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Anuo LXXVIII . N. 46
TORRE PELLICE, 19 Novembre 1948
SprJiaione in abbonamento postale - 1 Omppo
ff
<5</e/ ehe fa ricchi è la
benedizione deli*€fernó
(Proverbi 10 : 12)
VALLI
SETTIMANALE DELLA
Voi ricevereie potenza
(ATTI 1: 8)
quando lo Spirito Santo verrà su voi
In qual modo opera e per quali
segni si manifesta la potenza che
l uomo riceve col dono dello Spirito Santo? La risposta a questa domanda possiamo averla guardando,
anzitutto, agli Apostoli che il giorno di Pentecoste ricevettero il battesimo dello Spirito Santo, e, poi,
a tutti i cristiani che, dopo la prima Pentecoste ricevettero e ricevono il dono dello Spirito di Dio.
Quali sono, in essi, i segni della
potenza soprannmural^, la potenza
dello Spirito di Dio?
r
In tutti coloro che hanno ricevuto la potenza dello Spirito Santo, è
evidente, in primo luogo, una straordinaria facoltà di percezione delle lealtà spirituali.
Come Gesù, nei giorni del suo ministero, aveva avuto costante il sentimento vivo della presenza del Padre, lauto ohe aveva proclamato di
non esser mai solo perchè con lui
era il Padre che l’aveva mandato,
cosi, ora, pieni della potenza dello
Spinto Santo, i discepoli di Gesù
fanno l’esperienza costante della p esenza del Signore nei loro cuori, IL^
Maestro aveva promesso-, « io non
\i lascerò o^rfani, io tornerò a voi »;
quando ebbero ricevuto iÌ Suo Spi^~
rito, sentirono che il Signore aveva
mantenuto la grande promossa e continuamente si rallegrarono per la esperiCiiza dolcissima della presenza
del Signore nei loro cuori, e per la
certe¿.za che Egli non li avrebbe mai
abbandonati.
E non solo i discepoli del Signore ebbero ed hanno in ogni tempo
la certezza della presenza del Maestr o nei loro cuori, ma ancora la
chiara percezione della sua volontà
che diventa per essi la legge suprema
della vita. Gli apostoli appena ricevuto lo Spirito Santo, si ricordarono
dell’ordine ricevuto da Gesù: « voi
mi sarete testimoni », e nessuna forza ai mondo riuscì mai ad impedire
che ubbidissero a questo comandamento.
Questa facoltà di percezione delle
realtà spirituali si manifesta altresì
in una capacità straordinaria d'intendere la Parola di Dio.
Pietro, Stefano, Filippo erano
illetterati-, ma come dopo la Pentecoste, molto meglio dei dotti, intentavano il profondo senso spirituale
delle Scritture. E come, ora, per
essi erano piene di altissimo significato spirituale le parole che avevano
udito dalla viva voce del Maestro e
che, prima, avevano solo imperfettamente capito! Così, chi si accosta
alle sacre pagine della Parola di Dio
senza aver ricevuto la potenza che
procede dallo Spirito '^grào, potrà
divenire il più dotto conoscitore di
tutti i problemi storici, esegetici,
teologici, ma non arriverà mai a conoscere Ja verità che è in Cristo; senza la potenza dello Spirito Santo,
che è lo Spirito della verità, non
giungerà mai a conoscere attraverso
le parole della Sacra Scrittura, la
gloria del Signore.
^CET IN TE^
E’ evidente, ancora, negli " apostoli ed ifi tutti coloro che hanno ricevuto il battesimo dello Spirito Santo,
una straordinaria potenza di vincer
le tentazioni e di rimaner puri dal
mondo.
Era lo Spirito Stesso di Cristo che
aveva preso possesso dei loro cuori.
Finché Egli era stato con loro, li aveva cutoditi, come Egli stesso disse
ENRICO TRON junior
g: Alcuni anni or sono, in un artico
, lo sul problema della Scuola Domenicale (ohie chiamerò per brevità
f S D), pubblicato su «La Luce», ri, ferivo una esperienza pastorale, che
* mi lia accompagnato ogniqualvolta
; mi sono posto, per risolverlo nelì 1 ambito del mio campo- di lavoro,
il pioblema della S D. L’esperienza
cioè che, ai nostri convertiti dell’evangelizzazione, anche ai migliori
, ■ anzi, sopratutto a loro - manca,
; nella loro formazione spirituale e
leligio l’apporto del dima spiri; tuale die offre la S D. La S D, infatti, e una istituzione tipicamente
^ no t 1 ipicamente evangelica.
^ Basta quest’accenno per chiarire
r quanto la funzione della S D nelle
s, comunità evangeliche sia impor
• tante, e veramiente funzionale. Ri.
1 tengo ( he tutti siano, in propositq,
daccoido, Succede invece un- gran
dissenso ogni volta che si parla dei
metodi della S D, degli strumenti
s pedagogici da usare, dei fini che la
r S D si prepara.
I Perche nella realtà, non basta.
Oggi, tessere il panegirico della S D,
per avere risolto i problemi che essa desta; nè nominare un Segretario Generale, perchè essa funzioni
a dovere; nè avere un programma
4i lavoro concreto e universalmente
adottato, perchè la S D sia uno strumento estremamente efficiente nella vasta Opera del Signore. Infatti,
che senso può mai avere il fatto di
possedere un programma unico, dei
metodi e degli strumenti di lavoro
in comune, se il pastore A intende
per S D qualche cosa che la comunità B respinge o che il concistoro
C troverà arcaico e bisognoso di adeguata riforma? Perchè questa è
la situazione presente. È si badi ;
questo dissenso sulla premessa, vale a dire sul fine immediato della S
D, anche se non sottolineato in relazioni, in discorsi, in articoli, in
convegni, altamente auspicabili, di
monitori e di direttori di S D<(. non
è per questo meno reale.
Bisogna dunque che ci domandiamo con franchezza che cosa è per
noi, che cosa vuol essere anzitutto
per noi, la S D delle Chiese evangeliche italiane di oggi - per poter poi
procedere ad una riforma (fella S D
stessa. E a questo scopo di precisazione che scrivo le righe seguenti.
sità «fatale» (per così dire) che ha
l’istruzione profana obbligatoria.
Dal più al meno - per i bimbi irrequieti del nostro tempo, che tutti
conosciamo - la S D cosi considerata è un pò come la lezione di religione a scuola pubblica: facoltativa,
e priva di quel rispetto che le si
deve. Si può punire il .bimbo che
non studia i versetti? si può imporre al bimbo di porgere le sue liret
Una scuola?
La maggior parte degli educatori
evangelici, fra noi, considera ancora oggi la S D - credo - come una
vera e propria scuola.
Malissimo. La S D ha della scuola settimanale gli svantaggi, senza
averne i pregi; le mancano la disciplina, un’effettiva gradtigzione gerarchica delle difficoltà didattiche,
e sopratutto quel carattere di neces
fallili
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Biblioteca
CHIESA VALDESE
nella preghiera sacerdotale, e ninno
di loro era perito, tranne il figliuolo
di perdizione. Ma ora Egli era la
loro forza e la loro ispirazione-nel
diuturno combattimento contro la
potenza delle tenebre.
Non vi è catena che non possa essere spezzata nè passione che non
possa essere vinta, quando lo Spirito
del Signore abita in noi. Perchè nell’ora della lottai più aspra non siamo
noi u combattere. Colui che ha vinto il mondo, è con noi, è in noi, e
per la virtù che procede da Lui, noi
siamo non soltanto vincitori, ma più
che vincitori.
te alla colletta? si può chiedere ai
genitori una motivazione scritta delle assenze dei figlii? si possono assegnare punti di demerito nella condotta? Basta formulare questi interrogativi, per comprendere che,
organizzata come scuola, coi sistemi
della scuola, con la pedagogia della
scuola, la S D è davvero una povera
cosa, anche nelle intenzioni (se non
nel fatto).
F U R V o «Federazione Unioni Ragazzi Valdesi». Ma, sia purè a.pfescindere dalla sigla, sulla
insisto, prego il lettor#’di mtì^ «paventarsi della mia idea, lina S D
«interessante», agile, moderna,' Cbo
si avvalga dei mezzi pedagcigj|oI
efficaci, da quello dei concorsi biRliss
ci a mo’ di botta e risposta a queJIiiÄ?^
dei films religiosi di Sir Arthtìait’^
Un corso di storia biblica ?
Ed, infine, in coloro che hanno
ricevuto lo Spirito Santo, è all'opera
una straordinaria potenza d’amore.
Lo Spirito Santo è lo Spirito di
Dio, e Dio è amore. Lo Spirito Santo è lo Spirito di Cristo, e Gesù Cristo ha amato noi di tale amare che,
mentre eravamo ancora nemici. Egli
è nwrto per noi. Lo Spirito Santo
conferisce a coloro che lo ricevono
una potenza d’amore che, nel mondo dove imperano l’egoismo e l’odio,
è Un miracolo dèlia grazia di Dio.
Perchè l’amore che perdona, l’amore che si umilia, l’amore che usa misericordia, l’amore che è pronto ad
ogni sacrificio, l’amore di cui Gesù
(oh, la Croce!) ci ha dato l’esempio
perfetto è il frutto dello Spirito.
E questa è la grazia che il Signore
Concede a quelli che sono suoi, il dono dello Spirito Santo affinchè siano
capaci di amare del medesimo amore del quale Egli ha amato noi.
Altri pensano che la S D sia il
luogo migliore per l’apprendimento, da parte dei ragazzi, della «sto
ria sacira». delle storie della Bibbia.
Niente da obbiettare in linea di
principio. Bisogna però osservare ;
ohe cosa potranno mai apjiiendere
i ragazzi in un corso che consta di
meno di quaranta ore annue di insegnamento, scaglionate in 9-10 me,si di durata? La S D in funzione di
scuola biblica dovrebbe essere per
lo meno trisettimanale, se si vuol
raggiungere un qualche risultato
apprezzabile.
Ciò ammesso, avremo nella S D
un^ duplicato di certi corsi precatechistici che taluni pastori da tempo
e con successo hanno introdotto nelle loro comunità. Benissimo; ma
non sembra allora più logico e più
semplice far rientrare una simile S
D nel novero delle attività che si
propongono Tistruzione religiosa
deU’inianzia e della gioventù? Ed
invero, se questo si attuasse, non succederebbe probabilmente più di
dover talora malinconicamente rievocare la sapienza biblica dei fanciulli valdesi di 300-200 e fors’anche di 100 anni or sono, al cui confronto i ragazzi valdesi di oggi fanno generalmente la figura di certi.,,
orecchiuti quadrupedi !
Bank - il metodista padre del cine
matografo educativo religioso per
fanciulli - una S' D di quel genere
spetta, per la sua natura, all’organizzazione ecclesiastica giovanile.
Un culto?
Una Unione cadetta ?
Altri vanno più in là (nella direzione anzidetta) e parlano di coimunità fraterna fra i fanciulli, di fraterno congioire fra i più piccini;
e vorrebbero che la vita della S D
fosse più ampia, più varia, più.....
enciclopedica. Passeggiate periodiche; trattenimenti per ragazzi ed
organismi a cura di ragazzi; piccole
opere sociali da ragazzi a ragazzi;
giochi, esposizioni di lavori, gare
dell’intelligenza e del corpo, e chi
più ne ha più ne metta.
Personalmente, io mi sento molto portato verso questa forma di attività (iella S D; ed ho anzi sempre
concepito una S D «aussi amusante
que possible», forse perchè da ragazzo le mie peregrinazioni in varie S D, conclusesi con mia piena
soddisfazione in quella amica scuola degli Appiatti di Torre Pellice,
guidata da un’anima eletta di e4ucatrice, la, signora Pons-Karrer, mi
hanno convinto che bisogna prima
di tutto interessare il ragazzo, se si
vuole che egli ami e ricordi dò che
gli si vuole insegnare.
Ma non mi dissimulo una fondata
obbiezione; una S D di questo genere non è più una S D, è una Unione
cadetta, che, por esigenze di orario
si riunisce la mattina della domenica anziché, poniamo, il pomeriggio
del giovedì. ^
Ed è perfèttamente vero: una S D
del genere di quella ora descritta
appartiene piuttosto al dominio riserbato della F U V. Il caro Tullio
Vinay, se mi legge, penserà che io
Ignori quanto lavoro pesa sulle sue
forti spalle, dato che io sembro volergli in più affibbiare (poiché i vincitori della guerra hanno imposto
1 uso delle sigle) la segreteria della
Resta un ultimo fine della S D,
che - parmi - è il più importante di
tutti, e quello sul (piale dovremmo
puntare, se vogliamo mantenere alla ormai vecchia e tradizionalistica
S D il suo carattere domenicale in
senso etimologico (oh, l’equivoco!
Molti hanno fatto del «Padre nostro»
l’orazione della domenica - e noi
abbiamo adottato la stessa falsariga
per la scuola del Signore, divenuta,
sul brutto esempio della «Sundayschool» e della «Sonniangschule» e
della «Ecole du Dimanche», la
Scuola della Domenica! - e sì chequesta lingua italiana ci offriva una
magnifica possibilità di interpretazione spirituale della arida nomenclatura d’oltralpi!). E cioè; S D itre
culto dei ragazzi al Signore.
Odo già le obbiezioni ; quest’è clericalismo, quest’è violentare le animule blande dei fanciulli, quest’è
formalismo, ritualismo, e cento altri ismi.
Chi 1 -ha detto? Ho sott’cxajhi una
liturgia di culto per ragazzi ideata
anni or sono dal collega Carlo Lupo
per la S D di Sampierdarena. E’ un
modello del genere.
Non è un culto per grandi, è un
culto per ragazzi - e non ha formalismi di sorta. Non violenta la coscienza dei ragazzi - che sono religiosi altrettanto e più degli adulti.
Solo chi non ha mai parlato coi bambini può figurarsi che essi non
chiedano mai di sapere chi è Dio,
dove Egli abita, se Gli si possa parlare, se Lo si possa ascoltare.. E
(juesto, signori miei, non è bisogno
di culto?
E la preghiera ,il canto, la spiegazione della lezione del giorno,
non sono atti di culto? L’alzarsi per
il canto, il congiungere le mani
nella preghiera, il ol iudere gli ocdii, sono forse, nei bimbi comii
nei grauiR, un mero ritualismo?
La recitazione dei versetti? Essa
può sempre trovar postq, o prima
del culto, o dopo. Le interrogazioni
dirette ad accertare che i ragazzi
hanno .ben compreso la spiegazione?
Esse possono aver luogo durante là
predica: s essa e intonata alla mentalità ed ai bisogni dei fanciulli,
nulla di strano ohe essa sia successivamente monologo del Pastore, dialogo coi fanciulli, canto d’assieme,
^eghiera dei bimbi ¡„ ascolto di
Dio, confessione di peccato —, anche
fatta ad alta voce — e benedizione
finale.
Del resto, variano e varieranno i
modi, a seconda degli ambienti. Ma
ness^o^ che abbia a cuore i nostri
fanciulli, può negare ohe la sterzata
in senso nettamente cultuale di cui
le nostre Scuole Domenicali hanno
bisogno, sia la premessa necessaria
per una seria riconsiderazione del
problema dell’istruzione religiosa dei
fonciulli, fondata sulla realtà della
Chiesa e del suo invisibile Capo
ncinchè della fede della coixiiunltà
cristiana di domani.
TEODORO RAIMA
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SILVIO PONS
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La grande trilogie de
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VALU VAU3ESI
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■Sii*
fci Dès lé fiat lux divin* depuis l’instant où Dieu a dit r «Que la lumière soit», dès que le Soleil a dardé ses rayons vitaux sur notre planète, le monde a céàttu les bienfaits de la lumière matérielle.
Nul autre bienfait, sur notre'planète, n’est comparable, sans aucun doute, ^ celui de la liunière par excellence, de la lumière du Soleil. Sa' lumièrê, ce n’est pas seulement la clarté, mais c’est la chaleur, c’est la santié, c’est la réveil de tout, c’est la vie de la nature; ce
sont ses couleurs mêmes infinies, variées, superbes, car, sans lui,
at- jMirdrait sa couleur, comme les plantes que l’on fait blanchir
a» terre ou dans les caves obscures,
^ î. Enlevez, supprimez, éteignez à tout jamais toute lumière, et ce ne
sera que ténèbre, froid, hmnidité glaciale, sommeil, noirceur impéfiétrable, insupportable, mort.
^ lia lumière c’est la réalité, c’est la mise en évidence de la réalité j ¿’est l’affirmation; c’est le oui «jui affirme devant la nuit, devant
le non qui oaéhe et qui nie. La lumière c’est la joie, les rayons de
l^espérance. Les ténèbres c’es
¿S et les 1200 chanteurs des 30 Chorales ont entonné le Choral de Luther.
Pendant deux heures dix orateurs
ont adressé leurs messages à la fouie
attentive ‘et les chorales ont exécuté
les psaumes de la Réforme et les
cantates, si mélodieuses et profondes, de Buxtehude.
Le Psaume des batailles a clôturél
l’importante assemblée et quand, au
terme de la rencontre si bienfaisante, la foule se dispersait lentement,
la fanfare faisait entendre la mélodie solennelle d’un Psaume. Nous
avons aperçu, pendant un instant,
la profondeur de l’âme évangélique
de la popi?1ation alsacienne. Nous
n’oublions pas qu’en Alsace et en
Lorraine le protestantisme comprend
environ 250.000 luthériens et 40.000
réformés et représente ainsi presque
un tiers de la population évangélique de France.
Le régime des églises
’est le deuil, la douleur, le désespoir.
Voilà pourquoi, de tout temps, Dieu, a été considéré comme lumière, comme la Lumière spirituelle, tandis que Satan a été appelé
le Prince des Ténèbres et son oeuvre «l’oeuvre des ténèbres».
«Dieu est lumière», a-t-on dit, a-t-on proclamé. Dieu est îa lumière qui éclaire nos esprits, qui illumine nos coeurs par la foi, par
sa toute-puissance, par sa vérité, par sa parfaite connaissance de la
vérité puisque Lui est la vérité («Dieu est %'érité»). Et tous les grands'
hommes et tous les petits hommes, tous les croyants et tous les faibles en la foi, on crié à Dieu, de tout temps, pour implorer sa lumière. On s’est moqué de Lui, on a péché contre Lui, mais au moI ment du déclin, du danger, de la douleur, de la peur, de la nuit, du
froid glacial, du néant l’on a imploré sa lumière.
Et David, le roi David, dans l’épouvante de son péché, a crié ;
«L’Eternel est ma lumière et ma délivrance, de qui aurais-je peur?».
Il a senti le besoin de la lumière de Dieu-et il a proclamé: «C’est
par ta lumière que nous voyons la lumièrey>. Et il a affirmé, non seuImtent pour lui mais pour tous, que «l’Etemel est un Soleil et un
bouclier». Et Isaie-a senti le besoin de la lumière de l’Etemel et il
nous exorte, tout comme il exortait Israël, à marcher «à la lumière
de VEterneh). Et il affirme même que ala lumière dé VEternel est
plus grande que celle du Soleil et que celle de la Lune» et à Jérusalem, rendue à la gloire, il prédit une lumière éternelle, celle de
Dieu: Tu n’auras pas le Soleil pour lumière... mais i’Eternel». Et
Job, qui prononçait un jour l’une des plus grandes paroles de foi:
«quand bien même le Seigneur me tuerait, je ne cesserais d’espérer
en Lui». Job, dis-je, a pleuré sur la misère des hommes ignorant la
lumière de Dieu et il s’est exclamé : «Ils ne savent pas ce que c’est que
la - Lumière», la lumière de Dieu.
Ainsi pendant des siècles et des siècle l’homme n’a vu la lumière qu’m Dieu. Jusqu’à ce moment là, pendant tous les millénaires du monothéisme, l’homme, tel un enfant qui ne sait pas encore
jouer à la balle et gui veut que son père la lance et la reprenne et
la relance toujours, lui, l’homme a passivement attendu, que Dieu
lui lançât la balle, sans jamais se douter que lui, celui que l’on a
faussement appelé «l’étemel enfant», lui devait apprendre un jour,
lui au8si,à la lancer cette balle, puisque le même père ne peut pas
éternellement s’amuser avec les mêmes enfants.
L’Eglise luthérienne en Alsace ei.
Lorraine compte 206 paroisses, groupées en 40 Consistoires, qui, à leur
tour, sont groupés en 7 inspections.
L’organisme central de l’Eglise luthérienne est le Consistoire Supérieur, composé de 25 membres <(7
inspecteurs ecclésiastiques. 14 délégués laïques, un délégué de la
Faculté de Théologie, un du Chapitre de St. Thomas et deux délégués du Gouvernement).
L’Eglise Réformée, de son côt/é,
l*st administrée par un Synode de
50 délégués qui constitue dans son
sein une commission synodale de 9
membres.
Voilà en grandes lignes, le régime concordataire des deux Eglises
d’Alsace et de Lorraine, tel qu’il
résulte de la loi de 1852. En vertu
de ce régime, le pasteur est élu par
le conseil presbytéral ( = notre Consistoire), nommé par le Directoire
(= notre Table) et confirmé par le
gouvernement ( = ?!).
Il est bon pour nous, en Italie, où
nous avons un besoin urgent de coordiner les efforts , d’évangélisation
des différentes Eglises, de souligner
l’importance de la Fédération Protestante, qui a pour objet:
a) d’àffirmer l’unité morale des
Eglises évangéliques;
b) de contribuer à un rapprochement plus intime des Eglises;
c) de favoriser les campagnes entreprises en faveur du progrès moral,
social et religieux;
d) de veiller à la sauvegarde des
Strasbourg, 24-26 octobre 1948
La Fédération Protestante de
France, fondée en 1905, comprend
l’Eglise Reformée de France, l’Eglise Reformée Evangélique, l’Eglise Ricformée d’Alsace et Lorraine,
l’Eglise Luthérienne de France, l’Eglise Luthérienne d’Alsace et Lorraine, l’Union des Eglises Evangéliques
Libres et la Fédération des Eglises
Baptistes.
Les sept corps ecclésiastiques ont
tenu leur Assemblée générale dans la
capitale de l’Alsace du 23 au 26 Octobre. Deux sujets on été au centre
des discussions: «Les leçons d Amsterdam pour les Eglises de France»
et ^Comment concevoir aujourd’hui
notre devoir d’Evangéliser la France».
Le premier sujet à été introduit et
presénté par le prof. J. Cadier et
P, Maury et par l’Inspecteur Brandt,
tandis que le débat sur le deuxième
sujet à été introduit par Mad. Barot
et par les pasteurs H. Ochsenbein et
J. P. Benoit. Le rapport du Président de la Fédération Mr. le pasteur
Marc Boegner, a été présenté à l’Assembée et l’on a entendu aussi les
rapports des différentes Commissions
de la Fédération.
Une soirée a été consacrée à une
conférence du Dr, Visser t Hooft,
sur « L’A\ssemblée Oecuménique
d’Amsterdam devant le désordre du
monde », et les auditeurs ont été
2.600.
Mais le Protestantisme alsacien a
manifesté la vigueur et la puissance
de son témoignage par le Grand
Rassemblement du Dimanche 24
Octobre au Hall de l’Exposition :
10.000 fidèles se sont levés comme
un seul homme lorsque la fanfare
la Passion selon St. Jean de Hach.
Le même soir, une réunion. ■ specia
lement destinée à la jeunesse sur le
sujet ; Oh te dit que le Christianisme
a fait faillite... Jeune Chrétien
qu’en {>enses-tu?
L’Alsace a célébré, ces derniers
mois, ' le tricentenaire de son rattachement à la France par le Traite
de Westphalie, signé le 24 Oetobre
1648. Trois siècles se sont écoulés :
l’Alsace évangélique, aujourd’hui
comme alors est consciente de sa
grande responsabilité dans la grande oeuvre du témoignage chrétien
pour le peuple de France.
A la Fédération, aux Eglises de
France, au Président de la Fédération, Marc Boegner et au Président
de l’Assemblée, Philippe Poincenot
dit Pays de Monbéliard les salutations fratemelltes du représentant
du Conseil Fédéral des Eglises Evang'.liqnes d’Italie.
Elio Eynard
Pensieri sulla Fede
Io credo che ae addizionassi le
ore che passavo in preghiera
per domandare la fede, avrei
un totale di pareccl^d Uice
vo sempre: e Ciò che ci abbiso“
gna è la fede, ^se^^^f^tanto aves~
^ simo la fede^sT'^otrebbe capo~
volgere la città ^ di Chicago
Pensavo che '^ttn bel giorno la
fede sarebbe caduta • su di me
come un fulmine, Aia non sembrava aumentare molto. Un
giorno lessi al cap, tO dèi Romani: Ora la fede vien dal
Vudire e Vudire è attraverso la
Parola di Oio», Fino a quel
momento avevo tenuto la Bibbia
chiusa e pregato per ricevere la
fede. Da allora aprii la mia
Bibbia e incominciai a studiare
e la fede non cessò più di aumentare, (D. L. Moocl^)
X* osservatore politico
Nelle ultime settimane senza dubbio ogni altro avvenimento è passato in seconda linea di fronte alle elezioni svoltesi negli Stati Uniti.
Se si tien conto del peso enorme
esercitato dall’America del Nord su
tutta la politica mondiale, si comprende il perchè dell’attesa che, in
ogni nazione, ha preceduto l’avvenimento, e deir attenzione con cui
ne ha esaminato l’esito attraverso i
più disparati o contrastanti o addomesticati commenti.
libertés nécessaires à l’exercice du
culte protestant et de défendre les
droits des Eglises fédérées auprès
des pouvoirs publics.
Il n’était pas possible qu’une Assemblée Générale se tienne à Strasbourg sans que le célèbre Coeur de
l’Eglise St. Guillaume se fasse entendre aux délégués: sous la direction de Fritz Munch, a été exécutée
Tralasciando l’esame delle minori correnti, la progressista di Wallace
e Ut nazionalrazzi sta di Thourmond
uscite quasi polverizzate dall’urto
tra i due grandi rivali, abhiam visto
la lotta svolgersi accanita tra i Partiti Democratico e Repubblicano,
impersonati dai uleaders»: Truman,
il Presidente uscente, e Dewey. I pronostici davano sicuro vincitore- quest’ultimo, considerato più adatto a
fronteggiare con decisione, sé necessario con l’irrigidimento^ la situazione internazionale (leggasi: rapporti
con la Russia) e ad unificare a tale
scopo la politica interna. Le urne
Kan capovolto i pronostici ed è risultato chiaramente vincitore Truman. E’ prevalso cioè negli elettori
il desiderio di una politici di moderazioni’ e di equilibrio, è stata riposta la fiducia in chi, erede della
tradizione Rooseveltiana, non disdegna gli estremi tentativi per salvare la pace, anche a costo di qualche piccola rinuncia all’orgoglio e
alla cosidetta dignità; si è approvata la politica sociale più consona ai
tempi nuovi che in questo dopo
guerra si ¡fan sentire anche nel nuovo mondo, pur considerato la roccaforte del capitalismo. Tra lo diverse demagogie che i politici sogli on
eleggere a sistema dei loro programmi, s’è affermata quella che potre
0
%
■ì.
mo chiamare (iterza forza», forse
l’unica che sappia condurre i popoli su una via di sincero progresso e
di pacifica evoluzione.
Questa è la realtà delle elezioni
statunitensi anche se gli sfiatati corifei dei partiti estremi s’affannano,
dopo aver, nella previsione di una
sua vittoria, presentato Dewey come
il paladino delle loro idee, a voler
dimostrare oggi come in fondo l’affermazione di Truman sia una loro
vittoria.
Noi ci auguriamo invece che sia
una vittoria della pace, quella che
vive nel cuore degli uomini e nel silenzio della fede, e che rifugge dalle manifestazioni siati esse coreografiche o militarmente massicce di
quelli che la pace voglion solo dal
volto eh’essi intendono darle.
E se un. insegnamento dalle elczioTxi americane ci deve venire, esso è
in quel messaggio di augurio e di
rallegramento che Dewey, il candidato battuto, ha inviato a Truman
dopo la vittoria di questi, assicurandolo d’esser con egual fede ed amore al servizio del suo paese!
Quando fra noi questo costume
sostituirà l’abitudine all’ingiuria e
alla minaccia di cui si compiaccion
troppo molti nostri uomini poìiticif
0
‘W,
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Cina: Purtroppo nel lontano oriente continua a tuonare il cannone. Nello^ ultime battaglie le truppe
-ìm
%
comuniste agli ordini di Man Tse
Tung hanno conseguito noteioli vittorie sulle truppe governatile di
■Ciang Kai Schek.
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V
*S:
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D ’E U X P 0 È M E S
fi’Òdnrioad ^eaaaecst, pastauc at poèta sais sa
Matin Toi qui reviens au battement de mes ¡Miupières, Ton front nocturne encor scellé d’un caillou blanc. Brume sur qui les pas blessés de la lumière Viendront se poser doucement, Pour aller à la table sainte (Luc 22: 7-20). A nous qui n’avons rien qu’une mourante vie. L’ombre de la clarté. Agneau de Dieu! tu tends cette coupe remplie De ton éternité.
Matin d’automne dont les arbres me saluent Ei me font signe tous du fond de mon enfance Dans la pute amitié de leurs branches tendues. Belles encore d’espérance, Sait-tu, matin muet qui m’offres ton visage, Qu’un autre m’appariât, derrière toi caché. Et que le Nom vers qui soupirent tes feuillages. Pour toi je peux le prononcer? Die ton sang elle est toute pleine, Qui fut répandu pour moi; Mais elle restera vaine Si ce n’est ma soif qui la boit. Tu ne donnes qu’aux affamés. Le plus pauvre est le plus aimé: Que je sois ce pauvre. Seigneur! Car le riche est renvoyé vide Tout étonné dans son bonheur De le trouver si insipide...
Matin semé de feuilles mortes, de colchiques Et de buissons ardents aux lisières des bois — Ah! Que le nom de l’Etemel est magnifique A travers l’ombre de la croix! Imprime à tes enfants cette confusion Où vient loger ta plénitude, Et qu’il te plaise faire de nos solitudes 1 Une seule communion.
Francia; si sono svolte le elezioni
del Consiglio della Repubblica, che ^
ìian segnato un’affermazione del'’,
Rassemblement du Peuple Français
capeggiato dal generale De GaiiUe, 7
seguiti immediatamente dai radu'«- ^
li e dai socialisti.
0
«
•s
A Roma due avvenimenti si sono
posti all’attenzione europea; Il Congresso Federalista apertosi con un
discorso del Presidente Einaudi, e
la firma di u-n patto di amicizia fra
I
il conte Sforza ed il Ministro Aits
M
striaco, in cui tra l’altro si è regolato
in uno spirito di reciproca comprensione il problema dell’alto Adige.
Due avvenimenti che si is pii ano al 5.
medesimo pìincipio; ri avvici tiare i 1
popoli, al disopra delle jinniiere, J
farli sentire fra di loro ¡rateili. ’Sessuno più di noi Valdesi può essere
lieto di tali pos.sibiUtà che paion ^
vieppiù prossime a realizzarsi, ne'suno più dei Valdesi i cui padri co- ’3
nobbero le vie dell’esilio; di noi che J
tanto amiamo la nostra terra, la nostra Patria, da sentir come un mede- .ci
simo amore possa albergare nel
re di ogni gente unito al rispetto piiC-’i
profondo per le patrie altrui: e Va
more non può che riawicinare sem-,,
pre più tra loro quei che da Dio
hanno avuto la grazia di conoscerne
i palpiti meravigliosi. e.
3
'’ir-WjÄiVW *Jàâ^v
■; ,,A"','‘' •',>:■■■• .... ' .• , ... .
delle valu
’ rby¡i¿^ •■ >jálÍfcM >Sn
11 A cu I
La Bibbia in 10B5 llngae
Dalle ultime statistiche risulta che
}a Bibbia è tradotta oggi, tutta o in
oarte, in 1095 lingue, cioè;
La Bibbia completa, in 185 lìngue.
Il Nuovo Testamento completo in
241 lingue,
Porzioni della Bibbia in 669 lingue
(da « (La Vie Protestante
L’uniià desia fraternità
lici in Francia, riuniti a Lourdes,
anno inviato il 30 luglio alla Comissiorie ecumenica per l’aiuto spiiriluale ai Prigionieri di guerra :
« Guardando indietro, pensiamo
on gratitudine a Dio, all’aiuto fra'^eriio ^he abbiamo ricevuto, quali
'prigionièri, da ¡parte d^dß chieise
istiane affiliate al Consiglio ecuenico delle Chiese. Sappiamo quandei nostri camerati, specialmente
quelli che si trovano nei comandi isolati, hanno trovato ispirazione, cogaggio e consolazione nelle pubblicazioni del movimento ecumenico e
pec.ialmente nella « Lagergemeine ».
Noi proviamo una gioia ed una
ratitudine particolare verso il Si•nore della Chiesa di averci permes
0 di fare questa esperienza dell’n USanta Ecclesia » nei nostri contat
1 quotidiani con i nostri fratelli proestanti. Quante testimonianze peronuli potremmo notare qui! In ogni
taso noi, cappellani cattolici, riporeremo con noi in Germania, come
•ma delle esperienze spirituali più
ht he dilla nostra prigionia,, questa
iitua comprensione, questa preghiera allo spirito a unire ciò che è
dii oì) questa fraternità tra i discejoli di uno stesso Maestro,
h la nostra riconoscenza per tutto
fallito morale e spirituale che ubiamo ricevuto da voi si esprimerà
attraverso le preghiere d’intercessione che offriremo a Dio durante l’Ascmhlea d’Amsterdam affinchè il Simore faccia di questa Assemblea ilio strumento per il compimento del’ultima preghiera del Suo Figlio:
he esso siano uno, affinchè il monò creda che sei tu che mi hai man'ato » (Giov. 17:21).
(S. OE. P. I.)
■ p uraliana
COMUNICATO
La Casa Editrice DeUichaux et
Niestlé (Neuchâtel et Paris) annunzia la pubblicazione in francese dei cinque volumi dell’Assembla di Amsterdam sotto il titolo generale: Désordre de
l’homme et dessein de Dieu.
Coloro che «j saranno prenotati presso là presidenza del Consiglio Federale delle Chiese Evangeliojhe d’Italia (Via IV Novembre 107, Roma) potranno ottenere i cinque volupii al prezzo
di franchi svizzeri 25 (circa 4000
lire).
Il Presidente del Consiglio Federale : Guglielmo del Pesco).
un pastore per drca 15.000 anime.
Sei pastori polacchi aiuUmo i loro
colleghi nella Bassa Slesia. .
(Ridorme)
le trq suddette confessioni religiose,
periti nell’affondamento della loro
nave, nel 1943. Dopo aver offerto la
loro^’dntura di salvataggio alle altre
persone, essi caddero nel mare, dandosi la mano e uniti nel medesimo sacrificio. CfÌ:'. 5
-í
%J\J
Dailnlilt
-a
Déjà arrivé dan» votre
•a !
E’ difficile precisare a quanto amianta la circolazione della Bibbia
tei mondo. Essa varia secondo gli
\inni. Nel 1930 essa aveva raggiunto
ina cifra molto elevata: 27 miUonì
a copie o di porzioni della Bibbia.
Le attuali circostanze impediscono
li raggiungere quella cifra; nel 1947
probabile che la diffusione si sia
aggirata sui 15 o 16 milioni di copie.
Queste cifre danno tuttavia una
lidea dell’immenso lavoro scientifico
|e missionario svolto dalle Sociétà BiÈpliche Protestanti, riunite in una pogtenie Alleanza Biblica Universale,
con sede a Ginevra.
— Monsieur, grogna avec indignatiou le diacre après l’homme qui
avait omis d’enlever son chapeau
dans l’Eglise, ne savez-vous pas .que
vous vous trouvez dans la maison du
Seigneur? Enlevez votre chapeau immédiatement.
La maldicenza è qualcosa che entra nelle due orecchie e poi esce da
una bocca smisuratamente allargata
e deformata. r. U
Ca qui nous Máiiaca
___ Charmé d’entendre votre voix,
répondit l’adorateur irrévérend, cela
fait plus de six mois que je viens
dans cette église sans que personne
n’eut senti le besoin de m’adresser la
parole. J’ai pensé que de cette manière je pourrais attirer votre attention;
(Jeunesse pour Christ)
Un Tempio a Pîiadelfla
Merita di essere riportato il fraterno saluto che i cappellani cattolici dei prigionieri di guerra germa
Si sta costruendo a Filadelfia la
« Cappella dei quattro Cappellani » ;
vale a dire un santuario interconfessionale — israelita, cattolico, protestante —' eretto alla memoria dei 4
Cappellani militari appartenenti al
« Beaucoup de personnes, aujourd’hui, vivent dans la crainte, tournant parfois en panique, de la guerre. plus encore que les bom,hes atomiques... elle redoutent l’occupation
étrangère. Celle des Russes. Ce qui
se passe, dit-on, derrière le rideau
de fer n’est pas en effet très encourageant ».
Notons en passant que beaucoup
de personnes seraient peut-être
moins obsédées par ce qui se passe
derrière le lointain rideau de fer si
elles voulaient bien voir ce qui se
paisse, de pas très encourageant non
plus, sous une certainiéi couverture
métallique plus proche. Mais c’est une autre histoire. Celle du monde de
l’argent. Celte des rapports du capital et du travail...
(de « La Vie Protestante »)
e. r.
Ai oongiumiti le nostre vive oondoglianze. i
i^PINEROLO
E’ stata vivamente apprezzata la
visita del missioinario ROBERTO
iOOIBSON, il quale ha presieduto il
culto á Pinerolo, domenica 14 novembre, la 'Scuola domenicale ed una
riunione serale a iS. iSecoindo, con
proiezione di un interessante documentario sui paesaggi dello Zambesi
e suiropera mis8Ìona.ria in terra africa-na.
La comiiinità ha generosamente risposto al suo appello in favore delle
missioni.
Il film doicumentario sarà ancora
proiettato .a Pinerolo, nella sala del
tempio, lunedì 20 novembre, alle ore
20.30.
— E’ .stata battezzata la piccola ADiA POET, di Abele e dii Ivomne Ferrerò, idielle Grangette: Vivi augurfi
nel Signore e alla .bimiba e ai genitori.
TORRE PELLICE
ESERCITO' DELLA SALVEZZA.
Altrebtain'to apprezzata è stata la
visita del p:astor.e ROBERTO JAHIER il quale, sullo schermo., ha proiettato numerose Vedute 'delle Valli
Valdesi e di Agape, nonché sceme e
panorami della Francia e della Svizzera evangelica.
I lettori di questo giornale sono informati ohe il «Posto d'i Ristoro» aperto in Còrso Fiume 26 a Torre Pellico, intensiifi'oherà la sua attività durante l’invemo. Tutti coloro dhe si
recano al moroaito " acquirenti o venditori - troveranno al aPosto di Ristoro» una calda, sostanziosa ed abbondante minestra per sole 35 lire od
una tazza di non meno caldo e saporito tè per sole 00 'lirei in una sala riscaldata. Questo — ripetiamo — in
Corso Piume 26. Chi ha freddo al
cuore od ail’afflima, ohi vuole sentire
una Parola di Vita, venga in Piazza
della Libertà il venerdì e la domenica sera; ringresso è libero e gratuito.
* A3'
OBBIETTIVI
Molte degnissime persone vivono nella pericolosa ed abbastanza
sincera illusione che, nel giorno dell’universale giudizio. Iddio aprirà
la Sua grande rubrica e, apertala alla pagina intestata al loro rispettabile cognome e nome, sulla scorta delle precise annotazioni dell insospettabile angelo custode, tirerà le somme di quanto avranno fatto
di buono e di cattivo, decidendo, in base a tale riscontro, sulla salvezza delle loro anime.
Ma Dio non è un ragioniere: la Sua contabilità ha poco di comune
vari sistemi della nostra contabilità, familiare, commerciale o
’Ti
...
con 1
industriale. Perciò coloro che nella suddetta illusione si cullano - ^ e
, . • . — , -----:— - mìci,.« ,,n «n’ tutti
nel numero vi rientrano in maggiore o minore misura un po
commettono un errore di valutazione, qualitativo e gunntitativo, che
rischia di travisare completamente il vero aspetto dei rapporti Uì<
Dio e l’uomo.
La parabola delle mine, se è facilmente comprensibile nel chiaro mònito che ci rivolge di mettere a frutto i talenti affidatici, nella sua
proclamazione finale, «a chiunque ha sarà dato, ma a chi non ha
sarà tolto anche quello che ha», non può non lasciarci perplessi e indicare un criterio di valutazione che non è il nostro normale criterio.
Del pari, il paradossale luogo comune, secondo cui nel Regno di Dio
i peccatori e le prostitute verranno prima che le persone «per bene»,
ci appare quanto meno sconcertante. Infine, per terminare queste
frammentaria esemplificazione, nel sermone sulla montagna vi è più
di un accenno a capovolgimenti di valori, che scombussolano gli umani schemi sociali di ieri e di oggi.
Gli è che un pò tutti,, nonostante le affermazioni in contrario, siamo in fondo convinti che tutto il nostro dovere verso Dio si limita e
si esaurisce nel vivere la nostra vita, senza incappare in troppo gros
solane violazioni della legge divina. Riteniamo di avere le carte in
regola, solo perchè siamo, si, disonesti, bugiardi, idolatri, adulteri,
maldicenti, ipocriti, ladri, ma in misura minima ed entro quei ragionevoli e ristretti limiti, indispensabili per vivere in questo mondo; e
pensiamo che Dio terrà conto di queste esigenze e dovrà tener presente che non abbiamo fatto nulla o almeno ben poco di male.
Abbiiiino il gienio del compromesso e, anche quando le rivelatrici
parole del Vangelo suscitano in noi passeggere perplessità, finiamo
col convìncerci, come Arrigo Heine sul letto di morte, che Dio ci
perdonerà perchè, dopo tutto, è il Suo mestiere.
Così, con questi ragionamenti ed un «bon mot», con la nostra mentalità limitata, alla quale sfugge il senso dell’infinito e dell’eterno,
inganniamo noi stessi e ci illudiamo di ingannare Dio; dimentichiamo che Gesù è venuto a compiere la legge antica con la proclamazio
ne della nuova, fondata tutta sull’amore, integrale, infinito, assolu
tamente disinteressato. Crediamo di adoperarci per il servìzio de]
Signore accumulando, in un molteplice attivismo, opere su opere: e
dimentichiamo ohe Dio può valutarci e salvarci anche solo per un
bicchier d’acqua dato ad un fanciullo; ma a patto che lo diamo spontaneamente, per amor Suo, e senza pretendere di vedercelo «contabilizzato» a nostro credito nelle partite celesti. ILI B o R i b • I
Al termine della rtunÌ0‘iie, frequentata 'da 'ITO buon pubblico, è stata
fatta u<na .colletta a favone 'di Agape.
Conv6gno re9Ìonale di V ittoria
- La bambina E'MMA VENEZIANI di Felice 'c di Malan Italia ha ricevuto il battesimo il 31 ottóbre.
— Sono deoeduiti alWispeid'ale .Civile GARDIOL EMILIO, da Rrarostino, all’età, di 67 anni ; e a Ponte. iSan
Martino GRIiSET FANNY nata
Cardo'n, aH’età di 77 aaiini ,dopo una
lunga malattia accettata .e sopporta.ta con animo cristianamente mansueto.
Il numero dei Pastori Tedeschi
ella Slesia diminuisce sempre più.
i contano soltanto più tre pastori e
due predicatori, il che corrisponde a
Dalle 'promesse del Vangelo siano i
cuori consolati © fortificati.
PERRERO-MANIGUA
Prima di partire per il suo nuovo
campo 'di ,lavoro, il P'aatore'ÌBIOVANNI PEYROT ha presieduto i nostri
Culti domenicali ; ultimamente il aig.
ENRICO TRO'N, Pastore a Massello,
ha presiediuto il Culto a Maniglia; il
Missionario Sig. R. OOIiSiSON ci ha
dato a Maniglia e ..a Perrero interessanti e ben seguite Còniferenze con proiezione di film documentari .dell’Opera misBiomaria allo Zambesi : rinnoviamo loro i nostri vivi riograeiamenfci.
— Oi è giunta la dolorosa notìzia
della dipartenza improvvisa in Francia della nostra sorella EUGENIA
COSTANTIN, in Olofc, originaria di
San Martino. A Maniglia ha avuto
luogo il funerale del quasi nonagenario PIETRO PONiS ('Bar Pierre
d’ia Baracca) nativo di Massello.
Per quanto il tempo richiesto dalla
organizzazione di un convegno fosse
stato 'eccessivamente, breve, pure i
gio'rni 16 e 17 una cinquantina 'di giovani provenienti da Palermo, Agrigento, Riesi, Gela, Niecemd, Comiso,
Soi'cli, Pachino e Catania potevano
riunirsi a Convegno.
La mattina del .16 giu.ngevano a Vittoria da tutte 1© parti portando, insieme ad un .giovanile .spirito 'di sincera allegrezza cristiania, una piog
già dirotta eh© oi ha fatto rinunziare
alla progettata passeggiata alla ccOaloara». Non riusciva però a farci rinunziare allo studio che alle ore 15
abbiajU'O ascoltato dal Pastore F. Sommani, Capo Gruppo di questo distretto
to, .sulla «.Fedeltà di Cristo'». Egli afferma che, contrariamente a quella
nostra tenidenza che oi fa dare all»
vita 11,11 in'dirizzo no.stro, G'csù Cristo
segue fedelmente rindirizzo datogli
da Dio. Il Suo cibo 'od il Suo unico
desiderio sono la Volontà 'del Padre.
Quindi prospetta la fedeltà 'di Cristo
verso l’uma'nità 'fa'cendo rilevar© che
Ge»ù sviluppa la tendenza dell’uomo,
da noi 'soffocata, dh© fa andare verso
la 'Società; poi ci riferisce fedelmente
tutto ciò «ohe ha -veduto ed udito 'da
parte del Padre».
E’ seguito il culto preaàed'Uto dal
Pastore Naso, il qual© cedieva poi la
parola all’Evamgeldsta A. Del Priore.
iCosì era chiusa la prima gionnata
d’intenso lavoro spirituale che relegava soltanto a dopo cena i canti ©d i
giochi.
La Domenica 17 i partecipanti era
no stipati nel tempio per ascoltare il
messaggio 'dello studente i;n teologia
'8. Briau.te pw celeibrare >11 culto CO'U
'S Cena presieduta dal Pastore Sommani
Nel pemeriggio dopo pranzo in comune offerto dalla chiesa locale aveva luogo il 'Secondo S'tudio su la «Nostra Fedeltà.! temuta dal Dr. Giuseppe Briante, all’aperto, nel giardino
'della chiesa.
L’oratore P'i’ospetta la necessità di
essere anzitutto fedeli a Onato perchè
solo da una imitazione fedele, del Signor© può scaturire uoiia vera vita
cristiana. Quiin'di passa a parlaa-e della nostra infedeltà s^ialmente nella
chiesa, rilevando i disseorsi, le inconaprensioni fra fratelli e sopratutto il
disinteresBe del culto quando non sì
viene in chiesa con urna preparazione
preventiva, quando non .si è disposti
ad accettare alcuna esortaaione anche
se è fatta con amore. Infine si parla
del peso che bisogna dare, volendo eesere fedeli,, alle opinioni del monido ©
la discusS'iome ai concentra suUa^ testi
monianza cristiana dèi (fedele.
Ma è tardi, bisogna ohiude-re. Mezzora di ricreazione e dopo tutti nel
tempio per oelébrare il culto 'di chiù
sura presieduto dal Pastore Sommani che, con appropriato commento al
capitolo Tu 'deli’òpìstol'a agli E'brei,
conclude esortando alla fedeltà «fin
che si può dire oggi».
Lunedì mentre siamo costretti a separarci 'da ©oiloro 'òhe ormai sentiamo
eseere parte di noi stessi, riusciamo a
trattener© buona parte dei collabora
tori o responsatoiiili 'delle U.G.V. avendo così la poBsi'bi'lità di un terzo studio su '« la vocazione» presentato dai
Pastori 'Sommani e Naeo.
Il 'Signor© benedica questi raduni e
li presieda Egli s'tesso. .Solo dopo esserci conosciuti oi si può amare e
dopo aver messo insieme le propri©
esperienze si acquistano dei tesori.
S. G.
jVÌaterìale Sussidiario
Oomunichiiamo ai Signori Direttori 'delle Scuole Domienicali che i Cantici proposti allo studio dei bimbi dalia Commis8Ìone del Canto Sacro sono
stati riuniti (per evidenti ragioni pratiche) in una piccola raccolta. Prenotarsi presso la Tipografia Alpina.
Prezzo L. 1,60 la copia franco di porto.
iLe Scuole .Domenicali riceveranno
prossimamente un artistico segnalibro ad uso dei bambini e che recherà
l’elenco dèlie lezioni per l’anno eccle'
siostixjo come pur© delle pagelline ad
uso dei monitori.
v;
,tì.
4
'V:'i
4
L'fcAAJ UtULE VALLI VALDESI
"«s
triwtorior Valli, Kostrt,
ARTI GRAFICHE L’ALPINA
* TORRE RELUCE pmhoL.125
PRO VALLI
t»tt‘ 1.Ï r
Il simpatico oaleoidario obe ogni anno toma a«J aMobacre le nostre faimi' glie, è già in vendita da aJoune aettimane, quest'anno. Questa non è la sola ¡mnovazione ,,che presenta. Senza
fare torto alle edizioni precedenti, si
può dire ohe questa è particolarmente curata, e d’imi effetto artistico
molto bello, sia iper la carta >sia per
lu '^Ita delle fotografie, sia per il
colore degli inchiostri di stampa. La
copertina, niproducente in grande formato il monumento di Sìibaud in uno
sfondo primaverile, è um piccolo capolavoro. Un’altra innovaizioine, che
merita di essere segnalata, è l’intro"
duaione di alcune vedute delle Chiese
del 'Sud' America: pensiero felice, ohe
esprdmie irimità di tutta la faimiglia
Valdese, dailfo Idue parti delUAtlànti"
co. Un’altra novità è costituita dai
versetti stampati nel calendario stes
so, ad ogni domenica: essi sono come
un eoo ed un commentario del testo
mensile che_aooompagna ogni fotografia; e si deve dire veramente, che rinsiemo della veduta, del versetto mensile e dei versetti domenicali fottma un
tutto armonioso, bene intonato, ed edi'ficante. Se una ctritioa si dove^
fare : semibra che nella distriibuizione
delle dPotografie la Valle d)el Ohisone
e della Uermanasca sia rimasta un pò
treiscurata; certo involontariamente
e per il solo desiderio di inserire i
clichés dell’America Latina. Ma chi
vorrebbe aversela a male ? Dopo- tutto,
le Valli sono una unità geografica e
morale; e auguriamo ohe la prevalenza data quest’anno alla Valle ‘del Pollice sia compensata un altr’anno da
■una analoga prevalenza data all'altra
Valle, Auguriamo dimque al bel ca.lendario di trovare la sua via con la
consueta tortima, e di portare in molte famìglie un alito di vita valdese e
un invito, efficace quanto discreto, a
meditare sulle perenni 'benedizioni di
Dio e sulle verità eterne della sua Parola G M
^uovo orario. ii9ti avverte «he l’uffr
ciò, nella sua nuova sede. Case Nuove
dei Professori n 14, rimane aperto
dalle 9, 30 aEa 11, 30 il lunedì, mercoledì e venerdì.
CONIUGI SOLI CERCANO
ragazze tuifo, fare pratica • servizio - medie età - 'ottimo stipendio. Rivolgersi: ” '
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RADIO GINEVRA
Un’infoirmazione privata ci comunica che il giorno 19 no'V'embre, alle o.
:re diciotto, Radio Sottens (studio dii
Ginevra - onde medie 443) Trasmetterà una intervista del pastore Tullio
Vinay su Agape, completata da canti.
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ftrtiiro Balata
TORINO
.Via Berthollet n. 13 <1 piano) - T«l. 60.455
Dir. Retp. ERMANNO ROSTAN
Arti Grafiche "L’ALPINA,. Torre Pellitc
iLe famiglie GOSS, MURA, FE'
NOUIL, BERTIN, nella dolorosa
prova della dipartita della lor© cara
m amma e nonna
RICCA «MALIA ved. Goss
dichiarazione
Con riferimento a due artìcoli comparsi su questo settimanale a proposito dei locali scolastici a S. Germano
-C’hisone, pubblichiamo la seguente dichiarazione :
All’inizio di un nuovo anno di lavoro, la Gioventù, TÌoonc»cente di poterei ritorovare nella Sala delle Attività, per mezzo dei sottoscritti membri del Gruppo d’azione, sente di dover rendere spontanea testimonianza
al lavoro fedele e costante del Pastore
in seno alla gioventù stessa. Essa .affer‘’.iua altresì che, nella Sala delle attività, si cerca oom l’aiuto di Dio di formare la coscienza cristiana dei giovani ; il lavoro per Qristo non è inutile e
non va perduto ; il buon seme gettato
con fede e amore porta dei frutti.
Bavet Alfredo, Robert Osvaldo, Bertalmio Alberto, Roohon Enzo, Bounous
Ferruccio, Boccalini Franco, Martinat,
Silvio, Avondet Ivo, Rostan Nelly,
Musso Anna Maria, Balmas Mary,
Peyronel Irene, Long Anita, Bounous
Nadia, Constantin Anita, Bonin Anita.
In relazione col Centenario della Emanci'pazione è stato ideato dal prof.
Paolo Paechetto un nuovo distintivo,
u n vero gioiello, sobrio e di particolare eleganza :
LA CROCE VALDESE
che, come la croce Ugonotta, e destinata a simbolizzare la fede evangelica; armonizzando la croce col tradizionale candeliere dalle sette stelle e
col motto dello stemma valdese, in
smalto azzurro e bianco su sfondo do.
rato o argentato. Austera come si
conviene, la Orooe Valdese costituì
sce un regalo fine e gradito da tutti,
per ogni occasione : Natale, Capodanno, battesimo, matrimonio, con
ferraazione, eoe. Misura mm. 25x35 e
lo si può avere con spilla chiusa, oocu
bottone e con anellino per ciondolo al
prezzo d5 lire 350 rivolgendo^ alla
OLAUDIANA. Specificar« esatta
mente il tipo desiderato.
ringraziano commosse tutte quante le
gentili persone che con fiori e scritti
e di presenza ai funerali espressero la
loro simpatia per onorare la cara estinta.
Ringraziano particolarmente il pastore sig. Deodato ed il dott. Scarognino: esprimono loro rioonosoenza
ai vicini ed a tutti coloro ohe si prodigarono durante la sua lunga infermità in modo particolare alla sig^ra
Letizia Bonnet ed alla sig.na Malan
Luise tta.
'Luserna S, Giovanni (ai Goss)
■10 novembre 1948.
I^er ogni intervento ve>>
terinario rivolgersi
al
Dr. Bruno Pozzi
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La famiglia de'Ua compianta
Fanny Grisai nata fiarden
ringrazia quanti presero parte al loro
recente dolore. In particolare il dott.
Avondet, i vi'Cini, gli ambici e quanti,
in diverso modo, vollero onorare la
memoria della loro cara Estinta.
Abbadia Alpina, 3 novembre 1948.
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Raccomandiamo inoltre i seguenti racconti del compianto Jacopo iLombardini, morto a Mathausen, durante l’ultima guerra ;
Novelle e racconti
Il giovane dal Liuto
REGALI PER ADULTI :
G. Rostagno: A Roma con S. Paolo
Ada Meille ; 0 Paese, Paese, Paese, - 50 poesie
C. M. Sheldon ; Che farebbe Gesù
Ernesto Comba : Breve Storia dei Valdesi
Ernesto Comba ; Storia dei Valdesi, ed. rilegata lusso
Giovanni Rostagno; Le mìe Memorie
Giovanni Miegge: Lutero
Giovanni Miegge: Lutero - Edizione di lusso
Vasserot; Amore e Luce '
Ernesto Giampiccoli; Discorsi religiosi
Eiso: Preghiere di Famiglia
Pane quotidiano per l’anima
A. Rostagno Trincherà ; Consolate il mio popolo
Giovanni Rostagno ; Le meditazioni del tramonto
Giovanni Miegge; La Chiesa nei secoli
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