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tì<‘ Spedizione in abb. postaie/50
Torino
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SETTIMANALE DELLE CHIESE EVANGELICHE BATTISTE, METODISTE, VALDESI
VENERDÌ 28 APRILE 1995
ANNO 3 - NUMERO 17
r MAGGIO 1995
UNA SFIDA
EPOCALE
DORIANA GIUDICI
U:
m
&
n 1° maggio all’insegna
_ dell’incertezza, quello
del 1995. Lontani, anzi lontanissimi, sono il 1° maggio degli anni ’50 e ’60, quando in
questa giornata ci si ritrovava
per sentirsi solidali nelle difficoltà e impegnati in una comune battaglia per la ricostruzione economica e sociale
del paese; lontani anche i 1°
maggio degli anni ’70 e ’80,
quando un movimento sindacale forte e progettuale dava
grandi speranze anche a chi
lavorava in condizioni diffici' li o a chi, come nel Mezzogiorno, faticava a trovar lavo
- ' ro. Oggi tutto è più comples
' Ty- analizzare che da
capire; ma soprattutto tutti ci
- si sente più soli nell’affrontare i problemi emergenti nel
. ’’mondo del lavoro.
„ . Certo, c’è una ristrutturazione mondiale dell’econo’ mia, che coinvolge anche noi;
• V ovvio che con la mondializ■ zazione dei mercati cambi la
collocazione delle forze di laf voro, anche in Italia; scontato
che la nuova tecnologia tra, sformi il modo di vivere e di
lavorare, ma non sono queste
le ragioni che creano quella
profonda, diffusa e comune
sensazione di angoscia, per
quanto riguarda la ricerca del
lavoro per i giovani o il mantenimento di un’occupazione
per gli adulti.
La questione vera è che sono «saltati», senza che quasi
ce ne accorgessimo, alcuni pii. lustri su cui, in questi ultimi
iì 50 anni, abbiamo costruito il
- nostro modo di rapportarci al
lavoro; non è infatti più certo
''4 che, preparandoci professio
nalmente, possiamo svolgere
il lavoro da noi scelto; non è
più vero che chi ha studiato
; trova prima il lavoro; nessu
7^, no è più sicuro di poter svol
' gere la sua attività per tutta la
A vita lavorativa. Siamo allar
; mati perché le trasformazioni
economiche e le difficoltà occupazionali stanno cambiando la nostra società, e non in
meglio. Vi è una sotterranea
ma forte sensazione che la
violenza, l’abuso e i privilegio stiano dilagando; la volgarità, la prevaricazione e
l’incultura sembrano premia' re più della dignità e del senso della misura; per trovare
un’occupazione o per rimanere al proprio posto di lavoro
occorre subire ricatti o mal' versazioni.
A Poiché il lavoro è una mer
ce rara, non si mettono in
conto sacrifici, umiliazioni e
alti prezzi da pagare pur di
ottenerlo. Oggi il lavoro che
manca può diventare un potente elemento di corruzione.
Non possiamo infatti dimenticare le manifestazioni (ovviamente organizzate da chi
vuole asservire a sé altri esseri umani) di quei disoccupati
di Palermo o Napoli che in
neggiavano alla mafia e alla
camorra in quanto procacciatrici di lavoro.
Né ci sfugge che qualche
economista e qualche politico
stiano pensando di risolvere il
problema occupazionale rilanciando il ruolo della donna
come casalinga, madre e assistente sociale a tempo pieno,
per la sua ristretta cerchia familiare. Allo stesso modo c’è
chi pensa di sfruttare le difficoltà dell’attuale momento
economico-sociale non rispettando né leggi né contratti, soprattutto per i lavoratori
immigrati. È quindi irrisolvibile la questione occupazionale? No, ma è inaccettabile
qualsiasi soluzione che penalizzi i più deboli o crei divisioni nella nostra società fra
cittadini in base alla loro etnia o al loro sesso.
È certamente una sfida epocale quella che dobbiamo affrontare. Non sarà facile
uscirne, bene e a breve, ma
mettendo insieme le migliori
risorse di ognuno, ce la si può
fare. Ciò che non è lecito fare
è rinchiuderci o crogiolarci
nei nostri singoli problemi.
Usciamo quindi allo scoperto,
come abbiamo fatto tanti altri
1° maggio; ritroviamoci con
gli altri; riscopriamo il senso,
anche profondamente cristiano, della vita collettiva, della
responsabilità civile c della
partecipazione democratica.
La lode: un brindisi fatto a Dio che ci accoglie alla sua mensa come dei mendicanti
Grazia, solo grazia oltre ogni immaginazione
_______________ANNA MAFFEI______________
«Uno degli invitati, udite queste cose,
gli disse: “Beato chi mùngerà pane nel
regno di Dio!”»
(Luca 14, 15)
Dopo aver vagabondato un po’, mi
ero seduto su quel masso all’angolo
della strada. Era ormai diventata un po’
il mio rifugio quella pietra, mi ci sedevo
quando, stanco di andare in giro senza
meta, volevo riposarmi un po’. Mi fermavo là anche perché proprio lì vicino
c’era una grande e ricca casa e di tanto in
tanto riuscivo a rimediare qualche cosa
da mangiare dagli avanzi della giornata.
Comunque quel giorno doveva essere
proprio speciale. Si udiva provenire dalla
casa un tramestio insolito. C’era un andirivieni di servi. Una fragranza di pane e
focacce fresche invadeva l’aria e un aroma di carne mi raggiungeva acuendo, se
possibile, il senso della mia ormai cronica fame. Era evidente che i cuochi stavano preparando delle vivande per una
grande festa. Ne ebbi conferma quando
verso sera uscì dalla casa in tutta fretta
un gran numero di servi. Si usava così
fra la gente di un certo livello, si andava
a dare agli invitati l’ultimo avviso: «Venite, perché tutto è già pronto». Io ero lì
e non nascondo che non visto mi misi a
spiare da una finestra aperta. La tavola
era imbandita di ogni ben di Dio. Non
mancava nulla: grandi portate di arrosti
fumanti, schiacciate di orzo e grano, erbe
di ogni tipo, salse e spezie, vino e frutti
di tutte le qualità. Se mai dovevo immaginarmi un giorno il banchetto celeste
l’avrei immaginato proprio così! Ma
tant’è, io non ero certo atteso, gli invitati
di alto rango stavano ormai per arrivare
e io sarei rimasto fuori ad aspettare che i
signori ormai ben sazi mi lasciassero
qualcosa. Però quella sera non mi sarei
mosso di là. Non ero il solo per la verità, sarà stato il profumo o le chiacchiere dei servi, tanti altri disperati come me
avevano cominciato ad appostarsi nelle
vicinanze della grande casa pensando
che quella sera gli avanzi sarebbero stati
particolarmente abbondanti.
Intanto i servi erano tornati, il tempo
passava e di invitati neanche l'ombra.
Era ormai tardi e dall’interno della casa
si udivano le urla del padrone di casa offeso, indispettito, divenuto ormai furioso. Gli erano arrivate le scuse degli invitati che avevano di fatto snobbato il suo
invito. Uno aveva detto che doveva andare a vedere un campo appena comprato, l’altro che doveva provare cinque
paia di buoi, anch’essi nuovi acquisti,
un altro aveva detto che era nel pieno
della luna di miele e quindi non poteva
venire e intanto la sua cena si stava freddando. Si era lì, tutti lì fuori, noi vagabondi, quando aH’improvviso si spalanca la porta, proprio l’ingresso principale
e i servi ci invitano ad entrare. Noi timorosi e assolutamente increduli non ce
lo facciamo ripetere due volte, per paura
che cambino idea, guardando ai nostri
abiti laceri e al nostro aspetto non proprio all’altezza.
Allora lentamente ma risolutamente
varchiamo la soglia e così come siamo,
prendiamo posto a tavola. Non osiamo
metterci a mangiar^ subito, ci sembra di
sognare, ma poi...dopo esserci dati come
un segnale di intesa con lo sguardo non
si udì più niente tranne che rumore di
stoviglie e tintinnio di bicchieri. A un
cèrto punto qualcuno si alzò per fare un
brindisi al padrone di casa: «Grazie disse - grazie...» ma la commozione gli
impedì di dire di più; ne vennero anche
altri dopo di noi, li erano andati a pescare dai luoghi più loschi e lontani, ma più
ne venivano più il cibo sembrava moltiplicarsi e c’era ancora posto, c’era miracolosamente sempre posto, posto per tutti ma, aveva detto il padrone di casa, non
per gli invitati di lusso che prima avevano rifiutato l’invito. Mai ci fu per me
notte più speciale, mai ho avuta così nitida la sensazione che il regno di Dio doveva essere proprio così.
Giappone
Il fascino
delle sette
Secondo l’agenzia di stampa luterana in Giappone, Lutheran Hour Press Service,
circa 10.000 giovani sarebbero membri della setta Aum
Shinri-kyo «Verità suprema»,
sospettata di aver organizzato
l’attentato al gas nervino nella metropolitana di Tokyo il
20 marzo scorso. Il pastore
della Chiesa evangelica luterana di Kanagawa, esperto in
materia, afferma che le sette
sono caratterizzate da un
«dualismo» secondo cui «il
. mondo è diviso in due gruppi:
le sette e il resto della società». «Agli aderenti viene
insegnato che sono perseguitati dalla società o dalla nazione - afferma Kanagawa -.
Pertanto, per potere rimanere
in vita, i membri della setta
devono prendere misure preventive per proteggersi. Molti
si considerano come gli eroi
di una specie di dramma».
Secondo il professor Kenneth Dale, dell’Istituto luterano giapponese di teologia, i
nuovi movimenti religiosi in
Asia attraggono un numero
crescente di giovani che sono
alla ricerca di una dimensione spirituale che non trovano
in un mondo centrato sull’abbondanza materiale. A parere
di Dale tutti i bambini provengono da famiglie in cui
ambedue i genitori lavorano e
quindi conoscono la solitudine fin dall’infanzia. I nuovi
movimenti religiosi risalenti
agli anni ’60 e ’70, e i movimenti più recenti come la setta Aum Shinri-kyo, danno loro il senso di appartenenza a
una comunità. «Anche se
hanno una vita agiata sul piano materiale, hanno l’impressione che manchi loro qualche cosa - fa notare il professor Kenneth Dale -. Di fronte
a questo vuoto, le nuove religioni non sono solo una fonte
di misticismo, procurano loro
una estasi religiosa immediata. Per questo il numero di
nuovi adepti non cessa di aumentare». (Eni)
UMENE
Due commenti
all’ultima enciclica
pagina 2
AllJascolto
DEiJLA Parola
L’acqua viva che
toglie ogni sete
pagina 4
Il documento di
luterani e cattolici
pagin
2
PAG. 2 RIFORMA
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VENERDÌ 28 APRILE 1995
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SÏS1I
Il parere di un noto teologo protestante francese sulla recente enciclica del papa
La «Buona Novella» non è sentenza di morte
JEAN-FRANÇOIS COLLANGE*
Questa lunga enciclica sulla vita e sul necessario
rispetto che essa richiede è
centrata essenzialmente sulle
questioni dell’aborto e dell’
eutanasia. Visibilmente Giovanni Paolo II sembra ossessionato da questi due spettri,
testimoni tragicamente inconfutabili di una «cultura di
morte» che caratterizza, secondo il papa, la cultura moderna, posta sotto il segno del
«delitto di Abele da parte di
suo fratello Caino». Non bisogna smettere di opporvi la
cultura della vita il cui cuore
più intimo non è altro che
r Evangelo stesso, l’Evangelo
della vita che chiama a ritrovare il senso di Dio, quello
dei veri valori.
Espressa così, questa diagnosi non è accettabile: nessuno dubita che le società
umane siano preda di drammi
tragici, amplificati oggi dalla
potenza tecnica, che vanno
denunciati e contro i quali bisogna lottare in modo deciso
ma per quanto concerne la vi-,
ta, è proprio in funzione dei
progressi della tecnica medica, e quindi della sua tutela,
che oggi si pongono nuovi
problemi: il pianeta non è mai
stato così pieno di vita e di
giovinezza (anche se non sono ugualmente ripartite) e se
la questione dell’eutanasia'
può porsi qua e là,, è proprio
perché vengono utilizzati
mezzi finora inediti per prolungare la durata della vita.
In quanto all’aborto chi, in
coscienza, lo può ritenere un
atto soddisfacente e raccomandabile? Su questa questione il papa commette qualche abuso quando parla di un
diritto equivalente ai diritti
fondamentali della persona
umana. Come ignorare infatti
che quando il legislatore autorizza l’organizzazione di simili atti è proprio per evitare,
non fosse che a livello della
vita, altri gravi disordini? Come chiudere gli occhi sul fatto che è proprio nel paese in
cui la legislazione risulta essere la più restrittiva, in particolare per quanto riguarda il
controllo della fecondazione,
che il numero degli aborti è il
più elevato?
E quindi proprio nel nome
di una lotta umana e efficace
contro l’aborto che occorre
fare altro che non lanciare solenni condanne che, lungi dal
fermare il fenomeno, non fan
Una manifestazione antiabortista a Varsavia
no che pesare sui più deboli,
colpevolizzano o ravvivano le
ferite, trasformando la «Buona Novella» dell’Evangelo in
sentenza di morte.
Se la diagnosi non è accettabile, c’è da scommettere
che non lo sarà neppure la terapia, vale a dire il ritorno ai
valori familiari tradizionali
vantati dal magistero. Certo,
le lunghe pagine dell’enciclica meriterebbero di più che
non qualche reazione schematica. Occorrerebbe svilupT
pare più a lungo i seguenti
punti: l’espressione e il contenuto stesso dell’espressione
«Evangelo della vita», che ri
torna in modo titanico e assillante, rende veramente
conto (soprattutto se applicata alle questioni suindicate)
della pienezza dell’Evangelo? La vita umana, oggetto di
una «benedizione» particolare da parte di un Dio che si
rivela essenzialmente attraverso la sua Parola (Genesi
1, 28) può essere ridotta ai
suoi elementi puramente biologici? Considerare l’embrione come persona umana debole e vulnerabile fin dal suo
concepimento non è, dal punto di vista filosofiéo, teologico e anche scientifico, inesatto e riduttivo?
Porre sullo stesso piano
queste questioni e la solita
questione della contraccezione non è rivelatore di una
mancanza di discernimento
etico inquietante?
In definitiva è nel nome
stesso della verità e della giustizia rese ad una società che,
nessuno ne dubita, è lungi
dall’essere santa e pura ma
cbe non è neanche priva di
aspetti positivi, che occorre
fare prova di comprensione
per trasformarla, e non di
condanna e di rigetto. Vi sono forme di paternalismo che
confinano col disprezzo. In
nome di coloro (intellettuali,
giuristi, legislatori, teologi)
che si sforzano di individuare
i problemi, di distinguere e di
gerarchizzare, per impegnare
realmente il futuro su Vie più
umane e più evangeliche,
dobbiamo dire che la grande
e aspra collera di Giovanni
Paolo II, espressa nell’enciclica, è ingiusta e inutilmente
offensiva.
Dobbiamo augurarci, per la
causa stessa che essa pretende di difendere, che non si riveli anche inutile. (Bip)
* Professore alla Facoltà
di teologia protestante
di Strasburgo
(Articolo pubblicato sul giornale La Croix il 1° aprile 1995)
La Federazione internazionale dell'Acat reagisce all'enciclica
Bisogna abolire la pena di morte
_______GUYAURENCHE*_______
Come è possibile invitare
tutti gli uomini a sviluppare una «cultura della vita»
quando viene lasciato ai pubblici poteri il diritto di dare la
morte? La Fiacat (Federazione internazionale dell’azione
dei cristiani per l’abolizione
della tortura) si rallegra quando papa Giovanni Paolo II
pone «...fra i segni di speranza... l’avversione sempre più
diffusa nell’opinione pubblica nei confronti della pena di
morte». In riferimento ai «casi di assoluta necessità» per i
quali si potrebbe ricorrere alla pena di morte, l’enciclica
precisa che «oggi, a seguito
dell’organizzazione sempre
più adeguata dell’istituzione
penale, questi casi sono ormai
molto rari, se non addirittura
praticamente inesistenti».
Dopo una simile affermazione, perché continuare a
concedere agli stati il diritto
di dare la morte? La pena di
morte giudiziariamente pronunciata non può essere giustificata con la legittima difesa. Quest’ultima presuppone
che nel vivo di un’aggressione la vittima, per salvare la
propria vita, affronti il rischio
di uccidere. Questo non si verifica mai in una società che,
a distanza di qualche anno,
giudica un criminale incarcerato. 11 timore della recidiva?
E una questione legata all’organizzazione penitenziaria
che riguarda il prolungamento della carcerazione e il reinserimento di certe persone:
non si tratta di un problema
morale né teologico. Una certa tradizione cattolica, mescolando potere degli uomini e
autorità divina, ha dato al sovrano il diritto di uccidere.
Questa posizione era stata
preceduta nella storia cristiana da una tradizione che vietava assolutamente che venisse versato il sangue, compreso quello del criminale (Sant’
Ambrogio). All’alba del 3“
millennio è giunto il tempo di
dire no alla pena di morte. Il
papa ha mancato questa occasione, ed è per noi un motivo
di sofferenza. Tutti i combattenti «per il diritto assoluto
alla vita» si sentono indeboliti. In un mondo in cui operano tante forze di morte, la
speranza imponeva di abolire
la pena di morte. (Bss)
* presidente della Fiacat
Si è svolto a Strasburgo dal 6 al 9 aprile l'incontro annuale del consiglio della Ebm
Le attività della Missione battista europea
PASQUALE CASTELLUCCIO
Dal 6 al 9 aprile, il Consiglio della Missione battista europea (Ebm) ha avuto il
suo incontro annuale a Strasburgo. Il motto scelto, tratto
da I Corinzi 3, 9, «Siamo collaboratori di Dio» voleva
mettere in evidenza la responsabilità missionaria del
credente e della comunità locale, considerata quest’ultima
come la «legittima società
missionaria».
In questi incontri, in cui
ncrrmalmente si fa l’esame e
l’analisi dei progetti che vengono portati avanti da 40 anni in Africa e da 25 in America Latina, viene lasciato tanto
spazio ai fratelli africani e sudamericani, i quali sono i
reali conduttori delle iniziative missionarie; gli europei
vengono considerati esclusi
vamente loro «collaboratori»
e lavorano a stretto contatto
con i credenti locali. È superfluo descrivere il progresso
dell’Evangelo in questi paesi,
ma è sempre interessante sapere quali sono i bisogni e le
richieste dei nostri fratelli.
Dalla necessità di avere infermieri qualificati, agli
esperti in scienze agrarie per
poter sfruttare intelligentemente la terra, fino ad avere
personale'teologicamente
qualificato per la formazione
di pastori ed evangelisti locali, si evidenzia il desiderio di
superare la tradizionale povertà e sottocultura di queste
terre, ricche di tanto calore
umano e aperte all’Evangelo
della salvezza.
I fratelli africani chiedono
che l’Evangelo sia offerto
come possibilità di sviluppo,
liberazione e che rappresenti
anche garanzia per la stabilità sociale di quei paesi dilaniati da lotte tribali e da
guerre incomprensibili. In
questo contesto si inserivano
le tragiche cronache del segretario dell’Unione battista
della Sierra Leone, il quale
parlava della tragedia quasi
sconosciuta del suo paese,
caratterizzato da una violenta
attività di banditismo che
percorre da anni l’intero territorio (i mercanti di armi sono europei) e che ha visto la
distruzione totale di intere
città, di 6 comunità battiste,
che minaccia la capitale ormai affollata da rifugiati, in
cui uno degli ultimi attentati
ha colpito gli uffici della
stessa Unione battista.
La Ebm in gennaio è stata
costretta a ritirare gli otto
missionari per motivi di sicurezza. Il Consiglio della Mis
sione ha indirizzato una lettera al Parlamento Europeo,
riunito a Strasburgo in quei
giorni, chiedendo di adoperarsi per un intervento a favore
del ristabilimento della pace.
La Missione battista si trova a dover lavorare su più
fronti in quanto le richieste
dei paesi dell’Est europeo sono continue, come anche da
parte di alcuni paesi del mondo arabo, in cui si profila
un’apertura alI’Evangelo.
Purtroppo, la crisi economica
che caratterizza anche la nostra Europa, non aiuta a sviluppare progetti nuovi e ad
investire di più, ma tutto ciò
che era stato iniziato negli anni scorsi viene seguito con
molta attenzione e preghiera;
in questo contesto si inseri.sce
anche l’attività missionari in
Albania, in cui anche l’Ucebi
è particolarmente attiva.
Mondo Cristiano
I battisti americani rompono
la collaborazione in Albania
TIRANA — Come è noto il progetto missionario battista in
Albania copre diversi settori: accanto all’opera evangelistica e
alla fondazione di comunità battiste, lavoro condotto egregiamente dai coniugi Guama, esistono attività di notevole importanza in campo agricolo e nel settore sanitario ed educativo. Si
tratta di un intervento polivalente nel quale sono impegnati diversi organismi battisti europei (fra cui la Baptist Missionary
Society britannica, quella svedese e l’Unione battista italiana)
sotto r«ombrello» della Federazione battista europea. L’impegno è notevole sotto il profilo umano e finanziario: nell’opera
sono coinvolti 16 missionari e 3 volontari di diverse nazionalità, e ciò comporta anche uno sforzo costante, sinora sempre
riuscito, per armonizzare fra loro culture, sensibilità ed esperienze diverse. Tanto più inspiegabile risulta dunque la decisione del Comitato per le missioni estere (Foreign Mission Board,
Fmb) della Convenzione battista del Sud degli Stati Uniti
(Southern Baptist Convention), annunciata improvvisamente
un mese fa, di ritirare il proprio personale impegnato nel
«team» battista in Albania. Alla Missione europea è stato detto
che la decisione è dettata dalle necessità insorte in seguito alla
ristrutturazione amministrativa delle attività del Fmb in Albania: in realtà i missionari americani resteranno nel paese e lavoreranno per conto loro. Si tratta probabilmente di uno dei tanti
frutti dell’involuzione della Convenzione battista del Sud da
quando i principali posti chiave in seno all’organizzazione sono
stati occupati dall’ala fondamentalista più retriva e conservatrice del battìsmo americano. (Ebp)
Canonizzazione di Sarkander
un ostacolo all'ecumenismo?
PRAGA — Responsabili protestanti della Repubblica ceca
hanno avvisato che i rapporti con la Chiesa cattolica romana
potrebbero degradarsi se papa Giovanni Paolo II procederà, come previsto, alla canonizzazione di Jan Sarkander, in occasione
della sua visita nella Repubblica ceca nel maggio prossimo. La
canonizzazione di Jan Sarkander, che è stato beatificato da Pio
IX nel 1859, dovrebbe costituire il punto culminante della visita del pontefice a Praga e nella città di Olomouc. Pavel Smetana, presidente del Consiglio ecumenico ceco, ha dichiarato:
«Se la canonizzazione avrà luogo, i responsabili delle chiese
protestanti si vedranno costretti a mettere un freno all’evoluzione attualmente positiva dell’ecumenismo». Secondo Smetana
Jan Sarkander è stato «un precursore della ri-cattolicizzazione
forzata dei protestanti cechi». Se la canonizzazione dovesse
aver luogo, i responsabili delle chiese protestanti ceche pensano di annullare un invito rivolto al papa a partecipare a un servizio ecumenico. Jan Sarkander (1576-1620) è nato nella città
di Skoczow, in Slesia, oggi situata nel sud della Polonia, ma ha
trascorso la maggior parte della sua vita in Moravia dove era
prete di parrocchia. Aveva studiato al collegio gesuita di Olomouc, a Praga e a Graz, prima di svolgere il suo ministerio nella parrocchia di Holsev dove si è fatto conoscere per i suoi talenti di predicatore. Fin dall’inizio della guerra dei Trent’anni
gli occupanti luterani della zona lo hanno accusato di avere fatto da guida alla cavalleria polacca (cattolica romana) di Aleksander Usowski, prima di essere stato torturato a morte nella
prigione di Olomouc. (Bip/Eni)
La Chiesa d'Inghilterra
ha ordinato 1.400 donne
LONDRA — Un anno fa, il 12 marzo 1994, trentadue donne
anglicane venivano ordinate preti a Bristol; l’indomani celebravano la loro prima messa. Oggi sono più di 1.400, ossia circa
un decimo dell’intero clero anglicano. Secondo un libro del canonico anglicano Robert Warren, incaricato dell’evangelizzazione, intitolato «Per creare delle comunità missionarie», sembra che l’ordinazione delle donne giochi un ruolo fondamentale
per attirare nuovi membri di chiesa. «Non abbiamo statistiche
precise - dice Warren - ma tutto fa pensare che le chiese in cui
viene nominata una donna attirano tra il 10 e il 30% di fedeli in
più. Le donne hanno il dono di creare relazioni personali con i
laici, che vengono più volentieri a chiedere consiglio». Co.sì
Patricia Pinlerton, ordinata prete lo scorso anno nella comunità
rurale della Foresta di Dean, nell’ovest dell’Inghilterra, ha visto
quintuplicare il numero dei praticanti; secondo lei le donne prete si mettono subito allo stesso livello dei fedeli, non su un piedistallo. Eppure il loro compito non è facile: spesso si vedono
affidare parrocchie difficili, come le periferie diseredate delle
grandi città. June Osbome, nominata in una piccola chiesa a est
di Londra, l’ha trasformata in un centro di accoglienza sociale.
Risultato; in un anno, il numero dei praticanti regolari si è moltiplicato per dieci. (pip)
Russia: medico battista
assassinato con la moglie
KHABAROVSK — Un medico battista e la moglie, missionari della Southern Baptist Convention (Stati Uniti), che lavoravano da due anni a un progetto medico a Khabarovsk, in Russia, sono stati assassinati. La polizia locale ha scoperto i cadaveri di Chu Hon Yi e della moglie Kei Wol il 28 marzo, entrando nel loro appartamento; non erano stati più visti da diversi
giorni. Yi era un cardiologo in pensione, e lavorava con la moglie, infermiera professionale, sin dal 1993 aH’Istituto di medicina di Khabarovsk, tramite un’organizzazione della Convenzione battista del sud degli Stati Uniti, la Cooperative Services
International. I coniugi Yi erano membri della Chiesa battista
coreana di Virginia Beach, negli Usa. (Ebp)
3
\/F.NERDÌ 28 APRILE 1995
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Ü Vita
SE
PAG. 3 RIFORMA
Convegno della Commissione sinodale per la diaconia all'Istituto Gouid di Firenze
Comitato, presidente, direttore: quale ruolo?
Incontro delle chiese del Sud Europa
Lavorare insieme
PAOtO GAY__________
omitato, presidente,
direttore: ruoli e competenze»; su questo tema circa cinquanta persone impegnate a vari livelli, con diversi ruoli e responsabilità negli
istituti e opere delle Chiese
valdesi e metodiste di tutta
Italia, si sono confrontate negli ospitali locali dellTstituto
Gouid di Firenze nei giorni 4
e 5 marzo 1995.
L’incontro, promosso e
coordinato dalla Commissione sinodale per la diaconia
(Csd), ha iniziato i lavori con
uno studio biblico sul testo di
Matteo 10, 1-15 del pastore
Gino Conte, che ha evidenziato lo strettissimo nesso-,
nelle indicazioni date da Gesù àgli apostoli inviati in missione, tra guarigione fisica e
salvezza: agli apostoli (come
pure ai settanta di cui narra
Luca, 10) Gesù conferisce innanzitutto il potere di guarire
la malattia, segnale di annuncio del fatto che «il regno dei
cieli è vicino».
n pastore Bruno Bellion ha
quindi svolto alcune considerazioni sull’«Organizzazione
delle opere nell’ordinamento
- valdese», evidenziando il sistema gerarchico delle fonti
' che disciplinano la materia: la
Disciplina generale valdese
(approvata dal Sinodo nelle
sue due sessioni europea e
rioplatense nel 1973/74); i
Regolamenti organici di attuazione della Disciplina (i
noti RO, sigla poi seguita da
un numero corrispondente al
capitolo della Disciplina a cui
ciascuno di essi si riferisce);
lo statuto di ogni istituto o
opera; il regolamento interno
di cui ogni istituto o opera '
dovrebbe dotarsi per disciplinare particolari aspetti della
vita interna, o per dare attuazione allo statuto.
I regolamenti interni, secondo l’art. 65/R03, dovrebbero definire «i doveri inerenti il ministero dei (...) direttori di istituti»: la norma
usa per i direttori la parola
. («ministero») per lo più riferita a pastori e diaconi, e indica il modo con cui il ruolo
dovrebbe essere vissuto da
. chi opera nell’ambito degli
istituti delle nostre chiese.
Ancora più esplicito in tal
senso il secondo comma di
questo medesimo articolo
che, nonostante si riferisca
agli operatori nella scuola,
può ritenersi applicabile agli
operatori in tutti gli istituti e
opere: «Essi (professori, direttori, ecc.) con la loro presenza nella scuola (asilo per
anziani, ospedale, ecc.) sapranno rendere palese la fede
in Cristo anche nei loro rapporti con gli allievi (ospiti,
utenti, ecc.)».
II past. Bellion ha poi illustrato le modalità di costituzione di istituti e opere secondo l’ordinamento valdese: un
organo ecclesiastico deve
promuoverne l’erezione per
attuare uno dei suoi fini istituzionali; l’istituto 0 l’opera
deve poi essere eretto concretamente da una delle assemIrlee che costituiscono la
struttura cardine dell’ordinamento valdese, previo parere
dell’organo ecclesiastico promotore sullo Statuto. Si è osservato che questo iter nella
storia non è stato mai molto
rispettato, ma che questo dovrebbe essere il procedimento
da seguire per istituti o opere
di nuova costituzione.
Sui temi più specifici del
molo e delle funzioni del presidente di un Comitato di gesttone e di un direttore si sono
soffermate le comunicazioni
1 Valdo Fomerone e di Ga
II cortile interno dell’Istituto Gouid di Firenze
bride De Cecco. Il primo ha
posto in luce il requisito essenziale, per assumere ruoli di
responsabilità di amministrazione, della disponibilità a
porsi senza riserve al servizio
degli altri, escludendo la ricerca di prestigio personale,
con atteggiamento di apertura
all’imparare, all’ascolto, al
dialogo, alla collaborazione e
alla condivisione dei carichi
di lavoro, evitando accentramenti di potere o conduzioni
improntate soltanto da un pur
lodevole ma non più sufficiente spirito di buona volontà
che può nascondere un dilettantismo talora pericoloso.
Le competenze dei diversi
soggetti sono ormai per lo più
definite da norme soprattutto
di carattere settoriale dettate
dal legislatore statale o regionale dalle quali, pur nella non
chiarezza che le distingue,
non si può prescindere. Dove
invece il soggetto (presidente,
direttore, membro di comitato, persona in qualche modo
coinvolta nell’amministrazio
ne) può incidere è nella costruzione personale di un ruolo, che è determinato non soltanto da competenze più o
meno rigide, ma anche e soprattutto da comportamenti,
capacità di gestire rapporti
con collaboratori e utenti dei
servizi resi dall’Istituto o
Opera in cui si agisce, l’avere
una strategia in consonanza
con la chiesa tutta, il saper
gestire risorse umane in uno
spirito di transizione continua
in modo che da mere risorse
queste possono trasformarsi
in soggetti vivi. Perché questo accada, fondamentale è
che quanto più possibile rimangano aperti i canali di comunicazione, in ogni senso.
Sulla base delle indicazioni
di Bellion, Fomerone e De
Cecco i partecipanti, divisi in
gruppi di lavoro, hanno confrontato le diverse esperienze.
Al termine è stato approvato
il seguente documento, contenente alcune linee di lavoro
per organi ecclesiastici e comitati di gestione:
Chiese evangeliche di Cuneo e Mondovì
La riconciliazione
Una platea attenta e interessata ha seguito, venerdì 24
marzo, presso il Park Hotel,
la conferenza del teologo valdese Fulvio Ferrario sul cammino spirituale di Dietrich
Bonhoeffer, una delle figure
più significative del XX secolo. Il dott. Ferrario ha ricostruito con estrema attenzione
la figura del teologo tedesco,
tracciandone un quadro vivido e non apologetico e ponendo in rilievo anche alcuni
limiti di certe interpretazioni
correnti del suo pensiero. Sono seguite alcune puntuali
domande che hanno permesso
al relatore di approfondire ulteriori aspetti del pensiero di
Bonhoeffer rispetto al quale,
ieri come oggi, continua ad
essere essenziale attingere e
confrontarsi.
Questa conferenza, come
ha ricordato nell’introduzione
Herbert Anders, pastore delle
chiese evangeliche di Cuneo
e Mondovì, si inserisce in una
più ampia iniziativa, promossa in fraternità ecumenica
dalle chiese tedesche, cattoliche ed evangeliche e subito
raccolta dalle diocesi cattoliche della zona, dalle chiese
evangeliche di Cuneo e Mondovì e dall’Amicizia ebraicocristiana. Una delegazione tedesca (già recatasi in altri
paesi europei) giungerà per il
prossimo 25 aprile in provincia di Cuneo per invocare il
perdono per i crimini nazisti
commessi nei confronti degli
ebrei e delle popolazioni delle nostre zone; proprio nella
giornata del 25 aprile si terrà
a Boves, alle ore 9, una cerimonia di commemorazione
dell’eccidio che colpì quella
città e, successivamente, alle
ore 11, una liturgia comune
nella chiesa di S. Francesco a
Cuneo.
In questa prospettiva tanto
la conferenza su Bonhoeffer
del 24 marzo, quanto quella
immediatamente precedente
svoltasi a Cuneo il 21 marzo
presso la sala di via Toselli 2
(dal titolo «Il perdono nella
prospettiva ebraica»), tenuta
dal rabbino Luciano Caro di
Ferrara, hanno costituito due
importanti momenti di riflessione.
Regala
un abbonamento
«I partecipanti al Convegno
delle opere e degli istituti
rientranti nell’ordinamento
valdese tenutosi a Firenze il
4-5 marzo 1995, a seguito del
dibattito sul tema “Comitato,
presidente e direttore: ruoli e
competenze”,
invitano i Comitati di gestione, la Commissione sinodale per la diaconia e la Tàvola valdese a promuovere:
a) la riflessione sulla ridefinizione di ogni opera, istituto
o ente aH’intemo della diaconia della chiesa, anche in ordine alla propria evangelicità;
b) la definizione di ruoli e
competenze dei vari soggetti
operanti all’interno di opere,
istituti e enti;
c) la formazione professionale permanente di direttori,
membri dei comitati di gestione e personale delle opere, istituti ed enti;
d) incontri periodici all’interno di opere, istituti ed enti
a tutti i livelli (comitati, direzione, personale) al fine di favorire la comunicazione, l’informazione e l’ascolto reciproco;
e) un più intenso dialogo
tra opere , istituti ed enti e le
chiese locali, anche al fine di
suscitare nuove vocazioni
nell’ambito diaconale;
f) la chiarificazione e la valorizzazione del ruolo dei delegati della Tavola valdese e
della Csd aH’interno dei comitati di gestione».
Il Convegno è stato occasione di informazione su due
questioni; Andrea Ribet ha
presentato il lavoro del Centro servizi amministrativi della Tavola valdese, che gestisce contabilità e paghe di parecchi istituti e opere valdesi,
e fornisce servizi di consulenza amministrativa e fiscale; il
moderatore della Tavola valdese ha illustrato un progetto
di riordino e chiarificazione
giuridica, amministrativa e fiscale degli enti ecclesiastici,
istituti e opere, tema sul quale
già da tempo il dibattito è
aperto e vivace.
Donne battiste
Cercare le
ali di Dio
Il convegno delle Unione
femminili di Puglia e Lucania
si è tenuto a Bari il 12 marzo
presso la chiesa battista. Le
partecipanti provenivano dalle
Unioni di Conversano, Bari,
Gioia del Colle, Gravina, Miglionico. Come invitate erano
presenti Vera Marziale, direttrice del Centro evangelico
battista di Rocca di Papa, che
ha illustrato il lavoro del Centro e presentato il programma
per il 1995; Pina Cozzolino,
vicepresidente del movimento
femminile; Vera Velluto, presidente della Fcepl.
La pastora Elizabeth Green
ha aperto i lavori con una relazione sul tema «Condivisione come stile di vita».
Come segretaria del movimento regionale è stata eletta
la sorella Maria Arcidiacono
di Bari. Il convegno si è concluso con un culto presieduto
dalla sorella Vera Marziale;
la predicazione è stata tenuta
da Elizabeth Green, che prendendo spunto dal manifesto
del convegno ha fatto una
dettagliata analisi su come le
donne debbano prendere coscienza di loro stesse, e quindi essere capaci di volare da
sole, affinché Dio ci possa
dare le sue ali per poter volare liberamente.
Dal 31 marzo al 2 aprile
1995 ha avuto luogo a S. Severa rincontro annuale delle
chiese del Sud Europa sul tema dei movimenti migratori.
L’incontro era promosso dalla Conferenza delle chiese
evangeliche dei paesi latini
(Cepple) in collaborazione
con la Commissione delle
chiese per i migranti in Europa (Cerne) e la Conferenza
delle chiese europee (Kek);
presente, per la prima volta,
anche un rappresentante del
Consiglio delle chiese del
Medio Oriente (Mecc). I partecipanti si sono occupati dei
movimenti migratori nel bacino del Mediterraneo e delle
possibilità di collaborazione tra sponda Sud e sponda
Nord, in particolare intensificando la cooperazione tra le
chiese di questa regione.
L’incontro si è concluso
con l’invio di tre messaggi:
una lettera alle chiese dei
paesi latini chiedendoin particolare la massima vigilanza
sulle politiche nazionali verso
gli immigrati e un impegno
per tutelare gli immigrati, anche clandestini; una al Consiglio ecumenico delle chiese,
alla Kek e al Mecc, chiedendo tra l’altro di patrocinare
regolari consultazioni tra le
chiese del bacino del Mediterraneo sui conflitti che producono migrazione e sulla
collaborazione nell’assistenza
ai migranti.
Il terzo messaggio è stato
inviato al Centro Nord-Sud
del Consiglio d’Europa per
invitarlo a organizzare un incontro tra le organizzazioni
non governative che operano
su entrambe le rive del Mediterraneo, per permettere un
loro contributo all’elaborazione di una corretta politica di
cooperazione e di programmazione dei flussi migratori
nell’area mediterranea, (nev)
GENOVA — Il 5 marzo le donne evangeliche (battiste, metodiste e valdesi) hanno ospitato con gioia le donne evangeliche delle valli valdesi per celebrare insieme la Giornata
mondiale di preghiera. Circa 150 sorelle hanno affollato la
chiesa battista di via Vemazza. Sul tema conduttore che le
donne del Ghana hanno fatto giungere per la meditazione e
la preghiera, «La terra, una casa per tutti» è stato condotto
il culto, che ha compreso la cena del Signore; Il ricavato
della colletta contribuirà a realizzare i progetti di aiuto al
Ghana e a continuare l’importante attività del Centro emigrazione siciliana in Europa. Un sole quasi primaverile ha
consentito un giro turistico nel centro storico che ha contribuito a rinsaldare i legami di conoscenza e di fraternità fra
le sorelle delle diverse chiese.
SAN GERMANO — Lo scorso mercoledì 5 aprile è stato fra
noi il prof. Gustavo Zagrebelsky per tenere una conferenza
sulla democrazia: il punto di partenza è stato il processo a
Gesù. Si è trattato di un’analisi molto precisa e profonda; il
pubblico ha apprezzato molto l’esposizione dell’oratore che
ha polarizzato l’attenzione di ognuno.
COURMAYEUR — Il tempio valdese ha finalmente aperto le
proprie porte in una stagione diversa da quella estiva, con il
culto del venerdì santo. La comunità aostana ha partecipato
numerosa coinvolgendo amici e conoscenti. Così, il 14 aprile, i capitoli 14 e 15 di Marco sono stati al centro di letture
e brani musicali sui temi «Gesù, l’uomo della solitudine»,
«Gesù, l’uomo davanti alla nudità» e «Gesù, l’uomo alle
prese con la sofferenza e la morte». Il pastore Marchetti ha
poi tenuto la meditazione sul Salmo 22 e sul tema «Gesù, il
figlio di Dio». È seguito un momento di incontro fraterno.
Purtropppo il locale non può adottare altro riscaldamento
che non sia quello elettrico, dai costi elevatissimi; questo lo
rende non agibile nella stagione invernale. Ci sarebbero già
delle richietse per tenere dei culti, specie nel periodo natalizio, che permetterebbero la partecipazione di turisti stranieri di confessione riformata. Speriamo quindi che siano presto realizzati gli opportuni lavori di adeguamento, (p.d.)
Unione Cristiana
Evanselica Battista d'Italia
Dipartimento di Evanselizzazione
viale della Bella Villa, 31 - 00172 Roma
Il Dipartimento di Evangelizzazione propone una serie di strumenti utili a ricordare la figura di Dietrich Bonhoeffer, a 50 anni
dalla sua uccisione.
Il materiale elaborato comprende:
□ 35 fotografie per allestire dei cartelloni;
□ le didascalie delle foto e il testo per i cartelloni stessi;
□ una videocassetta con un documentario di 30
minuti, prodotto appositamente dal Servizio
produzione audiovisivi (Spav);
□ una rassegna stampa degli articoli apparsi in Italia
sulla figura del teologo;
□ una bibliografia completa delle opere di
Bonhoeffer tradotte in italiano;
□ una liturgia consigliata per un culto, con inni scelti;
□ un inno di Bonhoeffer adattato in italiano.
Questo «pacchetto» è disponibile al prezzo di £ 150.000 + spese di spedizione. Per informazioni e ordinazioni scrivere o telefonare a: UCEBI - Dipartimento di Evangelizzazione - viale della
Bella Villa, 31 - 00172 Roma, tei. 06-2308067.
4
PAG. 4 RIFORMA
mmm
All’Ascolto Della Parola
1
VENERDÌ 28 APRILE 19Qt^
L'ACQUA VIVA
CHE TOGLIE OGNI SETE
EUGENIO BERNARDINI
«
Chiunque beve di quest'acqua (del pozzo)
avrà sete di nuovo; ma chi
beve dell’acqua che io gli
darò, non avrà mai più sete;
anzi, l'acqua che io gli darò
diventerà in lui una fonte
d’acqua che scaturisce in vita eterna». '
L'acqua
sorgente di vita
Gesù e la donna samaritana parlano di sete, acqua, sorgenti. Un argomento
molto importante per tutta
l’umanità, soprattutto in una
regione come quella israeliano-palestinese in cui l’acqua è
una risorsa talmente scarsa da
essere considerata, ancora oggi, di importanza strategica,
proprio come il petrolio o le
altre fonti di energia. Anzi,
l’acqua .è ancora più importante perché è letteralmente
indispensabile alla vita, e lo è
in modo continuo e urgente.
Si può anche vivere (o sopravvivere) senza energia,, si
può anche resistere diversi
giorni senza mangiare, ma
senza l’acqua, senza bere, non
si può, non si può proprio.
L’acqua, inoltre è indispensabile per l’agricoltura e l’allevamento, indispensabile per
l’igiene e la cura della persona e della casa, indispensabile, nella cultura religiosa di
Israele, per i numerosi e importanti riti di purificazione.
Per questi motivi l’acqua e
le fonti dissetanti sono importanti simboli, figure, metafore, di altri bisogni dell’umanità, magari non così fisici,
ma comunque molto importanti. L’umanità è sì assetata
d’acqua, ma è anche assetata
di conoscenza, di affetto, di
amicizia, di pace, di speranza;
l’umanità è assetata di risposte ai tanti perché della vita, è
assetata di bisogno di riconoscimento, di incoraggiamento,
di fiducia. Insomma, la condizione umana è la condizione
di'donne e uomini assetati;
sempre alla ricerca di qualcosa che, magari solo per un
momento, disseti, appaghi il
corpo e l’anima.
L'importanza
della sete
Dobbiamo riconoscere che
la sete, la sete di tante
cose, spesso ci rende attivi e
creativi; ci spinge a cercare
con determinazione una fonte
dissetante. Anche se, ammettiamolo, qualche volta noi
sembriamo persone già dissetate, appagate, che non cercano più oltre... Noi, le nostre
comunità... sarà vero? O non
sarà, piuttosto, che abbiamo
imparato a vivere con meno
desiderio di essere dissetati?
Che abbiamo imparato, cioè,
a vivere in modo più arido,
sopportando anche l’aridità
altrui, e l’aridità del nostro
contesto sociale e culturale?
L’umanità è assetata, è vero.
Noi siamo assetati, è vero.
Per questo si cerca... ma qualche volta, stanchi della ricerca o addestrati dalla vita, riduciamo o rinunciamo alla ri-,
cerca di nuove fonti, accettando l’inaridimento... cioè la
morte, la morte spirituale prima di quella fisica.
Possiamo, allora, comprendere fino in fondo i discorsi
che fanno Gesù e la samaritana? Lo possiamo se siamo an
«Giunse dunque a una città della Samaria,
chiamata Sichar, vicina al podere che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe; e
qui si trovava il pozzo di Giacobbe. Gesù
dunque, stanco del cammino, stava così a
sedere presso il pozzo. Era circa Vora sesta.
Una donna samaritana venne ad attinger
Vacqua. Gesù le disse: “Dammi da bere”
(infatti i suoi discepoli erano andati in città
a comprar da mangiare).
Ma la donna samaritana gli disse: “Come
mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me,
che sono una donna samaritana?”. Infatti i
Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: Dammi da bere,
tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti
avrebbe dato deWacqua viva”.
La donna gli disse: “Signore, tu non hai
nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da
dove avresti dunque quest’acqua viva? Sei
tu più grande di Giacobbe, nostro padre, che
ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso
con i suoi figli e il suo bestiame?”.
Gesù le rispose: “Chiunque beve di quest’
acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve
dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più
sete; anzi, Vacqua che io gli darò diventerà
in lui una fonte d’acqua che scaturisce in
vita eterna”»
(Giovanni 4,5-14)
che'noi persone assetate che
desiderano ardentemente di
essere dissetate. «Chiunque
beve di quest’acqua (del pozzo) avrà sete di nuovo; ma
chi beve dell’acqua che io gli
darò, non avrà mai più sete».
Gesù sottolinea con forza
quel «chiunque»; chiunque
può bere l’acqua che egli offre, appunto, a chiunque. Non
ci sono delle condizioni previe. Non ci sono delle categorie automaticamente incluse o
escluse. Lo si capisce anche
perché Gesù parla a una persona che dovrebbe essere triplamente un’esclusa: perché
samaritana, perché donna,
perché di dubbia moralità.
Una donna
triplamente esclusa
Perché samaritana: la Samaria era, all’epoca di
Gesù, quel territorio di mezzo tra la Giudea al Sud e la
Galilea al Nord che nei tempi
antichi era stata terra di patriarchi e di profeti, ma che
dall’invasione assira del VII
sec. a.C. era abitata da una
popolazione mista che aveva
assunto parzialmente la tradizione di Israele. Per questo la
sua popolazione era considerata reiigiosamente bastarda,
e anche eretica visto che aveva eretto, in concorrenza col
Tempio di Gerusalemmme, il
suo santuario sul monte Garitzim. I conflitti tra giudei e
samaritani erano stati talmente pesanti, frequenti e anche
recenti, che al tempo di Gesù
chi doveva transitare tra la
Galilea e la Giudea e viceversa, preferiva allungare la strada passando dall’altra parte
del Giordano.
La samaritana dovrebbe essere doppiamente esclusa
perché donna: all’epoca un
maestro ebreo non avrebbe
perso tempo a parlare di religione, anzi di teologia, con
una donna, dato che una donna mai sarebe potuta divenire
discepola, insegnante, maestra. Su questo giudei e samaritani andavano d’accordo
(in buona compagnia, purtroppo, con tanti altri fino ai
giorni nostri). La donna, inoltre, era un grave rischio di
fronte alle leggi di purità che
giudei e samaritani rispettavano. Nel caso fosse stata nel
tempo del suo ciclo, passando il mestolo d’acqua a Gesù
lo avrebbe reso impuro. È per
queste ragioni che l’evangelista annota al versetto 27: «In
quel mentre giunsero i suoi
di.Kepoli e si meravigliarono
che egli parlasse con una
donna; eppure nessuno gli
chiese; Che cerchi? o; Perché discorri con lei?».
La samaritana dovrebbe essere triplamente esclusa perché di dubbia moralità: nel
corso del colloquio, veniamo
a sapere che la donna ha avuto cinque mariti e quello con
cui convive ora non è suo
marito (vers. 18). Ci aspetteremmo almeno una ramanzina da parte di Gesù. Invece
nulla: Gesù parla con la donna di qualche cosa di più importante (almeno per Ge.sù,
non per tanto perbenismo anche odierno). Gesù parla con
la donna, con quella donna,
di persone assetate, di acqua,
di sorgenti, di vita eterna.
«Chiunque beve di quest’
acqua (del pozzo) avrà sete
di nuovo; ma chi beve
dell’acqua che io gli darò,
non avrà mai più sete».
' ' ÍC il ì?'», ■ . «Í 1 ■ Í i , ' “ii '.iiB ,
' ‘Í ? ' ■ >.l ,
Nessuno è escluso
dalla fonte
Pensiamo come è liberatorio quel «chiunque». Basta, finalmente, con i pregiu^
dizi, con le categorie dei
buoni e dei cattivi, dei giusti
e degli ingiusti, degli amici e
dei nemici. Basta con i muri
di separazione basati sulla
prepotenza e sulla superbia.
Quello che, se vogliamo,
può distinguere o dividere
davvero è se si ha sete oppure no, se si cerca qualcosa
che disseti la nostra sete oppure no, se si accetta di bere
alla fonte-Gesù oppure no.
Quel «chiunque» è liberatorio, ma è anche impegnativo.
Impegnativo per i credenti e
per la chiesa. Noi non possiamo erigere barriere là dove il Signore le ha abbattute,
definitivamente.
«Chi beve deU’acqua che
io gli darò, non avrà mai più
sete; anzi, l’acqua che io gli
darò diventerà in lui una
fonte d’acqua che scaturisce
in vita eterna».
La rivelazione di Dio
si estingue solo in Dio
L9 acqua viva, dunque, è
un’immagine per la rivelazione recata da Gesù. Infatti né l’uomo, né il mondo,
né la storia sono in grado di
estinguere, veramente e definitivarnente, la «sete» profonda dell’uomo. Questa viene estinta solo da un’acqua
che non viene dalla terra, e
neppure dall’esperienza religiosa del passato («il pozzo
di Giacobbe», cioè l’antica e
grande tradizione patriarcale), e neppure da un’altra
qualsiasi esperienza religiosa
dell’umanità.
Questa «sete» profonda
dell’umanità non viene estinta
dalla terra, ma dal cielo, viene
estinta solo da Dio: questa è
l’acqua viva, cioè la rivelazione di Dio, offerta da Gesù.
Preghiera
Gesù promette l'acqua
che toglie ogni sete
A chi non accetta l’aridità
della vita o il processo
di inaridimento a cui siamo
quotidianamente sottoposti, a
chi è assetato d’acqua, ma
anche di conoscenza, di affetto, di amicizia, di pace, di
speranza; a chi è assetato di
risposte ai tanti perché della
vita, a chi è assetato di bisogno di riconoscimento, di incoraggiamento, di fiducia, a
tutte queste persone Gesù
promette l’acqua.
Gesù promette l’acqua, cioè
la risposta, il conforto. L’acqua della terra disseta, è vero,
ma per poco tempo. L’acqua
che dà Gesù disseta per sempre, non solo per tutta la vita
terrena, ma per l’eternità.
Avevo fame,
e avete parlato di esplosione demografica.
Ero malato,
e avete costruito degli ospedali missionari,
nei quali non ho i mezzi per entrare.
Ero nudo,
e avete fabbricato dei bei vestiti
che sono troppo cari per me.
Ero senza casa,
e avete costruito dei palazzi per voi
e delle baracche disumanizzanti per me.
Ero ingiustamente in prigione,
e avete lottato per affermare i vostri diritti.
Avevo sete,
e avete fabbricato la Coca Cola
per sfruttare la mia sete.
Ero straniero,
e avete messo su T apartheid
e il sistema delle caste contro di me.
Signore, sono stanco,
non ne posso più.
Signore, dammi la forza
per trasformare il mondo.
Anonimo dell’America Latina
(Tratto da Quando è giorno? della Cevaa - 1994
5
• Spedizione In abb. postale/50-Torino
'In caso di mancato recapito si prega restituire
ai mittente presso i'Ufficio PT Torino CMP Nord.
t'Editore si impegna a corrispondere
il diritto di resa.
ELEZIONI REGIONALI IN PIEMONTE
Enzo Ghigo, 42 anni, deputato e coordinatore piemontese
di Forza Italia, è stato indicato dagli elettori piemontesi come il futuro presidente della Regione. A eleggerlo presidente saranno i consiglieri regionali nella prima riunione del
Consiglio che presumibilmente si terrà verso la metà di
maggio. Ghigo è stato redattore scientifico deirUtet e poi
' dirigente di Publitalia da dove è stato chiamato da Silvio
Berlusconi a costruire i movimento di Forza Italia in Piemonte. Nel suo programma elettorale vi è la costruzione di
- grandi infrastrutture nel Piemonte: r«alta velocità» ferroviaria da Torino verso Lione e verso Milano, l’autostrada AstiCuneo, la semplificazione della burocrazia, l’applicazione in
senso privatistico della riforma sanitaria, lo sviluppo' del turismo anche attraverso i Mondiali di sci del Sestriere.
Fondato nel 1848
VENERDÌ 28 APRILE 1995
ANNO 131 -N. 17
Il Piemonte è una delle sei
regioni dove il Polo ha vinto. Enzo Ghigo il candidato di
Forza Italia ha ottenuto il
40% dei voti mentre il suo
principale avversario, Giuseppe Pichetto, espressione del
centro-sinistra, il 35%. Un 5
per cento divide i due schieramenti ma ril% ottenuto da
Gianni Alasia di Rifondazione comunista e il 9% ottenuto
da Domenico Cornino della
Lega Nord evidenziano una
profonda inversione di tendenza degli elettori piemontesi rispetto al comportamento
elettorale tenuto ad esempio
nel voto delle europee: la tendenza a crescere del Polo si è
fermata. Forza Italià rimane il
primo partito e Alleanza nazionale cresce, ma i «popolari
IL VOTO IN PIEMONTE
MOVIMENTO
GIORGIO GARDIOL
di Buttiglione» non riescono a
portare al Polo i voti sperati
dagli uomini di Berlusconi.
Quanto ad eletti però Buttiglione fa il pieno. I Federalisti-Unione di Centro, che sono presenti col loro simbolo
solo nella Provincia e che sono rappresentantati da molti
esponenti che hanno lasciato
la Lega Nord in dissenso con
Bossi, non scalfiscono il voto
al loro ex partito.
C’è dunque in Piemonte un’
affermazione del centro-destra, ma la tendenza è al ribasso. Il centro-sinistra vede invece il Pds, premiato dagli
elettori per la sua politica moderata, tornare ad essere il primo partito di Torino e provincia. I «popolari di Bianco»
beneficiano del voto cattolico
militante e si assestano attorno al 7% pur non presentando
candidati «signori delle tesse
LIRE 2000
re» come i loro cugini di Buttiglione. Il Patto dei democratici, che raggruppa ex socialisti, laici e pattisti di Segni ottiene un buon risultato se
comparato al risultato europeo. Inferiore alle aspettative
il risultato dei Verdi che avevano raggiunto un accordo
con la Rete e insieme perdono un terzo dei voti rispetto
alla europee. La Lega Nord
invece ottiene circa il 10%
fugando ogni dubbio sul suo
radicamento tra la popolazione piemontese.
Rifondazione comunista
vede premiata la sua politica
di opposizione attenta alla
questione sociale. In conclusione dal voto esce una situazione politica tutta iu movimento.
|!a notte di un cronista in Prefettura a Torino aspettando, insieme ai candidati, i risultati elettorali definitivi
ince il Polo: bene il Pds e Rifondazione comunista
rde alla grande il nuovo sistema elettorale
Fa caldo nei corridoi e nelsale delle Prefettura dove
cronisti ed esponenti di partito stanno aspettando i risultati del voto. AH’una di notte
del 25 aprile, 18 ore dopo 1’
inizio delle operazioni di
scrutinio, alcune sezioni non •
hanno ancora terminato lo
spoglio dei voti relativi alla
votazione della Regione, che
dovrebbe essere la prima ad
essere esaminata. I cronisti
sono stanchi, vorrebbero andare al giornale presto: c’è
qualcuno che sa i risultati di
Piossasco? No, bisogna aspettare: «Sono nel pallone:
abbiamo inviato funzionari
ad aiutare, speriamo facciano
presto», dicono gli addetti alla raccolta dei dati. Si sparge
ancora la voce di un seggio
in cui, forse per inconscio atto liberatorio, il presidente ha
'pensato bene di distruggre le
schede appena scrutinate.
Il primo sconfitto di queste
elezioni è infatti il sistema
elettorale. Moltissimi elettori
non hanno capito i tre diversi
modi di voto per le regionali,
per le provinciali e per le comunali e il loro voto è stato
annullato. Gli errori più comuni sono il voto al candidato presidente e a più di un
simbolo della coalizione, la
ripetizione del nome della
preferenza nella parte riservata al voto per il presidente; le
schede sono state annullate.
I politici invece, quasi tutti
con il telefonino, aspettano il
risultato delle preferenze e si
avviano a passare la notte in
trepida attesa, ma le preferenze ufficiali non arrivano. A
leggere i risultati delle prime
preferenze c'è anche Marco
Bellion, di Torre Pellice, che
■ dovrebbe essere uno degli un' dici consiglieri del Pds. Arrivano quelle ufficiose degli
vy uffici elettorali dei partiti e
allora sui volti si vedono
espressioni di gioia, o di amarezza. M,a non si sa mai: co
me gli «exit poli» anche i
partiti possono sbagliare. La
speranza non muore fino alla
proclamazione ufficiale.
I commenti sottolineano
però come tra i nomi degli
eletti siano compresi molti
degli ex protagonisti della politica regionale del periodo
d’oro della prima Repubblica,
analizzano l’exploit di Rifondazione e l’ottimo risultato
del Pds. C’è poi chi ricorda
con molta amarezza questo
25 aprile: «Cinquant’anni dopo la liberazione la presidenza del Consiglio regionale
potrebbe essere assegnata
dalla nuova maggioranza all’ex capogruppo storico del
Msi, Gaetano Majorino». Ma
forse sono fantasmi dettati
dalla stanchezza.
Si avvia comunque una legislatura di centro-destra nella Regione piemonte. Il nuovo presidente, Enzo Ghigo di
Forza Italia, avrà una maggioranza di 34 consiglieri,
mentre tutta l’opposizione
conterà 26 consiglieri.
L’aula del Consiglio regionale aspetta i nuovi inquilini
La Tipografia Alpina di Torre Pellice
ebbe un ruolo fondamentale durante
la Resistenza. Fondata verso il 1880 da
Giovan Pietro Malan divenne, sin da
quegli anni, il centro stampa ufficiale
della Chiesa valdese che vi commissionava le relazioni sinodali e gli opuscoli
divulgativi. Durante gli anni del fascismo continuò a produrre scritti di Lombardini, Miegge, Lo Bue, ispiratori della
Resistenza alle valli valdesi. Dopo l’8
settèmbre 1943 aumentò il lavoro della
stampa clandestina con grave rischio
per i tipografi, l’allora proprietario Pier
Luigi Pagliai (membro della Giunta
clandestina e del Cln di Torre Pellice) e
il suo giovane aiutante Enzo Jouve
(1915-1992) che ne scrisse successivamente le memorie.
Pagliai e Jouve passavano la notte
chiusi in una stanzetta della tipografia a
comporre a mano e a impaginare (...)
mentre proprio sulla piazza di fronte
stazionavano costantemente Brigate ne
IL FILO DEI GIORNI
LA TIPOGRAFIA
BRUNA PEYROT
re e SS naziste. 11 rumore delle macchine poteva destare sospetti, ragion per
cui si operava dal tardo pomeriggio sino
verso le véntidue e nel periodo di coprifuoco si dormiva in tipografia. Tutto il
materiale veniva successivamente nascosto sotto le assi del pavimento, sempre sperando di non essere presi. s
Durante la Resistenza uscirono a. migliaia gli stampati clandestini: la prima
edizione piemontese di «Italia Libera», i
primi numeri di «11 Partigiano alpino»,
«Voce dei campi», «Voci d'officina», le
garibaldine «La Baita» e «La Forgia», i
«Nuovi Quaderni di Giustizia e Li
bertà», opuscoli vari di propaganda specie del Partito d’Azione e del Movimento Federalista Europeo, nonché carte
d’identità e lasciapassare tedeschi (ovviamente falsi). E non dobbiamo dimenticare «Il Pioniere», settimanale della V
Divisione Giustizia e Libertà.
Diretto da Gustavo Malan, avvalentesi
della collaborazione redazionale di Predino Balmas, Archimede Modenese e
Giuliette Giordano, raggiunse hen presto
le 15.000 copie, un vero successo nonostante la clandestinità. Articoli politici,
notizie locali, informazioni e controinformazioni sull’attività partigiana
riempiono le sue pagine (...).
Dal settembre ’43 al febbraio ’45 la tipografia subì ben undici perquisizioni da
parte delle SS naziste, senza risultati.
Mài nulla di compromettente fu trovato.
Invece Jouve venne arrestato dietro delazione rii febbraio 1945.
(da Resistere nelle valli valdesi.
Società di studi valdesi, 1995)
Elezioni Provinçia
Al ballottaggio
Mercedes Bresso
e Beppe Lodi
Sono alla pari i due candidati a presidente della Provincia di Torino, Mercedes Bresso e Beppe Lodi, sui quali gli
elettori saranno chiamati a
pronunciarsi domenica 7
maggio: hanno infatti ottenuto entrambi il 36,8 % dei voti.
Mercedes Bresso, docente di
economia e assessore regionale alla pianificazione territoriale ed esponente, del Pds,
è sostenuta da una coalizione
che oltre il Pds comprende i
Laburisti, i Popolari, il Patto
dei democratici, i Verdi. Beppe Lodi, ex repubblicano ed
ex assessore al Comune di
Torino, è sostenuto da una
coalizione che comprende
Forza Italia, Centro cristiano
democratico. Federalisti e Alleanza nazionale.
Per l’affermazione di uno o
dell’altro saranno determinati
gli apparentamenti possibili
entro domenica 30: alla Bresso dovrebbero arrivare gli appoggi dei Pensionati e di
Rifondazione comunista (il
segretario Bertinotti ha dichiarato che chiederà ai propri
elettori di votare in caso di
ballottaggio per i candidati di
centrosinistra). A Lodi invece
potrebbero arrivare appoggi
dalla Lista Palmella. 11 sistema elettorale premia infatti la
colazione vincente e consente
apparentamenti anche solo
per il secondo turno. In questo
caso gli apparentamenti dell
ultimo minuto potrebbero venire premiati con un seggio
nel Consiglio non ottenuto al
primo turno. È questo il caso
dei Verdi-Verdi e dei Pensionati. Per altri si tratta di raddoppiare: ad esempio il Pds,
in caso di vittoria, passerebbe
da 9 a 19 consiglieri.
Nelle pagine interne
tutti i risultati delle
eledoni alle Valli
6
PAG. Il
E Eco Delle B.lli ^ldesi
venerdì 28 APRILE I995
I risultati per l'elezione dei sindaci e dei Consigli comunali alle Valli
Angrogna
sindaco eletto: GIANLUIGI SAPPÉ
Aventi diritto al voto 743
votanti 544 > % 73,2
Angrogna
verso il 2000
Candidato;
Sappé Gianluigi
voti: 329
Simond Luca 31
Agli Bruno 1
Bertin Albino 7
Bertot Renato 2
Gamba Luigi 4
Gaydou Remo |
Grand Paola 26
Malan Mario I
Piccione Vincenzo 14
Ricca Carla 12
Rostan Marco 21
Simond Frida 2
Lista
civica
Candidato:
Benedetto
Michele
voti; 183
Adorno Paolo 18
Agli Ezio 6
Blanc Walter 5
Bonnet Renzo 4
Cotterchio Piera 12
Franchino Luciano 18
Giordan Lorenzo I
Miegge Maria Romana 5
Monnet Eddi |
Odino Sandra
Rons Albino I2
Bibiana
sindaco eletto: OSVALDO FORNERO
Aventi diritto al voto
votanti
%
Indipendenti
Candidato:
Fornero
Osvaldo
voti: 1261
Bonetto Giuseppe 46
Bricco Elda 59
Bruno Franco Mauro 38
Capitani Bernardo 16
Carnero Piero 44
Giachero Giovanna 27
Girando Claudio 59
Martina Giuseppe 35
Miegge Paolo 29
Picco Michele 23
Rosso Diego 40
Bibiana
domani
Candidato:
Rossetto
Marcello
voti: 537
Manenti Barbieri Paola 20
Martina Fulvio 66
Bertotto Luca 39
Buffa Morina Silvana 34
Rizzone Mario 13
Dal Ben Giorgio
Palombo Franca
Barra Stefano
Barra Pierluigi
Bobbio Pellice
sindaco eletto: ALDO CHARBONNIER
Aventi diritto al voto 582
votanti 440 % 75,6
Lista
civica
Candidato:
Charbonnier
Aldo
voti: 323
Bandiera Luca 10
Capelli Donella 3
Charbonnier Paolo 10
Dastrù Ugo Pietro 9
Durand Canton Franco 9
Gay Cesare 7
Giaime Daniela 8
Gönnet Salomone Italo 3
Michelin Salomon Giovanni 7
Paolasso Laura 7
Pontet Aldo 20
Pontet Marco 3
Lista
foglie di rovo
Candidato:
Sibille Attilio
voti: 85
Pasetto Sergio
Falco Mirka
Gaietti Marcello
Priotto Andrea
Malan Claudia
Meynet Alida
Morel Ivan
Rivoira Matteo
Rovara Michelle
Ruggeri Paola
Zancanaro Bricco M.
Griglio Paolo
25
Bricherasio
sindaco eletto: EMILIO BOLLA
Aventi diritto al voto 3447
votanti 2971 % 86,2
Uniti
per Bricherasio
Candidato:
Chiapperò
Michele
voti: 1018
Pons Mauro
Barbato Francesco
Benedetto Walter
Bocco Imelda
Bosio Luigi
Fasano Anna Maria
Garnero Mario
Lasagno Franco
Macaiuso Michelangelo
Marcello Giacomo
Nocera Maurizio
Priori Renato
Rosano Franca
Rossetto Patrizia
Rua Giancarlo
Trombotto Giuseppe
81
21
33
32
86
18
66
54
48
14
20
17
8
14
17
Lista civica
della libertà
Candidato:
Ferrando Guido
voti; 234
Bert Luciano 11
Carboni Antonello 2
Caso Samuele I
Daneo Andrea 5
Evangelisti Enrico 4
Ferraris Giovanni 6
Godino Guido 4
Guiot Enrico 13
Merlo Sergio 26
Nunia Elena 10
Priotti Remo I
Roberto Pietroluigi
Serventi Maria Grazia 2
Silvestri Giancarlo 5
Lista civica
per Bricherasio
Candidato:
Bolla Emilio
voti: 1546
Bonansea Guido 68
Mensa Silvano 41
Airasca Francesco 43
Antonucci Erminio 78
Ballari Sarah 36
Bonansea Renzo 36
Busso Tommaso 12
Consolandi Laura 20
Falco Barbara 22
Felizia Paolo 19
Garzena Annamaria 24
Giambarresi Giuseppe 92
Granerò Claudio 31
Granerò Mauro 34
Perro Luca 29
Aventi diritto al voto
votanti 503
sindaco eletto: GIOVANNI PRELATO
%
577
87,2
Stretta
di mano
Candidato:
Olivero
Giovanni
voti: 190
Peretti Veniero 8
Bounous Fedele Luigi 15
Allasia Giacomo 7
Polliotto Daniele 5
Lantelme Renata 4
De Gregorio Paolo I
Ribet Daniele 10
Peyran Rosella 2
Gaydou Luciana 2
Gilles Renzo 5
Tradizione
e futuro
Candidato:
Monteschio
Odino
voti: 61
Reymondo Luisella
Orsello Cristina
Deliaca Pier Franco
Meriat Umberto
Reymondo Tiziana
Beux Nadina
Piccato Sergio
Mazzoni M. Grazia
Cianalino Fausto
Bruno Claudio
Griset Flavio
Sapei Ada
Lavoro
e progresso
Candidato:
Prelato
Giovanni
voti: 264
Ribet Aldo 10
Balcet Mara 19
Celegato Franco 2
Costabel Iva Anita 5
Coucourde Alessandro 9
Coucourde Andrea 15
Coucourde Valter 7
Martinat Milena 17
Orsello Rosanna 10
Ribet Erminio 23
Ribet Marino
Vola Daniela Vittoria 7
■, ■(. •
Lusema San Giovanni
sindaco eletto: PIERGIORGIO GHIBÒ
Aventi diritto al voto
votanti
%
Continuità
e progresso
Candidato:
Ghibò
Piergiorgio
voti: 2706
Bruera Livio 146
Caffaro Maurizio 89
Collino Domenico 18
Della Donna Roberto 118
Grand Marco 79
Merlo Marco 85
ReveI Ermanno 80
Rivoira Ernesto 30
Vignola Mauro 89
Bovero Gemma 14
Costa Ernesto 24
Delmirani Enrico 42
Furgeri Nadia 5
Giachero Walter 19
Gobello Tatiana 11
Michialino Carla 31
Progressisti
Progetto 2000
Candidato:
Peyrot Bruna
voti: 1684
Rivoira Danilo 82
Bertot Ugo 47
Biglieri Francesca 12
Bosso Giampiero 12
Charbonnier Roberto 69
Gian Pierantonio 4
Cleri Giampaolo 35
Cuvello Alfredo 5
Malan Erica 36
Manara Graziella 18
Mourglia Danilo 166
Parodi Gabriella 19
Pron Gabriella 83
ReveI Claudio 36
Risso Augusto 17
Salvai Valter 14
Rinnova Luserna
San Giovanni
Candidato:
Magra Daniela
voti: 730
Bovone Gianfranco 10
Danna Stefano 28
Cedrone Gianfranco 11
Capitani Martino 36
Ribotta Vito 9
Gurrisi Maria 6
Bosso Mauro» 34
Cordin Goffredo 8
Calafiore Vincenzo 8
Venturelli Fulvio
Ravetto Manuela 7
Ughetto Alberto 10
Maranta Layla 2
Peyronel Luca 7
Peiretti Simona 4
Astori Luca 12
Lusemetta
sindaco: GIORGIO CESANO
Aventi diritto al voto
votanti %
Lista
civica
Candidato:
Cesano Giorgio
Bonetto Dante
Bricco Dario
Bricco Pietro
Costa Bruno
Gamba Liliana in Zole
Giachero Prospero
Martina Bruno
Martina Pietro
Mondina Renato
Pollo Dario
Pollo Roberta
Re Manuela
Perosa Argentina
sindaco eletto: SILVANO BERTALOT
Aventi diritto al voto 3491
votanti 2959
%
84,8
Insieme Progetto
per amministrare solidarietà
Candidato: /àSSftg. Candidato:
Palmero Mario A Bertalot Silvano à fi
voti: 1275 iJw'l ® \ 1 33 ® \7 voti: 1455 ( m )
Giustetto Tron Rosa 39 Alberti Daniela 7
Coutandin Adriano 39 Brunetto Dario 20
Digiovanni Egidio 19 Bruno Valter Dante 19
Rossi Gaetano 28 Busin Ferdinando 45
Tonello Giovanni 24 Danna Alfiere 41
Gaiani Paolo 17 Deusebio Mauro 30
Allena Maria Luisa 12 Ganglio Elena 35
Zanin Carlo 23 Laurenti Eliana IO
Garavello Andrea 29 Perrot Renzo 16
Tron Aldo 6 Polastro Franco 52
Vaira Chiaffredo 31 Santoro Patrizia 19
Barale Roberto 35 Sorbino Lucia 41
Tron Sergio 6
Zandonella D. Bianca 13
7
\/F.NERDÌ 28 APRILE 1995
E Eco Delle Yaui
I
PAG. Ili
1 risultati per l'elezione dei sindaci e dei Consigli comunali alle Valli
rPerrero
'<-V
^^daco: RICCARDO LECER
Aventi diritto ai voto
votanti %
Insieme
per collaborare
Candidato:
Leger Riccardo
voti: 495
Ghigo Aima M.
Miiano Nicola
Richaud Laura
Clot Varizia Lamj
Ferrerò Enrica
Menusan Ferruccio
Peyronel Franco
Pòèt Renato
Tron Giorgio
Genre Enzo
Tron Renzo
Martin Federico
Pinasca
sindaco eletto: SERGIO PERA
Aventi diritto al voto 2551
votanti 2147
%
84,2
Progressisti
democratici
indipendenti
4i
11
i7
22
7
20
5
5
15
8
iO
7
Candidato:
Pera Sergio
voti: 1126
Clot Flavio
Prot Gino
Balmas Renzo
Bianco Stefano
Bonino Igor
Bourlot Marco
Damiano Daniela
Laiso Davide
Polato Roberto
Reymondo Carla
Richiardone Barbara
Rostan Carlo
88
21
46
21
52
102
15
20
12
34
27
29
Porte
sindaco eletto; GIANCARLO GRIOT
Aventi diritto al voto 826
votanti 737 % 89,2
¿ Trasparenza
• 5' '■
Candidato: /—^
Martin Gianni / \
voti: 236 (toasparenz^
Fornerone Guido 6
Fossat Guido Ignazio 14
Giuliani Diego Rodolfo 12
Gribaudo Pietro Paolo IO
Manduca Antonella 10
Priolo Claudia 12
Raimondo Alfredo 13
Talmon Rosa 6
Viglietti Guido 6
Stretta
di mano
Candidato:
Griot Giancarlo
voti: 450
Giai Luigi Giacinto
Rossazza Franco
Bounous Franca
Bounous Roberto
Cannizzaro Paolo
Fossat Giovanni L.
Gasco Elda in Abrate
Giai Luigi Michele
Masoero Maria C.
Reinaud Luca
Sola Piero
Zoggia Laura
12
12
21
19
16
13
28
Lista
civica
Candidato:
Bei-tetto Dino /A
voti: 287
■M,,.
i'A-,.
i JñJ&J
Bertotto Marinella
Damiano Marco
Manavella Angelo
Micol Loredana
Orsello Elmo
Pairone Onorino
Picca Coronella Cesare
Rostagno Marco
Vecchiato Cristina
-y
15
18
2
8
13
6
5
I
3
Prati
sindaco: FRANCO GRILL
Aventi diritto al voto 299
votanti 242 % 80,9
Concretezza
montanara
Candidato:
Grill Franco
voti: 182
Grill Bruno Aldo
Agli Sandra Loredana
Grill Edoardo
Breusa Giovanni Bruno
Grill Sergio
Menusan Tiziana
Peyrot Dario
Grill Anna in Breuza
Pons Arturo
Il comune
che vogliamo
Candidato:
Ughetto Dario
voti: 613
De Marinis Grazia 5
Lussana Claudio 14
Nano Giovanna 7
Paolasso Gabriele 17
Punturieri Rancati G. 22
Richard Sergio 17
Richiardone Anita I
Roventi Beccari Flavio 26
Ughetto Michele 86
Pramollo
sindaco. RENATO RIBET
Aventi diritto al voto 267
votanti 210 % 78,7
Valle
di Pramollo
Candidato:
Ribet Renato
voti: 155
Long Daniele 5
Falco Silvio 5
Long Gino 6
Zacco Gabriele 2
Bertalot Riccardo
Bounous Vanda
Florian Giampaolo 5
Long Maria 3
Plavan Silvano 3
Pomaretto
sindaco eletto: GIORGIO BONIS
Aventi diritto al voto 986
votanti 843
% 85,5
Pomaretto
2000
Candidato:
Bonis Giorgio
voti: 403
Togliatto Firmino 34
Bonnet Elda 18
Balma Ebe i 3
Baret Carlo Emilio 14
Chiavazza Luigi 17
Corsani Paolo 14
Grill Ebe 5
Micol Milena 12
Morello Guido E. 4
Mourglia Marco 19
Tron Renzo Alberto 22
Tradizione
per il progresso
Candidato:
Purpura
Giovanna
voti: 395
Riceli Arturo Giuliano 27
ReveI Paola Margherita 15
Breusa Danilo Stefano 31
Nevache Gianni 17
Costantino Livio 9
Genre Giorgio 12
Barale Dino Giuseppe 7
Long Federica 11
Ribet Guido 55
Pastre Iva Leontina 8
Alcalino llario 6
Prarostino
sindaco eletto: RENZO COSTANTINO
Aventi diritto al voto 942
votanti 756 % 80,3
Insieme
per Prarostino
Candidato:
Plavan Valdo
voti: 131
Gambini Loredana 11
Fornerone Paolo R. 2
Bianchi Aliberto 4
Bouchard Renato 6
Rostagno Alessandro 5
Peyran Mauro 10
Andreoli Giulio 5
Monnet Bruno 24
Sassone Palmina 2
Paget Enzo
Prarostino
verso il 2000
Candidato:
Costantino
Renzo
voti: 548
Paschetto Claudio 22
Griglio Laura 58
Veltri Luca 38
Combe Renzo 21
Paschetto Remo 17
Giachero Patrizia 13
Avondetto Erik 34
Grill Daniela 6
Bertone Ezio 9
Gilardi Gino 3
Rorà
sindaco eletto: GIORGIO ODETTO
Aventi diritto al voto 228
votanti 185 % 81,1
Lista
quadrifoglio
Candidato:
Odetto Giorgio
voti: 121
Tourn Valdesina 10
Tourn Silvio 16
Rivoira Umberto 5
Rivoira Napoleone 2
Tourn Boncoeur G. 2
Tourn Elsa 5
Cesan Valter 3
Durand Giorgio 14
Giusiano Patrizia 6
Rivoira Edilio
purand Giovanni P. 8
Morel Silvio 2
Lista
camoscio
Candidato:
Gelso Dario
voti: 56
Fasone Francesco
Stobbia Piero 6
Tourn Giorgio 9
Pons Marisa
Pecoraro Anna I
La Torre Monica
Granari Vittorio 9
Pozzi Loris 3
Tourn Boncoeur D. I
Rivoira Aiadino 15
Giusiano Amilcare 6
Tourn Boncoeur P.
Salza di Pinerolo
sindaco eletto: BRUNO BREUZA
Aventi diritto al voto 85
votanti 63 % 74,1
Vivere
a Salza
Per
Salza
Candidato:
Bertalotto
Pierluigi
voti: 4
Piancia Renato
Plancia Piero Felice
Breuza Rino
Canal Brunet Renata
Plancia Stefano Carlo
Plancia Angiolina
Rivaberta Monica
Ribet Anna in Plancia
Tron Aurelia in Plancia
Candidato:
Breuza
Bruno Enrico
voti: 57
Breuza Rita Maddaiena 6
Genre Fabrizio 5
Pons Nadia 2
Bertaiotto Federico 3
Pascal Umberto 3
Tron Edmondo 2
Breuza Domenico 6
Sanmartino Fortunato 6
Tron Antonietta 2
Meytre Mauro 3
San Germano
sindaco eletto: ROBERTO BERGERETTI
Aventi diritto al voto 1554
votanti 1285 % 82,7
Continuità i
nel rinnovamento
Candidato:
Bergerettì
Roberto
voti: 686
Tron Carlo Luigi 100
Beux Daniela Claudia i 5
Bounous Ciara 13
Comba Germano G. 24
De Gregorio Aldo A. E. 10
Ferrier Remo 4
Fossat Nicoietta 32
Jahier Remo 4
Long Elvio 25
Pipino Andrea 15
Pons Ermanno 10
Pons Paoio Enrico i 5
Progressisti
per San Germano
Candidato:
Ribet Renato
Alfredo
voti: 521
Baret Giancarlo 43
Borgarello Andrea 5
Long Renato 9
Beux Livia in Gaydou I
Blanc Eliana 8
Bounous Claudio 11
Colucci Simonetta 15
Jahier Oscar Luigi 2
Obialero Aldo 12
Pairone Pierluigi C.
Reusa Cristiano R. 4
Serra Vittorio 21
8
PAG. IV
: *• t Eco Delle Aàlli ^\à.ldesi
VENERDÌ 28 APRILE 199.t^
Non funziona il «voto utile» chiesto dal centro-sinistra e dal Polo: i candidati minori hanno più voti delie loro liste
Regionali maggioritario
-.s 0) I
Angrogna
Bibiana
Bobbio Peliice
Bricherasio
Buriasco
Campiglione Feniie
Cantaiupa
Cavour
Cumiana
Fenestreiie
Frossasco
Garzigiiana
Inverso Rinasca
Luserna S. Giovanni
Lusernetta
Macelio
Massello
Osasco
Porosa Argentina
Perrero
Rinasca
Pineroio
Piossasco
Piscina
Pomaretto
Porte
Pragelato
Praii
Pramollo
Pra restino
Reietto
Rorà
Roure
Salza di Pineroio
S. Germano Chisone
S. Pietro Vai Lemina
S. Secondo
Torre Pellico
Usseaux
Viilafranca Piemonte
Villar Pollice
Villar Porosa
a f £ CL
Vi “
co U «
548
1964
443
2971
953
921
1363
3972
4520
499
1937
401
504
5591 '
385
864
55
662
2968
607
2149
23934
non
2160
853
739
331
249
215
756
1361
185
810
65
1287
1224
2423
3218
155
3484
904
3189
106
381
107
510
184
224
176
788
533
76
275
86
73
991
105
172
8
94
418
85
353
2846
pervenuto
375 1785
'442
1583
336
2461
769
697
1187
3184
3987
423
1662
315
43l
4600
280
692
47
568
2550
522
1796
21088
109
102
45
29
37
130
165
32
124
11
201
279
379
409
34
576
221
449
744
637
286
220
178
626
1196
153
686
54
1086
945
2044
2809
121
2908
683
2740
Giovanni ALASIA
Carmelo PALMA
Voi % voti'" diff. voti'” Voti % voti'" diff. voti'"
53 12,0 12 41 7 1,6 5 2
105 6,6 85 20 48 3,0 35 13
46 13,7 35 11 6 1,8 3 3
150 6,1 , 120 30 61 2,5 39 22
43 5,6 36 7 14 1,8 27 -13
40 5,7 28 12 12 1,7 9 3
57 4,8 46 11 14 1,2 10 4
138 4,3 95 43 63 2,0 53 10
330 8.3 267 63 102 2,6 89 13
21 5,0 14 7 4 0,9 5 -1
128 7,7 105 23 36 2,2 33 3
15 4,8 11 4 12 3,8 8 4
85 19,7 62 23 13 3,0 12 1
396 8,6 329 67 149 3,2 113 36
19 6,8 15 4 13 4,6 9 4
28 4,0 18 10 24 3,5 19 5
8 17,0 14 -6 2 4,3 0 2
39 6,9 36 3 19 3,3 13 6
317 12,4 242 75 52 2,0 39 13
71 13,6 •60 11 11 2,1 6 5
173 9,6 147 26 29 1,6 20 9
1860 8,8 1601 259 440 2,1 335 105
non pervenuto non pervenuto
153 8,6 131 22 74 4,1 69 5
114 15,3 89 Ì5 12 1,6 10 2
64 10,0 50 14 15 2,4 13 2.
10 3,5 10 0 6 2,1 3. 3
20 9,1 19 1 4 1,8 1 3
27 15,2 24 3 3 1.7 1 2
54 8,6 39 15 19 3,0 18 1
93 7,8 85 8 29 ^ 2,4 18 11
11 7,2 5 6 4 2,6 2 2
56 8,2 50 6 15 2,2 12 3
7 13,0 9 -2 1 1,9 1 0
162 14,9 135 27 25 2,3 23 2
35 3,7 29 6 28 3,0 23 5
141 6,9 115 26 51 2,5 40 11
271 9,6 226 45 99 3,5 79 20
9 7,4 9 0 3 2,5 2 1
182 6,3 140 42 77 2,6 55' 22
51 7,5 44 7 19 2,8 15 4
376 13,7 301 75 66 2,4 54 12
mi
Enzo GHIGO
Note. (1) somma dei voti ottenuti dalia coalizione o lista; (2) differenza tra i voti ottenuti dal candidato e quelli della coalizione o lista
Jtótóis
Voti % voti'" diff. voti'"
136 30,8 101 35
663 41,9 540 123
93 27,7 78 15
1038 42,2 884 154
298 38,8 315 -17
271 38,9 225 46
494 41,6 418 76
1352 42,5 1165 187
1580 39,6 1386 194
161 38,1 141 20
754 45,4 644 110
141 44,8 117 24
93 21,6 79 14
1528 33,2 1255 273
96 34,3 77 19
324 46,8 284 40
5 10,6 2 3
195 34,3 182 13
813 31,9 688 125
154 29,5 110 44
426 23,7 359 67.
7191 34,1 6229 962
non pervenuto
743 41,6 639 104
144 19,4 116 28
189 29,7 151 38
163 57,0 127 36
37 16,8 30 7
35 19,7 26 9
162 25,9 127 35
518 43,3 422 96
19 12,4 15 4
221 32,2 177 44
15 27,8 14 1
231 21,3 182 49
338 35,8 272 65
736 36,0 631 105
797 28,4 652' 145
48 39,7 39 9
1232 42,4 1013 219
187 27,4 152 35
764 27,9 641 123
. ■ - ■
Nel voto più politico per la Regione Forza Italia perde il 7%, mentre il Pds avanza del 6%
Regionali proporzionali
Angrogna
Bibiana
Bobbio Pollice
Bricherasio
Buriasco
Campiglione Fenile
Cantaiupa
Cavour
Cumiana
Fenestreiie
Frossasco
G rzigliana
Inv erso Rinasca
Luerna S. Giovanni
Luse metta
Macllo
Mass Ilo
Osasco
Porosa Argentina
Perrero
Rinasca
Pineroio
Piossasco
Piscina
Pomaretto
Porte
Pragelato
Proli
Pramollo
Prarostino
Goletto
Rorà
Roure
Salza di Pineroio
S. Germano Chisone
S. Pietro Val Lemina
S. Secondo
Torre Pellico
Usseaux
Villafranca Piemonte
Villar Pollice
Villar Porosa
03
S
e co
co
« o>
OS o.
U J
M u OS
co»
mii
548
1964
443
2971
953
921
1363
3972
4520
499
1937
401
504
5591
385
864
55
662
2968
607
2149
23934
non
2160
853
739
331
249
215
756
1361
185
810
65
1287
1224
2423
3218
155
3484
904
3189
222
695
159
977
349
384
397
1406
1136
141
562
148
129
1881
167
308
15
171
867
193
711
6022
pervenuto
690 1470
326
1269
284
1994
604
537
966
2566
3384
358
1375
253
375
3710
218,
556
40
491
2101
414
1438
17912
242
212
110
64
73
252
405
56
263
16
384
548
744
867
67
1178
352
979
611
527
221
185
142
504
956
129
547
49
903
676
1679
2351
88
2306
552
2210
Rifondazione
comunista
Fronte
autonomista
Voti
% % diff. '
%
% diff. ®
12
85
35
120
36
28
46
95
267
14
105
11
62
329
15
18
14
36
242
60
147
1601
3.7
6.7
12,3
6,0
6,0
5.2
4.8
3,7
7.9
3.9
7,6
4.3
16.5
8.9
6.9
3.2
35,0
7.3
11.5
14.5
10,2
8.9
-4,3
2,4
5.6
2.7
3.7
3.1
0,1
0,8
2.3
0,2
3,6
0,8
7.1
2,9
0,4
0,2
10,5
3.4
5,3
5,0
0
5
2
9
17'
1
1
15
28
2,7
non pervenuto
131 8,9
89
50
10
19
24
39
85
5
50
9
135
29
115
226
9
140
44
301
14,6
9.5
4.5
10.3
16.9
7.7
8.9
3.9
9.1
18.4
15.0
4,3
6.8
9.6
10,2
6.1
8.0
13.6
5.0
2,8
2.9
1.9
3.1
-1,8
0,8
4.3
-10,2
3,7
10,8
5.5
1.3
2.9
2.5
6,0
2.9
4.2
5.2
5
0
3
21
1
2
0
3
11
0
3
25
0,0
0,4
0,7
0,5
2,8
0,2
0,1
0,6
0,8
0,3
0,4
0,0
0,8
0,6
0,5
0,4
0,0
0,6
0,5
0,0
0,2
0,1
0,0
. 0,4
0,7
0,5
2,8
0,2
0,1
0,6
0,8
0,3
0,4
0,0
0,8
0,6
0,5
0,4
0,0
0,6
0,5
0,0
0,2
0,1
Lista Panneiia
Riformatori
Voti
% diff. '
5
30
1
30
10
9
38
61
non pervenuto
34 2,3
0
2
2
0
0
1
1
1
1
0
2
7
6
20
1
9
3
9
0,0
0,4
0,9
0,0
0,0
0,2
0,1
0,8
0,2
0,0
0,2
1,0
0,4
0,9
1,1
0,4
0,5
0,4
0,i
Note: (3) Differenza percentuale rispetto a quanto ottenuto alle elezioni europee del giugno 1994
2,3
0,0
0,4
0,9
0,0
0,0
0,2
0,1
0,8
0,2
0,0
0,2
1,0
0,4
0,9
1,1
0,4
0,5
0.4 ■
9
92
8
17
0
10
28
6
17
310
non
35
10
11
1
1
1
17
17
1
11
1
21
16
34
59
1
46
12
45 ■
1009
1,5
2.4
0,4
1.5
1.7
1.5
0,9
1.5
1.8
1,1
2,0
3,2
2.4
2.5
3.7
3.1
0,0
2,0
1,3
1.4
1.2
1.7
pervenuto
2.4
1.6
2,1
0,5
0,5
0,7
3.4
1.8
0,8
2,0
2,0
2.3
2.4
2,0
2.5
1,1
2,0
2,2
2,0
1.0
-1,6
-0,5
-3,2
-1,4
-1,2
-1,2
-1,1
-1,2
-1,7
-1,5
-0,5
0,5
-2,6
-1,8
-1,8
-0,4
-3,8
0,0
-1,9
-3,2
-2,2
-1,6
-0,8
-1,2
1,3
-1,5
-3,7
-1,2
-1,4
-5,4
-0,8
0,2
-1,2
-0,6
-0,9
-2,8
0,1
-2,2
-0,4
-1,3
Centro
cristiano democratico
Voti
% % diff. '
12
11
166
84
34
20
104
110
11
39
42
5
201
15
45
0
39
30
39
469
non
43
9
15
19
5
4
9
16
3.7
6.9
3.9
8.3
13.9
6.3
2,1
4.1
3.3
3.1
2.8
16,6
1.3
5.4
6.9
8.1
0,0
7.9
4.2
7.2
2.7
2,6
pervenuto
2.9
1.5
2.8
8.6
2.7
2.8
3.7
6.9
3.9
8.3
13.9
6.3
2,1
4.1
3.3
3.1
2.8
16,6
1.3
5.4
6.9
8.1
0,0
7.9
4.2
7.2
2,7
2,6
Forza itaiia
ii Poio popolare
Voti % % diff. »'
1.7
0,8
2.7
6,1
2.5
3.1
5.2
2.6
3.4
3.4
1.4
S.7
2,9
1.5
2,8
8.6
2.7
2.8
1,8
1.7
0,8
2.7
6,1
2.5
3.1
5.2
2.6
3.4
3.4
1.4
2.4
73
354
56
567
185
155
292
905
974
100
440
56
63
779
53
178
1
107
503
62
264
4244
22.4
27.9
19.7
28.4
30.6
28.9
30.2
35.3
28.8
27.9
32.0
22.1
Ì6,8
21,0
24.3
32.0
2,5
21,8
23.9
15.0
18.4
23.7
-4,8
-9,7
-11,0
-12,0
1,8
-3,5
-3,2
0,8
-7,3
-5,3
-10,7
-12,2
-6,8
-6,7
-8,5
-7,7
Alieanza
nazionaie
Voti
% diff, ■
16
11
151
46
36
4.9 2,6
7,7 2,6
3.9 1,4
7.6 2,5
7.6 1,6
6.7 3,0
-9,4
-9,1
-9,2
-8,4
-6,6
non pervenuto
431 29,3
80
109
83
20
18
91
308
11
137
8
136
183
430
455
28
785
116
493
13.1
20.7
37.6
10.8
.12,7
18.1
32.2
8,5
25.0
16.3
15.1
27.1
25.6
19.4
31,8
34.0
21.0
22 3
: :isf J.
-6,7
-2,7
-11,5
-10,3
-6.1
-8,4
-10,1
-2,9
-11,1
1,2
-6,5
-10,0
-4,4
-8,3
-7,1
-3,2
-7.5
106 11,0 3,9
156 6,1 1,3
302 8,9 2,7
30 8,4 2,5
165 12,0 4,0
19 7,5 3,3
11 2,9 0,7
275 7,4 1,9
9 4,1 -0,6
61 11,0 3,1
1 2,5 -1,3
36 7,3 4,3
96 4,6 0,9
18 4,3 0,7
56 3,9 1,5
1516 8,5 2,0
non pervenuto
165 11,2 3,5
27 4,4 2,2
27 5,1 2,7
25 11,3 4,2
5 2,7 2,2
4 2,8 -2,2
27 5,4 1,2
98 10,3 3,4
3 2,3 -2.1
25 4,6 -0,2
3 6,1 2,3
23 2,5 0,5
68 10,1 3,4
114 6,8 2,0
136 5,8 1,0
8 9,1 4,9
150 6,5 2,1
28 5,1 1,6
96 4 3
■ -7.4 1,7
9
^VENERDÌ 28 APRILE 1995
m
'à\
E Eco Delle ^lli moESi
PAG. V
Nel collegio elettorale 19 per la Camera Giuseppe Pichetto batte di misura Enzo Ghigo
Regionali maggioritario
Giuseppe PICHETTO
Voli % voli"' diff. voti"'
168 38,0 ■ 156 12
501 31,6 426 75
161 47,9 151 10
709 28,8 588 121
269 35,0 142 127
199 28,6 163 36
377 31,8 308 69
916 28,8 767 149
1377 34,5 1182 195
147 . 34,8 127 20
459 27,6 368 91
63 20,0 53 10
175 40,6 163 12
1808 39,3 1514 294
101 36,1 83 18
160 23,1 127 33
14 29,8 7 7
135 23,8 128 7
907 35,6 782 125
163 31,2 124 39
732 40,8 593 139
9019 42,8 7692 1327
non pervenuto.
504 28,2 390 114
358 48,1 307 51
266 41,8 236 30
55 19,2 43 12
101 45,9 80 21
91 51,1 74 17
281 44,9 239 42
344 28,8 267 77
95 62,1 89 6
201 29,3 157 44
19 35,2 13 6
515 47,4 448 67
276 29,2 223 53
676 33,1 568 108
1303 46,4 1153 150
23 19,0 17 6
764 26,3 627 137
276 40,4 228 48
931 34,0 764 167
Alessandro LUPI
Domenico COMINO
Renzo RABELLINO
Voli % voti'" diti. voti'" Voti % voti'" din. voli'" Voti % voti'" diff. voti'"
9 2,0 8 1 57 12,9 33 24 12 2,7 11 1 Angrogna
23 1,5 18 5 210 13,3 147 63 33 2,1 18 15 Bibiana
6 1,8 2 4 18 5,4 11 7 6 1,8 4 2 Bobbio Pellico
38 1,5 27 11 402 16,3 290 112 63 2,6 46 17 Brlcherasio
12 1,6 9 3 113 14,7 74 39 '20 2,6 1 19 Buriasco
8 1,1 4 4 145 20,8 94 51 22 3.2 14 8 Campiglione Fenile
22 1,9 13 9 208 17,5 158 50 15 1,3 13 2 Cantalupa
47 1,5 30 17 598 18,8 404 194 70 2,2 52 18 Cavour
84 2,1 58 26 484 12,1 382 102 30 0,8 20 10 Cumiana
7 1,7 6 1 76 18,0 61 15 7 1,7 4 3 Fenestrelle
49 2,9 39, 10 219 13,2 174 45 17 1,0 12 5 Frossasco
8 2,5 5 3 69 21,9 53 16 7 2,2 6 1 Garzigliana
8 1,9 8 0 50 11,6 45 5 7 1,6 6 1 Inverso Pinasca
97 2,1 58 39 548 11,9 383 165 74 1,6 58 16 Luserna S. Giovanni
3 1,1 1 2 41 14,6 26 15 7 2,5 7 0 Lusernetta
13 1,9 12 1 127 18,4 87 40 16 2,3 9 7 Macello
0 0,0 0 0 18 38,3 17 1 0 o,a 0 0 Massello
12 2,1 6 6 133 23,4 98 35 35 6,2 28 7 Osasco
40 1.6 26 14 371 14,5 290 81 50 2,0 34 16 Porosa Argentina
4 0,8 4 0 112 ‘ 21,5 104 8 7 1,3 6 1 Perrero
38 2.1 27 11 352 19,6 264 88 46 2.6 28 18 Pinasca
454 2,2 333 121 1922 9,1 1559 363 202 1,0 153 39 Pinerolo
non pervenuto 37 2,1 33 4 non pervenuto 257 14,4 193 64 non pervenuto 17 1,0 15 2 Piossasco Piscina
14 1,9 5 9 90 12,1 76 14 12 1,6 8 4 Pomaretto
7 1,1 5 2 86 13,5 63 23 10 1,6 9 1 Porte
2 0,7 1 1 39 13,6 32 7 11 3,8 . 5 6 Pragelato
1 0,5 1 0 53 24,1 50 3 4 1,8 4 0 Proli
2 1,1 2 0 18 10,1 13 5 2 1,1 2 0 Pramollo
15 2,4 12 3 82 13,1 60 22 13 2,1 9 4 Prarostino
38 3,2 31 7 163 13,6 124 39 11 0,9 9 ,2 Rotetto
1 0,7 1 0 19 12,4 15 4 4 2,6 2 2 Rorà
8 1,2 7 1 173 25,2 133 40 12 1,7 11 1 Roure
2 3,7 2 0 9 16,7 9 0 1 1,9 1 0 Salza di Pinerolo
14 ■ 1,3 : 9 5' • 120- 11,0 94 26 19 1,7 12 7 S. Germano Chisone
11 1,2 9 2 241 25,5 113 128 16 1,7 7 9 S. Pietro Val Lemina
56 2.7 40 16 332 16,2 254 '78 , 52 2,5 31 21 S. Secondo
53 1,9 42 11 238 8,5 164 74 48 1,7 35 13 Torre Pellico
4 3,3 2 2 29 24,0 16 13 5 4,1 3 2 Usseaux
61 2.1 43 18 526 18,1 376 150 66 2,3 52 14 Villafranca Piemonte
8 1,2 : 6 2 107 15,7 83 24 35 5,1 24 11 Villar Penice
60 2,2 ■ 38 22 489 17,8 371 118 54 2,0 41 13 Villar Porosa
somma dei voti ottenuti dalla coalizione o lista; (2) differenza tra i voti ottenuti dal candidato e quelli deila coalizione o lista
" M
: i ■
I Popolari divisi perdono il 3%, come i Verdi e la Rete uniti; Rifondazione comunista al 9%
Regionali proporzionali
Popolari
Voti % % diff. I»
11 -3,4 ^0,1
72 5,7 -6,9
1 0,4 -2,8,
163 8,2 -1,0
17 -2,8 -27,4
54 10,1 -8,6
70 7,2 -1,1
269 10,5 -4,3
■ 229 ^ 6,8 -4,6
9 2,5 -8,4
I' 73 5,3 -4,0
9 3,6 -12,5
r 4 1,1 ,-1,4
287 7,7 -2,1
K, 30 13,8 -6,0
, 32 5,8 -10,7
fe 0 0,0 *1,9
43 8.8 -6,7
P, 146 6,9 -6,9
16 3,9 -9,5
^'131 9,1 -4,0
„1391 7,8 -1,1
®fv'’non pervenuto
' 56 3,8 -6,1
2,6 -1,9
_ 30 5,7 -5,0
Mi » .3,6 -3,1
^ 0 0,0 -5,2
P.-O 0,0 -4,4
_ 5 1,0 -3,0
VS8 6.1 -2,5
w«» 2 1.6 0,7
W 17 3,1 -1,8
mm ° 0,0 -9,4
22'. -2,7
^72 . 10,7 -1,0
'Rì’12 4,9 -3,8
80 3,4 -0,8
R'f- 1 1,1 -8,3:
1^196 8,5 -5,6
^■'2 0,4 -4,5
76 34 -2,7
Verdi
e democratici
Voti
% % ditf. ®
12 3,7 -2,0
29 2,3 -1,2
8 2,8 -0,4
43 2,2 -1,7
18 3,0 -2,4
13 2,4 -0,1
26 2,7 -5,4
34 1,3 -1,3
89 2,6 -3,1
11 3,1 -2,0
40 2,9 -2,1
2 0,8 -3,1
11 ' 2,9 -2,1
125 3,4 -1,9
7 3,2 -0,2
11 2,0 -0,9
0 r 0,0 -1.9
9 1,8 -5.2
29 14 -1,5
3 0,7 -2,2
18 ■ 1,3 -3,8
,. 528 2,9 4,0
'* non pervenuto
25 1,7 -2,3
10 '1,6 -24
14 2,7 -1,8
> 6 . - 2,7 -1,4
1 0,5 -0,5
32,1 0,2
15 3,0 -4,2
30 '3,1 -2,1,
2 1,6 -6,3
5 0,9 -1,9
0 0,0 -3,8
17 1,9 ' -1,6
19 2,8 -0,6
52 3,1 -2,1
105 4,5 -2,5
■'1 1,1 -7,3
44 1,9 -0,7
13 "'■■'24 -1,5
42 1.9 -1,9
Pensionati
Voti % % diff,
9 2,8 2,8
56 4,4 4,4
6 2,1 2,1
55 2,8 2,8
33 5,5 5,5
15 2,8 2,8
37 3,8 3,8
85 3,3 3,3
105 3,1 3,1
14 3,9 3,9
44 3,2 3,2
7 2,8 2,8
5 1,3 1,3
132 3,6 3,6
8 3,7 3,7
10 1,8 1,8
2 5,0 5,0
24 4,9 4,9
90 4,3 4,3
7 1,7 1,7
44 3,1 ■ 3,1
485 2,7 2,7
non pervenuto ;
64 4,4 4,4
16 . 2,6 2,6
12 2,3 2,3
6 2,7 2.7
5 2,7 2,7
3 2,1 2,1
18 3,6 3,6
; 33 :. 3.5 . 3,5. '
1 0.8 0,8
20 3,7 3.7
1 2,0 2,0
25 V. 2,8 2,8
16 2,4 2,4
54 3,2 3,2
^ 83 3,5 3,5
' 2 2,3 2,3
86 3,7 3,7
‘ 17 . 3,1 3,1
64 2 9 2,!
Patto
dei democratici
Voti
5
58
6
56
18
17
46
98
127
51
31
5
27
77
11
10
0
11
85
13
155
781
1.5
4.6
2,1
2,8
3.0
3.2
4.8
3.8
3.8
14.2
2,3
2.0
7,2.
2,1
1,8
0,0
2,2
4.0
3.1
10,8
4,4
non pervenuto
45 3,1
52 8,5
36
8
7
7
17
28
11
39
1
57
26
53
68
6
54
, 8
106
6,8
3,6
3.8
4.9
3.4
2.9
8.5
7.1
2,0
6,3
3.8
3.2
2.9
6,8
m
Partito democratico
della sinistra
Verdi-verdi
Lega Nord
% diff. '» Voti % %diff.'" Voti % % diff. '» Voti % % diff. Voti % % diff.
-5,9 119 36,5 14,7 8 2,5 -0,1 33 10,1 -5,9 11 3,4 2,5 Angrogna
-1,9 211 16,6 7,3 18 1,4 -0,3 147 11,6 -3,5 18 1,4 0,6 Bibiana
-5,3 130 45,8 19,6 2 0,7 -2,1 11 3,9 -7,8 4 1,4 1,1 Bobbio Pollice
-2,9 271 13,6 4,6 27 1,4 0,0 290 14,5 -2,5 46 2,3 1,2 Bricherasio
-2,0 56 9.3 3,9 9. 1,5 0,3 74 12,3 1,5 1 0,2 -0,9 Buriasco
-4,7 64 11,9 6,1 4 0,7 -0,5 94 17,5 -4,1 14 2,6 1,8 Campiglione Fenile
-1,9 129 13,4 4,1 13 1,3 0,0 158 16,4 -1,8 13 1,3 0,8 Cantalupa
-1,2 281 11,0 3,4 30 1,2 -0,5 404 15,7 -6,4 52 2,0 1,3 Cavour
-2,5 632 18,7 8,1 58 1,7 0,8 382 11,3 -2,0 20 0,6 ' 0,1 Cumiana
4,6 .42 11,7 1,4 6 1,7 0,4 61 17,0 1,3 4 1.1 -0,2 Fenestrelle
-3,0 180 13,1 4,4 39 2,8 1,8 174 12,7 0,2 12 , 0,9 0,3 Frossasco
-3,3 30 11,9 7,6 5 2,0 1,6 53 20,9 -1,6 6 2,4 0,1 Garzigliana
1,1 . 116 30,9 3,2 8 2,1 2,1 45 12,0 -4,9 6 1,6 0,8 Inverso Pinasca
-4,0 893 24,1 8,4 58 1,6 0,2 383 10,3 -6,9 58 1,6 1,0 Luserna S. Giovanni
-0,8 27 12,4 *6,9 1 0,5 -1,2 26 11,9 -2,1 . 7 3,2 3,2 Lusernetta
-1,6 64 11,5 7,4 12 2,2 0,7 87 15,6 -1,3 9 1,6 1,3 Macello
-9,4 5 12,5 ,> -6,4 ' 0 0.0 -1,9 17 ' 42,5 23,6 0 0,0 -3.8. Massello
-5,5 41 8,4 3.2 6 1,2 0,5 98 20,0 -1,8 28 5;7 4,6 Osasco
-1,8 432 20,6 4,7 26 1,2 0,1 290 13,8 1,2 34 1,6 . 0.5 Porosa Argentina
-0,3 85 20,5 3,7 4 1,0 -0,6 104 25,1 8,6 6 1,4 ■ 0,3 Perrero
2,6 245 17,0,2,7 27 1,9 0,9 264 >18,4 Q,2- 28 1,9 ' 0,4 Pinasca
-3,1 4507 25,2 7,5 333 1,9 1,2 1559 8,7 -2,2 163 0,9 0,1 Pinerolo
uto non pervenuto non pervenuto non pervenuto ■ non pervenuto Piossasco
-2,5 200 13,6 2,7 33 2,2 1,3 193 13,1 -1,6 15 1,0 0,3 Piscina
-0,9 . 213 34,9 ‘-‘■^8,6 5 0,8 -0.4 76 12.4 -3,2 .... g ■ 1,3 0,7 Pomaretto
2,0 144 27,3 -7,1 5 0,9 0,8 63 12,0 0,4 9 1,7 1,7 Porte
0,6 15 .6,8 4,2 1 0,5 0,1 32 14,5 -3.1 5 : 2,3 0,8 Pragelato
-2,4 67 36.2 1,7 1 0,5 -1,0 50 27,0 9,0 4 2,2 -0,4 Proli
-8,8 61 43,0 2 1,4 0,8 13 9,2 5,4 2 1,4 1,4 Pramollo
-3,2 184 36,5 12,4 12 2,4 1,6 60 11,9 -1,9 9 1,8 1,0 Prarostino
-2,5 118 12,3 1,6 31 3,2 2,5 124 • ■ -13,0 1.8 9 0,9 0,2 Reietto
1,5 73 56,6 25,9 1 0,8 -1,0 15' 11,6 -0,7 2 1,6 -1,1 Rorà
-2,0 76 13,9 4,5 7 1,3 -1,0 133 24,3 5,5 11 2,0 0,9 Roure
-1,7 11 22,4 -5,9 2 4,1 0,3 9 18,4 1,4 1 2,0 -3,6 Salza di Pinerolo
-2,6 329 36,4 5,9 9 , 1,0 '0,3 . 94 •• 10,4 -3,3 . 12 1,3 0,6 S. Germano Chisone
-3,8 90 13,3 3,3 9 1,3 0,3 113 16,7 1,9 7 1,0 0,2 S. Pietro Val Lemina
-9,1 327- - '19,5 7,8 40 2,4 1,0 254 ’ 15,1 -2,8 31 1,8 1,1 S. Secondo
-4,2 817 34,8 12,8 42 1,8 1,0 164 7,0 -5,4 35 1,5 0,5 Torre Pollice
1,6 7’ , 8/1 4,8 2 2,3 0,2 ""16 18,2 0,3 3 3,4 1,3 Usseaux ' ''' "* •
-3.1 247 10,7 3,9 43 1,9 0,5 376 16,3 -2,9 52 2,3 1,3 Vlllafranca Piemonte
-5,0 188 34,1 *-'■11.1 6 1.1 ... -0,1 83 15,0 -5,4 24 4,3 3,0 Villar Penice
-1.2 476 21.5 5.1 38 1.7 1.1 371 16,8 -1,1 41 1,9 1,1 vniarPerasa^^^^^^^
Piemonte nazione
Mote: (3) Differenza percentuale rispetto a quanto ottenuto alle elezioni europee del giugno 1994
10
PAG. VI
« E Eco Delle Vaoi moEsi
VENERDÌ 28 APRILE 1995
I risultati per {^elezione dei sindaci e dei Consigli comunali alle Valli
San Secondo
sindaco eletto: LUCIANO MARTINAT
Aventi diritto al voto 2929
votanti 2421 % 82,6
San Secóndo Insieme
verso il futuro per San Secondo
Candidato: Don Bruno ^ Candidato: Marti nat / \ / SAN SECONDO ,\
Luciano voti: 1524 ^
Beltramo Caterina 8 Alliaudi Giancarlo 75
Bertalmio Sergio IO Cozzo Paolo 44
Bovero Aldo 27 Destefanis Guido 38
Carignano Fulvio 19 Druetta Claudio 16
Damiano Marco II Forneron Marzia 14
Farinon Antonio IO Forneron Rossano 62
Gagliano Santa Michela 7 Lauritano Chiara 11
Galliana Lucio Marco 25 Morina Franco 12
Giaime Chiaffredo 8 Nuvoli Giorgio 28
Lemmo Salvatore 5 Pautasso Davide 65
Masoero Giuseppe F. 8 Petani Roberto 27
Morero Vanda in Grande 7 Re Paola in Aiessio 23
Primo Claudio Filippo 28 Rivoira Claudio 50
Ribotta Aldo Francesco 7 Sadone Adriana 22
Rougier Sergio Francesco IO Varliero Adriana 5
Lineai Silvana C. D. 6 Vicino Roberto 156
sindaco eletto: MARCO ARMAND-HUGON
Aventi diritto ai voto 4299
votanti 3201 % 74,4
Torre
per il futuro
Candidato:
Mazza Giorgio
voti: 993
Hertei Sergio 24
Adorno Piersandro 14
Poeris Alfredo
Barrato Maurizio 16
Chanforan Barbara 11
Corda Giovanni
D’Amato Raffaeie 26
Long Aldina in Long 2
Mathieu Gianfranco 25
Merlo Germano 13
Michialino Paola 7
Miegge Luciano 3
Peyrot Franco 2
Coisson Lidia 2
Prina Mario 4
Stefanetto Prochet M. 37
Spiga
fra i monti
Candidato:
Armand-Hugon
Marco
voti: I98i
Aiessio Enzo 44
Antonione Mireiia 26
Avondet Ferdinando 8
Beilion Marco Cesare 49
Benedetto Mirella 19
Bertalot Ciaudio 24
Coisson Vera 38
Costabel Alberto 20
Cotta Morandini G. 29
Enrietto Sergio 20
Granerò Pietro 26
Jourdan Monique 88
Pallard Franco 44
Rostan Piervaido 25
Sibille Mario 6
Stefanetto Michelino R. 15
Villar Pellice
sindaco eletto: SERGIO DAVIT
Aventi diritto al voto 1189
votanti 899 % 75,6
Lista civica
del quadP’ato
Candidato:
Davit Sergio
voti: 669
Caìrus Franco 40
Bonjour Giovanni 32
Garnier Enrico 9
Davit Marco 18
Frache Bruna 95
Tumminello Marco 20
Ayassot Desi 14
Pron Gabriella 23
Pognante Michele 20
Costantino Erich 9
Charbonnier Lorena 8
Lista civica
del triangolo
Candidato:
Catalin Gianni
voti: 190
Collet Enrico
Picatto Paolo
Pascal Roberto
Fostel Giovannino
Geymonat Danilo
Frache Gianni
Bonjour Renato
Rivoira Elena
Filice Fausto
Barolin Marina
17
15
14
15
IO
17
4
9
6
8
Villar Perosa
sindaco eletto: ROBERTO PRINZIO
Aventi diritto al voto 3680
votanti 3188 % 86,6
Unione
democratica
Candidato:
Prinzio Roberto
voti: 2270
Coriasco Mario 266
Bono Giuseppe 72
Bosio Laurenti Paola 17
Costantino Claudio 28
Donato Nicola 28
Freiría Marco 23
Gargantini Gabriella 15
Lerda Adriana 36
Medaglia Mauro 18
Menegazzo Aldo 29
Michellonet Quaglia F. 15
Pelissero Pietro 12
Ribet Noffke Lidia 14
Ribetto Gianfranco 16
Rostagno Danilo 9
Tron Giovannino 54
Insieme
per Villar Perosa
Candidato:
Castagna
Alberto
voti: 741
Fuscà Napoleone
Ponza Ernesto
Artero Luciano
Vinçon Vittorio
Franzè Domenico
Alemani Corredino
Bertrand Roberto
Bessone Laura
Canone Mauro
Cavagnino Giuseppe
Fuscà Caterina
Codino Alessandra
Pascali Giuseppe
Raviola Massimo
Vecchiato Floriana
34
6
25
26
52
22
6
13
»
7
5
18
5
19
8
9
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Per leggere
i dati
Per comprendere i dati
elettorali pubblicati in queste pagine occorre tener
presente:
Elezioni comunali
Il nome del sindaco neoeletto è riportato sotto il
nome del Comune.
Il numero dei voti ottenuto dalla lista e dal sindaco è riportato sotto il npminativo del candidato (a
sindaco).
Il numero delle preferenze ottenute dai singoli
candidati è riportato a
fianco del nome dei candidati consiglieri. Il nome è
in neretto se il candidato è
stato eletto.
Elezioni provinciali
Vengono riportati per
Comune.e per l’insieme
dei collegi di Perosa Argentina e Pinerolo i voti e
le percentuali ottenuti dai
singoli candidati e dal candidato presidente. Non
vengono fatti raffronti con
altre precedenti elezioni.
Elezioni regionali
Vengono riportati per la
elezione proporzionale
(cioè per la determinazione
deir 80% dei consiglieri regionali) per ogni Comune
del Collegio 19 per la Camera i voti ottenuti dai singoli e le loro percentuali.
Le percentuali vengono
poi raffrontate con le percentuali ottenute dai partiti ottenute dagli stessi alle
ultime elezioni europee
(sono indicate sia le percentuali ottenute in giugno sia la differenza percentuale) che sono le più
recenti con un sistema
elettorale simile al proporzionale regionale.
Vengono poi riportati
per l’elezione regionale di
tipo maggioritario i risultati ottenuti dal candidato
presidente (e la relativa lista di premio per la governabilità) e sono evidenziati i risultati assoluti ottenuti da questo rispetto ai
voti ottenuti dai partiti che
lo hanno sostenuto.
Uno sguardo ai risultati elettorali nelle valli valdesi
Si afferma il centro-sinistra
La nuova articolazione dei
collegi provinciali consente
di individuare meglio che per
il passato il voto «valdese»
alle Valli. La ventina di Comuni che hanno una presenza
significativa di valdesi sono
stati tutti raggruppati in un
unico collegio elettorale per
la provincia, quello di Perosa
Argentina, mentre in passato
èrano divisi in tre collegi. I
partiti poi sono stati più attenti che un tempo ad inserire
candidati «locali» nelle liste.
Il dato che emerge è che il
Pds è il primo partito, con il
20%, guadagnando circa il
5% dei voti. Il Partito democratico della sinistra raccoglie
infatti i voti lasciati in libertà
dal Psi che alle Valli aveva
storicamente una buona affermazione. Un altra parte degli
ex voti socialisti confluisce
sia sui Laburisti, che ottengono in valle il 3% (il triplo della percentuale provinciale),
che sul Patto dei democratici
che ottiene quasi il 6% (anche
qui il doppio della percentuale provinciale). Rifondazione
comunista, pur non essendo
strutturata alle Valli, ottiene il
9% dei voti con punte attorno
al 17% in due Comuni delle
valli: Pramollo e Massello. I
Verdi ottengono il 4%, un
buon risultato se paragonato a
quelli ottenuti nel resto della
provincia.
La Lega, che molti politici
locali davano per spacciata,
tiene e si attesta attorno al
15% mentre i dissidenti che
hanno dato vita localmente ai
Federalisti non arrivano al
2%, nonostante l’esplicito
appoggio del deputato locale.
11 voto ex democristiano invece si divide tra Ccd e Popolari, entrambi attorno al
7%, ma anche qui l’appoggio
del senatore locale non riesce
a far decollare i cristiano democratici.
Concludendo queste impressioni si può affermare che
i valdesi hanno manifestato
un voto a sinistra e hanno sottolineato un tradizionale sentimento di richiesta di autonomia con il voto alla Lega.
Complessivamente l’opposi
zione al Polo ottiene il 70%
dei voti, ribaltando così il voto espresso solo otto mesi fa.
Il voto nei Comuni
Anche qui, nonostante il
carattere civico di molte liste,
si può affermare che il Polo
non conquista nessun comune delle valli, che invece restano saldamente in mano al
centro-sinistra, che anzi conquista alcuni comuni. Il governo delle comunità montane, che determinano nel bene
e nel male, molto della politica amministrativa locale, sarà
perciò in mano al centro sinistra, ma l’attività amministrativa sarà condizionata dalla
politica regionale e provinciale. Nonostante però la sostanziale conferma delle amministrazioni precedenti (anche se alcuni sindaci hanno
lasciato per favorire avvicendamenti) alcuni assessori sono stati bocciati dagli elettori.
Le ragioni stanno anche nel
fatto che questa volta il nuovo sistema elettorale prevedeva la preferenza unica. Un
altro motivo di riflessione è
poi il fatto che in molti comuni montanti si è presentata
una sola lista per la difficoltà
di molte persone di accettare
la candidatura in lista. La politica abbandona anch’essa la
montagna?
11
venerdì 28 APRILE 1995
Delle Aàlli ^ldesi
PAG. VII
Dai rilevamenti Istat dati preoccupanti e altri più ottimistici
Il Piemonte e il lavoro
Nei primi mesi del 1995 in
Piemonte la ripresa continua
ma l’occupazione non cresce.
Questo è il dato più significativo che emerge dall’aggiornamento a cura dell’Osservatorio regionale sul mercato
del lavoro. Lo studio parte
dall’analisi sui dati Istat relativi alle forze di lavoro (rilevazioni di gennaio); le stime
confermano per il Piemonte
le tendenze già emerse nel secondo semestre dell’anno
scorso: da un lato il permanere di problemi occupazionali,
dall’altro una forte crescita
della disoccupazione, soprattutto per quel che riguarda la'
componente più attiva.
Gli occupati in Piemonte
sono stimati essere 1 milione
663.000, cioè 34.000 in meno
rispetto al gennaio ’94 (-2%),
e il tasso di decremento è il
più elevato in tutta l’Italia
settentrionale, dove la variazione media è di -0,6% e il
terziario (soprattutto in Lombardia e Veneto) dà evidente
j^egnali di risveglio. La fles■ sione del Piemonte è comunque decisamente più sensibile
nel settore agricolo, che perde
circa il 14,3%; l’industria vede perdersi 10.000 posti di la
lï!??';,:.
voro (-1,4%), assai concentrati nel ramo delle costruzioni. Il terziario fa registrare invece una contrazione contenuta (8.000 unità circa, pari
allo 0,9%, rispetto agli 893
mila addetti, di cui 269.000
nel commercio).
Le persone in cerca di occupazione in Piemonte sono
secondo le stime 169.000,
cioè 35.000 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno
scorso (+26,1%). Tale aumento riguarda principalmente i giovani in cerca di prima
occupazione (da 42.000 a
61.000 unità, +45%), e la disaggregazione secondo il sesso indica che tale crescita è
più accentuata per le donne.
Gli avviamenti al lavoro
aumentano del 48% circa ri
spetto al 1994, e la novità
maggiore è fatta segnare in
questo campo dal terziario,
che fa registrare un aumento
del 50% rispetto al medesimo
anno. Un fatto incoraggiante
è che non si verifica, come
invece nello scorso anno, un
«boom» di assunzioni a tempo determinato, ma la maggior parte degli avviamenti in
più (8.000 su 12.000) sono a
tempo indeterminato.
Alla forte espansione delle
assunzioni corrisponde peraltro un volume di cessazioni
dal lavoro molto elevato. Il
saldo avviamenti-cessazioni è
negativo per 4.800 unità nell’
industria e per 600 unità circa
nei servizi privati. La portata
dei flussi in atto sul mercato è
dunque intensa.
XXV Aprile
Viaggio nei
luoghi della
Resistenza
Oltre la celebrazione, per
tramandare l’esperienza di
quel 1945, l’associazione
«Mountagno vivo» organizza
una gita a Torre Pellice sui
luoghi della Resistenza per
domenica 30 aprile.
Si partirà da Torino (stazione P. N.) con il treno delle
9,10. Passando per la stazione
di Bibiana verrà ricordato il
partigiano Sergio Toja, caduto
eroicamente durante l’assalto
a un treno. Giunti a Torre Pellice si visiteranno i luoghi testimoni della lotta di liberazione: dalla tipografia Subalpina, che a pochi metri dagli
acquartieramenti tedeschi produsse decine di migliaia di
stampati clandestini, alla caserma Ribet, alle sedi dei comandi della Resistenza, ai
luoghi di scontri a fuoco. Il ritorno avverrà con il treno delle 16,53. Ai partecipanti sarà
fornito materiale storico, fra
cui la riproduzione di stampati clandestini.
Per informazioni e iscrizioni libreria Claudiana di Torino (tei. 011-6692458).
I GIOVANI E LA STORIA — È questo il titolo di un convegno su fascismo, antifascismo e Costituzione repubblicana,
promosso, nelPambito delle manifestazioni organizzate per
il cinquantenario della Liberazione, dal distretto scolastico
di Torre Pellice, dalla Comunità mo'ntana vai Pellice e dalle
associazioni di partigiani e internati per mercoledì 3 maggio, presso il cinema Trento di Torre Pellice. Il programma
prevede, dopo l’introduzione del presidente del distretto
scolastico, Lorenzo Tibaldo, relazioni sulle ricerche svolte
dagli studenti e dai docenti in diverse scuole della vai Pellice. Seguirà un’intervista curata da Bruna Peyrot a Nadia
Spano su «La Costituente tra storia e memoria». Nel pomeriggio Marina Medi, dell’Istituto milanese per la storia della
Resistenza e del movimento operaio, interverrà su «Seconda guerra mondiale e resistenza. Esperienze didattiche»;
Maurizio Cusso, vicepresidente del Landis, parlerà su «Criteri per una progettazione curricolare di storia del Novecento»; Gianni Perona, dell’Università di Torino interverrà su
«Fascismo e antifascismo: i concetti della storiografia e
quelli della politica». In serata, sempre al cinema Trento,
concerto del gruppo vo^e e strumentale «Cantovivo» che
presenterà musiche e canti della Resistenza italiana.
SETTIMANA DELLA CROCE ROSSA — In occasione
della settimana della Croce Rossa il Consiglio femminile di
Torre Pellice raccoglierà offerte per l’acquisto di un automezzo per il trasporto dei non barellati; le offerte si raccoglieranno a Torre Pellice, sotto i portici del municipio, il 6 e
il 7 maggio; a Lusema S. Giovanni, sotto i portici, il 7 maggio, a Bobbio Pellice, in piazza del municipio, il 14 maggio
e a Villar Pellice il 14 maggio in via 1° maggio.
INFORMATICA E STORIA — La Società di studi valdesi e
la Società italiana di demografia storica hanno organizzato
una serie di leziqni e un seminario della prof. Michelle
Magdelaine dell’École pratique des Hautes Etudes di Parigi
sul tema dell’informatica applicata alla ricerca storica. Le
lezioni si tengono (in francese con traduzione) presso la
Casa valdese di Torre Pellice il 28 e 29 aprile. Per informazioni tei. 0121-932179, fax 932566 dalle ore 14 alle ore
16,30 dei giorni feriali.
Affermazione del centro-sinistra con il 40%; il Polo al 30%, tiene la Lega al 15%
Elezioni provinciali: collegi di Perosa e Pinerolo
Angrogna
Bibiana
Bobbio Peiiice
Bricherasio
Campigiione Feniie
Fenestreiie
inverso Rinasca
Luserna S. Giovanni
Lusernetta
Masselio
Perosa Argentina
Perrero
Rinasca
Pomaretto
Porte
Pragelato
Praii
Pramolio
Prarostino
Rorà
Roure
Saiza di Pineroio
S. Germano Chisone
S. Pietro Vai Lemina
S. Secondo
Torre Peiiice
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Viiiar Peiiice
Villar Perosa
COLLEGIO N. 35
DI PEROSA ARGENTINA
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3 U C |5
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C9 JZ 09 >
O CO u .2
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15
547 114 433
1964 388 1576
442 99 343
2971 562 2409
921 185 736
499 86 413
504 74 430
5591 934 4657
385 88 297
55 4 51
2966 460 2506
606 90 516
2149 322 1827
854 126 728
826 211 615
331 ■ 53 278
243 30 213
214 42 172
755 153 602
185 21 164
809 122 687
65 9 56
1287 178 1109
1224 424 800
2423 419 2004
3218 431 2787
152 27 125
902 225 677
3189 515 2674
36277 6392 29885
Burlesco
Cavour
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Macello
Pinerolo
Vlllafranca Piemonte
COLLEGIO N. 36
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214
719
83
203
104
3134
700
739
3253
318
661
558
20800
2784
Calligaro
4592 voti
15,4%
Vendramini
880 voti
2,9%
Di Tonno
Marchiaro
Bresso
11749 voti
39,3%
34270 5157 29113
Trazzi Scardic- chio Rabellino Fenoglio Cotta MorandinI Ribet Rostan Bruera Bourlot Casetta Bello Colomba Prina Manga- niello
Voti % Voti % Voti % Voti % Voti % Voti % Voti % Voti % Voti % Voti % Voti % Voti % Voti % Voti %
68 15,7 7 1,6 11 2,5 45 10,4 34 7,9 100 23,1 21 4,8 24 5,5 3 0,7 6 1,4 72 16,6 21 4,8 8 1,8 13 3,0
215 13,6 62 3,9 44 2,8 105 6,7 42 2,7 223 14,1 42 2,7 108 6,9 47 3,0 23 1,5 345 21,9 188 11,9 35 2,2 97 6,2
20 5,8 16 4,7 12 3,5 37 10,8 54 15,7 99 28,9 12 3,5 5 1,5 3 0:9 5 1,5 46 13,4 19 5,5 4 1,2 11 3,2
413 17,1 75 3,1 75 3,1 140 5,8 40 1,7 278 11,5 77 3,2 220 9,1 50 2,1 41 1,7 520 21,6 286 11,9 48 2,0 146 6,1
107 14,5 21 2,9 20 2,7 32 4,3 20 2,7 63 8,6 11 1,5 77 10,5 23 3,1 11 1,5 98 13,3 65 8,8 153 20,8 35 4.8
73 17,7 11 2,7 6 1,5 '25 6,1 4 1,0 44 10,7 6 1,5 12 2,9 103 24,9 4 1,0 79 19,1 16 3,9 0 0,0 30 7,3
72 16,7 9 2,1 5 1,2 69 16,0 3 0,7 119 27,7 19 4,4 4 0,9 48 11,2 5 1,2 52 12,1 7 1,6 4 0,9 14 3,3
416 8,9 140 3,0 78 1,7 371 8,0 205 4,4 867 18,6 232 5,0 805 17,3 57 1,2 70 1,5 573 12,3 489 10,5 120 2,6 234 5,0
45 15,2 10 3,4 5 1,7 14 4,7 ,5 1,7 25 8,4 5 1,7 90 30,3 4 1,3 3 1,0 45 15,2 35 11,8 1 0,3 10 3,4
19 37,3 1 2,0 0 0,0 9 17,6 0 0,0 14 27,5 0 0.0 0 0,0 2 3,9 0 0,0 6 11,8 0 0,0 0 0,0 0 0,0
477 19,0 103 4,1 48 1,9 272 10,9 15 0,6 505 20,2 52 2,1 152 6,1 166 6,6 27 1,1 473 18,9 108 4,3 17 0,7 91 3,6
137 26,6 9 1,7 9 1,7 72 14,0 6 1,2 94 18,2 6 1,2 19 3,7 18 3,5 4 0,8 72 14,0 45 8,7 4 0,8 21 4,1
337 18,4 24 1,3 51 2,8 170 9,3 18 1,0 224 12,3 25 1,4 129 7,1 467 25,6 21 1,1 250 13,7 51 2,8 6 0,3 54 3,0
131 18,0 12 1,6 13 1,8 112 15,4 10 1,4 224 30,8 18 2,5 15 2,1 68 9,3 10 1,4 61 8,4 14 1,9 10 1,4 30 4,1
101 16,4 13 2,1 18 2,9 64 10,4 1 0,2 162 26,3 12 2,0 28 4,6 47 7,6 5 0,8 111 18,0 15 2,4 5 '0,8 33 5,4
46 16,5 11 4,0 9 3,2 7 2,5 2 0,7 21 7,6 6 2,2 8 2,9 12 4,3 3 1,1 94 33,8 18 6,5 5 1,8 36 12,9
45 21,1 4 1,9 3 1,4 13 6,1 6 2,8 89 41,8 2 0,9 1 0,5 9 4,2 1 0,5 23 10,8 10 4,7 0 0,0 7 3,3
23 13,4 3 1,7 4 2,3 29 16,9 7 4,1 67 39,0 1 0,6 0 0,0 7 4,1 4 2,3 22 12,8 3 1,7 0 0,0 2 1,2
99 16,4 15 2,5 12 ,2,0 52 8,6 18 3,0 187 31,1 29 4,8 11 1,8 15 2,5 8 1,3 97 16,1 . 23 3,8 9 1,5 27 4,5
10 6,1 3 1,8 3 1,8 9 5,5 53 32,3 26 15,9 , 25 15,2 8 4,9 3 1,8 1 0,6 9 5,5 10 6,1 1 0,6 3 1,8
199 29,0 25 3,6 19 2,8 55 8,0 6 0,9 90 13,1 7 1,0 10 1,5 86 12,5 7 1,0 133 19,4 19 2,8 '3 0,4 28 4,1
15 26,8 1 1,8 0 0,0 7 12,5 0 0,0 14 25,0 4 7,1 1 1,8 4 7,1 0 0,0 5 8,9 3 5,4 0 0,0 2 3,6
124 11,2 23 2,1 21 1,9 122 11,0 , 19 1,7 436 39,3 28 2,5 17 1,5 101 9,1 13 1,2 136 12,3 27. 2,4 13 1,2 29 2,6
155 19,4 19 2,4 20 2,5 39 4,9 8 1,0 86 10,8 22 2,8 76 9,5 31 3,9 12 1,5 208 26,0 33 4,1 8 1,0 83 10,4
339 16,9 70 3,5 59 2,9 145 7,2 28 1,4 341 17,0 , 86 4,3 90 4,5 79 3,9 46 2,3 388 19,4 178 8,9 38 1,9 117 5,8
228 8,2 91 3,3 58 2,1 210 7,5 261 9,4 686 24,6 270 9,7 154 5,5 33 1,2 50 1,8 420 15,1 145 5,2 39 1,4 142 5,4
27 21,6 4 3,2 8 6,4 9 7,2 1 0,8 12 9,6 1 0,8 1 0,8 22 17,6 0 0,0 27 21,6 4 3,2 0 0,0 9 7,2
123 18,2 12 1,8 44 6,5 47 6,9 64 9,5 166 24,5 27 4,0 20 3,0 10 1,5 6 0,9 102 15,1 29 4,3 5 0,7 22 3,2
528 19,7 86 3,2 63 2,4 360 13,5 16 0,6 540 20,2 67 2,5 74 2,8 211 7,9 48 1,8 487 18,2 66 2,5 14 0,5 114 4,3
4592 15,4 880 2,9 718 2,4 2641 8,8 946 3,2 5802 t9,4 1113 3,7 2159 7,2 1729 5,8 434 1,5 4954 16,6 1927 6,4 550 1,8 1440 4,8
Calligaro Vendramini Di Tonno Marchiaro Bresso Lup Lodi
3446 voti 726 voti 486voti 2309 voti 11304 voti 437 voti 9922 voti
11,8% 2,5% 1,7" ^0 7,9% 38,8% 1,5»/o 34, 1%
. Lupi
434 voti
1,5%
Lodi
8871 voti
29,7%
Cucco
Depetris
Voti %
112 15,2
521 16,0
73 23,0
133 20,1
135 24,2
1950 9,4
522 18,8
3446 11,8
Boragina
Voti %
30 4,1
85 2,6
8 2,5
16 2,4
25 4,5
468 2,3
94 3,4
726 2,5
Bertinatti
Voti %
28 3,8
82 2,5
6 1,9
12 1,8
30 5,4
237 1,1
91 3,3
486 1,7
Bassani
Voti %
35 4,7
131 4,0
18 5,7
30 4,5
33 5,9
1906 9,2
156 5,6
2309 7,9
Cotta
MorandinI
Voti %
2 0,3
76 2,3
4 1,3
6 0,9
' 8 1,4
162 0,8
17 0,6
275 0,9
m
Blanc Fratta Merlo
Voti % Voti % Voti %
69 9,3 30 4,1 146 19,8
'319 9,8 47 1.4 841 25,9
23 7,2 6 1,9 34 10,7
51 7,7 19 2,9 53 8,0
46. 8,2 16 2,9 55 9,9
4765 22,9 779 3,7 1947 9,4
287 10,3 61 2,2 281 10,1
5560 19,1 958 3,3 3357 11,5
Ughetto
Voti %
16 2,2
32 1,0
9 2,8
15 2,3
13 2,3
1014 4,9
55 2,0
1154 4,0
Casetta
Voti
11
37
4
9
7
328
41
437 1,5
Vergnano
Voti %
160 21,7
742 22,8
60 18,9
146 22,1
100 17,9
4139 19,9
793 28,5
6140 21,1
\^fM»IAro^
Tomassini Butta Fazia Zumbo
Voti % Voti % Voti % Voti %
21 2,8 20 2,7 48 6,5 11 1,5
101 3,1 64 2,0 143 4,4 32 1,0
40 12,6 1 0,3 19 6,0 13 4,1
56 8,5 44 6,7 59 8,9 12 1,8
34 6,1 6 1,1 37 '=6,6 13 2,3
529 2,5 595 2,9 1651 7,9 330 1,6
100 3,6 55 2,0 159 5,7 72 le
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Cucco
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Alimentazione e mangiare sano
La ciotola
d^argilla
VALERIA FUSETTI
La patata
La patata come si sa è
originaria del Perù, da
dove gli spagnoli la importarono nella seconda metà
del XVI secolo. Nello stesso periodo lord Raleigh e
l’ammiraglio Drake la introducevano in Inghilterra
dalla colonia americana
della Virginia. In pochi decenni divenne un alimento
molto diffuso anche in Irlanda e Olanda. Da una lettera di Enrico Amaud si apprende che alle Valli valdesi la patata si diffuse verso
la prima metà del XVII secolo, importata dall’Inghilterra. In Germania, precisamente nel Württemberg, fu
introdotta da un valdese,
Lantaret di Luserna, qui
esiliato dopo la revoca
dell’editto di Nantes.
Il signor Lantaret ne portò
poche centinaia di tuberi al
pastore Enrico Arnaud, da
tre anni in esilio a Schonenberg. Il pastore li seminò e
divise equamente il raccolto
ottenuto tra tutte le comunità valdesi della zona. Per
una decina d’anni la coltivazione e l’alimentazione
della patata rimase circoscritta nelle zone abitate dai
valdesi, poi lentamente si
diffuse anche tra i contadini
tedeschi che, malgrado i
pregiudizi legati ancora al
prezioso tubero, si fidarono
del fatto che i coloni che
venivano dalle Valli anziché morire avvelenati ne
erano avvantaggiati nella
loro alimentazione.
Sia a Schonenberg che a
Mühlacker sono state poste
lapidi in ricordo delle prime
patate seminate nel Württemberg da Arnaud; nella
seconda l’elemento ornamentale è una pianta di patate in fiore. Circa trent’anni dopo l’inizio della diffusione della patata, a sudovest della Germania arrivò
come prigioniero di guerra
(la guerra dei sette anni)
l’agronomo e farmacista
francese Parmentier. Durante la lunga prigionia si
nutrì prevalentemente di
patate, riconoscendone le
preziose qualità. Al suo
rientro in Francia si prodigò
per l’introduzione del prezioso tubero nell’agricoltura francese, e per la sua diffusione di massa nell’alimentazione di una popolazione in quei tempi sottoposta a carestie e denutrita.
La patata è ricca del complesso vitaminico B (Bl,
B6, B12), delle vitamine C
e K e di molti sali minerali
quali calcio, ferro, fosforo,
magnesio, potassio, rame,
sodio e zolfo. Le sue proprietà lassative e antiulcerose sono riconosciute da
moltissimi nutrizionisti.
Una cosa da non scordare è
che, fritte, le patate perdono
ogni proprietà positiva, diventando un alimento dannoso. Ottima per curare rapidamente le scottature,
non solo calma il bruciore
ma impedisce anche la formazione di vesciche.
Una ricetta a base di patate, economica e gustosa, è
la seguente. Ingredienti per
4 persone: 8 patate rosse
(possibilmente, e comunque
non farinose), 150 gr. di toma fresca, 1 cucchiaio di
prezzemolo ben tritato, erba
cipollina, 1 pizzico di paprica, sale a piacere, 1 uovo. Se le patate sono di coltivazione familiare lasciate
la buccia, scavatele in modo da ottenere 8 scodelle,
cuocetele a vapore. Lasciatele raffreddare e poi riempitele con una farcia ottenuta mescolando tutti gli akri
ingredienti. Disponetele in
una pirofila e mettetele nel
forno preriscaldato a 200°
per 10-15 minuti. Servitele
calde con un contorno di
verdura cruda a piacere. E
Un ecdèllente piatto unico.
L Chiese Valdesi
POMARETTO — L’assemblea di chiesa è convocata per
domenica 30 aprile, dopo il culto; all’odg la relazione
annua e l’elezione dei deputati al Sinodo e alla Conferenza distrettuale.
ANGROGNA — La corale invita la comunità a un incontro musicale che si terrà a Buonanotte il 28 aprile alle
ore 21,15.
• Con il mese di maggio riprende la rotazione estiva dei
culti: prima e terza (eventualmente quinta) domenica al
capoluogo, 2’ al Serre e 4“ a Pradeltomo.
• Domenica 7 maggio, alle 10, nella sala unionista del
capoluogo, si terrà l’assemblea di chiesa di fine anno;
dopo un breve culto del past. Giorgio Toum, il Concistoro presenterà la relazione annua e si parlerà dell’attività delle strutture ricettive.
SAN SECONDO — Domenica 30 aprile e lunedì 1 ° maggio è organizzata una gita comunitaria a Grono.
BOBBIO PELLICE — Domenica 30 aprile, a partire dalle 14,30, ci sarà il tradizionale bazar organizzato
dall’Unione femminile.
LUSERNA SAN GIOVANNI — Domenica 30 aprile, dopo il culto, si riunirà l’assemblea di chiesa suH’attività
dell’Asilo valdese per anziani.
• Per organizzare le manifestazioni per i 100 anni
dell’Asilo è prevista una riunione delle varie attività venerdì 5 maggio alle 20,45, presso il presbiterio.,
MASSELLO — Domenica 30 aprile, alte 11, è convocata
l’assemblea di chiesa; in esame la relazione annua;
l’elezione di un nuovo membro del Concistoro, il locale
della chiesa al Reynaud.
E Eco Delle "\àlli Aàldesi
Pinerolo; una mostra a palazzo Vittone
Roberto Terracini
venerdì 28 APRILE 1995
»1
artista rifugiato
Resterà aperta fino al 7
maggio, presso la Collezione
civica d’arte di Pinerolo in
piazza Vittorio Veneto 8, la
mostra «Fogli di vita partigiana» che espone i disegni dello
scultore Roberto Terracini, rifugiato in vai Pellice durante
la persecuzione razziale (dal
1943 al’45).
La mostra presenta una sessantina di immàgini su carta,
tra disegni e acquerelli, che
illustranò momenti di vita
partigiana fra i luoghi e le
borgate della vai Pellice. Protagonisti sonò gli uomini e le
dohne valligiane che con i
partigiani della 105“ Brigata
Garibaldi 5i mossero in questa zona. I disegni sono anche
istantanee quotidiane della vita paesana legata alla tradizione e'ai lavoro della campagna e della montagna. Vita
semplice ripresa spesso nei
suoi momenti faticosi, documentati dal vivo da dh artista
che ha vissuto sulla propria
pelle le tensioni degli anni
drammatici della persecuzione razziale. Lo scultore torinese, ebreo di nascita, che allora si firmava Ferraguti, era
nato nel 1900 ed era attivo
nell’ambiente artistico piemontese; dopo la guerra la
sua capacità creativa gli fu riconosciuta in Italia e all’estero. Della sua arte si sono interessati diversi critici come
Bernardi, Cariuccio, Dragone,
Guasco, Levi, Robiglio, Zanzi. Terracini muore nel 1976
per un incidente stradale.
1 fogli che la Collezione civica d’arte di Palazzo Vittone
propone nel cinquantesimo
anniversario della Liberazione sono la documentazione
unica di un testimone di quel
tempo: per la prima volta sono anche pubblicati su un
quaderno-catalogo. La mostra
è aperta i giorni feriali ore
15,30-18 e i festivi dalle ore
10,30 alle 12 e dalle 15,30 alle 18; lunedì chiuso.
Sport
PALLAMANO CADETTI — Si è disputato sabato 22 aprile il primo dei quattro concentramenti che pongono fine al
campionato provinciale cadetti di pallamano. Le quattro formazioni pàrtecipànti si sfidano ospitando ciascuna uno dei concentramenti per stilare la classifica finale. Questa volta le partite si sono volte nella palestra comunale Alpi Cozie di Luserna
San Giovanni. Riposava il Regio Parco, la formazione meno
accreditata. Gli incotitii hanno visto il 3S di Luserna vittorioso
su Città giardino per 16 a 8, mentre l’Exes Rivalta ha vinto su
Città Giardino per 16 a 15 e sul 3S per 13 a 15. La classifica
del campionato vede,al primo posto la formazione di Rivalta
con 16 punti, ài secondo posto 3S e Città giardino con 7 e al
quarto Regio,Parco di Torino con 0 punti. In tribuna era presente PelliSseró, selezionatore provinciale, per segnalare i giocatori più prmfietteriti. Tra i giovani del 3S si sono distinti
Comba e Di Fazio ma soprattutto il portiere Bonetto.
PALLAVOLO FEMMINILE — Il trofeo Ferrazza under
16 ha visto le vittoMe di Volley Villafranca su Con Voi di Carmagnola, del Volley di Perosa sulla 3S Nova Siria di Luserna e
della formazione di Bricherasio su Antares Magic di Pinerolo.
Al comàhdo c’è-attualmente San Secondo, seguita da Riccio di
Bricherasi», da Antares e 3S al terzo posto, da Barge e Perosa e
da Caffti'àgnola e Villafranca.
Nella II divisione femminile prosegue l’epilogo di campionato'disastroso per-le ragazze di Ricca, che hanno perso con la
formazióne di Strambino.
CORRERE PÉR UN SORRISO — Il 30 aprile si svolgerà
a San Germano la terza edizione della corsa per beneficenza
non competiti va-aperta a tutti di circa 4 chilometri. Il ritrovo è
alle 9 prèsso l’Asilo dei vecchi. L’incasso ricavato dalle iscrizioni (£ 5.000)_sarà dato ih beneficenza per terminare l’opera
di intubalzionó di un canale che .scorre nel territorio dell’Asilo,
opera già .realizzata' utilizzando i ricavi delle precedenti edizioni per l’acquisto di materiale e con mano d’opera volontaria di
amici e soci Ana. Per iscriversi, entro il 29 aprile alle 17,30, ci
si può rivolgere presso i negozi che affiggono la locandina,
presso il distribiitofe Bouchard e presso l’Asilo oppure telefonando ai.-numeri 0121-58926, 58776 e 58718.
CALCÌO: IL LUSERNA SOTTO DI SEI RETI — Pun
leggio tenhistico domenica a Luserna con i locali impegnati con
la capolista Alpignano dall’attacco mitraglia; dal quarto d’ora
del primo tempo la traballante difesa dei lusernesi è stata sottoposta ariifia serie di attacchi che hanno consentito agli òspiti di
chiudere la partita; le due reti dei valligiani (Risso e Scalerandi)
sono infatti state realizzate a punteggio compromesso.
PALLAVOLO: SCONFITTE LE RAGAZZE DI PINEROLO L’Omeghà diventa arbitro della CI femminile di
pallavolo: dopò aver superato l’Italbrokers Genova, neH’ultimo
turno ha infatti imposto un brusco stop alle ragazze del Pinerolo che, battute per 3 a 0, ritornano al secondo posto appena dopo, aver raggiùnto la vetta. A questo punto le pinerolesi devono
temere il ritorno delle novaresi che potrebbero impensierirle
nell’ultima fase del campionato rispetto al secondo posto che
garantirebbe comunque la promozione in B2. In serie CI maschile sconfìtta per 3 a 0 per il Pinerolo a Ovada.
TENNIS TAVOLO: RETROCEDE IL VALPELLICE —
La Polisportiva Valptellice è stata sconfitta per 5-3 ad opera
della 5Torri di Vallecrosia. Una giornata poco brillante della
coppia Gay, Rosso e di Malano, autori di un punto a testa. La
classifica finale del torneo vede la vittoria del Crdc Torino con
26 putiti. Seguono: Tt Possano 26; Bordighera 22; Porte Torino
21; Ciriè 19; Vallecrosia, Valpellice, Ventimiglia 18. retrocedono Valpellice e Ve'ritìmiglia, mentre il Vallecrosia rimane in
serie C avendo-yrnlo on set più del Valpellice.
A'Torìno, al torneo Csaih, Battaglia, Belloni, Genre e Peracehioné'si sonò Classificati al 2° posto nella classifica per società.
Intanto si stantio ¡preparando i campionati pinerolesi che avranno luogo a Tdrfe Pellice, domenica 14 e domenica 21 maggio.
27 aprile, giovedì —
TORRE PELLICE: Per la
rassegna Nascondigli, alle 21,
presso la sala polivalente
Trento, il Teatro delle Trasmigrazioni propone «Nelle
buone notti di giugno» per la
regia di Vincenzo Amato.
27 aprile, giovedì — TORINO: Presso l’Accademia
albertina di belle arti, alle 18,
si inaugura la mostra «Le arti
del disegno all’Accademia albertina», che resterà aperta fino al 30 giugno con orario 1013 e 15-19, escluso il lunedì.
27 aprile, giovedì — INVERSO RINASCA: Prosegue la settimana del gemellaggio con L’Argentière-laBessée, che si concluderà il 1°
maggio. Oltre à stand, esposizioni di prodotti locali e a
concerti di musiche tipiche si
segnala, il 29 aprile alle 15
presso il Centro culturale, la
tavola rotonda sulla collaborazione transfrontaliera.
27 aprile, giovedì —
TORRE PELLICE: Alle 18,
presso i locali di via Roma 7,
assemblea generale ordinaria
della Cooperativa operaia di
consumo per discutere sul bilancio 1994, sul rinnovo di
cariche e per ascoltare le relazioni del Consiglio di amministrazione e dei sindaci.
28 aprile, venerdì —PINEROLO: A Stranamore,
via Bignone 89, concerto di
Sigis Ecker e Klaus Filip con
una performance di avanguardia musicale. Per informazioni telefonare al numero
0121-374981.
29 aprile, sabato — CUMIANA: Alle 21, presso la
chiesa di Santa Maria della
Motta, concerto per fiati con
il «Gruppo concertistico di
Torino in quintetto», musiche
di Ibert, Dvorak e Milhaud.
29 aprile, sabato — BAGNOLO PIEMONTE: Alle
21, presso il teatro Silvio Pellico, concerto di Ensemble
«900» con opere di Pergolesi,
Ravel, Debussy, Ibert, Cicce,
Giordani.
29 aprile, sabato — VILLAR PELLICE: Alleai, al
tempio, concerto per coro e
organo; all’organo Walter
Gatti: partecipa la corale di
Villar-Bobbio.
29 aprile, sabato — PARCO DELLA BURCINA:
viaggio di studio organizzato
dalla Comunità montana'valli
Chisone e Germanasca al parco della Burcina, con visita a
un’azienda viticola. Per informazioni tei. 0121-81497.
30 aprile, domenica —
VILLAR PEROSA: Presso
la palestra Bio Centre, borgata Azzario 10, stage di Aikido
diretto dal maestro Kuniyuki
Kai Sensei e dal suo assistente, Tornita Kouji, inizio alle
10 fino alle 12 e dalle 14,30
fino alle 16,30.
2 maggio, TORRE PELLICE: Alle 16,30 presso la
biblioteca della Casa valdese
per il corso sulla vai Pellice
nella storia del ’900 (aggiornamento insegnanti) lezione
di C. Bounous Su «1 valdesi e
la fabbrica».
4 maggio, giovedì — TORINO: Inaugurazione della
mostra «Mafia disegnata», alle 18, presso la galleria di San
Filippo in via Maria Vittoria
5; l’esposizione resterà aperta
fino al 3 giugno con orario
10-2,30 e 15-19.
RADIO
BECKWITH
EVANGELICA
FMei.2oa
FM 96.5QO
tei. 0121/91.5Ü7
Servizi
VALLI
CHISONE - GERMANASCA
Guardia medica:
notturna, prefestiva, festiva:
Ospedale valdese, Pomaretto,
tei. 81154
Guardia farmaceutica:
DOMENICA 30 APRILE
Villar Perosa: Farmacia De
Paoli - Via Nazionale 29, tei.
51017
LUNED11^ MAGGIO
San Germano Chisone: Farmacia Tron , tei. 58787
Fenestrelle: Farmacia Grippo
- Via Umberto 11, tei. 83904
Ambulanze:
Croce verde, Perosa: tei. 81000
Croce verde, Porte : tei. 201454
VALPELLICE
Guardia medica:
notturna, prefestiva, festiva:
telefono 932433
Guardia farmaceutica:
DOMENICA 30 APRILE
Bibiana: Farmacia Garella Via Pinerolo gl, tei. 55733
LUNEDÌ 1^ MAGGIO
Bobbio Pellice: Farmacia Via Maestra 44, tei. 92744
Ambulanze:
CRI - Torre Pellice, tei. 91996
Croce Verde - Bricherasio, tei.
598790
PINEROLO
Guardia medica:
notturna, prefestiva, festiva:
Ospedale civile, Pinerolo, tei.
2331
Ambulanza:
Croce Verde, Pinerolo, tei.
322664
SERVIZIO INFERMIERISTICO
dalle ore 8 alle 17, presso i distretti.
SERVIZIO ELIAMBULANZA
teiefono 118
BARGE — II cinema Comunale ha in programma, venerdì
28 aprile, Avik e Albertine; sabato, Belle al bar; domenica, ore
15,15 17,15 19,15 21,15, Mollo
tutto; lunedì, ore 15,15, 17,15,
19,15, 21,15, martedì e giovedì
La scuola. Feriali ore 21,15.
TORRE PELLICE — Il ci
nema Trento ha in programma
giovedì e venerdì, ore 21,15, Priscilla, la regina del deserto con
T. Stamp; sabato 29 aprile e domenica 30, ore 20 e 22,10, Forrest Gump (Oscar ’94); lunedì
1° maggio, ore 20 e 22,10 e martedì 2, ore 21,15, Vento di passioni.
Economici
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vecchi-antichi e oggetti vari: tei
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SOS ALCOLISMO
Poliambulatorio
Villar Perosa:
tei. 51045-51379
Ospedale Pomaretto
Tel: 82352-249 - day ospitai
L’Eco Delle Valli Valdesi
Via Pio V, 15-10125 Torino
Tel. 011/655278
Via Repubblica, 6 - 10066
Torre Pellice (TO)
tel/fax 0121/932166
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Reg. Tribunale di Pinerolo n. 175/60
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Stampa: La Ghisleriana Mondovì
Una copia L. 2.000
13
VENERDÌ 28 APRILE 1995
PAG. 5 RIFORMA
Il documento congiunto di cattolici e luterani sollecita l'attenzione delle chiese
C^è compatibilità fra la dottrina cattolica
della chiesa e la giustificazione per fede?
BRUNO CORSANI
La commissione congiunta
cattolico-luterana, che
aveva già prodotto dei documenti di dialogo fra il 1972 e
il 1984, ha lavorato dal 1985
, sul tema «Chiesa e giustifica- zione» per rispondere alla domanda: la dottrina cattolica
della chiesa e la centralità
della giustificazione per fede
nella teologia luterana sono
compatibili? Il lavoro della
commissione ora è finito e il
, risultato è il più lungo e ricco
, dei documenti bilaterali finora prodotti. Si intitola Chiesa
giustificazione, è stato pubblicato in Germania lo scorso
settembre, e poi tradotto in
italiano nel n. 19 della rivista
«Il regno-documenti».
■ Il testo, che comprende 308
paragrafi, ha una massiccia
documentazione biblica: in
particolare cita con grande ri' lievo tutti i passi classici della
giustificazione e dell’iniziativa incondizionata di Dio per
la salvezza: Romani 5, 8-10;
. Efesini 2, 8-9; I Giovanni 4,
,10 e 19; Tito 3, 4-7, ecc.; afferma ripetutamente che la
giustificazione e la salvezza
sono per grazia (1,4), senza
meriti (4), per pura misericordia (9), che l’uomo non può
contribuirvi per nulla (8), perché la giustificazione cancella
la legge delle opere (9).
Con la stessa ampiezza si
ripete che la chiesa si fonda
sull’annunzio del Vangelo,
sul battesimo e sulla Cena del
Signore (66), quindi la chiesa
■ è subordinata al Vangelo (36),
il suo solo fondamento è T
qtera salvifica di Dio in Cristo (10). Come creatura del
Vangelo la chiesa è dunque al
servizio del Vangelo (107).
Il documento però non evita i punti di dissenso fra cattolici e luterani: per i luterani
la comunità locale è chiesa in
senso pieno, mentre per i cattolici lo è la chiesa locale
(leggi: diocesi) guidata da un
vescovo (84f La comune
convinzione che il ministero
si sia sviluppato sotto la guida dello Spirito Santo ha «un
diverso carattere e un diverso peso» nella .concezione
cattolica e in quella luterana
(195): per i cattolici «la funzione primaziale del vescovo
di Roma è un elemento essenziale della chiesa», perciò il
tema del ministero di direzione della chiesa nel contesto
di un’ecclesiologia di «comunione» dovrà essere ancora
studiato (106). La missione
della chiesa nel mondo si articola diversamente nella dottrina luterana dei «due regni»
0 regimi e nella dottrina cattolica della «giusta autonomia delle realtà terrene»
(263-276). Così anche su altri
punti, alcuni dei quali saranno ricordati più avanti.
Anche ad una lettura superficiale si notano sforzi da
parte cattolica per superare
punti tradizionali di conflitto
con il protestantesimo: più
Volte si trova l’espressione
«le nostre due chiese» o «le
due chiese», cioè la cattolica
eia luterana (179, 208, 276),
«non si contesta l’essere
chiesa delle chiese luterane»
(204), Nel seno della una
paneta la comunione di tutte
le chiese fra loro ne fa delle
chiese sorelle (104, che fa nojare che nei testi del Vaticano
Il la qualifica di chiesa madre
non viene usata per nessuna
chiesa locale e neppure per la
chiesa di Roma, ma viene ri^rvata per la una sancta).
Quando si parla di sacramenti
d íñ {litno dfèdraru
La Bibbia con annotazioni di Lutero
si menzionano molto spesso
il battesimo e la cena del Signore, ma non gli altri cinque
della tradizione cattolica.
Ministero episcopale e successione apostolica sono dichiarati, per la tradizione cattolica, necessari e irrinunciabili. «E tuttavia le due colonne, necessarie alla salvezza,
dell’essere della chiesa sono
la Parola e il sacramento»
(196). «Anche un’ecclesiologia che tiene conto del concetto di successione, quale è
quella (...) cattolica, non è affatto obbligata a negare la
presenza salvifica del Signore
nella cena luterana» (203).
La chiesa, «popolo di Dio in
cammino» è proprietà di Dio
Padre. In quanto tale «non è
affatto preservato, nella sua
esistenza storica, terrena,
dalle tentazioni, dagli smarrimenti e dal peccato (...), ha
quindi bisogno di penitenza e
di un continuo rinnovamento» (51). Il documento riconosce realisticamente che
«gran parte dei battezzati è
diventata cristiana solo di
nome» (281 ).
Certo ci sono degli argomenti sui quali un’intesa è
difficile oggi come in passato, e non potevano non affiorare in un documento dedicato in gran parte al tema della
chiesa. Tutti possono essere
d’accordo finché si dice che il
Vangelo viene comunicato attraverso la Parola e i sacramenti (118-119), ma il Vaticano II ha detto che «la Chiesa è in Cristo come sacra
mento» (120): questa teoria è
spiegata in 121-124 come
«punto di vista cattolico»', in
123 si trova una via d’uscita
affermando che «il concetto
di sacramento viene sempre
applicato alla chiesa in modo
analogico», ossia «la chiesa
non è “sacramento” allo
stesso modo» in cui lo sono il
battesimo e la cena. Viene
anche precisato che «la chiesa non può essere identificata
sic et simpliciter con Cristo,
nonostante che essa sia il suo
corpo» (124). Da parte luterana si precisa invece che là
chiesa «comunica al credente
la partecipazione alla salvezza, ma non è essa, bensì unicamente il Cristo, che ha
operato la salvezza» (127).
La riflessione luterana preferisce dire, con S. Agostino,
che il Cristo è l’unico sacramento di Dio (128). I luterani
chiedono perciò «una netta
distinzione fra questo uso del
termine sacramento e il suo
impiego per il battesimo e la
cena del Signore» (129).
Un altro punto di contrasto
è quello deH’indefettibilità
della chiesa: «Im Chiesa cattolica crede che la promessa
fattale dal Signore di permanere nella verità possa tradursi anche in parole, in frasi
vere, e possa condurre a forme espressive del Vangelo
esenti da errore, infallibili»
(163). D’altra parte «i luterani chiedono se la concezione
cattolica della chiesa non
oscuri il Vangelo, così come
lo esplicita la dottrina della
giustificazione» (166). Che i
due punti di vista siano presentati uno di fronte all’altro
significa che la commissione
paritetica non è riuscita a trovare una conciliazione degli
opposti. Invece «i cattolici e i
luterani concordano sul fatto
che l’autorità dottrinale serve
la verità del Vangelo, sul
quale solo può e deve fare assegnamento il membro della
chiesa in vita e in morte».
Pertanto «Vinsegnamento
normativo non può e non deve contraddire la giustificazione» (222).
Da segnalare, per il loro interesse, i passi dove si afferma il sacerdozio universale,
per cui i credenti «possono e
debbono annunciarsi scambievolmente il Vangelo e intercedere gli uni per gli altri»
(112); o «la pluriformità delle chiese locali» (98) o, dove
si cita Apocalisse 15, 4 («Dio
solo è santo») per concludere
che la santità della chiesa
consiste solo nell’appartenere
a quel Dio (148).
Sp diversi punti rimangono
delle domande. Ne citerò solo
due: quando (180) dichiara
che gli elementi istituzionali
della chiesa rimangono strumenti del Vangelo soltanto
«nella misura in cui testimoniano la preminenza della
chiesa e la servono», non sarebbe stato meglio dire «soltanto nella misura in cui testimoniano e servono il Vangelo»? Poi c’è un passo sul «potere delle chiavi» che ripesca
dagli Articoli di Smalcalda
l’affermazione che il Vangelo
viene annunziato, oltre che
con la Parola e i sacramenti,
anche «mediante il potere
delle chiavi» (III, 4; ediz.
Claudiana p. 111). Ma non
viene spiegato il significato
di questa citazióne. Non bisogna forse intenderlo come dice la Confessione Augustana
(XXVIII, 66-67) rovesciando
l’ordine delle parole: il potere
delle chiavi è il potere o l’ordine di predicare l’Evangelo,
perdonando o ritenendo i peccati, e di amministrare i sacramenti? Formulando così le
còse, si può anche essere
d’accordo... Infine «la stretta
appartenenza della chiesa a
Israele e di Israele alla chiesa» (52) non dovrebbe essere
forse espressa con un termine
più adatto? (ma qui si tratta
forse solo di un problema di
traduzione in italiano).
Nel complesso, questo documento così ampio e articolato merita di essere discusso
e approfondito dalle comunità locali e in incontri interconfessronali, possibilmente
in una serie di sedute consecutive. '
«Ad occhi bendati» (1974) dei regista ungherese Andràs Kovacs,
ospite deila rassegna torinese
Cinema
f
I film della Resistenza
«Europa ritrovata. Cinema e Resistenza sotto l’occupazione
nazista» è il titolo di un’iniziativa organizzata dall’Archivio
nazionale cinematografico della Resistenza (Torino) insieme a
vari enti pubblici a conclusione di un programma triennale su
cinema e Resistenza. Dal 22 aprile fino all’8 maggio vengono
proiettati presso il cinema Massimo (via Montebello 8, tei.
01l|-8171048) film e documentari provenienti da Albania, Belgio^ Bulgaria Repubblica ceca, Croazia, Francia, Germania,
Grecia, Lituania, Olanda, Macedonia, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Usa, Svizzera, Ucraina e Ungheria.
Si tratta di pellicole prodotte negli ultimi 50 anni che si suddividono in tre blocchi: una decina di titoli costituiscono una
«retrospettiva» che fa luce su come è stata vista la Resistenza
quando era ancora scottante attualità; altri 18 film ci riportano
agli anni ’60-70, periodo caratterizzato da una forte aspirazione resistenziale e dalla volontà di operare un ripensamento critico benché appassionato sulle vicende delle varie lotte di liberazione; gli ultimi lavori sono invece più recenti e rappresentano la produzione degli ultimi anni, con titoli in parte inediti in
Italia, e danno modo di cogliere che l’ispirazione resistenziale
non si è esaurita. Sono in cartellone film noti e meno noti: tra i
primi il francese Lacombe Lucien (Louis Malie, 1975) é l’ungherese Giorni freddi (Andras Kovacs, 1966), Il principio superiore del ceco Jiri Krejcik e gli hollywoodiani Vogliamo vivere (Ernst Lubitsch, 1942) e Anche i boia muoiono (Fritz;
Lang, 1943). Tra gli altri, oltre a pellicole «tutte da scoprire»,
sono presenti numerosi film-documenti, da quelli di Jean Grémillon (La libération de Paris, 1944, e Le 6 juin à l’aube,
1945) alle Cinecronache parmigiane a cura dell’Archivio stesso
promotore della rassegna, dedicate alla lotta partigiana e alla
liberazione a Torino e in Piemonte, ai documentari partigiani
di produzione sovietica degli anni ’43-44. Nell’ambito
dell’iniziativa sono previsti anche dei momenti di dibattito, il
secondo dei quali si svolge il 29 aprile con la partecipazione di
Claudio Pavone (autore di Una guerra civile. Saggio sulla moralità della Resistenza), del curatore Paolo Gobetti, di autorità
e registi autori di opere in programma.
IVISTE
La Bibbia interattiva
Il Cd-rom come il Talmud? La suggestione di questa immagine è forte e quel che più conta è che non si tratta di una semplice battuta a effetto. La notizia viene dal mensile Reset, che
ha pubblicato nel suo numero di aprile un ampio servizio
sull’ideazione e suH’immissione nel mercato in Israele di alcuni Cd-rom (dischi di amplissima memoria destinati alla lettura
tramite apparecchio collegato al computer) di argomento biblico 0 di storia delle religioni monoteistiche che fanno capo a
Gerusalemme. L’industria israeliana dell’informatica, in coincidenza anche con le celebrazioni che inizieranno il settembre
prossimo per i 3.000 anni di Gerusalemme, ha lanciato un programma che prevede l’uscita di titoli come Seguendo i passi di
Gesù (sorta di «tour della Terra santa» con riferimenti alla storia, all’architettura e all’archeologia); oppure come Gerusalemme, quaranta secoli di storia, vero e proprio percorso nella
città santa; oppure come il gioco interattivo Da Nazareth a Gerusalemme: diario di un discepolo, in cui un uomo senza nome,
autore di un rotolo che narra le vicende di Gesù, ha dovuto fare
in pezzi il suo scritto perché sorpreso dai romani; l’abilità dei
giocatori sta nel ricostituire il manoscritto, co.sì come quella di
archeologi, filologi e paleografi sta nel ricostituire i testi originali dei libri biblici. Anche i famosi «rotoli» .sono oggetto di un
disco, che conduce addirittura il fruitore a visitare in tre dimensioni la fortezza stessa di Qumran. Se la diffusiohe massiccia
del personal computer come strumento di studio può rappresentare un pericolo per le capacità riflessive dei ragazzi e li può di
3H3 IcttlirH r* t f-> /-vi • n »1 r» l/\
sabituare alla lettura, c’è forse nella cultura israeliana la consapevolezp di un «fondo» comune a esperienze di questo tipo.
Come riferisce Reset, il «Jerusalem Report» spiega addirittura
che «c’è qualcosa di talmudico nello schermo di un Cd-rom
con le sue numerose finestre e la possibilità che offre di fare riferimenti incrociati con il .semplice movimento di un dito». Insomma, digressioni, note a margine, schede storiche e riferimenti bibliografici, cioè testo biblico di partenza e relativo apparato costituiscono sullo schermo del computer quell’«ambiente» di riferimenti a cui doveva attingere lo studioso del
Talmud partendo da un semplice versetto.
14
PAG. 6 RIFORMA
venerdì 28 APRILE 1995
iSlìI
Age ^da
BETHEL_______II Consiglio di circuito orga
nizza una giomati ^ comunitaria animata dalla pastora Gianna Sciclone sul tema «Il matrimonio come met, biblica del rapporto
con Dio». Informa 'zioni presso il pastore
Bruno Gabrielli, tei. 0961-728045.
MILANO — Liliana Picciotto e David Bidussa presentano il lo iii’ro «Ebrei e pregiudizio»: ore 18, prei Libreria Clau
diana di via Francese- ^ Sforza 12/A. Per
informazioni telefono 02 -76021518.
TORINO — «Teologia, resistenza, m «deraità: Dietrich
Bonhoeffer (1906-1945)» è il titolo di ui l’iniziativa in due
tempi del Centro evangelico di cultura «A ■ Pasc-al». Nel secondo incontro conferenze di Alberto Gali, su «L’itinerario di Bonhoeffer nel conflitto tra cristiani isimo e rnodernità», di Ugo Perone su «Bonhoeffer nell ^ fil osofia del
900» e di Fulvio Ferrano su «Bonhoeffer mi lesti o di spiritualità»: ore 17, presso la Galleria di arte modi irna , corso G.
Ferraris 30; per informazioni tei. 011-6692838.
MILANO — Si tiene un incon tro del circuito delle chiese valdesi e mei toc liste sui
«Ministeri cristiani e il loro eseri dz io nella
chiesa»: ore 9,30, presso la chiesi 11metodista di via Porro Lambertenghi 28.
CERIGNOLA — Incontro biblici o con il
prof. Yann Redalié sul tema «Una i *ilettura
del Nuovo Testamento: le lettere di Paolo
quale contestazione ed edificazione per le
chiese»: ore 11,30, presso la chiesa va. Idese.
GENOVA SESTRI — In occasione del centenarie del
tempio della Chiesa metodista si tiene la festa delle con di.
BARI — Incontro pastorale sul tema Fa nimazione biblica. Partecipa il prof. Yann R edalié, docente di Nuovo Testamento press o
la Facoltà valdese di Teologia: ore 9,30, al la «Casetta» di via Gentile 106.
BIELLA — La Chiesa valdese ha programmato una serie di iniziative sui temi culturali. In quest’ambito il pastore Gianni Genre
parla sul tema «La sessualità nella Bibbia»:
ore 21, nella chiesa di via Fecia di Cessato 9.
TRIESTE — Nel quadro di un ciclo di
conferenze sul tema «La Riforma nei territori asburgici e veneti», il Centro culturale
A. Schweitzer organizza la conferenza del
prof. Fulvio Salimbeni sul tema: «La Riforma e le lingue nazionali». Alle ore 17,30
nella Basilica di San Silvestro.
ROMA — Ha inizio il II Convegno nazionale degli omosessuali credenti sul tema
«Coscienza, libertà e comunione: l’omosessualità e le chiese». Relazioni di Teodora
Tosarti, Franco Barbero, John J. McNeill,
Toni Gallo. Il convegno inizia alle ore 9
presso la Facoltà valde.se di Teologia in via Pietro Cossa
42, e si chiude domenica 14 maggio. Per ulteriori informazioni telefonare allo 011-9593309.
GIURISTI EVANGELICI: si tiene a Ecumene dal 5 al 7
maggio il 4° incontro dei giuristi evangelici. Il programma
prevede relazioni di Daniele Garrone su «Carisma e istituzione», Sergio Rostagno su «Diaconia e laicismo». Franco
Scaramuccia su «Gli enti ecclesiastici battisti», e una tavola rotonda con Andrea Ribet, Danielle Jouvenal, Paolo
Gay, Marco Bomo su «Progetti di riforma in tema di enti
ecclesiastici». Per informazioni e iscrizioni tei. 012190795 oppure 019-806467.
GIUSTIZIA NELLA LIBERTÀ: si tiene il 29 e 30 aprile
a Mezzano Inferiore (Pr) il tradizionale incontro primaverile organizzato daH’VIII circuito delle chiese valdesi e metodiste della Fgei Emilia-Romagna. L’incontro ha come tema «Giustizia nella libertà. Attualità del cristianesimo sociale» e si pone l’obiettivo di costruire un «Centro studi
per il cristianesimo sociale». Intervengono Giorgio Bouchard, Biagio De Giovanni, Luciano Guerzoni; modera
Sergio Aquilante. Informazioni 0521-23855 (Massimo
Aquilante), oppure 0521-2328551 (Armando Palazzino).
SULLE ORME DI ZWINGLI: il Centro culturale protestante di Bergamo organizza dal 20 al 25 giugno un viaggio nei cantoni svizzeri teatro della Riforma di Uldrich
Zwingli. Costo 880.000. Informazioni e iscrizioni presso
l’Agenzia Sabtourdi Bergamo 035-271188.
CULTO EVANGELICO: ogni domenica
mattina alle 7,30 sul primo programma radiofonico della Rai, predicazione e notizie
dal mondo evangelico italiano ed estero,
appuntamenti e commenti di attualità. Domenica 30 aprile predicazione del pastore Giovanni Anziani; le domeniche 7 e 14 maggio andrà in onda la predicazione del pastore Giovanna Pons.
PROTESTANTESIMO: rubrica televisiva
realizzata dalla Federazione delle chiese
evangeliche, trasmessa a domeniche alterne
da Raidue alle 23,30 circa e, in replica, il lunedì della settimana seguente alle 8,25.
AVVERTENZA: per questa rubrica inviare lettere o fax
con i programmi 15 giorni prima del venerdì di uscita.
La Chiesa metodista di Sestri Ponente compie cento anni
Il pulpito e hmpegno sociale per la città
SIMONA BELARDINELLI
ADRIANO BERTOLINI
Questo 1995 si sta configurando come un anno
assai significativo per le chiese evangeliche liguri e del
Piemonte meridionale. Dopo
il significativo esito delle iniziative su Bonhoeffer, ci apprestiamo ora a stringerci intorno a una comunità che
compie i suoi primi 100 anni,
la Chiesa evangelica metodista di Sestri Ponente. Dal 24
al 30 aprile una prima serie di
manifestazioni, dall’incontro
di popolo del 25 (a cura della
Federazione) alla mostra fotografica sulla storia della comunità e al concerto del 27,
hanno fatto e faranno confluire a Sestri molti evangelici
della regione; il 7 maggio
questa comunità ospiterà infine la festa delle corali.
Il centenario vuole essere
non un’obbligata celebrazione
di routine, ma un momento di
memoria viva delle liberazioni che il Signore ha prodotto e
della vita di una chiesa che ha
ostinatamente operato «per il
bene della città», con un impegno a favore di libertà e tolleranza che rappresenta una
direzione fondamentale anche
nella testimonianza di oggi e
che ha sempre coniugato, secondo la migliore tradizione
metodista, predicazione dal
pulpito e impegno sociale.
La storia della comunità
verrà approfondita nella mostra fotografica e nel libro che
verrà pubblicato e diffuso in
occasione del 25 aprile. Alcuni accenni sono però sufficienti a far percepire la rilevanza di questa esperienza,
che può essere suddivisa in
due fasi: dal 1895 alla seconda guerra mondiale e da quel
Un gruppo della comunità metodista di Sestri nei 1925
momento fino ad oggi. Nel'ia
prima fase la comunità si caratterizza per le sue attività
sociali, in una molteplicrtài di
campi. Potremmo ricordine le
associazioni giovanili e in
particolare «Vita nova», con
caratterizzazione ecumenica,
che nasce nel 1922 con forte
consapevolezza del momento
storico in cui vive, la cui attività è sospesa dal 1935 al ’45
e che, quasi a suggello di
questo intero periodo si propone, dopo la Liberazione,
l’impegno alla ricostruzione
morale e spirituale dei giovani. L’impegno si esprime anche nell’assistenza ai soldati
al fronte e alle famiglie, durante la prima guerra mondiale, nella creazione della colonia per la cura marina, offerta
a centinaia di bambini sestresi evangelici e non, nell’alfabetizzazione gratuita fin dal
1900, nella passeggiata di solidarietà per raccogliere fondi
per l’ospedale cittadino.
A fianco di questo impegno
si nota la presenza della comunità sulle grandi questioni
sociali e politiche; il dibattito
sul divorzio fin dal 1902; la
celebrazione del 1° maggio e
infine la partecipazione significativa di vari- membri della
comunità alla Resistenza, il
cui organo clandestino è
stampato nei locali della
chiesa di Sestri.
A partire dalla seconda
guerra mondiale la comunità
si è costantemente impegnata
a consolidarsi, magari fra alti
e bassi, dovuti anche alla partenza dopo la guerra di alcuni
membri di chiesa, e si caratterizza ora per l’impegno a
offrire un contributo culturale
alla città: dagli anni del movimento per la pace alla ri
flessione sui 500 anni dalla
conquista dell’America, dalla
presenza radiofonica all’organizzazione di incontri insieme ad altre forze. Oggi il
centenario è sentito dalla comunità come una sfida e
un’occasione di rilancio.
Da tutto ciò risulta quanto
Sestri possa essere significativa per tutte le chiese della
Federazione e per tutto il
mondo evangelico italiano.
Sappiamo quanto sia cruciale, difficile ed entusiasmante
la nostra attuale testimonianza in un paese disorientato, in
vista di offrire un nostro contributo protestante alla sua
crescita civile. Per questo
proponiamo alle chiese evangeliche, così come a tutti quei
laici che considerano libertà e
tolleranza un patrimonio comune, di partecipare alle varie iniziative in programma.
« Riformato» il giovane affetto da allergia che è stato costretto allo sciopero della fame
Un atto dì giustizia per Massimiliano
ENOS MANNELLI
L? 11 aprile lai lotta di
Massimiliano Urbano,
il giovane di Pescara affetto
da «pseudoallergia afans», è
stata premiata con un atto di
giustizia: i medici militari gli
hanno riconosciuto la malattia dichiarandolo riformato.
Dopo aver visto per molti
mesi non riconosciuti i certificati medici civili e la conseguente dichiarazione di «rivedibilità» entro un anno, Massimiliano inizia il 23 gennaio
lo sciopero della fame contro
tale decisione, per sospenderlo solo il 31 marzo. Molti sono coloro che si sono affiancati alla lotta di questo ventiduenne e crescente è stato
l’interesse dei mass media locali e nazionali.
Il 3 aprile, nella sala consiliare del Comune di Pescara,
in una conferenza stampa,
Massimiliano comunica l’avvenuta sospensione dello
sciopero della fame, dopo
1.608 ore, in seguito a un
«grave stato di deperimento
fisico» che avrebbe reso urgente il passaggio a un «regime di alimentazione coatta».
Il giovane riferisce inoltre di
aver ricevuto tramite i carabinieri la notifica di comparizione per il 5 aprile al Policlinico «Celio» di Roma per essere sottoposto a visita medica e a «test di provocazione»
con molecole «asa»; tali test
sono per lui altamente letali.
Urbano afferma che si recherà puntualmente a Roma
(in caso contrario sarebbe
prelevato e trasferito a un battaglione di alpini in Friuli)
accompagnato da un allergologo, un medico legale e uno
psichiatra, nella speranza che
i medici militari ricordino il
giuramento di Ippocrate e il
codice deontologico ai quali
si sono legati. «Mi opporrò
con ogni mezzo - dice Urbano - a che la mia persona
venga umiliata». Hanno iniziato lo sciopero della fame
anche la madre, il padre, un
fratello, numerose persone da
Bologna e lo scrivente. Esiste
una possibilità di essere
«riformato» dal servizio militare, giustamente respinta da
Massimiliano, che consiste
nell’essere riconosciuto come
«soggetto affetto da ansia fobica» (art. EI41): se non verrà
ucciso con il test di reazione,
sarà «annullato» con EI41.
Perché sui manifesti che invitano i giovani ad assicurarsi
un «futuro» arruolandosi nelle Forze armate si nasconde
loro di quale futuro si tratta?
Come non sentirsi intimamente legati a questo giovane, con un’energia e una lucidità mentale eccellenti, che in
nome della dignità umana
chiede la nostra simpatia e il
nostro amore?
In quei giorni si moltiplicano alla Camera e al Senato le
interpellanze ai ministri della
,Difesa e della Sanità, e quel
mercoledì mattina diversi
parlamentari sostano davanti
al Celio, trascorrono ore di
ansia, di trepida attesa e di
preghiera. Il test annunciato
non viene praticato e per
Massimiliano, che al suo ritorno a casa nello stesso giorno riprende a digiunare, iniziano giorni di tormento in attesa del responso medico previsto per rii o il 12 aprile.
Poi, quando mi comunica
la lieta notizia, è un accavallarsi via cavo di gioia, commozione, sensazione di sognare, riconoscenza al Signore per il suo aiuto. Da alcuni
giorni Massimiliano, esaurita
la spinta nervosa che lo faceva reagire, lottare e sperare,
ha accusato un «calo», peraltro preventivato dai medici,
nelle sue condizioni di salute.
Purtroppo le energie spese
senza risparmio hanno lasciato il segno, anche su un fisico
giovane: siamo convinti però
che la ritrovata serenità, il riposo e l’alimentazione rego
lare lo faranno ritornare alla
normalità.
Una parola di Gesù mi ha
seguito per tutti questi giorni:
«Il sabato è stato fatto per
l’uomo e non l’uomo per il
sabato. Per questo il Figlio
dell’uomo è padrone anche
del sabato». Gesù Cristo, il
Risorto, non ha permesso che
una-creatura umana venisse
sacrificata sull’altare di una
legge, militare, civile o religiosa che sia. Egli è il Signore delle leggi, dei riti religiosi
e bellici e dona a noi la libertà su di essi. Dio ci conceda che ognuno di noi possa
assumere le sembianze di «un
libero signore sopra ogni cosa e non sottoposto a nessuno» e del «servo volenteroso
in ogni co.sa, e sottoposto ad
ognuno» (Lutero).
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15
f venerdì 28 APRILE 1995
PAG. 7 RIFORMA
■ ......................
i più laicità
Romano Prodi «scende in
campo» o'meglio, come ha
(jetto «entra in politica» e già
questa differenza verbale lo
distingue dal nostro cavalier
Silvio. Bene, molto bene, siamo in molti a conoscerlo qui
a Bologna: è uomo integerrimo, trasparente, preparatissimo- Tutti ne parlano e in moltissimi siamo davvero felici.
Gli aggettivi che ne definiscono le capacità e le aspettative sono tanti... ma uno di
questi aggettivi è usato quasi
da tutti: «è cattolico». Confermo, per quanto a mia conoscenza, che Romano Prodi
è cattolico praticante.
E allora? In testa mi martellala domanda: e allora? L’essere cattolico implica forse
particolari capacità politiche
, e di governo? E se Prodi anziché cattolico fosse stato
evangelico, luterano, metodista, valdese, battista, protestante 0 ortodosso? Si sarebbero forse usati ugualmente
aggettivi così qualificanti una
particolare confessione religiosa nell’ambito del cristianesimo? Se si fosse detto e
scritro: Romano Prodi è cristiatip, non sarebbe forse bastato? Caro Romano, probabilmente anche tu avresti preferito,, non è vero?
' Confesso di non capire perché si faccia costantemente
(almeno nei mass media)
reqiiazione: cristiano uguale
cattolico, punto e basta. E
neppure capisco perché sempre, qui in Italia, si mescola
la confessione religiosa con
le scelte e le capacità politiche delle persone. Penso che
tutto ciò sia un sintomo di
grande mancanza di laicità
nel nostro mondo politico e
culturale, e anche in quello
ecclesiale.
Mancanza di quella laicità
(dà non confondere con laicismo) intesa come metodo con
cui si propongono valori senza imporli, si testimoniano
valori senza pretendere privilegi; mancanza di quella laicità intesa come tolleranza,
assenza di ogni integralismo e
rispetto estremo sia delle isti
DIVERSO PARERE
Addizione di risposte o addizione di privilegi
GIORGIO GUELMANI
Ci sono due punti del documento finale del convegno di Firenze sulla
scuola, pubblicato da Riforma (n. 12 del
24 marzo) che mi sollecitano a una reazione a caldo, anche se può darsi che,
non essendo stato presente, non colga o
fraintenda qualche sfumatura.
1) Si dice: «L’atteggiamento dei protestanti italiani nei confronti della presenza del fatto religioso nella scuola è
risultato spesso prevalentemente difensivo: il che era probabilménte inevitabile in una fase storica segnata dall’invadenza del confessionalismo cattolico
nella scuola pubblica». Ma siamo sicuri
che questa invadenza confessionale si
possa considerare un fenomeno solo del
passato? Non rischiamo di confondere,
come è già capitato altre volte, i nostri
pii desideri o le nostre sottili analisi,
che vedono ovunque il «nuovo» o
r «inedito», con una realtà che è molto
più lenta a cambiare, vischiosa, talvolta
sgradevole?
E quando si parla di «ricerca di senso» che richiede «una risposta in positivo per addizione di risposte piuttosto
che per sottrazione», siamo sicuri che
tale impostazione generale (senz’altro
condivisibile negli esempi citati della
bioetica o dell’informatica) sia pertinente per il caso concreto dell’insegna
merito confessionale della religione a
scuola? Tale insegnamento è presente
nel curriculum non perché la società sia
alla «ricerca di senso», ma perché risponde alla logica concordataria che,
i mi pare, tutti rifiutiamo (o rifiutavamo).
L’ «addizione di risposte» non rischia di
snaturarsi in «addizione di privilegi»?
Ci si chiede con preoccupazione: chi
farà la scelta di sottrarre i figli aH’indottrinamento cattolico (o' deciderà di sottrarvisi, se maggiorenne) potrà ancora
contare sulla solidarietà e l’appoggio
della propria comunità o verrà invitato
a non arroccarsi in atteggiamenti puramente difensivi e a chiedere piuttosto al
proprio pastore una bella conferenza
sulla riforma nell’ora di religione? È
possibile che in tutto questo fiorire di
«nuove idee per la scuolq» e di riletture
creative del dettato costituzionale del
«senza oneri per lo stato» non vi sia
nessuno che chieda di abolire quantomeno quella mostruosità pedagogica
che è «l’ora di religione» (e conseguente apartheid tra avvalentisi e non) nelle
scuole materne, frutto perverso del concordato craxiano?
2) Trovo veramente urtante la frase
finale: «Nel quadro dei sistemi produttivi complessi, la formazione è elemento
sempre più centrale, tale da esigere
una vera e propria mobilitazione totale
a cui anche l’evangelismo italiano, for
te della sua tradizione di impegno sul
fronte educativo, è chiamato a rispondere». Non discuto (anche se non mi
convince) la prospettiva socio-politica
sottostante, che riduce la scuola a accessorio dell’impresa, a arma competitiva nello scontro tra i vari capitalismi
nazionali. Né mi interessa stigmatizzare
questa bizzarra personalizzazione della
«formazione» che diventa il soggetto
che «esige» e «chiama» gli evangelici
italiani (boh?).
Tuttavia l’uso del termine «moMiiazione totale» gli estensori del documento potevano risparmiarselo. È un termine che trasuda, comunque lo si rigiri,
un’inaccettabile logica di guerra e di
morte (tra l’altro è proprio, alla lettera,
il concetto usato dal grande filosofo reazionario Ernst Jünger per descrivere la
logica nichilista dei totalitarismi del no'stro secolo). E non mi si venga a dire
(come ha fatto un mio amico) che
l’espressione è copiata di sana pianta da
uno degli innumerevoli recenti scritti
del professor Romano Prodi, attuale
punto di riferimentodi parte di esponenti
politici: una chiesa che, in tempi non remotissimi, ha saputo parlare di disarmo
e di cultura della pace dovrebbe saper
riconoscere, ériticare e respingere un
linguaggio di guerra, anche se malauguratamente usato dalla parte politica che
ci sta più vicina (o meno lontana).
tuzioni (senza sacralizzarle)
che delle verità e delle idee di
ogni persona. Credo che sarebbe utile e interessante discutere e approfondire il problema anche su queste pagine.
Domenico Manaresi
Bologna
La «suora»
protestante
In questi giorni i giornali,
la radio e la televisione hanno
parlato ancora una volta della
Pasqua come se fosse un evento esclusivamente cattolico. Siamo abituati al silenzio
dei media sulla nostra teologia, sulla nostra cultura, ma
quest’abitudine mi crea sempre un profondo disagio. Mi
Riforma
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è II nuovo titolo della testata La Luce registrata dal Tribunale di Pinerolo con il n. 176
I gennaio 1951, responsabile Franco Giatnpiccoli. Le modifiche sono state registrate
“n ordinanza in data 5 marzo 1993.
via «po'® 1995 è stato consegnato per l’inoltro postale all'LIfficio CMP Nord,
aiss Remoli 44/11 di Torino mercoledì 19 aprile 1995.
sento particolarmente indignata pérché il Corriere della
sera del 14 aprile ha pubblicato, un articolo dal titolo «Il
papa affida la Croce alle donne: una suora protestante e
una madre protagoniste della
via Crucis», in cui la confusione e la scarsa informazione che «avvolgono il mondo
protestante vengono ulteriormente aggravate da una notizia che contiene affermazioni
inaccettabili e che ci chiama
in causa con quell’approssimazione solitamente usata
quando si parla di noi.
In realtà la suora è una diaconessa di Grandehamp, ma
sembra evidentemente molto
più semplice usare il termine
«suora» per non dover parlare
delle differenze.
Quando finiremo di lasciare
agli altri la parola sui protestanti? Quando saremo noi ad
assumere l’iniziativa e la responsabilità di un’informazione corretta e chiara?
Nessuna rettifica, nessuna
precisazione potrà mai contrastare l’impatto di un’informazione prima presentata da
altri e costruita secondo uno
schema mentale e una cultura
che dà di noi un’immagine
volutamente superficiale, distorta e generalizzante. Penso
che il nostro impegno debba
essere fortemente rivolto a
non occupare soltanto spazi
all’interno di un’editoria che
abbiamo creato a nostra misura; vale invece la pena cercare di aprire un varco nella
rigidità delle «veline» che invadono le redazioni dei mezzi
d’informazione circolanti su
tutto il territorio nazionale.
Maria Ro.sa Fabbrini
Torino
L'ecumenismo
difficile
Vorrei replicare a Ugo Tomassone che sul n. 15 di
Riforma, in risposta a un mio
intervento (vedi n. 10), ha
manifestato la propria amarezza per la «confusione delle
idee anche in chi è animato
dalle migliori intenzioni».
Conosco ciò che divide cattolici e protestanti in merito
all’eucaristia. Forse avrei trovato più opportuno citare il
nuovo «Catechismo della
Chiesa cattolica»anziché il
Catechismo di Pio X che risale all’inizio del secolo, pur riconoscendo che anche il Nuovo Catechismo, riferendosi al
Concilio di Trento, riprende la
dottrina della transustanziazione (pag. 358). Opportuno
sarebbe anche stato citare il
Bem («Battesimo-eucaristiaministero», testo della commissione Fede e costituzione
del Cec, Lima, 1982, coedizione Elledici-Claudiana, pp
26-40), che studiava già allora
le possibili convergenze su
questo tema. Vorrei inoltre ricordare che oggi, in sede teologica, la Chiesa cattolica sta
affrontando criticamente e riesaminando la propria dottrina
sull’eucaristia. È chiaro e
scontato che la nostra fede
riformata rifiuta con fermezza
la dottrina cattolica sull'eucaristia e ancor più l’adorazione
delle ostie consacrate che ne
consegue (devozione peraltro
sempre più disattesa fra gli
stessi cattolici). Non mi sembra altrettanto chiaro e scontato rifiutarsi a un invito di
fraternità che ci chiama a pre
Ai lettori
Il calendario ricco di giorni festivi e la necessità
di «coprire» giornalisticamente i risultati delle elezioni alle valli valdesi, ci ha obbligato a «chiudere» Riforma in anticipo, venerdì 21 aprile. Ecco la
ragione, del minor numero di pagine e di una fonazione diversa che ritornerà alla normalità con il,
prossimo numero.
L’analisi del voto, i risultati ottenuti dagli evangelici impegnati nella competizione elettorale per
le Regioni di tutta Italia, i commenti e le opinioni
sul voto e sulle sue implicazioni politiche generali
saranno perciò pubblicati nel prossimo numero.
gare insieme il comune Signore, anche se vicino a un
altare o in qualsiasi altro luogo e nonostante gli invocati
«motivi di sensibilità teologica» (vedi n. 9 di Riforma).
Al di là di queste doverose
notazioni, vorrei aggiungere
che non mi sento assolutamente di condividere il concetto secondo il quale «la
confusione consiste nell’identificare l’eucaristia cattolica
con la mensa del Signore».
Non si tratta qui di contrapporre la mia opinione personale a un’altra opinione: per
me si tratta di testimoniare la
mia fede, pur nel pieno rispetto delle convinzioni del
fratello Tomassone.
E infatti per me impensabile il non voler riconoscere la
realtà spirituale di altri fratelli
in Cristo, anche se appartengono a confessioni diverse e
se personalmente, come evangelica convinta della propria
identità, io non posso accettarne la teologia. Se tutti dobbiamo «Essere uno», secondo
l’insegnamento del Signore
(Giov. 17), dobbiamo in prima istanza accettare con rispetto ralterità (1 Cor. 12),
fondando il nostro rispetto
sull’amore (1 Cor. 13), che
implica assenza di giudizio
(Mt. 7, 1-2). Accettare l’altro
per quello che è attualizza nel
cammino ecumenico le posizioni di John Wesley: «È il
cuor tuo diritto, come il cuor
mio è diritto inverso il tuo? (II
Re 10, 15)...Non voglio dire:
“Abbraccia i modi c’hio tengo
nel culto’’ ovvero “io farò
d’abbracciare quelli che tieni
tu’’. Se è il cuor tuo diritto come il cuor mio, più oltre non
chieggo: dammi la mano».
(Sermone XXII, ed. 1747).
Secondo il fratello Tomassone io percorro «le vie
dell’inferno», seppure con
buone intenzioni: lo ringrazio
di aver colto se non àltro la
sincerità delle buone intenzioni, ma proprio nella coscienza della mia irrinunciabile identità protestante lo inviterei a non evocare (nemmeno come battuta) quell’inferno di inquisitoriale memoria...Chiedo al Signore di aiutarci a rimanere fermi nella
nostra fede, ma in comunione
continua di preghiera e d'
amore con tutti i credenti dell’ecumene di Dio.
Florestana Piccoli Sfredda
Rovereto
La Chiesa
e i traghetti
politici
Nei difficili traghetti da regimi totalitari o anche altri in
crisi, come oggi in Italia, la
Chiesa cattolica romana porge la sua soccorrevole mano
anche se è stata complice o
addirittura grande parte del
regime precedente e usa questo suo apporto di anima e di
voti non per far valere delle
ragioni ma per operare ricatti
e affermare potere: «Vuoi arrivare alla democrazia? devi
passare da me». Queste operazioni hanno di solito successo immediato ma poi sovente perdono.
Così è stato con il passaggio da Pétain a De Gaulle e
Bidault, da Franco; nella stessa Polonia le sue fortune non
sono più quelle del trionfo di
'Walesa. In qltri paesi le De
reggono, ma non incontrastate, nell’Europa centrale e
nell’America Latina. L’ingegno italiano, che pone Machiavelli fra i suoi più eccelsi
pensatori-e ha regalato al
mondo il fascismo, ha inventato la molteplice fine della
De; altro che sparire! Chi ne
resta fuori? Forse un po’ Bertinotti e Bossi (non Pivetti?) e
qualche verde; qualeun altro?
Contro il fascismo del Gatto e
la Volpe ci può, ci deve essere un’alleanza generale, ma
poi e intanto bisogna metter
fine 0 vedere di contrastare
l’invadenza e i compromessi
storici rassegnandosi beati a
soluzioni semplicistiche e
semplicine.
Detto riconoscendo i validissimi apporti di tanti cattolici, anche democristiani.
Gustavo Malan
Torre Pellice
Errata
L’incontro «su Dietrich
Bonhoeffer» organizzato dal
Centro evangelico di cultura A.
Pascal di Torino si tiene alla
Galleria di Arte moderna di Torino il 4 maggio alle ore 17 e
non alle 21 come erroneamente
segnalato ili numero scorso.
Ci scusiamo con i lettori.
P.-ÌRTECIPAZIONI
RINGRAZIAMENTO
«L'Eterno è il mio pastore
nulla mi mancherà»
Salmo 23, 1
È mancata all’affetto dei suoi
cari
Odette Gumy n. Rivoir
A funerali avvenuti, lo annunciano addolorati il marito Narcisse, le figlie Sylviane, Martine e Nicole con le rispettive famiglie.
Ginevra, 4 marzo 1995
RINGRAZIAMENTO
Il Signore ha chiamato a sé
Guido Varese
La famiglia, nel darne l’annuncio, ringrazia il pastore Bruno Rostagno e la comunità dell’Asilo
valdese per le attenzioni prestate.
Luserna San Giovanni
13 aprilel 995
RINGRAZIAMENTO
"L'Eterno è ia mia luce e la mia
salvezza: di chi temerò?
L'Eterno è il baluardo della
mia vita: di chi avrò paura?»
Salmo 27, 1
I familiari di
Marcella Peyrot Bellora
ringraziano per l’affetto e l'amore
fraterno di cui sono stati circondati durante la sua malattia e al termine della sua vita terrena.
Luserna San Giovanni
28 aprile 1995
16
PAG. 8 RIFORMA
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VENERDÌ 28 APRILE 1995
fill»!»
1*1
Tredici paesi membri dell'Onu non hanno ratificato il Trattato di non proliferazione
Le troppe incognite della questione nucleare
_______ROBERTO PEYROT________
Ogni cinque anni gli stati
firmatari del Trattato di
non proliferazione delle armi
nucleari (Tnp) si riuniscono
per esaminare il documento
firmato per la prima volta nel
1975, allo scopo di rinnovarlo
e aggiornarlo. Ora è in corso
a New York il quinto incontro, che si concluderà il prossimo 12 maggio.
Il Tnp a tutt’oggi è stato ratificato da 172 dei 185 membri delle Nazioni Unite. L’India, il Pakistan e Israele, che
hanno sviluppato capacità nucleari militari, fanno parte dei
non firmatari mentre il Sud
Africa ha smantellato le sue
armi ponendo le proprie installazioni sotto il controllo
dell’Agenzia internazionale
per l’energia atomica.
I paesi non allineati rimproverano ai cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza deirOnU (Usa, Gran
Bretagna, Francia, Russia e
Cina) il possesso permanente
dell’armamento atomico denunciando la loro elusione
dell’art. VI del Trattato stesso, che impegna i firmatari a
«proseguire in buona fede le
trattative per la cessazione
della corsa alle armi nucleari
e al disarmo entro un termine
ravvicinato». Ancora oggi infatti, anche dopo i vari accordi, le ogive nucleari superano
le 10.000 unità, con incalcolabile potenzile distruttivo.
I paesi firmatari del Tnp,
ma privi di potenziale bellico
nucleare, si augurano che in
occasione dell’incontro in
corso vengano date assicurazioni che non saranno mai
minacciati né tantomeno attaccati da potenze atomiche.
È questo un punto particolarmente controverso in quanto
Usa, Russia, Gran Bretagna e
Francia rifiutano'tale impegno qualora un paese non nucleare si alleasse a uno nucleare; non solo ma, in tal gaso, essi non intendono rinunciare all’impiego di tali armi
per primi. La stessa dottrina
militare della Nato di «massima dissuasione» prevede
l'impiego dell’arma nucleare
anche in caso di massicci attacchi convenzionali, chimici
o batteriologici.
Altra questione molto «calda» è quella del Medio Oriente. Nello scorso febbraio sei
paesi arabi (Barhein, Kuwait,
Oman, Emirati arabi uniti,
Qatar e Arabia Saudita) hanno
minacciato di non ratificare
più il Tnp se Israele (sospettato di possedere da 100 a 200
testate atomiche) non lo avesse sottoscritto da parte sua.
Infine sono da non sottovalutare (come è successo a suo
tempo per l'India) le tecnologie nucleari in possesso di
paesi quali l'Iran, l’Iraq e la
Corea del Nord, che consentono il passaggio dalla fase civile per produzione di energia
a quella militare, malgrado i
controlli intemazionali.
Insomma, malgrado i progressi compiuti, sono ancora
troppe le incognite e i pericoli collegati alla questione nucleare. Pericoli che proprio in
questi giorni trovano drammatica conferma su Le Monde diplomatique di aprile. In
un altro servizio del medesimo numero, il periodico francese dà ampia notizia, a distanza di quattro anni dalla
guerra del Golfo, del fatto
che vennero impiegate per la
prima volta in quel conflitto
delle munizioni con uranio
impoverito. Si tratta di un
sottoprodotto della tecnica
dell’arricchimento dell’uranio utilizzato per alimentare i
reattori delle centrali nuclea
La sala di controllo del reattore n. 3 della centrale nucleare di CernobiI
ri: le giacenze di uranio impoverito accumulato nel
mondo, sottolinea il mensile,
superano il milione di tonnellate e aumentano di altre
50.000 all’anno. Secondo i
calcoli di W. Arkin, presidente dell’Istituto per la scienza
e la sicurezza internazionale
di Washington, gli americani
hanno impiegato circa 300
tonnellate di quel tipo di uranio, immesso in vari tipi di
munizioni lanciate in Iraq e
in Kuwait.
Ufficialmente la tossicità
dell’uranio impoverito è debole e dal punto di vista radiologico essa corrisponde a
circa la metà di queìla dell’
uranio naturale, ma la testimonianza del dottor Gunther,
un medico tedesco che lavora
in Iraq, è drammatica: un gran
numero di pazienti presentavano sintomi quali la caduta
di capelli, emorragie, fegati e
reni malfunzionanti, abnorme
numero di leucemie e di cancri. Successivamente l’aumento di malformazioni alla
nascita, confermante l’ipotesi
della contaminazione radioattiva, ha indotto la rappresentanza irachena alle Nazioni
Unite a presentare nel gennaio
scorso una nota di protesta
contro l’uso di tali armi.
Anche molti ex combattenti americani, raggiunti dal
«fuoco amico» (e cioè colpiti
per errore) o contaminati dalla manipolazione di dette
munizioni accusano vari disturbi e malattie, talché il
Congresso ha votato uno
stanziamento di 1,7 milioni
di dollari per studiare gli effetti a lungo termine dell’
esposizione all’uranio impiegato sui campi di battaglia. E
pensare che in principio questi mali vennero considerati
«sconosciuti» e definiti come
«sindrome della guerra del
Golfo» ! Il periodico conclude
precisando che vari altri paesi sono stati stimolati a produrre dette armi: Gran Bretagna, Russia, Germania e
Francia mentre Israele, Arabia Saudita, Egitto, Kuwait e
Pakistan se ne stanno procurando. Il generale francese
Pierre Gallois ha dichiarato:
«Se si ammette tale genere di
armi [che definisce “una mostruosa imbecillità militare’’]
ciò vuol dire che la guerra
chimico-nucleare è ormai
ammessa moralmente e che
la contaminazione da radioattività diventa cosa normale».
Le Nazioni Unite non hanno nulla da dire in proposito?
La Conferenza in corso sulla
non proliferazione delle armi
nucleari saprà su questo problema assumere una responsabile e tassativa presa di posizione?
Lo afferma un recente rapporto di Amnesty International
Ogni giorno i diritti delle donne
vengono violati in tutto il mondo
Secondo Amnesty Interna-'
tional i diritti umani nei confronti delle donne vengono
violati quotidianamentè in
tutto il mondo. La famosa organizzazione che si batte per
la difesa dei diritti umani ha
tenuto due manifestazioni
pubbliche all’inizio di marzo, a Londra e a Bonn, per
lanciare una campagna mondiale in vista della conferenza mondiale delle donne del
prossimo settembre a Pechino. In queste manifestazioni
Amnesty ha denunciato che
in diversi stati molte donne
impegnate in politica, nei
sindacati e come avvocate
sono incarcerate, torturate e
assassinate, perché considerate un pericolo per chi detiene il potere.
A causa del loro sesso le
donne sono quelle che maggiormente subiscono la violazione dei diritti umani e sono
più esposte ai pericoli: all’intemo della campagna «Donne
in azione, donne in pericolo»,
lanciata l’8 marzo, giornata
internazionale della donna,
Amnesty ha sollecitato i governi a combattere energicamente la «malattia mortale
della discriminazione». Nel
rapporto redatto da Amnesty
International si rileva che in
molti stati la violazione dei
diritti umani colpisce soprattutto le donne, che quotidianamente vengono arrestate
per motivi politici, subiscono
stupri e torture, sono deportate 0 assassinate.
Le donne sono oggetto di
una «doppia persecuzione»:
innanzitutto perché vengono
discriminate in quanto donne
e poi perché il loro impegno
politico viene spesso «punito» con metodi che fanno leva sulla loro particolare vulnerabilità. Il rapporto descrive i pericoli a cui le donne
sono esposte in tutto il mondo. In Turchia sono sottoposte dalla polizia a «esami sulla verginità», in Sudan frustate perché non rispetterebbero le.leggi sull’abbigliamento, in Egitto rapite, per
costringere i loro mariti o
fratelli a costituirsi.
Dove vi sono conflitti armati e guerre civili, come
nell’ex Jugoslavia, in Algeria, Tibet o Birmania, le donne sono sempre l’oggetto
principale delle rappresaglie.
Violenze e stupri su donne e
bambini vengono praticati,
secondo Amnesty, per intimidire i nemici.
L'80% dei profughi è costituito da donne; per potere
viaggiare «sicure» devono
spesso «pagare» i banditi, le
guardie di confine, i poliziotti
con il loro corpo. Amnesty
chiede alla comunità intemazionale di preparare per la
conferenza di Pechino di settembre un piano d’azione che
Lo documenta un rapporto dell'Onu
La temperatura della
Terra sta crescendo
preveda misure concrete per
la difesa delle donne: molti
governi, trattandosi di diritti
che riguardano le donne, hanno dato solo delle assicurazioni verbali.
Amnesty International ha
elaborato la sua richiesta in
15 punti e preme, fra l’altro,
perché si giunga al più presto
a un accordo internazionale
che bandisca ogni forma di
discriminazione, e ovviamente di tortura, nei confronti delle donne, garantendo loro effettivamente i diritti civili e politici.
1 governi e le opposizioni
che conducono conflitti armati, devono impegnarsi a rispettare i diritti delle donne e
dei bambini: non si deve approfittare della condizione
disperata dei profughi e di
coloro che sono cacciati dal
loro paese; violenze e qualunque forma di tortura devono essere bandite.
Nonostante l’indifferenza,
l’oppressione e i pericoli,
molte donne combattono in
molti paesi per i loro diritti.
Ne è un esempio Mànorani
Saravanamuttu, nello Sri
Lanka, che dopo l’assassinio
di suo figlio ha fondato una
organizzazione di donne che
ora raccoglie 25.000 madri di
«scomparsi», e molte donne
stanno pagando con la vita il
loro impegno per la giustizia.
(Epd)
Secondo un recente rapporto dell’Onu, per quanto riguarda il mutamento climatico della Terra sono stati registrati l’anno scorso dei fenomeni senza precedenti. Non
si erano mai avute delle irregolarità climatiche così accentuate e così dannose, delle
vere e proprie catastrofi meteorologiche, riferisce il rapporto 1994 sulla situazione
del clima nel mondo, presentato a Ginevra all’inizio di
marzo dall’Organizzazione meteorologica mondiale
(Wmo). La temperatura della
superficie terrestre è in aumento, lo strato di ozono si
assottiglia, le emissioni d.ei
gas di scarico crescono, ribadisce il rapporto della Conferenza sul clima, tenuta alla fine di marzo a Berlino.
La Wmo afferma che il
1994 è stato il 18° anno di seguito in cui si è registrata una
temperatura della superficie
terrestre superiore alla media.
Dal 1951 al 1980 la temperatura è cresciuta di 0,3 gradi;
Responsabile di ciò sarebbe,
in parte, il cosiddetto «effetto
el-nino», una corrente calda
che si formerebbe ciclicamente nel Pacifico occidentale. La Wmo però ritiene anche che dal 1990 si .sia inserito l’effetto rinfrescante, ormai esaurito, dell’eruzione
del vulcano Pinatubo. Negli
ultimi 135 anni la temperatura della Terra è aumentata di
oltre mezzo grado. Secondo i
rilievi provenienti da 1.400
stazioni di misurazione sparsi
in tutto il mondo e l’esame di
circa 2 milioni di indicazioni,
provenienti da navi e piattaforme marittime, i valori
massimi si sono registrati nei
mesi di aprile, settembre e dicembre. Continua la tendenza
alla distruzione dello strato di
ozono che protegge la Terra.
Rispetto al ’93 c’è stato un
rallentamento, ma la distruzione, in primavera, è proseguita soprattutto in Siberia e
nell’Europa occidentale e
centrale. L’alta concentrazione di gas di idrocarburi di
fluoro e cloro continua a favorire la distruzione chimica
dell’ozono. Anche sull’Antartide prosegue l’assottigliamento dello strato d’ozono.
Le attività umane hanno portato all’aumento dei cosiddetti
gas da effetto serra come il
diossido di carbonio e il metano. L’aumento di questi gas
provoca un’alterazione'nell’
equilibrio delle radiazioni terrestri, con un conseguente innalzamento della temperatura.
La Wmo ha elaborato una
carta geografica con l’indicazione delle più gravi catastrofi
metereologiche e delle maggiori irregolarità climatiche
dell’anno scorso. L’ondata di
freddo polare del gennaio ’94
sulla parte orientale e centrale
del continente nordamericano,
l’estate arida e bollente dell’
America del nord-ovest e dell’Europa che ha causato innumerevoli incendi di boschi.
La siccità che ha danneggiato
i raccolti in Australia e nel
Brasile meridionale, in Indonesia e nella Cina centrale.
L’Africa che ha subito piogge
torrenziali come non si registravano da oltre 50 anni. La
Cina su cui si sono abbattuti
una dozzina di grossi cicloni
tropicali ed un grande tifone,
con enormi danni. (Epd)
Fatto senza precedenti in Medio Oriente
Aperto in Giordania
un istituto evangelico
Un fatto senza precedenti è
avvenuto in un paese islamico
del Medio Oriente. Il governo
della Giordania, tramite il ministero dell’Educazione e
Cultura, ha autorizzato l’apertura di un, seminario teologico
evangelico. L’istituto è stato
fondato dal dott. Imad Shehaded, nato in Giordania da una
famiglia di rifugiati palestinesi, che durante gli studi di medicina negli Stati Uniti si è
convertito al cristianesimo.
Shehaded, che si è laureato
anche in teologia al seminario
battista di Dallas (Texas) è
rientrato con la moglie in
Giordania nel 1990, con l’intento di aprire un istituto di
teologia. Circa cinque anni
sono durate le trattative con il
governo, con diversi ministri
e ministeri, con battaglie legali, divieti della polizia, chiusura dell’attività di insegnamento intrapresa privatamente. Perfino i servizi segreti si
interessarono del pastore
Shehaded e della sua attività.
«Ho presentato la questione
in innumerevoli incontri di
preghiera - racconta Imad -;
ho scritto decine di lettere, ho
presentato un mucchio di
esposti, ho parlato con un
gran numero di personaggi
influenti, ho affrontato false
accuse e minacce, mi hanno
chiuso tante volte la porta in
faccia dicendomi di smetterla
di sognare». Ma alla fine la
sua tenacia ha vinto; il 26
marzo scorso al seminario è
stato riconosciuto lo status
giuridico e gli è stato concesso di iniziare l’attività che
prevede non solo corsi di teologia ma anche di altre materie scientifiche e letterarie.
Il governo giordano ha autorizzato, fra l’altro, l’istituto
a impartire l’insegnamento
teologico cristiano ad alto livello e a rilasciare lauree e diplomi, a organizzare corsi di
studio accademici, culturali e
scientifici per venire incontro
alle necessità del paese, a tenere seminari e corsi per sopperire alle esigenze delle chiese sia giordane che estere, a
stampare e pubblicare libri,
articoli, giornali e quant’altro
possa contribuire alla formazione teologica, a produrre
materiale audiovisivo per perseguire gli scopi del seminario, a possedere o prendere in
affitto proprietà e a stabilire
ovunque quante sedi analoghe
siano ritenute opportune.
«Siamo orgogliosi del nostro re Hussein - ha scritto
recentemente Imad Shehaded
- per i passi coraggiosi intrapresi recentemente. Sono certo che Dio sta benedicendo e
benedirà la Giordania. Il nO"
stro seminario, per la posizione centrale della Giordania,
può offrire un servizio prezioso ai cristiani dei paesi
arabi della zona». (Ebp)