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'rezzo Lira, 12
Anuo LXXVm - N, 16
TORRE PELLICE, 16 Aprile 1948
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Spediaione in abbonamento polita!e - I Grappo
ELLE
SETTIMANALE DELLA
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>, Vola Edoardo / f T {
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(^utìe le cose vostre j-acctansi con càriià.
PAOLO
Vittorio Suòilia
La santità
della Chiesa
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Leggiamo tjueste parale così iv'te,
così grandi, e subito il nostro pensiero corre cdle Comunità che conosciiar
mo Noi conosciamo e tutti conoscono ie loro debolezze, le loro miserile;
membri elie non lasciano reggere la
loro vita aalia parola dell’Ct angelo,
e che spesso non si curano neppure
di conoscere a fondo e sempre di nuni vo questo, Evangelo; che non sono
ferventi nella fede e nel servizio, ma
sono spesso! <freddti, indifjiprentì, inU
I sensibiU che non si conducono net
r ubbidienza </etìjfe fede, ma, si
conformano) al mondo e ai|to spirito iij^l mondo netta loro conddtta,
nei h>ro interessi, nelle loro, idee, nei
turo che taltioltia, con le
n:.acch)e detta toro vita, o, semplice^mente, con la loro mancanza di vita,
stmrulaù^zapo quelli di fuori e quelli di dentro; che non sanno amare,
non sanno sacrificarsi; non sanno servire. Chi di noi può dire di rton essere nel numero di non contribuire
per pow o per molto o| macchiare la
1 sua Chiesa? E se dcé piccolo ambiente
delle Comunità riguardiamo alfa i)i, tu e all’opera della Chiesa cristiana
a nel mondo a «i siùoà eompsfomesai ^
alle sue infedeltà e adlo sua mancanza
, di coraggio e di franchezza, e ai sudi
^ atteggiamenti spesso equivoci, e atta
fiacchezza delta sua professione ctiìr
stima, potremmo parile didersa>mente.?
E allora? Che cosa bisogna conclUn
dere? Che la parola d^PApostolo
non è vrera? Che la parola dell’Apostolo è igd'csagerazione? Che, una
volta di più c’è uit ìfosso trai la Bibbea e la vita reale, tra ¿Z! messaggio e
la realtà, tra M linguaggio biblico e
il nostro linguaggio) quottidìpno?
Oppure forse, quello che Z’^lpdsto»
lo dice ERA vero, al suo tempp, per
le chiìeso della Giudea, deìll'Asi^ e
della Grecia, fondate d^tta mano inifaticabile dei primi operai di Cristo,
e non E’ più vero al nostro tempo,
per le Chiese detta nostra Europa
vecchia e corrotta,, in cui si è prodotto su vasta scala e da Mecali un inquietante inaridimento dette fonti
della fede e detta vita cristiana?
Che vi sia una differenza radicale
fra le chiese apostoliche e le nostre
chiese addiente è troppo evidente perchè sia il caso di dUsàulesme. Pure
non crediamo che sio| questo il modo
bvfOno per intendere la parola che d
sta dittnanzi. La questione è più profonda.
Se guardiamo bene, è esaStto che le
Chiese del I secolo fossero, dette
Chiese ideali? Quelle chiese che cbbisognavano dei contìnui amtirumb
menti apostolici a non ricaderip, in una condotta pagana della vita, in cui
avvenivano casi sdandllciMi ipome
quello dell’incestuoso di Corinto,
ette non avevttno ancora capito Ìi
senso dell’annuncio di Cristo conte in
Gaiazia, in citi s’infiltravano idee erronee ed eretiche, che eran costituir
te da deboli e da (^sprezzati, in ciS
avvenivano disor^ni TÌìprovevoii perfino nett’atto supremi della Santa
Cena, in cui si avevano dei riguÉrdi
personali e n stabMvMto dette differenze imbarazzmti fra ricchìi e po-'
veti, acme risulta ddtt’Epistola di
GtacontO? A!vevano queste Chiese it*
na digiittà tale da poter loro applicare quello ohe q0 ¿ffee fApdstòlo?
E attaraf Quatte e dove è la Chiesa degna <ttèssere quaUficata ” glo- '
,, Cristo ha amato la
Chiesa... questa Chie~
! sa gloriosa, senza maer
ehia, senza roga o eor
I sa alcuna simile, ma
■ santa ed irreprehsibiI le Efes. 5: ?5-27
riosa, senza macchi^, senza ruga o
cosa alcuna simile, ma santa e irreprensibile? Sevi fosse uim Chiedi
sa che osasse attribuire smz’altro a
sè stessa, dbettanientìe, queste espreissioni sarebbe una Chiese di far
risei, una chiesa di soddlUsfatti, di
tranquiltt, di arrivati, di ricchi s/rtlituali, non la Chiesa dèi Signore
Gesù Cristo,
Se vi fosse, d’aftra parte, una c/ii|ev
sa che per modestia e pgr umiltà e
per troppo reattstica coscienza del
proprio effettivo stato spirituale, rifiutasse di accettare e di credere queste Oisptessioiii sarebbe juna dtieis®
di increduli, privi detta speranza e
della gioia della redenzione, non sor
rebbe la Chiesa del Siffiore Gesù Cristo.
La chiesa che senza farisaismo e
senza incredulità, ijpn lai certezza dei
poì^i ^ ispirit», dice si a queste dichiarazioni, è la chiesa che ccnosée
la remissione dei peccati. E’ la Chiesa la cui trasgressione è rimessa e il
cui peccato è coperto, a cui l’Eterno
non imputa l’iniquità, e nel cui spirito non è frode alcuna. Non una
Chiesa di sarti e di giusti, ma di peccatori perdonati. La Chiesa che gUtisce àdtt’iitesprimiìfille allegrezza di
vedere le sue miserie e le si4e' vergogne coperée dalla veste bianca di Crb
sto. La Chiesa che di fronte a tutte
le accuse di Dio e degli uomini dùce: Si, è giusto tutto qujesto è Vero,
io sono da condannare e non vi è
nutta dì puro in me: MA Cristo rni
ha amata e ha dato, sè stesso per m.e.
La Chiesa che sì ricorda del suo battesimo, cioè sa che pur essendo ingiusta, agtt occhi di Dio è giusta, pur
essendìo peccatrice è santa, pur est
Lezione del 23 Aprile 1948
I due malfattori in croce
Lettutt-a: S. Luca 23 : 39-43; Imparare 23: 39-43.
Il primo malfattore.
L’attnosfera dii odio che càrcondlava
la oreoe dì Gesù era così rovente
che aveva É|nanoo infi|alnun.ato gli
spiriti di uno dei due malfeibtorì cirooifl^ al fianco di Gesù. E nella sun
folle esaspera'zione, tpiiesto disgraziato, benché in preda adì atroce to(rtura e vicino a morire, alzava anche
lui la sua ranca voce per dileggiare
ed ingìuiriare il Signore: Non sei tu
il Cristo ? Salva te steseo e noi! —'
Quand|o Paniima è indùrita, non c’è
nulla che ila pjoisa comn^uolvere,
neanche la paura dleUa morte.
II secondo mcàfattore. Ma l’altro
maUaittore lo sgridiava sdlegpato:
Non hai tu nemmenoi timor di Dio?
Pct noi, questo supp^lizio è cosa
giusta; ma questi non ha fatto nulla
di male.
La sua preghiera. Che cosa aveva potuto ispiirargli diei tali sentL
mienti? E’ lecito supporre ch’egli
avesse avuto precedlèntemente quache conoscenzai di Gesù, che sapesse
qualcosa diella* sua opera santa, della misericordia con cui accoglieva i
più grandi peccatori. Aihmè! questa
conoscenza non l’aveva fèrtnato sulla
via del peccato. Ma nel prooedlere al fianco dici Signore sul cammino del Golgota, egli era stato colpito daUa santità che irradiava il suo*
volto, dàlia djolcezza con cui sii lasciava condluinie al supplizio, djalla dignità e maestà del suo atteggiannento
fra tanto ludibrio di popolo, dalle
sue parole profetiche e pietose alle
donne di Gerusalemme. Ma colpitd
più ancora, sconvolto e profondla*
mente commosso dàlie su© parole
sublimi di perdlono per i suoi carnefici. Era tutta una rivelazione. L’opera della grazia aveva fatto il resto:
aveva fatto dS un malfattore confesso
un uomo pentito, un credente pieno
dii .umiltà e di fede, un ardito testinion© di Cristo, No, non c’è dà disperare mai della salvezza quando
un cuore si apre all’amoiie di Dio, e
riconosce il proprio peccato.
E nel pieno abbandono deUa sua
fedje, rivolse questa preghiera a Gesù: Ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno I Nullai domanda
se non di potacsi affidare alla bon
CHIESA VALDESE
o
<^CET lt>(
sendo containinaVa'-.è pura, pur essendo colpevole e Innocente, pur essendo in ogni sensd riprovevole è irreprensibile. La Cl^iesa che si Ifisciìa
accusarle e rinnovare e
trasformare, c-tmsìilìpre e rallevare
daUai Parola del spo Dio, che vive
detta Parola che Sèmpre (iti nuovo la
crea e la ricrea. ÌM Chiesa che sa di
non avere in ,s(* nessuna delle qualità
che le sono richieste, ma sai di
avere ogni cosai nel suo Signore.
Lm Chiesa' che CREDE.
Tutto questo è inaonempibitt: atta
carne e ai sangue, inooncepibUe atta
nostra mentalità difetta di Evangelo:
è pane ie gioia defìa fede. Alla Chiesa si può soltanto-credere. ’’Credo
la Santa Chiesa vònfessano i cristiar
ni di tutti i secoli. Più «oli guardialmo atta Chiesa- nettai sua realtà storica, nella sua vitas’ quotidiana, in
quetta che dovrebbe essere l’opera
detta sua ubbidienza, del suo àervitto
e detta sua rarità;'^nella persona di
coloro che la rappresentano e la compongono, più le dlefiSe e concrete aff
fermazixmi apostoligihe ci riescono iTiammissibili e mcqrecepttnli. Ma se
guarivamo a Coluiic/ue l’ha amata e
ha dato sè stesso .pat leé; a Cokd che
realmknte la rappresenta, allora nate le cose si trasfigurano e le tenter
bre diventano, luce, e il peccato santità, e l’infedeltà gttistizia e la morte
resurrezione. La ria detta Chiesa è
ta via della FEDE. La Chiesa non
htì nulla fuori détta fede: ma netta
fede, ha ogni cosa.
La chiesa, in tutte le sue comunità,
di ogni tempo, di ogni luogo, in tutte le sue niembra, piccoli e grandi,
noti ed ignòti, la chiesa del Signore
Gesù CristO{, che riede e aspetta,
spera e si rallegra di comparire^ dri
vanti al suo Signore e ogni giorno vive dettai sua Parola, sa che il Signore
viene e che essa, comparirà alla sua
presenza completaniente trasfigurata,
stinta e irreprensibile, perchè ha saputo ohi è Colui in cui ha posta la
sua fede.
Xunffo la via
Quasi tutti ì gforni ci passo davanti. E’ una, bella casa, una. viltetla
graziosa, con uni guardina, Tutt’^ipr
torno corre una siepe. E a render
più spinosa la siepe, il proprietario
ha teso del filp spinato', naturalmente. E così la casa è ben chiusa. I pescai fioifscono orgogjttosì, ì frutti
matureranno in pace. I ... marmocchi guarderanno dàlia strada, per itr
na volta.
C’è anche un. canceÉlo, o meglio
vi sono i due pilastri laterali ma il cancello non c’è ancora.
E sono parecchi miesil thè i pUof
stri aspettano regoli, spranghe e
stecche. La siepe ha fiorito, U filo di
ferro è già arrugginito, ma il concetto non c’è ancora.
Cit sono anche molti uomini che
hm .'frrita cosi. Hanno costruito alle mum intorno atta loro casa spirituale: si SOM rintii cieZ|l/erre» ragiona)-
mento di una rigida osservanza
detta le^ge e detta tradizione, del
oonformismo e detta pietà Hcm
dei io é/Bp p.iccoiia huglqn: tu non
turberai più la mia serenità.
Han detto atta piccola nuttdicenza; tu sei peccato, attontajtaÉi da me.
Han detto alla piccola concupiscenza: tii sei vanità, non c’è più pósto
per te. ^
Hanno Costruito la s^pe e teso U
filo sfànato, ma hanno lasciato or
perto vi cancdtto.
Il cuore è rimasto incustodito.
E’ vero che i ladri cercano kt via
detta siepe e diffiidano dei oartcelB
aperti. Ma e’è un ladria, il grande
ladro, il Ladro con L maiuscola, il
seduttore che passa per i cancetti or
perii.
E quando Vuomo mette M oancelìb, il Ladro è gitó netta casa.
Ma l’EgregAji Signoife voleva proprio che idoy> non diventasse il'suo
Io? Gl.
riè- jSSE--'
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là di Cristo, di neWare nel suo ricordo, alltombra della sua grazia:. Egli
non pensa ad un regno celeste che
h> possa accogliere, lui peccatore,
nella etei-na .beatitudine. Forse 'pon
m nulla del oìelo;: dlomanda solo
che quando Gesù ritornerà in terra
a stabilirvi il suo r^no, egli si ricordi di lui. .
L’esaufttmento. E G^if, oltrepassaiiido maravigliosamente e inCinitammte resauiffiimento d(i quella preghiera, gli disse: Io ti dico in verità
che oggi tu sarai meco - in paradiso.
In paradiso, cioè nel soggiorno del
Cristo glorificato, nel cielo. Non in
un lontano avvenire, ma quel giorno
stesso, appena l’anima sua sarà sprigionata dàl suo corpo mottàle. Quale pace ineffabile dàvè iscendtere nel
suo onore aH’udire una tale promessa !
E quale conforto anche per noi,
quale viva speranza, quale pace serena in quella luminosa parola' che,
attraverso i secoli, seguita a soendcfre dialla croce di Cristo per risoaldà*
re il nostri onori e disperderne tutte
le incertezze deprimenti di fronte alla morte e al nostro destino al di là
del velo: il Cristo che dona salvezza ad ogni quahiiasi peccatore che si
abbandona a lui, in qnaluiique mo
mento della vitaq la certezza sovrana che, allo scoccar diella morte, i
salvati della sua grazia, senza transizione alouna, saranno accolti presso
di lui, saranno con lui, nella casa
del Padìre.
G. BonNgt
Il 1" Maggio Valdese
alla Sea di Torre Penice
Come Io soorso' anno, con un successo
superiore ad ogni attesa avremo la festa
del t.o Maggio aia Sea.
PROGRAMMA
Ore 10,30 : Culto presso alla Cappella
Valdese;
Ore 12 : Pranzo al modo;
O.'e 13,30; Programma giovanile: Reale, Canti, Gare con premi tra le Unioni,
eoe... con varie sorprese,!
L’ianno scorso ifummo circa 2.000 alia
Sea... quanti saremoi quest’anno ... con la
speranza che il tempo sia beBo
Nessuno manchi e cordMe invilo ai Valdesi delle Parrocchie circonvtcine I
2
^ -
i'À'i
DALLE
ANGROGNA (Capoluogo)
L’AssemUliela dfii Ohliiesa, radunata doroetatoa 14 marzo ha eletto come suo nub»
^vo coniduttoir© a ¡Pastore Ed ^ Aiine
^ 2>org|ianio ita d’ora il jbeaveanito © l’ausu^ rio d’un mLmstero pieQo ¡di' benedSzioau; •
di hamno anoh’ess© iportato ¡>Uin - vivente
messaiggio dii Pasqua. Grazi^'a tutt i oollafcoratori ©d al pubblico Invitato ohe ha
nsposto al nostro invito.
reakjn© del Signore é stata' oasi portata anche là dove le sofferenze fisiche cercano di
soffocaire ogni gsoia.
—' La( Conlfieinmanion© ha avuto tacto
domonka dédié Paim©, 21 marzo : sono sta
ti oonfemiati : Malati Amalia, Monnet Giovanna, MaUm Alfredo, Monnet Eli, Long
Paolo, Pons Alfredo, Pons Eraldo, Pans
Oscar e Bertalot Dario. Li guidi lo Spi.. rito d©l Stignore noli© vie dell’ubbildieinzat,
delila vigHanza ié '^iteil’amor dèi prossimo'.
Ili ©ulto dei Venerdì ¡Santo è stato poco frequentato. Troppi dimenticano M giorno della Crodflssione dèi Signor Gesù per
oorrer© al mercato.
Sentìamo di dioiver wnigcaz-iare in modo del tutto particoiar© la nostra Corale che
si è veramente proriSgata, non risparmiando nè tempo nè fatica. Essa ha partecipato
ài ©uM delia Confermatone e di Pasqua
sia a ICapfltaogo che al Seme ed ancora alle tre serate familiari. Le diciamo un grazie sfinceno e la assicurianio oh© la stia partecipaaiane è stata vivamente apprezzata ida
tute. Espriimlllamo pure la notetóa riconoaoenza aia sig.ra Bertalot che ha diretto
la Ooraile .la domen&a di Pasqua al Capoluogo, essendo il Pastore impegnato al culto di Praideltomo.
La sera déia domenica efit Pasqua abbiamo avuto nel Tempio, con inooraggiant©
concorso di; pubbldop, una audizione dii musica sacra e di cori cantati' dalto nostra
Corale. Al Direttcre della Corale, sig. G.
Albarin e a.1 nostro valente'organista, M.o
F. iRivoir, nonché ai. giovani esecutori, rihnoviamo l’espressnione ,, della nostra riconoscenza .per d! godimento spirituale ohe ci
hanno procurato. i
di .nel tempio di Pìnarolo e compatta partee Ipazione alla 5. Cena. Il culto dei Venerdì Santo è stato quest’anno celebrato a
S. Secondo e l’inJriativa è stata vivamente
apprezzata. Infine: . Domenica di Pasqua:
giornata dii allegrezza cristiana e di> cristiana riflessione. Quanto è veramente buono che frateJilj dimqrino ilnsiém©! Potremmo anche diire j che molti fratelilii dimorino
ins’eme !
li culto di Pasqua, completatoì da una
larga parteoi|pazl!oné alia Comunione, è
stato anche rallegrato da -un coro delia Corale, semplice nella sua vivente espressione di fede cristiana.
"Se siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose che sono di sopra, dove Cristo
seduto alla destra di Dio '
LITURGIA DELLA VITA
■ E DELLA MORTE
eppure pensano di potervi riparare,
prendeodo parte al culto .di Pasqua, che
era Infatti molto numeroso, con cdica 200
uditonii. Moitd genitori hanno accompagnato
i loro figliuoli ala prima co.miunione : auguriamo che continuino ad acoompagnarii
spesso anche nelle domenrithe ohe seguiranno.
— Battesimi : Sono stati battezzati ultimamente nelle nostre acuolette di quartìere d bambM : Monnet Delio di Emilio e
Benech. Lisetta (Grò) e Fraschia Claudio
di Lorenzo e Rivedrà Blena (Rivoires),
— E’ stato amministrato il S. Battesiimo a Buffa Nella; ’Danna Graziano; Favout Guido Oliviero, Faygat-Vera Matilde,
Favout Franco, Malan Guido, Monnet Guido; Bellion Guido Guerrino; Roman Federica: Bounous Ada: MourgUa Virginia;
— li 19 marzo ha avuto luogo a S. Seoonido una modesta vendita di -beneficenza a'ilestita dall’Unione delie Madri. Un
buon ifllsuiltaro ha coronato i loro sforzi. Un
grame sincero 'a quanti hanno offerto la
loro coEahor,azione.
fermate in Chiesa. E’ stato iloro rivolto un
affettuoso e otiistiiano augurio per di loro
avvenire. ,-t
— Il Pastore è in partenza per ila Gran
Bretagna, inviiato dialla Tavola Valdése. Egli sarà sostituito durante la sua assenza
dal Pastore Enrico Geymet, al qual© la comunità rivolge il suo benvenuto.
— E’ stato ammlinlstrailoi il battesimo a
Bleynat Roberto Enrico Ignazio di Dino e
di B^one Maria Teresa, • ; a Griot Marilena di Alfredo e di GriM Margherita, e a
Simond Dante di L. e di Cardon L. Il past.
U. Bert di Prarostino ha presieduto il funerale di Ferrerò Teresa nata Piovano, proveniente da Torino. — Dio iMumini con la
Sua prese-nza le c.re della gioia e quelle
del dolore. ,
— ri Pastore Teodoro Balma, di Venezia,
ha parlato a San Secondo di Pinerolo sul
prabfemla della «’Evangeiizzaziona ».
— L’Unione delle Madri di S. Secondo
ha accolto in una tradizionale nitunione .pom'eriidilana le quattro 'giovani sorelle oon
— Domenica sera 4 aprile, il Prof. Mario A. fftìiiter, ha 'fenuito una conferenza
nella sala del'e Attività a Pinerolo su :
« I-a libertà religiosa in Itailia)).
Grazie a questi nostri! amici per i loro
messaggi.
L’Unione dsHe Madri, ha conohiiuso
la sua. attività con una gita a S. Gérmano
Chisone per una visita all’Unione Sangermanese ed aM’Asüo dèi Vecchi. All’Asilo
L a Vo c e delle
tutte ammirarono la buona tenuta dèlia casa, anzi dèlie case, ed espressero alla Direttrice la loro simpatìa con le loro parole
e coi loro doni. L’Unàone delle Madri di'
San Germanol et ha fatto un’accoglienza
oltre a ogni dire affettuosa e cordiale e le
ore trascorse insieme d’ rimarranno come
inddraenticatoiie ricordo. Un vivissimo grazie alIl’Uifione, aiJa sua presidente signora
Ribet, al Pastore ©d ala signora Bertin.
Ckiavia Lily Carmelina di Enriico © di
Agli Clelia (Pradeltorno. Il Signore benedica i fanciulli e i genitori.
ANGROGNA. (Serre)
— 'Sabato 27 marzo nei tempio del Serre
abbiamo invocato la beneddzion.e di Dio sugli sposi Fornerone Emilio (Rosbel) e Pons
Elvina (Eissart). La grazia del Signore oircondii ed accompagni questo nuovo focolare.
Mourglia Emma; Malan Guido; Bertalot
Aldo; Revel Luciano.
Il Signore voglia guidare ne'le sue vie
questi teneri agnelli che gl abbiamo presen'tatoi
POMÀRETTO
Domenica 21 marzo nel Tempio del Serre gremito, abbiamo aocoito nella famiglia
della nostra Comunstà i seguenti giovani
catecumeni : Monnet lima (Buffa), Monnet
Lisetta (Sarsa), Rivoira Élsa (Rivoires),
Rivoira Ser^o (Cacet). Il Signore benedica questi cari giovanii che hanno promesso
di servirLó e di amarLo nella Sua Chiesa
e OMioeda lon» la grama di essere sempre
fedeli' alle loro promesse.
— Martedì 2 marzo ne! corso della riunione quartieraie dçf Coisson è stata presentata al Battesimo la bambina Malan Renata di, Alberto e Elda Monnet (Coissons).
Il Signore bened'ica la bambina ed i suoi
genitori.
— Abbiamo acoompa^iato al campo dei
riposo ; Bounous Maria Benech ; Martinat
Ines; Eynard Caterina ved. Stringai; Benech Gianni - Benech Marcella; Malan Ernestina in Rivoira; Marchina Luigia ved.
Calissano; Fanny Blanc in Costabel; Cgstabel Maria Maddalena; Subilla Maria Luisa.
lA'te fajnjigilie proviat© rinnoviamo l ’eapression© della nostra siimpatia.
— La. Domenica 28 marzo l’annunzio
della resurrezione del Signor© è stato dato
a numerose assemblee raooalte nei temp'd
dei Serre © di Pradeteomo. Buona è sitata
la partecipazione dei tratelfi e delle sorelle
alta -Santa Cena.
— Sabato 3 cotTenite nel tempio de-!
Serre àbbianu) invocato la benedizione di
Dio sul matrimonio di Bertin Silvio (Arpanot) e Malan Bianca (Som). La ^azda e ia
pace del Signore siano mo.'tipMcate a questo nuovo focoiaire che si fonda sotto il Suo
sguardo.
PERRERO ^ MANIGLIA
— Con i suol, Sdgn.ore benedtea il
bimbo Franca Pons di Ulisse e dii Ada Ribét (Mahi'glia) ohe è stato battezzato ultìmamente.
La U.G.V. del Serre ci ha offerto
tre serate familiari mèlto ben preparate ohe
— NeK’Assemblea di Chièsa di domenica 4 aprile la Comunità decideva, aH’unanimità, «fi rimettersi alla Tavola Valdese
per quanto OMioeme la nomina del suo futuro Pastore.
e. a.
— Rinnoviamo fervidi auguri agli sposi
Serverà Violetta (Marsiglia) e Bianchi Edmondo (Padova) i quaH, uniti in matrimonio -nel nostro Tetnp'o si sono stabiliti a
San Martino di Lupari (Padova).
—■ La domenica -delle Palme sono stati
confermati.■nèH’alleanza -dal loro battes’imo
17 catecumeni di IV anno. Essi -sono : Borei Frida -di Adolfo -(Grip), Castagna Elvina
di Giulio (Oiot Inv.), Costabel Rino di
Carlo (Vivian), Coucouvde Ilda di Teofllo
(Vivlan), Coucourde Oreste di Umibert-o
(Clot. Inv.), Galliano Olga dii Gustavo i(Paluiset), Gardiol Ezio, fu Oreste (Fleccia),
fahier Maria Rosa di Emilio (Perosa), Leger Elsa di Giosuè (Paiola). Griglio Elsa
f-u Alessandro (Pomaretto). Maurino Enrico di- Augusto (Maurini). Maurino Giovanni di Giovanni (Castel Nitovc;, Ribet
Remo d: Gi-ovan.ni (Paure). Rinet Wdu ai
Oscar (Robert), Rostagno Pierina di Fetnando (Serre), Tron Iris da Cario (Reyl.
Zanella AUna fu Lui^ (Pomaretto).Aifta ceirimioini'a della Confermazione dt
per se sempre suggest iva ha partecipato la
Corale con il canto di due ninni di circostanza e numerosiii fratelli e sorelBè. U
Signore a-cco-mpagni o-ra questi nuovi membri -di Chiesa preservandoci dalle seduzioni
del mondo e concedendo loro i-a sua preZiiosa bened’ziioo© onde veramente siano e
rimangano fedeli fino alla fine.
bet d’anni 74, dece-duta dopo .lunga e dolorosa matattia ai B'Iegi-erii del Podio.
R4ninov.!a:mo alle faimiiglCe !in (lutto l’espressione d-eM-a 'P.-ostra simpatia cristiana.
— L'Assemblea di Chiesa -del 4 aprile
corrente ha -designato quale nuovo conduttore della Parrocchia H pastore Paolo Marauda con votazione presooohè unaniime.
Presiedeva le elezioni il Vice-Moderatore
pastore Roberto NiBbet.
— Sino stati presentati al S. Battesimo :
Baret Giorgetta di Alberto e di Long Albertina (Faiola); Ribet Attilio di Oscar e di
Rochon Odetta (Robert); Gallian Luigi di
S lvio e di Cassola Gemma (Rocoiateugna),
Long Claudia di Davide e di Gardiol Onorata (Fleccia), Coucourde Ferruccio di Emii'a.e dii Collet Amandtaa i(Ck)i.kiiy.), e Ribet Dino di Flavio e di BertaSmio Maria
(Masseli), La grazia del Siignore accompagni questi fanciulli.
PRALl
LU5ERNA 3. GIOVANNI
— Simpatizziamo con i coniugi Margherita ed Alessandro Ghigo deli’Eirassa i
quali sono stati rallegrati per pochi giorni
dal sorriso del loro picooilo Bruno che il
Padre ha richiamato a sé.
Ci^ltremodo grpidpta è stata nella nositra
Parrocchia la visita di due Pastori provenienti dal campo di evangelizzazione, M Pastore Oreste Peyronel della Chiesa di Napoli, che ha presieduto un culto domenicale, ed »1 -Pastore Rino Batata della CWesa
di Venezia che ha presieduto una riunioine
serale ned Tempio. 1 loro messa-ggl hanno
destato un -vivo interesse nella Comunità
e noi domandiamo al Signore che questo
imeress© per l’opera dS. evangelizzazdlane
non si smorzi, ma sia ravvivato del contìnuo.
ciò Rivoir, e da un coro cantato daiMa no, stra Corale, ha lasciato un ricordo benefico ned riostìi cuori.
11 giorno di Pasqua è stata ricevuta un
altra catecumena : Gandini Franca, Impedita da maCattia dal ' partecipare alla cerimonia delta domenica precedente.
I confermandS sono stati invitati ad un
trattenimento in loro onore offerto dal'a gioventù della Parrocchia che ha voluto accoglierli- in un’atmosfera di gioia e di fraternità.
— Tre conferenze d’Evangel'zzazions
sono state date nella nostra Parrooch’a,
presiedute a Maniglia dal Doti. .Mberto Ribet e a Ferrerò dai signori Past. Liborio
Naso e Oreste Peyronel Che ringraziamo
ocrdialmente della loro vis’ta.
— Nel corso della settimana santa sono
staJi tenuti : un culto lituigico nel temipiio
ii giovedì sera, un culto con predicazione
nel tempio fi venerdì mattina e un culto
nella cappella del Clot Inverso Pinasca il
venerdì sera. A tutti questi culti è stata celebrata la S. Ce-na.
• —- Ai culti delta Settimana Santa la Corale ha cantato alcuni cori sotto la direzione del Maestro sig. A. Pascal il qual© ha
anche presieduto un’adunanza : gli siamo
ficonoscentì.
— In occasione del cinquantenario del
Rifuso, la Corale ha accompagnato, la sera della vigilia, i Potori Bertinattì e Deodaito, facendo seguir© i loro messaggi da
inni e cori die hanno fatto risuonare la nota della gioia e de-la riconoscenza fino a
tarda ora.
li giorno segu-ente il Past. Bertìinattii rievocò la storica data alai presenza della
Coramdssi-one degli Istituti Ospitalièri e
dì numerosi ìtiviitatì.
— Domenica delle Palme ü Signore ci
ha dato la gioia di aorogliere nel seno della comunità, quali membri effettti-vi, 24
catecumeni : Avondet Bruno, Bertalot Elvina, Bounous EU, Catalin Fernanda, Chiavia Riri, Corsoti Lidia, Costabel Fidelia,
Fraschia Alda, Gaviali Alma, Gay Elsa,
Grill Rosa, .Jourdan Riccardo, Lapisa Cesare, Long Giovanna, Migliotti Bruno,
Monnet Iride, Odin Emma, Peyrot Elio;
Forcera Odetta, Revel Bruno, Revel Dino,
Rivoira Bruna, Terraneo. Sandra, Vinay
Lea.
Il culto, commovente e solenne, nella
sua semplicità, arricchito da musica fimente eseguita dal professor Terraneo, accompagnato all’organo da! Maestro Fermo
— La Comunità si è preparata alla celebrazione della Pasqua mediante la trattazwne di argomenti spedali nelle riunioni
quartìerali © mediante una serie di riunioni
al centro, presiedute dal Pastore Bertinatti.
Il culto serale del giovedì santo, frequentato -da un buon numero di persone, d ha
idato rimpresslone di rispondere ad un bisogno sentito. Non così quello del Venerdì
Santo cui ha partecipato una scarsa assenir
bica. Cd auguriamo vivamente che anche
questo culto di commemorazione delta Passione e delta croce del Signore possa esser© per Tavvemre più frequentato.
Ili culto del giiomo di Pasqua ha raccolto
attorno alla Parola di Dio un’assemblea
imponente, forse più numerosa ancora che
non il 17 febbraio. Ne diamo lode ai Signor© e diiedfamo a Lui -di vivificare nei;
cuori la Parola che abbiamo udita. La Co^
rale ha concorso all'edificazione con un
coro di Pasqua e un inno di commiato al
Pastore in procinto di partire per la missione affidatagli da'la Tavèta. Ottima la partecipazione alla S. C«ia.
Nèl pomeriggio di Pasqua i Pastori Bertinattì e Deodato hanno celebrato un culto
con Santa Cena al Rifugo, coadiuvati da un
gruppo della Corale. La ©oia della R'sur
PINEROLO
— I culti delta Settimana Santa si sono
svolti con la parteoiipazione di belle, numerose assemblee. In un’ora come questa
in cui abbonda-no i discorsi umani ricchi
di promesse e, purtroppo, anche di il'usioni, l’Evangelo della croce e delia risurrezi'one racchiude un messagg'o di grand©
serietà e di grande attualità. D o conservi
nei cuori di tutti i fratelKi .la Parata che è
stata annunziata e la faceta diventar© una
potenza di risurrezione ad una vita nuova,
edificata sul nome e sufi’opera di Gesù
Cristo.
— Particolarmente solenne è stato il
cultg di Pasqua. Ne! tempio gremito dii fedeli ha riecheggiato il raessagg’o' della risurrezione del Cristo e veramente sentito
è stato ili bisogno della comunione con l’etemo Vivente. 248 fratelli e sorelli© si sono
awitìmati al tavo'o della S. Cena in quella cccae’one dandè tmia ifervada itestjmonianza di fede. La Corale ha fta-emiente eseguito un coro di circostanza che ha oontnbuito a rendere più solenne quel cu-lto
di Pasqua. — Possano le 'mpressioni ricevute fa quella occasione e la comuni’one
realizzata con il Signore con i ifrateiild esser© durature in tutti .per la g'o.!ita di Dio
ed il bene e.t©mo delle anim.e.
La regola.re visita di Chiesa è stata fatta
dal pastore Neri Gtampicoolli, la domenica
14 marzo. Egli ha rivolto un messaggio ai
giovani, ha visitato la Scuola Domenicale
ed ha presieduto >il culto-. Gii rinnoviamo i
nostri ringraziamenti per la sua gradita e
benefica v:ls'’ta.
— I! Venerdì Santo sono stati confermati i seguenti catecumeni : Grill Alma, Grill
Dina, Pascal Alda, Ribet Rina, Rostan Eiena, Blanc Pasqualino (proveniente dal
catto!icesiimo) Garrou Beniamino, Ferro’ Emilio. Peyrot Giovanni S-f.efanq, Peyrot
Guido. Ribet Guido e Rostan Luigi.
Il Siignore voglia Pare di egnuno dt e=si
u.-rra p'ietra vivente per rediflcazione deillà
Sua Casa spiri-t-uale.
— 1 culti della Settiiraa-na Santa sono stati ben frequ-entaiti. Molti -fedefi. si sono avvicinati alta Me.nsa del Signore ¿1 giorno di
Pasqua.
— Abbiamo accompagnato al campo delll’estremo riposo terreno, W 24 imarzoi da
spoglia mortale -di Poet Giulia nata Jaher
di anni 79, deceduta, dopo breve malattia,
al Chiianavasso di Inverso Ptaiasca, © il 25
marzo quella di Pastre Giovanna nata Ri
— Hanno ricevuto ri San-to Battesimo :
Leger Amata e Ferruccio di Or-est© e di
Rostan Margher’ta e Blanc Dolly di Pasqualtao e di Grill Surry. — Il Sigi,,;.r©
spa-nda le sue bene-dizioni' su quei piccoli
fa-nciuffli.
— E' giunta -da New-York la dolorosa
noCiz’a d&'Ja 'dipartenza dii Garrou Maria, di
anni 55, orfi^in-ar'a dèlia Vi'ilà. Al padre novantenne ed a.i parenti lutti la Ch'esa esprime la sua più sincera simipatia cmisttana.
PRAMOLLO
— Una picco’a classe di quattro catecùm-en' soltanto è giunta alla confermazione,
la domenica delle Palme : Cauda Liliana,
Forneron Claudina, Mathieu Fernanda, Pascal Vanda. Un quinto catecumeno, Gar.
diol Ezio, è stato confermato nella comunità di Pomaretto.
Abbtamo dato loro la mano di fratellanza nella Ch’esa di Gesù Cristo, fiduciosi
in Colui che può, « mediante la potenza che
opera in noi, fare infinitamente al di là di
quel che domandiamo o pensiamo ».
— Abbiamo acoompagjiato al campo del
riposo la spoglia mortale 'dèi nostro fratello
Enrico Sappè del quartiere delta Ruata, di
anni 69. Esprimiamo ai faamilliairi la nostra
viva simpatta cristiana.
— SI sono unte in matrtmonto Claudio
Bounous e Anna Long, entrambi del quartiere di Pomeano. Rtanovltainio loro i più
fervidi auguri di vita felice sotto lo sguardo
del Signore.
ta d]i più alla COinun'tà che v’è un solo
Signore ©' Salvatore, Cristo Gesù, <( dato
per le nostre offese e rdSusciitato per la
nostra gliustiflcaz’ione »' unica speranza di
redenzione e di vita, per noi e iper rumani'tà tutta.
Buona è stata la partecipazione alla Santa Cena, cèlebrata nel culto del ^ovedì sera ed ita quello di Pasqua. La Gonale ha
datò il suo valido apporto alla saleraiità di
questi cute; eseguendo.cori di' circostanza.
Atmosfera raccèlta la sera dèi giove
^ I culti della Settimana Santa, molto
ben frequentati, hanno ricordato .una vol
—• Con piroflonda gioia abbiamo assootato
alla nostra Ohiiesa 10 gièvanì ohe avevano
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4xitnj)du'to il loco coeso regolare di oatecbi..emo; pochi giorni ipnitoa^ Mia loro j^oonilor[!' '.tnazioac essi baanQi dato dSfnnanzii all' Con|j;- -stglltio dii Chiesa, non più un esame di conoscenze caitedhetiKshe, ma on riiusclto sag<
,g>o deiie doro coniviinzioni pensonalii circa
i punti fondanueinital delta fede cristiiaina
Chiediamo ora a iWo di fortìfiicare nella
;graaa e nella> fedeltà questi cari gtovani
ohè hanno ratificato il loro battestaio : Mef.dina Peyronel, Aia Sappè, Lilia Long,
Bianca Reynttud, \?lirfina JaMer, BcntipÌpL
meo Beux, Valdo Bounous, Bruno Rey.naud. Nino Long, Renato Gardiol.
PRÀROSTINO
'j - ■ I •. ' A'. 1
— Ai nostro culto deilla Domenica delle
Palme, diinanzi ad una Ibuona assemblea,
sono stati ammessi come membri di Chiesa 16 glovaàu e giovanette che avevano
termdinato il loro periodo'd’istruzione religiosa.
• .?{««■.» i.«K. t3rrl''-.'3f '
Conceda" loro 11 Signore di essere fedeli
alle promesse fatte. ■
servire la Chiesa con Jtedeltà e spirito di'
consacrazione. i .v.
— U 28 gennaio un lutto pantiicolarmeate
penoso rattristava la famiglia di Balma Giovanni Enrico, dell® Rìmss ; il tanto atteso piccino, Luciano Desiderato, tornava' al
.U'''"** V" ■ ••• ..-'.‘ir ‘-A;
ciclo appena nato. A3 padre ed alla madre
rinnoviamo Itospressione della nostra' fra-*
^terna simpatia, noordando toro la promessa
di OfliSto : icè volere del Padre nostro che
è nei cieli che neppure uno di questi piceli 'perisca ».
S. GERMANO CHISONE
— Nello spazio di poco più d’una settimana ci hanno lasciato per una vita siupeK riore, due cari membri della nc®tra Comuma : Ribet iLudgla nata Peyronel (ByoohiSardi), di anni 51, dopo breve malalttia;
Bounous Giovanni Bartolomeo (Pomeano),
di anni 58, provato da lunghe e gravi sofferenze.
I nostrii culti della Settimana Santa,
con la partecSpazlone dell® nostra Corale
e la celebraz’one delia S. Cena, sono stati
ben frequentati.
. Dipartenze. L’8 mairzo. Jahier Rita Adele
di Enriico e di Sappè Ilda, della Ruà. Dopo
solo 11 mesi lia lasciato per le dimore celesti 't suoi genitori ohe tanto l’avevano aspettata e tanto .ramavano.
Impieigati delle Offloine di Villlar Porosa e del Cotoniflcio di ISan Germano per
il ricco pranzo di Pasqua. Un. grazie speciale agli organi'zzatori della sottoscriziDne.
— BATTESIMI : Romana Roberto e
Luciana di Luigi, Usseglio Anna di Alessandro, Gardiol Rino di Olinto.
Erano entrambi slnce'ramente affezionati
.alla loro Chitesa, e ringraziaimo ®. Signore
per la fede eh’Egli! ave va loro datai, e dii cui
hanno saputo dar prova in vita e nel dolore. — Alle famiglie duramente afflitte da
— FUNERALI: Plavan Enrichetta,'M.
anni 65 (Riccairda). Si è spenta serenamente dopo alcune settimane di infeomità. Bertalot Susanna ved. Odino iddi anni 79 (Fontenette). 'Deceduta improvvisamente in tarda età. Monne* Daniele, di anni 84 (Vutè). Spentosi dopo alcune siettimane di penose sofferenze. Gardiol Rina di' Olinto
Il 16 marzo Bouchard Elsa dell Saret delle Vigne delle Chenevières. 'Dopo due anni di malattìa', in un’'alternativa di. rimari* e
di grandi speranze, ''n età dì 18 anni, la
sua vita quaggiù è stata tooncata per proseguire nell Patria e'temà.
LI 19 marzo Melano, Elia dell'Asilo dei
Vecchi, originario di Pitiierolo.
Ili 26 marzo Gardiol Virginia nata Beux
di Villa, nel suo 81.o aóno. Si' è addormentata nel Siignore dopo una Itutga vita della
Il Bazar ha avuto risultati molto ralitt. Più bello ancora d«ll'*incasso finanziario è stato lo spirito di gioiosa colilab'orazaone ed il concorso di molte buòne
volontà. .Come abbiamto annunciato l’introito sarà devoluto alle varie casse dell’opera di S. Germano, e specialmente alla Cassa Immobili, per le necessari® riparaziond agli stabili. Rimane adunque invarilato e inalterato il dovefr® di ogni membro di cti'ltesa di versare la oonitriibuzione
annua in ba^e lad una giornata dii iavioro,
per rispondere aitrap.peBo dtelllia Tavola. I
pochissimi che non l’hanno ancora fatto
non atte-ndano un altro richiamo.
Comunità
VILLASECCA
-questi lutti porgiamo nuovamente l’espres- '
sione delia nostra cristiana simpatia.
(( Be'fledetto sia Iddio, il Padre del nostro Signiór Gesù Cristo, il Padre dtellte misericordite e l’Iddio 'di ogni! consolazione, il
qua'le ci consola ogni nostra afflizione»
(2 Cor. 1 : 3).
(Saret). Un fiore di bimbo, rapito alTaffetto
dei sudi cari all’e'tà di mesi 7.
■ Rinnoviamo alle famiglile ne! iutto l’espresslone della nostra simpatìa ® chiediamo al Signore di 'Spandere le Sue consolazioni su tutti co'Oro .ohe sono neM’affUzione.
R O R À
I culti. .del periodo pasquale sono stati
■geineralmente tìsisali ben flrequeoitiatii e ci
hanno offerto spesso la >consoilairLte esperitenza di' quella benedizione divina particolare
che 'riiposa sul'e- assemblee 'dei credenti.
La Domenica delle Palme, vennero amAtmessi alla 'Ch'esa alcuni nuovi fratelli di
Rorà , e di altre Chi'.ese sorelle : Duroni
Cantón Giorgio, Rimira Irma e Duroni Evaldina di Rorà; Bertalot Renzo di Ivrea;
Benecchio Eraldo di Torino; Rivoira Gictvanni de! Villar,
II Culto di Pasqua, solenne e radiioso,
ha fatto risuonare una volta di più M suo
messaggio di risurrezione ai nostri orecchi,
Nulla di speciale da sottolilneare, come in
tutte le cose feiki' e ben 'faitte, dove ogni
dettagl.o sarebbe 'meritevole di rilievo perchè 101» è stato ottimo.
La Cora'e diretta con uno zelo perseverante dal siiignor Giorgio Baimas si è prodigata con uno spiri'to' di sacrificio ammirevole neirabbeil'lire serate, solennità e gite
■cqn i suoi cori. Per sostituire la gjoveniù
assente sii mobiititarono padri e madri di famigli ia e convennero da Rumer, da Mou*
iou'rc e da P'amprà per dedicare allo studio dei canti, dopci la giornato. di laiticos.T
lavoro, le ore della notte, fino .tHe urta ed
-alle d'Ue per rincasare dopo un’altra ora di
marcia. Bravi ! Nessuna fatica è vana nei
Signore.
-AI mattino culto presiteduto dal nostro
pastore, partedipa'Ziloinie idtella nostra corale, presenza di moltissimii fratelli fra cui
alcuni provenienti da local'ità assai 'lontane.
Il messaggio, considerando ila celebrazione ohe in quel giornoi '1 mondo cattolico
faceva di 'Giuseppei, richiamò il’àtitenzibne
suirinsegnamento che Giuseppe, come ogni
altro personaggio del Nuovo Testamento,
può dare ai credenti.
'La 'partenza ci trovò con il cuore pieno di
gratitudine iper i fratelli dii Ivrea che ci
hainno dato occasiione di trovare, durante
una giorniafa in fraterna oomun'ione, un’atmosfera conciliante pace al nostro animo,
ardore ed entuS'''asmo ai nostri propositì per
l’iattività futura.
Come cantammo alla stazicne al momento 'del commiato: et C’est Diieu qui pteut.
'mêler encore nos routes, s’il le veut —
Restons unis, joyeux,' fervents, pour l’heure du revok ! ».
Giorgio Balmas
RODORETTO
( VISITA ALLA CHIESA DI IVREA.
Con,siCii della neoessd,tà dii creare e mantenere .per mezzo di reciproche visite contatti diretti fra chiesa e chiesa nelle Valli e
sopratutto fra chiese delle Valli e ch'ese
ne! campò della Evangelizzazione, dòpo la
visita .a San Germano, droa venti' di noi,
facenti per lo più parie dell’Unione © della
Cioraile, si sono recati a visitare la Chiesa
e l’Unione di Ivrea.
Poche ie ore trascorse col pastore Ri"voira e ocn 'la sua Chiesa (arrivati verso
sera si 'ripartì nell primo potmenli^iio dei
giorno seguente) ma tali' da permetter©
l’ospitalità eincomiiabille e la cordiailità com: movente degli eporediesi ed' un sanò entusiasmo da parte nostra, un siimpatìco affiatamento che 'ben raramente sii può raggiungere in un tempo talvolta maggiore ancora.
Alla seira durante u na ri unióne dei giteivani nella picicola, ma accogliente, sailà di
■culto, semplici messaggi eetemporaneìi del
nostro pastore, del .pastore iRiviOka, del sig.
Baimas e di atounì giovanii. Fra un mes■ saggio e l’altro atounì cantii della corale. Particolarmente g;radi'to agiti osp-tl il
racconto delia celebrazione del XVII febbraio fra di noi. I fratelli di' Ivrea di hanno
resi iparteoipi de! sehtìimento profondo con
•cui essi guardano aMe Vaiti : la loro ammirazione ed ffl 'loro amore per tatto quanto
"le riguarda è stai© par noi esempio anano.nitore.
La commemararione 'del XVII febbraio
è stata vivamente sentita in questa comunità : il culto affoilato e seriamente seiguiito,
ie simpa.tiche reoite dei bamb’ni, ili pranzo tradàzionale in un ambiente sereno e serto, tutto ha con'trifouto a 'rendere quella
gionnata iparticoiarmente solenne; il riicordo di questa celebrazione ecceaiionaie non
svanirà tanto presto, ci auguriamo. Molto
gradita è state la presenza, un po’ per caso, un po’ per forza, del pastore Tullio
Vinay, che iha rivolto nn messàggio alila
oomunà'tà durante il culto. Al pranzo, malto bene organizzato nel villaggio di Fcaitane,
hanno parlato il sindaco di Salza, P. Augusto 'Genre, ii pastore Tullio Vinay ed il
pastore locale.
— Domenica 22 febbra’iQ 'la nostra fiilodrammatica ha riscosso un vivo successo
con una recita assai bC'n condotta : la figlia
dell’Anziano, cui! hanno fatto seguito un
bozzetto storico e due farse estremamente
comiche. Ai nostr® attori, malti de'! quali si
lanciavano per la prima volta sulle scene,
rinnoviamo sinceri compliimenti.
— Il 25 fe'bhraio un'alltra gradite visita :
il sovrintendente A. Ribet ha parlato, ih
dùe ■ riunioni quartierall, dell ’opera di evaegelìzzazi'one. Olii esprilmiamo la nostra
viva riconoscenza.
— Due diaconi' sono Stati insediati nella
loro carica, venendo cosi a completare le
fila del! Concistoro; essi sono Giovanni Barai per il quartiere di Serveii, e Renato
Tron per i quartieri di Amaud e Rimas. Il
Concistoro ha accolto fraternamente questi
due nuovi membri, ed augura loro di,poter
quale ella aveva ricevuto, prove e gioie con
l’anilmo sempr© volito al Signore.
'All© famiglie visitate da questi lutti, e
in modo 'particolare a quélie per le quali le
■separazioni so'Ho state più dure da accettare, vogliiamio esprimere ancora la profonda .simpiatia 'della famiglia dei credenti e
rincoraggiamento frateimio.
Le celebrazioni della Settimana 'Santa
hanno ria/ccolto notevoli uditoit mela Casa
del Signore, tanto ffl di dte'lile Palme, quanto a)l Venerdì Santo edi a Pasqua; la Coralina de'TUnionie, che va .progredendò, ha
eseguito con generale soddisfaziioMe ili
« Gloria » di Lauber.
— In un’atmosfera . raccolte sono stati
ctelefaratìi i culti della Settimana Santa. li
rinvio - dolila Confermazione te detia prima
' Comuniiione a Pen.teooste non ha tolto solennità alle asseimbilee. La S. Cena è state
distribuita la sera dei Giovedì (Santo e a
Pasqua, la Corale hai Canteto duc' volte.
— Sono stati confermati in chiesa 1 seguenti catecumeni: Barus Ernesto, Bertocchlo Cesare, Bertocchio Felice. Massel Arturo, Menusan Roberto, Peyronel Livio,
Vinay Daniele, Bounous Enrichetta, Bounous Ester, Genre Olga, Giacomino Elena,
Poet Mirella,
— Visita, Il 24 febbraio la 'ChiOsa ha ar
vuto 'il ‘privilegio d’udire il messaggio del
past'ore L. Naso, iper ili qualfe ancora to
ringraziamo.
Ai ‘molti malati iimpediti^di venire al tem
pio è andato spesso il pensiero affettuoso
della fratellanza. . .
I messaggi della Parola di Dio sono stati degli appelli serii ali© coscienze. Troppo
seri? La Settimana SaA'te, i tempi che attravers’lamo, .lo stato della nos'tra Ohiesa e
dell© nostre anime non li giUstifloano forse, anzi non K esigono ' essi ?
-— La Direzione e i Vecchi delti Asilo
ringraziano nuovamente gji ctoerai e gii
— Atti Liturgici, Battesimo di Peyronel
Vanda 'di Cesare e di 'Peyronel Bvelina.. —■
Matrimonio di Giacomino Enrico con Bete
rus Ida, — Funerale di Peyronel Maddale.
na ved, Peyronel (Cofulèt) d’anni 80; si
può dire che la nostra Sorella è stata di
eddiflcazicne per la sua fedte' flliale in Dio,
così nella sua lunga degenza' come in tutta la sua vita.
Agili affliitti, 'la nostra simpatia fraterna';
e irnnoviamo auguri di bènedii'aicne a chi
è nella gi'a'a.
TORRE PELLICE
La Settilmana Sante è stata un periodo veramente ri'Oco di benedizioni', crediamo poterlo dire non sáltenlo perchè così soigliono dire le 'oronadhe 'diognii anno in questa
stagione, ma perchè qua'cosa di' benefioo,
d’ediiftcante c’è veramente sitato per la
nostra Comunità.
Avevamo lanciato un appèllo per un
Culto di .preparazione nella settimana precedente, tutti vi erano invitati, ma in modo
particolare avevamicii chiesto ila presenza dei
catecumeni confermandi e delle loro famiglite. Abbiamo constato con gioia dalla risposila al nostro-appello che molti avevano
capiito, ed .apprezzato riniziativa. La Settimana Sante ¡poi è stata densa di attività
e di culti, tutti indistintamente molto ben
'frequentati! :
iDomeniLca delle Palme. Saluto a Gtesù
che viene ! Confermazian'e d’ un bel gruppo dì 44 Catecumeni cui si aggiungerà nel
corso della settimana 'l’accettazione d’un
giovane convertito dal romanesimo.
I! Culto è stato alquanto lungo, come è
naturale con tónte confermaziioni, ma per
oirca due ore una Assemblea compatte che
gremiva il Tempio in ogni ordine dii posti,ha seguito Con attenzione profonda e commossa. Abbiamo sentito, e imolti dell’Assemblea ce lo hanno detto, abbiamo veramente sentito una partecipazione vibrante
della massa dei fedeli al Culto.
La sera del Giovedì Santo, Culto di Comunione. Ogni anno questo Culto serale
gareggia con quello dell’ultimo deU’anno
per il gran numero di partecipaoti aCla S.
Cena. L’ora raccolta e propizia ha fatto,
assieme al valore spirituale della serate,
di queste due Comunioni le più frequentate, Quest’anno non si è certo smentita la
bella tradizione.
Venerdì mattina per il Cttito titargico
non si poteva certo attendere un <( pienone» data l’ora d©' giorno lavorativo. Abbiamo però avuto la grand© gioia di vedere
come questo Culto abbia avuto successo
dopo il tentativo dello scorso anno. L’anno scorso avevamo una assistenza alquanto «dotte, ‘quest’anno ©ra raddoppiata e più,
sino a raggiungere la presenza normale di
un Culto Domenicale.
Venerdì sera siamo sa'Htì al Tempio dei
Coppieri. Sempre suggestivo di vecchilpi
tempio, tanto più di notte ! (dobbiamo però
al più 'presto .provvedere ad un impianto
fisso di luce!). Moltit si avvicinarono aMd
Comùniiione con il calice comnin© ohe al■ cuni anoota non senza ra^'oni préferiiscono.
A Pasqua nuovamente e più ancora che
nei Culti precedenti la Chiesa s’è riempita sicché moltissimi hanno dovuto assistere a tutto il culto rimanendo in piedi.
Quello però che ci ha colpito ed ha dato
l’indice del risuliteto spirituale de'la Settimana Sante è stato il fatto òhe ala Comifnion© l’Assemblea si è presentate ih mas- sa» alila Sacra Mensa. Negl® alltri: anni,
purtPeppo, la Comunione del giorno d!i Pasqua non era dell© più frequentate : verso
mezzogiorno parecchi avevano frette... molti avevano già partecipato alla Comunione
nel corso della settimana © non intendevano ripetere... Quest’anno il Signor© cd ha
ha dato la grand© gioia di vedere la grand©
maggioranza dei presenti non so'o rimane
re sino àtla fine della funzicne, nia prèn-'
dere parte alla Comunione con una affluenza che, a dettai anclhe >degtii anzìailt
più sperimentati, ha toccato il massiimo mai
visto nel Tempio di Torre PeBice. Centmalia © cèntitiàia ^ ledelii sii sono suocedrti per oirea un’óra dinnanzi alla Mensa
ed hanno dato una testimanianza vivente
della loro comprensione del valore di Pasqua. Il Slittare ria lodato per questa betia.
ntainifesteziane, vivo esaudimento delle pre-1
ghiere con le quali ci eravamo preparati' ©d
avevaimo domandaito a Dio darci una ftesqua ohe ih'dicass© veramente un risveglio
al soffio dello Spirito dCl Signore,
MATRIMONIO MENNONITA : lasciando al'la prossima c< Fiaccola » di parlare degli atti (liturgici' del perioo, non possiamo .però passare sotto silenzit» il maitrimonio Mennoniità' di dòrnèfiitea 4 aprile.
Gli Spo® erano HammefLiRoberto Cario
e GaTifflaitter Doriis Gene, 4uest’ultima monto conosciuta nel nostro ambiente ove ha
esercitato le sue funzion* d’infennnera per
'paercchi 'mesij. La voce is’era sparsa dia
tempo, tutti volevano .prendere parte, tutti
volevano esser© presenti, non soltanto i valetesi, ma gran parte della popolazione cattolioia anch’lesisla deisdldterosa dii dSmosiralre
in qualche modo la sua riconoscenza ai
fratelli mennoniti.
Il matrimonio è stato celebrato m ilingua inglese dal Pastore Ayassot seguendo
un ordine liturgico che è risultato una felice 'fusione della 'liturgia Valdese e dii
quella Mennonite. Hanno cantato la Corale, 1© Orfonell© ed un assolo di 'Dick Betzingher. EranO' presentì oltre ad lun gruppo
di Mennoniiti venuti anche da lontano, il
Console degli Stati Unitìi a Torino e la sua
gentil© Signora.
iDire che la Chiesa era gremite è quasi
poco (un aimeritaano ci dibeva a causa della
calca : « è peggio di una (partita di calcio»)
ma ciò non ostante, sebbene molti non'pote^ero comprendere 'lo svolgersi deiie cose a causa della lingua, ii Servizio, durato
circa un’ora, è stato seguito con profonda
attenziione, con un raccogjiraento che ha
fatto onore oH’Assemblea la quale, a prima vista, avrebbe dato poco affidamento a
causa del soverchio numero dii curiosi.
— Nella stessa giornata abbiamo avuto
al nostro Culto in Francese (Pastore Ayassot) la partecipazione dii un gruppo di Svdz- ■
zeri in visite alle Valli dalla Parrocchia (£1
Aigles e viciniori. Gmdatì dal loro pastore
signor Chapuis. Aititi luo^ hanno visitato
i nostri amici malgrado la brevità del soggiomo, ma volilero celebrar© © partedipare
al Culto in Torre e te sera avere con. noi
un trattenimento nel qual© sotto te presidenza de! pastore, il professor A. Jalla diede una interessaatissima lezione dii storia
valdese ed 11 pastore Qhapuis ci parlò ini
m.ecto estremamente interessante di Atgles,
della sua storia, antica e recente, sia secolare che sopratatto religiosa'.
RICORDIAMO ORA :
Ogrji doimelniica mattina : Culto alle ore
10,30,
Ogni giovedì sera (nel tempio dopo te breve iparentesi d’esilio invema'e) : ore 21
Culito con meditazione seguila sui Salmi.
Invitiamo con insistenza a quei culitii serali tutti quelli oh© :
a) non possono partecipare regolarment©,
per ragioni di forza maggiore ai' Culti dbmenicali;
b) pur 'partedipando ai Culti Domenicaili
hanno abbastanza t-empo e sopratatto zelo cristiano per desiderarS’ un’ora di raccoglimento con i loro fratelllii nel mezzo
della settimana.
— Le riuniion,i quartieralii che si succedono regolarmente avranno termiine con la
fine del mes© dh aprile.
—- L’ultìima domenica di Aprile avremo
la ipreannunciaite visita di Chiesa. Ne abbiamo stampato il programma sul’ultinte ■
Fteooola e non stìamo a ripeterci. Ricordiamo solo la cosa con la speranza che baati.
VILLAR PELLICE
/ culti della Settimana Santa hanno raccolto nel nostro vecchio tempio dell© belle
assemblee che, m modo impressionànte,
hanno fatto reailizzar© quel?© che potrà diventare la nostra comunità quando io Spirito del Signore soffierà su tattii i lucignoli.
— Al culto* serale di Giovedì Santo, è
state ammessa nella Chiesa, provenieoite
dal cattohceslmo, te sorelite Alma DavitStringaSti del Teynaud ohe, dopo te professionè della sua fede evangelica, partecipava
circondate dalla fratellanza, alte Cena del
Signore.
■ Al culto di Veneidi Santo, davanti' alla spirituale visione della croce redentri(Oe,
17 catecumeni hanno confermato . te promessa del loro battesimo © 9 hanno ricevuto, in seguito alte .professione della lorò
fede, il batteglinio cristiano. 24 del nuovi
ammessi si sono, al culto di Pasqua, litoerameu't© accostati alla Mensa del Signore.
Questi giovani, che tatìS nacoonteadSanso
all’esempio e alle preghiere della fratellanza, sono: Roberto Armand-Hugon, FiOr
re Arduino, Renato Baridon, Davide Bertinat. Felice Davit, Giovanni Stefano Davit,
r
4
L'ECO'DELLEVALLl VALDESI
Yvan/ie Davit, Luigi Fontana, Lidia Garnier, Renato Garnier, Gtddo ßeymonatj Anite Gonnetfi Ernesto Gönnet, Paolo Gönnet, Enrico Jahier, Giovmni Dan. LausaTOt, Laura Paola Marauda, Paolo MicheUnSalomon, Attilio Mondan, Bruno Monnet,
Giovanni Pascal, Samuele Pascal, Susanna
Peyronel, Marina Rivoira, Silvio Toum ed
Ettore Volpe. ^
— I oultì, di Giovedì e Venendì Santo e
di Pasqua sono staAi aJiri<scliltti dàll’ottima
esecuzione, da parte delia ConaJe, di limi
e Cori di drcostanza.
Queste oelebraziioini si sono concluse, la
Domenica 11 coir., netóa tradizioiiale, riUscitìssdima festa <M benevenuta, offerta dalle
Unioni femminili ai nuovi aramessli nella
Comunità. Insieme ai nostri cadi catecumeni, diciamo ancora un vi<vo graziie a tut
te le sorelle ohe, non invdno si sono affaticate ,pw la^peirifetta riuscista di questa itìu-1'
mione familiare^ e uit seqlàto ringraaiiameintd pure ai^ Comuniità mdditna del Sentìer,
per i messaggi affettuori ed' i gradito dono
inviato a tutti i nuovi ammessi nella Chiesa.
Voglia il Signore rendere efficace e durature 'le salutari impressioni ricevute iin
queste luminose giiarnate, <te tanti veodii
e nuovi catecumeni di Cristo. !
i vincoli die si sono oreaitii si rinsaldino
sempre pi>ù e ohe possiamo ritrovarci imiti per la testiimioinianza nel servitilo del’unioo nostro Signore, A’
Dàl
— Nuovo focolare. M 20 marzo abbiamo
avuto la giiolta di celebrare, nel tempio, ii
matrimonio di due antdohi catecumeni :
MoHfo Luciano Giuseppe Geymonat .ed
Ughetta Margherita Bouissa del Teymaud'.
ffilmoviamo loro l’augtirio Ifiratemo d’una
vita illuminata .dalla fede e dairamore cristiano. .
Sud America
COLONIA VALDENSE
DALL'EÏANGELimZIOHE
COAZZE
Sul campanile della oattadraHe di Coazze
sono scritte queste brevi parole : « ognuno a suo modo»; sii sarebbe tenta#, leggendo queste .parole, di credere che questo è
il paese della più grande ISbertà di pensiero e di reJigione; ma non è pneo'^amente
così perchè l’Evangelo è tuttona annunziato
con difficolità; nei tempi antidhii', data la
vidlaainza Con le Vafii Vaft&si, questo paese ÍU teatro di grandi persecuzioni, ed il
lungo elenco dei martìri dela fede ne è
anoMia la prova; ad ogni modo del motto
che si legge, pur riguardando scilo il gene^
re- dS (tostruziione dei campanile die dette
luogo a varie discussioni nel passato, ci
piace far cenno perchè più dùina volta ci
ha dato lo spunto ad alcune osservazioni di
ordine spirituale e, non ultima, quella del
Signor Gesù quando disse ohe lo Spirito
soffia dove vuole I
In questo paese di grande viMeggiatura
(oltre 700 m. d’altitudine) dbbàamo un’ottima Congregazione Evangelilcai, die sì è
sempre distinta per zelo e generosilà cristiana; da circa anni l^Evangdo vi è
predicato con profitto ed un bel tempio accoglie ogni domenica una vivente Congregazione; imo dei tre Pastori^ di Torino ne
ha la responsabilità, ed alternativamente
con d^i anriani, vi presiede i) culti, trovandovi sempre una dolce oasi di pace e
di riposo spirituale nell’accoglienza, fraterna; vari di quei! membri srnio emigrati all’estere ma non dimenticano MAI la loro
chiesa di ori|^ne; la chiesa che dantribuisce
generosamente per tutte le opere cristUme
è ora affacendata nella ricerca d'un harmonlum che perinetta di accompagnare i<l canto dei nostri Inni e di cui è priva da alcuni
anni... per fatti di guerra, ohi ci vorrà
aiutare?
H ignore voglia continuare a stendere
la Sua 'Divina Benedizione su questa ormai
vecchia e fedele Congregazione.
ROMA (Piazza Cavour)
Un sòmp^tìcio rficevimdnto hai iraooolto.
Giovedì 18 marzo, un gruppo ^ amicai, nei
locali deMa neonata LIBRERIA VALDESE
a Piazza Cavour, 32.
Facevano gli onori di casa lil Cav. Uff.
Giovanni Messina e la sua gentile Signora,
alla cui' iniziativa si deve la nuova libreria.
11 Pastore Paolo Bosio ha portato la piena aderione del Consiglio delia sua Odesa alia Ubreria religiosa che, sorgendo a
fianco della Chiesa stessa, completa la sua
Opera, offrendo con i libri sacri', numerose
e scelte pubblicazioni religiose estere ed
italiane. Rallegrandosi, con il cav. Meèsina
per la generosità e la signorilità colle quali
egli ha voluto attrezzare la nuova libreria,
egK ha espresso l’augurio che mercè l’Io»
pera di diffusione delle conoscenze religiose
(che è kt più urgente e necessaria per il
nostro pqpolo) l'%ilziatìva della libreria
possa dargG .le làù alte soddisfazioni ; quelle che si trovano nel cercare dì servire la
causa del Cristo.
Il Pastore ha poi invocato, in preghiera,
ha benedìzioiie di Dio sulla nuova iniziatìva ohe ha precipuamieote< in vista lo sviluppo spirituale dei concittadiiù.
Alla breve cerimonia d'inaugurazione è
seguito un siimpatlco rinfresco e la visita
dettagliata delia libreria la quale, nei suoi
vari reparti, accanto ad un ottimo assoilimento di libri sacri e dì cultura religilosa,
offre anche artìcoli di cancelleria per uffici e Oggetti di cartoleria per uso scolastìcoi,
nondiè oggetti artistici di gusto finissimo
ntotto adatti per regali.
Prossimamente sorgerà pure accanto alla «rotonda » che ospita la libreria, un’adtra artistica vetrina per Pesposìrione dei
libri ad pubblico ; il tutto in stile bene adatto
per armonizzare col nostro Tempio.
— La Comunità, si è riuniita in regolare.
Assembleai, Domenica 7 m'arzo, sotto la
presidenza del Sovrintendente Dott. Alberto Rlbet, per procedere, a norma dei Regolamenti., alla designazione del nuovo Pastore il quale succederà all’inizio del nuovo anno ecolesdastico al pastore Paolo Bosio il quale lascia il suo posto in ubbidi’lenza all Regolamenti della Chiesa, dopo un
fecondo Minstero idurato ventìseì anni.
Pur iscrivendo a verbale la sua protesta
contro al Regolamento che la priva dèi
suo Pastore, la Comunità, con ammirevole
disciplina e dando prova dì maturità spirituale, ha proceduto, dopo dopo aver udita la relazione deWa Commissione consultiva, alla designazione del suo nuovo Pastore neiBa persona del Doti. Roberto Comba, il quale è stato detto al primo scrutinio, con votazione plebiteitaria ohe assicura al giovane e zelante Pastore una calda
accoglienza ndla Comunità di. Piazza Cavour.
(W)z)
TORRAZZA PIEMONTE
La vita di questa comunità si svolge cmi
ritmio soddisfacente : la fremicnsa ai' culti
bimensili è buona. Le solennità di Natale
e Pasqua sono sfate celdrrate con fervore
e tutti i flrateMi si sono avvicinati’ (( in un '
medesimo seritìmento » aia S. Mensa. Anche la ritorrenza del XVII febbraio ha
ricordato a tutti 'la necessità di un rinnovato spirito di testìmoniamza, .Fino aU’autunno scorso, il tegdare svolgimento del
culto era ostacolato daWa mancanza d’iMuminazione. Questo inconveniente è stalo
èlilimnato grazie alila generosità dd fratello
Georo. Enrico Pons di Ohivaaso, ti quale
ha provveduto a proprie spese a dotare il
tempiettgi d’un impianto di; lUuntìnazione.
Gii esprimiaino la nostra viva riconoscenza.
— Abbiamo avuto la gioia di ricevere
la visita di alcuni fratelli in fede resddentì
a Montanaro ; nostra fervida speranza è che
On parie de 15 mille Vaudois dans notre district. (Judlqu’un va jusqu’à 16 mMle. Seul un recensement pourrait nous
donner un rfeuiUat sûr. On pouma
le 'faire en 1958, quii sera le centenaire de
la fondation de C. Vailldiense. Nous avons
multilplié, comme les Hébreux en Egypte.
C’est merveiieux. Le® colons venus des
Vallées n’arrivent pas à un millier. 1! n’y
en aura pas cent actudlement. Tous les
autres sont nés ici.
Les fami'les ont été très nombreuses,
signe de prospérité. Les colons plus âgés
que j’ai connu, avaient tous 8 ou 10 enfants, quelques-uns 12, 14, même davantage;, comme Jacques Ricca qui en avait
20 et Philippe Guigou 22.
Aussi lia descendence á été très nombreuse. Je ne citerai que quelques noms
dont le descend ants dépassent la centaine :
Jean Daniel Bonjours (BobI), David Geymonat (Bobt), Jean Pierre Vigne (ViPar),
Jean David Roland (La Tour), Paul Artus (Boibi), Efeée Bertinat (VdlJar), Barthélemy Beirton (VMlar),’ Jean Pierre Mialan (165 déscendants, de St. Jean), J. P.
Arduin (Villar), Timothée (Daknas i(365 d.
Villar), Jean Charbonnier (La, Tour), PauJ
*Davyt (VÆMar), Pierre Hugon (La Tour),
J. Daniel Tourn (Rorà), J. P. Geymonat
(Bobi), au Chaco; Pierre Tourn, Daniel
Rostan (La Tour), Etienne Bertinait (150
d. - Bobi), David Favatier (Bobi), Charles
Toum (Rorà). Colonia Vaidense : J. David Berton (Bobi), Joseph Betton (Bobii),
Jacques Guigou, Jacques Gilíes (^iigle),
Daniel Negrin (Bobii), David Pontet (Bobi), etc.
Us nous ont Wssé l’exemple de travail,
do persévérance, d'honnêteté et d^une
grande piété. Ils observadlent ie jour du
Seigneur. Aussi pour eux s’est réalisée
l’Ecriture qui dit : La piété a les promesses de la vie présente et de .la vie à venir.
Dieu a béni nos pères ici en Uruguay.
J’écris non pour ie® louer, mais pour donner la gloire à Dieu.
On célébrera l’émancipation le 17 février daiK nx36 paroisses et une grande
concentration à C. Vaidense et la Confé
rence.
Nos départs : Daniel Grand de Bobi, ;)0
ans, à Alejandra, SUsanne Geymonat sa
femme de 90 ans - Marguerite Grand Ojeuda, 80 ans, de Bobi, à Alejandra. Jean Bertinat, 84 ans, dç Bobi, a Alejandra . Paul Peyrot du Teynaud (Villar) à
Salta au Nord de la République Argentine. H laisse se veuve Emma-, filU-. de Daniel Costabel de La Tour et 4 filles et 2
garçons.
iSaiutatìons affectueuses.
/. Jourdan
Dal Nord America
VALDESE
A Valdese si è cedebrato con un banchetto nel c( Roneer Hall » e con la presenza
di 225 ipersone il centenariig deU’Emandpazione. La riunione fu aperta con il canto degli Inni : <( O Dio, nostro aiuto nell’età
passata» e quelo <e America ». 11 Reve-rmdo H.B. Me. Giure, pastore della Chiesa parlò poi brevemente sopra riraportanza
religiosa e storica della ricorrenza, dicen.
do ; « Dio d dia la forza e il coraggio di
vivere la nostra viltà così bone e così noblknente come quéMì la vissero in quell’epoca ». Due innii francesi furono cantati
da un coro francese di cti parte dei coristi erano vestiti coi costumi valdesi. Un a
solo « Salve o Monti » fu cantato da Carlo
W. White fteoompagnato al piano dèlia signorina Anita Ghigo.
New York eonvdnuìa colà appositamente
per la festa. ,
Essa in un brlMante discorso rifacendo la
storia delTEditto <fEmancilpazione ai Vaidesi in Italia prende Io spunto per ringraziare i presenti a nome del popolo e detìe
Chiese Valdesi d’Italia per i generosi aiuti
fomiti sia in denaro che vestiti e viven.
Fa un quadro dèlia sttuazione attuale dèi
Valdishio in Italia © prospetta la necessità
che ne derivano per i siimpatìzzantì d’America, aonunziaitdo che per concretare questo, la Società d’Aiuto Valdese inten.de di
fare una coHetta straordinaria per ai.utare
tanto l’opera dei Pastori nel campo dèlFEvangeiizzaztone, quatto qùello per l’asristenza e k ri'generaziione morale e spirituale delia i^oveittù. M. G.
Fioravano tra gl’inivitati il Rev. e la
sig.ra Bari Fleming Thoinpson di States ville, M Dott. e sig. Giorgis B. Waths, signorina B. Watìis, le sig.re Johon R. Cummingham di Davilson College, il Rev. e
sig.ra Robert Turner di Morganton.
— Necrologio. Il 22 gennaio scorso il Signore chiamò a Sè dopo penosa malattìa alla veneranda età d ’anni 86 ik signora Cate
rina Garrou. Al marito Signor Giovanni
Garrou, ai pairenti tutti esprimiaimo la nostra vivissima cristiana .stmipaitia.
’
NEW YORK
Les Vaudod® de New York ont célébré
le 17 février avec le même einthousiasnie
et le même sentiment de reconnaissance
des Vaudois dès Vallées.
Réunis en grande assemblée à rEgJise,
le 15 février à 3 h. de J’après midi', nous
avons apprécié le message de dMférents orateur vaudtois ou am’s dés Vaudois,
nous 'les rappelons ici : Mrs. C. Andterson, Rev. J. Brunn; Rev. S. Poet, Rev.
G. Tron ; Rev. Maynard, pasteur .de l’Eglise Française du S. Esprit. Le choeur
des jeunes a chanté le Serment de Siibaud
et l’assemblée les chants patriotiques vau
L’Osser¥alore Politico^
. j J • mi. -u»sa-. i
i.h» veduto deliberaiaftmnite sospen-dorè in queste settinume di ptepa- .■ •
nvdone elettorale le sue cronache- i*
gjià molto apprezzale, scapo t •
(U non interferSre con le lotte pp--..
Bttiche.
Talitoronàehe saranno
in segidto.
riprese'
(red),
La famiglia del caro Angioletto
Rino oardiel
esprime la sua profonda ricoinoscenzet ai
Dans k soirée 165 convives se retrouvaient dans une vaste salle d’un hôtel de
la ville pour l’Agape traditione’lè. Mr.
Prentice, un cher amis des Vaudois, à ouvert la série des discours qui ont été alternés par quelques chants et par quelques pièces de piano. Une journée inoubî|àb!© qui nioius a tellement rapprochjéls
des Vallées que par momenta nous avons
cru de nous y trouver.
Le 22 février, à 8 h. du soir, dans k
grande Eglise Presbyterienn© de Fifth Av.
nos frères Américains ont commémoré k
gnandè date. Les Vaudois y étaient encore l|aingeme|iit repiréfejentés, lUjne ..ijuinzafne
de dames vaudoises en costume «it donné un particulHer cachet à ik cérémonie.
Le 24 février la jeunesse nous a donné une
soirée : k représentation, de k pièce «L’évocatiOn du passé» des chants et quelques récitations de .piano.
Le Centenaire de l’Emancipation Vaudeise, a été rappelée no)n seulement par
parenti ed agli amici per l'aiuto ricevutoe per le dimostrazioni di simpatìa che le
sono pervenute in occasione del crudelelutto che l’ha colpita.
Prarostino (Saret) Aprile 1948.
I» I» «> n sa « n i «■
A l'E
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quelques alHusions dans le passé, mais
dans ia presse mais aussi dans plusieurs églises améaicalne® et à l’U
nion Théological Seminary pour
les étudiants en théologie. Nous avons
senti plus que jamaiis quSl est grand le
privilège d’être Vaudois, mais aussi que
elle en est grande la responsabilité.
A Phitadelphie T Union Vaudoise a aussi eu une belle réunion d’une quarantaine
de personnes (pour la plus part Vifflarencs)
le 22 février dans l’après-mddlii et présidée par le pasteur dè l’Eglise de New
York. Le sentiment vauttois de ces chers
frère® a voulu s’exprimer par une coHecte de 141 dollars pour l’Eglise d’Italie.
Les messages du Modérateur ont été
très appwêoiés et nous Tèmerjcian® vivement comme nous remeroiQins aussi le
pasteur R. Jahier .et son Consiteitoire pour
leur message fraternel. Que Dieu béinisse
pour k Miission de notre Eglise, le témoignage qui a été donné. Alfred fanavel.
Direzione; 'Via dei Mille, 1 - Pinerolo
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