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Spett.
Biblioteca Valdese
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(Torltìo)
T0IÍHE PELLICE
DELLE VALLI VALDESI
Quindicinale
della Chiesa Valdese
" Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Anno LXXX — Num. 36
— Abbonamento! Lire 1000 per l'interno» Lire 1600 per l'estero ■" Spedizione in abbonamento postale^ I® Gruppo —
Cambio d'indirizzo L. 30 — Amministrazione: Claudiana - Torre Pellice - C.C.P. 2-17537 Prezzo La 20
TORRE PELUCE, 3 novembre 1950
Voce Evangelica
«Molii dolori aspefiano l’empio, ma chi
confida neH'Eferno, la sua grazia lo
circonderà ». Salmo 32: 10
Molti dolori aspettano l’empio: ecco una verità che non ha bisogno di essere dimostrata. Anche S. Paolo diceva: « Quel che l’uomo
avrà seminato, quello pure mieterà »; e la sapienza proverbiale di di
versi popoli fa eco a queste affermazioni. E’ possibile qualche volta du
bitarne, come l’autore del Salmo 73, che in un momento di follia « por
tava invidia agli orgogliosi, vedendo la prosperità degli empi » e si do
mandava: u com’è possibile che Dio sappia ogni cosa, che vi si sia co
noscenza nell’Altissimo? » Quando poi prese a rifletterci non con spi
rito di invidia, ma con spirito di preghiera (t>. 17) la luce si fece ed egli
intese che realmente al di sopra di ogni passeggera apparenza « molti
dolori aspettano l’empio ».
E’ dunque una verità evidente, e noi ci aspettiamo che con altrettanta naturalezza il Salmista continui dicendo che molte gioie aspettano il giusto. Invece no. Qui il nostro testo cessa di essere « naturala ».
La Parola di Dio non è sapienza proverbiale bensì Buona Novella della grazia e dell’amore di Dio. Contrapporre all’empio il giusto, sarebbe ragionare secondo la logica umana — e le categorie di Dio sono diverse dalle categorie dell’uomo. La Parola di Dio non contrappone all’empio il giusto {chi è « giusto »?) ma « chi confida nell’Eterno ».
Chi confida nell’Eterno! Chi è mai costui? Certo non colui che
confida in se stesso, nella sua giustizia, nella sua pietà, nella sua fede;
non colui che dice all’Eterno; 0 Dio ti ringrazio ch’io non sono come
gli altri uomini... Io non rubo, non bestemmio, non mi ubriaco; vado
in Chiesa, verso la mia offerta... Chi confida nell’Eterno è piuttosto il
Salmista che grida il suo peccato all’Eterno « da luoghi prtviondi »,
il pubblicano che « non ardiva neppure alzar gli occhi al cielo », Giobbe che nell’amarezza delle sue sofferenze fisiche e spirituali sa che il
suo Vindice vive, il suo Garante è nei luoghi altissimi, S. Paolo che
esclama: « Misero ME UOMO! Chi mi trarrà da questo corpo di morte? ».
Per questa fede, che non si esaurisce in una sterile contemplazioh.0 di se stessa ma vive ora per ora della sola grazia di Dio, è la promessa del nostro testo: non già di prosperità mondana, materiale (ancora una contrapposizione umana ai dolori che aspettano l’empioVfi
ma una promessa di felicità più profonda e verace: oc la Sua grazia lo
circonderà ». A colui che confida in lui, Dio dice: « Quando passerai
per delle acque, IO sarò teco... ». E Gesù promette: « Nel mondo
avrete tribolazione ma fatevi animo: IO ho vinto il mondo! » e la preghiera della fede, della fiducia, risponde: co Quand’anche camminassi
nella vaile dell’ombra della morte, io non temerò male alcuno, perchè TU SEI MECO ».
oc Anima mia, acquetati in Dio solo, poiché da Lui viene la mia
Salvezza ».
BRUNO CORSANI
Giov^
VaUese
quenlo spendi per i luoi piaceri
quanlo Meni per i luoi bisogni
quanlo offri alla lua Chiesa
9
L'opera del Signore ho bisogno ánche del
tuo denaroI
Troslorma il denoro in strumento di servizio a Dioi
LO ./Ì>H!0 1 ra
Decisamente la via del regno dei
Cieli appare troppo aspra e tormentata per coloro. chtí non sono decisi
a conojuistare la loro libertà interiore in un mondo che stringe e soffoca le anime nella morsa della materia e neirallcttamento dei sensi.
Chi si impegna su c^uel sentiero deve rinunziare per conquistare, morire per vivere, ardere per illuminare, agonizzare per vincere, piangere per gustare la vera felicità. Egli deve cioè impalare a conoscere
per esperienza personale la beatitudine dei « poveri in ¡spirito », deve
acquistare lo spirito di povertà.
Dall*umiltà al sacrificio
Lo spirito di povertà consiste primieramente nel divenire coscienti
della propria limitazione terrestre,
della propria ignoranza e delle proprie imperfezioni morali e spirituali. Il vero discepolo del Maestro iiori
presume troppo di se stesso, non si
gloria, non si vanta, ma — come dice l’ajiostolo — « stima altrui più di
se stesso », e si sente povero interiormente, anche se agli occhi del mondo può apparire s^ipiente, saggio e
degno di ammira*4t>ne. Tutto quello che egli è, tutto quello che può
fare di bene, egli lo riferisce al Sommo Datore di ogni sapienza e di ogni
virtù.
Poi lo spirito di povertà è rinunzia e sacrificio. Perciò il discepolo
che vuole seguire il Maestro, che non
aveva un luogo ove posare il capo,
deve distaccarsi progressivamente
dalla .schiavitù del mondo fisico per
conquistare la perfetta indipendenza dai beni materiali e dalle cose
caduche ed effimere che sono la tomba della vita spirituale. Pur sapendo
che, vivendo in Dio, tutte le cose
sono sue, egli « userà di questo mondo come se non ne usasse, perchè sa
che la figura di questo mondo possa ». E, come Saulo da Tarso, egli
arriverà a « reputare danno le cose
che già egli considerava come guadagno ».
E’ questa la via aspra e la porta
disagevole della vera iniziazione eristica, per la quale Gesù stesso è passato prima di invitare i propri discepoli a seguirlo. Il cristiano del consueto tipo ecclesiastieo e dottrinale
vi saprà dire che le cose invisibili
sono quelle di maggiore importanza,
e che quanto i nostri occhi vedono
è transitorio, mentre ciì> che non colpisce i sensi è eterno... e cosi via. E
tuttavia, nella sua vita pratica, raramente egli agisce in accordo con
queste sue cerebrali credenze. Gli
manca la certezza dei fatti che crea
« la povertà in ispirilo », anche nel
possesso dei beni materiali. Così,
mentre ancora egli possiede la certezza assoluta che qui ed ora, sul piano fisico, il danaro ha un valore positivo e rappresenta una forza di primissima importanza, pure gli manca un grado almeno uguale di certezza intorno all’eccellenza dei beni spirituali. Tutto quello che trascendiì il
limite dei sensi gli si presenta in una
luce vaga ed incerta che va catalogata nella rubrica « religione », da
tenersi gelosamente separata da
quella j)iù voluminosa degli affari,
degli interessi e degli affetti ordinari che riempiono la maggior parte
dei giorni e degli anni della vita incarnata.
Come camminare
per quella via ?
Ma come può essere praticato questo spirito di povertà? Ecco la quistione più grave. Qui poco giovano
le regole ed i precetti; perchè non
v’è un unico modo di praticare lo
spirito di povertà. Il modo varia secondo gl’individui, i tempi ed i luoghi, le circostanze e le condizioni sociali. Il Maestro non esige che lutti
i suoi discepoli lo seguano sulla via
della rinunzia materiale per farsi evangelizzatori del mondo.
Il Cristo non impone ai propri discepoli alcuna regola di ascesi e di
povertà. Egli non vuole fare di essi
degli anacoreti solitari, in perpetua
lotta con se stessi per ottenere una
beatitudine egocentrica, ma dei « pescatori di uomini vivi », dei realizzatori del regno di Dio. Perciò egli
domanda al Padre, non di toglierli
dal mondo, ma di preservarli dal
male. I discepoli non devono rinunziare alla battaglia della vita per
paura di esser vinti.
Per praticare lo spirito di povertà
bisogna in realtà diventare signori
delle ricchezze di questo mondo. 11
possesso dei beni materiali dev’essere una signoria dello spirito, non una schiavitù determinata dalla materia. Il gesto ardito e nobilissimo di
Pietro Valdo o quello di Francesco di
Assisi non può essere ripetuto da tutti coloro che vogliono seguire il Maestro. Del resto è assai più difficile
signoreggiare le ricchezze che rinuiiziarvi!
D’altra parte non basta essere ma
terialmente poveri per praticare lo
spirito di povertà. Molti poveri sono tormentati quanto i ricchi dalla
sete delle ricchezze e dei godimenti
che esse procurano: Mammona ha
degli altari non solo nei palazzi della plutocrazia, ma anche spesso nelle rustiche casette di campagna, nella modesta dimora dell’operaio e nel
tugurio dell’accattone.
Per praticare lo spirito di povertà
nell’abbondanza come nella miseria,
bisogna aver domato il demone dell’egoismo e deiPorgoglio mediante
la supremazia dello spirito. Bisogna
essere spiritualmente preparati a
possedere o rinunziare senza perdere la propria libertà interiore.
Se così fosse praticato lo spirito di
povertà, si verificherebbe nel mondo
una prodigiosa inversione di valori:
le cose che oggi più fanno delirare
l’umanità diventerebbero di secondaria importanza e gli uomini stessi
sarebbero apprezzati e stimati per
quello che sono realmente, non per
quello che posseggono o per la posizione che occupano nella scala delle umane gerarchie.
La povertà secondo lo spirito farebbe indubbiamente scomparire il
pauperismo e la miseria, aprendo
con saggezza le paratie economiche
che tengono divise ed ostili le varie
classi sociali. La mano dall’alto non
graverebbe più verso il basso per
comprimere e sfruttare, ma sarebbe
fraternamente protesa per soccorrere ed aiutare a salire anche moralmente chi è povero e debole.
G. Francesco Peyronel
ai
• Uno degli scopi di Dio lasciando
i cristiani in questo mondò è quello
certamente grandioso che essi gli siano testimoni. Il compito del cristiano
in questo mondo deve consistere nell’attirare su Dio l’attenzione delln
moltitudine incosciente e di fare sentire ai peccatori la differenza che esiste tra la vita presente e futura di
coloro che credono in Dio e di coloro che invece lo rifiutano.
1. / Cristiani devono vivere come
coloro che credono alla risurrezione
dei corpi e che pensano quindi che
la morte non è la fine della loro esistenza ma è solo entrare in una nuova vita che sarà eterna.
Tutti gli argomenti che voi potreste addurre non potranno convincere gli uomini della vostra fede in
questa verità finché la vostra condotta, la vostra vita pratica sia in controildizione con la vostra teoria.
2. I cristiani devono rendere testimonianza con la loro vita alla vanità ed alla insufficienza dei beni della
terra. L’infedeltà su questo punto è
un grande scandalo per il mondo.
3. I cristiani devono mostrare, tuttavia, la completa sufficienza e la
gloriosa ricchezza della fede. La loro
condotta deve mostrare Ut ogni circostanza che il mondo non è la loro
patria e che il cielo è un soggiorno
al quale essi guardano per abitarvi
in gloriosa pace e sicurezza. Se al
contrario essi mettono il loro cuore
o si appassionano alle futilità ed alle
vanità del mondo come se non po
tessero e.ssere felici senza di esse,
che si dirà della loro testimonianza
o della loro predicazione?
4. I Cristiani hanno il compito di
avvertire i loro simili, del pericolo
della condizione in cui questi si trovano. Devono esortarli a fuggire la
collera a venire e ad afferrare la vita eterna. Ma in nessun caso le parole saranno sufficienti a impressionarli se la vostra voce, il vostro atteggiamento, la vostra serietà non provano che voi .siete pieni di sollecitudine e di compassione per la loro
sorte,
5. / cristiani devono pure fare risaltare in piena luce l’amore di Cristo per i peccatori.
Vi sono molti che cercano di condurre le anime alla fede, ma conformandosi alla vita di quelli del mondo ed abbassando sino ad essi lo
stendardo della santità. Essi sperano
che abbassando la religione alla portata del mondo, questi potrà più facilmente comprenderla e credervi.
E’ questo un errore fondamentale
che è agli antipodi dell’Evangelo. Il
modo giusto per guadagnare le anime è quello di mostrare il contrasto
potente che esiste tra il morulo e l’Evangelo.
Che la Chiesa si svegli: che essa
viva conformemente alla fede che
predica ed i peccatori se ne accorgeranno. Se la Chiesa vivesse solo OTTO GIORNI come se essa credesse
realmente alla Bibbia, i peccatori
cadrebbero vinti al suo cospetto.
(Trad. A. B.) FINNEY
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L’ECO DELLB^ VALLI VALDESI
f i-'v'X'"Il t"*"
La Libertà Religiosa
Il problema della libertà religiosa è certo il più scottante tra quelli
Ixattati dalla Conferenza. Non pei
nulla è stato quello che ha preso un
jnaggior tempo nei lavori.
, Le risoluzioni finali ripetono
confermano i principi della Conferenza di Amsterdam nei suoi quat
)ro punti che ricordiamo in riassun1o:
1) Ogni uomo ha il diritto di sce¿fliere la sua fede ed il suo credo.
2) Ogni uomo ha il diritto di esprinter e le sue convinzioni religiose
¡da nel praticarle che nell’insegnarle
altrui.
3) Esigenza della libertà di associazione religiosa.r ■
4) Ogni associazione religiosa ha
diritto a piena libertà nella scelta
dei suoi programmi e nella loro attuazione.
Sono pure confermate le afferma2 ioni del Consiglio Ecumenico (19.30)
a Toronto affermanti tra l’altro la
<>pposizione del Consiglio e delle
Chiese « ad ogni restrizione della libertà religiosa » da parte di qualsiasi Ente, Governo o Chiesa coinè pure viene approvata la richiesta da
f[uel Consiglio rivolta all’O. N. Ü.
perchè intervenga a tutela dei diritti alla libertà religiosa di tutte le
minoranze.
Per quanto riguarda l’Italia, nel
suo giro di orizzonte dei vari paesi
interessati, la Conferenza si è espressa cosi: <( si prende atto delle garanzie di rispetto dei diritti elementari
delle libertà religiose contenuti in
alcuni articoli della Costituzione Itahona nell’attesa che la legislazione
positiva si conformi in ogni punto
cd al più presto a detti principi sta
V § V #'■ m 1 .... — I *
hiliti dalla Costituzione in quegli articoli.
Per la Spagna ed il Portogallo la
(.onferenza ha espresso la sua solidarietà con le Chiese Evangeliche
che di diritto e di fatto soffrono di
gravi limitazioni aUa loro libertà ed
ha inviato loro la espressione della
sua simpatia.
Poiché l’intolleranza, sia di fatto
che legale, si manifesta in modo parti colare nei j)aesi latini in stretto
rapporto con la maggiore influenza
esercitata dalla Chiesa Romana nella vita della Nazione e nei rispettivi
Croverni, la Conferenza ha preci.sato
in alcuni punti il suo atteggiamento
verso il Cattolicesimo. Tali punti assumono un valore particolare per il
fatto che la Conferenza ha rivolto un
invito formale alle Chiese rappresentate ad uniformarsi ad essi in modo da assumere ovunque un atteggiamento comune. Lo spirito di irenico ecumenismo e di fermezza ad
un tempo che ha dettato detti articoli non sfuggirà ai nostri lettori. Li
riproduciamo nella loro traduzione
integrale:
1) La prima missione delle Chiese
è di rendere testimonianza dinnanzi
a tutti gli uomini, della Verità quale Dio l’ha rivelata nella Sua Parola e di edificare delle Comunità sull’unico fondamento: Gesù Cristo^
2) Nel compimento di questa missione le Chiese devono astenersi, nei
rilgiwrdi della Chiesa Cattolica Romana, da ogni giudizio mal fondato
e da ogni atteggiamento denigratorio.
3) Esse si rallegrano del fatto che
si manifestino, in seno al Cattolicesimo Romano, alcune tendenze attd
a facilitare la mùtua comprensione,
quali un ritorno alla Bibbia, un crescente interesse per il movimento eciimenico ed un atteggiamento più
obbiettivo verso la Riforma.
4) D’altra parte esse constatano
con tristezza che la Chiesa Cattolica
Romana, nelle decisioni del suo magistero, non incoraggia dette tendenze ireniche e continua ad allontanarsi Sempre più dalla verità evangelica su alcuni punti importanti di fede.
5) Esse continuano a rimaner pronte al colloquio fraterno con i cattolici romani, con la chiara premessa
che i membri delle Chiese della Riforma non possono sottomettersi ad
ahra autorità che quella della Parolei di Dio. Ad ogni modo non pongom> a scopo dell’ecumenismo la vittoria di tiiut Chiesa su di un’altra.
S<Mio ponti programmatici molto
chiari che definiscono im atteggia-,
mento che vuole essere quanto più
fraterno e comprensivo possibile
salvo la condizione essenziale e fermissima della completa sottomissione delle Chiese Evangeliche alla Parola di Dio.
Conclusione
Il rapporto e le risoluzioni sulla
Gioventù richiederebbero una relazione lunga e particolareggiata per
l’importanza e varietà dei problemi
trattati, da quello della istruzione
confessionale nelle scuole di alcuni
paesi a quello della evangelizzazione
per mezzo dei giovani, da quello delle difficoltà dell’ambiente in cui i
giovani lavorano in alcuni paesi a
quello delle varie forme di organizzazione. Spigoliamo brevemente:
Una delle note interessanti è il
desiderio espresso dalla Conferenza
che le Organizzazioni giovanili di
Chiesa è quelle fabn dènominazioiiali vengano ad un’intesa di coordinazione^^che dia aHà gioventù evangelica il senso confortante della sua unità.
Di fronte alla necessità di dare ai
giovani dei gruppi isolati un maggior senso della comunità della Chiesa, si Invitano le Chiese ad incoraggiare tutte quelle iniziative (come
la nostra Agape) atte a permettere
ai giovani di incontrarsi e fare esperienze comunitàrie tali da dar loro
il senso ecumenico.
^ “ $a , ogni argomento si richiedono
lùaggiori contavi Scambi di-uomini, di informazioni, conferenze e
congressi, ■ campi»- di lavoro .volontario,!: dvimque Ìi^nuova generazione
sente il bisogno di abbattere le barriere di separazijoqe tra. popoli, razze e denominazioni e di respirare
l’aria dì un orizzonte più vasto : quello della Chiesa. pniversale.
, Anche per i giovani esiste il problema del loro cenironto con il mondo Cattolico Romano in cui vivono
e la Conferenza chiede alle Chiese
che i giovani veggano accuratamente infomiati. alla luce del Vangelo,
sia dei punti di contatto su cui è loro, possibile un ( incontro spirituale
con-i giovani cattolici, sia sui punti
di divergenza che purtroppo impediscono una vera ecume
nica tra protestanti e cattolici.
Come sarà ccjmprensibile, anche
dai rapidi appunti qui trascritti, la
Conferenza ha cqnipitito un notevole
lavoro. Non ha scoperto nulla di nuovo, non né avev?* alcune intenzione,
nia ha d.ato un decisivo contributo,
di cui forse solo'|m avvenire si potrà
giudicare ia porpta, all’opera di rì
organizzazione
dinamento del
europee. Non se
Bopratulto di e..orforze evangeliche
le Chiesi' dei 6
paesi latini di Europa hanno imparato a conoscersi'imeglio ed ,a meglio
comprendere i ptoblemi le tuie delle altre, ma essé hanno avviato insieme verso la sdluzione molte questioni di interesse comune destinate
a segnare alcimi:<dei caratteri es.senziali del protesÌàntesinio europeo
. dell’awenire. «
ì
Ernesto Ayassot
Il nostro problema finanziario permane in tutta la sua gravità. La sottoscrizione straordinaria di
50 miLioni
lanciata dal Sinodo procede'lentamente. Occorre perciò che ogni
operaio della Chiesa ed ogni .Concistoro si_meltA.ral più presto
all’opera, se non l’ha già fatto (opera d’informazione, di persuasione, di propaganda); al più presto, dico,*senza perdere
tempo, neppure un giorno, se si vuole che la nostra situazione
finanziaria non peggiori sempre più e la Tavola non sia costretta
a prendere misure radicali.
La nostra sottoscrizione straordinaria deve raggiungere la
sua mèta prima di Natale, prima cioè che giunga il tempo delle
ormai tradizionali collette per l’Albero, per i Poveri, per la
Rinunzia (Settimana Valdese) ecc. Nessuno pensi che
------------:so ili ILIO ni
siano troppi. Non sono troppi per i nostri reali ed urgenti bisogni : il Sinodo avrebbe dovuto chiederne di più. Non sono troppi
per le reali possibilità finanziarie delle nostre Comunità.
Si diminuiscano dovunque le uscite, il più possibile; si aumentino dovunque le entrate,'il più possibile. Facciamo dovunque e quale che sia la nostra condizione economica, come se tutto
dipendesse soltanto da noi. Noi possiamo, noi dobbiamo trarci
dalla distretta, se lo vorremo seriamente e fermamente.
E nello stesso tempo preghiamo il Signore della Chiesa come se tutto dipendesse da Lui soltanto.
IL MODERATORE
Versate la vostra offerta al Cassiere della Tavola Valdese,
Pastore Guido Comba, via IV Novembre 107, Roma.
Per rAssunzione dì Maria
Il Cristianesimo Evangelico in tutto il mondo ha espresso il suo
chiaro dissenso in occasione della promulgazione del dogma dell’Assunzione di MariUf preferendo rimanere fedele alla rivelazione biblica
invece di affiancarsi di Cattolicésimo Romanoisulla via della superstizione popolare e del mito, che nulla hanno in comune con la verità.
Anche la nostra Chiesa ha manifestato il proprio pensiero nel seguente
ordine del ‘giorno sinodale :
cc 11 Sinodo della Chiesa Evangelica Valdese, di fronte alla
annunziata proclamazione della Assunzione della Vergine Maria
come dogma rivelato, riafferma che questa dottrina è compietamente estranea all’Evangelo; che si risolve in una indebita glorificazione della natura umana; che contribuisce a distogliere la
fede da Cristo, vero Dio e vero uomo, solo Signore e Redentore
dell’umanità perduta. .
Il Sinodo deplora che con tale dichiarazione vengano accentuati i contrasti dogmatici in seno alla Cristianità, rendendo
sempre più problematica la prospettiva di riunione delle membra sparse del Corpo di Cristo ».
Scuola e Famiglia
Le scuole si sono riaperte c, maestri, genitori ed alunni si accingono a
riprendere Vanimale fatica.
Sui maestri e sui genitori grava una
seria responsabilità e l’accordo fra le
due parti è. in tutti i casi una cosa utilissima.
Quando questo accordo esiste, •■•'è
unità d’intenti educativi, c’è garanzia
di miglior successo.
La famiglia infatti non può assolvere il suo compito di educatrice, so
non segue il fanciullo nella scuola, nè
questa l’educa bene se non lo segue
in seno alla famiglia.
Ammesso dunque che l’opera dcll’una vada accompagnata, seguita, integrata (lall’opera dell’altra, occorre
che si formi negli insegnanti e nelle
famiglie questa convinzione, occorre
creare il « fronte unico » per mezzo di
mi ravviciriamento e di una intesa tra
le due parti su cui gravano responsabilità così delicate ed affini, al solo scopo di evitare dannose fratture.
Causa delia mancala
collaborazione
Qualche volta succede che' gli insegnanti avvinti dal programma ufficiale, considerino inutile tutto ciò 'die
apparentemente può distogliere da esso e quasi temono i genitori che giudicano profani alle esigenze dell'insegnamento.
Ci sono anche dei genitori che si
fanno vivi solo una volta all’anno e
più precisamente all’epoca degli esami per chiedere alla scuola un po’ di
indulgenza, anziché, insistere sempre
e vigilare affinchè il lavoro scolastico
sia eseguito con serietà e la promozione risulti guadagnata e non regalata.
E ancora ci sono dei genitori che
non accolgono volentieri le critiche
del maestro. Non possono credere che
il loro ragazzo, così sveglio ed alacre
in mille cose, non ce la faccia proprio
con l’aritmetica. Esprimono la loro
più grande meraviglia per l’inattesa
rivelazione e non esitano a far capire
IIP Elenco di contribuzioni in risposta aU’appelIo
Garnier Enrico, Enrichetta, N. N., Sanremo 2.00Ô
Alberto L. 15.000 Arbuffo Domenico e Emilia 1.000
Introna Domenico 10.000 Dumont Leo 500
Spedicati Amelia 5.000 Bastino Tommaso 2.500
Klar Adalberto 1.000 Pirazzini Clelia 1.000
Colapaolo Pasquale 200 Signoriné Stöffel 5.000
Rostagno Vittorio 50.000 Lombardo Eugenia ‘ 2.000
Arnold Feridy Edoardo 10.000 Garibbo Elsa 500
Celli Teodoro 50.000 Peranzoni Lina 5.000
Tilli ,4nna e Peri Giulia 30.000 E. A. 2.500
Pauline De Constant 100.000 Clot Cesare e Alinà 500
Carlodalatri Leonella 5.000 M. B. 1.000
Uh frequentatore dei culti 5.000 Fenouil Clementina 1.000
Mancini Paolo 500 Beux Emanuele 5.000
Marchesa Violetta De Riso 20.000 Gonin Emma 3.000
A. E. Dreher 20.000 Guigou Maria 500
Famiglia Long Boer 100.000 Beux Enrichetta e Lilitie 2.000
Eldeltraut Gelan 3.000 Giovanni ed Elvira Mauke 10.000
Bianca Jachetti 5.000 Federico Mauke 5.000
Maria Carnevali Davio 5.000 Arnaldo Genre !> 10.000
G, A. e A. Comba ' 50.000 Giovanni Daniele Bonjour 1.000
Pons Mario e Flaminia 10.000 Grand Paolo . v 500
Abruzzese Fulvio 20.000 Geymonat Abele 5.000
Settimo e Anna Soggin 30.000 Falcon Ernesto e Ida 5.000
Giulia Palanca 1.000 Fasulo Ines 5.000
Corsani Emilio 25.000 Sorelle Pons Jalla 1.000
Giovanni De Paoli 3.000 Long Luigi l.OOO
Griot Alfredo - ^
M. P.
Cardon Emilio
Marcilo Clelia
Long Aldo e Romola
Pietro Varvelli
Giuseppe La Scola
Gino La Scola
Ugo La Scola
Donini Idino
Terzolo Famiglia
Marconcini Gino
Sofia De Murali
Alberto Sabadottl
Little, Carrara
Corzani Bruno e Mirella
Professor Eugenio Davit
Mandrillo Michele
Emilia Geymet
Famiglia Gönnet, Torino
Pons Giovanni, Ortonovo
Chiesa di Napoli (1» vera.)
Letizia e Mario Corsani
Sig.ra Emilia Babboni Revel
M. W. Gibson
Luisa Pons Carrer
Suor Rina Rosabrusin
Union Vaudoise de Marseille
che essi restano fiduciosi nella genia- 3^
lità del loro piccolo.
Le divergenze di vedute ira maestri ’’
e genitori si rifìetinno sempre danno- •'
sámente nella preparazione del barnbino.
Rimane dunque fermo il principio...
che l'impostazione generale dei rap- * .
porti tra scuola e famiglia va fondata '
sulla base di una stretta collaborazione tra (genitori ed insegnanti.
Come iniziare i rapporti
Ira scuola e famiglia?
Il compito di associare la famiglia,
le Autorità, i cittadini alle responsa- j
bilità scolastiche, non è facile. In questo campo, finora si è riusciti a poco,
forse per inesperienza, incomprensio- - .
nc, mancanza di coraggio, scetticismo.
E’ necessario invece favorire il più
possibile gli incontri fra le parti ptìc
interessate. Incontri efficaci si possono avere in occasione di feste scolastiche [festa della mamma), pomeriggi ricreativi, esposizioni di disegni, di
lavori degli scolari, di lavori femmi- nili.
E’ possibile anche organizzare con-'f ..
fcrenze di orientamento, di pedago- g
già, igiene (Ufficiale Sanitario). Prole-’'n
zioni luminose, proiezioni di fìba rt passo ridotto. Passeggiate scolastiche
con invito esteso anche ai genitori. ,
Utilissima sarebbe la creazione- dl^’a Associazioni Scucia e Famiglia»'formate da insegnanti, genitori, Auto- ■
rità locali, cittadini, studenti che si
interessano vivamente ai problemi lei-.
la scuola e che desiderano portare uti-v
contributo alla vita della medesima. ■
Gli incontri di cui sopra, non per-'^
mettono però la conoscenza reciproci, f
1.000
1.000
.'j.OOO
500
5.000
5.000
3.000
1.000
1.000
1.000
700
5.000
500
1.000
1.000
12.500
5.000
1.000
10.000
10.000
3.000
53.550
10.000
150.000
10.000
500
1.000
10.000
in un cerchio più ristretto. La sinceri- ’
tà, la fiducia nascono più facilmente
quando il maestro r solo coi genitori è
dei suoi alunni. Solo quesic riunioni, j
questi -reciproci scambi di punti di vista permettono il C'jntatto diretto. Pa- ^
dri e madri hanno la possibilità di av--lw.vicinarsi al maestro dei loro bimbi e
di farne il più ampia conoscenza. ■, *
I genitori potranno discutere c.)U .
maestro sui problemi scolastici o edu-.y,
cativi; sui metodi, sui mezzi d'insc- ■>
gnarnento, sulla sorveglianza e sul
controllo dei compiti e sui lavali dell’alunno.
La precisione nell’osservare l'ora-'
rio, la -precisione nell'esecuzione dei-,;-;,
compiti a casa, i lavori stessi che il
bimbo deve fare in casa, ordine, pilli-d’
zia, rispetto per tutte le cose sue e degli altri, sòno argomenti fondamen- ’f..
tali perchè sono un rifless.o anticipato lè
di quelli che saranno domani i compiti della vita : Vufficio, la fabbrica
ecc. V
Anche su questi punti che a tutta'.g
prima possono apparire puerili, le fa- .
miglie devono essere illuminate.
1 genitori che non abituino ad os- ^
servare puntualmente l’orario, ad eseguire seriamente i compiti della scuo- ®
la, ad essere ordinati nelle cose e npG ¡g
la persona, trascurano l’avvenire dei 1
propri figlioli. ■ j
Con franchezza ed obbiettività sarà *
possibile iibbordars tutte le question..
attùhè quelle dei voti, che rimangono ’
gli eterni punti di attrito tra scuola e i
fàriiiglià.'’ T. A. i
3
Tí L’ECO DELLE “VALLI VALDESI
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4:
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Non parlate più con tanto orgoglio; non esca più l’arroganza dalla vostra bocca ; poiché l’Eterno è un Dio che sa tutto e da
lui sono pesate le azioni degli uomini. L’Eterno fa morire e fa
vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire.
I savi muoiono; periscono del pari il pazzo e lo stolto e lasciano ad altri i loro beni. Ma Iddio riscatterà Tanima mia dal
potere del soggiorno dei morti, perchè mi prenderà con sè.
Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se
muoia, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morrà mai.
Credi tu questo?
Non siate contristati come gli altri che non hanno speranza.
Poiché^ se Crediamo che Gesù morì e risuscitò, cosi pure, quelli
che si sono addormentati. Iddio, per mezzo di Gesù, li ricondurrà con lui.
Noi sappiamo infatti che se questa tenda ch’è la nostra dimora terrena viene disfatta, noi abbiamo da Dio un edificio, una
casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei cieli.
Diletti, ora siamo figliuoli di Dio, e non è ancora reso manifesto quel che saremo. Sappiamo che quand’egli sarà manifestato saremo simili a lui, perchè lo vedremo com’egli è. E
chiunque ha questa speranza in lui, si purifica, com’esso è puro.
Benedetto sia l’Iddio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo,
il quale nella sua gran misericordia ci ha fatti rinascere, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, ad una speranza viva in vista di una eredità incorruttibile, immacolata ed immarcescibile, conservata nei cieli per voi. Nel che voi esultate,
sebbene ora, per un po’ di tempo, se così bisogna, siate afflitti
da svariate prove.
Certa è questa parola: che se muoiamo con Cristo, con lui
anche vivremo. (Dalla Parola di Dio)
ìfareianifl.; iratelli.
la tromba suonò I
Dopo aver Iettò' nell’ultimo numero di questo <i purtroppo » quindicinale l’appello accorato del Moderatore e l’articolo succoso e convincente del pastore Bouchard per
rianimare la stentata sottoscrizione
straordinaria dei 50 milioni così necessari per la vita della nostra Chiesa, e visto il modesto risultato dei
primi due elenchi, mi sono sentito
pervaso da un senso di profonda umiliazione e di sconforto, E mi sono
domandato: Perchè questi benedetti 50 milioni non possono essere sottoscritti con gioia ih brevissimo tempo? Perchè dobbiamo noi laici lasciare ai nostri Pastori l’ingrato incarico di stimolare, chiedere, supplicare la massa dei fedeli a compiere un atto di amore per la propria
Chiesa? Coi sedan e gli stipendi et- ^
tuali, con le rendite^che s’incassano ‘
(
oggi, cosa sono 50 miÌioni?
Credo di non èsser troppo lontano .
dal reale calcóUmdo che, se i mem- ^
bri comunicanti Valdesi residenti in *
Italia, esclusi i bambini e, naturai- À
mente, coloro che per troppo disa- U
giate condizioni non possono contri- à
buire in alcun modo, versassero an- fl
che solo 1000 lire ciascuno, si arrivo- ’
rebbe subito ai primi 20-25 milioni,
e questo sarebbe già un bel passo. Il
resto verrebbe certamente coperto
da offerte maggiori di chi più possiede (industriali, professionisti, benestanti) e dai membri residenti all’estero.
Coraggio, quindi, cari amici! Sot- ^
t ascrive te tutti e subito, ognuno se- à
coiido le proprìe possibilità; mini- «
mo 1000 lire: un’inezia!
'questi giorni la Chiesa iRo- k
jnana riconosce come dogma f
ufficiale /a* leggenda dell'As- k
sunzione di Maria, "
PROTESTANTI ^
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di Giovanni Miegge f
Un'opera seria, completa, ob- ^
bieftiva sulla figura e sulla dot- k
trina di Maria, Madre di Gesù f
Armando Schreiber
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La Libertà !
Fino dalla nostra giovinezza, uomini di grande levatura intellettuale, morale e spirituale, ci hanno
parlato della libertà come di un bene d’inestimabile valore, che va conservato con ogni sforzo.
Dove non c’è libertà, manca la
condizione fondamentale per il progresso dell’individuo e dei popoli.
La schiavitù è un giogo che curva la
creatura umana verso la terra e le
impedisce di sviluppare le forze benedette che la porterebbero a sollevarsi verso l’alto.
I popoli ed i gruppi di uomini più
evoluti di ogni tempo, sono quelli
che hanno lottato con tutte le forze
per non perdere la libertà o per riconquistarla. Essi sapevano che solo
iT
rf-li cerco
Con l’anima mia ti desidero, durante la notte ; con
poiché, quando i tuoi giudizi si compiono sulla
it
imparan la giustizia.
lo spirito che è dentro di me
terra, gli abitanti del mondo
(Isaia 26 v. 9)
Commentario biblico
JjU TAhreria Editrice Claudiam,
proseguendo nell’ottima iniziativa di
offrire al pubblico evangelico italiano
‘ima serie di opere dedicate allo studio
icd alla interpretazione della Bibbia,
)>ubhlica in chiara e simpatica veste
tipografica una traduzione del Commentario di Gunther Dehn aH’Evangelo (li Marco, intitolato : IL FIGLIO
DI DIO. (1).
{ La traduzione italiana, dovuta alla
Signora Berta Subilia, è fatta sul testo della sesta edizione tedesca dell’opera di Gunther Dehn, professore
di esegesi neo-testamentaria all’UniiVersità di Halle, pubblicata nel 1940.
Si tratta dunque di un’opera assai recente e, per di più, cos'i profonda,imente rielaborata nei confronti della
I prima edizione da renderla del tutto
nuova.
■ Z5*
Non è il caso di insistere sulla scarsità e sulla inadeguatezza dei com, fnentari ai Vangeli finora esistenti in
lingua italiana; basta affermare che
questo nuovo commentario biblico,
fruito di una indubbia rinascita degli
studi neo-testamentari, viene a colmare una grave lacuna e ad offrire a
quanti si accostano alla Parola di Dio
per esigenza di lavoro o in vista della
propria meditazione un’opera veramente degna d’esser conosciuta ¡ed
apprezzata.
Nella prefazione all'originale, l’autore dichiara che non ha voluto fare
« un lavoro scientifico ». Egli « prende naturalmente sul serio la scienza
teologica, delle cui ricerche si è servito », però non vuole ricevere dallo
Sue risultanze soltanto una « problematica », ma « aiutare il lettore a
porsi sotto la chiamata di Dio, quale
essa ci viene rivolta attraverso VEvangelo di Marco ». L’Evangelo non è
tm antico documento da conservarsi
in un museo 0 da spiegarsi soltanto
storicamente ; è piuttosto un messaggio vivo ed attuale, l’eterno messaggio del Cristo, che deve esser rivolto
alle coscienze del nostro tempo in
tutta la sua concretezza ed àttaglità,
come « parola di Dio » agli uomini
peccatori.
Questa premessa sul carattere
generalo dell’opera, che tende prima
di tutto a condurre alla fede in Gesù
Cristo, Figlio di Dio, non deve in alcun modo nuocere al suo carattere
scientifico; è sul piano della verità e
non della leggenda 0 dell’ignoranza
che si deve tendere all’edificazione
delle anime. Ed è merito dell’autore
se egli tiene conto in questa sua sesta
edizione del Commentario dei risultati della esegesi scientifica, risultati
che sono necessari alla retta interpretazione del testo e che, in definitiva,
si risolvono anche in una più fedele
ed efficace comprensione del messaggio biblico ai fini della testimonianza
cristiana.
Per questi e per altri motivi non
ci tratteniamo dal dire che il volume
CONSIGLI
del Generóle Beckwith
« Mici cari ragazzi,
— Dimostrate la vostra fede con le
vostre opere : credete che sarete perdonati se non perdonate ? Se ogni volta che nasce una discussione per un
metro di terreno, per un sentiero, per
una goccia d’acqua, correte ai tribunali fate la rovina vostra e del cosíio¡
avversario. Servitevi, si, delle leggi
per difendervi dai cattivi ma non agite mai per spirito di vendetta 0 per
malizia.
State in guardia contro l’avarizia;
non lasciatevi trascinare dal gioco e a
frequentare le osterie, soffocando la
vocie della religione e della coscienza.
Litigiosi, avari, ubriaconi, corpo e spirito Tovinatii onore e fortuna perdati,
disprezzati dagli uomini e odiati da
Dio ; per questo Dio ci chiamerà in
giudizio. Ma Egli è misericordioso e
et ha dato il suo Figlinolo unigcnito^
« Il Figlio di Dio » è un ’opera di valore e di grande utilità che può agevolmente essere sfruttata non soltanto dai cosidetti specialisti della cultura biblica, ma da chiunque vuole onestamente conoscere gli Scritti Sacri e
udire, nelle pagine dei Vangeli, il prezioso messaggio di Gesù Cristo.
E’ un'opera che merita di essere
diffusa nelle chiese, nelle famiglie, nei
gruppi di studio biblico, poiché a tutti essa fornisce un efficace strumento
di istruzione religiosa c di cristiana edificazione. Ed è anche un ottimo
mezzo per conoscere un libro della
Bibbia, pericope per pericope, invece
di andare alla ricerca di passi isolati e
molte volte non facilmente rintracciabili.
Auguriamo a questo Commentario
una larga diffusione; sarà il premio
migliore per gli editori .g per chi ne
ha curato l’ottima traduzione italiana.
Eed.
(1) Il Figlio di Dio — Claudiana Editrice — Torre Pellice “ L. 650.
. ..Egli vi ha dato altresì dei Pastori
per annunziare la sua Parola, dei maestri 6' delle Bibbie per conoscerli e
comprenderla, degli amici per darvi
dei libri e costruirvi delle scuole.
Nulla vi manca per conoscere la sua
volontà : fatela dunque. Siale obbedienti, diligenti, attenti, perseveranti.
Frequentate regolarmente la scuola,
andate in chiesa, leggete la Bibbia,
pregate mattina é sera ; la casa dove si
fa tutto questo è heruedetta da Dio e
tutto andrà bene. Non dimenticate che
non basta cantare, pregare, frequentare i culti, ma bisogna portare la religione in tutti gli affari della vita, tutti
i giorni della settimana. Se nm siete
integri in fatto di denaro e in tutti i
vostri commerci con gli uomini, non lo
sarete di fronte q Dio. Se invece siete
dei buoni fanciulli e chiedete e. Dio di
darvi il suo Spirito, sarete ripieni di
buoni pensieri, dì buone opere e buone
parole e sarete amati da Dio ».
(Da una lettera del 1842 ad un gnip
po di scolari).
dove si respira aria di libertà, possono emergere le più alte caratteristiche della creatura umana e può
svilupparsi la vita dello spirito libero di progredire.
Quando rileggiamo la storia della
nostra gente valdese, siamo sempre
colpiti dal. suo amore per l’indipendenza e per la libertà che la spingeva a rinunziare alle ricchezze della
pianura per rifugiarsi sui monti do.
ve la vita materiale era misera e pe
uosa, ma dove era più agevole di
fendere le libertà di pensiero e di
coscienza, base necessaria di ogni
vero progresso. Essi eran pronti a
tutto sacrificare, anche la vita, per
la difesa delle preziose libertà che
sono patrimonio dei figliuoli di Dio.
Cosi pure, quando rileggiamo le
pagine gloriose del Risorgimento, le
figure che più nobilmente emergonoi sono sempre quelle dei martiri
per la libertà, ì quali non esitarono
a tutto sacrificare per mantenere libero il loro popolo.
Se non c’è libertà non c’è vera
indipendenza, non c’è dignità umana, non c’è scelta cosciente deila
propria vita, non c’è possibilità di
manifestare liberamente il proprio
pensiero, la propria fede: non c’è
possibilità di seguire i propri ideali
nè di lottare per le cause che appaiono giuste e sante.
La schiavitù abbassa l’uomo e lo
mutila di tutto ciò che, sviluppandosi, potrebbe elevare la sua vita,
arricchire la sua personalità, e giovare al progresso proprio e del prossimo.
Bisogna quindi difendere la libertà, Difenderla con ogni sforzo perchè solo in clima di libertà la vita
umana può avere il suo normale sviluppo ed il suo reale valore.
Difendere la libertà! E’ un dovere, è un obbligo!
Ma come difenderla?
— Colle parole, con l’esortazione? — Anche con esse.
— Con' l’educazione, con Tistruzione degli individui e delle masse?
— Anche con esse
— Ovvéro ancora con l’azione moralizzatrice che affina Fuomo? Col
mettere in azione le forze spiri mali?
Col proclamare l’Evangelo die trasforma gli uomini in nuove creature
guidate dallo Spirito di Dio? — Anche e specialmente con questo.
Tutti i mezzi atti a proporre agli
uomini l’ideale della libertà ed a invitarli ad amare, a servire quell’ideale dando al diritto della libertà un posto di assoluta preminenza
nei propri ordinamenti sociali e politici, devono essere messi in azione
nel mondo. Sono mezzi che operano
lentamente ma con efficacia.
Ma voi lo sapete: tutto questo non
basta. Accanto agli uomini che comprendono il valore della libertà e l’amanp e la servono e lottano per essa,
vi sono altri uomini nei quali il peccato ha offuscato le più alte manifestazioni dello spirito: nomini dalla mentalità contorta i quali non vedono la libertà e la giustizia come
valori assoluti e indispensabili della
vita umana: uomini che pur di raggiungere certi loro scopi ch’essi considerano, nella loro miopia, come i
più desiderabili di tutti, sono portati a capovolgere i valori della vita ed
a calpestare anche le libertà fondamentali degli uomini.
Su questi uomini poca influenza
potrebbe esercitare l’esaltazione teorica della libertà.
Che cosa fare di fronte a questa
tragica situazione? In modo speciale che cosa fare di fronte ad uno stato di fatto che in ogni momento potrebbe significare per i popoli perdita del bene supremo della libertà?
Pesi ognuno le sue parole con senso di responsabilità, in quest’ora. Si
tratta di pericoli che possono portare schiavitù e sofferenze senza fine
a popoli interi. Certi teoricismi faciloni e superficiab sono leciti, sulla nave, quando c’è bonaccia; ma
quando soffia la tempesta ognuno
deve capire la sua responsabilità.
Siamo usciti da poco da un periodo nel quale la perdita della libertà
ha orrendamente travagliato popoli
che, per viltà o per aver ascoltato parole superficiali, si sono lasciati ridurre, quasi senza accorgersene, in
schiavitù.
Pesi dunque ognuno le sue parole
ed il suo atteggiamento.
Paolo Boslo
Mi Vinse ùmioiiiBia
e i ennoinia
La Scuola Valdese d’Agricollura e d'Economia domestica ha iniziato regolarm.snle i suoi corsi invernali lunedì scorso 23
corr. con nna riunione iniziale, in cui i pastori Arnaldo Comba e Ciovanni Bertinatti
hanno rivolto agli allievi ed allieve calde
parole di consiglio e d'in(ioraggiamcnto,
invocando suU’Istitulo la benedizione di
Dio. Il direttore sig. Kohli ha disposto il
programma e l’orario delle lezioni ed esercitazioni, giovandosi delia preziosa collaborazione degli undici insegnanti, i quali
tutti meritano la più viva riconoscenza per
la loro prestazione volontaria disinteressata.
Dopo Futile esperimento fatto nei sei
mesi trascorsi, l’attività della Scuola è bene e seriamente organizzata, in questa sua
ripresa autunnale, soddisfacendo le esigenze pei' cui è stata costituita. Gli allievi sono una ventina. Le iscrizioni sia per giovanetti (agricoltori), sia per giovanette feeonomia domestica), si ricevono ancora
fino al 15 corr.
Rispondendo alla richiesta del Comitato
della Scuola, alcuni Comuni' delle Valli
hanno fin da quest’anno stanziato un contributo in favore delFIslituto, considerandone l’importanza e la necessità per la popolazione. Essi sono: S. Germano Chisone
L. 25000; Torre Pellice L. 20000, Villar
Pellice L. 10000, Bobbio Pellice L. 5000,
Angrogna-L. 2000. Altri Comuni hanno assicurato un loro contributo, che sarà prossimamente erogato. 11 Comitato, mentre esprime la propria riconoscenza a quelli che
hanno già versata la loro offerta, a tutti
rivolge la preghiera di voler sostenere l’Ittitnto erogando il contributo più generoso
m
4
L’ECO DELLE VAtU VALDESI
I possibile, per aiutarlo ia questi primi difficili inizi del proprio lavoro. ^
OSPEDALE VALDESE
• * *
Il Corso di taglio a cucito sarà ripreso
presso la Scuola questo venerdì 3 novembre alle ore 15, e si terrà ogni mercoledì
e venerdì dalle 15 alle 17. L’insegnamento
sarà dato dalla sig.a Sidonia Rescinger, distinta insegnante, diplomata a Vienna e a
Parigi, la quale, accettando con molta cortesia l’invito rivoltole del Comitato, darà
un ottimo ìnsegnameuto di carattere pratico, adatto alle nostre massaie future e presenti. Com’è noto, il Corso è libero e gratuito; alle iscritte è richiesta un’oblazione
volontaria in favore dell’Istituto.
Le iscrizioni si ricevono alla Scuola, nella lezione iniziale e anche dopo, e presso
la sig.na Cendola (via della Repubblica),
fino al 15 corr.
Il professoré Cesare Scartozzi, Primario
di Chirurgia Generale e Ginecologia, presso l’Ospedale Maria Vittoria in Torino,
riceve presso l’Ospedale Valdese di Torre
Pollice il secondo e qùaio venerdì di ugni
mese, dalle ore 11 alle 12.
Scuola Latina
Doni ricevuti con riconoscenza dal 1
Luglio al 30 Settembre 1950.
Chiesa di Villasecca L. 10000? Prof. Frida Gardiol (Trieste) 500; Sig.a Lina Miegge (Torre Pellice) 500; Sigg. Ida e Assely
Coisson 2000. La Direzione
La Voce delle Comunità
Bobbio Pellice
All’ospedale di Torre Pellice è deceduta
il 21 Agosto, Mondon Susetta, di Beisilia,
all’età di anni 80. Con lei scompare una
buona cristiana.
Il 24 Settembre, un lungo corteo ha accompagnato all’ultima dimora terrena, le
spoglie di Mondon Giovanni, del Pidone,
di anni 73. Il servizio funebre è stato presieduto dal pastore Enrico Geymet di Villar Pellice.
La Chiesa esprime alle famiglie afflitte
la sua sincera simpatia cristiana.
Sono stati battezzati: Favatier Stefano
di Giovanni e di Cairus Maddalena, Aghit;
Mìchelin Salomon Giovanni di Davide a
di Baridon Maddalena, Abses.
11 Signore accompagni colla sua grazia
quei cari pargoli.
Il 9 settembre si sono uniti in matrimonio: Mondon Stefano e Baridon Anna.
Angm'i di lunga felicità coniugale.
Ci hanno rivolto il loro messaggio cristiano i pastori sigg. Roberto Jahier dì Como, Oreste Pejronel di Napoli e Tito Signorelli di Genova; il cand. teol. TeofUo Pons
e lo stud. teol. Bruno Costabel.
A questi ambasciatori di Cristo, rinnoviamo i nostri sentiti ringraziamenti.
ACTES PASTORAUX
Aux Adroits comme à Ghigo une joyeuse euphorie entoura le mariage de Mr. liants Amédée et M.lle Pascal Ida Margherita. Mr. le pasteur Coisson les a unis devant Dieu. Nous faisons nos meilleurs
voeux aux jeunes époux... Vous qui craignez l’Eternel, confiez-vous en l’Eternel;
.11 est votre aide et votre bouclier.
Battesimo: Plavan Silvana di Gin<y e di
Bouchard Giovanna (Coatabella)..:
Matrimonio: Tron Enzo dei Bcrt e Pagetto Elda della Gresaina.
Dipartenze^. Alle Rue di Pramollo si è
spento, in età di 69 anni. Long Giovanni
Giacomo.' Aveva lavorato I>er lunghi anni
alle dipendenze della Soc. Val Chisone ed
era commerciante molto noto e rispettato.
Una vera folla ha prèso parte ai suoi funerali. Ringraziamo il Past. E. Micol per la
sua apprezzata collaborazione.
L’S Ottobre terminava il suo pellegrinaggio terrestre, ai Ferrieri della Costabella,
Bouchard Giovanni Enrico, di anni 81. La
sua salute era rimasta fortemente scossa in
seguito alla morte del suo figlio Armando,
sacrificatosi per la salvezza dei suoi compagni nel 1944 ai Trossìeri.
Il 17 Ottobre, si è spenta serenamente a
Villa, dopo acute sofferenze. Long Lidia
Maddalena in Bouchard, di anni 77. Essa
ha vissuto nella luce e nella serenità della
fede dedicandosi, senza riserve, al bene
della sua famiglia. Ai parenti ed in particolar modo al figlio Gustavo, pastore a Rorà, desideriamo far giungere l’espressione
della nostra simpatia.
Samedi 14 octobre la famille de Mr. Rostan Etienne rendait à la terre la dépouille
de leur petite fille Eisa. Dieu a ouvert pour
elle une porte que personne ne peut fermer. Notre sympathie est assurée à la famille éprouvée par le deuil.
San Germano Chisone
II nuovo pastore è stato insediato, nel
corso del culto domenicale dell’8 Ottobre,
dal Past. L. Marauda, segretario della Commissione Distrettuale.
— 11 Pastore ha rivolto il suo messaggio
agli alunni Valdesi delle Scuole di S. Secondo all’inizio dei loro corsi scolastici.
Proly
Partout les mélèzes ont revêtu leur parure automnale. Dans la lumière douce des
après-midi d’octobre, la conque de Praly
égrène ses petits hameaux. Les vaches
descendues des miandes pâturent autour
des maisons. Encore quelques semaines et
l’hiver sera là. Les activités paroissiales
vont reprendre. Sans doute chaque reprise
apporte quelque chose de nouveau. Pour
notre paroisse c’est un nouveau berger qui
est attendu. Espoir des ouailles pour des
contacts profonds et bénis; anxiété malicieuse des catéchumènes; contentement d’un
consistoire qui voudrait on ne voudrait
pas un conducteur trop turbulent. Bref,
nous voulons souhaiter la bienvenue à
Mr. Lebet; lui dire venez vite! voilà un
mois que nous sommes sans personne.
Une arrivée suppose un départ. En effet comme pour Rodoretto, Mr. Giampiccoli et sa femme se sont dépensés pour la
paroisse. Qui dira les voeux qui les accompagnent à Bergamo? Jeunes et vieux
a’y joignent du fond du coeur.
I corsi scolastici sono stali ufficialmente
inaugurati, nel nostro Tempio, mercoledì
11 Ottobre aUe ore 10. Erano presenti tutti
i bimbi delle scuole elementari di Villa
accompagnati dai loro quattro insegnanti.
Il pastore rivolse un messaggio agli insegnanti ed ai bimbi, mentre il Dr. C. A.
Theiler salutò i genitori presentì alla cerimonia facendo loro vedere tutta l’importanza dell’opera che essi devono compiere
per il l>ene dei loro bimbi in stretta collaborazione con la scuola.
— Il 4 ottobre molti amici e conoscenti
hanno accompagnato al cimitero la salma
del nostro fratello Gay Alberto della Solerà di S. Secondo, deceduto all’età di 83
anni. Nella sua vita di lavoro, egli era stato sensibile al messaggio della Parola di
Dio e all’esigenza della fede in Gesù Cristo.
Nel cristiano atteggiamento della fede,
possa la famìglia, che lo ricorda, trovare
la sorgente della vera vita e della consolazione.
Tanto il Concistoro nella sua seduta del
15 Ottobre, quanto VAssemblea di Chiesa
nella sua liunionc del 22 Ottobre si sono
soffermati a lungo suU’appello speciale della Tavola rivolto a tutte le chiese in vista
di una sottoscrizione straordinaria che deve fruttare, entro l’anno, la somma di 5fi
milioni. Un volantino è stato distribuito
a tutte le famiglie della parrocchia che faranno pervenire la loro offerta entro Novembre, fermi restando tutti i contributi
che vengono dati ogni anno per i bisogni
della chiesa.
La settimana della beneficenza è stata
fissata dal 29 Ottobre al 5 Novembre.
Ogni sabato sera, al calar della notte, la
nostra campana fa udire i suoi rintocchi per
ricordare a tutti i parrocchiani che essi devono prepararsi a santificare il giorno del
Signore.
— Il giorno 1 ottobre è stato amministrato il battesimo a Fornerone Franco di
Valdo e di Bessone Graziella ed a Gay Silvia di Giovanni e di Ferrerò Rosy.
— La comunità è stata visitata dal Past
Gìov. Bertinatti, dai proff. Gino Costahel
e Roberto Jouvenal in occasione di alcuni
culti domenicali. A questi collaboratori, il
nostro ringraziamento.
L’Assemblea di Chiesa si è riunita domenica pomeriggio, 29 ottobre, e un buon
numero di membri vi ha partecipato. E’
stalo specialmente preso in esame il problema finanziario, in tutta la sua gravità,
ma anche con spirito di vìva comprensione
da parte di tutti gii oratori e dei presenti.
L’argomento è stato dibattuto nei suoi aspelti più importanti e l’attenzione dell’assemhlea è stata sostenuta per più di due
ore. Possa la chiesa sentire sempre meglio
la sua responsabilità in questo campo e dare una risposta che sia un alto di fede c di
onestà cristiana.
Torre Pellicé
Scuola Domenicale di Santa Margherita.
Sì comunica e si ricorda a tutte le famiglie
interessate che la Scuola Domenicale per i
ragazzi e le ragazze deUa IV, V elementare.
Avviamento e Scuola Media funziona regolarmente ogni domenica alle ore 9 nel
locale- della scuola di Santa Margherita.
L’incaricato: Prof. Roberto Jouvenal
servarono fino all’ultimo una espressività profonda e parlarono ai suoi cari di amore e di pietà.
La dipartenza avvenne a Villa Isner dove una sqa figliuola l’aveva accolta da vari t
mesi per curarla e di qui, pure, mosse il —
lungo corteo che il 16 u. s. rese le ultime
onoranze alle sue spoglie e disse alla sua
famiglia la simpatia fraterna della comu. , -w
mta.
Le nostre Società Missionarie, cominceranno le loro sedute mensili col mese di
Novembre :
« La Pia Uliva » il 7 Novembre alle 14,3&
presso la Signora Coisson Missionaria.
« Les Coppiers » il 9 Novembre alle 14,30
nella scuola dei Coppieri.
« La Zambesia » il 21 Novembre alle 14,30
dalla Signora Coisson Missionaria.
M. e L. Coisson
U. C. D. G.
Si ricorda a tutte le socie che domenica
5 novembre, alle ore 14, nella Sala sociale
della Casa Unionista di Torre Pellice, avrà
luogo il Convegno annuale del Gruppo
Piemonte. . ,
Luserna San Giovanni
Piaerolo
— La visita del Pastore Jean Paul Benoit, il 1 ottobre, è stata benefica per quanti hanno udito il suo messaggio sull’opera
di evangelizzazione in Francia. Gli giunga il nostro fraterno e riconoscente salut-a.
— Tutte le attività ecclesiastiche hanno
ormai avuto inizio con dei culti speciali
nei quali è stato fatto appello alla responsabilità di tutti, piccoli e grandi, per un
più consapevole impegno cristiano nella
fede e nella testimonianza. La comunità è
* esortata a camminare « riguardando a Gesù a ed a considerare l’urgenza di una vita
veramente edificata in Gesù Cristo,
La nostra Comunità ha subito una gravissima perdita, con la dipartenza del fratello Carlo Gay, per parecchi anni Vice
Presidente del Concistoro. Lo circondava,
con la profonda stima di tutta la popolazione, il grande affetto di quanti lo conobbero da vicino. La sua fede viva e forte
gli ha dato calma, serenità, pazienza, durante la penosissima malattia. Fino all’ultimo respiro, il suo atteggiamento è stato
oltremodo edificante.' Anche in questo Egli ha lasciato un ricordo che è come un
coronamento del servizio dato alla Chiesa.
Alla figlia, ai figli, alle sorelle, a tutti ì
famigliari, rinnoviamo l’espressione della
nostra simpatia fraterna. Siamo uniti a loro nel dolore e nella speranza cristiana,
G. B.
I figli e congiunti tutti del compianto
CARLO GAY
sentitamente ringraziano quanti, in qualsiasi modo, hanno preso parte al loro dolore. In modo particolare ringraziano il , ]
doti. Scarognino, il professore ed i medici
curanti, il personale e le suore dell’Ospedale Valdese, i pastori, le rappresentanze
delle Società M. S. fra Operai della Manifattura Mazxonis, Ass. Naz. Alpini e Combattenti,
Luserna S. Giovanni 30 ottobre 1950
CASCINOTTA da vendere 12 giornate circa - vigneti, prati e boschi sulla collina
Villar Pellice
di San Secondo di Pinerolo. Rivolgersi
G. Vicino, San Secondo.
Dopo lunga ed estenuante infermità la
nostra sorella Gönnet Anna in Gönnet di
anni 69, residente a Fienminuto, ha risposto alla chiamata divina. Da vario tempo
non poteva più parlare, ma i suoi occhi
resi più luminosi dalle sofferenze — come avviene talvolta per i morenti — con
CERCASI persona servizio massima serietà morale — A. L. Paecotto — Vìa Garibaldi, 46 — Torino.
Direttore Responsabile: Ermanno Rostan
Tip. Subalpina s. p. a. — Torre Pellica
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PINEROLO
ORARIO FERROVIARIO - TRAMVIARIO - AUTOMOBILISTICO D E L P IN E R O L E S E
Torino
Airazea
PI. croio
Brichcratio
Torre Pellice
TORINO-PINEROLO-TORRE PELLICE e viceversa
I I 12,28
S.S2 I
6.08 I
6,22 I
6,201
7,07 I
7,381
8,C0l
8.15 I
8.10 1
8,54 I
9,15 I
9,34 I
9,50 I
13,02 I 17,04 I 18,20 I 18,32 | 19,25 | 21,40
I I 13,59 I 17,S7 I 18,59 | 19,21 1 20,06 | 22,21
I 13,08 I 14,26 I 18,25 I 19,12 I 19,47 | 20,25 | 22,42
I 13,28 I 14,47 I ie,!0 | 19,26 | 20,06 | I 23,02
I 13,42 M 5,03 I 19,05 | 19,40 | 20,:0 | I 23,18
Torre Pellice
BrIcheritIo
Pinerolo
AIraaca
Torino
I 4351
I 5,001
I 5.18 i
I 5,39 1
I 6.251
5.51 I
6,14 I
6,31 I
6.51 I
7,28
6,251
6.41 I
7,02 I
7,29 I
8,101
7,02 I
7,201
7371
7,591
8,30 I
11235
I 12,46
I 13.07
I 13,34
I 14,20
(1) (2)
13,11 I 16.08 I 17,40 I 19,42 | 20,55
13.» I 16.30 I 17,58 I 20,03 I 21,12
13,42 I 16,52 I 18,18 | 2036 I 21,30
t I 17,20 I 18,38 I 20,54 | 22.04
I 14.32 I 18,10 I 19,30 1 21,40 | 22,48
(1) Feriale (2) Feriale litnitalo a Pir.fi(.:o. Ftalivc a Torino.
TRANVIA PINEROLO-VILLAR-PEROSA ARGENTINA e viceversa
Pinerolo
Pérou
4,251
5.451
5,451
6,37 I
6,451
7,401
8, iS I 16,15 I 11,30
9,10 I 11,20 I 12,25
12,40 I 14,401 17,20 | 19,20 1
14 1153011835120,131
Pérou
Pinerolo
4,45 1 5,551 T I 8,20 | 9.40 | 11,45 113 | 15.50 | 17,40 Ma.SS I
6 I 6,451 7,» I 9,10 I 10,46 | 1233 I 14,15 | 16,46 | 183511930 I
IN VIGORE DAL 14 MAGGIO 1950
Autoservizio e Iramvia
PINEROLO-ORBASSANO-TORlNOevicev.
Pinerolo
Orbati.
Torino
(2)
(I) .
^15 I 7 I 12,55
7 I 7,40 I 13,34 I
737 I 8,20 I 14,09 |
(I) (2)
Torino 6,20 17,10 114,20
Orbat. 7,04 | 7,46 | 14,5 j
Pinerolo 7,44 I 8.26 I 15,36
(lì Feriate — (2) Festivo
18,10
18,50
19,29
18,15
18,53
19,35
Linea Automobilistica
TORRE-BOBBIO PELLICE e viceversa
Torre Pellice
Bobbio Penice
8,30
9
Bobbio Penice 6,05
Torre Penice 6,35
(I) Solo il Venerdì
(I)
11.30 I
12 I
(I>
7.30 I 15,30
8 I 16
19,15
19,45
Ner giorni diinerrolrdi cratato si effettua da Bobbio
a Pinerolo un autoservizio col seguente orario : Bobbio
Penice 7,30 con arrivo a Pinerolo alle 8,20 ; partenza da
Pinerolo alle 12,35 con arrivo a Bobbi« alle 13,30.
Autoservizio Sapav-Sattl
PINEROLO-AIRASCA-TORINO e viceversa
Orario grlorni feriali Sapav-Sattl
Pinerolo
Airasca
Torino
7,30 I 7,50 I 12 I 13,45 | 19
7,45 I 8,05 1 12,15 I 14 I 19,15
8,15 I 8,35 I 12,45 I 14,30 | 19,45
Torino
Airnca
Pinerolo
7 I 11,50 f 17,45 I 19,10
7,30 I 12,20 I 18,15 I 19,33
7,43 I 12,35 I 18.30 | 19,56
Pinerolo
Al aaca
Torino
Orario giorni
7,30 I 13,45 I 19,50
I 13.59 I 20.04
8,15 I 14,30 I 20,35
festivi Sattl-Sapav
Torino li I 18.25 |
AIraaca 11,31 I 18.56 I
Pinerolo 11,451 19,10 I 0,35
I 23,55
Aulo PEROSA-PERRERO-PRALl e viceversa
(1) 121 (3) (3) (2)
Peroaa 8,20 9,20 " 17,45 20,20 Prall Ohigo 5,30 17,25
Perreto 8,32 9,50 18,10 20,50 Perrero 6,25 7,20 18,08
Prall QhlfO 8,45 10,30 21,50 Peroaa 6,50 7,43 18,35
(I) La corsa al effettua soltanto nei nieai di Luglio e Agosto. (2) reribté. (3) Kel iraltoPcrrero Prati si effettua solo in Luglio e Agoato.