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Torre Pellice, 7
Maggio tU43-XXI
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'ABBONAMENTI
Italia e Imparo ’. . Anno L. 20
* , Estero ... . » » 30 ' —
Ogiìi eambìanieiito d’indirizzo costa una lira —
Semestre L, 10
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Riguardale alla roccia onde foste tagliati
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AMMINISTRAZIONE e REDAZIONE :
Via Cario Alberto, 1 b.is
TORRE RELUCE
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Gitoli a quelli che mutano le te'
nebre in luce ! Isaia 5: 20.
Muterò dinanzi a loro le tene-^ '
bre in luce. • Isaia 42: 16.
I - Chi sono costoro, che mutano le
tenebre in luce? Son quelli che vogìitìn
fer passare, con tendenziose giustificazioni, ciò ch’è del demonio com.e se fosse
Dio; che amerebbero trovane nel male un
pizzico di bène; che vorrebbero giustificare ogni stortura col ragionamento
dell’intenzione buona. Ora, che l’intenzione abbia un valore, è pacifico.
Ma, lo sanno tutti, di intenzioni è lastricato rinferno. Che gli uomini pecchino non soltanto per ■ malvagità, ma
anche, per ignoranza, è Certo. Ma a
nessuno è lecito spostare i termini del
,problema, é far delle tenebre luce. Perchè il bene, sia tutto il bene possibile,
è giocoforza ubbidire a Dio che vuol
1 uomo liberato da tutto il n^ale possibile, anche dalle sue apparenze più innocue.
II - Il comp io di mutare le tenebre
in luce non spetta all’uomo. Spetta soltanto a Dio. Dio che mutò il ¡caos in un
ordinatissimo cosmo, Dio che separò le
tenebre delia notte dalla duce del giorno; Dio che mandò nel mondo il suo Figlio, apportatore di luce, a combattere
Contro il Principe delle tenebre. Dio soltanto- può' discernere nell’atfisso teAe
dottor della legge. Uomo sinceramente
religioso, conoscitore approfondito delle
Sacre Scritture, estremamente ligio,
tutti coloro che appartenevano alJa sùà casta, alle tradizioni « alla legge
di Mosè. Chi mai avrebbe potuto dubi, tare della sua compiutezza' spirituale?
Chi mai avrebbe osato affermare che
Nicodemo, il quale serviva e adorava
l’Eterno nella più pùra dottrina, non
fosse invece trovato nella condizione
voluta dal Signore per aver parte alla
vita eterna?
Soltanto Gesù poteva leggere in quel
cuore ed avvertirlo che egli, con tutta
. la sua religiosità, la sua moralità e la
sua osservanza non era atto ad entrare
nei Regno dei Cieli.
Doveva nascere di nuovo.
Non una accettazione intellettuale
della salvezza ma *una realizzazione di
essa attraverso la conversione.
Quanti Nicodemi esistono oggi anco-*
ra nelle Chiese Cristiane!
Credenti sinceri ed anche pii, ma...
Inconvertiti !
Da loro condizione li illude. Come Nicodemo essi credcmo di aver parte alle
piomessé avvenire.
Ma Gesù dice loro: iSe non siete nati
di nuovo non entrerete nel Regno.
|luovà nascita, ovverossia conversioni o^erossia crisi profonda che attrav£^a|eolui che in un momento cruciale
defía*sua vita ha l’improvvisa rivelazioni del suo peccato e della sua perdizione dalla quale esce trasformato soltanto.;sé.^i afferra come un naufrago àll’esp^zìpne d:l Cristo e alla salvezza nel
■"iu^Npme.
^‘sentenza di morte passata suE^^ vita =(fí ieri, sul mondo e sul peccato,,è ini2^ di una nuova esistenza creata dalSanto.
«Rimatevi; esaminatevi,
wete voi questa nuova vita?
^te voi nati di nuovo?
B’;il Signor Gesù che vi parla oggi,
cidife parlò a Nicodemo quella notte.
fecoltate quella voce, per amor dell apirià vostra. ^
■^svegliatevi a salute mentre siete
anidra in tempo.
Bisogna nascere dinuovo per entrare
neÌRègno. '
^date.
Rer non essere lasciati fuori e sentire
quMia-terribile sentenza:, Jo vi dico che
no# so d’onde voi siate; dipartitevi da
m^v¿i tutti gli operatori d’imquità.
(Lii’a 13: 27). A. Ch.
»osd''dei'lfoötfl ‘pëtcaTi‘"fulÏÏriia'Ì^vÌlTa''*^*"^
I Sellai e la Fede
A.neddoti
Salmi
di luce, rultimo tizzone non ancora del
tutto spento, e avvivare e alimentare
con la sua luce l’ultimo resto della nostra luce I Questo è il più gran miracolo
che Dio non abbia mai compiuto: restituire alla luce chi già appartenne alla
luce, ed anzi fu creato per la luce. E’ il
miracolo che Dio ti ha destinato?
i(Da Fauille, di T. Salma).
I
Ricordiamo, come già è stato annunziato, che la festa di canto per il Val
Pellice avrà luogo nel Tempio di Lwserna San Giovanni domenica 9 corrente,
alle ore 15. Il pubblico vi è cordialmen-.te invitato. I membri delle Corali sonoi'i
pregati di trovarsi alle 14.30 nella sala
delle attività giovcmili.
Una raccolta di episodi di sto>ria
della Chiesa, in cui i Salmi Ugonotti e
il loro canto abbiano il posto d’onore,
ancora non è stata fatta. Tali episodi
però non mancano, tutt’altro I Ne raccogliamo qui alcuni per l’edificazione
del lettore, ,sperando che essi in qualche modo possano contribuire a far
amare e a far m'eglio conoscere quegli inni,, che se alimentarono tanta fede
e ispirarono tanto spirito di sacrificio
ai padri nei secoli scorsi, possono tornare ad alimentare la fede delle nostre comunità, oggi.
E cominciamo senz’altro.
¿prime fiamme lambiscono le" loro estremità, i due giovani (Joery è ventidugnne) intonano un salmo.
1.
Attenzione ! Fermatevi !
Un cartello s’erge ad una brusca svol
ta.
Esso avverte che la strada diventa
malsicura, estremamente pericolosa, e
il viandante, meisso in guardia, cautamente procede esaminando tutt’intorno.
Attenzione, fermatevi !
Queste parole sono oggi per voi, cristiani pii che leggete la Meditazione dell’Eco;,non per gli altri; cioè gli indifferenti i quali danno solo una guardatina
alla cronaca del giornale evitando accuratamente di edificarsi leggendone la
panie spirituale.
Ma è per voi persone pie che andate
abbastanza regolarmente ai culti, leggete la Bibbia ogni sera o ogni mattina
e sapete congiungere le mani per la
preghiera.
Il cartello informatore è Iddio eh© ve
Io pone dinanzi oggi àncora: In verità,
in verità, io M dico che se alcuno non è
nato di muovo, non può vedere il regno
di Dio (Giov. 3: 3).
Nicodemo era uno dei capi farisei,
Come ben scrive il Läufer nella prefazione a queireccellente raccolta innologica elvetica che abbiamo già citato
su queste colonne, « col loro vigore e
co] loro accento, i salmi occupano il
^primo posto fra gli inni dettati dalla
pietà religiosa; con una efficacia tre
volte millenaria hanno temprato le
più intime risorse dell’anima umana;
con la loro potenza di speranza e di
coraggio, hanno infuso nelle più tragiche circostanze una sovrumana forza
a; cuori. Risuonarono come un grido di
invincibile fiducia e di fierissimo dolore nei deserti, nelle prigioni, sulle vie
dell’esilio e fin sui roghi; sono inestricabilmente avvinti a tutte le sofferenze, a tutte le angoscie, a tutte le invocazioni di giustizia, a tutte le vittorie ».
•A ogni sorta di sofferenza: strangolato e quindi bruciato a Bordeaux nel
Aimone De la Voye canta dui'ante il suo martirio l'inno pasquale:
Quando Israele uscì dall’Egitto...»
(Salmo 114)
. 5 L'episodio è notissimo, ma va ricor'.dato qui. I reduci Valdesi del Rimpatrio, giunti a Frali dopo un’epica marcia, ne ritrovano il tempio, non distrut.to, ma ingombro di immagini. Ripulitolo, vi si celebra il culto, il primo cuL
' to del Rimpatrio ! Enrico Arnaud, sulTingresso del tempio, troppo, piccolo
per contenere tutti e seicento i guerrieri Valdesi, predica sul versetto ottavo del Salmo 124; e la folla dei credenti canta il Salmo 74;
Q Dio, doyrem dispersi andare ancor,
e l’ira tua dovrà, senza riposo,
su noi gettare un fumo tenebroso,
su noi che siam la greggia tua, Signor ?
e il Salmo 129: « Molte volte m’hanno
oppresso dalla mia giovinezza, eppure
non hanno potuto vincermi!»
4.
2.
L’anelito alla giustizia.
A tutte le torture che gli infliggono
fino aH’estremo istante di vita per
costringerlo all’abiura, Giovan Rebecco
da Angers risponde con fermezza incrollabile: « Se la mia lingua dovesse
proferire tali cose, preferirei piuttosto
mozzarmela coi denti ! »
Quella lingua, i carnefici allora gliela strappano. Ma il martire prosegue,
come può, mugolando, il canto del Salino, fino aU’estremo.
A tutte le angoscie: Joery, da Tolosa, è condannato al rogo assieme al suo
servitore, Poiché, nell’atto di salire sul-^
rinfam.e catasta di legna, costui piange,,e si dispera, Joery lo apostrofa: « Il
n’est pas temps de pleurer, mais de
chanter au Seigneur !». e mentre le
Un ufficiale di Sua Maestà il Re di
Francia lo confessa: « Quando quei diavoli scatenati si mettono a cantare i
loro Salmi, i nostri soldati sono presi
da un tal timor panico, che nessuna
minaccia di punizione, ne^na speranza di premio ne può arrestar la fuga! »
6.
Nel 1524, a Metz.
Nella città che nel Medio Evo fu cen
tro importante del Valdismo, l’éretìco
Picvanni Lèdere, già segnato" in fronte
col ferro rovente, è condannato a morte. '
Quando gli ebbero tagliata la manodestra, strappato il naso con le tana. glie, rinchiuse in due morse le braccia,
sti appate le mammelle, mentre lo conducevano al rogo già acceso dovè lo
avrebbero precipitato, ebbe la forza
ancora di cantare le prime battute del '
Salmo 115: «I loro idoli sono argento
ed oro, opera di mano d’uoino ».
Storia di un verso del Salmo 79.
Siamo agli inizi dèlia Riforma in
Francia, a Meaux. Un’assemblea canta:
« Gente straniera invase il tuo retaggio ».
(versione di Bart, Pons).
Ad un tratto, i soldati del Re di Francia penetrano nel luogo del culto. Quattordici persone sono prese e portate via.
Per la strada, esse cantano:
« Gente straniera invase il tuo retag
gio.
Alcuni giorni dopo, quei quattordici
so'n tratti di prigione,,, ove hanno trascorso ore di inenarrabili sofferenzé, e
condotti al rogo. Nel tratto dalla prigione alla piazza del martirio, si imbattono in quegli stessi soldati che li hanno, temlpo prima, tratti jMngiomeri.
Spentaneames^, .inirenìàbìknenter- '-daquei quattordici petti esce, ancora una
volta,' il canto del Salmo 79:
« Gente straniera invase il tuo retaggio ».
E gli echi della solenne m.elodia non
sono ancora scomparsi, che già i martiri hanno donato la vita.
(Continua). Teod. Balrna.
Albo d’Onore
E’ giunta la djólorosa notìzia della
morte in Montenegro'del cap. magg.
GIOVANNI DANIELE BERTINAT
di Stefamio, di Bobbio Pellice.
Il decesso è avvenuto VII marzo in
un ospedale da campo, e il funerale è
stato presieduto il 13 dal tenente Silvio
Tron. in assenza del Cappellano Rostain. Il caro Bertinat era convalescente
di lieve malattia ed aspettava la licenza, quando sopravvmne un’improvvisa
e gravissima complicazione .che in qua‘ arlotto ore lo trasse alla tomba. Giov.
Dan. Bertinat era nats il 10 dicembre
1919. Aperto e cordiale, egli fu, come
scrive il tenente Tron, coraggioso in
guerra e fervente nella.sua fede. Era amatò dai suoi compagni e in modo particolare, scrive il Tron, dai suoi amici di
Bobbio che si sono pyrodigaU generosamente dando tutte l^ loro energie e tet
stimoniesndo ih mille modi il loro affetto fino alla .fine.
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L’ECO DELLE VALLI VALDESI w
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il tenente Ettore Serafino gli rende
questa bella test monicmza:
« Era instancabile in ogm lavoro, in
ogni^ incaricò. Lo ricordo appassiiotmto
sciatene e rocciatore, lo i%cordo e lo ri*
vedo infinite volte, pot^taordiini^ attrae
versare noncurante* del pericolo i tratti
pt?> pericolosi, p nell’assolvimento di
altri compiti meno : rischiosi, ma ^ pur
sempre faticosi, spesso delicati, questo
autunno o quest’inverno passati, ho ricordo, sotto la piccola tenda tra le alte
nevi 'del Tomori sul fronte Greco, sofferente per ima grave angrna, non uscire mai in un lamento, o esprimere il
desiderio di essere allontanato, ma solo
sperare d' guarire- presto per poter dinuovo fare la stessa pur dura vita dei
compagni. Come ,ho scritto alla piccola
squadra esploratori della mia compagnia., della quale _ il caro scomparso faceva parte, il vuoto che Egli lascia non è
facilmente cólnmbile - però è possibile
colmarlo alimentando il ricordo bello,
seguen^ l’esempio alto di Lui che ci ha
iascioiki, e sopratìMd ispirandoci ad una
vera fede, che ci permette di guardare
oltre il presente e accomuna noi ~ed i
trapassati in un unico amore senza fine
e senza possbilità di separazioni. Giovanni Bértìnat resterà così più che mai
presente nelle nostre . file, come tanti
altri compagni caduti. Questa certezza
nostra Vi prego di esprimere alla famiglia tanto provata, assicurandola della
mia particolare affettuosa simpatia cristiana ».
Domenica, 2 corrente, davanti a una
gran folla che gremiva il Tempio fu
commemorato {l caro giovane. Presenti
le Autorità M<ilitari e Politiche. .
La Comunità dìi Bobbio circonda delle sue preghiere %a famiglia iti lutto.
■ ' R.
Istanti
Ed eccoci ancora gui, con tutti i nostri aggeggi e con un bel po’ di stanchezza sulle spalle.
Stancheza, direte voi? E da quando un
fotografo trova pesante il stw lavoro ?
O forse che ci avete troppo lavee-o ?
‘ Eppure è così: troppo lavoro, in, questi tempi. E’ il tempo delle occasioni
d’oro, che bisogna prendere al volo: è
iepoca dell’ammàssione dei catecumeni,
l’epoca della prima coimunione, e, cari
miei, se rion li prendo oggi, non li prendo, alcuni, mai più: la loro prima comunione è anche l’ultima! Eì la pirima
volta che essi, mo-lU, mettono il piede
in chiesa., ed è anche l’ultima!
Ora, che volete, io ho una simpatia
pei i bel api Valdési, le loro fotografie
le conservo preziosamente nei miei archivi, e fra venti, trentanni, o giù di lì,
10, se sarò ancora in vita, farò loro una
bella sorpresa.
Ecco: fra venti, trent’anni ,o giù di
11, questi giovanotti e giovanetto che
hanno fastio òggi la loro ultima comunione, saranno sposati, avranno naturalmente un figlio che farà a sua volta
la prima comunione. E questi padri e
queste madri saranno imbarazzati g si
diranno: Veramente ora noi dovremmo
accompagnare il nostro ragazzo in chiesa, alla Corrinrtàone, ma come si fà? Ed
io allora, modesto fotografo verrò in loro amto, e darò loro la fotografia.
Ecco, come si fa! Ecco l’aspetto che avevate vent’anni, trenfanni fa, quando
avete promesso di servire Dio, di amare la sua Chiesa, di amare il vostro '
prossimo, di cóntribwire per l’opera dej.
Signorp, di prender parte attiva alla vita della Chiesa... .
Che visi sereni, quasi convinti, avevate allora, or sono molti, anni!
Poi il tempo è trascorso, ed invece di
• servire Dìo auete dovuto, oh, lo so, e lo
sottolineo perciò, dovuto servire il mondo;. la Chiesa l’avete pur sempre amata,
ma a modo vostro (si sa., fi carattere
■valdese è, se sbaglio correggetemi, fredde, e rifugge dalle' manifestazioni_j¡ste
' riori); il Sommario della ' Legge poi
quello non l’avete posto nel dèmentica■* toio ah, no!, avete tribolato troppo a
rpeterlo un anno dopo l’altro, ma il
diavolo ci ha messo la coda: il vost-^o
* prossimo ha preso la forma, la veste del
■ vostro vicino, con,le tasche piene di ca~villi, e non si è lasciato amare; la con'trìbuzione poi è una parola che regolarmente ógni anno un brav’iwmo di an*
Zeno è venuto a ricordarvi, come sé ^
voi non aveste saputo perfettamente
che, quando si sono fatti i propri conti,
se .qualche cosa avanza ancora, lo si può
dare alla Chiesa, perchè si può sempre
aver bisogna di lei per qualche servizio^
religioso, senza conta.re che gli Istituti
di beneficenza possono essere molto utili.
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.. E’ curioso: i nostri clienti non sanno y
mai che fàccia debbono fare. Anche là
pemona jnù naturale, qucmdo si trova
davanti all’obbiettivo, posa. E vengono
fuori delle facce impossibili: degli
sguardi che sono sempre mansueti, diventano tvuo.; altri vogliono apparire
disinvolti e sorridono beatamente im- ^
mersi nella contemplazione della punta
delle loro scarpe, e noi, poveri fotografi;'^
dobbiamo prevedere tutto e. correggere
la posa; dire: Su la testa! (1 busto eretto!
avanti, signore, un bel sorriso... E quando il sorriìso c’-è, tac, l’affare è fatto: il
cliente è soddisfatto, e noi pure. E’ veramente un’arte difficilissima, quella di
sapersi fare una faccia d’occasione.
Ebbene, jra venti o trent’anni vi por- terò la vostra fotografia e non vi chiederò un soldo in pagamento, fie la lascierò da.vanti, un bèll’ingrandimento;
soltanto Vi chiedjerò d. contemplarla
spassionatamente.
Dite, sinceramente: non vi pare che la
posa di quella giovane fmse poco natu.rale? Non vi pare che ci sia dell’affettazione in quel contegno quasi umile?
Non ui pare che quelle mani siano più
terribilmente preoccupate di tenere, la
sottana del vecchio costume valdese per
timore che essa si strappi durante la
preghiera, in ginocchio?
Dite, sinceramente: non vi pare che
l’atteggiamento di quel giovane senta lo
sforzo? Non vi pare che quei ginocchi
facciano uno sforzo sovrumano per pie-,
garsi? E tutto quél torso piegato nella
■ghiera, è proprio, veramente, piegato?
E allora bisogna .stupirsi se quella
prima comunione è stata anche rultima?
Bisogna stupirsi se quelle miaui di giovinetta si sono sempre soltanto più occupate dà cose materiali, se quei ginocchi
di uomo non si sono mai più piegati nella preghiera?
Stupirsi non bisogna, e non Si stupisce il fotografo! E neppure è pessimista,
chè egli conserva preziose queste fotografie; un giorno, (lo Spnrito soffia dove
vuole e quando vuole), forse molto più
presto di quamto egli non' creda, egli potrà fotografarli di nuovo, e, non ci sarà
posa, nè sforzo negli sguardi e negli atti.
Il fotografo.
F- U. V
STUDI 1943
Sono usciti:
IL CRISTIANO ED IL LAVORO
■ .y.
tre studi del pastore Edoardo Aime
IL SERVIZIO NELLA CHIESA
due studi del pastore Carlo Gay
RESISTERE
La donna nella lotta peir la fede: di
fronte a se stessa, di fronte alla famiglia e di fronte al mondo.
Studi di Elsa Rostam, Berta Subdia, Anna Marnilo.
Una copia di ciascuno di questi quaderni è stata distribuita alle Unioni
Giovanili. Le Unioni o i privati che desiderassero altre copie potraiino richier
derle al Segfetiario Generale a L. 4 ciascuna, franco di porto.
CRON/IQ/I V/ILDC5É
LUSBRNA SAN GIOVANNI
La nostra comunità ha avuto la gloia'V;
di accogl’ere nel suo seno i catecumeni,*',
che hanno compiuto il loro quarto an-"^
no di istruzione religiosa. Essi sono: Bel"
lion Elena, Benech Nelly, Bounous Luciana, ’ Chsrbonnier Giovanna, Costabel '
Albina, Gay Maddalena, , Giusiano Véra. Hugon Priora, Ligustro Vera, Malan ,
Emilia, Odin VeLma, Parise Irm,a, Pons
Paola, Rivoira Vittorina, Roman Ersilia, Rostagno Angela, Salvagiot Franca, Soulier Alice, Bellion Aldo, Bellion
Edmendo, Benech Mario, Besson Alessandro, Besson Ferruccio, Beux Orazio,
Eu-fa Bruno, Fenouil Alberto, Gaydou
Renato, Geymet Ernesto, Giusiano Vanni, Gönnet Bruno, dalla Bruno, Malan
Amerio, Martinat Albino, Mourglia Enrico, Rcman Giorgio, Roman Oreste,
Rostagnol Renato e Simond Francesco
Iddio li benedica e li aiuti a mantenere le loro promesse di fedeltà.
— Al culto di Pasqua, al quale assi..steva una numerossima assemblea, la
nostra Corale ha eseguito accuratamente'un coro di circostanza sotto la'direzione del sig. Gustavo Albarin, ed il
profi F. Terraneo, violino, ha suonato
con la sua maestria abituale alcuni pezzi di musica accompagnato dal nostro
fedele organista Ferruccio Rivoir.
^— Il 29 aprile ha avuto luogo il funerale della sig.na Maria! Vomì, addormentatasi nel Signore all’età di anni 81, ai
, Bellonatti. . .
Domenica 2 maggio labbiamo accompagnato al cimitero la spoglia mortale
di Guido Bonnet, deceduto ai Boer all’età di soli 8 mesi.
Ai genitori aifflitti ed ai parenti tutti
Fespressione della nostra profonda simpatia.
Domenica prossima, 9 maggio, il
nostro culto alle 10,30, sarà presieduto
dal nostro Moderatore pastore Virgilio
Sommani.
— Asilo per 4 vecchi: doni ricevuti:
Carlo Vola, L. 100 - Comune di Luserna S. Giovanni, 1000 - Borsa poveri vaidesi, 400 - Caterina Gay-Gardiol, in memoria di Fernanda Gardiol ex direttrice, 50 - Emma Bounous-Vottero, 30 Coniugi Immovilli, 25 - Giuseppina Primo, 200 - Laura Jon Scotta, 200 - Ricca Giovanni, 5 - Goss Caterina, 10. Blaycher Giov. 50 - Rostagnol Pietro, .5
Z. E. Dreher (Malnate), 200 - In memoria della zia Héloïse Blanc, la nipote Lisette Costabel, 25 - Giulio .Goss, 50 Adele Rosati, 20 - Caterina Cougn, 5.
POMARETTO
I re accompagni bamlbino e genitoiri, per
la prosperità dell’uno e la felicità degli
/altri.- V v'
ir-r' -—^ La domienicà 9 maggio, a Dio pia
cendo, celebreremo la festa delle madri
-¿c.on uii culto speciale al mattino nel
tempio. I genitori, unitarhente ai loro fi
li culto di Pasqua, per il numero eccezionale degli intervenuti, per la larga
partecipazione alla S. Cena, per Fatmosisra di edificazione che vi ha regnato,
ha concluso degnamente la Settimana
Santà e i vari culti che in essa hanno avuto luogo. La Corale sotto la direzione
del sig. P. Bazzetta ha eseguito un coro
di circostanza.
— Al culto di Venerdì santo delle ore
20 nella Cappella del Clot di inverso
Pinasca ha professato pubblicamente la
su® fede ed è stato confermato nell’alleanza del suo battesimo il nostro fratello Bertolino Enrico, della Paiola. Cieco fin dall’età di due anni, egli non aveva potuto seguire il corso regolare di
istruzione religiosa ma la sua fede maturata attraverso a 55 anni di dura prova è stata costantemente alimentata
dalla vita religiosa della famiglia e dalla regolare partecipazione alle ritmiohi
del suo quartiere. E’ con gioia che dietro la sua domanda lo abbiamo associato più intimamente alla nostara Chiesa.
In lui si manifesta vera là parola del Signore: la miàa grazia ti basta, perchè la
mia potenza si adempie nella tua debolezza.
— E’, stato presentato al S. Battesimo Baret Roberto di Alberto e di Long
Albertina (Faiola). La grazia del Signo
gliuoli, vi sono caldamente invitati.
— Nel pomeriggio di quella domeni*
ca, alle ore 14, i catecumeni di terzo anno sosterranno il loro esame di coriorscenze religiose. I membri del Concistoro sono convocati per quella data e per
quell’ora alia Scuola Latina.
PRALI
Dal 3 al 5 aprile la nostra chiesa ha
ricevuto la visita del Segretario . della
Commissione Distrettuale, pastoire Um.~
berto Bert. Il sabato sera egli ha presieduto una riunione al capoluogo, parlando sulla famiglia cristiana. Al culto della domenica, il pastore Bert, ispirandosi
alle parole dell’Apocalisse 3: 16 rivolse
un forte messaggio ad un ottimo uditorjo. All’Assemblea di chiesa è stata ricordata la campagna invernale in favore della rivalutazione della famiglia, il
dovere di contribuire generosamente
per i bisogni della chiesa ed infine il
dovere della frequentazione del culto.
Quindi, è stata visitata la Scuola domenicale che annovera circa 90 bambini é,
alla sera, la nostra Unione ha udito un ^
vibrante messaggio sulle parole « L’Eterno regna ». Il lunedì, i catecumeni
hanno avuto il privilegio di essere interrogati dal pastore .Bert, il quale ha
terminato incoraggiandoli e stimolandoli allo studio della Parola di Dio. La
chiesa gli rinnova, i suoi più vivi ringraziamenti.
— I giorno del venerdì santo, circondati da una numerosa assemblea hanno
confermato il loro battesimo nove catecumeni. Essi sono: Garrou Anita, Garrou Silvio, Grill Alberino, Grill Ivonne, ^.Micol^«Ruggero, Pascal ..Nino,
- PeyfoT’Remo, Rostan Francesco e Rostan Guido.
Domandiamo al Signore di aiutare
quest' nuovi membri di Chiesa a essere
iedeli fino. alla, morte alle promesse fatte. ' '
— A Pasqua il tempio era gremito ed
un buon numero di fedeli ha partecipato alla S.'Cena.
RODORETIO
Al culto del venerdì santo sono stati
■ ammessi in chiesa i seguenti catecumeni Ganre Rita, Léger Emma, Long Ihes, Tron' Alba, Pons Emilio, Pascal
Gabriele e Tron Walter. Il Signore sostenga questi giovani. e li aiuti a mantenere le promesse chq gli sono state fatte.
— La domanica di Pasqua una numerosa assemblea ha avuto'la gioia di udire il messaggio sulla risurrezione del
nostro Signor Gesù Cristo da parte del
Capo distretto, pastore sig. Roberto Nishe.. La' chiesa gli rinnova i suoi ringiaz.amenti per la gradita visita.
- - M'^'r'moni. Il 17 aprile, è stato celebrato il matrimonio dì Clot Emilio,
della chiesa di Riclaretto, e di Long
Margherita, delle Coste.
Il 1 maggio un nuovo focolare è stato
costituito da Tron Giulio, di Campo del
Cict, e da Pons Ida, della Gardiola.
L'Eterno protegga, sostenga e benedica i felici sposi.
—■ Battesimi. Sono stati presentati al
Battesimo: Garrou Italo, di Marcello, e
di Gerrre Elm,a, degli Arhajird, e Tron
Bruno Emilio di Aldo e di Pons Ivohne,
della villa.
Auguri di abbondanti benedizioni divine.
HORA*
Abbiamo avuto, durante la Settimana
Santa, dei culti benedetti che hanno lasciato nei nostri cuori un dolce ricordo.
La domenica delle Palme, duianzi ad
una numerosa àssemblea, cinque catecumeni pronunziavano ad uno ad uno la
propria proiessione di fede e ricevevano individualmente l’imposizione del-
3
L’ECO DELLE VAI4EI VALDESI
1*
le mani. La chiesa, adorna di fiori, aveTa tutta uh’intonazione festosa.,: Pronunziata la benedizione, molti fratelli e sorelle si’facevano attorno ai nuovi memhri di Chiesa per abbracciarli. La sera,
nella sala della gioventù, il circolo Gianàvello dava loro un modesto, fraterno ,
benvenuto.
I giovani aggiunti alla chiesa sono:
Tourn Alma, Rivoira Delfina, Durand
Bruno, Gabella Alberto (della Chiesa di
Torino), Durand Nella.
Venerdì sawto. Quantunque poco frequentato, questo culto al quale un certo
numero di famiglie cerca di farsi rappresentare; ha un carattere di intimità
e di solennità che lo rende caro ai suoi
consueti partecipanti.
Pasqua. Assemblea delle grandi'occasioni, come di rado abbiamo avuto nfil"
l’ultimo decennio. Vi partecipavano nnmerosi Rorenghi lontani, tornàti per la
circostanza al paese natio, e vari ospiti
venuti da altre comunità.
Vicino aU’ottantìna il numero dei
partecipanti alla Sahta Cena, cifra notevole per le consuetudini locali...
Fosse sempre così! ripetevano gli assidui ai culti, abituati a vedere il loro
tempio assai meno affollato... _
Lunedì d{ Pasqua. Una quindicina di
giovani ha partecipato al convegno giovanile indetto dalla F, U. V., visitando,
nella mattinata, alcuni luoghi . storici
della Valle.
Errata corrige. Il nome del sig. Enrico Buffa, ricordato néirultima nostra
cronaca, per aver tenuto una serie di visite e di riunioni nella nostra Parrocchia deve essere corretto; Ernesto Buf^
fa. ; - ■■
SAN GERMANO CHISONE
Al culto della domenica delle Palrtie
abbiamo avùto la gioia di celebrare la
Confermazione, di 26 catecumeni e il
Battesimo di un giovane della comunità
di Torino. , .
La confermazione non segna la fine
ma il principio della carriera cristiana.
Gli anni della Scuola domenicale e del
catechismo hanno preparato questi giovani a diventare dei credenti cóscienti
delal loro responsabilità di membri dì una chiesa che ha ricevuto da Dio la
missione di essere una luce che splende
nelle tenebre. Il sì pronunziato con der
cisone dai nostri cari nuovi fratelli e
sorelle si tradurrà certamente in lotte
costante contro l’indifferenza e le molteplici tentazioni deirambiente, in assiduità ai culti e alle varie attività, in vita tutta fatta di pietà' sincera, di onestà
e di amore. Su chi' non dovesse avere
questi sentimenti e questo tenone di vi- ,
ta la Confermazione si ritorce a condanna e a maledizione.
Nei pomeriggio le Cadette ai compie;
to hanno organizzato una festa dì addio
alle confermate. Non è mancala - qh
miracolo! - la tazza di te ben guarnita
nè i vistosi regali alla Signora e alla Si- ‘
gnorina che si occupano con amore delle Cadette. Un gruppo fotografico renderà più duraturo ancora il ricordo della bella manifestazione. - '
Al culto di Pasqua il tempio era gremito cottie non mai in questi ultimi anni. Quant’è parsa attuale la parole delFEterno in Ezech. 16: 6: Io ti vidi che ti
dibattem nel sangue e ti dissi: Vivi, tu
che sei nel sangue. L’umanità che ,si è
ribellata a Dio si dibatte nel sangue.
Pasqua è un messaggio di risurrezione
e di vita. Cristo è venuto per lavare col
suo sangue purissimo il mondo insanguinato. Cristo è risorto ed è la nostra
vita. L’umanità non godrà vera pace
finché non avrà fede nel Vivente!
La Corale ha eseguito un inno di circostanza. La Sacra Mensa è stata im,*
bandita la sera del giovedì, santo e la
mattina di Pasqua. Un gran numero di
fedeli si sono accostati ad essa. Al culto
del venerdì santo molti non hanno potuto essere presentj. a causa del lavoro
Che Dio renda durevoli le impressioni e le risoluzioni della Settimana Santa!
La sera di Pasqua, con una bella assemblea di fedeli, hanno àvuto termine
i culti domenicali serali, c!he si son protratti quest’anno per sèi ’mesi. Un po’
meno frequentati degli altri anni per
Foscuramento Q altri motivi, essi hanno
offerto ai fratelli e alle sorelle impediti
di frequentare i culti del mattino, un’óra di raccoglimento e di elevazione.
— Domenica .9 corrente avrà luogo il
Convegno InterquairUeraìe di chiusura
delie attività giovanili. .Festeggerem,o i
reduci dalla Russia e i nuovi Confermati, 'Tuttala gioventù è attesa nella Sala
alle ore 15.30.
>~ E’ giunto sano e salvo a casa per
un ben meritato pieriodo di riposo il
marinaio Alberto Beux di Villa, scampato all’affondamento della sua torpediniera nella drammatica battaglia navale descritta recentemente dai quotidiani. Con lui lodiamo il Signore e chiediamo .la stessa grazia per gli altri nostri giovani esposti al pericolo!
-—Una cinquantina di giovani ha attraversato il lunedì di Pasqua la Colletta per paftecipare al Convegno del
Serre d’Angrogna. E’ stata una bella
giornata sotto tutti gli aspetti. Nella
Chiesa della Tana e a Chanforan abbiamo fatto una sosta per rievocare l’eroismo e la fedeltà dei. padri e trarne i- ;
spirazìone per la testimonianza nel tem- ’
po presente.
^ *
— Asilo per i Vecchi. Nel corso del
primo trimestre 1943 FAmministrazione ha ricevuto i doni seguenti per i quali essa esprìme i più vivi ringraziamenti.
Riconoscente al Signore, Torre Pellìce, 5; Jourdan Adele, Id., 10; CoissonNisbet, missionari, Id., 15; Cleante Ri;
voiro Pellegrini, Torino 150; Cav. Fernando Pellegrini,' Id., 150; Ugo Rivoiro
Pellegrini, Id., 50; Amalia De Rupprecht 50; Ernesto De Ruppreoht, 50; Marta Fiorini De Rupprecht, 150; Margherita Forneron ved. Rostagno, Prarostino, 30; Ada Varese Theiler è Sandra
Théiler, Pesaro, in memaria caro babbo, 100; Lidia Comba, Torre Pellice, 15; F
Griffini Rosa, Biella; 10; Peraldo Bert :
Isabella, Id., 10; Bonavita Ida Perinetto,
Ivrea, 10; Martignone Emma, Id. 10;
M. E., Id. 10; O. Y., Id. lÒ; O. A., Id.
500; Poet Enrico eLìdia, Penrero 50; .
Tessere Ilario in memoria del Generale
Martinat, Perrero 25; A. B., in memoria
Anita Turin, Totrre Pellice, 25; Col. Luigi Grill, Id, 50; Gardiol-Giordano »Rosa,
Id. 10; Ottavia Defilla, in memoria della •
cara Felicina, Chiavari, 100; Ribet Margherita vedovà Pasquet, Prarostino, 10;.
Chauvie Pietro, pastore emerito, Bobbio
Pellice, 25; Attilio Arias, in memoria
mia cara Ada, 50; Dora Fontana Roux,
Milano, 100; Coniugi Immovilli, Levanto 25; Genre Eli, Frali, 20; Breuza Luigi e Elena, Rodoretto, in memoria Maria e Maddalena Tron 50; Comm. Gino
Jahier e Giorgina in riiemoria Giuseppina Jahier, Torino 200; Riconoscente al
Signore 100; Bert rag. Ed., Biella, 10;^
May prof. rag. Giovanni, Id., 10
Strambio Persiide, Id., 10; Buffa Aldo,
,. Ivrea, 10; Richard Francesco, Frali, 25;
N. N., Torre Pellice 4;0; Tessere Ilario,
inricordo della madre, Perrero, 25; Poet
Enrico, Traverse, 25. '
Il Din-ettore: B. Soulier. '
TORINO
La Settimana Santa ha visto, come
già rfegli anni scorsi, l’Evangelismo torinese imito nell’adorazione e nella testimonianza, Una riunione di preghiera, presieduta dal pastore Enrico Paschetto nella Chiesa di Lucente, preparava sin dal mercoledì le anime nostre
a rievocare con gratitudine il mistero
della umana redenzione.
Nel tempio di Corso Oddone un culto
liturgico di comunione riuniva, il giovedì santo, una numeroisa, vibrante assemblea, che partecipava compatta alla
S. Cena, distribuita dal pastore Elio Eynard coadiuvato dai colleghi U. Ghetti
e F. Lo Bue.
Il giorno di venerdì Santo, due culti
di commemorazione: il primo presiedu
to'dal pastore Rob^o Comba nella
Chiesa di Via PassaÌacqua ed il secondo, serale, nella Chiesa di Via La^ange„ presieduto dal pastore Francesco Lo
'%ue.;
* - In ogni Chiesa, poi, è stato celebrato
il culto della Risunrezignè èd in qupl
^^brno una folla compatta di fedeli Jia
'partecipato, nel tempio di Corèo Oddòhe, alla commemorazione della grande
vittoria della Vita sulla' morte in Cristo.
I catecumeni sono stati circondati
'ialla simpatìa affettuosa dei presenti, i
quali si sono avvicinati, nella lor quasi
‘totalità, alla Mensa del Signore. •
Per deliberazione del Consiglio dei.
'Pastori àelle Chiese Evangeliche torinesi sono stati istituiti dei culti domeÌnicali pomeridiani in comune, tìanno
j^luogo ogni domenica alle ore 15.30 nella
’Chiesa Evangelica di Via PassaÌacqua e
sono presieduti a turno dai vari Pastori
della Città. Ci rallegriamo vivamente
'di questa nuova manifestazionè di so'"’ididarietà, che accomuna in un sol corpo
'le^comunità evangeliche torinesi. •
— La sera del 26 aprile chiudeva la
-.sua giornata j terrena, all’Ospedale
"^di Torre Pellice, la nostra sorella Lidia
Donaggio.
^ Gli ultimi mesi della sua esistenza soSno' stati-visitati dalla prova, che Ella ha
'/fedelmente sopportata, sostenuta dalla .
« sua fiducia nel Signore.
W I funerali, svoltisi il 26 àprile, sono
■’"Stati ima testimonianza dell’affe'tto di
. ^i era circondata l’Estinta e della viva
,ìrimpatia di cui sono circondati i figliuoli. Ad entrambi, ed in particolare alla fi^ gliuola Miranda, che ha, sino all’ultimo,
’ Circondato sua Madre ^i cure affettuo'‘^e, rinnoviamo i sensi della nostra fra. .eterna' solidarietà nella prova e nella
^speranza.
.«TORRE PELLICE
' ' ' '
# Il 29 aprile u. s. abbiamo portato al
f ■ campo-santo la spoglia mortale della signora Alharin Margherita vedova Eynard che il Signore ha richiamato da
questo mondo all’età di novantaqUattro
anni. Durante la sua hiniga teistenza la
nostra sorella ebbe molte opportimità
di far valere i talenti che aveva ricevuti, rendendo dovunque andò, in patria
ed all’estero, buona testimonianza della
sua fede e dando prova di una coscienza scrupolosa nelFadèmpìmento dei suoi
doveri. Il suo passaggiò da questa vita
alla vita a venire avvenne senza scosse, m,a tranquillo e sereno.
Lunedì scorso, 3 corxént-, verso il'
tramonto dol sole, se ne tornava a Dìo
l’aninoa della signora Sue:annia Frache
nata Thómamn (Santa Margherita); la
sua vita terrena fu dì sessantaquattro
anni. Cuore buono essa lascia nella memoria delle molte persone che la conobbero un ricordo benedetto. Non le furono risparmiate le prove: -in questi ultimi anni e fino al momento in cui si
chiuse la sua vita terrena la malattia
provò duramente il suo corpo; ma il suo
spirito rimase sempre sereno e fidente
in Dio, in cui la nostra sorella trovava
conforto e pace. Ora è entrata nel suo
riposo, là dove il Signore chiama gli
stanchi e travagliati. Lo sanno ì suoi
cari che l’hanno circondata delle loro
cure affettuose e in questa certezza tro-.
vano consolazione.
Alle famiglie in lutto esprimiamo ancora la nostra viva simpatìa oristiana.
villasecx:a
In queste ultime settimane, altre dolorose separazioni hanno portato il lutto
in alcune famiglie,,,mentre ricordiamo
gli Scomparsi, vogliamo assicurare gli
afflitti che siamo ]rro vicini nel dolore
ed invochiamo su di loro le consolazioni da Alto:
Il 10 aprile, serenamente si spegneva
ai Chiotti^ Ferrieir Giovanni Giaicomo, di
anni 75, in seguito a'breve malattìa. Il
14 aprile, dopo mesi di sofferenza, decedeva a Bovile il bambino Genre Li-,
vio, di Enrico e di Pons Alìna. Pure in
seguito a malattìa socGomlbeva al Trussan, il 19 aiHile, Peynmel Fedéricq, di
anni 66. Il i22 aprile Feyrot Giulio q
Genre Albertina, di Bovile, avevano il
dolore di perdere la loro t^bina Rina
di anni 3, in seguito a gravi ustioni riportate nella caduta in una pentola .di
acqua calda.
All’Ospedale di Pomaretto, ov’era stata ricoverata d’iwgenza è deceduta il 27
aprile dosta/nMn Maddalena ^nsAn Clot,
delFAlbarea, É funerale è stato presieduto dal pastore G. Mathieu.
Gesù disse: Io sòn la risurrezione e la
vita. . ,
— Nei; culti delle domenica dellé
Palme e di Pasqua sono stati , presentati
al S. Battesimo i seguenti > banabmi:
Massel Osvaldo di Adriano e Tron Margherita; Massel Guido di Ehirico e Peyronel Rina; Pons Ardta Angiolétta di
Paolina; Barai iwes Olpa di Oreste e
Pons Elsa.
— Al culto del venerdì Santo sono
stati confermati: Boimous Enrico, Albarea, Bounous Enrico, Combagarino,
Costantino Arturo, Peyronel Aldo, Peyronel Emilio.
— L’imponente assemblea che gremiva a Pasqua il tempo dei Chiotti ha dimostrato ancora ima volta quali potrebbero essere le possibilità della nostra
Chiesa. In confronto dei presenti assai
esiguo si è dimostrato il numero dei partecipanti alla S. Gena; per contro buona
è stata la colletta.
— Senza lasciarsi deviare dalFattrattiva della fiera, la piccola squadra volante dei Chiòtti'si è spinta fiho al Serre di Angrogna per partecipare al Convegno Giovanile, dopo aver sostato al
Museo di Torre Pellice.'
Pubblicazioiii religiose d'Occasione
OFFERTE :
A. Fish: Fidèles jusqu’à la mort, ou précurseurs et martyrs. Paris, 1964 - 16°
- pag. 154 L. 5,—
Ugo Janni; Il culto cristiano. Torre Pollice 1920 . . 2,—
Benvenuto Celli: La vita eterna. Roma,.
1913 3,—
Eduiàrdo Taglialatela: Sinite Pafvulos.
Roma 1913 . ^ 3,—
Emilio Comiba: Claudio di Torino
Henri Arnaud: La glorieuse rentrée. Pignerol 1880, 16°, pag. 328 8,—
Bibbia Ebraica, Londra, 1861 - 8° - pag.
632, leg. tutta pelle 15»—
Le prédicateur. Recueil de discours. Paris, 1880 -’8° - pag. 392 - leg. Vî pelle ^3’
Id., id., Paris, 1881 - pag. 362 12,-
Martensen; Théorie de la morale - Paris
1892, in 4°, pp. XVin-748 30,—
Revel Alberto: Storia letteraria dell’A.
Testa/mento - Poggiboqsi 1879, 8°, pp.
622 ’ 10,—
Baci Adolfo; Cori liturgici - Roma 1904,
8°, pp. 84 di musica 8,—?
Funke Otto; Remeontres et souvenirs Lausanne 1899, 16°, pip. 256 6,—
Vinet A.: Poésies - Lausanne 1890, 8°,
pp. 364, carta di lusso 12,—
M. Dibelius; Die Botschaft von JesuS
Christus - 1935, nuovo 16,—
RICHIESTE:
Preghiere liturgiche, pubblicate dalla
Lega Eviangelica Italiana per la elevazione del Culto.
R. W. Church; Prephiiefre paesane.
Havengal: Munificenza del Re (meditazioni).
Fasulo: EmmeUna ovvero un mostro ed
un sant’uomo.
Le famiglie Eynard, Geymonat, Bertalot. Buffa e Toscano, commosse per Uf
simpatia loro dimostrata in occasione
della dipartita per la Patria celeste della loro Nonna e Zia
Margherita Eynard nata Albarin
spentasi serenamente il 28 caprile nel
suo 94° anno di età, esprimono la loro
viva gratitudine a quanti hanno preso
parte aX loro dolore, i,ed in particolare
alle * famiglie Tamietti, Avalle e Geuna per la loro fraterna assistenza nella
luttuosa circostanza.
E fattosi sera, Gesù disse; Passiamo all’altra riva...
S. Marco 4; 35.
Torre Pellice, 30 aprile 1943.
4
, ^ ffltudiue^açi - MIDDfflJÊ^
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Indirizzi di Chiese Vaidesi
I DISTRETTO:
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lì
Angrogna — Pastore : Arnaldo Comba.
Angrogna (Serre) — Pastore. Edoardo
Aime.
Bobbio Pellice — Pastore : Alberto
Ricca.
Pastore : Lo
;ìì;ì/
Lusema San Giovanni
renzo Rivoira.
Massello — Pastore : Enrico Tron.
Ferrerò — Pastore : Oreste Peyronel.
Pinerolo — Pastore : Luigi Marauda.
Pomaretto — Pastore : Guido Mathieu
Frali — Pastore: Arnaldo Genre.
Pramollo — Pastore : Paolo Marauda.
Prarostino — Pastore : Umberto Bert.
Riclaretto — Pastore : Alfredo Janavel.
Rodoretto — Pastore : Arnaldo Genre.
Rorà — Pastore: Enrico Geymet.
San Germano Chisone — Pastore : Gustavo Bertin.
Torre Pellice — Pastore : Giulio Tron.
Torino — Chiese: Corso Vittorio Emanuele, 23 e Corso Principe Oddone, 7.
- Pastori Elio Eynard e Roberto Comba: Via Berthollet, 36.
Villar Pellice — Pastore : Roberto Jahìer.
II DISTRETTO:
Abbazia: « Chiesa dì Cristo ». Culto alH le 16 - Pastore C. Gay, da Fiume.
Aosta: Chiesa: 11, Via Croce di Città Pastore: V. Subilia, Via XXm marzo
n. ì.
4m:.:
Bergamo: Chiesa: Viale Vittorio Emanuele, 4 - Pastore: M. MoresKihinl,
Viale Vittorio Emanuele, 52.
Biella: Chiesa: Piazza Funicolare
. Culto: la I, III, V domeixica del mese
(da Ivrea).
Brescia; Chiesa: Via dei Mille, 4 - Pastore: D. Fofneron (ivi).
Carema: Da Ivrea: seconda domenica.
Como: Chiesa: Via Rusconi, 9 - Pastore: Carlo Lupo, Via T. Grossi, 17.
Coazze; Chiesa Valdese.
Cormaiore: Chiesa Valdese: Pastore
Vittorio Subilia. .
Felonica Po: Chiesa Valdese - Pastore
Lami Coisson;
Fiume: Chiesa Valdese - 6 e 8 Via Pascoli (culto ore 10) - Pastore C. Gay
T- lilà F Colombo. 8.
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elettrici
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Fondata nel 1901.
I Ha per scopo la preparazione di
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Signore, curando i sofferenti.
St mantiene mediante offerte volontarie.
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vita delle nostre giovani.
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Milano: Chiesa: Piazza Missori, 3 - P*-v
store Enrico Tron - Via Euripide, 9
Mantova: Chiesa: Via Bacchio, 5 (da
Felonica). ^
Piedicavallo: Chiesa:- Via^.Carlo Alber
X; to - Culto prima domenica del mese(da Ivrea).- '
S. Lucia di Qmstello: Chiesa Valdese
(da Felonica Po).
Susa: Chiesa: Via Umberto I (da Torino). .
Tramonti di Sopra: Chiesa Valdese (dav
Venezia).
Campobasso: Chiesa Valdese: Pastore
P. V. Panasicia. .
Carunchio: Chiesa Valdese - Evangelista S. Scudieri.
Firenze: Chiesa: Via dei Serragli, §1 Pastore Emilio Corsani (ivi) - Chiesa: Via Manzoni, 21 - Pastore T. Vinay (ivi).
Forano Sabino (Rieti) - Chiesa Valdese
- Pastore Enrico Pascal.
Genova: Chiesa: Via Assarotti - Pastore: Francesco Peyronel - Via Curtatone, 2.
La Maddalena: Chiesa Valdese (da
Roma).
Livorno: Chiesa Valdese - Via G. Verdi
3 - Pastore A. Ribet (ivi).
Lucca: Chiesa: Via G. Tassi, 18 (da Pisa).
Pescolanciano. Chièsa Valdese (da Carunchio),i',„
Trieste: Chiesa: Via S. Maria Maggiore
- Pastore Guglielmo Del Pesco, Piazza Libertà, 6.
Terrazza Piemonte: Chiesa Valdese (da
Ivrea) terza domenica.
Verona: Chiesa: Via Duomo (da Brescia).
Viering: Chiesa Valdese (da Aosta).
Venezia: Chiesa: Palazzo Cavagnis S. Maria Formosa - Pastore E. Ayassot (ivi).
Ili DISTRETTO:'
Bordighera: Chiesa Evangelica - Via
Vittorio Veneto, 25 - Culti: 2 e 4 domenica - Pastore Davide Pons - Piani di Vallecrosia.
Barga: Chiesa Valdese (da Pisa).
Borrello: Chiesa Valdese (da Carun
Piani di Vallecrosia: Chiesa Valdese Via Col. Aprosio, 96 - Past. Davide
Pons - Istituto Femminile Valdese.
Piombino: Chiesa Valdese (da Livorno).
Pisa: Chiesa: Via Dema, 15 - Pastore
Attilio Arias - Via A. Vespucci, 11.
Rio Marina: Chiesa Valdese (da Livorno).
Roma: Chiesa: Via IV Novembre, L07 Pastore A. Sbaffi Chiesa: Piazza
Cavour: Pastore P. Bosio, Via Marianna Dionigi, 57.
Salle: Chiesa Valdese (da San Giaco
- m.o).
Sampierdarena: Chiesa; Via A. Cantore, 16 - Pastore: Alfonso Alessio,
Via Milano, 8 F. - Genova.
San Giacomo degli Schiavoni: Chiesa
Valdese: Pastore P. V. Panasela (ivi).
Sanremo: Chiesa Valdese - Via Roma,
8 - Pastore G. Bonnet, (ivi).
Schiavi d’Abruzzo: Chiesa Valdese (da
Camnehio).
Siena: Chiesa Valdese (da Firenze).
Tal
In tempo di guerra tutti devong^.^
imparare a tacere. Notizie,
parentemente innocue, su movimenti di truppe, di lavóraziO‘
ne negli stabilimerdi militari,
possono giungere all’orecchio
del nemico ed arrecare danni
incalcolabili. Nessuna ingenuità e nessuna indiscrezione. H
silenzio assoluto su QualsiaH
notizia di carattere militare è
un dovere di tutti gli italiani.
Prof. Qiso Costabel, direttore responsabile
• ARU QRAPiCHE L’ALPINA ■ Torre Pellice ».
Il