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Nulla sla piü forle della vostra fede 1
(Gianavello)
ABBONAMENTO
Italia : Annuale . . . L. 150,— Semestrale 1,.’ 75,—
Estero : ~ ».................n - „ „
Ogni cambiament* d’indirizzo eosta Lire Cinque La copia Lire
Rlffiiardate alla'roccia onde toste tagliati
Isaia LI : 1.
REDAZIONE : Via Sibaud, 7 7 Bobbio Pellice
AMMINISTRAZIONE : Via. Carlo Alberto, 1 bis - Torre Pellice
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COMUNICATO
A norma dei vigenti Kegolamenti, per
necessità determinate dalla sistemazione
del Campo di lavoi*o, è proclamata la
vacanza del posto di Pastore nelle Comunità autonome di Ferrerò-Maniglia e di
Villasecca.
Koma, 18 febbràio 1046,
Per la Tavola Valdese:
Virgilio Sommarli, Moderatore
LE CHEMIN
Pareils à Abraham, nous partons sans savoir où nous allons.
Pareils à l’enfant Moïse abandonné sur le
Nil dans sa corbeille de joncs, nous sommes emportés par le courant de la vie vers
le rivage inconnu de demain. A vues humaines, le cours de, notre existence peut être
fixé dans ses grandes lignes, mais les détails sont voilés par la brume de l’avenir et
les lignes elles-mêmes peuvent être modifiées par un révers de fortune, une maladie,
un deuil, une guerre, une force quelconque,
bonne ou mauvaise, dont noul ne soupçonnons même pas l’existence à l’heure actuelle.
Or, Jésus déclare : u Je suis ie chemin ' »
(Jean 14:6).
Jésus, non une idée, non un dogme, non
un système est le chemin au Père, non ù
un ciel vide, non à un idéàt humain quelque
grand qu’il soit, non à un Dieu inconnu et
inconnaissable.
C’est dire que ceux qui le suivent connaissent le point d’arrivée tout en ignorant
les détours qui l’y conduisent. La vie est
encore un voyage à travers une sombre forêt, mais à l’issue il y a la maison du Père
et non le vide, l’abîme, le néant.
Les jours sont difficiles. Pour l’âme ils le
sont toujours; mais à l’heure qu’il est ils
le sont aussi pour le pain quotidien, pour la
justice sociale, pour la paix interniationale.
Dans le contraste des luttes, dans la
brouissaille des idées, comment se retrouver? Des voix discordantes nous appellent
de toutes parts : où se diriger?
Jésus est lé 'chemin ! Il savait, lui, d’où
il venait, où il allait; nul mystère ne voilait son avenir; rien d’imprévu, aucun obstacle ne l’arrêta dans sa marche au martyre accepté et à la gloire attendue.
Il est encore et pour tous le seul, l’éternel chemin.
A vous qui êtes égarés dans les carrefours de la vie, qui désespérez de sortir des
impasses où vos erreurs et les circonstances vous ont poussés, à vous qui doutez,
Jésus rappelle : Je suis le chemin ! c’est-àdire la vérité qui conduit à la vie. La vérité est accessible à notre personne puisqu’elle est' une personne, non une équation que
notre intelligence seule devrait comprendre.
Le réel, dans l’Evangile, est vivant et concret; c’est Jésus à qui notre ciBur peut se
donner, non un concept auquel notre raison
peut adhérer. Et d’ailleurs, s’il existe diverses vérités, d’ordre différent, scientifique,
sociologique, moral, philosophique, aucune
de ces vérités particulières ne saurait contredire une autre. Il n’existe aucune réelle
opposition entre la science et la foi. Toute
vérité, dans quelque domaine que ce soit,
procède de Celui qui est le chemin.
Dans un monde désemparé qui ignore s’il
marche, ce qu’il fait et où il va; dans un
monde qui vit au jour le jour, vieillit sans
s’en apercevoir et meurt sans se révolter
tant il est convaincu de la fatalité des choses; dans un monde qui a perdu la foi en
Dieu, en la vie et en iui^même, notre privilège est grand de savoir où est le chemin
et notre devoir est précis : l’indiquer à ceux
MU l'ignorent R.
IID PER ID [OR UPIROII DI RIO
Alcuni anni or sono, quando ancora s’era nel crogiuolo della prova e la guerra divampava su tutti i fronti, i militari Valdesi
sotto il pungolo della solitudine o della sofferenza, mi narravano le loro esperienze e
m; dicevano, quanto bene avevano ricevuto
dalla lettura della Parola di Dio.
Un giovane così scriveva dal fronte russo : Mai, come in cjuesie IcincLe sconfinntf.
dove la sferza invernale piega la volontà iimana, ho sentito e sento la potenza d^-’tla
Parola di Dio; essa c la-fonie della mia serenild di spirito, la mia àncora di sah’czzoUn altro giovane diceva : Come ha fatto
hene a raccomandarmi di prendere il Nuovo
Testamento quando è venuto a farmi visita •
nei momenti di riposo esso è la mia soia
consolazione.
Un terzo ancora così si esprimeva : Qui
non c è Cappellano al quale io possa rivolgere la parola: il mio consolatore è il Nuovo
Testamento che conservo sempre vicino a
me per meditarne la parola.
Sono queste, ed altre che posseggo, delle
preziose testimonianze di un’esperienza cristiana indubbiamente sincera, maturata nell’ora della pròva, a tu per tu con la Parola
di Dio.
Ogg! ignoro quale sia la sorte di quei giovani e se, nelle vicende della vita in cui si
t-ovano, essi abbiano conservato intatto il
■ loro amore per quella Parola che, secondo la
definizione del salmista, è nna inmpy,aq ai
nostro piede ed una luce sul nostro sentiero.
Non desidero indagare sulla vota t #i quanti
seno tornati a casa loro dono le tragiche e"lìVierigfi’Te della' guèrra? Desidero soltanto
nrendere ouelle testimonianze di alcuni giovani Valdesi, cosi come sono sgorgate dal
loro cuore e, porle davanti a voi, nella speranza che la verità, la potenza, Tautorità
della Rarola di D'o diventino per vo’, come
per loro, una realtà vissuta e snerimentata,
una realtà che s’inserisce nella vostra esistenza quotidiana, non per aggravarla, ma
oer arricchirla e per potenziarla.
.* * *
Abbiamo tutti ricevuto dai nostri psdri una oreziosa eredità spirituale : la Sacra
Sniitiira. Molti hanno saputo adoneraria nelle ore nifi diverse della vita e ne hanne tratto infinite benedizioni, poiché non c’è "ulla
cHa eserciti sulla nostra vita auotidian'i una
az'nne cosi benefica e così salutare ou^nto
la Parola di Dio vivente ed efficace pv> affPata^ di Qualunque spada a due tagli, car^'-ce
di midicare i sentimenti ed i pensieri dej
cuore.
éltri hanno anerto la Bibbia di tanto in
tanto, forse più per timor di Dio e del giudizio che non per un intimo bisogno dell’anima, ma . si sono presto stancati ed hanno
messo da parte il Libro, fra le cose che non
sono direttamente utili alla vita.
Altri infine hanno considerato e considerano tuttora la Bibbia come un libro chiù-:©,
sijiuzellato dà sette suggelli, affidato per lo
più alle cure dei pastori e dei sacerdoti, ma
inadatto a servir da guida a quanti sono costretti ad agitarsi in mezzo . alle difficoltà
della vita ed a quanti s’illudpno che le realtà di questo mondo terreno siano le uniche
vere, «siepre realtà.
Non ci dobbiamo nascondere nè dobbiamo
sottov.alutare alcune obbiezioni che da molte
parti si fanno alla lettura della Bibbia.
Che ci siano delle pagine difficili da intendere. è vero: ma qual’è il libro denso di pen
siero che. a somiglianza della Bibbia, non
richieda un particolare sforzo di comprensione, uno studio serio e prolungato? Anche
dono molte letture troveremo ancora delle
difficoltà da superare. E’ certo però, che, aiutati da una conoscenza generale dèlia Sacra Scrittura riusciremo a poco a poco ad
intendere anche i brani apparentemente più
oscuri e sperimenteremo die, con Jo studio
assiduo della Bibbia, il contenuto stesso della Bibbia si svelerà alla nostra mente ed al
nostro cuore.
Che ci siano nella Bibbia dei racconti
scandalosi, contrari alle norme della morale, è anche vero; perchè la Bibbia proclama, sì, la Parola di Dio, ma ai tempo stesso
descrive in termini realistici il peccato e le
j' '
i nefandezze deH’uomo abbandonato a se stesso, non ancora rigenerato dalla grazia del
'Signore. Se qualcuno si sente attratto da
; quei racconti, indubbiamente li cercherà ;
; poiché, come dice an teologo moderno, la
\ Bibbia dà ad ognuno ciò che egli vi cerca e
i nulla più. Invece di scandalizzarci, quei rac, , conti dovrebbero umiliarci e costringerci ad
' apprezzare tutte le altre pagine, e sono in
.j-grande maggioranza, in cui si sente Tappello
di Dio ad una vita di giustizia, di santità, di
amore, vibrante come in nessun altro mes’-saggio umano e tanto potente da rinnovare i
cuori per' ia virtù dello Spirito Santo.
(Infine, che si sia snaturato e falsificato il
messaggio biblico, è anche vero. Sulla Bibbia si è giurato fedeltà ai tiratili, con la Bibbia alla mano si sono volute giustificare
guerre ed ingiustizie sociali, nel nome della
Bibbia i cristiani si sono perseguitati gli uni gli altri, lacerando tragicamente il Corpo
d'. Cristo. In quei casi, però gli uomini hanno malamente adoperato la Bibbia, ne hanno
fatto un uso ignobile, l’hanno fatta servire
ai loro scopi umani e terreni invece di servirsene per glorificare Iddio nella santifrazione della loro vita e nella pratica dell’anior fraterno.
♦ * * ’
= Malgrado queste ed altre obbiezioni, la
Parola di Dio conserva tutta la sua perenne
attualità ed il suo specifico valore per colui
che la legge con umiltà e con fede. Non c’è
nube che riesca ad oscurare la luce della
Parola come risplende nelle pagine immor^ tali della Bibb-'a E la lettura individuale delBibbia, vale a dire Ia~ricerca personale,
forse anche segreta, di Colui il quale è bm
predente in tutta la Sacra Scrittura ,si rioresenta a. noi. oggi, come un’esigenza insostituibile della nostra vita cristiana.
Dobbiamo riprendere ¡n’amano la Bibbia e
leggerla ciascuno per conto nostro, in un
atteggiamento di adorazione e di ricerca della verità.
La nostra grave colpa, quella che spiega
tante nostre cadute e tanta nostra inerzil
spirituale, è proprio di aver trascurato la
lettura personale di quella Parola di cui (?esù diceva che chi Vascolta, ha vita eterna.
■Abbiamo letto molti altri libri, forse anche
buoni, ma abbiamo lasciato da parte il Libro, runico al quale si possa sempre attingere, come ad una fonte perenne, Iq fresche
energie della vita spirituale, rispirazione
buona e giusta per l’attività quotidiana, il
conforto e l’aiuto nel momento opportuno.
A tu per tu con la Parola di Dio dovrebbe
essere il motto di ogni nostra rinascita interiore e di ogni ricostruzione della nostra vita, così spesso abbattuta, prostrata, vinta dal
maligno.
^ Non c è nulla che pxtssa sostituire questo
nostro colloquio intimo e personale con la
Parola di Dio, perennemente giovane, malgrado i secoli di storia che ha conosciutoStanclu per il lavoro compiuto, afferrati dalle
realtà della vita materiale, distratti dagli avvenimenti del mondo, storditi dalle inquietudini e dalle tentazioni, abbiamo bisogno, urgente bisogno di cercare la sola cosa necessaria, la buona parte che non ci sarà mai
tolta. Poiché il valore della vita non consiste tanto nel lavoro compiuto o nell’agitazione prodotta, quanto nell’aver saputo discernere ed ascoltare, fra le tante voci del
mondo, la voce di Dio e nell’aver agito sotto
l’impulso di quella voce.
Oh. quanto amo la tua legge! E' la mia
meditazione di tutto, il giorno. L,e tue testimoniarize sono meraidgliose, perciò l'anima
mia le osserva. La tua parola è pura d’ogni
scoria; perciò il tuo servitore l'ama.
- " E. Rostan.
L’EGLISE EN POLOGNE
Le gouvernement polonais provisoire
poursuit une politique confessionnelle basée
sur le principe de l’égalité des droits de tous
les groupements confessionnels de Pologne.
Ainsi il a reconnu les Eglises méthodiste et
baptiste qui ne jouissaient pas de ce privilège dans la Pologne d’avant-guerre. Du fait
de la suspension du Concordat. I’Egli.se catholique romaine, malgré sa position prédominante. se trouve placée sur le même pied
que les autres dénominations.
Le Conseil des Eglises protestantes. —En octobre 1945, les Eglises et organisations
religieuses protestantes ont créé un organe
représentatif -officiel, appelé Conseil des
Eglises Protestantes de Pologne. Ce Conseil
a été reconnu par le gouvernement comme
I organe officiel des Eglises protestantes du
pays. En font partie: l’Eglise PoIana\se
Evangélique de la Confession d’Aug'bnurg
(luthérienne), l’Eglise Evangélique Réformée, l’Eglise Méthodiste, l’Eglise Baptiste,
et les Chrétiens évangéliques. Ces Eglises
conservent leur entière autonomie en tant
qu organisations. Il s’agit de collaboration et
non pas d’unification. Le Conseil est préside par le pa,steur, Najder (méthodiste) l’é-^
v(‘que Szeruda {évangélique ' de la cor>fession d’Augsbourg) a été nommé v’œ-prési
dent, et le pasteur Michelis secrétaire.
Le Conseil Oecuménique. — A côté du
Conseil des Eglises protestantes, un autre
^mit a été créé : le Conseil œcuménique
Ge dernier comprend toutes les Eglises nonromaines. Treize Eglises et organi-ations
religieuses différentes y sont représentées;
Eglise Orthodoxe, l’Eglise Evangéliaue
(Auphourg), l’Eglise Réformée, l’EgUse
Méthodiste, l’Eglise Baptiste, les Chrétiens
évangéliques, la Société des Chrétiens bapnstes, les Mariavistes et l’Eglise Nationale
Polonaise (issus tous deux-de l’Eeliae catholique), les Frères Polonais, l’EglPe Nationale VieiIle-<Catholique et les Adventistes
(deux groupes). Ce Conseil a également été
reconnu par le gouvernement polonais.
La situation difficile des protestants. —
Les Eglises protestantes de Pologne n’ont
pas seulement à faire face aux difficultés ré
sultant de la guerre, mais encore à l’attitude hostile de certains catholiques romains.
On a même été jusqu’à occuper des églises
et des presbytères, à expulser des protestants de leur foyer et à saisir leurs biens.
Cette hostilité a eu des résultats tragiques.
Près de Lodz et dans la ville même se trouvaient de nombreuses paroisses protestantes, composées d’immigrants tchèques, pour
la plupart polonisés. Les attaques dont ils furent victimes ont été si violentes qu’ils durent se résoudre à quittér le pavs. Ils se
trouvent actuellement avec leurs familles et
leurs pasteurs en Tchécoslovaquie.
Cependant le gouvernement a publié des
décrets en faveur des protestants, mais leur
exécution prend du temps. Il faut espérer
que ces excès ne seront que temporaires
(S.Œ.P.I.).
L’EGLISE EN
AUTRICHE
Le Conseil suprême de l’Eglise évangélique d’Autriche a publié pour l’année 1946
une lettre pastorale placée sous le mot d’or' dre : « Je suis le Chemin, la Vérité et la
Vie ».
((La chrétienté évangélique confesse aujourd’hui cette parole avec plus de clarté
que jamais. Ces années qui viennent de s’écouler, les plus émouvantes, les plus excitantes et les plus terribles de l’histoire si
riche de notre pays, ces années pendant lesquelles notre Eglise a été mise à l’épreuve
et paæée au crible, sont devenues pour nous,
grAce aux expériences douloureuses mais
bénies que nous avons faites, un trésor que
nous ne pourrons jamais abandonner et qui
déterminera l’attitude de l’Eglise à l’avenir.
(( Nous avons vu qu’aucun peuple ne
peut, à la longue, vivre en rejetant Dieu et
Ses commandements. C’est pourquoi le plus
grand service que l'Eglise puisse rendre au
peuple c’est de lui annoncer la volonté de
Dieu. Tuee et Sauveur. Jésus-Christ est le
seul chemin qui mène au Dieu vivant. Nous
n’avons pas d’autre médiateur, ni d’autre
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L'ECO DELLE VALLI VALDESI
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V’' ì^.'
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íií'íí:-/:;:
sauveur. C’est pourquoi, indépendemment
de la faveur ou de la défaveur et des contingences temporelles, dans tout^ les circonstances de la vie et de mort, l’Eglise
prêche l’Evangile du Sauveur crucifié et
ressuscité. Quand* la cause de Jésus-Christ
est en jeu, les chrétiens ne connaissent
de compromis. :
«La politique et la philosophie n’ont rien
a voir dans l’Eglise. L’Eglise se préoccupe
des questions et des besoins actuels du
peuple. Mais elle ne le sert que par_le
moyen de la Parole de Dieu et des sacrements, et par l’action guérissante de î’amoür, selon le mandat qui lui a été confié
par Jésus-'Christ et le témoignage de nos pères. C’est pourquoi notre Eglise confesse
I.-Í
fermement Celui qui est pour nous le Che- ^
min, la Vérité et la Vie». .
La lettre pastorale examine ensuite la tâche de reconstruction des Eglises : « Nous
avont été obligés de couper les liet» administratifs qui nous ^attachaient à l’Eglise Evangélique d’Allemagne. Mais c’est avec
une sympathie chaleureuse que nous voyons
se former en Allemagne une Eglise évangélique/'libre », sur la base de la Bible et de
la confession de la foi, sanctifiée par les
souffrances et le martqre de milliers de chrétiens évangéliques. Nous sommes remplis
de joie et de reconnaissance de ce que les
barrières qui ^nous séparaient dqs Eglises
protestantes du monde entier, soient enfin
tombées Bien que nous ne formions qu’une
petite Eglise, nous confessons cependant
faire partie du protestantisme mondial, et
nous constatons déjà avec reconnamancç
les premières manifestations de sympathie
et d’entraide des Eglises soeurs d’Europe et
d’outre-mer.
« Nous pouvons considérer comme une
dispensation de Dieu le fait que la lutte menée ¡contre le christianisme ait rapproché
comme jamais auparavant les Eglises protesiante et catholique d’Autriche. Au milieq
des difificultés du temps de guerre,, lès marqués d’entraide mutuelle et de éoUaboràtion
ont été nombreuses. Notre dèsr et le sujet
de 'nos ardentes prières, c’est que se prépare une nouvelle époque pacifique dahs l’histoire confessionnelle, en Autriche, menant
vers une entente toujours plus grande et
une communion vraiment chrétienne« Toute la chrétienté en a fait l’heureuse
expérience : tant que nous suivons le chemin lumineux du Christ nous sommes unis,
mais dès que nous nous eh éloignons, les
divisions surgissent. C’est pourquoi nous
• voulons nous attacher fermement à Celui
qui est le Chemin, la Vérité et la Vie.
« Nous remercions tous ceux qui sont restés inébranlablement attachés à l’Eglise,
dans un esprit de fidélité, d’amour et de
sacrifice, malgré l’oppression et les tentations. D’’autre part, nous souhaitons la bienvenue â tous ceux qui ont sincèrement retrouvé le chemin vers l’Eglisé ».
(S.Œ.P.I.).
LÀ PAGINA DELIA GIOVENTÙ
II Capo'gruppo, espressamente richietore, ha irvictr r Valnere, giornale
della gioventù delia Chiesa Nazionale dei
Cantone dì Vaud, un articolo in cui ha
descritto le tribolazioni detla gioventù valdese nella passata guerra, l’attuale situazione, le nostre ansie, le nostre speranze
e i nostri progetti.
Detto articolo, corredato di alcune fotografie, è uscito questo mese e porta ii
seguente titolo e salute su due grandi
pagine espressienc, dei sentimenti di
fraternità delia nostra gioventù valdese
verso ia gioventù evangelica svizzera:
La jeunette paroissiale mudeUte d’Italie à la
jeunette paroùtiale de la Suisse Romande.
9sl. le joie d*apptirtenir au Sejjneur et dé le
servir dans son Eglise vous soit multipliée!
e
a CL
*^nloaLsi;l o.*
aio rus
te
.Se Vi dicessi che siete stati sia Jal principio della ripresa Voggeito quasi costante dei
miei pensieri e di buona parte della mia attività, non lo credereste perchè fino a questo
momento poco s'è visto del lavoro del capogruppo.
Solo ora infatti sono in grado di darvi informazioni sui risultati raggiunti e sui progetti per l'avvenire.
IL COMIT.4TO DI GRUPPO. I tempi
nuovi e le nuove responsabilità ne esigevano
un arricchimento. Mentre ringrazio i vecchi
componenti per la loro collaborazione, dò il
più cordiale benvenuto ai nuovi, nella certezza di fare insieme ciò che le Unioni aspettano da noi. Ecco il nuovo Comitato di
Gruppo (in ordine di anzianità).
Pastore Gustavo Beriin, San Germano Chisone.
Rag. Teofilo Beri, Torino.
Sig.na Evelina Pons, insegnante. Luserna S.
Giovanni
Doti. C. A. Theiler, Pinerolo.
Pastore Ermanno Rostan, redattore della
Pagina della Gioventù.
Profs.sa Elda Tiirk, Pinerolo.
Pastore Enrico Geymet, Rorà.
Dott. Ettore Serafino, Pinerolo.
Sig. Edgardo Paschetto, insegnante, ¡arre
Penice.
Prof. Ernesto Tron, Pomaretto.
Questi nomi sono garanzia di serietà d'intenti e di larghezza di vedute. Con gran dispiacere non possiamo avere con noi per motivi di lavoro, un operaio al quale ci eravamo rivolti.
L’affiatamento è la prima condizione di una attività proficua. Frequenti corrispondenze intercorrono fra i membri del Comitato e
il capo-gruppo, il quale non prende nessuna
iniziativa senza informarne i suoi collaboratori.
FORMAZIONE DEI RESPONSABILI.
Convinti come siamo che l’avvenire delle nostre Unioni dipende dalla bontà dei quadri,
dalla formazione cioè dei giovani che hanno
una grande o una piccola responsabilità in
seno alla propria Unione, faremo tutto il possibile per raggungere lo scopo prefisso.
Inizieremo fra poco, a Dio piacendo, la redazione di un figlio dedicato ai 170 Responsabili delle Unioni del G-ruppo Valli. Sarà
un legame fra essi e il Capo-Gruppo e gioverà alla loro Opera.
Il beneficio di una corrispóndenza regolare sarà facilitato dalla reciproca conoscenza
che avremo occasione di fare alla GIORNATA PER RESPONSABILI fissata per il 19
marzo a Pinerolo, con l’intérvento del pastore A. Gìrardet dì Losanna. Ho viva speranza che la grande maggioranza dei respon
sabili possa parteciparvi. Essi riceveranno
quanto prima il programma e le istruzioni
relative. Sarà un avvenimento storico per il
nostro Gruppo Valli. Speriamo che anche il
Segretario Generale intervenga.
FOGLIO DI FORMAZIONE UNIONISTA. Accanto alla Pagina della Gioventù
nell’Eco, alla rivista GIOVENTÙ’ EVANGELICA che sta per uscire, farà la sua strada alle valli un foglio volante non periodico
che dovrà avere larga diffusione per raggiungere il suo scopo, di sana propaganda unionìsta. Ogni Unione è pregata di diffonderlo
fra tutta la gioventù della parrocchia, anche
e specialmente fra quella che non frequenta
l'Unione ed ha pochi contatti con la Chiesa.
VISITA ALLE UNIONI DEL GRUPPO
VALLI DEL PASTORE A. GÌRARDET.
L'animalore, il leader della gioventù della
Chiesa Nazionale del Cantone di Vaud. e
cappellano delle forze armate svizzere ài
stanza a Losanna, visiterà le nostre Unioni
dal 12 al 27 marzo. Il Comitato di Gruppo
ha redatto un ben riuscito programma che
comprende visite a quasi tutte le Unioni, due
Convegni Generali, la Giornata di Responsabili. e. a conclusione del giro, una seduta
del Comitato di Gruppo.
Il pastore Gìrardet ha accettato con entusiasmo it mrstro ittico. Egli è felice di visitare le Valli, di vedere da vicino le nostre
Unioni e di fare la nostra conoscenza. È’ uno^
specialista del lavoro unìonistico ed ha molto
successo nella sua opera. L’udire la parola di
un fervente animatore della gioventù svizzera più simile a noi per la sua organizzazione
e le sue finalità, sarà per noi un gran privilegio ed una grande benedizione.
Stiamo finalmente per uscire dal nostro isolamento! E cominciamo a realizzare quelVecumenisnio che è uno dei punti del nostro
programma.
Facciano lutti gli Unionisti di questa visita un oggetto di preghiera!
In seguito al resoconto sul Semeur Vaudois del Pastore Métraux del suo giro alle
Valli, articolo che ha suscitato grande interesse e grande simpatia per noi (si può dire
in buona parte del mondo : è sfato riprodotto da un giornale del Canada e da due
giornali .degli Stati Uniti), all'opera encomiabile di molli nostri amici valdesi e svizzeri
che risiedono in Isvizzera, alle frequenti notizie da me mandate al Semeur e ad un articolo su VAINCRE e atl’assidua corrispondenza, una campagna alla quale prende parte
tuffa la gioventù evangelica della Svizzera
francese, si sta svolgendo in questo momento. in favore della gioventù valdese.
La visita del Pastore Gìrardet olire cui a
vere uno scopo di edificazione e di fraternità
internazionale e unionistica ha altresì uno
scopo eminentemente pratico. Il nostro fratello svizzero viene per rendersi conto " de
t'iSu ” delle necessità delle nostre Unioni, onde provvedere coi mezzi raccoUi al potenziamento e alla istituzione di tutte quelle attività che i nuovi tempi di libertà e le esigenze e responsabilità della nostra missione esigono. Di ciò sarà parlato in luogo e tempo
opportuni. E’ bene intanto che nessun giovane delle nostre Unioni pensi di poter ricevere aiuti personali, nè si creda che ogni sacrificio da parte nostra sia ormai superfluo,
tutt’aliro. Io credo anzi che gli aiuti che riceveremo ci impegneranno ad una maggior
dedizione alla causa unionista. Guai se non
fcrsse così.
In attesa di poter stringere ben forte la
mano al nostro simpatico visitatore che sentiamo già di amare al solo vederlo in effigie,
gli diamo per mezzo del nostro ECO il più
caldo benvenuto fra di noi!
• * *
Dai fogli statistici che i Presidenti hanno
accuratamente riempito con tutti i dati richiesti (speriamo che il servizio postale interrotto da due mesi con Prati funzioni nuovamente e ci porti i formulari di ritorno!!!)
ho avuto l’impressione che i 1386 (mille trecento ottantasei) membri effettivi delle nostre Unioni svolgano una bella attività.
Spero che. nulla m’impedirà quest’anno di
attuare il progetto di visitare prima di Pasqua tutte le Unioni del gruppo Valli, e di
colmare cosi una forzata lacuna della mìa
attività la conoscenza diretta e personale
delle singole Unioni, del loro funzionamento e dei loro Comitati.
Cari Unionisti! Le recenti celebrazioni
del XVII febbraio alle quali avete portato II
vostro entusiastico concorso, ci hanno fatto
sentire qual grande privilegio è il nostro di
appartenere ad una Chiesa che ha. un passato tanto glorioso e che è stato oggetto di
evidente elezione e protezione da parte dell’Eterno!
La libertà che la gioventù valdese s’è guadagnata col suo sangue e coi suoi paiimenli,
ci spalanca le porte di un mondo nuovo pieno di possibilità e pieno altresì d’insidie.
Una pietà personale fondata sulla Parola
di Dio ed una fiorente attività unionistica
"per Cristo e per la Chiesa” cioè per il
nostro Signore e per la sua Chiesa (la nostra
parrocchia per prima cosa e con essa tutte
le chiese del mondo, corpo di Cristo), sono
la garanzia di sicuro progresso nella libertà
interiore del giovane credente e nella realizzazione della secolare missione valdese.
Il Capo-Gruppo.
Queste iniziali corrispondono ad un organismogiovanile che conta più di 5000 membri, distribuiti in 175 parrocchie del Cantone di Vaud, il cui titolo è Jeunesses Paroissiales de l’Eglise Nationale Vaudoise. Esso
s’inquadra in un movimento vastissimo che
nel Cantone di Ginevra si chiama la Jeune
Garde, nel Cantone di Neuchâtel La Jeune
Eglise, nei Cantoni della Svizzera tedesca
Junge Kirche (Giovane Chiesa).
COME SONO SORTE LE UNIONI J P.?
L’articolo del Pastore Girardet ce lo dice
chiaramente, ma desidero riportare ancora
un’aitra voce. Trikluco letteralmente da un
ddcumtnto ufficiale.
« AH’orig'ne delle Jeunesses Paroissiales
Vaudoìses, non c’è nessun pioniere fornito di
una particolare meravigliosa ispirazione. Nate qua e là nella campagna e nelle città, una trer>tina d’anni fa dr< una grande distretta |
della Chiesa, es.se sono il frutto d’iniziative
multiple, e all’inizio sono senza legame fra
di loro.
Al fine di mantenere o di rendere più saldi i contatti dei giovani colla Chiesa ohe li
ha accolti alla Confermazione, dei pastori
quasi sempre, raramente dei laici, decisero
di raggruppare gli ex-cateoumeni della parrocchia. Quelle riunioni, spesso occasionali,
furcmo la culla deH’attuale movimento delle
Gioventù parrocchiali.
Questo movintento risponde ad urla concezione nuova e felice, più concreta che nel
secolo scorso, della funzione della Chiesa locale, della parrocchia, come cellula necessaria alla vi^ spirituale. La parrocchia, infatti,
non è una circoscrizione ecclesiastica qualunque. E’ un corpo che manifesta fra i suoi
membn, per mezzo dei suoi membri, nei
suoi membri, la vita dello Spirito. La comunità cristiana sorge necessariamente ovunque la Parola di Dio è ricevuta con serietà.
La parrocchia è il luogo naturale dove que.sta comunità deve edificarsi ed estrinsecarsi.
Se, come scrive il professore Emilio Brun
ner (le Renouveau de l’Eglise, p. 39). « la
Chiesa è il braccio che il Signore del mondo
tende verso il mondo per attirarlo a Sè », non
c’è che da rallegrarsi dello sforzo compiuto
dalla Chiesa nazionale di Vaud, nel corso di
questi ultimi anni, per animare la vita spirituale della gioventù, nei quadri della comunità parrocchiale.
I membri delle Associazioni giovanili di
parrocchia si chiamano « Jeunes paroissiens
(n:es)ì> (J. P.). Questo appellativo è di per
se stesso tutto un programma .Esso indica
chiaramente lo scopo prefisso : formare una
gioventù cristiana che sia « hic et nunc », qui
ed ora, nella parrocchia, una cellula vivente
della Chiesa, coipo di Gesù Cristo.
II 1936 fu l’anno in cui la Chiesa del cantone di Vaud celebrò il ricordo del quarto
centenario della sua Riforma. In questa occasione, la gioventù del paese fu convocata
per una manifestazione del giubileo, domenica 27 settembre a Losanna.
Giornata memorabile. Ventimila giovani,
circa, risposero aH’appello.
Uno slancio è dato. La gioventù della
Chiesa nazionale ha preso coscienza della
sua forza e delle sue responsabilità- Le associazioni giovanili di parroochia si sviluppano rapidamente Si organizzano. Si danno
nel 1939 dei nuovi Statuti (i primi datano
del 1933) e un Regolamento approvato dal
Sinodo e dalla Commissione Sinodale (nostra Tavola). La Federazione delle associazioni giovanili di parrocchia è costituita su
basi solide. L’avvenire è pieno di responsabilità, ma pieno anche di promesse».
L’ORGANIZZAZIONE.
Dai documenti che posseggo cosi si delinca per sommi capi :
La Federazione è divisa in sezioni, la cui
circoscrizione corrisponde ai distretti ecclesiastici. Gli organi direttivi sono ;
La Commissione Cantonale di Gioventù
(C. C. J.) che corrisponde al nostro Comitato Nazionale, e le Commissioni Distrettuali di Gioventù (C. J. A.) che oorrispondonn ai nostri Comitati di Gruppo.
La Commissione Cantonale è nominata dalla Gommissione Sinodale (Tavola) per 4 anni.
La Commissione distrettuale è nominata
dal Conseil d’arrondissement (nostra Commissione distrettuale) per 4 anni.
I giovani oollaborano alla direzione della
Federazione con gli organi consultivi che si
riuniscono almeno una volta all’anno :
le Assemblee dei delegati del Distretto
(Congressi distrettuali);
le Assemblee dei delegati del Cantone
(Congresso Nazionale).
La Comm.i.ssione Cantonale rappresenta la
Federazione presso le altre Associazioni
giovanili, quali TU. C- j. G. eoe., unite tutte
ir, una grande Federazione.
Lo Statuto e i Regolamenti dell’organismo J ,P. sono parte integrante dello Statuto e dei Regolamenti della Chiesa Nazionale
de! Cantone di Vaud.
Ogni Associazione di parrocchia è sotto il
controllo del Consiglio (Concistoro). I pa•stori della parrocchia sono sempre responsabili della direzione spirituale dell’Associazione stessa.
Le spese della Federazione sono coperte
dalla Cassa Centrale della Chiesa, dalle
quote delle associazioni, da doni ed altre entrate.
II Sinodo de! 1943 avendo deciso d’istituire la carica di Cappellano dei J. P. di tutto
il Cantone, la Commissione Sinodale (Tavola) ha rivolto appello al pastore A, Cii-ardet che è stato insediato da un delegato della Commissione stessa nella prima chiesa di
Ixisarma, quella di St. François, coll’incarico
preciso di aiutare, ma non sostituire i responsabili.
L AumAnier Cantonal presenta ogni anno
alla Commissione Sinodale una relazione
sulla sua attività che è duplice :
Interna. Visite alle Associazioni e alle parrocchie, con culto domenicale, convegni, se-
3
m
dute del Consiglio di Chiesa e dei responsabili giovapili;
partecipazione ai Convegni Generali e ai
Congressi;
formazione dei Responsabili e aiuto ad essi
per mezzo della circWare La Proue;
collaborazione a Vaincre, il periodioo concepito con criteri moderni che ha 9000 abbonati ;
organizzazione dei Campi per Unionisti e
Responsabili;
preparazione di una raccolta di Canti Giovanili : Pleines Voix. E’ uscita lo scorso autunno ed è stata adottata dalle A. C. D. G.
di Svizzera e di Francia e dalla gioventù delle Chiese libere
Esterna, - Cappellano dei militari della
piazza di Losanna.
Culti, conferenze, contatti con le altre «tósociazioni religiose, segnatamente le U. C.
J. G. e quelle sportive.
Contatti con tutti gli ambienti giovanili,
politici e di categoria.
Affiatamento con gli altri organismi parrocchiali degli altri cantoni.
La tentazione è forte di fare dai commenti. Li lasciamo ai giovani lettori alcuni dei
quali vorranno certo inviare alla Pagina della Gioventù, aH’Unionista o a Gioventù Evangelica il meglio delle loro riflessioni.
Le analogie delle origini dei due movimenti, quello svizzero e il nostro, sono evidenti.
Il pastore Girardet ci dirà se l’organizzazione apparentemente n gerarchica » che ci
stupisce nel più democratico dei cantoni del
la democraticissima Svizzera, risponde appieno ài bisogni della gioventù e della Chiesai e se resiste al vagliò dei primi anni di esperienza. '' '
Non J si tratta per noi di imitare pedissequamente. E’ però sempre bene, conoscere le
idee e le esperiènze degli altri giovani fratelli in fede. Gustavo B'ertin.'
CRONACA Va LD e S e
11 Pastore A. Girardet, animatore della gioventù svizierà il quale visiterà le nostre Unioni
dal 12 al 27 marzo.
^oirc §gftse et sa jeunesse
Notre Eglise a manqué gravement envers
sa jeunesse. Cette carence affligeante a permis la création de plusieurs œuvres d'enfance et de jeunesse, qui pour être extraecclésiastiques, n’en ont pas moins rendu d’éminents services à notre Eglisenous voulons
parler entre autres, des Ecoles du dimanche
et des Unions cinétiennes qui, au milieu du
siècle dernier, ont tenté de répondre, èn lieu
et place de l’Eglise, à la soif de la jeunesse
d’alors. Il ne faut pas s’étonner que les jeunes chrétiens de ces cent dernières années
aient porté à ces « mouvements », l’affection
^rattachement que l’on doit, plus normalement, à son Église. Èt le jeune unioniste a
pu penser, non sans raison : « C’est nous,
l’Eglise; ma mère, c’est mon association,
c’est elle qui m’a nourri, à elle que je dois
allégeance, et l’Eglise traditionnelle ne m’est
de rien; elle m’a baptisé sans doute, mais
elle ni’a ensuite abandonnéj elle m’a laissé
mourir de faim, errer à tous vents de doctrine, elle ne m’a pas cherché, ou elle l’a fait
si mal que je n 'ai nas entendu son appel ».
Les conséquences de cette infidélité de notre Eglise à l’égard de sa jeunesse furent
graves ; une jeune élite spirituelle qui échappait, cultivait sa foi unioniste dans de petits
cercles pieux qui lui tinrent lieu d’Eglise et
1,^'ini elle ne pouvaii plus se passer. Et pend.ant ce temps-là, l’autre jeunesse que rebutait, à tort ou à raison, l’allure particulière
des Unions chrétiennes, cherchait ailleurs et
bien peu souvent à l’Eglise, de quoii étancher
sa soif d’aventure, de passion OiU de sacrifice. C’est ainsi que notre Eglise a peu à peu
perdu avec sa jeunesse un contact qu’elle
s’efforce péniblement de rétablir aujourd’hui.
/i faut absolument rétablir ce contact.
Ne pas avoir de contact avec la jeunesse, c’est se condamner par là-même à n’avoir aucune influence sur elle. Il y a longtemps que des pasteurs et des responsables
de notre Eglise souffraient de ce navrant
état de choses, au point de ne plus pouvoir
le supporter. Pendant de nombreuses années cette souffrance est restée stérile. I! a
fallu, pour déclencher l’action, les deux (( occasions » que voici ; d’une part une certaine carence des « mouvements de jeunesse »
existants qui, en approchant de la centaine,
semblaient accuser une lassitude, bien légitime à cet ûige, et une perte d’efficacité'
d’autre part l’action de plus en plus active
et gofitée des sociétés profanes, sportives
ou autres, qui tendait à détacher toujours
davantage les jeunes de leur Eglise. Quelques pasteurs se mirent à grouper leurs anciens catéchumènes : les jeunesses paroissiales étaient nées. Leur création était inévitable, parce que normale et légitime. On
ne peut mieux justifier leur existence qu’en
redonnant ici la pitoyable description des
nouveaux confirmés que l’Eglise recevrait
puis abandonnerait sitôt après leur confirmation. « Ces pauvres gosses ! — écrit le pasteur Secrétan-Rollier. — On les conduit jusqu’au pied des rochers, on leur montre les
hauts sommets, après quoi, au moment où
on devrait les prendre en cordée pouf les encadrer, on les laisse partir seuls à l’aven
ture... avec quelques <(bons conseils», puis
on leur reproche de s’aller casser les reins
dans les précipices, parce qu’ils ont perdu le
sentier ! ». Notre mouvement des jeunesses
paroissiales n’est.pas autre chose qu’une main
tendue à ces nouveaux membres de notre
Eglise, une prise en cordée de ces jeunes, par
un pasteur et des guides sûrs, qui, avec
toute l’Eglise, veulent les conduire au âomrnet. A. Girardet.
(da lin üTücolo del Semeur Vaudois del 1-71944).
■ La mattifta del 10 febbraio, nella sua abitazione in Pomaretto ,circondato dairaffetto
dei suoi cari, dopo soli pochi giorni di letto,
si addormentava nella pace del suo Signore
Il Cai. Giovani fotlto lattOleo
in età di 85 anni, rimpianto da quanti avendolo conosciuto lo stimavano.
Egli era nato nell’alpestre villaggio di
Campolasalza (Massello) il 28 novembre 1860
da Giovarmi Giacomo Matthieu, iiisegnante
elemeiitare nelle scuole di Maniglia, aveva
frequentato la Scuola Latina di Pomaretto ■
ed il Collegio a Torre Pellice, e, ultimati gli
studi, aveva in un primo tempo insegnato egli pure nelle scuole di Maniglia a- fianco del
Padre. Più tardi fu esattore a Perrero; ma
la carriera di segretario comunale fu quella
che doveva occuparlo per la maggior parte
della vita in ima attività intensa condotta
con la massima scrupolosità e diligenza.
Nominato segretario del Comune di Pomaretto ebbe pure l’incarico di segretario nei
Comuni di Villar Perosa e di Meano, dove
settimanalmente si recò con una regolarità
esemplare. Nel frattempo conosceva dure
prove famigliai'i con la morte prima della diletta compagna che lo lasciò solo a dirigere
la numerosa famiglia, e poi di un figlio, il
capitano degli alpini Samuele, caduto sul
campo di battaglia il 26 ottobre 1918. Provato ma non scosso nella sua fede, superò
quelle angosciose circostanze e proseguì la
sua attività fino al 1928, anno in cui iiùziò
il periodo del suo meritato riposo. Riposo che
fu relativo perchè egli continuò a lavorare
per gli uni e per gli altri nel disbrigo di praticlie di cui possedeva una particoiràe competenza, acqn'Lstata nei lunghi anni del suo
servizio
Anche la Chiesa, che lo ebbe fra i migliori
si valse della sua attività. Fu diacono per
molti anni eti eblre Tincarico della tesoreria
della Borsa dei Poveri. Non v’era consiglio
che la sua maturata esperienza non rendesse
particolarmente apprezzato e utile, né v’era
attività, che egli non considerasse come un
servizio, eh’ei compieva còn ppirito di umiltà e dì cohsacràzione per il-'bène del prossiino e di quanti a lui ñon invaho ricorrevano.
Appassionato del canto sacrò, fu un assiduo frequentatore della Corale, cui appartenne fino a pochi anni or sono, cioè quando, carico di anni ed indebolito nel suo fisico, l’anima sua anelava aU’eterno riposo,
tanto più dopo che, circa un anno fa, ve lo
precedeva il diletto figlio Teofilo, in maniera improvvisa ed immaturamente tolto al suo
affetto. Bici asc'óltò l’anelito deiranlina sua
e la' haaftina del 10 febbraio lo ha accolto
pre.sso di sè nella luce dei Cielo.
T suoi funerali nresiedutl dal pastore rii
Perrero sig, Oreste Pevronel. furono una
commovente test t ioni ir za d «tima per l'E■stintn, per la larga parte«, paz sue di amici
e cono,scenti accorar da.tutta la Valle. 11 pastore di Pmerolo srg L ngi M «randa, disse
la riconr s ei za di quanti ricevettero aiuto e
consiglio dall Estinto; e la Corale di Pomaretto canto I inno nella fede cristiana. !
Beati i morti che rmioiorw nel Signore,
Sì, dice lo Spinto. pe.rcM si riposano delle
loro fatiche e le loro opere li seguono.
Abbiamo ricévuto il‘seguente telegramma-.
-it- '■
(V I Valdesi di Ginevra, riuniti per la
commemorazione deirEmancipazione, ìnvianò il loro saluto fraterno e commosso e rinnovano i loro sentimenti di' fedeltà alla Chiesa Valdese».
I Valdesi e le chiese della Svizzera ci
héino dimostrato una volta ancora, in questa
immediato e tormentato dopoguerra, la loro
solidarietà in atti di concreta generosità che
hanno recato alle nostre popolazioni sollievo
materiale e morale. Noi apprezziamo il
grandissimo valore di questi segni di fraternità cristiana e ai nostri fratelli svizzeri.
Valdesi e non Valdesi, esprimiamo la nostra
riconoscenza.
Ricambiamo di cuore il salato fraterno
dei Valdesi di Ginevra, auspicando l’umqne
sempre più viva ed intima di tutti i Valdesi,
dovunque disseminati nel mondo, unione
nella fede e al servizio del comune Signore
a Red.
S.dwc»
Lunedì 11 corrente abbiamo deposto nel
cimitero di S. Lorenzo la spoglia mortale di
Coisson Giovanni Davide, deceduto al Martinail, dopo breve malattia, nel suo 86® anno
di età, il 10 corrente.
Martedì 12 corrente abbiamo deposto nello
stesso cimitero la spoglia mortale di Ttivoira
Noè, deceduto improvvisamente nella borgata di Cacet, dopo due mesi di vita, il giorno 11 corrente.
Sulle famiglie e su'« parenti tutti provati
da questi lutti, invochiamo le consolazioni
del Padre. e. a.
Luc:«»»«b
Anche quest’anno il pìccolo gruppo di Lucerà si è fatto onore nelTorganiSzare la festa dei bimbi. Il Pastore di Orsara è viva,mente riconoscente per la bella recita preparata con molta cura ed entusiasmo. Non
si dimenticheranno le poesie recitate con
molta arte, il dialoghetto del « Dottore » e
sopratutto il canto e il dialogo finale in onore del Pastore di Orsàra con 'l’offerta
gentile di un bel mazzo di fiori. Ringraziamo il signor Pappalardo per il suo vivo interessamento e la Signorina Saturnino direttrice <( in erba », dèlia recita natalizia.
S. Ci«
Il 20 febbraio ha avuto luogo il funerale
del sig. Giacomo Bertiu, deceduto a Castelhizzo, dopo breve malattia, all’età di 85 anni.
Il 22 febbraio ha avuto luogo il funerale
della sig.ra Susanna Caìrus nata Reynaudin, deceduta ai .Caffari di Bricherasio, dopo una dolorosa infermità all’età di 70 anni.
Sulle famiglie provate da questi lutti invochiamo le consolazioni divine.
IH«
h'c.'-la del 17 Febbraio. Dopo tanti anni di
interruzione forzata, la festa Valdese si è
svolta finaimente con tutto lo spontaneo^ntusiasrno di cui sono capaci queste popolazioni,
TI 16 a sera, tutto il vallone di Massello eTci l'ischiarato a festa ed echeggiava di rimbombi fino a notte alta. La mattina del 17,
la popolazione, chiamata a raccolta dal suono del tamburo, ai raccoglieva con le bandiere spiegate e gremiva ¡1 tempio. Era una
gioia, repressa per tanto tempo, che finalmente si sfogava nella libertà, tanto desiderata. E furono canti d’infanzia, cori degli
adulti, lecite, allocuzioni di pretto carattere
valdese, come da molto tempo non si erano
più sentite.
Nel pomeriggio e la sera ancora adunanze
giovanili, tutte traboccanti della gioia più
spontanea e schietta.
Oh! volesse il.cielo che, con egual fervore,
fosse pur salita la riconoscenza a Dio!
Matrimonio. Il 26gennaio u. s., si univano
in matrimonio nel nostro tempio, Pons Guido (Campolasalza) con Boldrin Natalia Savina, di Pianlga (Venezia).
Iddio voglia benedire quell’uniohe che è
stata contratta sotto il suo sguardo!
Dece.ssi. E’ deceduto il 31 Gennaio, dopo
luiiga malattia, Pons Benoni, del Saret, in
età di 77 anni. 11 18 febbraio decedeva, al
Campolasalza, Tion Susanna vedova Salèng,
nella grave età di 90 anni. Priva da lungo
tempo della vista, essa aveva sopportato, con
grande rassegnazione, la lunga prova.
Possano le famiglie nel lutto trovare presso Dio i motivi di conforto e di .speranze di
cui hanno bisogno.
La festa dell’Emancipazione è stata celebrata con il più grande entusiasmo. La sera del 16 tutta la valle era illuminata da
un’infinità di falò come non s’era visto da
•molti anni.
s.
La giornata bella, le strade quasi senza
neve, hanno favorito lo svolgimento della
feita. Come nel passato il corteo si svolge
sulla strada Perrero-Maniglia e verso le 10 ^
il tempio di Perrero presenta un colpo d’occhio magnifico (se fosse spesso ‘còsiii!). I
bambini occupano i primi posti, da lato la
Corale diretta dal maestro Pascal. La cerimonia si svolge in un’atmosfera di profonda spiritualità. Alla fine tutti i bambini presenti ricevono un’eccezionale refezione per
cui ringraziamo i generosi donatori ameri-=
cani. La colletta per la Rinunzia ha sorpassato qualsiasi altra precedente. t
Nel pomeriggio la Sala delle attività è realmente troppo piccola per accogliere il numeroso pubblico' accorso per ascoltare le recite ed i canti dei piccoli e dei giovani. A
tutti coloro che hanno collaborato per la
buona riuscita della Festa vada il ringraziamento sentito di tutta la parrocchia.
Una stella a luce intermittente con. la
scritta Viva il XVII Febbraio è stata accesa
davanti al tempio dai giovani dell’Unione
Giovanile la vigilia e la sera della Festa.
IL XVII febbraio è stato specialmente celebrato quest’anno come «la Festa della Libertà » dopo il periodo dell’oppressione : tale è stata la nota dominante del culto di circostanza, rliuscito particolarmente solenne
col concorso attivo delle Scuole domenicali
e della Corale. .
L’Unione della Chiesa offerse una apprezzatissima rievocazione storica: «La consegna dei Padri », dramma valdese in tre atti,
del Pastore V. Subilia, Alla serata, ripetuta
il 16 e lì 17, mancò purtroppo all’ultimo momento la collaborazione degli unionisti di
S. Secondo, per una disgrazia toccata ad uno dei principali attori, al quale auguriamo
felice guarigione.
L’agape tradizionale, che non fu possibile
al 'Concistoro di organizzare quest’anno per
le ragioni contingenti proprie del nostro ambiente, fu sostituita da banchetti e rice-vlmenti commemorativi allestiti dalle Unioni
Giovanili di Pinerolo e di S. Secondo; , il Pastore e la sua Signora vi furono l’oggetto di
simpatica manifestazione di cordialità nel
loro ultimo partecipare a queste ricorrenze.
Commemorazione. E' ricorso in questi giorni il primo anniversario della morte della
nostra sorella Forano Albertina nata Beux,
evvenuta in tragiche circostanze a Vìllar
Perosa la mattina del 20 febbraio 1 945. Poiché nella delicata situazione in cui ci trovavamo allora non ci era stato posabile dire di
Lei tutto quello che avremmo, voluto, vogliamo ricordarla ora a un anno di distanza dalTangoscioso avvenimento.
Di lei sopratutto ricordiamo la bontà del
carattere e l’onestà della vita che trasparivano nella affabiltà dei suoi modi e nella
cordialità del suo tratto. Di condizoni modeste aveva scelto dapprima l’occupazione dei
servizio lasciando nelle famiglie che l’ebbero
il ipù affettuoso dei ricordi e l’esempio di una fedeltà a tutta prova testimoniando così
della sua fede religiosa. Unitasi a colui che
doveva esserle compagno nella vita iniziò un
periodo felice dì vita di famiglia in cui con
una ammirevole continuità vi fece regnare
l’ordne e l’armonia più perfetti assecondata
in questo dal diletto compagno. Ma quella
felicità non era per durare e doveva essere
tragicamente troncata dalTatto inconsulto di
un dinamitardo la mattina di quel triste
giorno nel momento nei quale essa stava per
riprendere il suo lavoro in officina. Liberatasi dalle carni orrendamente straziate, l’snima sua, nuitamente a quelle di due altri
compagni di lavoro, saliva a Dio lasciando
nel più profondo dolore l’amato consorte.
Il servizio funebre che ebbe luogo parte a
Villar Perosa, presieduto dal pastore di San
Germano sig. Gustavo Bertìn, e parte nel
tempio di Pomaretto, furono una commovente manifestazione di stima e di affetto da
parte delle Maestranze e dei compagni di lavoro.
GogHaniò roccasione per rinnovare al sig.
Toràtli la nostra viva simpatia ed invocare
su di lui le consolazioni celesti.
— Abbiamo ricevuto ultimamente notizie
della morte in un ospedale in terra di prigionia del nostro fratello art. alp. Bibet Aldo,
del Clot dei Boulards, fratello della medaglia
d’ai^ento, Oreste, caduto sul fronte occidentale.
Esprimiamo alla famiglia cosi duramente
provata dalla guerra, la nostra simpatia cristiana, invocando le consolazioni da Alto.
4
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5V,-i-f'..-i.
‘ì^V'i '
fc. VM>L,Ul VALlUßöI
A-= -Î,
Ci barino nltmiamente Vasciati per la Patria celeste : Pons Giacomo,’',di anni &1, decè*
duto ai Polis di Pomaretto; Pons Enrichstta
nata Grill, di -anni 86 ,pure dei Pons di Pomaretto; Bertalmio Susanna nata Gönnet, di
anni 78, deceduta alla Roccia del Chianavasso (Perosa)f Rihet Giovanni Luigi, ex anziano del quartiere degli Aymars, deceduto
all’Ospedale di Pomaretto, in età di 68 almi;
Cav. Giovanni Enrico Matthieu, ex segretaAiio comunale e diacono della Chiesa, deceduto in età di 85 anni, a Pomaretto; Baret
Maddalena nata Bettolino, di Combavilla,'
, deceduta all’Ospedale di Pomaretto, in età
di 77 anni.
A tutte le famiglie colpite dal lutto esprimiamo la'nostra viva simpatia ed auguria■ mo di trovare consolazioné nel Signore.
< ' ■ J '
— La festa del XVII febbraio è stata celebrata con il massima entusiasmo. Essa fu
preparata da riunioni di carattere storicovaldese presiedute in ogni quartiere da gruppi di giovani delle nostre Unioni la sera della domenica 10 febbraio. La sera del 16 ventisette fuochi di gioia furono contati nel territorio della Parrocchia. Al mattino un lunI ghisimo e ben ordinato corteo preced,uto dal’ la banda museale di Pomaretto e formato da
più di 200 bambini, da ben 84 signore e signorine in costume, dai giovani delle Unioni
e da un numeroso stuolo di donne e di uomini, percorse le vie cittadine per recarsi al
tempio dove ebbe luogo la cerimonia religiO’
sa commemorativa. Il prof, della Scuola Latina sig. Ernesto Tron, rivolse un messagpo
ai bambini seguito con attenzione da tutti. I
bambini coadiuvati dalla Corale svolsero un
attraente programma di recite e ca^ti mto' nati alla circostanza. A mezzogiorno nel cortile dell’Ospedale furono eseguiti alcuni inni
ed alcuni pezzi di musica, dopo di che i bambini ricevettero un’abbondante refezione.
Alle ore 13, 161 commensali si radunavano
per l’agape fraterna in una delle sale del
Convitto. Al brindisi parlarono oltre il Pastore, il maestro sig. Enrico Balme e il prof.
Tron, la banda musicale suonò le tradizionali canzoni intonate alla circostanza. La sera una vera folla ascoltò ed applaudì gli attori che hanno recitato in maniera impecca^
bile creando una atmosfera di sana allegria.
Bella e buona giornata che domandiamo
al Signore di volere volgere aU’incremento
della vita morale e religiosa di tutta la Comunità.
Il Signore ha richiamato a Sè il nostro
fratello Odm Antonio, di anni 71, da Ca d’Amoun. Egli soffriva da qualche tempo di dolorose infermità, aveva capito che il Signore
stava per richiamarlo a Sè e si era preparato alla partenza. Gli ultimi giorni furono
quelli di un duro calvario, andò a morire
presso la sua figliuola a Luserna T8 febbraio,
ed il funerale vi seguì il giorno 10, dinanzi
ad una folta schiera di parenti e di amici.
Abbiamo invocato le consolazioni divine sugli
afflitti e predicato l’Evangelo alle anime.
Da molti anni non ci era più stato dato di
celebrare il 17 febbraio in una atmosfera di
serenità e di fervore come quest’anno. Ne
sia lodato Iddio!
Fin dal sabato sera mentre la nostra campana sonava a distesa, i falò si accendevano
in vari punti della conca Rorenga mentre i
canti rispondevano ai canti e i petardi ed i
razzi completavano quella deliziosa atmosfera di tradizionalismo e di fedeltà al passato ch’è così cara ad ogni cuore Valdese.
L’indomani mattina, nel tempio, in un
servizio durato due ore e mezza ebbero luogo con grande solennità la celebrazione del
culto, della Santa Cena, e la festa dei bimbi.
Durante il culto venne inaugurato il nuovo
harmonium del tempio, uno strumento sonoro e melodioso che risponde bene al bisogno. La festa dei bimbi, organizzata dalle
nostre insegnanti, interessò l’uditorio con
un programma ricco e ben fatto.
Segui, nella Sala della Gioventù, il pranzo
tradizionale seguito dai canti e dai discorsi
di circostanza. Piacevole l’audizione della
radiotrasmissione da Torino.
La sera, nella Sala della Gioventù, zeppa
come forse non mai, riuscitissima manifestazione giovanile. Bravi 1 giovani del Centro, applauditissimi quelli di Rumer. I giovani del corso filologico recitarono persino
una scena, anzi una scenata, in inglese...
Due note speciali : sorrisi e lacrime.
Prima del culto mattutino, alle ore 9.30, era stato celebrato il battesimo di Toum Rinaldoi dì Ferino.
Alle ore 16, nel tempio ancor tutto adorno
a festa, si portava la piccola bara d’un tenero agnellino della greggia del Signore:
Odin Romilda tornata al cielo appena aperti
gli occhi alla vita terrena, messaggera nel
giorno della nostra libertà, d’una libertà ancor più grande, quella àe cittadini del cielo.
In complesso una giornata ricca della
presenza di Dio e perciò di benedizioni.
INVITO. Per festegiare la ‘ dotazione del
nostro Tempio di un nuovo armonium, il
oulto di domenica 3 marzp verrà preceduto
da un Concerto di musica sacra che avrà i'nizio alle ore 10 precise'.
li maestro Ferruccio Rivoire, direttore della nòstra Corale, svolgerà il seguente programmìa : .
IlandGl Largo dal «Sarse» - Haydn:
Adagio dall aSinfonia N. 97 --Mozart: Ave
Veruni Corpus Beethoven: Adagio dalla
Sonata op. 57.
La Cor^e di Angrogna canterà negli intervalli, indi, presiederà il culto il pastore
Edoardo Aime.
La sera, i giovani di Angrogna che saranno nostri ospiti per la giornata, reciteranno,
nei locali della Gioventù: «I Rantzau ».
-Nel pomeriggio avrà luogo la proiezione di
un film cinematografico.
^Da molti anni non avevamo più celebrato
un XVII febbraio come quello di quest’anno!
Quanti falò e quanti razzi in tutta la valle!
Tutto il pae.se imbandierato !
Il tempio pieno per il culto solenne degli
adulti. Il messaggio ascoltato con vi.sibile
eominozione. La Corale che per la circostanza ha prjso posto nell’ab.side, formando collecuffie candide un quadro .suggestivo ed evocatore, ha e.seguito due cori: La Cévenolc o Tonte force vient de Toi, canto caratteristico ■
della nuova raccolta «Pleines Voix ».
Ottimamente preparato e seivito il pranzo
all’albergo dell’Orso.
Riprendendo .una antica tradizione era presente l’autorilà comunale nella persona del
Sindaco, il Geom.' G. Tron.
Alle 14.30 ha inizio il corteo dei Fanciulli
e Catecumeni, lunghissimo e festante, innumerevoli bandiere al vento. Tempio nuovamente pieno. Molti canfi e- recite, in italiano
e in francese. Il Pastore ricorda le belle figure dei nostri benefattori forestieri del secolo scorso: un prussiano e due inglesi. In
ultimo la distribuzione dell’opuscolo del
XVII Febbraio e di una sorpresa per la quale ringraziamo un nostro caro amico di Ginevra.
Alla serata delle ore 20, un progfammone!
Bravissimi tutti gli attori!
Sia lodato il Signore di averci concesso
questo XVII febbraio!,
— Il Gruppo d’Azione dell’Unione Giova
nile, a nome di tutta la gioventù, ringrazia
vivamente la signorina Ester Moreno di Luserna San Giovanni, la quale con animo generoso e gentile, in risposta ad una nostra
domanda pubblicata nell’Eco ci ha donato
un magnifico tappeto di cocco in ottimo staio per il nostro teatrino. * ~~
— Nella breve. Lettera Pastorale del XVII
sono stati pubblicati i doni in memoriam
dalla ultima Lettera Pastorale al 10 febbraio. 1 doni per l’Asilo d’infanzia non hanno
trovato posto e saranno pubblicati nella
prossima Lettera Pastorale.
Una serie di lutti ha visitato la nostra
parrocchia. I seguenti funerali hanno avuto
luogo nelle date sottoindicate:
Il 2 febbraio : Bouvier Paolo, della Costabella, di anni 74 - Il 4 febbraio : Gallian Maria nata Bertalot, dei Chiabrandi, di anni 81 i
-- Il 5 febÈraio: Long Vilma, dei Bianchi
‘ superiori, di amii 33 - 11 6 febbraio: Avondet Umberlo, del Provenzal, di anni 68. .
Abbiamo altresì appreso che si è spenta a
questa vita in ancor giovane eia, aj Rifugio
Carlo Alberto, Gay Elsa in A wmdet' dei Toiaòni (l’Inverso Porte.
A tutte le famièlie- di questi nostri fratelli e SOI elle , che IMo ha chiamato presso di
Sè, rivolgiamo l’espre.ssione della nostra
C la parola della speranza viva.
; AiK-ue .la nostra comunità ha celebrato
e I p tiLui ip entusiasmo il XVII febbraio
nella, uuova aimosfèra di vera libertà.
La niaunia alle 10, il lungo corteo degli
■amnni udie nostre otto scuole comunali,
.dopo avere attraversato, coccarde e bandie,re al vento, le vie cittadine, tutte pavesate a
festa, fa il suo ingresso nel teinpio dove si
sviil.ge il',,,culto al quale partecipano in armonica collàboi'azione grandi e piccini. Molti canti .ed-'-ft'Icnne adatte recitazioni dei bimbi si alternano alle parti della liturgia. La
bella cerimonia si conclude con il canto so,lenne del « Giuro di Siband » eseguito dalla
|Gor«le.
.Ù!'3v®™hiiata la celebrazione nel tempio, men;t.^é' i b-ijnbi si tratteng'ono a ricevere l’immancabile dono tradizionale, gli adulti si
,avviano verso la « Grande Scuola » dove tre
■ lunghe tavole imbandite attendono i prenotati per l'agape fraterna. Il pasto preparato con generosa cura (malgrado il prezzo
modesto) dairalbergatore sig. Pellegrin e
servito inappuntabilmente- da alcune volonterose valdesi ne è consumato con digestiva
lentez-ia e in una atmosfera di sana, schietta giocondità dai convenuti, che sono in massima parte dei giovani. La perfetta recitazione di alcuni mcmologhi e un messaggio
d’occasione riempiono opport'unamènte gli
intervalli fra le portate.
Poche ore p?ù tardi, mentre .sui monti com nciano a brillare i « falò», nel nostro vasto , locale del Centro, gremito aH’inverosim.le, i nostri giovani offrono alla comunità
una magnifica serata che, per accontentare
..tutti gli incontenibili, dovrà essere ripetuta
. I^ora due volte !
In conclus’one buona serena giornata di
enfusiastche r,evocazioni ed affermazioni di
pde. Vcrlif. il Signore- ispirarci un ugnale
entusiasmo nella pratica fedeltà alla Sua Parola.
Dipartenze. Il giorno 11 febbraio, dopo
breve malattia, il Signore ha richiamato a
Sè, in età di 86 anni, il nostro fratello Daniele Janavel fu Bartolomeo, delle Rovine.
E il 19 u.s. si è serenamente dipartita dal
suo compagno d: oltre cinquant’aiini di vita,
la nostra sorella Armetta Cougn-Davit, del
Chiaus, in età di 83 anni.
Anche la famiglia del nostro anziano si
gnor Paolo Michetin Salomon, dei Garniers,
è stata improvvisamente visitata dal lutto
per la dipartenza avvenuta in Isvizzera, il
21 febbraio, della diletta mamma, suocera e
nonna signora Anna Lesnij Keller, in età di
79 anni. '
A tutte queste famiglie in lutto esprimiamo la nostra fraterna cristiana simpatia nel
dolore- e nella speranza. „ j.
I LIBRI
MARTIN NIEMOLLER : Le témoignage d’un pasteur
sous la croix. Editions Labor - Genève - 2 fr. 40 suisses.
La figura del noto pastore di Berlino che scontò
con lunghi anni di carcere la sua resistenza al paganesimo hitleriano, è ritratta sobriamente in queste pagine
commoventi. II martire delia chiesa confessante vi appare come una personalità di singolare rilievo. Infatti
oggi egli è uno dei capi della chiesa protestante in Germania.
i-’EgUse âme de la Résistance, par Paul Borchsenius.
Editions Labor et Fides - Genève - 3 fr. 60 suisses.
Il 9 aprile 1940 i tedeschi invadevano la Danimarca,
violando il patto di non aggressione concluso due anni
prima. E cominciò il triste periodo dell’occupazione nazista. La situazione di compromesso sta^Iita dalle autorità tedesche e danesi durò tre anni, pur in mezzo a
gravi difficoltà, ma la violazione da parte dei tedeschi
delle loro promesse politiche, militari ed economiche,
l’imprigionamento del re ; Io scioglimento del Governo
e dei Parlamento condussero a un vero stato di guerra
fra la Danimarca e la Germania. Ed anche in Danimarca i tedeschi adottarono i loro sistemi ben conosciuti :
requisizioni di beni, imposizioni di lavoro, violenze, ostaggi, fucilazioni di rappresaglia, torture, persecuzioni
degli ebrei... Nessuna minaccia e nessun pericolo piegarono l’anima danese, personificata dal pastore Kaj
Munk assassinato poi dai tedeschi, e il movimento della
resistenza andò estendendosi e fortificandosi fino alla
liberazione. L’autore mette in rilievo il fermo atteggiamento della chiesa nella ietta contro l’oppressore e la
sua ideologia pagana. Un capitolo interessantissimo è
consacrato all’esame delle correnti che hanno contribuito
alia formazione dello stato spirituale della Danimarca
contemporanea.
Le village sur la montagne, par Johan Maarten. - Editions Labor - Genève - 2 fr. 40 suisses.
Questo « Tableau de l’Eglise fidèle scus Je régime
nazi » è stato pubblicato alcuni anni fa ed ha avuto una
diffusione notevole anche da noi. Ma forse oggi dopo
1 esperienza diretta del nazi-fascismo siamo in grado di
meglio comprenderlo ed apprezzarlo. Lo stato totalitario che voleva asservire ai suoi fini anche la chiesa, non
poteva consentire la libera predicazione dell’Evangelo.
L urto fra la chiesa e lo stato, in questo caso demonis
co, era inevitabile e doveva concludersi con la persecuzione di quella da parte di questo.
Abbiamo riletto con interesse nuovo questo libro scritto semplicemente, senza animosità, e perciò tanto più
efficace nel denunziare le aberrazioni di un regime tirannico.
Le Calvaire d'israel et la solidarité chrétienne, par Henri
Cadier -' Editions Labor et Fides - Genève - 3 fr
75 suisses.
Dopo una breve introduzione sulle origini e lo svilup
pc dell’assenteismo, l’autore espone la situazione in
terna delia Francia dopo la catastrofe del giugno 1940
specialmente in relazione alle persecuzioni razziali. G:
orrori dei campi di concentramento, le evasioni, le fu
ghe in Svizzera ed in Africg, le deportazoni in Polonia
tutto è ritratto al vivo sulla deposizione di testimoni o
cularf ed ampismente documentato. La solidarietà cri
stiana con Israele perseguitato s’è manifestata in molt
mt^i, fra l’altro con proteste solenni delle Autorità re
ligiose protestanti e cattoliche presso il Governo di Vi
chy. Le opere protestanti, di soccorso, numerose ed efficienti, hanno svolto il loro compito in condizioni talora
estrèmamente difficili, ma con notevoli successi, animati
sempre da viva pietà per ogni forma di sofferenza.
L’EglìSe sentinelle, par W. A. Visser’t Hooft - Editions
Labor et Fides - Genève - 3 fr. 60 suisses .
E’ una raccolta di documenti introdotti e commentati
.iJai dott. Visser’t Hooft e rispecchianti l’atteggiamento
della Chiesa Riformata Olandese durante il periodo dell’occupazione tedesca. Son documenti diffusi a stampa,
' letti in chiesa o inviati alle Autorità politiche, per protestare ora contro le misure antisenjitiche, ora’contro il
lavoro obbligatorio, ora contro l’ideologia nazista, ora
contro il dilagare dell’immoralità, favorita da quelle stesse autorità che dovrebbero combatterla. I documenti dimostrano la vitalità d’una chiesa che nell’ora del più
grave pericolo non teme di confessare apertamente la
sua fede. Sono d’un initeresse vivo per tutta la chiesa
di Cristo che pur non essendo di questo mondo vive nel
mondo nè si può disinteresare dei problemi politici, economici, sociali che agitano il mondo.
Le Protestantisme tel que Rome le volt, par Franz J.
Leenhardt - Editions Labor - Genève - 2 fr. 20 s.
. Sulla base dei documenti ufficiali della “ Chiesa Roma. na, in particolare suH’autorità di Roberto Bellarmino.
« universalis ecolesiae doctor » e dei decreti del Concilio Vaticano, l’autore presenta la- dottrina cattolica nei
riguardi delie Chiese della Riforma. Per Roma non esiste chiesa all’infuorl della Chiesa papale, ma soltanto
sette con le quali non si può e non si deve aver comu' nione sul piano religioso. Nè esiste comunione eoa Cristo senza sottomissione ai Sommo Pontefici La posizione ufficiale di Roma verso il Protestantesimo è tutta in
queste premesse .fondamentali, ed è posizione di condanna e di intransigenza.
Certo si possono trovare pie anime cattoliche, fedeli,
.sacerdoti e teologi, dalle «vedute larghe dallo «spirito coneiìiante » e ih loro incontro è sempre benefico, ma
a nipi preme di conoscere la( dottrina ufficiale di Roma
nèi 'nostri confronti e tanto più ci preme oggi, in clima
di ecumenismo ;. non si badi, per semplice amore di
polemica, ma per evitare confusioni nocive a! fini stessi
dell’unità della Chiesa. Nel suo libro il Leenhardt lascia parlare i documenti che danno un’idea chiara e completa di quel che Roma pensa di noi.
Savonarola, par Geisendorf dea Gouttes - Editions Labor - Genève - 3 fr. 90 suisses.
Girolamo Savonarola, predicatore domenicano del convento di S. Marco a Firenze, denunziò con profetico accento, i vizi del popolo, la tirannia dei principi, lo spirito dominatore del papato degenere. Guidato da lui, il
popolo fiorentino scacciò i Medici, nemici delle pubbliche libertà, proclamò Gesù Cristo re di Firenze, approvò ia riforrrta dei costumi, la punizione delle bestemmie, la distruzione degli oggetti che servivano ai
divertimenti, al carnevale e ai giuochi d’azzardo. Ma
1 ardito predicatore suscitò delle inimicizie violente contro la sua persona ; quella della gioventù, insofferente
dell’austerità di vita, quella dei Francescani, gelosi del1 ascendente dei Domenicani, quella dei partigiani dei
Medici e quella di papa Alessandro VI Borgia.
Accusato di essere un falso profeta, Savonarola fu
condannato per eresia, impiccato ed arso nel 1498, in
età di A6 anni. Prima della sua esecuzione, un vescovo
lo depose dicendogli ; « Ti separo dalla chiesa militante
e dalla chiesa trionfante!» «Dalla chiesa militante»,
replicò il martire, « ma dalla chiesa trionfante, non
mai » (hoc enim tuum non est) ; Questo non ti appartiene).
Il Geisendorf, editore della ben nota Casa Labor e
grande amico della nostra Chiesa Valdese, con competenza ed amore ritrae la figura avvincente e la personalità, per molti aspetti enimmatica, del focoso e cupo
domenicano, da molti annoverato fra i precursori della
Riforma.
In un libro agile e riccamente illustrato, l’autore offre una lettura interessante dalla prima all’ultima pagina, istruttiva ed edificante. Lo ringraziamo del suo
lavoro ed auguriamo al volume, undicesimo nella collezione « Les vainqueurs » iniziatasi con la pubblicazione
di Pierre Valdo par Jean Jalla, l’ampia diffusione che
merita.
Protestantesimo - Rivista bimestrale - Torre Pellice
Abbonamento annuo L. 200.
Sommario dei primo numero : Giovanni Miegge ; Orlentamenti e propositi - Mario A. Rollier ; A guisa di
congedo - Vittorio Subilia ; Perennità di Pietro - Giovanni Miegge, Clara Coisson : La ricostituzione deila
Chiesa Evangelica in Germania - Neri Giampiccoli : Rassegne e discussioni - Il Papa e le Nazioni - Chiesa e
Stato - La religione in Russia.
CULTI l>EII
T»rino: ogni donfienica
ore 14.45.
Milano: ogni domenica
ore 14.30.
Venezia: ogni domenica
ore 14.45.
Firenze: ogni domenica
ore 19.50 (lunghezza
Roma : ogni domenica
ore 15.15.
Cagliari : ore 7,45 (alla
rinalet.
’Trieste: ogni domtnica
re 12.15.
Genova : ogni domenica
ire 15.05.
I figli di
r;ldio
dalle ore 14.15 alle
dalle ore 14.15 alle
dalle ore 14.30 alle
dalle ore 19.30 alle
onda m. 281).
dalle ore 15 alle
domenica - quindi
dalle ore 11,45 alle
dalle ore 14.50 alle
lERTlligT MIIIIII vei Galllaii
ringraziano profondamenie il dott. Cassio, il Pastore» i
vicini di casa e quanti con la loro presenza e con scritti
furono loro di grande conforto.
S. Germano Chisone {Chiabrandi), 4 febbraio 1946.
La famiglia LONG ringrazia il Pastore e quanti direttamente e con scritti hanno dimostrato fraterna simpatia durante la lunga infermità e la dipartenza della loro
cara
V I L Ifl
5. Germano Chisone Chiabrandi), 4 febbraio.
II 31 gennaio, dopo non brevi sofferenze, sì è addormentato nel Signore, nel suo 89o anno di età
C-SII
Lo partecipano i figli EMANUELE e SUSANNA, con
le rispettive famiglie, il genero FILIPPO ENRICO
GRILL e figlie (in Francia).
Prati, 2 febbraio 1946.
« ...e fattosi sera, Gesù disse : Passiamo all'altra riva ». Matteo 25: 21.
Le famiglie MATTHIEU, con i congiunti, ringraziano
sentitamente quanti presero viva parte al loro dolore in
occasione della dipartenza per la Patria Celeste del loro
diletto Padre, suocero, zio e nonno
¡»'«'«■nraS Cnvi«:«»
e tributarono un commovente omaggio di stima al caro
Estinto. Un ringraziamento particolare esprimono ai Pastori sigg. Oreste Peyronel e Luigi Marauda, nonché alle Autorità locali e al personale dell’Ospedale.
Pomaretto, 13 febbraio 1946.
Le famiglie GARDIOL, GIORDANO, CAVAZZANI é
PONS ringraziano sentitamente quanti hanno preso parte- al loro dolore per la morte della loro amata
Rosa Giordano ved. Gardiol
deceduta in Torre Pellice il 24 febbraio 1946.
« Dio asciugherà ogni lacrima dagli occhi
Apoc. 21.
Alberto Ricca : Direttore
Au'orizzazione N. P 356 delì’À.P.B.
Lino Tn-o Arti Grafiche - Torre Pellice