pittura su ceramica,
che sarà diretto dalla sig.na Isabella Chauvie. Lo scopo del Corso è di promuovere
questo interessante genere di artigianato
femminile, producendo possibilmente oggetti caratteristici della Valle. Il Corso comprenderà 16 lezioni, ogni venerdì dalle 17
alle 19 e s’inizierà venerdì prossimo 12
corr. alle ore 17 ai Monnet. Le iscrizioni
si ricevono fin d’ora presso il Segretario
Il Vescovo di Chichester, Presidente del
Comitato Centrale, mi ha chiesto di raccomandare alle Chiese, in quest’ora critica,
di volere intercedere tutte insieme per la
pace. Egli propone la preghiera .legtiente:
« Dio Onnipotente, Padre nostro celeste,
noi ti supplichiamo di guidare le nazioni
del mondo nelle vie della equità e della
verità, e di stabilire fra di esse la pace
che è frutto della giustizia, per Gesù Cristo nostro Signore. Amen i).
W. A. Visser’t Hooft
Segretario Generale
Rifugio Carlo Alberto: Unione Femminile Valdese di Ivrea in mem. Sig.a Caterina Cornelio ved. Longo L. 5000.
Lettera al Direttore
se dì leslooia
Ho letto con molto interesse la Relazione della Conomissione sul ministerio femminile nella Chiesa. Mi pare però che vi sia nello studio ima lacuna che potrebbe ancora esser colmata, anzi dovrebbe.
La commissione parte dalla premessa che il ministero maschile tale come
10 abbiamo, è biblico. Ma ne è ben certa? L prima di vedere se si deve concedere alle donne il ministero pastorale nella sua pienezza non sarebbe
opportuno ricercare, Bibbia alla mano,
come erano le comunità apostoliche,
e cioè senza la distinzione ira pastori
e laici, con un collegio di anziani, membri della comunità ed alcuni diaconi,
con missionari che non appena avevano fondato le chiese cercavano di spingerle alla vera autonomia (che comprende ma non si limita alle elezioni
ecclesiastiche) ?
Oggi piu che portare la donna ad una attività (parlo della prassi e se parliamo di pastorato dobbiamo intendere
quello che aDoiamo oggi) che non è
aei tutto biblica, è urgente riportarr
11 pastorato alla nozione neotestamentana. Urgente perchè domani potremo aver insogno di Vongiglt d% Chiesa
mentre i pastori potreDDero essere un
ricordo. Oggi è urgente che la F acoltà
di teologia oltre al preparare i iViis»lonan, dia corsi rapidi di poche settimane ai memori dei Uonsigli ed ai
laici che voghono diventare anche essi
pastori nella loro comunità.
Guido Rivoir
Che cosa farebbero le nostre chiese sei,
in avvenire, come già accado in certi
paesi, il ministero regolare del pastore
venisse ad essere impedito? Chi prenderebbe la direzione delle comunità?
^ La previsione può essere giudicata
troppo pessimistica; essa, però, non è
irreale e giustifica la necessità di avere
dei Consigli di chiesa efficienti non solo nella amministrazione ma anche nella predicazione e nella cura d’anim.e.
Ermanno Rostan
Direttore Responsabile: Ermanno Rostan
Tip. Subalpina s. p. a. — Torre Pellice
Autorizzazione Decreto 27 - XI - 1950
Tribunale di Pinerolo
Sta uscendo a dispense di 16 pagine litografate il corso di storia valdese
svolto quest’anno dal Prof. Giovanni
Gönnet alla Facoltà Valdese di Teologia di Roma : La protesta Valdese
da Lione a Chanforan {seco. XII-XVI).
Le dispense comprendono il corso propriamente detto (Introduzione, Bibliografia, Fonti, Storiografia ecc.),
più una Appendice a parte, in cui sono raccolte le Fonti per la storia del
Valdismo medioevale, con indice dei
« soggetti ». Esse si vendono a L. 40
il sedicesimo (25% di sconto per gli
studenti in teologia). Il corso comprenderà circa 15-20 sedicesimi. Rivolgersi per ordinazioni alla Facoltà
Valdese di Teologia (Roma, via Pietro Cossa, 42), alla Libreria Evangelica (Roma, via IV Novembre 107) o
all’autore Prof. Dr. Giovanni Gönnet
(Roma, via Buccari 3).
La lettera del Past. 0. Rivoir ci induce a riflettere sul ministero pastorale e, in genere, sui ministeri nella
Chiesa; il che non è inopportuno, sia
in vista di una sempre maggiore fedeltà allo spirito del Cristianesimo primitivo, sia in vista di circostanze esterne che si possono verificare, e che già
ai verificano in certe nazioni del mondo, dove le comunità private del ministero regolare dei pastori, vivono in
quanto i credenti stessi e in modo speciale gli anziani hanno compreso la
loro vocazione al sacerdozio universale.
Il problema è serio ed è attuale. 8e,
da un lato, è doveroso riconoscere l'utilità di un ministero pastorale riconosciuto nella Chiesa, non però come una casta appartata dal volgo e dotata
di virtù e prerogative speciali, dall’altro lato è altrettanto doveroso riconoscere che, sulla base dell’insegnamento neotestamentario, gli anziani in modo particolare sono chiamati ad un posto di responsabilità « pastorale » nella vita della comunità e non alla semplice funzione di « amministratori »
degli stabili o delle finanze.
Purtroppo in molte nostre comunità
i laici sfuggono a qualsiasi responsabilità affermando che, nella Chiesa, ogni attività deve essere svolta dal Pastore; così facendo, questi cari laici
non si accorgono di favorire il clericalismo e di essere essi stessi dei clericali.
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Cflt«« Mo f8c
REGOLATI IN MODO V E R A M E N T E E C C E Z 1 O N A L E
M E O A
tìsqokm l'ouilogio significa matterns
il movimento in grado di dare il suo
massimo rendimento. / Le possibilità
fisiche dell orologio, le qualità dei
metalli che lo compongono e tl gioco
ormonico di tutti i suoi organi, impongono certi limiti / L OMEGA 30 mm.
puà essere veromonte < spinto • nella
regolozione -proprio perchè le sue
qualità fisiche sono quelle di un
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La famiglia PASTORE, commossa per l«’
numerose prove di simpatia ricevute in oc- J
casione della dipartenza del suo caro
Bartolomeo
Ospedale Valdese di Torre Pellice, in
mem del Prof. Davide Bosio': Alice, .Amina e Emanuele Bosio L. 10000 — Sibille e
Enrico Tron 10000 — Adolfo Tron 5000.
Casa Valdese delle Diaconesse, in mem.
Prof. Davide Boeìo: Past. Paolo Bosio L.
10000.
ringrazia vivamente tutti coloro che hanno preso parte al suo dolore e che coiij
scritti e con la presenza hanno voluto onorare la memoria del suo Caro. In modo]
particolare ringrazia il Pastore Giovanni]
Peyrot, il Doti. Ros, i vicini e gli amidi
tutti par l’affetto con cui hanno circondatoj
il defunto e per l’aiuto ricevuto.
Roccapiatta, Dicembre 1950.
Orfanotrofio Maschile di Pomaretto: Amalia Bertalot, Torino, in mem. di Giovanni Bertalot L. 500.
La famiglia Fostel della Pianta di Villar.^
Pellice comunica ai parenti ed agli amici,
che il Signore ha richiamato a Sè il pròpria congiunto e padre
Giovanni Pietro Fostel
di anni 66
Istituti Ospitalieri Valdesi: Agata Nerucci ved. Neruccì, Catania, in mem. mio amato marito e di mio figlio Sergio Paolo
L. 2000. '
La C. I. O. V. riconoscente ringrazia.
U giorno 16 dicembre u, s.
Ai numerosi amici che da ogni parte hanno voluto dirle la loro solidarietà fraterna
ed in modo particolare ai vicini di casa,
al medico curante ed ai Pastori Bertinotti
e Geymet, essa esprime la sua commossa
gratitudine.
La famiglia del compianto
Paolo Stefano Bouchard
commossa per le dimostrazioni di simpali« ricevute, porge vivi ringraziamenti a
quanti vollero associarsi al suo dolore.
Ringrazia in modo speciale il doti. Coucourde, il pastore sig. Bert, l’anziano sig,
Robert Giovanni per l’assistenza prestata,
Sagna, S. Germano Chisone 15-12-1950
La ¡amiglia del rimpianto
Erminio Comba
riconoscente ringrazia tutte le Associazioni
rappresentate ai funerali ed in modo speciale. l’ANPI di S. Germano Chisone; i pastori Bert e Bertin ed i sigg. Paolo Favout,
Roberto Malan, Giovanni Costantino ed
inoltre tutti gli amici presenti ai funerali
o che in qualsiasi modo hanno espresso la
loro simpatia.
S. Germano Chisone 16-12-1950.
1
La famiglia Bounous Alberto e consorte Reymond Lina partecipa la morte del
rimpianto padre »
Corlo Enrico Bounous
d’anni 92
Esprime la sua riconoscenza alle Suore
Margherita e Luisa, all’infermiera Lidia
Meynier dell’Asilo dei Vecchi, al Pastore
Umberto Bert, al medico curante doti. Cou»
courde per le amorevoli cure prodigate al
caro Estinto. Un ringraziamento alle autorità locali, al Sindaco, al Geom. Luigi Bocconi, Chialvo Duchene, al Maresciallo Caffo, al brigadiere. Valva e a tulli coloro che
presero parte ai funerali.
Gondinì, S. Germano Chisone 17-12-1950
La famiglia di ■ 1
Rachele Micol nata Tron
che il Signore ha richiamato a sè quasi subitamente il 23 dicembre, esprime la sua ^
riconoscenza a tutti quelli che l'hanno circondata di simpatia nel suo lutto. ?
Ringrazia in modo particolare coloro che
spalarono la neve per rendere praticabile '
la strada il giorno dei funerali, ed il pa- ’
stare per le sue parole di conforto e di
speranza cristiana.
Brualacomba - Massello.
Le famiglie Slallè - Revel riconoscenti
per le testimonianze di simpatia ricevute
in occasione della dipartenza della loro
cara
Cesorina Revel in Stallò
ringraziano tutti coloro che, nella triste
circostanza, le furono vicini. Un grazi» r
particolare al Dottor De Bellini per Fossistenta usata, ai Pastori Sigg, Deodato «
Gamba ed ai vicini di casa, <4
Luserna S. Giovanni 28-12-1950.
EMERSON
Concessionario Pinerolo e Gire.
MARIO AMORE
Via C. Alberto, 4 - Tel 20.61