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■Anno LXXIX . N. 29
TORRE PE1.1JCE, 29 Luglio 1949
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SETTIMANALE DELLA
''Le dimanche...
je lis l’Echo
//
La scène que j’ai devant Iles yeux remonte |à bien des années dé jà.
çmais je l’ai toujours présente.
Avec un ancien compagnon d’école, nous \faisions une promenade
de plaisir dans les montagnes chères à notre ^enfance, jouissant de lu
1 r I •
tranquillité de cette nature merveilleuse; lorsque, en franchissant un
éperon escarpé, nous aperçûmes un troupeau de chèvres dissémine
’idms les broussailles et, bientôt après, le gardien: un homme que nous
connaissions depuis toujours comme spécialisé dans cette profession.
^On entama conversation; on évoqua les souvenirs. « Le temps ne vous
-Lest-il pus bien long, parfois? » — « Oui et non, cela dépend...; nia la
diaménjtio, Jésou l’Echo ».
^ Et c’est l’aOcent avec lequel il prononça ces derniers mots qui
^nous frappa et qui m’est resté; je Venternds encore, quand j’arpente
maintenant, non plus en promenade de plaisir, quoique avec plaisir toujours___ le flanc opposé de cette même montagne qui forme une
'jHirtie du territoire de mon champ de fratmil; je revois la scène; et
elle me parle...
Je voudrais aussi qu’elle tous dise quelque chose. Ami lecteur.
a» t
« LE DIMANCHE » — Le dimanche, nous le savons tous, c’est
«Je jour du^Seigrieur y>.^ptjrp^hqn^^ s^^^
manière. Qu’il n’eût pas la possibilité, même s’il l’avait voulu, de s en
souvenir caitrement, là-haut dans sa solitude, comme tant d’autre s s’en
souviennent en se livrant à quelque dissipation mondaine; d’accord!
El qu’il ne fût point, pour cela, une .perfection ; d’accord encore! Toujours est-il que le jour du Seigneur conservait pour lui son cachet en
réveillant en lui les besoins de l’âme.
Ce qui n’est plus le cas, hélas! pour trop de personnes.
Le dimanche, en effet, ne tend-il pas à devenir plus que jamais
le jour c'las.sique de la profanation, de l’âme, et du Seigneur, et de
Sa magnificiue nature? A’ l’adresse de combien d’individus qui ne
vont certes pas y chercher ni tranquillité ni inspiration, ne pourrait-on
pas répéter l’épiphonème bien connu de Victor Hugo: « la nature est
belle, et riiomme est laid »! Et à combien d’autres ce jour n’a-t-il
rien à dire en fait de « sanctification »?
® « Jour du Seigneur »: si cette journée est au Seigneur, cela signi
fie qu’elle ne nous appartient pas et que le Seigneur Lui-même qui
"’'nous la prête nous \demandera compte de l’emploi que noivs en aurons
fait. — Mais c'ela signifie encore que, comme toujours, avec notre
responsabilité vis-à-vis de ses dons, le ^Seigneur y cache une béné
^ diction pour nous; et c'est, ici, le privilège de méditer sur les « choses
d’En-haut d et de nous approcher de Lui; c’est la grâce de transformer
en quelque sorte tout lieu et toute circonstance de notre vie en une
« Béthel » = Maison de Dieu.
Notre bonhomme le faisait en lisant l’Echo.
« JE LIS L’ECHO » — L’Echo n’est pas l’Evangile et ne le substitue pas. Mais cette lecture constituait pour lui, dans sa vie isolée et
monotone, une partie du culte. C’étai aussi pour lui, solitaire, le lien
précieux de la fraternité chrétienne, la voix de son église, une manière de sentir « La communion des saints ».
Or, cU> tels bienfaits nous sont toujours pécessaires, à tous; même
lorsque, apparemment, nous n’en sentons pas le besoin- L'homme est
Un être sociable; combien plus le chrétien!
Mais la compagnie qui sied au. chrétien ne saurait être celle du
monde, et cela ntoins que jamais le jour de son Dieu. Ne l’oublions
■
jamais. Frères vtmdois, par amour pour nous-mêmes! Oui, ayons garde
de l'oublier, dans nos lectures, dans nos distractions ou nos ocaipations, quelles qu’elles .soient, — Et si par hasard, dans cette époque de
Vitnnée surtout, quelqu’un d’entre vous était tenté, à cet égard, par
le grand Ennemi de son âme, qu’il pense à mon chevrier de la montagne: « Le dimanche... je Us l’Echo! »
L. marauda,
NON N EL MlO COSPETTO
(Dal Decalogo)
CHIESA VALDESE
]' 'r-'ir: >
eeiiTiTUDino di iddrid
In un corso d’i-tE'iiikme religiosa
con libera discussiowe^': al, quale han
partecipato anche frittelli cattolici
romani, abbiamo «lùclìato fra le
altre cose — la fifuu&dà Maria così
come appare nelle Sacre Scritture. L’abbiamo siiidiatifccon prudenza,
ben sapendo quant^j sia delicato ^
parlare di Maria a„_. persone che fini,
Essa era una giovinetta pia;
ciò non toglie ‘cbe Xdidio le abbia
latto un gran dono quando ha abbassato il suo sguardo su lei, piccola
creatura umana, e l’ha scelta per affidarle una missione meravigliosa;
quella di dare un corpo terreno al
tignole. E’ Dio che l’innalza col
servirsi dì lei, povera creatura urna
ma .{ualunque potere sovrannaturale,
^'quello era il momento di manifestar
duU’mfanzia sono s^ate abituale 'ai^na, per una grande missione che avedere in essa la graiq^ mediatrice vrà — in élristo — cons^ueme imd *l’umanità. D'ali parte abbiamo »mense. , . ’y
< sposto onestameliie-;;qnello ohe .sappiamo esser la vetìi^ avvertendo,
che, forse in nessnn|altro efgomenlo
quanto in quello di^ Maria; il‘^eati
mentalismo abbia preso
preso la-mano,
trasformando la siiatfigura storica'in
qcella di jina creati^^ fantastica,
Cosi come è un dono di Dio,^quello Ch’Egli ha fatto ad Ugni altra creara umanà che abbia chiamata a servirlo in upa qualunque missione per.
i'adempimento dei suoi piani ete^
ni. Gli Apostoli, per esempio, chiamati da Dioad essere testimoni e
loj..^ Invece di trascinarsi;,, disperata,
per tre giorni, per le vie della città
in cerca del .fi^io, essa lo avrebbe
ritrovato subito] 11 pretendere cbe i
credenti debbano rivolgersi —‘ per
ottenere delle grazie — a Maria cbe
non appare abbia avuto nemmeno il
potere di tròvaré il figlio smarrito
nella città, ci sembra cosa cosi assurda che basterebbe da sola a far
crollare l’edificio fantastico costrui0 attraverso i secoli, da uomini pieni dib^^magìnazione, ma non certo
-fedéli allarealtà dÌ6i fatti.
La seconda domanda
frutto d itnmaginu/i^e ;.®ii*ichè. , di-S>, njgggagggjj ^£- Cristo, bau ricevuto
studio della realtà storica. una grazia più grande anedra dì
Due domande ci state*rivolte; J quella di Maria,- perchè di natura
fra le altre: due domande alle"*qnali^^ più altamente spirituale, Gesù stes
abbiamo sentito ch,jé era^jnecessarid - » so; - ce lo spiegherà quanidlo in rispo-*
dare risposte chiara e convincenti, sta all’eiiclamazìone della popolana:
Maria atossa he esclamato ; « Perchè eoDOf' jJ’ora innanzi tutte le età
mi chimneransfo beata,., » — Dun
Forse sarà gradito ai lettori (fe « l’E- «. Beato il seno che H portò e le
co » che noi riproé^^amo^qui, in ^mammelle che tu poppasti » risponbreve, le nostre rispOÉte. .K-^^^^^*derà:' « Beati' jùuttosto quelli che o
la wqpoìilk di-Dio c i‘oss&[Vÿ.
Lá prtìSa“ dómanda ' n/ir-i^).
RispostaViveva soUtaria e sco-,
nosoiuta nella casetta-di INazaret, là
giovinella Maria: qd ecco Din ia
chiama e lé afiida un grande prìvi
Come spiegate, voi evangelici, l’c‘fermazione, che pure fa parte dellu
Sacra Scrittura: « Ave Maria grati a
piena? » (Luca 1/28).
Del resto anche lo studio delle
successive esperienze di Maria mo
Rispostiq: San Girolamo tradusse,
nella sua Vulgata latina, questo saluto deH’angelo a Maria, in un modo equivoco che è stato frainteso da
molti. La vera traduzione del lesto
originale greco è questa: «Io ti saluto Maria alla quale è stata fatta
ima grande grazia »; mentre che il
lesto di Girolamo potrebbe lasciar
credere che sia Maria che abbia il
potere di fare grazia agli altri.
Il senso del saluto è chiaro : Maria
è stata scelt?. fra tutte le fanciulle di
Israele per un grande onore; quello
di essere la madre terrena di Gesù,
i! figlio di Dio, Questo è un gran
privilegio: è una grazia che Dio le
ha contessa.
stra in modo chiaro quali fossero i
limiti della sua missione. Non appare mai nei racconti biblici, che essa
a,bbia avuto alcun potere sovrumano: anzi essa ci è presentata colle
sue debolezze umane, ed alterna a
periodi di fede dei periodi d’incertezza umana: come per esempio
quando vorrebbe impedire a Gesù
oli compiere la sua divina missione;
forse perchè essa temeva che gli uomini gli facessero del male; fatto sta
che Gesù pronuncierà in quelFoccasione, parole assai severe (Vedi
Mareo 3/31-35).
Ma l’episodio che dovrebbe aprire gli occhi anche più chiusi alla verità, è quello di Gerusalemme (Lua 2/39-52) dove Maria ci viene dcs ritta mentre cerca disperatamente,
p! r ben tre giorni, il figlio che si è
smarrito. Se essa avesse avuto un
Un incontro cJel Moderatore Del Pesco
'Ambasciatore deil’Uruguay
la pero, con aè, molte preoccupazioni e molti dolori,
XVlaria ubbidisce! «lo sono la servente del Signore. Siami fatto secondo la tua parola » diià all’ange,0. Foi lo spinto le £a capire che una
grande grazia le è stata concessa,
percnè il suo nome sarà conosciuto
e lodato per tutta ia terra; ed allora
essa ringrazia Dio il quale ...« ha
riguardato alla bassezza della sua
servente ; ed ecco d ora innanzi, tutte le età mi chiameranno beata »
(Luca 1/38-47-48).
Ciò che Maria intuì allora, è diventato un fatto storico: thlti i cristiani, di qualunque rito, rispettano
e onorano Maria per la sua fede, per
tu sua umile ubbidienza, per il privilegio che le in da Dio concesso.
Cosi intesero le parole di Maria
nella Chiesa primitiva; così le intese Agosiino il quale scriverà : « Beata
La vergine Maria perchè fece hi volontà del Padre ». - Così l’intendono
oggi tutti quelli ai quali i preconcetti e le superstizioni non facciano velo alla mente.
con
In occasione del Congresso Universale Sanitario indetto dall’O.N.U,
e tenutosi in Roma nel mese di Luglio, il Moderatore dèlia Tavola
Valdese, Past. Guglielmo del Pesco,
ha ricevuto il Dr. Vittorio ArmandUgon e la sua gentile Signora, rapfjiesentanti dell’Uruguay al prede to
Congresso, nonché la Doli.sa Maria
Armaiid-Ugon in visita professionale in Europa.
Il Dr. Vittorio Armand-Ugon e la
sua sorella Dr.ssa Maria, noli professionisti di fama nel loro paese, sono
figliuoli del Pastore Daniele Armand-Ugon, il pioniere delle nostre
Colonie sudamericane, il quale nel
lontano 1877 riorganizzò e sospinse
nelle vie della fede e della colonizzazione i Valdesi che erano emigrali da alcuni lustri stille rive del Rio
della Plata
Non è certo quindi senza significato per noi, che la R< pubblica urngiiayana sia stata oggi rappresentata
in un Congresso di rilevante interesse scientifico da un nostro fratello in
fede delle Chiese Valdesi del Rio
della Piala.
Unitamente alla Dr.sa Maria Armand-Ugon, il Sig. Moderatore, ha
avuto oecasione di incontrarsi con
S. E. il Dr. Gyro Giambruno Ambasciatore dell’Uruguay in Italia, il
quale nel dimostrarsi lieto dt ll’opportunilà ilei l’incontro, ha avuto parole di ulto riconoscimento per l’opera dei coloni Valdesi in Uruguay,
i quali tanto hanno contribuito <ol
loro perseverante lavoro, sostenuto
da éiva fede religiosa, al progresso
materiale e spirituale del suo paese.
All’Ambasciatore Giambruno, che
lia dimostrato un interesse ed una
comprinsione non comune per la
storia della nostra Chiesa, il Sig. Moderatore, faceva pervenire, a ricordo dell’incontro, un esemplare in omaggio della Storia dei Valdesi del
Prof. Er. Comba, ricevendone un
attestato di ringraziamento e di simpatia verso la nostra Chiesa ed i
Valdesi dell’Uruguay.
Beati sono, con Maria, tutti quelli che ubbidiscono alla voce di Dio
e soffrono per servirlo ed hanno l’animo pieno di fede umile e sottomessa. (Si rileggano le beatitudini in Matteo Cap- 5).
Beati sono, nei secoli, tutti quelli
che « non hanno veduto eppure hanno creduto ».
Tutto l’Evangelo ci addita creature beale come Maria, delle cui azioni consacrp.te al servizio di Dio, tutti gli uomini fedeli parlano con ammirazione. Anche della dolce Maria
di Belania Gesù dirà: «Io vi dico
che per tutto il mondo, dovunque
sarà predicato questo Evangelo, anche quello che costei ha fatto sarà
raccontato in memoria di lei » (Matteo 26/13).
Si! Beata — come la vergine dì
Nazaret — anche la soave Maria di
Betania!
PAOLO BOSIO.
--C
2
VALDESI
ti
<iS ■Ì'',T
'Domenica 26^ Giuinò'c. a. ìn' mj.- avvatlamemo derboaco deH’Incoro^ài^
'presso , Fcggia^-airoji^ di secolari
J^'SejÌiìre la sua voce aj, governo
Qualcuno, vdrrete, quasi conte in
Olanda, un'parti1«i|per protestanti, ma
Di Muro fgaatte questa t^i e
pensi invece di oestituire una Asso,y^à7- ''5^ ciazione'interdenopKiazionale 'di gio
dice che il c ttMino r-^-r yoiontari per operare un vero ri
..... 1^*®
g ovanile organizzato dal Gruppo Val
e'* che di questo stato di cose deve av
quercie,* ha
luogo tm convegno valersene ora se invpassato non ha^po»"^
tuto farlo.
4-^^% dese di Foggia su proj^a della gio
• ■ '*■ ■■-• ií'-' ■'.■
Prendendo la parola, il Sig. Sensi, da
ÿJ.
>'*'i,:,ventù metodi di Rapolla."- ....
La idiscusslone del Tema: / -Giove-j
ni Crìstìmì di ironie ai problemi politici, sociaU’ed economici, è stata pre'cèduta da un Culto d’apertura presieduto dal Pastore d’Orsara, il Sg..C.
^ Base'^del sermone sono swpydue
versetti degli Evangeli di Gióvànnr e
Matteo Io sono la Luce del mondo »
e'tt voi siete la Luce del mondo »•
Chiusosi il breve culto, il Signor
Sensi dà il benvenuto al partecipanti ;
metodisti da Rapolla, numerosi Valdesi da Cerignola, Orsara, >Fogg.'a, Lucerà e parecchi rnembri della Chiesa
dei Fratelli di Foggia.
Introduce il tema da discutere il Signor Tullio Di Muro, conduttore evangelista da R^lla, die mette in risalto la missione del cristiano : (( voi siete la Liwe del mondo » e « voi 'siete il
sale della terra »: Il problema polit co
A anche il problema dei giovani ; quale
posiame assumere? Solo l’Evangelo
pub salvare il mondo; solo il crisfiano
può dare un nuovo indirizzo alla società illuminandola con la Giustizia e
l’Amore di Dio che è diverso dalle giustizie e dagli amori degli uomini. .Come
conciliare lieiruomo il dovere di cristiano con quello dì cittadino di uno .
Stato? "'’V
..Foggia, sostiene ohe ¡1 cristiano deve '
* militare nei partiti per essere coerente'
con la sua missione dì luce e sale del
mondo. *La’ Sìg.na Aprea, da Lucerà,
invece sostiene die b'sogna innanzitutto predicare Cristo e poj livellare le
eventuali divergenze politiche degli uo-mini. -i-'-;’:;.,':':
Parla in seguito lo studente Tozzi, da
Orsara, sostenendo che il cristiano deve essere al di sopra di ogni partito e
predicare, predicar« la parola della Vita. perchè i partiti sono il segno più
chiaro che l’uomo cristiano è fallito,
ed invece di risolvere i suoi problemi
in Cristo vorrebbe risolverli altrove.
Quando tutti avranno capito ohe solo
Cristo ci dà la soluzione ad ogni problema, allora non vi saranno piu partiti; ma per portare ì’umanità a questa
comprensione bisogna solo pred care
l’Evangelo.
Quando il cristiano entra a far parte
di un partito, dice il Pastore Tourn,
deve essere .anche pronto ad abbandonarlo qualora esso contrasti con la sua
coscienza religiosa.
L’Evangel'sta Del Priore sostiene,
invece, che H cristiano non dovrebbe
avere nessun colore politico proprio
perchè, in fondo, tutti i partiti contra-,
stano in alcuni o in tutti i punti con
l’Evangelo. ^
convegno l’Evangelista
Sig. Attilio Del Priore predicando sul
testo : « or voi siete il corpo di Cristo ».
Un monito ne viene da questo convegno foggiano; le denominazioni siano abbattute,, di fatto se non di nome,
e si predichi, ovunque, il Verbo della
redenzJione perchè^ l’uraan|/rtà attende
ora, da noi cristiani, qualcosa che la
rialzi moralmente, il»
Ringraziamo il Sig. Di Muro per aver promosso questp^ convegno, il S g.
Sensi ed il giovane Armando Inglese
per averlo preparato; ma soprattutto
ringraziamo Dio ohe ci ha concesso
una giornata veramente bella e ricca
di benedizioni facendoci sperimentare ; « quanto è bello e piacevole che
fratelli dimorino insieme ».
armando tozzi.
%
LA- V O-C E D E L L E C O M U N I TA
'^0;ÇàNGROONà - Capoluogo
Damonica 17 'luglio, nel corso del
culto adl’aperto a Fountana Ghitoùna
è stato battezzato il bamtoino 5eritn
Cesare di Enrico e di Agli Lorenza
(Prédidier).
La grazia del Signore accompagni
il bambino ed i genitori.
Lunedi 18 luglio nel Tempio del
Oapoluogo abbiamo invocato la benedizione del Signore sul matrimonio
del Prof. Roberto Jouvenàl del nostro
Collegio di Torre Pellice, con la ProfGermana Oolombo, da Vercelli.
Il Signore aocompagni con la Sua
grazia questo nuovo focolare, fondato
nel suo nome.
Diamo un cordiale benvenuto al Pastore Sig. M. Martin il quale, proveniente dalla Comunità di Dompierre
sur Lucens (Vaud) è giunto tra noi
quale conduttore temporaneo della
(Comunità del Serre. Il suo soggiorno
tra noi s^i volgendo rapidamente al
termine :^desideriamo ringraziarlo per
la sua ax)pre^ata collaborazione e domandiamo al Signore di benedire lui
e la Comunità nella quale egli svolge
il suo ministerio.
e. a.
ANOROONA - Serre
Domenica 7 agosto durante il culto
nel Tempio dol Serre alle ore 10,30 il
Capodifitretto Pastore, A. Ricca pròcederà all’insediamento de] nuovo conduttore della Oomunità del Serre, il
Paatore Sig. Jean M. Buscarlet proveniente da Ginevra.
Mentre diamo un fraterno l>envenuto al Pastore Buscarlet e Signora e
domandiamo a Dio di benedire ablondantemente il loro ministerio in mezzo
a noi, invitiamo i membri della Comunità del Serre e di Pradeltorno ad
accorrere numerosi alla cerimonia
dell’insediamento de] loro nuovo Pastore.
pali. Ambedue sono state accolte con
molto favore e vivamente apprezzate
con un solo rincrescimento : ohe si
giungesse cosi presto aSa fine.
Accanto alla interessante e subito ap.
prezzata novità di musioa valdese «epica marcia» hanno particolarmente
ricevuto accoglienza di plauso la «Carità» di Rossini (coro, assolo di soprano e pianoforte) in cui la direttrice
della Corale Signorina Dora Revel ha
confermato la sua fama di dedicata e
armoniosa solista oltre a quelle di
direttrice valente dei cori. E’ piaciuto assai il duo di Puodni «angiol
di Dio)i e tra i cori hanno profondamente impressionato due brani della
passione di Paleetrina «il golgota» e
l’iiAlleluia» ottimamente interpretati nella loro linea di sobria, penetrante classicità.
Tra i canti popolari sono state applauditissime alcune melodie friulane, una particolarmente con coro ed
assolo di baritono dalla voce ampia e
pastosa (ottimamente interpretata da
Carlo Eynard) e due canti napoletani
cintati con calore meridionale e voce
appassionata da Domenico Abate. La
montanara eseguita con begli effetti
di voce ha pure raccolto meritati applausi.
Tra una parte e l’altra il Pastore
Ayassot ha ringraziato il pubblico e
rivolto alla Corale parole di incoraggiamento ed augurio in vista della
prossima « tournée » di concerti in
Svizzera. —
Se 'tali concerti non richiedeeseio
dai nostri cantori un così arduo e faticoso 'lavoro di preparazione chiederemmo di avere più frequentemente simili audizioni. Ringraziamo comunque, esprimendo il voto ohe l’estate
non passi senza che almeno un’altra
opportunità sia data ai torresi e, sopratutto ai vill^gianti, di godere dei
frutti belli e preziosi del lavoro dei
nostri eoralisti e della loro infaticabile e capace direttrice cuj rinnoviamo il nostro plauso riconoscente.
voluto esprimere alla famiglia in lutto la loro viva condoglianza.
ìi
Domenica 31 oorr. alle ore 21 nel
Tempio dei Coppieri sarà celebrato
uno speciale Oultq, di Comunione.
11 Culto Gousaorirà la chiusura dei
Corsi di preparazione per Evangelisti
che si è svolto in Torre Pellice presso
i'I Convitto Valdese nel mese di Luglio sotto la direzione di 5 pastori della nostra Chiesa incaricati dalla Tavola.
Vi avremo anche la cerimoinia di
confermazione di due catecumene che
saranno ammesse in quella circostanza alla comunione. Il culto sarà in
lingua italiana.
Ogni giovedì sera alle ore 21 nel
Tempio di Torre Pellice ha luogo un
Culto con lettura e commento di un
Salmo.
La predicazione di giovedì 4 Agosto, coincidente ooji la manifestazione
in Torre Pellice della «Maria Pellegrina» sarà consacrata a quest’argomento :
IiL ORUS'TO TllASOURATO
con commento del Salmo Ì18 particolarmente del versetto 22 : « La pietra
rigettata dai costruttori è diventata Ut.
pietra angolare ».
TORINO
e. a.
TORRE PELLICE
Domenica 11 corr. nella sala sinodale gremita di pubblico la Corale di
Torre Pellice, alla vigilia della sua
partenza per un giro di concerti in
Svizzera di cui daremo notìzia nei
prossimi numeri, ci ha dato un saggio
della sua preparazione.
Il conoerto ootwtava di due parti ;
la prima di cori religiosi e valdesi,
la seconda di c®.nti popolari e regio
Sono stati benedetti nella nostra
Chiesa, rispettivamente il 21 e il 23
corr. i matrimoni di Poet Amato Marco con Bertìn Silvia Annetta e di Pellegrin Aldo con Manousa Giulia. Per
Cuna come per l’altra coppia di .sposi ripetiamo qui una paroila di fervido augurio.
Si è spenta serenamente in Luw-rna
San Giovanni, dove era giunta da
pochi giorni, la nostra venerata sorella Signorina Corinna Varese.
Nella sua lunga esistenza Ella ha
profuso i doni del suo affetto e della
sua fede ai familiari ed a quanti incontrò sul suo cammino. Dalla sua
pietà vivente attingeva l’ispirazione
per la sua opera che fu una missione
compiuta nel nome e per l’amore di
Cristo.
Alla sorella Signora Paimira Turin, alla famiglia del nipote Dott.
Carlo Varese, ohe L’ebbe per tanti anni con sè e La circondò di affetto figliale e di vigili cure ed ai congiunti
butti rinnoviamo l’espreesioue della
nostm viva simpatia.
PERRERO-MANIGUA
E’ deceduta dopo lunghe sofferenze
la Signora Margherita Carolina Reynaud nata Andreon. I funerali sono
stati oe!d>rati il 26 corr. nel Tempio
con largo concorso di amici dhe hanno
A Dio piacendo sorgerà proesimamente in Ferrerò nn monumento al
Generale Marti nat. Da tempo se ne
parlava, ne è vicina la realizzazione.
Ultimamente si è alluso alla formazione di un Comitato d'onore ed ò
stato insediato un Comitato esecutivo
incaricato fra l’altro di ricevere le
sottoscrizioni.
sveglio spuituale.
^Alle vl2,30 t©rn|ina la prima parte
del convegno con |1 pranzo al saccoDopo il pranzo seguono dei giuochi vari* fino aH'ora in cm ha luogo una recita, organizzata cmi giovani di Cerigno'la, che suscita una breve discussione sui matrimoni un grazie ai
govani cerignolaniJÌ-*i‘^
. Dopo la recita vf^ sono ancora dei
giuochi ed in fine, per chiudere, il SigDi Muto, riepilogando la discussione
della mattinata, tira,j|e somme.
Egli ha detto testualmente; tutti gii
uomini, in tutti i campi hanno bisogno
dell’Evangelo per risolvere i loro problemi : Evangelizziamo !
Chiude il
FamigIÌE.».Valdegil!!
Leggete e
diffondete
"L'Eco Selle Valli Valdesi,,
È il giornale che non
dovrebbe mancare in
nessuna J a m i g l ia
Valdesi !
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"L'Eco delle Valli Valdesi,,
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Fiori in memoria del Pastore Vit.-'*orio Alberto Costabel prò Gassa
meriti-. «
Signora Emilia Revel 1000,— Signo.
ra Hedfig Terraneo Revel 5000,—
Doni ricevuti dal Pastore Virgilio Sonu
mani 'per l'Istituto di VéUeerosìa ■
Signor- Angelo Farina, Torre Pel5
lioè 2000 — Big. Colonnino* Lino de.
Nicola, Milano 2000 — Sigg. Napoli.,
e De Angelis di Columbus 6660 — Sig ^
Ferdinando Marangoni, Ivrea 500 —^
Società Signore e Signorine della Chie-'è
sa di Vallecrosia 5000. ^
Società di Studi Valdesi
I famigliari della compianta
Carolina Reynaud
Come già è stato annunziato, la
S. S. V. ha preparato un Bollettino
commemorativo del Centenario della
Emancipazione. Tale Bollettino speciale, che è l’89® della serie, contiene
una parte degli studi ohe erano stati
progettati per celebrare 'il secolo di
vita valdese che s’inizia ooM’Editto di
Emancipazione del 1848, e cioè ; uno
sguardo panoramico sui Vaildesi in
italia dal 1848 al 1046, uno studio
particolareggiato sulla vita valdese
religiosa ed ecclesiastica, uno sui Valdesi e gli Istituti d’isbruaione, uno
più breve sulle opere valdesi di assistenza sociale, ed infine un ampio studio sui Valdesi nella regione Rioplatense e sulla loro organizzazione ecclesiastica attuale.
Ai soci in regola col pagamento della quota sociale, il iBollettino verrà
inviato franco di porto, mentre esso
verrà spedito contro assegno a coloTo
che non hanno ancora versato la loro
quota annuale.
Per i soci viciniori od attualmente
residenti a Torre Pellice o a San Giovanni, li Bollettino dovrà essere ritirato presso il Cassiere della Società,
Siig. Abele Geymonat, Banca Torinese, in Torre Pellice.
S’invitano caldamente i soci tutti a
volersi mettere in regola colla quota
di a.s.socia.zione, versandone l’importo
(L. 300) sul C/C Post. N. 2-33513 intestato al Cassiere della Spcictà di
Studi Valdesi.
nata Andreon i»
■'A.'Kl
commossi per le imponenti dimostra, -i
zumi di affetto tributate alla loro '
indinienticabUe Estinta, ringraziano
tjimnti in qualsiasi motlo, si sona und^f
ti al loro dolore.
Un particolare ringraziamento ri.
volgono al Dottor Gardiol, aila, ved}f
Arnouiet, alle famiglie Popolo e Ca~
raglierò, alle signorr^ Pina Raitaghna,
Paimira Passerone^ Mania Vittone,
alla .sigiim'i'tia Monnet e agli iiutuihni
della cn.sa.
Torre Pellice, 27 luglio 1949.
V/
Dir. Resp. Ermanno Postan
Tip. Alpina s. p. a. - Torre Pellice
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