1
»•*'
Prfmo Llr« 13
AV.UO LXXVRÍJ5 N. 52
■6^ PETjLICE. 31-¿Dicembre 1948
Spedi»oni’ »bl» pn»roento postale'"- 1 Gruppo
A X '•■' *
-■
1«
Biblioteca ’^**^®,joRRE PtLUCE_^
-»ffijVr/
^ itíT-iíAG'jítVi *ef{«b oliföiCä-iid^ii,
Perchè ehfyi fame, e mi desti dä tnmgiareYebht
.1-1 >x>Tt-i ft', }1 « fiijti'ct afiit - ■ '■'■
sete e mi deste da bere ¡ fui ftyrestíero e acca*
Vglieste, ■ . ^
■<-11 \'. ft 1/
< Oí Hit fei
,v»^• .-(íIhíW«! f
tMatteo 24: 3W
settimanale, PEBLA
-yi
Nel viJggio, della vita, non meno avienturoso del viaggio degli
Israeliti nel deserto, siamo giunti alla soglia di un anno nuovo che si
stende favanti a noi come utuv'via per la quale non siamo mai passati.
El/a assale il timore,' consapevoli come siamo d’essere creature
jra»iCi in un mondo ostile e misterioso.
Ì Dal punto dove siamo non vediamo lo sviluppo della via, ma comudile sappiamo che ci saranno svolte forse dolorose, sauté forse
asjge, insidie e pericoli celati, un pò dovunque, e noi, già stanchi per
il cammino percorso, temiamo. s
Molti interrogativi s’affollano alla nostra mente all inizio d’un
armo nuovo, interrogativi che esprimono tutti l’ansia di chi si sente
piccolo in presenta d’un avvenire sconosciuto e di forze che non può
nè controllare ne dominare.
Ansia salutare, segno d’umiltà che contrasta con la baldanza in‘>
cosciente di ehi si lascia travolgere j dalla corrente della vita senza
neanciie domandarsi dove imi.
Ma se il timore fos^e l unico senlimento che proviamo in presenza della nuova via da.percorrere, le nostre energie sarebbero gruvomente compromesse, le .esitazioni e i branmlamenti ci fermerebbero
ad ogni istante.
Ed ecco che accanto ìal timore sorge la speranza. Quali liete sorprese troveremo Lungo la via nuova? Sarà la soluzione di un problema economico o morale che ci ha lungamente affaticati? Sarà la riconciiiazione con l’avversario o il ricupero d’una salute che crede-.
^Cil INLtlEX^
vatno per sempre compromessa? Sarà La conquista d’un titolo di
studio o d’una MtìUra posizióne o d’una promozione à un ordine superiore? Sarà l’incontro d una peisona con la quale stabiliremo vincoli
di amicizia o d’amore per cui sempre di poi benediremo il mgnore.^
Sarà il sorgere o il risorgere della fede in un cuore mandilo dati uvcredulità, sarà un altra grazia temporale o spirituale che diffonda luce e pace? '
jilin. giijva di ' 'pOSStO^S“.ìtCvC'' SOCpì^CSÓ Icoigo la er
ge per il credente una gioia più saida e- più luminosa. Sulla via degli
israeliti in marcia avanzava in testa l’arca del patto, garanzia di sicurezza e di vittoria, poiché l’arca simboleggiava Ut presenza di Dio'
ed era pegno della promessa: «io sarò teco dovunque andraiy>.
La promessa non è isolata, ma corre da un capo all’altro delloi
Bibbia. E’ ripetuta sempre negli stessi termini a uomini diversi, in
, tempi diversi e pertanto è anche per noi, se pure non siamo uomini,
eminenti e non abbiamo missioni straordinarie dai compiere.
Ad ognuno il Signore promette: «Tu non temere, perchè io son\
teco, non ti smarrire perchè io sono il tuo Dio, io ti fortifico, io ti
soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia:».
E noi proviamo la gioia di colui che sa di poter superare gli ostaoli, di colui che si sente liberato dall’isolamento ed ha la certezza
Idi non essere in balia di forze incoscienti che lo trascinano volente o
[nolente verso un destino sconosciuto.
Sulla vUi ancora ignota che si stende davanti a noi, il Signore ci
precede. Confortati da questo pensiero, camminiamo con passo sicuro.
E dove accada che per la debolezza della nostra fede dubitiamo e
vacilliamo, il Signore stesso, per bocca di Mosè, ci rinfrancherà riordandoci che «l’Eterno, l’Iddio vostro, che va davanti a voi, tìombmterà egli stesso per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vo^. stri, in Egitto e nel deserto dove haiveduto che l’Eterno il tuo Dio ti
'^ha portato come un uomo porta il suo figliuolo per tutto il cammino
che avete fatta, finché siete arrivati a questo luogo». ' A. L.
si a Dio, tarilo da abbandonare di
nascosto i suoi ed entrare a Bologna in un convento di Domenicani.
Predicò in quella città e quindi nel
suo luogo natale, ■per essere in seguito
trasferito dal 1481 a Firenze, che doveva diventare il teatro della sua attività e della sua morte. Erano allora tempi tristissimi! per la patria
nostra, dal punto dii vista religioso:
i papi Sisto W, Innimccnzo Vili e
Alessandro VI avevqn dato, un dopo l’altro, esempi gravissimi di corruzione ostentando-* #gli e nipoti e
mercanteggiando c»|cb;e ecclesiastiche, mentre tuttofi clero, così
malj guidato, si dibatteva disperatamente in una rovinosa decadenza.
A Firenze, dove i Mèdici ed il grande Lorenzo imperavano, il lusso ed
il maletìstnine erano peggiori che
ai tempi cosi gravonienle condannati da Dante, mentre la libertà politi ca era praticamente soffocata
dall’elegante e scaltra politica del
Magnifico Lorenzo. (|orruzione, mal
costume, manpanza pi libertà: tre
mali che Savonaro|a, non poteva
solfrire, dotato comfera dinn’anima càirdida c sincera ep imbevuta
di lunghi studi sui profeti dell’AiifTr'OTT'(%tattiPrito. ^ ^ “
A Firenze
^ero/an¡o Savonarola
Nel 450.mo anniversario
del suo marlirio (1498-1948)
/
• enveva un cronista contemporaLieo di Gerolamo Savonarola: «La
alle, maniera degli antichi profeti,
apostoli et martiri». Elitre rm uomo di tale fatta non è fiato ricordalo dalla Chiesa CattoMca in questo
anno che segnò il 4^’ anniversario
del suo rogo, mentre l’anno scorso
ha visto celebraisióni senza fine di
Santa Caterina da Siena, nel sesto
centwiario della nascita, domenicana lei come lui era domenicano,
ambedue vestiti del medesimo saio,
ed ambedue nemici implacabili di
papi e clero corrotti.
Chi avrà tempo di leggere queste riglie, si potrà rendere conto jdei motivi per cui oggi Savonarola giace ignorato e dimentico.....
come tutte le ombre che condannano.....
ferventissima
predicanone sua era
fi fruttuosissima, nè mai veniva a
fastidio. L’udienza ordinaria era otw o dieci mila persone, et si veniva
rivolta due o tre hore innanzi di
*-pijr pigliare il luogo. Li fanciulli st«
fidLo-^itti insieme sopra certi gradi
fiuti a'',
o et erano cirda tremila;
livuno 'ttn’hora o due avanti la
erlica, et mìì»^to, chi leggeva .saii et chi diceva Ih corona; et spesso
coro et coro canuivcmo laudi et saidevotissimamente .... ¿a voce et
^pronuncia del Padre era tale che
tvfti universalmente era udito
nissifnp, che parca cosa miravosa; con tanto spirito poi, che paa un San Paolo ...In pergmpo apariva maggiore che l’ordinaria sta^ tra sua non era, mostrando un ani«t,, itto et civile nettissimo d’odf/atto ispatto mondano, ...........
L’uomo e rambienie
Egli era nato a Ferrara nel 1452
e a ventidue anni si era sentito chiamare irrevocabilmente a conaacrar
Pensieri
Se non potete essere una stella
nel cielo, potete almeno essere
una luce nella vostra casa.
R. SAILLENS
La preghiera non è un’istantanea, ma una lunga posa dell’anima davanti a Dio. S. JONES
CHIESA VALDESE
.n-ii.
¡Iv'W.
rancori : la sua sincerità ed ingenuità
lo avrebbero trascinato al martirio.
Diventalo priore del Convento di
S. Marco, egli si acquistò grande fama nel volger di pochi’’'anni specialmente a causa della sua predicazione irruente, verace, impréssioiiante, in cui egli dava sfogo sincero
ai pili nobili sentimenti e supplicava il popolo a ravvedersi, a correggersi, a piangere sui suoi mali, e in
cui egli, a guisa di antico profeta o
di novello Giovanni Battista, preannunziava la vendetta di Dio a chi
non si fosse convertito. Il duomo di
Firenze e le chiese di vicine città udirono la sua vóce possente e suadente, e videro migliaia di persone
pendere dal suo labbro, tra cui gli
sceltici accademici platonici, i principi ed i nobili, lo stesso Lorenzo il
Magnifico. QuestF l’aveva voluto anche come predicatore privato, e lo
fece chiamare al suo capezzale,
quando, nel 1492, (,»1 sentì presso alla morte. Fu in quell’occasione che
il nostro frate domenicano, con vol!o solenne e con voce terribile, impose al signore di restituire la libertà al popolo di Firenze; al che avendo Lorenzo sdegnosamente volto
le spalle, il frate si allontanò negando l’assoluzione.
Ma non solo al popolo si volgeva
la predica di Gerolamo Savonarola :
la ;sua voce ed i suoi scritti suonavano condanna aperta al papa ed ai
cardinali ed a tutti gli ecclesiastici
che avevano dimenticato il loro compito di guida religiosa e morale.
Egli non risparmiava nessuno, trascinato com’era da un sacro furore
di purificazione, mentre andava lentamente elevandosi*contro di lui una
barriera di interessi, di invidia, di
Lai^tàe^’politica
sEniMàNlpi
PREGHI EH A
Nei 1494 scendeva in Italia Carlo
Vili di Francia, cernì pochi soldati
6 molto orgoglio, senza incontrare
alcuna resistenza e dimostrando al
lo straniero che l’Italia si poteva í
impunemente invadere: a Firenze,
cacciati i Medici, fu istituito un go- ‘
verno repubblicano, che avre^bbe do-^
vuto ridare alla citta‘*quel primato
che Piero dei Medici successo al padre non aveva saputo conservare,
Savonarola fu allora il domiùatort
della scena politica cittadina: pur
non prendendo parte di persona ai
governo, egli fu l’ispiratore delle
Signorie e delta vita tutta dei suoi
concittadini ; con la sua figura ascetica, con le sue parole vibranti di fede e di entusiasmo, egli dettò alla
città un nuovo costume, per cui si
vide la maggioranza dei cittadini,
soggiogati dal suo fascino e dal torore delle sue profezie, abbandonare
la vita licenziosa e votarsi con diletto a seguire i sentici di amore e di
purezza indicati dal. frate. Reso fanatico egli stesso, andava predicando in un lolle sogno la. teocrazia
che ; .Cristo aveva da essere il solo Re
di Firenze e non risparmiava al Pontefice Alessandro VI“ la sferza.' tremenda dell© sue orazioni.
Come succede 1 però in ogni cosa,
all’esaltazione primitiva succede un
rilassamento e molti,fedeli si,<
“ eòhvertiva in avversari e poi in nemici, poiché le vicende politiche non
erano continuamente favorevoli. E
sorsero rivalità con altri ordini religiosi, con alti prelati, con cittadini e con membri del governo, rivalità ohe la politica subdola di Alessandro VI aveva provocato e favorito, mentre il frate sì andava con disperazione accorgendo che la irreligiosità dei Fiorentini non era soltanto
superficiale, come invece era stato
rimprovviso ardore religioso.
Comunicato del Consulto
federale fidile Chiese Mranf
geliche in Italia. ,
L'AUcanza EvaatgeUca'^Mondiale
invita, coro© di consueto, tiitite le
Qbiese Evan^Iìche del mondo a parteoijiaà'o.' poesiiMlmente‘oon'i aidiumainze
in comunei alila e
iSETTIMANA DI PRE1G.HIEBA
ohe si terrà dalla 'domenica 2 al'la do
meiiica 9 gennaio 1949. 3 ‘
La fine
PEOGRAMMA.'
Domenica 2 gennaio 1949, ^ ,
Testi suggeriti per sermom.
1. La Divinità di Oniato (Ool. 1 : ■ 16-20)
2. La miseria'iSpirituale deH’iiomo.
DÌO:
(Itom. 3; il0-20);.r
3. La completa redenzione
(Rom. 5: 6-11) ....
4. La vera unità del ■«Corpo Dmeo»
di cui Cristo è 'Capo (G.Ì0V. 17: .2021).
ìLunedì 3 gennaio 1949;' '
,\Si
La sovranità di Dio.''
iSaimo 9;
.IL' '
Romam
Letture Bibliche.
2 : 1-13.
l'^^hiere di: r
’’i. U'ingrazianieTito.. Lodate . Iddio
SUO santuarii^^ lodatelo nella
' ove nsplende la euà po
tenza (tóalnio 150: 1).
2. Confessione della nostra manlohlevoljezza nei rwnosoer© la sovranità 'di D'io nella 'nostra vita.
3. hntercessione:
a) adfmchè la Ohiiesa .possa rioonosoere sempre più 'la gran'Uezza e .la potenza di Dio;
il) aitinohé ognii ouembro di
Cincsa possa giungere al pieino riqonosQimento della sovranità 'di Dio sul cuore e la vita
sua.
E così giunse la scomunica : al
frate, colpevole solo di non essersi
voluto inchinare alla potenza del
papato, e colpevole di una santa
follia priva di umano accorgimento,
il papa inibiva la predicazione, gli
toglieva l’arma più terribile e minacciosa. Era nel corso del 1497:
ed il partito di Savonarola, quello
dei Piagnoni, era caduto lasciando
il posto agli Arrabbiati. Ma il frate
non cedette ; sali sul pulpito, e come al sòlito tuonò contro i suoi nemici cd i nemici di Cristo; anzi, nell’ultima sua predica della primavera del 1498, egli non solamente sosteneva che il papa potesse errare,
ma che errava effettivamente. Fu
allora sfidato da un frate minorità
al giudizio del fuoco, che egli accet
tò ihentre l’avversario poi rinuncia,
va. Ma qualche giorno dopo, insieme a due compagni, fu buttato in carcere, processato e torturato, essendo
sopraggiunti da Roma i due commissari papali per interrogarlo. Al mattino del 23 maggio 1498 i patiboli e il
rogo furono costruiti in piazza delle Signorie: Savonarola andò ineoniro alla morte cantando un Salmo.
La sua cenere fu gettata in Amo perchè non diventasse oggetto di venerazione ed oggi sul luogo ove egli fu
arso non c’è che una lastra circolare di marmo che ricorda il suo sacrificio. La sua fine fu sìmile a quel
la di tutti i profeti disarmati.
L’a,bbiamo voluto ricordare con
queste note sommarie, per meditare
un momento sulla nobile figura e
per ricordare le sue profetiche parole : Io ti avviso, o Italia, io ti avviso, o Roma, che ninna cosa ti può
salvare se non Cristo.
Martedì 4
La
1-16;
giennaio '1949.
Bivelazione di Dio
nella Sua Parola.
Letture Bibliche ; Saltoo 119 :
Ebrei 4: 1-13.
Preghiere di:
1. Ringraziamento per il messaggio 'di vita e di speranza rivelato inell© iSiaore Scribtmr©.
2. Confesmone 'dteMa mostra' defootlezza niell’aocoglier© .il messaggio
e della nostra imperfetta ubbidienza airappel'lo di Dio.
Intercessione..
a) affinchè la Parola di Dm sia
una laimjpadia al nostro piedfe;
b) .affinchè la Chiesa prodaini
sen®a tknoip )l’autiai^ità delle
3.
Sacre SorittUTe;
c) affinchè gli uomini si volgano dalle loro vane speranze alla vera rivelazione 'di Dio im
Cristo Gesù.
Mercoledì 5 geniuaio 1949.
La caduta deU’uomo
e il bisogno della Eigenerazione.
Letture Bibliche: Gen. 6: Í-7; Rom.
3:. 19-31.
Preghiere di ;
il. Ringraziamento per Ja compassione ohe Dio mianiifesta in no;;
stro favore al fin© di "riabilitar^
ci.
- • 'i. Mi
2. Gonfesnom per la atianoanzà dej'
sen timento' defila ^'mostra miseria
e del 'bisogno della salvezza offerta da Dio,
3. Intercessione : ■
i
->
Augusto Armand Hugqn
... ’ i Ci
a) per un neveflio nella Chiesa '
2
^L'ECO DELLE
f
^?k dei «eotdmeoto deHa oorrudone
b) per una piena e iCèdele procla
1%
"i?“* mattiene deili*pfeiieaza, rigenera
tcaee dàJa àpwito Santo;
c) «ufiinohè i peooatori siamo con,r verfciti a Dio.
«r-giOMMiio I9I9CV
La .voce delle CoiiLimì
f#Nfj >'
«3*
••m
ir^r
-^•sS5p^t■
K ^ Í V
C,:;: »
?•.•■ -V/'
■Bivim4à--A’il tmirHfieio «(pia torio
nléZ «miro Signor Gtté Gristo. ^
/.eí|^^»•e''iífiilííie;rOo.l. lì 9-22; Tito"
2f 1M6.
Prtjghiere di r^ ' i
1. Bingraaimi^nto pwcihè' «in «Lui
^atóto oorporahnente tutta la pienezza della Dei/tà e in Luì abbia- >
mo tu'ti’o pienamente» (Ck>l. 2 :
r\ I'
% ‘Uon/esHone efeÌIa‘nostra (Ìè6o•i testa usit’awoeMtBre e nel riepeta" He«i*a tjbeiPte'veiiift;
'-».Inttmeésgitmo o
affhtóftè poertainw oCWbpfendedere e pnMl)Unare’c[Bè'€K^ è il
i,, SignoTe alla-gloria dì Dio Pa
djpe ; vij'i-;'.'«#
b)<aifìiMlte .ot»lo>m<db« eeeroitano
.<e LuSmenoa sei- oaimpo ded^Ptiìone e ded peneieiro'< sep^nMio nbbàdtee ajl dli^diao Siigaore ;
e) afiCincibt i peoeatqri rieonoecano la loro miseria e l’abboinr
danea della grazia del Signor
Gesù Olnitbi
ANGBOONA f(Serre)
Mercoledì 22 dicembre aJbbiamo deposto nel cimi temo del Gapokiogo la
spoglia'Snortale ’della nostra sorella
Ohiavia' Maddalena deceduta agli
Oddna sei eu© 77mo anno dti età.
Ai fiiaiigliari ed ad parenti nel lutto «esprimi anno la nostra fraterna simpatia cristiania. ’ e. a.
ìi-t’'''.’
’é'- '
Mi
fi
4
l'jdr.-'fi»
ÏJ"-'
Venerdì 7 gafflutio^'l®^.
£à Tiinità nella swe Uitiià
di eostanta e Mitteraitó di Jeione.
Lettere Biòì4ekei *’ Gaoranni 14* 1526; 1 Oor. 12ì 1-13. >
Pr^hiero di:
1. Ringraziamento per Dio Padre,
Cteatttié/ ‘^Did Itedanito
‘re; Dio Salito Saliite, iSamtìfioatofe.
2. C'-m/esatone ficr nom aver glori~ fi<^to Iddio, snelle cui mani è la
nostra vita e dia dipendono
-tùtte te moetie vie.
3. Intereeeeione-.
a) per una maggiore' comps;;^
. ')* alene'deHat natura e dell’opera
* 'deWa Trinità;"
b) affimcbS Dio, per mezzo del
iSuo Spijritii:);' si ri'i’éli a molti
atfcrarenio’la Siua Parola;
c) afiTncbè là feide si manifesti
in un nutnero siempre maggio
re di 'vite santSì&cate.
iSnbato 8'gennaio 1949.
li compimento di ogni eo»a in Cristo
Letture Bibliche'. 1 Teaa. 4; 13-18;
Ebrei 12; 18-99.
•te’:.' ,
Preghiere di;
1. Ringraziamento per il disegno
eterno dà Dio che sarà realizzato.
2. Confeesiom dirfiiis -aestre manchevolteBiae.ai^’Atteòidere e nelTaffrettiwe il ritorno del nostro
Signor Gesù Grieto.
3. Interceesùme :.
a) aMincbfe la speranza della finale redenzione del mondo oi
spingano all’airtore «d al servizio;
b) aiffàncliè i segni dei tempi
" spingano molti alla preghiera
ed alia vigilanuEa;
c) affinobè Dio affretti la vena
ia del Suo Eegna
Domenica 9 Gennaio» 1648: In molto Oitese saarmano <wgsuaiissati culti
9{Woiaìà iSenta Osn« e predicazioni sttU’IJmtà Chrtistiaina: «Che essi
siemo uno... aiiùnehè il mondo cono .
sca che tu mi hai mandato» Giov. 17)
IliPremdmstei
Quoukuo DEL Pesco.
P. S. L'ÀUeanza Bviiilge]«» Mondiale sarà lieta di ricevere relazioni
sulle Adunàfiie di Pne^era ed i
loro iiisuliati. luvàadle al (Segretario OeBiHrale dfvr MaHyn Gooch, M.
B. E. (General flecretary — World's
Evangelfcal Ailliance — 30, Bedford
Pfetoe - London W. G. 1 - Inghilterra). . ■
CofriumuNiiti
lie «ttxtHuifeB iKS;tftlÌ£Ì^ devono mtttt
atta Tipografìa entro iun^ a
.•W: ■ "V
gennaio 1649, per eswre pubblicate
' -ii' / . Ui . . ' ■'«
sui n anserò del 7 fenaaio.
LETTORI
ABRONÀTI
Vogliate cortesemente inviare
i’ammontare deil'abbonamenfo
ai glornaie
<13or i Miiitemo iL.^-500
per r»8t«rno% 900
servandovi del c. c. p. 2-17557
deHà Libreria Claudiana • Tprre Pellice.
ÍÍ
BOBùiO P^ELUCE
Dopo 12. anni di minietenio il sig.
nicchi à-statoichiaffiaato dalla Tavola
a svolgere aJitrove il suo lavoro. Rimarrà nel cuore dei tBobbiiesi indelebile il riooido della sua opera svolta
con intelligenza etì aoaegazione oiwne
pure non sarà mad* dimenticata la signora Ricea die tanto oollaborò col
Pastore inelle varie attività della
Chiesa
li 7 noveasbre ebbe luogo rinsediamento. dei nuoro Pastore, sig. Genre ; il SovrìntendHoite, signor »Ricca,
dimostrò oom. parole ÌBcìsive * quale
fosse il dovere del Pastore se
vwole essere fedele alia sua missione che, però, potrà essere adempiuta
sftio’ Se ci sa*à andie la. ooliatoorazione> dei pararocchiani. Deg»o la lettura
della liturgia di ìnaicdia2aeinto, sali
sid 'pulpito il aig. Genre che rivxxlse
tUtassiBmiblea, un caldo messaggio vibrante di afflaore «risbiamo.
Il &l novembre una modesta featicciuola orgàniàizata dalle Unioni, dava ai signori Ricca un cordiale sa. luto e ai signori Genre uin fraterno
}>envenuto.
0 II 25 dicembre un’assemblea,
ma^pÙMre ancora del consueto, ascoltava in relìgioao raooogiLimento il
messaggio di Natade. Vaglia Iddio
che te parolai divine apportatrici di
pace e di aUègrezza tra «gli uomini
dii buona volontà» abbiano realmente trovato la via degli animi. Molto
apprezzato fu il coro d’occasione eseguito dalla Corale. La Festa dei
bambini ohe raecolse intorno all’Albero ìHuminato ima grainide assemhilea di bimbi e... di grandi, si svolse il pcxneriggìo di Nataie, eoi solito prograimna di canti e recito.
A tutti dokiro ohe hamno collaborato alla buona riuscita delle Feste
rinnoviamo i nostri aàneerd ringra;i'aimenti.
L’il inovesnbre si sono resi gli
onori tCunebri a MiQND0(N DAVIDE di Gtenteugna, di anni 81.
E^i, per ben tYentacdnque anni, ricoperse la carica di anziano ohe seppe assolvere con fedeltà e carità cristiana.
Dopo lunghe e atroci sofferenze
terminò da sua giornata terrena,
LAUSAEOT BARTOiLOMiEO, ^’età di aami 56. I funerali si svolsero
il 9 c. m.
Alle famiglie -visitate dal lutto esprimiamo la nostra solidarietà cristiana.
VIELAR PELLICE
In cocaidon© deJTinsediamento del
nostro nuovo Gomidnttore aig. Enrico
Gèpnet, aw€nu.to domenica 5 dicembre, una numerosa assemblea affollava il tempio per dare tm cordiiàìe e
fraterno benvenuto al Pastore e alla
sua* gentile famigHa. Onde soddisfa
re il desiderio del nuovo arrivato U
inedallazioue veniva eifiettuata dal
pastore uscente sig. Roberto Jahier
che svolgeva 1* prima parte del servizio bàSandnei sulle p>arole contenute
in S. Man» 10: 42-46 - 1 Epistola iti
8, Pietro 4 ; 10 e nell’Evangelo secondo S. Giovmuii 10: 11, M>fferm£mdoe.i
in parMcolare sai vereetto 46 del capitolo 10*di S. Marco.
li pastore Geymet rispcmdeva, sgle
affettuose «sorta-ziond del colleg^^ri•Voltegli in nome di Dio, prendendo
il suo .testo al versetto 31 del capilob 13f<^ll’Evainge40...,di S. Marco; «Il
cielo ò la terra pésseranno, ma le mie
paro 1*. non passefanno». »-;•
Ultimandio ha |spresso alla comunità il proposito ò il vivo desiderio di
adempiere fedelmente la sua onissionc contando sulla collaborazioìie dei
fe.del.,, ma sopratutto suJl’aiuto di
Dio,..,
La Corale cantava un coro d’occasione e all’uscita del tempiomolte
oordiali strette di _mano hanno» detto
alla famiglia Geyraet tutta la .i»mpatia di cui vogliamo cii-condarlà nel
suo nuovo campo di lavoro; ’ •(
Particolare edificante e diegno di
essere rilevato è lo spirito di .perfetto
accordo © di comprensione che animava Í nostri due diletti Pastori dando
cosi alla comunità tutta un alto e
sempio idi fraternità cristiana G'.
0 Dipartenza. Sabato 18 corrènte,
una vena folla di fratelli in fed© òdi
amici accompagnò airultima dimora
la spoglia mortile di STEFANO MICiHELIN SiAiLOMON di Pietro, di
anni 11.
La bontà del giovanetto, de sofferenze impressionanti sopportate dnrante la lunga malattia e la simpatia
generale dia cui è circondata la sua
famiglia feoe.ro si ch’egli ebbe delle
estreme onoranze: come di rado sono
concesse a fan;gji|ì.Mi deMa saia età. Esse offrirono pertanto una
occasione di testknanianza alFEvangelo. Parteciparono all© esequie andhe i bimbi delie Scuole eantandO un
inino nel tempio.
Rinnoviamo alia familia in lutto
l’espresinone della nostra solidarietà
cristiana. ri*
TOmNO
La sera del 16 dicembre ha termiinato .la sua giornata terrena il no.itro
fratello . GIUiSEPPE GAMBEiLLI,
neli’età di 71 anno.
Conserviamo il rícorldO, nella nostra com.'iinità.^nteLaaao ea.rg.ttei-Q. anor-__
to e sereno. Gli ultimi mesi del suo
pellegrinagigio sono stati oscurati .da
Istituii Ogpitalie
^ Á "
una lÌTOva iloiorosa, in#k anche nella
sofferenza iioa.òjyeniuita meno la sua
fiducia nelle praniesse del (Signore. *
Nel iwmeriggio di sàbato 18 dicem- 08PEDA¿?í'©I POMAR-Etto $ s
lire al(feiafl»o aeeompa^to 1© sue spo-^'%Margh. Grill, la c-s^a valente *1
gli© Btortali all’ultim^ dimora e un a-ver cursáo a miglia
folto stuolo di amici, e'Iconoscenti si è sfinito a sua volta la m
asciato alla famigHa nel dolor© per oura^.ÒiL anz" opei-are
Isédipartita b neKa speranza .striuviSsq^à operaz/.iotnift. ¡Riini
^ Vito Eterna .im Gràbo <ks», M^ci- *mmo iJi-Sigitor© ©he ha guiifeito 1©
pando al servizio -funebrejgll^t^tro chirurgoeh© ha .^tcn
Tcm.pio di .Corso ViUorjif ¿jp Irf^fiostra sorella e eh© ora eèd’ha
Riimoviamo l’espretomie nci«.;!Ì^’i^^Qto*a PomaTettotSdppo Cn il
stra viva simpatia aJ(C vedova s-gao' soggiorno nel ¡'.ospedale di Tori
ra Eleonora. Gainb^i;-, alM figtolsi- 'i’"**- -i. »
gnorqjiAw^^nda ftioca c/Grazùi^at-'’
tazzi''«id‘ alle loro famiglie.
Tutt. cglorp oh© la coneecon<ito ra
greranini^wn lei per,la mei^igij|j
0 L’Assemblea dii Ohiirsaffa eletto
come Diaconi della nostru^omunità i
•diete. Gustavo Boringhig^ e Mario
Ferrerò. Il nos.tro Colatore è ora al
giPaai completo ©d eas^’ooinipi© un lavoro’ metodico nella^direzion© epiri'taia.le © finanziari^della comunità.
ijEsprimiamo al wg.'-Edoardo Spoeriàiche ha (dato lo su© dimisisioni' dalla
carica di Diacono per ragioini di sa• Iute, la viva.-^^noaoenza della Comunità per ii lavoro da lui compiuto
con abnog(iUiÌ<mie.
Ì0\
Sohvegno F.O.Y.
i La Gioventù delle Unioni
Wj^aldesi delle Valli ¿è cordiah
mente invitata a partecipare al
CONVEGNO cheyavrà luogo
nel tempio di Pinerolo il giorf
dell’Epifania, 6 Gennaio 1949.
Inizio del Convegno alle ore
9,30 con un breve cullo presieduto dal pastore E. ROSTAN.
Studio presentato dal pastore
N. GIAMPICCOn,.seguito, da discussione a gruppi.
Pranzo al sacco.
Ore 14 programma ricreativo
preparato dallUnione di Pinerolo.
Ore 17 chiusura.
■;iS.__
tl
Portare la raccolta di con/
Pleines Voix
Paolo Marauda
libci'azìan©' che le è stata coinc
■M-'
Rii UGIO ©d A^ILO dì San Gerfarii
Nel primo4so.nb aO ospiti, ne)^on
do 70; vecchàed amnsjifilati eih^^el ri
Igor delPiinve^o sentoito. .^eora pii
il peso degli stoni © delle inienuÉà
Ma gli amici dk nostri rieoveràÌÌE^l.
sanino ■ed hanno mudato loro del
bone; .j, braemcttiaaSsp loro iil rie
scente saluto togli inarabili © dei‘^
gliardi.,. Ma. se.^1 carbm© riscalc
corpo c'ò qualcos«jd’ialitX che ris
il cuord: l’aiffetto ^ la b^evolen
i’-nesauriibile pazienza del 'per-soiiilii
che ciro^da i ricoveraci,
ORFANGTROFIO di POMAREI
Dop.o i^ri anni .d’attività svolt
favoi’c’J# deM’Orfanotrof’;' Maach
Suor Alitele Gay è stata richiamata
la Cai^ Madre dell© Diaconesse,
vista un nuove oompito. Le por
mo u# vivo irigraziamento per tu È
Io zei^e l’amore che ha portato
io s^lgiftiento dell’opera sua. Iva sii
Margherita 'VViltsch di Fiume, ha
laj^e
3't|pl.tO
cetpbto dir iprenderne ?a successioj
e p diamo il benvenuto tra noi, co
l’^gurio che possa .svolgere con se
d'ipfaBi onc il’opieria dii màterna ;
s^nza 'presso i ‘bimbi che 'Ite sotri'O affi»
dòti; '■ i
■: ’’f
A *
A rv
li .#
Tìufti i rieiMì&rati negli istituti osp^ì
.; i I
talif^i Valdesi ‘mandano ai loro amici ^
'S- : ' 'il
e hem,e fattori un memore e ricnnoscevA
le saluto e Vaugurio pw fervido per^
\\
’t'nrmo -nmxirrKr^—mflr^xp'avo ontte T}ent’\
1
dizioni del Signore.
Ofpadali Valdesi
Doni, ricevuti dal Pres. della CIOV
dal 1 Luglio al 30 Novembre 1948
Biig.na 'Glcmeintina Mori 1000 —
Selma Longo 500 — Sig.a Noe.lie Mai
lan 1000 — Bertalot Giovanni (jPrà
Oatinat) 2000 —- Commiss-ione d’-e^me 100 -— En souvenir des Parente
250. I ;
lìic.evuti in mem. del rompianto Signor RoHier Erico. Insegnianti Chie-l
Sa Valdese Torre Pellice 1000 —i, Id .di
Vil'lnr e Bobbio 1200 — Lisli iBasso
5000 — Affro Gi’ossi 50(K)0 —iBarza
Ti<a0ì^0onB l(ddio
Ci si conranica che la sera del 1°
gennaio 1949, dalle ore 21 die 22 avrà luogo una trasmissione Radio
sulla Rete Rossa su :
ÀGAPE, ciiià dciramore
Documentario di Cario Bacarelli
Dal R'adiocorriere riproduciamo
quanto segue;
Tra le nubi e i monti sta sorgendo Agape, villaggio ideale dedicate
all’amore di Cristo, saesomio l’etimologia stessa del nome. Studenti,
operai, professionisti appartenenti
a tutte le confessioni e a tutte le nazionalità, si son dati appunUimento
qui nella Conca di Praly sul confine
italo-francese, per trasformare in
pietra l’aspirazione di fede della loro anima.
Per un giorno o per un anno: la-’
poro duro, lavoro volontario. Il padiglione cerar ale, nucleo della futura comunità, è stato dosi edificato da
mani umili ed iUtistri, presi dallo
stessa fervore, .i4ind|||| il microfono
della R. A. I. si è ¿¡Hmpicato lassù.
Le regìstragioni esente saranno trasmesse nel dociù^^tario di Carlo
Bacarelli che sari itosso in onda sabato sera f" Geitw«^
ghi Alina 500 — Ferrante iBcnedetto
200 —- Doti. Luzzand Angelo 1000 —
Prof. Giorgio Peyronel 1500 — Prof.
Bruno Revel lOOO — Zajzn Francesco
200 — N N 100 — Luisa Pastori ved
Galb:;ati e fìiglde 100000 — Cav. Q. B.
Bonomi C’ons Deleg, -Soc. I. N. C. A.
5000 — Giovanni Turin (Argentin.i)
1000.
Doni ricevuti dalla Waldemsiom Presh.
Church Noi'th Carolina a mezzo Suor
Margherita Grill. Mrs. Marguerite
Rosa Victor dollari 5 — Fam. Henry Martinat (Pimeibnb) 10 — Mr. A.
Grill 10 — Mr, et M.m© Silvio M.artinat 25 — Mr, et M.m© Philippe Bounous 2 — Mt. et M.m© Fred. Meytre
2 —. J. D. Pascal B. 1 — Philippe
Grill^2 — John (Long 3 —Jack Bounous 2 — Albert iBleynat 10 — Alido
MSarbinat 5 — J. P. Rostan 51 — M.c
J. D. Guigo 10 — Henriette Pascal 1
— M.me Madelterne Pons Curvili© 5
— M^e Jeanne Grill 3 — M.m© Louisa Ril^ire 1 — 'M.m© Jule Pascal 1 —
Louito Gaydou Pascal 1 — Mnrgueii’ita Qardiol Micoil 5 — M.me Madtelefce Ghigo 5 — M.m© Frank Pa«eàl
5 —■ M.me Philippe Rostan 2 — Mr.
et M.me Ben Pous 25 — Mr, Loui»
Bounous 50 -A Mr. John Garrou 60
— Mr. Henry-p. Garrou 60 — Mr.
Grill Antoine èa mera, de son fri're
Henry 20 — Philippe et Madeleine
Grill Rostan en icgem.. de leur fils
Pierino 10 — Mr. Rsderic Meytre 5
— Meytre Jeann© Marì©,^! — Fcrrier
Pascal Marie 5 — iBertaJet Siisanne
5 — Bertalot Henry et Mary 10 —
Perrier Jean en mem. de J. P. Pastre 10. continua ,,
IHrezione: Vi« dei Mille, - Pinerolo
Telefono 409
Amministrazione! Via Carlo Albertdi
I bis - Torre Pellice |
Dir. Eesp. Ermanno lìostan
ARTI GRAFICHE "L’ALPINA,,
7 arre Pellice
Olldiill-lliO-illI
Il dr. DUMIiLE »OCMAT
visita a TORRE PELLICE
iulti i vei7èT<àì dalle
10 alle 12 presso il
dr. Gardiol tei.
a TORINO gli altri giorni
dalle 14,30 alle 16,30,
presso l'ospedale valdese - via Berihollei 36
SARTORIA
Arturo Batna
TORINO
Via Berthollet n. 13 (1 plano) - Tel. iO.tSS
mgSià
(
IL LABORATORIO RADIOTECNICO , , r 'È y y r PflESENTA
CAMUS SO & RICC^.^' ’ P I N E R O L 0 ♦ Via Palestre,’ i UNA INNOVAZIONE NE! SUOI APPAEKOOHI^
X*espansione di 'in met
che permette una pi* facile ricerca delle^l^ai LA SELETTIVITÀ’ ED IL RENDIMENTO -f economici e di lusso — Amplificatori Ripart Rateazioni — Servizio manutenzione del Piner ani c MIGLIOR-A Apparecchi Radio noni Cainhi ole»«.