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Bibllotsca iValiôâd
(Toriiio) ' TQaRE ÇELLÏC3
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. Quindicinale
della Chiesa Valdese
DELLE VAlil VALDESI
Ì" ' - ' * " y
" Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo' e uno spirito nuovo
Anno LXXXI Num. 19 Una copia L. ABBONAMENTI { ‘ J" fj“ P®' interno Eco e La Luce; L. per l'interno \ L, 1000 per 1 estero | L. 1600 per 1 estero Spedis. abb. postale II Gruppo Cambio d^indirizzo Lire 30, ~~ TORRE PELLICE. 14 Settembre 1951 Ammin. Claodiana Torre Pellice -C.C.P. 2-17537
IL NOSTRO SINODO
Il Sinodo si è riunito a Torre Pellice dal 2 al 7 settembre - Assemblea di Pastori e
di fedeli uniti da uno stesso Interesse per la causa di Cristo nelle nostre Chiese
- L’esame di un anno di attività nel campo del c ulto, dell’Istruzione e della
beneficenza - Esperienze del passato; speranze e propositi per I’ avvenire
L’inaugurazione
La cerimonia di apertura del Sinodo Valdese, domenica 2 settembre, ha richiamato ancora quest’anno una gran folla a Torre Pellice ed
ha favorito, come al solito, gli incontri ed i saluti non soltanto fra amici e conoscenti, ma anche fra i
Valdesi delle Valli e quelli che provenivano da molte altre località d’Italia, da Genova a Trieste, da Bergamo a Catania.
In quelToccasione, il tempio di
Torre Pellice non è mai abbastanza
vasto per contenere il pubblico che
gremisce le navate e la galleria. Anche quest’anno molte j>ersone hanno
assistito in piedi al solenne culto di
apertura del Sinodo, presieduto dal
Past. Seijfredo Colucci di Livorno,
il cui messaggio di calda esortazione
a « custodire » il buon deposito della fede ed a « ravvivare » il dono di
Dio che è in noi è stato seguito con
profonda attenzione da tutti ed ha
certamente commosso il cuore dei
due giovani ai quali era in particolar
modo rivolto : il figlio suo Guido Colucci, ('onsacrato poco dopo al ministero pastorale, ed il Past. Auguste Lebet, già consacrato nella Chiesa di Neuchâtel, ma ora al servizio
della Chiesa Valdese nella parrocchia di Prali.
Dopo il culto, mentre il pubblico
affollava la piazzetta antistante al
tempio ed il cortile del Convitto,
TAssemblea Sinodale si costituiva
sotto la presidenza provvisoria del
Past. Emilio Corsani e- procedeva
alle operazioni preliminari, quali la
nomina del Seggio definitivo, così
composto: Presid. Seiffredo Colucci, Vice Presid.Bruno Revel, segretari Carlo Gay, Alberto Gabella, Guido Colucci, assessori Mario Bianconi e G. Puzzanghera.
Prima di dafe inizio ai lavori veri
e proprii, il Sinodo ha voluto soffermarsi alcuni istanti al pensiero
degli operai della Chiesa, delle,
vedove e degli amici deceduti nel
corso dell’almo ecclesiastico. Nel culto mattutino del 3 settembre, il Presidente ha ricordato i loro nomi:
Guglielmo del Pesco, Moderatore,
Davide Bosio, professore emerito
della Facoltà di Teologia, Giovarmi
Bonnet, pastore emerito, Elerva Vinay, vedova del prof. Giov. Pietro
Vinay, i Rev. Joseph Brunn e Howord li^ergin, degli Stati Uniti, non
senza additare a tutta Lassemblea,
con la lettura della Sacra Scrittura,
le promesse di Gesù Cristo e la realtà della vita là « dove la morte non
sarà più, nè ci saran più cordoglio,
nè grido, nè dolore, poiché le cose
di prima sono passate ».
Nel silenzio raccolto di quegli istanti, come nel canto della speranza cristiana « O beati, su nel cielo... », il Sinodo ha voluto riaffermare la preziosa realtà della comunione dei santi ed esprimere ancora
la riconoscenza della Chiesa tutta a
coloro che, negli anni di un ministero più o meno lungo, l’hanno fedelmente servita secondo i doni che
lo Spirito aveva loro dato.
Evangelizzazion e
e vita spirituale
Il Sinodo ha quindi ascoltato per
ben due ore e mezza la lettura della
relazione della Commissione d’esame dell’operato della Tavola Valdese (relatore R. Nisbet, membri della Commissione: Sigfrido Goditio,
Giorgio Girardet, Roberto Jouvenal),
corredata da ventun ordini del giorno che, insieme con i cinque altri
j^resentati dalla Tavola Valdese, costituiranno il filo conduttore delle
discussione sinodali, del resto non
sempre sufficientemente chiare e
non sempre manifestamente utili.
L’esame della Commissione è stato
lungo, completo, particolareggiato
ed ha messo in evidenza la mole di
lavoro che è affidato alla Amministrazione centrale della Chiesa; il
suo giudizio, anche se su alcuni punti non favorevole, è stato mosso dal
desiderio di dare a tutta l’impostazione della nostra opera un apporto
di critica, di consiglio e di pensiero
costruttivo nell’interesse comune di
una testimonianza sempre più attiva in tutti i settori della vita ecclesiastica: dallo spirituale, al sociale,
al finanziario.
L’ordine del giorno dei lavori ha
condotto il Sinodo, ancora quest’anno, a fissare prima di tutto là propria attenzione sul problema della
(c Evangelizzazione e della vita spirituale », che sta veramente al cen
tro delle nostre preoccupazioni come Chiesa Evangelica Valdese, anche se certe preoccupazioni specialmente di carattere finanziario assillano talora il nostro pensiero. La nostra epoca è ben lungi dall’essere
tranquilla, serena e prospera; il
mondo, anzi, è agitalo da sussulti
paurosi, le agitazioni delle masse si
fanno sempre più minacciose, il senso cristiano della vita rischia di essere soffocato da nuove o da vecchie
concezioni politiche e sociali... e intanto gli uomini hanno bisogno di
Cristo e della Sua potenza di vita
nuova.
In questa situazione, che cosa sono e che cosa fanno le nostre Chiese? 11 Moderatore si richiama al fatto che quasi tutte le relazioni di chiesa parlano di un’attività « normale » in tempi che invece sono « anormali ». A che cosa è dovuto questo
fatto? Ad un senso di stanchezza di
fronte al mondo o alla carenza di
un messaggio che sia aderente alla
realtà ed alle esigenze del nostro tempo? Al fatto che i Consigli di Chiesa si occupano troppo di questioni
amministrative e non assumono abbastanza le loro responsabilità nel
campo della testimonianza, lasciando che le comunità diventino delle
parrocchie rinchiuse in sè stesse e
soddisfatte di sè stesse? L’evangeliz
zazione all’esterno il deve essere il
frutto della esuberanza di vita interiore; e, ciò che mànca molte volte,
è il dono dello Spirito, la guida dello Spirito all’interno della Chiesa
stessa. '
A questa voce che, pur senza drammatizzare le cose, esprime l’angoscia
dell’ora che volge, se ne aggiungono
altre e così la discussione prende più
ampio sviluppo.
Il relatore R. Nisbet guarda le cose da un punto di Vista pratico ed
insiste sulla necessità di stanziare
nel bilancio preventivo una somma
per l’evangelizzazione, che permetta
alla Chiesa di compiere una efficace
azione all’esterno senza prima aspettare che tutte le comunità abbiano
un’esuberanza di vita interiore. Per
il prof. E. Eynard, l’opera evangelistica più che il prodotto di un bilancio è l’opera singola di ogni credente, mentre il P.!st. G. Girardet
accenna alla rete di persone che si
interessano ai culti radio ed alla necessità di una più intensa opera di
collaborazione. La nota sociale è
fatta rilevare da Gustavo Comba;
infatti, secondo lui « i problemi della giustizia sociale sono oggi i più
cruciali, ma nelle nostre chiese c’è
uno spirito borghese; facciamo molta evangelizzazione con la Parola,
manca troppo spesso la testimonianza dei fatti; ora, non sono le idee
che trasformeranno il mondo, ma
l’esempio degli uomini e della loro
vita individuale cristiana ». E. Rostan addita il pericolo sempre presente di diventare una Chiesa specializzata nel discutere il problema
della evangelizzazione sul piano culturale o psicologico, invece di ricordare che l’evangelizzazione è pur
sempre l’annunzio della « buona novedla », il « messaggio » di Cristo
agli uomini della nostra generazione, rivolto con fiducia al oopolo, come ha fatto la Chiesa ai suoi albori
e come hanno fatto in seguito tutti i
movimenti di risveglio; e, senza perdere di vista l’evangelizzazione esterna, pone davanti al Sinodo T«sigenza della ricerca dei Valdesi stessi, isolati, tiepidi o staccati praticamente dalla chiesa. Infine, dopo vari
interventi di D. Abate, A. Ribet ed
altri ancora, C. Lupo reca alla discussione il suo apporto personale, originale, con un messaggio estremamente attuale in cui vien posta l’alternativa : « o è la chiesa che ha ragione
a predicare o è il popolo cne ha ragione a respingere il nostro messaggio » e in questo caso la Chiesa deve
ravvedersi. Noi, dice l’oratore, dobbiamo riacquistare il senso della
chiesa come comunità dove la gente si ama; dobbiamo anche rifare la
nostra cultura religiosa e provare un
senso di solidarietà profonda con il
mondo, poiché troppe volte anche noi
cristiani abbiamo fallito ».
Al termine della discussione, la
Assemblea ha Votato i due o. d, g.
seguenti, proposti il primo dalla Tavola, il secondo dalla Commissione
d’esame :
sto nostro tempo caratterizzato da prolondi rivolgimenti sociali e spirituali, diano
testimonianza della potenza e della perenne attualità delVEvangelo,
a) richiama i Pastori a considerare col
massimo impegno il compito della predicazione aifinchè il messaggio che portano
sia sempre un messaggio evangelico incisivo e aderente alla realtà;
b) esorta vivamente gli anziani e i diaconi ad essere i collaboratori dei pastori
non solo nelle mansioni amministralive,
ma anche e sopratutto per quanto concerne la vita morale e spirituale delle Comunità;
c) richiama all’attenzione di ogni singola
Chiesa il grave problema della preoccupante astensione dai culti da pane, di troppi membri e raccomanda vivamente una
accurata ed assidua opera di ricerca di tutti coloro che sembrano aver perso interesse
per l’Evangelo, affinchè la vita interna della Comunità costituisca il naturale impulso ad .una reale ed efficace opera di testimonianza,
2) Il Siiwdo delibera che sia aggiunto al
bilancio preventivo la voce: « per speciali
attività evangelistiche », fissandone annual
mente l’entità; destina per quest’anno una
somma adeguata a tale scopo; invita la Tavola ad accentuare la sua azione di animatrice dell’opera evangelistìca, tenendo presenti le conclusioni della Commissione di
D’altra parte, poiché in tema di
vita spirituale, il problema del potenziamento delle chiese delle Valli
Valdesi aveva formalo l’oggetto di
varie discussioni, con acceimi alla
creazione di nuove parrocchie, alla
cojlaborazione dei laici, all’educazione familiare, ad un ministero pastorale che eviti la « retorica sacra »
e diventi sempre maggiormente consacrato alla sua missione, senza varie distrazioni (£r Rostun, C. lupo,
G. Miegge), il Sinodo ha pure votato
To. d. g. seguente:
« Il Sinodo, preoccupato della necessità
di meglio attendere ai bisogni spirituali
della popoltLzione delle Valli Valdesi, invita la Tavola a presentare un concreto piano di ridistribuzione delle forze pastorali
con eventuale creazione di nuove jpflrrpcchie ».
Situazione finanziaria
L’esame della situazione finanziaria
è stato fatto dal Sovrintendente A.
Ribet e dal Cassiere della Tavola
Valdese. L’uno e l’altro hanno fatto notare lo sforzo fatto quest’anno
dalle Chiese in risposta alTAppello
straordinario che, però, ha raggiunto soltanto la cifra di 42.355.000 lire
invece dei 50 milioni richiesti e mediante l’aumento del 33% sulle contribuzioni ordinarie che, esso pure,
non è stato totalmente raggiunto; di
modo che il problema delle finanze
continua a rimanere un problema
di attualità davanti alla coscienza
della Chiesa. ^
L’esame della situazione finanzia
ria della Chiesa non contempla sol
tanto le spese del culto e dell’ópera
di evangelizzazione, per quanto que
sta parte del bilancio sia la più co
spicua, ma anche quelle degli Isti
tuli di istruzione secondaria (Col
legio. Scuola Latina e Convitti) <
della Facoltà di Teologia. Su tutte
que.ste voci, e indipendentemente
dal risultato dell’Appello straordi
nario, il bilancio consuntivo delUanno 1950-51 denunzia un disavanzo
di 5 milioni. Il totale delle offerte
per il culto dimostra che siamo ancora ben lungi dal supplire alle necessità di un’opera che, forse, è al
di sopra delle nostre piccole forze"*!!
che è stata gravata dai pesi della
guerra e del dopo guerra, da nuove
esigenze, dal mutato costo della vita, dai necessari ritocchi agli onorari dei dipendenti della Chiesa, in
ogni suo settore. Dopo ampia discussione, l’Assemblea ha votato il
seguente o. d. g. :
Riconosce d’altro lato che non tutti hanno compiuto lo sforzo aspettato e richiama Comunità ed individui ad una seria
•valutazione della gravità dell’ora e delle
proprie responsabilità.
Di fronte alle esigenze sempre crescenti del campo finanziario, il Sinodo auspica
che si possa arrivare al più presto al completo adeguamento delle contribuzioni annue al loro valore del 1943 e addita come
mèta per quest’anno un aumento del 33%
sulla cifra che avrebbe dovuto esser raggiunta l’anno scorso.
Il Sinodo, cosciente della grave responsabilità inerente alla costruzione di un
tempio valdese a Milano, invita Comunità, membri di Chiesa ed amici ad essere
solidali con la Chiesa nella loro liberalità
cristiana ».
La Commissione d’esame rende
omaggio alla scrupolosità con cui i
conti sono tenuti e dichiara di esser
stata facilitata nel proprio compito
da una chiara visione di tutti i registri e della conseguente documentazione. L’impostazione di un bilancio preventivo particolareggiato presentato dalla Tavola Valdese costituisce, evidentemente, anche un atto di fede, non potendo l’Amministrazione basarsi su delle rendite sicure; nondimeno, esso è una necessità e l’Assemblea la sanziona votando il seguente o. d. g. :
1) Il Sinodo, considerato che le Chiese
non sembrano rispondere a quella che dovrebbe essere la loro prerogativa e il loro
impegno di Comunità viventi che, in Que
« Il Sinodo prende atto con viva ricono:
scema dello sforzo finanziario compiuto
da tante Comunità e da tanti membri di
Chiesa per rispondere all’invito del Sinodo e prende atto che la colletta speciale
ha raggiunto L. 42.355.120 e che le contribuzioni annue sono aumentate del 24%.
« Il Sinodo delibera che la Tavola debba
presentare all’esame del Sinodo per la discussione e l’approvazione un bilancio preventivo per il successivo esercizio, suddiviso negli stessi capitoli del bilancio consuntivo dell’esercizio precedente, e dà mandato alla Commissione dei Regolamenti di
presentare la relativa modifica ».
Dopo alcuni interventi di delegati laici (M. RolUer, G. Girardet) i
quali invitano il Sinodo a manifestare la loro solidarietà con tutti i
dipendenti della Chiesa Valdese ap-
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< ai tempi, la discussione sulle nnàuze volge al termine. L’esame della
situazione ha messo in evidenza luci
ed ombre di un problema che ricorda a tutti il dovere della liberalità
cristiana ed esige anche, per la sua
soluzione, una sempre più savia e
vigile impostazione dei bUanci, al
fine di evitare ogni dispersione di
beni e di avviarsi, come l’Amministrazione intende fare, verso la liquidazione di tutti i debiti arretrati e il raggiungimento di un invocato
pareggio, verso cui bisogna tendere
con tutti gli sforzi di carattere morale, tecnico, amministrativo.
Al fine di dare a’ quest’ultimo
aspetto un carattere di uniformità.
il rapporti fra Chiesa e Stato dà luo.0?’ ^ go ad un “'interessante scambio di
« U Sinodo delibera che la contabilità delle Chiese, delle istituzioni e delle opere
dipendenti dalla Tavola sia chiusa entro
il 30 maggio in analogia con quanto avviene per le singole chiese e che tutta la contabilità relativa venga trasmessa alla l'avola entro il 20 giugno ».
Stalo e Chiesa
Il Sinodo del 1950 aveva espresso
il convincimento che, nelle circostanze attuali, fosse indispensabile
che il Consiglio Federale delle Chiese Evangeliche d’Italia venisse potenziato e reso più efficace per meglio assolvere la sua funzione nel
campo della collaborazione evangelica in Italia ed all’estero e nel campo della tutela della libertà religiosa nei rapporti fra Chiesa e Stato.
Il Sinodo del 1951 ha approvato il
nuovo statuto del Consiglio Federale presentato dalla Tavola Valdese
che afferma la pariteticità interdenominazionale nelle persone dei
suoi componenti e investe il Consiglio Federale della responsabilità di
tutte le trattative con lo Stato nelle
rivendicazioni della libertà religiosa, per condurre le quali si servirà
dell’ausilio di una Commissione tecnica, non più però plenipotenziaria.
L’o. d. g. della Tavola Valdese,
commentato da G, Costabel, viene
perciò approvato:
idee in sede sinodale. Gì Miegge si
rallegra per la lettera e per lo spirito del nuovo Statuto ed invita la
Assemblea ad accettare lietamente
una nuova situazione di fatto, "abi
bandonando ogni politica strettamente ecclesiastica in senso denominazionale. G. Peyrpt auspica che il
Consiglio Federale sappia operare
per la garanzia del diritto dell’obbiezione di coscienza, in un campo
in cui fino ad ora si sono levate poche voci socialiste e cattoliche. M.
Rollier espone la situazione attuale
del grave problema della libertà religiosa, la cui soluzione richiede sopratutto da parte degli òrgani interessati attenta vigilanza e costante
fermezza, poiché trattasi di una battaglia in cui siamo impegnati in nome della libertà e della giustizia con
il Governo stesso (vedi la Dichiarazione del Consiglio Federale delle
Chiese Evangeliche d’Italia al Governo italiano del 20-7-1951) e si
compiace al tempo stesso per l’accresciuto interesse delle grandi Chiese Protestanti al problema della libertà religiosa nei paesi a minoranza evangelica. M. Pictcentini ribadisce con forza l’esigenza di una attrezzatura tecnica adeguata per lo
svolgimento di un lavoio sempre più
complesso ed urgente nel campo delle pratiche legali e, con un o. d, g.,
l’Assemblea delibera nel seguente
modo:
«Il Sinodo invita la . Tavola ad assdinere
a decorrere dal 1 ottobre p, v. un dipendente qualificato per Tespletamento di tutte le pratiche legali pendenti e specialmenle quelle connesse con la difesa della
libertà religiosa ».
« Il Sinodo, preso atto del progetto di
riforma del Consiglio Federale delle Chiese Evangeliche d’Italia, presentato dalla
Tavola Valdese, considerato che in esso
sono attuati i desiderata espressi dal Sinodo Valdese del 1950, lo approva ».
In merito alla Commissione Plenipotenziaria per le trattative con lo
Stato, nominata dal Sinodo 1948
(Presid. Moderatore - Membri: M.
Piacentini, G. Peyrot, M. Rollier,
G. Miegge), la Commissione stessa
riferisce mediante una relazione a
stampa. Da essa risulta che l’anno
decorso ha segnato, per le nostre
trattative, una battuta di attesa a
causa del dissenso manifestatosi tra
il Consiglio Federale e il Governo,
dopo che quest’ultimo aveva respinto la procedura proposta dal Consiglio Federale e posto in dubbio il
concetto stesso delle intese previste
dalla Costituzione in vista della preparazione della nuova legge sui culti diversi dal Cattolicesimo Romano.
La Commissione non è per questo
rimasta inoperosa: ha funzionato come Commissione tecnica nella questione della apertura di t locali di
culto è nella protesta per la libertà
del culto radio; ha assistito il Consigliq Federale negli interventi da
esso compiuti plesso le Commissioni ministeriali nei riguardi della Riforma del regolamento e della Riforma del Codice Penale al fine di
ottenere, in quest’ultimo, la soppressione della iniqua ed ingiustificata discriminazione ai danni delle
confessioni diverse dajla cattojlica,
nei riguardi dei delitti contro la libertà dei culti. Insieme con la Commissione, il Sinodo deve riconoscere
« la lentezza del Governo nel dare
esecuzione alle hotme costituzionali per quel che si riferisce alla libertà di religione e di culto nei riguardi delle confessióni evangeliche e
invita la Tavola Valdese ed il Consiglio Federale ad esercitare un’attenta opera di vigilanza al fine di
intervenire con tutti i mezzi legittimi presso chi di dovere per il rispetto delle libertà costituzionali... auspicando che il Governo Italiano
dia, con la dqvuta sollecitudine,
chiare ed inequjvoche attestazioni
di voler dare integrale applicazione
alle relative norfiie costituzionali »,
specialmente in vista del raggiungimento delle intere di cui all’art. 8
della Costituzione.
D’altra parte, leon l’avvenuta riforma del Consiglio Federale e con
la nomina in seno al Consiglio dei
rappresentanti delle Chiese Evangeliche per le Irattfttive con lo Stato,
Iti Commissione, In quanto Commissione Plenipotenziaria, ritiene di dover rimettere il ¿può mandato nelle
mani del Sinodo. Dopo una lunga e
talvolta vivace discussione, il Sinodo ne prende atto e, dopo aver apprezzato il lavor^ compiuto, approva il seguente o. d. g. :
« Il binodo plaude all’opera fino ad ora
svolta della Commissaone Plenipotenziaria
nominata ai termini dell’art. 34 degli diti
del Sinodo 1948; prende atto cjie la Commissione medesima ha rassegnato il suo
mandato per lasciare al Consiglio Federale
delle Chiese Evangeliche d’Italia la responsabilità delle trattative per le intese
di CUI all art. 8 utñmo comma della vigen
te Costituzione della Repubblica ItaUana ».
Successivamente il Sinodo conferma ai plenipotenzari Valdesi che saranno nominati dal Consiglio Federale per le trattative con lo Stato il
mandato di attenersi alle direttive
degli Atti del Sinodo del 1948.
Relazioni ecumeniche
L’apposita Commissione ad referendum riferisce per bocca di V. Subilia sul lavoro compiuto per « lo
studio delle relazioni ecumeniche
fra le chiese Evangeliche all’opera
in Italia ».
L’ecumenismo è certamente uno
dei fatti determinanti della Chiesa
del XX secolo, ma per varie ragioni
si può correre il rischio di non essere presi dal suo spirito, di non viverne la passione, senza neppure averlo studiato da vicino, senza averne colto i motivi essenziali che sono
nel Nuovo Testamento.
« L’ecumenismo è un fatto spirituale che non s’improvvisa con qualche culto o riunione in comune. E’
un ravvedimento ecclesiastico che
deve esser preparato e accompagnato da un lungo studio d’informazione esegetica ed ^ecclesiologica, da
molta preghiera, da una acuta sofferenza davanti allo scandalo del
corpo di Cristo rotto e diviso, da una
rinuncia alla propria giustizia confessionale, da una viva tensione e
ricerca spirituale, da una grande
speranza ».
V. Subilia si chiede se non stia
per giungere il momento di allargare il problema ecumenico com’è visto da molti in Italia, di agitarlo di
fronte alla coscienza delle Chiese riformate per procedere non solo nella direzione di un Consiglio Federale o di una Federazione, ma verso
qualcosa di più sul piano delle Chiese riformate presbiteriane che, spesse volte, sono ancora separate dalla
barriera nazionalista pur lavorando
nella stessa terra. Per intensificare
i rapporti ecumenici, TAssemblea
approva il seguente o. d. g. della
Commissimie ad referendum:
« Il Sinodo invita la Tavola a proporre
al Consiglio Federale la nomina di una
Commissione interdenominazionale con lo
incarico di stimolare la coscienza ecumenica fra le comunità evangeliche e di promuovere il colloquio ecumenico fra le
Chiese Evangeliche in Italia nel quadro di
intensificati rapporti col Consiglio Ecume
Past. A. Ricci, Presidente dell’Opera Evangelica] Battista;
Past. G. Miegge, della Società Biblica Britannica e Forestiera;
Archit. Nicoli, del Consiglio Sinodale della Chiesa Nazion. del
Cant. di Vaud;
^Per parte sua, la Commissione
d’esame presenta il seguente o. d. g.
che viene approvato:
Sig. E. Pasquet, Presidente del Comitato per i Valdesi (Ginevra);
«Il Sinodo dà mandato alla Tavola di
proporre e proniuovere in seno al Consiglio Federale un Congresso ecumenico di
studio di larga partecipazione pastorale e
laica, nel quale siano studiati i problemi
della nostra comune testimonianza in Italia ».
Cap. Stephens, della Waldensian
Ch. Mission (Inghilterra);
Brig. Lombardo, dell’Esercito della
Salvezza.
Come ad ogni Sinodo, anche quest’anno i delegati delle Chiese sorelle hanno recato il loro apprezzalo messaggio, la sera di giovedì 6
settembre. Oltre al Moderatore della Chiesa Presbiteriana d’Inghilterra, Rev. Bacon, ed al Rev. Porfirio
di Rochester (U. S. A.) già uditi
precedentemente, TAssemblea ha
ascoltato e salutato con vivi applausi i seguenti delegati:
Il Presidente del Sinodo li ha caldamente ringraziati, riaffermando
la solidarietà evangelica nel nome
di Cristo e del silo Evangelo di grazia e di Salvezza. L’Assemblea vota
il seguente o. d. g. :
« Il Sinodo esprime la gratitudine della
Chiesa al Consiglio Ecumenico, alle Chiese, ai Comitati ed agli amici esteri, a tutti
i nostri collettori, per la loro collaborazione fraterna, esprimendo la viva speranza
che essi vogliano continuare a sostenere
l’opera di testimonianza evangelica in Italia e in modo particolare la costruzione del
tempio di Milano ».
Past. K. Fueter, del Kirchenrat del
Cant, di Zurigo;
Sig. M. Duchène, della Chiesa Missionaria Belga;
Chi si vanta dei propri pregi è più degno di pietà che d’invidia. (Tommaseo).
Past. Marcfuatd, della Chiesa Riformata di Francia (Marsiglia);
Past. Ruhoff, di Zurigo;
Past. G. Ferreri, della Chiesa Metodista d’Italia;
La Provvidenza aiuta quelli che aiutano
gli altri. (Kipling).
Se gli uomini pensassero tutti a fare il
bene, piuttosto che stare bene, finirebbe-.
ro tutti a stare bene. (Manzoni).
IL BUON DEPOSITO
" Cuslodisci il buon deposilo per mezzo
dello Spirilo Senio,,. 2 Tim. it H
" Ricordali di ravvivare il dono che
è in le.
2 Tim. 1 ! 6
(Pensieri ireiH dalla predicazione del Past. SEIfFREDO COLUCCI airaperfura
del Sinodo Valdese).
Paolo, il principe degU Apostoli, il missionario fedele rivolgendo
al suo figlio diletto Timoteo un paterno ammonimento che è al tempo stesso un imperativo categorico « Custodisci il buon deposito che
è in te per mezzo dello Spirito Santo » e aggiungendo il prezioso ummommento che completa l’imperativo « custodisci » « Ricordali di
ravvivare il dono che è in te... » rivela il segreto per conoscere la pietà divina e insegna come lottare perchè Ut fede non venga mai meno.
All orizzonte della Chiesa cristiana nascente si accumulavaiio nuvole fosche, cariche di tempesta, foriere di grandi e nuovi eventi.
Le giovani e piccole comunità erano in sofferenza nell’ansia che
paralizzava la loro fede ardente dei primi giorni. Si erano prodotte
divisioni, delle questioni personali avevano affievolito la potenza del
messaggio evangelico dei discepoli e la loro compagine primiera, la
loro fede semplice e travolgente; a ciò si aggiungeva la indifferenza
di quelli che vivevano nell’ambiente ignari ed ignoratiti della potenza
del Vangelo e infine la prigionia di Paolo che durava oramai da tre
anni... di lui che era stato l’animatore dei nuovi tempi ed il propagatore della nuova dottrina.
Paolo, in prigione, pensa a tutto questo e non sente di lasciar solo nel combattimento il discepolo amato e gli scrive per indicargli la
via da seguire e per esortarlo a rimaner fermo, saklo in quello che
aveva creduto e che era motivo della sua fede e motivo dell’opera sua,
e dal fondo della sua prigione gli scrive e gU grida : « custodisci il buon
deposito... ricordati di ravvivare il dono che è in te... per mezzo dello
Spirito Santo ».
Qual era il buon deposito e qual’era il dono di cui Paolo parla?
Senza dubbio è quella fede nel Signor Gesù, quella fede che lo
aveva tratto dalle tenebre alla maravigliosa luce, quella fede che mn
sappiamo essere àncora sicura nella nostra vita, avendo posto ogni fiducia in Colui che c ogni cosa ed è in tutti.
Chi di noi non sa che la fede intesa nel senso profondamente spirituale è produttrice di forza, di coraggio, ed è al tempo stesso stimolo alla resistenza di fronte alle avverse potenze, poiché, noi sappiamo che Colid in cui abbiamo posto la nostra fede, è fedele?
Questo era il « buon deposito » che Timoteo aveva ricevuto « per
mezzo dello Spirito Santo ».
Noi, servi di Dio, chiamati a rendere conto del nostro lavoro, e
voi, fratelli collaboratori preziosi nelTopera del Signore, noi tutti
sappiamo che la fede è un patrimonio che può essere perduto! Forse
avremo veduto intorno a noi questo fenomeno anche in chi credevamo
essere fermo e sicuro... e di ciò ne abbiamo sofferto, pianto e per il
loro ritorno alla fede,,pregato!
Possianio perdere la fede! E questo pericolo non balza sempre al
nostro occhio come cosa tangibile e reale poiché se noi vedessimo il
pericolo che minaccia la nostra fede lo affronteremmo e resistendo e
lottando cercheremmo di custodire gelosamente il deposito prezioso
che noi possediamo.
La prova, la sofferenza sono nella vita di un uomo la pietra di
paragone a cui molte volte viene esposta la nostra fede. Quando un’anima non ha raggiunto quel grado di perfezione che la rende tetragona
ai colpi di sventura, quando nella prova non vede soltanto un elemento di sofferenza ma anche un elemento di rafforzamento della fede
stessa, quando la fede non è posta su basi solide... essa può vacillare,
e <M fondo di un cuore esulcerato, in un momento di gramle angoscia, in imo scoppio di pianto può elevarsi al cielo la tremenda domanda’. Perché... perchè?...
Ma non sempre ci troviamo faccia a faccia con questo pericolo:
talvolta esso si insinua insensibilmente nel nostro cuore, senza che
questo se nc renda conto. Ed è quando lo scetticismo, che impera tlovimque, specie nei giovani e si diffonde sempre più, può attrarre nelln
sua orbita chi è debole ancora nella fede. Oltre allo scetticismo, possono essere perniciose per Ut fede le teorie e le dottrine, infinite di
numero e quasi sempre vuote di contenuto, che vanno predicando e
spargendo degli uomini i quali credono di aver trovato in esse la soluzione ilei problemi dello Spirito che assillano la mente umana.
Esiste, fratelli e sorelle, una realtà tragica: SI PUÒ’ PERDERE
LA FEDE!
Che il pericolo sovrasti tutte le anime E’ CERTO: basta che Tuomo getti uno sguardo intorno a sé e vedrà. Quanti sono gli uomini
pronti a confessare in modo aperto la loro fede veramente, ioriementv
sinceramente sentita?
Purtroppo sono pochi!
Abbiamo detto di altri intorno a noi... e di noi che possiamo dire?
Se sentiamo vibrare in mn come cosa viva Ut fede dobbiamo inorgoglirci per questo? dobbiamo riposare tranquilli su questa nostra certezza? Certo, no. Dobbiamo invece rendere umilmente grazie a Colui
elle ci ha ciato il buon depo.sito” e ci ha concesso mediante la forza
dello Spirito Santo che abita in noi di custodirlo gelosamente sino ad
® chiederGli di concederci lo Sp. S. per stare guardinghi, vigilanti, come guardiani fedeli, acchè questo tesoro mm ci venga rapito.
Che disse Gesù ai suoi discepoli nel gmrdino del Ghetsvmani?
"Veglia^ e pregate affUKÌiè non entriate in tentazione”... è la tentazione, e il mondo che ci circonda che conduce all’intiepidamento della fede che è quanto dire alla perdita del ’’buon deposito”.
Vegliare per ravvivare il dono che è in noi! Vegliare... e (¡in l’apostolo Paolo ci diee una grande parola’. Ricordati... abbi sempre presente quello che devi fare, cioè... far rivivere Ui fiamma dell'amore
che è Ut manifestazione esteriore del ’’dono di Dio”: la fede.
Ricordati!... ricordati di ravvivare, sempre, il dono che è in te!
Nel libro dell’Apocalisse leggiamo queste parole che p€>iisiamo
riumere il coronamento alle parole di Paolo a Timoteo e a quanto siamo dicendo: « Tieni fermamente quello che hai, affinchè nessuno ti
tolga la tua corona » {Apt>c. 3: 11).
CUSTODISCI, RICORDA e RAVVIVA, TIENI... quattro verbi
attivi e ognuno dice, esprime un particolare momento della nostra vita spirituale: custodire il dono che abbiamo ricevuto; ricordare e ravvivare perche il dono non si disperda o si spenga; tenere, affinchè
nessuno ci tolga questo dono.
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3
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
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Facoltà di Teologia
La relazione della Commissione
d’esame sull’operato della facoltà
di Teologia è stata letta dal relatore
G. Girardet, Pastore, Ne è seguita
una discussione di carattere tecnico
che, a nostro modesto parere, non
sempre s^inquadrawa nell’ambiente
del Sinodo ed in cui il decano della
lacoltà. Prof. V. Vinay, ha strenua, mente difesi i suoi punti di vista sulla preparazione degli studenti, sui
corsi accademici, sull’orario delle
lezioni ecc. ecc. Lo stesso decano ha
portato a conoscenza del Sinodo le
espressioni di riconoscenza della Facoltà Teologica di Buenos Aires per
l arrivo del Prof. B. Corsani, ha
messo in luce l’utilità dei contatti
con l’estero e l’opportunità di accogliere alla Facoltà di Roma qualche
studente proveniente da altri paesi
intaliante la concessione di unti borsa di studio. Ed ha anche accennato
alla possibilità di creare in Roma un
centro ecumenico di studi del Cattolicesimo romano, a vantaggio specuìlmente degli studenti di altre
chiese evangeliche in soggiorno nella capitale. In quest’ordine di idee
rAssemblea sinodale ha. così deliberato :
K 11 Sinodo osprinie la viva riconoscenza
della (iliiesa per l’opera di penetrazione
culturale e di contatto ecumenico svolta
dalla Fai’oltà di Teologia; l’ineoraggia a
proseguire su questa linea ed a studiare la
possihdità della creazione di un centro di
studi ecumenico sul cattoliiesimo roamno ».
Il 11 Sinodo rinnova alle Chiese l’invito
a ricordare la Domenica della Facoltà di
Teologia e ad inviarle un adeguato contriliuto ».
u 11 Sinodo approva l’operato della Facoltà di Teologia ed esprime la sua'
riconoscenza al Consiglio della Facoltà, a
tutti i docenti incaricati ed ai professori
Ospiti per l’opera che essi hanno svolta fedelmente durante Fanno decorso ».
E’ bene ricordare che, quest’anno, la Facoltà di Teologia è stata
frequentata ila 34 studenti, dei quali 24 della Chiesa Valdese, 4 della
(Aiiesa Battista, 1 della Chiesa Metodista, 4 provenienti da Facoltà esiere e 1 esterno. Come si vede, un
numero veramente considerevole.
Nel corso dell’anno accademico, la
Facoltà è stata visitata da vari ospiti, <[uali il Past. Marc Boegner, uno
dei Presidenti del Consiglio Ecumenico, mentre altre persone vi hanno
soggiornato per maggior tempo, offreiulole il contributo del loro pensiero teologico‘. il Prof. D. Friedrich
Tleiler, dell’Università di Marburgo,
il Prof. Dr. Oscar Cullmann dell’Università di Basilea e di Parigi, il
Prof. Giov. Miegge della Chiesa Valdese.
F. U. V.
L’o. d. g. della Tavola, votato poi
dal Sinodo, ha voluto comprendere
tutta la complessa attività della FUV
c la discussione che ne è seguita si
è polarizzata su questi tre punti principali: Agape., il Congresso di Milano e Tecumenismo, le Unioni Giovanili.
Di Agape si è molto parlato in questi ultimi tempi iti occasione della
sua inaugurazione e T. Vinay, su invito di C. Lupo, ha ancora riassunto le esiterùmze passate, dichiarando 'li guardare all’avvenire nella certezza che il futuro di Agape sarà co.slituilo da un programma di ampia
attività.
Del valore del Congresm giovanile di Milana e del suo significato ecuinenico ha parlato C. Gay; mentre
ci ,si è soffermati troppo poco .sul
problema delle Unioni Giovanili di
('.hiem: giu.stp il tempo perchè E.
Gcyincl e N. Giampiccoli reiuiesserp
testimonianza alla, attività della Roveti lii delle Valli.
I/o. d. g. della Tavola Valdese,
commentato da E. Rostan, tocca precisamente i vari punti in discussione, dagli ideali ecumenici al potenziamento dell’ opera forse più modesta, ma altrettanto necessaria ed urgente, che bisogna compiere nelle
Unioni Giovanili, per Cristo e per la
Chie.sa, secondo i principi fondamentali della FUV. Pertanto:
« 11 Sinodo, udita la relazione sull’attività della FUV, prende atto dell’attività
vasta e complessa che è stata quest’anno
ancora compiuta, nell’interesse della gioventù e della Chiesa.
saluta con gioia la costruzione di Agape
auspicando che essa diventi sempre meglio
un centro di vita e di ..testimonianza cristiana, nella Chiesa e nel mondo,
constata con compiacimento che l’anelilo all’ecumenismo è vivo ed operante in
seno alla gioventù, come appare dalle decisioni e dai voti del Congresso Interdenominazionale di Milano,
infine, pur senza perdere di vista l’ideale ecumenico, riafferma i principi fondamentali della FUV e là invita a lavorare
con sempre maggior spirito di dedizione
in vista del potenziamento spirituale della
gioventù delle singole chiese, in una frateina azione di coordinamento, di aiuto e
di consiglio ».
Stampa e Claudiana
Poche cose sono dette in Sinodo
quest anno, contrariamente a quanto avveniva negli anni scorsi, sulla
stampa. Che il silemdo sui ” giornali sia l indice di una totale adesione alla decisione della Tavola di pubblicare alternativamente i nostri due
organi, decisione che nel campo nmrninisirativo ha indubbiamente dato
i suoi frutti? Ce lo auguriamo.
Alla Signorina Selma Longo che
lascia la direzione de ” U’amico dei
Fanciulli ” dopo molti anni di apprezzato lavoro, il Sinodo rivolge un
pensiero di viva riconoscenza,.
Oltre a questo, l’invito ad una
maggiore diffusione del libro evangelico mediante Tistitudone di una
settimana del libro (E. Nisbet), la
solita itivocazione per la pubblicazione di opuscoli popolari, l’esortazione a potenziare la Claudiana in
vista del suo sempre maggior funzionamento e della sua « presenza »
reale nel nostro mondo evangelico e
nel nostro paese.
Istituti di istruzione
Su questo argomento la discussione è stata breve e si è concentrata
tutta riell’o. d. g. presentato dalla
Commissione d’esame che tratta il
problema del coordinamento e del
potenziamento degli Istituti di istruzione secondaria. L’o. d. g. non è
stato votato nella sua totalità; dopo
le chiarificazioni date da R. .Jouvenal, il Sinodo ha così espresso la sua
volontà :
«11 Sinodo dà mandato alla Tavola di
nominare un Comitato dell’Istruzione Secondaria che abbia i seguenti scòpi: coordinamento Collegio, Scuola Latina, Convitto; propaganda degli Istituti; studio
della situazione tecnico amministrativa in
vista di un futuro consolidamento del bilancio; studio della legislazione scolastica
e riforma della scuola; studio del francese
alle Valli ».
.Tfi'■ ■■■
Istituti di beneficenza
Prima di udire la relazione della
Commissione d’esame dell’operato
della CIOV (relat. E. Geymet), il
Sinodo ha voluto esorimere la sua
fraterna simpatia al Presidente stesso della CIOV, Past. A. Comba, colpito da un grave lutto.
La relazione meliti in evidenza il
complesso e prezioso lavoro compiuto dagli amminii iniori zelanti dei
nostri Istituti, si rallegra delle migliorie arrecate all interno ed nR’esterno degli stabili, rivolge consigli
per una sempre migliore attrezzatura tecnica e per una s^pre più completa realizzazione degli ideali cristiani che sono alla base di ogni opera di carità e di aiuto fraterno.
Perciò « il Sinodo rivotgB aHa CIOV ed
a tutto il personale degli Istituti OspUalùtri l’espressione della sua vita ricQnpscenza
per l’opera svolta nel decorso arino. Invita
tutti i suoi membri a suscitare e promuovere presso le singole chiese urta conoscenza più approfondita ed un ttUeressamento
più concreto per l’opera degli Istituti 0spitalieri ».
Infine, « considerando che gli Istituti Ospit. Valdesi non rispondano semplicemente ad esigenze di pubblica assistenza o, beneficenza, ma sono anzitutto una testimonianza della presenza cristiana nell umanità sofferente, riaffermaci carattere religioso dei nostri Istituti e, per valorizzarlo maggiormente rafforzando anche gli indissolubili legami che Hmscono gli IstitOspitalieri alla Chiesa, invita le Amministrazioni interessate a destinare, appena
possibile, due Pastori aìTufficio di Cappellani della CIOV ».
Sulla Scuola di Agricoltura e sul
suo rendimento parla A. Jalla, chiedendo anche ai Pastori ed ai delegati laici di svolgere un’opera affiancatrice e di penetrazione tra le popolazioni delle Valli.
Diaconesse e
Ministeri Femminili
Giovedì, alle 17,30, i membri del
Sinodo, insieme con un numeroso
pubblico si sono recati alla nuova
Casa delle Diaconesse per la cerimonia della inaugurazione. Dopo il tè
e la visita ai locali, la cerimonia
presieduta dal Moderatore si è svolta in un’atmosfera di simpatica semplicità nel giardino della Casa stessa. Erano presenti, oltre all’attuale
Direttore dell’Istituto, quattro altri
Direttori: D. Forneron, L. Marauda,
R. Nisbet, A. Ricca ed il pubblico
ha seguito con interesse il breve, conciso messaggio dei tre ultimi nominati. Sullo sfondo del parco, il gruppo delle nostre care Diaconesse accorse dalle Valli e dalle città, ricordava a tutti la nobiltà e la bellezza
del servizio cristiano, sulle orme di
Colui che disse; « Nessuno ha amore più grande che quello di dare
la sua vita per i suoi amici ». Un
pensiero di affettuoso ricordo a Suor
Angiolina Santacroce, già Direttrice
esperta della Casa e ora in Svizzera;
un ringraziamento all’Ing. C. Messina per il lavoro compiuto; un augurio affinchè questa Casa, dotata di
tutto ciò che ne può fare una clinica
efficiente, possa veramente essere
utile alla nostra Chiesa e onorare le
nostre Valli.
Poi, dopo questo intermezzo caratterizzato da uno spirito di calda
familiarità, eccoci di nuovo nell’Aula Sinodale per discutere sui Ministeri Femminili.
La Tavola se n’è occupata, specialmente dopo che il Sinodo del 1950
aveva approvato l’.istituzione dei
Ministeri Femminili ausiliari. Tenuto conto, però, del fatto che, attualmente, l’unica organizzazione di ministero femminile nella Chiesa è
quella del diaconato e che in questa
organizzazione si manifesta una crisi di vocazioni, la Tavola Valdese,
insieme con la Direzione della Casa
delle Diaconesse, ha formulato uno
schema di riforma dell’Istituto delle Diaconesse, che, opportunamente
ampliato, potrebbe diventare l’Istituto dei Ministeri Femminili ausiliari.
Sia per mancanza di tempo che
per l’incerta preparazione dei membri del Sinodo ad affrontare il problema, non si verifica una utile e
concreta discussione. Bisogna continuare a studiare l’argomento e pre
parargi a riferire in un’altra occasione. Il Sinodo, perciò, non lascia cadere l’idea della trasformazione della Casa delle Diaconesse e, su proposta della Commissione d’esame,
« Approva la proposta di organizzwe l’istituto dei Ministeri FemminìH in stretta
collaborazione con la Casa delle Diaconesse, conservando la distinzione, anche nel
postume, fra diaconesse consacrate e diaconesse laiche ed incarica la Tavola di preparare il relativo progetto e schermi di regolamenti ».
Fine dei lavori
L’ultima giornata del Sinodo è sempre quella in cui i lavori procedono
più speditamente.
Il Past. C. Negrin reca i saluti dei
Valdesi dell’Uruguay ed il Sinodo
approva la confessione di fede della
Chiesa Valdese in lingua spagnuola,
su richiesta del Distretto Rio Piálense.
Si notifica con vivo rincrescimento che il 1 ottobre p. v. il Pastore
Virgilio Sommani entrerà in emeritazione. Il Moderatore ed il Relatore
R. Nisbet rivolgono a-nome del Sinodo e della Chiesa un riconoscente
saluto a chi depone, per limiti di
età, un carico fedelmente portato e
gli augurano un riposo fecondo di
bene e ancora utile alla Chiesa.
Poi, ecco le elezioni della nuova
Tavola Valdese così formata;
Moderatore : Achille Deodato
Vice Moderatore: Ermanno Rostan
Membri: Alberto Ribet, Alberto Ricca, Guido Mathieu, Gino Costabel, Vittorio Ravazzini.
La nuova Commissione d’esame
che entrerà in funzione al principio
del prossimo agosto è cosi composta:
Giuseppe Castiglione, Ernesto Ayassot, Ing. Giorgio Girardet, Doti. Aldo Ribet.
Dopo di che, come ogni anno, la
Assemblea dei (Relegati e del pubblico si è raccolta nel tempio di Torre
Pellice per la celebrazione della S.
Cena. Quell’ora è per tutti im’ora di
silenzio e di meditazione, in cui gli
animi talvolta eccitati dalle discussioni o turbati dalla gravità dei problemi dibattuti, si placano e si ricordano della sola cosa che veramente è a tutti necessaria: l’amore di
Gesù Cristo che si è dato per noi.
E’ un’ora che fa del bene e che ci
rimette, per la grazia di Dio, nella
giusta via, se per caso l’avessimo,
sia pure per pochi istanti, smarrita:
la via della pace con Dio e con gli
uomini, in un servizio che deve essere anche una testimonianza, nella
chiesa e nel mondo, affinchè gli uomini « veggano le nostre buone opere e glorifichino il Padre nostro che
è nei cieli ». Ermanno Rostan.
LA VOCE
COMUN
Angrogna (Capoluogo)
La Comunità ringrazia i Pastori F. Lo
Bue, A. Ricca, U. Heller i quali ci hanno
rivolto il messaggio della Parola di Dio.
Nella sua abitazione in frazione Giovo
è deceduta improvvisamente, all’età di anni 63, in seguito alle conseguenze di una
malattia sopportata con la serenità della
fede, la nostra sorella Cernita Maria nata
fíosio, compagna affezionata del Pastore
Sig. Arnaldo Comba, col quale ella con
divise le ansie e le gioie del ministero pa
starale in tutte quelle Chiese nelle qual
il Signore li chiamò a servirLo, Ai fune
rali, il Moderatore espresse la simpatia
della Chiesa tutta c della CIOV. Il Pastore
Marauda chiuse il servizio funebre con la
preghiera.
La Comunità di Angrogna Capoluogo,
che sente vivo nel suo seno il vuoto provocalo da questa dipartenza esprime la sua
viva e fraterna simpatia al Pastore A. Comba, ai figli, ai parenti afflitti ed invoca su
loro tutti le consolazioni del Padre nostro
Celeste dal cui amore infinito nulla, neppure la morte, ci potrà mai separare.
Domenica 9 corr. presso l’Ospedale Valdese lianno avuto luogo i funerali della nostra sorella Benech Giuseppina ved. Besson
decaduta in modo subitaneo dopo una Imi
ga malattia che da più di venl’anni la tra
vagliava e dopo una vita in cui non le fu
reno risparmiate le prove c le difficoltà
Ella era in età di 61 anni. Iddio consoli
coloro che sono afflitti da questo lutto.
Ivrea
Due recenti lutti hanno colpito famiglie
della nostra comunità, dando però anche
modo ai membri della comunità stessa di
dimostrare la loro simpatia cristiana alle
famiglie in duolo.
Il 7 agosto spirava in Terrazza Piemonte, all’età di 81 anni, il sig. Adamo Abhena, padre della signora Laura Rivoira Abbena, la giovane consorte del nostro pastore.
11 4 settembre mancava in Ivrea alla veneranda età di 90 anni, la Signora Cantone
Maria vedova del pastore Enrico Vinay e
madre del pastore emerito Arturo Vinay.
Ad entrambe le famiglie rinnoviamo ancora a nome di tutti i fratelli in fede, i
sensi della nostra profonda partecipazione
al loro dolore. d. j.
11 30 agosto nella Chiesa Valdese di Ivrea è stato celebrato il matrimonio del
sig. Renato Tamietti colla gentil signorina
Maria Beata.
Il Signore spanda le Sue benedizioni su
questo nuovo focolare.
Massello
Si le commencement des travaux de la
terre à marqué la fin des activités paroissiales, on ne peut pas dire, pour autant,
que la vie de la paroisse soit tombée dans
un sommeil prolongé jusqu’à l’automne
prochain. Au contraire, diverses manifestations ont jalonné cette période printanière et estivale et ont donné à la paroisse maintes occasions de se regrouper.
C’est ainsi qne nous avons eu le plaisir
d’accueillir, en avril dernier, une équipe
de jeunes de l’Union du Pomaret. L’audi
loire a grandement joui de leurs talents
d’acteurs et de chanteurs. Tout en les remerciant, nous leur disons que nous les verrons avec joie revenir à Massel.
Le jour de l’Ascension, l’Union féminine a organisé le bazar traditionnel, suivi
par une soirée théâtrale donnée par l’Union des Jeunes. Ce fut une belle journée
pour la paroisse, tant pour le bel effort
communautaire qui s’y est manifesté que
par le bon résultat financier qui en a découlé. La Caisse de paroisse, les Instituts
liospitaliers de l’Eglise et le Fonds créé
pour l’achat d’un piano ont été les principaux bénéficiaires de la recette réalisée
au cours de celte journée.
Le dernier dimanche de mai a eu lieu
l’assemblée d’Eglise, au cours de laquelle
ont été lus les rapports relatant la vie spirituelle, communautaire et financière de
la paroisse pour l’année 1950-.S1. Les électeurs ont délégué M. Emanuell Mlcol à la
Conférence de District et M. Enrico Bronza au Synode.
Le 26 juillet, une équipe de musiciens
ont donné dans notre Temple un concert
spirituel. Merci à tons ces exécutants pour
leur concours bénévole et pour le plaisir
qu’ils ont procuré à leur auditoire. La
collecte, faite à l'issue de ce concert, a
produit la belle somme de L. 11.200 et a
été versée au Fonds du piano.
Les 12 et 19 août, bon nombre de Masselins et d’estivants se sont rendus à l’Inauguration d’Agapc et à la rencontre traditionnelle du Col des Fontaines.
Nous avons eu le plaisir, au cours de ces
derniers mois, d’avoir quelques prédicateurs du dehors. Ce sont, dans l’ord:-e,
MM. les pasteurs L. Coisson et U. Bert;
MM. les professeurs Emanuele Tron e G.
Miegge. A eux va toute notre reconnaissance.
Comme chaque année, des visiteurs en
groupes ou isolés sont montés jusqu’à
Massel. Notons en particulier la visite des
élèves de l’Ecole du Dimanche de Villar
Pellice, accompagnés de leur pasteur et de
leurs moniteurs; celle d’une délégation de
unionistes de la Suisse Romande; et enfin,
le bref séjour d’une troupe de jeunes et
sympathiques marseillais, à la tête desquels
se trouvait le pasteur Meyer.
Les actes ecclésiastiques ont été relativement nombreux cet été. En voici le détail :
Baptêmes: Micol Georgette Jacqueline;
Tron Lucilla; Micol Jean Carlo Ferruccio;
Micol Annelise Eglantine; Tron Maresu
Luigia; Tron Edgardo Giorgio.
Mariages : Rostan Giovanni Edoardo du
Gros Passet et Pons Odette Lidia, du Chabers; Tron Roberto de Balcille et Tron
Irène du Didier de Salzc.
Ensevelissement: Tron Mathilde, .66 ans,
du Robers.
Ferrerò Maniglia
Durante l’estate la nostra Parrocchia lia
avuto il privilegio di udire il messaggio
dell’Evangelo annunziatoci dai Pastori signori Bertinatti, F. Sommani e E. Pascal
i quali hanno presieduto il culto domenicale: rinnoviamo loro i nostri vivi ringraziamenti.
Di passaggio per Prali si sono fermati
da noi, ed abbiamo potuto fraternizzare insieme sotto Io sguardo del Signore, un gruppo della Chiesa di Ivrea con il suo Pastore
4
L’EGO DELLE TALLI TALDBBI
eig> L> Rivoira e Signora che ri rendeva
la visita fatta l’anno scorso a quella Comunità e la Scnola Domenicale di Villar Pellice con il suo Pastore sìg. E. Geymet e un
gruppo dei suoi collaboratori: «... quant’è buono e quant’è bello che dei fratelli
dimorino insieme! » —
Per il Monumento e la Borsa di Studio '
« Generale Giulio Martinat » sono , giunti
da Valdese, N. C., collettatì dalla signorina Ida Gardiol doli. 488 e da New York,
collettati dal signor Felice Canal junior
doli. 200. Ben riconoscenti, ringraziamo
cordialmente e donatori e collettori.
E’ stata battezzata la piccola Ida Pons
di Abele e di Irma Poet del Bessè: Che il
Signore benedica e faccia crescere alla Sua
gloria quella cara creatura.
In quest’ultimi mesi la nostra Chiesa è
stata provata dalla dipartenza dì tre suoi
membri:
Pcyrot Giacomo fu Giacomo di anni 64,
Crosetto. Da tempo ammalato, ma per la
robusta fibra si credeva che avrebbe sor-»
.montato il male per causa del quale a due
riprese fu ricoverato all’ospedale di Pomarette dove decedette e ebbe luogo il
funerale.
Bertalot Enrichetta nata Poet dì anni 80,
del Crosetto. Da parecchi anni ammalata,
soffriva e desiderava di essere liberata dalla prova e di poter andare col suo Signore.
Ferrerò Susanna ved. Ferrerò di anni 78,
dei Pomarat. Ha trascorso gli ultimi due
mesi della sua vita terrena a Prali, presso
una sua figliuola, dopo tre anni di lunghe
sofferenze sopportate cristianamente.
Chiediamo a Dio di consolare i congiunti nel lutto: il Signore sta per ritornare e
quella certezza è per noi incoraggiamento
e consolazione. ;
Baptême. Le 5 août à l’église de Rodoretto, Baral Claudio Ubaldo d’Amato et Boston Emma. Parrain BaraDGiovanni (Serveil) marraine Rrenza 01ga( Fontaines).
« Jésus dit: Laissez venir à moi les petits
enfants et ne les empêchez point ».
Mariage'. Mr. le pasteur Coisson a béni
le mariage de Genre Auguste (Serveil) et
de M.lle Peyrot (Crouset). Nos voeux et
la bénédiction de Dieu accompagnent les
nouveaux époux.
Départ. Le 6 août une foule de parents
et d’amis ainsi que les représentants de la
« S. A. Val Chisone » rendaient les derniers honneurs à notre frère Mr. Emile
Pascal, âgé de 49 ans. C’est après une longue maladie supportée avec calme et résignation que notre frère nous a laissés. L’épreuve des dernières semaines l’avait singulièrement préparé à gagner la patrie
meilleure. A sa soeur M.me Emma Pascal,
ainsi qu’à toute la famille nous disons notre sympathie. « Seigneur à qui irions-nous?
Tu as les paroles de la vie éternelle ».
Torino
Nei mesi di luglio e di agosto sono stati
celebrati i seguenti atti liturgici:
Battesimi: Piscmi Gabriella di Vittorio e
di Nicolai Emilia; È.ott Graziella di Enrich e^di Taccia Lorenzina.
Matrimoni: Olivieri Enrico con Pinaffo
Olga; Reymond Willy con Pons Nella;
Rossetto Giovanni con Artns Anna; Ravazzini Alfredo con Rosnati Roma; Bottazzi Elio con Masia Pietrina.
Eynard
Kulme
Funerali: Bertinat Maddalena;
Margherita, Charbonnier Ernesto,
Erich.
« Rallegratevi con quelli che sono allegri. Piangete con quelli che piangono »
(S. Paolo).
Rodoretto
La saison estivale a ramené dans notre
paroisse le travail accablant et excessif de
nos montagnards. Les estivants sont revenus Surtout aux Fontaines, mais le caractère sauvage de Rodoretto n’en fait pas un
lien recherché. Nous les voyons plutôt de
passage, montant du Perrier ou venant de
Prali. Nous avons eu le plaisir de les voir
se joindre à nous pour le culte comme
pour les autres réunions.
Le jour de Pentecôte nous eûmes notre
assemblée de paroisse. Après la lecture des
rapports et des comptes, l’assemblée a élu
les délégués pour la conférence di district
et le Synode. Mr. Jean Baral (Serveil) fut
élu potir la conférence, alors que Mr. Enzo Tron, instituteur, fut désigné an Synode.
Villar Penice
Numerosi lutti hanno rattristato la nostra stagione estiva:
Charbonnier Stejano Giovanni del Teynaud deceduto il 5 agosto. Muratore apprezzatìssimo in paese per la sua competenza e per la rettitudine esemplare del
suo carattere. Soffrì a lungo e giunse alla
morte in piena lucidità mentale, sollecito
fino all’ultimo istante, non di sè ma della
sua compagna e dei suoi figliuoli. Accettò
con piena sottomissione la dura prova che
il Signore gli dispensava. Molti parenti e
fratelli in Cristo circondarono la sua bara
il giorno delle estreme onoranze e molti
auGor oggi, assistono con le loro preghiere la cara famiglia in lutto.
Charbonnier Davide del Teynaud, deceduto il 13 agosto. Il Signore lo aveva benedetto, con la sua compagna, concedendogli una vita lunga e gli concesse ancor
la grazia, nell’ora della dipartenza, di essere circondato e curato con amore dalle
sue figliuole e dai figliuoli dei suoi figliuoli- L’accompagnamento funebre ebbe luogo il 14 agosto e vi partecipò con un messaggio al cimitero il prof. Baridon.
Tur in Maria Luisa ved. Bertinat del Malanot deceduta il 26 agosto. Partita a meno
di due mesi di distanza dal marito che aveva curato con fedeltà esemplare per lunghi anni. Più di tanti altri aveva vissuto
quaggiù col tormento continuo di sentirsi
come in terra d’esìlio. Poche ore prima
della morte affermava la sua fede in Dio
eppoi pregava : « Signore, vieni a prendermi! » Parlarono sulla sua bara suo figlio
Felice, ufficiale dell’Esercito della Salvezza, la comandante dell’Esercito della Salvezza in Italia, i Pastori Nisbet e Geymet.
Bonjour Davide della Pianta deceduto il
26 agosto, in maniera quasi improvvisa e
lasciando nel lutto tutto un gruppo di famiglie, poiché Dio lo aveva benedetto con
numerosi figliuoli. Il funerale venne celebrato nel cortile della sua casa in mezzo
ad una numerosa schiera di fratelli in fede e di amici e vi parteciparono i pastori
Genre e Geymet. « Sono io, non temiate! »
Tale la parola rivolta da Gesù .ai discepoli
solitari sul lago in tempesta e a noi pure...
Non è infatti la morte, bensì Gesù stesso,
che viene a chiamare i suoi credenti per
condurli nella Casa del Padre!
Indi si svolse un interessante Scambio
d’idee- circa il programma d’attività culturale della benemerita Società e circa la
necessità ed i modi di fornirle i mezzi indispensabili per sosteneitnel l’opera. Furono ricordati i due lavori storici d’importanza essenziale che la Società ha preparati, che sono pronti per la stampa, e che
non si possono pubblicare per mancanza
di fondi: la Bibliografia della Storia Valdese, accuratamente aggiornata (prof. G.
Gönnet e A. Armand Hugon), e l’É'ienco
dei Valdesi esuli in ¡svizzera tra il 1686 e
il 1690, preparato su ricerche esaurienti
negli archivi svizzeri e piemontesi ed illustrato con note biografiche (prof. A.
Armand Hugon e E. Rivoire). Si espresse
la viva speranza di ricevere l’aiuto efficace
di qualche sostenitore generoso, che, comprendendo l’importanza di questi lavori,
voglia fornire alla Società i mezzi per la
loro pubblicazione.
Infine il Seggio fu confermato nelle persone seguenti: prof. Attilio Jalla, presidente; prof. Augusto Armand Hugon, vice
presidente segretario; prof. Teofilo Pons,
archivista; Abele Geymonat, cassiere, prof.
Gino Costabel, consigliere.
La quota per l’anno corrente 1951-52 .è
stata confermata in L. 300, ed il contributo
volontario dei soci vitalizi in un minimo
di L. 250, con diritto a ricevere il Bollettino n. 92. Tutti i soci sono vivamente pregati di versare sollecitamente quota o contributo, ad uno dei membri del Comitato
(C. C. P. n. 2-33513 intestato al cassiere
Abele Geymonat a Torre Pollice.
♦ * ♦
Le Chiese Valdesi seguenti hanno inviato alla Società di Studi Valdesi un contriIjfito durante l’anno 1950-51: Torre Pellice
L. 10.000 — S. Giovanni 1.000 — Angrogna 2.000 — Rorà 1.000 — Pinerolo 5.000
— S. Germano 1.000 — Pramollo 2.000 —
Pomaretto 1.500 — Riclaretto 2.000 — Perrero 1.000 —Prali 1.000 — Rodoretto 2.000
— Massello 1.500 — Torino 10.000 — Ivrea 2.000 — Genova 5.000 — Vallecrosia
1.000 — Sampierdarena 1.000 — Firenze
via Serragli . 1.000 — Bergamo 2.000 —
Roma via IV Novembre 500 — Roma piazza Cavour 2.000 — Napoli 1.000 — Bari
2.000.
La famiglia dèlia compianta
Celine Michelin Salomon
Ved. Negri
profondamente commossa per la dimostrazione di affetto e di stima ricevuta in occasione della dipartenza della loro Cara, e.
nell'impossibilità di farlo personalmeute,
sentitamente ringrazia quanti, in qualsiasi
modo si sono uniti al loro immenso dolore, in modo particolare i Sigg. Pastori Ricca e Genre , il Dou. De Bettini, i compagni di lavoro ed i vicini di casa.
Torre Pellice 6-9-1951
Nella tarda età di quasi 90 anni, a 43
giorni di distanza, è andata a raggiungere
la sua più giovane e diletta figliuola Enrichetta, nella dimora dell'Eterno
Col de la Croix. La rencontre franco-italienne du Col de la Croix fut une occasion
pour quelques uns de nos paroissiens de
rencontrer leurs parents et amis d’outre
mont. Plusieurs jeunes se joignirent à eux.
Le culte avec Sainte Cène, les fraternels
contacts avec nos amis de France, la journée lumineuse nous ont laissé un souvenir
bienfaisant.
U H II Sii Wl
Le XVaoût a été fêté par tons. Tout d’abord le XII, toute la paroisse est montée
à Agape et a participé à l’inauguration
dès le matin. Le dimanche suivant nous
nous retrouvions à la traditionnelle rencontre du Col des Fontaines. Cette année la
fête fut organisée par le pasteur M. Coisson du Perrier. Les messages furent respectivement donnés par Mess. Nicod, Pascal, Mathieu. C’était la méditation d’ouverture sur la parabole du filet, puis l’hitoire vaudoise nous fut remémorée dans
son passé récent pour accuser les déficiences
actuelles dans nos hautes paroisses; enfin
la voix de l’évangélisation fraiche et vibrante nous apporta l’écho de la vie d’une paroisse sicilienne tout à sa joie de faire
rayonner l’évangile jusque dans les prisons. La fête du Col laisse à chacun un sentiment de paix et de joie. Paix de la montagne avec ses belles forêts, joie de la communion fraternelle avec tons nos frères venus de la vallée, de la plaine et des villes.
L’assemblea annua della Società di Studi Valdesi ha avuto luogo, nell’aala sinodale, nella serata della domenica 2 corr.
Il presidente prof. Attilio Jalla ha esposto
brevemente l’opera della benemerita Società, che, promuovendo infaticabilmente lo
studio e la divulgazione della storia valdese c della storia della Riforma in Italia,
compie nella Chiesa e fuori un’importante
missione spirituale e culturale. Un caldo
invito è stalo rivolto a tutti i Valdesi ed
alle singole Chiese, perchè La sostengano
efficacemente coi loro doni e contribuzioni
Seguirono tre studi storici molto ínteres
santi. Il prof. Giovanni Gönnet trattò del
le relazioni che i Valdesi ebbero, nei pri
mordi della Riforma, coi riformatori sviz
zeri e tedeschi, e particolarmente con Bu
cero, della cui morte si celebra quest’anno
il quarto centenario. Il prof. Caponelto,
noto cultore della Storia della Riforma,
che Passemblea accolse con caldi applausi,
espose le drammatiche vicende del riformatore messinese Bartol. Spadafora, una
delle più nobili personalità della Riforma
in Italia, che l’oratore ha fatto d’un accurato studio originale. Finalmente il dott.
Teodoro Balma riferì circa un curioso scritto anticlericale le Epistulae obscurorutn
d’un noto polemista tedesco del sec. XVI.
Il pubblico dimostrò ai tre oratori il
suo riconoscente consenso.
Cantone Maria
ved. del Pastore Vinay Enrico
Ne damio l’annuncio i figli: Arturo, pastore Valdese, colla moglie Maria De Martino; Carlo, generale della Guardia di Finanza, colla moglie Maria; la figlia Jemina; i nipoti tutti. Il funerale ha avuto
liutgo a Ivrea, il giorno 4 .settembre.
Chi crede in me, anche se muoia,
vivrà. (Giov. 11: 25).
Il Pastore Arnaldo Comha ed i .suoi congiunti, commossi dalle dimostrazioni di affetto e di cristiana simpatia in occasione
della dipartita della loro diletta
Maria Comba nata Bosio
esprimono la loro viva riconoscenza al Sinodo I aldese, alla Commissione degli I.
O. V. ed a tutti coloro che con scritti o con
parole hanno preso parte al loro lutto.
Torre Pellice - Angrogna 11-9-1951
La settimana del Sinodo è stata rattristala dalla notizia di due lutti che hanno
colpito varie famiglie pastorali. Alle famiglie dei Past. Arturo Vinay, Arnaldo Cpmba, Roberto Comba, Paolo Bosio, gravemente colpite nei loro affetti più cari,
giunga mediante il giornale l’espressione
della simpatia della Chiesa Valdese.
11 Signore è Colui che consola e che benedice i cuori afflitti, quand’essi confidano in Lui. In questa certezza e nel ricordo di chi ha lavorato con amore per Cristo
e per i fratelli, diciamo con spirito cristiano: buon coraggio. (Red.)
COLLEGIO VALDESE
Lunedì prossimo, 17 settembre, avranno
inizio le prove di esame della « sessione
r
autunnale di esami » per l’anno scolastico
1950-1951.
Nella Scuola Media avranno luogo i seguenti esami : a) Ammissione alla Scnola
Media (ore 9); b) Licenza dalla Scuola
Media (ore 8,30); c) Promozione ed Idoneità alla II ed alla III classe della Scnola
Media (ore 8,30).
Nel Ginnasio Liceo si effettueranno, sempre a partire dal 17 c. m. gli esami seguenti: 1) Promozione ed Idoneità alla V classe del Ginnasio (ore 8); 2) Ammissione
al Liceo (ore 8); 3 Promozione ed Idoneità alla II e III classe del Liceo (ore 8).
I suddetti esami si inizieranno lunedì 17
settembre con la prova di italiano. Il Diaria delle altre prove scritte è visibile nell'Albo dell’Istituto. Per gli esami orali
verrà ulteriormente precisata la data dei
medesimi dalle rispettive Commissioni di
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riceve in Torre Pellice. viale
Fukrman 1 (presso Dr, Gardiol)
il VENERDÌ’
dalle ore IO alle 12.
a Torino riceve gli altrigiorni»
dalle ore 14,30 alle IS in via
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Direttore Responsabile: Ermanno Rostan
Autorizzazione Decreto 27 - XI - 1950
Tribunale di Pinerolo
Tip. Subalpina s. p. a. — Torre Pellice
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