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*° Ppckeo Hf®
I Aaao LXXVII - N. 38 ,
TORRE PELLICE. 3 Ottobre 1947
SfedÌKÌone in abbonamento postale - I Gruppo
srei-- •
ELLE
»SETTIMANALE DELLA
■ —.
^SERVIZIO
TOTALE
Atnnamo vissuto gli ultimi anni portali Italia segreta speranza che altra, verso la guerra, la resisienza, la ricostruzione, un'alba di pace sarebbe
• spuuiala. Abbuimo resistito fino iti fon
do, per poterci poi ripesare in un
motidu migliore, un mondo che ci facesse pregustare la gioia del regno di
J)io.
La nostra speranza è stata delusa.
Certo grandi passi sono simi compiali
uopo La fine della guerra verso un certo ordine; ma mentre ci accorgiamo
che tatto è instabile e malsicuro, sentiamo che il cuore della nostra età è
mando. E' la vecchia malattia, lo sappiamo quella che fece scacciare i primi
lioir.itii dal Paradiso; ma oggi essa ci
appare in una delle sue crisi più gravi. L^on possiamo contemplarla indifferenti.
Così la realtà del dopoguerra non è
inversa da quella della guerra, come avevamo sperato. Non è giunto ancora
il momento di riposare in un mondo
migliore; dobbiamo andare innanzi.
"Li guerra continua”; non certo la
gue ra che una fazione di uomini conduci contro un'altra fazione, ma l'eteria guerra che il Nemico ha scatenato contro il regno di Dio e i suoi figln.oh... quella guerra che agita e
SCO ivolge i figliuoli degli uomini, che
ora sembra sopita e dimenticata, ed ora invece divampa con nuova forza,
fra,dama ogni più solida costruzione,
sovverte i cuori con l’odio e con la
puma, trascina le menti sulla via della
uisf eruzione e della morte. La guerra
del nemico divampa oggi con nuova
fona: lo vediamo dal disorientamento,
dall > smarrimento di tutti, dall’assenza di Ogni punto di saldo riferimento
sul quale orientare la vita nostra e
qiie la degli altri.
^ a non solo il Nemico è all’opera
coniro di noi. Per noi, e fino al giorno
delti sua vittoria, combatte Gesù, presente fra noi e spesso sconosciuto e
disprezzato. Oggi più che mai egli rivolge il suo appello agli uomini perchè
lo seguano nella battaglia per il regno
Così cobbiamo oggi comprendere il
suo appello: seguire Gesù non è diveltare scolari di una persona, o aderire a determinate idee o iniziare una
cuilierc. cristiana: seguire Gesù è andarlo a raggiungere nella battaglia. Se
non inendiamo così il suo appello non
comprenderemo mai perchè egli, nel
chiumare i suoi discepoli, ha sempre
tanta urgenza delle esigenze così assoli te ,assurde : proibire addir ttara a
uiu> di salutare la sua famiglia prima
di l ¡sciarla, dicendogli -. « Nessuno che
abb a, messo la mano aH’aratro e poi rigiua'di indiotro è adatto lal degno Ji
Dio )•
/ 'appello di Gesù è forse simile alla richiesta del gradualo, che domanda
a u,i soldato di andare a pori.ire la sua
rnitiagliatrice lassù, nel punto più esposto, e vedendo la sua incertezza escUima, e la sua voce tradisce l'ansia
del momento (kcisivo : « Se però ti
guardi attorno da tutte lè iparti, se hai
paura... non sei adatto, è meglio che
vada un’altrolll »
Ci pensi bene colui che vorrebbe
seg'iire Gesù, ma non è pronto a lasciare ogni cosa cui è affezionato.
• *
Oggi più che mai il servizio dì Gesù
ha il carattere di un arruolamento: un
servizio totdie, come tutto si chiede al
soU'aio dal momento in cui è arruolato. Al solddto si chiede che lasci casa V. che inìzi una vita nuova fra compagni che mn conosce ; che viva in ma
niera diversa e per scopi del tutto nuovi
pronto anche all’ultimo sacrificio. E se
tanto si richiede dai combattenti delle
guerre umane, che cosa non dovrà essere dei combattenti della grande battaglia per il regno ? Gli si richiede
semplicemente di lasciare ogni cosa,
e di mettersi a disposizione, senza far
tante domande su quello che sarà e
•;ome tutto andrà a finire. Nel caso particolare del nostro tempo essere pronti
a lasciare ogni ’’valore" del mondi
che è in così rapida trasformazione, la
sciare tutto il nostro bagaglio di idee
preconcette, di usanze e di tradizioni-per
seguire speditamente la via che Gesù
stesso ci indicherà; ricevere in noi U
pienezza della sua forza creativa, pet
poter fare a meno di ogni altra cosa,
per essere amitiitto delle personalità
capaci di creare nuove forme di vita
improntate alla nostra fede.
Gesù ha bisogno di noi, perchè ha
hteogno di persone che oggi come forse mai siano pronte a dare tutto, phe
vivano completamente ne 111’atmosfera
-lei Regno, che siano considerate fanatiche dal mondo, come fanatico è
l’aratore che non si volta indietro quando è intento al lavoro, talmente vive
nel suo lavoro; persone che, come Abramo, abbiano il coraggio di lasciare
Spett. Società Studi P
. torre PEluLlCE V
^eaïo c4iiunc^\\e ieme- *
cafnmif’Pasn-e'tie vie,
•a (Salmo 12: 18)
VALDESI
CHIESA VALDESE
A:et in
il comodo e il sicuro della civiltà di
Ur dei Caldei, per avventurarsi fore
stiero in una terra sconosciuta.
H mondo ha bisogno di noi, perchè
l’ora presente segna: una crisi di persone, più che di programmi e di istituzioni. Il mondo non ha bisogno di
grandi e buone idee, ma di persone
che vivano e muoiano per la loro idea,
che sappiano trasfondere la loro fede
in un’azione decisa ed effìQace.
Seguendo Gesù ini un servizio totale
realizziamo la sola possibilità che ci sia
rimasta per vedere un avvenire migliore del presente. Dalle rovine delle
città devastale e dalle miserie dei campi di' profughi si levò una nuova schiera di combattenti del Regno, per costruire fra gli uomini una nuova società che sia un tempio nel quale rendere
culto a Dio .sino al giorno che egli ha
stabilito per la sua venula.
(G'IOìRGIO m. GURAiRiDET
AI NOSTRI LETTORI
Siamo dolenfi di dover richiamare l’aifcnzione dei nostri lettori
sui problema finanziario del giornale.
La continua svalutazione della moneta, il rialzo dei pBczzi c gli
aumenti dei salari ci pongono nell’assoluta necessità di procedere
ad una revisione dei prezzi di abbonamento.
La Chiesa valdese non è assolutamente in grado di sostenere
un disavanzo che, di anno in anno, va aumentando a causa dei prezzi
di abbonamento, ben lontani dall’essere adeguati all’attuale costo
della vita.
Bisogna prendere dei provvedimenti, per quanto ancora insufficienti; ne abbiamo la certezza.
Dal !• ottobre il prezzo minimo dell’abbonamento annuo sarà
di L. 500 per l’interno e di L. 900 per l’estero.
Tale prezzo è suscettibile dì aumento dal T Gennaio - Chi paga
l’abbonamento al 1948 prima del 3t Dicembre paga la somma di L. 500
Nessun lettore del giornale dovrà per questo rinunziare all’abbonamento. È dovere di ogni valdese sostenere il giornale della
Chiesa con ogni sforzo.
Ciascuno si renda ben conto che gii abbonamenti non bastano
a far le spese del giornale e che la Cassa Centrale della chiesa ci
rimette.
Chi è in grado di farlo, aggiunga all’immancabile abbonamento
un dono straordinario. Sarà degno della nostra riconoscenza.
L’AMHINISTRAZIONB
mriiii in l^l^ m i nmi iiii li M
V* Concorso Jnfernazionaìe per i giovani
Grazie alla generosità della Signora
F, G. Van Loap e della fondazione
Loam per la pape, viene organizzato
per (la quinta volta un concorso fra l
giovani, sotto gli auspici deM’ALLEANZA PER L’AMICIZIA fra i po-'
polì mediante le Qhiese e del DIPAR
TIM'ENTO della GIOVENTÙ’ DEL
CONSIGLIO ECUMENICO DELLE
GHIES'E. '
Argomento
Sotto il tema generale ;
Cristo e la fraternità universale
ì conpomenti dovranno trattare gli argomenti seguenti ;
jUNIORS :
Che cosa dice la Bibbia riguardo
alla fraternità universale ?
SENIORS ;
Come giovane cristiano, quale a
zione concreta devo io svolgere oggi
in favore della pace mondiale?
Prerni
Sono previsti i seguenti premi :
CATEGORIA JUNIOR?
1 primo premio di 300 franchi svizzeri — i secondo premio di 200
frs. — 2 terzi prèmi di 150 frs. —
2 quanti premi di 100 frs. ~ 4
quinti premi di 50 frs. — 6 sesti
premi di 25 frs. — 50 medaglie
d’onore.
CArtiGORIA SENIOR:
1 primo promio di 1000 franclhi
svizzeri da utilizzaasi in un viaggio
airesteró — 1 secondo premio di
200 frs. — 2 terzi premi di 100
frs. — 4 quarti premi di 50 ffs. —
6 quiniii premi di' 25 frs. — 50 medaglie d’onore,
Tutti i ooncoarenti i pui lavoni otìeriranmo 'almeno la media, saranno oggetto di una menzione onorevole
Chi può concorrere ?
il concorso è aperto ai gioviani di
tutto il mondo, senza distinzione di
razza, di lingua, di sesso, alla condizione assoluta di esser© natii ;
prima del r gennaio 1935 e dopo
ili 31 dipembre 1930 per concorrere
nella sezione piniores;
prima del 1" gennaio 1931| e dopo il
31 dicemlbne 1926 per concorrere
nella sezione seniore®.
Presentazione dei manoscritti
I manoscritti inediiti devono essere
composti da almeno 1000 parole e
non oltrepassare le 2200, in qualsiasi
lingua, ipoasibilmente dattilografati, con
margine. L’aiU'tore deve oicmarare al
pri'nciplo o alla Sne del manoscritto
che non si è fatto aiutare nel comiporre
il proprio lavoro. —^ E’ questione di
coscienza.
1 mainoacnitli non devono recare il
nóme dell’autore, ma soltanto la data
di nascita e un motto. I] motto sarà
riprodotto |su di una busta allega'ta,
con dentro nome, cognome © ¡Indirizzo
del concorrente e ancora la data di nascita.
Termine ultimo pèr la presentazione dei manoscritti : f Aprile 1948.
Per l’Italia : inviare i manoscritti al
Pastore E. Rostan - Chiesa Valdese
(Torino) ' PINEROLO
I lavori saranno giudicati da una prima commissione nei singoli paesi del
mondo ; lin seguito, da una giuria intemazionale con sedè a ’Ginevra.
La prima commissione procederà
neiresaime dei lavori con gli stessi metodi indicati 'per ogni 'paese.
p. Il Ooimitato dall’Alleanza
per r Amicizia fra i' popoli mediante le Chiese :
Ermanno Rostan
fMOLlt HM II miilll
La sadHia inaasiurala del 93* Anno Accademico avrà luogo nella
Aula Magna Sabato 1' Novembre,
alle ore 17, con una prolusione dei
Prof. Valdo Vinay, della quale sarà
annunziato prossimamente l’argomento.
Per fede
La fede che giustifica nas :e nelle
profondità delVanirna al centro stesso
della vita; essa sola perciò può cancelÌare \fl pedfi\ato che con^iMe nion in
alti isolati ma nell'incredulità del tuore. La fede in Cristo è un tesoro incomparabile : essa salva da tutti i mali
e porta con se la liberazione.
Credere vuol dire affidarsi completamente, accettare la volontà di Dio e
seguirla. La fede unisce l'anihd al Cristo come la sposa allo sposo. Ammire
vale scambio di vita e di salvezza da
un lato, colla morte e la condanna dall’altro! Gesù Cristo accettando nella
santa promessa della fede i peccati, la
morte, la condanna dell’anima divenuda sua sposa, fa proeje tutte le miserie di questa, si sostituisce a lei,
combatte, muore e scende nel soggiornò dei morti. Nè il peccato nè la morte nè l'inferno possono schiaoQìarh).
Egli al contrario abbatte tutte quelle
potenze mortali e le distrugge.
Cosi l’anima credente, unita al suosposo divino col legame indistruttibile
della fede è liberata dai suoi peccati e
dalla morte poiché Cristo la riveste
della sua eterna giustizia.
M. Lutero.
La sasaiona aulunnala d’esami è
fissata nei giorni 29 - 30 e 31 Ottobre.
Il Convilla sarà aperto il 28 Ottobre.''
Stanno per chiudersi le iscrizioni
¡H 1“ Anno, Si ricorda elio, pei* esse
re iscritto, occorre farne doniaiirìia
.scritta al Consiglio della Facoltà,
cki|'redat|a daji seguleuti d^cuimentì :
a) Certifìcato di maturità (dassica;
II) raccomaiidaigione del Pastore alla,
cui comunità il postulanie appartiene; c) ceniil'Oato medico di sana e
rojbus'tja costitumosie fisicla; (|) atto
di nascita; o) quando si richieda an
che l’anuiiissione nel G>nvitto, iin[>egno di versare la retta mensile sla
hilita.
PER IL CONSIGLIO
Ernesto Comba, (Decano)
P R I Ë R E
POUR L’AUTOMNE
,l>ieu tout-puissant, à qui toute
chose est soumise, ioxsque Commence la cUute des feuilies jaunissantes,
une tristesse iniinie envalut notre
coeur, car U nous semble que ces
feuilles tombent comme nos illusions, comme nos i-ëves irréalisables,
et les arüres qui lentement sont dépouillés nous rappellent un peu no
U'e vie, dans chaque jour d,© laquelle une partie de nous-mêmes semble mourir. Et pourtant, taudis que
la nature toute entière semble se
préparer à uu long sommeil, beaucoup d’oi'ganisations humaines re
prennent en plein leur activité, et
nos Eglises sont d;u nombre: veuille
faire en sorte que la reprise de leur
travail ait vraiment heu sous Tou
regardj, et aider à ce que l’oeuvre de
Tes serviteurs porte ules fruits abondants et bénù.
Los journées se raocoiurcissent
toujours plus, mais que la lumière de
Ton espïit empêche aux ténèbres de
s’insinuer aussi dans nos coeura; é
loigue l’angoisse qui nous accable
lorsque le soleil se cache pendlant les
longues séries de jours, et aocordenous l’allegr^se qui est toujours vi
ves chez Tes enfants, assurés par Ton
aniour. Maintenant que les rivières
grossissent et parfois débordent, ne
(lermets pas que le torrent dje l’épreuve entraîne noire foi chance
lante, comme U en serait d’un ii'èle
urhi’isseau,
Règle Toi-mêuie le temps pour
alléger la peine et l’aiixiélé de ceux
<iui sèment, non seulement dans les
champs, mais encore dans la fainille,
d,ans l’école, dans l’église, et fai».,
ert sorte que la bonne semence tom
be toujours ilaus un bon terrain,
poiBE qu’elle puisse Mifoncer rapidement ses racines et représenter une
sûre promesse d’heureuses moissons.
A l’approdio de» piremdier« ftwdfe,
nous Te deuumdons de veiller par
ticulièremeiit siu- les viei11ar<^, qui
sont entrés dans l’automne de leiir
vie.
Rufin, gaidie«ans et protéger
nous à diaque inataut, «t enseigjae-,
nous à toujours suivï'e le divin exemple de Tou Fils, notre incomparable
Maître et Rédempteur ! — Amen,
2
‘■y VAI.I.t.V»WW
•W?«#- 'S>' • '8, Sf i-'ÿ'
ja&iil tous buvoù b|t Je bUib lu Ult j>a
■ - XVI
■ . '.'•vfi . _J-A'
Cotonía Valdense|
Jä“ Atonte sur la terrasse du aHo^
gar para Ancianos». A mes yeux
s'offre i’a^nirabie panuu^aïua de CUtLülNiA VALDKÏSSt'.,^ An' inidL Jee
plages du Hio de La PJata, à Test
Colonia Española et Colonia Suiza,
au nord la ville de Rosario, à l’ouest
la petite ville de la Paz d)onûuée
par les deux tours de notre Temple;
plus loin Colonia Cosmopolita. INoui
sommes en juillet, au coeur de l’iûver; mais ce n’est pas Phivet des
Vallées. La jom-née est merveilleu
se : Colonia Valtíense me paraît en cor© plus l»elle gue d’habitude. Le
vert domine : le» près sont verts, les
arbres sont verts, les champs sont
verts: l’avoine et le blé viennent d’y
pousser. I.a plupart des arbres de l’U
ruguay ne perdent jamais leurs feuilles. Les contrastes de paysages et de
saisons sont beaucoup injoins marqués que pb^ nous.
Colctma Valdense s’étend sur un«
vaste zone ondulée dont le centre
est occupé par les bâtiments de l’Eglise, construits sm une élévation
du terrain d’oSi Pon a «me magni
fique vue d’ensemble sur toute la
colonie.
Colonia Valdense est sans doute
la plus belle de toutes nos colcmies.
C’est aussi la pl«is vieille. Elle a été
fondée en 1858. Les Vaudois Oiil
transÉormé ces terrains inqultcs et
sauvages en «m jardin. Les propriétés sont en général moins vastes que
celles des autres colonies, en par
ticuber des colonies plus r&entes.
I.a popnlatiou étant plus nombreuse,
le fractionnement des «campos» est
plus grand, ce qui_a obligé nos colons de Valdense à abandonner l’élevagc en :^aud et s’adotmer surtout à la cultme d© la vigne, des o
rangers, des pêdiers, au> jardinage
et en général à une culturo plus rationneUe et intensive. Colonia Acáldense est la plus belle die nos colonies; c’est aussi la plus belle de noí
Kg]¡ses du district rio-platense. Ls
population vaudoise est ici compae
te avec peu d’infiltratious étrangères
L’Eglise n’est pas fractionnée oom
me à Cosniojjolita ou à Tarariras ou
à San Salvador en trois, qitatre, cinq
coimnunautés plus ou moins antono
, mes, chacun© avec son temple, son
culte et, quelque fois, son consistoire. Ici les plus éloignés dui centre ne
vivent qu’à 15 Km. du Temple:
c’est dire qu’ils peuvent sj’y rendre
assez facilement. Aussi on peut avoir
et on a souvent à Colonia Valilense
des assemblées imposantes. J’ai parlé six fois dans le Temple, beau et
vaste, à un auditoire très nombreux.
Mais ce qui m’a donné la mesure de
la force numérique de l’Eglise c’esl
les enfants, les jeunes. Un dimanche
après-midi j’ai parlé aux enfantt
des deux écoles du dimanehe de la
paroisse. Gi’ande concentrationau oen
tre à l’occasion dfe ma visite. Plus de
¡ÏOO en Fants et 100 moniteurs et mo
nitrices étaient devant moi. Beauté,
farce, avenir,
* Je leur dis; «Que ceux qu¡ s’appellent Geymonat, Bonjour, Rieea,
Malan, Bertinat, Rivoir, Tourn,
Gönnet...... lèvent la main». De» .
mains se lèvent de tous côtés. Je puij
leur parler pendant une bonne heu
re; San» «lioiite mon espagnol les amuse......
Un autre jour je parle aux caté
chamèneo: 150 garçons et filles de
l’âge de nos catéchtunènes des Vallées, mais physi«|uement pins développés qu’ewx. Un soir j’adi'csse la
paroi© à PUnicMi mixte:’ 3(K) jeimes
'gens réunis dans le magnifique salon
de la jeunesse.
TJne Eglise qui a une enfance et
u^ jeunesse comme celle dç Colonia Valdense pieUt regartier à l’avenir avec «me certain© confiance. En
regardant ces masses oompacties
d’enfante et 'd© jeHtoes'bien tidurris,
bien habillés, 'je pemais 'qu’il n’y
a que 90 ans «foe les premiers colons
arrivaient «^ns ce pays sans autre
ressource que leur volonté de travail
et je comprenais la parole qu’un
vieux vaudois m’avait dit Quelques
jouis avant: «Que“', Dieu soitubéui
poui avoir oüvç*«,' ji u<& peres m eue
•oin U© X (jiugmiy'iL
paroisse.
i..a paroisse ce CoJonia Valdense
-.est tnvxscc en plusieurs sections qui
Còsci csponueui a nos quar tiers, oeetroiis C.Ì4 r-az, riosario, ©.turt , Üiacon
del «ey, sauce, t'eiix, üonjour, i\e
grrn, e.oint>a, r/ans toutes ces sec■ lions il y a un locai de cuit© ou une
école: pat tout j ar pu adresser la pavole à aes asseuinices attentive^ et
sympatluques. j ai parlé aussi aux
trois «t-jgasrei«eii.nas» delà jiaruis
se: la 1-iga üu ceiure, celle de Rosariii
et celle u© JLa raz. A i.a Paz (6 Km.
du ceuiie; ri y a un temple où l’on
célèbre pemaïquement le cuiteL est le premier temple construit par
les Vauctois, i>aus la voi© de Rosario
(1^ Km. du centi'ej où on a développé une oeuvre u évangélisation,
nous pooséüoiis un beau local de cul
le. Là aussi on eélèbue un eiule régulier.
x, ligirse de Colonia Valdjense qut
j’ai vue dans la manifestation de
toutes ses activités, dorme mie impression ü’imité, de vitalité, de force. Elle a sans doute de grandes posùnitités à tous égards et est «me ii.es
pl«is belles communautés de l’Eglise Vaudoise. ERe doit beaucoup à
la forte pei*sonimltté du Patent Daniel Armand-Hugon, q«ii i«ii. a consacré les talents de son intelligence
exoeptionneUe et a été 1© vécitable
ïondateur de l’Eglise. L’actuel Pa
stem-, Mr. Ernest Tron, a développé
l’oeuvre commencée en des circonstances si difficiles par son prédécesseur. Son travail a été couronné par
les plus beaux réstdtats. 11 est juste
aussi de mentiormer M.me Tron née
Arinand-Hugon, qui s’êst dépensée
sans rései-ves comme f«anme de pasteur, comme mère de famille, com
tue Directirice du Lycée, comme éilu
matrice des enfants. Elle a admira
blement cu'ganisé le travail des Ecoles du Dimanche, a publié des ma
a«iels d’insti-«içtion religieuse, a fon
4é la Société des Dames, a institué
des cours d’économie domestique après avoir été envoyée en Europe
aux fi-ais du Gouvernement ée ITî
ruguay pour y ét««dier 1© travail
d’institutious analogues en Belgique,
en Hollande, en Suisse, en iVanee,
m Allemagne, en Italie et en Angleteiire. M.me Tron a publié plufieurs ouvrages d’économie domeslipie ti-ès appréciés et elle continue à
eolJaboi'CT à revues et journaux.
Le “ Parc 17 Février
Nous ne pouvons pas passer sous
silence une des dernières initiatives,
m ordre de temps, du Pasteur l-]r
aest Tron: la fondation du «Parc
XVII Février». 11 s’agit d’«me propriété de 5 hectaircs sur les bords du
Rio dé Lff Piata, à 11 Km. du centre de Colonia Valdense. Ce ten.-ain
actuellement propriété du Consistoire, a été donné en pai-tie par le Doet.
Louis Bonjour, en partie acheté.
On y -a planté des milliers d’cuealyi)tus et de pins. Au centre, une <xmstruction qui acc««eille «lesi enfants
faibles pour une période de cure en
été. La jeunesse y fait périodiqueaient des campements; on y fait des
ooncentnations d’enfants, d’adjultes,
d’étudiants. C’est un endroit id,éal
pour se reposer et se retremper physiquement au bord de la mer. Ac
tuellement on ramass«-^ des fonds
poi«r la construction d’un nouvel édifie© destiné à l’enfanee.
P reut. wi lait ue» j^euoiienp& gtyfealogiques... . ' '
uouià 4© Vaui-oisy jean
^■Jnerr© UttRioiv ifeu najuiciemi^t
icu dtiaann© Jjaïuaret, ’ ri» eafâai9>
lie à Colonia Vaioeuse. Un Idvff a
1 uge de ¿X ans, il bt im voyage aux
Vallées; ineiae rsUi'^juijrt ieu Eli-,
soc et ieu âu»anne lyejmonat, né à
iUaipertus .firobij. Venu en- Amérique a l’age ü un an. rrapriétaiie de
‘i.üUU « journées " («je terrain. Peut
iiouiuir ilans son donùune 1.500 vaciics. Il pense faire un voyage aux
Vallées en 1949. Père d<? l4 entants,
lirnesaue JOURDAiNt^-^feu Mathieu
uee aux Rouncs «1© La Tour- Vettue
en Amérique à l’âge d» 9 ans. Susauij© PJiiRROÜ, cousine de Soeur Lydie Perron. Visita les Vallées eu 1911.
Lonstance NA VACHE veuve Ricca
leu Jean Navache de Bobi, Jean
Kouis jOÜRDA^ des Coùpin çLe La
lour, miui de Martlie Rivoir üc
iionnenuit (Aiigroghe). Emigrés en
1913 avec tiois enfants. • Ernestine
BERT leu Emmanuel, veuve Geimaiiet; Susaime ARPOIN, veuve Belech, 15 file. Née en Uruguay, a fait
Lin séjour de 5 ans a«rx Marauda de
Saint Jean; Jules ARMAND-HUGON
ieu Barth. Fit im voyage a«ix Vallées en 1897. Susann© LONG feu
François, née à Pramol, venue à l’âge de 2 ans. Henri Grill feu François né à Prali (Gougn). Alice
JOURDAN feu Jacques, veuve Gönnet. Joseph ALI GÖNNET feu Joseph, né à Bobi (pautasset), émigré, enfant, avec ses parents. Il me
parle de ceiiains^ iioyera. piaulé»
près du tutrent, à Sibaun;' il ge sou"
vient des boules de neige qu’il , y a
li-lu» de 70 ans il lançait aux... fij
tes ue l’Ecole ¿ glande » de Bobi-.
Uavid LRACHE «le La Tour; Su
saüue RICCA feu Jean Navache, 12
fils; David MALAN, 12 enfants: son
pere aussi avait 12 enfants et son
beau-père en avait.... 12 lü Chai-'
, les Sibille, venu de La Tour »en
1927 : ipropriéiaire d| une des plltp
beRos vignes de Colonia Valdense;
Ernest ODIN venu de.Saint Jean en
1926; Auguste CHANFORAN venu
en 1913 de La Tour; Emile RoEnct,
vice-président du Consistoire, nuûtre
d’école penc(ant 30 ans, bras droit
du pasteirr; Jean ANDREON; Jacques LAGEARD du Pomaret; Etienne NEGRIN feu Etieniie, parti à 18 ans de E Sairsenà de Bobi : 9
fils : riche ^ propriétaire; Paul
BONJOUR^ originaire de Bobi, propriétaire d’une des plu» belles villas
(p ColonE Valdense. Victor Paul
OUDRY feu Jacques, parti de La
Tour à l’âge de 3 ans, établi à Juan
La Cape. Et une quantité d’autres
que je ne puis rappeler ici, faute d’espace, mais dpnt le souvenir restera
gravé dans ma mémoire et dans mon
coeur.
Colonia Valdense Eit honneur à
notre tradition séenEife de travail,
d’intégrit.é morale, de foi religieuse.
Le nom vaudois est ici très dignement représenté ©i nous ne pouvons
qu’en être reconnaissants.
Alb, Ricca
L’imporEnte proMettia delle vocazioni
al servizio oristiano in genere ed al mini-'Aero pastorale in particolare è stato posto
/arie volte davanti alla coscienza del popolo valdese quest’anno, in occasione di
oonvegini giovlanllli, di di iriunioni
spedali al Sinodo^ e per imezzo di una
riuscita pubblicazione, velluta dàlia Tavola
Valdese preparata dal Pastore, G. Bertin
con la collaborazione di pastori e laici delle nostre comunità.
La facciata di detta pubblicazione è fortoriiente impressi va : sullo sfondo dei no»tri monti si erge nuda e significatirva la
croce, segno della nostra redenzione, ed
ai suoi piedi si contempqa un’adunata di
giovani delle nostre Ohlese, dalle quali esoono e dovranno usare ancora in maggior
numero, quando Dio lo vorrà, degii uomini
e delle donne chiamati ad entrare nel
non poche scene del nostro piccolo mondo
Valdese e fanno rivivere molti ricordi dei
passalo. Esso non dovrebbe, come accade
spesso., finire nei fcaidi di magazzino, oo; perto dii polvere e di muffa. 'Ogni famìglia
V'aldese ohe ami ila sua Chiesa e saippia
essere sensibile all’urgenza di un servizio
cristiano nella Chiesa e nella società, leggerà questo fascicolo e rifletterà,
E po'cihè si tratta sopratutto del prò*
b.ema delle vocazioni pastorali, ciaseuno
a! ricorderà ohe la soluzione di quel problema è prima di tutto nelle matii: di Dio.
Giii opuscoli sono una bella Iniziativa ma
»
ntai bastano; c! vuole la preghiera. «PREGATE IL PADRONE DELLA MESSE
AFFINCHÉ’ MANDI DEGLI OPERAI
NELLA MESSE».
Ho letto ultimamente che H grande missionario Hudson J'aylor, durante la sua
CHI MANDERÒ’?
mondo come testimoni della verità, come
oroolamatori con la bocca e con l’esempio
iella vita di quella Parola dei Cristo che
è potenza di rigenerazione e di salvezza.
All’antica domanida dell’Eterno' al profeta
Isaia: (cCHi MANDERÒ’?» risponde la
voce profetica «ECCOMI, MANDA MÈ!»
Nell’interno si susseguono in artistica
disposizione articoli e fotografie : voci vecchie e voci nuove, visioni di culti e scene
della nostra opera di evangelizzazione E
Italia, consacrazioné di pastori e di diaconesse, la preghiera al ctqìezzale dei nostri
figliuoli e Ja ièttura della Bibbia nella famiglia, visioni di attività giovanili, la Facoltà di Teolt^a, nell© chiese deU’America .
del Sud, gioia del i servizio negli ospedali
e nei campi di missione.
Il fascicolo si legge con interesse; le
fotografie proiettano davanti ai nostri occhi
Enga permanenza in Cina, vide giungere
accanto a sè, per l’opera del Signore, p'ù
di mille missionari. Egli non aveva perCir,?o il mondo per gridare ai quattro venti ia necessità in cui si trovava di avere
¿e.gii operai. Aveva semplicemente c.-hìvat( una vita intima dii preglrcra a D.o.
Noi 'Vaklesii, abbiamo probabilmente
parlato 'molto, delle vocazioni .Dasto'ali attorno a noh non ne abbiamo parlato abbastanza a Dio.
Eppure Lui solo è capace dj spingere
degli operai nella messe. Quest’ora di
grande attivismo, di intenso movimento, di
fervide speranze per E testimonianza eviangelica deve essere trasformata prima di
tutto in un’ora di 'preghiera.
Senza di me, diceva Gesù, non potete
far nulla.
ERMANNO ROSTAN
Cronaca
POMARETTC
y ai des e
La population
Sa'bato 20 settembre, nel nostro tempio
si sono uniti in matrimonio GAY Giovanni
fu Giovanni e di Tran Clbtilde (Perosa
Argentina) con FERRERÒ Rosa di Michele e di Somaglia Anna, pure dj Perosa Argentina.— Un largo stuolo di parenti e
di amici hanno circondato gli sposi in
quella Jieta circostanza, e il suono di alcuni pezzi diorgano e violino hanno reso
più suggestiva la sacra cerimonia.
Rinnoviamo agli sposi il nostri migliori
auguri di felicità e di prosperità nel Signore.
orazione che sempre animò J'opera di carità della nostra sorella e bene augurò per
- il suo viaggio e per la salute dei suo diletto fratello il venerato pastore di Nuova
York, sig. Pietro Griglio. Un gruppo di
cantori, sotto la guida del sig, Bazzetta
sottolinei) l’aspetto sacro del servizio cristiano col canto delPinno 187 dell’Innario.
Prese poi la parola il pastore di Praly
sig. Arna!<k) Genre H quale espresse a
nome della popolazione della Valle il sentimento della più viva riconoscenza a Suor
Margheriíá per l’opera compiute con tanta
fedeltà, e a nome più iparticoiarmente della sua parrocchia dj origine rivotee il più
affettuoso saluto.
Je ne puis pas, naturellement,
rappeler ici le nom d© tons les Vavr'
fois fp«c j’ai vu et salue à Colonia
Valdense. Il y a ici beaucoup de
Geymonat, dè Bonjour, de Malan,
de Rioca. Les Ricca de î'Uimgnay
sont tou» paffmts. Ils descendent
tous de cinq Itères émigrés des Bonnets de La Toicfl' et sont actuellement
une centaine de famillesi! Bonne
graine: «m de» frères Ricca avait une Emilie «le 21 enfants, totis nés
OSPEDALE VALDESE di POMARE’i’TO
C’è stata una animazione insolita nel vasto e ombreggiato cortile dell’Ospedale di
Pomaretto il pomeriggio delia domenica 21
settembre scorso. Infatti, parenti, «mici,
colleghe nel ministerio, ex malati, personale e ricoverati vi si erano dati convegno
per porgere un affettuoso saluto di commiato alla fletta Direttrice Suor Margherita Grill in procinto di. partire iper la
lontana America del Nord7
(Parlò per primo 11 pastore Sàg. Luigi
Manouda già per una lunga serie di anni
Direttore della Casa delle Diaconesse, il
de la même mère. Le* Ricca dé*i^" qu*]© ¡mise in rilievo k) spirito di consa
Dopo l’offerta di un omaggio floreale e
di un segno tangìbile di riconoscenza da
parte di tutte le parrocchie della Val Chisone e Balzlglia pef cui ta Suora ringraziò
con commosse parole, il pastore di Pon%
retto e Cappellano dell’Ospedale, sig. Guido Mathieu ©he presiedeva sottolineò alcuni aspetti del canattene che la festeggiata
ebbe ntodo di dimostrare d/urante i 35 anni
di mSnisterio e i 19 di attività all’ospedale dì Pomaretto. <D(^ il canto deirinno
26! e una preghiera : le strette di «nano e
gii abbracci. Momento quanto mai commovente in cui si potè constatare di quanto
affetto rl'0«Mioscente Suor Margherite Grill
era circondata sta per le sue personafi doti di cuore sia por la grazia di Colui dh©
avendola chiamata al suo servizio le diede
di compierlo fedelmente.
Il nostro fervido augurio la raggiunga
nella sua nuova sfera dj attività e l’accompagni
Nella impossibilita di jarlo personalmente la Suora Margherita Grill ringrazia seniitameiiie tutti coloro che le hannodato
una tangibile mmKfestazione ài affetto
cristiano.
—- Con il _c.uito di domenica prossima
5 corrente, iriaiugureremo i corsi di istruzione religiosa. Tutti i bambini che frequenteranno la Scuola Domenicale e i catecumeni sono invitati a trovarsi nel temp'^o alle ore 10.30 laccompagnati dai loro
genitori.
— 1 Membri di Chiesa sono convocati
■4-1 lassemhiea per dantenitia iprossiima 5
corrente, alle ore 14,30 ne! salone a pianterreno del Convitto di Pomaretto. Tut-'’
ti satiD cOipdialments invitati ad essere pre
senti.
incuoia Ialina ' di POMARETTO
Dal 1' ai 15 Ottobre sono aperte
le iscrizioni. Le domande, in carta
da bolio da Lire 24 per la I classe,
in carta libera per le classi li e III,
si ricevono presso la Sig.ra Tron
Gay Matilde (Pomaretto) o presso
il Pastore Sig. Guido Mathieu. Gii
alunni dovranno trovarsi a scuola if
giorno 16 ottobre, ore dieci.
LA PRESIDENZA
S. GERMANO CH1ÔONE
Come pietre viventi...
siete edificati tival casa spirituale.
La ripresa di tutte le attività è imminente. La Chiesa fa appello a tutti j suoi
membri per una coliiabo.nazione gioiosa e
’edele
C’è lavoro per tutti ; Scuola Domenicali?.
Istruzione religiosa elementare. Corale]
Unione Giovanile, Società di Cucito, ecc.
eoe. e la preghiera di tutti perchè l’opera
del Signore prosperi nella nostra valle,
l’aiuto regolare o oocasiomale, l’i'mpegno
per un detèrminato oampito, l’Incoraggiaménto e la simpatia per coloro' ohe portano
le maiggiori responsabilità e ancora e innanzi tutto la testimonianza della vita e
l’assiduità ai culti che non dovrebbero seguire le stagioni deiranno ma essere contanti oome è costante l’opera nefasta
del maligno a danno delle -anime e della
chiesa.
Ohe Dio guardando quest’anno alla nostra pamocohia possa vederla come una
casa spirituale formata da pietre viventi e
non già come un edificio lesionato da dissensi o dall’incuria e tanto meno come un
a-mimasso. di rovine !
Tutti alS’opera dunqtée^i p{erchè Ori.sto
sia il primo servito, sia il Signore l
— L’ASSEMBLEA di CHIESA per
reiezione dei delegati alk Conferenza distrettuale straordinaria di Pinerolo è convocata per Domenica 5 c, dopo il culto
del mattino.' Il culto stesso sarà presieduto
dal pastore SILVIO LONG' dell’Uruguay.
PERSONALIA
E’ nata a Palermo. jl 20 settembre, la
piccola VALERIA, secondogenita del Pa
store Davide Cielo.
Partecipiamo alla gioia dei genitori e
formuliamo i 'migliori auguri iper la bambina .
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