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/\ano LXXXIÍI — Num, 21 ( Eco; L. 600 per l’interno JSco e Luce; L. 1000 per Tinterno Spedis. abb. postale II Gruppo TORRE PELLICE, — 9 Ottobre 1953
Una copia L. 20 ABBONAMENTI \ ^ .«OO per l’«.ero L. 1600 per Testerò Cambio d'indiriaao Lire 30,— Ammin. Clañdiana Torre Felliee -C.C.P. 2-I7S37
Spstt.
BToliotsoa Valiese
(Torino)
TORnS ràLLICS
A'
DELLE VALLI VALDESI
Quindici nal e
ddlà Chiesa Valdese
” Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Sono entrato una volta in un tempio dalla antica architettura
semplice, severa, spoglia di fronzoli decorativi. In fondo, di fronte
alla navata centrale, quasi a dividere il luogo santo dal luogo santissimo, spiccava alta, maestosa, scheletrica nella sua nudità, una
grande croce di legno come miracolosamente sospesa nelVaria. Con
la sua figura dominava tutto il tempio.
Non si poteva ignorarla: istintivamente gli sguardi salivano a lei
ed i sentimenti, i pensieri erano attratti, soggiogati da quel simbolo
di morte e di vita. Le sue braccia aperte sembravano voler abbracciare e re.spingere, innalzare e annullare. Era l’impressione suggestivamente plastica delle parole di Gesù: « Venite a me, voi tutti che
siete travagliati ed aggravati ed io vi darò riposo » ed anche: a Quando sarò innalzato trarrò tutti a me », ma anche: « Chi vuole venire
dietro a me rinunzi a se stesso, prenda la sua croce e mi segua ».
Tutta la vita del Salvatore è stata dominata dalla croce. Bisogna
leggere il Vangelo da questa visuale, quella che ha ispirato gli Evangelisti, i Testimoni della vita, della passione, della morte e della risurrezione di Gesù, il Cristo. La loro vita stessa è stata dominata
dalla croce guardata senza paura con quella virile baldanza di discepoli che della vita hanno fatto olocausto per la gloria del loro Maestro e Signore e la predicazione del suo Vangelo.
Ma questi esempi sono troppo lontani da noi nel tempo e per
la forza e non ci rendiamo più conto del posto che la croce deve
occupare nella storia del mondo e nella nostra vita. Cerchiamo di
ignorarla, di toglierle valore, ma, come la grande croce nella chiesa
medioevale, essa domina, anche se ignorata, tutta la storia del mondo, e la nostra vita. In un dato momento della storia essa è .stata
rizzata ed in quel momento si è compiuto il destino del mondo: « Tutto è compiuto ». Non c’è più nulla da dire e da fare che abbia Valore
asli occhi di Dio. La croce annulla tutto: al di là della croce, nel
saniuario della Grazia, jvi è la vita nuova, quella che conta, quella
che ha valore agli occhi di Dio.
' ”Il mondo continua — ha scritto un teologo moderno — e la
sofferenza .si accumula in modo indescrivibile. Ma il Cristo ne è la
fine. Egli non è solamente, sulla croce, il centro, la sostanza di tutto
ciò che avviene, lo scopo di questa lunga, lacerante attesa. Il ravvedimento, in vista del quale Egli, paziente, sulla croce, è per ciascuno
di noi la possibilità di entrare nel regno della sua giustizia che viene^ è per ciascuno di noi la possibilità di nascere di nuovo e di amarlo. Per noi e per tutti coloro ai quali egli fa annunziare questa pazienza e questo giudizio, prima che li colpiscano la sentenza eterna
e che essi non siano respinti per sempre .
Ha scritto l’Ap. Pietro: ’’Noi attendiamo, secondo la sua promessa, nuovi cieli e nuova terra nei quali ahiti la giustizia . Ecco
ciò che remle grave, che rende decisiva la nostra esistenza presente.
Ciascuna delle ore della nostra vita è costata la vita del Figliuol di
Dio. ’’Egli è stato fatto maledizione per noi” e la croce è il segno di
questa maledizione. ”La faccia del Cristo ha scritto Calvino
insozzata e disonorata dagli sputi e dagli schiaffi, ha restaurato in
noi la immagine di Dio che era stata sfigurata, anzi (umullata dal
peccato”.
Domandiamoci quindi: è ancora la croce un segno che ha un
significato per la nostra vita? Ci remliamo conto che tutti i nostri
sforzi umani, i nostri ideali, le nostre capacità di conquista, di guadagno, la no.stra considerazione fra gli uomini, la nostra vanità di
creature di questo mondo, tutto è annullato da questo segno della
croce nel quale la nostra vita, come quella di tutte le creature di questo mondo ha il suo punto d’arresto? Essa è la pietra di^ mtoppo clm
schiaccerà ogni potestà, ogni principato, ogni vanità. Ora la lotta
si svolge attorno alla croce - ha scritto il Pastore Niemoeller -.
Bisogna decidersi: fede o incredulità, regalità del Crocifisso o dominazione del Principe delle tenebre!... La parola della Croce et salva
dalla potenza del mondo e del suo principe e et da la pace di Dw,
. 1 Al 1 ]j> tervtuzioni sono più che uma~
affinchè in quesUi lotta finale m cui te leumz t
ne, noi non dobbiamo perderci. Per mezzo della Croce di Cristo.
il giudizio di Dio sul mondo è cominciato; per mezzo del messaggio
di questa Croce, la fine della gloria umana si avvic'na .
T ■ 1 t • j- ancora trattenute alla Croce. Ma
Le mani del nostro giudice sono ancora
, . j. .- I di coloro che si prosternano
noi sentmmo nell Apocalisse, già la voce oi
ringraziando Dio per la sua azione efficace ( p ?
A. Bensì
Per una buona intesa
Alle parole di commiato {non Co
niunicato come erroneamente stampato) con cui il pastore E. Rostan
ha preso congedo dalla direzione
del nostro quindicinale, ci sia concesso di rispondere con una parola
di saluto riconoscente per il lavoro
che egli ha compiuto in circostanze
non sempre facili. Il consuntivo che
egli ha tracciato della ma settennale attività di direttore dell’Eco delle Valli Valdesi, non può che essere il preventivo di chi è stato chiamato a succedergli per un anno. Nessun programmai nuovo quindi, ma
solo un appelloì a quanti amano il
nostro giornale e credono che esso
ha una missione da compiere in seno alla Chiesa ed al popolo Valdese: collaborate. Ci.
Per la libertà di Culto
Il Sinodo Valdese non può nascondere la sua preoccupazione per le
ripetute manifestazioni di intolleranza di cui è fatto oggetto Tesercizio del
culto delle Confessioni Cristiane Evangeliche in Italia e specialmente nell’Italia centro-meridionale, malgrado Tesplicita garanzia costituzionale che
fa egualmente libere le varie confessioni religiose.
Tale preoccupazione è resa allarmante dalla recente comunicazione
della Direzione Generale dei Culti del Ministero degli Interni, che rivela
nel Governo il disegno di non considerare applicabile alle riunioni di culto
l’art. 17 della Costituzione e di non considerarne precettivo l’Art 19.
Il Sinodo Valdese, mentre eleva la più vibrata protesta per questa dichiarata tendenza a voler violare lo spirito e la lettera della Costituzione,
invita i rappresentanti della Chiesa Valdese ad insistere nella loro ferma azione presso il Governo della Repubblica, onde, anche in ossequio alla
sentenza della Magistratura dichiarante precettivo l’articolo della Costituzione che tutela la libertà di culto, tale articolo venga rispettato e fatto rispettare e siano aperte le trattative con le rappresentanze delle Chiese
Evangeliche che la Costituzione prescrive.
Il Sinodo Valdese auspica che il potere esecutivo cessi di stupire alla
sua precisa responsabilità nei confronti della libertà religiosa e si instauri
così nel nostro paese la pace confessionale che nessun Governo può non
considerare uno dei cardini fondamentali della convivenza democratica.
{O. d. g. votato dal Sinodo Valdese).
Pula - irninento: separazione
Ogni anno — quando arrivano le
vacanze e io ritornò ai miei monti
— provo una profonda, commozione. Non soltanto pòrche rivedo —
ormai da lontano — quei giganti sui
3.000 metri così spesso ascesi negli
anni giovanili: (irm^rq, Palavas,
Boucie, la Pernia^ FEiminal; o perchè ritorno in pellegrinaggio sui luoghi storici: Pra del Torno, la Tana,
il Ciabas, il Bars’d la Tàiòlà, Sibaud,
la Balzi glia; ma anche e sopratutto
perchè rtrovo a Bora i medesimi lavori campestri di cinquant’anni or
sono ai quali ho partecipato « nei
bei tempi » con tanto fervore e che
ancora oggi m’attirano « nella 'misura delle forze rimaste ».
Perchè in alta montagna — tra i
mille e i duemila metri — non si
coltiva la terra con le macchine cigolanti e rombanti, ma si continua
a lavorarla con le braccia robuste
abbronzate dal sole, asciugandosi la
fronte madida di sudore.
Non si falciano i prati col motore,
ma con la lunga e translucida falce.
Non si cavano le patate con l’aratro,
ma con la pesante e accuminata zappa. E non si munge il latte col sue
COMUNICATO C.I.O.V.
Il presidente degli Istituti Ospitalieri riceve il pubblico ogni venerdì dalle ore 9 alle 12 (Via Angregna 12, Torre Pellice).
Preghiamo tutti i corrispondenti
di inviare impersonalmente le loro
lettere all’indirizzo sopraindicato.
Le domande di ricovero presso i
nostri Istituti (corredate da tutti i
documenti di rito) devono sempre
pervenirci tramite i sigg.ri pastori e
non esserci presentate direttamente
dagli interessati.
Siamo particolarniente riconoscenti a tutti gli agricoltori delle nostre
Valli che, autunno dopo autunno,
fanno pervenire copiosi doni in natura in favore delle nostre Istituzioni.
Siamo certi che anche questo anno i Concistori organizzeranno, con
la consueta solerzia, la colletta in
natura. Li ringraziamo per la loro
preziosa collaborazione.
N. B. — A titolo di cronaca, segnaliamo che il nuovo presidente
della CIOV è il pastore U. Bert.
Red.
chiatore elettrico, ma — dopo essersi lavate per bene le mani — si munge stando seduti sopra un basso scagno e appoggiando la testa contro la
pancia della mucca. E non si batte
la segala con la trebbiatrice grande
azionata dal vapore, e nemmeno con
quella piccola azionata a mano ma
la si batte lietamente sull’aia piena
di sole. Due squadre di lavoratori
— ciascuna di quattro o cinque uomini e donne, a piedi nudi — avanzano e indietreggiano Erma di fronte all’altra. E mentre scherzano tra
di loro maneggiano destramente i
bene articolati cc flagelli », con ritmo
alternati e cadenzati, picchiando duramente sul suolo. Che se un «flagello » cascasse sulla testa del vicino
glie la spaccherebbe in quattro come una noce di cocco o come una
zucca vuota... Ma non ho mai visto
una testa fracassata.
Fra tutti i lavori agricoli compiuti con mezzi primitivi in montagna,
l’operazione che più m’interessa è la
vagliatura. Anche quella, ormai,
nelle grosse cascine del piano, si
compie a macchina, oppure si effettua in grande stile adoperando un
ampio vaglio e lanciando in aria il
frumento che ricade ai piedi del
contadino mentre la pula si disperde lontano. Quassù invece anche
quell’atto ha conservato tutta la stia
semplicità, tutta la sua freschezza,
tutta la sua agreste poesia. Anni or
sono — negli ultimi giorni della sua
vita terrena — ho visto come faceva
il vecchio Janavel: quello della gran
barba bianca. Abitava d’inverno al
Villar e occupava d’estate la sua
meira al Salci: la chibota appartiene oggi a Jean Fin di Piamprà. Dopo avere battuto la sua segale, Janavel s’inerpicava con una scala sino alla biforcazione di un grosso ciliegio, a cinque o sei metri dal suolo, tirandosi dietro mezzo sacco del
suo raccolto. Di lì lasciava cadere a
terra, a poco a poco, a piccole manciate, i preziosi granelli che si raccoglievano sopra un candido lino disteso ai piedi dell’albero, mentre la
brezza montanina disperdeva la puE appunto di lassù — cavandosi
cappello come faceva sempre
parlando di religione » — Janavel
mi disse in tono grave e solenne:
— Egli separerà la pula dal frumento.
Il mio amico Jacques invece, dopo la battitura, afferra il suo sacco
e sale, al momento buono, sull’angolo del tetto della sua casa. Cosi fa
la.
il
ceva, prima di lui. Barba Dulfe suo
padre. I figli di Jacques stendono in
terra il bianco lenzuolo, poi egli lascia andare a brevi manciate il suo
grano. Il lenzuolo lo accoglie mentre la pula se ne vola via. A Jacques
ho detto l’altro giorno;
— Egli separerà la pula dal frumento.
Mi ha risposto sorridendo, con la
sua calma abituale:
— Già, già, bisognerebbe sempre
ricordarsene !
★
Pula — Frumento: Separazione
Io rimango meravigliato constatan
do questa Legge dello Spirito. Quan
do si va col pensiero sino alle radi
ci dell’essere, quando si riesce a sba
razzarsi di tutte le superflue sopra
strutture dell’educazione, dell’istru
zione, della tradizione, è straordi
nario come i principi essenziali bai
zano fuori e si presentano al cuore e
alla mente con adamantina chiarezza e con semplicità lapidaria.
Tutta la nostra vita morale, tutto
il nostro tormento spirituale per superare la materialità delle circostanze e per salire lungo i sentieri ardui che portano alle vette: tutto il
nostro destino, cioè quello che possiamo fare da noi stessi, si può riassumere in queste tre parole: Pula
— Frumento: Separazione.
Bene e male — separazione...
Bellezza e laidezza — separazione..
Verità e menzogna — separazione..
Giustizia e ingiustizia — separazione..
Equità e iniquità — separazione...
Onestà e disonestà — separazione..
Fraternità e antifratemità — separazione...
Fedeltà e infedeltà — separazione..
Libertà e servaggio — separazione..
Umiltà e orgoglio — separazione...
Altruismo e egoismo — separazione..
Amore e odio — separazione..
Che cosa ho detto poco fa? —
« Tutto il nostro destino », cioè
quello che possiamo fare « da noi
stessi »?
No! No! Niente possiamo fare
« da noi stessi »!
Noi, i separatori?!
Ignari, incapaci, impotenti!...
— Egli separerà la pula dal frumento.
Chi ci provvederà la pace, chi ci
darà veramente il pane della vita è
soltanto LUI.
G, E. Meilue.
2
2 —
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
CENTO TITOLI E NESSUNO
.Questo modesto articolo potrebbe
aver vari titoli. Per esempio; Quel
che si fa nelle Valli Valdesi; oppure: quel che non si fa nelle suddette Valli; oppure ancora: /orzo e debolezza di una tradizione; oppure
ancora: necessità di un rinnovamento; oppure ancora; problemi spiritiudi, morali e materiali delle Valli Valdesi.
Potrebbe anche non averne nessuno del genere e considerarsi semplicemente come : documentazione
per lo studio dell’inserimento della
’’petite patrie” nella ’’grande pa^
tria”. Il solito pignolo potrebbe an
che giustamente osservare: tutti
questi titoli sono fuori posto; il so
lo adatto è: Dall’Alsazia alle Valli
Valdesi.
Perciò lascieremo da parte il titolo e verremo ai fatti.
^ 4
E vogliamo proprio cominciare
con l’Alsazia,
Nel seno della grande patria francese, l’Alsazia ha molto vivo il senso della cc petite patrie », precisamente come, anche se « comparaison n’est pas raison », le Valli Vaidesi hanno vivo il senso della « petite patrie » in seno alla grande patria italiana.
Ci tiene molto l’Al sazia alle sue
tradizioni, ai suoi costumi; ci tiene tanto che parla volentieri di una
sua autonomia; di una sua cultura,
di una sua industria, dei suoi problemi; e se ha dato alla grande patria ed in modo specifico al mondo
protestante francese alcuni dei no
mi più illustri del pensiero e del
l’azione -evangelica dei nostri tem
pi (Albert Schweitzer, Oscar Cui
mana e Pierre Fresnay per esem
pio) essa ne rivendica con energia
l’origine a’saziana.
Così come ci tengono molto le
Valli Valdesi a rivendicare le loro
tradizioni, la loro cultura; e si parla anche volentieri (forse sarebbe
più esatto dire: si sogna) di una loro autonomia. Le Valli Valdesi hanno i loro problemi, nel campo spirituale e nel campo sociale. E se
non hanno da rivendicare molti nomi di risonanza nazionale o ecumenica, tengono a sottolineare con tenacità l’origine Valdese di un Davide Giordano o di un Piero Jahier.
Hi * Hi
Recentemente Stefano Juillard,
professore di geografia all’università di Strasburgo ha consacrato un
dotto studio alla ricerca ed all’analisi delle cause della debolezza e
della decadenza delle attuali condizioni economiche alsaziane. Contemporaneamente il professore Roger
Mehl, della Facoltà di Teologia protestante di Strasburgo, tracciava i
lineamenti del protestante alsaziano.
Contemporaneamente Reforme consacrava al problema un <c numero »
speciale. Le conclusioni di questi
studi hanno provocato un’insurrezione generale. Gli studi, a giudìzio
dei competenti, sono buoni ma........
« non bisogna stupirsi, osserva un
giornalista alsaziano; i nostri compaesani sono individualisti e ben conosciuti per il loro acuto (scharf) spirito di osservazione. Questa loro caratteristica si è naturalmente manifestata anche oggi, come già altre
volte... ».
Sono insorti perchè si toccava la
« petite patrie »! La si toccava, notate, a fin di bene; ma « i nostri
compaesani » non riconoscono ad altri il diritto di dire quello che essi
pensano; i nostri compaesani Valdesi, beninteso ammettono che le cose
non vanno comé dovrebbero andare,
che c’è un disinteresse generale, che
siamo in piena decadenza, sul piano
spirituale e morale e sociale. Lo pensano e lo dicono; fanno paragoni con
lo spirito d’iniziativa che vide Giuseppe Malan, banchiere e deputato;
che promosse il primo tentativo di
una fabbrica a Pralafera; che ci diede il tronco ferroviario prolungato
fino a Torre Pellice; che permise
una sistemazione stradale che sembrava feconda di molte promesse;
che diede il Liceo Ginnasio; le scuole di quartiere, gli Ospedali, il Rifugio Carlo Alberto, gli Asili per
i Vecchi, la spinta al Tempio Valdese di Torino, i pionieri dell’Evangelizzazione e della Cultura evangelica.
Ed ora?
« Si vive! »
Cioè si consuma, e non in senso
metaforico soltanto, il patrimonio
ereditato. Si ha l’impressione perfino, talvolta, in certi campi, di vivere in clima di rinuncia e di liquidazione.
Che progressi si compiono oggi
in uno qualsiasi dei campi dell’attività spirituale e sociale, nelle Valli
Valdesi?
« Si vive ».
Cioè si cerca di mantenere le posizioni acquisite.
* Hi #
In Alsazia, nota bene, in Alsazia
si è assistito ad un’offensiva cattolica. Roger Mehl osserva a questo proposito: « E’ perfettamente possibile
che l’offensiva cattolica contro l’insieme delle salde posizioni del protestantesimo alsaziano possa essere
l’incentivo ad un salutare esame Interiore. Purtroppo esiste anche un
pericolo; che ci si limiti, puramente e semplicemente, a fare dell’anticattolicesimo, per salvare appunto
l’apparenza sociale, cioè, con altre
parole, l’imponenza della facciata
del protestantesimo. Che valore può
ancora avere, tutto sommato, il fatto che a questa o quella carica sia
chiamato un protestante, se questi
si dimostra consapevole della sua fede protestante, solo quando si tratta
di occuparsi dei preparativi della
sua tomba di famiglia? »
Sono parole forti, che non oseremmo- riferire alle Valli Valdesi, per
queUo che esse possono sembrare
contenere di riferimento personale.
Però qualcosa di «: nostro » c’è anche in questa denunzia: il pericolo
di confondere l’anticlericalismo con
una manifestazione di fede evangelica. Siamo consapevoli della necessità della polemica; di una polemica
sanamente intesa, in cui si discuta
con un avversario sul piano onesto
dì una serena, anche se appassionata, valutazione ed interpretazione
dei fatti. Purtroppo abbiamo Firn
pressione che in troppi buoni Val
desi si stia consolidando una posizio
ne grettamente anticlericale. Dicia
mo grettamente, perchè non più vi
vificata da ima consapevole, perso
naie esperienza dei valori dell’Evan
gelo. Un anticattolicesimo di manie
ra, per cui si protesta contro l’inva
denza « dei preti » o ci si agita per
la difesa della piccola proprietà Val.
dese, ma soltanto per salvare la fac
data! Che dietro- questa facciata ci
sia ancora qualcosa, che non sia un
puro interesse economico sociale nel
quadro di una gloriosa tradizione
storica, potrebbe, anche nelle Valli
Valdesi, esser oggetto di interessante
indagine.
¡t¡ *
Il professore Juillard fa poi oggetto di una approfondita indagine
la situazione economica dell’Alsazia,
in riferimento allo sviluppo dell’agricoltura e delPindustria in Alsazia. Anche se qui la situazione è radicalmente diversa, alcune osservazioni sono interessanti e ci sia concesso di riferirle a puro scopo di
documentazione : « I contadini alsaziani si tormentane, lavorando quattordici ore al giorno di duro lavoro
e pure non riesctmo che ad ottenere
risultati che appéna escano da una
certa mediocrità... ».
« Nel campo demografico, non si
può registrare un vero e proprio aumento della popolazione protestante ».
« Eppure, osserva il geografo alsaziano, le premesse per un rinnovamento ci sono e molto si potrebbe
fare... ma sarebbe necessario un rinnovamento radicale (dell’Alsazia) ».
Ed il professor Juillard indica cosa
si dovrebbe fare, nel campo agricolo
e nel campo industriale: un rinnovamento della tecnica nel campo a
gricolo; un ridimensionamento delle
fabbriche nel campo industriale;
rinnovamento e ridimensionamento
non a fini egoistici, di sfruttamento
o di maggior possibilità di capitalizzazione, ma al fine di una migliore distribuzione di beni fra tutti.
Problemi che, in parte, trascendono anche i limiti della nostra documentazione; ma che pongono alcuni interrogativi di validità universale.
E’ possibile tutto ciò?
Lo studioso alsaziano ritiene di si,
sul piano tecnico. Ma « preliminarmente bisognerebbe cambiare la
mentalità degli uomini responsabili... Non è più possibile, oggi, volersi rinchiudere in se stessi o fare di
se stessi oggetto di ammirazione e
voler mantenere in piedi « le sane
tradizioni »..;
E questo MA è serio!
Ecco, per esempio, in qualche
parte d’Europa, lontano dall’Alsazia, sorge, per esempio, una Scuoia
di Agricoltura; una modesta scuola
che vuole portare il suo modesto
contributo a questo rinnovamento
di metodi e di tecnica agricola nelle Valli Valdesi.
MA: cc I nostri padri hanno sempre fatto il loro lavoro così ! » Pare
che questo significhi, per molti, rispetto delle sane tradizioni. Naturalmente poi ci si lamenta amaramente quando altri viene dal piano a
portarci via qualche posizione. Si
pensa a macchinazioni tenebrose,
quando è sola colpevole la nostra incapacità di marciare coi tempi.
# * *
Queste considerazioni potranno
sembrare troppo amare o addirittura ingiuste ed ingiustificate. Le lasci
da parte il lettore amareggiato e si
contenti della conclusione che traduciamo letteralmente: cc Tuttavia,
ciò nonostante, (nonostante l’ingiustizia eventuale dei rilievi) nulla sarebbe più pernicioso, da parte delVAlsazia e dei suoi abitanti, che vo
(segue in IV<> pagina).
Jan Wit, pastore della Chiesa Vallone a Nimega (Olanda), ha venduto
il suo cane.
La cosa non avrebbe grande importanza, se il cane di Jan Wit non
fosse un cane addestrato a far da
guida ai ciechi — e se il pastore Jan
Wit non fosse cieco dalla nascita.
Ecco perchè la vendita del fedele
quadrupede — ormai inutile, perchè
il cieco cammina con uno speciale
bastone americano che lo sostituisce
vantaggiosamente — ha acquistato
il valore di un simbolo: il simbolo
di una liberazione.
Il pastore Wit non ha mai conosciuto la luce. Nato 39 anni or sono,
egli ha sperimentato ben presto la
tragedia, non, tanto di non aver mai
conosciuto la luce, quanto di dover
dipendere, per ogni suo movimento,
dagli altri. Ciò premesso, un incon
tro con il pastore nato cieco è tut
t’altro che banale. Il suo senso filo
sofico, non privo di umorismo, di
fronte agli avvenimenti ed alle emo
zioni di una vita come la sua, mo
stra come egli abbia saputo trionfa
re, sullo sfondo di una invisibile
presenza eterna, sulla concreta sofferenza della sua condizione. Non
occorre quindi sottolineare che Jan
Wit possiede una forza d’animo eccezionale, mai smentita, che lo ha
sostenuto fin nelle sue più difficili
conquiste.
Oltreché pastore in attività di servizio, egli è stenografo (centotrenta
sillabe al minuto) e massaggiatore
diplomato. Quest’ultimo diploma,
Jan se lo guadagnò per consiglio di
suo padre, il quale voleva che il figlio potesse darsi ad un lavoro in cui
non fosse richiesta l’opera degli occhi. Jan si diede alla professione del
massaggiatore.
Soddisfatto cosi il padre, provvide a contentare sè stesso. Buttò alle
ortiche il camice di massaggiatore
ed a 23 anni cominciò a prepararsi
per la carriera pastorale. Nel 1940
otteneva la licenza di maturità classica e si iscriveva, prima alla Facoltà teologica di Utrecht e quindi
(1947-1948) a quella di Parigi. Il
giorno di Natale del 1948 Jan predicò il suo primo sermone (in francese) nella Chiesa di Nimega.
Come si può facilmente comprendere, le difficoltà incontrate dal giovane cieco nei suoi studi furono semplicemente colossali. Non esisteva in
Olanda quasi nessun libro stampato
in caratteri Braille (la scrittura per
ciechi, fatta di puntini in rilievo,
che vengono letti con i polpastrelli
delle dita). Quei libri furono comperati ail’estero. Ma — ancora —
poche opere di teologia si sono pubblicate in Braille! E Jan Wit trovò
l’aiuto di alcune signore che per lui
trascrissero, con tutta cura, in quei
caratteri, i libri òhe egli doveva conoscere. Anche la, sua compagna laureanda in lettere, e madre dei suoi
figli, gli fu, come gli è tuttora, di
validissimo aiuto.
Altre difficoltà, tipiche del suo
caso, dovette incontrare Jan Wit
nel ministerio della predicazione e
della catechesi (Scuola Domenicale
e corsi di istruzione relgiosa) in modo minore però davanti agli studenti delle scuole pubbliche, dove egli
è l’insegnante di religione. La cura
d’anime e le visite del pastore cieco
sono ovviamente alquanto diverse
dal comune: è più difficile giungere
ad un vero contatto spirituale con
le anime, su un piano in cui egli
non ha sempre successo. « La mia
specialità è il teatro », Jan Wit suole esclamare: e non è a dire quanto
possa stupire questa dicharazione in
bocca ad un uomo che non ha mai
visto nè un proscenio nè degli attori. Parecchie volte, invece, la televisione olandese ha già trasmesso
suoi lavori, ispirati alcuni al mondo
degli animali, ed altri ad alcune vicende dell’Antico Testamento. Anche nel mondo letterario Jan Wit è
discretamente noto, come poeta delicato e spirituale. Nè si dimentichi
che egli è anche un buon organista.
Nell’Istituto per ciechi di Bussum,
egli era contrabbassista e chitarrista, e faceva spesso da direttore di
orchestra. Oggi, nella sua chiesa
suona volentieri l’organo, con mae
GRANDI ESEMPI DI P E R S E V E R A N Z A
Jan Wit ha venduto il suo cane
stria non comune. ,
L’ideale del pastore Wit è di svolgere la propria attività nel campo
sociale e culturale, particolarmente
al servizio degli ambienti meno privilegiati e meno colti, delle zone
« depresse », in patria ed anche fuori. Queste idealità hanno in lui un
avvocato particolarmente appassionato, quando egli parla del problema della rieducazione dei ciechi, ai
quali vorrebbe offrire, come già si
fa in U.S.A., dei mezzi moderni e
sperimentali per far quei minorati
partecipi di tutti i progressi della
civiltà e per sviluppare in loro una
umanità più consapevole e più fortunata. r. b.
Da altra fonte rileviamo le seguenti notizie, concernenti il lavoro a favore dei ciechi:
La Società John Milton, fondata
nel 1928 in America, si occupa attualmente di 250.000 ciechi nordamericani e di più di 12.000.000 di
ciechi d’oltremare. Questa società
pubblica annualmente 4.000.000 di
pagine in caratteri Braille (periodici per bambini e per adulti, innarii,
racconti, romanzi religiosi, ecc.), in
9 lingue e distribuiti ai ciechi di
complessivamente 66 paesi del mondo. Sono stati recentemente pubblicati dei lavori per i bimbi ciechi della Corea e dell’India. L’ultima trovata della società John Milton è il
« Talking Book Magazine », ossia
una raccolta di poesie scelte nel patrimonio universale e riportate su
dischi o su magnetofono (nastro).
Poiché una gran parte dei piccoli
ciechi di cui si interessa la società
non è in grado di leggere la scrittura Braille, cosi verrà superato l’ostacolo della lettura, ed un numero
almeno doppio di ciechi sarà raggiunto dal poetico messaggio di consolazione e di fede.
Ultimamente, la società John Milton ha eletto a sua presidente Helen
Keller, la celebre personalità cristiana cieca, sorda e muta, conosciuta
in tutto il mondo per la sua opera a
favore dei minorati.
Scrivono airEco...
Un Ricoverato, che desidera conservare l’anonimato, per quanto firmi regolarmente la sua lettera, ci
scrive, fra l’altro « per collocare —
■come dice — la verità al posto su-o ».
Caro Eco:
Come lettore assiduo ti pregherei
di concedermi un piccolo spazio nel.
le tue grandi colonne e, come rico
verato in quest’Asilo pei Vecchi di
San Germano, di esporre in esse al
cune piccole personali impressioni
sopra quel che si è potuto leggere
sul conto suo nel n. 19.
In primo luogo è messo all’o. d.
g. la lamentevole scarsità di personale in tutte le nostre Case Ospitaliere, compresa questa. Perciò la
quistione, dirà sopratutto lo straniero, di sapere d’onde scaturisce
tale scarsità in un ambiente così religioso (^almeno che tale dovrebbe
essere). Pochi giorni fa, discorrendo
del vento e della pioggia e anche di
lavoro a cui ognuno di noi è sottoposto per provvedere al suo pane quotidiano, un tale mi disse: « Io ho
sempre lavorato tutta la mia vita,
eppure... » e con un gesto della mano lasciava intendere che era sempre allo stesso piano, cioè con nulla.
Un’altra mi disse: « In quanto a me,
sono tre anni che lavoro e proseguo
nel mio lavoro e anch’io rimango
con poco, perchè ho sempre lavorato per opere di beneficenza ». Se
questo nobile esempio di completa
abnegazione fosse imitato dalle nostre famiglie, la penuria cesserebbe
per far posto all’esuberanza.
Siamo giusti dunque; si metta pure in primo piano la collaborazione
delle nostre care sorelle svizzere, le
quali possono sempre esser quei modello, senza offesa; e non solo diamo loro una nota lieta, ma una gran
lode che in termine militare sarebbe un encomio solenne per il loro
spirito di Cristo, per il loro lavoro
adempiuto serenamente, con quello
zelo che non viene loro mai meno,
per quanto esso possa esser duro,
sempre sorridenti, adempiendo al
loro compito, preso volontariamente
non alla va-t-en vite nè con menefreghismo capace di manifestarsi in
altri elementi ».
— Se fino a questo punto il nostro
Ricoverato, in fondo, non fa che
convalidare le affermazioni dei resoconto dell’Eco, c’è un punto su cui
egli dissente: il contrasto tra meridionali e Valdesi (delle Valli); ed a
queste Valdesi (delle Valli) egli
vuol rendere omaggio: ...Ma ho visto delle Valdesi (delle Valli), non
dimentichiamolo, sacrificare la loro
più bella gioventù, volontariamente,
mentre avrebbero potuto godersela
altrove, in certi ambienti più o meno mondani, ove gode tanta parte
della nostra gioventù. Ho incontrato anche delle adulte che, pur avendo la possibilità di starsene a casa
colla famiglia, più tranquille, più
libere, con meno fatica, danno per
quest’opera tutto il loro tempo, tutta la loro attività, .cosicché non esiste nè silenzio completo nè assenteismo.
Non fa d’uopo poi di rilevare l’opera delle Direzioni, intensa a soddisfare tutto il numero rilevante dei
brontoloni, a cui sanno dare cibo
sano ed abbondante, trattamento cristiano.
Tanto per collocare la verità al
posto suo. Un ricoverato.
Nel num. 19 non si era inteso collocare la verità in un posto che non
fosse il suo, caro lettore; e sopratutto non si era voluto porre un antitesi tra nord e sud, fra Valdesi e...
meridionali, a tutto svantaggio del
nord e delle Valdesi. Probabilmente
la tircuinia dello spazio ha giocato
un brutto tiro al cronista: lo ha reso oscuro. Ad ogni modo siamo lieti di queste precisazioni che erano
opportune e doverose. E’ forse bene
di sottolineare anche che, tutto sommato, qualcosa di buono c’è ancora
in questo bistrattato primo distretto! Denunziare le deficienze, criticare le lacune; sta bene. Ma poi bisogna por mano all’aratro: correggere, rinnovare, costruire; altrimenti si finisce col fare dell’autolesionismo. Questo però è un discorso che
ci porterebbe lontano dalla lettera
del nostro corrispondente, cui diamo atto della sua rettifica, se così
si può chiamare, perchè. Nord o
Sud, tutti sono Valdesi.
Red.
3
L’ECO DELLE VALU VALDESI
— S
Chiesa e Stato
ultima analisi, solo alla cnrìosità o
all’interesse dei ragazzi. La Costituzione non è in pericolo. (U.P.E.)
PA ESE CHE VAI
n
Lo sapete che...
...in Ungheria il matrimonio religioso è diventato facoltativo? Il matrimonio civile, per contro, è diventato obbligatorio. La moglie può,
secondo cbe lo desideri, conservare
il suo cognome di famiglia o adottare quello del marito. 1 figli poi
saranno liberi di decidere, in conoscenza di causa, se desiderano adottare il cognome paterno o materno.
(IJ.P.E.)
...in Polonia il Consiglio di Stato
della repubblica democratica polacca ba fatto un ulteriore passo nella
definizione dei rapporti tra Chiesa
e Stato. La creazione o la soppressione di un centro di attività parrocchiale non potrà più avvenire se
non col consenso delle autorità civili. Ogni nomina di ecclesiastico alla direzione di uno di questi centri
dovrà esser sottoposta all’approvazione dei competenti organi governativi. Prima di poter assumere una
qualsiasi carica su designazione delle autorità ecclesiastiche, il designato dovrà prestar giuramento in presenza delle autorità civili, dichiarando la sua fedeltà alla costituzione democratica popolare polacca.
(U.P.E.)
...in Svezia il ministro dell’Educazione ha respinto una proposta di
rendere facoltativo 1’ insegnamento
della religione. Ha dichiarato che
intende mantener fermo anche per
l’avvenire il principio che si possa
concedere l’esonero dalle lezioni di
religione ai bambini solo nel caso
in cui i loro genitori appartengano
a Comunità diverse dalla Chiesa di
Stato e che, in queste comunità, possano usufruire di un adeguato insegnamento religioso. (U.P.E.)
...in Svezia quattro deputati socialdemocratici hanno presentato la
proposta di abolire nelle scuole il
culto obbligatorio del mattino. Essi fanno osservare che nessun ragazzo dovrebbe esser costretto ad assistere al Culto; secondo loro la scuor
la dovrebbe essere obiettiva e non
dovrebbe influenzare i fanciulli secondo determinate direttive. Le Autorità ecclesiastiche hanno fatto rilevare l’illeggittimità di questa po
sizione, in quanto la scuola è im
campo aperto a molteplici influenze. E’ inevitabile una qualsiasi influenza di questo genere mediante
l’insegnamento; non si capisce pertanto perchè si debba manifestare
un tale timore nel caso di una influenza religiosa, (U.P.E.)
...Negli Stati Uniti, in seguito all’iniziativa dei cc Gedeoni » (associazione per la diflfusione della Bibbia) di distribuire delle Bibbie nelle aule scolastiche, a disposizione
degli scolari, essendo sorto un reclamo da parte delle autorità ecclesiastiche cattolico-romane, che vedevano in questa iniziativa una infrazione al principio della separazione tra Chiesa e Stato, in quanto
le Bibbie venivano disposte nelle
varie aule delle scuole pubbliche,
in sede di appello la competente autorità ha riconosciuto la piena legittimità dell’iniziativa. Infatti nessuna costrizione viene esercitata,
neppure la più leggera pressione; le
Bibbie vengono semplicemente deposte su qualche tavolo o su qualche banco; la decisione spetta, in
...a Varsavia è stato pubblicato
un calendario evangelico, nel quale si può legge un importante articolo sull’organizzazione della Chiesa. Prendendo lo spunto dalla Costituzione della Repubblica popolare polacca che assicura ai cittadini
polacchi la libertà di coscienza e di
confessione di fede luticelo intende chiarire come « la Chiesa, fondata sull'insegnamento di Gesù Cristo debba astenersi da ogni attività
che potrebbe fare il gioco di una
ideologia politica; anzi, come essa
(Chiesa) debba strettamente conformarsi all’ordine giuridico esistente ». L’articolo precisa poi che « gli
interessi materiali della Chiesa non
devono essere legali ad alcuna manifestazione capitalista della società ». Così la Chiesa « che non è un
organo politico o antigovernativo »
può e deve essere tc una utile collaboratrice dello Stato in certi campi; come per esempio può contribuire ad elevare il livello morale
delle masse, migliorare l’imene e la
educazione, le condizioni di vita delle madri, dei bambini e dei vecchi:
in tutte le attività che concorrono al
bene comune ». (U.P.E.)
Il settimanale astrologico « Das
neue Zeitalter » ha annunziato che
un certo numero di importanti quotidiani che avevano provato di rinunziare alla pubblicazione degli oroscopi settimanali, hanno visto la
loro tiratura diminuire del 20 o
25 % ; perciò essi si sono affrettati a
riprendere la loro pubblicazione.
Fra i monti dell’America settentrionale, in una valle stretta, circondata da rocce di granito si sono rifugiali circa 700 membri della « Associazione del Tempio bianco » H.
Borei, fondatore di qpiesta setta ha
spiegato ai giornalisti che egli ha
studiato a fondo le profezie di Nostradamus ed è giunto alla ferma convinzione che la fine del mondo è
imminente. Fra le sue molteplici
profezie, una poco rallegrante per gli
americani: quest’anno (1953) i Russi lanceranno un potente attacco atomico contro gli Stati Uniti, di cui
annienteranno la civiltà. In attesa
del giorno fatale hanno costruito
un centinaio di casette, fornite di
tutti i ritrovati di questa peritura
civiltà. (U.P.E.)
La Chiesa di Norvegia ha concesso l’autorizzazione di procedere alla registrazione di cerimonie religiose. Accade spesso che la gente,
dopo una sepoltura o un matrimonio, si rivolga al Pastore per chiedergli il manoscritto della predica,
che desidera conservare come ricordo. In Oslo si è spesso manifestato il desiderio di poter registrare
l’allocuzione del Pastore. Le autorità ecclesiastiche hanno dichiarato
di non avere alcuna obiezione da fare, in quanto detta registrazione non
disturba per nuUa la cerimonia religiosa e d’altra parte può esser piacevole per due sposi riudire il discorso pronimziato aUe loro nozze,
anche col passar degli anni. Un
giornale ecclesiastico osserva che potrebbe anche esser utile per uno dei
due sposi, in qualche istante di crisi, di sentirsi ricordare ciò che egli
ha promesso, davanti all’altare del
Signore, all’altra parte coùtraente.
(U.P.E.)
Beato l’uomo che sostiene tentatone. S. Giacomo 1: 2
iiiiiiiihiiiiiiiiiiiiiiiiiiiunimimiiiiiiiiimiiniiiiiiiiiiiii
iiiiiiiiiiiitiiniiiiimiiiiimtiiiiiiiimimiiimiii
'IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIUIIIIIIII
tiiHiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiihiiiiHiiiimmiiiiiiHimiiiiiHiniiiumiiiiitiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
La voce delle nostre Comunità
Angrogna ( Capoluogo )
Sabato 12 settembre nel Tempio del Capoluogo è stata invocata la benedizione di
Dio sul matrimonio di Bouchard Silvio
(Collaretto di Prarostino) e Rivoira Francesca (Capoluogo).
La grazia del Signore accompagni questo
nuovo focolare.
Domenica 20 settembre è stata battezzata
nel Tempio del Ciabas la bambina Monnet
Doris di Remigio e Benedetto Pierina. Il
Signore benedirà sempre la bimba ed i genitori. e. a.
San Germano Chisone
NUOVI FOCOLARI. Ultimamente si sono uniti in matrimonio Robert Guido e
Comba Evelina, Costabel Enrico e Sappei
Rina, Martinat Dino e Sapei Marcella.
Rinnoviamo agli sposi i migliori auguri.
La pace e la benedizione del Signore riposino su queste nuove famiglie.
BATTESIMI. Richiardone Renzo di Roberto e di Bertalot Ilda (Blanc). Plavan Li
liana di Gino e di Bouchard Giovanna (Costabella). Comba Doretta di Ernesto e di
Chambon Frida (Beri).
Chiediamo al Signore di benedire questi
bimbi e di dare ai loro genitori il senso della loro responsabilità per guidarli nelle Sue
vie.
DIPARTENZE. Al Ciasal della Costabella ha terminato la sua corsa terrena, dopo
breve malattia, Reynaud Federico di anni
73. Era stato per lunghi anni membro del
Concistoro e lascia a tutti noi un esempio
di fedeltà.
Si sono spente, all’Asilo dei Vecchi, Catalin Anna ved. Grand di anni 78 e DalVOglio Regina ved. Dalto di anni 86.
Agli afflitti rinnoviamo l’espressione della nostra simpatia.
Durante i mesi estivi abbiamo avuto il
piacere di udire, al culto domenicale, il past.
A. Ribet ed il Sig. D. Abate, come pure il
pastore Bl. de Perrot (Neuchâtel) che ci ha
visitati la domenica 16 Agosto con 32 amici
svizzeri in visita alle Valli.
Esprimiamo la nostra riconoscenza all’avv. Giovanni Agnelli che, in occasione
del matrimonio di sua sorella Maria Sole,
La confermazioDe dei Catecumeni
Il Sinodo nazionale della Chiesa Riformata di Francia ha recentemente approvato il ¿(ìguente Atto (décision XXVII) in merito alla Confermazione dei catecumeni, cuj
fanno seguito alcune précisions et commentaires. Poiché il problema è vivamente sentito anche in molte delle nostre comunità,
ne riproduciamo ¡1 testo, a titolo di documentazione.
La confirmaMon
Le Synode,
appelé à délibérer sur la ’’Réception” et la ’’Confirmation” des Catéchumènes,
constate que l’Eglise Réformée de
France dans, son ensemble reste fidèle à cet acte cultuel, et estime désirable de préciser de nouveau sur
ce point sa doctrine et sa discipline.
Le Synode déclare que cet acte
peut légitimement être nommé dans
notre Eglise Confirmation, — non
pas que, pour être valable, le Baptême ait besoin d’être confirmé par
le catéchumène, le pasteur ou l’Eglise, — mais en ce sens que le catéchumène, par sa réponse personnelle, et l’Eglise, par sa prière, confirment l’un et l’autre que la grâce du
Baptême est réelle et vraie, et s’affermissent en elle. Cette confirmation du don de Dieu est susceptible,
dans ce cas particulier, d’être soulignée par une déclaration liturgique.
Le Synode déclare encore que Ut
confirmation est étroitement liée,
pour le Catéchumène, à sa participation à la Sainte-Cène: la confession de sa foi et l’engagement de sa
vie viennent prendre place dans la
Communion de l’Eglise qui se nourrit du don de Dieu en Jésus-Christ.
1. — Sur le plan doctrinal.
La Confirmation n’a jamais ete et n’est
pas eonsidérée dans la doctrine réformée
comme un Sacrement. Elle est un acte cul
tuel lié au Baptême, sans toutefois porter
atteinte à la pleine et suffisante validité de
celui-ci. Elle n’est pas une réception dans
l’Eglise, dont les catéchumènes font déjà
partie, mais elle est l’accueil de chaque catéchumène en particulier à la Table sainte
où l’Eglise l’invite.
La Confirmation est, pour les catéchumènes baptisés, l’occasion d’une confession
publique de leur foi, dans laquelle, répondant à l’efficace parole de grâce prononcée
sur leur vie dans le Baptême au nom du
Père, du Fils et du Saint-Esprit, ils affirment après avoir entendu l’instruction de
l’Eglise, qu’ils reçoivent cette Parole et la
croient personnellement.
La Confirmation fait entendre aussi aux
catéchumènes l’appel de leur Seigneur, à
qui ils consacrent, non par des promesses
imposées du dehors, mais par un simple
oui, exprimant le don de leur vie à Celui
dans la Communion de qui ils entrent avec
toute leur faiblesse, mais avec l’intention
d'y demeurer pour croître dans la grâce.
La Confirmation est, pour l’Eglise, l’occasion de prier pour les catéchumènes et
de les confier à l’action, déjà efficace en
eux, du Saint-Esprit. Il est normal et bon
que cette prière, suivant l’usage apostolique, soit accompagnée d’une imposition des
mains.
2. — Sur le plan pédagogique.
La confession de foi et l’engagement demandés aux catéchumènes se fondent sur
l’amour et la puissance de Jésus-Christ. En
conséquence, dans leur enseignement et leurs
entretiens les ministres de l’Evangile ont
à annoncer Christ avec sagesse, force et espérance, à instruire, à avertir tout catéchumène et à le présenter à Dieu en Christ.
Rien ne peut les décharger de ce travail et
de Ce combat (Colossiens 1: 27-29).
En Ce qui concerne les enfants non encore baptisés, U est nécessaire qu’ils reçoivent un enseignement particulier dans quelques leçon spéciale qui les préparent à leur
Baptême. Celui-ci sera célébré selon la liturgie du Baptême des adultes. Il précédera nécessairement la célébration de la Cène.
Il est souhaitable, pour que ne se créent
pas deux catégories de catéchumènes, que
l’ensemble de l’enseignement soit commun
à tous. La Confirmation et le Baptême des
catéchumènes auront lieu au cours de la
même cérémonie. L’invitation à la Sainte
Cène sera adressée à tous.
3. — Sur le plan disciplinaire.
L’Eglise Réformée de France pratique
donc la Confirmation des enfants baptisés
puis instruits dans la fo; chrétienne.
L’EgRse veille, — par son enseignement
catécliétique et par des entretiens avec les
catéchumènes et avec leurs parents, — à
écarter les dangers que peut présenter la
célébration annuelle de la Confirmation ou
du Baptême des catéchumènes d’une même
promotion.
Sans l’interdire formellement, l’Eglise
Réformée de France n’entend pas encourafer la pratique d’un temps d’épreuve intervenant entre la clôture de l’instruction
religieuse et l’admission à la Confirmation
ou au Baptême, puis à la Sainte-Cène, des
catéchumènes qui en auraient exprimé le
désir. La séparation, à quelques jours d’intervalle, entre la Confirmation ou le Baptême et la Communion, bien que se justifiant pour des raisons pratiques est une coutume qu’il n’y a pas lieu de changer là où
elle est suivie.
La situation dans l’ordre ecclésiastique
(membre responsable, ou autre rang) du
catéchumène confirmé ou baptisé, devra être précisée lors de l’étude par le Synode
National de la notion d’appartenance à
l’Eglise.
La Commission nationale de liturgie est
chargée de preparer un projet de liturgie
de Confirmation, qui tienne compte des .indications du Synode, notamment en ce qui
concerne: 1) la correspondance avec la liturgie du Baptême; 2) la simplification du
texte actuel des engagements de catéchumène; 3) la structure d’une cérémonie unique
pour tous les catéchumènes invités à la Table sainte.
Conclusion.
Les recommandations faites naguère aux
paroisses et aux pasteurs, quant à une prédication fidèle du sens et de la valeur du
Baptême et au respect des décision prises à
son sujet par le Synode National, sont valables et nécessaires en ce quj concerne la
Confirmation.
TEMPIO DEL CIABAS
Domenica 18 Ottobre, alle ore 15,
Culto in lingua italiana.
ci ha fatto pervenire il gradito dono di Lire
50.000 in favore del nostro Asilo Infantile.
Nel corso della seconda metà di Ottobre
riprenderemo tutte le consuete attività eclesiastiche autunnali, secondo un calendario
che verrà notificato dal pulpito.
Facciamo appello allo spirito di collaborazione di tutti i membri di chiesa affinchè
la ripresa delle nostre attività avvenga con
entusiasmo e spirito di consacrazione al Signore.
Rodoretto
En l’absence du titulaire, nous voudrions
remercier très particulièrement le pasteur
Henri Pascal, qui prit la responsabilité de
la paroisse et donna en notre temple une
série de messages bien vivants. La paroisse
est heureuse pendant l’été, de compter parmi ses membres notre ami le pasteur Pascal
qui, depuis sa retraite est venu se fixer à
Saint-Jean et aux Fontaines.
Le dimanche 12 juiUet nous eûmes le
plaisir d’accueillir une délégation de la paroisse de Saint-Jean du Gard. Un certain
retard ne permit pas à nos amis français de
participer au culte avec nous. Cependant
dans l’après-midi, ils le célébrèrent dans
notre temple, après quoi la paroisse leur offrit une collation.
La réunion de l’alpage de la Balma fut
très réussie; ont parlé les amis Mrs. Garrou
et Tron de New-York et de Marseille. La
fête du 15 août, au Col des Fontaines fut
avancée de quelques jours à l’étonnement
de quelques uns. Il semble cependant que
par sa réussite, nous puissions continuer l’an
prochain. Le 30 août nous eûmes le plaisir
d’entendre le message d’un ami de l’Uruguay, le cand. en théol. Perrachon. Merci
encore à ce jeune pasteur; nous lui souhaitons une belle carrière dans l’Amérique latine.
Baptême: Le 6 septembre aux Fontaines,
la bourgade a eu la joie de prendre part
au baptême de Breuza Dario de Osvaldo et
Rostan Ida; étant parrain Peyrot Elio et
marraine Peyrot Luciana. Laissez venir à
moi les petits enfants et ne les empêchez
point. Luc 18: 16.
Mariages: Notre quartier de Serveil a vu
la célébration de trois mariages.
Breuza Olga et Barai Giovannino. « Moi
et ma maison nous servirons l’Eternel »
(Jos. 24: 15).
Barai Odetta et Genre Osvaldo. « Vous
êtes unis par le sang de Christ » (Eph. 2:13).
Genre Lucia et Tron Umberto. « Comme
les élus de Dieu, ses bien-aimés, revêtezvous de bonté, d’humilité, de douceur et
de patience... ».
Ivrea
Une foule d’au moins 400 personnes a
suivi les funérailles de notre frère Giovanni
Buffa, âgé di 87 ans, instituteur, originaire
d’Angrogne. Il avait été pendant plusieurs
années maître d’école dans nos églises de
l’évangélisation, à Carema, à Catania, à
Naples, ainsi qu’en Suisse, lors des travaux
pour le percement du Loetschberg (Simplon), où il avait enseigné à nos ouvriers
italiens à Kandersteg, et aussi, sur le Gothard, à Biasca. Cloué à son lit par une
maladie inguérissable, il revivait, de sa mémoire de fer, les évènements auxquels il
avait assisté, en citant faits et personnes
avec une précision étonnante.
Au cimetière, le pasteur officiant a souligné le ’bon combat’ qu’il a combattu, non
seulement pour sa foi, mais aussi pour l’instruction et l’éducation de ses concitoyens —
tout comme le fait chaque maitre d’école,
chaque instituteur qui ait entendu la vocation du grand Maître: « aUez et enseignez... ».
Nous renouvelons aipt enfants, petits-enfants et parents (dont plusieurs étaient venus de La Tour et d’Angrogne pour preudre
part à la triste cérémouie), l’expression fraternelle de notre condoléance chrétienne.
Th. Balma.
New York
Sulle alture di Lattintown lungo PHudson in un anfiteatro di ubertose colline, di
frutteti e di vigne che richiamano alla mente la visione della terra natia, s’erge la piccola cappella di Mount Carmel: là i Vaidesi s’eran dati convegno per l’annua riunione del 15 agosto. Il culto del mattino a
cui partecipava una buona rappresentanza
della Chiesa Riformata Italiana di Newburgh fu presieduto dal pastore Rev. Moncada in collaborazione col pastore dott. Cupo di Newark che nel suo messaggio rivolse ai presenti un forte appello per una consacrazione più attiva e fedele all’opera del
Signore.
La riunione pomeridiana ebbe luogo sui
declivi erbosi di Villa Consoli dove la visuale di un grandioso panorama non distolse i presenti dal seguire attentamente i messaggi del pastore Sig. A. Janavel che ha
rievocato il Glorioso Rimpatrio e del Sig.
Mpneada che ha parlato deU’opera evangelica in Italia illustrando, fra l’altro, l’opera
che « Vita Novella » si prefigge in SiciRa.
La giornata, favorita da una temperatura
mite, fu per tutti i presenti come un nostalgico richiamo alle beUe riunioni delle
Valli.
* ♦ *
Con un senso di profondo cordoglio e di
viva simpatia la comunità si è raccolta in
Kingston a più di cento migUa da New
York, il 1 Settembre, per partecipare al funerale della Signora Celina Coisson nata
Cairus di ViUar Pellice.
Nè la distanza nè il caldo opprimente
hanno potuto impedire ai Valdesi di accorrere numerosi per portare l’estremo tributo
alla memoria della nostra sorella in fede,
così cara a tutti per il suo carattere mite e
buono, con l’espressione di un dolce sorriso che la malattia implacabile non è mai
riuscita a sopraffare.
La Sig.ra Coisson, che con la famiglia si
era ultimamente stabilita nella piccola colonia di Ulster Park, lascia in quanti l’hanno conosciuta il ricordo di una fede viva
unita al senso più profondo di quella Carità che non verrà mai meno.
Al marito Sig. Attilio, ai figli Guido, Betty e Baby, alla famiglia Cairus del Villar
ed ai parenti tutti rinnoviamo l’espressione
della nostra simpatia, riaffermando la speranza della nostra fede cristiana.
Il 4 settembre in New York abbiamo ripreso la via del Cimitero per accompagnarvi la spoglia mortale deUa Sig.ra Lidia Micol nata Costantino. Ai famigliari tutti ed
in special modo al sig. Pietro Costantino di
Bovile ed alla Sig.ra Poèt di Traverse giunga l’espressione fraterna della nostra simpatia.
Manifestazione ceraie
Sabato 4 corr., la Corale Valdese di Torre Pellice ha partecipato ad una grande manifestazione d’arte corale, che ha avuto luogo sotto gli auspici deUa Federazione Italiana Escursionisti, nel teatro San Giuseppe (Torino). La Corale, diretta dalla signorina Dora Revel, ha eseguito 10 cori che
sono stati accolti dai più vivi applausi di
un foltissimo pubblico. Soprani e contralto
indossavano il costume tradizionale. Nel
quadro di una manifestazione d’arte e di
folklore, una simpatica nota valdese che il
pastore E. Ayassot, presentatore arguto, ha
saputo far vibrare. Nel corso della riuscitissima serata, ricordiamo' la partecipazione
del coro del Cai' Valpellice, diretto da Valdo Abate, una presentazione di diapositive
colorate ispirate dalla passione per le nostre montagne, fatta con senso d’arte e d’amore per la « petite patrie » dal dott. E.
Gardiol, e le parole di ringraziamento del
geom. Mantelli, presidente del Cai Valpellice.
4
L’ECO DELLE VAUJ VALDESI
Doni ricevuti dal Cassiere della Tavola Valdese
Per Cassa Culto:
A. Vinay e Signora
Eugenio Davit, in memoria
Jenny Coreani
A. C.
Paimira Coceoni Lni, Mantova,
per Evangelizzazione
Coucourde Giulio e Caterina, id.
Scuola Domenicale Appiotti, Tor->
re Pellice, per Evangelizz.
Coll. M. L. Pone, per Evang.
Per Emeritazione:
Fomerone Dina e Angiolina, in
mem. Madre
Bertalat Gina e Ida, in mem.
loro Cari
Ribet Lnigi e Maria, in mem.
caro Figlio Renaio
N. N. aUa cara memoria di E.
Leidheuser e Emilio Gardiol,
nel 1.0 anniversario
Hiirzeler Giovanni e Ilda
Romano Vicino Laura, in mem.
cara Marra e sorelle
Per Collegio e Scuola Latina:
In mem. Guglielmo del Pesco
(3-5-1951)
Costantino Lelia, in mem. fratello
Roberto, per Scuola Latina
Per Facoltà di Teologia:
Ing. Neumann, Firenze
chiesa di Uapoli, per Biblioteca
Per Istituto Gould:
Chiesa di Rodoretto
Chiesa di Perrero
Chiesa di Napoli
Chiesa di Verona
Chiesa di Brescia
Per Istituto Femm. Evangelico
di Firenze:
Chiesa di Perrero
Chiesa di Napoli
Chiesa di Brescia
16.000
5.000
5.000
5.000
500
2.000
400
500
1.000
1.000
500
500
1.000
» 20.000
» 1.000
1.000
2.000
1.000
3.000
15.000
5.000
5.000
2.000
14.112
3.00«
CINTO TITOU [ NTSSUiyO
(continua dalla 2.a pag.)
tersi rinchiudere in una sorta di autosuffichenea, con ili mantenimento
della situazione sociale, religiosa ed
economica, ed esser troppo lenti in
tutti i campi, lasciando d’altra parte che i nostri vicini e concorrenti,
spinti da ben altro dinamismo e nel
quadro di un nuovo ideale e di nuovi impulsi, facciano i più grandi
sforzi e già di molto tìi precedano e
sappiano afferrare quelle occasioni
che noi ci lasciamo sfuggire. Ci lasciamo sfuggire, o perchè siamo soddisfatti di noi stessi, o perchè dal
punto di vista intellettuale, non siamo più ” in alto ”, o perchè, e sarebbe la cosa peggiore, dal punto di
vista sociale, siamo diventati dei deboli ».
Nulla sarebbe più pernicioso anche da parte dei Valdesi delle Valli
Valdesi! Cl.
N. B. — I brani in corsivo sono
tradotti da un resoconto dell’U. P.
E. : Zwei freimütige Ansichten über
das Eisass von heute.
Per Istituto di Vallecrasia:
Coucourde Giulio e Caterina
Chiesa di Roma, IV Novembre
Per Orfanotr. Torre Pellice:
Chiesa di Verona
Chiesa di Brescia
Per Orfanotr. di Pomaretto:
Chiesa di Rodoretto
Per Ospedale di Pomaretto:
Chiesa di Rodoretto
Per Rifugio Carlo Alberto:
Chiesa di Rodoretto
Chiesa di Napoli
Chiesa di Brescia
Per Asilo di San Germano:
Chiesa di Rodoretto
Chiesa di Verona
Chiesa di Brescia
Per Asilo di Vittoria:
Sara Nicosia, Caltanissetta
Eugenio Marano, in mem. Mamma e Nonna
Giordano Vittorio, in mem. diletta compagna
Chiesa di Napoli
Chiesa di Verona
Chiesa di Brescia
Chiesa di Roma, IV Novembre
Francesco Immovilli, Levanto
Per Asilo Italia:
Chiesa di Perrero
Per Casa delle Diaconesse:
Ing. Neumann, Firenze
Chiesa di Roma, P. C.
Chiesa di Roma, IV Novembre
Chiesa di Napoli
Per Artigianelli Valdesi:
Chiesa di Rodoretto
Per Cassa Culto
Unione Femminile, Massello, per
Evangelizzazione
N. N., Dabbione, per Evangel.
Matilde Stampa, Sassuolo
Tina Rabaglia, Parma
Per Emeritazione
Balma Enrico e Elsa, in mem.
Balma Adelina
Sommani V. e A.
Per Collegio e Scuola Latina
Ausonia Balma (Alassio) per
Collegio e Scuola Latina
Peroni Arturo e Liliana, Genova, per Collegio
Rostagno Levi, per Collegio
Alstetten, per Scuola Latina
G. in memoria Adolfo e Lidia
Comba
Per Facoltà di Teologia
Balma Enrico e Elsa, in mem.
Balma Adelina
Per Istituto Gould
Chiesa di Bari
Chiesa di Corato
Chiesa di Mantova
Chiesa di Roma, IV Novembre
Chiesa di Sampierdarena
Chiesa di Taranto
Chiesa di Venezia
Chiesa di Genova
Per Ist. Femm. Evang. di Firenze
Chiesa di Roma, IV Novembre
Chiesa di Mantova
Chiesa di Sampierdarena
Chiesa di Genova
Giaiero Valdo ed Evelina
Per Istituto di Vallecrosia
Chiesa di Genova
Chiesa di Genova
Alimonda G., Genova
Peroni A. e L., Genova
Per Istituti Ospitalieri Valdesi
Chiesa di Genova
Per Orfanotrofi
Chiesa di San Germano
» 500
» 20.000
» 3.000
» 3.000
» 2.006
» 1.000
1.500
» 5.000
» 4.000
1.500
» 3.000
» 5.000
» 500
» I.OOO
» 1.000
» 29.000
» 2.000
)) 3.000
» 30.000
» 1.000
» 2.000
)) 1.000
» 10.000
» 30.000
» 5.000
» 1.000
L. 2.000
» 1.000
)) 2.000
)) 3.000
L. 1.000
» 3.000
L. 2.000
)> 5.000
» 3.000
» 2.000
» 20.000
L. 1.000
L. 20.000
» 2.000
» 2.000
» 45.000
)) 6.000
» 2.500
» 2.000
)) 30.000
L. 50.000
» 2.000
)) 2.500
» 10.000
» 500
L. 10.000
)) 8.000
)) 1.000
» 1.000
L. 124.000
L. 6.058
Per Orfan. di Torre Pellice Chiesa di Roma, IV Novembre L. 25.000
Chiesa di Sampierdarena 3.000
Chiesa di Prali x> 2.000
Chiesa di Vallecrosia, Società di Cucito » 20.000
Per Orfanotrofio di Pomaretto
Chiesa di Roma, IV Novembre L. 25.000
Chiesa di Sampierdarena » 2.000
Chiesa di Prali ‘ » 2.000
Grill Enrico, Prali, in memoria figlia d 500
Per Ospedale di Pomaretto
Grill Elena e Dina, in mem. ma- rito e padre L. 1.000
Grill Edmondo » 1.000
Richard Susanna, ved. Rostan, in mem. Rostan Beniamino » 1.000
Rostan Daniele » 1.000
Per Rifugio Carlo Alberto Chiesa di Roma, IV Novembre L. 25.000
Chiesa di Sampierdarena )) 3.000
Chiesa di Corato » 2.000
Unione Studi Bari, in mem. Gia- cinto Fina » 10.000
Arturo e Silvia Mansuino » 2.000
Per Asilo di San Germano Chiesa di Corato L. 2.000
Chiesa di Roma, IV Novembre » 25.000
Chiesa di Sampierdarena » 3.000
Chiesa di Venezia » 8.000
Chiesa di Prali y> 2.000
Grill Enrico, Prali, in memoria figlia » 500
Per Asilo di San Giovanni Arturo e Silvia Mansuino » 2.000
Chiesa di Corato L. 2.000
Per Asilo Italia Chiesa di Roma, IV Novembre L. 40.000
Chiesa di Mantova » 2.000
Chiesa di Genova » 10.000
Per Asilo di Vittoria Chiesa di Roma, P. C. L. 20.000
Chiesa di Bari » 20.000
Chiesa di San Germano )) 5.000
Chiesa di Corato )) 5.000
Chiesa di Torino )> 100.000
Chiesa di Sampierdarena y> 3.000
Chiesa di San Giacomo » 2.000
Chiesa di Carunchio » 3.000
Chiesa di Forano » 6.000
Chiesa di Taranto » 4.500
Chiesa di Sanremo » 3.000
Chiesa di Venezia Ö 2.000
Chiesa di Firenze, V. M. » 500
Chiesa di Genova )> 17.000
Deodato Giov. e Lina, Genova » 3.000
N. 'N. )) 10.966
N. N., Roma » 1.000
Per Casa delle Diaconesse Chiesa di Bergamo L. 103.750
Chiesa di Corato » 2.000
Chiesa di Sampierdarena » 4.000
Chiesa di Firenze, V. M. » 500
Chiesa di Genova » 30.000
Chiesa di Vallecrosia, Società di Cucito » 10.000
Arturo e Silvia Mansuino » 2.000
Grill Elena e Dina, in mem. ma- rito e padre, Prali » 1.000
Grill Enrico, Prali » 500
Grill Levi, Prali » 1.000
Richard Susanna, Prali » 500
Peyrot Francesco, Prali )) 500
Rostan Celina, Prali /) 2.000
Perro Bartolomeo, Prali f> 2.000
UIHDUCISME li PnonSTMIISME
Lettre Pastorale du Synode Général de 1 Eglise
Réformée des Pays Bas sur l'Eglise Catholique Romaine
Traduit du néerlandais par F. Ch. Krafft et Pierre Marcel.
Ed. La Revue Réformée. — Si trova anche presso la Claudiana —
Torre Pellice — Prezzo L. 700.
L’opera che presentiamo ai lettori è di eccezionale interesse anche per
noi, oltre che per i Protestanti Olandesi ai quali è stata dedicata nel 1950.
E’ di facile lettura, ma invita i lettori ad una sana, chiara, energica riflessione sulle grandi quistioni che oggi ancora debbono costituire il motivo
della nostra opposizione al Cattolicesimo romano.
E’ una vera lettera Pastorale di un Sinodo ai fedeli. Senza grossolano
intento polemico, ma al servizio della verità e dell’Evangelo, per l’edificazione della fede in Cristo, per una comprensione attuale delle verità eterne
racchiuse nel documento della Rivelazione divina. Lo si raccomanda vivamente non soltanto agli studiosi di problemi religiosi ed ecclesiastici, ma
alle nostre famiglie evangeliche Valdesi. e. r.
DONI IN MEMORIA
In memoria di Michele Deodato: La moglie e le figlie Laura e Anna: Asilo Vecchi
Vittoria L. 5.000; Orfanotrofio Torre Pellice L. 2.000; Istituto Gould L. 1.000; Casa
Diaconesse L. 2.000.
In memoria di Angelo Deodato, A. e L.
Deodato: Asilo Vecchi Vittoria L. 2.000;
Orfanotrofio Torre Pellice L. 2000; Casa
Diaconesse L. 1.000.
In memoria del signor Carlo Grill, Pomaretto, la Famiglia per Ospedale di Pomaretto, L. 10.000; per Scuola Latina, Lire
10.000; per Casa Valdese di Vallecrosia,
L. 10.000 ; Cugini Dick, Trieste, per Orfanotrofio di Pomaretto, L. 5.000; Impiegati
e Maestranze Cotonificio Valle di Susa, Porosa Argentina, per Orfanotrofio Pomaretto,
L. 7.000.
Union des Vaudois du Piémont, Genève:
per Rifugio Carlo Alberto fr. 80; per Orfanotrofio Pomaretto fr. 60.
Union Vaudoise de Marseille, fr. 10.000
— Groupe des Jeunes de Milianah, Marseille, par l’entremise de M. le pasteur
Jacques Meyer... franchi 3.000.
Con cuore commosso i famigliari del compianto
Giovanni Comba
mancato all’affetto dei suoi cari all’età di
anni 83, nell’impossibilità di ringraziare
personalmente, esprimono la loro riconoscenza ai signori Pastori E. Rostan e L. Marauda per le loro parole di conforto, e a
tutti coloro che con la loro presenza o con
scritti e fiori hanno dato dimostrazione di
simpatia e di affetto cristiano nell’ora del
dolore.
Pinerolo, 19 Settembre 1953.
AVVISI ECONOMICI
SIGNORINA ventiduenne perfetta padronanza inglese, arabo, conoscenza francese, buona cultura distinta famiglia, cerca
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Dott. DANIELE ROCHAT
riceve in Torre Pellice viale
Fuhrman 1 (presso Dr. Gardiol)
il VENERDÌ’
dalle ore 10 alle 12.
a Torino riceve gli altrigiorni,
dalle ore 14yS0 alle 16 in via
Berthollet, 36 {OspedaleEvan
Melico).
Dr. GUIDO AVONDET
Direzione e Redazione: Past. Frmanno
Rostan - Via dei Mille 1 - Pinerolo ■
Telef. 2009.
Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di Pinerolo, con decreto del 27XI-1950.
Tipografia Subalpina S. o. A.
Torre Pellice (Torino)
Chiiurgia - Ginecologia - Pelle - Laboratorio privato di
Analisi Mediche ' Citologia Ematologia - Coprologia ecc.
PINEROLO
Viale Savorgnan, n. 8 - Telefono d3.£g
Ricevei 10/H / t4rl6
INDIRIZZI DELLE PRINCIPALI CHIESE ED OPERE VALDESI
Valli Valdesi |
Angrogna Capoluogo; Past. Edoardo Aime.
Angrogna Serre: Past. Teofilo Pons.
Angrogna Pra del Torno: Ev. F. Bertinatti.
Bobbio Pellice: Past. Arnaldo Genre.
pro tempore Cand. B. Costabel.
Luserna S. Giovanni: Past. R. Jahier, tei.
93-71.
Massello: Past. R. Debély.
Perrero: Past. Lamy Coisson.
Pinerolo: Past. E. Rostan, V. d. Mille 1,
tei. 20-09.
Pomaretto: Past. Paolo Marauda.
Praly: Past. Augusto Lebet.
Pramollo: Past. Edoardo Micol.
Prarostino: Past. Giovanni Peyrot.
Riclaretto; Past. Franco Davite.
Rodoretto: Evang. Alessandro Nicod.
Rorà; Past. Gustavo Bouchard, tel. 98-84.
San Germano Chisone: Past. Umberto Bert.
Torre Pellice: Past. Ernesto Ayassot, tei.
93-05.
Villar Pellice: Past. Enrico Geymet, tei.
97-13.
Italia settentrionale
Aosta: Tempio: Rue Croix de Ville 3
Past. L. Rivoira, Via Festaz 28.
Asti: Chiesa Valdese da Torino.
Bergamo: Tempio: Viale Vitt. Emanuele 4
Past. Neri Giampiccoli, Via Masone 11,
tei. 8342.
pro tempore Cand. A. Soggin.
Biella: Chiesa Evangelica, Piazza Funicolare. Da Ivrea.
Brescia: Tempio: Via dei Mille 4, Past.
A. Alessio, ivi.
Chioggia: Sede provvisoria: Calle Manfredi 208. Da Venezia.
Chivasso: Chiesa Evangelica, Borgo Posta.
Da Torino.
Coazze; Chiesa Valdese Past. M. Musacchio.
Como: Tempio: Via Rusconi 9 - Past. Franco Sommani, Via T. Grossi 17, tei. 18-90.
Felonica Po: Chiesa Valdese, Cand. A. Vetta.
Forni di Sotto: Chiesa Evangelica. Da Venezia.
Ivrea: Tempio: Corso Botta 5 - Past. Teodoro Balma, Via Guarnotta 47, tei. 52-82.
Mantova: Chiesa Valdese, Via Maurizio
Sarchi 13, da Felonica Po.
Milano: Tempio: Via Francesco Sforza •
Past. Alberto Ribet, Via della Signora 6,
tei. 79.10.69.
Cand. Taccia.
Pontebba: presso Sig. Carlo Buzzi, Via Cavour 150.
Susa: Tempio: Via Mazzini 21. Ev. C. Davite, ivi.
Torino: Tempio; Corso Vitt. Emanuele 23
- Tempio: Corso Principe Oddone 7
Pastori: Gustavo Bertin, Via Pio V 15,
tei. 68-28-38 — Paolo Bosio, Via Pio V
15, tei. 62-646 — Cand. R. Bertalot, tei.
52.71.52.
Tramonti di Sopra: Chiesa Evangelica. Da
Venezia.
Trieste: Tempio: Via Santa Maria Maggiore - Past. Giorgio Girardet, Piazza Libertà 6, tei. 25-622.
Venezia: Tempio: Castello 5170 (Palazzo
Cavagnis) - Past. Liborio Naso, Tel. 33859
Verona: Tempio: Via Duomo ang. Via Pi
gna, da Brescia.
Zurigo: Chiesa Evangelica di Lingua Ita
liana - Waldenserwerk Bethaus, Wiedi
kon - Past. Elio Eynard, Goldbrun
nenstrasse 65, tei. 33-01-86.
Losanna: Tempio: Au Valentin - Past. En
rico Tron, j., -Avenue Druey 15 - tei
24-24-40.
Liguria e Italia centrale
Bordighera-Vallecrosia: Past. Luigi Santini, Via Col. Aprosio 96.
Colleferro: Cand. teol. Salvatore Carco.
Firenze: Past. C. Gay, V. Manzoni 21, tei.
63.800 —• Past. All). Ricca, Via Serragli
49, tei. 22-576.
Forano Sabina: Anz. Evang. Giuseppe Scarinci.
Genova: Tempio: Via Assarotti - Past. Aldo
Sbaffi, Via Curtatone 2.
Sampierdarena: Via G. Cantore 16 - Cand.
Naso.
Livorno: Tempio: Via Verdi 3 - Past. Seiffredo Colucci, ivi, tei. 33-489.
Lncea: Tempio Valdese, Via Galli Tarsi
52, da Pisa.
Pisa: Tempio: Via Derna 15 - Past. C.
Tourn, ivi.
Roma: Tempio: Via IV Novembre 107
Past. Mariano Mòreschini, ivi, tei. 65-426
■— Tempio: Piazza Cavour - Past. Roberto Comba, Via Marianna Dionigi 57, tei.
30-821. ,
Rio Marina (isola d’Elba): da Livorno.
Sanremo: Tempio: Via Roma 8 - Past. Antonio Miscia, Via Roma 6.
Siena: Tempio: Via Curtatone 5.
Italia meridionale
Bari: Tempio: Corso Vitt. Emanuele 164 Past. Giuseppe Castiglione, V. Dante 174.
Brindisi: Tempio Via Congregazione. Da
Taranto.
Campobasso: Past. Alberto Ricciardi, Via
al Castello 90.
Cerignola (Foggia): Chiesa Valdese Piazza
Castello 17, da Orsara.
Corato: Tempio Corso Mazzini 27. Ev. F.
Mellone, ivi.
Cosenza: Ev. Enr. Trobia, Corso Mazzini
306.
Foggia: Chiesa Valdese Via Isonzo 44, da
Orsara.
Napoli: Tempio; Via de’ Cimbri 8 - Past.
Oreste Peyronel, ivi.
Orsara di Puglia: Past. Salvatore Briante.
Reggio Calabria: Chiesa Valdese, Via Possidonia 4, da Messina.
San Giacomo degli Schiavoni (Campobasso):
Chiesa Valdese Ev. V. Sciclone.
Taranto: Chiesa Valdese, Via Pugino 18.
Pastore Davide Cielo, Via F. Crispi 28.
Sicilia
Catania: Tempio: Via Naumachia 20, Past.
Enr. Corsani, ivi, tei. 15-911.
Caltanisetta: Tempio: Via Gaetani 50.
Grotte (Agrigento): Ev. Attilio del Priore.
Messina; Tempio: Via Laudamo 16 - Past.
Pietro Valdo Panasela, ivi, tei. 11-977.
Pachino: Cand. Giambarresi, V. S. Martino 7.
Palermo: Tempio: Via Spezio 43 - Past.
Guido Mathieu, ivi.
Riesi: Tempio: V. Farad 79 - Past. S. Zotta, ivi.
Vittoria (Ragusa): Past. Guido Colucci,
Via Garibaldi 60.
America Latina
Colonia Vaidense: Dcp.to de Colonia (Uruguay) Pastore Wilfrido Artus.
Colonia Cosmopolita: Dep.to de Colonia
(Uruguay) Pastore M. Bertinat.
Tarariras: Dep.to de Colonia (Uruguay)
Pastore Carlo Negrin.
Colonia: Dep.to de Colonia (Uruguay) Pastore Silvio Long.
Ombues de Lavalle: Dep.to de Colonia (Uruguay) Pastore Aldo Comba.
San Salvador: Dep.to de Soriano (Uruguay)
Pastore Emilio Ganz.
Paysandù: Ituzaingo 1629 (Uruguay) Pastore Carlo Alberto Griot.
Colonia Suiza:- (Uruguay) Pastore Maggi
Pasquet Elio.
Colonia Iris (Iacinto Arauz ^ F. C. N. G.
Rocca - Pastore Ricardo Ribeiro.
Montevideo (Argentina): Pastore Giov.
Tron - Avenida Garibaldi 2809 P2 A P9.
Buenos Aires: Camacua 282 - Facoltà Teologica - Prof. Bruno Corsani.
I Chiesa Valdese di New York: Pastore Alfredo Janavel - 67 Hendricks Ave - Staten
Island 1 - N. Y. - USA.
istituti Valdesi di beneficenza
e di istruzione
NELLE VALLI VALDESI
Presidenza Commissione Istituti Ospitalieri
Valdesi: tei. 9237 - Via Angrogna 12 Torre Pellice (Torino).
Orfanotrofio Femminile Valdese: Direttrice
Sig.na Lidia Fini - Via Angrogna 12 Torre Pellice (Torino), tei. 9237.
Orfanotrofio Maschile Valdese: Direttrice
Signora Wiltsch - Pomaretto di Perosa
Argentina (Torino).
Rifugio Carlo Alberto (per malati cronici):
Luserna San Giovanni (Torino), tei. 9360.
Ospedale Valdese: Torre Pellice (Torino),
telef. 9273.
Ospedale Valdese: Pomaretto di Perosa Argentina (Torino), tei. 9228.
Asilo per Vecchi: San Germano Chisone
(Torino).
Asilo per Vecchi: Luserna San Giovanni
(Torino).
Casa Valdese delle Diaconesse: Direttore
Past. Roberto Nisbet, tei. 9254 — Direttrice interna: Suor Lidia Perrou, Viale
Gilly - Torre Pellice (Torino).
Convitto Maschile: Direttore Franco Girardet - Torre Pellice (Torino), tei. 9230.
Collegio Valdese (Ginnasio-Liceo): Preside: Prof. Teofilo Pons - Torre Pellice
(Torino), tei. 9260.
Scuola Latina: Preside: Prof. Elsa Balma Pomaretto di Perosa Argentina (Torino!.
Convitto di Pomaretto: Direttore: Prof. Ernesto Tron - Pomaretto di Perosa Argentina (Torino).
Scuola Valdese di Agricoltura: Ai Monnet Luserna San Giovanni (Torino), tei. 9353.
FUORI DELLE VALLI
Orfanotrofio Maschile (Istituto Gould): Direttore: Past. Alberto Ricca - Via dei
Serragli 49 - Firenze - tei. 22.576.
Istituto Femminile Evangelico: Direttrice:
Signora Emma Villani, Via Silvio Pellico
2 - Firenze.
Istituto Artigianelli Valdesi: Via Berthollet
34 - Torino.
Ospedale Evangelico: Via Berthollet 36 ■
Torino.
Asilo Italia (per vecchi evangelici): Via G.
C. Vanini 1 - Firenze.
Asilo per Vecchi: Direttore: Past. Guido
Colucci - Via Garibaldi 60 - Vittoria (Ra
Casa Valdc- Direttore :
Colonia Marina per bambini:
se - Vallecrosia (Imperia)
Past. Luigi Santini.
Facoltà Valdese di Teologia:
Cossa 42 - Roma - tei. 32523
Vinay Valdo, tei. 37.43.66 torio, tei. 33.88.6 - Giovanni
Via Pietro
- Professori:
Subilia VitMiegge.
Ufficio Tavola Valdese: Via IV Novembre
107 - Roma - tei. 64.662 — Moderatore:
Deodato Achille (ab. Via Sistina 27, tei.
48.54.66) — Cassiere: Guido Comba - Via
IV Novembre 107, Roma.
Ufficio Legale: Dott. Giorgio Peyrot - Via
IV Novembre 107 - Roma.
Culto Radio Roma: Domenica ore 7,30 (Rivolgersi « Culto Evangelico » Via IV
Novembre 107 - Roma.
Culto Radio Trieste: Domenica ore
(Rivolgersi « Presenza Cristiana » Past.
Giorgio Girardet - Piazza della Libertà 6
Trieste).
Associazione Insegnanti Evangelici (A.I.C.E)
Segreteria: Sig.na Arnoulet, Via Condrè,
Torre Pellice (Torino).
Pro Valli: Presidente Past. E. Ayassot Torre Pellice — Cassiere: Sig. Abele
Geymonat (presso Tipografia Subalpina
Torre Pellice).