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PrsKKO tilf* Í2.
AqiM> LXXVm - N. 42
^ TORRE PELLICE. 22 Ottobre 1948
^e4»ione <in «bKonamento postale - 1 Gruppo
SETTIMANALE DELLA
; ài6f d*è^sifr nwUa hce e odierii
■ÿ." ■. i ■-"?}' -.. " H -U"»-'' II' ■■ >fi' L 1 if
suo~frafe/ioy è tufiora nelie tenebre
(Giovanni)
Edgard#
L^SERN4 S.GlOVA.IfNi
CHIESA VALDESE
if:
“ Ravvedetevi e credete nell’Èvangelo, perchè il regno di Dio è
vicino ... Ev. 5. Marco
“ Io credo in Dio Padre
potente,,. (Credo Aposìoiicù)
rh“ ® luogo ¿’incontro con Dio rioelato pienamente ùi Cristo. La
Chiesa quindi non si identifica con alcuna filosofia, nè sodologiai, nè economia. La Chiesa non è ideeàista, nè borghese capMcdista, nè proletaria comumsla, perchè credendo in EHo, è costantemente giudicata e saloàta da
Dio solo. Questo fatto la mette in una posizione radicalmente riüobíiáonaria e critica, di fronte edla cioEtà di sè ed in sè sicura, sapendo cdte Cristo
e Pero nella storia solo quartdo è croce, ‘cioè seme e risurrezione e non pietraQuesta posizione sostanzialmente agonica della Chiesa, che le è data
non per sua^pirtù, ma dalla presenza del suo Signore, costituisce la sua Pera.
natura c la sua ragione d’essere nel mondo. Solo in questo senso esso è messaggera, testimone d' pita nuopa e libera nel mondo della fatalità. E sol(f
perchè la Chiesa è sostanzialmer^ ^questo, essa ha il doPere ed il potere di
criticare sè riessa e di rmnoParri emùro tutU i conformismi caltofkci, protestanti ed ortodossi. Il conformismo è generato dalla tentazione satanica cui
la Chiesa soggiace, di affermarsi e Pàicere colla Perita dello forza ìnPece
che colla forza .della Peritò, facendo la poetica ecclesiastica inpece dhe la
politica del Regno di Jjù>. LcirCidesa non si illuda, quando trionfa è peirchè
è Penuta a compromesso col mondo del denaro e dei 'rrútra.
La terribile tentazione del denaro e del potere, sta pee soffocare, in
Europa còme in America, la .Chitisa nel. suo triplice rdmo òaiUolioo, pro^
testante ed ortodosso. Nè .dica cotesfa Chiesa di coler salpare in occidente lai
civiltà cristiana. Uberei democrática, contro l'atdismo totalitario orientale,
o di Coler salcoi'a in orierrie una più equa giustizia sociale, emiro l’ingiu--r. sliria del capiitabsmo^s^-.qai(Htiietttn IsUtuio Emriesiastioo'f ri-aUeà per poter emriere ed esplicare il suo'coihpUo, col denaro & colla spada, dimostia
in modo inconfondibile di non credere sostanzialmente nella potenza di Dio,
ma (salvando tutte le apparenze foligiosej di credere nella potenza del
denaro e della spada.
La più grande sciagura attuale, non è il nazismo o il comunismo o la bomba atomica del capìtalisrrto, ma è la possibilità che i cririiaití, cioè la Chiesa, perdarw V intelligenza delle cose di Dio, e posjsei'g'onio solo più la furberia delle cose del mondo. DiTriéniicando che il mondo non è scdcato
dai furbi, ma dai santi.
Ma la Chiesa di Cristo non si sgomervti per questa potenza di Satana che
opera in essa e la tenia cosltainteTnonte, questo è il caglio ^permesso da Dio,
onde la potenza di Cristo si manifesti nella rinnovata umanità òhe in lei
sta pÉtr sorgere: L’urrumità rifatta una dalla fede non rtella forza economica, ma in Dio Padre- Il compito attuale, e perenne, della Cìùesa è quello
di ravvedersi et di credere in Dio Padre, perchè il Regno è imminente.
C^RLO LUPO
la Éaine iria lei 1 ifoianli Iriesi
dalla Riforma a iri m P e r o
In un vecchio casteWo del ¡Monferrato
ho scoperto una curiosa e rara stampa
del periodo rivoluzionario francese,
dedicate dai protestanti riconoscenti
alla Convenzione Nazionale l’anno 2
della repulhbliica (1793), in cui si rievocano nellla fórma aiegptica ed 'imaginifioa dal tempo le varie tappe della libertà civile e religiosa, fino a quando, abbattuto il fanatisnto, la Francia
((accoglie con bontà i Protestanti che
incorpora coi francesi per fame un unico popolo di fratelli». (I)
Questa stampa mi ha posto vari interrogatori e mi ha fatto curioso di conoscere quale sia stata nei secoli la situazione giuridica dei protestanti francesi per poterla raffrontare, più tardi,
con quella dei protestanti italiani.
Un vecchio trattato di giuriyuden
M. Me
za, ipubblicato a Bruxelles da IVI. Mer
lin, anch’esso venutomi per caso nelle
inani, mi ha permesso di raccogliere alcuni elementi per comprendere la curio*
sa stampa ed illustrare la situazione
giuridica dei protestaiii francesi dalla
Riforma alla Riivoluzione Francese e
durante i primi armi dell’Impero
Anche in Francia la chiesa protestante è nata e cresciutSi fra i roghi, per
chè iconttro di essa vennero applicate col
più grande rigore , le leggi deirinquisiziohe, che condannavano chi era tacciato di eresia ad essere consumato vivo
su di un braciere ardente, e Francesco
I, sessantesimo re di Francia,' del ramo
Qrleans-Angoulème ((/ri faire de grands
feux des protestons, et n’épargna aucun
de ceux qui piment à sa cormaisscmce.n
Un editto ddl 1534 estendeva le
stesse pene a cdloro che nascondevano
gli eretici ed accordava ai denuncianti
il quarto della proprietà confiscata- Nel
1540 un altro editto proibì a tutti ((de
recepter, favoriser ou supportar les dits
coupables d’héresie leurs adhérents alliés et complices» ordinando nde les révéler à la justice et de tout leur pouvoir
aider à les extirper comme un chacun
¿Oïif concourir à éteindre le feu public»
Tuttaivlia il' numero ¡dei protestan^
continuava ad accrescerai e nel febbraio 1549 venne ordinato ai par<lamenti,
in caso di lentezza o negligenza dei
giudici inferiori, di nominare dei commissari ((pmr fttire les actes, procédures et diligences requises et nécessaires
cmtre les heretiques et med sentant de
la foi, lems^ctateurs et imitateurs».
I procedimenti contro gli eretici ve
ise dei vesco’ariigj, ribel
qivanó spesso svolti Ï,
vi, ma il Parl'ameilit)_
làndosi alI’ediWo ^ nov. 1549, che
attribuiva in comur^.Tistauttoria dei delitti di eresiai ai gitii|k:i re^i ed eocleaiastici richièse che i giudici reali fos,
fero tenuti a (( ren^ Vaacmé au juge
td’d^se, pour corvèiàÊne ei juger :¡dudit
crime d’erreur ou héresie simple', procedatii plus d’ignorance, erreur, infirmrté et fragilité Jiu^ne, légèreté et h■hricité de la langui de l’accusé, que de
vraie mriUce de se séprarer de l’mUm
de l’egUse». s y ;
Solo nel caso che il delitto di eresia
avesse determinato, scandalo pubblico,
«commofi'iwi propulaite, séditim ou autre crime emprorianl)-offense publique,
par conséquent cas prioÜUgié», il processo avrebbe dovute essere fatto congiuntamente dai giuiiici reali con quelli della chiesa. t .a
Con l’editto del àT getmaib 1561,
per pilacare una so^i iiritezione ch’era
esplosa in torbidi,'^«pour entretenir les
preûples en praix et Concorde, en attendant que Dieu fasm ht gpfi^\de poupçôr les réunir en afte même bergerie»,
si sospqt^çvaiiio i ^Sivieti delle assemblee ^ di giorno fuo
ri de|{a.fy|Î4ii^^li'l3itorizzaiv^o dd sinodi aÉa presenza degli ufficiali realiUna llungà parentesi dii guenr-e civili
e religiose culminate con la- notte di S
Bartolomeo,' fecero sì che Enrico IV,
del ramo dei Borboni, salito al trono
occupato ddl’dlitimo Valois, diopo aver pacAficato i torbidi e pagata la sottoimìssiooe dei capi cattolici, ricompensasse 1 servizi resi alla sua causa dai
protestanti pubblicando neÎl^’agoslO del
1598 l’editto di Nantes.
rò lavorare, vendere o esercitare un
mestiere il cui rumore avesse potuto
essere inteso dai vicini o dai passanti,
erano tenuti a pagar Ite* decime ecclesiàstiche secondo gli usi locali,. ma venivano dispensati dal contiriibuire die
riparazioni e costruzioni di chiese e
presbiteri, dagli acquisti degli ornamenti sacerdotali, luminarie eoePutroppo l’editto di Nantes non venne osservato che per circa mezzo secolo
e poiró per Volta venne limitlato con delle disposizioni sempre più ristrettive.
Nel 1665 venne vietato l’esercizio della religione riformata in varie città,del
regno, delle pene assai gr-avi' vennero
comminate contro i ((relaps», (coloro
che ricadevano nell’eresia dopo averla
abiurata ), i vescovi furòno incaricati di
consegnare gli atti di abiura dèi loro
proseliti nelle mani del procuratore dèi
Ite- Nel 1680 venne fatto obbligo ai
giudici ordinari di visitare è malati per
accertarsi se per caso meditavamo di convertirsi, nell 1681 e 1682 -verme permesso ai bambini prottestanti di abiurare
dalla loro religione all’età di sette anni, abbandonando i loro parenti che erano però obbligati a conceder loro, una
pensione alimentaria in relazione ai
loto bisogrù ed alla loro condizione.
Infine nuovi ^ regoJiamenti pulbblicatt
nei tre anni seguenti vietarono ai protestanti di riuniirai salVo che in sinodo,
vernerò abolite le scuole, gli asili, gli
ospizi per vecchi ed infermi, fu revocato l’articolo che esentava i protestanti, dal contribuiré alla costruzione
delle efaie^ e presbiteri .è dào ott
dine ai ministri di aWqntanarsi di sei
leghe dàlie abitazioni dove il cullo era stato interdetto- (continua)
Aittlàlcloi l>illavln*
X*^ditfo di Jfanies
I protestanti avevano senrae parteggiato, specie nel] tempo della leg^, per
la casa di Borbone discendente da Ugo
Capeto, in opposizione ai Duchi di
Guisa, così che venivano comunemente
chicimati Ugonotti, Calvinisti perchè
seguaci di Calvino, jy ((protestanti» per
la protesta di Lutero a Spira nel 1529Essi pero pretendevano essere semplicemente «riformati», avendo restituito
alla purità jM-imitiva i dùgmi, la disciplina ©d il culto dei cattolici. Diversi
regollamenti ed editti del consiglio privato del re però Io vietavano, e così
era proibito ai ministri usare il termine
di ((église rocueillie ou reformée» di
chiamare ortodossa la loro comunione ,
o chiamarla altrimenti che »chiesa pretesa riformata»
L’editto di’ Nantes è veramente la
pietra fondamentale della libertà civile
e religiosa, non solo in Francia mai anche in altre naziotoi.
Questa legge permetteva ai fedeli dèlia religione «pretesa riformata» di vivere e risiedtere in tutte le città e lu<^i
del regno senza essere molestati nè costretti a fare mteune chose conte les
(1) -La stampa reca nell’angiolo -sinistro: «Inventé, deasiné, et gravò,
par -Duplessis».
Il fondo rappresenta l’interno delrAsseinblea Costituente rischiarata
da un raggio della Divinità quando
ha reso i idivenai (teoreti concernenti
i Protestanti, q speoialmente quello
del 9 die. 1700, che ordina la intera
restituzione dei loro beni. iLa libertà
francese accende la sua fiaccxila a
quella della Ragione e della iFilosofia, che presenta la Dichiarazione dei
Diritti dell’Uomo, su cui è scritto :
(((Les hommes- naiasent et dcmeurent
libres et egaux en droits», appoggiata ad una base di granito a cui è legato il Fanatismo reso ormai impotente. In primo piano la Francia accogli© con 'bontà i Protestanti, che in.
oorpora coi francesi iper farne un solo popolo di fratelli.
La stampa si trova nel castello di
di Montaldeo (Ovada) e fa parte della . collezione -del -Marchese Ambrogio
Doria.
Cooytgno Pastorale
consciences, pour le fait de la relirion»
L’editto autofizzava l’esercizio liibero
e pubblico della .rteligi-one pretesa lifor
mata nèlle case dei gentiluomimi, ipurchè questi e le l<KO famiglie fosseto presenti, le radunate del popolo anche al
suono del^e campane e, col penr^sso
del re, conciatori, colloquii e sinodi
piovincièli e nazionali.
In ogni città un cimitero particolare
era concesso ai protestanti per la sepoltura dei loro morti ed il giudice reale
deliberava circa la validità dei loro
matrimoni. Durante le festività della
rellgioné cattolica essi non póttevano pe
Tuitti i pastori del T Dstretto, emeriti e m attività di servizio, sono convocati a iPineroIo, nei locali del Tempio
Valdese, martedì 26 corr. alile ore 9.
Dopo un breve culto presieduto dal
pastore lEmesto Ayasaot, il prof. Giovanni Miegge presenterà uno studio su
((La regalila di Cristo nella predicaziole della Chiesa».
Seguirà una relazione del pastore E
doardo Aim-e sèi congresso pedagogico
delle Chiese protestanti francesi, riunitosi últimamente a Glay.
Confidiamo che tutti i pastori vorranno essere presenti al tradizionale colloquio d’autunno, particolarmente importante in vista della ripresa dell’attiviilà
invemalle. Il Soprintendente.
lid6ordr(i|B(teBÌi)or;
Dans nos troisième et quatrième sections nous nous occuperons
ènfin des problèmes posés par le
' ; désordre social et intterngtioiuil et
de l’attitude chrétienne en face do
ces problèmes. Comment ne sentiriOns-nous pa» l’urgence de oes.
questions? Et comment pourrionsnous leur échapper?
Je vous demande oeipeudiaitt de
me permettre ici également d’affirmer giue nous noyons pas à les
aborder autrement que dans cette
attitude de liberté spirituelle qui
implique que nous inettions toute
notre confianee en Dieu seul, ri: ilon
pas chez les hommes, ni en nous
mêmes, ni en l’efficacâté de n’im‘ porte quelle entreprise chrétienne.
Le désordre social et international'
n’est aujonrdPhuii ni moindre, ni
pire qu’il a toujours été. Dresser,
au sifrt de oe désordk'e, le signe dû
Royaume de Dieu comme le royaume de la justice et de la paix
telle est la vocation prophétise
de l’Eglise: vocation de sentinelle
sur le plan politique, et de bon Samaritain dans le domaine sooîal.
. Nous n’avons aucune raison de
nous féliciter de la manière dont
l’Eglise a rempli ce dbnble office
dans le passé. Faisons en sorte,
qu’avec tout ce que nous avons appris. elle puisse le remplir aujourd’hui mieux qu’hier! Mais tout
dépendra de ceci ;
Il faudra que le royaume dont
nous sommes les indicateurs pour
le monde soit le Royaume de Dieu
et non pas le règne^ de principes
ou di idées par nous jugés excellents, que notre oui ou notre non
a 1 activité de la société et des états de ce monde soit le oui et le
non le l’Evangile, et non pas d’une
loi quelconque! Nous ne pourrons
nous appuyer que sur l’obéissance
conci'ète aux commandements die
notre Seigneur vivant et présent.
Jésus-Christ. Nous ne devons donc
pas essayer «Se fixer une sort© « d’itinéraire » chrétien dans le labyririithe politique mû a chercher
simplement à obéir d’une manière
concrète à ce Seigneur. Simon, il
se pourrait que finalement ce que
nous cherchons à montrer au monde sous le couvert dè la parole de
•Dieu, ne soit plus qu’un programme c«mme les autres et qui Mit?
peut-être bien trop semblable au
progi'amme de œrta.ns partis, de
certaine.s classes ou die oertainey
nations.
(K. Bart à Amsterdam)
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L'EC© dpí¿e;valli vSl'eÜi
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CHIg'S/?C:ÑEL MOf^DO '
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POLITICI E Sociali
2 donrictin<la : L>a rioohizicne ha faoowito la religione, o no?
l^’internasiònale
operaia protestante
Il comitato dettlréernaz- opemia protestante ha tenuto una 'seduta a K>an
dersteg (Strizzerà) „ Per la prima volta dopo la guerra, i>i assist^à un rappresentante ^Vertuto dalla G-ermatwa. Il
si0. F. P- Fuyischot, segretario generale, ha fatto uh rapporto sul lavoro delrintemtóonale in Germania, in Sctmdinada, negli Staii Uniti d'America
e in Indonesia. Furono pare presentati dei rap$)orii stMa partedpa^ioaè aiUe
grandi assemblee ecumeniche.
Si è potuto constatare che ovwtque
Videa di un movimento sindacale protestante fa iprogressi- L’associazione
delle socieià operaie protestanti in Renama-Westfcdia e VAssociaàcne degli operai e impiegati della zona britannica in Germania sono state ammesse all’Internazionale, (da ”La Vie
Protestante”). *>
Risposta ria situazione eccle;si<t^ica
non è stata toccata dalla rivoluzione.
Il dr. Hroma<lka è decano della facoltà teologica deli’Universdtà di Praga ;
egli ha conservato il suo posto e il governo non s’immischia nei problemi
deill’insegnamento.
3 domanda: La rivoluzione in Cecoslovacchia riserva essa alla Chiesa la
sorte che la Chdasa Ita conosciuto per
esempio in Lettonia?
mia decisione sono stati oriticaiti da
moki miei amici. Ma penso che,- per
guidare la lotta, è .meglio efeere dentro che fuori,.e ritengo che la mia situazione mi permeiti e dii > raddrÌKaie er rori ed ingiustizie. 'Mi trovo ¿lavanti ad
una situazione di fatto. Il -tìiio paese subisce in (questo momeurto una profonda
trasformazione. Io :?ofto un teologo ed
ho una parte dii responsalDilità nella proclamazione dell’Eivangelk? nel'mio paese- Come devo agire ? Mi è parso che
dovevo praticare una poilitica di presenza. ■ 1.
(Risposta: Il paragone è impossibile.
C’è una Chiesa cecoslovacca e c’è un
popolo cecoslovacco- &nzà dulblbio i
comunisti pensano, ■secondo la logica
del loro sistema, che quando la 'trasformazione socialista sarà compiuta la
Chiesa U'On avrà più ragiion d’essere e
scomparirà. Ma, secondo il sig- Hromadlca, l ’uomo avrà sempre bisogno della
Chiesa. Bisogna'che la Chiesa e gli uomini che vi si tiolvano guidin'ó la lotta.
Un’intervista
s ensazionaie
In una conferenza stampa, durante
la Coni. Ecumenica di Amsterdam, il
Dr. Hiomadka ha acconsenttito a rispondere a diverse quistimii concernenti la sua
posizione di professore di teologia in
Cecoslovacchia ed i motivi che hanno
dettato la sua presa di posizione- lELcco le,domande che gli sono state poste
e l’essenziale dèlie sue risposte.
4 domanida : Aprite detto di non essere un uomo di Stato, ma siete membro del Comitato centrale d’azione oommùsta. Fin dove gitmge la Vostra responsabilità'in quel Comitato?
Risposta ; Il mio atteggiamento e la
Attività dei MoVinento Ectttnettico
Prima ri^ani@ne
del Comitato
centrale ecumenico
I domanda : Il comuriismo ha condotto ad urm posizione ' nùlitarista a ctmsa
della tensione intemazionale, ovvero,
come d'i<^^ il rig- Poster DuUes, è esso
miUtarista per essenza?
‘^Risposta. il dr- Hromadka sdttolinea che dal 1917 la politica delle nazioni europee nei riguardi della iRuSsia
è stata una politica di diffidenza- Politica che ha certo contribuito a dare
all’Unione sovietica il suo caratttere imperialista. E’ possibile, però che 'la tendenza espansionistica slava unita alla
filosofia marxista, abbia conseguenze
imperialiste, ma, secondo il sig. Hromadka, tale tendenza ' rappresenta più
una misura di auto-difesa che un reale
imperialismo.
Dopo la chiusura deU’Assenhlea
del Consiglio Ecumenico delle Chiese
ha alvuto luogo a Woudschoten, presso
Utrécht (Olanda), la prima riun.ione
del Constato centrale. Essa comprendeva 65 rappresentanti di 22
paesi dei cinque continenlri. Suo compito era di esaminare le diverse qui - ■
stioni 'pratiche che incombono al Consiglio alla luce dei lavori di Amsterdam.
Presidente del comitato è il vescovo
anglicano di Chilchester- Elg'li è assistito da un vicepresidente, il sig- E. C.
Fry, della Chiesa luterana d’America
II comitato ha rieletto il sig. W. A.
Vissw’t Hooft alla cariica di segretario
generale del Consiglio lExumeiuco delle Chiese. Egli sarà assistito dai se
gretari generali asisociati : Henry S.
Leiper a New York, Oliver Tomkins
a Londra, j] vescovo. Stefhen Neill e
RobeiiJ Mackie a Ginevra.
La prossima seduta avrà luogo in In^ilte'CTa nell 1949 ; ^ Consiglio esecu
tivo si riunirà in febibraio 1949 ; quanto
alla prossima assemiblea del Consiglio
Ecumenico delle ' Chiese, essa avrà
luogo negli .Stati Uniti nel 1953- (SOE. P. I.)
Costtsiglio
della Federazieia©
delle Ciñiese. Protestasti ti
in Svizzera
Jfesfrijioni alla Uberfà delle chiese
Parole minacciose
in Ungheria
In occasione dell'inaugurazione della nuova cmipana della Chiesa riformo/ffi del villaggio di Ber, il sig. Mihalyfi, capo gabinetto mia presidenza
della Repubblica,' ha \termto un discorso in cui ha espressamente dichiarato
che una epurazioniB immediata del Sinodo evangelico gli sembrava necessaria
Certi capi della Chiesa gk sembrano ostili al ravvicittamento allo Stato.
Per quanto non si possa rilelvare nulla
di preciso, esirie però una tensione
continua.
Il governo, ha aggimito l'oratore, non
potrebbe sopportare che un organismo
di così grande prestigio morale come la
Chiesa evangelica mrtntenga alla sua
testa certi dirigenti che vi si trovavano
già sotto il re^me di Horthy. .Sle* co
storo non vogliono ritirarsi di loto volontà, sapremo obbligarli- Andare tri chiesa equivale oggi ad una pubbbea manifestazione- Bisogna <hè questo cessi.
E’ un avoerUmento: riformate in tempo
la Chiesa- (da una informazione privata de ”Lo Vie Protestante'’ )s
Controlli sti
in Rumania
itali
Una nuova legge impone ai preti
cattolici il giuramento di fedeltà alla
Repubblica rmriena e la nomina dei
preti da parie delle ^autorità del paese.
I Vescooaidi cattolici saranno ridotti a
tre, dhe comprenderanno ognuno circa
750-000 fedek. (S. OE. P. /. )
Contrasti
in Jugoslavia
Una delle ragioni che indusse l’Ufficio Intemazionale Cormmista di Praga a formulare la denunzia contro il
Maresciallo Tito fu, indubbiamente, il
ftdlimento del tentativo, da parte di
Tito, di controllme la Chiesa Ortodossa Serba che rappresenta il maggior
raggruppamento cristiano della Jugoslavia
Tale è l’opinione di non pochi osservatori ret'giosi. Essi affermano dhèe inoltre; ”la nosta Cfdesa, forte di ben
otto mikoni di serbi, è il solo Corpo Ortodosso nell’orbita sovietica che ha sempre rifiutato ogrti forma di bene\dizi<me
o di Ojcqtnescenza al nmvo regimei
domirmìte”. Uno dei maggiori obbiettivi dei ’'controllati governi comunisti [al )di -là ilejla ” coftitta -di
ferro ” fu, appunto, quello di guadagnare alla loro causa il favorri e l’appoggio delle Chiese Ortodosse; ma
questa politica se ha potuto avere pià
o meno successo in Btdgaria, in Fiomartia e in edM pdensi, in Jugoshaoia ha
completamente fallito- La Chiesa Serba
è profondattterik. naziortalistq. Essa nem
solo ha impedito l’dspandersi in Jugóslavia delle teorie comuniste, ma è stala
altresì un cerdro di resistenza contro gli
insegnamenti anticristiani, (da ”La Lmce).
Nella sua sessione di settembre il
Consiglio ha preso visione dei rapporti
dei suoi delegati all’Assemblea generale della Alleanza Riformata, a Ginevra, e alll’Assemblea eoumenick di
Amsterdam. E’ stata esaminata attentamente la base dbgmatica del Consiglio eoumenioo, che il comitato centrale di questa istituzione sarà nuovamente
chiamato a discutere, t^alora delle
Chiese formulino precise proposte. La
Svizzera avendo avanzato delle riserve
su questa base, la quistione sarà oggetto di studio approfondito presso le Chiese svizzere. (S. p. p-)
Risultati
di un’inchiesta
Un’inchiesta intorno al compito della
dorma ndl/a Chiesa è stato fatta su ridonna nella Chiesa è stata fatta su risigi io ecumeniico.
((Le risposte ricevute da cinlquantotto paesi interessatii hanno oltrepassalo
ogni aspettativa)), dichiara la sig.ra Samuele MeCrea Cavert direttrice dell’inchiesta.
L’inaportanza primordiale dell’influenza delle donne cristiane nella loro
famiglia è sottolineata dai rapporti di
tutti i paesi- Un’altra opinione quasi unanime è che le organizzazioni femminili delle Chiese dovrebbero avere il
loro posto nell’insieme deH’organizzazione delia Chiesa e che sarebbe
bene che le donne potessero avere un.a
parte più attiva nella struttura ecclesiastica è nella soluzione rfei problemi che
le Chiese dtevono affrontare. 4
Il contriibuto femminile sembra essere più notevole nell’opera dèlie missioni all’estero.Le ultime statistiche delle missioni non romane - datate dèi
I93fi - indicano che su un totale di
27-500 missionari ^vi sono tra i laici
9.000 donne e 7.500 mogli di missio
nari. (S- OE-. P. I-)
RIGOSTRDZlONE
posto. Altri elementi,-deila posirtaione
devono giungere dalla Svizzeroi, Si è
fatto dunque appello a dei ■ lavoratori
Volontari che « sono messi gratuita
mente a disposizione della Ctàaa per
lavorare lutta\ la giornata, <oVVero soltcmlo nelle ore libere- L'unica prestazione della parrocchia consiste neil’ofirire il pasto di mezzogiorno ai lavoratori- ì’.-,.
E’ da notarsi il fatto èhm anche i cattolici del quartiere offrono il loro aiuto
come i fuptestanti. E’ questo un gesto
che k onora- (Fi. E. K. S-)
Ira Fsralaradi®
Lavoiratori volorata-ri
ira Gepistaraia ' .
L
a 1
Ne/ quddro~''dèl 'jmr^whma ~Ìi ricòstruzone generale della Finlandia, fisató nel 1947, lai ricostruzione degli
iforma monetaria ha rischiato edifici religiosi occupava solo il quin
5 domanda : E’ possibile avere una
Chiesa. Ubera in uno- 5¡toíp comunista ?
Risposta : Non so che cosa deciderà
il comunismo in Cècpslovacchia nei riguardi dèlia Chiesa, d^gi o domaniSo che al momento attuale l’attività
della Chiesa aumenta di giorno in giorno- Può darsi che domani il comunista
attacchi la Chiesa, che mi si dica di tacere e si limitii la mia libertà. In quel
caso dirò <ino)), e andrò in prigione.
Ma penso che è forse per debolezza o
per viltà che ci sono persone che pretendono non potersi far nulla in regime
comunista. Sotto qualsiasi regime un
cristiano può sempre testimoniare della sua fede- (S- OE. P- I.)
compromettere la ricostruzione di una
grandp chiesa a Frqncofotie sul Meno.
Dall’oggi atl’indo^^i, i fondi già, raccolti sono stati svalutuM e gk stessi parrocchiani non avevano denaro liquido
per pagare il lavoro.
In uno slancio di fede la parroedhia
ha deciso di proseguire i /«»ori, moi chiedendo ai suoi Tnembri un sforzo diverso da quello previsto- Le fondazioni
sono terminate ed i mcrieriaU p>er la sacrestia ed i muri d’angolo sono .già sul
to posto, mentre quest’anno il govqmo
ha autorizzalo la costruzione di sette
chiese, suUu base dei piani proposti.
Due -di queste Chiese si trovano ne//’esf
deila Finlandia e le altre cinque nelle
regioni devastate della\ Lapponia, nel
nord del paese.
Tra queste, la chiesa di Sulla sarà ricostruitoi quasi Meramente grazie
all'aiuto deMa Danimarca, e queÌla di
Rovaniemi grazie alla Svezia- (S- OE
P. l)
NOTIZIE IN FASCIO
Uraa società biblica
ira Brasile
Più di tremila persone hanno preso
parte ad una cerimonia organizzata a
Riio 'de Janeiro per festeggiare la creazione della Società Biblica brasiliana.
Questa reaiizzazione è il risultato di
centodieci anni di, attività delle società bi'bliiche inglese e americane nel
fuorché in ca,mpo finanziario- Il gruppo ha preso tale iniziativa in seguito alla
decisióne del parlamento di autoiizzare la consacrazione delle donne al ministierio pastorale, malgrado l’opposizione della maggioranza dei corpi ec
clesiastici costituiti- (E„ P. D.)
paese. (S. OE P. 1.)
Oraoriflcerasa
a Visser’t ffloofft
Ira Daraimarca s
c^lti radio
® ecclesiastiche
Nell’iiisieme delle trasmissioili della
radio danese, la parte iconsacrata alle
diffusicmi dei culti raggiunge il 5,2%Il giup'po conservatore dei parlamento danese sta |tor avanzare la proposta
di una nuova legge ecdlesiastica che
darebbe maggior libertà alla Chiesa,
'Nel corso di una delle sedute delrAssembllea ecumenica di Amsterdam, il pastore Wesseldyck, di Eindhoven, presidente della Chiesa riformata dei Paesi Bassi, ha conferito al
sig. Visser’t Hooft, a nome della regina Guglielmina, allora ancora regnante, la decorazione di cavaliere dell’ordine del Leone neerlanldese, per
servizi resi alla* causa delU’ecumenismo(inlformaz. privata de «La Vie Piotestantè)).)
Addormentato
nella sua barca
-ì4/cuto anni or sono un giovane, guida delle cascate del Niagara, fece
una tragicai esperienza- Avendo un pomeriggio libero, risalì il fiume e, lungi
dalle cateratte, ormeggio il suo battello e Vi si stese per fare un pisolinoCullato dai movimenti della corrente non tardò ad addormentarsi- Egli pentsava aver solidamente legato la sua barca alla riva, ma il molo costante delI acqua sciolse il nodo della corda ed il battello col giovane incosciente fu
Irasportato via dalla corrente
Dalla riva, degli spettatori videio il pericolo e si miser-o a gridare con
tutte le loro forze per svegliare il dormiente, ma ciò non servì a rmlla- Ad
un tratto il battello si fermò su un isolotto in mezzo al fiume. Sperando che
questo arresto avrebbe salvato il batielliere, dalla riva si gridò fortemente :
((Salr'fe sulla rocciaI Salite sulla roccia». Ma egli continuava a dormire,
ignorando il pericolo mortale in cui si trovava- Tosto la corrente smosse la
barca, miscinandola neMa sua rapida corsa Verso l’abisso.
L infelice fu sveglidto solo dall’immenso fragore della glande cascata. Ma
era troppo tardi, nulla, nessuno poteva ormai saiva-iio; esU fu precipitato
nella morte.
Questo racconto autentìco è l’iUmtrazione esaita dell'iiufiffetenza presente delle anime- Molte non realizzano affatto in quale oersa fatale sono
impegnate; sono come addormentate nei loro pecàati. Esse si iasttano cullare dalla marea dei piaceri del mondo, dalla sete dei beni lerreni, senza
accorgersi del pericolo che corrono- Molti si -illudono, confidandosi nella
loro vita onesta o nella loro rekgione. Ma esse sono addormentate nella loro baìrcal Ascolteranrw il grido d’aHarme di coloro che sono siìtia rkra ?
((L iddio di questo secalo (Saiarta) ^ha accecato le menti, affinché la luce
dell Evangelo della gloria dì Cristo, cjie è l’immagine di Uiio, non
splenda loro» (2'* Corinti 4/4).
uRiwegkati, o tu che domù!» (Efesi 5/14).
<redi nel Signor Gesù, e sarai salvato, tu e la casa tua» (Fatti 16/31)(¡da "Il Seminatore,,) ■»**
A. G.
-SG9
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Graji ibel]a_ giornata quella di giovedì 7 ottoibre per gli Insegnanti K1 vanigelici dellfe Valli. Un tempo splendido permetteva infatti ad una sessantina di maestri © maestre delle
Valli del Pelli<^ e della Grermanasca
di ritrovarsi insieme negli a«cogli©nti, locali della 'Chiesa di Pinerolo per
; partecipare .all^oa-mai tradii^ionali©
convegno autunnale dei maestri, in.
i detto dalla ((Pro Valli»,.
Prima 'dell’iniaio dei Lavori aveva
luogo un breve culto tenuto dal pastore della Ohieaa di, Pdnerolo, Sigi
Ermanno Rostan, oh© illustrava ■.efficacemente ai conveinuti le paro;© di
Gesù: "lo „¡sono la Via,.!a^-.(-rità eia
ì'tta”, parole eh© tutti gl; educatori
dovr'ebfcero meditai’© seriauienl© per
trarre da esse l’ispirazione © la forza
necessaria alla loro quotidiana fatici, che consiste principalmente, nel
fare degli educandi degli uomini onesti e sopratutto idei cri®tiani nel
vero senso dalla parola,
'■Avevatiio quindi inizio i lavori del
Congresso, nella sala delle Attività
giovanili attigua al Temipio, sotto la
presidienza del maestro Viglielmo cletto dail’asecmblea per acclamazioine.
Dopo il saluto della Ven. Tavola
Valdese, recato ai loon.venuti dal Sovraintendente Pastore Rjiiooa,' prende
la parola il Prof. Valdoi Vìnay il quale, con chiara osposmorie © proifonda
dottrina traitta il difficile problema
dei rapporti tra Legge ©d Evangelo,
Legge intesa com© (.(norma 'di vita») ...
ed Evangelo inteso come .((aninuhcio
deir amore infinito di Dio verso gli
uomini)).
hegue un'interessante discussione
sull argomento ©d in particolare sul
metodo da seguire neirinsegnamento
leligioso nelle scuole elementari.
Si parla ancora dello ■scarso interessamento che pur troppo molte famiglio dimostrano .per quantoi riguarda i istruzione . ffeligiosa' dei propri
figli; viene quiindi proposto © sucoessivamen'te votato il seguente o. d. g. :
((C/i 1 nsegnanti Valdesi riuniti in
(Imgressa formnd^mo vqti ed invitano r genitori q, voler coUahorm-^ con
loro a,ffinché 1’insegnami>g.nt<i\ reiigióso nelle, scuole elementari delle Valli
Sìa fimggiormeìiite intens^ificato'»-^
Seguono alcune dichiarazioni del
Presidente della ((Pro Valli», Pastore
Geymet .su argomenti che interessano
vivamente gili linsognanti convenuti ;
distribuzione dei ((fiorii^ agli 'inisegnanti di religiionc, libri scolastici
inviati in dono all© soolar,es<3fae dlell©
Valli -da generosi amici svizzeri © dhe
verranno sucoessivamiente distribuiti
a tutti i maestri presenti, pubblicazioni (('Pro. Valli)), cicse.
Alle or© ]'1,30 i convenuti ricevono
la gradita vi.sita dell’Ispettore Sco
lastico. Prof. Salvatore Biianchi, il
(.piale, dopo il benvenuto portogli dal
presidente e dal Pastore Geymet,. rivolge ai presenti-im apprezzato messaggjo, ;-L’iillustre ospite si dichiara
anzitutto lieto di trovarsi .a questo
ocwivegno di maestri valdesi dei quali 'figli apprezza l’onestà e la passione
per l’insegnamento, primi requisiti
di ogni buon maestro. La scuola - dice ii prof. Bianchi - non ha il solo
compito di dare dell© nozioni, no, essa
deve anzitutto preoóou'parsi di formare il carattere dei futuri cittadi^Ù
di diomani, in vista di una amanita^
migliore in. cui gli uomini si sentano
fratelli gli uhi degli altri. Il maestro «ia quindi semipr© uh esempio vivente, sul quale si modelli ì’animo degli alunni.
Calorosi applausi esprimono all’oratore la rioonoseenza dei convenuti
per l’elevato messaggio.
La riunione
dèi pomeriggio
Durante la sèduta pomeridiana abbiamo avuto il piacére di udire il
Sindaco di Pinerolo, - avv. Pittavino.
Una questióne che purtroppo aspetta da tempo di essere definita quella
riguardante l’insegnamento 'del ■ fran'éeae nelle- 'scuole elementari delle Valli ; i'aw. Pittavino comunica di aver
fatto pervenire al Provveditore agli
iS)tudi di Torino un pro-memoria al
riguardo e di aver ottenuto l’assicurazione • dell'’-appaggio di questa no;,
ati’a alta Autorità .iBoolastioa affiinchè
il M.-Uistero della Puibfolioa Istruzione aocxdga benevolmente quanto .rìobieato, e cioè che venga rimessa in
Vigore lunt^antioa legge, phomrflgaita
nel 1011 -ed lalbólita dopo l’avvento del
fascismo, 'i30-(»ndó la quale veniva'concesso agli insegnanti di francese delle.
Valili di Aóista, di Susa © del PineTolese un’ auBBiddo governativo. Naturalmente l’insegniam'einto del franoese
dov-rà per il futuro essere ' impartito
ancora ' ailEinfuori deH’arario scolastico, come già attu-almente avviene;
quindi - dice haw. Pittamino . sarà
nècessario uno sforzo da parte di tutti gli insegnanti per imipedife die !a
tradizionale biiin.guità ^eHe popolazioni d'elle Valli cessi di 'esistere.
■L’oratore comunica inoltre di aver
intenzione di convocare prossimamente i 'Sindaci 'dei vari 'Comuni (Jeile. ■
Valli per prospettare loro l’opportunità di come«h re da parte dellè Am
ministraa-onii comunali, , ,un modesto
sussidib’''4ìle scuole dÌ''fraiioesé; dato
che la conoscenza di una -’lingua estera fi di indubbia' ùtiRtèvalle popolazioni locali. Altri inbetrààsSnti argomenti, quali il traforo derCiolle della
Croce, la valorizzazione doi pascoli alpini e l’urgente necessiti dà arginare
il torrente PolKioe, vengono ancora toccati dall’aw. Pittavino’fe noi non, possiamo esimerci dal dovere di inviargli
da queste colonne -un caloroso ringraziamento Per l’opera che egli svolge
coritinuamiente a favore delle popolazioni delle nostre Valli, ,
Prende quindi la parala l’inseignante sig.na Pons, membro del Consiglio
Provinciale del 'Sindacato'’Scuola E'iementai’e, la quale esorta.tutti gli i’nse, guanti valdesi a tenersi al 'corrente'della situazione sindacale e ad essere compatti nella loro testimoniariiZa m quel
campo onde evitare spiacevoli sorprese. Il p'ericolo ■ rapiprhsentato pèr la
scuola lailca dalla maggioranza 'democriistiana in seno al iSinidaca/to è pure
faitto presente dall’Ispettore Prof.
Guargina 'di Pàdova ip un miesisaiggio
inviato al Congre'sso e di cui il 'presidente ha 'dato lettura all’in'iizjo della
seduta-pameiridiain a.
Giunti.'quasi al termiiin© idiei lavori il
PastO're Geym-et Tivo'ligie un pe.nsiero
riverente alla memoria 'di 'un 'nostro
g:ra.nde amioo e beniefattore : il compiainto 'Signor Eriieo Rollier 'di Milano
alla cui generoiaità ta.iito devon'O gli
insegnanti valdesi, ed-''i lòonvenuti decidono seduta stante 'di aprire una sottoscriziione a favore 'deigli O'rfan'Otroifi
di Pomaretto o di Torre PelliSe per onorare la 'memoria dello Scomparso.
Una preghièra di ri^raziamento innaleaita s¡ Dio dal iSoviiàintendente Pa,store Ricca, ed una calda e ...benvenuta tazza di tè,, ohiuidono la 'densa giornata e quindi i convBáhti si separano.
* per far,,ritorxM) »Ha proprie case, pnii?’,
tando nel 'ouoee ui^' isentimento 'di ricc^il
niosoenz» v-erso' Dio anz tutto che hii"
permiesso questo meontro fraterno, ed
in Secondo luoigo verso gii organizzai '
tori del convegno i quali hanno curato
iki nei ipiù minuta partioolara la per
sí I
yròttslMtiSK ì' fari
fetta organizzazione 'dei seirvizi logistici. .
Siamo oeir'ti che i buoni measaggi ascoltati, le impressioni soamibiate lasoeranno nel cuore >di tutti i partecipanti un gradito riioordo, e quel .che
più conta faranno sì ohe l’opera che
gli insegnanti svolgeranno durante
l’anno soolaistico appena iniziato sia —
per usare le parole stesse 'dell’Ispettore
Prof. Bianchi — (( una continua aisoèsa
verso il Bene )).. . - '
G. Baeidon
CONVEGNO
RESPONSABILI
La domenica 31 òtfobre
avrà luogo, a Dio piacendo il
Convegno dei Responsabili
nel tempio di Pinerolo, alle
ore 14,15.
Tutte le Unioni Giovanili
del Gruppo Vaili, senza eccezione, dovrebbero essere
largamente rappresentate'péf
la buona riuscita di questo
convegno delia ripresa in cui
importanti questioni e progetti
saranno presentati e discussi.
11 programma dettagliato è
già stato mandato ad ogni
Unione.
Past. PAOLO MARAUDA
Chiusura del Centenario
LE CELEBi^lONI del Centfenarlo lasciaik) un .lumitioso ricordo. IRiconoscenti a Dio dii averci dato questo giuibi leo vilbrante 'dii entusiasmo, noi dobbiamo
anche esser igràtii al Comitato che ha
organizzato 'le varie manilfestaziom, senza risparmiaTe tempo e fatica, un modo
veramente 'ammirevole. Aibbicim veduto il nostro pi'ocolo popolo valdese esulta'nle. Varie autorità ci hanno espresso
la l'oro ■considerazione in più modi- E
q'uanto ci sono state care ile numerose
espressioni di solidarietà e di fraterno
affetto da parte di correligionari vicini e
lontani che di cuore si sono uniti alla
nostra gioia !
t“' I
'Ed ora ?
'Ed ora, noi di'ciamo : Il Signore benedica 'Godesti luminosi ricordi, onde
'ne scaturisca un gran 'beneficio spirituale per la nostra Chiiesa, per il nostro
popolo.
Ma raUgurio non ci deve ibastare.
Anche se 'Fauigurio si' trasforma in
preghiera. All’avverarsi -dei’augurio ed
all’esaifdimeinto della preghiera noi dobbiaimo collaborare
Come tutt'C Ife cose dii questo povero
mondo - comprese le giom-ate di gi-uibilo - anche il Centenario ha qualche
ombra -che ci lascia perplessi. Il predi
L’ECG DELLE VALLI VALDESI
è il giornale che dovrebbe penetrare in orni
famiglia Valdese;
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
ha bisogno di essere sostenuto dagli abbonómenii e dai doni degli amici;
LETTORI DEL GIORNALE
amate,
diffondete,
leggete e pagate
^'L'Eco delle Valli Valdesi»
catore d’ufficio nel Culto d’apertura del
Sinodo ha avhtio ragiionie 'di 'dire 'che
nelle no-stre celebrazioni non s’è sentita sufficientemente la nota della umlliiazione- Ma eg'lii augurava che il Cenr
tenario si chiudesse nella gioia. Ora, è
l’uroiliazione, ed essa soltantò, che ci
può condàrre alla gioia. A patto pero
che l’umiliazione sia vera, profonda, e
produca il proposito di migliorare la
nostra vita
Mettiamoci isu un terreno praticoNoi temiamo che molti in mezzo alle
folle -che si sono ripetutamente riunite
abbiano 'vi'brato, sì, 'd’e'nltusia'smo vaidtese, l’entusiasmo di un popolo rievocainte un passato di eroismo, dj gloria,
di lotte e -di libertà conquistiate col sa
cnifizio.... mamulla più! Temiamo che
molti non abbiano sentito iil sigraficato
feligioso dal Centenario nè si sian reso
conto della missione che Dio ha affidato al nostro popolo.
Non vogliamo essere pessimisti. Ma
ritengo che tuttii siamo d’accordb nel riconoscere la inecessi'tà di un risveglino religioso. Riisv^llio dii'^tutte le nostre comunità, ^icialmente -nelle Valli. Necessità assoluta, urgente
------:.................. i
E’ tempo di svegliarsi
L’anno del Centenario non è ancora
chiuso- Sii'OTo ancora nel 1948- E sia
mo entrati in un periodo favorevole per
una campagna di risveglio. Stiamo ri
prendendo le nostre attività inverrwli.
Possano esse ásentire i 'benefici effetti del Centenario ! Tiriamo le somme,
raccogliamo i frutti, e terminiiamo le nostre oelebrazioni nel modo migliore.
Una campagna di risvegilio.-. Abbiamo avuto ima campagna evangeli stica.
'Ma è mantcata la campagna di risveglio- Ora, ricordiamoib, il risveglio è
Talbero; lo spirito evangelistico è il
fnitto
Campagna di risveglio-.. Si dirà
che se ne sono fatte in altri tempi. Appunto — rispondiamo — ed' hanno avuto,
effetto. Ad ogni epoca la sua necessita- Ora, pripmo ora, ne abbiamo bisogno.
Si dirà inoltre iche avr«wno bisogno
di un Neff, di un Moòdy, di un Sail
lens.-. 'Ma -che cos’è che diede a questi uomi-ni tanta potenza, tanta efificaciia ? 'Essi , non furono dei grandi « conferenzieri )), dialla parola-limbeimta di
sapere umano. iNo,- la loro arma era
quella ch'e Dio ha mésso nelle nostre
mani: lìEwangelo,’ nella sua purezza’e
semplicità. Senoncbè l’Evanigelb era ’
fiamma -ardenlte nel loro cuore, e li faceva esclamare con -S- Pàolo : » Ne
cessità me n’è imposta, E ,,guai a me se
non eoongeUzzot » o col Savonarola ; ;
(( Vorreii tacere, ma non poèsol » Fiamma ardente d’amore per Dio e per le
anime. Ed essi conquistavano 'le follieMigliaia di conversioni non solo di increduli ma sopratutto di membri di Chiese ufficiali e... dormienti. Lo Spirito
era in loro e dava loro di risvegliare le
anime.
Il mio augurio
Auguro con tutto il cuore che per
questa fi-ne d’an-no si ipr^ari con 'Our.ai e
si organizzi uno sforzo potente che sia
come uno squillo di tromba si dà ridestare le nostre comunità. Ricordando
sempre die le comunità si ridesteranno se il nostro appello sarà dir-ellto ad ogni individuo in modo personale- Appello alla iconiversiione, alla fede personale, alla salvezza individuale.
Se SI farà cotesta icampagna, tutti i
'Veri credenti sorgano in pi-edi e Faiutino- Tutti insieme, -oi umilieremo per
le nostre infedeltà, sopratutto per la nostra tiepidezza. E tutti insieme invocheremo il dono dello Spirito Santo rinnovatiore di vita, avendo ben compreso
che il Centenario, più che un puinllb di
arrivo, dev’essere un punto di partenza.
Allora, Dio d benedirà, e concludéTemo il 'Centenario nella gioia
G. BERTINATTI
A b b
n « I
nto mi iiiLi nuEsu
Italia .
Estero .
Annuale Stmtst.
L. 500 880
L 900 500
Ogni cambiamento cTindirizzo costa
lire DIECI
-II
Dans sdn ’ ioiaorage sur le Géniè éu
Pi^eskmtí»ne, pltìs coñm sOm U‘ titre Le Vioi'le dédi'iré.ié pnoleur A. Q>
Duìmis a fori bien réàimé tout ce que
l’Art doit à la Réforme.
”La seule Frcmçe aàoimste, rédjgite par tant de pérsécpitions, a dorme
ou mqnâe des artistes: tfiM s’appeMaierd
Clande iGouuiwniel/, le musicien; 'A'
grip]3a d’Aubtgné, le poète; les setâpteurs Jean Cou}oñ ibi U-gier Richer;
Androuet du Cerceau, 1’m^iÍecte de
la galerie du Ltouore; Salonton de
Brosses, aube architecte qtâ constrmsét le pidáis du Lttxemboug; Jeo\n Cousin, le plus grand peititre de la RiCnaissance française; et Bernard Pakssy, le génial cèrmrüsie
’ Ces quelques noms disent assez non
seulement que la pim austère des Réformes, la. calvimsie, ne fol point stérilisaMce des arts, mais encore qu’il
n’y eut pais un domaine où elle n'ait
fourni non des ouvriers, rrmis des maîtres
”La Réforme - mq^affûfner Chéteaubriand - se ¿écliáá éTmérrtíe des
arts; eBe coupa les ailes au génie.-.
’’Elle coupa, les ailés au génie.-. et
donna à r-Angietérre, Shakespeare ét
Milton, R.eyrmldè et Borne Jones; à
l’Allemagne ôdaUer et Goethe, &l
Holbein et Durer et Cranach...
’’Elle coupa lés idles au génie....et
créa la peinture fîcmmande apee Jacob
Joardaens ef la-»pittore hollandaise
avec Rembrandt””Elle coupa les ailes au génie ,,,.et
pour(o|nif Hdgindel était protestimi, comme J. S- Bach, quoiqu’on-en dise;x é;
tait protestant”.
Arrêtons-iwus un instant a Albrecht:
Durer qui fut un chrétien véritable,, un..
enÛ^siaste de la Réforme. Jjorsqit'eE
le se répandit dans le cercle des humaniste de Nurembèrg,'^ il s’étt' ‘âéclrda
paftism, il en suiiM passiorinérrfént‘‘lés‘''
progrès et les ' bittes, il en adopta les '
principes qa’É ' introduisit dans sa‘vie
et dans son art í faire du 'christianisme
une affaire de conscience persomitÿle.'
Et Luther ne vit cerlés pas ttn blasphème dans les gravures de Dorer qu’il
contemplait avec une -profonde énwtion.
A côté de Holbein, Albrecht Durer
dorme l'impression d’un iconographe
pim complet, plus consciendeux et
plus toudhant de la Passion de JésusC’est grâce à lui que la Renaissance
allemande, dégagée du noble intellectualisme qui fut l’apanage de l’Italie,
apporte sa pierre à l’édifice que l’Art
consacre au Fils de DieuII semble que rien n’éguisera comme
le drame du Calvaire la volonté du
maître de Nuremberg rja rendre sensible à ses contemporains la grandeur des
sentiments, la beauté des expressions,
le¿nystére de la vie.
C’est avec une patience scrupuleuse
que Durer cherchait la vérité. Il a gravé les étapes de la Passnen en pbis de
soixante cinq planches où lé rtiême sujet
se trouve jusqu’à cinq fois différemment
interprété, tatiHôt sm le cuivre, tantôt sur le bois. La iDescenÎe deCroix
est une scène fout intime empreinte
d’une miséricorde infinie. U fcMait que
l’artiste éprouva pour le Clvrisl un arrtour sans bornes pour composer cette
image. La célèbre apothéose Le 'trône
de Grâce dans les nuées - où l’on voit
le Christ meurtri reposuni enfin dans
les bras du Père - eist une page d’un pathétique et d’une grandeur sublime.
Et que dire de la Tête couronnée
d’épines que Durer dessina tout <m moins, s’il ne grava pas.
’’Ce visage ' trahit la plus profonde
émotion intérieure tout en retikmt cabne
extérieurement; il exprime à 1a fois la
souffrance et la majesté; ses yeux grands
et limpides ne reflètotit pas mains
les angoisses de la Victime que les certitudes du vmmjueur”. (M- T. H'ausing)
CorrmiB le dit fort bien P. Boarguet,
Durer, en gravant La Mélaiçcolie, nous
présente, sous les traits d’une femme
qui médite, la pensée moderne, la pensée encore obscuré qui ' s’attriste de ne
pas connaître eli savoir davantage.
Pourtanl, dans cette page sombre, l’aréen-ciel brille à l'orizon- Et si la Réforme ne fut pas l’unique cause, elle fat *
sans doute l’une des causes qui poussèrent l’artiste à introduirè dans sa gravure inquiète ce paisible rayon d’espoir.
J. Henry Melile
4
*íiSt.=
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. L^ECO DELLE VALLI
- ^
éÉii
ciò desideriamo ri«)xdarli sulle pa^ine^’"^-:
deirEco delle Valli con un pensieio^^
■s fraterno
i '■< Alle iniove e vcocliie
ANGROGNA'
, Saibato 16 oorf. nel Tempio del Oa/poluogo é atiftto benedetto il matrimonio
di Arnoui Amedgo (Buonanotte) e O.
din Nadwia (Pranà).
' Il iSignote acoompagni con la Bua
grazia questo nuovo focolare.
Domenica 17 corr. nel poorao del Oulto
nel Tempio del ifiterre é stato presen- '
tato al Batteediuo il bambino Arnoui
Luoiano dii Benato'e Amoul Lea. Benedica Iddio il 'bambino ed i suoi gènitori dando, loro di essere fedeli aJle
promesse fatte.
ta il nostro fratello Alessio Long del
quartiere dei Tournim. Ai funerali
svoltisi con largo oonoonso di parenti
ed amici i Pastori sigg. Beiivin e Marauda hanno recato il messaggio di
oonsolaizióne e di ^eranza d^l’Evangelo, ed hanno rioondato Ja 'figura deL
oaro iSoomparso ohe sempre aveva amato la sua Ottiiesa e l’aveva servita per
lunghi anni in qualità di anziano. Ripetiamo ai famigliari afflitti la nostra
viva simpatia cristiana. ~
Le dhie Oomunità di Angrogna desiderano espriafiere Ja loro riconoso^za alla Insegnante sig.naDina Lageard
la quale dopo 14 anni di fedele insegnamento impartito neMe scuole di Oaoet
e del C^poluogo é stata trasferita in
altra sede; Il Signore le conceda la Sua
benedizione nel suo nuovo campo di at
E’ con grande rinoreecimento che la
Comunità vede aillontanarsi il Pastore
ohe vi ha lavorato per più di nove anni e oh© ai stabilisoe ora in un’altra
Parrocchia; ma asipetta con gioia il
nuovo conduttore che le sarà ni'andato
dalla Yen. Tavola.
tività. .
e. a.
PRAMOLLÖ
Durante l’estate alcuni prcíücatori ci
hanno recato il messuiggio cristiano ; i
Pastori: Paolo Bosio, Ermanno Rostan e Giovanni iPeyrot, i Prof. : Davi,
de Bosio e Silvio Pons, ed il doti. Dgo
Zeni di Genova. La Oomunità esprime
loro la sua profonda riioonoeoeniza.
'Sono stati presentati al S. Battesimo: Long Alberto Enrico 'di Edvioo o
di Beux Elena (Buata); Beu-x E ranco
di Bartolomeo e di Jahier iSilyià (Bo■i)f; Bibet Renato idi Ernesto e di Travers (Silvia (Boochiaffidi). Il Signore
spanda le Sue benedizioni mii bambini
che sono entrati a far parte della
greggia di iOristo..
(ài sono uniti in matrimonio ; lOostabel Enrico (Micialetti) e Long Elvira
(d'otti); Trsivers Attilio ('daurendhp
e Long Ida (Ribet) ; Coetabel E'ii (iMicialetti). e;Iiong Inma (Ribet); Long
Eli (S. Germano) e 'Iclng Luigia (Ribet) ; Ribet •Rino (Pomeano) e Oomba
Giara (B. Germano). Pace e vera feficitò dimorino sempre in questi nuovi focolari domestici !
Dio ha chiamato ad una vita più al
CHIESA VALDESE
PRAROSTINO
Domenica 31.ottobre avrà
luogo, D. V., ¡'inaugurazione dei
restauri faiii ai nostri immobili a
ricordo del Centenario deU'Emancipezione, con il seguente
programma :
Ore 8,15 — Riunione nell(a
cappella del Roc.
Ore 10,30 — Crrlto solenne
nel Tempio rimesso a nuovo
con la partecipazione della
corale;
Ore 12 — Pranzo in comu
ne. Prenotarsi presso il Pastore.
Ore 15 — Inaugurazione
della Scuola-Cappella di Pralarossa,
Prcsiede.faiino le funzioni di
inaugurazione il Pastore A. Ricca, Capodistretto - ed il Prof.
G. Costabel, Membro della
Tavola.
P I N E R O L O
Una buona Anarnblea di (Jhiesa, caratterizzata da uno «^irito sereno e fraterno, ha avuto luogo domenica, 10
corrente, nel pomeriggio.
IlPosiore ha brevemente.esposto alcuni pensieri sui vari tipi di governo
ecclesiastico e sull'attuale ordinamento della Chiesa Valdese. Quinidì l’anziano dott. Italo Mathieu, prendendo
lo spunto dalla relazione annua del
Concistoro, ha fatto un accurato ed edificante esame della vita della Oomunità nei suoi diversi aspetti; la
sua «parola, vibrante di affetto e di)
consapevole, responsabilità verso la
Chiesa, stata ascoltata con molta attenzione ©d ha dato luogo ad un efficace scambio di idee.
La mancanza «di tempo ha purtroppo impedito alTAssemblea di ascoltare
la parola dell’anziano Enrico BaZma,
lelatO're sul ISIinodo Valdese e gli esprimìamo il nostro rinorescilmento.
Dopo varie oomuniioazioni dei Pastore, TAssemblea ha proceduto alla
n<Mnina di du« revisori dei conti nella
persona 'dei sigg- Griglio Giacomo e
Vola Adolfo a due delegati alla conferenza Distrettuale di Pomaretto neL
la persona dei sigg. Gardiol Alessandro e Bcdmm Giulio.
Il giorno in cui un maggior numero
di membri di Chiesa comprenderanno
il valore e la necessità «di'queste Assemblee eoclesiastidie, la collaborazione e la solidarietà nell’opera della
Chiesa sarà una realtà ancor «più visi,
bile e benedetta.
Il giorno 9 corrente, circondati da
un numerosissimo stuolo di parenti
ed amici, 'due giovani della nostra Comunità, Dante Gnrdiol a Iva God/ino,^
fedele monitrioo della Scuola Dome,
nicale, si sono uniti in matrimonio.
Come già in, occasione di altri matrimoni, la bella cerimonia è stata seguita da un ricevimento nelld attigua sa
la 'del (tempdo, dove gli sposi sono stati
festeggiati in un’atmosfera di serena
allegrezza e di fraterno augurio.
La Ohiesa 'partecipa alla loro gioia
e chiede a Dio di benedir© la loro nuova vita di famiglia.
E’ stato benedetto anche il matri«monio di Bounous Alberto e di Bey.
mondo (JaroUna, da S. Germano Qhisone.
La paro© di 'Cristo abiti in questa casa.
U 26 settembre sono stati presentati
al battesimo i seguenti bambini : Tal.
moTt Vanda di Marcello e dii Genre
Elvira, £ant'Agostino Rma di Luigi
e di Subilia Eralda, Pons Mauro di
Enrico e di David iMaddalena; il 17
ottobre Audisio Amos di Enrico e di
Baridion Berta,
L’annunciato Cbnóerto Vooale-strumentale si è svolto ¿<n un’atmoafera di
fraternità cristiana od ò stato coronato da un buon successo. Il pubblico é
intervenuto numeroso ©d ha sinoeramente a^pprezzato il prograanma vario,
eseguito con distinzione da tutti i partecipanti.
Musiche di Bach, di Haend«!, di Ariosti, di Tenaglii.a, e di 'Gluok e poi i
canti ed i cori delle 'Corali di Lusema
S. Giovanni e di Pinerolo hanno costituito la sostanza del oonoerto; il M.o
Ferruccio Rivoir ha dato una nuoya
prova delle su© elevate capacità artistiche nell’esecuzione del Concerto in
re maggiore per Organo di Haendel,
mentre il sig Adolf o Prochet e la'sig.na
Ada Bessone hanno arricchito il
programma con la >11110, dolce esiécuzio
ne di alcuni peàzà per violonoelio ed
organo. .
La parte vocale, aflSdata all© due Gorali già nominate,'"dirette dal sig. Gii.
stavo Albarin e didi Bastore Rostan,
©d al sig,. Enrico Aitémo (a solo), ha
conferito al programma Un particolare interesse ed é stat^ ida tùtti vivament© apprezzata.
NelRinteirvallo fr|i una parte © Taltra, il Pastore di Pinerolo ha rivolto
un breve mesaiag^<>'‘ai convenuti ©d il
Pastore d. Beodato ha recato il saluto
■della Oomunità «Ìi 'Luserna '13. Giovan
m.
La nostra Oomunità ha appreso con
vivo dolore la morte di Sappè Delila
nata Bouehwrd, {Muata) di anni 35,
avvenuta alcuni giorni or sono in Torino. Desideriamo porgere alle famiglie Sappè e Bouchard la nostra viva
simpatia nell’ora dici lutto.
L'iinno del Centenario ed id cantico 261
dell’Innario cristiano eseguiti dalle
drue Corali riumit© hanno iniziato e conelusa' il Concerto pro-riparazioni orga,no di Pinerolo.
Nella iSala attigua al tempio i cantori ed altri amici hanno 'poi trascorso
un’ora 'di vero afErateliamento © 'di serena alìegreaza. \
Altri canti hanno risuonato nella Sala e .poi giù verso la stazione ferroviaria 'dove tutti si sooQo detti cordialmente : arrivederci ! '
A quanti hanno dato il loro valido
contributo per la buona riuscita del
Concerto, in modo speciale alla Ctoale
di Luserna 181. Giovaami, igi'unga un sincero ringrasdamento dalle 'oolonn© del
giornale. r
POMARETTO
Domenica 3 ottobre il nostro Güito
'ha avuto un càrattere tutto particolare: la Chiesa sj è rienrpita silemdosa, la Corale ha preso posto come nelle gran'di oooasioni, il 'bianioo tavolo
d&Ba iSianta Gena apparecchiato ci
diceva che qualche, cosa di ecoezional©
®bava Per avere inmo, ed infatti, 'il
Pastora Sig. Guido Mathieu indirizzava il suo sermone di «ooniniiato alla
Comunità .di Po.m^etto dia Lui diretta per .14 anni commentando la parola
dd Atti 20-il7/38 èlpiù specialmente
, l’ultima parte ’ yerB€rt>to 35. •
La chiara e comniossa parola, trasportandoci 'nelle’cj’istiane sfere del servizio e dell’umiltà 'ha messo in più
chiara luce le parole uv’è più gioia nel
dare che nel ricéverbn © noi tutti in
quell’ora abbiamo veramente vissuto
in un’atmosfera ¿i reciproco 'dono, la
bellezza del loro fignificato cristiano.
La chiara e o^mossa parola, trasportandooi nelleliristiane sfere del ser.
terna col Cristo,'^ dato per le nostre
colpe e risuscitato per la nostra salvezza, rinsaldando sempre più (se ve
ne fosse stato bisogno) la stima e l’affetto verso il iSig'. Mathieu.
In un calore 'difcommozioine genera,
le, una bimba ed lina mamma a nome
della Unione dell© Madri di Pomaretto, hann,o offerto fiori © ricordi alla
Siig.ra MathififU, la quale nella sua
gaiezza spontanea lascia un ricordo
gentile ©d affettuoso fra noi tutti.
Un anziano con brevi parol^ porge
poi al ISlig. 'Mathieu, un salùto, un
augurio ed un ricordo a nome della
'Comunità, © non credo di esagerare se
affermo ohe difficilmenie potrenio dimenticarLo, poiché j© alterne vicende
■della vita insieme* vissuta, 1© ansie e
le preghiere del jwriodo dell'ostaggio
hanno «oemeutato e realizzato la vera
co(ttiunione fraterna in Gesù Cristo.
La Corale ha chiuso la mattinata
con un coro le cui parole di'oevano
«Arrivederci» ma Ja voce non 'ha pòtufo ooiiipiorie bene la sua parte.
La sera nel salone teatro del Convitto, un più intimo «aiuto veniva porto
ai'Sigg. Mathieu ed alle loro bam'hine,
dalla Gioventù della Ch ©sa (ohe con
vera gioia abbiamo constatato essere
numerosi« ima, m Pomaretto), dalla
dorale locale e dalla Banda ■Musi'Cale
di Pomaretto, oòi^ parole © ri'(x>rdi rivolti al loro indiriazo dal 'Presidente
deirUhione GioVaDil©, da un membro
'della Corale e da un membro' della
■Banda 'Musucal©^ intercalati con musiche, canti e rinfreschi.
Al Big. M'atbieu ed alla 'Sua .Sàgnora che si avviano con vero spirito
ndasionario in un Ciam'po dii liavorq
.^completamente nuovo, sia di auspicio la certezza che la 'Chiesa di Pomaretto sarà con loro nella preghiera
che niQin conosce ostacoli nè 'distanze.
Non posso chiudere queste mie note
di cronaca senza aggiungere una breve parola di benvenuto al .nostro-nuovo Pastore ed 'alla S'ua 'Signora . Siiigg.ri Maraud'a : Vi conosciamo e
conoscete poco, ma ci amiamo molto
in 'Cristo ©he ■è il nostro comune ed
rmico scopo, la nostra reciproca mèta, ed in quiesto amóre ohe non oono600 paure, Vt 'diciamo 'ben venuti fra
noi e ohe ‘l’aiuto di Dio oi dia di poter andho con Voi realii^sar© le parole di Gesù ; « Vpi siete miei amici se
fate le cose che Io vi comando.d e
questo vi comando che vi amiate gli
uni gli altri». ENZO PURPURA
. ------ ------------- ----.pile giiun-,
gano gli auguri del giomalè e dellav.
CTciesa.
A tutta la comunità di Valdese i]
nostro saluto riconoscenteM.ay '!ibe peace of God abide with ':
our brethren of the Waldenian Church
in Valdese! E.. ROlSTAN
PER ONO'RARE la miemoria dqt >ìfjì
compianto Big. Erico Rollier : la siig.a
Luisa Pastori ved. Galbiati e figlie,
Milano, L. .100.000
Dir. Resp. ERMANNO ROSTAN
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L. 4 2^ fvaine:«» «IS z»«»vÉ«»
Valdese (Stati Uniti)
Dal giornale ((The Valdese News)),
che ci reca la voce dei nostri fratelli
deilI’Aimenca Settentrionale, ricaviamo
alcune notizie per i lettori dell’Eco
d'elle Valli.
In .(juesti ultìimi mesi seme stati celebrata i nicitrimoni dldlla sk-na Cima Pons
figlia dell sig; Carlo Enrico Pons, di
Valídese, con il sig. James Harold
Hicks, di Morganton ; del.la sig-na
Mary Francés Garrpa, figlia del sig.
Alberto GarrOU', di Valdese, (jon il
sig- Gaim0wel PaAs ShemM, di Rutheford College; diedla sig.na Antoinetìe Calia, di Kansas City, col sigEmest Louis Pemm, 'figlio del fu A.
F. Penou, di VaWese- H giorno 15 agosto, il sig- Giotwini
Enrico PosedL e la suà signora hanno
eei^rato a Valídese il l'Oro 56° anniversario di matrim'onio. I signori Pascal si sono sposati alle Fontane di Rodoretto nói 1890 e sono partiti per l’Ammea nel 1905- 11 giornale di Valdese reca in (prima pagina una bella 'fotografia dei due coniugi ; la si^ora Pascal indossa un perféttó e semplice
costume valdese. '
Per ogni intervento ve/
terinario rivolgersi al
Dr. Bruno Pozzi
Medicoi-Veterinario
PEROS A ARGENTINA
Via P. Chiampo, é /' Telef. 8/29
m
■ss
N'cxn conosciamo tutte questfe persone i cui nomi stralciamo dal giornale ;
ma consideri almo che essi fanno parte
della nostra iaiuiglia Valdese e pei
Orticoltura,
menti, impianti,
piante da frut/
ta, viti innesta/
te e selvatiche
M
Bonebard Ulderico
PORTE (Prov. di Torino)
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