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DELLE
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' Biblioteca VaXdeaa _„
C'Toriao) -TOSSE FEl^ICS
Qaindicinalc
della Chiesa 7aldese
" Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le qualiiavete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
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TORRE PELUCE. 24 settemWe 1964
Ammin. Claudiana Torre Pelliee -C.CJP. 2>17BS7
LA “NOSTRA,, PIETA' POPOÜt:ARE
l/na Bibbia annoti
Ai primi di quel 1943 che fu, anche per la nostra stampa periodica,
il principio -di un tempo -cruciale, la
« Luce », che allora si pubblicava a
Roma, stampò su « La Bibbia nella
pietà popolare protestante » uno dei
miei ultimi scritti, prima della grande interruzione. Riprendo oggi la
penna per completare l’argomento,
in occasione di una scoperta — ma
veramente non è una scoperta — fatta qualche settimana fa nella mia
« zona d’impiego ».
A Drusacco, piccolo villaggio dell’Alta Val Chiusella (Canavese), esistono, da parecchi decenni, degli
evangelici che si riallacciano alla
('.liiesa Valdese ed alle sue tradizioni.
Sono visitati di tanto in tanto. Questo
anno, in seguito ad una ovvia constatazione evangelistica, ho preso a visitarli regolarmente le domeniche
dispari del mese, con il sussidio di
fratelli che mettono a mia disposizione la loro macchina, o con l’aiuto della fedele mia Lambretta. E
debbo dire il vero: il loro entusiasmo, la loro liberalità cristiana, la
loro fede sono gli auspicii di una
interessante ripresa. Ora, la « scoperta » a cui ho più sopra alluso è
semplicemente l’esame, che mi è stalo dato di fare, di una Bibbia italiana (¿ipdaiipa}4 , ve.cc]yLÌ%., npjn
troppo — è del 1917 — che ha appartenuto ad un credente di Drusacco, per me anonimo, oggi scomparso.
J’rattasi di un esemplare che, in
modo tipico, inconfondibile, rappresenta uno di quegli aspetti della
« pietà popolare protestante » (ma
qui « popolare » non significa affatto « superficiale, di seconda mano »,
bensì « del popolo dei credenti »),
che .allora, nel 1943, non mi venne
fatte di ricordare, ma che oggi mi
si presenta, in modo veramente impressionante. Questa Bibbia, infatti,
in discreto stato di conservazione, è
annotata a mano. Ai margini, nei
fogli bianchi, con qualche intercalazione.
— Tutto qui?
— Sì. Tutto qui. Ma dicendo « annotata a mano » non s’è detto nulla.
Bisogna esaminarla a fondo, quella
Bibbia, per comprendere come e
quanto la pietà del suo possessore
se ne sia alimentata.
Apriamola. Già il frontespizip si
presenta in modo eccezionale. A
penna, in tre colori (nero, verde e
rosso), lo vediamo diviso in lunghe
elencazioni : in due colonne sono
elencate, con le citazioni relative:
a) le profezie messianiche e le profezie apocalittiche, b) di fronte, le
due dispensazioni, quella della Legge e- quella della Grazia, fino alla
conclusione del Nuovo Testamento.
Voltiamo il foglio. Alla tavola dei
libri della Bibbia trovo, sempre con
tma grafia minutissima, chiara, senza
abbreviazioni, un elenco dei principali personaggi della storia sacra con
accanto, per ognuno, una qualificazione morale o religiosa (e sempre
la riferenza relativa !). Segue una pagina bianca inserita prima del testo,
con ampie considerazioni, in paradigmi sulla creazione e sui giorni
della creazione. Indi, con la Genesi, si apre quel che ho chiamata,
nel titolo di questo scritto, ima vera
e propria « Bibbia Annotata ».
L’originale commentatore del libro
sacro non si è limitato a completare
le riferenze segnate in calce al volume, od a segnare in margine le proprie osservazioni (frutto, come si
può dedurre leggendole, non solo
delle proprie letture, ma soprattutto
della propria meditazione), ma ado
pera nel testo perfino i seguenti accorgimenti grafici:
1) le sottolineature in rosso, per
quei versetti o quelle espressioni bibliche che possono avere un chiaro
riferimento teologico nel Nuovo Testamento,
2) le sottolineature in verde, per
certi vocaboli notevoli,
3) inoltre, con una penna sottilissima (in nero), il carattere tondo
della stampa è stato pazientemente
trasformato in grassetto, là dove vocaboli o brevissime espressioni del
testo erano il centro logico e meditativo di questo o di quel versetto, od
anche il loro « punctum » omiletico
(diremmo, con termine tecnico, lo
assunto).
4) talora, si è anche ricorso a delle
sottolineature in blu (a matita).
Esse sono accompagnate, tra le righe, in modo leggibilissimo, da brevi commenti o spiegazioni.
Altrove, altri fogli intercalati nel
testo riproducono le cronologie bibliche principali, dei Re d’Israele e
di Giuda; o nei Salmi delle citazioni
in ebraico; o, alla fine del libro di
Giobbe, una breve spiegazione del
significato di quel libro.
Passando al Nuovo Testamento, i
foglietti intercalati contengono piccole considerazioni su questo o quel
'concéffloTò Ìatto^cfiifiunòT’coiàie quelle sulla Resurezione o quelle allegate alla prima lettera dell’apostolo
Giovanni sull’amore, la verità, e la
vita;, o, nell’antiporta posteriore.
quelle sull’ecclesiomgia primitiva
(assemblea dei cred^ati, chiesa, credenti, comunione), » quindi sull’importanza dell’operàj.' dello Spirito
Santo. ;
L’ultimo foglio bfànco della Bibbia contiene un elenco di passi biblici divisi in otto colonne, su la comunione cristiana, If| Spirito Santo,
la Redenzione, la Ss^lìtà. Contiamo
le citazioni, di cui sòno dati solo gli
estremi: sono, per ìé otto colonne,
rispettivamente 30, (89, 33, 31, 27,
31, 30, 31, in totale duecentoquarantadue citazioni! Qutì lavoro di ricerca, ma più che ^esto: qualeussidua, diuturna let^a e profonda
conoscenza dei sacri‘testi!
Ecco, questa « B^ia Annotata »
non è soltanto ung; testimonianza
concreta della nassitSÉe con cui qualcuno l’ha letta e meddtata (non posso non notare una iparticolare passione verso gli aspètti escatologici
di tale meditazione)i:i*na e ima testimonianza viva di CIO iehe significano,
nella pietà popolaresprotestante, la
lettura e la meditazione della Bibbia. Nessun libro, dbe non sia un
libro vivente, può attirare su di sè,
così a lungo, quasi per tutta una vita, l’attenzione dcl tóuo lettore. A
scuola, è veroi 1 acofescente annoterà (o scarabocchio ràf?) i suoi classici e i SUOI testi di scienza;' ma,
finite le scuole, e ben raro che egli
passi delle ore sui libri che il caso
o la volontà di una distensione di
spirito o le premure degli amici gli
avran favorito. Ma qui, invece, c’è
una Bibbia che è stata letta e riletta, dieci e venti volte almeno; c’è
un libro su cui si è a lungo meditato, di cui ogni pagina, ogni riga, è
stata confrontata con un’altra; di cui
ogni versetto ha veramente per un
po’ di tempo .— o per molto tempo
— alimentato la fede, la pietà interiore di un’anima... Fenomeno tipico del protestantesimo: in cui la
lettura della Bibbia è l’ascoltazione
diretta della voce di Dio; in cui
ognuno sente il dovere di far colta
e profonda quella sapienza, in cui
anche gli angeli desiderano guardare addentro.
Non mi risulta che dei cattolici
laici leggano ed annotino a quel modo il Messale Romano o il Breviario
o le Vite dei SS. Padri; mi risulta,
invece — e la Bibbia di Drusacco ne
è la conferma luminosa — che ogni
vero crédente legge e studia la Bibbia, come un dì ■ quei fratelli di
Berea di cui è detto negli Atti che
indagavano ogni giorno le Scritture
per vedere « se veramente le cose
stessero così » come erano state loro annunciate; e quel credente è,
nella sua conoscenza, secondo la parabola evangelica, lo « scriba ammaestrato che dal suo tesoro trae
cose vecchie e cose nuove ».
Una conclusione? Non occorre.
Rimango ancora in muta ammirazione davanti al Libro annotato e meditato; e mentre lo restituisco a chi
me l’ha cortesemente offerto, non
posso non augurare che in ogni casa
evangelica ci sia, ad ugual dimostrazione di fede, «fmenó o4 ■
un Nuovo Testamento logori a forza
d’esser annotati, silenziosa ed eloquente testimonianza della sua lunga meditazione. „ „
T. Balma.
FACOLTÀ’ VALDESE
DI TEOLOGIA
Sono aperte le iscrizioni presso la
Facoltà Teologica Valdese per l’anno accademico 1954-1955 come studenti regolari interni e come studenti esterni. Le domande degl’interessati, specificanti i motivi della richiesta, vanno indirizzate al Consiglio di Facoltà - Via Pietro Coesa 42
- Roma - corredate dai seguenti documenti:
1) Diploma di maturità classica o
titolo di studio equipollente;
2) lettera di presentazione del Pastore della propria comunità;
3) atto di nascita;
4) certificato medico di sana costituzione fisica.
Il Convitto si aprirà, a Dio piacendo,
Domenica 31 Ottobre; gli esami della sessione autunnale avranno luogo
dal 1" al 5 novembre. La seduta di
inaugurazione dell’anno accademico, che segna il centenario deUa Facoltà, sarà tenuta sabato 6 novembre
alle ore 17.30: la prolusione è stata
affidata al Decano Prof. Dr. Valdo
Vinay.
Gli studenti che devono sostenere
esami sono pregati di comunicarlo
alla Segreteria entro il 23 ottobre.
Tutti gli studenti soiió pregati di comunicare giorno e ora del loro arrivo alla Direzione del Convitto.
La Segreteria.
LA FESTA DEL XV AGOSTO
Nella Val Chisone
La festa si è svolta quest’anno a
Peumian. E’ la seconda volta che
questa località della parrocchia di
Pramollo ha avuto l’onore di ospitare la tradizionale festa valdese. Il
primo XV Agosto vi fu celebrato circa 40 anni fa, esattamente nel 1913.
Allora l’assemblea si raccolse nel luògo ove molto probabilmente sorgeva
Tantico villaggio di Peumian (l’attuale si trova a circa 150 m. più a
nord), quello che vide le furie e le
stragi compiute dalle truppe di Calinat nel 1686.
E’ slata una bella giornata che ha
lasciato nel cuore di tutti un buon
ricordo. La sera del 14 ci eravamo
detto che non c’era nulla da fare,
che quest’anno la festa non avrebbe
potuto avere luogo come di consueto. Infatti dense nuvole, cariche di
pioggia, scendevano minacciose dai
monti ed a poco a poco prendevano
possesso di tutto il vallone di Pramollo e già preparavamo i nostri piani per un XV Agosto, in stile ridotto, nei due templi di S. Germano
e Pramollo. Ci aspettavimo un tempaccio orribile ed invece l’alba del
XV ci ha portato un tempo magnifico, una giornata pièna di luce e di
sole.
I gruppi dei partecipanti cominciano ad arrivare fin dalle prime ore
del mattino ed all’ora indicata per
l’inizio del culto molte centinaia
di persone, provenienti daUe diverse parrocchie della valle, affollano
la località prescelta. Presiede il Pastore locale; il Pastore Jahier, di
S. Giovanni, pronunzia la preghiera, poi prendono la parola due dei
tre oratori designati dalla Commissione Distrettuale. Parla primo il
Dott. Gustavo Ribet, membro laico
della Tavola, sul tema: « La missione della chiesa verso i suoi figli » e
poi il Pastore Paolo Bosio che tratta
de (c La missione della chiesa verso
il mondo », Il terzo oratore, il Pastore Franco Davite di Riclaretto,
che avrebbe dovuto parlare su « La
missione della chiesa nell’opera caritativa », non è presente. Lo sostituisce il Pastore Ermanno Rostan di
Pinerolo. Egli rivolge all’assemblea
un vibrante messaggio nel quale mette in luce questo pensiero: la necessità di saper guardare al passato non
solamente come ad un titolo di gloria, ma essenzialmente come ad una
sorgente di ispirazione per il presente.
* ^ *
Terminato il culto, che è stato da
lutti seguito in un completo raccoglimento e con vivo interesse, i numerosi convenuti si sparpagliano per
i prati per la colazione. Sono gruppetti di conoscenti ed amici che non
si vedono da tempo e che approfittano di questa occasione per scambiarsi notizie e per trascorrere aldini momenti insieme.
* * *
Il pomeriggio è stato riservato alla Gioventù. Ci parla per primo il
Segretario Generale della F. U. V.,
Pastore Franco Sommani; poi alcuni
giovani provenienti dalla Lombardia, dalla Toscana e dalla Sicilia ci
prospettano i problemi c le speranze dell’opera di evangelizzazione in
quelle regioni. Infine — accolti da
vivissimi applausi — la Signora ed
il Sig. Griot, che svolgono la loro
opera pastorale a Paysandù, parlano
delle Chiese Valdesi dell’America
del Sud e portano i saluti di numerosi amici lontani.
La giornata si chiude col canto di
vecchie canzoni e vecchi cori valde
si. Poi ad uno ad uno i numerosi
partecipanti alla festa riprendono la
strada di casa portando con sè il ricordo di una magnifica giornata.
* * *
E due parole ancora a conclusione di questa nostra breve cronaca.
La prima è una parola di elogio per
il pubblico. Con gioia abbiamo osservato il contegno corretto e raccolto tenuto da tutti durante tutto il
culto. Non sempre si è potuto dire
così in passato. Speriamo sia un’abitudine buona, che .saprà essere mantenuta anche in avvenire. La seconda è una proposta, che non è nostra,
ma che è stata raccolta dalle labbra
di alcuni partecipanti. In genere tutte le Feste del XV Agosto riescono
bene, ma forse hanno il difetto di
avere sempre un programma un po’
troppo pesante, un po’ troppo lungo: riunione al mattino, riunione al
pomeriggio! Non si potrebbe cercare di alleggerirlo un po', ineludendo
i messaggi del pomeriggio nella mattinata stessa e lasciando il pomeriggio un po’ più libero? Si eviterebbe
così l’inconveniente di un oratore
che parla ad un pubblico un po’
sparuto, mentre i più sono ancora
occupati... col pollo, oppure si danno da fare per riporre le ultime provviste nel sacco. Poi si darebbe anche modo a chi magari non si vede
da mesi, ed aspetta quell’occasione
per un incontro, di stare un po’ insieme. Perchè non riservare per il
pomeriggio, ad esempio, solamente
un breve programma di canto? E’
una proposta raccolta cosi a caso dalle labbra di imo dei tanti partecipanti alla festa del XV Agosto di
quest’anno, una proposta però che
forse racchiude qualche cosa di giusto e che forse merita di essere considerata. m.
Nella Val Pelliee
La grande adunata ha avuto luogo, come stabilito, all’Inverso di
Torre Pelliee. Il tempo tutt’ altro
che favorevole il giorno precedente,
avendo sospeso le ostilità, concedendo un breve armistizio che durò pre.
cisamente dalla domenica mattina
fin verso il tardo pomeriggio, quando ricominciò a piovere, una buona
assemblea potè riunirsi; buona, sia
dal punto di vista numerico che da
quello del raccoglimento. I soRti
canti e gruppetti di perturbatori periferici non si sono sentiti quest’anno; che non siano esistiti ¿i impenitent; frequentatori del XV Agosto
a sfondo di allegra scampagnata valdese, non oseremmo affermarlo; però si può dar loro atto di aver messo la sordina durante lo svolgersi della manifestazione religiosa.
Il programma si è svolto regolarmente al mattino; tema centrale dei
tre messaggi: La vocazione, trattato
dalling. Ravazzini, con riferimento
alla vocazione del singolo, dal pastore R. Comba, con riferimento alla vocazione della Chiesa, dal pastore E. Geymet, con riferimento alla
sua esplicazione sul piano sociale.
Buona l’idea di un tema unico ed
interessanti le trattazioni, anche se
la Storia Valdese, che pure aveva un
suo posto in queste manifestazioni,
c stata la parente povera, sacrificata.
Del pomeriggio poco da dire; siamo ancora sempre, nonostante tutti
i tentativi, in fase sperimentale; ed
è peccato, perchè il pubblico è troppo numeroso perchè si possa continuare con programmi che sentono
troppo Timprowisazione, o che possono essere seguiti solo da un pubblico ristretto. A prescindere da que{segue in 3.a pagina)
2
2 —
fri* f-r » r-r »-r
L’ECO DELLE ^AIII VAIASSI
VARI DEL SINODO 1954
li-. .<•
. La Relazione della Tavola segnala
un intensificarsi di rapporti sul piano ecumenico tra la Chiesa Valdese
ed i grandi movimenti evangelici
(Eper, Chiesa Riformata di Fronda,
* ^odetà Gustavo Adolfo, Chiesa Missionaria Belga, Chiesa di Scozia, Inghilterra, Svizzera tedesca e romanza, Olanda, International Christian
Leaderschip, Marsiglia, U.S.A.).
Ad Evanston rappresenta la Chiesa Valdese il pastore A. Ricca, che
ha pure partecipato alla Assemblea
della Ch. Congregazionalista a New
Haven ed a quella dell’Alleanza presbiteriana a Princeton. Questi contatti, osserva la Relazione, rappresentano « un grande incoraggiamento per una Chiesa minoritaria come
la nostra ». Incoraggiamento' che sarebbe anche più grande, ci sia permesso di notare, se.-tutti i delegati
che di volta in volta rappresentano
la nostra Chiesa in queste missioni
si ricordassero che esistono due giornali della Chiesa per i quali un resoconto di queste missioni rappresenterebbero un materiale prezioso e
benefico, proprio anche sul piano
ecumenico!
Il Sinodo- è poi invitato dalla Tavola a dare il suo parere su tre domande che presentano un particolare interesse nel quadro della solidarietà evangelica. La Chiesa Presbiteriaua del Canadá richiede l’invio
di un pastore Valdese per la comunità italiana di Montreal (la situazione locale è stata illustrata ai nostri lettori da una corrispondenza del
pastore A. Ricca).
La comunità italiana di Ginevra richiede pure « di entrar a far parte
del novero delle nostre Chiese ». Una
analoga domanda presenta pure la
comunità di Catanzaro, che si trova
in una particolare situazione, ed in
merito -alla quale accordi sono stati
stabiliti dalla Tavola 'con l’Italian
Gospel Association (Chicago).
#
Il Moderatore illustra al Sinodo
le caratteristiche della Comunità di
Montreal, di origine e di lingua italiana, fortemente impegnata nell’opera di testimonianza e di evangelizzazione in seno alla massa degli
emigranti italiani; le autorità della
Chiesa Presbiteriana del Canadá sono molto favorevoli'ad un deciso impegno della Chiesa Valdese e salutano con gioia l’eventualità di un injvio del pastore Renzo Bertalot di
cui hanno già potuto apprezzare la
attività.
II. Sinodo approva l’iniziativa della Tavola e saluta con un caldo applauso il giovane pastore.
ecumenici
Peri Ginevra il discorso è un po’
più lungo. Anche in questo caso il
Moderatore, espone il quadro della
situazione; anche la domanda stessa
presenta ancora alcuni punti che devono ancora essere chiariti, per cui
il Sinodo dovrebbe solo pronunziai
si in linea di massima. Il discorso,
dicevamo, si fa più lungo, perchè alcuni oratori (E. Rostan, G. Peyrot:
pUr riconoscendo quanto di simpatico vi è in questa richiesta manifestano una certa riluttanza ad accoglierla, sia per lo scarso numero di
pastori di cui la Tavola dispone attualmente per il campo di lavoro in
Italia, sia perchè sembrerebbe più
opportuno che venga presa in esame
e discussa la relazione della Commissione che deve riferire al Sinodo
in meritò all’inquadramento delle
nostre comunità <dFestero. Il pastore E. Rostan, in modo particolare,
ha l’impressione che i buoni Valdesi, residenti oFPestero, sono faciU
mente interessici dalle Chiese céstenti in loco; per gU altri ha l’impressione che l’invio di un pastore
Valdese residente in loco non contri,
buisca. al loro agganciamento. Il
prof, V. Vinay sottolinea l’importante funzione che qttesti pastori potrebbero svolgere quali coordinatori
spirituali della nostra emigrazione.
A conclusione del dibattito viene
approvato il seguente o. d. g.:
n Sinodo, vi^ta la domanda della
Chiesa Italiana: di Ginevra invita la
Tavola ad accogliere quella richiesta e le dà mandato di definire le
condizioni di accettazione.
Si St Sf
Della Chiesa di Catanzaro abbiamo già parlato nel precedente numero.
I Ministeri Femminili
In ossequio td mandato affidatole
dal Sinodo 1953, una commissione
presieduta dal pastore A. Ribet,
composta dai prof. G. Miegge, E.
Aime, Sig.ra Bianca Decker, Sig.na
E. Pons, riferisce in merito al complesso problema, presentando una
relazione scritta. Gli studi compiuti
dalla Commissione sono interessanti, ma le conclusioni non presentano, praticamente, alcun fatto nuovo,
tranne per quanto si riferisce all’impostazione del problema (e questo
non è poco, dopò tutto!). Dopo i lunghi dibattiti contraddittori del passato, la Commissione è giunta infatti alla conclusione che non si possa
in alcun modo continuare nell’equivoco di assimilare, in qualche misura, Casa delle Diaconesse e Istituto
a LAVORO DEUA CLAUDIANA
Notevole la mole di lavoro svolto
dalla Claudiana; l’elenco delle pubblicazioni di quest’ultimo anno sta
a dimostrare, che la nostra veneranda Società editoriale, che celebrerà
l’anno prossimo il suo centesimo anno di vita, sa camminare coi tempi,
mantenere un giovanile spirito di iniziativa. Il fatto di aver avuto alla
sua testa un direttore che ha potuto
considerare questa attività come il
primo dei suoi compiti, non S stato
senza influenza sul buon andamento
della nostra Libreria che ha potuto
chiudere il suo bilancio con un lusinghiero risultato.
Alcune iniziative (come La settimana del Libro evangelico) hanno
ormai acquistato diritto di cittadinanza fra le varie attività in seno alla nostra Chiesa con benefici risullati per la vita della Chiesa stessa.
Il colportaggio, nonostante un tenr
tativo fatto in seno alle comunità del
I Distretto, rimane tuttora un problema aperto.
I progetti per l’avvenire sono molti, ma la loro attuazione è purtroppo condizionata alla possibilità di
dare alla Claudiana una solida base
finanziaria (per mezzo di doni o prestiti). La relazione segnala che nel
prossimo anno uscirà la Piccola Enciclopedia Biblica, che sostituirà il
meno completo ed esaurito Dizionario biblico; è in corso di pubblicazione un volume di teologia biblica
del prof. V. Subilia.
La discussione sinodale non affronta problemi di grande rilievo, in merito alla relazione della Claudiana;
il Sinodo è evidentemente pago dei
Evangelizzazione
Martedì sera, 31 agosto. Corpo pastorale, delegati làici, pubblico sinodale costituivano una sola grande famiglia riunita nell’aula sinodale per
ascoltare vari messaggi di fratelli più
direttamente impegnati in quell’attività di Evangelizzazione che, nel
linguaggio nostro ecclesiastiCò', ha acquistato un significato tecnico che
ne travisa la profonda realtà spirituale. Abbiamo potuto infatti realizzare quanto di perennemente vivo
vi sia nell’annunzio della Buona No.
velia; e come quest’annunzio non sia
limitato nel tempo e nello spazio;
e non si possa inquadrare in un determinato « distretto » più che in un
altro.
Presieduta dal pastore Elio Eynard, la seduta ci ha permesso di a*
scoltare un messaggio del pastore C.
A. Griot che ha presentato un quadro interessante dell’ambiente in cui
la Chiesa Valdese è chiamata a recare l’annunzio della Buona Novella
in Uruguay; è lieto di poter affermare che le comunità di quel distretto non sono sorde di fronte alla loro responsabilità; decise ad uscire,
hanno iniziato una interessante opera a Nuova Paimira.
Il pastore Guido Mathieu di Palermo iUustra l’opera svolta in Trapani^ dove, vincendo molte difficoltà e superando ostacoli di vario ge
buoni risultati conseguiti e di cui
si rallegra per bocca del prof. G.
Miegge. Questo non significa, naturalmente, che non ci sia più nulla
da fare, ma, nell’insieme si nota con
soddisfazione un progresso nel cam
po della produzione e della distribu
zione. La Rivista per le Scuole do
menìcali è ancora sempre al centro
dei dibattiti; essa, dovendo rispon
dere a molteplici esigenze spesso con
trastanti, è accusata da taluno di non
tener nel dovuto conto quelle spe^
cifiche delle Valli, dove i ragazzi pos
sono già usufruire di un insegnamen
to religioso nelle scuole elementari
Il pastore V. Bert si rallegra del
l’annunzio della ripresa dei quader
ni biblici illustrati.
In merito aìl’Amico dei fanciulli
vi è un accordo quasi generale nel
l’approvarne il ctontenuto e la veste
tipografica, per .quanto si rimanga
perplessi di frónte all’incapacità del
le Comunità di colmarne i deficit.
L’ing. Girardet, il pastore E. Rostan,
il dott. G. Comba danno opportuni
suggerimenti in merito.
Nel caso di una i^ubblicazione sui
vari movimenti religiosi del nostro
tempo, il prof. G. Gönnet raccomanda alla Claudiana che si proceda
dando prova di una larga apertura
di spirito e comprensione.
Un solo accenno di discussione di
valore generale si ha in riferimento
all’Eco delle Valli Valdesi; secondo
il dott. G, Peyrot esso non risponde
alle esigenze del nostro tempo; è
sempre in ritardo sulla stampa locale e si rivela in esso l’assenza di
inserimento nei problemi della vita
locale, per cui il suo carattere può
giustificare l’impressione di essere il
giornale della domenica, che non ha
nulla da vedere con il lavoro della
settimana.
!
Gioventù Valdese
nere, è stato possibile aprire un locale di culto, una modesta sala, che
è diventata un centro di vita e di azione spirituale; dell’una e dell’altra , l’oratore dà testimonianze preziose e benefiche.
Il pastore S: Colucci reca-un messaggio di particolare interesse; l’opera di assistenza spirituale ai carcerati; un lavoro di cui non si potranno mai valutare al suo giusto
valore, la portata ed il significato;
un lavoro che si svolge in un ambiente particolarmente difficile e che esigerebbe l’impegno di uomini qualificati e di mezzi adeguati. In modo
particolare è urgente affrontare il
problema dell’assistenza a quanti sono dimessi dal carcere.
Il pastore A. Sbaffi inquadra le
esperienze e le testimonianze di coloro che io hanno preceduto nella
realtà luminosa della potenza di Dio
che in Cristo Gesù salva l’uomo perduto; compito della Chiesa, testimo.
niare della potenza di Dio, il Seminatore.
Il pastore E. Eynard conclude la
seduta accennando, in relazione all’opera che la Chiesa Valdese svolge
in Zurigo, all’importanza ed alla gravità dell’emigrazione, nonché ai suoi
riflessi sull’opera di evangelizzazione della nostra Chiesa in genere.
Non vi è che da rallegrarsi per gli
sviluppi di Agape, che, nel terzo anno del suo funzionamento vede
« di giorno in giorno aumentare non
solo il lavoro, ma anche le possibilità che il Signpre, nella sua Grazia
ci offre ».
La relazione constata con soddisfazione che si « è addivenuti alla
formulazione di un. regolamento statuto » di particolare importanza,
perchè sanziona la posizione di Agape nel quadro delle attività ecumeniche. Il « gruppo residente ad
Agape ha esercitato un ministero
molto ricco spiritualmente nei riguardi della popolazione, dei visitatori, degli ospiti, dei campi e delle
molte altre attività che ad Agape si
svolgono ». Per un totale di oltre
sette mesi l’attività di Agape è stata
del cóntidfid impegnata in campi e
conferenze,* locali, regionali, nazionali, stranieri ed internazionali. La
relazione è lieta di poter constatare
che l’appello ad una m.aggior collaborazione pastorale e laica sembra
esser stato raccolto « come un nuovo dono di Dio, e con notevole vantaggio nella vita spirituale e negli
studi dei campi ».
Una nota ancora rallegrante: « Finanziariamente Agape riesce a mantenersi, malgrado che essa spenda
molto in ospitalità di ogni genere,
e offra moltissimi posti gratuiti al
' campi e sia pronta all’opera della
carità dov’esm è richiesta ».
Il dibattito si polarizza quasi esclusivamente 'sullo statuto-regolamento che è stato varato dopo lunghi studi. L’avv. Cericela deplora
che esso non sia stato sottoposto all’approvazione dei' giovani; il dott.
G. Peyrot fa la stessa osservazione
per quanto si riferisce al Sinodo;
raccomanda l’istituzione di un campo-ferie per i giovani operai e agricoltori delle Valli.
La relazione del Segretario generale della F.V.V. presenta un quadro delle molteplici attività della no
II
stra organizzazione giovanile con
a quelle luci e quelle ombre che caratterizzano sempre il nostro lavoro
ed i nostri sforzi ». £’ una relazione
limpida ed onesta da cui traspare un
certo senso di stanchezza e di incertezza. A proposito dell’attività delle Unioni Giovanili si osserva che
« manca una chiara impostazione di
lavoro » da parte della F.U.V. A proposito di Gioventù Evangelica « si lamenta la mancanza di collaboratori »; a proposito degli studi biblici
si osserva malinconicamente: « Non
vediamo ancora quale apporto dia
al lavoro delle Unioni questa distribuzione (di un opuscolo con due studi biblici) della F.U.V. »; a proposito deir Ufficio recite e cinematografia un buon lavoro di preparazione è stato fatto, particolarmente
in vista delle Valli e della cinematografìa: « Ma è mancata la persona
che prendesse in mano questa iniziativa ». « Il problema dei cadetti
continua ad esser presente... ». Sono sempre « aperti, fra i molti, i seguenti problemi: 1) la necessità che
il Segretario Nazionale sia esonerato
dalla cura di una comunità; 2) la
necessità di avere un maggior numero di tende e di migliorare quelle già
esistenti; 3) le Finanze ».
Il segretario generale Franco Sommani, premesso il carattere riassuntivo della relazione fa poi un’acuta
analisi di quello che si continua a
definire: la « crié » dei giovani.
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A. Parker: Sundar Singh
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I Vangeli di San Matteo, San
Marco, San Luca, San Giovanni, Atti degli apostoli
- con brevi note - caduno L. 20
Ordinazioni alla Libreria Claudiana
Torre Pellice (To) - C.C.P. 2-17557.
di preparazione delle Assistenti di
Chiesa.
Esaminando poi la preparazione
delle Assistenti di Chiesa, la Commisszone, considerando le esigenze e
le possibilità di assunzione della nostra Chiesa, non ritiene opportuno
di creare uno istituto ad hoc; considera che si potrebbe opportunamente appoggiarsi ad Istituti già esistenti, per esempio a Ginevra.
La discussione sinodale dimostra
però che, nonostante le buone intenzioni di chiarificazione della Commissione, le posizioni non sono ancora molto chiare! Infatti il dott.
G. Peyrot osserva che si parla dì Assistenti di ^Chiesa, senza aver precisato le funzioni dell’organo, il che
è un sistema pericoloso che può mettere in crisi gli individui e nuocere
all’istituzione. Analizzando la situazione come si presenta nelle nostre
comunità, il dott. Peyrot tenuto conto delle loro esigenze (vigilatrici, segretarie di parrocchia, direttrici di
istituti ecc.) ritiene che non sia il
caso di creare istituti in vista di questa specifica preparazione, ma di usufriiire delle scuole statali esistenti, offrendo poi un completamento
di preparazione teologica in vista di
una loro eventuale assunzione.
La discussione, nonostante tutti i
contributi chiarificatori, è sempre
confusa perchè si intrecciano vari temi: per es. il pastorato femminile.
Volutamente ignorato dalla Commissione, questo problema è però presente e costituisce, in un certo senso, lo sfondo della discussione, poiché vi è una signorina che ha felicemente compiuto i suoi studi teologici, senza che, per altro, il Sinodo
si sia ancora ufficialmente pronunziato sulla legittimità o meno del pastorato femminile. Si ha rirn¡tressione che il dibattito venga da alcuni oratori considerato come una preparazione al riconoscimento del pastorato femminile; mentre altri si
preoccupano di negare qualsiasi possibilità di contaminazione discorsiva.
Un altro tema strettamente connesso è quello dell’inquadramento
giurklico di queste eventuali Assistenti di Chiesa. Il Sinodo a conclusione del dibattito vota un o. d. g.
che tiene conto dei vari pareri espressi.
Il Sinodo, udita la relazione della
Commissione sui Ministeri femminili invita la Tavola ad istituire un ruolo di Assistenti di Chiese, aperto alle sorelle che oltre a possedere i requisiti generali richiesti per i pastori
(art. 124 comma a. b. d. e. f.) abbiano conseguito la licenza teologica ovvero il diploma di un Istituto per As.sistenti di Chiesa.
Le Assistenti di Chiesa esercitano
un ministero di cooperazione pastorale, con particolare riguardo alle vi.site, all’istruzione religiosa ed alle
attività femminili.
La posizione ecclesiastica ed amministrativa delle Assistenti di Chiesa
è, in linea provvisoria, analoga a
quella degli anziani evangelisti; il
loro ministerio è incompatibile con
il matrimonio.
La relazicme della Casa delle Diaconesse viene, quest’anno ancora, esaminata in relazione allo studio della Commissione dei Ministeri femminili; il che significa che non viene
affatto esaminata; così pure l’attività dello scorso anno non è oggetto
d’esame. Il dibattito si polarizza su
di un o.d.g. della Commissione che
reclama una « revisione della applicazione dei principi cardini su cui
poggia l’Istituto del Diaconato femminile ».
Ma quali sono questi princìpi cardini? Il costume? il servizio gratuito? il celibato? l’impegno vitalizio?
E’ esatto considerare il « costume » un cc principio cardine », o non
è esso piuttosto « l’applicazione di
un principio cardine? ». E allora
qual’è questo principio cardine? Ma
il Sinodo è ormai stanco di perchè
e di discussioni; dopo un intervento
del dott. G. Peyrot che si rallegra
di questa revisione ed una patetica
difesa del pastore R. Nisbet, dell’Istituto delle Diaconesse, si approva
l’o.d.g. proposto dalla Commissione.
3
/
L’ECO DELLE VALU YALDESI
— I
LA SEDUTA AAIAIUALË
della Società diStndi Valdesi
( ■
i '
La seduta annuale della Società di
Studi Valdesi ha avuto regolarmente luogo domenica sera 29 agosto. Il
prof. A, Julia dà inizio alla seduta
con una relazione che riferisce sul
l’andamento del decorso anno socia
le e prospetta il programma per l’av
venire; l’anno nuovo è infatti parti
colarmente interessante sul piano
della storia Valdese,^ 4 centenari in
fatti dovranno polarizzare l’attenzio
ne degli studiosi e dei profani: 1)
1555: fondazione dei primi templi
valdesi (Coppieri, Chabas, San Lo
renzo. Serre di Angrogna); 2) 1655
Pasque Piemontesi e Giosuè Giana
vello; 3) 1855: Facoltà Valdese di
Teologia; 4) 1855: Libreria Editri'
ce Claudiana. Mentre per i due ul
timi centenari gli Enti interessati
provvederanno direttaipente a com
memorare gli avvenimenti con par
ticolari pubblicazioni, la Società di
Studi Valdesi si sente direttamente
impegnata per i due primi, sia sul
jjiano culturale che su quello di manifestazioni popolari che, opportunamente coordinate, potrebbero esser fonte di proficue esperienze.
L’esposizione finanziaria non rivel;t nulla di nuòvo, se si prescinde
da una simpatica manifestazione di
interesse della Tavola Valdese, che
lui permesso la pubblicazione di un
bollettino; il numero dei soci è semine insufficiente, quello dei morosi
(la ricuperare, non irrilevante!
il pastore L. Santini presenta
(tiiimli uno studio su: Il problema
nel Risorgimento; indagini jnU(> n (la fare. Con parola piana
e -a'urczza di documentazione, l’oI n.i-e [»redenta un quadro vivace delI: laric correnti di studio e di in!' , ;i dizione del problema religioPii Hiiorgimento. E’ un quadro
(h -! attualità, poiché è a tut
li !('i. ' (jiiali storture di interpre
‘ /l.tui .è-! llisorgimento in genere,
il i (io .c-petto religioso in parti‘■oiaie. i'-i-li.imo oggi. Le varie coricuii o) '.- liad’oratore sinteticamen
te esposte e obiettivamente valutate. L’apporto degli studiosi evangelici, e valdesi in particolare, non si
può dire che sia ora multo rilevante
e l’oratore se ne rammarica, sottolineando la straordinaria importanza
di questi studi, per mezzo dei quali, oltre a portare un prezioso contributo che permetta una più esatta
valutazione del Risorgimento, si potrebbero fissare i presupposti di un
dialogo così difficile da stabilire oggi.
All’apprezzatissimo studio del pastore L. Santini fa seguito una breve comimicazione del prof. Emilio
Tròn che comunica di aver potuto
ricostruire il tèsto ancora indecifrato di una delle due lapidi site all’ingresso del Tempio del Chabas,
ed appurare la validità dell’interpretazione dell’altra, già data dal prof.
G. Jalla.
Il pastore C. A. Griot porta i saluti della consorella Società di Storia Valdese del distretto Rio Platense; ne traccia brevemente la storia
strettamente legata all’amorosa cura
del pastore E. H. Ganz.
^ ^ *
Alla parte culturale fa seguito
quella amministrativa, cui assiste un
ridotto numero di soci, che si va
sempre più rarefacendo, per cui non
è possibile affrontare alcun particolare problema amministrativo, tanto
meno una proposta di modificare il
sistema di elezione del seggio ((jualcuno suggerisce di procedere per
corrispondenza, come nel caso del
Touring Club). Si riesce comunque
a nominare il nuovo seggio: presidente prof. A. Annand - Hugon;
membri: prof. T. Pons, G. Costabel, R. Jouvenal, A. Vola. Al prof.
A. Jalla che per motivi familiari ha
dichiarato di non poter più accettare la rielezione, va il saluto riconoscente dell’assemblea, che si augura che il Seggio possa ancora, in
qualche modo, contare sulla sua co’laborazione.
!1 Sinodo 1954 è stato definito delr il!tacritica. Al 1" Distretto, in geli ciiile si portano le scarpe grosse —
attenzione ai calli — ed i paroioni
non ]3Ìacciono, come non piacciono
verbose discussioni e parole alate.
Abbiamo udito molte cose buone e...
cose inutili, propositi ottimi e realizzabili e... propositi che per la loro natura stessa rimarranno sempre
allo stato di pii desideri.
Ael lungo inverno ci istruiremo e
cercheremo di spiegare al nostro popolo il significato di molte parole
grosse e difficili; e racconteremo pianamente ed esaurientemente come
tutto si svolse e quali furono gli argomenti che maggiormente interessano.
Il mio collega di banco sinodale
mi disse un giorno, semplicemente:
« Si parla troppo... »; non risposi,
ma intimamente gli diedi ragione.
Ritornando in seno alle nostre comunità nel fare il resoconto del mandato affidatoci, cercheremo di far
comprendere cosa vuol dire « esibizionismo », « demagogia », « senso
delie proporzioni e della misura »
ed altro ancora. Ma oggi voglio cercare di riassumere quanto brontolò
il mio vicino a proposito di un « intervento » invitante Seggio e colleghi a servirsi del prefisso « fratello »,
Personalia
Nel Tempio di Torre Pollice il 9
settembre è stato benedetto il matrimonio della Sig.na Dora Revel, già
direttrice deU’Asilo infantile e della
Corale di Torre Pellice. col, signor
Jacques Picot, il fedele amici» della
nostra colonia Valdese in terra di
Svizzera Romanza. Nel corso della
cerimonia, il pastore E. Ayassot ha
espresso agli sposi la gioia solidale
della comunità Valdese italo-svizzera, che ha pure trovato la sua espressione nel canto della Corale di Torre, e nella voce del Sig. Pasquet.
Agli sposi, i nostri auguri.
Red.
A dieci anni di diOanza, la nostra
popolazione Valdese dette sentir viva
la gratitudine verso il Comitato '*Pro
Chiesa Valdese”,' sorto nel 1944 in
Svizzera per iniziativa del Past. Guido Rivoir e sostenuto dall’opera di
molti fedeli e zelanti amici e collaboratori. Il Past., Rivoir fu U primo
Presidente del Comitato e ne fu anche l’instancabile animatore. Con le
sue frequenti visite alle chiese di
molti lontani svizzeri suscitò interesse per le nostre VtMi e per la nostra
Chiesa nei tempi gravi dell’Jmmediato dopoguerra.
Ma, accanto a lui, ricordiamo al
RICONOSCENZA
tre persone: il Sig. Emile Pasquet,
Presidente della ’’Società dei Valdesi di Ginevra”, generoso e fedele
nella sua collaborazione e nella sua
dedizione al servizio della comunità
Valdese, sempre ancora sulla breccia; il Past. Maurice Gardiol, di Losanna, deceduto purtroppo nella pienezza delle sue energie, il sig. Emilio Benech, già per molti anni Presidente della Colonia Valdese di Ginevra, il sig. T. Geisendorf, il Past.
Maurice Dumont del Cantorie di
Neuchâtel, i Posteri A. Fnhnaaim e
A. Rahoff del Cantone di Znrige^ ü
Past. H. Loosli del CanUme di Ber-^
na, i Past. Hardmeier e Arsuffi e il
sempre attivo e presente amico nostro sig. Jacques Picot di Ginevra.
Abbiamo menzionato alcuni nomi
e, involontariamente, ne tralasciamo
molti altri a noi ignoti. Anche a questi ultimi giutsga l’espressione della
riconoscenza Valdese.
Le nostre comunità hanno molto
ricevuto nel passato. Sappiano, esse
aprire l’animo atta generosità cristiana in tempi in cui è necessario
non dimenticare. (dir.)
PRANGINS
S C R I V O N O AL L' E C O
rateili (e sorelle)?
stabilito, a quanto pare, da un Sinodo precedente.
« Personalmente ritengo di essere
qualche cosa di più per chi a me
si accomuna nel Sacramento della
Comunione, ma non credo siano necessari prefissi per indicarmi ; lo vedi: quello là è Pierino Menusan,
”tout court”, tutti lò conoscono per
tale ed è assolutamente inutile di
premettere al suo caratteristico nome praline un prefisso qualunque.
E’ Pierino Menusan con le sue caratteristiche, le sue virtù, i suoi difetti. le sue idee, non confondibile
con quell’altro che gli è vicino, che
fisicamente gli assomiglia e fors’anche g’i è lontano parente: Pietro
Pontet; ma il nome dato loro alla
nascita li accompagnerà per tutta l’esistenza, non lo cambieranno mai:
è la loro individualità. I loro trisavoli erano ’’barbetti” i bisavoli ”ban
diti”, i bisnonni ’’cittadini”, i nonni ’’compagni”, i padri ’’camerati”;
ora dovrebbero essere ’’fratelli”, ma
Iddio creò Pierino Menusan e Paolo
Pontet e non li confuse; mise fra i
due il Colle Giuliano, ad uno diede
una qualità, all’altro un difetto e viceversa. Potranno avere tutto in comune ed essere in tutto simili, ma
ciò non ha nulla a che fare con la loro persona ed individualità: è proprio necessario ricordar loro ad ogni
piè sospinto che sono parenti? (E se
tali non si sentissero?) Essi però si
sanno e si sentono parenti e perfettamente uguali davanti a Dio e davanti agli uomini con gli stessi diritti, gli stessi doveri, gli stessi difetti. le stesse virtù; reciproco amore
l’un verso l’altro e di entrambi verso il Signor Nostro... ma uno è Pierino Menusan, l’altro Paolo Pontet...
e così per entrambi ’’dall’alba al tramonto”.
« Chiamarci ed indicarèi col nostro
semplice nome, mi sembra sufficiente, non crea confusioni, nè perplessità, nè urta la suscettibilità di alcuno; ed un perfetto identico discorso potrei farti circa l’Unione coi Me.
todisti », Mp.
Sulla movimentata via che da Losanna corre a Nyon, nelle immediate vicinanze di Nyon stessa, un tratto
di strada devia per inoltrarsi in un
quadro suggestivo di verde e di azzurro.
Bisogna cercarlo guell’angolino remoto, scelto, pare per offrire a quelli che lo trovano ritta sosta benefica
al concitato movimento che continua
ininterrotto poco lontano.
L’azzurro del lago come sfondo,
e, dall’alto, gli alberi piegano in riverente omaggio sul monumento che
ci porta indietro nfei secoli.
Di lì, gli esiliati Valdesi, in un
giorno di febbrile, fiduciosa speranza, anelanti alla patria, si lanciavano sotto lo sguardo del Padre, nella
grande avventura del ritorno.
Ogni anno lo stuolo di Valdesi residenti in Svizzera,!,si reca in fedele
pellegrinaggio, per ricordare le liberazioni dell’Eterno. Così, come sempre, anche quest’anno.
Noncurante della pioggia dirotta
eccolo là il grupj)o — anche se forzatamente ridotto di quelli che
non dimenticano. Accanto a loro il
Sig. E. Pasquet, ¡»residente della Società dei Valdesi Ginevra, organizzatrice della cerimonia ed il Sig.
J acques Picot. Da parte nostra il Moderatore A. Deodato, giunto espressamente la mattina stessa dall’Italia,
nonché ■ i Pastori Guido Rivoir da
Lugano ed Enrico Tron da Losanna.
La cerimonia sulla spiaggia fu necessariamente abbreviata dal tempo
inclemente. L’introduzione del Sig.
Pasquet che, scusati gli assenti, fissa
il carattere rievocativo della cerimonia, il racconto del Pastore Tron il
quale, ricordati gli eventi del 1689,
indica gli insegnamenti e le responsabilità nell’ora attuale, la preghiera del Moderatore, non sono che un
breve preludio alle rievocazioni più
complete e più incisise che avranno
luogo nel pomeriggio, dopo l’agape
fraterna nella sala del Palazzo Comunale di Prangins, gentilmente offertaci, nell’impossibilità di usufruire della proprietà all’aperto del Sig.
Liechti, che, come ogni anno, era
stata generosamente messa a nostra
disposizione.
La fanfara di Prangins era sulla
spiaggia e sotto la pioggia per suonare, in onore della nostra giornata,
musiche di carattere religioso e patriottico.
L’abbiamo poi vista ritornare nel
pomeriggio, non soddisfatta della sua
breve partecipazione mattinale. Come ringraziarla? E come ringraziare
soprattutto quel valente, attivissimo
Comitato Pro Chiesa Valdese che
dall’agosto 1944 — anno della sua
costituzione — persegue con amore
e fedeltà un’opera di aiuto veramente degna di ammirazione? Il Moderatore e il Pastore Guido Rivoir efficacemente sottolinearono l’opera fedele del suddetto Comitato.
É in stampa il Calendario
MELI NOSTRE
1953
che uscirà al principio di Dicem/
hre, e verrà messo in vendita al
prezzo di L. 300.
Ohi si prenota entro il corrente
mese di Settembre lo potrà avere
al prezzo ridotto di L. SOO, oltre
le spese di spedizione.
Edilrice Claudiana - Torre Pellice
Dieci anni non sono pochi se si
considera la somma di interesse, di
richieste, di lavoro sotto molteplici
forme che questi armi rappresentano. Iniziando dalle dure necessità
dell’immediato dopo guerra a cui ha
tempestivamente provveduto, il Comitato è stato presente e ci ha soccorso in tutte le altre necessità che
si sono successivamente determinate
in seno alla nostra Chiesa e alle nostre Valli.
e e e
Abbiamo dimenticato certe nostre
tragiche situazioni dell’immediato
dopoguerra! Partì subito, dal Comitato, il primo urgente appello... poi
il secondo... il terzo... il quarto...
Quanti ora sono i soggiorni dei
bimbi nelle famiglie ospitali? Poi i
giovani... C’è il vestiario da provvedere, il Collegio da restaurare, tutte
le istituzioni in stato di grande disagio materiale, economico... poi,
negli anni che seguono, le necessità
impellenti della Cassa Centrale ecc.
Il Comitato si fa il portavoce dei
nostri bisogni, come se fossero i suoi.
E moltiplica il numero dei suoi
membri collaboratori cercandoli in
tutta la Svizzera dove sa di trovare
amici nostri pronti ad assumere per
noi responsabilità non indifferenti.
Come, come ringraziare?
* * *
Prangins è la rievocazione di libe*
razioni lontane. E di liberazioni vicine. Per allora e per oggi bisogna
ricordare.
Ricordare e amare.
Lydia Gay
La festa del XV Agosto
(continua dalla 1“ pagina)
Sta considerazione d’ordine generale, abbiamo notato quest’anno un lodevole tentativo di destare l’interesse del pubblico, con alcuni quadri
storici-rebus, di cui i presenti erano
chiamati a dare il significato; alcuni
interventi di giovani che hanno portato il saluto delle loro comunità nella penisola, ed un vibrante messaggio del missionario R. Coisson (ed a
cui diamo il più cordiale ben to»
nato fra di noi per un periodo di meritato, se pur relativo riposo), da poco ritornato fra noi, dallo Zambesi,
hanno riempito in modo interessante il pomeriggio. rep.
RECENSIONI
Il cuore dell’uomo. (di Giovanni
Gossener - Casa Ed. Der Wegveiser, pastore Rud Kagi . Gladbachst. 40 - Zurigo - Svizzera - 1 op.
pag. 48. L. 100).
Si tratta della versione italiana di
un opuscolo di edificazione pubblicato in lingua tedesca nel 1732. Contiene 10 figure accompagnate da ima
meditazione illustrativa della figura,
da una preghiera e da un cantico.
Meditazioni, preghiere, canti, risentono del periodo storico in cui furono scritte, ma la loro fedeltà alla
Sacra Scrittura conserva loro un certo sapore di attualità che può far dimenticare qumito di leggermente
antiquato ci può essere per il nostro
gusto, in certa fraseologia. Quello
per contro che ci è parso assolutamente indigesto sono le figure, particolarmente le 7 prime. Quei cuori
umani (da cui spunta direttamente
la testa!) pieni di animali simboli
ci: pavoni, maiali, tigri, rospi, ser
penti..., ci sembrano molto inferiO'
ri alle più deteriori pubblicazioni
oleografiche di certo pietismo catto,
lico coi suoi cuori di Gesù, trafitti
e trasudanti sangue.
Può darsi che questo genere piaccia in determinati ambienti, ma non
contribuisce certo all’educazione di
un « gusto » sanamente « riformato»
lector.
★
Segnaliamo, in deposito presso la
Libreria Claudiana di Torre Pellice
l’opera « INCANTI DI S ANREMO »
della scrittrice Silvia Meille, figlia
del nostro collaboratore Giovanni
MeiUe.
L’opera, ricca di spiritualità e poesia, ricerca e canta — nelle bellezze
della natura e della vita .— i valori
profondi, i talenti che Dio ha dona
to agli uomini e la conoscenza che
aiuta a valorizzarli.
Belli da leggere come quadri da
ammirare, conforto, ricordo, consolazione, i momenti di grazia, elevazione, preghiera discendono dalla
contemplazione alla vita pratica, divenendo impulso all’attività creatrice intensa e responsabile, espressione di coscienza, manifestazione di
servizio, ideale da realizzare.
Scuola Latina di Pomaretto
L’inaugurazione dell’anno scolastico 19541955 avrà luogo domenica 3 Ottobre alle ore
14,30. Gli alunni, i genitori e tutti gli amici dell’Istituto sono cordialmente invitati.
Esami di ammissione
Ammessi alla La classe: Bouchard Silvano, Meynier Fiorella.
Promossi alla II.a: Avondet Aurora, Bert
Viola, Beux Franco, Fabbrini Iris, Gnglielmino Claudio, Poet Frida, Poèt Valdo, Rostan Franco, Sievé Davide.
Promossi alla III.a: Costantino Marco,
Dana Mirella, Jahier Enrica, Micol Marta,
Ribet Armida, Rostagno Paola, Simondi
Emilio.
Licenziati: Argbittn Marcello, Barberis
Vittorio, Pons Raimonda, Purpura Paola,
Reynaud Aurora, Ribet Enrica, Rostagno
Giulio.
Doni rtBevnti dalla Direzione
dal 1 giugno al 31 agosto
Long Tullio (Pramollo) L. 2.000 — Long
Roberto (id.) 3.000 — Dal Dott. Teofilo Giraud di Troy (U. S. A.) al quale rinnoviamo i nostri sentiti ringraziamenti, ci sono
pervenute le seguenti offerte da lui raccolte
fra antichi aBievi della nostra scuola residenti negli Stati Uniti: Teofilo Giraud, dollari 10; Irma Rostan doB. 10; Margherita
Micol 10; Livia Mattfaien 10; Giovannino
Tron 3; Ulrico Gay 5; Emanuele Tron 5;
Enrico Grill 2 — Gardiol Ada (Abbadia Alpina) L. 5.000 — Giaiero Ernesto e MarceBa
(Porosa Arg.) 3.000 — Laetsch Giovanni
(id.) 4.000 — Baret Guido e Ida 2.000 —
Pons Guglielmo (Pomaretto) 5.000 — Rostan Nelly (S. Germano Ch.) 2.000 — Chiesa Valdese di Pomaretto 50.000 — Pons AttiUo: segatura gratuita di Mg. 225 legna da
ardere per la scuola.
Ai henefattori, vicini e lontani, del nostro Istituto è assicurata tutta la nostra gratitudine.
4
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:-^'s ■ .
L*ECO DELLE VALU VAU)ESI
■1!..''j!'-p'ff'm«i..-^...ff......■ L.^ "r ■■
A V VISI
Luserna San Giovanni
I nostri lutti. H 24 agosto, decedeva il nostro fratello Cesare Revel
in età di 55 anni ; stabilito da molti
anni a Pineròlo, il nostro cimitero
ha accolto le sue spoglie mortali;
una folta rappresentanza della nostra comunità ha detto ai familiari
dell’estinto quanto fosse vivo il suo
ricordò.
II 26 agosto decedeva il nostro fra- '
tello Paganone Giuseppe, in età di
70 anni; originario di Giaveno aveva trovato asilo alla sua travagliata
esistenza al Rifugio Carlo Alberto.
II. 7 settembre terminava la sua
breve esistenza terrena di quattro
mesi la piccola Marisa Malan, di
Ernesto e Bonnet Dina (al Gourg).
Il 5 settembre, terminava la sua
esistenza terrena, all’età di 61 anni
la nostra sorella Rosina Gaydou nata Gay; provata nei suoi affetti di
madre con la morte del figlio, caduto durante l’ultima guerra, combattente sul fronte Jugoslavo, la sofferenza fisica la provò duramente nei
suoi ultimi giorni.
A tutte queste famigUe, provate
dal lutto, ripetiamo le parole della
speranza cristiana: « Chi vive e crede in me, non morrà giammai ».
Nozze. Il 28 agosto è stato celebrato il matrimonio di Cairus Alessandro (Bobbio Pellice) con Malan
Lina.
Il 4 settembre è stato celebrato il
matrimonio di Goy Enrico Franco e
Mura Maria Paolina.
L’il settembre è stato benedetto
il matrimonio di J. Jacques Michel
Tierque (Genève) con -la signorina
Emilia Fenouil (Verzuolo).
Il 18 settembre è stato celebrato
il matrimonio di Mourglia Elzo Davide (Campiglione) con Odin Yvenne.
Agli sposi rinnoviamo gliauguri di
una vita vissuta nella luce della speranza cristiana.
Messaggi. La nostra comunità è
grata ai pastori G. Bertinatti e R.
Nisbet per i loro messaggi ai culti
di domenica 12 e 19; domenica 24
ottobre il culto sarà presieduto dal
Moderatore, pastore A. Deodato.
Concerto. I limiti della nostra
cronaca non ci permettono un’analisi
particolareggiata del concerto vocaleistrumentale che ha avuto luogo nel
nostro tempio domenica, 5 corr. alle
ore 21. Un discreto pubblico era presente ed ha potuto apprezzare, al
suo giusto valore, i vari numeri del
programma. Nella parte strumentale
Ferruccio Corsani e Ferruccio Rivoire, i due organisti delle due nostre comunità di Torre Pellice e Luserna San Giovanni, hanno dato un
nuovo saggio della loro arte, dandoci interpretazioni di alto valore artistico. La signorina Lilian Bertin
(sengianina? angrognina?) di N.
York, ,ba fatto apprezzare tutti i nummi della sua cultura e sensibibtà
musicale, nella fine esecuzione di
due brani, particolarmente impegnativo VExultate, iubUate di Mozart.
Al quartetto Vocale la nostra gratitudine per l’impegno e lo sforzo interpretativo.
Agli organizzatori il nostro plauso
riconoscènte per la perseverante
azione di diffusione della « buona »
musica. rep.
COLLEGIO MLDESE
Sono aperte le iscrizioni a tutte le classi
della Scuola Media, del Ginnasio e del Liceo. Esse si ricevono tutti i giorni, fino al
25 corr. dalle 10 alle 12 presso la segreteria
dell’Istituto.
» * *
Lunedì 6 corr. si sono iniziati gli esami
d’ammissione e di promozione per le varie
classi dell’Istituto, che si sono conclusi il
14 corr. Ne diamo i risultati:
Promozione alla 5“ Ginnasiale: Catalin
Giovanni, Cericola Arturo, Gambino Antonio, Invernizzi Luigi, Rollier Roberto.
.immissione alla 1“ Liceale: Ayassot Paolo, De Farro Francesco, Peyronel Guido,
Rapetti Luciano.
Promozione alla 2» Liceale: Ayassot Marco, Formigoni Giuseppina, Genre Arturo,
Hugon Paola, Pons Liliana.
Promozione alla Liceale: Ayassot Giovanni, Coisson Luisa, Correnti Luigi, Gardiol Claudia, Santoro Rboerto, Toja Cesare.
Ammissione alla 1“ Classe Media: Bounous Simonetta, Chauvie Denisia, Coisson
Giovanna, Davit Fioria, D’Onofrio Maria,
Jouve Marcella, Pollo Emilio, Rossetto Maria, Secondo Ugo, Taglierò Franco, Tourn
Franco, Travers Alice, Valanga Wanda,
Bougardo Norberto, Zhigin Olga.
Promozione alla 2“ Media: Bazzana Guido, Cognazzo Tullia, Dematteis Alessandro,
Di Francesco Paola, Garnier Giovanna, Fardella Paolo, Muraglia Pier Cosimo, Prochet
Vera, Sironi Bruno, Trovato Giuseppino,
Merenda Ombretta.
Promozione alla 3* Media: Barella Marco,
Bertin Guido, Bertucci Piera, Cavagnero
Gianfranco, Dema Pier Paolo, Formigoni
Enrico, Marletta Rodolfo, MosseUo Enrichetta, Pittavino Dora, Deodato Luciano,
Castelli Vittorio, Frizzoni Sergio.
Licenziati dalla 3“ Media: Carbone Lidia,
Coucourde Maria, Diena Vittorio, Fardella
Franco, Nisbet Laura, Paira Ettore, Schindler Adolfo, Ugoccioni Enrico.
Le lezioni si inizieranno il 4 ottobre per
la Scuola Media e PII ottobre per il Ginnasio ed il Liceo.
Rodoretto
Pour celui qui gravit le chemin
sinueux qui remonte la vallèe sauvage de Rodoretto, la surprise sera
grande de voir en arrivant aux Arnauds, notre vieiUe école toute fraîche rebâtie. Chacim y a mis du sien
et les maçons nous laissent un joli bâtiment comme neuf qui servira de
chapelle et éventuellement d’école
subsidiée si le nombre des enfants
le permet. Cette réalisation réjouira
tous ceux qui ont à coeur notre rude
et belle paroisse mais surtout les fidèles de la haute vallée dans les
quartiers des Côtes, des Rimas et
des Arnauds. Un sentiment\ de reconnaissance monte de nos coeurs
vers Dieu et vers les frères en la foi
pour tant de bénédiction. Nous avions encore reçu de Chicago 10 dollars (Mr. et M.me François et Jeanne Garrou) et 2 dollars (Mr. Henri
Grill Gros).
En août et septembre la chaire du
temple a été tenue par les pasteurs
Enrico Pascal, Giiumpiccoli et Mathieu. Noifs remercions ces frères
pour leur message et sommes heureux des contacts permis ainsi avec
l’évangélisation. La traditionnelle
fête du col des Fontaines eut lieu le
dimanche 8 août; malgré le temps
incertain la participation fut nombreuse. Les messages virils et plein
de vigueur furent un rappel solennel
à la fidélité.
Baptême: Barai Marinella de Amato et Rostan Emma à Serveil Parrain Breuza Osvaldo, Marraine
Breuza-Rostan Ida.
Mariages: Genre Iolanda Mafalda
et Meytre Ettore. Augusto. - « Rendez ma joie parfaite... en ayant un
même amour, une même âme, une
seule et même pensée » (Phil. 2: 2).
Montorfano Giulietta et Riva Roberto. « Le voyage que vous entreprenez est sous le regard de Dieu » (Juges 18: 6).
■
Prarostino
Prarostinesi che ritornano: è con
gioia che abbiamo rivisto molti nostri fratelli e sorelle, tornati fra noi
per passare qualche giorno al paese
natio; la loro presenza ai culti è stata molto gradita, I nostri auguri li
accompagnano ora mentre essi ritornano al loro lavoro altrove.
Atti Liturgici: Nel corso del cidto
sono stati battezzati: Bourne Bruno
Doni ricevuti per i nostri Istituti
Asilo dei Vecchi di San fermano Chisone
Doni ricevuti dal 1 gennaio 1953 al 31
dicembre 1953.
In memoria: di Giovanni e Rosa Poris
Karrer, Maria Luisa Pons, 500; di Arturo
e Silvia Mansuino, fam. Mansuino 1.000;
di Emma Gardiol Leidheuser e C. A. Tron,
N. N. 100.000; di Giuseppina Jahier, Gino
e Giorgina .Jabier 15.000; della Nonna, Costantino Lelia 2.000; del Babbo, Long Pittavino Carmen 3.000; dei loro cari, Garro
Beniamino 1.500; della Zia.Leontina Godino, Gardiol Valdo 3.000; dei loro Cari,
Bertalot Gina e Ida 1.000; della Sorella e
Zia, Durand Cesarina e Aldo 500; Nel 1
anniversario di Emma Gardiol Leidheusei
ed Emilio Gardiol, N. N. 500; della Moglie,
Gardiol Bartolomeo 5.000; di Silvio Bounous, vedova e figlia 5.000; del caro Nonno, La Montagna Guido 1.000; di Arena
e Adorno, l’Assemblea dei Fratelli di Savona 1.000; della Mamma, Bounous Elisa,
Godine Sigfrido e Yvonne 5.000; della
Mamma Leontina Guigou Godino, Godine
Sigfrido 5.000; di Alberto Costabello, Dino Costabello 2.000; di Corredino Piccivide 2.000; d iRibet Bartolomeo, Long Siinelli, famiglie Gander Piccinelli 4.000; del.
la Mamma Bouchard Lidia, Bouchard Devio 1.500; di Giulietta Rivoir, Peyronel Elisa (Blanc) 500; Nel 1 ann.rio della morte
madrina. Long Meynier Ilda 1.000; di Federico Strepetti, Dirigenti c Impiegati della RIV 3.000; di Jenny Rostan, i nipoti fu
Maurizio 2.000; di Victor Lebeau, Lupino
Luigi e Federa 300; di Enrico Bounous,
Moglie e figlio 2.000; dei tari Genitori,
sorelle Costantino 1.500; del fratelle Felice, Richiardone Ada 500; delle dilette Elsa
e Olga, i genitori 1.000; dei Genitori, fam.
Ernesto Micol 100; di Rostaing Cesare, Godino Emilio e Elena 1.000; di Gönnet Alberto, fam. Berteli 4.000; della Mamma,
Rostagno Levi 3.000; del Marito, Gardiol
Alina 500; del Marito, Gardiol Margherita
500; di Ermanno Genre, S. B. 10.000; di
Chambon Michele, Ufficio Assistenza Villar Perosa 5.000; di Adelina Balma, Raima
Enrico e figlia Elsa 1.000; della Mamma e
Fratello, Ferrerò Carlo e Enrichetta 500;
dei Cari, Penna Maria 3.000; di Giovanni
Enrico Revel, la fam. 5.0(j0; della Mamma,
Ines Senesi 2.000; del Padre, Antonio Kovacs 500; del Prof. Malan, N. N. 3.000; di
Bergere Luigia, fam. Campra, Bergere
Balma Tivola 2.000; del cugino Gander
Corredino, Long Adelina, Alice, Arturo,
Cesare 4.000; della Mamma e Fratello Michele, Accostelli Lucia in Cavallone 1.000;
della diletta Elda, Papà e Mamma 1.000;
del Marito e Padre ing. Vincon, Vincon
Cavalli Zagrebelsky Ribet 3.000; dei suoi
nella ricorrenza dei morti, Kovacs Antonio
500; di Baret Giovanni, la Maestranza del
Cotonificio Vittorio Widemann di San Ger.
mano Chisone 11.800; della figlia. Grill
Enrico 500; di Arturo e Silvio Mansuino,
fam. Mansuino 2.000.
Doni pari: Rocchi Biagio 12.000; Chiesa
Valdese di Corato 2.500; Chiesa Valdese
Pramollo 4.000; Chiesa Valdese di New
York 25.600; B. Frey 1.500; Francesco Immovilli 1.000; Cardon Margherita 500; Domenica Borione ved. Niccolini 200; Fam.
Maestro A. Pascal 1.000; Fam. Luigi Peyran 1.000; Peyrot, Locanda Appennini 1.000
Maria e Luigi Martinat 1.000; Ida e Giorgio Maggiore 800; Domenico ed Emilia
Arbuffo 2.500; Mario Bonetti 2.000; Maria
Chiampo ved. Farinetti 1.000; Godino Matilde 200; Alfano Adele 2.000; Coucourde
Giulio e Caterina 1.000; Chiesa Valdese di
Roma, Piazza Cavour 20.000; Giordano
Giustina 500; Soc. Talco e Grafite 8.000;
Radaelli Carlo 1.000; Messa Angelo 500;
Cappelletti 5.000; Grill Aldo, operaio della RIV 2.850; Ing. Augusto Turin 2.000;
Chiesa Valdese di Rodoretto 1.500; Gruppo evangelico di Foggia 2.000; Vola Ilda,
per guarigione ottenuta 3.000; Hurzeler
Giovanni e Ilda 500; Long Walter, in occ.
battesiriio Alida 1.500; .Alma, ricordando
al Signore 300; Giacone Giulio 500; Besson
Arturo 700; Griot Emilio e Signora 500;
Coalova Maria 700; Chiesa Valdese di Torre Pellice 2.500; Lega Femminile di Milano 10.000; Unione Femminile di Massello
1.000; Chiesa Valdese di Pramollo 4.000;
Chiesa Valdese di Brescia 5.000; Chiesa
Valdese di Verona 3.000; Luigia Poet 500;
Peyran Adele 200; Costantin Poet Enrichetta 500; Poet Enrico 500; Chiesa Valdese di Perrero-Maniglia 2.000; Balma Ausonia 500; Fam. Avondet, riconoscente al
Signore 1.000; Godino Clementina 500; U
Enzio di Roberto e di Panzolm Evelina (Cavoretto) il 2 maggio; Bertalot Augusto Luigi di Daniele e di
Paschetto Lidia (Favè) il 31 maggio;
Roman Lauretta di Renato e di Gardiol Uva (Alliaud) il 1® agosto; Gardiol Rina di Olinto e di Forneron
Ines (Saret) il 22 agosto; Benech Donatella di Stefano e di Rivoira Antonietta (Cardonera) il 5 settembre.
La grazia del Signore accompagni
questi bimbi e dia ai genitori e ai
padrini di essere fedeli alla loro
promessa.
E’ stata invocata la benedizione
sul matrimonio di Robert Alberto
(Favè) con Monnet Wanda (Godini)
il 1® maggio; di Costantino Giorgio
(Semunin) con Gardiol Giovanna
(Inverso di Cavoretto) il 17 giugno;
di Forneron Walter (Massera) con
Armellino Lilia (Massera) il 21 agosto.
(c Siate pieni di affezione gli uni
per gli altri » (Rom. 12: 10).
Hanno terminato la loro vita terrena: Forneron Sergio (Cardonatti),
in seguito a difficile intervento chirurgico, il 7 maggio, alla età di 16
anni; Avondet Giovanni (Deserta),
tragicamente, il 20 luglio, alla età
di 57 anni; Avondet Ernestina ved.
Paschetto (Semunin), dopo lunghe
sofferenze sopportate con fede, il 27
luglio, alla età di 69 anni; Malan Susanna ved. Forneron (Saret), dopo
pochi giorni di infermità, alla bella
età di 92 anni.
« Se viviamo, viviamo per il Signore; se moriamo, moriamo per il
Signore; sia dunque che viviamo o
che moriamo, noi siamo del Signore » (Rom. 14: 8).
Visita Pastorale. - Domenica 22
agosto abbiamo avuto la gradita visita del Pastore Salvatore Carcò, delle Comunità Valdesi di Colleferro e
del Basso Lazio. Egli ha presieduto
il culto del mattino, dinanzi ad una
buona assemblea di fratelli e sorelle,
e poi una riunione all’aperto al Collaretto. Ringraziamo ancora questo
servitore del Signore per la visita e
per il messaggio recatoci.
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Direzione e Redazione: Past. Ermanno Rostan - Via dei MUle 1 - Pinerolo - Tel. 2009
Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di
Pinerolo, con decreto del 27-XI-1950.
Tip. Subalpina s.p.a. Torre Pellice (Torino)
Il marito e la figlia della rimpianta
Rosina Gaydou nata Gay
neir impossibilità di ringraziare personalmente, esprimono la,loro riconoscenza a tutti coloro che di presenza, o con scritti, o
con fiori, presero parte al loro immenso dolore.
In particolar modo ringraziano il doti.
E. Gardiol per le amorevoli cure, il Pastore Jahier, le famiglie Salvagiot e Paschetto,
la Sig.ra Augusta Bertin, che hanno dato dimostrazione di simpatia nella lunga malattia della loro cara estinta.
La Cartera, Luserna S. Giovanni, 13-9-1954.
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Evelina 1.000; Avv. Giovanni Agnelli, in
occ. delle nozze di sua Sorella Maria Sole
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della classe 1898 Davide Bouchard e Colleglli 1.500; daUa cassetta delle offerte
6.824; Chiesa Valdese di Como 5.000; Chicsa Valdese di Bergamo 40.000; Morello
Francesco 5.000; Coniugi Farina 2.000; Sta.
nislao Rocchi 2.000;-Avv. Giovanni Agnelli in occ. delle sue nozze 100.00; Adunanze
dei Fratelli di Castino 6.000; Balmas Margherita 500; N. N. Sàn Germano 1.000; Lillà Malacrida 2-OOOU Coniugi Francescato
3.000; Cappelletti 500; Dalla cassetta 4.048;
Chiesa Valdese di Frali 2.000; Chiesa Valdese di Felonica Po 1.000; Giunta Provinciale Amministrativa di Torino 100.000;
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