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Preño Llf« 15
Anno LXXJX . N. 35 y ^
TORRE PEIjLJCE^ 16 Settembre 1S49
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>...
SETTIMANALE DELLA
I
B'
SINODO
Torte Pellice ha nuovamente visu auto, in occasione del Sinodo, una
selliniana di intensa vita ecclesiasti'ca. Ual momento in cui il corteo sinoilale ha siilato dalla Casa Valdese
verso il tempio fino all’attp finale
delle elezioni si può dire che tutto
'un piccolo mondo Valdese' s’è messo iu movimento per partecipare ai
culli, per assistere alle sedute, per in• conlrare vccelii e nuovi amici, per
manilestare il proprio interesse verso la Chiesa e verso la sua faticosa
opera di testimonianza all Evangelo.
1/eccessivo calore di questo inizi»)
di scltembre nop ha impedito al
pubblico di accorrere numeroso sia
al culto di apertura del Sinodo, presieduto dal Past. Doti. Alberto Rihet, con la consacrazione al Santo
.TU' Ministero del cand. Alberto Riecior
w#f', di, sia alle sedute della sessione si
Il 1 . 1 7
nodal e; per la prima volta, quest’an
no, tra i delegati delle chiese abbia'
1^^ mo salutato con gioia la presenza di
quattro sorelle inviate dalie nostre
comunità.
Subito dopo il culto di apertura,
^^-l’Assemblea sinodale ha proceduto
. sotto la presidenza provvisoria del
S' Prol. Erivesto Comhfi alfa elezione
' idei Seggio delinitivo nelle persone
P^.'^dei seguenti membri:
Doti. Enrico
Prfcsidenle ; P'ast.
Troll, junior
Vice Presid. : Ing Giorgio Giraidct
Scgietario: Past. Um,ber,to Beri
Àk Segretari aggiunti: Past. Ricciardj Alberto e iSleri Giampiccoli
e Ja
A.^sessori ; Mario Bianconi
mes Gay.
Si stabilisce l’orario ed il limite
Si delle sedute, si forma la CommissiorS ne d( He proposte nelle persone dei
Pasi. G. Malhieu, E. Rostan, G. Girar dei e dici membri laici Messina
jf Giovanni e Prof. Pons Teofilo. Quo
lidianameute i culli saranno presieb iJuli dai Past. E, Tron jr. E. Corsani,
I L, Murundu, D. Cielo, A. Miscìa.
m
Lo controrelazione
I lavori veri e propri del Sinodo
si sono iniziali con la lettura della
contro relazione fatta dal Presid. della Commissione d’esame, Past. Gu~
stavo Bertin : relazione ampia, com
B-j, pietà, redatta in uno spirito di se>• rena valutazione dei fatti e di amore
-I per l'opera della Chiesa, anche quali^ do ha dovuto essere adoperata l’ar'f.. ma della critica. Si può dire, in
■ ..^complesso, che la Commissione d’e
...
Questa battaglia non l'avete a combatter voi? presen-" |
tatevi, tenetevi fermi, e vedrete la liberazione che '
Pflwb l’Eterno vi darà.(2 Cron.^XX; 17). '
CHIESA VALDESE
Commissione, ha votato i" seguenti
due o. d. g. :
1) Il Swmlo approva l’operata della
'Tavola ed esprime la sua rico’iwscenza a tutti i membri di essa, in modo
particolare ail Moderatore ed al Vice
Moderatore p&r lo spirito dÀ servizio,
al Signore che l’ha animata nell’at/empimento del suo mandato.
2) Il Sinodo espnme la sw.i viva
gratitudine ai nostri rappresentanti
all’estero, alle chiese sorelle e a tatti
gli amici per il loro valido contributo all’opera della Chiesa Valdese in
I tedia.
In memoriom
Gno dei momenti viù solenni del
Sinodo è sempre quello in cui si rievocano i compagni d*opera che han
no lasciato questaterra nel corso
delTmno ecclesiasHfio. Il Moderatore, il Past. E. Cursani, il prùf. EComba ricordano l’ex Moderatore
Vittorio Alberto Cpstabel, il Past.
Giov. Tron parla del Past. E. Beux
deceduto. nelW rugUày dopo una. lunga vita dedicata al ministerio pastorale, il Past. E- Ayaasot depone un
fiore di riconoscenza alla! memoria
delle due vedove di Pastori; le signore Clementina Messina e Sara PeIrai; e poi VAssemblea sinodale canta firmo della spenm^^a cristiana:
« O beati su nel (tielo.. », Il Past.
Colucci invia, a nome del Sinodo, un
fraterno ed augurtde pensiero al
Past. Luigi SaiUini, ooZpitc! da grave
infermità; in questo stesso pensiero
i>engono compresi » Past. Davide
Forneron e Alfonso Alessio.
Il campo di lavoro
L'autonomia delle chiese
sanie ha compiuto una bella ed utile
fatica sia nel giudicare l’operato della Tavola Valdese neU'anno decorso
? ''c quello degli Istituti dipendenti, sia
C ’^*'1 porre davanti alla coscienza del
Sinodo, nelle loro luci e nelle loro
ombre, alcuni dei problemi fondamentali della nostra Chiesa: la si■slemazione del campo di lavoro,
quest’anno particolarmente laboriosa a causa dei 20 traslocKi effelluati,
il reclutamento degli operai, la si^ tuazionc dell’opera in Italia, l’evan^ gelizzazione, la costruzione di Agag pe e la vita delle Unioni giovanili,
^ la questione finanziaria, i rapporti
^ fra Chiesa e Stato, le relazioni con
le Chiese del Sud America.
Il Moderatore ha ringraziato la
Commissione d’esame per lo spirito
critico, ma permeato di comprensione, di ponderazione e di carità, con
cui ha assolto il suo compito. Ed il
Sinodo, su proposta della stfssa
Un vasto campo di lavoro sta oggi
dinnanzi alla nostra Chiesa, nuovi
appelli le si rivolgono e impensate
occasioni propizie le si offrono; ma
l’azione della Chiesa è molte volte
intralciata dal numero esiguo di operai, dalla loro relativa disponibilità, dalla diversa situazione giuridica delle Chiese autonome di fronte
alle chiese non autonome, con le iiiievitabìli conseguenze che ne derivano in fatto di elezioni e di trasferimenti di Pastori,
Il Past. E. Rostan richiama l’attenzione del Sinodo sulla somma
spesa nei traslochi dell’anno decorso, ma altri (Past. Guido Comba,
Prof. B. Revel) ritengono che la cifra di circa tre milioni (equivalente
alle contribuzioni alla Cassa Centrale di due interi distretti, il IV ed il
V) è esigua di fronte al bilancio totale della Chiesa. La discussione prosegue e, su iniziativa della Commissioue d’esame, si sposta sul teireno
dcH’autouomia.
(i Di fronte al numero grande dei
trasferimenti, alla spesa rilevante che
incide gravemente sul bilancio, della
Chiesa, al fatto, che la sistemazione
del campo di lavoro non avviene
sempre secondo l’aureo principio
M thè righi man in thè righi piace ,y>
al fatto che due enM sono in conflitto, cioè le chiese autonome e la Tavola.. siamo portati a pensare che
f abolizione dell’autonomia possa
essere una soluzione, soluzione spessa invocata e che il Sinodo dovrebbe esamÌMore ».
Subito si delineano due correnti
nettamente opposte: alcupi vorrebbero mantenere l’istituto dell’autonomia così com’è oggi dopo la eousultazione avvenuta in cede di assemblee di Chiesa l’anno .scorso, ovvero
anche estend.ndo ad un tuaggior numero di comunità; alt-i imeee {Ing
Cirardet, Past. 4 Rihét, Sig. Massei di Riclaretto) vorrebbero che esso fosse soppresso per facilitare il
compito dell’Amministrazione cd
eliminare una disparità di diritti attualmente esistente, fra le comunità.
La discussione non è sempre chia;a, anche perchè Tislituto dell’autonomia viene troppo spesso ed erroneamente identificato soltanto con
il diritto delle chiese di procedere
alla nomina del loro Pastore. Si cer
i di evitare le posizioni estri me
proponendo {Past. G, Rivoir, P. Bosio) nel caso tipico della elezione del
i aslore da parte :-di una comuimà
autonoma Tisrituil&Dè di uiia terna
di nomi da proporre alla Tavola o
che la Tavola stessa dovrebbe indicare alle comunità, I pareri deli'Assemhlea sono assai diversi, talvolta
iortemente contrastanti e l’atmosfela sembra essere.., quella della perplessità e del turbamento. In quest’atmosfera il Prof. E. Comba propone un ordine del giorno che suscita una discussione piuttosto sostenuta, ma che viene approvalo, sia pure con lieve maggioranza. L’o. d, g.
suona così:
« H dinodo, in cuasiderazione dei
vari inconvenienti determinati dalla
wntanomÀa delle chiese, ddihera, a titolo di esperimento, la. sospensione
del diritto della desigruizione dei Pastori n
L’avv. L. Bertolè solleva un’obbiezione di forma, ma l’Assemblea
non ritorna più suirargomenfo; si
limita a precisare che la sospensione
è « di anno in anno » e che il Sinodo
può sempre rivedere quella sua decisione.
Evangelizzazione
La seduta del 2 settembre è stata
dedicata al problema delf Evangelizzazione e, bisogna dirlo, con soddisfazione di tutti, si è svolta in un’atmosfera di fraterna serenità d’animo, in cui i vari orastori che si sono
succeduti bamiO cercato di recare U
contributo delle laro esperienze e dei
loro pensieri.
Già la relazione detta Tavola al
Sinodo affermava che « l'Evangelizzazione è proposito fermo ed incrollabile di non perdiere nulla dell’eredità spirituale dei padri, e volontà ferrea ed inflessiPile di conquistare anime sempre più pumerose al Cristo, affinchè il suo regno di
verità, di giustizia, di pace e d’amore s’espanda continuamente ».
Ma la Commissione d’esame si è
fermata a compiere un esame più
approfondito di questo argomento
cosi vitale e se, da un lato, ha ricolosciuto che la Tavola « ha fatto
tutto ciò che ha potuto nel limile
delle sue possibilità di tempo, di
uomini e di mezzi », non ha potuto
nascondere al Smodo che « la nostra
attesa era di veder cose nuove. E non
sembra che la Tavola sia uscita dai
soliti schemi per adottare sisteni
nuovi ed entrare risolutamente in
vie nuove ».
D'altra jmrte la Commissione
d’esame stesso riconosce che <t il periodo dell’euforia è tramontato s che
sorgono nuovamente sul cammino
della nostra Chiesa gli ostacoli di un
tempo ai quali se ne aggiungono dei
nuovi ».
Le leggi di Pubblica Sicurezza sono. molte volte quelle del passato regime e nelle mani di funzionari deridali costituiscono Ormi temibili;
l’ostilità della Chiesa Cattolica si ridesta, in. certi luoghi ossa assume
f aspetto e le proporzioni di una vera e propria crodata confra i protestanti-, il Vaticami si irueressa di nuovo. a noi, nell’infierire coatro, i nuovi
scomunicai, non dimentica gli antichi scomunicati; in taluni luoghi
l'opera è ostacolata dall’tategg/amento particolarmente set'crio di
alcuni gruppi di credentt; in altri
ambienti sentiamo di avere una responsabilità e di dover assumere un
atteggiamento fraterne ben diverso
da quella della chiesa cattolica, senza per questo stendere ad alleanze
eé a compromessi.
A qiteste difficoltà d’ordine, esterno si aggiungono quelle di ordine interno, materiali e spirituali: la mancanza di iocxdi di culto, la loro insufficiente capienza, la precarietà di altri che non vi appartengono; la grande penuria di mezzi finmziari; la povertà di molte comunità che non sentono in tutta la sua estensione la serietà del problema evangelistioo; e
la povertà stessa del Corpo Pastmale.
Eppure, non è meraviglioso, dice
la controrelazione, che « malgrado
lutti questi ostacoli esterni edi interni, la Chiesa Valdese abbia fatto un
passo innanzi e che, nella sua povertà, abbia potuto arricchire altri»?
Ed è proprio questo fatta che ha
voluto sotloiineare il Past, E. Eynard
iniziando la discussione; poi ha proseguito affermando che « bisogna continuare a lanciare le reti e completare l’opera con una meditazione intensiva »; l’opera della evangelizzazione è innanzi tutto opera di testimonianza individuale; ma anche
le famiglie, i Consigli e le Assemble
di chiesa debbono prenderne coscienza e prepararsi a fare un lavoro di)
penetrazione niella società, animuziando il Cristo agli uomirù del nostro tempo. Se anche i tempi sono
cambiati oggi (Past. A. Rfbet) l’attività deve ancora essere intensificata;
revangelizzazione non è tanto problema di discussione e di ricerca
del momento migliore dal punto di
vista psicologico e sociologico (Past.
E. Rostan) quanto responsabilità
nostra di fronte agli mnuuai del nastra tempo, in quahUm situazione
politica, anche quando a giudizio umana tutte le porta dovessero sembrarci chiuse; ed il Past. G. Lupo
pronunzÌM la pagala detta ff’aj^ria
riconoscenza versa la Chiesa Valdese, invita tutti ad evaugelizsare, ma
con umiltà, poiché davaoH a Dio.
siamo, tutti in stato dì disperazione,
come dei tnmdieantà. in aerea di grazia; il monda, non lo. si giudioU) rna
la si mna soffrendo e morendo per
lui.
Poi ci si domanda (Prof. G. Mieg- ,
ge) se il nostro messaggio cristiano
abbia sempre rispo^ ai bisogni
dell’uomo contemporaneo; se. la preghiera (Past, £. Rostan) abbia pre-,
parato, ed accompagpMa l’asionO} se
non si possano, stanziare dei fondi
per svolgere una più efficace opera
di testimonianza attoron a noi (Past.
P. Bosio). In fondo, bisogpa riconoscere (Prof. B. Revel) che tutti abbiamo. testimoniata male, e il problema vera rimane la vita deUe nostre oomunità; la discussione è importante se darà a noi una maggiore
coscienza delia noMru responsabilità. Perciò, afferma il ùg. Massai,
dobbiamo evangelizzare noi stessi ^
formare tra noi dei nuclei di operai
fedeli; e non dobbiamo neppur dimenticare (Sig. Cassano di Trieste) che
molte volte manca nei nostro messaggio l'aspetto, sociale, ci limitiamo
cioè alla dottrina e non facciamo come Gesù il quale predicava, si, .ma
guariva e sfamava gii uomini che elona attorno a Lui; U nostro Cristianesimo (Fasi. V, Subilia) è spesso
diventato, elemento discorsivo, intellettuale e bisogna assoLutameute fare
« qualcosa » di più.
Altri oratori (Prof, E- Comba,
Past. Ayassot, C. Gay, Girardet, i signori Pozzanghera e Abate, oltre al
Moderatore) esprimono il loro pensiero; l’elevata discussione si chiude
con la vouuiioixe del seguente o. d. g. :
1) Il II Sinodo, considerata la necessità di intensificare con metodo l’opera di evangelizzazione, invita la Ta.
vola tt scegliere nel suo seno un suo
membro col compito specifico di aiiÀmatore e coordinatore delVopera
stessa ».
Ishfuzioni varie
Federazione Unioni
Valdesi
Era naturale che il Sinodo si fermasse a parlare della F. U. V. e di
quella che è una delle sue realizzazioni più conosciute, cioè di Agape.
A questo argomento la Commissione
d’esame ha diedicato un lungo e ben
meditato capitolo.
« In questo amaro dopo guerra, in
questo disorientamento morale, partwalarmenta fra i giovani è seni Ha
'a necessità di credere ancora in uh
ideale, di contemplare una luce che
ancora brilli fra tante tenebre, di un
amore che affratelli nella comune
■ ardua fatica. Noi guardiamo con simpatia ad Agape che, oUie ai suoi
2) u II Sinodo, cosciente della necessità di intensificare l’opera di evangelizzazione, richiama le comu/nità
ed i Consigli d% Chiesa al vivo senso
detta, loro responsabilità per una più
efficace testimoniamza d{ vita, in armonia col messaggio evangelico ».
frutti imm&Jiati fra i giovani, reca
lontano e diffonde tra le genti che
poca e punto si conoscevano, il nome di Valdesi... Agape rum è più un
pi^gettp. Un sogno, ma un maestoso
edificio.. Se però ^ Agape affaccia’,10 lo sguardo sulle Vnioni delle Vaiti e della Penìsola, ne vediamo alcune attraversare un periodo di crisi
che auguriamo passeggero, insieme
con altre delle quali w può dire che
hmno rappreseatato tdcuoe località l’avanguaràia dell’opera di evangelizzaziene.. Vi è qualcosa nell’aria che non ci permette di essere
pienamente felici; molti diversi
segni ci awerttmo che c’è qualcosa
che non va nella F. V. V. ; il gruppo
Valli ha quasi ignrrato l’esistenza tL
2
''. V; ^¿¿-4.,, i-'E^ ^IÎI5LLB-.pk^î*yAUDÈSI
.Ä
l' "'itAf*'
■feä*
un organo <H collegameiifo e di ini- una casa e per l’assistenza ai malati CollO£|[ÌO
ziative eonauii; Vorgtààveazions e la ed d veochi. *' -‘¡>-^^ ' , ^
preparazione dei campeggi lasciano ^-t i*. La Commissione d’esame si compia-S? *' Non tanto la situazione morale del
a desiderare, non si cerca il contatto x oe^ particolarmente dei notevoli prò- ^ Collegio, quanto” la sua situazione fioon le parrocchie, il bisogna della grossi reahzMti nell’ospedale di Toire nanziaria particolarmente'^grave è>étaestirnoniunza è sentito scarsamente.. Hellice con, rimpianto di un modernis- oggetto dj discussion© in seffo^ al
simo apparecchio radiologico e all’A
Agape è e deve essere uno degli stru
neati di lavoro deUa F^‘V. V, e d^la-chiesa,' à condizione che non si^
allontani dagli scopi originari e non
engu trascinata’dtdìe circcatanze e
da correnti incontrollabili molto lontano dal punto di partenza, per diventare quella scuola di mistica comunitaria che, nel suo slancio verso
l’irreale, perde di vista la fragilità
dell’umana natura, il bene immèdiaa della ^ventù della nostra chiesa.'
Diano tutti. Postoli e Cmsigli di
Qhiesa, al Segretario Geaertde una
CaUtthorazione spontanea c s’investano delle responsabilità " ch’egli
porta... ^ •'C
E la discussione che ne è seguita,
serena e piena di comprensione, ha
necessariamente dovuto tener conto
dei due aspetti del problema giovanile. Da un lato il pieno riconoscimento di ciò che Agape significa nel
piccolo mondo Valdese e nel più
grande mondo evangelico, l’apprezzamento di quella-costruzione che è
incarnazione dello spirito (aw.L.
Bertolè); se Agape ha conosciuto delie debolezze e delle lacune, esse sono anche quelle delle nostre comunità (Past, C. Gay) e bisogna darle un
sostegno morale e spirituale in qn
momento in cui essa polarizza l’atienzione di più vasti ambienti {Past.
A. DeocUtto)’, in Sicilia (Past. ■ L.
Vaso) nei pressi di Vittoria s’è fatto
qualcosa di simile, sia pure in scala
molto piu ridotta, nello spirito delia
vita comunitaria. Dall’altro lato, la
preoccupazione per la vita della gioventù delle nostre Unioni, il rischio
di accentuare eccessivamente l'idea
della vita comunitaria a scapito delia testimoni^tiza individuale nella
Chiesa e nel mondo o di creare una
specie di distacco Da la chiesa ed
Agape (Posi. E. Tron jr.), Tinvito
i curare e ad intensificare l’attività
giovanile a carattere collettivo nei
singoli gruppi con l’intento di creare sopratutto l’agape dello spirito
liei giovani che non costruiscono l’Agape di pietra {Past, E. Ro&tan), il
richiamo al rispetto per la chiesa
che è madre {Doti, G. Comba).
Dopo le parole dif alcuni oratori
(Past. G. Miegge, E. Geymet, Dott.
G. Peyrot), il Moderatore ha espresso al Past. Tullio Vinay, Segretario
della FUV, il ringraziamento della
Tavola Valdese, affermando che Agape è un’opera nella Chiesa e per
la Chiesa; ai giovani egli ha ricordato l’ammonimento apostolico: et Porvalevi virilmente e fortifioatevi ». Il
Past. Tullio Vinay ha chiuso la discussione dichiarando che « se Dio
ci accompagaa, i benefici di Aga/te
: i riverseranno su tutta la Chiesa »;
f d il Presidente del Sinodo ha formulato a nome di tutta l’As.semblea
l’augurio che Dio benedica l’opera;
Agape.
Istituti Ospitalieri
Valdesi
La Commissione d’esame dell’operato .dello CIOV ha riferito per bocca
del suo iPnesìdente, Past- G. Mathieu,
sul funzionamento, sulla manutenzione e sulla amministrazione dei nostri
Istituti di beneficenza : di quelle opere, cioè, che più di un secolo fa e nei
decenni successivi dei pionieri dell’antore cristiano, inteso nel suo senso
più pratico e più fattivo, hanno costruito e ci hanno tramandato come una
preziosa eredità.
In linea generale, la Commissione
riconosce che dei progressi sono stati
fatti, dei nuovi impianti sono stati installati e non pochi suggerimenti delle
precedenti Commissioni d’esame hanno avuto la loro attuazione con un’evidente migliore rispondenza alle necessità pratiche di questo o di quell’istituto.
Essa fa anche rilevare che, tanto al
Rifugio Carlo Alberto quanto an’Asilo
di S. Germano, al personale nostro si
è felicemente affiancato nel corso dell’anno del personale svizzero, che ha
chiesto di lavorare gratuitamente nei
nostri Istituti per un periodo di tempo
più o meno lungo; e mentre rivolge a
quelle persone una calda parola di
plauso, si augura che delle giovani
valdesi possano fare altrettanto e compiere un utile tirocinio pèr imparare
,,ante cose pratiche per l’andamento di
e
s lo dei vecchi di S. Germano con la
piossima costruzione di'un ampio loa.c per lavanderia^
L’Assembleacr ha salutato con vivi
applausi la lettura della contro relazione suiroperatp della CIOV ed ha anche
'voluto e^rimere a tutta la Commissione che così efficacemente si occupa
della vita dei nostri Istituti, in modo
speciale al Past. A. Comba, il suo sincero ringraziamento.
lale ringraziamento è stato formulato col seguente o. d- g. :
11 Sinodo, preso atto del buon óédamenta degli Istituti ospitalieri, esprimie la sua viva riconoscenza alla
Commissione degli Istituti stessi, al
suo Presidente, alle Direttrici, alle
Diaconesse ed a tutto il personale per
l’attività fedelmente svolta, nonché
ai numerosi amici e benefattori che
con la loro generosità ne hanno resa
possibile la vita e la prosperità ».
Si è inserita quest’anno per la primo volta nell’esame della CIOV la
questione riguardante la istituenda
Scuola Agricola che sta per vedere la
sua attuazione nelle vicinanze di Torre Pellke e la cui amministrazione sarà di competenza della CIOV. Il Pastore A. Comba ne ha spiegato l’origine e la funzione a tutto vantaggio
della nostra popolazione ed il Sinodo
ne ha preso atto col seguente o. d. g*;
(( Il Simodo, udita la relazione intorno alla istituenda Scuola Agricola
e Podere modello, decide eli accogliere
questa ryaova Istituzione nei novero
degli Istituti valdesi ed esprime la
sua riconoscenza agli Enti ed agli amici che l’hanno resa possibile. Approva quanto la Commissione provvisoria ha fin qui eseguito. Delibera
di affidare alla CIOV la sua definiti,
va inserzione fra i nastri Istituti ».
¡’Assemblea sinodale. Nessuno nega
la funzione veramente importante che
li Collegio assolve ancora oggi m favore dello sviluppo culturale delle giovani generazioni ; ma bisogna riconoscere, anche se ciò può sembrare inopportuno, che il peso finanziarlo imposto alla Chiesa per mantenerlo è notevole, tanto più che al sacrificio della
Chiesa non corrisponde spesso da parte degli alunni un vivo senso di dedizione al servizio del Signore.
Di questa preoccupazione finanziaria si è fatto eco il P^t. E. Eynard il
quale ha rivolto un- caldo appello agli
ex-alunni ed agli amici del Collegio
affinchè sostengano questo Istituto con
.1 loro appoggio morale e materiale ©d
ila anche avanzato la proposta che alcuni gruppi valdesi dell’estero prendano a cuore la situazione del Collegio
j ne diventino, per così dire, i patroniLa proposta è condivisa dal Prof. A.
falla e dal Sig. John Codino, d iNew
York ed è racchiusa nel seguente o.
n II Sinodo, c^miderando gli htitu.
ti medi vdldesi {Collegio e Scuola Latina) come organi di grandissima vni.
portanza della Chiesa Valdese, considerando altresì la necessità d'assicurarne il fondarriento finanziario, wvvita la Tavola Valdese a nominare una
Commissione esecativà, col mandato
di provvedere per tale scopo alla raccolta. di contributi continuativi sm
fra gli ex-allievi, sia fra persone ed
Enti interessati ed~amici ».
In vista deirincremento degli studi
secondari e per facilitaire l’afflusso degli studenti valdesi, il Sinodo, con un
o. d. g.' ”
<f Approva il progetto della Istitu.
siane di Corsi privati magisPrah presso il Collegio Valdese e ne affida l’effettuazione od Corpo Insegnante del
VoUegio stesso »,«
Facoltà di Teologia
La relazione della Comniissione
d’esame deU’operato diella Eacoltà
di Teologia, fatta dal relatore Past.
Gioì). Tran, è stata ascolta’^a con l’intetease che desta in lutti »’e's’sleuica
di questo nostro massitio Islilulo di
cultura teologica * di preparazione
al ministero pastorale.
Ma la discussione sul funzionamento
dèlia Facoltà non è stata lunga, tanto
l’attenzione del Sinodo era presa dalla necessità di provvedere due nuovi
professori in sostituzione del Prof.
E. Comba il quale sta per raggiungere i limiti di età fissali dui regolamenti e diel Prof, D. Bo.sio il quale
ha rassegnato per il 1 ottobre 1950
le sue dimissioni, dopo 40 anni di
servizio nella Chiesa, di cui 20 quainsegnante alla Facoltà.
Perciò dopo alcune osservazioni
sull’avvenuto riordinamento della
Biblioteca, sulla collaborazione di
Professori venuti dall’estero e sulla
possibilità di concedere borse di
studio a dei Pastori, si vota il seguente o. d. g.:
«Il Sinodo -esprime la sua ricono,
scema al Consiglio della Facoltà di
Teologia e in modo speciale ai Professori per l’o'pefra fedelmente compiuta ».
Nelle due sedute dedicate al Corpo Pastorale, sono stati designali il
Pastora Vittorio Subilia alla cattedra
di Teologia Sistematica ed il Past.
Elio Eynard a quella di Teologia Esegetica. Le due designazioni sono
state confermate dal Sinodo, malgrado che alcuni membri (Prof. B. Revel, Past. G. Miegge, Avv. Bertoiè)
proponessero di procedere per ora
- la nomina di un incaricato di corsi
alla cattedra di Teologia Esegetica.
*' '
Fraternità in Cristo
Ricevimento dei Delegati
Una delle belle cpasuetudial del
Sinodo è quella del riceviiaento dei
delegati delle Chiese Evmigeliche estere e d’Italia. Non così numerosi
come Panno scorso. Panno del Centenario, essi sona nondimeuo riusciti a farci pentire qual posto la piccola
Chiesa Valdese occupi neiPinsieme
delle Chiese Evangeliche del mondo
a, in uno. spirito di solidarietà ecuinenioa, ci hanno recaito il loro fraterno messaggio. La sera del 2 settembre, hanno preso la parola i seguenti delegati :
The Righi Reverend Herbert Stephenson — Moderatore della Chiesa
Presbiteriana d’Inghilterra.
Past. R. Visinand — Eglise Nationaie Cantón de Vaud.
Dott, Guglielmo Spoendlin — Kirchenrat — Zurigo.
Magg. Wisdom — Segret. Waldensian Church Missions — Inghilterra.
Mr. Emile Pasquet — Comité pour
PEglise Vaudoise ■— Genève.
Brig. Carmelo Lombardo — Esercito della Salvezza.
Past. Emanuele Sbaffi — Presid.
Chiesa Metodista d’Italia,
Past. Enrico Paschetto — Chiesa
Evangelica Battista.
Rev. Guido Miegge — Società Biblica Britannica e Forestiera.
Inoltre, riel corso di una seduta
Sinodale, due altri delegati hanno
preso la parola per recare al Sinodo
ed alla Chiesa il loro saluto:
Rev. F. Panetta — Chiesa Presbiteriana Stati Uniti
Past. Asprino Ricci —■ Presidente
Opera Battista in Italia.
Il prof. A. Jalla ha recata i saluti
dei Valdesi di Germania,
Un folto pubblico ha ascoltalo questi messaggi e le risposte augurali e
riconoscenti che il Presidente del
Sinodo ha rivolto ad ogni oratore.
Messaggi da lontano
In occasione dèi Sinodo, sono stati
ricevuti i seguenti messaggi da frntelli ed amici dM’estero ;
The Right Rev. George Duncaji — Moderatore deiV Assemlìlea (Generale
delio Chiesa di Scozia
(( Colgo l’occasione dri esprimefre
i miei migliori mugari per un buon
successo dM vostro Sinodo ».
Past. Alphonse Koechliti — Presidente
della Federazione delle. Chiese Frotestcmti della Svizzera :
« Vogliate esprimere ai rappresentanti delle vostre Chiese i mÀei voti
migliori e i miei fratet-ni pensieri.
Che Dio benedica il vostro Sinodo
e che Egli conceda a tutte le vostre
Chiese la forza e la chiarezza lumiuosa dell'Eva/ngelu »_
Past. Roger Wyler — Segret. Generale dSia Chiesa Nazionale di Ginevra •
« Anche se nessun delegato potrà
porta/rvi 'il messaggio della ìwstra
Chiesa, noi saremo col pensiero e
con la preghiera con voi, domandando a Dio di benedire il vostro
Sinodo per il progresso spirituale
di tutte le Chiese Valdesi d’Italia ».
Peast. Charles Preundler — Segretario dell’Entraide Protestante:
« I migliori voti per il vostro Sinodo ».
Past. Paul Métraux : « In questa setPimana penserò ai nostri amici delle Valli, auguraando che questa sessione smodale sia utile e buona ».
/
Past, Ludwig Zeller dàlie Coloni-e
Valdesi dri, Wurtemberg:
« Nel 250“ aavndw’rsario delle, fondazione delle nostre Colonie siamo
.‘itati Ueti di avere un vostro delegato, nella persona del Prof. Attilio
.In,Ila. Chiediamo ora per il vostro
Sinodo le pià ricche benedizioni divine, sicuri che le nostre e le vostre
Chiese avranno aneora, un compito
speciale al servizio dell’avanzamento del Segno di Dio suUa terra ».
Rev. Wilfrido Ingle — Direttore Generale della miesiome della Spezia,
per VI tedia ;
« La p^ego dà rendersi interprete
presso il Sinodo dei cordialissimi
fraterni auguri io porgo a nome di questa Missione, nonché dei
voti pvà sinceri perchè la benedizione dri, Signore sia mAj/ni,festa in
tutti i lavori dri Siwxlo stesso '.
Past. Marcel Pradervand — Segret.
dell'AUecuìiza Mond. Presbiteriana ■.
(( L’Alleamaa Riformata Mondiale non vuole lasciare passare U Sinodo della Chiesa Valdese senza inviarvi i suoi voti e messaggi più
fraterni ».
Past. Rodolfo Hardimeier : « Vi auguro la benedizione di Dio e l’aiuto
Suo potente nella vostra hellissinm
opera. Nel name drila nostra ( 'ovaUIl La Siciliana » ringrazio tutta la
Chiesa Valdese del buon incoraggiamento che abbiamo ricevuto ».
Past. Pietro Monoada — Chiesa Riformata StaPi Uniti- H Invio saluto
augurale ».
Relazioni
col sud America
In questi anni del dopo guerra, dice la Commissione d’esame, le relazioni fra la Chiesa madre e le Chiese
del Sud America si sono notevolmen
te iuteasificate, ed è venuta creandosi un'atmosfera di sempre maggiore
reciproca comprensione. La presenza nell’Assemblea sipodale del Past.
Ciov. Tron h segno visibile di questa fraternità di rapporti.
In ottemperanza ad un o. d. g. del
sinodo scorso in cui si invitava la
l'avola a <t voler provvedere in meriti), ulltt rUìhiesta del VI Distretto di
uvere'un F.estore Vuldese qmuxiicuLo
per l’insegnamenta teologica presso
la Facoltà di Teologia di liueaps Ayres », la Tavola stessa riconosce di
avere assolto il suo compito, ma senza risultati positivi.
L’esigenza di un professore Valdo_c a Buenos Ayres è ancora posta di
fronte alla coscienza del'Sinodo dal
Fusi. Ciov. Tron, in un caldo appello ad ascoltare la voce del Signore,
sotto il segno della croce e del sacriiicio. La richiesta del VI Distretto,
cioè del Sud America, lascia perplessi alcuni (Prof. B. Revel) i quali non
vorrebbero che si provvedesse ¡¡Ila
Facoltà Teologica di Buenos Ayres
se prima non si è provveduto alla
Facoltà Teologica di Roma, per cui
il Sinodo quest’anno sarà chiamato
a nominare dqe nuovi professori.
Ma l’Assemblea si pronunzia col
seguente o. d. g. :
■i
u II Sinodo, ricono scandii ¿a 'necessità che abbia, attuazione la designazione di cui agli Atti del Sinodo
art. 14, invita il Carpo Pastorale a
designare un professore 'incaricato per
la Facoltà Evangelica di Teologia d\
Buenos Ayres ».
Ed il Corpo Pastorale, dopo lunghe
discussioni, designerà a quella carica il Pastore Giorgio Girardet. 11 Sinodo stesso non procederà, ccnie sein.
pre avviene nella procedura ordinalia, alla conferma o no del designato; ma, tenuto conto delle obbif zioiii del Past. G. GirtUrdet, affiderà alla Tavola il compito di svolgere una
azione persuasiva verso il designalo.
Sempre in tema di relazioni col
Sud America il Sinodo, su proposta
della Tavola e mediante rinlervento
del Dott. Peyrot, approva mia più
chiara e completa regolamentazione
della durala del soggiorno dei Pastori nell’America del Sud e dei loro
viaggi, oltre al testo spagtiuolo del'a Confessione di fede Valdese. Iniine il Presidente rivolge al Fast. G.
Tron il saluto e 1 augurio deir.'Vs.seriibica sinodale.
Ecumenismo in atto
In questi ultimi mesi, la Chic.sa
Valdese ha avuto la gioia di s( rvirsi
deH’opera fraterna e disinteressala
di alcuni Pastori svizzeri venuti a
soggiornare in mezzo a noi. 11 Mrulemtore ed il Past. A. Rim ringraziano in modo speciale i Pastori della
Chiesa Nazionale del Cantone di
Vaud e incaricano il Pastore Vi.»inand di rendersi inierprete dei sentimenti di tutta la Chiesa Valdese
presso le Autorità ecclesiasliehe del
suo Cantone. Un caldo applauso saluta la presenza nel Sinodo del Past.
ginevrino Jean Marc Buscailet, attualmente conduUore della comuni-ù di Angrogna Sene. Il Past. E. Eynard comunica che, .«u richiesta della Chiesa Missionaria del Belgio, la
Tavola invierà per alr.uui mesi a lavorare in quel paess il Past. L. Naso.
Problemi vari
Poche ma nutrite parole sono state
pronunziate suU’argomento della stampa. I giornali sono stati passati al vaglio della critica ed abbiamo il piacere di dire che « L’Eco delle Valli Valdesi )i ne è uscito, se non con gli onori del trionfo, almeno in assai buone
condizioni di salute- L’Assemblea ha
espresso la propria 'perplessità nei riguardi de (( La Luce » che, come dice
la controrelazione, a non è riuscita a
penetrare efficacemente nell’ambiente
colto e non è diventata neppure uno
strumento di evangelizzazione popolare ». Il Moderatore ha avuto nondimeno delle parole di simpatia e di incoraggiamento per i direttori i quali, alle
cure pastorali di due grandi comunità,
uniscono ancora la redazione di un setti,
manale.
I problemi gravi della stampa settimanale sono quelli della collaborazione (Fasi. E. Rocíen) e del finanzia
Stampa mento (Comm. d’esame). Il deficit dei
due giornali è grave, anche se è ovvio
che essi debbano costare alla Cassa
della Chiesa a causa della loro limitata tiratura. S’impone ¡’obbligo del risanamento finanziario, non soltanto
con l’aumento degli abbonati e del
prezzo di abbonamento, ma sopratutto
con una più oculata e seria azione amministrativa che, fino ad ora, ha lasciato a desiderare.
Finanze
Nel corso di una seduta a porte chiuse e prolungatasi quindi a porte aperte, il Cassiere della Tavola, Past. G.
Comba, al cui lavoro coscienzioso la
controrelazione rende omaggio, . ha
presentato al Sinodo la relazione amministrativa e finanziaria della Chiesa,
in modo chiaro ed esauriente.
Risulta che le chiese hanno corrisposto quel 25% d’aumento loro richesto e che, come dice la relazione
3
ii>
'Sm
-.5^
«Í
L'ECX) DBU/E VALLI %VALDESI
s
della Tavola, « mediante gli sforzi riuImU degli amici e deUe comunità si è
i¡potuto chiudere T anno amministrativo
'della Cassa cuito senza dej.cit ».
Ma. la mèta deU’autosutticienza è an^l a Den lontana e troppo grande è anl'-^ra l'aiuto degli amici su cui bisogna
i^tfr conto per provvedere alle spese
y"generali delTOpera e adeguare gn as^
*É^gni negli operai dipenaemi aiTattuacosto aeila vita, t-er cui c'è da speziare che non siano vani gli appelli di
il/quanti hanno pailato in Sinodo per
^-.’-convincere le coscienze aa elevare ii
'7-, favello troppo basso oelle attuai! conF^iribuzioni ed a creare nei Conc.stori
aei Comitati di laici cne sappiano fare
un opera persuasiva in vista d. aggan‘ ^lare maggiormente le contribuzioni ai
.‘proventi (ing, G, Giraraet) ovvero per
^ ribadire il concetto che b.sogna fare
' appello allo spirito del dovere e delia
• /munzia, ricordando che nel sacriricio
del cristiano è incluso anche ii denaro
'.• {Fast. A. Miscia) ovvero ancora per
simpatizzare con le difficoltà di quanti
I’ sono all 'opera senza avere veramente
^,1 mezzi necessari per vivere (Aloderu-y tore)
Un o. d. g. conclude la discussione
è suona cosi :
y’ u 11 Hwìiudo, confida andò che la
quest IO ae finanziaria è la questicme
->« stessa della propagazione deWEvanmette sulla coscienza di tutti t
-■¿.^.ycddesi vi dov&'e urgente ed i/rnproru'Mgabvle di adeguare ultervormente le
j" contribuzioni al costo attuale della
vita e alle esigenze dell’Opera, corne
della r icono
espressione necessaria
scenza verso la nostra Chiesa e secondilo le mète indicate daila Tavola ».
Seguendo il consiglio deila Tavola e
della Commissione d’esame di dare
i d’ora innanzi alia Settimana di Rinun¿-/zia uno scopo ben determinato a favoi re di questa o di quell’opera di urgente necessità, il Sinodo vota l’o. d. g.
seguente :
, « ¿1 Smodo decide d/i dare un conC tenuto concreto alla Settimana di Rimmzia; e pertanto pen Varino 1949-50
- - invita la Tavola a devolvere a favore
h^del costruendo Tempio di Milwno il
gettito delle contribuzioni offerte dalla Chiesa a mezzo deMa Settimana di
j; Rinunzia ».
Chiesa e Stato
L’argomento è importante e non
poteva attrarre rattenzione del Sinodo, tanto più che la Gonunissione
plenipotenziaria di cinque membri,
presiediuta dal Moderatore, per le
trattative con lo Stato Italiano, presentava in una sua documentata rtlazìoue a stampa i risultati dei suoi
lavori e le sue proposte.
Su questo argomento, il primo o4 ralòre è stato S, E. Vavv. Mario Piacentini il quale Ira pronunziato parole commoventi, con accento profetico sul significato della libertà religiosa e sulla difesa degli interessi
' delle minoranze cvangelicLe nello
Stato. « Vi sono, egli ha detto, nel
Sinodo dei cuori idealmente uniti al
mesmggia di Savonm-olai nessuna ideologia. se nm. la popola di Cristo
0 del Tangehi può creare la vera lioertù ».
Poi la discn^ione s| è limitala ali'opportunità o no dj creare un ufficio legale o meglio un organismo
.ecnico a difesa della liijertà religiosa sui piano giuridiicp e istituzionale
e per f’espletameuto delle mimerose
pratiche legali di cui la Tavola Valdese deve occuparsi, làle innovazione, fortemente appoggiata dalTav.
V. Piacentini e accolta, in linea di
maasima, dalla Conouissioue d esame in un limpido e ricco capitolo
nella controrelazione, non ha trovalo nell’Assemblea Sinodale unanime
approvazione. E’ stata auspicala da
alcuni (Prof, B. iievel e O. Miegge)
come strumento di evangelizzazione
oltre che di efiicacia tecnica, da altri è stata considerata come fonte di
interferenze col Consiglio Federale
delle Chiese (Past. A. Hibet e E.
Boston), a causa dei suo duplice carattere di ufficio tecnica per le pratiche legali della Tavola e di organismo per la difesa della libertà religiosa sul piano intemazionale. A pojo a poco la proposta ha assunto una
consistenza minore e s’è concretata
nel seguente o. d. g. :
« Il Sinodo invita la Tavola ad assumere un consulente legale per Ve.
sphetamento di tutte le pratiche, in
lyarticolare di quelle connesse alla difesa della libertà religiosa ».
Contemporaneamente, in un altro
j. d. g.:
« Sinodo conferma la Commissione per le trattative con lo Stato
Italiano e il suo mandato in base alVart. 34 degli Atti del Sinodo 1948,
con l’impegno di riferire al prossimo
Sinodo ».
Stabili
La voce « stabili » va prendendo
col volgere degli anni importanza
maggiore. Ma il Sinodo non s’è preoccupato molto delle somme ingenti
che occorrono per la costruzione e
per la manutenzione degli stabili e
si è fermato a discutere di altri aspetti del problema, quali l’opportunità
di istituire alle dipendenze dteU’ufticio della Tavola un servizio tecnico
per coordinare e facilitare lo svolgimento delle pratiche edilizie ed eviiare anche dispendi finanziari {Ing
Rawizzini a nome della Comm. d’esame), i numerosi e disinteressati
servizi prestati airAmministrazione
da alcuni nostri fratelli laici competenti, il progetto del futuro teuipio
di Milano {Aifv. Bertolè), la richiesta
dei delegali di Reggio Calabria per
la costruzione del loro Tempio.
Non è stato dimenticato il sacrificio
degli evangelici di Chivasso e di Torino. A questo proposito, con un o.
d. g.:
u 11 Sinodo plaude all'iniziativa
presa da. adcimi laÀei di Tarino per
risolvere il prdbl&ma della costruzione degli stabili per Oso culto e U incoraggia a proseguire nella loro ini.
ziativa »
I’.if
I*
ÀlH conclusivi
' Un’apposita Commissione aveva pre" - sentalo un’interessante relazione sui
Ministeri femminili, ma la relazione
stessa non ha potuto essere studiata
per mancanza di tempo, per quanto la
durata del Sinodo fosse stata prolun' gaia di due giorni. Si èt- però delineata
Una spiccata tendenza ad andare a fon’ do in quella questione ed a porre il
problema dinanzi alla coscienza della
Chiesa. Pertanto il Sinodo invita la
Tavola a diffondere nelle comunità la
.. relazione sui ministeri femminili e a
promuoverne lo studio nelle Assemblee
;, di Chiesa e nelle Conferenze Distret”tuali.
modifiche ad articoli di regolamento e
respinge la richiesta fatta di elevare
ad anni 40 il limite di anzianità per
gli operai della Criesa.
Inoltre « H Sinodo dà mandato al.
la Tavola di nominare una CommÀs.Itone che studi il problema della diatpora e ne presenti unpt relazione al
prossimo Sinodo ».
Conformemente al desiderio esipres. 80 dalla Commissione d’esame, la Tainvola è invitata ad organizzare la « Gior.
-A nata della Fraternità Valdese » che do* vrebbe ogni anno idealmente unire in
'' Una particolare occasione la famiglia
>if.valdese sparsa in Italia e nel mondo.
Infine « il Sinodo, avvertita la ne.
cessità di snellire e di riordinare lo
svolgimento dei lavori sinodali, dà
rnand.mto alla Commiissione d’esame di
lìulhcare, d’imtesa coila Tavola, alVinizio delle sedute sinodali, quali
sono gli argomenti della relazione o.
stamipa che debbono essere esamÀnati
dettagliatamente, dal Sinodo a prefe.
rema dii quelli di minore momento
sui quali deve ritenersi sufficiente l’esam.e fattone dalla contro relazione ».
La prossima sessione sinodale si aprirà a Dio piacendo la domenica precedente l’ultimo venerdì Agosto con
un culto presieduto dal Prof. Ernesto
Comba, supplente il Past. O. Peyronel.
Ed eccoci alle
Elezioni
Su proposta della Commissione dei
|r, Regolamenti il Sinodo approva alcune
La nuova Tavola per Vaano eccLesiasticQ in corso è stata cosi formata :
Moderatore: "Past. Guglielmo del
Pesco,
Vice Mod. : Past. Achille Deodgio,
Memhrit Past. Alberto Ribet,
» Pietro Valdo Pamascia
» Alberto Ricca
Prof. Gino CostMiel
Doti. Giorgio' Peyrot
A membri del Consiglio della Facoltà di Teologia sono risultasti eletti il Post. Mariana Moreschini e il
ìioft. Giorgio Peyrot.
A- membro della CIOV il Past.
Paolo Marmdu.
Atto finale
Come ogni anno, così anche quesVanno i lavori siaiodidi si sono chiusi ooTt un culto di S. Cena nel Tempio di Torre Pellice. Quest’anno pe'} il culto coaolusiva è stato anche
:n culto di consaormiime. al Santo
Ministero del Sig. Ludwig Pewilz,
già preseaiMosi alcune sere prima al
Corpo Pmtoral& per sostenere l’esame di fede e ora al servizio di una
Società Missionaria di Baltimora,
negli Stati Uniti.
QuelTmto è stato per tutti un solerme richiamo al ricordo delle
vftoaziome rieemta òd alla réspoasabilità del ministero cristiano là
dove Iddio à chiama- Noi Sinodo ' *
là Chiesa ci appare con i suoi successi e le SUB sconfitte, con le sue gfOr
ve e le sue lacrime, con le sue speranze ed i suoi tormentie noi pure
ci riveliamo con l’amda della fede ed
il peso delle nostre infedeltà, con la
sincera invocazione dello. Spirito di
Dio e eoa la" fiducia nello urrane,
talvolta molte terrene soluziorti. *
E’ necessario rientrare in sè stessi
e rvconsacrarsi a Dio.
Dio abbia pietà della nostra Chiesa, dei suoi operai e dei suoi fedeli,
la santifichi col soffio purificatore
dello Spirito Sauto,^ le conceda, di rimanere fedele alla vocazione ricevuta, nella preghiera, nell’azione, nella costante testimonianza,
E benedica Egli i lavori di questa
sessione sinodale, volgeojdo ella Sua
gloria quanto abbiamo avuta in animo di i/bre, per amore di Lui e della
Chiesa che insieme con noi confessa
« esser Cristo il Salvator ».
I Ermanno Rosfan
NOTERELLE
in margine al Sinodo
Ecco un altro Sinodo passato. Passato presto non ostante, la sua eccezionale lunghezza, 1 giorni sembrano in¡.erminabiU a causa della stanqhezza
che si va accumulando, ma quando poi
tutto è finito viene spontaneo d dirsi
Il di già? »
GU amici l’uno dopo l’altro ripartono e quei pochi che rimangono sembrano quasi sperduti su. e giù per Torre 0 sul deserto piazzale della Casa
Valdese.
Qualche noterella marginale? Eccone dicane cosi alla rinfusa come si presentano alla mente nel riandare alle
varie impressioni dei giorni trascorsi.
Innanzi tutto uno sguardo alle gallerie del pubblico. Sono state quasi
sempre affollate. Parecchie persone
hanno « smodato » con: una fedeltà esemplare, da mane a sera sorbendosi
senza interruzione le discussioni più
interessanti e quelle meno- Tra costoro parecchi giovani àvidi di prendere
contatto con tutti i problemi della Chiesa e di farsi un’idea su ogni cosa che
si dicesse. Un delegato inglese affermava d’avere tratto una delle più favorevoli impressioni sinodali proprio
da questa partecipazione attenta di
tanta gioventù.
A qualcuno danno noia le Signore
che sferruzzano, mentre con l’orecchio
leso seguono le discussioni... a me invece piacciono.,, a condizione che si
tengano per sè in goileria i ferri di maglia..- Trovo anzi che quel tranquillo
e savio sferruzzare dona un’aria « di
famiglia » all’ambiente, comunque lo
raccomanderei vivamente a coloro che,
non sapendo far nulla di più utile con
le loro mani, le adoprano spesso per
intempestivi applausi non rcercati dagli oratori.
cornare ogni anno su questioni già a
lungo dibattute in molti sinodi, per rimettere in discussione a nuovo, senza
preavviso, i prìtmpi cardine della sua
organizzazione stessa. E' vero che la
nostra organizzazione vuole essere eiastica e dinamica, ma che proprio ogm anno, a secondo del vento che spira, si debbano rimettere in discussione
e risolvere in modo diverso i principii
acquisita per tradizionale esperienza e
forterrtente ancorati nel carattere biblico della nostra organizzazione ecclesiastica potrebbe esser segno d'inesperienza e leggerezza piuttosto che di
dinam.'smo
Ma per non entrare in merito alla
quislione stessa vorrei accennare ad
un'altra seduta che ha soddisfatto. In-endo quella nella quale si è trattato
del problema dei n^porti tra Chiesa e
Stato. Ho l'impressione che ormai su
questo punto la nostra Chiesa sia giun- .
ta ad una visione chiara, realistica e
nello stesso tempo ben sicura dei suoi
principi essenziali. Abbiamo trovato la
rotta da seguire, non c'è che da augurarsi che coloro che reggono il nostro
timone la seguano fino in fondo.
Mi accorgo però che non posso seguire così tutte te discussioni intorno
alle quali il mio giudizio potrebbe risultare troppo soggettivo. Passo rapidamente ad alcune osservazioni di carattere generale.
Mi piace rilevare innanzi tutto come
la partecipazione dei delagati laici alle
discussioni sia sempre più notevole e
fattiva. Abbiamo anche avuto quest’anno non pochi interventi di delegate e
sempre molto opportuni.
La seduta più bella è stata, a mio
avviso, quella sulla evangelizzazione.
Vi si son dette molte parole, ma assieme alle parole molte cose e cose ed ficanti, costruttive. Sarebbe bello ed utile che alcune di quelle cose fossero
portate a conoscenza delle nostre Comunità nelle quali la consapevolezza
del dovere missionario che impegni la
Chiesa tutta va facendosi strada e sembra penetrare in profondtà. Mi auguro che le nostre Chiese dall’Alpi alla
Sicilia abbiano eco delle cose dette in
quella seduta e sentano sempre più che
la evangelizzazione non è solo opera
di conferenze, opuscoli, prediche, ma
è impegno delle Comunità tutte che
sono chiamate a offrire al mondo lo
spettacolo di una vita vissuta nella luce del messaggio evangelico.
I delegati laici sono tanto più apprezzabili quando parlano in Sinodo in
quanto, alcuni di essi almeno, hanno
lo svantaggio dii non venirvi regolarmente ogni anno, come invece fanno
i pastori, e di non essere quindi sempre al corrente dei precedenti di alcune quistioni. Ciò si nota tanto più chiaramente in coloro che partecipano per
la prima volta alle sedute smodali- A
questo proposito, non per scoraggiarli,
ma con l’intento di rendere i loro interventi sempre più utili e tempestivi,
non sarebbe forse il caso di consigliarli di rileggersi in precedenza i resoconti dei sinodi'degli ultimi anni?
C’è poi un’altra quistione non me
Non tutte le sedute sono state evidentemente dello stesso tono e della
medesima elevatezza. Ce n’è stata una
ad esempio, quella nella quale si è tornati per l’ennesima volta sul problema
del dir tto delle Comunità di eleggere
i loro pastori, che,, qualunque opinione
si possa avere del problema, è certo
stata d'ispirazione assai discutibile. Una Chiesa non dovrebbe a m’o avviso
COMUNICATO
La primo Domenica di
ottobre (2 ottobre) oltre ad
essere lo Domenica dello
COMUNIONE UNIVERSALE,
sorà do quest'anno, anche
la DOMENICA ECUMENICA
Il Moderatore della Chiate Valdese
G. DEL PESCO
no interessante: il delegato laeo è in
Sinodo il rappresentante, non del suo
pensiero personale, ma di quello della
Comunità o della Conferenza che lo
hanno delegato. ;/
Quale certezza può egli avere di interpretare ¡’opinione di coloro che
rappresenta su quistioni che vengon
poste improvvisamente sul tappéto
senza che te Assemblee di Chiesa o le
Conferenze Distrettuali le abbiano prima delibate ?
Non sarebbe forse bene che te quistioni di magghr momento giungessero al Sinodo come a suprema istanza
dopo essere passate al vaglio dell’esame delle Comunità e delle Conferenze
regionali ?
Il Sinodo perde spesso molto tempo a discutere quistioni di scarso valore 0 di importanza locale che avrebbero dovuto e potuto essere già risolte
in altra sede o edmeno fungere a processo istruttorio terminato per un rapido d battito in vista della sanzione suprema.
Ogni tanto poi si parla di regolamenti e naturalmente per mutarli. Questa è veramente una malattia dei nostri Sinodi. E’ vero che il desiderio
d: mutare viene spesso dalla necessità
di correggere errori, colmare lacune, evitare ostacoli ecc... Ma, diciamo il vero, questi bénedetti regolamenti più
li si muta più ^sognerebbe mutarli...
perchè il più delle volte certi articoli
sono fatti 0 disfatti su misura di casi
personali.
Un pastore non si vuol muovere dal
suo posto... si cambia un articolo, un
altro trasloca troppo presto si cambia
un altro articolo, questo va in pensione
si toglie un articolo, quello è o non è
rieletto si cambia un altro articolo ancora, qualche Chiesa ha fatto Cattivo
uso della sua autonomia o ne ha fatto
uso in modo diverso dall'opinione di
alcuni si cambia di nuovo un arti colo...
Non c'è Sinodo in cui non si cambi
qualcosa nei regolamenti-., è davvero
un po’ troppo! A parte il fatto che chi
possiede in casa il libro dei regolamenti
non è mai sicuro se sono quelli di ieri o
quelli di oggi, sarebbe necessario che
una certa stabilità fosse assicurata almeno nelle grandi linee. B sarebbe
anche augurabile che ognuno dei partecipanti al Sinodo conoscesse statuto e
regolamenti e si convincesse che non
è cambiando questo o quell’articolo
che si muteranno certe situazioni morali e spirituali.
Con questo non voglio di'e che i nostri regolamenti non abbiano bisogno
d’essere riveduti, càleggeriti, resi più
ampi e comprensivi... voglio solo affermare che una seduta sinodale non
è il luogo più adatto per un lavoro che
richiede lungo esame e ponderata attenzione, nonché una competenza che
ben pochi possono avere e tanto meno
farsi lì per lì nel corso di un dibattito.
L’ulUmo atto del Sinodo è stato il
Culto con Camunvne che ha raccolto
attorno alla mensa del Signore circa
trecento partecipanti. E’ stata un’ora
benedetta, che ha fatto del bene a tutti
e che ci ha ricordato che il vero pana
che nutre Ut Chiesa è quello che viene
dall’Alto.
Si hanno e si esprimono opin oni contrastanti, ma quando alla fine il Signore della Chiesa ci offre il « Suo
pane » si ha e si esprime una sola fede,
una sola speranza, un an co amore.
Questa è la bellezza e l’unità sostanziale della nostra Chiesa, questo è il
segno della grande bontà del Signore
al di sopra delle nostre vedute sempre,
parziali e quindi sempre imperfette
Malgrado le nostre opinioni diverse
il Signore ci ricorda che siamo d’m
sol cuore nello spezzare il pane, segno
visibile del Suo invisibile amore.
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L’esperimento di un Sinodo più. lun~\ pangeUci ’isolati,’’due griputi speranze
go ha consentito di avere quest’anno per Lopera nostra.
I.'«i:i.ar1i,.
due 'serede speciali consacrate all’opera di evangelizzazione^ anziché ■ una sola com'era consuetudine. Esse hanno
avuto’luogo sabato 3 settembre nel
Tempio di Torre Pellice e domenica 4
settembre nel Tempio di Lusèrna San
Giovanni, wi./ ’■#'-’;>;V
. Buono il (incorso del pubblico e buone le collette consacrate alle Scuole Evangeliche di Riesi e all’erigendo Tempio di Chivasso. .
La prima riunione, presieduta-dal
Presidente del Sinodo Doti. Enrico
Tron, ci diede occasione di udire il messaggio di un giovane Pastore della
Chiesa Missionaria Belga. .>
Dopo aver parlato della situaziont,
della Chiesa Evangelica nel Belgio, il
gradito ospite .‘richiamò l’attenzione
dell'Assemblea su alcuni problemi che
la travaglumo attualmente, e in modo
particolare sul problema dei lavorator.
stranieri, fra i quali numerosissimi gli
italiani. Egli espresse il Vivissimo rallegramento suo e della sua Chiesa per
la notizia che il Pastore Liborio Naso
sarà inviato prossimamente dalla Tavola nel Belgio per collaborare nell’opera di evangelizzazione fra quei nostri
connazionali, formulando l’augurio di
contatti più frequenti e di vincoli sempre più saldi fra la Chiesa Evangelica
Belga e quella Valdese.
Segui 4 Pastore Guido Mathieu della Chiesa di Palermo. Egli mise in luce
i contrasti che caratterizzano la terra t
la gente di Sicdia e che ne fanno un campo ricco di promesse nei riguardi del
Regno di Dio- La Sicilia è, dopo il Piemonte, la regione d'Italia dove vi è il
maggior numero dt evangelici. Lo spazio non ci consente, di riferire i numerosi episodi edificanti e commoventi
che il Pastore Mathieu incluse nel suo
dire. Ci limitiamo a ricordare le notizie
oltremodo incoraggivdi intorno alla viverne Comunità di Paiermo e la conclusione affermante che, come la Sicilia
fu la pedana di lancio da cui partirono
le aramate di liberazione della ruìstra
Patria, così essa è oggi ancora la pedana di lancitTper Tevangelizzazione dell’Italia.
Il Pastore Carlo Gay della Chiesa di
Firenze, Via Manzoni, ci portò in seguito notizie dell’opera in Toscana e
particolarmente in Fo'erue. Qui il terreno è più duro alla penetrazione delTEvangelo. E' stato così nel passato, e
gli esiliati di Siena e di Lucca a motivo
dell'Evangelo ne fanno fede. Ancora
oggi il popolo fiorentino è scettico, calmo, equilibrato e nondimeno U ricordo
di Savonarola è quanto mai vivo ed è
profondo il senso di nostalgia per la riforma soffocata nel suo nascere. La potenza dell'Evangelo non potrà mancare
di trionfare sulle resistenze attuali dellambiente.
Da Firenze siamo p.ortati a Milano,
la grande città industriale, dove la Comunità Valdese, costituita da settecento
comunicanti è affiancata da non meno
di trecento aderenti e simpatizzanti. Il
Pastore Tron ci parla delle vicende del
Tempio di Milano, della generosità dei
membri della Comunità, delle straordinarie opportunità di testimonanza
che gl. sono quotidianamente offerte e
della gioia commovente dei nuovi convertili che hanno trovato la via della
vita. ,
I quattro messaggi, seguiti con estrema attenzione dal pubblico, ci hanno^
presentato un quadro suggestivo dell’opera che si compie in ambienti così diversi in vista di quel Regno verso il
quale è tesa la speranza degli uominiLa colletta della serata fa consacrata
alle Scuole Valdesi di R esi.
La seconda riunione fu presieduta
dal Pastore Alberto Ribet nel Tempia
di Luserna San Giovanni.
Il primo oratore, Pastore Roberto
Comba della Chiesa di Roma, Piazza
Cavour, esordisce con lo stabilire che
non c’è frattura fra i Valdesi delle Valli e l’opera di evangelizzazione. La Chiesa Valdese è la voce secolare che parla
al popolo taliano.
Estremamente interessanti le notizie
riferentis- ai due nuovi gruppi delia diaspora romana -, Il gruppo di CoUeferro,
composto di operai e quello di Cassino,
composto dì agricoltori. Due nuove Comunità sorte per la testimonianza d e
II secondo oratore, Pastore jRino Baltna ’deKa Comunità di Torino,'ci descri've con vivacità come nasce e si sviluppa una Comunità Evangelica. La testimonianza evangelica che all’inizio fu
data nelle strade e nelle piazze, fu resa
successivamente nelle Biblioteche, all’epoca del Rinascimento; nel 600 e
nel 700 nei laboratori scientifici; nel
'800 nelle case private e nei salotti; nel
nostro secolo è resa nell’officina.
Dopo lina desèrizione dell’ambiente
e dei mezzi della testimonianza, il Pastore Balma a parla della formazione
dei predicatori laici, attraversa l’opera
dei quali è statp possibile la costituzione dei nuovi gruppi del Piemonte. Le
vicende che condussero alla costituzione del gruppo di Chivasso, impegnato
ora nella costruzione di un locale di culto, commossero profondamente l’assemblea, e su proposta del Pastore Ribet,
la colletta della serata fu consacrala a
quell’opera, in segno di simpatia e di
solidarietà con quei fratelli.
Il Pasto-re Ribet chiuse la serata coti
un vibrante appello
Per testimonianze udite, possiamo affermare che il pubblico ha vivamente
apprezzato queste riunioni che lo hanno messo a così diretto contatto con
l'opera della nostra Chiesa, dandogli la
netta sensazione che l'opera non è stagnante, ma prosegue instancabile e con
successo, col suggello della grazia di
Colui che si compiace di operare le opere sue potenti attraverso la nostra
debolezza. a. d.
Domenioa 11 otwr. nel corso del no.
stro culto nel Tearpio'è stato preeen.
tato al-.battesim» il bambino liicco
Adelchi di Giuìdo e Buffa- Maddalena
((Jarsinera). .•
^ La grazia, del Signore oircon'di ed
'acìcoimpagni.. sempre il bambino ed i
suoi genitori. , e a
ANGßOONA - Capoluogo
Sabato 3 sett. nel Tempio del Capoluogo è stata invocata la benedizione
di Dir. sul matrimonio di Piston En~
rico (Naizerot) e Menusan Lady (Bodarsac). Serva questa famiglia il Signore ! c. a.
Dono dello studi Gay Bruno di Arturo L. 2000 (in -uiemoria della Sig.ra
Balmc Coucourde Adelina).
COMUNICATO
Venerdì 9 corrente abbiamo deposto
nel cimitero del Capoluogo la spoglia
mortale della nostra sorella Bertalot
Maria vedova Bertin epentasi in frazione Vemè alla tarda età di anni 83.
Alle figlie ©d ai parenti ridiciamo
la nostra viva simpatia cristiana invocando su loro le consolazioni del Signore.
Prangins 1949
Je suis retourné cette année à
Prangins à l’occasion du 260.me ©H'
niversaire du départ de Arnaud e de
es 900 héros pour retourner à leurs
vallées natales d’Italie. Celte fête est
toujours belle et émouvante. Le dimanche 14 août, vers 11 heures, de
nombreux vaudois d’Iiaiie qui habitent la Suisse, entourés par plusieurs amis genevois et vaudois de
Vand, se sont retrouvés rès du petit monument à quelques pas du lac.
Un’agréable surprise: ulus de cinquante membres de la paroisse du Pomaret, en pèlerinage à Genève, étaient présents, guidés par leur ancien pasteur Mr. Mathieu et leur pas.
leur actuel Mr. Marauda.
C’est vis-à-vis du monument, garni de belles fleurs offertes par la municipalité de Promenllioux, que se
déroule la cérémonie, culte est
présidé par Mr. Marauda qui dirige,
avec M.lle Grill, les beaux choeurs
patriotiques vaudois dont ii'-us avons
singulièrement joui. Mr. Mathieu
souligne par up’édifiaute méditation
biblique le secret de la force des Vaudois qui, en 1689, se sont embarqués
à Prangins, et le secret de la force de
out croyant: c Au ceiuamencement
Dieu... »: Dieu à la picm’ère place
'ans la pensée et dans l’action du
chrKitien,
Tandisqtie la blæ souine et fait
flotter les deux drapeaux placés de
chaque côté du monument (celui de
l’association vaudoise de -[venève, et
celui bleu avec le chandelier et les
sept étoiles d’or mie nos amis ont
por’é avec eux d’Italicv, soleil
Frumento e fragole
dalla Svizzere "
Scuola d'Agricoltura
DEI MONNET
/
i.
SAN germano CHIÔONE
So-ao stati celebrati i seguenti Bat.
tesimi-, iì 7 agosto: Bounous Alùui -di
Dirto'e di Bounous Oelestina, dei Baimas ; Bounous GioMCwrLo dj Bartolomeo tì di Bounous ' Fxi-da, di Villa.
L’il Settembre; Qbiedero Lina e Aldo
di Carlo e di Ralmàs E-lena, di Villa.
Il iSignore sia largo di banedizio’ni
a questi fanciulli © alle loro famiglie.
Il 10 settembre Avondet Enrico di
Eosbel e Bounous. Giuseppina della
'Cómbina haiimo celebrato nel nostro
tempio, il loro matrimonio.
■Ohe Gtesù sia ospite costante di q-uesto nuovo focolare.
Scuola Latina
Gli esami di ammistione, promozione e licenza avranno inizio il 26 settembre (»rrente alle ore 8,30. A partire da tale data sano aperte le iscrizioni alle tre classi legalmente riconosciute. fi
(La Presidenza
Dovendomi recare nel Belgio per
portare il messaggio evangelico agli operai italiani che risiedono colà- prego
le famiglie evangeliche che hanno dei
familiari o amici ai mandarmene l’indirizzo presso il Pastore Elio Eynard, via
Pio V, n. 15 — Torino.
IL Pastore Liborio Naso
E' imminente l'arrivo di un certo
quantitativo dj piànte di fragole'dal
• j.- A.S*.'
la Svizzera. E’ urgente prenotarsi in
dioaindo làT’iquantità desiderata.
^ • A *
Sia per j nuovi'ohe pei i,vecchi coltivatori consigliamo prepararé già il
terrerio letamando e possibilmente
ooncimando con concimi chimici come
da istruzio-ni distribuite a suo tempo
e che potranno essere richieste al sottoscritto *
' Da molto tempo si era consideratíJ«:.
^ . ■ i
la nscessità di fondare un istituto
gricolo popolare e prat'co che pro'mivi^'
vesse il progresso dell’agricoltura neU^^.|
Valli Valdesi.' Possiamo ora annunziare
A
ohe il progetto sta realizzandosi nei>^
l’istituzione d’una Scuola d’agricoItii:i;à
con annesso podere modello, scuolì
Abbiamo avuto la gioia spirituale
di itdiie in queste ultime domeniohe
l’Evangelo predicato dai Sigg. Guido
Mathieu, Alberto Ricciardi, G, E.
Castiglione, ciré ringraziamo vivamente. 'S
Per la Domenica 25 corr. è organizzata ima gita a Braly per la visita di
Agape, .onde permettere a tutti j parrocchiani di corioBoere questa bella iniziativa della giovenitìi valdese. Iscriversi entro giovedì 22 corr.
■Saremmo grati ai coltivatori ohe
hanno avuto piantine l’anno scorso di
tenerci informati dei risultati avuti
nel primo anno di coltivazione. Abbiamo disponibile qualche oblio di fru.
mento Mont Oalm© 246 gentilmente
offertoci dalla Station Fédérale d’essais et contrôle de semenoes di Mon-t
Çialme Lausanne. Il 245 è un frumento molto adatto per la montagna e collina può coltivarsi fino a metri 1400.
Vorremmo suddivilerlo fra due o tre
agricoltori dell© due Valli. Pensiamo
che l’introduzione dj queste qualità
può risolvere molti problemi dell’alimeritazione nelle nostre montagne. Il
seme è a disposizione degli agricolto'.
ri disposti a coltivarlo fra i 1000 e i
1400 metri.
Se su queste montagne vogliamo resistere, bisogna perfezionare le nostre
colture u mettersi in condizione di
trarne i massimi redditi. In altra parte del giornale si parla della Scuola
Agraria ohe sarà un potente mezzo di
perfezionamento e di progresso non
solamente materiale ma anche spirituale per le nostre popolazioni agricole. M. Gherardi
d’economia domestica, caseificio ecc-?
la quale sarà posta nella villa e
podere dei Monnet, di proprietà dellgi^
famiglia Peyrot, in territorio di Luseri-S
na S. Giovanni, alle porte del borghi
di Torre Pellice. Essendo ormai perfeì^
zionati gli accordi coi proprietari e co'*
gli agricoltori affittuari, stanno per ini-t
ziarsi i necessari lavori di riparazione
e d’adattamento. Nel prossimo numero'-l
verranno pubblicati i particolari dellgj
nuova provvida Istituzione e le condiìl
zion' del suo funfcionamenfo. A. /l-J
7,e famiglie della Compianta
Maria Berlalot ved. Bertin'
Ringruzinno sentitamente i vicini
casa che le furono di aiuto nella mari
kift'ia, il pastore Signor Aime per g
■parole di conforto e tutti quanti
(■crnpagnarono all’ultima dimora lèr^
loro Cara mamma, nonna e hìsnonnal'tM
A tutti imperitura riconoscenza.
A] Vcniè — Aiigrogna 7 . S - 49
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perce l’ombre du feuillage et vient
rendre plus vives les couleurs du
beau costume national vaudois.
Nous entendons encore d’intéressantes allocutions de MM. Emile
Pasquet, président de ia Société mutuelle des Vaudois du Piémont, Jacques Picot, historien a Genève, qui
ont admirablement organisé cette fête, et MM. Charles Freundkr, pasteur
à Lausanne, secrétaire de l’Entr’aide romande des Eglises, et Paul
Balmer, ancien conseiller d’Etat genevois.
Après le pique-nique dans le parc
de Mr. Liechti, générensement mis
à disposition, un progiainme varié
se déroule dans l’après-midi.
La Chorale du Pomarct nous fait
entendre de nouveaux magnifiques
chants; les pasteurs MM. Marauda
et Mathieu parlent du tiuvail d’évangélisation en terre italienne; MM.
Pasquet et Von Greyerz, notaire à
Berne, nous adressent encore la parole.
Quelques chants... et puis, malheureusement, c’est l’heure du départ. On se salue et on se dorme rendez-vous à l’année prochaine. Nos
amis du Pomaret qui ont si bien
contribué à la réussite de rette belle
fête, partent à la hâte pour Nyon,
et de là ils reprendront le bateau
pour Genève.
On repense volontiers à tout ce
que l’on a vu et entendu au cours
de cette journée: une belle journée.
Que Dieu en bénisse le souvenir!
Marcel N.
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