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Presso Lif# 15
Anno LXXIX - N. 38
TORRE PELLICE, 7 Ottobre 1949
Abbonamento: Lire 500 per l’interno: Lire 900 per i'estero
Amministrazione: Claudiana - Torre Pellice-C.C.P. 2/17557
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DELLE
SETTIMANALE DELLA
RispePate il diritto e fate ciò ch'è giusto,- poiché
la mia salvezza sta per venire, dice l'Eterno, e la
mia giustizia sta per esser rivelata.
ilsaia 56: 1)
1C
Disciplina
fraterna
★
^CET IN
GHIE SA
Meca
•- ’’ORRE
Fralelli, quand’anche imo sia stato colto in qualche fallo, voi che
siete spirituali, rialzatelo cop spìrito di mansuetudine. E bada bene
a te stesso, ciié talora anche tu non sia tentato. (Ep. ai Galati 6; 1).
Le nostre chiese, come anche le comunità apostoliche, non
sono delle assemblee di uomini e di donne infallibili, ma piuttosto
delle assemblee di credenti perdonati in Gesù Cristo e chiamati a vivere uttu vita nuova, la vita della fede, per Of^ra dello Spirito Santo.
L’atteggiamento settario dlij quanti si rinchiudono entro il recinto
della loro sicurezza o della loro perfezione morale è sempre suscettibile di orgoglio e di farisaica giustizia.
« Fratelli », scrive VApostolo, « quand’anche uno sia stato collo in fallo... » iVon, si trutta certo di peccatori induriti ed impenitenti,
ina dei credenti stessi i quali hanno anche imparato a « spogliarsi del
vecchio uomo che si corrompe ed a rivestire l’uomo nuovo che si va
creando all’immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità ». A questi credenti San Paolo dice: « Quand’anche
uno sia stato colto in qualche fallo... »
Lutero diceva: <c Le cupidigie della carne non sono spente, ma
riprendono sempre vigore; non v’è carne di fedele che sia tanto bnona
da non omettere qualche parte del comandamento della carità ».
Effettivamente lo Spirito di Dio è all’opera e si manifesta in
tanti modi nella vita dei cristiani; ma àofihe il tentatore è all opera:
a va attorno a guisa di leon ruggente cercando chi possa divorare ». ì\on
per nulla Gesù diceva: « Vegliate e pregale; ben è lo spirito pronto,
ma la carne è debole ».
San Paolo invece dice: « Voi, che siete spirituali, rialzatelo! »
cioè vpi eh# siete mossi dallo Spirito di Dio: rUdzateloL
La disciplitta imposta ctaile leggi non raggiunge sempre l’effetto desiderato; le soomuniche rischiano di allontanare i peccatori;
la prefica della carità che non chiude gU occhi davanti al male e non
si tróMorma in pericolosa indulgenza è ancora nella Chiesa la via miglioreìda seguire, a Fratelli miei », dice San Giacomo, a se qualcuno
si svia dalla verità e uno lo converte, sappia colui che chi converte
un pesatore dall’error della sua via salverà l’anima di lui dalla morte
e copkrà mollitudiuè di peccati ».
¡Gli uomini e le dorme « spirituali » sono dunque chiamati «
rialzare, a raddrizzare, a ristorare i fratelli caduti, ad, essere insomma simili al buon Sefnwitano, anzi a Gesù Cristo stesso, invece di adoperare, come si fai purtroppo spesso, l'arma del severo giudizio e
della toridamwt.
mansti
Ma come rialzare il peccatore } Innaffi tutto cou « spirito di
eludine ».
Nella frutellanza della Chiesa dobbiamo ricordarci che non
abbiamo davanti a noi delle creature indegne <& comprensione e di
solidarietà, ma delle anime nelle quali, con l’aiuto della grazia di
Dio, dobbiamo almeno tentare di gettar l’ancora della salvezza e
le quali è necessario tendere la mano di aiuto, « con spirito di
verso
manspetudine ».
Quale dev’essere, nella Chiesa, Vatteggiamento dei fratelli di
fronte a coloro chef in un momento di debolezza, sono caduti nel
peccalo ?
Quando un fratello pecca, e pecca forse gravemente, lo spirito di orgoglio ci porterebbe ad esultare ed a porre in evidenza la
nostra superiorità morale; lo spirito di maldicenza ci spingerebbe
ullu critica spietata ed astiosa; lo spirito di egoismo ci porterebbe ad
ubbandomire il fratello alla sua sorte, dicendo; ciascuno per sè e Dio
per tutti.
anche
altri,
ci eh
loro
di (T
al serj;
super
E poi con umiltà: infatti a bada bene a te stesso, che talora
tu non sia lerdato ». E’ facile osservare gli altri, criticare gli
giudicare gli-aitri; è più difficile, ma è pur necessario ricordarabbiamo una natura simile alla loro, che siamo esposti come
file tentazioni e che, in ogni modo, come loro abbiamo bisogno
édere che soltanto « il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato ».
La disciplina fraterna nella Chiesa ci richiama dunque tutti
so della nostra responsabilità ed esige da tutti una umile, conole vigilanza.
ERMANNO ROSTAN
PRemesse por L’annuncio di una socirtr' nuoun
con le più atroci ingiurie. Nella società medievale, la Chiesa cristiana
visse grazie ai pezzenti della pataria
di Milano, ai poveri degli slums di
Lione, ai contadini delle Alpi Cozie:
a quelli insonoma che, con una faiir
tasìa di dubbio gusto, potremo chiamare i diseredati del tempo. Oggi,
una società nuova sorgerà mediante,
la testimonianza degli schiavi libera: ti del nostro secolo: i laici, gli operai, le donne!
2) Annunzio delI’Evangelo in termini popolari, afferrabili al popolo,
in modo consono alla mentalità e all’intelligenza del tempo. Non esemplifico.
3) Ministero sociale verso gli incre.
duli e verso gli indifferenti. Costoro
non ascoltano chi parla loro dfeU’Evangelo? Non si interessano ai nostri
problemi (teologici, spirituali, morali)? Ma NOI possiamo interessarci ai loro problemi — noi possiamo
sempre amarli! Il buon Samaritano
deve ancora apparire, sulla scena
del nostro mondo moderno, offrendo
il suo balsamo per tutte le augoscie
del nostro tempo. Cristo deve ancora
fermarsi — non solo a Eboli, ma
dappertutto su tutta la faccia della
terra! Tutti i problemi della vita,
della convivenza, siano i problemi
dei cristiani. A un sol patto : dì chiedere a Dio che Egli ci preservi dal
ridicolo di credersi i costruttori del
suo Regno, o dalla tentazione di offrire i nostri sforzi unanimi al posto
della sua Grazia!
Teodoro Balma
I cristiani debbono dunque propor.
si l antuinzio di una società nuova.
Compito immane; perchè qui non si
tratta di un annunzio scompagnato
dalla sua realizzazione. Chi parla di
una società nuova deve non soltanto
sentirla, ma viverla. Deve cioè essere già un cittadino di quella società.
Annunciare e realizzare sono qui i
due aspetti di un fatto solo.
Si potrebbe infatti proclamare ad
alta voce la necessità di superare,
anzi dii rovesciare le barriere di classe, per una migliore umanità, e continuare a vivere sul fondamento di
quelle barriere? o gridare l’imperativo del soccorso ai poveri vivendo
Incililianamenle di rendita? Dopo
la sua conversione, Pietro Valdo si
è disfatto delle sue ricchezze; è notevole che l’interpretazione spirituale della povertà evangelica e l’interpretazione letterale della penuria
materiale si siano sposale così mirabilmente in hii in una armonia,
non sempre da altri raggiunta. Quanti hanno rivendicato l’inlerpretazionc spirituale del « beati i poveri »,
per poter continuare a godere dei
loro averi indisturbati? e quanti
hanno applicato letteralmente la
privazione, di ogni bene materiale
con uno spirito di meritorietà certamente non cristiano?
Me verrà dlawero quella società
nuova? non è un’utopia? Queste il
dubbio che attanaglia molli. E in
fondo a questo dubbio è il timore
di un capovolgimento totale dei valori (o disvalori) umani.
fri sistemi più efficaci non ha esco■ italo l’uomo!
L’El/angelo - più che i codici
Un dubbio
Io non so se la società di cui parlo
verrà in maniera clamorosa, in questo mondo, fra molto o fra poco.
Non so neppure se verrà mai. Ma affermo che la sue venuta, qua o là,
iu qualche grande chiesa costituita,
o in qualche conventicola di eletti,
in qualche nucleo appena formato
0 in qualche organismo vecchio per
tradizioni venerabili -— affermo che
la sua venuta è necessaria, assolutamente indispensabile perchè il cristianesimo non scompaia dalla faceia
della terra. O sj stabilirà in qualche
modo questa società nuova, o a poco a poco dell’Evangelo si finirà per
non parlarne più. Esempi di istituzione di società nuove in senso uma
1 o ve ne sono a bizzeffe; e non c’è
davvero bisogno che il succo deH’Evangelo venga adoperalo, più o rae
avor
Una società nuota, DIVERSA,
)iiò venire soltanto dall’Evangelo.
Unja soluzione dei problemi del
0 può venire soltanto da lì- Uiìa soluzione dei conflitti internazionali non ha altro nome. Una distenionq nei rapporti fra gli uomini,
soluzione della lotta di classe,
punto fermo nella questione eco
una
,tl
tiere nè cortine di ferro, nè anarchismi uè rivoluzioni, nè partili di estrema conservazione, nè partiti di estrema sinistra.
Cioè : se una società nuova sì fosse
mantenuta fra gli uomini. Ma gli
uomini invecchiano. E anche le loro
società, terribilmente passatistiche.
Quelle ohe oggi chiamiamo conservatrici; e — fra duecent’anni —
([uele che oggi ci sembrano progres-
P. S. Nella seconda parte di questo articolo ho mutuato alcuni concetti esposti in qualche paggna della
« Revue de VEvangelisation » che
tutti i nostri Pastori dovrebbero leggere. /
sive, ma che allora dovranno « conservare » ad ogni costo!
iiomica, non può essere che ispirala
1 Gesù, che è il centro del Vangelo,
l'mmtiginare di trovarsi su un’isola,
in edmpaguia di una ventina di nauraglfi, e organizzare la convivenza
Tre verità, per subito!
Ci sono, tuttavia, tre verità che
vanno sottolineate qui. Esse non so
fr
no essenziali — nel senso che, rico
senzA codici, senza leggi, senza presunzioni di merito, di casta, di propietA, di intelligenza — col solo sussiilid di un Evangelo miracolosamenle sàlvato dalla furia delle onde,
re. Fassemblea, il diritto al voto,
ggibìlità, i mandati, le funzioni
di gaveriio, la giustizia, rislruzione,
la
Crea
Tel.
nosciule, non attireranno senz’altro
su di noi, come una rugiada benefica
una società nuova — ma costiluiseono dei punti fermi per l’avvento
di una società nuova. Limitiamoci
ad indicarle all’attenzione del letto
Colloquio Pastorale
JJ¡ colloquio pastorale d’autunno avrà luogo a pinetclo,
nei locali della Chiesa, il luned) 17 ottobre, con inizio alle
ore 9.
Jl jyioderatore sarà presente e presiederà il breve
culto d’apertura.
Zéuttì i pastori, in attività
di servigio ed emeriti residenti nel distretto, sono cordialmente invitati.
re :
ro ingenuamente, per far crescere
qualche altra pianta nell’arruffala
sterpaglia dej tentativi umani di salvar l’umano. Anzi, da questo punto
ili vista, dal punto di vista umano, è
bene riconoscere senz’altro che l’Evangelo non è neppure il più agguerrito sistema per organizzare vm «quarantotto » fra gli uomini. Quanti al
ia protezione dei diritti dei singoli,
il dovere di tutti verso ciascuno —
dopa aver buttato a mare i vari di
l'itti
ma
S
mo
to
romani, civili, internazionali —
ispirattdosi soltanto all’Evangelo.
smplicismo? No. Fede. Sappiaintti che se l’Evangelo fosse slasempre integralmente applicato
da lutti i cristiani, non vi sarebbero
slalP nè guerre nè prigioni, nè frOn
l) Ministero laico e ministero femminile. Una società nuova esige una
chiesa cristiana che non sia più clericale, cioè di specialisti, di professionisti; ed lina chiesa che riconosca
alla donna il suo posto nella teslim|onianza 'pubblica accanto all’uomo. Nella società antica, i cristiani
fecero predicare gli schiavi e appartennero essi stessi, in buona parte,
ad un popolo (l’ebraico) vilipeso
Ësûailiii!
\mm\\ [liiiiimi Evímiiiiliñ
Ricordiamo agli insegnanti del
gruppo delle Valli l’oimai tradizionaie Convegno del 12 ottobr© a Pinerolo nei locali di v’a dei Mille 1 alle
ore 9. Saranno discussi diversi imliortantj argomenti. Pranzo al sacco.
Qualora il giorno 12 non fosse giorno di vacanza il Convegno sarà spo.
stato al giovedì 13 e s’inizierà alle
ore 14 precise.
Il Seggio.
2
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L’ECO DEIiLE VALILI VALDESI
Questi nostri figliuoli
•••
Autunno, ripresa scolastica; sperdute scuolette di quartiere o freddi
casermoni cittadini, prime classi elementari o scuole superiori, tutte si
riaprono per accogliere una massa
imponente di fanciulli e di giovani.
A casa, si respira di sollievo; mi
par di sentire molte madri esclamare; — Finalmente, questi benedetti
figliuoli ci lasceranno un po’ di pace! Ci penseranno i maestri, i professori, a farli filare! — Adiagio —
vorrei rispondere loro — adagio!
Se, effettivamente, per qualche
ora al giorno, non dovrete più tener
d’occhio i vostri pargoli così turbolenti, questo non significa che possiate anche scaricare su qualche altro,
sia pure.jm luminare in fatto di educazione, la vostra responsabilità
di educatrici; nulla, assolutamente
nulla al mondo può sostituire per
un fanciullo, il calore deH’ambiente
familiare e l’amore dei genitori. Se
ne è stato privato e se ha trascorso
la sua infanzia in un clima di abbandono morale e di avversità, ne porterà per tutta la vita delle tracce
profonde e dolorose nell’animo e
nel carattere.
accusano a vicenda degli eventuali
insuccessi del ragazzo. Se invece la
collaborazione è portata su un terreno positivo, se è basata sulla buona volontà,, sulla fiducia e sulla fraterna solidarietà nello sforzo e per
lo scopo comuni, essa può essere feconda e benefica non solo per il fanciullo, che ne trarrà una formazione
più armoniosa e completa, ma anche per i genitori e insegnanti i quali da uno scambio di impressioni ed
esperienze trarranno un arricchimen.
to reciproco.
ra; e lasciarli parlare liberamente
della loro vita di scuola perchè sentano che anche lì sono seguiti con
interesse; significa saperli associare
ai nostri lavori, in’casa o in campagna, come collaboratori, prendendo
in considerazione i loro sforzi, anche piccoli, e lasciando loro in misura crescente un i^rgine di iniziativa e di responsa,bilità.
invitare i loro amici a casa (elimi
nando così quelli da cui nulla d
buono possono imparare) o di orga
nizzare una gara o una gita in mon
tagua o in biciletta, a seconda del
l’età; occupiamoci di fornir loro
qualcosa di attraente da leggere perchè possano sentirsi lo spirito, così
affamato a quell’età, con qualcosa
di sano e non, per carità! con quei
.Sereni e disponibili
Genitori responsobili..
Quando si è padri o madri, lo si
resta per sempre, siano o no vicini,
i figlioli ; in questo mestiere non ci
sono ferie. E poiché è un dàto dell’esperienza comune, oltreché delle
più moderni correnti di pensiero
pedagogico, che i fanciulli crescono
non secondo ciò che diciamo e facciamo ma secondo ciò che siamo,
continuamente, per loro dovremo
sforzarci di migliorare noi stessi, di
correggere e controllare i nostri difetti. Ben può essere riferita ai padri e alle madri cristiani, la preghiera di Gesù; « Per loro, io santifico
me stesso ».
Perciò il fatto che il figliolo va a
scuola, significa soltanto questo, per
i genitori ; che, allargandosi la cerchia degli interessi del fanciullo, si
allarga anche quella della loro responsabilità.
Uno dei mali di cui soffre l’educazione è proprio la presenza di com.
partimenti stagni tra famiglie e scuola, la mancanza di collaborazione
tra tutti coloro che in un modo o
nell altro hanno una influenza educativa sui bimbi.
Il professore chiama i genitori a
scuola solo se ci sono state marachelle; questi si interessano della scuola
solo quando c’è la promozione in
vista; per il resto si ignorano, o si
Sempre in tema di collaborazione
tra scuola e famiglia, sarebbe estremamente interessante tradurre in
tdrmini di eldiucazionie familiare i
:n'incipi della scuola attiva; ma ciò
richiederebbe lungo fiato ed altra
sede e mi limiterò perciò ad accennare a due di essi.
Anzitutto; un ambiente seremo.
Abbiamo già detto quanto sia fondamentale, per l’orientamento di tutta la vita, l’atmosfera familiare; il
bambino infatti istintivamente imita, riproduce cop precisione e fedeltà tutti gli atteggiamaiti e i sentimenti di chi lo circonda; se in casa
si vive tra lamentele o musonerie,
tra litigi e bestemmie, tra sgridate
insensate o altrettanto insensato disordine, egli crescerà con tutti i difetti e le storture dell’ambiente; se
invece in casa si respira calma, rispetto ed amore reciproci, coraggio
di fronte alle difficoltà e serena volontà di superarle, egli sarà domani
un individuo equilibrato, utile a se
stesso ed agli altri.
Un ambiente sereno presuppone,
in secondo luogo, dei genitori disponibili.
So bene cbe oggi il mestiere di
genitori non è una sinecura, padre
e madre debbono sgobbare duro
per far saltare fuori pane, vesti e accessori, per i figli; ma si dimenlica
sovente in questo affannarsi, che il
fanciullo,' come l’uomo, non vive di
solo pane e ohe ha aitrettaato bisogno di nutrire il proprio spirito, in
continua ricerca ed' evoluzione.
Saper essere disponibili significa
— per esempio — non essere seccati quando coi loro incessanti « perchè » i fanciulli chiedono una spiegazione o Un consiglio, ma rispondervi sempre con la maggior precisione, chia'rezza e sincerità possibili;
significa saper trovare quei cinque
minuti di tempo per controllare se
il compito sia stato eseguito con cu
come una tradizione formalistica da
seguire, ma come un esempio vivente di fede e di amore ohe traspare da
tutto l’atteggiamento dei geuilori,
quando essi hanno posto in Cristo il
fondamento della loro vita e della T
propria famiglia
Concludendo, ci auguriamo che il
clima della ripresa ci richiami tutti
ad una maggiore fedeltà alla nostra «
vocazione di educatori cristiani e
chiediamo alle comunità di portare,^^
in questa occasione, nella loro inter4*^
cessione coloro che hanno ricevuto 1
questo ministerio da Dio onde possa-j,-'-^
no bene adempierlo.
tpt
Dove sono
I
10000?^
li gioì naie « The Harvester » co. m unica : 1
Il 1 ÀiusswluMni sono iiUtìUi a ¿tre.,
purare lOOOO yLtrvwui m-issioiui/rt par
la cmqwista deWAfrica atra. (¿ut-i'
giovani Ìmìurio fatto U voto di sacrifi.
care il Loro tempo, i loro p'iaeeri, Le
loro ambizioni, la loro vita per esterni,
dere la loro fede. Quei missioncut noìi
sarumno rmiv/rveraU e si preparano a '
vivere nella povertà, se è neces.aiu ut,
come gli indigeni ».
Nozze d'oro Pons Francesco e Celerina della Chiesa di Pinerolo - 4 Setiembre 1949
La funzione ;idegli svaghi
Questo essere disponibili riguarda anche un aspetto molto trascurato, ed a torto, della vita del fanciullo; quello del gioco, degli svaghi. Il gioco ediicativo ha ulna funzione vitale nello sviluppo del fanciullo; nel gioco egli si fortifica, si
matura nel carattere e nella volontà.
Invece, sopratutto neirambiente rurale, si ignora ^ùesta esperienza c
si trascura questo elemento di equilibrio, col risultato che i giovani appena confermati, si buttano sul ballo
con una frenesia esagerata. «Nop abbiamo altro!» — essi dicono —
« Non abbiamo loro insegnato ad
amare altro! » — potremo dire noi
educatori — La scuola e la famiglia
non si sono occupate abbastanza degli svaghi dei fanciulli per indirizzarne i gusti verso qualcosa di veramente ri-creativo. Essere disponibili per i propri figloli anche durante
le ore di libertà; invece di dar loro
il via per tutto il pomeriggio domenicale, senza preoccuparsi miiiiniamente come e con chi Io trascorreranno (o peggio ancora fornendo lolo addirittura il denaro necessario
per andare al cinema e vedere qualunque film, da soli!), cerchiamo di
famigerati giornaletti e fumetti che
sono per loro tanto veleno.
Si convincano, quei padri e madri
di famiglia cosi parsiraouiosi nell’uso del denaro e che iu genere considerano queste còse come superflue
ed inutili, che è meglio, molto meg'io comprare ai figlioli un gioco irtruttivo, un ,bel libro o un pallone,
piuttosto che vederli più tardi sciupare denaro e gioventù tra balli e
osterie.
Vivere la nostra fede
Infine è necessario saper essere
disponibili per porre neiranimo
dei fanciulli quello che è il Cibo per
eccellenza, la Parola dell’Iddio vivente.
Anche qui succede che i genitori
si scarichino ancor più volentieri delle loro responsabilità, sulla scuola
domenicale; ma ben poco essa può
fare, in una breve ora alla settimana, se manca l’atmosfcrj della famiglia cristiana! E atmosfera cristiana significa la preghiera prima dei
pasti, la preghiera serale, il culto di
famiglia o almeno la serata domenicale consacrata al canto degli inni
e alla lettura della Bibbia; significa
questo ed altro ancora, inteso non
Se i Mussumani sono pronti a questi sacrifici, a quali sacrifici dovrebbero essere pronti i Cristiani? <
In quali piccoli limiti, purtroppo,
è contenuta fra i Cristiani la passione di propagare la conoscenza di Cristo? e la fede in Lui?
Quanta poca convinzione, quanta
pigrizia, quanta paura, quale ass(>nteismo fra i Cristiani?
E nelle nostre Chiese, dove sono «
gli « evangelizzatori » convinti, decisi, entusiasti? Dove sono i k portatori », gli « annunziatoti » della
Buona Novella che Dio ha riconciliato il mondo con Sè per mezzo di '
Gesù Cristo?
Ovvero i Cristiani non hanno veramente ricevuto l’Evangelo ed allora non lo possono annunziare ovvero l’hanno ricevuto e poi l’hanno
trattato come un tesoro nascosto, cioè'
infruttifero, disutile a loro stessi ed
agli altri.
E’ ora che i cristiani si destino al
senso della serietà dell’Evangelo e
delle responsabilità che sono loro
alfidate. Questo non è tempo da nutrire illusioni, da sonnecchiare o da
rintanarsi, pavidi o soddislatti di sè,
nel recinto della propria vita interiore o della propria parrocchia : bisogna evangelizzare, mentre è giorno, perchè la notte viene in cui iiessuno può più operare. (J>ir)
Primo giorno dì Scuola
Michele ha superato una tappa della
sua vita : è andato a scuola, questa
mattina.
Gli ultimi giorni vissuti a casa sono
stati una dura lezione di pazienza per
i genitori: umore nero, disobbedienze,
ribeU oni, il regno dei « non voglio »
in tutta la sua pienezza.
Stamane gli occhi erano un po ' oscurati, il riso suonava troppo rumotoso
ma solo la mamma forse lo ha notato.
A scuola tutti i nuovi venuti si sono
raggruppati in un’aula sotto l'estrema
protezione materna- Il classico spettacolo della bimba in lacrime non ha mollo turbato Michele, subito rianimato
dall’immediato contatto con una realtà
bene accetta.
Le parole « maestra, classe, banco »
non rappresentano già più, per lui. dei
miti preoccupanti ; la maestra è una signorina che sorride, la classe è una
stanza dalle pareti ricoperte di disegni
attraenti, ¡1 banco possiede un coperchio che si può alzare quando si vuole... di che cosa avrebbe ancora paura?
Soltanto Vignoto spaventa: ¡a realtà
dell’ora presente, la si può facilmente
guardare faccia a faccia.
Mentre hanno luogo te pratiche d 'uso, i bimbi, seduti ognuno davanti a
un banco adatto alla sua età, sono così
buoni, puliti innocenti con i loro occhi
investigatori che ad un tratto comprendo con eh prezza ed emozione quanto
sia bella la vocazione di quelle donne
che ormai divideranno con noi il tesoro
immacolato di quei cuori infantili! Più
lardi mentre una giovanissima maestra
dallo sguardo luminoso e tenero attira
la sua combriccola di bimbi in un’altra
aula, lungi dal gruppo materno, sento
traboccare il mio cuore di gratitudine.
Preparata a lungo per il suo compilo,
consacrando le sue forze, la sua pazienza, il meglio di sè ai suoi piccoli,
quella giovane ci aiuterà a formare i loro caratteri, ad arricchire il loro spiri)o, a creare fra di essi il senso del carne rotismo, della collaborazione, della
disciplina Uefa e spontanea; educazione iniziata in famiglia ma che la vita
in comune della scuola potrà continuare e completare. Dunque, a quella
Il mamma-maestra » io darà Udrà la
mia fiducia l
Tornato a casa. Michele parlò poco
delle sue nuove esperienze, manifestando solo a spizzico le sue impressioni,
talvolta assai saporite.
— Abbiamo tutti dovuto mostrare
che avevamo un fazzoletto in tasca.
— Sai, domani, bisognerà andare a
scuola con te matti proprio pulite, ma
la maestra ha detto di portare un grembiule vecchio e sporco pc disegnare
coi gessetti!
Qualche altra parola ha lasciato intravedere un paradiso di costruzioni, di
chiodi e martelli, di matite e forbici,
di canti e danze- Ma è poco per una
mamma che hasempre seguito il suo
figliuoletto fin nelle minime occupazioni. Quante cose .ormai .bisognerà ignorare! Quarite impressioni a noi estranee avrà il nostro bimbo! Questo
primo distacco che ne prepara altri è
pur necessario per il bene stesso di quell’essere che abbiam portato in grem.bo
messo al mondo, a lungo circondato di
attenta tenerezza.
Dovrà un giorno essere un uomo,
quel fanciulh)! Tocca a noi di saperlo
amare abbastanza per accettare che
nuove influenze, nuove esperienze e
nuovi appoggi lo aggaerr scavo per la
vita. Per ora, quel che et è chiesto è di
ammettere con serenità che nel piccolo
mondo nuovo dove si svilupperà il nostro bimbo non saremo più in regime
in contrastaio. Egli andrà di scoperta iu
scoperta, avrà altri affetti. Non lamentiamocene, cMontaniamo da noi ogni
oscuro sentimento di gelosia e di ostilità; dal nostro atteggiamento attuale
possono dipendere in parte le nostre
future relazioni tra madre e figlio...
-Eh! sì, fin dal primo giorno di scuola, Michele mi disse con calma serafica -,
— Sai la maestra è più gentile di te !
Ho sorriso. Questa totale e fiduciosa
ammirazione di un cuore di sei anni è
necessaria a colei che sta per diventare
per ore e ore. la guida, l’ispiratrice del
mio bimbo e, di conseguenza, Ut mia
collaboratrice
E il mio compito non sarà forse anch’esso infinitamente dolce ss, dalla
soglia stessa di casa, il primo richiamo
tenero ed imperioso dello scolaretto
sarà sempre:
— Mamma! Dov’è la mamma?..
H. J. Kocher: Maman, tu m’aimes? Adattato e tradotto da
D. B.
lei iDvaiiei npageiei
Une jeune fille de grande beauté
demanda un jour à son père la permission de fréquenter une jeune fille frivole.
— Je ne veux pas, dit le père.
— Tu n’as donc pa^ confiance en
moi, père; tu me crois bien influençable!
Le père, sans répondre, prit sur le
foyer un charbon éteint qu’il tendit à
Ogni lavoro porta in sè la sua misteriosa ricompensa.
van Lerbergher
Il lavoro allontana da noi tre grandi
mah : la noia, il vizio, il bisogno.
Voltaire
sa fille- Celle-ci hésitait à le prendre.
— Prends-le, dit le père, il ne te
brûlera pas!
La jeune fille obéit. Mais ses mains
blanches et fines furent aussitôt noircies : elle jetta le charbon avec un geste de dégôut.
Oh! père, tu vois bien que j’avais
raison d’hésiter à le prendre!
— Oui, ma fille c’est vrai : car même lorsqu’il ne brûle pas, il noircit!
Je pense à toi, jeune homme, jeune
fille, à toi qui te crois fort, assez solide pour affronter tous les lieux de
spectacle et qui taxes de moralistes et
d’arriérés ceux qui te mettent en garde.. Tu crois influencer tel ami mondain en l’accompagnant au bal, an cinéma.. Prends garde!.. Même si cela
ne te brûle pas, ton coeur, ton imagination seront sûrement noircis!
(Le Relèvement)
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ÙtàBÓ MOLLE VlALLI ^iAILiDE®I
P li Sinodo Valdese s’è occupato con
¿vivo lalercsse degli Istituti Medi Valpdesi (Collegio di Torre Ttellice e
^.Scuola Latina di Potnaretto), esapai¿itundo le loro iinalità e la loro mis|6Ìone culturale, sociale e spirituale,
^ le loro condizioni morali e iinanziaÉrie. Ed inlatti i due Istituti meritano
già simpatica e ieryida considerazio-'
l^ne ai cui sono stati fatti oggetto, il
•' prestigio di cui sono circpndati. 11
I Collegio Valdese, fondato nel 1831,
' la Scuola Latina, fondata nel 1837,
i nella loro attività più càe centenaria
I hanno preparato alla cultura ed aliala vita la maggior parte dei pastori
valdesi e molte centinaia di profesl^sionisti, medici, farmacisti, notai,
professori, ingegneri, veterinari, niae5 stri, geometri »segretari comunali,
I Uomini dell’industria e del commerscio, tecnici di tulle le materie scienliliclic, che non soltanto hanno pof tuto formarsi una posizione onore£vole e redditizia, ma hanuo esercitarlo una vasta influenza nel loro amÌ'^biente; quindi gli Istituti stessi han> no svolta una profonda frenefica a|;zione in favore della Chiesa Valdese
di tutta la popolazione delle Valili, i cui effetti non sono facilmente
calcolabili. 11 loro punto debole è
'“quello linanziario; ed è su tale conó, diziom gravemente deficitaria che il
Sinouo si è particolarmente tratte
f'nuto. Si è considerata l’assoluta ne
cessUà di raccogliere regolarmente
Î ogni anno a loro beneficio una somma molto ragguardevole, che dia lo. ro la possibilità di continuare a com^ piere la loro nobile indispensabile
missione. JN’è risultato il seguente
Ordine del giorno, votato airunaùi- mità :
w- Il binodo .oonsidertmdo gli Istitu' ti Mudi Valdesi iCollegUt e Scuoia
ItLtUiìia) corno or guai di grandissima
importanza, cie/la Chiesa Vtddese, coni’sideraado altresì la necessità di assi$ turarne il joadamentii fimuiziario,
% invita ki TanoUt Valdese a aomiaare una Commissione EsecuMva, col
uumdato di provvedere per tale sco~j.po alla Iaccolta di contributi conti‘ nuotivi, sia fra gli ex alUevi, sùt fra
persone ed EnH iiUeresstUi ed amici
Rag. Dom. Abate.
Latina, e tutti coloro che vogliono
interessarsi ai dbe benemeriti Istitu-/
ti, sono fin d’ora pregati di mandare
la loro adesione, sia al presidente, a
Luserna San Giovanni, sia a Torre
Pellice, al Preside prof. A. Tron o
al segretario prof. Attilio falla sia,
a Pomaretto, alla direttrice sig.na
Balma.
In ossequio a questo Ordine del
giorno, la Tavola ha nominato una
Commissione Esecutiva di tre persone, il vice moderatore Achille Deodalo, presidente, il preside prof. A,, dolio Trou, vice presidente cassiere,
il prof. Attilio jalla segretario, col
preciso mandato d’aggiungervi, come membri della Commissione alcune altro persone che ne rendessero
eflicucc il lavoro; e di provvedere a
realizzare il fine proposto. La Com-missione iia subito invitato a farne
parie la prof. Balma, direttrice della Scuola Latina ed il doti. Quattrini di Perrero; i sig.ri Doti. Nello
Paltrinieri, Doti, Gardiol, sig.ra Elsa Gay, il Doti. Roberto Meynet, il
rrcchie città d’Italia e dell’Estero
ex allievi ed amici dèTnostri Istituti
hanno fin d’ora assicurato la loro
cordiale collaborazione a questa iniziativa. Citiamo pel’ tutti il sig. Giovanni Codino, originario di Prarostino residente in Nuova York, per
la cui fattiva attività i Valdesi degli
Stati Uniti e particolarmente quelli
delle Chiese di Nuova York e di Valdese (N. C.) saranno direttamente
interessati all’opera degli Istituti
ma una jdsiaae retdistica della siuutzione che c|. induce a ritmerà ciòPiù che mai si impone uno sftffxa di
tutte le colléttìvità e eh tutti i popoli per mitùre lUmsprirsi di una situazione sia troppo tósa; più che mai
occorre uno sforzo di intensa preghiera perchè Iddùe iUumiài i reggitori dei popoli. ?
Il prchlema è unicamente qu^loi
non è la bomba pericolosa in se, ma
Le Diaconesse
La Casa
Il Comitato direttivo dell’Opera delle Diaconesse ha avuto una seduta Importante il 29 ^ttembre u. s.
rres;edeva il Moderatore e airordi
gU uomini; se questi sono « uomini * nc nei giorno figuravano vari argomen
Siamo lieti d’annunziare che in pa. * stessi.
Attilio Jalla
Ha quindi subito deliberato di formare una Associazione, che divenisse la patrona dei due Istituti, costituita da dbe gruppi distinti ed associati: il gruppo degli Amici del Collegio Valdese, ed il gruppo degli Amici della Scuola Eatiottf ambedue
formati anzitutto dagli ex allievi dei
rispettivi istituti, poi anclie da quelle persone che intendano interessarsi attivamente alla loro Opera.
Questi gruppi costituiranno due grandi famiglie amiche, stabilendo fra 1
soci saldi legami dj cordialità e di
solidarietà, promuovendb fra loro
relazioni continuative mediante un
bolletlitio ,mcdiante eventuali raduni estivi, interessandoli tutti al
consolidamento ed allo sviluppo dei
loro antichi Istituti. Ogni socio
. Sarà invitato a versare annualmente
un generoso contributo in favore degli Istituti stessi, in modo da dimostrare praticamente il suo attaccamento. Lo stesso invito sarà rivolto
| o tutti i Comuni delle Valli, agli En,ti pubblici ed alle Aziende industria*
; li, in considerazione degli incalcolabili benefici che i due Istituti han; Ilo compiuto e compiono per tutta
: quanta la popolazione.
' Tutti coloro che hanno frequentalo
poco o molto il Collegio o la Scuola
L'OSSGRU
RG
D
u
Immaginiamoci per un istante di
essere degli astrtmomi col telescopio
puntato, verso gli spazi celesti e che
in segni luminosi ivi si riflettano gli
avvenimenti di questo mondo {quasi credendo per un momento alla
ioncezione pagana della vitoi tuttora
cosi diffusa tra i popoli che ritiene
ialfLumusute e dirette dagli astri le
vicende umand).
Vedremo nel campo visivo del telescopio imprimersi due fenomeni di
¡miticolare interesse: una ^ossa stella che imfnvwisameute salvia come scendesse per um ripida china,
e s,or resta in un nUom punto del
cielo, diminuendo in intensità luminosa, e dieci e dieci altre stelle, minori che ne seguono il subitaneo movimento, trovando esse pure un nuovo ossesteanento
E il secondo fenomeno: il sorgere
all’estremo limite del cielo di una
luce sinistra, UuUiu come quella dei
lampi che squarcian le nubi e ne
provocano il riversarsi, tramutate in
acqua e grandine, sulla terra
OgnuQ avrà capito a che, attraverso questo parlar figurato, si iMole
alludere: la svaUitazioae della sterlina,; Vanauncio che a/adie la Russia
ha la bomba atomica, e l’improvvisa
febbre di riarmo che è semita a tale notizia.
Da tempo si parlava della imminente svalutazione della moneta inglese, ma sempre il Goveriw di Londra aveva recisamente negata tale eventuolità. La notte del 19 Settembre
il Ministro Cripps diede invece al
mando Vamvuneio che la sterliua veniva svalutata del 30%. Le reazioni
furono facilmente immaginabili. Tutte le nazioni comprese nelt’area della sterlina svtdutarono in proporzione: altre nazioni (Olanda, Francia
eoe.), in misura varia ma pur sempre
sensibile.
A New York La decisione inglese
fece pure l’effetto, in borsa, di un
terremoto, e le perdite subite da molli investitori sono iacalcohabili
Il nostra Governo si è inverdì astenuto dal prendere un provvedirnei io
quale quella che molti si aspettavano, della svalutcìàone della lira: nient’altro all’infuori di due decreti concernenti mo^fiche alle norme riguardanti le negoziazioni di valute estere. Tesi del Governo Italiaao : la nosira moneta è già stata ailùmita rispetto al dollaro.
Quale lo scopo e le aenseguenze
del provvedimento inglese? Assicurare un maggiore equilibrio col dollaro, facilitare le esportazioni nell’area del dollaro stesso, che erano
prima scH^raiggiate per la sopravalutazione delle monete europee in rapporto al doUaro. Tutto, aadaado per
il nwglio, dbi^ebbe io Europa prodursi um stato di maggiore benessere, con incremento della produzione
e deHa càxapazione operaia. L’opermione fallirebbe invece miseramente se alla svalutazione delle monete
europee in raffronto al dollaro seguisse una perdita del loro potere di
acquisto. Non resta che stare a vedere: ma per intanto una stella è caduta e diminuita in intensità luminosa: la sterlina, sta cedendo lo scettro di regina delle monete.
fio questione di « quantità ». L’America produce bombe momiche da
anni, la Russia comincia ora. Il pericola effettivo è proprio in questo
problema di « quantità »; perchè
l’una ptotenza vuol manténere e se
possibile accrescere le distanze, Faltra diminuirle e successivamente annullarle.
Va avvenimento quale questo che
oorrimeatiatnw potenzialmente potrebbe essere il punto di partenza
per una distensione* .Può invece, e
rischia, dai primi sintomi, divenire
il principio della rovina: non è una
visione apocuUtticu e pessimistica.
di buona volontà » la soopterta dell'energia efiomiea port&rà benessere
al nvondo, non distrumme, sarà veramente un dono, di Dio che gli uomini satino apprezzare come « dono » e non mutandone, come son usi a fare, la « destinazione ». -Un
grande quotidiano ripp.rtaiva alcune
battute di un dialogo con Denis de
Rougemont ;
« Ma tdlom è veramente un flagello questa bomba ? y> E Denis de Biou.gemont risponde: « La bomba nm
è per nulla pterìoolosa, è un oggetto.
Tremendamente pericolo è invece
l’uomo : lui l’ha costrutta e si prepara ad adoperarla. Il controlla del■'a bomba è poi cosa assurda- E’ còme se ci gettassimo all’improvviso
sopra una sedia per dirle di andare
a rompere un vaso in Cwà. CbUaro :
se si lascia la bomba tranquilla, essii
non farà nulla. Dunque, non vengano a raccontarci storie : quello che
risulta necessario è il controllo dell’uomo ». e. s.
ïauniarcüs
1'
Un gruppo di giovani appartenenti
alla Chiesa Valdese e Metodista ha avuto la gioia ed il privileg'o di partecipare anche quest’anno al Campo Biblico dii Vaumarcus, sulle rive del lago
di Neuchâtel- E’ giusto che questa nO'
tizia venga sia pur bievemente segna
lata, in quanto che l’incontro di Vau
marcus costituiisce non solo uno dei tan
ti episodi di fraternità cristiana ai qua
li le Chiese svizzere oi hanno abitua'
ti, ma un’occasione magnifica per i
giovani dii prepararsi, sul terreno dello
studio della Bibbia, alla loro vita di testimonianza cristiana e di responsabilità nei quadri delle attività giovaniili.
Non entreremo nei dettagli del programma, accuratmente preparato nelle
sue singole parti, con la serietà ohe esige una retta comprensione del messaggio cristiano, in modo speciale quest’anno di alcune parabole di Gesù.
Desideriamo soltanto augurarci che
quel tradizionale incontro abbia ancora
a rinnovarsi in avvenire, neU’rnteresse
della gioventù, la quale non potrà non
essere beneficata, oltre che dallo studio, dalla conoscenza di altri giovani
cr’stiani, dalle loro preghiere, dai loro
canti ripieni di forza e di gioia.
Nel suo insieme il campo Biblico ha
riunito più di duecento giovani e numerosi Pastori della Svizzera romandaLa realtà della chiesa evangelica, già
presente nella vita del campo, si è concretata nella celebrazione della S. Cena nel Tempio di Concise.
Giunga da queste colonne il ringraziamento sincero dei membri del gruppo italiano agli organizzatori del campo ed in modo speciale al suo direttore,
il Past. E. Mauris, per l’accoglienza
ricevuta e per le fácilitazkmi concesse.
(dir-)
oggi sono in funzioine negli Stati Uiiiti dei pozzi ohe iraggiungono una
profondità di 6120 metri. Complessivamente vengono portati alla superficie ogni igiorno 5 milioni di barili
di petrolio, che vengono poi trasportati da lOOOOO autobotti, 2400000 km.
di oleodotti IIOOOO vagoni-cisterna, e
OOOpetrolierc. La produzione oompl-essiva americana di petrolio dal il859 a
oggi è stata di 5683000000000 di litri.
Il iCommissario all’Istruzione americano prevede oh© le iscrizioni alle
scuole d’ogni ordine © grado aumenteranno nel 1949-50 a 32672000, battendo ognj precedente record. Laumento
maggiore si avrà nelle scuole elementari (23378000 iscrizioni) in conseguenza dell’incremento demografico regi,
strato durante il periodo bellico.
La vita media dell’americano — informa il iServizio iSanitario degli Stati Uniti — è attualmente di 67 anni,
cioè di tre anni più lunga che nel 1930.
Per la prima volta nella storia di
questo ramo della propria industria,
gli Stati Uniti hanno preso il primo
posto nella produzione mondiale delle
biciclette ; 17500000 ne sono state prodotte quest’anno in base alle cifre più
ù «centi. Seconda è la Germania con
17000000 e terza la Gran Brettagna
con lOOOOOOO.
La produzione americana di terracotte e oeramiohe artistiche o commerciali è stata nel 1948, secondo i calcoli
del Mnistero americano del Commercio
dj 54910000 pezzi; del 60% maggiore.
cioè, a quella del 1939.
L’Associazione delle industrie oariionifere americane informa che ormai
il 91 % del carbone bituminoso prodotto dall© mineire statunitense è estratto con mezzi meccanici : anche 1© ope
razioni di caricamento sono meccaniz
zate per il 60%.
Secondo l’Associazione Fabbricanti
d’Automobili sono attualmente in funziona .negli iStati Uniti 41000000 di autoveìcoli. Il chilometraggio oomplessivi da essi coperto ha raggiunto i
640 miliardi di chilometri annui.
u, fra i quali quello dei restauri della
Casa Madre.
ivioifi sanno ohe d anno di fondazione aell’Opera (1901) la Casa delie diaconesse non ebbq mai una., casa in
proprio e andò ramingando di luogo in
luogp uonno, San Giovanni, Pomarét10, forre Pollice) finché l’miho scorso
fu possi'Daie acquistare in Torre Pellice
la villa presa in affitto nel 1945 ^r le
nostre suore. ’
i.a villa si trova in ottima posizione
eo e circondata da maestosi al'ben centenara. Ha molti yamaggi oeile vecchie
case ma ne ha anche tutti gli inconven.enti e comunque, così com'è, non
risponde alle necessità della nostra Opera.
La Casa Madre deve rispondere a
un duplice scopo : a) Oitrire alle nostre
oiaconesse stanche o convalescenti o
pensionate un ambiente sereno, accogliente, caldo. La Casa Madre è la loro
casa- vi devono trovare la gioia e Tintimità del focolare domestico, b) Preparare le novizie al diaconato femmiTuie. Tale preparazione ha incontrato
sempre una serie di notevoli difficoltà.
Occorre ohe le giovanti siano spiritualmente e tecnicamente formate nella loro Casa. La quale pertanto dev’essere
dotata d’una clinica ove le novizie, gotto la guida sperimentata d una diaconessa provetta, s’allenino alT arduo e
gran compito della cura dei maiali.
La nostra Casa Madre deve dunque
ampliarsii e rinnovarsi. Dev’essere dotata dii tutti gli impianti indispensabili
ad una clinica, dev’essere in grado di
accogliere numerose novizie, di offrire
larga ospitalità alle diaconesse nostre
e di altre Case, nonché agli amici della
nostra Opera.
£ il Comitato ha deciso l’ampliamento e il rinnovamento. O meglio ha confermato la decisione già presa in precedenza e posta già lin via di attuazione.
Scavi notevoli sono stati eseguiti e
la costruzione nuova procede in modo
soddisfacente
Meno soddisfacente è la situazione
dii cassa. I risparmi, in parte frutto del
sudato lavoro delie nostre diaconesse,
van dileguandosi rapidamente. Ma l’opera deve continuar^ e continuerà.
Sdamo convinti che il diaconato femminile ha ancora un compito importante da assolvere in seno alle nostre chiese, e che perciò dev’^sere posto nelle
condizioni migliori e dotato degli strumenti necessari per svolgere la sua attività.
Dobbiamo dare alle nostre suore una Casa. E’ una necessità. E’ una condizione indispensabile di sviluppo
deiropera. E’ un dovere preciso della
Chiesa verso le sue Diaconesse. Apriamo pertanto una sottoscrizione straordinaria e invitiamo tutti ad offrire il loro generoso contrbuto,
Alberto Ricca
L'America in cifre
Di lavoro non muore nessuno ma di
scioperataggine e di ozio molti deperiscono e muoiono.
Luther
E quasi contempommanmie, ecco l’dtro fiwitie annuncia al mondo :
è il Presidente de^i Stati Uniti a
darlo: la Russia possiede ormai essa
pure la boptha atomica: le due potenze hanop. ormai entrambe nelle
matd la stessa formidabile arma di
disirnziime. Le divide micattieme u
iSieoondo il Ministero americano del
Commercio, il reddito individuale
afcatunìtense è stato nei primi sei mesi dì quest’anno superiore del .8,6 per
oe.nto a quello del cor rispondente periodo del 1948.
Novant’anni fa veniva perforato in
America il primo pozzo petrolifero ;
',.1
So dfe fanti hanno un sacco di ragioni per dimosfrarrni
che la Jvtadonna è ì{egirta e che quindi non c’è altro modo
di onoraria... Conosco queste ragioni ed altre ancora, e chie’do scusa se non riesco a persuadermi per quanto mi ci provi,
che questa maniera sfarzosa, luccicante e costosa sia proprio
il rito dell’incontro con una /damma cha ha tanfi figliuoli
fuori di casa e fanti senza casa. jt*. /d,, sacerdote.
4
Jií Ar-.
L’ElCO DEÌLÌL.E VAIiLl VALDESI
La voce délie Comunità Pen-ero^anigUa
Pomaretto
La Hprem delle attività. Ricordiamo ohe la> Scuola Domcmcale ricomincia domenica 16 Ottobre alle ore 9, nel
tempio. A partire dal ‘20 Ottobre ogni
giovedì alle ore 9, scuola di religione
presieduta, dal pintore nella cappella
del Olot Inverso. l..a- bcuola domenicale
ael Rodio riprenderà la prima domenica di novemlbre.
La domenica 16 Ottobre il culto (da
ora innanzi sempre alle ore 10,30), con
»anta Cena, sara presieduto dai Moderatore della nostra Chiesa, past.
del Pesco, hiel pomeriggio di quella
domenica, il iVloderatore presiederà la
cerimonia di riapertura della tocuola
reatina, alle org
idomenica ^ Ottobre, assembea di
Chiesa, ohe speriamo numerosa.
L’unione delle madri riprenderà la
sua attività in novembre. L’unione
giovanile e la sezione cadetta hanno
già rioominciato le loro sedute. 1 Responsabili si riuniranno ogni quindici
giorni il giovedì sera al Convitto. A
partire dal giovedì 13 Ottobre il pastore vi' terra uno studio esegetico sull'Lvangelo di Ran Marco. JNon solo i
Responsabili dell’Unione, ma tutti
ludistiutauieute sono invitati a seguire questo corso di studi bihl'ci.
ca Corale ripiende le sue lezioni alia 'Scuola di Perosa (ore 20) il loercoledl 19 Ottobre. Ci auguriamo che tutti i vecchi membri deila nostra tbrale
ritornino anche quest anno e che a loro
si uuiscano molti nuovi ei-iUienti di
uuona volontà.
1 corsi di catechismo, ic lezioni di
Bibbia nelle scuole elementari e aila
»cuoia Latina, le riunioni quartierali
jicominoeranno alla meta di ottobre,
come sarà aununziato più dettagiiatamente dal pulpito.
Giià ai Ivrea. Rei mese di luglio
1 Unione delle madri, quasi a.i completo, si è recata ad Ivrea a visitare
quella comunità. (La bèlla giornata
passata coi Iratelli e le sorelle di Ivrea in un'incantevole località in riva
al lago yirio, il culto all’aperto, la
squisita gentilezza degli ospiti, la visita alla città, il viaggio, sono bei rL
cordi che le 60 madri di Pomaretto ser.
bei anno a lungo. Esse ringraziano gli
Eporediesi ed i signori Riviora, sperando ui poterli presto ricevere a Poluarettp.
yiaggio in Svizierà. All’invito rivolto dalla chi^a madrina del Lancy
di. Ginevra, hanno risposto più di 50
r'omarini che a metà agosto hanno
trascorso cola quattro indimenticabili giornate. Alcuni pochi erano partiti in treno; ma il grosso si è servito
di un pulmanu, traversando il Monoenisio e Savoia. Il viaggio di andata iu alquanto avventuroso per un
guasto alla macchina, e fu necessario
terminarlo in treno. Quello del ritomo si svolse senza incidenti, come
avrebbe dovuto essere anche il primo,
-danca lo spazio per descrivere dettagliatamente il programma di quelle
giornate : la visita alla città, al Museo
della Riforma, alla cattedrale di S.
: erre ove la nostra Corale fu invita.a a cantare « leserment de Sibaud »,
alla cappella dei Maccabei ove ricordammo con emozione che li, durante
l’esilio, si riunivano i nostri Padri
per i loro culti ; a Carouge, a Santigny, a Còligny, ecc.; e poi l’incontro
a Prangins coi Valdesi residenti in
Svizzera. Indimenticabile la serata
passata colla comunità del Grand e
Petit Lancy, con resecuzione di bei
canti svizzeri e valdesi da parte delle
due corali, ed allocuzioni dei pastori
Klein, Mathieu © Maiauda. Commovente l’ospitalità fraterna delle famiglie di quella chiesa.
Non è facile esprimere, non solo il
ricordo magnifico che serbiamo di quei
Ilei giorni, ma la riconoscenza oh© ab.
biamo verso la «ununità del Lancy
tutta quanta, e particolarmente verso
il piistor© Klein ed il sig. Martin, presidente del consiglio di chiesa, per la
gentilezza oh© ci hanno dimostrato e
jier il bene spirituale ohe abbiamo ricevuto. Aspettiamo sin d’ora con gioia di ricevere, l’anno prossimo, la re.
situzione della vsita da parte di questi
nostri cari fratelli svizzeri.
poter udlie una gran varietà di messaggi cristiani recatici da predicatori che ringraziamo vivamente ; l’anziano 8ig. Aug. Pasbre, i pastori G.
Bertinatti, E. Rostan, V. Panascia,
O. Gay, A. Gomba, e il prof. R. Jouvenal.
Abbiamo avuto una grande gioia nel
riveder© e nel poter sentire due predicazioni del past. .Sig. G, Mathieu
ohe per molti anni è stato il conduttore di questa chiesa.
Un ringraziamento sincero al past.
Giov. Tron per la sua predicazione,
e per la riunione che ha tenuto la sera del 16 Settembre, in cui ha interessato vivamente i suoi uditori, parlando delle chiese valdesi del Sud America.
La domenica 4 Settembre ha avuto
luogo agli Eieiasse la tradizionale
riunione all’aperto, in comune con la
vicina parroochia di Villasecca. Dinnanzi ad un numeroso pubblico hanno
parlato i pastori G. Castiglione, da
Taranto, e O. Peyronel, da Napoli, che
hanno recato interessanti notizie del
loro campo di lavoro. 11 pastore di
Torino, E. Eynard, ohe presiedeva la
riunione, ha terminato con un vibrante messaggio onde sempre megiio si
senta nelle Valli Valdesi la necessità
dell’opera di evangelizzazione, e onde
sorgano molti giovani ohe rispondano
alla viXiazione del ¡Signore e si mettano al suo servizio; « Ben è la messe
grande, ma pochi sono gli operai ».
Battesimi. Sono stati battezzati :
Maurino Mirella di Emilio (Pinasca)
Costantino Enrica di Guido (Aymars)
Ri'bet Aldo Oreste di Ernesto (Pomaretto) ; Vinoon Lilia Maddalena di
Luigi (Reynaud) ; Rostagno Eranca di
Eernando (Sèrre).
Il piccolo Piero Rostagno di Arturo
■. stato presentato alla Chiesa che ha
inviXiato su dj lui benedizione del
Padre Cèl^te,
Matrimoni. Sono stati celebrati i
seguenti matrimoni : Boehoiv Leone
(Vivian) con Baret Irene (S. Gciimano); Beux Davide (S. Germano) con
Pastre Frida (Pomaretto). Rinnoviamo agli sposi i pih fervidi auguri di
vera felicità sotto lo sguardo del Signore alla presenza del quale hanno
pronunciato le loro promesse.
La Chiesa ha presentato i suoi affettuosi auguri aH'anziano sig. Luigi Rostagng ed alla sua gentile signora che,
circondati da numerosi familiari, hanno celebrato, con senso di gratitudine
verso il Signore, il 25 anniversario del
loro matrimonio, l’ultima domenica
di settembre.
Funerali. Hanuo terminato la loro
giornata terrena per una vita più alba; Baret Paolina nata Piselli (Combavilla) di anni 7.3, sofferente da palecchio tempo, ma sorretta sino all’ultimo dalla fede cristiana;
Jahier Giovamni Pietro (Paiola),
di anni 81, che nei lungo periodo di
deliolezza che ha preceduto la sua dipartenza da quaggiù, ha saputo trovare forza e speranza in Cristo;
Pastre Filiberto, anziano del quartiere degli Aymars, di anni 45, scomparso tragicamente ; lascia un profondo rimpianto in tutta la ohi^a,
ed il ricordo di un credente che ha ainato e servito il suo Signore;
Giraud Enrico (Pomaretto). di anni 79; l’estrema chiamata di Dio lo ha
Jilicrato dall’infermità in cui viveva
da qualche tempo.
Alle famigli© colpite da ijuesti lutti esprimiamo la nostra fraterna solidarietà e additiamo la fonte della
sola, vera oonsolazione : Gesù Cristo,
la risurrezione e la vita.
(Pinerolo
Predinmirme. La nostra comunità
ha avuto il privilegio quest’estate di
Domenica, 9 ottobre, alle ore 15,
avrà luogo nel tempio un Conci rlo
vocale strumentale con l'intervento
della Corale Valdese di Torre Pelliee e la collaborazione musicale del
M.o Ferruccio Rivoir, della signorina Ada Bessone e del Doti. Riccardo
Tiirin.
La comunità è caldamente invitala
a partecipare a questa manifestazione; l’invito è esteso anche agli umici ed ai conoscenti.
Luserna S. Giovanni
Domenica 2 Ottobre, la nostra Comunità ha avuto il gran privilegio
d’esser visitata dal Moderatore, Pastore Guglielmo del Pesco.
Al mattino, eglj iha avuto un ool.oquio fraterno coi - membri del Cènc.storo, prima di presiedere il Culto.
Culto partioolarmeiite solenne, in
quanto era la Uomenica della » Comunione Universale », ed era anche
la c( Domenica Ecumenica ». L’una e
l’altra circostanza sono state rilevate
nella predicazione del Moderatore.
Alla celebrazione della Santa Gena,
molto rallegrante il numero dei partecipanti.
Nel pomeriggio, il Moderatore, con
la J'ua gentile Pignora, visitava il Rifugio Carlo Alberto, e vi celebrava
un Culto, rivolgendo ai ricoverati parole di frateriDo incoraggiamento, figli visitava, poi l’Asilo per Vecchi.
Al Culto del mattino ed a quello
del Rifugio, la Goral© ha dato il suo
prezioso concorso.
La Comunità è molto grata al Moderatore per la sua visita, e ne sei be.
l'à un ottimo ricordo, lieta d’aver cojì potuto celebrar© la ripresa autunnale.
G. B.
lei lÉitlBiiil pini li
ioti lillpi» (B llilie
Les 13, 14 et 15 du mois d’octobre
prochain se tiendra à Bom© le II.e
Congrès International pour la Réforme religieuse en Italie (le I.er Congrès s’œt tenu du 13 au 16 octobre
1948).
Ce Congrès est organisé per des hom.
mes de diverses tendances, religieusement et politiquemenent indépendants ;
il entend instituer un© consultation
libre et fraternelle sur les problèmes
de l’actuelle « rénovation » ou de la
1 réforme » religieuse en général, avec toutefois un intérêt spécial pour
la tradition et la situazion concrètes
Je l’Italie.
Les thèmes du Congi'ès seront :
une introduction qui se rattache aux
débats du premier congrès :
Qu’est.ce qu’on entend aujourd'hui
jxnr réforme religieuseÎ
un autre, central;
Le Règne de Dieu (problème biblique, historique, philosophique, théologique, pratique du « Rogne de
Uieu », considéré oomm© idée et réalité centrales d’une « réforme religieuse »).
Pour informations s’adresser à M.
Aida Capitini, Palazzo GomunaLe, Pe.
rugia n'a à M. Ferdinando TartapUa^
via d^lJe Ca/npora, 60 ; Firente.
VENDESI fabbricato civile e rustico
circa due giornate terreno irriguo
su strada Ponte iBibianaJLuserna 8.
Giovanni — Rivolgersi Canal Vittolio, piazza Margherita, 7, Pinerolo.
IN OTTOBRE, l’Unione Cristiana
■delle Giovani riapr© in Milano la
GASA UNIONISTA per studentesse
e impiegate in via Pinamont© da
Vimereate n. 10 (angolo via Moscova) Tel. 87762.
UN LUTTO
Abbiam avuto lagioia di avere la visita e di udire il messaggio nel Tempio dei Pastori signori Rolierto Gamba
■di Roma (Piazza Cavour) © Giovanni
Tron dell’America del Sud : rinnoviamo loro i nostri vivi ringraziamenti
ed alla signora ed al signor Tron vivi
auguri di benedizioni divine e per il
loro viaggio e per la loi o. opera pastorale presso i nostri fratelli d’America.
Ci rallegriamo con If famiglie che
hanno avuto la gioia di presentare al
(Battesimo i loro figliuoli ; Vera Margherita Irma di Cfevaldo e di Elena
Micheliuo (Ferrerò); Silvana Olot di
Pietro e di Adele Meytre (Poumeifrè) ;
Bruno Bounous di Emilio e di Erminia Erairia (Ribbe) e ohe il Signore
li benedica. •
iSimpatizziamo con la famiglia di
Ghigo Alessandro-Marghegita Tèssore
(Eirassa) per la breve comparsa su
questa terra della loro Vilma.
E’ giunta notìzia che il 4 agosto
11. s. è decedùto a Toronto( Caiiadà)
il
Prof. Alfredo Tairlialatela
PITTORE decoratore imbianca, ver«!
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per lunghi anni al servizio della
Chiesa Metodista d’Italia e legato da
vincoli di profondo amore alla Chiesa Valdesse nella cui Facoltà di Teologia egli ebbe ad insegnare, mettendo a profitto degli studenti le sue
elette doti di pastore fedele, di noto
conferenziere e di teologo.
Speriamo dii poter parlare prossimamente di Luij Per ora ci è caro
ricordare la sua bella ed intelligente
personalità, riconoscenti per quanto Egli ha dato alla nostra Chiesa in
cui il suo ricordo permane vivo c
profondo, ed esprimere alla Vedov.i
ed alla Sorella la nostra calda simpatia, con rassicurazione che la Chic,
sa Valdese partecipa al loro lutto,
confortato però dalle divine promesse. Dir.
J^EN'DESI in Regione Prarostino
(Brutafiè) circa 70 tavole vigneto,
con abbondante raccolto uve. Prez-, ;
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riceve in Torrc PeMicc
(viale Mazzini num. 10)
Lunedi e vnnurdi dalle
ore 10 alle 12
a Torino riceve gli altri
giorni^ dalle ore 14 alle
ore 16,in via Berthollet, 36 (ospedale evangelico)
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La famiglia Beux ringrazia vivamente il sig. Pastore Ayasaot, la Signorina Dora Revel e la Corale per
aver -contribuito a rendere più solenne la funzione religiosa in occasione
delle nozze d’oro dei loro Genitori
Beux Alberto e iBursi Luisa, celebratasi a Torre Peliic© il 1° settembre
1949.
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Riceve il MERCOLEDÌ' e il
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