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Prezzo LIr# IS
= Anno LXXIX N. 25
TOKRE PEÏ:ÏJÇeS Luglio 1949
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SETTIMANALE DELLA
na coscienza pura
« Io mi esercito ad aver del continuo una
coscienza pura ». Atti Ap. 24; 16.
Parlare, oggi di coscienza, può sembrare un axuicronismo; esiste ella ancora, negli stessi ambienti - chiamiamoli dosi - cristiani?
V ’ E far la voce grossa per un richiamo ad essa, è come toccare un vecchio tasto; non suona, non interessa.
Parliamone, ciò malgrado; anzi, parliamo di coscienza PURA.
Rivolgendosi al governatore romano, suo giudice, l’apostolo
Paolo dichiara di esercitarsi ad avere del continuo tal coscienza; ed egli ci fa così capire in che cosa ella consista, indicandoci in pari tempo
il mezzo per conseguirla.
T)egno sei, o Signore e Jddio nostro, di ri^
cever la gloria e l’onore e la potenza.
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• yìpocalisse 4
’Ì' * Í-. Si"' i, f-V
II.
CHIESA VALDESE
Tutti sanno che la coscienza è la voce dii Dio in noi; voce che, or
¡-•^''sommessa e suadente, or potente, paurosa, ci addita quel eh è bene e
quel eh’è male; c’indoruggia, infondendo nell’esistenza anche più gremii serenità celeste, o ci censura: ’ ei non ti è lecito! E tutti sanno che
possiamo resistere a codesta voce, oppure seguirla, provando ai tfolta
antichi abitanti di Sin/^^^oon Ut loro torre di Babele; a sarebbe il pa^
ganesimo redivivo raciw-opere così dette m^itorie della grande Eresia contemporanea o assurde evoluzioni dell’ipotesi teosofica...
"^[citarsi ad avere ima cosdenza pura”' facendo
Dio.
soltanto chi — prima, ha umilmente speriata (« non è il bene che voglio, quello di’io
^ ____ ______ ^ ^ poi, rifugiatosi nelle braccia misericordiose
del Padre, comprende tStu « presso Lui v’e perdono, affinchè JBgii sia
temuto » {Salmo l^b/'^^epperciò onestamente combatte óoutro il male
’’vegliandci e pregando*^ con le necessarie rinunzie, ’’tagliandò quella mano, cavando quci^occhio che lo fanno cadere ’; lotta contro i
propri ’’interdetti”. luar^ come chi ’’batte l’aria”, ma in maniera da
’’afferrare il pf^tnio”:^^
pregare : perchè ?
No! Non è possibile
astrazione della Grazia^
Tale esercizio, lo
mentalo la propria ine
fo... »: Rom.. 7) e
a volta rimorso od intima pace; che possiamo anche falsarla, come già
che
fu Demonio nell’Eden: ’’Iddio avrebbe egli proprio detto...?’
farla tacere, possiamo... per un tempo: ma sopprimerla, mai!
? Ma non è il ctiso di ripetere qui tante cose risapute.
! Riiordiamo piuttosto semplicemente questo: che la coscienza cri
f stiana è un bene — il Sommo Bene; ed è un privilegio — il privilegio
del credente. San Paolo la chiama una Coscienza ’’pura”, perchè scevra di elementi che. possono alterarla e, Quindi, sicura nei suoi giudizi, potente nella sua efficacia.
La nostra umanità, la cristianità stessa non la conosce; eppure
istintivamente sente che, per la mancanza di essa, il nostro povero
“ mondo soffre e perisce; ed implicitamente così confessa che tal coL scienza è il più prezioso tesoro.
('Olile dunque acquistarla?
Santo esercizio... !/^pratichi tu, o anima mia? Non ti occorre perciò una sapiente casisti^ da gesuita per supere quel che ti è permesso
o non permesso: basta me tu AMI veramente Colui che ti ha ’’amato
il primo”? E se lerat
Il nostro Apostolo risponde; mediante un esercizio continuo.
Senza esercizio, nulla si ottiene; ma quanto più necessario lo
sforzo, quando si tratta dei beni dello spirito! Il Signor Gesù non ci
ammonisce Egli che ”i violenti” rapiscono il Regno de’ Cieli?
Questo esercizio però, indispensabile e serio, continuo, graduale,
costituirebbe un compito disperato qualora c illudessimo di poterlo
platicare da noi stessi, all'infuori di Dio; .sarebbe l’impresa folle degli
te tu ami, più non tremi al pensiero della
sovrana Giustizia, cerìt^o di schermirti; ”Son puro! Son/ puro! Non
ho fatto torto a nessu^J’’ Codesta non è ’’buona coscienza”. E più
non agisci per spaveut'^d'inferno o per allettamenti di Paradiso; ma
alla pietà mercenaria, formalista, o di tradizione, pietà senza forza
nè valore, tien dietro p^ te la pietà filiale, quella che ha ”le promesse
della vita presente e de^ vita a venire”
Per essa, tu sperivdpnti che la potenza della Sua Grazia è quella
che rende la tua coscieiéhA più pura, più delicata ognora, ed ognor più
forte la tua volontà di%€ne. Per essa, ti senti tranquillato all’ombra
della Croce del tuo RèMeruore; ma di Lui tu accogli incessantemente
la voce: ”Va, e non~ìllheeaT più!” ........t
Santo esercizio... Esso, ed esso solo è quel che può' trasfigurare ogni giorno, allietandola, la tua ter iena esistenza, qualunque ne sia il
contenuto; e che un giorno, quando tutto vacillerà a te dintorno, ti
renderà trionfante: ”Io so in Chi ho creduto!”
”lo mi esercito ad avere una coscienza pura.”
Ci esercitiamo noi così?
L. Marauda.
E’ stato dtetto infine ohe la « Peregrìnatio Mariae » dovrebbe anche
toccare il cuore dei Valdesi, i soliti
fratelli separati. Per questo bisogna
pregare.
(t Facciamo voti e preghiamo »,
dice ancora la Pastorale vescovile,
a affinchè i nostri fratelli separati.,
comprendano che il culto di Maria
non ha nulla che contrasti con l’insegnamento deU’Evangelo ».
Dovremmo veramente fare uno
sforzo per essere maggiormente sensibili ad Ogni spirito di carità e di
fraternità cristiana, anche se questo
spirito mal si concilia con la rinascente ostilità cattolica contro i cristiani evangelici all’opera in Italia.
Ma, per tornare al culto di Maria,
vorremmo dispensare i nostri fratelli cattolici da quelle preghiere, come pure vorremmo dispensare il missionario che accompagua la Madonna pellegrina dal gridare nei paesi a
maggioranza evangelica : cc Qui ci
sono delle porte sbarrate, dei cuori
che non si aprono! »; perchè ci sono
grazie a Dio, dlei cuori che si aprono
Maria pellegrina e Cristo forestiero
j\on avrcmnio preso la parola su
questo specifico argomento, se (( L’Eco «lei (’liisone », setlimanalc cattolico del Pinerolesc. da quando ha avuto inizio la « Peregrinatio Marine »,
non avesse rivolto il suo pensiero ai
<r fratelli separali », con delle parole
che inerilano da parte nostra mia serena. onesta precisazione
io conoscessero, come invece generalmente non conoscono, gli Evangeli nella loro integrità, aprirebbero
gli w;chi e si domanderebbero se Maria di Roma sia veramente ancora
Maria di Nazareth.
Sulla via del ritorno ?
E" ^l.ito detto innanzi tutto, citan^ do a questo proposito una parte della Pastorale di Moiis. Binaschi. Vescovo di Pinerolo, che « anclie i Pro- teslunii ritornano alla Madonna ».
■ Ora, a parte Tinsufficienza delle
prove addotte per giustificare questo
preteso ritorno, possiamo tranquillamente affermare chei Protestanti non
■■ hanno bisogno di ritornare a Maria
-5* ncr il semplice fatto che non se ne
-i sono sros'ati : sono cioè rimasti nella
linea deH’Evangelo e di tutta la Scrittura, in cui Maria è la dolce e pura
fanciulla d’Israele, alla quale Iddio
Í ha fallo la grazia d’essere lostnimen.
to umano della nascita del Salvatore,
^ tiha oreatura piena di umiltà e consapevole del favore ricevuto, una
madre, anzi la Madre per eecelhliza, se si vuole, alla quale però gli
/, Apostoli c la Chiesa primitiva non
hanno mai offerto alcuna forma di
' culto simile all’attnale, consapevoli
^-'Com’erano della suprema grandezza
del Cri.sto,.destinato ad essere fion il
"S piccolo fanciullo perennemente ada’c,- gìato nelle braccia della madre, ma
il Redentore ed il Signore del mondo.
Se la massa di fedeli i quali segiio
^gho la Madonna nel suo pellegrinag
Proprio perchè i Protestanti voglio,
no rimanere aderenti alI’Evangelo,
essi guardano a Maria con un senso di
profondo rispetto e di vero amore,
ner « onorarne la memoria, abbracciarne la fede, imitarne le virtù »,
come diceva una ugonotta francese
nella sua confessione di fede, ma nel
quadro della sobrietà e della semplicità biblica, lungi da ogni manifestazione idolatrica in cui la creatura è
spesse volte esaltata invece del Cr< atore. Essi non hanno il culto di Maria e non fanno delle inutili distinzioni teologiche tra culto di Dio e
culto- di Maria, distinzioni alle quali
sembra che i fedeli non siano molto
sensibili se bisogna del continuo ammonirli affinchè dalla venerazione
non scivolino verso l’adorazione, ma
si attengono alla Sacra Scrittura, alla testimonianza di Gesù e degli Apostoli, alla norma fondamentale del
culto cristiano che è « Adora il Signore Iddio tuo e a lui solo rendi il
culto ».
Gli argomenti tradizionali addotti
per giustificare l’ormai esteso culto
di Maria, i vari esempi tratti dai
rapporti famigliari, l’autorità stessa
della Chiesa, non sostituiscono la sobrietà dei testi biblici nei confronti
di Maria. E se, come afferana L’Eco
del Chisone, « gli Evangelisti parlano poco di Maria, perchè il loro scopo essenziale non era (U ricordare la
vita della Madonna, beàsì la predi
cazione di Cristo », perchè dovremmo
noi, come si va facendio in Italia in
questi ultimi tempi, parlare assai
più della Madorma che di Cristo, il
cui nome è al di sopra d’ogni altro
nome? Perchè dovremmo chiamare
Maria « Porta dei cieli, Regina celeste, la nostra avvocata presso Dio
(cito le parole del Vescovo), l’Immacolata, VAssunta, la Madre di Dio »,
colei che l’Evangclo chiama « fawrita dcdla grazia », cioè colei alla
quale è stata fatta una grazia, « l’ancella del Signore », « benedetta fra
le donne », sì certamente benedetta,
ma alla quale Gesù stesso, senza per
questo venir meno al suo amor filiale, dirà un giorno queste significative parole : a Che v’è fra me e te
o dorma? ».
sa e sarà inconsapevolmente accolta
dai fedieli, ma non è più Maria di
Nazareth, colei della quale gli Apostoli (c dovevano pur conoscere il
pensiero di Cristo) non hanno mai
’tarlato e della quale non hanno mai
detto « Ave Maria, prega per noi » !
Ma se il Nuovo Testamento tace
questa funzione di Maria, mediatrice
presso Gesù Cristo a favore degli uomini. non fanno lo stesso i teologi ed
il clero romano.
S'indispensahik igedfatnce ?
E’ stato detto ed è anche per questo che la Madbnna sta peregrinando
di paese in paese, che « la via migliore che conduce a Gesù (cito le
parole del Vescovo) è quella che passa per Maria. Per Mariam ad Je
siim ».
Il « Grande passaggio » dovrebbe
dunque essere in funzione del « Grande ritorno ». E volesse Iddio Che
molte anime si volgessero veramente
a Cristo .sulla via del ritorno, cioè
della loro « conversione »!
Non è possibile, a questo proposito, lasciare nel silenzio una pericolosa deviazione dal sano insegnamento dell’Evangelo, dì cui la dottrina
della Chiesa Romana si rende responsabile. Maria di Roma, nella figura di mediatrice, piacerà alla Chie
o che si sono aperti al Cristo: e questo è l’essenziale.
Così, per parlare soltanto dei viventi, il can. O.tonello dirà ohe Maria, dando alla luce Gesù, diventava
« Corredentrice » e, inoltre, la « Me.
dioiiiice per mezzo della quale più
facile sarà la discesa delle grazie del
Signore sopra i suoi figli spirituali » ;
ed il can. Girando, in un suo bollettino parrocchiale affermerà senz’altro : « non possiamo arrivare a Gesù senza passare per Maria ».
Conseguenze fatali dì una devìazione iniziale! Francamente in questo
linguaggio non riconosciamo più il
linguaggio di Cristo il quale diceva:
« Venite a me, credete in me, domandate Tud mio nome » o il linguaggio
di Paolo il quale scriveva: « In Lui,
cioè in Cristo, abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati-., ogni
sorta di sapienza e di intelligenza »
e ancora « in ogni cosa Siano le vostre richieste rese note a Dio in preghiera » oppure il linguaggio di San
Giovanni : « Se alcuno ha peccalo,
noi abbiamo un avvocato (non un’avvocata, Mors. Binaschi!) presso il
Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto ».
comunicRTi
SI comunica che dai 5 luglio
in poi ii Moderatore della Tavola Valdese e rUfflcio della
Tavola saranno a Torre Pelllce.
Si prega quindi di indirizzare la corrispondenza riguardante la Tavola Valdese alia
Casa Valdese di Torre Pellice.
Dal 22 al 25 Luglio prossimo
In Maulbronn (Wurtemberg) e
SchOnenberg, verrà commemorato il 250.mo anniversario
della emigrazione del Valdesi
in Germania.
La nostra Chiesa sarà rappresentata dai Prof. Attillo
Jalla.
1 Valdesi d’Italia che desiderassero partecipare a questa
celebrazione verranno gentilmente considerati come ospiti.
IL MODERAIORE
G. Del Pesco
Invece di pregare per noi, preghino i nostri 'fratelli cattolici per tutti
gli italiani i quali professano il .ulto
di Maria e ogni giorno l’offendono
con delle orribili bestemmie.
Preghino per quelli che poituuo
sotto la camicia l’immagine della
Madonna e intanto non si preoccupano affatto di una vita cristiana.
Preghino affinchè gli italiani aprano gli occhi al Vangelo di Cristo e
siano liberati dall’ignoranza, dalla
superstizione, dalle schiavitù morali.
Preghino affinchè la chiese cattoliche ed evangeliche siano sempre
maggiormente al servizio dell’unico
Maestro e Salvatore, colonne di verità, strumenti di vera edificazione.
Preghino affinchè Gesù Cristo, speranza nostra, non sia più « nel paese come un forestiero, come un viandante che vi si ferma per passarvi la
notte ».
Noi speriamo che essi già lo facciano; e possiamo, in tal caso, unire
alle loro le nostre preghiere.
Ermanno Rostan.
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L’EOO DELLE ‘ TALLI ' VALDESI
Zorino, 15 e 16 giugno
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i'%'
conpORenzR DiSTRenuiue oei 2° distrotto
Preliminari- L'arrivo dei delegati delle divèrse CLìese è cominciato a verificarsi nelle prime ore del
pomeriggio del giorno 15, e dopo im
breve incontro irateruo, già si è avuto, sotto la presidenza del Pastore
Balma, uno scambio di idee sul problema della evangelizzazione.
IniziiQ alle ore 21. Nel Tempio, si
inizia uilicialmente la Conferenza
e<Mi un Culto presieduto dal Pastore
Vittorio Subilia, il qpale parla sul
testo; Matteo 11. v. 15 al 30. Rivolgono quindi brevi messaggi il Pastore Giovanni Tron delle Chiese del
Sud America; il Pastore Alfredo Scor.
sonelli della Chiesa Metodista; il
Capitano D’Angelo dell’Esercito della Salvezza ed il Pastore Ermanno
Rostanj Direttore dell’Eco delle Valli. Subito dopo il Culto, la Conferenza si riunisce sotto la Presidenza provvisoria del Pastore Arias per eleggere il Seggio che viene cosi composto; Presidente Pastore Vittorio Subilia, Vice Presidmrte Signor Adolfo
GiamjAocoli, Segretaria Signorina
Liliana Ribet, Segretario Sig. Tito
Dolfi.
Giorno 16 — I lavori si iniziano alle ore 8,30 con un breve culto presieduto dal Pastore Santiiu.
Il Presidente della Commissione
Distrettuale Pastore Elio Eyrvard legge la relazione della Commissione.
Manda un pensiero di memore gratitudine ai Pastori Davide Forneron
e Giulio Tron emeriti, ed al Pastore
Guglielmo del Pesco, ora Moderatore, ed al Pastore Edoardo Micol trasferito alla Chiesa di Pramollo. Rivolge una parola di affettuosa solidarietà ai Pastori che aprendo una
nuova pagina del loro Ministerio,
hanno iniziato il lavoro nelle Chiese
che sono state affidate alle loro cure.
Saluta il rappresentante della Comunità di Susa che da molti anni non
figurava più nelle assemblee eoelesiastiche; vede con gioia i rappresentanti della numerosa Comunità di
Torino, ricordando che questa Comunità già faceva parte del Distretto Piemonte Liguria dal 1883 al 1912.
Saluta i gruppi evangelici che si vanno costituendo a Chivasso, Cuneo,
nella diaspora mantotxma ed altrove.
Prima di passare alla lettura delle
Varie relazioni ed all’esame della relazione della Commissione Distrettuale il V- Moderatore Past. Eynard
rivolge un grato pensiero al compianto Pastore V. A. Costabel, ne ricorda
l’opera compiuta cd invita la Conferenza ad inviare un messaggio alla vedova.
Il Presidente sottolinea il fatto che
ha un vivo significato spirituale: la
Chiesa di Torino è passata al II Distretto e questo fatto è ragione di
rrioia.
Culti. Dobbiamo rallegrarci nel
Signore e benedirlo perchè nel maggior numero delle Chiese ci si riferisce che i Culti sono ben frequentati,
viventi, da molte parti risuona la nota gioiosa : l’ora del Culto è l’ora di
adorazione sentita e profonda ; fanno riscontro a questa nota ottimistica, note più caute espresse da alcune Chiese. Ovunque la S. Cena è celebrata da una alta percentuale di
membri comunicanti.
Evangelizziviione : La preoccupazione di rendere testimonianza alla
persona vivente del Cristo ed alle verità eterne dell’Evangelo, è stata
presente nel cuore di molti fratelli
e nell’opera delle nostre Comunità.
Conferenze, riunioni di appello e di
testimonianza, conversazioni, culti
di famiglia, sono tenuti quasi ovunque, intensificati con zelo e perseveranza.
Tuttavia l’e.8igenza evangelistica è
soltanto sentita da una minoranza e
di fronte al bisogno, forse inconsapevolmente intuito dal popolo italiano, di un rinnovamento spirituale
sul fondamento genuinamente evangelico, quali meravigliose possibilità avrebbero, oggi, le nostre Chiese
se fossero vibranti di amore, sospinte dallo Spirito di Cristo. La Conf.
Distrettuale non nasconde le diffi ol
tà e le ostilità che si sono manifestate in questi ultimi tempi n^llé varie località; no parla il Pastore Santini ed il Vice Moderatore riferendo
quanto è avvenuto nella valle Padana, a Napoli ed altrove.
La relazione segnala l’utilità di tenere, specialmente nei luoghi di intenso traffico, le nostre Chiese aperte almeno durante la giornata domeliicale e, se fosse possibile, anche nei
giorni feriali. Il Pastore Lupo osserva che questa attività è connessa con
la testimonianza evangelica, ed in
questa, ha l’impressione che non
sempre si abbia una sufficiente aderenza al dramma moderno; si parla
come se si avesse la verità in tasca,
con un linguaggio superato; in questo campo, quanto lavoro vi è da fare e se pur sentendo l’imperativo e-vangelico, otteniamo così poco, è
perchè siamo delle spugne secche
siamo chiusi, invece di farci tutto a
lutti.
Istruzione religio^: Si solleva il
problema urgente di una preparazione metodica e più accurata dei monitori e si augurà che la Gommissione per l’educazibne religiosa possa
sollecitamente fornire le nostre scuole di una attrezzatura didattica che
molte scuole, presso Chiese sorelle
all’estero già possiedono.
Steanpa: si domanda: qual’è Timpressione generale delle nostre comunità sulle direttive del nostro massimo organo di peinetrazione evangelistica ? Hanno proi^reduto i nostri Con.
.,igli di Chiesa a costituire una t.«>inmissione Stampa per la diffusione,
non solo dei nostri giornali ina anche delle nostre *jiubblicazioni? In
tutte le Comunità esiste un deposito
librario ? i
Seguendo la relazione
Matrimoni misti ; da molti anni non
si discute più nelle nostre assemblee
di questo problema che oggi ancora
è grave e complesso non solo per i
contrasti dolorosi, ma perchè incide
profondamente nella vita delle comunità e questo silenzio è pericoloso
e colpevole.
Culti Radio : si è accennato da molte parti alla necessità di intervenire
presso i pubblici poteri acciocché il
culto evangelico, che pure è un momento di adorazione a Dio di cittaciiini cristiani non sia più oltre strozzato per limiti di tempo e spesso seguito da musiche allegre che sembrano appositamente messe in onda, quasi a coronare con un infelice crisma
di leggerezza quel misero quarto d’ora che ci è concesso di intima ed austera meditazione sanamente evangelica. Il Pastore E- Tron dice che
il pulpito, le conferenze e la radio
sono i mezzi per farci conoscere, ma
mentre le conferenze lasciano il tempo che trovano, perchè sono sempre
gli stessi che vengono a sentire, il
culto radio invece, la predicazione
dell’Evangelo fatta in modo semplice c chiaro è per tutti gli animi assetati ed ha un vasto pubblico di a«•oltatori. Del resto qualsiasi conferenza deve essere sempre e solo predicazione del Vangelo.
Isolati : All’asàlsteaza degli isolati
che formano la metà della nostra popolazione evangelica (Girardet) è vero che provvede in modo notevole il
culto radio, ma g necessario fare di
più e dare di più, con la consapevolezza che appartengono ad un organismo vivente, quale è la Chiesa.
Locali di Culto t non sono sufficienti nel nostro Distretto. Tutte le Chiese simpatizzano con la Comunità di
Milano, l’inverno scorso è stato arduo per questa Oomunità che ha dovuto svolgere la sSa attività nella nuova sede dell’Aula Magna dell’antica
Università. Notevoli, lavori di restauri sono stati eseguiti in varie località,
ma pesano ancor# sulla nostra amministrazione e pesteranno sulle sue finanze gravi prohjlemi di restauro a
Mantova, a S- L|icia di Quistello, a
Venezia per una j sala di attività, ad
Ivrea ed a Biella dove bisogna costruire i templi; ad Asti dove vi è un
gruppo già promettente ma, per
mancanza assoluta di locali, l’aitivilà si trova paralízala; a Susa dove
il nosti'p Oraljoi;j|^ ^ insuficiente per
capienza e ridotto in condizioni deplorevoli. Dobbiamo prendere a cuore questo problema che richiede delle disponibilità finanziarie che vanno al di là di ogni nostra possibile
previsione.
Verso la chiusura
Quasi tutte le comunità segnano un
aumento nelle offerte che va dal 2.i
al 100%. Si devé riconoscere con intima gratitudine al Signore che, pur
tra le innumerevoli difficoltà finanziarie, si è accresciuta la liberalità
delle nostre Chiese per Topera del
Signore.
Il Presidiente legge una lettera del
Pastore Hardmeier; ed il Sig. Condola della Chiesa Battista ed il Pastore della Chiesa Metodista Scorsonelli danno un messaggio di solidarietà- Gli Anziani Costa e Ravazzini della Chiesa di Torino leggono
un sunto delle rispettive relazioni prc.
sentale al Convegno di Bergamo dell’Aprile u. s. Il Pastore Raima legge
una « breve relazione sulla frequenza delle celebrazioni della Santa Cfna nella Chiesa Valdese ».
La Goni, volge al termine. Il Pastore Lupo presenta il seguente o d g che
viene approvato ; « Essendo emersa
dal Convegno dei Consigli di Chiesa di
Bergamo, la capitale importanza del
Ministerio degli Anziani e dei Diaconi per la predicazione e l’edificazione della Chiesa, e la necessità di una
loro seria preparazione avente per
fondamento la Parola, la Conferenza del II Distretto invita il Sinodo a
studiare il problema' della preparazione teologica dei futiiri Anziani e
Diaconi, mediante regolari corsi con
indirizzo unico per tutta la Chiesa n.
Il Pastore Enrico Tron presenta
questo o. d. g. che viene approvato :
« La conferenza del II Distretto considerato che l art. 26 dei regolamenti prescrive che per l’elezione dei
Diaconi e Anziani venga applicata la
prescrizione contenuta nell’art. 24
comma a. b. : per reiezione dei Pastori, invita il Sincxlo a modificare
Vart. 26 in nvodo da renderlo indipendente dall’art. 24 ».
Si passa alle Votazioni:
Commissione Distrettuale: Vice
Presidente Roberta Steiner, Segretario Pastore Lorenzo Rivoira.
Nel chiudere questa relazione è doveroso rivolgere un vivissimo ringraziamento alla Chiesa dÌ Torino per
i! modo in cui ha organizzato questa
Conferenza anche nei suoi minimi
dettagli. Il momento più solenne, piìi
caro al cuore di tutti è stato quello
in (^ui ci siamo riuniti attorno al tavolo delia Sacra Mensa; benedetti
questi istanti che al termine della
giornata ci hanno dato un nuovo Spirito di forza e nuovo zelo per riprendere il eammino e portare ovunque
il nome glorioso di Cristo.
Carlo Davite
Povera Svizzera
I
L’Eco del Chisone del 18 Giugno
corr. reca in terza pagina un articolello a firma di certo M. P. intitolato « considerazioni al vento », nel
quale non si sa se più ammirare la...
originalità delle considerazioni o la
stranezza del... vento che le ispira.
L’articolista ha appetra letto una
novità (!) libraria dbvuta alla penna di Mons. Besson, Vescovo di Losanna e stampato a Ginevra nel 1933
col titolo di « 400 anni dopo » nella
quale spigola il seguente pensiero :
la « mancanza di unità religiosa.» è
il grande male « di cui soffre la patria ». « la piaga che rimane..., talvolta si addormenta, ma poi torna a
sanguinare » per cui « reale, è l’amaro rimpianto che ne provano molle
persone in rettitudine di cuore »....
mente civile e progredito è proprio
perchè il suo spirito è stato da secoli
educato al libero scambio di idee, al
reciproco rispetto di diverse confessioiii religiose, le quali, vivendo le
une accanto allt; altre, hanno imparato a rispettarsi ed a concepire la
loro missione come concomitante al
bene comune, s^nza nostalgia di monopolio spirituale.
ecc. ecc.
Povera Svizzera! E’ certo per
quella piaga sanguinante che essa
occupa Un primissimo posto ira i
paesi civili, è un esempio di democrazia e di reciproca tolleranza!
Mons. Besson e l’articolista la vorrebbero invece come la... Spagna,
con una bella unità religiosa intollerante, con nn Dittatorello sorretto da
un onnipotente partito clericale; come Mussolini dopo il Coircordalo avrebbe voluto l’Italia senza « incrinatura » nella sua unità religiosa,
con ovimqiie le tre fotografie del Re.
del Duce e del Papa !
Non si è accorto invece l’articolista che se la Svizzera è quello che è.
alla testa di ogni paese democralica
Non ha mai conosciuto l’articolista qualche cattolico svizzero (magari proprio quella degnissima persona che è Mons. Be.sson) per notare
che il cattolicesimo stesso ha luUo
da guadagnare laddove si confronta
con le Chiese Protestanti su piede di
parità imparando ad essere meno esclusivista, più tollerante ed illuminato? 11 Cattolicesimo di un paese
come la Svizzera ove Pastore e Parroco cattolico sono spesso buoni amici e collaboratori, ha forse qualcosa da invidiare a quello di certi
paesi a compatta « unità religiosa »
come la Spagna ove i giovani dell’Azione (Cattolica saccheggiano le Chiese Protestanti, o come l’Italia ove,
come recentemente a Napoli, si inscenano piazzate antiprotestanti al
grido di «cacciamo i protestanti »?
Beata la Svizzera con tutta la sua
«sanguinante piaga » della diversità
religiosa ove simili cose non avvengono! Se poi volessimo seguire l’articolista nel suo paragone tra la Svizzera e la diotcsi dì Plnerolo alTlilta
dallo 8tes.so male della mancanza di
unità reM-i-fa.. sv emme molte co
se da dire. I Valdesi sanno troppo
bene cosa sia costato ai loro padri un
simile desiderio di « unità ». Molli
cattolici come Edimondo De Amicis
non sem,brarono e. non sembrano avcr rilevato il danno di simile « piaga » la quale invece fa di alcune valli dèi Pinerolese un centro di attenzione e di attrazione per il mondo
intero.
Che nella diocesi di Pinerolo ci
sia qualcosa che ricordi la Svizzera,
Taveva notato anche il cattolico che
battezzò Torre Pellice la « Ginevra
Italiana ». Voglia Iddio che presto
ci siano alile rassomiglianze ancora
c più accentuate e prima tra tutte
quella della reciproca comprensione
c tolleranza, del franco e libero colloquio che tende alla collaborazione
ovunque possibile!
Che poi la « peregrinai io Ma ria e »
sia il mezzo migliore al raggiungimento della « unità » come auspica
Tarlicolista, abbiamo purtroppo i
nostri motivati dubbi che esporremo
in altra occasione. Essa servirà ad
ogni moflo, ne siamo .’erti, a dimostrare ai Cattolici che i Valdlesi sono
pronti a rispettare ogni loro manifestazione religiosa ed ai Valdesi darà una riprova di quanto certe forme
di culto siano ormai lontane dal cristianesimo di Cristo e degli Apostoli
unic.a indiseutibile base di fede e,
quando Dio vorrà, di vera « unità
cristiana ».
E. 4.
Jfew l/ork
E’ stato pubblicato ultimamente rul..4
timo rapporto finanziario <1® « Le
Lien dee Vaiudois dos E tate Unia ».
Un modesto movimento sorto per ini.
ziativa del compianto paetor« Griglio
ed avente per scopo di raccogliere aru
nualmente fra i Valdesi del Nord A.,
meriea un modesto contributo per le
opere in Italia.
Dal rapporto risulta ohe durante il
194;8 una somma superiore ai mille
dollari è stata mandata in Italia in
parte tramite la « Waldesian iSooiety ».
Mentre ci permettiamo di aegnalal'e questa piratica mainiifestazione d’a.
more dj tanti Valdesi per i loro con.
fratelli delle Valli e per Topera del.
la Chiesa Valdese tutta, vogliamo e.'
sprimere una parola di gratitudine
a tutti i donatori, a quelli di New
York come quelli di Filadelfia, di ^
Chicago, deirUtah, e di Valdese, con-- ’
tando 'SU di loro ancora per Tavveniie.
Nella Chiesa Valdese di New York
hanno fatto la loro oanferma>zione a'
Pasqua i due seguenti catecumeni;
Polis Valdo di Emilio e di Poiis An.
na (Maniglia) Beux Emile di Edmond
e di Long Emma (S. Germano).
stati presentati al fonte hat.
tesimale: Berthalot Jeanne di Ernest
(Prarostino) e di Alice Peyronel (Val.
dose); Pasohetto Helen Lorraine di
Dino e di Ida Caiius; Koopman Doroty Denise di George e di Denise Co.
stantino.
Hanno celebrato il loro matrimonio :
Rene Tron e Joan Raphael; John Fa.
vat e Rina Pons.
La Chiesa tutta ha partecipato alla gioia di questi nostri fratelli, ed
unanime ha prova,to pure cordogUo^^
per ia dipartenza di Filippo l'avat *
(Bobbio) deceduto a 48 armi dopo lun- %
ga malattia. Alla vedova sig.ra Mar-.
gherita ed ai parenti tutti rimiovia-^
mo la nostra simpatia.
Con dolore e pure stata appresa la
notizi a dalla Florida della morte del 'i
pastore Rev. Pietro di Nardo, oosl|
simpaticamente conosciuto fra noi ;
alla sig.ra Esther Viglielmo vada la
sentita simpatia di tutta la comunità
valdese.
Il pastore Rev. Pagusa del Sud A-"'
merioa ospite 'dell’Unione Theologicalé
Semiiiary ci ha dato a più riprese, f.
notizie delle nostre colonie iSudainerican© in messaggi apprezzati e vibran- •
ti di fede. Il pastore Rev. Oampo sostituendo il pastore locale ha rivolto
alla comunità un messaggio basato
sulla esperdenza personale della propria conversione dal cattolicesimo.
Una volta di più anetna ci è stato
dato di constatare la po'tonza dell’Evangelo. Ai nostri amici vada Tespres.
sioiie della nostra gratitudine.
L’Assemblea di Ohiesa ha nominato
quale delegato al Sinodo il sig. Danie- ^
le Godine (S. Secoudo) e quale sup-g
piente il sig- Alessandro Peyrouel (Riclaretto) entrambi in visita alle Valli. ,
A. Janavel
Valdese
Les Vaudois de ValMese ne 'perdent
pas leur temps à discuter ou à faire
des projets. Ils ont pris de l’Améri- '’I
que oet esprit de réalisation qui nian-L;
que un peu chez nous latins, souvent
excessivement théoriciens. ^
Nos ooréligionnaires d’Amérique vien.
oent en effet de célébrer le centenai*"
re de In dédimoe de leur teanple, quii*
a été restauré et eml>elli, et en mê
me temps ils ont décidé d’organiser
un «MUSEE VAUDOUS», pour y dé-,^,.
poser et conserver tous îles documents
et les objets qui ont trait à la pério'-sS
de de fonidation de la colonie et qui
leur rappellent les montagnes d’où il»
sont partie, il y a plus d’un demi siè-.- <
oie.
Le Comité organisateur est oomposé de M. iL. P. Guigou, président, A.
F. Garrou, trésorier, B. Pons, J. D
Guigou, Eld. M'col, H. Martinat, J-,;».'
H. pons, P. Meytrc, et de Tinfatigable Antoine Grill, qui eii est le eecré-^
taire.
E:n leur souhaitant un bon travail
nous lieur envoyons nos meilléuTS vo-'>i
eux pour le plein succès de leur entre'"!
prise. ' r. P.
3
L»EOO DEIiLl VAiLiLI, VAIiBBSI
\j^ convegno
con i jŸiennonifi
Una cinquantina di studenti, prò
venienti da varie parti del mondo, s
sono riuniti in Conferenza nel Bluf
fton College (Sta i Uniti d’America)
La conferenza, ha cercato di ana
¡lizzare e di portare ad una pratica
Pconclusione la reazione dei vari studenti di fronte alla vita americana,
vita ohe si presenta ad ognuno sotto
quattro punti di vista: Economico,
^Educativo, Religioso, Sociale.
I Agli studenti era stato richiesto in
precedenza di manifestare la loro
^opinione su questi punti. Poscia un
jcomitato, formato tra gli studenti
[rappresentanti i vari collegi (Tahor
k Bethel - Goschen - Messiah - Bluf
|fton - Eastern Mennonite ecc.) ha
Iriassunto in 4 paragrafi l’opinione
generale desunta dagli studi di ognuno.
^ Quattro aspetti
ASPETTO ECONOMICO: Studenti provenienti da vari paesi ravvisano
qui l’alto tenore di vita. Molti hanno
vissuto in circos! anze difficili ed il
raffronto pare quindi ancora maggiore. La nostra vita in America ri-,
chiede una maggiore disponihiljità
di denaro e ci riteniamo fortunati di
trovare diverse opportunità di lavoro
e di poter quindi supplire personalmente alle nostre più immediate necessità.
Questa esperienza ci fa maggiormente consapevoli del valore del denaro e della fatica che occorre per
guadagnarlo!
i LM'RODUZIONE : Il Comitato di
jricerca è pienamente consapevole di
^quaiilf) sia difficile esprimere com'piulamente l’opinione dei vari stu^deiìli che partecipano alla conferen^za. Pe» le note differenze di caratte■*re, di educazione, di ambiente, la
'nostra reazione alle nuove esperienze
d’America varia considerevolmente.
*jll Comitato auspica comunque che
’la relazione possa rappresentare l’oIpinione della maggioranza degli studenti. Il fatto che la maggior parte
hlei partecipanti visse durante la guer|ra e l’immediato dopo guerra in pae
4.
.si ilevastati da tale flagello deve essere lenulo nella dovuta considerazione
nella valutazione delle reazioni di
ognuno al sistema di vita americano.
La discussione procede passando in
relazione i seguenti punti :
ASPETTO EDUCATIVO: Lo sforzo di adattamento ad un metodo di
( ducazione assai diverso, diretto verso una conoscenza più generica dei
vari rami di studio, metodo basato
sopra un sistema di insegnamento e
di esami pressoché settimanali, è
piuttosto arduo per ciascuno di noi.
Tuttavia un’atmosfera cristiana risultante da amichevoli relazioni tra
membri di Facoltà e studenti nonché un sincero interesse per quanto
concerne il benessere di ogni singolo
studente sono di grande ausilio. La
maggior parte di noi ha inoltre apprezzato il fraterno atteggiamento
degli studenti americani.
La Reconnaissance
Que la paix de Dieu préside dans vos cœurs...
et SOYEZ RECONNAISSANTS. iCol. 2: J5l
N'y a-t-il que cet étranger qui soit revenu pour
rendre gloire a Dieu? (Luc 17: 181
Il est une fleur bleue au parfum agréable
Qui croît paisiblement ici dans ces bas lieux,
Son odeur se répand, à nulle autre semblable,
Partout ta bienvenue, elle est un don de Dieu.
Qui dira les bienfaits de la reconnaissance?
Fidèle au souvenir d'un acte de bonté.
Discrète, harmomieuse, avec persévérance
Elle sait se donner sans importunité.
Dans ce siècle mauvais où tant d’ingratitude,
Tant de déloyauté parfois nous ont déçus,
Il est doux de penser à la noble attitude
D’un coeur reconnaissant pour les bienfaaits reçus.
Oh! n’oublions jamais l’âme compatissante
Qui vint nous assister au jour de la douleur,
A la veille d’un deuil, d’une peine accablante,
Et qui sut alléger le lourd poids du malheur.
Soyons reconnaissants! Il faut si peu de chose
Pour le prouver à ceux qui surent nous aider,
Oh! qu’entre nous jamais un rien ne s’interpose.
Ingratitude, oubli ne sauraient exister.
Soyons reconnaissants envers Dieu, notre Père,
Envers Lui le premier ; nous le serons alors
Pour tous les bien-aimés, qu’ils soient amis ou frères.
Dont la sûre amitié fut pour nous un trésor.
Oh ! puisse le parfum de la reconnaissance
Embaumer notre coeur jusqu’au soir de nos jours,
Apporter avec lui le rayon d’espérance
Qui soutient, encourage, et réjouit toujours.
Fleur Cévenole
(L’Appel du Maître)
vere di aiuto non indifferente per una migliore conoscenza degli americani ed in parti<»lare della Chiesa
Mennonita. Ì:
Altro compito, non sempre facile,
è quello di trovare l’inclinazione di
uno studente e di (festare il suo interessamento altraveréo sporta-attività
organizzate, relazioni .tra ragazzi e
ragazze e di bilanciare queste attività direi « extra curriculum » con gli
studi quotidiani.
Un compagno cÌ| dormitorio, accuratamente scelto, può rappresentare un grande aiuto''in questo lavoro.
Un colloquio dello ^¿udente coi membri della Facoltà, Jill’inizio dell’anno scolastico, può parimenti giovare.
Il tenore di vita della Chiesa e
quindi dei Collegi M^nnoniti e l’atteggiamento non conformista riguardo al mondo, con le restrizioni che
questo implica, sarebbero più facilmente accettati, capiti ed apprezzati
se lo studente conpscesse meglio il
tenore di vita ameificano che è, sotto
diversi aspetti, in conflitto con gli
vi
insegnamenti del Vangelo.
ASPETTO RELIGIOSO: Nessuna di
ASPETTO SOCIALE: L’atmosfera famigliare e la cordiale ospitalità
in case private hanno spesso contribuito a rendere lo studente « at home»
anche se i costumi sociali sono diversi. Le numerose attività sociali (riunioni - banchetti, ecc.) che a tutta
prima sembrano accrescere la confusione nella nostra mente, sono in
I a ci
Une priomentBide d^éaoliers,, d'étudiants, si vous [H-eférez, mieuK
enooret de ooïlègLen», comme on
disait alors, vers l’an de grâce 1900.
Passé le‘ pont de Blando, le sentier pour Pion Pro n’a pa» changé,^
bien qu’il semble aujourd’hui hieri
plus raide et cesilUmteux à des jambes qui ont cinquante ans de plus.
C’est le nwis de Mai, l’époque où
les Vallées déployeru leur plus
grand charme- dans le bas, les prés
sont fauchés, mais à mesure que
l’on morue ils se pârent encore de
toutes les couleurs de leur fleurs
parfumées. iVjoiiis rvou)s dirigetms
vers Rocca Berra et nous voilà arrivés au plus élevé des ciahots qui
parsèment la pente, ^ir le pas de
la porte enfumée, une vieille magna
file du chanvre; son tablier et son
fichu sont rapiécés et sa coiffe n’est
pas un modèle de frmchleuri. Elle
salue courtoisement et nous invite
à nous reposer un rhoment: de
chiarazione può essere fatta, che possa venire accettata, da un punto di
vista generale, E qhesto in relazione
alle diverse denominazioni religiose alle quali gli studenti appartengono ed ai diversi gruppi religiosi tra
i quali essi vivono qui in America.
L’adattamento in questo campo è
sembrato meno difficile che i«r altri
campi. Scuole domenicali, riuniwii
di preghiera, ed altre attività religiose sono state apprezzate dopo averle comprese attraverso una opportuna preparazione. Tutti noi abbiamo trovato qui un tipo più emotivo di espressione religiosa, quasi
direi un’enfasi nello studio della
Bibbia ma con la ptéoccupazione dominante di portare nella vita pratica
di ogni giorno gli insegnamenti cristiani. (^esto interessamento è espresso inoltre dal lavoro di aiuto
alle chiese ed alle missioni da parte
dei diversi gruppi¡Mennoniti.
grosses pierres en denU-cerde forment son salon rustique. Il ny a
jamais eu disette de ce mobilier là
aux VMées. A travers l’herbe haute et clairsemée de la montagne une
fillette s’approche, suivie d’une
chevrette; déjà plus qu’une enfant,
ce n’est pas encore une jeune fille.
Les cheveux en broussailles sur un
front haie par le soleil et le grand
air, elle est vêtue d’une chemise de
grosse toile en lambeaux; un jupon
en guère meilleur état découvre ses
pieds nus et ses mollets bazanés. Un
£cu gauche, eile nous salue stqis effronterie, comme sans timidité. A
un rnot de la grand-mère olle disparaît dans le ciabot et en ressort
bientôt, un seau de cuivre à la
main. Je renvOrque qu’elle a posé
un fichu sur ses épaules et mis un
peu d'ordre à ses mèches.
* * Sf
Considerazióni generali
VALORI GENERALI RICEVUTI
DA UN ANNO DI STUDIO IN AMERICA. Abbiamò imparato a vivere, lavorare e studiare con studenti di carattere e nazionalità diversi
che sono però con noi ip fratellanza
cristiana ed in reciproca comprensione. Abbiamo ricevuto una vùsione più
vasta della democrazia, delle relazioni tra le nazioqi e noi stissi e
d Ile nostre responsabilità. Abbiamo imparato a conoscere la stretta
relazione tra educazione e vita cristiana che trova la sua applicazione
nel tenore di vita Mennonita.
CONCLUSIONE: Mediante il nostro soggiorno qui in America, nei
Colh gi e Comunità Mennonite, abliiarno ricevuto un grande beneficio
morale e spirituale per cui esprimiamo il nostro più vivo e sentito ringraziamento a tutte le organizzazioni Mennonite che Io hanno reso possibile. Questo soggiorno in America
rimarrà certamente per ognuno di
noi lilla tanpa miliare della nostra esistenza.
Così si chiude, dopo fraterne discussioni, questa conferenza di Bhiffton dove studenti di 12 nazioni si
sono dati convegno. Rimane di essa
un bel ricordo non solo per il lavoro
ivi compiuto ma in particolare anche
per l’incontro con amici italiani e
compagni delle Valli. Il tutto inquadrato in un lungo e magnifico
viaggio di oltre 1500 Km. attraverso
gli Stati di Pennsylvania, Ohio e
Indiana.
FERRUCCIO PELLEm
En quelques sauts la fillette descend à la fontaine et en revient
aussitôt, le seau plein de l’eau chaire et glacée des hauteurs. Nous buvons.
— Ces messieurs ont certainement
soif — déclare la grand-mère — et
ce « messieurs » nous grandit de cent
coudées dans notre amour propre
d’écoliers. Nous buvons à la casse
que la jeune fille nous présente tour
à tour, sérieuse; aucun de nous hasarde une plaisanterie. Nous acceptons cette hospitalité simple de
pauvres-, il y a parmi nous un citadin frtâchement arrivé qui s’étonne
qu’on n’offre pas constamment des
tasse combles de lait frais; il grandi dans la oonvinction, née des récits de parents nostalgiques, que les
Vallées sont un pays où « coulent le
lait et le miel ». Il m’en dit autant
pendant que les autres causent en
patois avec la tdeille.
La fillette,‘sm un signe de la magna a disparu avec sa chèvre. Je
cherche à distinguer quelque chose
dans l’intérieur du cialxrt, mais il
y fait si noir et tout est tellement
enfumé qu’on aperçoit s&ilement
un grand désordre et une propreté
douteuse; sur le rebord d’une petite fenêtre aux carreaux crasseux, un
rayon de soleil fait ressortir une reliure de cuir fauve ; c’est la Bible
de famitle, qui accompagna fidèlement les déplacements annuels de
ces gens. Enfin nous prenons congé
pour poursuivre notre chemin.
a. Bonjour, Messieurs, Dieu vous
bénisse », c’est la salutation de Ui
vieille vaudoise. De nouveau nous
nous sentons grandis dans notre considération à cause de ce a messieurs » courtois, et nous sommes
sensibles aussi à la bénédiction.
Quelque part vers le haut, une voix
grêle entonne la chamon; <t Mon
père avait cinq cent moutons ». C'est
la salutation de la fillette et nous
répondons en continuant le chant.
* * e
J’ai revu le ciabot il n y a pas
longtemps; il est toujours apssi enfumé et délabré. La porte était close, mais des outils appuyés à la muraille témoignaient qu’il était habité; des voix arrivaient de pas bien
loin; probablement les maîtres étaient au travail aux alentours. Les
carreaux de la petite fenêtre étaient
toujours aussi crasseux, avec en
plus, peut-être la poussière de cinquante ans; mais je doute que sur
le rebord intérieur la vieille Bible
fût encore à sa place.
La fontaine est toujours la même,
avec un nouvel abreuvoir plus commode. J’aurais aimé trouver sur le
seuil, filant ou tricotant, une vieille
magpa dans laquelle recotmmtre la
fillette de cinquante ans avant. Mais
y a-t-il encore de vieihes magne,
qui portent la coiffe d’autres jours
que le 17 Février ou la semaine du
Synode ?
Les haillons ne sont plus de mise
aux Vallées; bien loin de nous de
les regretter. Ce que nous regrettons
c’est cette courtoisie modeste, cette
foi simple, cette vie sous le regard
de Dieu qui ne sont plus à la page.
Ces vertus sont-elles définitivement
perdues} Nous refusons de le croire. Un nouveau Réveil peut nous les
ramener. Il faut donc que tous ceux
qui ont à cour le salut du peuple
yaudois prient et opèrent en vue de
ce Réveil. ’
Fleurs et poésie
M.me Angèle-Mmije Tîron, mariée
Tesei, la fille unique d'un bon vieux
de la vieille roche, le colonel Tron,
ISSU de l'ormeau de BalsiUe, dont il
était l’un, du moins, des propriétaires, vient de s’éteindre dans sa maison de Rimini. Mais elle survivra, ainsi que sa fille a survécu, dans la poésie
de son fils, Filippo Tesei, docteur en
médecine, et, quoique tout feune encore, déjà poète de renom. C’est bien
la douleur qui l’a fat poète et qui le
pousse à travers toute son oeuvre d’écrivain, et je suis assuré, aussi à travers celle de médecin, à rechercher
partout et toujours la Lumière et ia
Bonté. Puisse cette fréquentation ,i.ssidue de la souffrance d’autrui qui est
dans la profession médicale, lorsqu’elle se fait vocatbn, faire de ce jeune
poète un humaniste toujours plus profond et complet et l’élever vers les
plus hautes cimes, telles les Trois
Dents de BalsUle, Et que sa poé.sie
soulage et console ainsi d'autre coeurs
affligés: son père, avant tout.
Florence, mai 1949.
* LE RE’^IL MONDIAL seul moyen
d’atteindre le monde, avec l’Evangile avant qu'il ne soit TROP
CONGRES INTERNATIONAL
Jeunesse pour Christ International
CANNES du 13 au 21 Août 1949.
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dans notre GENERATION.
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* Les meilleurs speakers Mondiaux.
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les grandes salles de Cannes - Antibes - Nice.
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sans precedent,
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TARD.
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vie et en changeront le cours.
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Envoyez votre nom le plus vite
possible (30 juin dernier delai pour
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Suivant votre désir vous serez logés à riiotel, chez dies particuliers
ou... à la belle étoile... Si vous avez
une tente, pour les jeunes gens seulement. Chacun participera aux frais
selon la mesure de ses moyens.
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Adressez toute correspondance a:
CONGRES INTERNATIONAL JEUNE^E POUR CHRIST FRANCE — 24, avenue de la Cigale —
ASNIERES (Sei-e) Grenllors 0467.
4
«•
‘ '‘/'' ViV " X ■^' ' '’ ' ' s, £>tì<x) " DELiLE VMiLr VALDESI
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Clépo Cadetti I Cadcttt
Prati-Pomieri 18-27 luglio 1949
Avremo anche quest’anno a PralyFomierì il campo'per i ragpuzi e le
ragazze dagli 11 ai 16 anni:
/ gioirmi campisti alhggermno in
tende sotto i larici delle « Casermette dei Pomieri ».
La Comunione fraterna dei ragazzi avrà come centro lo studio dbU'Evangelo di Marco diretto dal Pastore
Nm'i Giampioooli. Il medesimo Evangelo "sarà anche recitato dai ragazzi secondo un nuovo metodo di
dramma biblico che il Pastore Vinay
insegnerà loro. Il campo avrà molte
belle e varie gite (dtre ad un programma di sport e di ^Mochi diretti
dal Sig. Alpbonse Sully.
Norme per la partecipazione
al campo.
1. - Iscrìversi presso il Segretario
Generale, Past. Tullio Vinay, Praly
di Perrero (Torino) entro il 10 luglio
versando la quota d’iscrizione di lire 100 ed una caparra di L. 500, ohe
all’atto del versamento delle quote
giornaliere sarà calcolata come anticipo delle, medesime.
'Le iscrizioni senza quota e senza
caparra non sono ritenute valide.
2. - La quota del campo è di L. 300
giornaliera. ' Qualche facilitazione
sul prezzo sarà fatta solo su documentazione del Pastore.
3. - Portare con sè : a) Bibbia e
Innario; b) Buoni Scarponi; c) Maglione e possibibnmte panciera; d)
Una coperta; e) Scodiella e posate.
4. - I partecipanti dovranno trovarsi a Perosa Argentina, stazione
del tram, alle ore 16 del giorno 17
dove sarà pronto un mezzo per tra-sportarli a Praly.
Cani» Vsioflisti
Prali-Pomieri^2 - 12 ¡¡agosto'] 1949
A tutta la Gioventù Evangelica italiana ed estera l’invito a questo
Campo!
Nello spirito e nel programma di
Agape avremo una nuova decade di
comunione fraterna, nello studio,
nella discussione, nei canti e nei
giuochi, sia in sede che nelle gite.
Il tema generale degli studi è:
«La Chiesa, oggi! ».
Norme per la parlecipazione
al campo
I. - Iscriversi entro il 20 luglio
presso il Segr. Generale della FUV
Past. Tullio Vinay, Praly di Perrero
(Torino), versando la quota d’iscrizione di L. 100 eJ una caparra dì Lire 500 che all’atto del versamento
delle quote giornaliere sarà calcolata come anticipo delle medesime. Le
iscrizioni senza quota e caparra non
sono ritenute valide. Prima di iscriversi i giovani sono invitati a prender visione del regolamento generale
dei campi pubblicato sulle schedine
di iscrizione che possono ritirare
presso i Pastori.
2. - %i'^quota g;iwnaUera del campo è di L, 350. Qualche riduzione
potrà essere concessa ai più bisognosi diet|.'0 esplicita raccomandazione
del loro pastore
I giovani provenienti dall’Italia
meridionale a sud di Rmna potranno
avere, a richiesta, il campo gratuitamente, però non si fanno facilitazioni sul viaggio.
Se delegati al Congresso riceveranno invece ancora il 50% di rimborso
sul costo del biglietto ferroviario di
terza classe. In questo senso va modificato provvisonamente l’articolo
VI del Regolamento generale dei
campi.
3. - Portare con sè: a) Bibbia e Innario; b) Buoni scarponi; c) Maglione; d) Una coperta; e) Scodella e posate.
4. - I partecipanti al campo dovranno trovarsi il 2 agosto alle ore
16 a Perosa Argentina stazione del
tram o il 3 alle ore 8. Sarà preordinato un automezzo per Praly.
CoflgrBsoJtazionaUFVV
II G<mgresso si riunirà il 13 e il 14
agosto probabilmente a Praly. Era
stato decìso a Pomaretto, ma fatti
nuovi ci impediscono di farlo là.
iLe Unioni sono invitate a eleggere
i loro delegati secondo l’articolo X
dello Statuto Regolamento della
FUV, in cui fra l’altro è detto : « La
Unione di ogni Chiesa Valdese sarà
rappresentata al Congresso dal suo
Pastore (o da un suo sostituto) e da
un delegato. Inoltre, le Unioni che
abbiano più di 50 membri avranno
diritto ad un altro rappresentante
per ogni successiva cinquantina di
membri o frazione di essa. Potranno
essere rappresentate al Congresso
solo le Unioni che siano in r^ola col
pagamento delle qume di cui all’articolo XIII ».
I Presidenti dell’Unione sono inoltre pregati di far pervenire entro
il 15 luglio ì mandati dei delegati al
Segretario Generale, onde questi
possa informare tutti i membri del
Congresso dell’ordine dei lavori e
fornir loro il materiale adatto alla
preparazione di essili Segretario Generale.
SocfotÉ
di Siud|; Valdesi
Al principio di iLuiglio sarà puibblicato l’89° iBollettipo della Società di
S.'V., Bollettino carattere speciale,
in quanto oontienq 6 intereseanti Studi riguardanti la potoria e la vita del
popolo e della Ohi-esa Valdese durante
i 100 anni trascorsi (l’azione evar.geIktica della lOhiesa Valdese, la vita
valdpse alle Valli,‘gli Istituti di Istru.
zione e d’Assisteiiz®') 1®» storia delle
Ooloni« Valdesi dell’America Meridie,
naie, ©oc-), una nairaziotne documenta,
ta molto interessaste e viva. Tale Bollettino sarà inviato ai soci in regola
col paigame.nto de]3à quota sociale 1948
1949 (L. 300). Quindi oploro che non
l’hanno pagata sono vivamente prega,
ti d’inviarla al più presto al cassiere
sig. Abele Geymonat, presso la Banca
Torinese in Tori'© Pellioe, Q. G. P. u..
Il Bollettino sarà inviato ai soci vitalizi ohe durante gli anni 47-40 han.
no versato un supplemento di almeno
Tj. 200.
ANGROGNA - Capoluogo
Culti <M’aperto-^
Domenica 10 .luglio: Prass-uit; Domenica, 17 luglio i Fontana Ghlfoima;
domenica 24 lugliot ai Pons; dennenioa
31 luglio ; Martél..
I culti suddetti avranno inizio alle
ore '15. i , a. e.
AUTONOLEGGIO
(èlOO sei posti)
CiiHfl Faschitto
LÜSERNA S. GIOVANNI
(Airali)
Recapito: Confetteria Zanaio r Tel. 70
Doni ricevuti dai Casilare daiia Tavoia Vaidasa
In memoria di Ersilio Viti ; i figli
L. 1000.
Per Cassa Culto
Margheri-ta Van Houcke . Curtet L.
8000,— M. -Catalin, Luoca, per Evamgelizzazione 10000,— Scuola Domenicale S. ¡Margherita, Torre PelHce, id
1000 — Id. Id. A'ppiotti id. id. 1500 —
Griglio 'S. e 500,— Pasohetto B.ita,
in mem. Padre 1000.
Roma, IV No
Per Gassa Emeritazione
■Cecilia Besozzi, 600
vembre, 'Società di Cucito 50000,— E.
Revel 600,— M. Teliini 20,— Griglio S.
e 'M. 500,— Gardiol Leidh'cuwr Emma
1000.
Collegio e Scuola Latina
Ugo Rivoipo Pellegrini, 2000 — Prof.
Ausonia Balma, in mem. per Collegio
500 — Id Id. per Scuola Latina 500 —
Rostagno iLevi, in mem. Foraneron
Margherita ved. Rostagno 1000.
Per Asilo Italia
Gihiesa di Catania 3000,— Id Roma,
Piazza Cavour 6000,— Id Forano lOOO,
— Unione Femminile, Forano 500.
Per I.‘<tituto A rtigian^fa. Valdesi
Una Madre lOO,—'Cecilia Besozzi 500.
Per Rifugio Carlo Alberto
'Cecilia B'^zzi 500,— Prof. Ausonia
Salma in m'Cm. 600,— Chiesa di Roma,
Piazza Cavour 3000.
a<da(i>a<oacúacdacúaorc(oa(da(i><xc»«(»a<d4:<>>o[<»«<» acoa co
« r
» LEGÖfelT
*3
La rivelazione di Gesù Cristo che Dio gli ha data
per mostrare ai suoi servitori le cose che debbono s
avvenire in breve.....
CARLO BRUTSCH
L'Apocalisse
L. 650
Editrice Claudiana
e:J
S ■
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ir tempo è vicino I e
aoìa(x><xoa(t>aci)atoao)aiiì Oí coacoaco ocoa&iawawawatoacj'
E’ la prima volta che ques'o Commentario all’Apocalisse del pastore
C. Brutsch, opera che in SvizZ'Ora hagià raggiunto la Terza Edizione, appare in lingua italiana e, dato Tinteresse che l’apocalittica in generale suscita
in questi tormentati tempi, siamo sicuri di essere venuti incontro ad un bisogno sentito da parte di quanti coltivano sensibilità religiosa
Senza attesa escatologica la nostra vita di cristiani non ha senso, perchè dimentica Ohe essa non è fine a sè stessa ma ohe è stata messa da parte
per gli ultimi tempi: l’Apocalisse è la voce degli ultimi tempi! E’ il giudizi di Dio su di noi e sulle cose nostre ! Se non sentiamo interesse per
l’Apocalisse non abbiamo compreso nulla della nostra vocazione, rischiamo di esserci fortemente illusi sulla grazia d! Dio a n'ostro riguardo, rischiamo di adorare un Dio sconosciuto ma non ‘Colui che si è rivelato 'n Gesù
Cristo e che deve venire ancora per giudicare e regnare. Invitarvi a
legg'Cre questo libro è invitarvi a prendere coscienza della vostra vocazione,
è invitarvi, come dice l’apostolo Pietro, « a rendere sicura la vostra vocazione ed elezione-.. ».
(( Le nostre biblioteche parrocchiali se ne vanno .'n rovina, perchè non
abbiamo altro che vecchi libri in francese-.• » è stato detto alla Conferenza
Distrettuale da un pastore che non parlava solo per la sua parrocchia ma
sembrava additare un per'colo comune a molte altre chiese! Ebbene, signori, riorganizzate le vostre biblioteche fornendovi innanzi tutto dei libri
delia Qaud'ana della quale siete pronti a servirvi ma che più difficilmente
s&rv te : servirsi della Claudiana è servire anche la diffusione del libro
evangelico ! Non servitevi soltanto, ma servitevi con la coscienza di servire !
Servirsi servendo! Noi siamo pronti a servirvi libri nostri e di altre Case,
di meditazione, di stud’o e di lettura amena ma voi, signori lettori, siate
pronti a servire la diffusione del lib.>'o evangelico !
Per la r costruzione .o il rinnovamento di biblioteche parrocchiali siamo
pronU a fornire i Concistori interessati, dietro ordinazione, d. libri di altre
Case Editrici con l 15 - 20 % di sconto, secondo i casi, purché quelle biblioteche siano veramente valdesi, cioè abbiano' innanzi tutto i libri della
Claud'una che possiamo fornire col 30% di sconto.
RADIO PASCHETTO
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Torino
AiriK*
Pineroto
Brlcheruio
Torre Penice
Torre Pellice
Bricherasio
Plneroio
Airasca
Torino
TORINO-PINEHOLO-TORRE PELLICE e viceversa
I 6,20 1 7,55 I I
4.50 1
5,32
I
I
6,20 I 7,55 I I I 12,28
I 7,10 I 8,46 I I I
I 7,38 I 9,08 I I I 13,07 |
6.38 I 8,01 I 9,26 I 9,35 j 12,48 | 13,24
6,53 1 8,20 I I 9,50 | 13,02 |
13,10 117,05 1 I 18,20 I 18,30 I 21,35
13,52 I 17,51 I I 18,46 j 19,16 j 22,15
14,20 I 18,17 I I 19,01 I 19,43 | 22,36
14,42 I 18,45 I 18,52 119,18 | 20,02 | 22,56
15,03 1 119,07 119,35 1 20,24 1 23,14
4,35 1
4,50 I
5,18
5,37
6,25
I 5,56 I 6,11 I
I 6,11 I 6,24 I
I 6,28.1 6,51 I
6.03 1 6.52 1 7,16 1
6,45 1 7,35 I 8,151
7,05 I
7,201
7,361
7,551
8,30 I
9,05
9,19
I 12,20
12,34
-----I 13,13
12,40 I 13,26
13,03 I 13,40
13,201
14,20 I 14,30
I 16,26 I 19,42 I
16.42 I 19,58 1
17,03 I 20,22 I
17,29 I 20,43 I
18,20 1 21,35 1
5RICHERAS10-BAR0E e viceversa
Brlcher. S,16| 9,30 |I3,35 |14,55118,501 20,15
Barge 5,36 I 9,50 | 13,541 15,141 19,10 1 20,36
Barge 4,25 | 6,081 12.» j 14.08 j 16,20 j 19,32
Bricher. 4/M 6.30 I 12,40 | 14,38 j 16,40 j 19,52
TRAMVIA PINEROLO-VILLAR-PEROSA ARGENTINA e viceversa
Plnerok»
PeroM
Ptroaa
Pinerolo
4,28 I 5,45 I 6,451 8,15 | 10,15 | 11,30 1 12,40 | 14,40 | 17,20 j 19,15 I
5.45 I 8,37 I 7.40 I 9,10 | 11,20 | 12,25 i 14 I 15,40 | 18,25 | 20,10 j
4.45 1 5,55 I 7 I 8,20 | 9,40 | 11,45 j 13 I 16 i 17,40 | 18,50 I
6 I 6,45 I 7,55 1 9,10 | 10.40 1 12,53 | 14,15 | 16,55 | 18,» 1 19,461
IN VIGORE DAL 15 MAGGIO 1949
Autoservizio c tramvla
PI NEROLO-OR6A5SANO-TOR1NO e vicev.
(1) (2)
18,10 I 18,45
I 18,50 I 19.30
19,37 I 20,08
... ............ (!) 0)
Torino
Orbas.
(I)
Pinerolo 6,15
7
Orbasi
Torino
cn
11,25 I
12,05 I
12,43 I
(1) (2) (!) (1) (2)
11,30 I 14,251 14,55 j 18,15 | 18,55
, . , , 12,08 I 15,01 I 15,33 I 18,59 j 19,35
Pinerolo 7,43 | 9,44 I 12,48 | 15,41 j 16,13 I 19,39 | 20,15
(1) Ferióle - (2) Fes'ivo
(2)
8,20 I
9 I
7,40 I 9,» I
(I) (2)
6,20 I 8,25 I
7,03 I 9,04 I
I 12,50 I
13,30 I
I 14,08 I
(2)
Linea Automobilistica
TORRE-BOBBIO PELLICE e viceversa
Torre Pellice
Bobbio Penice
(1)
8,» I 11,30 I 19.15
9,05 I 12 I 19,45
Bobbio Pellice 6,05
Torre Pellice 635
(1) Soto il Venerdì
(I)
I 7,30 I
I S I
15,30
16
Autoservizio Sapav-Satti
PINEROLO-AIRASCA-TORINO e viceversa
Orarlo giorni feriali Sapav-Satti
Pinerolo
Airasca
Torino
Sapav Sotti Sapav Satii
7,40! 11,401 13,451 >9
7.54 1 11,54 113,591 19,14
8,25 I 12,25 I 14,30 | 19,45
Torino
Airasca
Pinerolo
Orario giorni festivi
Pinerolo 7,40 1 8,30 1 13,10 1 1 19,50 Torino 7,20 1 12,15 1 18 25 1 23,55
Airasca 8,44 1 13,24 1 1 20,04 Airasca 7,51 1 12,46 1 18,56 1
Torino 8,2519.15 1 13,55 1 20,» Pinerolo 8.05 1 13 1 19,10 1 0,35
Auto PEROSA-PERRERO-PRALI
7 feriale 21 6 8 ierlale 22
Perosa 9,20 17,35 20,20 Prali Otalgo 5,35 6,50 17,15
Perrero 9,50 18 20,50 Perrero 6,20 7,30 18,05
Perrero IO 21 Perrero 8,25 7.» 11,10 18,15
Frali Ghigo 10,50 21,50 Perosa 6,50 8 11,35 18,40
Le corse 7 e 22 si efiettuano soltanto II Lunedi, Mercoledì, Sabato e testivi fino al 30 giugno.
ORARIO FERROVIARIO - T R A M V I A R I O - A U T O M O B 1 L I S T I C O DEL PINER O LESE
Sotti Sapav Satti Sapav
7 I 11,501 17 119
7,31 I 12,21 I 17,31 I 19,31
7,45 I 12,35 I 17,45 | 19,45
Dal 1 luglio si effeltueranno tuttH giorni. La corsa 21 ai effettua dal 1 luglio il Venerdì, Sabato,
e Domenica. La corsa 6 si effettua dal I luglio II sabato e il lunedi. La corsa 8 si efiettua dal 1
Luglio solo la domenica. La corsa 6 è in coincidenza con l’autoservìzio di gran turismo Perosa
(p. ore 7,10)-Torino (a. ore 8,25).