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LA BUONA NOVELLA
GIORNALE DELLA EVANGELIZZAZIONE ITALIANA
Si'uiiondn In nolU ritru«
Kkrs. IV !S.
Si dislribuisce ogni Venerdì. — Per cadun Numero cenlesimi 1«. — Per raduna linea d’inserzione rentesimi 2(1.
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Per Torino — L"n Anno L. — A domicilio L. •
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per un anno, e lire S per sei mesi.
I/O Astif>ciazioni si ricevifix»; in Tohiio ali’tinixlo del f;iorniil<*, viu VMÌ«>ntii)nf ciihì
Bcllom, N" 12, 3® piano; e dai Krulelll Planrn librai, vi« H. V. degli Angeli, rasa Pomln».
— A fìenova, alla Cappella Val«l<>Mo. mura di S. Cliiara.
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franco al Diretlore della Novella e non allrinjenli.
Aireniero, ai »egnenli indirizzi: Londra, dai «igg. NÌK«Kett e librai. 2( Herner»*htro^t;
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dal sig. Delafonuine libraio.
MORTE DEL DOTTORE GILLY
La Chiesa stabilita d’Inghillerra ha perduto uno de’suoi più dotti e più zelanti pastori ; e la Chiesa delle Vaili un amico sviscerato ed insigne benefattore, nella persona del
dott. Stffano fiilly, prebendario della cattedrale di Durham che si è addormentato nella
pace dei giusti il giorno 10 dello scorso mese
La speranza di poter unire all’infausto annunzio alcuni cenni biografici, alquanto completi, su quell’uomo venerando, cosi giustamente caro ai Valdesi, che lo piangono come
figli il loro padre, è stata cagione per cui non
abbiamo prima d’oggi fatto parola di quel luttuoso avvenimento nelle nostre colonne. .Ma
scorrendo i giorni senza che, per più motivi,
siasi da noi potuto compiere un tal lavoro, nù
potendo soffrire che mancasse più a lungo
ta nostra voce a quel concerto di pianto che
(fa ógni lato s’innalza intorno alla tomba del
nostro venerabile amico, queste poche righe
abbiamo dettate, come debole testimonianza
aspettando meglio, della nostra gratitudine ed
ammirazione per un cosi costante benefattore; e della parte vivissima che prendiamo
al lutto di un’intiera famiglia, della quale,
per l’affetto, possiamo dire con verità che ci
sentiamo membri.
CONCILIO ECCMEMCfl EV.4\fiELlC0 UBERO
ossia
C'OJVFKKK!\ZE EVASinKLlCHE
de'Cristiani di tatto il mondo, a Parigi.
(Continuaiione e /inej
lUllk.
Presidente sig. Ed. di Pressensé; relatore si(:. Meille.
La conferenza sull’Italia, di cui togliamo i
particolari non solo dall’Etpérance, ma ancora
da altri giornali, ebbe luogo il giovedì sera,
30 agosto; il concorso fu considerevole per l’interessamento affatto particolare, come dice
l'Espérance, che desta la missioue evangelica
fra noi. Dopo la preghiera e la lettura della
Parola di Dio, il presidente aperse la seduta
con una fervida allocuzione, atta a far sentire
l’importanza dell’opera in Italia, l’opportunità
di essa nel tempo presente, la simpatia che
gli italiani incontrano oggidì presso i cristiani
delle Chiese estere, le preghiere che iu queste
s’innalzano a Iddio in favor nostro, la necessità
della concordia e dell’unione, e la certezza che
coll’aiuto divino l’Italia otterrii lo scopo desiderato, quello cioò di diventare di fatto cristiana
secondo gli insegnamenti del Vangelo.
Indi il Sig. .Meille, nostro ministro e rappresentante, cominciò la sua relazione col ricordare
le fatiche della damigella Calandrini e il principio dell’opera evangelica in Italia dopo il
1848, sosienuta dal conte.jGnicciardini, dai
Madiai, dai ministri Malan e Geymonat, ecc.,
ecc. Poi disse: Le persecuzioni hanno vivificato
e rafforzato il movimenti), e il granduca di
Toscana l’ha secondato co’, uoi rigori; il Van.golo fece successivamente progressi a Torino,
Genova, Casale, Favaie, S- Pier d’Arena, Pinerolo, Nizza e altrove; templi e scuole furono
aperte, e fondato un giornale religioso. Tutto
camminava bene, allorchii si manifestarono fatali dissensioni verso la seconda metà deH’anno
1854: —l’opera venne minacciata, ma il colpo
non fu mortale. La discordauza va menomando
(T ces.«iferà ; fopera di Dio proseguirà il suo
corso.
Ora che cosa resta a fare? La libertà religiosa
non esiste in Piemonte se non pel beneplacito
del governo; ella non 6 guarentita dalla costituzione; non bisogna illudersi in proposito.
Ragioni di speranza e d’incoraggiamento riguardo ai progressi del Vangelo sono:
1® Una reazione letteraria, morale e religiosa contro l’incredulità e la superstizione;
2“ Lo spirito di libertà e di nazionalità, e la
convinzione crescente che l’Italia va debitrice
della sua schiavitù e dello sue disgrazie al papato ;
.3° In certe proporzioni, il discredito nel
quale è caduto il clero romano, ed altres'i, in
alcuni luoghi, l'odio contro i preti di Roma.
Ma, aggiunge il sig. Meille, qualsiasi circostanza propizia porta seco il suo verme roditore,
che si presenta quale motivo di scoraggiamento;
per esempio :
1" Gli scrittori afferrano il Crislianesimo
coirintellclto, invece di comprenderlo col cuore,
e sotto l'aspetto sociale anzichò sotto lo spirituale ed eterno ;
2» Il Cristianesimo perde la sua eiHcacia
allorquando l’istromento si converte in fine, e
gli Italiani sono inclinati a considerare la religione appunto come un istrumento civile e politico;
L’odio contro i preti ò un sentimento
anti-cristiano; come può adunque un cristiano
rallegrarsene ? Di pili, l'odio e il ridicolo versato sul clero, involge in uno e il prete e il
Cristianesimo stesso. Finalmente in ordine a
ciò si trovano in Italia incredibili contraddizioni;
queglino medesimi che odiano i proti e li beffeggiano si confidano in loro e si confe.ssano :
l’uomo e il prete sono due esseri affatto distinti
per essi.
Il più formidabile ostacolo frapposto all’ovangclizzazione dell'Italia sono i mali profondi e
umanamente incurabili che il papato fece a
cotesto popolo:
1° male. Togliendo la Ribbia, ii papato
fece credere che non v’ha altro cristianesimo
all’infuori del papismo, e non altra alternativa
cho questa: o papismo o incredulità;
2" male. L’incredulità non potendo |)ale.sare se stessa apertamente, fu impedito che
venisse combattuta cd ha guadagnato terreno ;
3“ male. Una profonda ipocrisia ; i più
increduli osservano le Pasque e ricevono i sacramenti della Chiesa loro al letto di morie ;
4” male. La morte della coscienza individuale. Troppo spesso in Italia, nel mentre udite
ammirazioni pel Vangelo e credete aver a fare
con cristiani, voi non avete diaaazi, in roaità,
che degli artisti ;
.5” male. Lo spirito di sospetto generalmente
diffuso nel campo dolla religione, come in
quello della politica.
■Mi si chiese la verità, disse terminando il
sig. Meille; eccola tale quale io la vedo. Ma
sebbene difficile sia l’opera del Vangelo in
Italia, non è questa buona ragione per iscoraggiarsi, imperciocché noi lavoriamo in nome o
con la forza di Dio ; il successo è nelle suo
mani. A noi spetta operare con fedeltà e con
perseveranza, e sopratutto pregare. Ciò che Dio
ha già fatto ci ò di guarentigia per quello che
ancora farà a pro di questo paese, del quale
sono supplicati di ricordarsi nello preghioro
loro tutti i figliuoli di Dio.
Noi qui non faremo parola del modo veramente onorifico con cui venne accolto il discorso del nostro ministro sig. Meille, poiché
avendo egli, più o meno, parto nella redazione
di cotesto foglio settimanale, ci crediamo in
obbligo di rispettare la di lui modestia.
Il sig. Desa.>ctis dopo la surriferita relazione
diede pure alcuni interessanti particolari sullo
stato religio.so, 0 meglio, irreligioso dolla Sicilia,
di Napoli, di Roma, dell’isola di Malta, sulle
persecuzioni di Cecchetti, ecc., ecc. Affermò
due cose ; l’una che il risvegliamento in Italia
è l’opera di Dio e non quella degli uomini ;
l’altra ch’egli b puro d’ogni politica, e che per
parte sua non s’è mischiato mai con alcuna
tendenza estranea alla religione. Dichiarò che
sebbene egli abbia appartenuto come prete al
clero della Chiesa di itoma ed anche all’inqui-
2
sizione, tuttavia prima della sua conversione
era cosi aH’oscuro di quanto succedeva fuori
della sua Chiesa, che non sapeva nemmeno che
cosa fosso il protestantismo. Chiuse il discorso
collo pardo seguenti: « Pregato per l’Italia,
fate quanto potrete ondo spandere ia conoscenza del Vangelo, ina non dimenticate che
gli Italiani hanno imparato a diffidare degli
esteri ».
Poscia il sig. Vallette, pastore, abbracciò
cordialmente ed il sig. Meille ed il sig. Dcsauctis, o congiungendo le mani loro li esortò ad
unirsi onde lavorare di concerto ncH’opera della
rigenerazione d’Italia. Questo atto commosso
l’Assemblea e con acclamazioni simpatiche mostrò ch’ella si associava di tutto cuore ai voti
espressi.
Il sig. di Saint-George diede in seguito notizie sulla evangelizzazione in Savoia e sulle
diflìcoltà c persecuzioni ch’ella incontra.
Il sig. Fisch chiese la parola onde sottoporre
alla Conferenza, in nome del Comitato, quattro
proposizioni, cho furono adottalo sonza discussione e aH’unanimilù, cioò :
1“ Che la Conferenza dichiari avere ogni
uomo il diritto, in ordine a’suoi simili, di adorare Iddio secondo la sua coscienza, in pubblico
ed in privato, e di spandere la di lui credenza
religiosa, purchò non rechi offesa alcuna alla
morale e all'ordine pubblico e si mantenga
soggetto alle leggi del proprio paese, nei limiti
stabiliti dalla Parola di Dio;
II» Che la Conferenza inviti tutti i cristiani
ad unirsi una volta per settimana in preghiere
indirizzate a Dio p^r i seguenti oggetti ;
1" Per la prosperità della Chiesa di Cristo, invocando specialmente la benedizione del
Signore sovra le opere di missione, interne ed
esterne ;
2“ Per l’unione de’ cristiani in ogni paese,
e per l’unione de’ cristiani dei varii paesi fra
loro, come formanti insieme altrettanti membri
del medesimo corpo, ch'ò la Chiesa di Cristo;
3“ Affinchè piaccia a Dio di togl iere presto
gli ostacoli che si frappongono al trionfo dol
suo regno, e di far cadere ogni sistema di errore, d’idolatria o d’incredulità cho s’innalza
contro la doltrina cristiana ;
4“ Affinch’egli pur si compiaccia di sollecitare il compimento delle profezie in generale,
e delle promesse fatte agli Israeliti in ispecie
e per loro al mondo intero ;
o" Perché lutti coloro che si uniranno
per le suddette preghiere facciano eglino stessi,
coH’aiuto del Santo Spirilo, de’ progressi nella
lede, nella santiflcazione e nella pace deH'anima.
Il lunedì mattina è stato fino ad ora generalmente adottalo per tale accordo di preghiere.
Ili“ Che la Conferenza esprima ai fratelli
d’Italia il voto di vedere costituito il ramo italiano àeW'Alleanza Evangelica.
La IV® proposizione riferivasi ad una raunanza di preghiere, come apparecchio alla S.
Cena da celebrarsi la sera del sabbato 1“ settembre.
La preghiera chiuse la seduta suirftalia.
Venerdì mattina, 31 agosto. — Una relaziono
minuta o so.stanziaie, composta dal rev. doli.
Dwight,missionario americano a Costantinopoli,
è letta in francese dal sig. Gaulliey. L’autore
enumera e caratterizza le diverse sette religiose
della Turch'a; parla dei lavori delle varie Società d’evangelizzazione, tra le quali la Società
biblica americana ha già sparso a Costantinopoli 126,000,000 di pagine delle Sante Scritture
in pili lingue ; e quella delle missioni di Boston,
in parliccjare, impiega in questo campo d’azione
91 ministri dol Vangelo. Dice per ultimo che
pochi anni indietro non vi era a Costantinopoli
cho un solo servizio evangelico ed una sola
scuola, mentre ora vi sono ogni domenica 23
sermoni in lingue differenti e si coolano tredici
scuole.
Il sig. Schaulller, missionario a Costantinopoli , offre anch’egli sull’opera di Dio nella
Turchia e sulle di lui speranze per l’avvenire
degli Interessanti partfcolari.
Sir Culling Eardley insiste con forza sul dovere della Conferenza di chiedere ai varii governi, specialmente di Francia, d’Inghilterra e
dogli Siati Uniti, il loro intervento onde ottenere l’abolizione delle leggi che in Turchia vietano ai musulmani d’abbracciare la fede cristiana, e condannano a morte coloro cho rinunziano al maomettismo.
Il dott. Baird ringrazia la Conferenza a nome
delle Chiese d'America. Noi abbiamo in America (aggiunge) prove sovrabbondanti che quanto
maggiormente diiToodiamo il Vangelo al di fuori,
tanto più s'aumentano i mezzi d’azione nel noslro paese. Annoveriamo 440 missionari americani, consacrali per l'imposizione, delle mani,
operanti all’estero- con le famiglie loro, degli
institutori e de’ medici ; ed abbiamo 4000 missionari egualmente all’opera nell’interno dell’America. Uno de’ mezzi i piii potenti onde
propagare il Vangelo in una Chiosa o in una
contrada, è d’interessare attivamente questa
Chiesa o questa contrada nelle missioni lontane.
Venerdì sera. — Osservanza della domenica.
— Tre relazioni furono presentate e in parte
comunicate suirargomenlo dell'osservanza 3el
giorno domenicale; iu esse e nei susseguenti"
discorsi la divina instituzione e la stabilità del
giorno del riposo furono chiaramente espresse
e mantenute. La Scozia ò fra lulti i paesi quello
che osserva piii fedelmente il giorno di Dio.
Sabbato mattina, 1“ settembre.— Risulta dalla
relazione che vi souo in Ungheria 3 milioni di
protestanti sopra 11 milioni d'abitanti, e 2800
chiese; che ie continue persecuzioni del cloro
papista, sostenuto dal potere civile, li hanno
ridotti ad una condizione assai triste; che la
Chiosa ungherese ò indebolita, immersa nel
sonno, se vuoisi, ma non morta, e che anzi
comincia a desiarsi; ch'ò poverissima, e non
le viene concesso dal governo la questua, mentre
gli stabilimenti monastici possono mendicare
quanto vogliono.
Il dott. .Müller comunica speciali notizie sul
protestantismo in Transilvania, dove si trovano
215,000 cristiani luterani, circa 400 riformati
e 4C,000 unitari.
Il pastore Legrand raccomanda gli Ungheresi
alla carità e allo [»reghiero de’loro fratelli dei
paesi più fortunali.
Il dott. Duff narra la storia della missione
della Chiesa libera di Scozia fra gli Ebrei, a
Pesi, e della espulsione sua. « La Chiesa di Roma
ha fatto servire colà, come altrove, il potere
civilo di strumento dell’odio suo pel Vangelo.
Che mi si mostri un paese, collocalo sotto l’influenza romana, in cui il Vangelo si trovi in
minoranza, e che non sia perseguitato; in predico a colpo sicuro cho vi sarà un Vangelo
morto. Oggidì non mancano persone chiedenti
di vedere delle anime salire al cielo, a condizione però che ciò avvenga piano piano, senza
strepilo. Ma Iddio guarda meno alla quantità
che alla qualità degli islrurnenti. Lutero era
solo, ma valse un’armata. O/i/ la romunione
d’un’anima sola coll’onnipotenza, di Dio può
scuotere un intero ¡iar.se! Tulle le vostre mezzo
misure, tutta la vostra scienza sono origlieri
sui quali le anime s’addormentano, secondo lo
regolo do’ bei modi. K mestieri cho il nostro
termometro cristiano si elevi al grado dell’acqua
bollente e non a zero. Riunite tulli i potentati
dol mondo, io non ho d’uopo del loro permesso
per obbedire al mio Dio. Che mi gettino in
prigione, che lacerino il mio corpo, lavalo nel
sangue di Gesù, io sarò [liù presto col mio Dio
e il mio corpo medesimo risusciterà per rendere
testimonianza contro di loro e confonderli! ».
Il dott. Krummacher si crede obbligato di
dichiarare che sebbene i falli della persecuzione
sieno pur tropdo veri, tuttavia i poteri civili e
i poteri politici uon sono identici. I tempi profetizzali sembrano avvicinarsi, in cui i re saranno i balii e le principesse le nutrici della
Chiesa. È un'arciduchessa d’Ungheria che stendo
il suo braccio protettore sui missionari scozzesi
a Pest; delle regine, in Baviera, nell'Annover,
e altrove, e il re di Prussa proteggono il cristianesimoevangelico; che Dio ne sia benedetto!
Sir Culling Eardley pensa che i governi non
hanno l’intenzione di perseguitare la verità.
4 Oggidì, come allra volta nella Giudea, eglino
sono spinti dai proti. Filalo se avesse seguito
le sue inspirazioni non avrebbe falto morire il
Signore Gesìi. Non havvi sovrano in Europa,
eccello uno — colui che siede nel Vaticano —
che abbia il desiderio di perseguitare percausa
religiosa. Nondimeno molli perseguitano, ma
fuorviati da false relazioni e per far piacere ai
preti. Parecchi desiderano la formazione in Germania d’una Società protestante e d’una instiluzione destinala a ricevere ed instruiré i preti
che in gran numero desiderano abbandonare la
Chiesa di Roma ».
Sabbato ad I ora vi ebbe seduta per deliberare su tre proposizioni relative alla libertà dei
culli, le quali furono adottate all’unanimità, e
sono:
1“ Un indirizzo al Sultano, per chiedergli
che venga stabilita la liberlà religiosa ne’ suoi
Siali, ed abolita la barbarica legge che punisce
di morie ogni musulmano che abbraccia il cristianesimo ;
2“ Un simile indirizzo ai sovrani di Francia,
d’Inghilterra, d’Austria, di Prussia, di Svezia,
(l’OIanda , di Sardegna e al presidente degli
Stali Uniti, onde pregarli di usare della loro
influenza presso il Divano, per ottenere la libertà religiosa di lutti, e dei maomettani e dei
cristiani;
3
3® L’invio di una deputazione, del genere
di quella che si recò a Firenze per liberare i
Madiai, ai re di Prussia, di Svezia, al granduca
di Mecklembourg-Schwerin e, se occorre, ad
altri principi tedeschi, per reclamare la libertà
di coscienza e di cullo, specialmente a prò dei
cristiani battisti, assai perseguitati, sopratutto
nel Mecklembourg.
Sabbato sera ebbe luogo la riunione per eccellenza, la Cena (VAlleanza Evangelica, con
che si chiusero queste belle Conferenze. La
cappella Taitbout era zeppa; il presidente aperse
il culto con un cantico, una preghiera e colla
lettura dell’epist. l Pietro, I; altri predarono
successivamente; si tennero po.scia delie cristiane allocuzioni ; influe il presidento lesse la
I Cor. XI, 23-32 ; ed ebbe luogo la benedizione
del pane e de’ calici in modo .solenne e ohe sino
al fondo agitò il cuore d'ogni cristiano dellM/leanza Evangelica ; la Cena fu iu seguilo recata
in giro ai comunicanti, in numero di 300 almeno. Sentesi quanta edificazione e profonda
commozione doveva emergere da cotesta religiosa funzione; l’unità nella diteraità era attuata ; por tre ore di corto nessun fratello o
sorella pensò alla propria Chiesa particolare.
Durante la distribuzione della Cena fu inluonato
qualche versetto del cantico: « Sì, Gesìi prega
pel suo popolo »; indi il sig. Grand-Pierre
presentò al Signore le azioni di grazie e le preghiere di tutti. Il presidente pregò pei fratelli
che stavano per separarsi e, ritti ancora, l’Assemblea spontaneamente cantò: c Gloria sia al
Santo Spirito, ecc. ». Per ultimo fu data la benedizione finale. Possano i frutti di così bella serata
essere numerosi e duraturi I
li\A SEPOLTIRA m TRIFFARELLO.
Il di 4 del corrente mese moriva in Truffarello
la contessa Baronis, olandese di nascita e di religione evangelica. Il Governo interrogato dal
sig. sindaco sul da farsi in riguardo alla salma
della defunta, ne ebbe per risposta che si seppellisse nel cimitero di Truffarello, dopo la sconsacrazione (se cosi' l’avesse creduto bene l’autorità ecclesiastica) dell'angolo di terra alla fossa
affettato. Forte di queste istruzioni il sig. sindaco , d’accordo col molto reverendo sig. Bert,
pastore della parrocchia valdese di Torino, il
quale erasi in tutta fretta recato a Truffarello per
questa circostanza, si disponea a farle eseguire;
ma esso avea cantato senza i preti. Il reverendo Bo,
prevosto di Truffarello , ed il suo vicario prima
protestarono contro una tale profanazione del
cimitero, che avrebbe, essi dicevano, sommosso
tutto quanto il paese. Dalle proteste passarono
quindi alle preghiere, offrendo al sig. Bert di
pagare tutte le spese che avrebbe cagionato il
trasporto della salma a Torino, se cosi gli fosse
piaciuto. Ma così alle proteste come alle promesse rispose il sig. Bert con dignitose parole, e
chiare abbastanza da fir capire ai reverendi che
egli non si lascerebbe a nissun costo smuovere
daU'adempimento del suo dovere. — Ed allora
che fecero i preti? « Dopo la messa (è il signor
Bert che scrive) il commendatore si rivolge
verso le sue pecore; ad esse riferisce la profanazione cho sta per essere compiuta, renormità
del fatto, il delitto d’ quelli e di quelle che sarebbero per portare od accompagnare al luogo
sacro una eretica, e pronunzia soleunemeute la...
scomunica contro chiunque parteciperà all’abbominevole atto. —Poscia presesi in tasca le chiavi
del cimitero.e fatto chiudere l’uscio della chiesa
innanzi a cui passerà l’impura salma, ei lascia 11
paese tutta la mattina, e non ci ritorna se non
quando suppone ogni cosa fatta o mandata a
monte.....
« E infanto la defunta contessa non può piii
venire portata al camposanto, fu>,'pono gli uomini, fuRgono le donno, fuggono (inanco i ragazzi ed i curiosi... a motivo della... scomunica.
« Il sig. sindaco però ebbe influenza bastevole
onde provvedere de’portatori, e dopo brevi preghiere dette intorno al feretro, stavamo per avviarci soli verso il cimitero, allorquando il luogotenente generale marchese Doria, uno fra i
primi del paese, si presenta a me con una piccola comitiva di signori e signore della propria
famiglia, e mi tiene questo linguaggio:
« Signor pastore, ho vergogna per lo mio paese
« di ciò che accade qui ora, e ve ne chieggo scnsa.
« Io sori cattolico romano ; ma rispetto le cre« denze di chiunque sia onorevole cittadino , e
« rispetto i morti ancore., epperciò vengo colla
« mia presenza qui a protestare contro l’ignoranza
« e il fanatismo di questo povero popolo e di chi
« lo spinge , e faremo gli onori funebri ad una
c forestiera resasi defunta fra noi; e sarà dover
« mio, in un col signor sindaco, di proteggervi,
« e di far sì che vengano eseguiti gli ordini saggi
« e giusti del nostro governo costituzionale ».
« Allora ci moviamo, e l’esempio di un grande
avendo dato coraggio a molti piccoli, il corteggio funebre fu alquanto numeroso; se non che
si era dovuto scassinare l’uscio del camposanto
per entrarvi, e la fossa non era scavata se non
appena quattro o cinque oncie, cosicché il feretro non ci aveva posto'.!! ».
Ciò nullameno il sig. Beri procedette alla religiosa fonzioné , secondo' 11 rito evangelico, e
rivolse agli astanti parole di carità e di vita
eterna, che vennero accolte con tutta divozione
e nel maggior silenzio.
I commenti sarebbero superflui dopo questo
semplice racconto. L’inconcus.sa fermezza ed il
dignitoso contegno del sig. Bert, l’atto coraggioso e cristiano del marchese Doria, col quale
egli ai suoi compaesani ed ai preti specialmente,
diede una si bella lezione di carità e di civiltà ad
un tempo, non abbisognano de’nostri elogii per
essere da tutti dovutamente apprezzati. Di non
minore encomio parrà altresì meritevole la condotta come del governo, cosi del suo rappresentante in Truffarello. In quanto agli altri attori
di questo doloroso dramma, vogliamo dire i
preti, carità cristiana richiede che li compiangiamo, unendo le nostre preghiere' a quella recitata dal degno pastore nel chnitero di Truffarello , perchè Iddio presto li guarisca del loro
acciecamento, e loro riveli una volta qual sìa il
vero spirito della religione di Gesù Cristo.
Le predicazioni in pien’aria.
In una riunione speciale, i cristiani raccolti in
Parigi si occuparono eziandio delle predicazioni
in pien’aria, le quali si vanno moltiplicando in
Inghilterra, e sono accompagnate da grandi benedizioni. Ci piace di riferire alcuni sentimenti
espressi dal venerando dott. Duff; egli disse:
« Gesù Cristo venne per salvare le anime. La
questione non è: che cosa approva il magistrato?
ovvero, che cosa approva la Chiesa? ma, che
cosa fece Gesù Cristo? Ora, Gesù Cristo aununziò il Vangelo nel tempio, nella sinagoga, sulla
montagna, uel deserto, nelle vie, dal bordo di
una barca, dovunque. Ciò dispiaceva ai farisei,
al governatore romano; ma Gesù Cristo pcr.soverò, e i suoi apostoli seguirono il suo esempio;
e quando le autorità proibirono loro di parlare a
nome del Maestro, eglino risposero: « (iiudicate
voi stessi s’i' giusto obbedire a voi an/.ichi' a
Dio». — Si diceva ancora; perchè ci ])r(>dieatf!,
voi peccatori e pubblicani, mentre atìtiiamo i nostri sacrificatori della stirpe d'Arone, uomini sapienti e debitamente autorizzati? K voro; ma se
i vostri preti vi danno tradizioni d'uomini in
luogo della parola di Dio, e privano la legge di
Mosè deH’efticscia e della vita che ella contiene,
lascieremo noi perire, col tacere, le anime dei
.loro uditori? — E se le anime non vogliono venire ad ascoltare la parola di Dio noi templi, i
ministri di questa parola non la recheranno ad
essi dovunque possano raggiungerli?—Ma, ti
dice, voi siete imprudenti I — Ah ! io vorrei beno
ribadire questa verità nel cuore d'ognuno di questi uomini coii pnidentil II nostro Signore e salvatore Gesù Cristo, il sapientissimo, il vero Dio
eia vita eterna, s’è fatto uomo per venire a commettere sulla terra ì'impnulenju, la follia contro
la quale voi declamate. 8i, egli credette prudcriic
di lasciarsi dileggiare , lapidare , incarcerare e
crocifiggere per salvare le anime! Non mancano
oggidì uomini prudenti che tacciano d'imprudenza coloro che agiscono come Cristo e i suoi
discepoli >.
Particolari sulla predicaiioiie io pieo'arìa a Lontira.
I seguenti cenni sono tratti dal Urilith Meitenger, ed inseriti nel Temoin de la Vérité.
« Il numero crescente dei predicatori (all’aperto)
in quest'anno è assai incoraggiante. Vi sono a
Londra 28 membri del clero della Chiesa anglicanache predicano fuori delle porte. — A Jrlington si è formata una missione interiore che ha
per mira, oltre ad altri oggetti, Ja predicazione
in pien'aria, e questo comitato comprende più
di trenta membri del clero ed un numero eguale
di laici. Il vescovo protestante di Londra mandò
250 fr. alla detta associazione, e le operazioni
cominciarono in un modo decisivo. — Giunsero
notizie da molte città cbe i cristiani, pastori o
laici, adottarono la stessa pratica e dovunque con
buon successo. Tutti vanno per le strade e nelle
piazze, nei viottoli e lungo le siepi, come il loro
Maestro , il Signore della festa l’ha ordinato ai
suoi servitori.
( A Bristol alcuni cristiani laici si riuniscono,
pregano, indi s’internano nei peggiori quartieri
e parlano in modo affettuoso e conciliativo , ma
seriamente, a centinaia d'individui che non possono, non vogliono, o in ogni caso non vanno in
luogo alcuno di culto. La nuova Missione di
Londra è altresì una società laicale. — Vi ebbero nell’anno 1400 servizi, e la Missione interiore (Ci/y Mitsion) ne ha tenuti 1300. Il servizio
che si fa nel parco di Greenwich, riunisce un
migliaio di persone tutte le domeniche.
« Le congregazioni che si radunano in pien’aria
sono di due specie. Le une si compongono d'individui che non si conoscono fra di loro, s’invigilano in qualche maniera a vicenda e mantengono l’ordine. Si può parlare per lunghe ore ad
essi senza interruzione: de’ ministri in abito ecclesiastico sono in caso di predicare a 500 di
questi uditori, e non solo in tali occasioni il
canto e la preghiera si giudicano utili . ma vengono alcune volte reclamati in modo pressante.
L’altra specie di congregazione è quella alla
quale un laico può indirizzarsi senza alcuna formalità, cominciando con domande benevoli o
con parole affabili, secondo i casi. Un’imagine
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mostrata a un fanciullo in una delle più sucide
vie di Londra, ne riunisce presto una ventina,
poi sopraggiungono le madri, i padri, i curiosi,
i quali vogliono sapere di che si tratta. Se a tale
assemblea s’indirizzano parole di bontà, di verità e di semplicità, con amore , fede ed umiltà
di cuore, tutti i giuramenti e le ingiurie degli
uomini, tutte le maledizioni dei preti, tuttala
malizia de’ demoni, non impediranno mai alla
parola di essere stata seminata.
« Fra tutti i campi di lavoro, questo è il più
interessante. Si combatte faccia a faccia con Satana, ed è ciò che un valoroso soldato di Cristo
deve cercare con ardore. Termineremo con un
fatto recente. Un proprietario d’omnibus tocco
da questa maniera semplice di predicare in pien’aria , permise ai suoi dipendenti d’assistere ad
uno di questi servizi. Ora 120 uomini si trovano
riuniti nel sito indicato, cocchieri o conduttori di
omnibus ; il permesso fu rinnovato, in guisa che
il servizio avrà luogo regolarmente.
I VESTIGII DEL PECCATO.
In una assemblea dqJl’ Unione cristiana dei
giovani tenuta a Londra, un missionario, accennando al torto che |fa a se stesso il peccatore,
cosi si espresse : « Il male che voi fate od imparate in cattive società, voi non lo dimenticherete mai interamente, ed egli rimarrà fìsso nella
vostra memoria per tormentarvi. Io ve lo dico
in tutta sincerità, non nel calore di un discorso,
ma come sarei pronto a confessarlo e come l’ho
confessato davanti a Dio, io darei volentieri la
mia mano destra per potermi dimenticare tutto
quanto ho visto ed udito in cattive società, e per
poter cancellare intieramente dalla mia memoria cosi gli atti riprensibili ai quali ho partecipato, come le parole riprovevoli che sono state
alla mia presenza pronunciate. Voi non potete
annientar i vestigli che lascia dietro di sè un sol
cattivo pensiero che penetrò nel vostro cuore.
Voi ¡potete, senza dubbio, pregare per essere liberati da questo pensiero e vincerlo colla grazia
di Dio, ma esso rimarrà sempre come uno stecco
nella vostra carne, e vi sarà cagione di pene
amarissime ».
OPIMOi\E ESPRESS.4
dalla Revue des Deux IMEondes
sul cattolicismo romano.
Nei paesi cattolici-romani, dove l’influenza
classica prevalse, si spinse tanto la distinzione
dei generi che la Chiesa e la Società, la religione
e la vita umana esistono separatamente, senza
alcuna relazione, ognuna nella sua sfera. La religione abita nella Chiesa, ed è esposta agli
sguardi dei fedeli, come il santo Sacramento
tratto fuori dal santuario nei giorni di grande
solennità: il fedele si porta verso lei, ella non va
da lui; qu.ind’è nel suo focolare domestico, egli
non ne ha che una imperfetta imagine ; il luogo
benedetto, le sante reliquie, ecc., tutto ciò non
può agire sul fedele che in certi momenti , e in
forza di certe emozioni rarissime e di corta durata. Per trovare la religione in tutto il suo
splendore conviene assolutamente che egli vada
al tempio della sua parrocchia; là ella abita, e
non già nella casa di lui, non nelle occupazioni
della vita sua giornaliera, non nell anima e nel
suo cuore.
Società Evangelica Belgica.
Sunto della relazione per l'eaercizio 1854-1855.
La relazione comincia col far notare quanto la
Società sia stata benedetta in mezzo alle difficoltà
dei tempi. Nessuna delle Società amiche, nessuno
degli antichi pii oblatori ha dimenticato l’opera
di Dio nel Belgio ; e persino taluna delle Società
della Gran Brettagna o dell’Irlanda offerse ancor
più de^li anni precedenti.
Gli introiti ammontarono a 61,330 franchi, e
le spese elevaronsi a franchi 61,564; in guisa
che l’esercizio fu chiuso col piccolo debito soltanto di franchi 233 circa.
La Società impiegò durante l’anno 31 agenti,
cioè 11 ministri del Vangelo, 4 evangelisti, 2
institutori evangelici, 7 institutori, 2 institutrici,
4 colportori e l’agente della libreria religiosa
fondata a Bruxelles.
L’opera fece progressi nella maggior parte delle
località evangelizzate. — Una nuova stazione,
quella di Gand, è stata fondata e posta sotto la
direzione d'un evangelista, il quale vide la piccola sala dove aperse le riunioni ben presto empita da molte persone, desiderose di udire la
predicazione del Vangelo.
Le raunanze si tengono ora in un locale più
vasto e ben situato. — Tredici scuole appartengono alle diverse Chiese della Società ; hanno
sempre continuato ad essere frequentate da gran
numero di fanciulli, i di cui genitori sono ancora
cattolici-romani. — Come l’anno scorso, una
decina d'opere o trattati religiosi furono pubblicati, e la libreria corrispose in modo assai soddisfacente. E uscito dal deposito 28,293 esemplari
di trattati od opere religiose, rappresentati un
valore di 3,565 franchi. La distribuzione gratuita
vi figura per una somma di franchi 1,731.
Le parole di chiusa della relazione meritano
d’essere considerate da tutti gli amici del regno
di Dio.
« Ciò che si fece è qualche cosa, calcolando
che delle anime furono condotte a Cristo; ma è
poco ancora, se badiamo ai numerosi bisogni del
Belgio, in cui l’errore precipita ogni anno migliaia d'anime nell’eterna perdizione.
« Un nuovo dogma, dogma che lede i privilegi
del nostro Salvatore, non è stato forse proclamato
e ricevuto con feste e luminarie in tutte le città
e villaggi del Belgio! Ah! senza dubbio si dirà
che molti gli fecero tale accoglienza non per
rispetto al dogma stesso, di cui ne ignorano il
valore, ma perch’ebbero colla sua proclamazione
motivo di divertirsi. — Noi conveniamo in ciò,
e non vi ha forse argomento di versare lagri*e
per queste masse che scorgono nel preteso dogma
un passatempo', un giuoco I
« Queste masse che ci attorniano non ricevettero dal cattolicismo-romano che l’osservanza di
certe forme e abitudini totalmente estranee al
cristianesimo, e nel fondo sono pagani viventi
« senza Dio e sen^sa speranza al mondo ». Se la
Chiesa di Roma li perde, è noi che Iddio, dandoci la conoscenza del suo Vangelo, incaricò
della missione di salvarli, ecc.
« Fratelli, qual’alta ragione per non istancarci
nelle fatiche nostre e per cercare con tutti i
mezzi di estendere la nostra opera! Fin qui noi
fummo benedetti, e se non è stata fondata una
chiesa in ogni luogo evangelizzato, almeno in
tutti la predicazione della Parola ebbe risultamenti felici, produsse la conversione di molte
anime.
« Chi si porta rimessamente nel suo lavoro, è
fratello dell’uomo dissipatore {Proverbi, XVIII, 9).
« Il nostro Signore ci ha insegnato che bisogna
pregar sempre e non istancarsi mai.
« L’apostolo Paolo ci ripete fedelmente la lezione del suo maestro: « Or non vegniam meno
dell’animo facendo bene; perciocché se non ci
stanchiamo, noi mieteremo nella sua propria
stagione » [Galati, VI, 9).
« Noi diremo dunque ai nostri amici del Belgio
e dell’estero: « Non divenite lenti », rammentatevi che « Iddio non è ingiusto per dimenticar
l’opera vostra e la fatica della carità che avete
mostrata inverso il suo nome, avendo ministrato
e ministrando ancora a’santi [Ebrei, VI, 10-12) ».
NOTIZIE RELIGIOSE.
Savoia. — Leggesi quanto segue nella Ga.::zetta del Popolo : « Gira segretamente fra il clero
di Savoia un progetto di riforma. Nel progetto
di costituzione di una nuova chiesa sarda che
abbiamo sott’occhi vi è per altro la dichiarazione formale che si vuole operare una riforma
nazionale, ma in pari t«mpo non abbandonare
il cattolicismo ».
Italia. — L’anno scorso 3,635 Bibbie e 790
Nuovi Testamenti italiani furono distribuiti in
Toscana. Persino a Roma 4,000 esemplari della
traduzione del Diodati vennero introdotti e circolano. In Piemonte, sette colportori non bastano all’opera. Il numero delle Bibbie destinate
per l’Italia e stampate a Londra ammontò a
23,000, e quello de’ Nuovi Testamenti a 10,000;
ad eccezione dell’Armonia, Campanon«, Cattolico
e qualche altro foglio clericale, tutti i giornali
del Piemonte obbediscono ad una direzione più
0 meno protestante, e non si stancano di proclamare che la coscienza deve esser libera, e che
nessuna potenza sulla terra ha il diritto di regolare le nostre attinenze con Dio.
B0LLETTL\0 POLITICO.
— Il viaggio del Re a Parigi ed a Londra sarebbe, per quanto dicesi, fissato per li 20 di novembre.
Tutti affermano che si faranno grandi feste
nelle due grandi città al Re di Sardegna, il quale
è atteso con ansietà.
— Giunsero in Milano nuove munizioni di
guerra, e pare che l’Austria si prepari a qualunque evento.
Gli ufficiali austriaci hanno ripreso il vezzo di
sparlare in pubblico del Piemonte.
— Si annuncia che a Marsiglia vennero arrestati e tradotti in un forte per causa politica
venti preti.
— Il gran consiglio di queslo cantone ora riunito, ha dato una prova di tolleranza e di progresso, revocando il dispositivo che vietava agli
Ebrei il commercio del bestiame.
Le perdite complessive dei Russi negli ultimi
ventiquattro giorni dell’assedio di Sebastopoli
vengono computate nel modo che segue ;
Battaglia alla Tschernaia .... 8,000
Dal 16 agosto al 5 settembre . . . 15,000
Dal 5 all’8 a mezzogiorno .... 8,750
L'8 settembre........10,000
Il che dà un totale di......41,750
uomini posti fuori di combattimento.
Parigi, 0 sera.
Le flotte alleate composte di 9 vascelli, 28 vapori, 9 scialuppe cannoniere, formanti tre batterie, gettarono l’àncora ieri mattina davanti a
Odessa.
<»r0MM0 Domenico gerente.