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©ELLE VALLI VAL©ESI
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Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo „.
Quindicinale
della Chiesa Valdese
1 Anno LXXXI — Num. 12 1 Una copia i,, 20 ABBONAMENTI / P®** l^mterno Eco e La Luce ; L. 1000 per Txnterno \ L. 1000 per Testerò | Li 1€(X) per Testerò Spediz. abb. postale II Grappo Cambio (l’indirizzo Lire 30,— TORRE PELLICE -r- 8 Giugno 1951 Ammin. Claudiana Torre PeUum -C.C.P. 2-175.37
Denaro, uomini e nrogràmma
Abbiamo letto col più vivo interesse l’articolo di Aldo Ribet
. che richiama alla nostra attenzione
il gran problema odittrno della nostra Chiesa ed anche la ponderata
risposta di E. Rostan che blocca con
un alibi raffermazione di « risultalo fallimentare, dal punto di vista ecouomico e spirituale, delFappello
straordinario » fatta dal Ribet e propone una visione più ottimistica del
.presente e dell’avvenire.
L'inizio della discussione è stato
ottimo, senza dubbio, ma ci sembra
che abbia lasciato in sospeso qualche illazione opportuna. Il Direttore
di'H’Eco vorrà quindi permetterci di
dire ani-ora una parola.
Piirticolarmente impressionantf',
uifirarticolo Ribet, è stato il confronto Ira l’esiguo numero di 5000 contribuenti con quello dei membri comunicanti che sono 20000. E«ili ne
è spinto a parlare di risultato fallimentare dell’appello.
Ma Rostan gli ribatte che quei 5001)
raj)]iresentano generalmente delle
famiglie e quindi un numero doppio
o triplo di contribuenti; pertanto è
eccessivo il giudizio espresso..i
(i'è ancora dell’altro da dire, pere». soggiungiamo noi. Consideriaino
più da vicino quelle 5000 contributi zioni, esse sono lungi dall’e.^sere tutte un risposta a un « appello straordinario >1 della propria Chiesa. Si
contano a centinaia le contribuzioni
da 200, 100 e persino 50 lire le quali,
se in qualche caso potranno rappr."sentare l’offerta della vedova, in altri (fasi sono invece delle contribuzioni non degne di questo nome. Le
vere contribuzioni, quelle dei credenti che han dato con sacrificio e
(fon amore per la loro Chiesa, quelle che han fatto i 43000000 .sono molto Jticno di 5000 e perciò il giudizio
" Ribet non è destitutio di fondaniento, il risultato dell’appello è la dimostrazione della precarietà delle
fi (situazioni in cui si trova la nostra
- ■' Chiesa Valdese. Conserva quindi anII che tutta la .sua importanza la conchisione di Ribet che dichiara necesaaria una revisione sull’indirizzo di
tutta l’attività, specialmente spiriy tua le della Chiesa, nonché del sistema (' del funzionamento della nostra
S. Amministrazione.
fr Altri fatti poi, ancora più significativi del risultato dell’appello
'• straordinario e più attuali, portano
' alla medesima conclusione.
quasi più, più d’un operàio della
Chiesa sarebbe in grado di essere Mo.
doratore. Ma il dramma nostro in
(|uest’ora cruciale è proprio questo
che la nostra (fompagine che sul piano teorico ha la sua bella e grande
vocazione, non riesce a concretarla
e ad esprimerla nei termini di un
programma attuale ed aggiornato.
L’azione del nostro popolo - chiesa al quale Dio ha rivolto da tanti secoli una sublime vocazione — è come
impelagata in un vicolo chiuso e le
manca il programma per u.seirne...
Torniamo cioè alla medesima con(dusione di Ribet : (( urge una revisione sull’indirizzo di tutta l’attività
specialmente spirituale della Chiesa
e giunge il momento di rivedere tutto il sistema e il funzionamento delta nostra amministrazione n.
Alcuni dati
del problema
Non è possibile in poche note come quelle che stiamo scrivendo di
tentare lo studio di un programma,
ma può giovare l’accenno ad alcuni
dei motivi che lo devono in(piadrare.
1) La nostra" azione ecclesiastica in
questo momento non risponde alle
necessità dell’ora nè alle Valli, nè
nell’Evangelizzazione. Se dovessimo
esprimerci in termini commerciali
diremmo che la nostra produzione
è insufficiente di fronte alla richiesta del mercato. E’ vero infatti che
in questi ultimi anni, per difetto di
uomini e di mezzi, abbiamo dovuto
lasciare senza risposta molte richieste che ci sono pervenute da ogni
parte d’Italia ed è anche vero che
alle Valli i Pastori non riescono a
svolgere tutta quella attività pastorale che vorrebbero e dovrebbero,
sempre per difetto di forze di fronte
all’entità del lavoro. ^
2) La distribuzione del nostro personale nel vasto campo di lavoro non
è sempre la più logica ed opportuna.
Vi sono uomini impegnati nella cura di comun t ( n un (^ntinaio di
membri ed Itr he ne hmno 1500.
Non solo. Ouell I irze laiche che in
clima prot( t un lovrebbero essere
attivissime e fattive quasi quanto
quelle consacrale al sacro ministero, non sono semjire organizzate nel
modo più saggio e redditizio. Qualche v^olta, abbandonate a sè stesse,
ma tuttavia desnh'rose di azione, finiscono per organizzarsi da sè, in
modo disordinato, col risultato di
nuocere anzicln- aiovare alla causa
comune.
3) Le retiibii/ioiii ebe la Chiesa
dà attualmente ai .suoi dipendenti
sono scarse e li (rqstringono ad affrontare delle difficoltà che costituiscono anch’esse un ostacolo alla loro
volontà di lavorare fruttuosamente.
4) La gravità della nostra situazione finanziaria è realmente tale da
giustificare molte riserve sulla pos
sibilità di portare al pareggio i prosimi bilanci senza richiedere alla
Chiesa degli sforzi forse superiori alle sue possibilità. Essa non ci sembra essere esagerata dalle parole del
dott. Ribet.
5) Questa situazione precaria e
grave della Chiesa, grava sulle spalle di quei cinquemila contribuenti.
Sul problema posto da Aldo Ribet e sul “Punto
di vista,, del Redattore del giornale abbiamo avuto
due altri articoli che ora pubblichiamo come contributo alla discussione. A nostra richiesta, A.
Ribet ha formulato le sue precisazioni che i
lettori troveranno in questa stessa pagina. reo.
RISPOSTA ALL’APPELLO
L’uoitio
o II programma
K' vacante, purtroppo, il posto del
nostro Moderatore e la Chiesa è fin
da (jiipsto momento alla ricerca di
chi lo ¡»ossa sostituire. Regna ancora
h- rincertezza. La gravità dell’ora vorreblxi un uomo dotato in maniera
eccezionale, all’altezza della situazione e (doè capace di risolvere tutti
. i jiroblemi della Chiesa, e (jUe.st'uomo d'eccezione, dotato ad un tempo
di pietà, di eloquenza, di cultura,
r- di autorità, di spirito d’iniziativa,
i nonché di grande abilità amministra^ tiva e di una salute di ferro, non
f sembra facile da trovate. E la Chiesa. pertanto, è tutta intenta nella ricerca « dell’uomo »...
Orbene ci sembra che più che un
« uomo » sarebbe meglio cercare un
. «f programma »; l’uomo è difficile
da trovare perchè manca un programma. Chiarito e fissato il programma, l’uomo non importerebbe
Sotto questo titolo Aldo Rihet pubblica nell’eco delle Valli Valdesi
alcune riflessioni che gli sono state
ispirate dal mio commento agli elenchi dei sottoscrittori.
Noto con piacere che la questione
finanziaria comincia ad interessare
i membri della Chiesa; fino a tempi
assai recenti molti non la ritenevano
meritevole di discussione.
Ad alcune osservazioni dell'ariicolista hft già risposto opportunamente il Direttore deWEco. Vorrei
soltanto aggiungere qualche altra
nota.
La risposta all’Appello mi è sembrata aver avuto un carattere abbastanza generale, perchè ai nomi delle cinquemila persone circa che figurano negli elenchi è logico aggiungere quello dei coniugi II cui nome
non figura separatamente, ed inoltre
almeno una persona di famiglia (figlio o figlia) che pur essendo membro di Chiesa non ha fatto un’offerta
persotmle. Si può pertanto ritenere
che gli elenchi contenenti cinquemila
nomi rappresentino quimlicimila
persone circa.
Per quello che si riferisce allo spirito di sacrificio che si è reso manifesto nelle contribuzioni di molti
membri di Chiesa, io rimando Aldo
Ribet al mio articolo, nel quale era
abbondantemente riconosciuto. Questo sacrificio,, che talvolta ci ha veramente commossi, tiessuno lo ha
mai negato e perciò l’osservazione
di Aldo Ribet non ha senso. Rimane il fatto che moltissime contribuzioni, pur sempre ricevute con riconoscrniza, hanno dimostrato che i
donatori non hanno dato alla loro
offerta un carattere straordinario, ed
è lecito sperare che essa continui negli anni prossimi con carattere ordinario.
Nessuno si sogna di lanciare un
altro appello straordinario; ma sono quei particolari contribuenti che
avrebbero dovuto meglio comprendere il caratterie eccezionale della
richiesta del Sinodo.
Su questi punti ritengo che A. Ribet non abbia nulla da obiettare.
Io però debbo aggiungere Ire altre
osservazioni.
La prima è che i risultati dell’Appello, l uso fatto del denaro, il metodo seguito nel dividere la .somma
raccolta, sono cose di cui non è opporkuno discutere prima che il Sinodo abbia espresso il suo parere.
Il Sinotio ha lanciato l’Appello ed
è al Sinodo che se ne deve fare adeguata relazione.
La seconda osservazione è questa:
l intonazione dell’artualn è pessimista. In esso viene criticato l’ottimismo del Ca.ssiere. Quando l’Appello
fu lanciato al Sinodo, non erano molti a credere che d sarebbero raccolti
più di quaranta milioni. Molte persone rivolsero in quel momento al
Cassiere questa domanda: ” Ma tu ci
credi? ”... ed il Cassiere ci credeva allora e ancora og^ crede che d arriverà ai so milioni., il che non avrebbe
alcun significato se alla fiducia del
Cassiere non avesse corrisposto ef
fettivamente la risposta della Chiesa.
Dove si dimostra che il Cassiere aveva ragione di essere ottimista.
In tali circostanze, parlare come
fa Aldo Ribet di amara constatazione di fallimento è per lo meno esagerato... Ma il fatto piu grave è che
tutta questa intonazione dell’articolo
tende a creare uno stato di sfiducia,
che non può produrre altro che lo
scoraggiamento. Mi consenta il dott.
Ribet di contestargli la opportunità
di adottare nella Chiesa il suo metodo anziché il mio.
que
E La min terza o.sservazione
sta:
Perchè ritiene opportuno, il giudice Ribet, di concludere il suo articolo dicendo che forse è giunto il
momento di cambiare a fondo i nostri sistemi e di rivedere tutto il funzionamento della nostra amministrazione? Sarebbe .stato più utile che egli
avesse suggerito qualche cosa di pratico atto (I, migliorare le cose. Questa
manìa che imperversa oggidì di voler lutto cambiare come .se quelli che
finora .si sono dedicati alle cose della Chwsa, non capissero e non aves<sero mai capito niente, non è per
nulla costruttiva nè obiettiva.
Queste mie e$pre.ssioni franche e
forse anche vigorose, non mtendono
scoraggiare il mìo amico Aldo Ribet dal prendere un interesse sempre piu profondo e vivace alle cose
della 'Chiesa. Possa egli essere in
questo imitato da molti altri giovani: il loro apporto, anche se talvolta criticabile, non sarà certamente
mai disprezzato. Guido CotTtba
Doverose
prec ¡sazi o n i
i quali, come abbiamo spiegato, sono ancor meno di 5000 ed è inutile fare assegnamento sugli altri
15000 fino a che non si siano ravveduti e convertiti.
6) Se questi sono i dati nudi e brutali del nostro problema econòmico, amministrativo e spirituale, al
quale a viste umane sembra difficile trovare una soluzione, hanno tuttavia ragione, in definitiva, l’ottimismo di Rostan e del citato Cassiere della nostra Chiesa. Il difetto dei
mezzi materiali non può mai chiudere per davvero ed a lungo l’opera
alle forze spirituali e non potrà la
mancanza del denaro arenare più a
lungo l’opera nostra in Italia e nelle Valli avite. Anche questo elemento che di concreto ha soltanto la parola fede, deve avere il suo valore
— e valore fondamentale —, nella
redazione del programma che Torniamo a dire anche noi col Ribet, è
della più grande necessità e della
più grande urgenza.
Enrico Geymef
Prevedevo una reazione, ma non
speravo di così vasta portata, da implicare comunque — a questo punto
— alcune mie doverose precisazioni.
E vengo senz’altro agli elementi
essenziali del problema, tralascian-"’
do gli spunti polemici inutili ed anzi, a parer mio, dannosi.
Sul numero delle risposte aU’appello, esattamente il pastore Rostan
ed il Cassiere hanno pósto in rilievo il sistema delle contribuzioni per
« nucleo familiare », d’altra parte
il pastore Geymet svolge alcune considerazioni che gli fanno concludere
che i donatori cc veri » sarebbero ancor meno dei famosi 5000; lo stesso
Rostan. conviene nel senso che la
contribuzione collèttiva è più (Hjmoda e... più economica, e spesso ua
invito ad eludere le proprie personali responsabilità. Ed allora? Mi
pare debba rimaner ferma la constatazione che un elevato numero di
membri di Chiesa non ha risposto
all’appello, anche se la percentuale, da me calccdata sugli elementi
resi noti, possa essere modificata in
base ai nuovi elementi portati a conoscenza. Nè mi pare sia il caso di
insistere sulla considerazione che
se, sotto l’aspetto esclusivamente finanziario della questione, è indifferente che i 43 milioni siano affluiti
da 5000 anziché da 20000 fonti, sotto
l’aspetto spirituale la cosa è ben diversa.
il He *
Sull’opportunità della discussione, concordo col Cassiere che non è
questa la sede di esaminare il sistema di distribuzione della somma raccolta, nè io ho inteso, e non ne avrei
avuto nè la competenza nè il diritto,
di chiedere alcun rendimento di conti: soltanto, considerate le premesse*
del Sinodo e l’esito dell’appello, mi
pareva doveroso richiamare l’attenzione dei membri di Chiesa su quelli che il pastore Geymet definisce
(( i dati nudi e brutali del nostro
problema economico », che rimangono quelli che sono e che vanno esposti in tutta sincerità, a scanso di
pericolose illusioni.
E qui veniamo anche a toccare del
metodo: ottimismo o pessimismo?
Ritengo sia necessario l’uno e l’al1 altro : è questione di tempestività
e di intuizione psicologica, per individuare il momento in cui è noeessaria una iniezione di ottimismo
ad ogni costo oppure una doccia
fredda di nero pessimismo. Proprio
per questo ho atteso che la risposta
aH’appello potesse ritenersi praticamente definitiva, prima di fare alcune considerazioni; e, nel trasmettere al Direttore dell’Eco il mio articolo, lo pregai di esaminare l’opportunità della sua pubblicazione.
Quanto all’eventualità di un secondo appello più o meno straordinario, prendo atto delle tranquillanti assicurazioni del Cassiere e non
ho che da rallegrarmene, attesa l’autorevojezza della fonte da cui prevengono.
* >!<
Sulla eventuale revisione dell’indirizzo, del sistema e del funzionamento della nostra attività, spirituale ed
amministrativa, (non ho parlato soltanti» di revisione dell’amministra-»
zione, perchè secondo me i due problemi sono interdipendenti) mi era
parso di averne accennato con cautela, senza avventatezza e senza... mi-
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L'EOO DELLE VALLI VALDESI
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naccia di rivoluzioni. Se qualcosa
dovrà farsi,'dovrà farsi meditatamente, (gradualmente, senza improvvisazioni. Sono lieto che il pastore Geymet, nel concordare" con me sulla
necessità di tale revisione, indichi
già alcuni jiunti che potrebbero utilmente essere presi in considerazione sin d’ora in sede di Assemblee di
Chiesa e di Conferenze Distrettuali.
, a ■■ST-. - V-
" Fatte queste precisazioni, non mi
rimane che ringraziare i miei contraddittori per aver contribuito a
mettere al suo giusto fuoco un problema che, nonostante i diversi. punti
di vista, rimane pur sempre dolorosamente al Centro delle nostre preoccupazioni — sul piano umano — per
la sorte della nostra chiesa.
Aldo Ribel
Nel paese di R. il sindaco ha convocato, per l’ultima volta, i suoi fedeli collaboratori;,;essi hanno preso
posto attorno al gran tavolo dal tappeto verde, su robuste sedie giaUo
oro, inaugurate di recente, in apposita seduta consigliare. Ammiriamoli
i dignitosi reggitori della cosa pubblica di R., mentre fanno corona intorno al loro sindaco, con una cert’aria di sussiego e con certi grossi
baffoni all’antica, che conferiscono
" loro un aspetto dignitoso e composto.
La nostra missione è finita —■ dichiara, con grave aria, il primo cittadino di R. — mentre i 13 consiglieri
Si canta male...
Ili uu precedente articolo (vedi
L’Eco delle Valli N. U) ' abbiamo
indicato alcune delle cause del « ma)
canto » nelle nostre Chiese. Additiamo oggi alcuni possibili rimedi, convinti ohe questo argomento, vada discusso pon fiducia in possibili miglioramenti .
Abbiamo affermato ohe il « tempo » del canto corale dovi'ebbe essere molto più rapido di quello generalmente .praticato nelle nostre Comunità. Abbiamo pure detto che spetta
all’organista indicare la cadenza del
canto, con autoi'ità insindacabile; e
ohe tutti dovrebbero seguire il tempo
indicato, con disciplina.
Per evitare però che l’organista
stabilisca quel tempo a capriccio, è
necessario che l’innario contenga delle indicazioni tassative per tutti.
Una volta neirinnario veniva indicato, per ogni Inno, il valore della
nota secondo il metronomo. Ma quel
valore era stato stabilito con criteri
esclusivamente tecnici che, all’atto
pratico, non erano applicabili nelle
nostre Comunità, perchè il «tempo»
risultava eccessivamente rapido e
contrastava troppo con quello eccessivamente lento praticato.
Che cosa si è fatto, allora? Nella
attuale edizione si son soppresse le
indicazioni del metronomo e si è messo, al posto, un « andante » o un
«moderato» che, all’atto pratico,
non significano nulla.
Noi riteniamo che sarebbe necessario, nella nuova edizione dell’Innario, tornare a indicare per ogni inno la durata della nota : pia con criteri pratici che corrispondano alle necessità ed alle possibilità delle nostre
Comunità. Üna commissione di persone dotate di competenza e di lunga esperienza delle "nostre Comunità
dovrebbe fissare quel valore con criteri di buon senso e di comprensione,
in modo che sia praticamente possibile seguirlo senza provocare catastrofici sconvolgimenti. Allora sarebbe facile munire ogni oi-gano di un
metronomo che indicherebbe lo stesso tempo in tutte le Chiese; e tutti
gli organisti avrebbero ima norma da
seguire e si sentirebbero autorevol
mente sostenuti nel loro difficile compito di imporre a tutti gl’individualisti un dato ritmo nel canto, per il
comune vantaggio.
Altrimenti saremo sempre in balìa
dell’interpretazione personale e delle
reazioni degl’individualisti.
0
Quando si sarà capito l’utilità del
Coro prima di tutto per l’incoraggiamento dell’organista, non ci pare possibile che non si possa formare, in
ogni Comunità, un gruppo di volon
terosi cantori. Invece di sognare Ministeri làici difficili e praticamente
poco realizzabili, cominciamo col compiere nelle Comunità quei servizi che
sono alla nostra portata e che richiedono solo perseveranza e buona volontà.
0
Succede talvolta che uu l’astore
dotato di capacità musicale e di spirito d’iniziativa, si occupi, con zelo,
del miglioramento del canto in una
Comunità. Il suo successore, invece,
non Ini doni musicali e lascia cadere
le iniziative realizzate dal predecessore. Accade così che il miglioramento del canto svanisca in breve tempo.
E ’ necessario che ci sia nei Consi
annuiscono con aria ancora più grave, profondamente compresi della
alta carica rivestita e della delicata
missione da loro espletata. Poi, come ragazzi, aH’ultimo giorno di scuola, sciamano rumórosamente giù
nella strada ad ingrossare i crocchi,
i gruppi di persone che già concertano le liste del 10 giugno. Nel paese i .saluti sono frettolosi, le strette
di inano rapide, le conversazioni
hanno luogo a bassa voce, come se
tutti facessero parte d’iina nuova
Carboneria. C’è tutta un’aria di gran
mistero. Llomini sino a ieri calmi e
taciturni, d’improvviso, sono come
trasfigurati, eloquenti, vivaci. E’
tutto un agitarsi 4i passioni politiche, di interessi, di antipatie, di rancori, di vecchie ruggini che tornano
a scoprirsi, di ambizioni violente,
di rivalità antiche tra villaggio e
villaggio, tra famiglie e famiglie. E
il passato riemerge per ogni candidato di lista comq un’onda paurosa,
violenta, che s’abbatte sulla figura
dell’avversario e lo colpisce in modo
iiu])lacabile.. NeH’agone politico non
.si sa impegnare la battaglia seguendo la falsariga del Perdono divino,
definito da qualcuno « il più formidabile attacco, il più grande assalto
lanciato da Dio all’uomo ». Sembra
che molti cuori non lo abbiano conosciuto nella sua vera realtà, quale sconvolgitore di odi, rancori, amliizioni, apportatore della vera Pace. I.,
COMUNICATO
La conferenza del I Distretto avrà luogo a Pinero lo
il giorno
29. Giugno
con inizio alle ore 8,30 precise.
Il culto di apertura sarà
presieduto dal Past. Arnaldo
Genre.
I Concistori sono pregati
di far pervenire ai Sovraintendenle la relazione annua e
il sunto delia medesima per la
stampa entro il 10 Giugno.
LA COMMISSIONE
DISTRETTUALE
gli di Chiesa la preoccupazione di
conservare i progressi raggiunti, con
l’affidare a fratelli competenti la loro
]>arte di responsabilità, affinchè il mutamento del Pastore non influisca
troppo sulla efficacia del canto della
Comunità.
0
In diversi pae.si non esiste, si può
dire. Comunità — per piccola che
sia —■ la quale non abbia, vicino alrarmonio, un gnippo di cantori dotati di una certa conoscenza musicale. per sostenere Vorganista.
Qualche volta si tratta solo dì due
o tre persone : altre volte di un centinaio di cantori : l’essenziale è che
l’organista non si senta solo. Si trutta di inià cosa semplice c realizzabile in ogni Comunità : perchè mai non
lo si farebbe anche da noi? E’ mai
possibile che non si possano trovare,
in ogni Comunità, alcune persone volonterose le quali offrano il loro piccolo contributo per risolvere un problema cosi importante per la loro
Comunità? Che esitino a sacrificare
n loro comprensibile desiderio di sedersi in- un’altra parte della Chiesa,
afiin di rendere un servizio cosi utile
per la Comunità?
Rovine di ieri e di oggi
Nel paese di R. si guarda al 10
giugno come all’apparizione d’un
messia, riparatore di tutte le strade,
distributore di lampadine pubbliche
ad ogni crocicchio, creatore d’un
bilancio eccezionalmente attivo, apportatore d’una floridezza insperata. Anche i muricciuoli, costruiti a
riparo dei campi e dei prati appaiono rigonfi, panciuti, e, in mezzo
ad una marmaglia di erbacce, attendono d’essere riattati. Quei ■ muricciuoli, costicon tanto amore
dai nostri « vecchi », curati con passione come oggetti cari, giacciono
ora in rovina.
Che il 10 giugno possa miracolosamente compiere sulle nostre alture il miracolo dei nostri a vecchi »
di ieri e di oggi che amano ancora
curare i muricciuoli di montagna,
i sentieri deH’alpe e dare un volto
amabile alle nostre valli tanto amate? Ma forse anche i muricciuoli,
posti a difesa del nostro cuore appaiono rigonfi, incapaci di alcuna
difesa. Neppure i saggi consiglieri
nominati il 10 giugno potranno rifare le difese, le dighe travolte da
uno spirito mondano deprecabilissimo, da uno scetticismo pauroso, da
una sfiducia allarmante.
Politica del Regno di Dio
Infine, ogni Distretto ecclesiastico
è diretto da una Commissione la quale spesso affida tutto il lavoro al suo
Presidente.
Orbene se uno dei membri di detta
Commissione fosse eletto con il compito specifico d’interessarsi al miglioramento del canto in tutte le Chiese
del Distretto, la sua attività potrebbe
dare buoni frutti.
Nel I” Distretto — più raccolto —
esiste già una speciale commissione
per il canto la quale compiè un utile
lavoro : ma negli altri Distretti non
si fa nulla per questo elemento essenziale del Culto.
Dei competenti i quali prendessero a cuore il loro compito, potrebbero
visitare le Comunità, esortare, consigliare, riprendere, dare dimostrazioni pratiche di ciò che va fatto e di
ciò che si può ottenere; e, in taluni
casi, anche organizzare qualche concerto di musica sacra col concorso di
alcune Corali. Anche questo potrebbe
essere iin mezzo efficace di evangelizzazione.
Penna bianca
Nel paese di R. occhieggia tra due
meravigliosi ippocastani una bianca,
antica chiesa. Una grossa campana
richiama ogni domenica i fedeli dei
villaggi, sparsi sulla montagna. Su
quei banchi, domenica scorsa hanno
preso posto, l’uno accanto all’altro
gli appassionati della politica paesana, gli irriducibili avversari per
antiche ruggini c interessi secolari.
11 Pastore, con accenti appassionati, ha presentato l’ampia visione-dell’opera della chiesa evangelica militante d’Italia, in Sicilia, in Puglia,
nel Lazio. Ha additato i nuovi campi di missione, dove centinaia di aniine si sono affratellate, in una comunione superiore, uniti dal miracolo dell’evangelo, predicato dalla
chiesa della quale fanno parte. Il
Pastore ricorda le scuole, gli istituti, gli ospedali, gli orfanotrofi, sorti
nella penisola e nelle valli, merfiè
uno slancio di fede, presenta loro
una visione più grande deU’opera
del Signore in-Italia.
DALLA PAROLA ETERNA
Consacrazione e Carità
Io vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio; il
che è il vostro culto spirituale. E non vi conformate a questo secolo,
ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente,
affinchè cono.sciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona,
accettevole e perfetta volontà.
Per la grazia che m’è stata data, io dico quindi a ciascuno fra voi
che non abbia di sè un concetto più alto di quel che deve avere, ma
abbia di sè un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio
ha assegnata a ciascuno. Poiché, siccome in un solo corpo abbiamo
molte membra e tutte le membra non hanno un medesimo ufficio, cosi
noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro. E siccome abbiamo dei doni
differenti secondo la grazia che ci è stata data, se abbiam dono di profezia, profetizziamo secondo la proporzione della nostra fede; se di
ministerio, attendiamo al ministerio; se d’insegnamento, all insegnare; se di esortazione, all’esortare; ehi dà, dia con semplicità; ehi
presiede, lo faccia con diligenza; ehi fa opere pietose, le taccia con
allegrezza.
L’amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male, e attenetevi fermaniente al bene. Quanto all’amor fraterno, siate pieni d’afiezione gli
uni per gli altri; quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello
spirito, servite il Signore; siate allegri nella speranza, pazienti nella
afflizione, perseveranti nella preghiera; provvedete alle necessità dei
santi, esercitale con premura l’ospitalità. Benedite quelli che vi perseguitano; benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono
allegri; piangete con quelli che piangono. Abbiale fra voi un medesimo sentimento; non abbiate l’animo alle cose alte, ma lasi-iatevi attirare dalle umili. Non vi stimate savi da voi stessi.
Non rendete ad alcuno male per male. Applicatevi alle »o.se che
sono oneste, nel cospetto di tutti gli uomini. Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. Non tale le
vostre vendette, cari miei, ina cedete 11 posto all’ira di Dio; poicliè sia
scritto; A me la vendetta; w darò l<i retribuzione, dice il Signore.
Anzi, s,9 il tuo nemico hi fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli
da bere; poiché, facendo così, tu rannerai elei carboni accesi sul suo
capo. Non esser vinto dal male, ma vinci il male col bene.
S. Paolo ai Romani 12
m
Atar
ver sempre accolto gli appelli decisivi della chiesa in vista di una maggiore diffusione del Vangelo, in vista di ima più efficace attività sociale nella costruzione di scuole c
di chiese dove se ne riconosce una
urgenza suprema. Avvertono che 1
problemi della politica nazionale o
paesana, dibattuti con tanto entusiasmo, non si confrontano col problema e la visione del Regno di Dio
che viene, predicato dal Pastore di
R. o dall’umile calzolaio di San
Salvo.
COMUNICATO
Anche quest’anno avrà luogo un ^
corso per .Anziani Evangelisti e pre
dicatori laici, a forre Pellice dal
.30 Luglio al 2.3 Agosto. Possono
frequentare cjuesti corsi tutti i Mem-^gf
a
Nel gran piazzale verde sciamano
gli elettori di R. dopo il culto domenicale. Si odono i rintocchi della
campana, mentre un bravo elettore
commenta: « asta visi, cum a la parla bill lu mniste? » Tutti i commenti si fermano lì. A un tiro di sasso
si staglia verso il cielo il tetto del palazzo comunale. Qualcuno guarda
da quella parte; sogna forse la sedia
giallo oro sulla quale prenderà posto, dopo che Puma misteriosa lo
avrà proclamato consigliere. Più
avanti si sono formati i crocchi, i
gruppi dove non è difficile scoprire
volti di nuovo trasfigurati, accesi:
odi, rancori, ambizioni, ruggini,
personalismi riemergono ancora.
Nelle mie orecchie riodo le jiarole,
il commento deirelettore di K. al
sermone domenicale mentre i suoi
compagni s’avviano verso la piazza
del villaggio.
G. B.
bri di Chiesa che siano raccomandati dal Pastore della loro comunità: fiuelli che abitano fuori di l'or- "A
re Pellice jiotranno essere ospitati
al Convitto Valdese pagando una
retta quotidiana di L. 300. Sono A*
stati incaricati dell'insegnamento
Pastori doti. Ricca (Direttore, dei ■*,
corsi), Ayassot e Lo Bue ed il jirof. ^
. ^
nformazioni ^
Gino Costabel.
Per le iscrizioni
rivolgersi al Pastore Alberto Kibel
Via Vittoria Colonna 9 - Milano.
PRECISAZIONE
Un lutto
NelVaffondamento del sottomarino
Illesi Affray in mi sono perite 70 persone. ha trovalo la morte il capitano di marina Bilpon, marito della Signora yinila
Polis, figlia del missionario Gustavo Polis,
ora pastore a riposo nel Sud Africa. Lascia un orfano e una vedova di venlollo
Gli elettori di R. ascoltano pensosi, quasi rapiti, le parole del loro
Pastore. Si legge nei loro volti i segni d’nna viva impressione, d’un
tormento sincero jier essersi entusiasmati soltanto per dei problemi contingenti. Comprendono gli elettori
di R. di aver spesso dato alla chiesa
un contributo di critica negativa e
incontrollata. Ricordano di non a
Ricordiamo il fratello della Signora
Pons, cappellano delle truppe .sud-africane in mezzo n noi subito dopo la fine della guerra. A lui ed alla sua famiglia, alle
famiglie Davide e Silvio Pons, nonché ai
loro congiunti, giunga il nostro pensiero
di simpatia cristiana nell’ora del lutto,
(Red.ì.
Neik' ultóinc elezioni amministra-;
live di àLilano un gruppo di giovani
diTte varie Chiese evangeliche dell.i^.
cittii diramò una circolare per raccomandare ¡dciini candidati di loro
dimento, servendosi della dizione impropria di « Comitato interdenomi-Ì
nazionale evangelico». Ciò avvenne S
alla completa insaputa dei Consigli«
di Chiesa c dei Pastori. Poiché nh'S
giornale ne prese occasione per accu**
sare gli evangelici di ricalcare le or**
me fiella Chiesa Romana, i Pastorij
appena venuti a conoscenza delle eo-^
se, diramarono il seguente comnni-j^
calo :
« Presa visione della lettera m\ia-^
la dal dott. TTridano Bazzarelli al^
giornali l'Avanti e l’Unità, ì sotto-,
scritti pastori evangelici diolnarano|
clic la circolare inviata da un « Co-j
mitato Interdeiiomiiiazionale evange^
li(',o di Milano » a proposito delle elevT
zioni è di iniziativa individuale; ohej
detto « Comitato » non è emanazio'
ne in alcun modo delle Chiese in rlet-^
tn circolare menzionate e che essi sono assolutamente estranei sia al sor'ì^
gere che nirattività di detto comitato. Tip voci circolato anche fuori Milano di tm intervento delle Chiese-|
Evangeliche della città nelle eIczioni|
amministrative del 27 ii. s. sono fiuin-J
di completamente destituite di fon-;^
damento ».
3
k
j# :■
-L’EOO DELLE VALLI :VALDBSI
-•■•■-..............................
im
PRIMO CONGRESSO
della Gioventù Evangelica Italiana
PENSIERI
Organizzato dai segretari' miziimali della
Gioventù delle Chiese Battista, Metodista
e,.yalde.se, si è. tenuto a Mìlaiu» dal 29 ^Aprile al 1“ Maggio il primo congresso della Gioventù Evangelica Italiana. Erano
presenti i delegati delle U. G. Valdesi,
Battista e Metodiste, le autorità delle rispettive chiese, e, in qualità di ” osservatori ”, dei rappresentanti delle altre organizzazioni evangeliche all’opera in Italia.
I lavori del Congresso si sono svolti nel
tempio battista di via Pinamonte, dove
l accoglienza ai delegati è stata veramente
ottima.
e con tanta fatica, non fosse che un bello
e simpatico incontro di giovani, un’occa.sione di fraternizzare, di scambiarsi dei
messaggi commovènti e edificanti e basta
sono state prese alcune decisióni che si
possono . leggere nel documento ufficile
pubblicato in questa stessa pagina del giornale. q_ g
Il dubbio in presenza dell'Essere e ■ delle sue armonie, lo scetticismo di fronte
alla matematica eterna e alle leggi immutabili della t ita che rendono la diviniti presente e visibile ovuqnue,,non è forse la piu ¡ciocca delle ’’superstUiotU e la
meno scusabile, come la più pericolosa di
Il destino ha due modi per abbatterciRifiutandoci ciò che noi desideriamo, o
dandocelo. Ma colui che vuole solo quanto Dio vuole, sfugge a queste due catastrofi. Ogni cosa concorre al suo maggior
bene. Arnie!
tutte le credulità?
Eliphas Levi
7 re relazioni sotto state presentate (e poi
discusse a gruppi in assemblea plenaria)
dai pastori Ronchi, Carile e Gay, rispettivamente su questi argomenti: « 11 compito
(Iella gioventù nella chiesa »; « Vocazione cvangelistica della gioventù in Italia,
oggi li; « Possibilità di un lavoro comune
della nostra gioventù ». Non è' facile. nVi,s.sumere queste tre. relazioni in poche righe;
d’altronde, esse hanno voluto essere e sono -tate sopratutto una introduzione ed
una preparazione alla discussione, finale,
thè ha visto le. più importanti decisioni.
Ciò che però crediamo di dovere riletare e che .subito, fin dalle prime ore, nes.
Mino di noi ha avuto la sensazione di trovarsi Ira estranei,
.1 Milano ci siamo veramente sentiti tutti lialelli in Cristo; ma questo sentimento
ih fnilellanza non era. coni’è talvolta, una
genetica sensazione di simpatia reciproca,
t ondila magari con un tantino'di ipocrisia,
eia invece, qualcosa di vivo ed operante;
noi siamo stati e siamo convinti che il Signore ci chiama a lavorare con fede e tenacia nella direzione di un vivente e reale
einineiiismo.
Ber questo, e per evitare che. il Congresso di Milano, organizzato con tanta cura
E I
CAMPO
per Umili UsoonotI di aria maDlana
(Colonia Alpinal
AGAPE, 1-30 luglio
assù sulle monfagne...
CAMPO CADETTI
Oirelirice.: Dr. FLAMINIA. PONS
Quota giornaliera L. 200
Frali-Pomieri 15-24 luglio
Direttore; Pasf. FRANCO SOMMANI
■ V.I;
Quota giornalièra L. 400
CAMPO
Prali-Pomieri 4-13 agosto
Direttore: Past. ROBERTO COMBA
Quota giornaliera L. 400
Si raccomanaa di iscriversi .subito presso il .Seg. Gen. della F. [/. V
Pastore Talilo Vinay p^ali di Ferrerò
Società Missionaria Studentesca
“Pra del Torno „
Si rende noto che domenica 10 giugno
avrà luogo, alle ore 21, nell’aula sinodale
della Casa Valdese, gentilmente concessa,
la seduta anniversaria della Società. Missionaria studentesca Pra del Torno.
Tutti gli amici e sostenitori sono cordialmente invitati. Il Seggio
Lfl ucce peiLQ comuniTii'
Angrogna (Serre)
San Germano^ Chisone
Í
Documenti ufficiali del Congresso
¡Vell’asseTOÙiea di Chiesa del l.T maggio,
una decisione importante è stata presa: la
soppressione della circolare di Chiesa « La
Sentinella ». Le notizie d’interesse generale saranno date per mezzo dell’/tco, e, per
le altre comunicazioni, tutto si sa pre.sto
ad Angrogna!
Noi, giovani evangelici riuniti a Milano per il primo Congresso della gioventù
evangelica italiana desideriamo <a>niunìcarvi la gioiosa esperienza, che il Signore
della Chiesa ci ha concessa, della nostra profonda unità in Lui, al quale intendiamo per prima cosa esprimere la nostra riconoscenza.
L esperienza comune di questi giorni e lo spìrito nnìtario con cui tutti i problemi sono stati impostati e risolti senza riguardo a Chiese di provenienza ci hanno
fatto sperimentare la già esistente unità della nostra Chiesa Evangelica in Italia e
( I hanno fatto sentire che i motivi che portarono un tempo al sorgere delle nostre
denominazioni non sono sentiti come motivo di divisione.
Ma eopratutto noi sentiamo che nel tempo presente la sola testimonianza valida
che possiamo portare ad un mondo che perisce perchè non sa trovare la via della
pace, è quella delia nostra assoluta e completa unità in Cristo, che superi tutte
le barriere di classe, nazione e denominazione. Unità di spiriti e di intenti che
trovi la sua manifestazione nella struttura delle nostre chiese e nella loro testimonianza evangelistica.
Per questi motivi noi esprimiamo il desiderio che la vita e l’azione delle nostre comunità e degli organi che la rappresentano e le collegano vengano sempre
meglio adeguate a questa nostra unità in Cristo e ne divengano una vivente predicazione, superando gli ostacoli dovuti alla reciproca ignoranza ed all’isolamento
in cui troppo spesso siamo vissuti.
Al tempo stesso noi vogliamo Invitare solennemente le Unioni Oiovanili che
rappresentiamo a voler sviluppare sul piano locale e regionale un’ampia e fraterna
collaborazione, per testimoniare apertamente della nostra unità in Cristo a per
preparare una più vasta collaborazione per la Chiesa di domani.
Non è soltanto la famiglia, ma |a parrocchia tutta che è stata colpita dalla morte improvvisa- di Vilma Monnet. Abbiamo
udito davanti alla bararle, parole di fede e
di consolazione il 7 maggio.
11 5 giugno una simpatica riunione a Cacet circondava cinque bambini che sono
stati battezzati. Essi sono Gaydou Remo e
Fernando, Plavan Elder e Rivoira Erminia e Laura.
La nostra chiesa è stata lieta, ultimamente, di rivedere il suo antico pastore, sig.
Arnaldo Comba che ha presieduto un culto domenicale; ha molto apprezzato ad un
culto serale della domenica la conferenza
del pastore doli. E. Ayassot ed è stata posta di fronte al dovere missionario dallo
studente Peyrot a nome della Società Pra
del Torno.
ha I està della madre e della famiglia
cristiana e stata celebrata con entusiasmo
da tutti i nostri bimbi. I grandi hanno molto apprezzato il canto delle bimbe dell’Unione Cadetta nel corso del nostro culto
domenicale.
Abbiamo celebrato 3 matrimoni questa
primavera: Olga Agli con Memisan Filippo; lima Glordan con Sappè Edvi; .Ilda
Arnoul con Chauvie Emilio.
Per il giorno delle elezioni, domenica
10 giugno, avremo un breve culto dalle 9
alle 9,30 al Serre. Speriamo che, malgrado i doveri del cittadino, i membri di Chiesa sapranno dare una mezz’ora al servizio
divino.
Lfl nostra vendita di beneficenza ha avulo un buon successo in virtù dello spirito
organizzativo delle signore della Società
di Cucito e dell’attività delle nostre Cadette.
Il giorno di Pentecoste abbiamo avuto
la gradita visita dei giovani unionisti di
Prarostino che ringraziamo per la -serata
che ci hanno offerto.
Cosi incomincerà l’or«rio estivo (oi culti
all’aperto;
Domenica 17: cullo alle 10 al Serre.
cullo alle 2 a(] Anchioccia.
Per moltiplicare concretamente questa nostra esperienza di unità noi abbiamo
insieme deciso:
1) di proporre che l’attuale Consiglio della Gioventù venga amplialo, aggiungendo ai tre .Segretari Nazionali altri sette membri di cui tre Valdesi, due Melodisti e due Battisti, e che il Consiglio della Gioventù stesso sia .aperto ni rappresentanti di quegli altri movimenti le cui Chiese venissero in futuro a far parte
del Consìglio Federale delle Chiese in Italia;
ColoDia Alpina di Rofà
della Chiesa Valdese di Torino
2) di proporre al Consiglio della Gioventù di curare fin da ora la preparazione
di un nuovo Congresso;
3) di dar mandalo al Consiglio della Gioventù di proporr:! alle Unioni Giovanili lo studio della formazione di una federazione unitaria della Gioventù Evangelica Italiana e di sottoporre la costituzione all’esame del prossimo Congresso;
4) di dar mandato al Consiglio della Gioventù di nrocedere
un giornale che rispecchi le aspirnstioni ecumeniche dei giovani e
blemi ecclesiastici dell’ora;
alla creazione di
risponda ai pro
5) di proporre al Consiglio Federale- delle Chiese di dedicare ogni anno una
domenica alla Gioventù, affinchè, nella celebrazione dei culti e di adunanze in
comune, ai rinsaldino i vincoli spirituali tra i giovani delle diverse denominazioni;
6) di dar incarico ai Segretari Nazionali delle tre organizzazioni giovanili
di intervenire presso i loro Sinodi per giungere ad una unificazione, della liturgia
e delle azioni associate dì evangelizzazione;
7) rallegrandoci per la realizzazione di Agape, di raccomandare alla Gioventù
Evangelica di valersi di tale istituzione su di un piano ecumenico;
8) di proporre come mèta comune un’opera evangelica concreta a beneficio
della gioventù cui far tendere gli sforzi nell’immediato futuro... e suggeriamo la
progettata « Casa Metodista »;
9) di plaudire infine alla decisione del Consiglio della Gioventù di aprire una
nuova sottoscrizione in favore della gioventù evangelica spagnuola.
Questa nuova opera benefica della Chiesa Valdese di Torino si apre con la istituzione, per quest’anno, di due turni, maschile e femminile, -per i mesi di luglio
ed ago.sto, per bambini da 6 anni (compiuti) a 12 anni (compiuti).
Le domande dovranno pervenire impersonalmente. alla « Commissione della Colonia Alpina » Via Pio Quinto, 15 —■
Torino — corredate dei seguenti documenti:
1) certificato dì nascita;
2) certificato medico da cui risulti che:
a) il bambino necessita di soggiorno
in montagna;
b) il bambino è esente da malattie
contagiose o comunque trasmissibili;
c) la località di provenienza non è
in atto colpita da malattìe epidemiche.
3) certificato di recente vaccinazione anti
difterica ed antivaiolosa;
4) lettera di presentazione del Pastore del
la Chiesa Valdese di origine. Tale documento può anche pervenire a parte.
Le iscrizioni si chiudono irrevocabilmente il 5 luglio 1951. La Commissione dell’Opera si riserva di comunicare agli interessati in tempo utile la loro accettazione
con l’indicazione esatta del luogo di ritrovo.
L\4.ssemblea di Chiesa del 20 Maggio,
benclic non raggruppasse un numero imponente di fedeli, si è soffermata per più di
tre ore ad esaminare e discutere, con una
certa vivacità. Fattività ecclesiastica del
passato anno amministrativo.
I sigg. Baret Giovanni, Costabel Giovanni e Long Eli sono stati riconfermati, per
□n nuovo quinquennio, quali membri del
Concistoro. ,
Sono stati nominati quali delegati alla
fionferenza Distrettuale di Pinerolo i sigg.
Baret Alfredo, Giordano Emilio e Rostan
Edoardo. Il nostro delegato al Sinodo sarà
il sig. Carlo Beux. Sono stati chiamati a
rivedere i conti del passalo esercizio i
Sigg. Costantino Emanuele del quartiere
deUe Chenevières e Elio Rostan della Sauna.
Battesimi. Soulier Elda di Onorato e di
Bertalot Giuseppina (Gardaiineraì ; Peyronel Marco di Guido e di Melchiori Eugenia (Gorge); Comba llario di Roberto e
di De Giovanni Elena (Ciampas); Long
Giovanna di Carlo e di Beux Elena (Società); Bertalot Lia di Alberto e di .lahier
Amalia (Gorge); Grill Lilia di Enrico c
di Genre Germana (Campas).
Matrimonio. Costabel Ernesto
r.isa (26 Maggio).
Charrier
Funerali. Plavan Enrichetta ved. Betlalol, di anni 87, spentasi dopo lunghe sofferenze al Ciampas; Bleynat Antonio Federico, di anni 75, dei Martìnat, deceduto ai
Bert presso una famiglia che lo ha ospitalo per aleuni giorni con spirito di altruismo e di generosità ; Balmas Stefano di
anni 83, deceduto ai Balmas; Bleynat Agostino, di anni 88, deceduto ai Bleynat.
Siate allegri ^ nella speranza, pazienti nell’afflizione, preseveranti nella preghiera.
Romani 12; 12.
Non attaccare il tuo cuore. ai beni di
questo mondo- Chi possiede impari a perdere, chi è felice impari a soffrire.
Schiller
ELEZIOm
In quasi tutti i Comuni delle
nostre Valli si procederà domenica prossima alle elezioni.
Sarà bene ricordare innanzi
tutto che, anche in tempo di elezioni, la domenica è sempre il
«c giorno del Signore » ed il giorno del culto pubblico nella comunione della Chiesa. Gli interessi terreni, nei quali dobbiamo
pure inserirci con un senso di libera responsabilità, non debbono farci dimenticare che « la figura di questo mondo passa »,
mentre il Regno di Cristo deve
venire.
Conviene in seguito aver gli occhi ben aperti di fronte al pericolo di un vero e proprio farisaismo politico e morale di cui ci si
ammanta facilmente nell’ardore
delle umane competizioni. E’ facile, cioè, anche ai partiti politici ed ai loro esponenti presentarsi davanti all’opinione pubblica
con l’atteggiamento del fariseo
della parabola evangelica e dire;
«...Io non sono come gli altri
uomini, rapaci, ingiusti, adulteri;
nè pure come quel pubblicano ».
Il giudizio degli uomini sui loro
simili è molto fallace; e, d’altra
parte, è sempre bene avere il senso delle proprie limitazioni e delle proprie infedeltà, anche se ciò
sembra opporsi ad una efficace
tattica elettorale.
Infine, bisogna riconoscere che
le passioni politiche a carattere
internazionale hanno preso il sopravvento sulle vere e proprie
preoccupazioni degli elettori nell’amminislxazione dei loro Comuni. La lotta si è scatenata a base di accuse reciproche e molte
volte di menzogne e di calunnie.
C’è da augurarsi che, non soltanto le elezioni si svolgano nell’ordine e nella calma, come in realtà è già avvenuto fino ad ora, ma
che coloro i quali saranno eletti
sappiano operare, nel rispetto delle coscienze e con spirito di servizio, per il vero bene della comunità degli uomini; ricordandosi che, anche nel campo della vita sociale, come in. quello della
famiglia dei credenti, quel che si
richiede dagli amministratori, dice S. Paolo, tc è che ciascuno sia
trovato fedele... poiché Colui che
mi giudica è il Signore ».
Red.
Pinerolo
dell’Unione Femminile di
si è conclusa anche quest'anno
— L’attività
Pinerolo
con la organizzazione di un bazàr, il cui
risultato lusinghiero ha premiato la fatica
delle nostre sorelle, recando alla chiesa
un notevole apporto finanziario. Il risultalo, poi, è stato completato dalla riuscita
dì una simpatica serata familiare nel cor-so della quale, oltre ad un servizio di rinfreschi, venne offerto al pubblico un delizioso programma artistico, a base di rccite, di musica e di alcuni canti finemente
eseguiti. Tutto il pomeriggio e la serata
sono stati cosi caratterizzati dal desiderio
di collaborare all’iniziativa dell’Unione
Femminile, che ancora sentitamente ringraziamo.
— 11 culto della famiglia, domenica 20
maggio, in assenza del Pastore, è stato celebrato dal Past. Teodoro Balma, di Torino. Nel pomeriggio la festa della madre
ha avuto un carattere più familiare e più
ìntimo a San Secondo, dove le madri dell’Unione locale insieme alle loro sorelle
di Pinerolo si sono riunite per trascorrere
alcune ore in nh’atmosfera di allegrezza
cristiana. Dopo un breve messaggio tratto
dalla Parola dì Dio, le giovani cadette,
sotto la direzione delle insegnanti signorine E. Gay, V. Borno e delle monitrici,
hanno voluto festeggiare le madri con fiori, recite e canti.
— In occasione dell’adunata degli alpini in congedo a Pinerolo, il Pastore ha
potuto celebrare un culto con la partecipazione di molti Valdesi provenienti da
varie chiese delle Valli.* E’ stala anche
quella un’opportnnità di più di annunziare a
dei fratelli in fede il messaggio dellg fede e della perseveranza cristiana, oltre ad
un piacevole incontra.
— Giovedì, 29 maggio, mentre la gioventù delle Unioni affluiva a Pinerolo per
4
Sa
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L’ieO 'DBLLE VAILI VALDBSI
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il Convegno sportivo, due torpedoni carichi di bimbi delle Scuole Domenicali,
accompagnati dalle monitrici partivano alla volta di Coazae, dove hanno avuto la
gioia di trascorrere una lieta giornata, tavorita anche dal ^bel tempo. Dopo il canto di vari, inni nella chiesetta locale, la
chiassosa brigata si è rifugiata nei dintorni del paese, sotto t castagni e poi su di
una altura vicina, dove tra giuochi ed evoluzioni varie,- le ore sono trascorse rapidamente. Di ritorno a • Coazze, TUnione
fepiminile ha gentilmente offerto alle persone... di riguardo una gradita tazza di tè,
anche questa accompagnata da canti e dA
piacevoli conversazioni. Poi, ecco, l’ora
della partenza: ci si saluta, si da uno
sguardo aH’mcantevole lago di Avigliana,
si rivede il campanile di S. Maurizio e si
rientra in sede soddisfatti del viaggio compiuto.
Un grazie sentito all’amico che lia voluto molto facilitare questa gita; alla comunità di Coazze ed al suo conduttore il
nostro saluto riconoscente.
— In questi due ultimi mesi, alcuni
cultt domenicali sono stati presieduti dai
Paslori G. Bertin, A. Comba, T. Balina e
dal Past. olandese R. Blommacrt, in visita alle Valli. La Chiesa è grata a questi
fratelli della loro preziosa collaborazione.
- — E’ stato amministrato il battesimo a
¡f'e.llmann Daniele Giovanni, di Enrico e
di Gallo Carmela; a Besson Franca di Ercole e di Paschetto Renata. E’ stato celebrato il matrimonio di Comba Renato e
di Armand Hugon Amalui. Sono state de. poste nel cimitero le spoglie mortali di
Vicino Fimny e di Gay Carlo Alberto.
« Chi ho 10 in cielo fuori di te? E sulla terra non desidero che te. La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma
Dio è la rocca del mio cuore e la mia parte in eterno» (.Salmo 73: 25L
Ivrea
CONVEGNO DI VIERING - Giovedì
2-1 maggio SI sono dati convegno a Viering presso a Montjovet, in Valle d’Aosta,
le rappresentanze delle nostre due comunità di Ivrea e di Aosta. Si trattava, nell’intenzione degli organizzatori, di riunire 1 giovani, ma vi notammo diverse persone... non più molto giovani!’! Il folto
gruppo. CUI non mancava una gentile rappresentanza della chiesa di Chivasso, era
composto da una sessantina di persone che
gremirono letteralmente la piccola chiesa
ove il culto venne 'cnnlo dai pastori Enrico Tron di Aosta e Loreii/o Rivuira di
Ivrea.
Dopo la colazione al sacco nei hci prati
dei dintorni, ebbe luogo la riunione pomeridiana all’aperto durante la quale l'anziano di Ivrea, col. Jalla. intrattenne i presenti su argomenti vari che potrebbero definirsi « note di vita vissuta ». Gli fecero
ero l’anziano di Aosta, sig. Munaia ed il
sig. Nardi di Donnaz. Indi il giovane Raffaele Regali di Ivrea presento lo studio da
lui preparato che, per la vastita dcH’argomenlo ed il numero dei problemi trattali, avrebbe richiesto molto tempo per la
discussione: questa sorse comunque assai
vivace . ed animata. La riunione si
concluse con il canto dell’inno « .Santo
Spinto deh scendi », cantato da tutti insieme nel vasto cortile della ospitale casa
del sig. Verger, dove dimora 1 unica fimiglia evangelica e praticante riinasta sul
posto e che con larga generosità offriva
poi a tutti una graditissima tazza di thè.
Verso sera il raduno si scioglieva ed i
partecipanti, lieti della giornata di fr:itertia comunione trascorsa insieme, raggiungevano, chi in macchina, chi in moto e chi
piu semplicemente.... in treno, le loro sedi, non senza aver formulato il vivo desiderio di rivedere! più spesso.
d. J.
Collegio Valdese
Torre Pellice
Dal 29 aprile al 3 maggio la terza liceale del Collegio Valdese di Torre Pollice ha
effettuato, in compagnia di due dei professori del Liceo, un interessante viaggio
d’arte a Venezia, con tappe a Padova e a
Milano, per visitare rispettivamente la
cappella Scrovegni e la mostra del Caravaggio. Sono stati cinque giorni densi di
esperienze, utilissime anche per la preparazione culturale e artistica degli allievi,
che hanno avuto modo di seguire un notevole Itinerario nello svolgersi della pittura italiana dal trecento al seicento. Dalla linea semplice e sobriamente evangelica di Giotto, agli sfondi tersi di Giovanni Bellini, dal colore splendido e fastoso
del Veronese, alla luce sovrannaturale e
all'intensità di espressione dei dipinti del
Tintoretto e, per finire, alla meravigliosa
sintesi di luce, colore e profondità di contenuto del Caravaggio. E, per quel che
riguarda l’architettura, la solenne semplicità romaica del duomo di Torcello e la
imponente struttura di San Marco e l’armonia perfetta di forme del Palazzo Ducale. Impressione di un’arte profondamente vissuta, fin dai più umili artefici, come
testimonia la rozza n pur gemale 'fattura
di certij pavimenti a mosaico del Medio
Evo. ^
E, oltre a questa visione d’arte, la gioia
di andare alla scoperta, calle per calle, canale per canale, di una città caratteristica e simpatica come jVenezia, dove quasi
nessuno della comitiva era mai stato. E
non possiamo dimenticare la cosi cordiale e così ospitale accoglienza del pastore
Nisbet e della sua cara famiglia, a cui vanno ancora i più sentiti ringraziamenti di
coloro che hanno partecipato a questo bel
viaggio.
X.
Direttore Responsabile: Ermanno Rostan
Autorizzazione Decreto 27 - XI - 1950
Tribunale dì Pinerolo
Tip. Subalpina s. p. a. — Torre Pellice
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RIUNIONE DI “MALAN,,
nel Sud Africa
Un’importante riunione di c< Malan » è
stata indetta nella località Fransch Hoek nel
Sud Africa, per il giorno 6 Ottobre 1951.
per l’inaugurazione di un inonumentu ugonoUo che ricorderà ai posteri i Malan di
Africa, di Europa, d’America e dell’Australia. La cerimonia che sara presieduta
dal Primo Ministro Dr. Malan, oriundo
di queste Valli, radunerà i discendenti dei
Malan che sono emigrati nel Sud Africa
durunle le persecuzioni religiose dei secoli*
trascorsi. Si attende il messaggio delle famiglie Malan sparse in tulli i paesi del
mondo (dal giornale The Star).
l figli ed i congiunti della Signora
Lavinia Vigiiaiìo
nata Bonetti
IMPRESA EDILE
BIBIANA
TORINO
V^ia Parini, 10
Telelono .36.611
deceduta a f.userna S. Giovannf il 29-5-51,
ìlei suo 80« anno di età, esprimono la lo'^
ro profonda gratitudine a quanti, in qualsiasi maniera, hanno preso parte al loro
dolore. Desiderano in particolar modo
ringraziare il Pastore Sig. Bertmatli per
le sue parole di conforto e di fede, il Dr,
Gardiol. le Suore ed il Personale tutto
del Rifugio « Carlo Alberto » per le amorevoli cure prestate per così lungo tempo
a Colei che non è più.
Luse.rna .S. Giovanni. 30 maggio 1951.
IjU tfimif(lui Danna. (Aharbonnier ed i
congiunii liilti di
Fanny Charbonnier
111 Danna
1
'I
i
Doti. Radalamenti
Medico Chirurgo Dentista
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TORRE PELLICE - Via Arnaud, num. 1
OIÍAUIO; Martedì dalle 15 alle 19
Venerdì dalle 8 alle 12
ringraziano, commosse, e riconoscenti, il
Dott. Antonio Pahrinieri ed li
Pastore hrnesto ^iyassot. per la loro anuh iva
reiole assistenza, e tutte le poi sorte buone
ctie con affetto si prodigarono durante ta
lunga malattia della loro cara congiunta,
IaIi Vignassa di Torre Pellice. 28 Mag>
gio 1951.
¡sa tamiglm della conipiurita
Ghigou Susanna
vedova Bariis
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Via Andrea Dona, 11
Prezzi modici
Vicinissimo alla spiaggia
Riduzioni Giugno
commo.Hsa per le dimoslrazioiii di simpatia ricevute in occasione d.el!u dtpajlenza
didla sua cara, .sentitamente ringrazia tutte le gentili persone che. in qualsiasi modo
presero parte al suo grande ihdiire.
Io ho coinballuto il buon conibaiImiento, ho finito la corsa, ho serbala la fede. (Il rniiolcn. 7: 1).
Ghigo di Prall, il 3 giugno 1951.
La famiglia e congiunti dell amatissima
Vilma Monnet
AVVISI ECONOMICI
Per qualsiasi pratica ila espletare nella
(.apílale (Ministeri, Enti od altroi rivolger.si a Geco, presso Pasquino, via I Novembre 107 - - Roma inviando per le
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normale, eerca per giugno-ottobre esperta inenagère. salano adegualo, hcrivere
eoli referenze e dettagli a Libreria (’.lau(liaiia. Torre Pellice.
ringraziano senlUaniente tutte le gentili
persone, che in vari modi si prestarono
nella triste circostanza dell’improriisa dipartenza della loro cara avvenuta al Cró
il 7 c. ni. (di'ela di 10 anni. Rmgrazumo ifi
il Pastore Sig. liuscarlet, il maestro Sig.
Sibille, e i partecipanti al corteo che accompagnarono la salma al campo di ri- ■poso.
.Ingrogna ■ (,rò (,us.se. 14-5-1951.
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Tonno
Airasca
Pinerolo
Bricber.
Torre P.
4,45 ------ 6,25 8,08 11.05 12,40 13,05 17.10 18.25 18.30 19.20 23,20
5,20 ----- 7,12 8,52 11,26 - - 13,18 17,58 18,51 19,12 20.03 24
----- 5,34 7,51 9,13 — -- 13.29 14,18 18.23 19,07 19,39 20,30 0.20
----- 5,47 8,13 9,32 ---- 13.52 14.43 18.47 19,26 20,01 20.45 0,42
----- 6,02 8.32 9,50 -.- 14.08 15,05 19.06 19.42 20.20 20.59 I....
Pinerolo
Orbassaiio
Pori no
Torre P.
Bricher.
Pinerolo
A frasca
Torino
3.52 -- 5..30 6 12 6.50 -- 12,15 13 -- 16,12 17,48 19,45 20 50
4.06 ------ 5,45 6,26 7,05 ---------- 12,29 13,15 16,27 18,03 19..59 21.07 ...........
4.28 -- 6,10 6,46 7.20 - 12,57 13,31 16,45 18,21 20,20 21.26 21,26
4.52 5,50 6,35 7 10 7,42 9,11 13,26 13,50 17,14 18,47 20.48 21,51
5,40 6.26 7,20 8,02 8,10 9,35 14,15 14.22 18,15 19,45 21,49 ------ 22,46
Torino
Orbass,
Pinerolo
6,15 12.50 18.10
7 — 13,30 18,50
7,37 14,09 19,29
(1) (2) (2) (1) (1) (2)
6.20 7.10 14.35 15,10 18,20 18,30
7,04 7,46 1.5,08 15,46 18,56 19,11
7,44 8.26 1.5..50 16,26 19,36 19,51
Atitoservizw SapavSnlti Pfì\KROLO-4lR,'IS(,.4-T()Rlf\0 e viceversa
Orano giorni feriali Sapur-Satli
(If leriale - ■ (2) Festivo
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Pinerolo
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4,25 5,45 6,45 8,15 10,15 11.30 12,40 14,40 17,20 19,20
5,45 6,37 7,40 9,10 11,20 12,25 14 - - 15.40 18,25 20,15
Perosa
Pinerolo
4,45 à,55 7 - - 8,30 9,40 11,45 13 - 15„50 17,20 18,.55
6 — 6,45 7,55 9,20 10,40 12,.53 14,15 16,40 18,10 19,50
Torre Pellice
Bobbio Peli.
Bobbio Peli.
Forre Pellice
(1)
8,40 11,30 19,15 ------
9,10 12 - - 19,45------
(1) (2)
6 - - 7 — 15,15 18,30
6,30 7,30 15,45 19 —
l’erosa 7 - 13,05 17,15 Tonno 7 8.20 11.50 17,45 litio
Pinerolo 7.30 12 H.45 17,45 19 - Ahrasca 7.30 8 45 12.20 1(1,15 19.35
A irasca 7.45 12,15 11 18 - 19.15 Pinerolo 7.45 q 12 ,35 18,30 19,50
T orino 8.15 12.15 14.30 18,3(1 19.45 Perosa 9.25 U - 20.20
Oncruì giorni festivi Saffi -Sapav
Perosa 7_ 13,05 - Tonno 11 18.25 19,10 23,55
Pinerolo 7,30 12 - 13,45 19.50 A irasca 11.31 18,56 19,,35
Airasca — 12,15 13.59 20 01 Pinerolo 11.45 19,10 19,50 0 35 Tonno 8 15 12,45 14.30 20,35 _ _ _ Perosa __ „ 20.20 1.05
.Autoservizio PEROSA-PERRERO e viceversa
(1) Solo al veneri — (2ì Festivo
Perosa
Perrero
9,20 18,10 20,25
9.50 18.40 20.55
Perrero
Perosa
6.15 16,50 18,08 -----
6.40 17,15 18.35 — —