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ANNO LXXVI
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Torre1p|»jcé, lO^Màg^o 194Ó-XVIU
N. 19
‘ Jfeteea ,,
Riguardate alla roccia onde foste tagliati !
(Isaia LI, 1)
dalla Chi«
Valdasa
rcüix
NuTÌa sia pUì„ fò^l della vostra fede!
(Gianavéllo)
ABBONAMENTI
Italia e Impero . . . . Anno L. 15 — Semestre L. 8
Parrocchie dei Primo Distretto .
Estero . .
12 —
25
7
15
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DIrellor«: Prof. GIMO COSTABBL
A M MINISTR AZ IO N E: Via Carlo Alberto, 1 bis - Torre Pellice
REDAZIONE: Via Arnaud, 27 - Torre Peluce
Ogni cambiamento d'indirizzo costa una lira
Cent. 30 la copia
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PENTECOSTE
«Non contristate lo Spirito
Santo di Dio col quale siete
stati suggellati per il giorno
della redenzione ».
(Efesini 4: 30).
La Chiesa Cristiana esulta per il
dono dello Spirito mediante il quale
essa ha la sua vita.
Ma questa esultanza della Chiesa
non è altro che la somma dell’esultanza
dei singoli credenti, nel cuore dei
quali si è rinnovato il miracolo pentecostale.
Pentecoste non è soltanto rievocacazione gioiosa e riconoscente, celebrata in forma speciale dalla Chiesa, a
ricordo dell’adempimento della promessa del Signore; Pentecoste è rievocazione gioiosa e riconoscente dei credenti che sono nati alla vita dello Spirito.
E’ rievocazione gioiosa e riconoscente del giorno in cui il dono dello
Spirito si è manifestato nella loro vita,
mettendo su di essi un’impronta, un
segno distintivo, un suggello, testimonianza della loro elezione e della loro
appartenenza a Dio.
« Lo Spirito Santo di Dio vi ha sug
dice l’apostolo Paolo agli Efesini. Su
questa certezza risiede la fonte della
gioia e della riconoscenza del credente.
Il suggello dello Spirito è un segno
di elezione.
Credenti, « salvati in isperanza », abbiamo bisogno di essere del continuo
richiamati al senso della nostra vocazione dal seno del mondo pagano in
cui viviamo. Abbiamo bisogno cioè di
sentirci ripetere che noi credenti siamo
nel mondo, senza però essere del mondo, perchè siamo stati suggellati con lo
Spirito Santo di Dio ».
C’è stato un tempo in cui appartenevamo al mondo, seguivamo le vie
del mondo, ubbidivamo alle sue leggi
di corruzione e di male; il sigillo col
quale eravamo suggellati era il marchio del peccato. Ora, cioè dopo l’opera della grazia, dopo la nostra conversione, apparteniamo a Dio, ci sforziamo di seguire la Sua volontà’, cerchiamo di ubbidire alle Sue leggi; il
sigillo col quale siamo suggellati è lo
Spirito Santo di Dio.
E’ questo che deve distinguerci dagli
altri.
Peccatori, si’, ancora purtroppo, come tutti gli uomini, ma peccatori pentiti e che continuano a pentirsi, perchè lo Spirito, convincendoli di peccato, li induce a ritornare sempre a
Dio.
Soggetti alle tentazioni, si’ certo, come tutti gli uomini; ma lotta e sofferenza affrontate non con disperazione
e con affanno, bensi’ con serenità’ e
con fiducia, nella certezza incrollabile
della vittoria che a noi è assicurata,
perchè siamo suggelllati con lo Spirito
di Dio, e Dio è Onnipotente. Situazione di privilegio, dunque, per noi
credenti, posti immeritatamente all’ombra della grazia e sotto il suggello
di questo Spirito che ci illumina, ci
guida, ci fortifica, ci consola.
Tanto più grave la nostra responsabilità’, al cui senso siamo richiamati
daU’apostolo: « Non contristate lo Spirito Santo di Dio »!
Questa espressione dello Spirito che
si rattrista ci rivela l’intensità’ d’amore
con la quale lo Spirito ci segue per
trarci a sè. Lo Spirito è presente, nei
nostri cuori; Egli ha occasione di rallegrarsi del nostro comportamento, dei
nostri progressi, delle nostre vittorie;
oppure ha occasione di rattristarci,
anzi, più ancora, di essere contristato
dal nostro atteggiamento.
Egli può essere contristato a , motivo
della nostra opposizione alla Sua opera
anzitutto, poiché, dobbiamo riconoscerlo e confessarlo: molto spesso ancora noi ci opponiamo all’opera dello
Spirito nei nostri cuori.
Egli vuole aiutarci « a spogliarci del
vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici... e a rivestire l’uòmo nuovo che è creato all’immagine di Dio nella giustizia e
nella santità’ che procedono dalla verità’ » (Efesini 4: 22, 24), ma il nostro vecchio uomo si ribella, protesta,
r.esiste^ nofi. vuoi,, ce4er^.^^^
pósto, e contrasta il passo allo Spirito.
In quanti cuori, in quante coscienze
si combatte questa lotta ardua!
E che dire delle nostre infedeltà’ e
dei nostri compromessi con i quali del
continuo contristiamo lo Spirito?
Credenti ai quali lo Spirito ha indicato chiaramente la via che essi debbono seguire, tracciando loro una linea di condotta, e che pure si lasciano
riafferrare dal mondo e dalle sue concupiscenze!
Giovani ai quali lo Spirito ha dato
la visione di una vita consacrata al
Signore, ma che non sanno perseverare
e vengono meno alla loro vocazione!
Fratelli che transigono con la loro
coscienza per ragioni di interesse o di
opportunità’!
Membri d’una medesima Chiesa,
chiamati alla conoscenza dell’amore di
Cristo, e che pure non sanno amarsi e
perdonarsi, e si dilaniano a vicenda!
Quante volte, e in quanti modi, nella
nostra vita di tutti i giorni contristiamo lo Spirito Santo di Dio!
Questo deve ricordarci che anche il
credente deve umiliarsi del continuo,
chiedendo a Dio d’aver pietà’ di lui e
di usargli misericordia, perchè la nostra volontà’ è debole, e le nostre
buone risoluzioni valgono poco, e noi
abbiamo bisogno di essere perdonati,
ogni giorno, ed ogni giorno sentirci
rialzati dalla misericordia e dalla grazia di Dio. E se noi ci umiliamo veramente cosi’ davanti a Dio, alla nostra
umiliazione si accompagnera’ la fiducia, poiché lo Spirito ci dara’ di comprendere che l’opera sua nel nostro
cuore è in vista della nostra redenzione, e che, dal momento che noi siamo
stati suggellati con lo Spirito per il
fgiorno della redenzione. Egli stesso
compirà’ l’opera sua in noi, rendendo
possibile quello che alla nostra debolezza umana sembra impossibile.
A. DEODATO.
Opere nostre
Orfanotrofio Fcnwinitc di Torro poilicc
Nello scorso numero abbiamo brevemente parlato dell’Orfanotrofio Maschile di Pomaretto, spigolando dalla
sua relazione annua. Questa volta, invece, caro lettore, vorremmo guidarti,
per Via Angrogna, in Torre Pellice, ed
invitarti a trascurare la contemplazione, di prammatica, dello sfondo suggestivo dei nostri monti, per fermarti
ad- un venerando portone, con annessa
porticina, su cui sta scritto: Orfanotrofio Valdese.
Però diventò ben presto di Torre Pellice, perchè a Torre Pellice parve più
facile costruire un nido solido e sicuro. E cosi’ il 22 Maggio 1858, 40 or*
fanelle avevano finalmente una dimora
sicura, grazie ai piani deiringegner
Robert. La costruzione aveva costato
una somma favolo.sa! Pensate; 37.000
lire! Una somma cioè di poco ihaggiore
di quella che si spese per il solo vitto
delle orfanelle, nel 1988!
E cosi’ l’Orfanotrofio cominciò la sua
Poiché il traffico stradale di Via Angrogna non è ancora pericoloso, sosteremo, se non ti dispiace, ad ascoltare il
preambolo storico indispensabile per
orientarti. Il presidente della Commissione degli Istituti Ospitalieri Valdesi,
avv. Peyrot, ci documenta le vicende
con i suoi rapporti, mentre il pastore
R. Jahier, direttore spirituale dell’opera, si prepara, con sorridente e paterna
eloquenza, ad iniziarci ai misteri di
questo mondo piccino.
Ed ancora una parentesi: undici anni
or sono, la Domenica 12 Maggio, si celebrava la Domenica della Madre, ed
in quella occasione il sempre compianto nostro storico, Giovanni Jalla,
scriveva la storia dell’Orfanotrofio e
otteneva che si celebrasse la madre
pensando agli orfani, con la colletta
domenicale; usanza che non è più caduta in disuso, e che abbiamo ricordata perchè dimostra che qualche volta
la storia serve a qualche cosa, e cosi’
pure gli opuscoli, e cosi’ pure, forse,
anche gli articoli dell’Eco delle Valli
Valdesi.
Dunque, aspettando che la porta
venga aperta, bisogna sapere che l’Orfanotrofio di Torre Pellice non è veramente di Torre Pellice, ma di Bobbio
Pellice, dove, grazie all’aiuto di fedeli
amici, la signora Maria Negrin, discepola di Oberlin, nel 1853, aveva riunito e preso sotto le sue cure cinque
orfanelle, « cinque augelletti caduti dal
nido », come ebbe a dire, con felice
immagine, parlandone, la nostra scrittrice signora Èva Lecomte.
vita; non starò a raccontarvela poiché,
anche chi non la sa, la intuisce: il numero delle orfanelle cresce; bisogna sistemare meglio i locali per fare più
posto, sempre più posto; bisogna trovare nuovi mezzi, sempre nuovi mezzi:
la parola deficit scompare oggi, per
riapparire domani. Ed accanto a queste impellenti necessita’ della vita quotidiana, ecco tutta una serie di problemi: come orientare queste orfanelle?
Non parlo della direzione spirituale,
perchè tutte le- direttrici dell’Orfanotrofio, dalla signorina Bell (1859) alla
signorina A. Arias (1925) hanno saputo creare un focolare di vera vita
interiore, che l’attuale direttrice signorina Fini e la sua collaboratrice signorina E. Coisson mantengono vivido
nella ispirazione evangelica; alludo
semplicemente alla direzione pratica
della vita. Quel problema di cui si è
talora occupato anche il Sinodo, domandandosi su quale via incamminare
le orfanelle.
Ed allora, agli inizi, ecco il bravo
Comitato che scopre una via maravigliosa: le orfanelle devono imparare a
intrecciare cappelli di paglia, come
fanno le donne toscane. Si studia, si
prova, ed alla fine di una giornata di
lavoro, un’orfanella può guadagnare
ben due soldi! E il povero Comitato lascia la via nuova, per la vecchia, che
è poi quella che verrà’ sempre percorsa, con difficolta’ sempre nuove, o
risorgenti.
Ora che la porta è aperta, e che le
possiamo salutare ci rendiamo conto
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L'ÈCO . DELLÉ VALLI ' VALDESI
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che la via è veramente! lunga e faticosa. ^ 4,. ^ ..
-Sono 45 le ragazze e nessun' ttiuso
lungo, perchè,, quandó un üccelUno può
■' beccare e cantare, cosa gli manca, se
l’albero gli tende le braccia cariche di
frutta? Ora qui, nel cortihéì, gli alberi
ci sono, ..e rallegrano, col verde e coi
fiori ! In Í' quanto al, cantare,nessuno
ignora che queste bimbe sono le vere
colonne di una celebre scuola domenicale, che sa distinguersi nelle feste di
canto! In quanto al mangiare, qui, evidentemente, gli alberi non bastano
più!! ^
Pensateci bene: ho detto 45 bambine,
di cui 31, dai 5 ai 12 anni. Sapete dirmi, oh! voi che amate le statistiche,
quante paia di scarpe son consumate?
Questa, delle scarpe, è una... tragedia, in sede di bilancio. Infatti, in poesia, si può parlare di Pierino, del
biancospino, e delle scarpe che non si
mutano mai, dal giorno che madre natura le ha fatte! Ma provatevi un po’
a far sfilare il bel gruppo in correttissima tenuta, col bel grembiulino, con i
piedi, come Pierino, nudi... Roba da
pazzi! Ed allora bisogna arrangiarsi,
perchè, ripetiamolo, le nostre orfaneUe,
sui banchi della scuola ed alle adunate
della Gii non devono sentirsi in posizione di inferiorità’. Guai se delle tenere creature dovessero sentire che
l’essere colpiti dalla sventura, dalla più
dolorosa sventura, comporta necessariamente anche l’umihazione di certi
vecchi sistemi ed istituti! Grazie a Dio,
qui, neH’aria -stessa, si respira l’aria di
casa; una casa un po’ più numerosa;
forse, ma non ne son neppur ben certo,
un po’ più rumorosa. Una casa insomma con le sue gioie e, poiché siamo in tema pratico, con le sue preoccupazioni, mi suggerisce l’amico pastore Jahier, perchè io non divaghi:
« Nota bene che una ventina di kili
di pane al giorno... spariscono, e se ne
vanno altrettanti di - latte! Pertanto
moltiplica la somma dei kili di pane
per il prezzo di un kiló; il risultato
moltiplicalo per 365. Poi fa lo stesso
lavoro per il latte; quindi somma i due
risultati cosi’ ottenuti, ed avrai cosi’
sperimentato una delle voci del bilanciò familiare! Poi aggiungi le scarpe,
il vestiario, ecc., ecc... ».
Come si vede, è una cosa... interessante, e la segnaliamo agli studiosi di
scienza delle finanze, cioè a quanti dispongono di mezzi finanziari per dimostrare tangibilmente come si possa diminuire le spese degli Orfanotrofi per
esempio, senza aumentare i loro deficit!
Abbiamo parlato di nidi, di alberi,
ma bando alla soverchia poesia: sono
fanciulle qui, e portano, magari ancora
inconsciamente, ognuna il suo mondo,
il suo modo d’intendere il mondo.
Ogni ragazzo ha il suo mistero, e
l’educatore cerca di leggere questo mistero, di portare una luce... Qui sono
45 bambine di quasi tutte le parrocchie delle Valli, del monte e del piano,
che devono prepararsi ad affrontare la
vita attiva; una cosa .seria, terribilmente seria per il padre e la madre
che conoscono il loro figlio, e che
pure spesso non lo conoscono! Una
cosa quindi tanto più seria qui, un
problema spesso angoscioso che la Direzione affronta con delicatezza e .con
energia e carita’: lieta quando, come
nella maggioranza dei casi, il risultato
finale premia gli sforzi; non scoraggita
se qualche delusione amareggia il
canunino...
« 11 vecchio cammino, per il quale
rOrfanotrofio s’è fatto, come si dice, un
nome! Recentemente, infatti, dalle
terre dell’Impero, dall’Etiopia, appunto riferendosi alle buone informazioni avute, ed alle ripetute prove di
fedele onesta’ laboriosa delle giovanotte del nostro Orfanotrofio, in diverse famiglie, è stato chiesto se non ci
fossero giovani deU’Istituto disposte a
svolgere la loro attività’ in Etiopia.
-v '
¥ ...Il vecchio cammino del lavoro, su'si avanza con metodi nuovi per i
tempi nuovi: cosi’ ’come li esige una
' scuola che si rinnova,*' ed ima società’
che si trasforma, ma in cui rimangono
sempre fondamentali i valori eterni
dello spirito che, con passione, i dirigenti dell’Orfanotrofio cercano di render^ ^Viventi nella coscienza delle loro
giovanette. Cosi’ la scuola è frequentata dalle orfanelle con assiduita’,
diligenza, e con profitto, dalla prima
elementare su su, fino alla scuola di
Avviamento al Lavoro; fiere tutte della
loro divisa della Gii, esse possono con
serenità’ prepararsi ad affrontare la
vita, fornite di mezzi umani adatti,
chè, ogni giorno esse vengono abituate
a sentire che il lavoro non _ _
zione odiosa che si rivelera^imi^ovr^
visamente, ma una realta’ beneficl^jper
il corpo e lo spirito,; a.cui è bene av- i
vezzarsi da giovanette, con lo studio e |
con la pratica attività’: col cucito e I
col ricamo e col lavoro domestico... i
Ed ora ci fermeremo, i chè »molto ci I
sarebbe ancora da dire, se, specialmente, volessimo toccare il paragrafo
finanze, o, locali; perchè, notate bene, i
non vogliamo chiedere nulla!! Desideravamo solo, come abbiamo detto, in
occasione della Festa della Madre, parlare degli orfani; dire quello che si è
fatto; ad altri dire quello che si dovrebbe fare e dare quello con cui ciò
si potrebbe fare. Cl.
devono essere delle profondis-a
oni. :Però, ai fini del culto,'^
del eahto di chiesa, mi permetto di non
essere persuaso.
M BBli GMfiTO
La cronaca delle feste di canto si ripete tutti gli anni, lieta e vibrante.
Domenica, 28 Aprile, a San Germano, adunata generale, almeno in
programma, delle Corali del Val Chisone. In realta’, alle ore 15, nel Tempio, davanti ad un discreto pubblico,
sono presenti al completo solo due Corali: Pomaretto e San Germano, dirette rispettivamente, con il ben noto
amore e competenza, dai signori Bazzotta e Jahier. Il prof. A. Tron, della
Commissione di canto sacro, dirige come egli sa i canti d’assieme, che ci
sono sembrati esser stati accuratamente preparati dai cantori. A questa
esecuzione prende pure parte un gruppo di coralisti di Pinerolo, cui ragioni
di forza maggiore hanno impedito di
preparare un coro, ma che vogliono essere presenti, attivamente, al canto
degli inni, mentre i Pramollini hanno
visto un temporale - fuori tempo - impedir loro la progettata discesa a
valle. La qualità’ deU’esecuzione ha
però largamente compensato la quan-,
tita’ ridotta dei numeri, ed ha contribuito a dare alla festa un simpatico carattere di intimità’, di familiarità’,
come giustamente veniva osservato dal
prof. A. Tron. »
Due cori soltanto, ma, in... compenso, parecchie allocuzioni, in chiesa
prima e nella Sala delle attività’ poi,
dove la gioventù di San Germano, sotto
la direzione del Pastore e della sua Signora, ha preparato la tradizionale
calda accoglienza. Ascoltiamo cosi’ il
pastore signor G. Bertin, il signor L.
Marauda, Vice-Moderatore, il prof. A.
Tron, il prof. G. Costabel; parole ispirate alla meditazione dell’Evangelo;
parole dettate dalla riconoscenza della
Chiesa; parole dettate dalla competenza del giudice che ama; parole di un
uomo della strada che vorrebbe sem-^
pre udire cantare cosi’...! Cosi’, fra
nuovi cori e nuovi canti, la bella giornata si chiude con un memore e riconoscente omaggio alla memoria del
cav. Eli Long, che al Canto sacro diede
tutta la sua passione e le sue migliori
energie.
...Accoglienza tradizionale, abbiamo
detto; e non solo per quanto si riferisce alla « materialità’ » del fatto! ma
anzitutto e sopratutto alla forma, alla
atmosfera di « casa nostra » che ha vibrato intorno a noi. Perciò, ancora,
grazie.
Non ignoro che mi si dira’: La pre-?
parazione di questi cori d’arte contri-™
buisce ad una educazione musicale che,'"^
affinando il gusto, ed educando l’orec- ^
chio, contribuisce in ultima analisi ad^
una migliore esecuzione del canto di ■|
chiesa.
Giustissimo! Ma siamo sinceri e pratici: se ciò fosse vero, molte, quasi ^
tutte le Chiese delle nostre Valli do- |
vrfebbero avere delle assemblee dal
canto ardente di vita! Mentre invece abbiamo l’impressione che, a forza di j
affinare il gusto e di educare l’orec- fi
chio, le bocche rimangono ermetica- "à
mente chiuse quando si tratta del ^
canto di chiesa, considerato, purtroppo ^
ancora da troppi, come non artistico.
Cioè: il Coro è un problema d’arte ’S
Domenica, 5 Maggio, a Torre Pellice,
adunata generale delle Corali del Val
Pellice.
Sono presenti, nell’ordine in cui
cantano, Angrogna, Villar, Rora’, Luserna San Giovanni, Torre Pellice. Il
signor E. Revel dirige la prima e l’ultima; Villar è diretta dal sig. Bouissa;
Rora’ dalla signorina E. Pons; Luserna
San Giovanni dal signor G. Albarin;
nomi nuovi e nomi già’ conósciuti, tutti
uniti da una stessa passione e da una
stessa ricerca di superamento. Il prof.
La Festa di Canto a Torre Pellice
A. Tron dirige i cori d’assieme. Cronaca lietissima quant’altra mai, in cui
• l’esecuzione ha dimostrato reali progressi e, a tratti, una prorompente
sentita spiritualità’, che ha avuto la
Sua apoteosi nel poderoso còro Persecuzione, la cui prima audizione ha
profondamente commosso gli animi;
una nota lieta, il canto degli inni che
ci è parsa più curata del solito. Il pastore signor G. Tron ha presieduto la
parte spirituale, ed ha espresso ai cantori la riconoscenza del folto pubblico.
La riunione più intima che ha riunito i giovani nelle sale del Convitto,
dopo la chiesa, con il rinfresco offerto
sighorilmente dalla Corale di Torre
Pellice ha pure lasciato, in quanti vi
parteciparono, un grato ricordo.
Ed ora, una sola parola di conclusione.
Anche quest’anno il Coro ha dominato sovrano. Io non contesto certo il
prestigio di cui il Coro gode fra di noi;
e so perfettamente che se si consacrane.mesi e mesi per impararne uno o due
musicale: il nostro canto è un problema religioso. Il coro, sia pure bene inteso religioso, è diventato per le nostre
Corali un problema puramente tecnico, che le ossessiona, e fa loro dimenticare che è manifestazione di pietà’.
Perciò il lasciare in disparte il canto di
chiesa è segno preoccupante. Perchè
una sola cosa è certa: i cori vanno
bene; il canto di chiesa, ogni Domenica, va piuttosto male. Si trova il
tempo, anche su settimana, per preparare cori; ma non si trova sempre il
tempo di venire, la Domenica, in
chiesa, per implorare il perdono di :
Dio, anche col canto!
Si fanno critiche al canto di chiesa,
si avanzano proposte, si suggeriscono
rimedi, si parla di tempo e... contrattempi...
Sempre si fa una quistione di tec^ nica, e si dimentica che il canto è una
voce tremendamente rivelatrice del
cuore. Per cantare a Dio, bisogna
avere il cuore puro, o sentire che si ha
il cuore impuro. Forse è per ciò che
4
cantiamo cosi’ male il canto di chiesa,
farisei incurabili, peccatori insensibili?
o. l.
CRON;ikC;!i V;ikLDESE
LUSERNA SAN GIOVANNI. Domenica 28 Aprile, le Madri della parrocchia erano invitate alla Sala Albarin,
alle 14.30. Una bella e molto ben riuscita festa era stata preparata per loro
dall’Associazione delle Giovani, con la
collaborazione delle Cadette e di alcuni
giovani. Al senso di gratitudine espresso dalle Madri, vogliamo aggiungere
anche il nostro per questa bella attività’
compiuta dalle nostre giovani.
— Il 29 Aprile, ha avuto luogo il funerale di Tourn Carla di Willy, deceduta dopo pochi giorni di vita, ai ■ Jalla.
Il 30 Aprile, un lungo corteo di pa-^
renti ed amici rendeva gli ultimi doveri
alla spoglia mortale del sig. Alessandro
Cardon, deceduto ai Bertot, all’età’ di
anni 81.
Alle famiglie provate dal lutto,
l’espressione della nostra sincera simpatia cristiana.
— Il 4 Maggio è stato benedetto, nel
nostro tempio, il matrimonio di Guido
Benech, di Roccapasca, e Letizia
Tourn, dei Piani.
Agli sposi, i nostri migliori auguri di
felicita’.
PERKERO-MANIGLIA. Il 25 Aprile
si adunarono, a Perrero, per la tradi- '
zinnale festa, le scuole domenicali di
Frali, Rodoretto, Chiotti, Maniglia e
Perrero.
La mattina, nel tempio di Perrero, si
intercalarono le brevi allocuzioni dei
pastori con i canti delle scuole domenicali riunite oppure separate.
Si trascorse il pomeriggio nel casta-
3
mm
L’ECO’' DELLE
VALLI VALDESI
^:4
gneto di Culximbie, fra giochi animatissimi. Il tempo bello favori’ lo svolgimento della festaj che ha lasciato in
tutti un grato ricordo.
Un altro anno, D. v., la festa si terra’
a Frali.
— Ci giunge dalla Francia la dolorosa notizia della morte di Serverà
Ermehna nata Pons, originaria di Pumeifre. E’ deceduta a Marsiglia, all’età’
di 35 anni, quando lq,si credeva ormai
ristabilita dalla grave malattia che
1 aveva tenuta in pericolo per lungo
tempo.
Alle due care piccole orfane, al manto, al padre ed alla madre le nostre
piu Sincere condoglianze.
— Annunziamo fin d’ora la nostra
tradizionale vendita di beneficenza che
avra luogo, D. v., a Ferrerò, la seconda
Domenica di Giugno. Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che ci faranno avere doni in natura o in denaro per l’occasione.
— Avvertiamo tutti i membri di
chiesa che i conti dell’anno ecclesiastico si chiudono alla fine di Maggio;
preghiamo perciò vivamente di farci
pervenire entro tale data l’offerta per
la colletta annua, possibilmente aurnentata secondo le esigenze attuali.
PINEROLO. Sposalizi. Il 27 Aprile
scorso il nostro giovane fratello Aldo
Pasquet, di Miradolo, si univa in matrimonio colla signorina llda Ribet,
della frazione Masselli di Pomaretto; e
il 6 Maggio corrente, il tenente Edilio
, Fornerone, legionario di Spagna, impalmava la gentil signorina Irma Don, insegnante elementare, ambidue di San
Secondo.
Ai novelli sposi rinnoviamo i nostri
più cordiali auguri di una lunga felicita’ coniugale nel Signore.
— Battesimo. Il 5 corrente è stato
presentato al Santo Battesimo Adriano
Rivoir di Alberto.
— La Festa della Madre. Domenica
S corrente, il culto principale è stato
consacrato alla esaltazione della madre
cristiana. Erano presenti i bambini
delle nostre Scuole domenicali, che
hanno cantato parecchi inni, e il pubblico delle grandi occasioni. Le frugoline della nostra Unione Cadetta, valentemente e pazientemente istruite da
alcune nostre monitrici, avevano, fin
dalla vigilia, offerto alle madri un trattenimento ricreativo nel quale diedero
prova della loro bravura. La celebrazione in chiesa fu resa più solenne dalla
occasionale presenza di una trentina di
componenti l’Unione delle Madri di
Pramollo, tutte nel simpatico costume
valdese. Le nostre sorelle, alle quali
rinnoviamo i sentiti ringraziamenti
della nostra congregazione per la loro
visita gradita, presenziarono, nel pomeriggio, alla seduta di chiusura delle
attività’ dell’Unione delle Madri di
S. Secondo.
POMARETTO. Domenica prossima,
12 Maggio, giorno di Pentecoste, durante il culto nel tempio avra’ luogo la
cerimonia dell’ammissione in Chiesa
dei nostri 20 catecumeni di terzo anno.
Siamo sicuri che tutta la Comunità’
vorrà’ partecipare a quel culto speciale
per circondare quei giovani e quelle
giovani nell’atto solenne della loro pubblica professione di fede. La Corale
parteciperà’ con l’esecuzione di cori di
circostanza. La cerimonia sara’ seguita
dalla celebrazione della Santa Cena.
RORA’. Che serata il giorno dell’Ascensione! Pioveva a catinelle senza
discontinuare un minuto solo. Ciò malgrado la saletta-cappella del Presbiterio, alle ore venti, era piena di gente.
Membri del Concistoro e catecumeni
convenuti dai punti più lontani della
parrocchia con qualche membro delle
loro famiglie. Era la sera degli esami
dei catecumeni di terz’anno. In una
lunga seduta durata tre ore e mezzo, il
Concistofo ne esamino’ dieci con gran
furono ’ame, dopo l’e
de diligenza. Quasi tutti
messi, alla confermazione
same, fecero in maniera solenne delle
promesse preliminari: ; di frequentare
assiduamente la Sacra Mensa, di astenersi dal ballo in manderà assoluta per
un certo tempo ed altre a seconda dei
casi particolari. ^
In un’altra sala‘ l’assemblea occupò
la lunga attesa lavorando alla stampa
della Circolare di Chiesa e cantando
degli inni.
Alle 23.30 l’assemblea si sciolse dopo
il canto di un inno e la preghiera, per
riprendere sotto la pioggia dirotta il
cammino di un’ora e mezza, chi di due
ore. Ma non una sola parola di pena o
di rincrescimento. L’esame di catechismo per appartenere alla Chiesa di Cristo si fa uria volta sola nella vita! *
— Nozze. Sabato mattina vennero
celebrate nel tempio le nozze dell’appuntato di finanza Costanzo Domenico e Rivoira Nelly. Lo sposo non è
rorengo e la sposa vive da lunghi anni
lontano dal suo paese natio, pure, entrambi vi godono tanta simpatia, che
le loro nozze passarono tutt’altro che
inosservate. La sera precedente il Circolo Gianavello offri’ in loro onore un
ricevimento modesto ma cordialissimo;
Tindomani, in chiesa, un buon numero
di amici circondarono gli sposi; una
larga rappresentanza della Corale
esibi’ tutto un repertorio di canzoni
nostrane: manifestazione spontariea e
squisitamente valdese, che da molti
anni non si era più udita in Rora’.
— Confermazioni. Domenica 5 Maggio abbiamo avuto la gioia di ammettere nove giovani fratelli alla Chiesa.
Prima di fare il loro ingresso solenne
nel tempio, essi si recarono in devoto
pellegrinaggio, accompagnati dal Pastore, sul sito deH’antico cimitero di
Rora’. Ivi, sulle zolle ove riposano ancora le spoglie dei martiri delle Pasque Piemontesi e del 1686, deposero
una corona. Più tardi, in chiesa, dinanzi
aH’assemblea delle solennità’, confessarono ad uno ad uno la loro fede ripetendo, chi il credo, chi un’altra dichiarazione.
— La stessa sera, nella sala del Circolo Gianavello, i bimbi dell’Unione
Cadetta offrirono una bella serata all’Unione delle Madri con un simpatico
programmino di recite e di sorprese.
Ne approfittarono anche i membri delle
Unioni Giovanili per concludere le loro
attività’. Lessero varie relazioni, dimostrazione Mi un lavoro meno appariscente che in passato, forse, ma certamente fervente, intenso ed instancabile.
— Esaudimento. Una nostra giovane
sorella dovette recentemente subire
un’operazione assai grave che destava
nei famigliari le più vive apprensioni.
Molti, nella nostra cerchia più intima
di credenti, invocarono su di lei l’aiuto
del Signore ed Egli rispose prontamente, benedicendo l’opera del chirurgo in maniera sorprendente, maravigliosa, oltrepassando di gran lunga
tutto ciò che neppur s’era osato sperare. A- Pentecoste, a Dio piacendo,
essa si accosterà’ nuovamente con noi
alla Sacra Mensa.
SAN GERMANO CHISONE. Domenica prossima, al culto di Pentecoste
saranno ammessi in chiesa 25 catecumeni e sara’ celebrata la Santa Cena.
Il tempio sara’ certamente ricolmo di
fedeli.
— Nel pomeriggio, alle ore 15, avra’
luogo la Festa delle Cadette. Particolare invito vien rivolto alle madri, ma
anche a tutti i Valdesi che si interessano alle attività’ giovanili. All’entrata
si fara’ una colletta a favore dell’Unione Cadetta.
— Il culto del 5 corrente è stato presieduto dal pastore emerito sig. Bartolomeo Soulier, sempre pronto a dare un
valido aiuto al suo giovane collega.
L’assemblea numerosa ed attenta è
Per il cultò di
(Meditazioni preparate sui^testl^del Gplendario Biblico delta Brüdergemeinde)'
Lunedi Lettura : Atti 2, 14-28 - Efesini
4, 11-16. ,
* Quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte
del Padre, la Spirito della Verità che procede dal Padre, egli testimonierà di
me».^ Qtov. 15, 26.
Il
A' Nei versetti precedenti Gesù" ha parlato dell’odio del mondo verso i suoi
discepoli e segnataniente verso di.
Lui, e ne ha denunciato la ragione nel
fatto che, pur avendo vedute le opere
"da Lui compiute, ü mondo non lo conosce ancora e non conosce neppure
ancora Colui che lo ha mandato.
’■ Nè la testimonianza del Battista, nè
quella delle sue ope^e avevano bastato; ci voleva una testimonianza più
^potente e più diréttàì quella,'dello Spirito della verità’, il quale, testimoniando efficacemente di. Lui, facesse cadere il velo deH’ignoranza e rivelasse
al mondo le virtù della sua essenza
divina.
...E quello Spirito è venuto dal Cristo glorificato, da parte del Padre, ed
ha testimoniato di Lui e la sua testi- .
monianza è apparsa verace,
v O Spirito di verità’. Spirito Consolatore scendi in me, e, con la tua testimonianza, fammi conoscere vieppiù il
mio Salvatore ed aumenta la mia fede
: in Lui!
Martedì
14
Lettura: Atti 2, 29-41.
-^Dobbiamo entrare nel regno
di Dio attraverso molte tribolazioni*. Atti 14, 22 b.
Le tribolazioni attraverso le quali
siamo chiamati a passare non sono
dùnque fine a se stesse, ma hanno in
vista qualcosa di sommamente grande
e di prezioso per noi: l’entrata nel Regno di Dio. E ciò non perchè esse posseggano una qualsiasi virtù espiatoria
0 costituiscano un merito, ma perchè
giovano aUa formazione del nostro carattere cristiano, esercitano la nostra
pazienza, umiliano il nostro orgoglio
ed accrescono la nostra fede facendoci
sentire la nostra assoluta dipendenza
^da Dio.
Ricordiamoci di questo nell’ora della
afflizione è della angoscia, quando il
nostro cielo si rabbuia, quando la nòstra pace svanisce: o quando il sole
della nostra prosperità’ tramonta; in
quei momenti forse non siamo in grado
di comprendere tutta la portata e il
valore delle nostre prove, ma il pensiero del testo ci aiuterà’ ad accettarle
con animo sottomesso e fiducioso.
Mercoledì
15
Lettura : Atti 2, 42 a 3, 11.
* Voi non potete servire a Dio
e a Mammona ».
Matteo 6, 24 b.
La pretesa possibilità’ di servire a
due Signori è una fatale illusione che
urta contro due insormontabili difficolta’: di natura morale l’una, e d’ordine pratico l’altra; e ciò tanto più
quando i due Signori ai quali vogliamo
servire sorio: Dio e Mammona.
Le esigenze di Dio le conosciamo:
Egli dice: « Figliuol mio, dammi il tuo
cuore, io sono un Dio geloso e perciò
non avere altri dei nel mio cospetto,
non ti prostrare dinanzi ad essi e non
servire loro ».
Le esigenze di Mammona le intuiamo: sono quelle delle ricchezze, dei
beni della terra, delle seduzioni del
mondo, dei piaceri di quaggiù...
Poiché non è possibile servire fedelmente e al tempo stesso a quei due Signori, al servizio di chi ti sei posto?
Al servizio di Dio o al servizio del
Mondo? E qualora la tua decisione ancora non fosse presa: Scegli oggi a
chi vuoi servire... « In quanto a me ed
alla mia casa serviremo al Signore ».
Giovedì
M
Lettura : Atti 3, 12-26.
« Chi avrà perseverato sino alta
firn sarà salvato ^
. X . Matteo IO, 22.
La salvezza è il bene supremo a possedere jl quale dobbiamo adoprarci in
tutti i modi, Fer conseguirlo, non basta l’essere’ entrati un giorno nella carriera cristiana, non basta l’aver fatto
una volta professione di fede, non basta l’aver camminato per qualche tempo nei sentieri della rettitudine; è necessario perseverare in tutte queste
"Cose. « Nessuno che abbia messo la
mano aWaratro e poi riguardi indietro,
è adatto al regno di Dio ».
Ciò che può farci desistere dal perseverare sono l’odio del mondo, le difficolta’ della vita cristiana, le prove
deH’esistenza, i nostri scarsi progressi,
il peccato. " A,
Ciò che deve incoraggiarci a perseverare è il fatto che c’è una fine a
tutti i nostri mali, e che c’è una salvezza per noi.
Se dunque già’ ci siamo impegnati
nella lotta cristiana facciamoci animo e
perseveriamo in essa.
Venerdì
17 laoDl
ardente ».
Lettura : Atti 4, 1-12.
• // nostro Dio che noi serviamo, è potente da liberarci, e ci
libererà dalla fornace del fuoco
Daniele .3, 17.
Non si tratta qui di una metafora.
La fornace del fuoco ardente di cui è
fatta menzione in questo versetto non
sta ad indicare simbolicamente una
quàlche tribolazione d’ordine morale
ma un reale mezzo di tortura e di supplizio al quale il re voleva sottoporre i
tre cornpagni di Daniele, incrollabilmente fermi nella professione dei loro
principi! morali e religiosi. Ma la loro
fiducia nella potenza del Dìo che servivano era tale che erano pienamente
convinti Ch’Egli ne li avrebbe liberati,
e non cedettero.
Quali e quante non sono simbolicamente le fornaci del fuoco ardente
nelle quali siamo minacciati.. di essere
noi , pure precipitati, ora daE’incalzare
di dolorosi avvenimenti, ora dal Principe delle tenebre, óra dal mondo che
ci odia, per la nostra qualità’ di credenti! '
Ma chi le paventerà’ se anche noi,
come i tre credenti di Babilonia, abbiamo la fenna convinzione che il Dio
al quale serviamo è potente da liberarci? ,
li
Sabato Lettura : Atti 4, 13-23.
« Voi non avete ancora resistito
fino al sangue, lottando contro al
peccato*. Ebrei 12, 4.
Il combattimento nostro, afferma
San Paolo, non è contro carne nè sangue, ma contro le forze spirituali della
malvagità’. Ora quelle forze sono cosi’
potenti che la lotta che dobbiamo impegnare contro a loro dove essere condotta con la massima energia e con un
ardore senza pari.
Un esempio di questa lotta cé lo ha
dato Gesù nell’ora della sua agonia in
Getsemane dove l’arma della preghiera
fu da Lui librata con tanto ardore
contro alle forze malefiche della tentazione che « il suo sudore divenne
come grosse gocce di sangue che cadeano in terra ». Nè diverso poteva
essere l’atteggiamento di Colui che invitando i suoi alla lotta contro il male
aveva loro detto: « Se la tua mano od
il tuo piede od il tuo occhio ti fanno
intoppare, mozzali e cavali ».
Riguardando dunque a Lui, esempio
perfetto, accettiamo umilmente il dolce
rimprovero che il testo ci rivolge e disponiamoci a resistere fino al sangue
contro al peccato intraprendendo contro di esso una lotta senza sosta e
seriza quartiere. G. MATHIEU.
Domenica 19 Maggio
Leggere la meditazione in prima pagina
Lettura: Efesini 1: 3-14.
stata edificata dall’ottimo sermone.
Nello stesso culto è stato celebrato il
battesimo di Stallò Margio di Giovanni
e di Bert Irma. Che Dio vegli sempre
su questo bambino e sui suoi cari ! ’
— Si stanno distribuendo in parrocchia le buste dell’ultimo trimestre dell’anno ecclesiastico.
L’esito incoraggiante della Settimana di Rinuncia (L. 3.500) è effettivo,
reale, alla sola condizione che le contribuzioni annue seguano lo stesso ritmo ascendente, conforme alle maggiori
spese dell’opera della Chiesa Valdese e
al minor potere d’acquisto del denaro, e
conforme, anche - dobbiamo ben dirlo
• I
4
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
alle aumentate paghe degli operai e all’accresciuto prezzo di .vendita delle
patate, della legna e dei prodotti della
camF>agna in genere.
f-— Il Concistoro raccomanda vivamente a tu|ti i merribri di, chiesa di fargli pervenire la loro contribuzione annua entro il 26 del corrente mése, af^
finché' alla fine dì, Maggio si possano
chiudere 1 conti.
Con le buste, gli anziani ed i diaconi
distribuiscono anche il resoconto a
stampa deU’Órgano.
TORRE PELLICE. Sabato scorso è
stato celebrato, in chiesa, il matrimonio del sig. Toum Oreste e della signorina Pilone Alice, ambedue residenti in Torre Pellìce. Il Signore
spanda le sue benedizioni sul nuovo focolare.
— Venerdì’ scorso ebbe luogo la sepoltura della signora Margherita Stallé
nata Govean, dei Guichard, deceduta
repentinamente Mercoledì’, tornando a
casa dal lavoro. Essa lascia il ricordo
benedetto di persona laboriosa e tutta
dedicata al benessere della famiglia,
alla quale vogliamo dire ancora la nostra viva simpatia cristiana.
SETTIMANA DI RINDNZIA
(S'esta Lista)
Chiesa di;
Pomaretto L. 2270,
Catania, secondo versamento » 50,—
Riesi, secondo versamento » 10,—
Pachino » 200,—
Caltanissetta, secondo vers. ' » 76,—
Grotte, secondo versamento » 83,—
Palermo, secondo vers. » 182,40
Prarostino » 1163,80
Massello » 700,
PERSONAUA
Leggiamo ne L'Evangelista:
« Hanno celebrato a Parma le loro
nozze cristiane la giovane sorella
Emma Long, cresciuta nella comunità’
evangelica parmense, e il capitano degli alpini Stefano Coisson^ della Scuola
di Òuerra di Torino, dove la coppia
felice si è trasferita ».
Porgiamo anche noi vive felicitazioni
ed auguri al capitano S. Coisson ed
alla sua Compagna.
Sostenitori
Gönnet Talmon Maddalena, Villar
Pellice, L. 1 - Peyronel Cesare, Morganton, 7,90 - Alessio Maria, Alassio, 3
- Villielm Georges, Ulster Park, 3,95 Bouchard Elvira, Albaro Genova, 3 Miani Casilde ved. Vola, Torino, 3 Stalè Caterina, Luserna San Giovanni,
3 - Maltese Melile Elena, Torino, 8 Mancoz Judith, NeAv-York, 3,95 - Jean
P. Rostan, Id., 3,95 - Vincolo dei Vaidesi, Id., 3,95 - Ribet Jenny, Id., 3,95 Multare Fanny, Id., 3,95.
Opera Balnearia 6. P. Melile
Le iscrizioni sono aperte alle condizioni seguenti:
1. I candidati all’ammissione devono
accompagnare la domanda con un certificato di subite vaccinazioni antivaiolose e coloro che saranno accolti
dovranno sottoporsi, a cura delle famiglie, alla vaccinazione antidifterica.
2. I coloni dovranno partire in divisa
della Gii: per quanto concerne l’equipaggiamento ed il corredo, gli interessati si rivolgano ai Pastori delle Parrocchie, che riceveranno informazioni
in merito.
3. Sono esclusi i coloni che già’ hanno compiuto un triennio di cura e i
bimbi che non hanno raggiunto il set
timo anno di età’ to che hanno oltreipassato il quattordkuesimo.
4. Le domande devono essere inviate
sntro^ il 25 Maggio - al pastore Ey
nard,*' in Via Pio Quàito, is] per il tra
mite del Pastore della Parrocchia, alla
'quale appartiene il richiedente. Saranno ulteriormente comunicate le disposizioni per. la visita medica, per le accettazioni definitive, per le modalità’
della partenza.
5. I turni saranno due: ragazzi, dal
2 al 31 Luglio; bimbe, dal 2 al 31
Agosto.
6. Anche i bimbi che già’ sono stati
in colonia ■ gli scorsi anni dovranno attenersi alle nuove disposizioni concernenti il corredo.
Torino, 27 Aprile 1940-XVIIL
Il Presidente dell’Opera:
Dott. ELIO EYNARD.
Prof. Gino Costabel, direttore responsabile
ARTI GRAFICHE « L’ALPINA» - Torre Pellice
Mìm di [Uiüe edOpeie Valdes
Angrogna — Pastore: Roberto Nisbet
Angrogna (Serre) — Pastore : A. Deodato.
Bobbio Pellice — Pastore : Alberto Ricca.
Luserna S. Giov. — Pastore : Lor. Rivoira.
Massello — Pastore; Enrico Tron.
Ferrerò Pastore : Oreste Peyronel.
Pinerolo — Pastore : Luigi Marauda.
Pomaretto — Pastore : G. Mathieu.
Frali ~ Pastore: Lamy Coisson.
Pramollo — Pastore Erm. Rostan.
Prarostino ~ Pastore Umberto Bert.
Riclaretto — Pastore A. Janavel.
Rodoretto — Cand. Theol. A. Genre.
Rorà — Pastore E. Geymet.
S. Germano Chisone — Pastore G. Bertin.
Torre Pellice — Pastore Giulio Tron.
Villar Pellice — Pastore Roberto Jahier.
Abbazia — « Chiesa di Cristo». Culto
alle ore 16. Pastore Valdo Vinay, da
Fiume. .
Aosta — Chiesa: 11, Via Croce di Città
- C. Th. Neri Giampiccoli.
Barga (da Pisa).
Bari — Chiesa Valdese : Pastore A. Miscia - Via Tanzi, 33.
Bergamo — Chiesa: Viale Vitt. Em., 4
- Pastore Arn. Comba, Viale Vitt. Em. 59.
Biella — Chiesa: Piazza Funicolare
Culto là I®, 3* e 5“ Domenica del mese
(da Ivrea).
Bordighera — Chiesa ai Piani di Vallecrosia - Pastore Davide Pons - Istituto Valdese - Piani di Vallecrosia.
Borrello (da Carunchio).
Brescia — Chiesa : Via dei Mille 4 - Pastore Rob. Comba, ivi.
Brindisi —Chiesa : Via Congregazione
(da Taranto). i
Caltanissetta — Chiesa : Via Maida, 19.
Campobasso (da S. Giacomo).
Carema — Scuola Valdese.
Carunchio — Chiesa - Pastore L. Naso.
Castelvenere — (da Napoli).
Catania — Chiesa : Via Naumachia, 20
- Pastore T. Balma, ivi.
Cerignola — Chiesa - Via Regina Margherita, 17 - Pastore E. Pascal.
Como — Chiesa : Via Rusconi, 9 - Pastore Carlo Lupo, Via T. Grossi, 17.
Coazze — Chiesa - C. Th. Lo Bue.
Corato — Chiesa : Corso Mazzini, 27 da (Bari).
Courmayeur — Chiesa (da Aosta).
Felonica Po — Cand. Theol. E. Corsani.
Firenze — Chiese: Via Serragli, 51 - Pastore Emilio Corsani — Via Manzoni, 21
- Pastore Tullio Vinay.
Fiume — Chiesa : 6 e 8 Via Pascoli ;
(Culto ore 10) - Pastore Valdo Vinay
presso Sig. Wiltsch, Via Baccich, 5.
Forano — Pastore A. Alessio.
Genova — Via Assarotti - Pastore F.
Peyronel, Via Curtatone, 2.
Grottaglie (da Taranto).
Xjrotte (AgrigentoJ (da Palermo).
Ivrea — Chiesa : Corso Botta, 5 - Pastore
Arturo Vinay, Casa Pavera, Piazza
d’Armi.
La Maddalena (da Roma).
Latiano (da Taranto).
Livorno — Chiesa: Via G. Verdi, 3 Pastore: A. Ribet, ivi.
Lucca - Via 0. Tassi, 18 (da Pisa).
Mantova — Via Bacchio, 5.
Messina — Via Laudamo, 16 - Pastore
Seiffredo Colucci, ivi.
Milano — Piazza Missori, 3 - Pastore E.
Tron, jun. - Via Euripide, 9.
Napoli — Via Duomo, 275 - Pastore M.
Moreschini, Via Cimbri, 8.
New-Yiotlc — Prima Chiesa Valdese 405, West 41 st St — Culto principale
3.30 pom. - Pastore Pietro Griglio 30 West, 94 th Street.
Orsara di Puglia (da Cerignola).
Pachino.
Palermo — Via Spezio, 43 — Pastore :
'* V. Suibilia, ivi.
Pescolaaciano (da Carunchio).
Piani di Vallecrosia — Pastore : Davide
. ' Pons, Istituto Femminile Valdese.
Piazza Armerina (da Catania).
Piedicavailo — Chiesa : Via Carlo Alberto
— 2* Domenica del mese (da Ivrea).
Piombino (da Livorno).
Pisa — Chiesa : Via Derna, 15 — Pastore : Attilio Arias, Viale Giovanni
Pisano, 33.
Pont Canavese (da Ivrea).
Reggio Calabria — Chiesa Rione S.
Marco: Via Possidonia, 4 (da Messina).
Riesi — Pastore Carlo Gay.
Rio Marina (da Livorno).
Rocchenere (da Messina).
Roma — Chiesa di Via IV Novembre Pastore ; V. Sommani, ivi — Chiesa
di Piazza Cavour - Pastore : Paolo
Bosio, Via Marianna Dionigi, 57.
Salle (da Carunchio).
Sampierdarena — Chiesa: Via A. Cantore, 16 — Pastore V. Panasela, Via
S. Bartolomeo del Fossato, 14/4.
San Giacomo degli Schiavoni — Evangelista G. Scarinci.
Sanremo — Chiesa ; Via Roma — Pastore : G. Bonnet, ivi.
S. Lucia di Quistello (da Felonica).
5. Maria di Licodia (da Catania).
Schiavi (da Pescolanciano).
Siena ^ Chiesa : Via S. Dom., 5 - Past.
em. E. Meynier (da Firenze).
Susa — Chiesa:. Via Umberto, 14 (da
Torre Pellice).
Taranto — Chiesa: Via Pupino, 16-20
(angolo Via F. Di Palma) — Pastore :
G. Castiglione, Via Crispi, 28.
Torino — Chiese : Corso Vittorio Emanuele, 23 e Corso Principe Oddone, 73
— Pastore : Elio Eynard, Via Pio V, 15.
Tramonti di Sopra (da Venezia).
Trieste — Chiesa : Via S. M. Maggiore
— Pastore : G. Del Pesco, P. della
Libertà, 5.
Venezia — Chiesa : Palazzo Cavagnis
(S. M. Formosa) — Pastore : Ernesto
Ayassot, ivi.
Verona — Chiesa : Via Duomo (angolo
Via Pigna) da Brescia.
Viering (da Aosta).
Vittoria — Pastore : Arturo Mingardi,
Via Garibaldi, 60.
★
★ ★
Zurigo — Chiesa Evangelica di lingua
italiana (Waldenserwerk) - Bethaus
Wiedikon (Schlossgasse) — Pastore :
Alberto Fuhrmann, Steinstrasse, 28.
Addis Abeba (A. O. I.) — Cav. Uff. Cap.
G. Bertinatti, Comando di Piazza.
Altri gruppi di fedeli sono regolarmente
visitati dai pastori delle Comunità vicine.
Ufficio di presidenza della Tavola Val- dese — Prof. Ernesto Comba, moderatore - Past. Guido Comba, cassiere
— Via IV Novembre, 107, Roma (10).
Facoltà di Teologia — Via Pietro Cessa
42, Roma (126) — Professori : Ernesto Comba, Davide Bosio, Giovanni
Miegge.
Liceo Ginnasio. Pareggiato — Torre Pellice — Preside : Prof. A. Tron.
Libreria Editrice Claudiana — Torre Pellice — Direttore^ Past. Paolo Coisson.
Commissióne delle Pubblicazioni : Prof. D.
Bosio, presidènte ; V. Sommani, Teod.
Balma, M. Moreschini.
Convitto Maschile — Torre Pellice — Direttore : Pastore Davide Forneron.
Istituto Femminile Valdese — Vallecrosia
— Direttore : Pastore Davide Pons.
Orfanotrofio Femminile — Torre Pelirce
— Direttrice ; Sig.na Lidia Fini.
Istituto Evangelico Femminile — Via del
Gignoro, 14, Firenze - Direttrice : Si'gnorina Maria Coucourde.
Orfanotrofio Maschile (Istituto Goiild) —
Via Serragli, 51, Firenze — Direttore:
Pastore Emilio Corsani.
Orfanotrofio Maschile — Pomaretto —
Direttrice: Sig.na Adele Pons.
Istituto Artigianelli Valdesi — Torino —
Direttore : Enrico Bounous, Via Berthollet, 34.
Ospedali Valdesi — A Torre Pellice, a
Pomaretto, a Torino (Via Berthollet, 36)..
Casa delle Diaconesse — Sede : Torre
Pellice (Torino) — Direttore: Pastore
Roberto Nisbet, Angrogna.
Rifugio Re Carlo Alberto, per incurabili
— Luserna San Giovanni.
Asilo per Vecchi, Luserna San Giovanni..
Asilo per Vecchi. San Germano Chisone
— Direttore : B. Soulier, past. emerito.
Asilo peri Vecchi, Vittoria.
Colonie Valdesi neH’Anierica del Snd
URUGUAY
Colonia Vaidense (Dep.to Colonia) —
Pastore: Ernesto Tron.
Colonia Cosmopolita - Via Rosario(Dep.to Colonia). — Past.: Em. Ganz.
Tarariras e Annessi (Dep.to Colonia) —
Pastore: Daniele Breeze.
Ombùes de Cavalle (Dep.to Colonia) —
Pastore : Carlo Negrin.
Colonia Miguelete (Dep.to Colonia) —
Pastore Carlo Negrin, da Ombiìes.
San Salvador (Dep.to Soriano) — Pastore
Giovanni Tron (residenza: Dolores).
Nueva Vaidense e Nin y Silva — Visitate periodicamente.
ARGENTINA
Colonia Belgrano (Prov. Santa Fe - Estación Wildermuth F. C. C. A.) — Evangelista: Carlo Alberto Griot.
Colonia Iris ('Pampa Centralj — PastoreSilvio Long, Est. Jacinto Áraúz - F.C.S.
Colonia El Sombrerito (Prov. Santa Fe :
Est. Paul Groussac - F.C.S.F.) e Calchaqui (Prov. Santa Fe - F.C.S.F.) —
Visitate periodicamente.
AUTO CORRIERE GIORNALIERO
■»RATO SUCC. MARLETTA
Torre Pellice - Luserna San Giovanni - Torino
vaiar e Bobbio Pellìce - Rorà - Angrogna
Bibiana - Bricherasio
Recapiti :
TORINO : Via Magenta, 9.
Telefono N. 42-994 fi/
TORRE PELLICE : Via Arnaud, 25. ((
Servizio a domicilio - Massima puntualità Corrispondenza con tutti i corrieri d’Italia V J/biciciette MOTO-BICI MOTOLEGGERE
E.
OURGLi;ii
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LUSERNA. SAN GIOVANNI €Ai»«li>