1
Prezzo !<• ÌO
■' >
‘ Anio LXXVI . N. 13
- TQRRK PELLICl* 4 Ajwile 1947
DELLE
SETTIMANALE DELLA
LA POTENZA
della sua risurrezione
Ricordati di Gesù Cristo
risorto d'infra i morti.
,v
Spett. Società Studi VaWesd rimoteo 2: 8)
Á TORRE PELLICE
CHIESA VALDESE
La divinai .jmtenza delld* risurrezione si affermò negli incontri successivi che Gesù risuscitato ebbe —
secondo la narrazione evangelica -con tre persone le quali si trovarono diascunu in uno stato d’animo
particolare : Maria Maddalena, Toma, Simon Pietro.
■t AlTatba di Pasqua, MARIA DI
MAùDALA piange presso al sepoicio vuoto. Che cerca dunque':' .’Son
pili che un povero corpo esangue,
niisteriosamente sparito. E se lo avesse trovato, le lacrime non avrebbero cessato di rigarle il volto, anche fasciando e imbalsamando il
suo spento Signore, là nella cavità
oscura; perchè il suo era il pianto
delld disperazione che si piange
quando tutto è finito.
Ma improvvisamente una figura te
è vicino ed una voce — la sua voce!
— la fa trasalire: - ¡Viaria! - E’ Lui,
vivo!
Nessuno potrà mai dire che rivoluzione sconvolse quel cuore nè immaginare il fremito di quello che fu
forse un grido o forse un soffio: Maestro mio! - Ella non seppe articolare altro: Probabilmente continuava a piangere, nifi era un pianto
nuovo. Chi non sa che si piange duche di gioia?
Ecco il primo incontro, durante il
quale un dolore dei più strazianti
svanisce di colpo alla luminosa apparizione del Risorto. C’è in esso qualche costi di simbolico o di profetico:
Tombini delle sofferenze umane dissipate dalla luce della Risurrezione.
L’ombra delle sofferenze umane!
Iddio soltanto conosce le, sofferènze
delle sue creature quaggiù : le grandi
e le piccole prove; le grandi e le piccole delusioni ; Io spo-siino lacerante
delle grandi sventure e il sordo tormento {Ielle piccole spine che fanno
sanguinare l’animo a goccia d goccia. Ognuno dei miei lettori conosce
la sua propria sofferenza... Ebbene il
n\attino di Pasqua torna a ripeterci
che non esiste sofferenza la quale non
venga lenita dallp certezza ch’Egli è
il Vivente nei secoli dei secoli; che le
sue parole sono sempre vere; che le
sue promesse sono tutte vere. Egli vive! Tutto allora si trasforma e non si
piangono più, per nessuna ragione al
mondo, lacrimi di disperazione. Afflitti ancora, sì; ma, in virtù della
potenza detta sua risurrezione, rianimati altresì da un conforto che non
è terreno.
C’era una povera, anima che, il giorno di Pasqua, non poteva assolutamente credere e, per una lunga settimana, continuò a dubitare ostinatamente, tormentosamente.
TOMA, considerato di solito come
il tipo dello scettico razionalista, non
era jrer niènte un campione detta critica fredda e della miscredenza altezzosa. In lui non predominava la facoltà di ragionare calmamente, bensì
una grande impressionabilità, ed egli
era quindi proclive allo scoraggiamento, povero di energie réattive.
E’ facile pertanto immaginare lo stordimento di lui provato sul colle della crocefìssione ; rimase allibito, agghiacciato d’orrore. E poi fece la co
su peggiore che, dato il suo temperamento, ei potesse fare: cercò la solitudine, si appartò dai compagni. E'
così fu che Toma non ebbe, con Icàpo,
la vidone del Risuscitato. E quando
essi,, rintracciatolo, si affrettarono a
comunicargli la prodigiosa notizia, egti avrebbe voluto, ma tum jtoteva,
proprio non poteva credere.
Dubbio commovente e sincero di
cuore martoripto. Se fosse stato il
dubbio volgare detto scetticismo, Gesù non sarebbe ritornato. Ma ritornò,
invece, apposta per lui; e — potenza della risurrezione! — alla tormentosa incertezza è subentrato un sen.so
di sicurezza sereria e gioiosa.
Qui ancora c’è qualche cosa di simbolico o di profetico.
Nel giorno stesso di Pasqua, quanti sono agitati da dubbi! Ma, v’è dubbio e dubbio. Vi sono dubbi che si
ostentano come posa intellettuale, che
si accarezzano e si coltivano quaisi
fossero un prègio e un segno di superiorità; -essi non onorano l’uomo perchè spesso sono voluti e taloip anche
non del tutto sinceri. E vi sono dubbi che si nascondono come un lorniento morale, che avviliscono e si
curano come una malattia; essi onorano l’animo, perchè onesti e sinceri. Orbene, di questo genere di dubbi si disperde \ogni traccia, allorquando chi ne soffre nel suo intimo
sa mettersi risolutamente in presenza di Colui che è risorto.
Gli enigmi di questa vita terrend? I suoi -perchè - incomprensibili? Le sue contraddizioni sconcertanti? Le ìngiustizde e le infamie
cui assistiamo ed anche partecipiamo? Le scandalose inconseguenze
della cristianità? E, se alziamo lo
sgìffxrdo da questo grand di polvere, - l’enorme mister delVuniverso - ?... Ma sì, ma si Timo mi [farebbe dubitare! Ma, crolli pure tutto,
crolli l’universo! Il Cristo vive. Se
questa sola cosa io so, ho luce abbastanza, anche in tante tenebre; ho
pace abbastanza, ad onta di tanta
tempesta. Oh! la potenza della sua
risurrezione !
Il terzo incontro ebbe luogo con
SIMON PIETRO.
Si sa che avvenne, quel giorno
stesso, innanzi sera (Luca 24: 34);
ma dove? .Ma come? Che fu detto?
Nessuno lo sja. Rimase un segreto tra il discCitolo ed il divino Maestro. Ma che tale incontro dovesse
aver luogo era inevitabile. Pietro
si sentiva tanto colpevole! Anche se
non avesse rinnegato, ei sarebbe stato più degli altri- colpevole, perchè
\a chi più è stato dato sarà chiesto
di più. Non era stato il primo a
dichiarare la propria' fede? E non aveva ripetutamente fatto promesse,
certo sincere, di fedeltà? Ed ora,
non Solo era fuggito al pari degli 'altri, ma aveva, giurato di non conoscere affatto il suo Signore! In (piale
abisso era (hmque precipitato!
Ma Tincontro personide, senza testimoni, avviene quel giorno e, per
la potenza della risurrezione, l’infedeltà del colpevole è. cancellata: egli rinasce a novità di vita.
Può darsi che, per taluno fra i lettori di questa meditazione, una colpa speciale della vita passaci, prossima o remota che sia', si ridesti nel
"^CET IN TE^
la sua memoria a turbargli la serenità della Pasqua. Può darsi! E’ un
segreto tAu ciascuni) di noi e Dio.
Ma quello che bisogna oggi ‘fiafferinare è che ogni ricordo demoralizzante, ogni s(mtimento opprimente
di colpa scompare dèi tutto, quando
è avvenuto l’incontro personale della nostra coscienza col suo Redentore vivente.
La^nU'e, un ituarto incontro an
(Irebbe preso in considerazione.
Non con la Maddalena o con To
ma o con Pietro o con altre persone
della storia; ma l’incontro del risuscitato con te, che leggi queste
righe; con te, in questa settimarm
santa per la Passiorte del Salvatore.
Del qi{ale incontro nessuno saprà
nulla, ma che ti auguro sia fra le
tue più intime e sacro esperienze.
Senzsa quest’incontro dett’ainima
cól Sdfvatore vivente, che sarebbe
dunque la nostra effimera vita?
Piangere senza consolazione. Soffrirà senzia speranza. Peccare senza
perdono. Lottare senza vittoria. Morire senza risurrezione... Non sarebbe più una vita; sarebbe già un selcierò! Netta Pasqua di quest’anno
po,ssiamo noi tutti celebrare la nostra uscita dal sepolcro di ogni dolóre e di ogni dubbio e di ogni peccar
to, medUtnte la potenza della Sua
risurrezione!
Ernesto Comba
ERMANNO ROSTAN
ARTICOLO /ETTimO
Cosi, dopo una lunga battaglia oratoria ed una ancor jììù lunga discussione sui giornali, anche l’art.
7 della nuova Carta Costituzionale
Italiana è stato votato.
La democrazia íjáátiana, guidata
daH’Azione Cattolica e potenziata in
questa circostanza daIl’ap))orto interessato del comunismo, può far
suonare le campane e benedire
quanti sono apparsi sulla scena di
Montecitorio a difendere ed a corroborare col proprio voto e con quello del loro partito lo Stato confessionale italiano.
Non staremo a rifare la storia
della nascita e dell’evoluzione di
quest’articolo, ormai introdotto nella Costituzione graizit) aU’iblrida e
momentanea unione dei cattolici e
dei comunisti. Esso dice testualmente : « Lo Stato e la Chiesa
cattolica sono ciascuno net proprio
ordine indipendenti e sovrani. I toro rapporti sono regolati dai Patti
lateranemi. Qualsiasi modificazione dei Patiti bilateralmente accettati non rìchiede procedimento di revisione costituzionale o.
Un duplice errore
L’inserimento del Coneairdato nella
Costituzione costituisce un grave errore di carattere GIURIDICO, oltre
che MORALE.
E’ infatti giuridicamente errato
includere nella Costituzione un Trattato internazionale o un semplice
Concordato fra Stato e Chiesa per fare di questo Concordato un elemento stesso dello Statuto fondamentale
dello Stato. La Costituzione ha il dovere di esprimere con chiarezza i
principi direttivi della vita dei cittadini e dello Stato; non può permettere che l’indipendenza e la sovranità dello Stato vengano ad essere limitati da un patto bilaterale, sia pure con la Chiesa della maggioranza
degli italiani.
Ma è sopratulto nel campo inorale
che l’inserimento dell’alt. 7 nella
Carta Costituzionale si difaiostra errato ed offensivo della coscienza di
molti cittadini, credicnti o no, dentro e fuori della Chiesa cattolica.
I Patti Laleranensi, tutti lo sanno,
sono nati all’ombra del Vaticano e di
Palazzo Venezia, in pieno periodo
fascista. Lo spirito che li anima non
è lo spirito della vera, serena, fraterna libertà religiosa, rispettosa u
gualmente di tutti i culti e di tutte
le fedi; e non poteva esserlo, perchè
• 'iaè il fascismo nè la Chiesa cattolica
sono stati maestri di libertà; anzi,
quando le circostanze si sono mostrate favorevoli, fascismo e Vaticano si
sono uniti per dar vita ad un documento che sanzionasse i privilegi
della maggioranza a danno della minoranza.
Date le premesse, si comprende facilmente come, dopo la dichiarazione della confessionalità dello Stato,
ricalcata sul primo articolo dello
Statuto albertino, il Concordato
contenga non poche norme che suscitano conflitti e incompatibilità con
altre disposizioni deH’attuale progetto di Costituzione riguardanti la parità di diritti, la libertà di opinioni
religiose, l’uguaglianza dei cittadini,
ecc., ecc. Come conciliare queste
norme costituzionali con gli articoli
del Concordato riguardanti la jesi-'
zione di privilegio della Chiesa Cattolica a danno delle minoranze religiose ammesse nello Stato, ovvero la
istruzione religiosa confessiona l e
nelle .scuole di tutti i gradi, l’esclusione dagli uffici pubblici dei preti
spretati, anclie quando lasciano l’abito talare per un profondo e rispettabile motivo di coscienza'j ovvero
ancora con gli articoli del Codice
Penale tuttora vigente che sanzionami
diverso trattamento giuridico riservato a chi commette un reato contro lai religione d^lo Stato o contro i
culti ammessi?
Orbene, l’approvazione dell’articolo 7 del progetto costituzionale non
solo costituisce un errore di carattere giuridico; non solo affibbia in
eredità costituzionale al nuovo Stato
italiano dbgli accordi che il
fascismo, soltiaendosi a discussione
c controllo popolari, contrasse con
l’evidente intento di procacciarsi
l’appoggio della Chiesa e dei cattolici italiani; ma ¡yerpetua un’ingiustizia che fu sanzionata in tempi di
totalitarismo dogmatico e politico e
che i paesi civili del mondo, anche
quelli che sembrano essere più indietro del nostro, hanno dlefìnitivamente tolto dalle loro Costituzioni.
Due parole
al Sig. Togliatti...
Alcuni giorni or sono, in sede di
dibattito costituzionale, l’on. Togliatti pronunciava q»ieste parole; « Non
è vero che io abbia detto di essere
, favorevole all’inserimento del Concordato attraverso il richiamo nella
Costituzione. La verità è che’ io votìai
contro ad anche qui voteremo contro, nel modo con ewiì il problema è
stato posto; perchè attraverso a quel
richiamo così esplicito, ritorneremmo all’articolo primo dello Statuto...
Se voi volete farci ritornare
alla religione di Stato, ci
volete far ritornare effettivamente a
qualcosa che la nostra coscienza non
può accettare ». Poi, l’on. Togliatti disse anche che il partito comunista non ha alcun interèsse a turbare
la pace religiosa e cosi via. Ora, il
segretario del partito comunista è liberò di votare o di non votare; ma
noi gli vogliamo semplicemente chiedlere: è sull’interesse che si deve fondare la nuova Costituzione italiana,
sul macchiavellico e gesüitico motto :
<( il fine giustifica i rnezzi », oppure
su del principi di giustizia, di libertà, di dignità umana? Inoltre, questi
principi devono essere difesi contro tutte le manomissioni e le limitazioni di certe classi sociali oppure
possono diventare una vilel merce da
baratto, sulla guale si specula per
ottenere diei vantaggi, del resto, sempre problematici? In che cosa differiscono dal totalitarismo politico le
coscienze rigidamente asservite alla
disciplina del gruppo?.
...e ai democristiani
E ai democristiani, coerenti con le
loro idee fino alla fine, vogliamo anche dire una parola. Voi avete così
spesso affermato che, respingendo* i
Patti Lateranensi, si sarebbe spezzata la pace religiosa in Italia; avete
detto che ciò sarebbe stato un sacrilègio; avete minacciato mari e monti,
agitando lo spauracchio del risorgente anticlericalismo.
Ora, ricordatevi che la pace religiosa in Italia non c’è e non ci sarà
proprio perchè esistono i Patti Lateranensi sanzionati dalla Costituzione,
In un paese dove le minoranze religiose non sono poste su di un piede
di uguaglianza e di parità giuridica
e morale, non ci può essere vera pace religiosa. Le minoranze religiose
continuamente oppresse dalle leggi
e dai decreti, poste in una situazione
dii inferiorità e di quasi sorveglianza, non potranno fare altro che gridare contro l’ingiustizia è combattere
per la libertà.
Noi, evangelici italiani, siamo una
piccola minoranza e sappiamo bene
di quali leggi restrittive fosse la causa il principio della confessionalità
dello Stato. Sappiamo bene come i
gerarchi fascisti e le autorità ecclesiastiche si unissero nell’intralciare
la nostra opera di testimonianza in
Italia.
Ci rendiamo perfettamente conto
che l’Evangelo di Cristo deve esser
proclamato nella nostra patria, CON
O SENZA LIBERTA’; e se, come
afferma l’on. De Gasperi, lo spirito
cristiano deve diventare un lievito
nella nazione, ci proponiamo di portare l’Evangelo nelle Chiese e fuori
«ielle Chiese, perchè crediamo nella
potenza rinnovatrice del messaggio
cristiano. Quando il lievito del Vangelo sarà }>enetrato nella massa del
nostro popolo e ne avrà rieducato la
coscienza, la libertà religiosa sarà una realtà e il rispetto della felle di
lutti sarà uno dei frutti ¡nò belli
di questa libertà.
2
'
L'ECO D LIÉ VAai VALDESI
. ^
ì
-1
The Valdese News
«A live naws paper in a progressive town
^ Per chi non Io sapesse, questo è il
titolo del giornale dei nostri fratelli
di Valdese (Stati Uniti): £e notizie
di Valdese : « un giornale che vive in
una città che vuol progredire».
Abbiamo letto il, numero del 20
febbraio u. s. ; in mezzo alla facciata
campeggia lo stemma valdese, ai iati ci sono due dischi contenenti calze
e pane affettato: i due simboli delle
principali industrie cittadine. In alto
a destra si leggono queste parole r
« Aiutateci a fare di Valdese la città
più pulita del North Carolina».
E’ un giornale di stile americano,
s’intende; dovizia di titoli e di fotografie. E’ impressionante il fatto che
quasi in ogni articolo si possono notare nomi a noi tutti cari e conosciuti : a Valdesi che si fanno onore a
scuola»: Anita Gnigou, Elmo Pascal, Catherine Long. —■ «Lo signorino Elena F raziar è andata sposa
al sig. Cesare Pons». « Il signor John
Micol e la signora hanno trascorso
alcuni giorni a Valdese in occasione
del 17 febbraio» —■ «// signor •¡Federico Ribet è stato eletto presidente
del Fooihills Shrine Club». E così
via.
E’ stata creata a Valdese una specie di Società di studi Valdesi allo
scopo di raccogliere e di conservare
tutto ciò che si riferisce alla fondazione ed allo sviluppo della città.
La signora IL. P. Guigou è stata eletta presidente di questo Comitato
Il 99.mo anniversario della emancipazione è stato celebrato nei locali
della Chiesa Presbiteriana Valdese.
La signora L. P. Guigon pronunziò
il discorso d’occasione, parlando della stoiia del popolo valdese. Erano
presenti alla cena 275 commensali.
Il pastore J. A. Verreault innalzò
a Dio la preghiera in lingua francese. Dopo di che il signor Edoardo Pascal fece l’appello degli undici fondatori di Valdese: Giov. Micol, Gioscanni Pascal, Giov. Refourn, Frank
Pascal, A. F. Garrou, Henry F. Garrou, 4. Grill, L. P. Guigou, Maria
Pascal, Henry Mtírtinat e Alex GuiSou. ^
Come si vede, una bella nidiata di
forti valdesi della Valle «-soupato/
— nomi cari, bei nomi di Valdesi.
—• Carlo White cantò il « Salve, o
monti d’Israel» e Josephine Perron
düs^ qua poesia: « Il missionario
Valdese».
Il coro di ragazze della Chiesa
Presbiteriana, vestite in costume valdese, cantò: « Oh, mon pays», un
inno francese. Fra queste ragazze, vi
erano: Peuiline e Bernice Ribet, Imogene Pons, Margaret Garrou, Rosalba Pascal, Josephine Perrou, Doris Pons. Erano accompagnate al
pianoforte da Anita Guigou.
La cena fu preparata e servita dalle signore della Chiesa. Il cibo era
stato in gran parte offerto, cosicché
tutto l’incasso della vendita dei biglietti potè essere devoluto al Comitato di soccorso Valdesi d’Italia.
I tavoli erano decorati con i colori
d’Italia.
E noi vi diciamo grazie, cari fratelli d’oltre Oceano. Noi non meritiamo tanto e perciò siamo ancóra di
più sensibili al vostro affetto ed al
vostro ricordo. Speriamo di allacciare dei rapporti regolari con voi, così da sentire che alle Valli e fuori noi
formliamo una sola famiglia, uniim
nella fede evangelica e neWamore
fraterno.
We thank you most sincerely, diear
friend of Valdese, for, your sympathy and love. We shall send you our
• Kco (Mle Vain Valdesi -, hoping
to get fron you - The Valdes News
The newspaper wilt be a precious
link between us and we shall feel
that - in Christ - we are one family
and one Reart.
May God keep you in the faith
óf Christ, the Hepd of the Church
and our Saviour.
Ermanno Rosta n
IL
XVII FEBBRAIO
a Parigi
Selon la tradition datant désormais depuis de longues années, la
Colonie Vaudoise de Paris, s’est
réunie le dimanche 16 février chez
M.me Louis Appia, toujours accueillis par la grande affabilité proverbiale de la famille. On était 80. En
absence du fils ainé, M.r Georges en
^ tournée missiongrire, tîe fut un élève
de la Maison d^ Missions qui fit nn
magnifique culte commémoratif suivi par une étudç d’Histoire Vaudoise par M.r Henri Apjpia. Après le
thé,, les conversations allèrent leur
train, entrecoupées par les chants
des Vallées, auxquels s’est joint un
délicieux vieillard de 75 ans, plus
jeune que tous, M-r Aly Beux en séjour à Paris chez son fils, jusqu’à
Pâques. Un jeune officier de l’Armée du Salut, originaire des Vallées,
avec sa femme (M.r et M.me Sibille)
et le seul élève italien de la Maison
des Missions actuellement, M.r Bernardini étaient aussi présents. Ce
fut une délicieuse et simple fête commémorative de la date si chère à
tout Vaudois. qui laissa dans les
coeurs des participants une bienfaisante impression et une douce nostal
PRIÈRE
Sîeigiieur Jésus-Christ, radieuse lumière qui brille dans nos
ténèbres, toi le plus beau des enfants des hommes, le seul Saint
parmi nous pécheurs, le Prince de la Viè qui a béni et sanctifié
, à jamais notre condition mortelle,
Loué sois-tu et béni
à jamais :
Toi qui t’es abaissé et humilié, et qui t’es rendu obéissant
jusqu’à la mort, toi qui a suivi la voie douloureuse de la-croix
et qui nous appelles à marcher comme toi ,à souffrir et à mourir avec toi, pour ressusciter avei’ toi.
Loué sois-tu et béni à jamais I
gie dn « Pays ».
DALL’AMERICA DEL SUD
La Conferenza del distretto rioplatense , accettando la proposta della
Commissione incaricata di studiare
un progetto per commemorare il
centenario della Emancipazione
Valdese, decise fra l’altro: di intraprendere una campagna di risveglio,
dl‘i organizzare luna delegazione di
valdesi del Sudamerica che visiteranno le Valli nel 1948, di costruire
un Tempio nella città di Colonia,
capitale del dipartimento nel quale
si trovano'parecchie ed importanti
comunità valdesi.
— I campeggi sono diventati una
vera istituzione di cui si è sperimentato la grande importanza non solo
dal punto di vista fisico ma anche
spirituale, e per dar modo aH’infanzia ed alla gioventù delle varie congregazioni di convocarsi e di stabilire benefiche relazioni fraterne. Vi
sono cosi campeggi per i ragazzi e le
ragazze, per i giovani e le giovinette
che sotto la direzione di persone che
godono della necessaria autorità'morale svolgono un attraente programma nel quale, accanto allo sport, ha
il posto che le spetta l’indispensabile attività spirituale.
per far fronte a sempre nuovi e impellenti doveri richiedono maggiori
sforzi finanziari da parte dei membri della comunità. In un articolo
pubblicato sul periodico delle nostre
chiese del Rio de la Piata un valdese molto conosciuto, ispettore generale del Banco della Repubblica insiste sulla necessità per tutti i valdesi di dare per l’opera del Signore
iiella misura delle benedizioni divine ricevute. Egli scrive da uomo
credente e da uomo di affari, citando anche l’esempio di. fedeli di altre
chiese i quali danno prova di giande generosità.
— E’ stata costituita recentemente
una «Corporación financiera valdense » il cui scopo principale « è di
cercare e di offrire terreni ai valdesi
per evitare la loro dispersione ». La
creazione di un simile istituto bancario è stato salutato con gioia da
tutti coloro che sono preoccupati
dell’avvenire spirituale di tante famiglie valdesi costrette a volte, per
trovare terre da coltivare, ad emigrare in luoghi molto distanti da ogni località ove esiste una chiesa evangelica.
Toi le Fils (lu Père, notre Maître et notre Fnîre, qui nous a
sauvés, nous -ipauvres^ et mortels, nous esclaves du monde et de
.ses convoitisies, nous avides des joies trompeuse» et fugitives,
toi qui es notre justification, pour faire d'e nous une nation
.sainte, un peuple de rois et de sacrificateurs à iDîeu ton Père,
Loué sois-tu et béni à jamais!
Toi qui nous appelles à ta communion sainte et à la plenitude
de tes grâces, par la communication de ton Esprit Saint : toi le
Ressuscité, sauve-nous de la mort! Toi le Vivant, rends nous
partieijsants de ta vie divine! Toi le Vainqueur, donne-nous la
victoire,
Fils du Dieu Vivant, sauve-nous!
Pais mourir en nous ce qui ne i>eut subsister devant toi, et brise
en nous ce qui veut s’élever oonti^ toi, pour que nos coeurs te
soient soumis et que nos âmes t’appartiennent, â toi le Vainqueur immortel, dans la vie nouvelle et bienheureuse, dans la
Bainteté des enfants de lumière, dans l’attente du jour éclatant
et glorieux de ta manifestation, où nous te serons sembfebles,
te voyant tel que tu es,
Pîls du Dieu Vivant, sauve-nous!
Eglise et Liturgte
O. n.
Ohi acevserà gli eletti di Dio ?
Iddio è quel che li giustifica
Chi sarà quel che li condanni ?
Cristo Gesù è quel che è morto ;
e più che questo, è risuscitato ;
ed è alla destra di Dio ; ed anche intercede per noi.
Io soa persuaso che nè mor/
te nè vita, nè cose presenti, nè
cose future, potranno separarci
dell'amore di Dìo. che è in Cristo’ Gesù, aoslm Signore.
Il Signore è veramente risuscitato !
Purché mi hai veduto^, tu hai
creduto; beati quelli che non bene
no veduto e hanno credutb- !
F. W- V.
— Una delegazione di valde^ fu
ricevuta dal Ministro degli Affari
Esteri dell’Uruguay al quale essa
presentò uu memorandum chiedendo che per mezzo dei suoi delegati
presso PO. N. U. il governo uruguaiano insista perchè nel trattato di
pace con l’Italia si includa una clausola phe garantisca la piena libertà
religiosa per gli evangelici d’Italia,
ed ai Valdesi delle Valli si conceda
l’uso ufficiale della lingua francese.
•— Nella congregazione del Triangulo, uno dei gruppi di famiglie che
formano la chiesa di Colonia Iris
nell’Argentina, fu inaugurato solennemente un nuovo tempio coi locali
destinati alle attività giovanili.
Il concistoro di questa parrocchia
organizza ogni anno delle riunioni
per giovani e giovinette, nelle quali
vengono impartite dai persone competenti delle lezioni su argomenti
biblici e di storia e geografia della
Palestina. Etette lezioni sono seguite
con notevole profitto intellettqale e
spirituale da un buon numero di giovani.
Convegno giovaTtile a Torino
Il lunedì di Pasqua; 7 Aprile,
avrà luogo un, Condegno a
Torino.
L'argomento' che sarò trotloto è il seguente ;
L’evangelizzazione e la
nostra gioventù
Oroiori : Posiori E. Rostan - E.
A.yassot.
Al Conivegno pctriecipéronno anche i Pastori A. Girardet
e r. Vi»a.y.
I paFteciponti doyronno trovarsi in Via Pio V, 15, olle
ore 9ì. Portar® lo colazione al
socio.
Le Unioni riceveranno un
programma più deli agliata
mediante apposita circolar®..
Il Capo Gruppo,
-— In un’assemblea elettorale presieduta dal capodistretto, la chiesa
di Cosmopolita (Uruguay) rielesse a
suo conduttore il pastore Emilio
Ganz OOP voUzione unanime degli
elettori presenti. Il signor Ganz ebbe cosi una prova della stima di cui
gode e della simpatia affettuosa di
cui è circondato.
I bisogni crescenti della chiesa
Non v’ingainnate ; non si può beffarsi di Dio ; poiché quello che
l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà. Perchè chi semina
per la propria carne, mieterà della carne corruzione ; ma chi semina per lo Spirito, mieterà dello Spirito vita eterna. — E non
ci scoraggiamo nel fare il bene; perchè, se non ci stanchiamo,
mieteremo a suo tempo.
Calati 6 : 7r9
ABBONAMENTI A
"L’EU DELLE IDUI MIDESI„
ANNUALE SEMESTR.
Italia .
Estero
L. 300
L. 600
180
Ogni cambiamento d’indirizzo
costa Lire CINQUE
3
■ * ni»
^ '■: : „;vv:-.V,vv--s - .,
L'ECO DELLE VALLI VALDESI
NOTES
pour le temps de la passion
:xMfA par J. Henri Melile '
-^XUNDI MATIN
ma fenêtre au Clos
Sj‘1 -des Cliardonnerets ! Placée' à mi-hauaux flancs du Mont Pèlerin, la
'.riante villa domine les coteaux liarn^i' iuonieux de Vevey où s’étendent à
hT P®>^te de vue les vignobles du Pays
5^' de Vaud, La saison est en retard cetn.^.te annéte : toutes les vignes dorment
^ encore : personne au travail parmi
' • les innombrables petits pieux blancs.
Pourtant «juc si! dans un replis
■du terraip n’aperçois-je pas un homme taillant sa vigne ? Et cet homme
— seul dans cette immense solitude
---m’apparaît, tout a coup, comme
un représentant dte notre race; il établit le point de contact avec la terre,
il marque le besoin primordial qui
se perpétue à travers les âges: l’hom
me et le sol, l’homme travaillant le
sol, tirant du sol sa nourriture, puisant dans le sol les matières premières; le bois, le fer, la chaux, le charbon, le pétrole: l’homme rivé à la
terre par le labeur qui est sa souffrance et en même temps sa gloire.
L’homme aussi qui a retrouvé —
.ou comme découvert à nouveau —
non seulement la terre maudite, mais
^aussi la teire- heureuse: celle qui
l’accueille avec un sourire et qui le
berce dans sa lumière : les courses
dans les bois, les randonnées de sky
sur la neige, la warappe parmi les
rochers; la vie saine, la vie pure,
la vie haute!.....
MERCREDI MIDI
.l'ai été reprendé ma montre que
j’avais confiée à un régleur de mes
amis. Je l’ai trouvé en pleine activitii';!, aissis sur l’escabeau très bas
'.qui lui permet d’avoir son établi à
la hauteur des épaules et ses outil.s
’droit sous son menton. A’ la clarté
violente de la lampe il a ainsi toutes
. les minuscules pièces à la portée de
•f.v , sa loupe rivée sur l’oeil droit com‘^ 'mc lin monocle.
ii De nouveau s’accomplit dans mon
esjiril le phénomène mei'veilleux de
. la généralisation. J’ai devant moi
les blanches bâtisses aux innpmbrablcs grandés fenêtres où s’installe
l’industrie horlogère de ce pays. Je
vois à l’iiorizon — dans toutes sortes
de décors, sous tous les climats —
les fabriques où se filent et se tissent
le coton, la laine, la soie. AiHours
les usines à gaz( celles des produits
■ cbimiques, le» imprimeries, les a
teliers mécaniques. Ailleurs les instiillafion cyclopéénnes de l’industrie lourde, les minières de toutes
sorle.s, la navigation fluviale, les
portis de mer. Ailléurs encore les
mille ateliers dfe la petite industrie,
dr>. l’artisanat, du travail à domicile... Tout le mondo attelé à sa besogne, car c’est du travail de l’homme que dépend sa vie.
Pourquoi cette impression? Que
se passe-t-il à ce sujet —■ die nos
jours — dans l’âme des hommes?
Le Christianisme a-t-il perdu définitivement sa vigueur primitive? Ou
bien les hommes n’y ont-ils encore
rien compris?...
Pourtant le Christ est mort aujourd’hui et il est ressuscité «le troisième 'jour ! ».
La Nature et le Travail ne sont
pas suffisants pour donner satisfaction à notre personnalité foncière.
Ce n’est que par la grâce divine que
Prométhée sera dégagé des ses chaînes et arraché de son rocher!...
DIMANCHE A’ L’AUBE
Que s’est-il passé dans le sépulcre
tout neuf de Joseph d’Arimathée?
On avait bien, placé tout autour des
gardes armés. Pendant leur sommeil,
la lourde pierre a été roulée par une puissance surhumaine et les anges nimbés de lumière ont ouvert le
cercueil.
Les femmes sont> arrivées au tombeau avec les aromates pour embaumer le corps : ell^ se. sont trouvées
en présence de lia lîçtoîrc de la vie.
> H
Qu’importe si - en tant qu’êtres
raisonnables - nou|s demeurons songeurs en présence flu miracle physique? Qu’importe par la pensée,
nous n’arrivons ^as à Comprendre
lè surnaturel? TOùte notre existence de créatures humaines en est également débordée. - C’est l’Esprit qui
vivifie, la chair ne sert de rien: les
paroles que je voué dis sont esprit et
vie. - Ainsi enseignait le Maître.
Son message retentit encore de nos
jours. Il est le même hier, aujourd’
hui et demain. . Seigneur, à qui irions-nous? Tu as les paroles de la
Vie étemelle.
Après les rigueurs de l’hiver le
printemps est là de nouveau. Cuvions aux infhienoes divines, ouvrons toutes larges'les portes et les
fenêtres de notre 'âme! Nous avons,
plus que jamais, faim d’espérance et
soif de certitude. C’est Pâques aujourd’hui! La signification humaine
et la valeur universelle de Pâques
c’est - pour la première fois dans le
monde - l’affirmation audacieuse et
définitive de la Résurrection.
UN VALDESE
ALLA COSTITUENTE
1
et de toutes classes dies rapports toujours plus fraternels: je suis saisi
d’une émotion contenue en pensant
à l’idéal social de liberté, à ce « soIpil de l’avenir » qui resplendit devant nous.
VENDREDI SOIR
Je suis entré dans une église. Dans
la petiombre d’une arcade — le visage éclairé faiblement par les reflets d’une lampe votive — un homme j>riait...
Représentait-il, lui aussi, un hesoin universel de l’être humain?
Etait-il la manifestation d’une sorte
de LOI instinctive et éternelle comme celle qui établit le contact de
l’Hoimue avec la Nature ou celle
qui règle les rapports de l’Homme
avec le Travail?
Pourquoi suis-je saisi - à cette
pensée —- d’une sorte de malaise?
Que ce temple m’iia semblé vide!
Que cet homme m’est apparu com
me ua survivant d’une catégorie qui
est en train de s’éteindre; celle des
croyrant»!
inizio la sefiie dei discorsi che; si
prolunga fino alle 20.
Vi sono naturalmente dei discorsi
più lunghi ed altri più brevi; pel
gjorno) in cui ho assistito alla seduta
ne abbiamo avuto uno di due ore e
un quarto e malgrado l’autorità dell’oratore, esso è sembrato a tutti mi
po’ troppo lungo.. luvidiavamo i signori deputati e specialmente, le onorevoli deputatesse i quali ogni tanto,
durante la lunga, seduta, andavano
per un momento, fuori dell’aula a
prendere una boccata d’aria e forse
anche un sorso di limonata; noi, povero pubblico, eravamo inchiodati al
nostro posto ed a lasciarlo per un
momento correvamo il pericolo di
trovarlo occupato al nostro ritorno
proprio come succede nei vagoni ferroviari in questi bei tempi,
Ifflprèssioni nostre
Ma non avrei certamente cominciato a scrivere questo articoletto se
non avessi pensato di parlare specialmentte delle impressioni di un
valdese alla Costituente, tanto più
che la discussione Verteva su di un
argomento molto interessante per
noi. . ■>
■ I
Ci sarebbero molte cose da dire
per esempio sul capitolo rettoiiica
perchè purtroppo ^esso costituisce una gran piaga nella nostra vita italiana. Quante befle frasi vuote ma ben
tornite, quanti viva l’Italia gridati
con enfasi e quanti pugni di polvere
negli occhi di chi pur sa che le cose
sono ben diverse^ dalle descrizioni
ottimistiche che ne vengono fatte!
Ci sarebbero pure parecchie cosette
da dire sul capitolo: vanità personale. Che tristezza si prova nell’udire
uomini, che pure hanno un passato
ed una fama, elencare i loro meriti
e le loro benemerenze...
Ma la questione * per noi più importante in quella seduta era l’articolo 7 del Progètto di Costituzione.
Gli oratori parlavano in genere del
Progetto, ma tutti finivano per soffermarsi principalmente su quell’articolo che si riferisce alla questione
religiosa: lo si voglia o no, la que
stione religiosa è sempre al centro di
ogni cosa.
Tutti gli oratori che ho udito, co
_____ me d’altronde la massima parte de
i Commissari che hanno preparato Sh altri che li han preceduti e sequel progetto. guiti nella discussione generale, han
criticato apertamente quell’articolo,
I j han mostrato che era illogico che u
La SedUra é aperta no Stato, nel darsi una Costituzione,
dichiarasse la sovranità e indipenAlie le ha inìzio la seduta colla denza di un altro Ente, che i Patti
lettura del verbale, dopo di che Ita lateranensi e relativo Concordato e
Quel valdese sono io, ma non ho
bisogno di aggiungere elle ho assistito recentemente ad una seduta dell’Assemblea Costituente semplicemente come spettatore, da una tribuna del pubblico per la quale mi
era gentilmente stato offerto un biglietto. Forse che alcune mie impressioni in quella circostanza potranno
interessare qualche lettore che non
ha ancora avuta l’occasione di. penetrare nell’Aula Solenne ove siedono
i nostri legislatori. •
Un’Aula veramente grandiosa, con
i seggi dei deputati disposti ad anfiteatro in faccia agli scanni della Presidelnza e(^ al banco dei Ministri.
Al di sopra ampie tribune clic contengono un numero dii presenti molto maggiore dì quello dei membri
dell’Assemblea, un pubblico composto di famìglie di deputati, di rappresentanti esteri e di im gran numero
di giovani, in prevalenza studenti universitari, vibranti di passione politica e pronti adì ogni istante ad attaccare fra di loro animate discussioni.
Quando il pubblico entra nelle
tribune alle 15,30 dopo aver fatto
coda nella strada per un’ora e mezza, dinnanzi a noi Tanfiteatro coi
suoi seggi è cnmpletamente vuoto;
l’ambiente è molto riscaldato talché
è obbligo per tutti gli uomini di lasciare il soprabito e il cappello nella
Kt je pcnse aussi à l’effort Constant guardaroba,
de notre race pour établir entre les
créatures humaines de toutes nations
rano l’opera di un periodo storico
che tutti vorrebbero fosse cancellato
dalla storia di’ltalia e che quell’àrtì*
colo limita la sovranità dello Stato
pel fatto che i Patti Lateranensi non
potrebbero mai più essere modificati ,0 per lo meno non fino a quando
ia Chiesa lo desiderasse.
Ma... dopo tutte queste diehiaarazioni lucidamente presentate, uno ha
aggiunto che, se proprio fosse nécesr sario per varare il progetto, egli si
adatterebbe anche a votare l’articolo, un altro ha detto che per luì v’eran questioni assai più importanti ;1ii
quella religiosa e che perciò non si
sentirebbe di ostinarsi, ecc.
So che in altre sedute alcuni deputati han trattato la questione in modo
più alto e rettilineo, ma quel che i'>
ho udito ha attristato in me il vecchio valdese perchè per lui il rispetto della coscienza e della religione altrui è cosa sacra e qui si tratta prò - .
prio di quel rispetto.
Rispetto delle coscienze
Di fronte a questa ingiustizia di
uno Stato che, in pieno ventesimo
secolo, vuol trattare in modo diverso
i cittadini a seconda della religione
che professano, non si dovrebbe preoccuparsi di dispiacere a questo o a
quel partito, ma, per dovere di coscienza, si dovrebbe dire no perchè
coi principii e col rispetto delle couvinzioni religiose altrui non si db^e
transigere iVo/ avrebbe detto Cavour
che vedeva nella separazione della
Chiesa dallo Stato «una conseguenza inevitabile del progresso della civiltà ».
Può darsi che prima che queste righe escano alla luce venga trovata
pel famoso articolo V una nuova for
ma meno offensiva per le minoranze
religiose {^purtroppo, no! n. d, r.)
Ce lo auguriamo di cuore.
Ma quanto il nostro concetto evangelico di religione, di fede, è diverso da queUo del nostro popolo, e
quanto è difficile' per un popolo, cattolico sentire i doveri sacri della libertà di coscienza !
Quésto pensava* il valdese uscendo
dalla feiolenne Aula di Montecitorio.
Davide Bosio
Alle 15,50 spunta il primo onorevole, un signore distinto, all’antica,
dai lunghi baffi bianchi che se ne
va a sedere nel settore della Democrazia Cristiana; come spesso accade,
i vecchi sono i più precisi all’appuntamento ed anzi hanno piacere di
giungere qualche minuto prima; lo
stesso sticcede generalmente nelle no
sire chiese.
Poi, a poco a poco, altri entrano
ed occupano i loro pósti. Più affollati, come sempre, i settori dell’esti-ema sinistra e della Democrazia Cristiana; qua © là si riconoscono fisionomie note di vecchi parlamentari
o dii uomini che occupano posiadoni
importanti nella vita intellettuale o
finanziaria d’Italia.
Opgi i Ministri non, siedono al
banco del Govèrno perchè è in discussione il progettò della nuova Costituzione; a quel banco sono invece
fessipai religiose nella nascente Repubblica, specie dopo le recenti perSècuripnì suhitè da alcune di queste
minoranze.
« Tale convivenza non potrà attuarsi. che con la possibilità di vedere
garantita a tutti i .miti la. piena eguaglianza di diritti, poiché stabilire
differenziazioni di qualsiasi sorto significherebbe creare jprivitepl incompatibili con .qucRè libertà democratiche che solo possono sussistere nella
parità dei doveri e dei diritti per tut-.„
ti. Ciò non può da parte di chichessia venire considerato quale utancanza di riatto verso il cubo della
maggioranza degli italiani, e sarebbe doloroso che tale interpretazione
fosse anche soltanto affacciato, nè
può rappresentare elemento perturbatore della pace religiosa in Italia.
Questa pace religiosa risulterebbe invece turbato solo quafido la Costituzione non rispettasse i tre principi
fondamentali della libertà dì coscienza, della parità di tutti i culti e della aconfessionalità dèlio Stato.
«NelTattuale moment© i rappresentanti delle minoranze religiose in
Italia, mentre esprimono Ui loro rincrescimento che non vi sia stata ipimediata concordia intorno a questi
principi fondamentali di ogni modèrna convivenza democratica, auspicano che la Costituzione riesca a proclamarli nella loro pienezza con unanime soddisfazione ».
L'on. De Nicola ha successimerite intrattenuto gli intervenuti, in cordiale conversazione per oltre mezz’ora.
RAPPRESENTANTI
dellQ minoranze rellgiofe
ricevute
del Capo dello Stato
Diversi quotidiani romatti hanno
pubblicato quanto segue,-.
Il 22 marze Von Enrico De Nicola,
Capo provvisdrio dello Slato, ha ricevuto a Palazzo Giustiniani tre deputati airAssemblea Costittiente che
gli hanno presentato i rappresentanti
delle minoranze religiose italiane
nelle persone del Pastore Virgilio
Sommani, Presidente del Consiglio
Federale delle Chiese E vangeli c!<e in
Italia e Moderatore della Chiesa Valdese, del doti. Raffaele Cantoni, Presidente delVVnione delle Comunità
israelitiche italiane, del Past. Manfredi Ronchi e dei sigg. prof. Giovanni Gönnet, dott. Giorgio Pèyrot
e prof. Mario Alberto Rollier.
Il Pastore Sommani ha letto il seguente indirizzo, compilato e sottoscritto dai rappresentanti ufficiali
delle Chiese Evangeliche in Italia e
dell’Unione delle Comunità israelitiche italiane:
— « La Delegatone dei rappresentanti delle minoranze religiose in
Italia ha Tonote di offrire in omaggio a lei, signor Presidente, alcune
pubblicazioni che gli organismi delle vàrie comunità che rappresenta
hanno inviato agli onorevoli deputati
alla Costituente allo scopo di far
conoscere il proprio pensiero in merito ai problemi della libertà religiosa, in vista della formulazione dèlia Costituzione della Repubblica Italiana.
« Tale contributo ha voluto mirare alla realizzazione anche in Italia
dell’eguaglianza dei culti dinnanzi
alle leggi, della libertà di coscienza
e della aconfessionalità dello Stato.
« La delegazione afferma che le richieste formulate costituiscono un
apporto necessario a stabilire la migliore coiivivenza delle diverse con
Consensi
in ritardo
Nell’interessante riunione del 2
marzo al C.E.V., il pastore Ayassot
dopo averci parlato delle sue impressioni ed esperienze nel campo evan •
gelisticQ da Pisa, Livorno, Venezia,
faceva queste interrogazioni.
Con quale linguaggio e con quale
mentalità andare aUe masse che non
vengono a noi, masse che ignorano
l’Évangelo, per interessarle e risvegliarle al problema religioso?
E’ bene mandare verw queste masse degli uomini preparati e ferrati a
questo Scopò, Stàccaildoli da nn
vo’o già stabilito? "
A nostro avviso è la necessità missionaria dell’ora. 1« côîlSaergziq-,^
tic al servizio di Dio, questi uomini
hanno da essere dotati delRitidlspettsabile « psychique du rôle » : hàtihó
cioè da avere, coll’amore delle anime, un vivo senso dell’avventura;
avventura che s’estrae dal guscio delle circostanze come il gheriglio dalla
noce, intera, intatta; ohe fiutano ai
«carrefours» l’imprevisto e lo valorizzano rapidlamente sotto tutti gli
aspetti: pronti a cogliere l’occasione
propizia a proporre problemi, a suscitare risvegli, a testimoniare; uomini che posseggono l’istintiva sensibilità di tempo, di luogo e di mezzi, propria del jiescatore, del seminatore e del pioniere. E in più il
prezioso senso deU’humour, arricchimento dialettico, pepe e sale, che
rende più vivace, estroso ed attraente
rapporto: e tutto, tutto al servizio
dii Dio, la cui presenza moltiplica all’infinito, potenzialità e possibilità.
Uomini così fatti sono pronti per
andare alle masse che sono sostau
zialmente le stesse folle del tempo di
Gesù; e come Gesù,Tn clima di Palestina parlava il linguaggio comprensibile aU’uditorio dell’epoca, predSligendo la parabola, perchè non fare
altrettanto oggi, in dima d’Italia e
con la mentalità odierna?
Se parlare di «dramma, di lievito,
di granelli di seiuipe, di talenti » ad
un uditorio operaio che ignora lò
espressioni ed i vocaboli evangelici,
inaridito dalla vita adtìnaturala degli agglomerati industriali è anacronismo, è discorso che non fa presa
e non incide, guardiamoci attorno;
osserviamo.
il linguaggio dei tempi
Il messaggio di vita etemà» le i>a1 o' ’ essenziali della realtà religiosa
restando inalterate ed inalterabili
4
L'ECO DELLE VALLI VALDESI
nella sostanza, possono trovare nelle
loi-me e nelle figure della nostra ci/ v'ità copia ricchissima di parahp'e e
- di i nalogie, tratte ianpnoro .a daJle ~
cose della vita ordinaria quotullana,
z iaml^liari e consuetudinavie al no
sto ptpolo.
Con queste masse noi useremo tutte .
quelle forme d’insegnamento per analogia, quelle forme del parlare figurato, tolte dalla tecnica del loi"0
• lavoro e accessibili alla loro mentalità. Di qui la necessità, nella preparazione del missionario, di certe
cognizioni d’ambiente atte a suggerire concetti e termini. Quale eificacia quando il missionario proposto
ad una massa operaia esce dal vivo
del mondo dell’ambiente stesso! Chi
porla e spande la Parola rtf*ve uscirr dalla <ttorre d’avorio.» e dal
Santi ario della propria riservatt-zza
per formare orecchie e labbra alle sapide ed impressive forme del linguaggio odierno fatto sempre più ric
co e complesso dal progresso scientifico tecnico.
_Del resto, qùcst’attiviià miasionaria è proposta a tutti: ognuno di noi
può fare la sua parte nel piccolo <crduo dii famiglia, di amici, di couoicenti: quel senso attivo deiravieiitiira che, latente o dormiente in fondo . iranima, al mattino ci fa « hie
dere cosa porterà il giorno deve essere magnificamente consacrato al
Maestro. Nel mondo dell’anima, i
tristiani possono fare ^coperte jiup.nsate; col dinamismo stesso etile
sp rito. Le espressioni tanto usali' di
«bonifica, ricostruzione, ordine nuovo, nuovo mondo» hanno in questa
sfera, un significato sempre attivo e
d, tinitivo.
Itquale, quale meravigli '«a >• ii
tuim ontrare Iddio che non è sedtanto tormento eterno diegli uomini,
ma rifugio, rocca, par.e e amore.
Siila Gherardi
CRONACA VALDESE
Una unione duratura sotto lo sguardo
di Dio
Nella intimità ilei'foco'ai o domestico circondati da una corona di figli e
dì diretti discendenti, i nostri fratelli
COUCOURDE CESARE e JUSTET
LUIGIA, di Viviàn (Inverso Pinasca),
hanno celebrato le loro nozze di diamante.
. Essi si univano in matrimonio nel
1887 nella scuola di quartiere delle
Clienevieres e la benedizione nuziale fu
¡nvocata su di loro dal pastore prof.
Enrico fìosio, allora conduttore della
paiTOcchia di San Germano di cui la
sposa taceva parte. Da allora 60 anni
sono trascorsi densi di esperienze, di
fatiche e di lotte, di sante soddisfazio^
ni e di gioie profonde sotto allo sguardo di Dio ed in perfetta armonia.
Ci uniamo alla legittima soddisfazione di questi nostri fratelli nel celebrare un anniversario così ricco di benedizioni e domandiamo al Signore di'
volerli accompagnare ancora colmandoli delle Sue grazie preziose.
L’OSSERVATORE POLITICO
In una cronaca di alcune settimane or sono, commentando la recente
alleanza conclusasi tra Inghiltera
e Francia, dicevamo di diffidare di
questi patti per due motivi: perchè
fondati su di un impegno temporaneo e contingente, e perchè fatalmente sono stretti per proteggersi
dalla paura di un terzo o per incutere a costui paura.
La stessa considlerazione svolta su
quell’avvenimento di carattere internazionale vien di proposito oggi, e
per noi evangelici italiani accentuata da una particolare amara delusione, a proposito di un patto politico
interno conclusosi tra le due maggiori formazioni politiche del nostro
paese; democrazia cristiana e comunismo, anche se il patto in esame
presenta rispetto a quello militare
anglo francese la particolarità di essere concluso tra due gruppi ritenuti
sino ad oggi nemici tra di loro. Altri in questo stesso giornale diffusamente ne parla. Compito nostro sarebbe piuttosto quello di tracciare
la cronaca di questo evento nefasto:
ma oltre l’arida narrativa del fatto
non ci si può astenere dal dire noi
pure una parola di commento.
Dunque, dopo giorni di discussione a toni spesso animati ed intransigenti, quando più o meno si poteva prevedere di fronte all’art. 5, divenuto 7, del Progetto di Costituzione, tendente a mantenere piena efficacia e dare veste di costituzionalità ài patti fascisti del Laterano, uno schieramento «pro» di democristiani e buona parte delle destre, e
« contro », delle sinistre e del centro (partiti laici), ecco il colpo di
scena. Nell’aula di Montecitorio, divenuta improvvisamente grave di silenzio, nella notte tra il 25 ed il 26
di marzo sono stati scanditi 350 si e
149 no. L’estrema sinistra, il blocco
comunista, ha votato affermativamente in un coi democristiani, i
qualunquisti e parte dei liberali: solo una settimana prima l’on. Togliatti aveva combattuto l’inclusione dei
Patti nella Costituzione. Spiegazioni
all’incredibile fenomeno di cambiamento di rotta? Lasciamo da parte
le giustificazioni ipocrite delle parti
in causa: dovremmo una buona volta imparare che non ci si deve e non
ei si può fidare di nessuno. Sappiamo ormai che un calcolo di convenienza basta per far rinnegare le più
nobili idee, che la libertà la si sbandiera solo quando conviene, che cento deputati possono tranquillamente
tradire il mandiato di quattro milioni di elettori senza che questi (e qui
sta la gravità della cosa) fiatino una
parola dì disappunto; tanto ha potuto sul nostro popolo la ventennale
abitudine a jiensare, credere, operare in massa con la testa di un solo,
né, per usare l’espressione di un nostro uomo politico, si pensa che tutto
ciò ha servito a farlo «anche morire
in massa »,
Ancora sulla breccia
Quali oscuri patteggiamenti si celiivo sotto questa ibrida alleanza non
è dato sapere: ricordo anni or sono
allo scoppio dèlia guerra l’alleanza
tra il nazista Hitler ed il comunista
Stalin : a chi è capace di considerare
gli eventi politici come eventi umani, dominati cioè da ambizioni, speculazioni, passioni, odii umani, tali
fatti non recan meraviglia. A chi sinora ha creduto ciecamente alla verità di questo o quel verbo umano o
alle prerogative messianiche di questo o quell’uomo, l’augurio che apra
gli occhi e sappia cercare giustizia,
verità e libertà dove solo esse si posson trovare, nella luce senz’ombre
che promana dalTEvangelo.
A noi. Evangelici d’Italia, una
constatazione s’impone, per tradursi
subito in una parola d’ordine: siamo ancora sulla breccia. Quella battaglia che nei secoli lontani combatterono i padri non è ancora terminata: anche se le armi son mutate, se
rayversario si copre più di astuzia
che di fe^ro, ed ama nascondere il
suo vero volto sotto una maschera di
pietà sorridente. Valga almeno quanto succede attorno a noi a rafforzare
la nostra fede ed q.dire a noi tutti una parola dS concordia e di unione.
Nè si imprechi, ci si disperi, come
taluni son forse, delusi, portati a fare ,contro questa povera Italia. Io
penso che tanto più dobbiamo amarla quanto più vediamo la sua ineguagliabile bellezza deturpata dalla degenerazione dei suoi figli; io penso
uVEtenio benedice Ϋ dimora dei
g>histi»
Pi'overbi 3: 33
ÀNOROGNA - CAPOL.
Atti liturgici. Un piccolo bimbo di
sei anni è stato tolto' improvvisamente
all’affetto dei suoi genitori; RENATO
RIVOIRA. di Roberto e di Ida Gaydou, della Lausa. L’Eterno li sostenga e li consoli nel loro lutto.
Battesimo : SERGIO ed ADA MALAN, di Freddy e Monnet Rina, dei
Polis sono stati battezzati domenica
16 corrente, nel tempio del Capoluogo.Il Signore li custodisca e guidi i genitori nella loro santa luis.sioiie di allevare dei figliuoli cristiani.
Sposalizio: Si sono uniti in matrimonio nel nostro tempio il 22 marzo,
ETTORE GIORDAN, di Enrico, da
Torre Pel lice {Armaria) e ADA BENEDETTO, di Emilio, del Capoluogo.
E’ la casa un [»aracliso quando c’è il
Signor!
((Anima mia, benedici l'Eterno e
non dimenticare alcuno dei suoi
heneflcix Salmo 103: 2
che il nostro posto di testimom è LUSERNA S. GIOVANNI
pi-oprio qui; che l’andarcene o Tiso
pimprio qui
larsi ed il maledire costituirebbe
proprio un reato di diserzione. Io
penso che la libertà, quando sarà
completa su questa nostra terra, ci
sarà tanto più cara se potremo dire
d’averla, con l’aiuto di Dio, a fianco
di altri uomini di buona volontà e
di fedè, che non mancano, conquistata anche noi col nostro sacrificio e
la nostra tenacia. e. s.
y nosin' leííori
Con questo numero, l’Eco delle
Vaili esce in una veste nuova e, speriamo, gradita ai lettori.
Drt Chiesa affrontct dei sacrifizi
per poter mantenere in vita e migliorare i giornali, consapevole della importanza della stampa per la iformazione di una coscienza evangelica e
di una vita cristiana, l lettori si rendano conto delle attuali difficoltà
finanziarie che gravano sul « ministero della stampa » ed'fiiutìno l’ammistrazipne del ^ornale a portare il
suo peso:
a) diffondendo il giornale in tutte,
le famiglie valdesi;
b) inviando, oltre all’abbonamento inadeguato, un dono in denaro, libero, siiontaneo, che sìa U segno tangibile della loro solidarietà e della
loro fedeltà.
LA REDAZIONE
Tempio gremito domenica scorsa,
malgrado il tempo poco favorevole.
Abbiamo avuto la gioia di ammettere
in questa occasione 35 catecumeni, 4
dei quali per mezzo del battesimo. Si
.sono conclusi cosi diversi anni di istruzioue religiosa, e la Chiesa si augura di vedere in loro non solo dei catecumeni istruiti, ma del giovani discepoli di Gesù, veramente decisi a
»confessare che Gesù è il Signore»
(Fili. 2: 11). La Colale ha partecipato
al culto con il canto di un inno, ottimamente eseguito. .
@1 II 28 marzo ha avuto luogo al Rifugio il funerale di BARTOI.OMEO
CHIAVIA, originario di Pradeltorno.
Era giunto un lunedì a lùedi, malgrado la grave età di 78 anni. Le suore
lo avevano raccolto su una panca all’ingresso dove si era seduto sfinito,
e tre giorni dopo il Signore Io chiamava a Sè. Esprimiamo alla famiglia la
nostra viva simpatia cristiana.
PINEROLO
In queste ultime domeniche sono stati
presentati al battesimo d seguenti
bambini: SIMOND FIORELLA RITA,
di Oreste e di Suria Virginia - F.4YE
WEYLE SIGURD, di Kaare e di Greta Strindlnnd GARDIOL MARINA,
di Dino e di Miracapillo Maria Teresa.
Affidiamo questi bambini alla grazia di Dio ed alla responsabilità cristiana dei genitori.
®i II 19 marzo, nel tempio stipato
di amici e di conoscenti, è stato celebrato il matrimonio di BLEYNAT DINO e di BESSONE MARIA TERESA.
L’Unione giovanile e la comunità tutta formulano per que.sta nuova famiglia un cristiano augurio di benedizioni.
® A S. Secondo, 'il 29 marzo, si .sono imiti in matrimonio PEYRONEL
EMILIO e CALZA VARA .4DOLFINA.
T.o stesso augurio accompagni questi
due. coniùgi.
Il 27 febbraio è deceduto il nostro
fratello PONS FILIPPO ALESSANDRO, originario di Cbiabrano, all’età
di 69 anni
Ai fanùgliari, la nostra cristiana
simpatìa.
® Dlciotto giovani sono stati confermati nella Chiesa la domenica delle Palme, nel corso di una commovente cerimonia: Borno Albertina, Genre
Graziella, Koch Ellen, Long Anita,
Malanot Rina, Paschetto Milka, Rivoira Anita, Salvai Bianca, ’Vincon
Florelisa, Armand-Hugoii Lino, Reliera Alberto, Breuza Renato, Campra
Alfredo, Cardon Germano, Comba
Maria, Uomba Ivan, Long' Elmo,
Salvai Nino.
L’Unione delle Madri di S. Secondo
ha offerto loro, nel pom-eriggio dello
stesso giorno, un cordiale ricevimento.
■ La Chiesa accoglie con gioia queste
belle energie giovanili e confida nel
loro costante .servizio per la causa di
Gesù Cristo.
POMÀRETTO
Il giorno 7 marzo è mancato alTaffetto dei suoi cari ed a quello della nostra comunità, il nostro fratello PONS
FILIPPO, di aniM 60, impiegato presso la Soc. Gntermann. I suoi funerali,
cui partecipò un largo stuolo di pareiiti e di amici, ebbero luogo la domenica mattiua e la salma fu trasportata
in .Alba per essere tumulata nel sepolcreto di fariTiglia.
Dopo lunghe sofferenze sopportate
cori cristiana rassegnazione, s’addormentava, pure nella pace de] Signore,
all’ospedale dii Poraaretto, la nostra
.sorella PONS ANN .A, di anni 49, originaria di Cbiabrano e residente da
vari anni presso il fratello Dario alrinverso Pinasca. L’accompagnamento funebre ebbe luogo il giorno 17 marzo e la salma venne deposta nel cimitero di Vivian accanto a quella del suo
dilettissimo nipote Bruno, chiamato
da Dio in circostanze tragiche due mesi prima. Rinnoviamo alle famiglie afflitte l’espressione del nostro cordoglio, invocando su loro le benedizioni
e le consolajuioni del Sigriore.
® La sera del 21 marzo un gruppo
di fratelli e di .sorelle s’è riunito nella
casa ospitale della signora Baret
Margherita ai Pons di Poinaretto, per
ricordare con spirito di preghiera 1
tragici avvenimentì di tre anni or sono
che causarono l’incendio del villaggio
e la morte dii alcuni nostri fratelli.
Commovente incontro chà domandiamo al Signore di voler benedire con il
suggello della sua grazia.
PRÀLI
Diverse famiglie sono state, ultima,
mente, provate dalla malattia e dal
lutto. ,
Hanno risposto all’appello del Signore, nel mese di febbraio : il 16,
GARROU MARIA (Malzat). di anni 61,
dopo dieci anni di infermità; il 17,
grill. LUIGIA (Villa) di anni 70, deceduta a Villasecca, dopo parecchi
mesi di sofferenze; il 27, GRILL RENATO (Cngno), di Enrico e di Pons
Lina, di mesi 7.
Nel mese di marzo sono deceduti : il
1, GENRE AMATO (Malzat) di Eli e
di Grill Maria Enrichetta, di mesi 4;
il t.3, PEYROT SUSANNA (ùrgere),
di armi 87; il 14 CT.OT CELINA (Ghigo), di anni 47, dopo pochi giorni di
malattìa; il 21, GHIGO STEFANO
(Grigo), di anni 73. Infine, a Torino,
si addormentato nel Signore il prof,
LUIGI GRILL, originario, dei l'omievi Egli, durante la sua lunga malattia fu sempre sorretto- da una grande
.fede. ~
. A tutte le famiglie provate nei loro
affetti più intimi la Chiesa esprime la
sua solidarietà nel dolore ed ammoniisce quelli che rimangono con le parole
di Gesii : «Anche voi siate pronti perchè nell’ora che non pensate il Figliuol deH’uomo verrà».
La prima tappa della nostra Emancipazione è stata celebrata col massimo entusif>smo dai piccoli e dai grandi. Nel culto non abbiamo dimenticato di pregare il Signore perchè ci venga concessa la completa libertà di coscienza. Due inni di dlrcostanza sono
stati eseguiti dalla Corale,
T bambini, sotto la guula degli insegnanti di religione, hanno svolto un
ricco e ben preparato prograimna di
recite e canti.
11 Signore benedica in noi il ricordo
di quella niei'avigUosa giornata.
CENTRO EVANGELICO
DI CULTURA
CONFERENZA. — Nella .sala del
Centro Evangelico di Cultura, in piazza d. Libertà, a Tori'e P., martedì 8 c.
alle 21, il prof, Giorgio Peyronel dell’Università di 'Milano, terrà una conferenza siiìTargoraento : IL PRORI.EMA SPIRITUALE DELI.’ETA’ DELLA TECNICA. Il pubblico v’è cordialmonte invitato.
La vedova SUSANNA, I fù)lì MADDALENA, STEFANO, CELINA: la
nuora IUCCA EMMA, il genero COISSON ATTILIO ed i nipoti profondamente commossi per le tesiirnonianze
di cristiana simpatìa rin/jraziìfino sentitamente il pastore R. Jalifer ed il
doti. F. Fonia e tutti coloro (fhe furono loro targhi d'aiuto e di conforto in
occasione delia dipartita del loro Caro
Cairus Giovanni Eiiseo
avvenuta a Villar Pellice il 25 marzo
1947.
Direzione: Via dei Mille, 1 - Pinerolo
\A mministrazione: Via Carlo Alberto,
1 bis - Torre Pellice
Dir. Resp. Ermanno Rostan
ARTI GRAFICHE ‘L’ALPINA,.
Torre Pellice
LIBRERIA CLAUDIANA
TORRE PELLICE
N oviAà
VIATOR
IL CATTOLICESIMO
richiamato alle fonti
16' pag, 84 / L. 50
Una esposizione chiara, popolare,
serena delle principali differenze tra
protestantesimo e cattolicesimo - Utilissimo per la discussione religiosa
UMBERTO BERT
Il giorno del Signore
prezzo 15 Lire
Sono in vendita 1 foglietti per
le Scuole Domenicali al prezzo di
L 0.80. ____________.
ORECCHI-NASO-GOLA
Il dr. DANIEL« RO<
CHAT visita tutti i
venerdì dalle 10 alle 12
presso il Dott. GardioI viale_Fuhrmann, 1 - Telefono 77 - Torre Pellice
STUDIO TECNICO
iioi inni iiiiii
Progetti, perizie,
amministrazion i
Tarino
via Blignj, 11 - Tel. 4«.540
S. Garmano Chitone
via Vittorio Veneto, 1 .5