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Anno 115 - N. 5
2 febbraio 1979 - L. 200
archìvio TAVOFjA valdese
10066 TORRE PELLICS
Spedizione in abbonamento postale
Gruppo bis/70
Mìe valli valdesi
SETTIMANALE DELLE CHIESE EVANGELICHE VALDESI E METODISTE
UN TEMA DIBATTUTO IN QUESTI MESI NELLE NOSTRE CHIESE
Il rischio di informare
Essere informato e informare perché la predicazione dell’Evangelo
entri nel vivo della realtà individuale e collettiva del nostro tempo
È risaputo che l'Italia è uno
dei paesi dove si legge di meno,
ma ciò non esclude che anche
da noi chi vuole esercitare un
qualsiasi potere debba assicurarsi per prima cosa il possesso
degli strumenti di informazione.
Raramente il semplice cittadino
che compera un quotidiano oppure accende il televisore riesce
ad avere conoscenza anche delle
lotte accanite che i grossi gruppi finanziari conducono per assicurarsi il monopolio della diffusione delle notizie. Lo scopo è
evidente; controllare Topinione
pubblica, orientarla in determinate direzioni. Non per niente
chi vuole governare un paese in
regime di dittatura sopprime in
primo luogo la libertà di stampa
e si preoccupa di far sapere soltanto quello che gli conviene.
Ma anche tralasciando l’ambito politico, non esiste gruppo
più o meno organizzato, ente,
associazione ricreativa o sportiva che rinunzi a diffondere un
suo bollettino stampato o ciclostilato; a volte il foglio tira avanti fin che si mantiene la buona
volontà di chi lo compila, poi
sprofonda neH’oblio insieme col
gruppo che lo ha prodotto. I ciclostilati hanno segnato l’epoca
della contestazione, poi si sono
decimati con il diminuire dell'entusiasmo e con l’aumento
(provocato ad arte, secondo alcuni) del costo della carta.
La necessità di avere un proprio foglio di informazione è
presente in ogni gruppo organizzato, essenzialmente per questi
motivi: richiamare con frequenza i componenti ai principi di
base secondo i quali il gruppo
si è formato; mantenere il collegamento tra i membri e lo
scambio delle opinioni; diffondere le proprie convinzioni all’estemo, aggregare altre persone
e polemizzare con gli avversari.
Considerando la nostra Chiesa un gruppo organizzato, possiamo senz’altro affermare che
anche per noi l’informazione ha
queste caratteristiche, sia pure
nel modo particolare di un’associazione di tipo « religioso ».
In primo luogo il nostro trovarci insieme non deriva da una
iniziativa presa da noi; come
credenti ci riconosciamo obbedienti ad una precisa vocazione
rivoltaci da Dio e poiché corriamo sempre il rischio di dimenticarlo, è indispensabile che la
nostra informazione abbia un
chiaro contenuto teologico che
le eviti di scadere ad un vago
umanitarismo.
derci in un ambito privilegiato,
lasciando fuori dalla porta il resto del mondo con tutti i suoi
problemi.
È evidente che nell’esprimere
queste esigenze ci si può trovare facilmente d’accordo, ma non
sempre l’accordo si mantiene
quando si scende sul piano pratico della realizzazione, cioè
quando si devono esprimere attraverso le pagine di un giornale o in una trasmissione televisiva i punti qualificanti della nostra informazione teologica, ecclesiastica, sociale, politica.
Se il discorso teologico diventa specialistico e taglia fuori
troppa gente, se alcuni hanno la
impressione che un gruppo ristretto imponga le proprie opinioni, se la riflessione sugli avvenimenti politici sembra eccessivamente condizionata da vedute unilaterali, le critiche si fanno sentire; il rischio di sbagliare è sempre presente, ma l’informazione dobbiamo darla ugualmente, tanto più nel nostro paese dove rischiamo troppo sovente di essere ignorati o fraintesi.
I nostri mezzi di informazione sono quello che siamo noi:
l’espressione di una minoranza
immersa ma non disciolta in
una società che oscilla tra una
secolarizzazione spinta e la religiosità di stampo cattolico. Non
possiamo certo illuderci di fare
miracoli, ma questo non toglie
che dobbiamo cercare di migliorarli per quanto ci è possibile.
La Conferenza del primo Distretto dell’anno scorso ha messo l’accento sull’informazione
orale, cioè sulle notizie che le
persone possono scambiarsi tra
di loro o che vengono date durante i culti e le riunioni. Per
fare qualcosa di più di quanto
si fa ora, è stato proposto di
trasformare gli annunzi al ter
mine del culto in un vero e proprio notiziario. La stessa cosa si
potrebbe fare al termine di ogni
riunione quartierale.
Per quanto riguarda la stampa, da anni si discute sul modo
di rendere più funzionale il nostro settimanale d’informazione,
per ottenere una maggiore penetrazione in tutte le famiglie.
È necessario aumentare la collaborazione, semplificare il linguaggio, dire magari le stesse
cose ma in termini più immediatamente comprensibili. In un
mondo che sta rapidamente disimparando a leggere, sembra
fuori tempo proporre ancora
pagine stampate, ma si tratta di
un aspetto fondamentale della
nostra tradizione culturale al
quale non è possibile rinunciare.
La terza possibilità di informazione è la più moderna e si
tratta deH’inserimento nelle emittenti radiotelevisive, di Stato o
private che siano. In diverse zone d’Italia partecipiamo a programmi di radio locali, oltre alle
trasmissioni ne”a RAI-TV. Su
questo punto la jtstra esperieri:
za è ancora molto lìihitata,” rria
se si apriranno nuove prospettive con la terza rete dedicata
alle trasmissioni regionali, sarà
bene prevedere anche la nostra
partecipazione.
È necessario però ricordarsi
che in ogni caso l’informazione
è un compito che non riguarda
poche persone soltanto, ma che
in esso tutti i membri di chiesa
devono sentirsi coinvolti. Il guadagno è escluso, il potere inesistente; il nostro scopo non può
essere che un servizio verso i
fratelli e una testimonianza nei
confronti di chi può ancora avere bisogno di una voce alternativa.
Chiesa e mezzi di comunicazione di massa.
Preparativi per la ripresa televisiva del culto inaugurale dell’Assemblea Ecumenica di
Uppsala.
Il commento
che cerchiamo
Liliana Yiglielmo
Il passaggio dal testo biblico
aU’attualità è il punto critico di
ogni predicazione. Si può uscire
dal culto sapendo tutto sulle liti
dei Corinzi e non avere un orientamento convincente per la nostra situazione reale. L’informazione evangelica, mi sembra, dovrebbe partire precisamente da
questo punto critico: dalla tensione tra Bibbia e realtà quotidiana. Si sa che il maggior rischio che corre il predicatore è
quello di far passare le sue personali opinioni per la parola di
Dio. Ma un simile rischio lo si
corre ogni volta che si tenta di
commentare, da un punto di vi
L’INCOGNITA DELLA ’’REPUBBLICA ISLAMICA’
Quale futuro per l’Iran?
In secondo luogo è necessaria
la circolazione delle notizie e lo
scambio di opinioni, perché siamo una Chiesa evangelica che
ha come base la predicazione
della parola di Dio e il sacerdozio di tutti i credenti. Ogni membro di chiesa deve essere messo
in condizioni di valersi di questo diritto-dovere e la Chiesa
stessa nella sua globalità è tenuta a fornirgliene i mezzi.
Il terzo scopo della nostra informazione è quello di renderci
attenti ai mutamenti della società in cui viviamo, in modo
che la predicazione sia sempre
attuale e comprensibile anche
da chi ha avuto una preparazione culturale o spirituale diversa dalla nostra. Non è sempre
facile avere una visione esatta
degli avvenimenti e darne una
valutazione critica, ma non sarebbe neppure possibile rinchiu
I mezzi di informazione scritta e parlata hanno dato ampio
risalto alle vicende iraniane, per
cui ormai tutti sanno che lo
Scià ha abbandonato il paese insieme alla sua famiglia per cercare asilo e protezione altrove,
dopo aver nominato un consiglio di reggenza che è durato ben
poco. E sanno anche che il leader dell’opposizione vive alle
porte di Parigi da dove con le
sue dichiarazioni solenni e precise è riuscito a ottenere prima
la partenza dell’imperatore e poi
le dimissioni del presidente del
consiglio di reggenza ed ora ha
iniziato un vero e proprio braccio di ferro per costringere alle
dimissioni anche il governo che
egli dichiara illegittimo per il solo fatto di essere stato nominato da un sovrano illegittimo.
Ma, malgrado tutte queste informazioni-fìume, riesce difficile
scoprire quale strada prenderà
in realtà il futuro per il popolo
iraniano. Le dichiarazioni dell’ayatollah Khomeini sono estremamente imprecise a questo riguardo. Da un lato vi è una giusta protesta contro un regime
corrotto come era quello di Reza Pahlavi, dall’altra un richia
mo alla legge fondamentale dell’Islam che dovrebbe dare il necessario quadro in cui sviluppare una vera democrazia a favore
del popolo. Ma subito si precisa
che con la parola democrazia
non si deve intendere qualcosa
che possa anche lontanamente
assomigliare ai modi di governo
europei o nord-americani : è un
« governo islamico » non meglio
definito, ma nel quale non paiono estranee alcune tendenze di
ritorno al passato che non necessariamente devono apparire
negative, ma nello stesso modo
non necessariamente positive.
Il carattere vago e impreciso
delle risposte che i giornalisti
hanno potuto ottenere da Khomeini non è casuale e non è neppure dovuto, e questo va sottolineato, al fatto che le sue idee
siano vaghe e imprecise. Fa parte del personaggio e della sua
funzione. I capi religiosi della
linea sciita dell’Islam attribuiscono a se stessi una funzione
critica del modo di governare,
non pretendono (anzi, non è permesso) di governare essi stessi.
Esiste in Iran una Costituzione
del 1906-1907 che praticamente
non è mai stata applicata, per
ché gli scià hanno preferito governare sulla base di decreti imperiali che di fatto esautoravano ogni altro potere. Secondo il
dettame di questa Carta Costituzionale nessuna legge o disposizione può contrastare con la
legge fondamentale che è il Corano. Per controllare che le nuove leggi e i decreti imperiali siano conformi al Corano esiste un
consiglio di almeno cinque ulemi (giuristi musulmani) scelti
dagli ulemi stessi tra i più saggi di loro, consiglio che ha il potere di una Corte Costituzionale
e possono quindi bocciare e rendere inoperanti quelle disposizioni contrastanti con le leggi
dell’Islam.
È in questo quadro che sembra avviarsi il futuro del popolo
iraniano, con tutti i rischi che
un governo di questo genere
comporta. Ma è assai più probabile che, ottenuto il rovesciamento dello Scià, l’opposizione torni
a scomporsi dopo essersi coagulata intorno a Khomeini per ottenere questo primo passo su
cui tutti erano d’accordo. E allora tutto è possibile e rimane
per ora un’incognita.
Bruno Bellion
sta evangelico, la realtà dei fatti.
E qui non si tratta solo d’informare su questioni interne alla
chiesa ma di fornire una rilettura del nostro tempo, alla luce
dell’Evangelo. Sappiamo che tutto questo è difficile. Anzi, di
fronte alle informazioni dei
mass-media, le nostre riletture
risultano spesso ambigue e contraddittorie. Ma se non consideriamo l’informazione come qualcosa di separato dalla fede è pur
vero che la fede influisce sul nostro modo in leggere la realtà.
È allora inutile invocare il criterio dell’obiettività (scegliere di
commentare una notizia anziché
un’altra è già una deroga alla
obiettività); cerchiamo piuttosto
altri criteri, più consoni ad un’etica protestante dell’informazione: la verità contro la menzogna, la solidarietà contro l’egoismo, la persona contro l’anonimato, l’autocritica contro il
trionfalismo e la propaganda.
Questi criteri dovrebbero essere
di fronte a noi ogni volta che
tentiamo una rilettura dei fatti
contemporanei. Dicevamo prima
che la nostra sarà comunque
un’informazione ambigua, sovente contraddittoria. Non è facile uscire da questa situazione.
Tutta la nostra testimonianza rischia ambiguità e incomprensione. Ma questa constatazione non
deve paralizzarci proprio perché
le difficoltà concernenti una rilettura evangelica, un commento protestante della realtà, dovrebbero essere affrontati comunitariamente, Non solo nell’ambito ristretto della redazione ma
nella comunità più vasta dei lettori. Se il nostro giornale, con
tutti i suoi limiti, è un po’ lo
specchio di una cospicua parte
del protestantesimo italiano è
bene che in questo specchio si
riflettano maggiormente testimonianze ed esperienze della nostra presenza oggi, in Italia. Si
intende non per ammirarci allo
specchio ma per potenziare l’informazione (e quindi la partecipazione) all’interno della chiesa.
In questo senso l’informazione è
un servizio, una ’diakonia’, che
necessita un respiro e un impegno da parte di tutti.
Giusepi>e Platone
iJ
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2 febbraio 1979
FOGLI DI VIAGGIO DAL IV DISTRETTO
La voce amara della periferia
Le impressioni di un giro di visite del presidente della CED alle chiese del IV distretto - Il
pericolo dell’emarginazione e della sfiducia
Le impressioni di viaggio —
in occasione di visita‘ alle chiese in Calabria — possono essere molte cose, negative o positive. Se immaginiamo di sovrapporle, come su uno schermo, ai
dati delle relazioni ufficiali, possono coincidere o divergere, possono aiu^re a capire o risultare fuorviànti. Desidero esprimerle egualmente, così come vengono, -r- pur sapendo di rischiare — ih quanto le ritengo un
possibile stimolo alla verifica.
Emarginazione
La prima cosa che balza agli
occhi è la sensazione di periferia, non solo geografica; una specie di emarginazione dalla partita che si gioca al centro della
chiesa (a Roma?, a Torre Penice?, al Nord?); un rifiuto, anzi,
di decisioni prese altrove, considerate di vertice, contrarie ai
desideri e ai bisogni della base
— la periferia, appunto.
L’attenzione è focalizzata su
problemi di interesse locale (in
questo momento: sviluppo del
centro comunitario di Bethel
sulla Sila, chiusura del centro
Gian Lmgi Pascale a Falema).
Sinodo, conferenza distrettuale,
documenti su temi di fondo della
nostra presenza evangelica nel
paese, regolamentazione della
nostra convivenza ecclesiastica,
sono cose lontane, talune ritenute controproducenti, segno di
burocrazia.
Sembra vano il richiamo al
quadro generale della nostra opera in Italia, alla fraternità di
tutte le chiese — da Trieste a
Palermo, da Torino a Taranto —; è impossibile, ripeto a
questi fratelli, ignorare le molteplici componenti del nostro essere chiesa.
Anche da noi'.
La risposta ritorna, martellante: « altrove si è fatto », « altrove
si è speso », « perché da noi
no »? « Ci vogliono così, non
contiamo, sempre all’ultimo posto; solo per le contribuzioni ci
sollecitano ». (Il quadro è enfatizzato; la nostra gente non parla così; ma questo linguaggio
ci aiuta a capire meglio quali
sono i pensieri).
La risposta è unilaterale, è vero. Reggio C. ha chiesa e locali
quasi nuovi, bellissimi; Catanzaro e Cosenza, altrettanto; a Dipignano si è costruito — e bene — da una diecina d’anni. Perché queste realtà non entrano
nel conto dei fratelli che pensano — e, solo in parte, parlano
— come ho appena detto? Perché, insomma, si considerano
periferia per quanto riguarda
gli investimenti finanziari della
chiesa?
Eppure è una persuasione antica, radicata, persistente, questa
delTemarginazione; è ima componente di fondo con la quale
la chiesa tutta, dal Nord al Sud,
ha da confrontarsi, seriamente,
senza sicurezze facili.
Non al primo posto
C’è anche, mi sembra, una
periferia pastorale: Il tasto è delicato, può diventare impietoso,
ma bisogna toccarlo.
Entra in gioco la sistemazione del campo di lavoro. Difficoltà e limiti di ogni genere metto
no a dura prova la migliore disponibilità degli organi esecutivi. Ne parliamo non con intenzióni di giudizio, né con l’aria
di chi ha la soluzione a portata
di mano, bensì con la consapevolezza dì chi ne è coinvolto in
prima persona. Il tema è collegato — e non può non esserlo
— con il punto precedente.
Per taluni campi specifici m
lavoro pastorale, cerchiamo, in
genere, la persona che meglio
corrisponde. Per la Facolta di
teologia, per la pubblicistica, per
i servizi della E^EI, per gli organismi extra valdesi e per occorrenze analoghe, facciamo
scelte precise. È più che giusto.
La missione della chiesa è cosi
ampia, la predicazione prende
corpo in modi così molteplici,
da risultare assolutamente improponibile la riduzione del niinistero pastorale come servizio
presso un solo campanile, sia
pure collegato a una vasta diaspora. .
Che cosa ci impedisce di inserire tra i «campi specifici» il
Sud? ,
Perché il sinodo non discute
della sistemazione del campo di
lavoro nella sua globalità? Ci si
limita — in sinodo — a segnalare talune necessità locali; poi,
novanta su cento, non succede
niente perché non siamo così
numerosi da poter accogliere
ogni richiesta.
Appelli specifici, a singoli e
comunità, non abbiamo coraggio di farli. Non fa meraviglia,
di conseguenza, che certuni .atteggiamenti delle autononaie ecclesiastiche non siano capiti dai
fratelli del Sud.
Vocazioni
L’INFORMAZIONE EVANGELICA SI ESTENDE pastorato
E’ nata "APN"
L’ufficio informazioni della Federazione delle Chiese Evangeliche Lombardia e Piemonte orientale ha distribuito in questi giorni il primo numero di Agenzia
Protestante Notizie », un ciclostilato di 4 pagine contenente brevi informazioni nazionali e internazionali concernenti il mondo
evangelico.
« Agenzia Protestante Notizie »
avrà in linea di massima una periodicità quindicinale e sarà inviato a diversi quotidiani nazionali o regionali tra cui II Corriere della Sera, Il Giornale Nuovo,
Il Giorno, La Repubblica, l'Unità,
Avanti!, La Stampa, Lotta Continua, il Manifesto; tra i periodici a Panorama, Epoca, L’Espresso; anche a numerose radio e televisioni locali della zona lombarda oltre ai diversi uffici della
RAI-TV.
La redazione, composta da Aurelio Penna e Sergio Ronchi, precisa che questo servizio è messo
a disposizione di tutto l’evangelismo italiano con la possibilità
di estenderlo mediante l’invio ad
altri mezzi di comunicazione di
massa. La Federazione regionale
lombarda è a conoscenza del progetto di costituzione di un’agenzia stampa che da tempo è allo
studio presso la Federazione Nazionale. Tale progetto è ritenuto
di contenuto e carattere diversi
rispetto a « Agenzia Protestante
Notizie », ma qualora in futuro
le due iniziative dovessero risultare in conflitto, l’attività di
« ANP » verrebbe interrotta o limitata alle fonti di informazioni
locali non altrimenti raggiungibili.
Il primo numero contiene tra
l’altro notizie sui lavori del Comitato Esecutivo delle Chiese
Battiste Italiane, la costituzione
della Chiesa Protestante del Belgio, una visita del Segretario del
CEC P. Potter in Cecoslovacchia,
una campagna di evangelizzazione e la presa di posizione contro
la tassa ecclesiastica in Spagna,,
la diffusione della Bibbia in Ungheria e Unione Sovietica, la presenza cristiana in Cina, la libertà
religiosa in Indonesia, il seque
stro della rivista ecumenica
« Kairos » in Sud Africa, il centenario della Chiesa di Cristo dello Z^ire la VI Assemblea generale delle Chiese Evangeliche dell’America latina.
La fonte del notiziario è costituita da notizie ricavate dal
notiziario del « Culto Evangelico » RAI e dalla stampa evangelica nazionale e internazionale.
Manca inoltre l’insistenza nell’appello per le vocaziom al ministero pastorale. Non si capisce
se questa carenza dipende da,l
pudore di parlarne ai giovani,
oppure da poco entusiasmo da
parte di coloro che già vi sono
dentro.
Nell’ultimo decennio sono maturate e accadute molte cose anche nella nostra chiesa; cose
che hanno mutato notevolmente
il nostro assetto istituzionale.
In sinodo sono state fatte dichiarazioni e pubblicati documenti su importanti aspetti e
settori della vita pubblica e associata. L’argomento « ministeri » è stato esaminato e discus
so varie volte e in tutti i molteplici aspetti.
Tuttavia, un documento sulla
vocazione pastorale, un appello
ai giovani e alle chiese di farne
oggetto di intercessione, una sollecitazione a entrare nel vivo
della cura d’anime mediante
l’impegno diretto e personale,
un’indicazione di lavoro nella
chiesa-istituzione (chiamo così
il nostro assetto ecclesiastico)
non è stato fatto, non è stato
ribadito a sufficienza. Qualche
breve cenno, niente più.
Parlarne!
Non capisco cosa ci ha preso:
forse il timore di creare una
casta, la preoccupazione di ridurre il sacerdozio imiversale a
pochi, la volontà di valorizzare
l’impegno di fede da parte di tutti i credenti in ogni campo della vita, o non so quali altre puntualizzazioni teologiche. Sono
istanze giuste e sacro^nte, ovviamente. E intanto di pastorato non ne parliamo, come se
qualche cosa, al fondo, ci trattenesse.
A meno che non vogliamo distruggere l’attuale forma di pastorato! Se è così, bisogna dirlo
in modo chiaro ed esplicito alle
comunità, senza velarlo con discorsi fumosi, o parlarne fra
gruppi ristretti con linguaggio
da iniziati.
Quando il discepolo Andrea
accompagna Simone da Gesù,
dicendogli: « abbiamo trovato il
Messia », non smentisce lo stesso Gesù che ha detto: «non
siete voi che avete scelto me ».
Darsi da fare!
Se riconosciamo valido l’appello alle vocazioni al pastorato a
pieno tempo nella chiesa, non
aspettiamo che, prima, il sinodo
ne parli, anche se sarebbe auspicabile che lo facesse. Adoperiamoci in ogni modo, senza attendere oltre; parliamone in comunità.
Se il Sud ha bisogno di pastori, come è evidentissimo, diamoci da fare, direi: soprattutto in
queste chiese del IV distretto.
Stimoliamo i giovani a prestare
attenzione alla possibilità di un
servizio comunitario, ventiquattro ore su ventiquattro, come
pastori.
E sia seminato con gioia.
(continua)
Giulio Vicentini
TRIBUNA LIBERA
Valdesi carismatici?
Ho letto con piacere su alcuni
bollettini TEV delTinteresse di
una parte dei valdesi al Rinnovamento Carismatico o Neo-ipentecostale, ormai diffuso in tutto il
mondo; alla domanda che lì si
poneva: « a quando un movimento di questo tipo anche fra i
giovani valdesi? » rispondo — è
già cominciato.
Credo di essere il primo giovane valdese-carismatico (1975) e
lo dico, con ciò che segue, con
tutta umiltà, ma anche con un
forte ringraziamento a Dio. Avendo ricevuto dal Signore un ministerio particolare, ho visto diverse persone (cattoliche e protestanti) ricevere il battesimo
nello Spirito Santo in seguito all’imposizione delle mani, altre
essere guarite da mali alle volte
incurabili, ed altre ancora ricevere doni dello Spirito.
Caratteristiche del Rinnovamento sono infatti: il battesimo
nello Spirito Santo, esperienza
biblica successiva alla conversione, che fortifica la fede del credente tanto da cambiarne la vita
cristiana in modo radicale; i carismi, doni soprannaturali dello
Spirito (glossolalia, guarigioni,
profezie, miracoli, ecc.) che Dio
distribuisce secondo la sua volontà, e una nuova capacità di te
stimoniare il Cristo vivente. Generalmente la predicazione è
semplice, immediata e incisiva,
mira al problema esistenziale. A
questo si accompagnano in alcuni gruppi carismatici cattolici le
riscoperte evangeliche di salvezza per grazia mediante la fede,
di ritorno alla sola Scrittura, e di
cristoccntrismo. C’è tuttavia fra
loro, specie nel nostro Paese, una
coesistenza di nuovo e di vecchio, come è del resto comprensibile, ed è qui che si è chiamati
ad operare annunziando la radicalità dell’Evangelo.
Nella riunione carismatica la
volontà di mettere in pratica il
sacerdozio universale, le canzoni
spirituali (Ef. 5: 19), le preghiere spontanee di lode, di ringraziamento e di intercessione, sottolineano una fede viva in una
atmosfera fraterna e raccolta, in
cui spesso si concretizza la potenza dello Spirito Santo. Per
questi motivi è facile stringere
amicizie profonde con gente di
tutte le età e di tutte le estrazioni sociali e culturali. L’amore
verso i fratelli e verso il prossimo si esplica spiritualmente con
la testimonianza di fede e materialmente con aiuti di vario genere.
Da due anni un piccolo gruppo
(uno dei pochissimi a base protestante italiana, non pentecostale storica), con alcuni visitatori
di passaggio, da me riunito, si
raduna regolarmente. Un mio
opuscolo. Il Battesimo nello SpiriW Santo (Roma, 1976) è, pur
con i suoi limiti, il primo scritto
di tipo carismatico in ambito
valdese. Ho avuto occasione di
predicare, anche su questo argomento, in chiese valdesi, battiste
e metodiste, e di parlare ad alcuni gruppi cattolici italiani, e
ad altri protestanti in America,
Inghilterra e Irlanda,, con i quali
mantengo contatti.
Mi auguro e prego il Signore
che presto il Rinnovamento, che
non è né vuole essere una nuova
denominazione, si sviluppi anche
fra noi valdesi. I carismatici protestanti intendono portare una
nuova vitalità all’interno delle
loro proprie chiese, ma sono
spesso criticati semplicisticamente « a priori », tanto che talvolta sono costretti ad uscirne.
Non crediamo noi di incanalare
questa vitalità come vorremmo:
rimarrebbero i canali e lo Spinto
se ne andrebbe. Lo Spirito Santo
ha la capacità di operare da solo,
al di fuori e al di là degli schemi
che ci siamo fatti.
Mario Cignoni
INDOTTRINAMENTO?
Signor Direttore,
Non dispongo di statistiche, ma ho
l'impressione che, malgrado gli sforzi
dei consigli di chiesa volti ad ottenere una maggiore diffusione dell Eco-Luce
il numero degli abbonati sia stazionario.
Perché? Mi chiedo quale obiettivo si
propone la Redazione; dare al giornale
un preciso indirizzo, oppure rispondere
alle esigenze del maggior numero possibile di famiglie valdesi e, perché no,
anche di cattolici aperti? Se l'obiettivo
è il primo, cestinate pure la mia lettera: se invece è il secondo, posso permettermi di fare alcune considerazioni?
— Essendo l'Eco-Luce il settimanale delia Chiesa Evangelica Valdese,
dovrebbe sempre contenere nella prima pagina una meditazione biblica,
che risponda in modo particolare alle
esigenze delle persone anziane che
hanno difficoltà a presenziare ai culti.
_______ I vostri collaboratori dovrebbero esprimersi con un linguaggio accessibile a tutti.
— Argomenti che interessano un
numero limitato di lettori non dovrebbero occupare troppo spazio; cito
a caso: una pagina e mezza per il
campo invernale di Agape (numero del
12.1); provate a fare un'indagine per
accertare quanti abbonati erano interessati alla lettura di quegli articoli.
— Per l'informazione politica che
interessa una cerchia limitata di persone, dovreste attingere da diverse
posizioni di parte affinché ognuno possa giudicare col proprio cervello.
La trattazione di argomenti politici
visti sempre dalla stessa angolazione
scatena reazioni e amareggia molti lettori. Cito alcuni casi. Vietnam; durante l'occupazione americana, informazioni a getto continuo; dei profughi
invece, arrivano notizie solo dopo lettere di protesta. Dittature; sono sì tutte da condannare, però si direbbe che
per i'EcoJLuce quelle rosse siano da
condannare... un po' meno di quelle nere; infatti raramente abbiamo p.es.
notizie di credenti incarcerati e torturati per la loro fede religiosa in Unione Sovietica, e rinchiusi in manicomi
e sottoposti al lavaggio del cervello
per farli » rinsavire ». Non vi documentate col bollettino -Uomini Nuovi»?
Se il giornale desse in merito qualche
notizia, forse i Pastori si ricorderebbero che anche per questi oppressi
occorre pregare durante il culto. Brigate Rosse; si definiscono si come
tali, però con sottili argomentazioni,
si può anche dimostrare che in effetti
sono... nere.
— La storia valdese è quasi ignorata dal giornale. Perché? I lettori la
conoscono a fondo?
— Perché i lettori non vengono
informati sistematicamente sulla attività e sui problemi dei nostri istituti (Facoltà di Teologia, Scuole, Ospedali, Convitti, Asili, ecc.)? Analoga osservazione si potrebbe fare circa lo
- stato di avanzamento » dei lavori relativi agli argomenti che il Sinodo ha
rinviato allo studio delle comunità.
— Si ritorna troppo spesso su argomenti in merito ai quali il Sinodo
si è pronunciato, per cui la nostra
posizione di evangelici è nota a tutti
(Sindone, aborto, ecc.).
Ci si lamenta spesso che molte famiglie valdesi leggono L'Eco del Chisone e non il nostro Eco; cosa offre ai
lettori L'Eco del Chisone in più del
nostro? Lettura facile; notizie dettagliate su Comuni, Comunità Montane,
industrie, agricoltura, cronaca locale,
avvenimenti vari; folklore: sport e
spettacoli; orari di servìzi pubblici.
È chiaro che il nostro Eco-Luce si
trova in una situazione particolare (comunità disseminate dalle Valli alla
Sicilia), il che crea problemi che L'Eco
del Chisone non ha; non mancheranno anche difficoltà di reperire collaboratori. Sarebbe tuttavia inutile trincerarsi dietro le difficoità che un rinnovamento comporta se, come ho detto già, il vostro obiettivo prevalente, è
volto più ad un certo indottrinamento
che alla diffusione del giornale.
Cordiali saluti.
Guido Baret, Pomaretto
Per ciò che riguarda carenze informative del nostro giornale non ci sono
dubbi che queste siano molte, quelle indicate dal lettore di Pomaretto ed altre.
Per ciò che riguarda le accuse di
voler perseguire « un certo indottrinamento » ( anziché proporci costante
mente il difficile compito dell’informazione nel quadro di un giorrmle inteso come mezzo di testimonianza
evangelica e moderna — come è detto proprio in questo numero dell’EcoLuce dedicato in gran parte al tema
dell’informazione) non riteniamo nostro compito difenderci. Lasciamo con
fiducia ai lettori il compito di giudi-
3
2 febbraio 1979
CIRCOLARE
Foglio di collegamento delle chiese valdesi del Primo Distretto
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Primo Circuito
PROGRAMMA
DEL XVII FEBBRAIO
Ai ’falos’ del 16 sera, nei diversi quartieri, farà seguito una
giornata particolarmente interessante; infatti avremo tra noi,
per il XVII, il prof. past. Paolo
Ricca della Facoltà Valdese di
Roma. Egli parteciperà al culto
organizzato dai monitori delle
Se. Dom. e, dopo il tradizionale
pranzo, ci parlerà su: 'fare teologia oggi'. È prevista anche una
comunicazione storica di Ethel
Bonnet sui 'pionieri valdesi’. Seguiranno canti (poesie?) e con
versazioni. In serata, alle ore 21,
canteranno i 'Sunaires Usitans’:
spettacolo musicale per tutti.
Raccomandiamo di acquistare
al più presto (entro il 10 febbraio) il biglietto per il pranzo
(L. 3.500) presso i vostri anziani
in modo che possiamo programmare con anticipo il numero dei
posti. Il pranzo è curato dalla
Unione Femminile che fin d’ora
ringraziamo. In quest’occasione
inaugureremo te fiammante nuova cucina dellq. Sala i bui lavori
stanno terminàndo proprio in
questi giorni. . ‘
---------^i
I Lunedì 26: Baussang.
Martedì 27: Jourdan.
Marzo:
Lunedì 5: Roccia Maneod.
Martedì 6: Martel.
Mercoledì 7: Prassuit-Verné.
Giovedì 8: Odin-Bertot.
Venerdì 9: Buonanotte.
Martedì 13: Jourdan.
Mercoledì 14: Cacet.
Lunedì 19: Capoluogo.
Martedì 20: Martel.
Mercoledì 21: Prassuit-Verné.
Giovedì 22: Odin-Bertot.
Lunedì 26: Baussang.
Martedì 27: Jourdan.
SABATO 17 — ore 10,30: culto nel tempio — ore 12,30: pranzo alla Foresteria — ore 21: serata organizzata dai cadetti, la Corale e il Coretto.
DOMENICA 18 — ore 10,30: culto con S. Cena — ore 21 : ripetizione della
serata.
SABATO 17 FEBBRAIO: Culto con i ragazzi. Corale. Inizio ore 10. — Pranzo
fraterno; ore 12,30 — Spettacolo dei «Sunaires l^itans » : ore 21.
VISITA DEL MODERATORE
Ci rallegriamo d’avere con noi
il past. Aldo Sbaffi che parteciperà, mere. 21 febb. alle ore 20,
alla riunione quartierale del
Prassuit-Verné.
INCONTRO ECUMENICO
Assume un particolare significato rincontro tra cattolici e
valdesi d'Angrogna il 3 febbraio
alle 20,30 nella Sala poiché da
questo primo scambio di vedute
può sorgere una ricerca di tipo
ecumenico, ovvero dare inizio a
un dialogo e ad una reciproca
conoscenza delle rispettive posizioni di fronte alla Scrittura.
Partecipate!
UNIONE FEMMINILE
Prossimo incontro domenica 4
febbraio alle 14,30 nella Sala.
Parteciperà anche l’Un. Femminile di Rorà. Tema del pomeriggio: l’impegno per la pace.
Introduce Marie-France Coisson
che siamo liete di rivedere.
L’ASSEMBLEA DI CHIESA
svoltasi il 14 gennaio, alla presenza di 43 elettori, ha riconfermato nel Concistoro: G. Alberto
Bertalot, Levi Buffa, Emilio Buf
fa, Pietro Gaydbu, Frèdy Malan
ed ha nominato Ernesto Malan
(Verné) e Remo Gaydou (Bruere); una particolare . riconoscenza è stata espressa ai due membri che non proseguono nell’incarico: Lamy Bertin, Amato Benech. L’assemblea ha esaminato
ed approvati i conti del 1978; abbiamo raggiunto a stento la meta di 3.500.000 lire prefissata per
la cassa centrale. Il nuovo traguardo, di 4.000.000 per il 1979,
g, responsabilmente, di fronte a
noi. Prossimamente invieremo
l’elenco delle contribuzioni del
1978.
AGENDA QUARTIERALE
Segnatevi, con cura, la vostra
sera:
Febbraio:
Lunedì 5: Roccia Maneod (da
Firmin, ore 20).
Martedì 6: Martel (20).
Mercoledì 7: Prassuit-Verné (20).
Giovedì 8: Odin-Bertot (19.30).
Venerdì 9: Buonanotte (19.30).
Martedì 13: Jourdan (20).
Mercoledì 14: Cacet (19.30).
Lunedì 19: Capoluogo.
Martedì 20: Martel.
Mercoledì 21: Prassuit-Verné.
Giovedì 22: Odin-Bertot.
CULTI AL SERRE
E PRADELTORNO
Al Serre, quindicinalmente, alle ore 14.30 nelle domeniche: 11
e 25 febbraio; 11 e 25 marzo.
A Pradeltorno: sabato 3 (19.30)
e domenica 18 febbraio (19.30);
sabato 3 e 17 marzo sempre alle
19.30.
A tutti gli angrognini, vicini e
lontani, particolarmente a quelli che stanno attraversando un
tempo di prove e difficoltà, rivolgiamo il nostro fraterno saluto.
Il Concistoro
• La serata ha luogo nell’Aula
Magna del Collegio gentilmente
concessa per l’occasione.
• La sera del 16 accensione dei
falò alle 20 al suono della campana; i giovani della comunità
sono invitati dall’Unione dei Coppieri al suo falò, vicino alla sala, vi partecipa il Coretto, segue
un trattenimento.
FINANZE
La Reltizione finanziaria, che è
distribuita con questa Circolare,
sarà discussa nell’Assemblea dell’il febbraio. Ci auguravamo lo
scorso anno di chiudere il ’78
con lo stesso avanzo del ’77, ma
le previsioni ottimistiche del cassiere sono state smentite... in
bene. Tutto è stato superato:
uscite ed entrate ma queste in
modo davvero incoraggiante.
VENERDÌ' 16 FEBBRAIO — ore 20: accensione dei falò.
SABATO 17 FEBBRAIO — ore 10,30: Culto nel Tempio con la partecipazione
dei gruppi di precatechismo, dei bambini della Scuola Domenicale e la
Corale____ore 12,30 : Pranzo comunitario nella Sala Albarin — ore 20,30:
Serata familiare nella Sala Albarin.
NOTE AL PROGRAMMA
La festa valdese del 17 febbraio non è mai stata una esaltazione del passato, né la pura
conservazione della tradizione,
ma una occasione per stringere
le fila, prendere consapevolezza
della nostra vocazione e proseguire sulla via della nostra testimonianza.
Anche quest’anno l’Unione
Femminile è lieta di preparare
il pranzo comunitario del 17.
Alcuni catecumeni hanno accettato la richiesta di servirlo e
speriamo che altri si aggiungano alla lista. Al termine del
pranzo daremo un saluto riconoscente al dottor Coucourde
che ci ha « curati » in questi ultimi ventisei anni. Anche coloro
che non possono venire al pranzo sono invitati a stare un momento insieme nel pomeriggio
per questo saluto.
Sottolineiamo anche il fatto
che il culto della domenica 18
sarà presieduto dal moderatore
della Tavola Valdese.
Siamo anche grati all’Unione
della Piantà che ci ha chiesto
di recitare la sera del 17.
RIUNIONI
QUARTIERALI
I prossimi turni avranno il
seguente calendario:
Cairus: martedì 6 e 27 febbraio;
20 marzo ; 17 aprile.
Campi: mercoledì 7 e 28 febbraio; 21 marzo; 18 aprile.
Podio: giovedì 8 febbraio; 1 e
22 marzo; 19 aprile.
Perla: martedì 13 febbraio; 6
e 27 marzo; 24 aprile.
Centro: mercoledì 14 febbraio;
7 e 28 marzo; 25 aprile.
VENERDÌ' 16 — ore 20; Accensione dei falò al suono della campana.
SABATO 17 — ore 10,30: Culto per bambini — ore 12,30: Pranzo comunitario nelia Sala — ore 21: Recita deli'Unione della Piantà: «Abnegazione di madre » e farsa.
DOMENiCA 18 — ore 10,30: Culto con celebrazione deiia Cena dei Signore
(caiice comune). Il culto sarà presieduto, Dio voiendo, dai moderatore
pastore Aldo SbafR. Parteciperà ia Ceraie.
Roccia d’Giors: giovedì 15 febbraio; 8 e 29 marzo; 26 aprile.
Nella riunione al Centro,
il 14 febbraio, avremo con
noi il pastore Gérard
Cadier della Chiesa Riformata di Francia, il quale
ci parlerà della sua esperienza di lavoro in una situazione particolare. Non
mancate! La riunione inizierà alle ore 20.30.
.J
Le attività della Chiesa continuano il loro ritmo normale,
senza grandi scosse, ma anche
senza grandi entusiasmi. Può
anche essere che la vita e la testimonianza siano presenti e noi
non riusciamo a vederla. Dio lo
sa ed a lui ognuno di noi dovrà
anche rendere conto.
Ricordiamo che il Concistoro
è alla ricerca di una persona
per le pulizie del tempio e della sala e per accendere le stufe
durante i mesi invernali. Finora
gli anziani hanno stabilito dei
turni per le stufe, mentre due
sorelle di chiesa fanno regolarmente la pulizia di tempio e sala. A loro va il grazie della chiesa. Lo stesso « grazie » a Adriano Pontet che ha spalato la neve quando ce n’è stato bisogno!
Se qualcuno volesse accettare il
servizio di pulizia e stufe renderebbe tm grosso servizio e le
possibilità di accordo per una
indennità sono ampie. Rivolgersi al pastore o a un anziano.
A tutti i bobbiesi vicini e lontani auguriamo: la grazia del
Signore sia con tutti.
A questo tende il culto del mattino che deve vedere tutto il
popolo valdese raccolto nel suo
tempio. Il pranzo comunitario
affidato alla commissione ricevimenti avrà il prezzo di lire
3.500 con biglietti in vendita
presso i soliti negozi. La colletta al pranzo sarà a favore della
Comm. luoghi storici valdesi e
in particolare per un progetto
di risistemazione della Gianavella che verrà opportunamente illustrato.
Il programma della serata sarà ancora ulteriormente definito. Avremo tra noi il Moderatore past. Sbaffi. Parteciperà la
Corale.
GRADITE VISITE
6'
Martedì 13 febbraio presso la
Sala degli Airali parlerà il past.
Gérard Cadier.
Giovedì 15 febbraio alla riunione dei Giaime (Casa Caffarel) avremo la visita del Moderatore.
Sabato 17 febbraio ancora il
Moderatore rivolgerà il suo messaggio nel corso della serata.
Diamo fin d’ora il più caldo
benvenuto a questi fratelli.
«VACANZE INSIEME»
Un invito alle famiglie di San
Giovanni di trascorrere insieme
dal 17 al 26 agosto un periodo
di vacanza a Vallecrosia. Programma dettagliato su una circolare a parte.
ORGANO
Per il 17 febbraio l’organo sarà rimesso in perfetta efficienza.
Ricordiamo la raccolta della
carta e la sottoscrizione speciale.
(continua a pag. 4)
Non rivolgiamo perciò nessun
appello speciale ma ricordiamo
che chi può dare la sua contribuzione all’inizio dell’anno rende
un grandissimo servizio. Facendo il conto degli interessi chi dà
10.000 lire in gennaio ne dà in
realtà 11.000 e chi le dà in dicembre ne dà 9.000.
RIUNIONI
I prossimi cicli di riunioni sono i seguenti:
Chabriols: 14 e 28 febbraio; 14 e
28 marzo; 11 aprile.
Ravadera: 2 e 23 febbraio; 9 e
23 marzo; 6 aprile.
Inverso: 12 e 26 febbraio; 12 e
26 marzo; 9 aprile.
Simound: 1 e 21 febbraio; 7 e 21
marzo; 3 aprile.
Appiotti: 9 febbraio; 2, 16 e 30
marzo.
Come per il passato avremo la
collaborazione della SSV e dell’Esercito della Salvezza che ringraziamo per l’apporto di testimonianza che ci daranno.
STUDIO BIBLICO
Il secondo ciclo di studio Biblico avrà luogo nel mese di
marzo, sul tema: fi •‘ profeti di
Israele da Elia a Osea.
Mantenendo lo stesso orario
del corso precedente inizieremo:
giovedì 1° marzo alle ore 18 e
sabato 3 marzo alla stessa ora.
Il ciclo precedente aveva, avuto una buona partecipazione ed
aveva suscitato l’interesse di tutti, ci auguriamo che lo stesso avvenga per questo secondo.
ASSEMBLEE DI CHIESA
L’assemblea di chiesa di gennaio ha esaminato il problema
dell’informazione, che viene ripreso nelle riunioni quartierali;
la prossima di febbraio è consacrata all’esame della relazione
finanziaria 1978; quella di marzo nominerà le deputazioni al
Sinodo ed alla Conferenza Distrettuale oltre all’esame di un
argomento generale; in aprile ci
occuperemo dei giovani.
VISITA DEL MODERATORE
Il moderatore visiterà anche
quest’anno le Valli nel periodo
del XVII; sarà a Torre Pellice
lunedì 19 febbraio. Avrà un incontro con i catecumeni nel pomeriggio e la sera con i responsabili delle attività.
Questo incontro che non toglie
né al Concistoro né all’Assemblea di chiesa la loro competenza, è uno scambio di idee molto
utile per tutti; si è deciso di
avere almeno tre volte all’anno
questa occasione per fare il punto sull’andamento della vita comunitaria. Aperto a tutti i membri di chiesa è però specificamente organizzato per i responsabili dei diversi settori di attività: società, commissioni, monitori ecc.
CATECHISMO
SCUOLA DOMENICALE
Verranno ripresi prossimamente gli incontri con i genitori
dei diversi gruppi di ragazzi per
una verifica del lavoro. Vorremmo vedere più partecipi e presenti molti genitori in questa ricerca che riguarda i loro figli
perché li aiutino ad inserirsi nella vita della comunità.
Il Concistoro
4
2 febbraio 1979
Nel programma dei nostri incontri comunitari mensili avevamo deciso di riflettere, in occasione del XVII febbraio, sull’antimilitarismo, sulla traccia
deU’ordine del giorno sinodale.
La di.oponibilità del pastore Giorgio Bou'shnrd ci ha però fatto
riprendere una vecchia proposta;
conoscere il lavoro del centro
Jacopo Lombardini di Cinisello
Balsamo. Per questo lo abbiamo
invitato a trascorrere con noi
questa giornata. Potremo così
conoscere direttamente quest’opera di testimonianza in un contesto operaio di forte immigrazione.
Il pranzo costa L. 3.000 per i
grandi e 2.000 per i bambini.
Prenotarsi entro martedì 13 febbraio presso il negozio o il pastore, versando la caparra di L.
1.500.
Secondo Circuito
SABATO 17 FEBBRAIO — ore 10,30: culto nel tempio presieduto dal pastore Giorgio Bouchard .— ore 12,30: pranzo comunitario nella sala
delle attiviti. Subito dopo il pranzo il pastore Bouchard ci intratterrà sul
lavoro di Cinisello.
RINNOVIAMO
IL NOSTRO CUL'TO
Alcuni catecumeni si sono impegnati nella predicazione domenicale, superando con coraggio timori e paure ben comprensibili: parlare, pregare di fronte alla comunità, in un ambiente piccolo come quello di Rorà,
non è cosa facile.
«Signor pastore in mezz’ora
abbiamo finito tutto! ». Certo il
problema non è quello di abbreviare il culto ma di renderlo
vivace, comunitario, favorendo
la parola, la preghiera, vincere
il silenzio della comunità che
deve potersi esprimere. Non è
che un primo passo ma l’esigenza è sentita. I fratelli presenti
hanno apprezzato questo sforzo
dei giovani, ma è imo sforzo che
concerne tutta quanta la comunità. Beninteso chi non si preoccupa che delle proprie cose non
sarà attirato neppure da questa
ricerca che abbiamo cominciato: ma questo non è neppure un
buon motivo per bocciare ogni
ricerca ed ogni volontà di rinnovamento. Andiamo avanti.
CATECHISMO
Mentre alcimi ragazzi seguono con interesse e con partecipazione i problemi della comunità, altri dimostrano invece apertamente il loro disinteresse,
la loro indifferenza. Anche i giovani confermati gli anni passati, salvo rare eccezioni, si sono
eclissati. La confermazione non
ha più alcun senso, anche i ragazzi lo sanno. Ma vi si adeguano perché non costa loro nulla. Ormai ci siamo incamminati
verso un impegno dei giovani
che deve esprimersi durante gli
anni di catechismo; è questo
impegno visibile la confermazione. Quando manca questo è
inutile battezzare la loro indifferenza con una cerimonia priva
LUSERNA S. GIOVANNI
RIUNIONE DI QUARTIERE
Mese di febbraio
Giovedì 1 e 15: Peyrot
Giovedì 1 e 22: Bibiana
Martedì 6 e 20: Gonin
Mercoledì 7: Malanot
Giovedì 8: Nazzarotti
Limedì 12: Ricoun
Martedì 13: Aìrali e Vigne
Mercoledì 14: Priorato
Giovedì 15: Cartera.
Mese dì marzo
Giovedì 1, 15 e 29; Peyrot
Martedì 6 e 20; Gonin
Mercoledì 7: Boer
Giovedì 8: Cartera
Martedì 13: Aìrali
Mercoledì 14; Malanot
Giovedì 15: Bibiana
Mercoledì 21: Bellonatti
Giovedì 22: Fondo S. Giovanni
Martedi 27 Vigne.
Nota bene: i Pastori sono disponibili per presiedere riunioni di famiglia o di borgata ovunque è desiderato. Chi ha delle
proposte ne parli con gli Anziani o con i Pastori.
ASILO
Venerdì 9 febbraio alle ore
20.30 presso l’Asilo avrà luogo
una Assemblea di Chiesa sui
problemi e sul bilancio dell’Asilo. Tutti sono invitati.
FINANZE
È in distribuzione la relazione
finanziaria per il 1978. Ci rallegriamo di aver raggiunto il pareggio del bilancio e ancora migliorato il nostro fondo di riserva. È im dato incoraggiante che
deve esserci di stimolo per raggiungere anche il pareggio del
bilancio del 1979.
venerdì 16 FEBBRAIO ore 20: Accensione dei «falò» al suono della
campana.
SABATO 17 FEBBRAIO — ore 10: Culto presieduto dal Prof. Bruno Corsani.
Corale e celebrazione della $. Cena. — ore 12,30: Agape fraterna al
Ristorante Gran Triik. Prenotarsi presso gli anziani o i proprietari del
ristorante entro il 15. •— ore 20: Recita della nostra Filodrammatica che
rappresenterà: «L'ostacolo», commedia in tre atti di E. Quattrini. Tale
recita verrà ripetuta la domenica 18 alle ore 14,30.
di verità. Che cosa fare per cercare di « recuperare » i giovani,
« ricostruire » dei rapporti, « riciclare» delle esistenze quando
ne mancano le premesse familiari e comunitarie? Questo è,
in definitiva, il grosso interrogativo-impegno lanciato dal sinodo in questi anni quando si è
parlato di «educazione cristiana
in vista della lede ». E concerne
gli adulti quanto i giovani.
UN CORSO
DI S’TUDIO BIBLICO
Abbiamo distribuito dei formulari per conoscere l’interesse riguardo ad uno studio biblico quindicinale. Siamo ora in
attesa dei ciclostilati distribuiti
per decidere l’inizio di questo
corso in base ai dati che emergeranno. Anche per questa iniziativa saremo in pochi, ma non
importa. Due sere ogni mese da
dedicare allo studio della Bibbia è alla portata di tutti.
FINANZE
L’assemblea di chiesa di dicembre ha esaminato la situazione finanziaria della nostra
chiesa ed approvato il preventivo di spese per il 1979. Il
membro della Tavola Valdo Fornerone ci ha illustrato i grossi
problemi cui la nostra chiesa
deve far fronte.
Sappiamo di essere una piccola comunità, ma sappiamo anche
di non essere una comunità povera e questo ci dovrebbe permettere, senza grosse difficoltà,
di aumentare considerevolmente le nostre contribuzioni, in
modo da poter accogliere almeno in parte le richieste di aumento. Cosa che quest’anno,
non abbiamo potuto fare. Prima di chiudere la vostra busta
per le contribuzioni pensateci!
IL CONCISTORO
A tutte le famiglie della Comunità il più fraterno saluto
nel Signore ricordando l’esortazione dell’Apostolo Paolo: « è
ora ormai che vi svegliate dal
sonno: gettiamo dunque via le
opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce» (Rom.
13; 11-12).
IL CONCISTORO
VOI MI SARETE TESTIMONI
Perché volere ancora celebrare la data del XVII Febbraio?
Perché volere ancora considerare tale ricorrenza come festa
della Chiesa? A queste domande, e ad altre consimili, molti
prima di noi hanno cercato di
dare una risposta.
C’è chi teme che quésta ricorrenza sia ormai senza significato.
C’è chi dice che è giunto il
momento in cui non dobbiamo
più rinchiuderci nei ricordi del
passato, ma vivere più intensamente la nostra vocazione nel
presente.
C’è ancora chi afferma che è
ridicolo voler conservare una
Festa, come quella del XVII, in
tempi in cui, a causa dell’indifferenza e dell’incredulità dei più,
la Chiesa sta morendo.
Noi, pur condividendo in parte tali considerazioni, abbiamo
la certezza che la nostra Chiesa
non sia ancora giunta alla « fine », perché c’è ancora un resto
fedele, che soffre di questo stato di cose e che non piega le ginocchia davanti ai molteplici
Baal del presente. Sì, nel seno
del nostro « popolo » vi è ancora
« la chiesa ».
Molti segni ci assicurano di
questa realtà; e sono questi segni che ci inducono non a rassegnarci passivamente ad una triste fine, ma a reagire energicamente ed a porre noi stessi sulla linea di una: nuova consacrazione e di una nuova fedeltà a
Dio. Il XVII Febbraio deve richiamare ogni valdese, a non
gloriarsi di ciò che gli altri hanno fatto, ma a rendere testimonianza alla giustizia, alla libertà
e alla verità. « Voi mi sarete testimoni ». Quest’ordine di Gesù
rivolto non solo ai discepoli, ma
a tutti i credenti dev’essere accolto da ognuno di noi con gioia
e riconoscenza.
Al 17 non si deve parlare tanto delle gesta dei nostri antenati, ma cercare di essere dei testimoni fedeli dell’Evangelo.
Giovanni Calvino scriveva queste parole; « Senza l’Evangelo
siamo tutti inutili e vani; senza
l’Evangelo ogni ricchezza è povertà, ogni saggezza è follia davanti a Dio... ma con la conoscenza dell’Evangelo diventiamo
figliuoli di Dio, fratelli di Gesù
Cristo ed eredi del Regno dei
Cieli...
NOTIZIE VARIE
Le celebrazioni di Natale e
Capodanno, favorite dal bel tempo si sono svolte regolarmente.
La Festa dei bambini ha avuto
Una vecchia scuola Beckwith alle Valli
luogo il 26, nella sala gremita di
pubblico. Il programma di recito e canti è stato vario e interessante. Grazie a tutti coloro
che hanno collaborato alla buona riuscita di quell’incontro.
• Carla Long, operata in un
ospedale di Lione, sta per rientrare a casa dopo sette mesi di
assenza. Le rivolgiamo fin d’ora
un affettuoso saluto e l’augurio
di una completa guarigione.
• Raccomandiamo vivamente a
tutti di voler partecipare alle
rappresentazioni teatrali che la
Filodrammatica ci offrirà la sera del 17 e nel pomeriggio del 18.
Visto l’impegno che ha richiesto
la preparazione di questo lavoro
ed il messaggio che con esso si
vuole trasmettere, saremmo lieti di avere una buona affluenza
di pubblico.
• Il culto del 17 sarà presieduto dal Prof. Bruno Corsani, de
cano della Facoltà di Teologia.
Ce ne rallegriamo vivamente e
fin d’ora diamo a Lui e Signora
il più fraterno benvenuto.
La colletta che verrà fatta in
quell’occasione andrà a favore
della Facoltà.
• Ci felicitiamo con Vanda e
Bruno Ribet (Bocchiardi) per la
nascita della loro primogenita
Miryam.
• A nome dell’Unione Femminile siamo pregati di rivolgere
un appello a tutte le sorelle affinché vogliano indossare il costume valdese in occasione del
XVII Febbraio.
FINANZE
Alleghiamo alla presente circolare la Relazione Annua 1978 e
la busta della Settimana Valdese, che vi preghiamo di restituire con un po’ di sollecitudine.
Dato che Tinflazione della lira
continua, il Sinodo ha chiesto
alle Chiese, anche quest’anno,
un aumento del 15% sui nostri
versamenti alla Tavola. Confidiamo nella comprensione e nella generosità di tutti. La contabilità del rifacimento del tetto si
chiuderà alla fine di febbraio.
Chi desidera farci ancora pervenire la sua offerta è pregato di
farlo al più presto.
In occasione del XVII Febbraio
rivolgiamo un saluto affettuoso
a tutti i Pramollini vicini e lontani ed un pensiero di sirapatia
a quelli che sono ammalati o nel
lutto.
VENERDÌ' 16 alle ore 20 si accenderanno i falò al suono della campana.
SABATO 17 FEBBRAIO — ore 10,30: Culto con Santa Cena — ore 12,30:
Pranzo fraterno. Quanti desiderano parteciparvi e non si sono ancora
prenotati, sono pregati di fario al più presto presso un Anziano od il
Pastore.
• Ci prepariamo a ricordare le
benedizioni che Dio ha concesso
alla nostra chiesa nei tempi lontani ed in quelli vicini e nel ricordo di quanto è avvenuto vogliamo pensare al presente ed all’avvenire con fiducia e con impegno.
• L’Unione Femminile ha accettato anche quest’anno di preparare il pranzo del 17 febbraio
che consumeremo nella sala. Non
ostante l’inflazione abbiamo cercato di contenere al massimo il
prezzo che sarà di L. 4.500 per gli
adulti e di 3.000 per i bambini
escluse le bevande. Speriamo che
anche quest’anno siano numerose le famiglie che interverranno
al completo. È prevista anche la
cena per quanti vorranno fermarsi la sera.
• Il rendiconto finanziario è già
stato distribuito, grazie alla solerzia del cassiere Giulio Griglio
che ha preparato i conti, di Fiamma Armellino che ha battuto i
clichés e di Emilio Gardiol che
ha ciclostilato, il tutto a tempo
di record. Ringraziamo anche i
ragazzi che ne hanno curato la
distribuzione. Il rendiconto sarà
oggetto di discussione durante
l’Assemblea di Chiesa di domenica 4 Febbraio.
• Le riunioni quartierali, che
continueranno ad avvalersi della collaborazione di Renzo Turinetto avranno luogo nel seguente modo:
Febbraio: 2 Grotta, 7 Comba,
9 Rivoira, 13 e 14 Miradolo, 21
Brusiti, 23 Centro, 27 Cavoretto.
Marzo: 2 Barbé-Prima, 7 Combe, 9 Grotta, 13 e 14 Miradolo, 16
Rivoira, 21 Brusiti, 23 Centro, 28
Cavoretto, 30 Barbé-Prima.
La riunione del 9 febbraio a
Rivoira sarà dedicata alla scelta
dell’Anziano di questo quartiere.
• Il quartiere di Grotta ha riconfermato TAnziano Armando
Ribet ed a Miradolo il quartiere
oltre che confermare l’anziano
Gino Paschetto ha indicato Sil
vano Forneron quale secondo
anziano.
• L’incontro delle persone anziane di S. Secondo con quelle
dell’Asilo di S. Germano che era
stato previsto per l’inizio di gennaio ha dovuto essere rimandato
all’ll di marzo.
• La scuoletta del quartiere di
Grotta è stata risistemata a fondo: rifatto il pavimento che era
in cattivo stato, cambiata la porta di ingresso, sistemati gli scuri
alle finestre, aggiustati i banchi e
la stufa, rintonacati ed imbiancati i muri interni. Ringraziamo
vivamente la Ditta Franco Ferrerò (pavimenti e piastrelle) che
ha offerto il materiale per rifare
il pavimento e lo ha messo in
opera gratuitamente, i membri
del quartiere che hanno offerto
il lavoro ed i trasporti, Attilio
Godino (Barbé) che si è occupato dei lavori di falegnameria e
l’anziano Armando Ribet che ha
coordinato tutti i lavori.
• Quattro famiglie sono state
visitate dal lutto. Il 21/11 è deceduto Alessandro Costantino (Miradolo). Il 4/12 è morta a Casa
Turina Rachele Gardiol v. Odino
(Lombarda). Elena Gardiol (Villar Perosa) è deceduta il giorno
dopo Natale ed il 6 gennaio ha
cessato di vivere Oraste Forneron (Miradolo). Il Signore consoli le famiglie colpite da questi
lutti.
• Col 1° gennaio sono entrate a
far parte della nostra Chiesa la
famiglia di Tullio Paschetto (Miradolo) e quella di Ercole Godino (Brusiti). Diamo loro il nostro più caldo benvenuto e saludiamo anche con gioia Elena Godino, primogenita di Enzo e Rita
Previati (Ponte Gallea) nata il
3 gennaio.
Leggete attentamente e portate questo numero dell’Eco alla
prossima riunione quartierale.
Ne discuteremo tutti insieme.
5
2 febbraio 1979
I
t ■ -.i:
venerdì 16 FEBBRAIO — ore 15; il Moderatore parlerà alla Casa di Riposo
— ore 20 : accensione dei falò al suono delle campane.
SABATO 17 FEBBRAIO — ore 9: corteo come di consueto e incontro con gli
anziani alla Casa di Riposo — ore 10,30; culto di riconoscenza nel
tempio (è assicurato l'intervento della Corale) — ore 12,30: Agape
fraterna. Prezzo da fissare. Prenotarsi entro e non oltre il mercoledì 24/2.
( Presso anziani o pastore e presso i soliti negozi, che ringraziamo per
questo servizio ) — ore 20,30 ; Recita della nostra filodrammatica. Verrà
presentata la commedia « 5000 maialini rosa », scritta dalla Signora
Quattrini.
SABATO 24 FEBBRAIO — ore 20,30 ; Replica delia recita. Non lasciatevi ingannare dal titolo « leggero ». La commedia, pur non pretendendo di
dare « un messaggio » ha un fondo robusto anche se presentato in modo
assai godibile.
• Riconiiamo le buste della
Rinuncia che vi saranno consegnate dagli anziani.
• In risposta alla somma inviata ad Apmesty International
a favore di profughi argentini
abbiamo ricevuto da ima delle
responsabili di Anmesty, Adelisa
Genre una lettera dalla quale
stralciamo quanto segue: « Colgo
l’occasione per chiederle di manifestare la mia riconoscenza
alla comunità, che si è rivelata
veramente civile, impegnata e
pronta ad aiutare gli altri (...).
Le persone che potranno rivedere la luce della libertà, grazie
ai soldi raccolti da voi e da altri, anche se costretti all'esilio,
hanno rischiato la vita per di
fendere delle idee politiche e religiose proprie. (...) Vi ringrazio
da parte dei prigionieri e da parte di Amnesty International in
cui avete creduto ed a cui avete
affidato il vostro aiuto ». Siamo
ben lieti se i sangermanesi grandi e piccini hanno così potuto
dare un segno di concreta solidarietà umana nel Signore.
• Anche in sede di « bollettone» vogliamo rallegrarci per il
buon andamento delle riunioni
quartierali, sia come presenze sia
come partecipazione alla discussione. Un grazie a nome di tutti a quei membri che hanno presentato e presenteranno ancora
a turno in tutti i quartieri i vari argomenti scelti. Alcuni gio
vani ed alcuni catecumeni hanno
partecipato a queste riunioni e
ce ne rallegriamo.
• Abbiamo potuto chiudere
Tanno finanziario senza deficit,
grazie alle contribuzioni ed alle
offerte pervenuteci entro la fine
del ’78, o subito dopo. Chiuso
il conto « riscaldamento tempio »
(v’è soltanto da preventivare ancora una somma per il collaudo), stiamo ora mettendo da
parte le offerte che pervengono
per i restauri dell’organo e non
attendiamo che i preventivi per
farveli conoscere.
• Il Concistoro ha approvato
il preventivo di spesa per il 7980. Tale preventivo sarà sottoposto alla comunità affinché
venga accettato o meno. Chiediamo sin d’ora che quella assemblea di chiesa sia ben frequentata, quando verrà convocata.
• Ci rallegriamo per il rientro
a casa della sorella Nini Melchiori Peyronel, dopo un lungo
periodo di cure. Ci auguriamo
che possa sfentirsi dinuovo veramente « a casa » in mezzo a noi.
• Una parola di fraterna partecipazione al lutto delle famiglie Rostan, Beux, Forneron, che
hanno perso recentemente rispettivamente Amelia Rostan,
Maria Susanna Bouchard ved.
Beux (la nostra decana) e Jenny Romano ved. Forneron. Una
parola di fraterno incoraggiamento anche a coloro che sono
attualmente ricoverati in ospedale. A tutti un saluto affettuoso.
IL PASTORE
Ha avuto luogo, domenica 14
gennaio, la seconda « giornata
comunitaria » in programma per
quest’anno ecclesiastico. Il culto,
assai ben frequentato, ha visto
una liturgia un po’ più snella
del consueto onde far posto anche all’assemblea di chiesa (da
noi sempre inserita nel culto)
che aveva il compito di eleggere
ben 9 membri del concistoro.
Infatti, accanto ai 6 membri che
terminavano il loro mandato del
primo o del secondo quinquennio, l’assemblea doveva eleggere
altri 3 nuovi membri. Una precedente assemblea, dopo aver
avuto il parere favorevole della
Commissione distrettuale, aveva
infatti approvato la proposta
del concistoro di allargare il numero dei membri, data la con■ sistenza numerica della cornunità, il moltiplicarsi delle attività
e la dispersione dei membri in
un’area .sempre più vasta. Terminavano il decennio nel concistoro Costante Costantino, Franco
Rivoira e Vera Long; terminavano il quinquennio Sorrento Rostagno, Ernesto Coucourde e
Pietrina Giai. L’assemblea, presieduta da Marco Gay, ha anzitutto preso atto che i fratelli
F. Rivoira e S. Rostagno non
avrebbero accettato un’eventuale rielezione, ed ha quindi proceduto a proporre una « rosa di
candidati » per l'elezione. Il ri
PRAROSTINO
VISITA DEL
MODERATORE
Il nostro Moderatore pastore
Aldo Sbafa sarà con noi ai falò
del XVII febbraio, cioè la sera
del 16. Parteciperà ai falò del
Roc e del Collaretto e a San
Bartolomeeo e subito dopo si
incontrerà con i giovani nella
sala del Presbiterio. Diamo sin
d’ora al nostro Moderatore il
più caloroso benvenuto, o ben
tornato. Infatti è ancora vivo il
ricordo della sua ultima visita
a Prarostino 4 anni or sono. Peccato che non possa fermarsi anche per la giornata del XVII,
ma comprendiamo che egli desideri visitare il più gran numero
possibile di comunità.
Le celebrazioni del 17 febbraio
si svolgeranno poi secondo il
programma tradizionale. Alle ore
10, nel Tempio di S. Bartolomeo, Culto di rendimento di grazie con Santa Cena e partecipazione della Scuola Domenicale e
della Corale. Alle ore 13, Agape
fraterna al Ristorante « Tarin ».
Prenotarsi in tempo!
L’Unione Giovanile sta organizzando anche quest’anno la
« Fiaccolata » con partenza dai
vari quartieri per incontrarsi tutti insieme al falò di San Bartolomeo per un momento di raccoglimento e di preghiera. Speriamo di avere anche quest’anno
la partecipazione del Past. Ayassot col gruppo di fratelli Pinerolesi la cui presenza negli anni passati è stata sempre molto
gradita da tuti.
VISITA DELLA
COMMISSIONE ESECUTIVA
DISTRETTUALE (C.E.D.)
Nella settimana seguente il 17
febbraio avremo la visita della
Commissione Esecutiva del 1°
Distretto (Presidente: pastore
Bruno Bellion; Segretario: past.
Marco Ayassot; membri laici:
prof. Claudio Tron (Perrero)
insegn. Liliana Viglielmo (Perrero), sig. Dino Ciesch (Villar
Penice).
Il programma comprende due
riunioni: ai Cardonatti il 20 e
al Roc il 21; giovedì 22: Unione
Giovanile; sabato 24, ore 14.3017: Catechismi, e la sera la Corale; domenica 25, ore 9: Scuola
Domenicale, ore 10.30: Culto a
San Bartolomeo; ore 13: agape
fraterna con i membri del Concistoro e le loro compagne; ore
15: seduta del Concistoro. Diamo ai membri della CED che ci
visiteranno, il più cordiale e fra
VILLAR PEROSA
terno benvenuto e chiediamo a
Dio di benedire e dirigere queste attività per il progresso spirituale della nostra comunità.
LUTTI
In questo eccezionalmente rigido inverno, la nostra comunità è stata colpita da due gravi
lutti: il 7 dicembre è deceduta
all’Asilo di San Germano, dove
era ricoverata da vari anni, la
nostra sorella Martinat Celestina vedova Bouchard di 87 anni.
1 funerali si sono svolti a San
Bartolomeo T8 dicembre 1978.
All’ultimo dell’anno è deceduto
all’ospedale Mauriziano di Torino il nostro fratello Rostagno
Luigi, per vari anni anziano del
quartiere dei Gay. I funerali si
sono svolti a San Bartolomeo il
2 gennaio 1979. Ai familiari in
lutto giunga a tutti l’espressione
della nostra simpatia. La speranza della Risurrezione consoli i cuori affranti e fortifichi
la loro fede.
Riunioni al Collaretto: 6
febbraio; 6 marzo; 10 aprile. Ci scusiamo per la
dimenticanza nella precedente circolare!
NOTIZIE IN BREVE
Le nostre due Unioni stanno
svolgendo un’intensa attività. Un
gruppo di sorelle ha partecipato al corso per animatrici tenuto dal past. Giorgio Tourn a
Torre Pellice e a Pinerolo, con
vivo interesse. Domenica 21 gennaio l’Unione Femminile ha organizzato un’agape fraterna per
permettere a tutte le sorelle di
partecipare al culto del mattino
e alla riunione del pomeriggio,
e rinsaldare così la comunione
fraterna.
• L’Unione Giovanile ha ripreso con nuovo entusiasmo la sua
attività, con un programma vario
di studi e attività pratiche:
gruppo stampa, filodrammatica,
ecc. La filodrammatica sta preparando una recita molto interessante che solleva un grosso
problema sociale di grande attualità: gli anziani. Il titolo è:
« Il piatto di legno ». Sarà pronta, si spera, per la fine di febbraio.
Con affetto C. e R. Tourn
CELEBRAZIONE
DEL XVII FEBBRAIO
Venerdì 16 ore 20: suono della
campana ed accensione dei Falò.
Sabato 17 ore 10: culto nel
tempio. Parteciperanno i trombettieri, la corale e la scuola
domenicale. Alle ore 12.30 circa,
nel salone sottostante-il tempio,
pranzo fraterno a cura di un
gruppo di sorelle e di fratelli
della chiesa, ai quali va la nostra gratitudine per l’opportunità che anche quest’anno ci daranno col loro lavoro di trascorrere un momento d’incontro.
Prezzo L. 5.500 e per i bambini
fino a 8 anni L. 3.000. Prenotarsi
presso i membri del Concistoro
o il pastore entro e non oltre
mercoledì 14 febbraio, versando
tuttto l’importo per facilitare la
contabilità.
Serata alle ore 20.30: alcuni
giovani preparano la commedia
di Louis Brasseler: « Lottando
fino all’alba ». A loro ed a chi
li segue il nostro grazie ed alla
Chiesa l’invito a partecipare alle
rappresentazioni. La ripetizione
della recita sarà tempestivamente annunziata dal pulpito. Speriamo di avere anche con noi la
Banda Musicale d’inverso Pinasca, la quale porterà un valido
contributo alla serata nel corso della quale avverrà pure la
estrazione dei numeri vincenti
della lotteria « Pro tetto tempio ».
• L’opuscolo del 17 febbraio,
redatto dal past. Umberto Bert,
è dedicato a « Il Protestantesimo a Trieste. Cenni storici ». Siamo certi che molti lo acquisteranno: prezzo L. 500.
FINANZE
La data del 17 febbraio non
si limita al ricordo del passato
più o meno vivo in noi; ma ci
richiama sempre di nuovo al nostro impegno odierno di credenti nella Chiesa e nel mondo, in
quanto ridice a noi tutti, così
propensi a dimenticare, che le
liberazioni, tutte le benedizioni
che il Signore ci rinnova nella
Sua grazia, non le possiamo nascondere sotto terra come fece
il servitore infedele, ma le dobbiamo adoperare alla Sua gloria
ed alla testimonianza di Gesù
Cristo. Sia dunque anche la nostra offerta per la Chiesa ispirata da un solo sentimento: la
riconoscenza verso Dio, il quale
ci ripete nella Sua Parola: « Sii
fedele! ».
Accludiamo la prima bustina
per la contribuzione dell’anno
1979. Ricordiamo che la nostra
chiesa si è impegnata a versare
nel corrente anno per la cassa
culto L. 4.600.000, cioè circa L.
15.000 per membro, oltre a contributi ad altre Opere. Il Concistoro ha fiducia che si possa raggiungere tale meta, se tutti sapremo dare il nostro fattivo apporto per far fronte agli impegni richiesti.
Il Concistoro ha pure saldato
alla Ditta Acieroid (Milano) gli
ultimi importi relativi ai lavori
di ricopertura del tetto del tempio. I doni però non sono bastati! Siamo perciò grati a quanti
vorranno ancora aiutarci! Anche
queste offerte, come le contribuzioni annue ed i doni vari per
la Chiesa e per la Circolare saranno ciclostilati col rendiconto
finanziario 1978.
NOTIZIE VARIE
Le attività ecclesiastiche sono
proficue alla Chiesa nella misura in cui sono frequentate e '
chi vi partecipa porta i propri
doni ed il proprio impegno in
questo comune lavoro per la ■
reciproca edificazione. Però, da
Natale, la Scuola Domenicale annovera molti assenti ed alcuni
catecumeni frequentano assai
irregolarmente.
• Viva gratitudine a coloro che
hanno provveduto alla pulizia
ed all’accensione delle stufe della
Foresteria e del tempio ed a chi
ha eseguito altri lavori per la
comunità. Un grazie di cuore anche al sig. A. Paolasso, che ha
artisticamente ridipinto il tabellone dell’orario dei culti.
• Un benvenuto a Andrea Griset con tanti auguri. Sono state
battezzate: Rostan Anna Ester e
Travers Ombretta: il Signore vegli su di loro e sulle rispettive
famiglie; fortifichi gii ammalati
e consoli gli afflitti con le promesse della Sua Parola. A tutti
un fraterno saluto.
sultato è stato il seguente: rieletti C. Costantino, V. Long, E.
Coucourde e P. Giai; nuovi eletti
Roberto Rostan (dietro segnalazione della zona di Frossasco),
Giancarlo Griot, Sergio Montalbano, Luciano Rivoira e Marco
Gay. Mentre rivolgiamo una parola di augurio ai nuovi membri
del concistoro, non vogliamo dimenticare il contributo valido e
impegnato dato dai due fratelli
che non sonno più nel concistoro, Sorrento Rostagno e Franco
Rivoira. A loro esprimiamo la
sincera riconoscenza della comunità tutta.
Al termine del culto una quarantina di fratelli e di sorelle si
sono ritrovati nella sala per il
pranzo comunitario al sacco, durante il quale si è iniziato a discutere la' proposta pervenutaci
dalla comunità di S. Lazzaro circa la settimana di preghiera per
l’unità dei cristiani.
La prima parte della proposta
consisteva nelTorganizzare uno
uno o due incontri fra le comunità, riflettendo insieme su un
testo biblico. Chiesta proposta
non ha avuto difficoltà ad essere accettata e si è organizzato
un incontro per la sera di sabato 27 gennaio nella sala di San
Lazzaro e di cui diamo il resoconto sull’« Eco delle Valli ».
Non ci è invece sembrato possibile accettare, almeno per ora,
la proposta di uno scambio di
predicazione nel contesto del
nostro culto e della messa della
domenica mattina; questo non
contribuirebbe a far chiarezza
sui nostri rapporti e non sarebbe capito dalla maggior parte
dei membri della comunità. È
opportuno che su questo tema
si discuta e si confrontino prima
i vari pareri.
L’incontro comunitario è proseguito nel pomeriggio sul tema
dei ministeri, dell’energia nucleare e dell’eventuale inserimento di una trasmissione evangelica in una TV libera.
In vista del 17 febbraio è prevista la partecipazione del gruppo giovanile e dei catecumeni
del IV anno ad uno dei falò del
16 sera (forse a Prarostino dove sarà presente il moderatore).
II mattino del 17 vi sarà il culto
con S. Cena e domenica 18 il
culto sarà presieduto dal pastore Ermanno Rostan, mentre il
pastore Ayassot con i catecumeni di quarto anno si recherà a
Coazze, per festeggiare con quella comunità il 17 febbraio: il
culto sarà là presieduto da alcune nostre catecumene.
Per la sera del 17 è prevista
l’organizzazione di una cena comunitaria, di cui daremo maggiori dettagli sul nostro « vincolo » al più presto.
Ricordiamo a tutti i fratelli e
le sorelle che la seconda parte
della nostra riflessione biblica
sul tema * dell’etica cristiana,
avrà iniziò con la predicazione
del 28 febbraio. Il gruppo di studio biblico si riunità a partire
da martedì 23 e offrirà a chi lo
desidera la possibilità di riunirsi, oltre che al martedì sera, anche la domenica mattina sia prima che dopo il culto.
Il gruppo giovanile, a cui si
sono aggiunti alcuni dei catecumeni degli ultimi anni, ha dato
il via ad una interessante iniziativa che verrà portata avanti nei
prossimi mesi: un’inchiesta sulle cause delTallontanamento dalla chiesa di tanti giovani confermati. È stato deciso di fare
l’inchiesta fra i confermati dal
1968 al 1978. Ci rallegriamo di
questa iniziativa e ci auguriamo
che essa serva a far chiarezza su
uno dei fenomeni più preoccupanti nella vita delle nostre comunità.
PINEROLO
A cura del CENTRO PROTESTAN’TE si terrà il 22 febbraio
alle ore 21 presso l’Auditorio di Corso Piave una tavola rotonda sul tema:
CREDENTI DI FRONTE ALL’ABORTO
Interverranno: il prof. PAOLO RICCA
e don VITTORIO MORERO.
Moderatrice: prof. MARCELLA GAY.
6
6
2 febbraio 1979
Terzo Circuito
venerdì 16 FEBBRAIO — ore 20; accensione falò.
SABATO 17 FEBBRAIO — ore 8: Corteo con le Bande musicali di Pomaretto
e Inverso Pinasca — ore 10; Cullo. Corale. La colletta sarà per I'« Hogar Vaidense El Sarandi » dell'Uruguay — ore 12,30; Pranzo comunitario al Convitto — ore 20,30 ; la Filodrammatica presenta « Vita Felice »
di S. Taylor. Banda Musicale di Pomaretto.
N.B.; i biglietti sono in vendita presso Pastre Frida e GardioI Ida. La recita verrà ripetuta domenica 18 e sabato 24.
• Oltre alla tradizionale e sempre gradita rappresentanza delle chiese svizzere avremo con
noi per. il culto del 17 febbraio
il pàst. Franco Becchino il quale
accanto alla sua attività di giudice ' si occupa della comunità
metodista^di Savona come «pastore locale». Ci rallegriamo di
questa visita che ci aiuterà a conoscere meglio i nostri fratelli
metodisti, proprio neiranno in
cui Fintegrazione fra le nostre
due chiese giunge a compimento.
• ' Il pranzo comunitario viene
organizzato direttamente dalla
Comunità, grazie alla disponibilità del Convitto. Questo gli darà im carattere più familiare e
comunitario e... più economico.
Siamo grati a chi già si è impegnato ed a quanti ancora accetteranno di collaborare. Il prezzo sarà di 4.500 lire e 3.000 lire
per i bambini, le prenotazioni
si possono fare a Pomaretto
presso i negozi Beux Bleynat e
GardioI, a Perosa presso Giaiero ed all’Inverso presso Coucourde.
PROéSIME VISITE
Dopo la « visita di chiesa »
della Commissione Distrettuale
di cui serbiamo un buon ricordo avremo ospiti a Pomaretto
il past. Gérard Gadier che presiederà il culto dell’H febbraio
in francese e parteciperà all’Unione Femminile, ed il Moderatore Aldo SbafiB che presiederà
la riunione ai Masselli il 20 febbraio. Sono delle occasioni da
non lasciarsi sfuggire.
RIUNIONI QUARTIERALI
Ecco il calendario delle riunioni di febbraio sul tema dell’Informazione:
Mar. 6; Lausa; Ven. 9: Maurini;
Mar. 13: Pons; Mer. 14: Paiola;
Mar. 20: Masselli; Ven. 23: Pomaretto; Mar. 27: Inverso Oot;
Ven. 2 marzo: Perosa.
GIORNA’TE IV ANNO
DI CATECHISMO
Il programma delle ultime
« giornate » è il seguente:
dom. 11 feb. visita all’Uliveto
di L. S. Giovanni; 3-4 marzo visita al gruppo di Cinisello Balsamo; 29 marzo-1 aprile preparazione in vista della confermazione a Viering.
UNIONE FEMMINILE
L’il febbraio riceveremo le
unioni di Ferrerò e Villar Perosa ed il past. Gadier Gérard ci
parlerà delle sue esperienze in
Francia e in Palestina. Un invito fraterno a nuove sorelle della nostra comimità.
Domenica 25 marzo unione
femminile all’Inverso dove continuiamo a ritrovarci ogni due
mesi. Un cordiale invito ad altre sorelle.
Dom. 4 marzo: Giornata mondiale di preghiera delle donne.
INCONTRO DONNE
È in distribuzione im questionario per organizzare 1 o 2 gruppetti di donne per scambi di
esperienze, studi di argomenti
sociali, ricerche bibliche e seguire il lavoro del consultorio
familiare. Invitiamo le donne a
rispondere ed a partecipare all’incontro organizzativo del mercoledì 21 febbraio alle ore 20
alla Sala Bombardini a Perosa.
GRUPPO GIOVANILE
Quindicinalmente al sabato a
Pomaretto: 10 e 24 febbraio; 10
e 24 marzo.
COLLETTIVO ECUMENICO
DI STUDIO BIBLICO
Il Collettivo è in crisi, per la
difficoltà di trovare la... sera
buona per le riunioni. Per motivi vari non va più bene il mercoledì, si è tentato allora il martedì ma con scarso successo.
L’ultima volta i 3 presenti hanno deciso di interrompere gli incontri. Pensiamo però che il
Collettivo ha la sua ragion d’essere, bisognerà perciò più in là
rivedere la cosa e rilanciarlo.
SALA TEATRO
Speriamo poter usare il nuovo
impianto di riscaldamento ad
aria calda del Teatro per il 17.
La Filodrammatica e la Commissione stabili hanno portato
avanti questo progetto, anche
con lavoro personale. Si tratta
ora di... pagare circa 2.000.000!
Grazie in anticipo per le offerte.
GITA A ROMA
Una gita a Roma per i giorni
28 aprile - 1° maggio, per visitare
la Facoltà di Teologia. I posti
sono limitati a 30 ed'di prezzo
sulle 50-60 mila lire. Appena possibile diffonderemo il programma completo. Le prenotazioni
sono comunque già aperte.
CAMPO FAMIGLIE
NELLE CEVENNE
È allo studio l’organizzazione
di un campo famiglie di ima diecina di giorni alle Cevenne per
il prossimo mese di luglio. Chi
ne è interessato si metta in contatto con il pastore.
Mostra del libro a Perosa. Vedere pag. 8.
NOTIZIE
DALL’UNIONE
FEMMINILE
venerdì 16 FEBBRAIO — ore 20: accensione dei falò al suono della campana.
SABATO 17 FEBBRAIO — ore 10: culto con S. Cena nel tempio di Villasecca.
Corale — ore 12,30: Agape ai Chiotti. I biglietti per l'àgape possono
essere reperiti presso il Concistoro, Laura Massel, Luciana Ferro. Prezzo
L. 4.000 ; bambini, fino all'età scolare, metà prezzo. Termine ultimo per
la prenotazione: 13 febbraio.
DOMENICA 18 FEBBRAIO — ore 10,30: Colto ai Chiotti — ore 14: rappresentazione del dramma « La Miniera » di Marco Ayassot. Gruppo Trombettieri di Pomaretto.
N.B. - l'inizio del collo del XVII è anticipato alle ore 10.
• Il culto del XVII sarà presieduto dal past. S. Rostagno, professore di Teologia sistematica
presso la nostra Facoltà. Egli
parteciperà anche all’àgape dove ci esporrà alcuni aspetti della vita della Facoltà, cui seguirà
una libera discussione.
• La colletta del XVII sarà devoluta alla nostra Facoltà, mentre quella della recita andrà alla Filodrammatica per coprire le
spese di gestione dell’attività
teatrale.
• Ancora per quest’anno possiamo usufruire dell’opera della
sig.ra Anna per la preparazione
dell’àgape. Le siamo tutti molto
riconoscenti perché ha dovuto
superare delicate difficoltà per
ottenere una giornata di congedo dal suo datore di lavoro che
qui ringraziamo sentitamente.
Siamo certi che la prima esperienza fatta l’anno scorso, con
ambienti ed attrezzature del tutto sconosciuti, sarà per lei di validissimo aiuto per far meglio
quest'anno. Come siamo anche
certi della partecipazione del
simpatico gruppo di servizio, impegnato sia per la preparazione,
che per le mense.
• Vogliamo ripetere che l’àgape del XVII ha lo scopo di riunire, almeno per una volta all’anno, gran parte della comunità per un tempo più lungo di
quello per un culto o assemblea
di chiesa. E lo scopo di questa
riunione è, tra l’altro, quello di
avere uno scambio gioioso e fraterno di notizie ed informazioni
tratte dalla vita cotidiana. Non
ci si incontra per partecipare ad
un banchetto, ma si partecipa
ad un’àgape per incontrarsi con
gli altri fratelli.
• Salvo diversa indicazione le
riunioni quartierali si terranno
alle ore 20.
Febbraio - 7: Roccia; 9: Trussan - Combagarino - Giulberso:
visita del past. G. Cadier: proiezione nella scuola di filmine e
diapositive; 19: Bovile (ore 15);
21: Villasecca; 28: Trossieri.
Marzo - 6: 'Trussan; 7: Roccia;
11: Bovile (ore 15); 13: Giulberso; 20: Pian Faetto; 21: Chiotti;
23: Villasecca; 27: Trossieri.
• L’anno prossimo il vostro Pastore si recherà in Inghilterra
ed in Irlanda per un giro ufficiale di visite da parte della nostra
Chiesa Valdese in Italia ad alcune delle comunità riformate che
operano in quei paesi. Queste visite consentono di mantenere viva l’amicizia e la comunione nostra con quelle comunità. Come
segno di questa comunione la
nostra comunità di Villasecca ha
già ricevuto un’offerta in danaro
per l’acquisto di materiale per
il culto. Il Concistoro ha già acquistato un certo numero di innari che vedremo contrassegnati da una dedica a timbro « Dono del Waldensian Church Mission » (Missione per la Chiesa
Valdese).
Esprimiamo qui la più viva riconoscenza per questo dono molto gradito.
Anche quest’anno l’Unione femminile ha potuto accogliere alcune nuove socie. In un incontro
fraterno con le sorelle di Villa
abbiamo deciso di fare due incontri al mese, uno a Villa e uno
a Ghigo, formando un’unica unione. Così arriviamo a ben 30
membri!
Che il Signore benedica questo
nostro lavoro.
• Numerose sono state le persone che hanno partecipato, all’incontro di Natale del 17 dicembre. Un pomeriggio di comunione fraterna durante : il quale le
persone che non hanno molte
occasioni di uscire dal proprio
quartière, hanno potuto incontrarsi, rievocare, vecchi ricordi e
scambiarsi notizie. Sono state
proiettate diapositive del Rio de
la Piata, e al termine abbiamo
festeggiato la coppia più anziana di Prali: Luigi e Enrichetta
Rostan. Quest’anno festeggeranlio i loro 60 anni di matrimonio!
Confiamo di ripetere rincontro
in maggio, quando ci sarà più
luce; più caldo e più tempo a disposizione.
• Nelle ultime riunioni abbiamo meditato insieme su testi
evangèlici che parlano del seguire Gesù, sulle condizioni non
sempre facili bhe Gesù pone ai
suoi discepoli e a chi lo vuole seguire. Leggendo questi testi ci
rendiamo conto di quanto superficiale sia il nostro modo di essere cristiani oggi.
• 3 sorelle hanno potuto seguire il corso per animatrici di gruppo tenutosi a Torre Pellice e a
Pinerolo.
• La colletta speciale per il
Vietnam e per la casa di riposo
di Iacinto Arauz in Argentina ha
fruttato la somma di lire 50.000.
• Prosegue il lavoro di orlatura
delle tovaglie per l’Asilo di San
Germano.
• Il programma dei prossimi
mesi prevede oltre agli studi biblici un incontro con un’assistente sociale che ci parlerà delTa^idamento familiare e dell’adozione, oltre a darci una panoramica
del lavoro della comunità montana.
• Visita preventiva annuale a
fine febbraio: quest’ anno non
dobbiamo più scendere fino a Pinerolo, ma possiamo fare il con
trollo al consultorio di Perosa.
Prenotarsi presso Katharina Rostagno.
• La giornata mondiale di preghiera sarà ai primi di marzo.
GRUPPO GIOVANILE
Si va avanti, anche se in pochi,
nell’attesa che altri si uniscano
a noi. Il gruppo si riunisce ogni
quindici giorni, al venerdì. Una
volta al mese partecipa all’incontro di studio biblico a Perrero,
in cui si studia l’epistola di Giacomo insieme con i membri della parrocchia cattolica. L’altro venerdì ci si prepara facendo una
prima lettura del testo che poi
sarà studiato a Perrero. Così
quest’anno è dedicato alla lettura biblica. Non c’è da lamentarsene: quando si ascolta seriamente la Bibbia molte cose possono nascere.
COMMISSIONE STABILI
Da quest’anno funziona, come
in altre Chiese, una commissione
incaricata di amministrare, mantenére, far rèndere gli stabili della Chiesa, soprattutto la Scuola
vecchia di Ghigo. Le persone che
fanno parte di questa commissione, decisa daH’assémblea di
Chiesa e nominata dal Concistoro sono: Renaldo Ghigo, Giorgio
Pascal, Danilo Peyrot, Ferruccio
Richard, Emilio Rostan.
DUE SETTIMANE
A VALLECROSIA
Stiamo organizzando un soggiorno comunitario nella Casa
Valdese di Vallecrosia per la seconda quindicina di giugno. Daremo ulteriori informazioni in
un’apposita circolare. Chi è interessato si rivolga al pastore.
Le prenotazioni si riceveranno
fino alla fine di febbraio.
Opuscolo
del 17 febbraio
L’Opuscolo del XVII
Febbraio, pubblicato dalla
Società di Studi Valdesi,
ha come titolo « Il Protestantesimo a Trieste» ed
è scritto dal pastore Umberto Bert. È un interessante documento della vita del protestantesimo in
quella città.
È in vendita in tutte le
comunità al prezzo di
L. 500.
PERRERO-MANIGLIA
MASSELLO
RODORETTO
A PERRERO
VENERDÌ' 16 febbraio — ore 19,30; Accensione dei fuochi.
SABATO 17 FEBBRAIO — ore 9,30; Partenza dei cortei — ore 10,30: Colto
a Perrero — ore 12,30: Pranzo comunitario nei locali della chiesa di
Perrero — ore 15: conversazione tenuta dal past. Michael Knoch, di
Berlino Est, sulla situazione della chiesa evangelica nella Germania Democratica.
A MASSELLO
SABATO 17 FEBBRAIO — ore 11 : Colto presieduto dal Moderatore, pastore
Aldo Sbaffi.
Prima di occuparci dei programmi futuri, vogliamo dare
uno sguardo alle attività che ci
hanno tenuti impegnati nel periodo appena trascorso. Il tempo di Natale è stato denso di avvenimenti: a parte i culti ben
frequentati, abbiamo avuto tre
iniziative interessanti. La prima
è lo studio biblico con la comunità cattolica di Perrero: una
settantina di persone ha partecipato ai due incontri che abbiamo tenuto sin qui e pare che si
stia man mano amalgamando,
prendendo sempre di più l’inizia
tiva. Il tema dello studio è la lettera di Giacomo e i prossimi due
incontri avranno luogo il 9 febbraio e il 9 marzo. Vogliamo qui
ringraziare il past. Rostagno e
il canonico don Mercol per la
disponibilità dimostrata venendo a tenere le « lezioni ». Seconda iniziativa è quella che ha visto per protagonisti i bambini
delle Scuole domenicali di Perrero e di Maniglia: essi hanno
infatti tenuto i culti del 24/12 a
Perrero e del 25 sera a Maniglia,
Era un culto un po’ particolare
in cui i ragazzi hanno potuto
partecipare direttamente. È stata una gran fatica per i monitori, ma s i è aperta così una
strada che sarà bene battere ancora in futuro. Terzo avvenimento di cui parlavo è la cena di fine d’anno. Non è una novità perché è la terza volta che la si fa;
ma è un momento di incontro
veramente piacevole che dà il
senso della comunione dei fratelli.
Ed ora i programmi futuri.
Dei festeggiamenti del 17 Febbraio si è già detto. Voglio solo
aggiungere che chi vuol partecipare al pranzo a Perrero si deve iscrivere entro Tll/2 presso il
pastore o presso la signora Alba
Pascal. Attualmente non si può
ancora dire se a Massello si avrà
il pranzo oppure no: dovremo
metterci d’accordo tutti assieme.
Non siamo infatti così tanti da
aver bisogno di grande organizzazione. Purtroppo, bisogna notare come la parrocchia di Rodoretto stia perdendo sempre
più gente, e così anche quest’anno lassù non è previsto niente
per questa data.
Un’ultima cosa: nell’ultima circolare si parlava del fatto che
Massello e Rodoretto perdono
l’autonomia. Nella sua Assemblea di Chiesa Massello ha deciso di restare indipendente e di
non legarsi a Perrero-Maniglia,
mentre Rodoretto pare avere
delle difficoltà per il « matrimonio » con Prali. Ma per arrivare
ad una decisione si ha tempo sino alla Conferenza distrettuale.
7
2 febbraio 1979
cronaca delle valli
ALLE VALLI OGGI
PINEROLO
In fase di Positivo incontro ecumenico
riflusso
L'argomento non è dei più entusiasmanti. La morte di qualcosa crea sempre come minimo
un senso di rimpianto. La morte delle parrocchie a cui vogliamo dedicare alcuni pensieri è
quella che ha colpito recentemente Rodoretto e Massello.
Queste due comunità, infatti,
hanno perso l'autonomia e, la
prima, anche le condizioni necessarie per continuare ad essere chiesa costituita. A questo
punto, dal punto di vista dei regolamenti, diventa una chiesa in
via di costituzione; di fatto è
una chiesa in via di estinzione.
Come hanno reagito le due
chiese di fronte a questa situazione? È stato scritto a suo tempo su queste colonne: Rodoretto ha deciso di chiedere a Frali
di essere integrata in quella comunità, mentre Massello ha deciso di continuare la sua vita come chiesa indipendente, anche
se non autonoma, scartando l'ipotesi di un’integrazione con
Perrero. Fin qui tutto chiaro.
Il problema diventa invece ingarbugliato quando si pensa alle conseguenze di queste due diverse decisioni. Nel caso di Rodoretto, Frali è ben lieta di assicurare la cura pastorale, mentre non sembra disposta ad assumersi la responsabilità della
amministrazione degli stabili.
Quello che un tempo era una
ricchezza è oggi diventato un peso che .si preferisce scaricare
piuttosto che acquisire. D’altra
parte esiste anche un aspetto di
solidarietà tra le chiese che rende poco comprensibile un ragionamento del tipo: cura pastorale sì, stabili no. Nel caso di Massello la soluzione adottata è comprensibile da un punto di vista
immediato, ma al ritmo attuale
di spopolamento il problema si
riproporrà nel giro di pochi anni, perché mancherà a Massello
stessa il numero sufficiente di
membri per essere chiesa costituita e mancherà a Perrero-Maniglia il numero minimo di membri per essere chiesa autonoma.
Facendo un grafico dello spopolamento di questi ultimi dieci
anni, si può ragionevolmente
prevedere che tutto questo avverrà nel giro dei prossimi dieci
anni. Analoga sorte toccherà anche quasi sicuramente a Rorà e
non sono al sicuro da questo pericolo nemmeno le chiese di Pramollo, Frali e Villasecca.
Con queste considerazioni, appare evidente che non si può rinviare di volta in volta il problema alle chiese coinvolte, ma che
si deve impostare senza scoraggiamenti e senza sentimentalismi
una "politica” generale un po’
adeguata a tutte le situazioni.
Mi sembra che si deve intanto scartare il sistema delle soluzioni “au jour le jour”, ideate
alla svelta man mano che i problemi esplodono.
In secondo luogo è necessario
considerare la parallela riduzione delle forze pastorali e l’aumento conseguente del lavoro
delle forze rimanenti.
In terzo luogo si deve evitare
di adottare ancora una volta la
tentazione di lasciare che ogni
chiesa tiri l’acqua al suo mulino
ignorando le esigenze generali
dell'opera.
Perciò il primo problema da
risolvere è quello degli stabili,
che ormai condizionano pesantemente tutto il nostro lavoro anziché facilitarlo. La Commissione sta riprendendo un vecchio
progetto di consorzio di gestione degli stabili a livello di tutto
il I Distretto, che ne permetta
un’amministrazione il più oculata possibile e un piano che preveda il taglio inevitabile dei rami più secchi col potenziamento di quelli rivitalizzabili.
Se affrontiamo con coraggio i
nodi di decenni di spopolamento
che vengono al pettine oggi, potremo, anche in una fase di riflusso della nostra opera, considerarci amministratori non di
un’azienda in declino, ma, malgrado tutto, ancora "della svariata grazia di Dio” (I Pietro 4: 10)
di cui sono vissute le Valli attraverso i secoli e di cui vivono
oggi. c. tron
In occasione della settimana
di preghiera per l’unità dei cristiani, ha avuto luogo nei locali
di S. Lazzaro un incontro fra la
comunità locale e la nostra comunità valdese. Questo incontro,
innestandosi sul lavoro di contatti ecumenici che si protrae già
da vari anni, era inserito nel
quadro della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani.
Il primo incontro ecumenico si
ebbe a Pinerolo nella giornata
di Pentecoste di 10 anni or sono.
In quest'ultima occasione erano
presenti un centinaio di persone
e la rappresentanza valdese era
di circa il cinquanta per cento.
Chisone - Germanasca
Prevenzione
tumori
Nella seconda metà di febbraio inizierà il servizio di prevenzione tumori femminili (PAPTEST) al Consultorio femminile della Comunità Montana Val
Chisone e Germanasca (dietro
al Municipio di Perosa Argentina).
Tutte le donne residenti nella
Comunità Montana usufruiranno gratuitamente di questo nuovo servizio che viene ad integrare il servizio di ginecologia che
funziona già da quattro mesi.
Prenotarsi presso là Comunità Montana: tei. 81190.
Dopo un breve saluto di benvenuto, il pastore Ayassot ha presentato uno studio biblico sul
testo proposto alle chiese per
questa settimana di preghiera, e
cioè I Pietro 4: 7-11, sottolineando come in Cristo ogni cosa abbia trovato il suo compimento e
ogni nostra risposta debba trovare in Lui il punto di riferimento costante.
Don Mario Polastro ha poi introdotto la discussione indicando quello che, secondo lui, sembra dover essere il cammino verso un progressivo avvicinamento: 1) incontrarsi per conoscersi meglio, per capirsi meglio; la
poca conoscenza è fonte di pregiudizi; 2) con rrieno pregiudizi
e conoscendosi meglio ci si può
amare di più; 3) amandoci di più
potremo camminare insieme verso l’unità.
Dalla discussione sono emerse
alcune indicazioni e proposte;
a) lavorare per conoscere meglio ciò che avviene a livello
ecumenico sia nel nostro paese
che fuori; b) proseguire la riflessione biblica comune che sembra a tutti fondamentale, potenziando il lavoro del collettivo di
ricerca biblica (che riprenderà i
suoi incontri il 15 febbraio);
c) trovare obiettivi su cui poter
lavorare insieme, non solo guardando all’interno delle nostre
comunità, ma anche come servizio per gli uomini al di fuori;
d) delineare meglio e confrontare con franchezza e senza ipocrisie le nostre diversità; e) chiarirci l’importanza e la funzione
FEDERAZIONE FEMMINILE VALDESE
Esigenza di essere
preparate
A conclusione del corso pilota
per animatrici di Unioni iniziato
a Torre Pellice e di cui avevamo
dato notizia sull’Eco-Luce del 15
dicembre ’78, abbiamo avuto due
incontri a Pinerolo nei giorni 11
e 25 gennaio ’79.
In queste due riunioni, ancora
guidate dal past. Giorgio Tourn,
i lavori sono stati presieduti da
due unioniste: Marie-France
Coisson e Ruth Toum.
Poiché l’argomento del corso
era la Santa Cena sono stati rispettivamente presi in esame i
testi di I Cor. 10: 14-22 e di Luca 24: 13-35.
In questo tipo di lavoro è importante la metodologia con cui
si procede e infatti attorno al
nucleo centrale di otto persone
che svisceravano l’argomento,
erano frequenti gli interventi delle altre.
SERVIZIO MEDICO
Comuni di ANGROGNA - TORRE
PELLICE - LUSERNA S. GIOVANNI
- LUSERNETTA - RORA'
Dal 3 al 9 febbraio
Dott. SEVES GIUSEPPINA
presso Asilo Valdese
di Luserna San Giovanni
FARMACIE DI TURNO
festivo e notturno
Domenica 4 febbraio
FARMACIA MUSTON
(Dr. Menassero )
Via della Repubblica, 25 - 91.328
Martedì 6 febbraio
FARMACIA INTERNAZIONALE
( Dr. Imberti)
Via Arnaud, 5 - Tel. 91,374
Domenica 4 febbraio
FARMACIA Dott. PRETI
Luserna Alta
Via Inversegni - Tel. 90060
AUTOAMBULANZA
Torre Pellice: Tel. 90118 - 91.273
Croce verde di Porte tei. 74197
VIGILI DEL FUOCO
Torre Pellice : Tel. 91.365 - 91.300
Luserna S. G. Tel. 90.884 - 90.205
Gli incontri si sono conclusi
con la Santa Cena.
Questo tipo di impostazione,
oltre a suscitare l’interesse e la
partecipazione ha consentito a
tutte, anche alle più timide, di
intervenire con sempre maggior
sicurezza.
L’acquisizione e il possesso di
un metodo consentono di affrontare lo studio del testo biblico
senza confusione anche se con
coscienza delle difficoltà.
Non è che al termine di questa esperienza a cui ha aderito
un elevato numero di sorelle, oltre 35 provenienti dalle diverse
Comunità delle Valli e da Torino e Ivrea, si possa dire di avere acquisito completamente la
capacità di condurre uno studio
biblico, tuttavia questa strada
apre nuovi orizzonti.
Tutto ciò è anche emerso da
un questionario sottoposto alle
convenute e da cui risulta che è
opportuno e necessario sviluppare questa esperienza.
La Federazione femminile valdese pertanto, nella sua ultima
riunione di comitato a Napoli il
27 e 28 gennaio, ha deciso di realizzare un seminario a livello nazionale nella prima settimana
dopo il Sinodo a Torre Pellice;
in seguito daremo maggiori dettagli al riguardo.
Nìny Boér
Maria Tamietti
Studio ”il fotografo”
VILLAR PEROSA (To)
Renate
Rihet
Presenta :
nuove proposte
per matrimoni,
servizi in genere
nuove idee
per la fotografìa
industriale,
pubblicitaria,
dépliants
FOTO ARTISTICHE D'EPOCA,
RITRATTI - RIPRODUZIONI
VIA NAZIONALE, 55
della teologia nella vita comunitaria (su questo punto dai vari
interventi è emersa, ci sembra,
una qualche confusione).
Concludendo si è ricordata la
tavola rotonda, organizzata dalle due comunità aH’auditorium
di Via Serafino sul problema
della revisione del Concordato.
Avremo in quell’occasione rappresentate tutte le posizioni e vi
sarà dunque la possibilità di un
confronto vero e franco. L’incontro è previsto per la sera di
sabato 10 febbraio p.v. Ci si è lasciati con l’impegno di ritrovarci anche nella giornata di Pentecoste.
La valutazione deH’incontro mi
sembra debba essere sostanzialmente positiva, anche se la via
del confronto ci sembra ancora
molto lunga e su molte cose sia
ancora indispensabile fare chiarezza. Un grazie ai numerosi fratelli intervenuti e a S. Lazzaro
per l’ospitalità.
m. a.
TORRE PELLICE
Dibattito al
gruppo giovani
« Per una chiesa degli anni
80 », il titolo dato alTincontro di
sabato sera, organizzato dal
Gruppo Giovanile, era impegnativo, forse troppo, avrà pensato
qualcuno al fermine della serata; nella vita però bisogna sempre mirare in alto, più in alto
della situazione in cui si vive ed
anche delle forze di cui si dispone.
E non si può dire che il gruppo non sia stato ricompensato
del suo impegno: malgrado la
serata fredda e nevosa i fratelli
convenuti sono stati più numerosi del previsto ed il dibattito
vivace e costruttivo.
Il gruppo giovanile aveva preparato un ciclostilato con alcune
riflessioni, il risultato parziale di
una inchiesta in corso fra i confermati degli ultimi 10 anni, il
tutto accompagnato da alcune
proposte. Sia il documento che il
dibattito non hanno messo in
evidenza novità eccezionali, si è
constatato ancora una volta la
scarsa partecipazione dei giovani alla vita della chiesa, il carattere poco comunitario dell’istruzione e del catechismo, la necessità di impegnare maggiori energie nel lavoro fra i cadetti, l’esigenza di nuove forme nel culto
ecc.
Tutte cose che si sanno già in
partenza e si dicono da tempo,
in tutte le assemblee, e si ripetono senza trovare una soluzione;
il fatto importante è rappresentato però dal ritrovarsi insieme
per parlarne e rincontro di sabato è stato un momento significativo sotto il profilo spirituale,
potrebbe definirsi, con una
espressione moderna, « un momento di crescita » della comunità.
Non resta che augurarci un
proseguimento, a tutti i livelli:
nelTinchiesta, nel lavoro giovanile, nel dialogo comunitario.
RINGRAZIAMENTO
La moglie e la famiglia del compianto
Oreste Long
sentitamente ringraziano quanti hanno
partecipato al loro dolore.
In particolare un sentito ringraziamento al pastore Conte di San Germano per le parole di conforto e il messaggio di speranza.
Porte di Pinerolo, 23 gennaio 1979
« UEterno lo conduce al porto
desiderato » (Salmo 107 v. 30).
Ha raggiunto la casa del Padre all’alba del 23 gennaio
Luigi Serafino
Lo partecipano ora ad amici e conoscenti la moglie Itala, il figlio Ettore
con la moglie Renata, la figlia Maria
con il marito Antonio, i nipoti Luigi,
Adolfo con Elena, Andrea; Adolfo con
Virginia, Siena.
Pinerolo, 25 gennaio 1979
VILLAR PELLICE
Riconoscenza ai
dr. Coucourde
Quando un Medico è stato per
oltre un quarto di secolo l’apprezzato sanitario di un paese,
è naturale venga considerato oltre che il « dottore » anche un
buon amico. Non c’è famiglia, in
una comunità di poche centinaia di persone, che non lo conosca, che non ne abbia avuto
bisogno, che, spesso, non l’abbia
visto vicino e premuroso in tante circostanze, tristi o liete. Cosìi, quando egli se ne va, si ha
l’impressione di perdere non solo il « medico », che viene subito sostituito, ma una conoscenza amica che ci vorrà molto più
tempo a rimpiazzare, per quanto si possa e voglia accogliere
il successore con le migliori intenzioni.
Succede così che al Villar tutti siano rattristati dalla notizia
che il dott. Alberto Coucourde
abbia cessato la sua benemerita
attività, per andare in pensione
e prendersi un meritato riposo,
che gli auguriamo lungo e sereno. Era il Medico Condotto di
Villar Pellice e Bobbio da circa
27 anni. t ' ^
Purtroppo la legge ha le sue
esigenze e pone dei limiti invalicabili, per cui il Dott. Ooucourde ha dovuto andare a riposo
quando la sua lunga esperienza
sanitaria e la sua non meno lunga conoscenza dell’ambiente
avrebbero consigliato che rimanesse ancora. I Villaresi si consolano comunque al pensiero
che, anche se nori più come « il
dottore », lo vedranno ancora
spesso fra di loro come un vecchio amico.
Mentre la Chiesa Valdese gli
esprime la sua viva riconoscenza
per il lungo servizio prestato
con devozione e competenza alla popolazione tutta, gli augura
un lungo e felice periodo di riposo, rallegrandosi che, per questo, egli abbia scelto di rimanere nella Valle.
per il Concistoro del Villar
Ernesto Ayassot
Hanno collaborato a questo
numero: Marco Ayassot - Bruno Bellion - Renato Coisson Paolo Corsani - Dino Gardiol Giorgio Toum - Tullio Vinay.
AVVISI ECONOMICI
CAUSA trasferimento coniugi valdesi
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3 camere e servizi. Telefonare ore
pasti (011) 760.557.
Comitato di Redazione : Sergio
Aquilante, Dino Ciesch, Marco Davite, Niso De Michelis, Giuliana
Gandolfo Pascal, Marcella Gay,
Ermanno Genre, Giuseppe Platone,
Ornella Sbaffì, Liliana Viglielmo.
Direttore: FRANCO GIAMPICCOLI
Dirett. Responsabile: GINO CONTE
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La Luce ».
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Una copia L. 200, arretrata L. 250.
Cambio di indirizzo L. 100.
Inserzioni: prezzi per mm. di altezza, larghezza 1 colonna: commerciali L. 120 - mortuari 220 - doni 80
• ecoromici 150 per parola.
Fondo di solidarietà: c.c.p. 2/39878
intestato a : Roberto Peyrot - Corso
Moncalieri, 70 - 10133 Torino.
Reg. Tribunale di Pinerolo N. 175,
8 luglio 1960.
Cooperativa Tipografica Subalpina
Torre Pellice (Torino)
8
8
2 febbraio 1979
QUEL FEBBRAIO DEL 1929
La firma del Concordato
Apprensioni e sospetti dei valdesi di allora mentre il Moderatore Costabel scriveva: « da questo Concordato otterremo vantaggi indiscutibili »
Quale reazione e quale stato
d’animo provocò tra i Valdesi,
specie alle Valli, l’annuncio dell’accordo tra fascismo e vaticano deiril febbraio 1929?
La situazione della libertà religiosa in Italia fino a quel momento non sembrava essere troppo in pericolo, anche se il nuovo codice penale, adottato nel
1927, prevedeva che le offese ai
culti minoritari dovevano essere meno punite di quelle contro
il culto cattolico. Nel fascismo
si conservava ancora un grosso
filone anticlericale, rappresentato in particolare dal « ras di
Cremona », Farinacci: i suoi articoli su Regime Fascista, che si
sapeva essere ispirati e forse anche scritti dal metodista Paolo
Pantaleo, trovavano sovente ospitalità sulla Luce, in polemica
con altri articoli dichiaratamente clerico-fascisti.
L’annimcio del Concordato
colse però un po’ tutti di sorpresa, e senza dubbio alle Valli
in particolare l’impressione fu
grande: l’antico sospetto di um
popolo perseguitato non poteva'
certo aspettarsi nulla di buono
dal ritorno deU’alleanza tra lo
stato e la chiesa!
Scrive Giovanni Miegge: « I
montanari, che una volta ancoapprestavano a celebrare
la loro festa della libertà, non
sono in genere troppo ferrati
nella politica, e conoscono vagamente la situazione politica
del paese. Ma il loro vecchio
17 Febbraio
Un Concistoro ha proposto, e la Commissione
Distrettuale appoggia la
proposta trasmettendola a
tutti gli altri Concistori,
che la colletta del 17 febbraio sia destinata alla Casa « E1 Sarandii » di Colonia Vaidense.
A « E1 Sarandì » sono
ospitate circa 70 persone
tutte con qualche minorazione psichica: di esse rm
buon numero sono bambini.
istinto di minoritari a lungo perseguitati si risveglia; essi pensano che se Cesare e Pietro si riconciliano, essi gli eretici dovranno pagarne le spese. La parola persecuzione fu sulle labbra di tutti. Le autorità dovettero in qualche luogo intervenire
a sedare gli spiriti. Alcuni esaltati accarezzavano in segreto la
canna della loro carabina, e già
si vedevano appostati sulle alture che la resistenza degli avi
aveva reso sacre ».
Era allora moderatore Vittorio
Costabel, il quale in una situazione così tesa, il 13 febbraio inviava un telegramma a tutti i
pastori: « Dato il carattere delicato della situazione, vi preghiamo
di astenervi nei culti e nelle
conversazioni da ogni commento in proposito ».
Per intanto il testo degli accordi non era ancora noto, ma gli
osanna dei giornali clericali e
fascisti non lasciavano prevedere nulla di buono. Quando poi
furono resi noti i particolari,
essi non erano tali da tranquillizzare: in ispecie più che il Concordato, suscitò un’impressione
del tutto negativa l’articolo primo del Trattato, in cui si affermava: « L’Italia riconosce e conferma il principio consacrato
nelTart. 1° dello Statuto del Regno del 4 marzo 1848, secondo
il quale la religione cattolica,
apostolica e romana è la sola
religione dello Stato ». Esso risuscitava un fantasma minaccioso, quasi dimenticato, poiché
da quel lontano 1848 i Valdesi
si erano pian piano conquistati
il progressivo riconoscimento
della loro esistenza e dei loro
diritti: che tutto fosse rimesso
in gioco?
Anche l’art. 2 del Trattato era
minaccioso e sibillino, prevedendo il carattere sacro della città
eterna e l’impegno del governo
di impedirvi « tutto quanto potesse essere in contrasto » con
tale carattere: questo avrebbe
significato lo sbaraccamento della Facoltà di Teologia e delle
chiese protestanti da Roma?
I giornali valdesi tacevano:
TEcho des Vallées, diretto da
Jean Coisson fece deU’awenimento solo qualche insignificante accenno, fino al 7 marzo, allorché riprodusse in parte ima
valutazione della Stampa sugli
accordi; mentre La Luce ignorò
totalmente il fatto fino al 13
marzo.
Intanto alle Valli si erano
svolte le tradizionali manifestazioni del 17 febbraio, in un accresciuto spirito di fraternità,
« come non era diffìcile prevedere » spiegava l’Echo. A Torre
Penice, il poeta popolare Parvus
aveva letto la tradizionale poesia, sottolineando: « Passan le
stagioni, le leggi degli stati, —
passan piogge e tempeste, passano i podestà, — ma eterna e
incrollabile, resta la libertà ».
Bisognava però fare qualche
cosa: Davide Jahier, giurista e
storico oltreché preside del Collegio, aveva esortato il moderatore Costabel a chiedere subito
un’udienza al guardasigilli Rocco. Costabel temporeggiò per
qualche giorno, ed il 23 presentò la sua domanda di udienza
accompagnata da im promemoria: i Valdesi, diceva, avevano
partecipato alla gioia degli italiani « per lo splendido successo del Governo, e specialmente
di colui che il Signore ne ha
collocato a capo ». (Uno storico
commenta: « Esistono, soprattutto per gli uomini di chiesa,
delle menzogne pie»). Nel suo
promemoria Costabel proponeva
come argomenti dell’incontro:
1) un chiarimento sul significato
di « culti tollerati », con richiesta di definirli « culti autorizzati »; 2) la revisione degli articoli del Codice Penale concernenti la discriminazione dei colpevoli di offese contro la religione di stato e le altre; 3) la possibilità per i pastori Valdesi di
celebrare i matrimoni con effetti
civili, come i preti.
Su quest’ultimo punto c’era
stata lunga divergenza tra Davide Jahier e Mario Piacentini, i
due consulenti giuridici della
Chiesa: mentre Jahier, legato
aU’insegnamento di Vinet e di
Ruffini, manteneva il principio
dell’assoluta separazione dei
poteri, quindi il rifiuto dell’eventuale investitura di funzioni di
stato civile ai pastori. Piacentini vi vedeva un vantaggio sotto
diversi punti di vista. Aveva vinto Piacentini.
L’udienza del ministro Rocco
a Costabel fu accordata il 15
marzo, in tempi relativamente
brevi. L’accoglienza del guardasigilli fu calorosa, a parere di
Costabel; il moderatore vende
informato dell’intenzione governativa di preparare una legge
sui culti acattolici, e ne ebbe
anzi la lettura di una bozza.
Il giorno dopo egli scriveva a
Paolo Bosio, allora negli Stati
Uniti: « All’ora attuale, non tutto è ancora chiaro; ma ne sappiamo abbastanza per convincerci che otterremo da questo
Concordato dei vantaggi indiscutibili... Ci saranno dei cambiamenti, ma in meglio ».
Il 24 giugno 1929, come è noto, sarebbe stata pubblicata la
legge sui culti ammessi, con cui
abbiamo vissuto fino all’anno
scorso... Ma questo richiederebbe già un altro discorso.
Augusto Armand Hugon
Un falò del 11 febbraio
a Pomaretto.
VERSO LA CONVENZIONE TRA L’ISTITUTO ULIVETO E LA PROVINCIA
PEROSA ARGENTINA
Un servizio per i più deboii
L’istituto medico-pedagogico
« L’Uliveto » di Luserna S. Giovanni nato 14 anni fa come ima
delle numerose iniziative al ser-,
vizio del prossimo che - ca^i-?
ratterizzano la Chiesa valdese'di Torino, è passato, con una delibera sinodale dell’estate scorsa,
alle dirette dipendenze della Tavola Valdese.
Questo cambiamento era stato
chiesto dal Concistoro di Torino alla Tavola per permettere un
più diretto inserimento dell’Uliveto nell’ambiente in cui è posto, in linea con la tendenza,
sempre più accentuata nella
nostra Chiesa, a coinvolgere le
comunità locali in opere nate
spesso dall’iniziativa. di un singolo o di pochi e che rimanevano talvolta troppo isolate.
Parallelamente anche le strutture pubbliche si sono avviate
ad una sempre più precisa definizione territoriale dei servizi
(e su questa strada la Val Pellice è stata una delle prime).
I principi, che a mio parere
vedono concordi sia i vari enti
locali (Regione, Provincia, Comprensorio, Comunità Montana e
Pedemontana), sia la nostra
Chiesa, sono ispirati al rispetto
per la persona umana nel servizio ai più deboli, e per quel che
riguarda in particolare i bambini si possono riassumere così:
— i bambini hanno diritto a nascere e crescere sani in una
famiglia sana (consultori, ec
cetera);
— hanno diritto all’assistenza di
cui possono avere bisogno, rimanendo nella loro casa (servizi domiciliari, assistenza
diurna e così via);
— quando sia inevitabile la loro accoglienza in un istituto
(convitto, ospedale, ecc.), hanno diritto a rimanere il più
possibile in contatto con la
famiglia, se ancora esiste, o
almeno con l’ambiente da
cui provengono e a cui si
spera possano tornare (interventi territoriali).
Su questa base comune, la
Provincia di Torino, a cui rimane per ora la responsabilità finanziaria dei minori accolti in
istituti, ha promosso alcuni incontri con i rappresentanti delle
tre Comunità del Comprensorio
pinerolese e con il Comitato e
il personale dell’Uliveto. Si è così di comune accordo stabilito
che nell’ambito del Comprensorio l’Uliveto ha oggi una sua
precisa funzione per i casi gravi
a cui manchi la possibilità di
una adeguata assistenza rimanendo in famiglia.
Si sta perciò preparando una
convenzione fra la Provincia e
il Comitato dell’Uliveto, in base
alla quale la Tavola mette a disposizione l’Uliveto e le sue strutture, impegnandosi ad accogliere, in convitto o semiconvitto
diurno, quindici minori handicap
pati gravi del Comprensorio pinerolese.
La Provincia da parte sua si
impegna a corrispondere una
retta giornaliera in relazione
alle effettive giornate di presenza
dei minori nonché l’assistenza
della équipe psico-medico-pedagogica che opera sul territorio tramite altra convenzione con la
C. M. Val Penice.
Io credo che questo accordo
sia giusto e utile, se però non
dimenticheremo alcune cose importanti:
1) le strutture non ci liberano dalle nostre responsabilità
come individui (« tanto ci pensano loro»);
2) l’istituto diventa talvolta
necessario (come gli ospedali o
altre strutture analoghe), perché
il mondo in cui viviamo crea o
almeno aumenta paurosamente
il numero dei disadattati e handicappati e spesso la famiglia è
in crisi o non esiste più;
3) il principio del radicamento nell’ambiente è validissimo se
10 applichiamo per il bene della
persona di cui ci occupiamo,
ma non deve diventare una gabbia burocratica per semplificare
11 lavoro dei vari enti (« io mi
occupo solo dei miei, e gli altri
si arrangino »), perché se no il
debole, il malato, diventa solo
più un oggetto da incasellare nel
modo più razionale.
Questo vuol dire praticamente che, per esempio, i limiti ter
ritoriali dovrebbero, secondo me,
essere segnati piuttosto dalla
parte dell’utente, secondo la facilità di comunicazione con la
famiglia, che dai confini di una
zona. È più facile andare a casa la domenica o ricevere visite
dai parenti, se questi abitano a
None o a Nichelino che se stanno a Pragelato, e non mi sembrerebbe giusto escludere irrevocabilmente qualcuno solo perché abita due chilometri fuori
del territorio.
4) L’Uliveto accoglie solo minori, più o meno nella fascia
corrispondente alla scuola dell’obbligo, e non potrebbe fare
di più, con le sue strutture attuali.
Rimane l’angoscioso problema
di tutti quelli di età superiore,
per i quali spesso, se non raggiungono rautosuflìcienza, la situazione si aggrava, sia perché
sopraggiungono tutti i problemi
della maturità sessuale, sia perché ad un certo punto non si
tratta più di riabilitazione, ma
di un indefinito mantenimento,
sia perché prima o poi i genitori muoiono, o non ce la fanno
più a badare a persone diffìcili,
spesso più pesanti e più robuste
di loro.
Per tutta questa fascia di individui, quali servizi sapremo
offrire, come cittadini e come
credenti? È una responsabilità
che ci coinvolge tutti, ma che
ci spaventa. Marcella Gay
Mostra
del
libro
Organizzata dalla EGEI e dal
Gruppo Colportaggio avrà luogo dal 3 airil febbraio nella Sala Lombardini una mostra storica: « Un secolo di stampa evangelica in Italia - La libreria Editrice Claudiana dal 1855 ad oggi».
L’orario di apertura sarà il seguente: tutti i giorni dalle ore
17 alle 19, il sabato dalle 15 alle
19, la domenica dalle 10 alle 12
e dalle 15 alle 19.
Per l’occasione vengono anche
organizzate due conferenze : il 3
febbraio alle ore 20.30: Giorgio
Tourn « Dalla comunità agricola alla dispersione nella società
industriale. Cultura Valdese alle
Valli in rapporto al cattolicesimo ieri ed oggi ».
L’il febbraio alle ore 20.30:
Franco Barbero e Sergio Ribet
presentano il libro « Maestri di
nessuno ». Una fede da reinventare: l’esperimento di una comunità cristiana di base all’interno del cattolicesimo.