1
A nno LXXVII
Torre Peliice, 3 gennaio 1947
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N, 1
L'ECO DELLE VALLI V,»'
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Nulla sla più forte della vostra ledei
(Gianavello)
SETTIMANALB DELLA
ABBONAMENTO ANNUALE E SEMESTRALE
Lire 250 150 Francia Franchi 250
. Franchi 4 3 Stati Uniti Dollari 2
Italia . . . i^ire sou ,»u Trancia . Franchi 250 150
Svizzera . . Franchi 4 3 Stati Uniti Dollari 2 1 25 i
Ogni cambiamento d'indirizzo costa Lire CINQUE - La copia Lire CINQUE f*
CHIESA VALDESE
Riguardate alla roccia onde foste tagliati
Isaia LI : 1.
REDAZIQNE t Via dei Mille, 1 - Pinerolo
AMMINISTRAZIONE : Via Carlo Alberto, 1 bis - Torre Pellice
I
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1
LA VIA MERAVIGLIOSA
Voi non sÌ6Ì6 gncorct mgj pgssccii por quosto viot.... ;
santificalevi, perchè domani il Signore farà delle me
raviglie in mezzo a voi
(Giosuè 3: 5)
Un nuovo anno si è aperto dinanzi a
noi, un iinovo periodo della nostra vita.
Apparentemente non c’è cambiamento, la
vita è la stessa, ieri come oggi, le circostanze in cui si svolge la nostra esistenza non sono cambiate per il solo
latto che ieri eravamo nel 1946 ed oggi
siamo nel 1947,
E tuttavia, il principio di un nuovo
anno, sebbene non div'erso dal principio
degli anni già trascorsi, è un altro passo
verso la mèta, un nuovo periodo della
nostra vita cbe può essere ricco di eventi molto importanti ; ad ogni modo è
qualcosa di assolutamente nuovo, in
quanto noi ben sappiamo cbe cosa sia
stato per noi il 1946, ma non sappiamo
in nessun modo cbe cosa sarà per noi
il 1947,
Molto probabilmente avremo nuove esperienze di vita, ci troveremo in circostanze e situazioni totalmente diverse da
quelle finora conosciute, alcuni conosceranno nuove gioie, altri dovranno Iron' teggiare dolori e tristezze non ancora
sperimentati.
Il senso di freschezza cbe proviamo in
questo principio del nuovo anno, non è
disgiunto da un senso di incertezza e
probabilmente di timore, poiché non sappiamo dove ci condurrà.
E’ quindi bene per noi prestare attenzione air avvCTtimento della Scrittura
<r Voi non sie^e ancora mr^ passati per
questa via... ».
«
* *
ÌVbf abbiamo iniziato il cammino per
un sentiero sconosciuto ; non possiamo
prevedere cosa alcuna eli quelle che sono
preparate per noi, non possiamo avere
sicurezza alcuna, salvo quella cbe ci viene dalla fede. Perciò non vogliamo essere stolti o dar prova di leggerezza. C’è
gioia nei 'nostri cuori per questo nuovo
principio, è vero, perchè delle nuove
possibilità ci sono offerte; ma la nostra
gioia non è la vuota chiassosa gioia del
mondo cbe non sa nemmeno per cbe
cosa si rallegra. La nostra gioia è fatta
di gratitudine al Signore per le sue benedizioni attraverso l’anno cbe è trascorso, ed essa non è disgiunta da Un senso
jili profonda serietà, poiché è v'ero : %noi
non siamo ancora mai passati per quey
sta via ». Possiamo avere il cuore colmo di belle speranze e di prospettive radiose, ma chi può dirci cbe esse si realizzeranno ? « Non siamo ancora mai
pas.mti per questa via ». Anche se pensiamo di essere preparati al peggio, non
dobbiamo dimenticare cbe con l’andar
del tempo noi cambiamo e cbe con noi
cambia anche la nostra maniera di affrontare i problemi della vita. < Noi non
siamo ancora mai passati per questa
via ».
*
* *
Ora, cbe cosa fa ognuno di noi quando cammina per un sentiero che non
conosce? Procede con cavitela, guardingo,
badando ai suoi passi, il suo occhio è
attento e vigilante. Ora questo è proprio
1 atteggiamento al quale il Signore ci invita, quando per bocca del suo servitore
ci ammonisce : « Voi non siete ancora
mai passati per questa via... santificatevi ». Che cosa vuol mai dire questo?
Quale relazione c’è mai tra il sentiero
sconosciuto della nostra vita e questo
appello alla nostra santificazione?
Anzitutto è certamente solo attraverso
la santificazione che noi possiamo mantenerci vigilanti per poter fronteggiare éventuali pericoli e tentazioni e prove.
Questa via per la quale non siamo ancora mai passati può condurci alla fine
(Iella nostra esistenza terrena; noi non lo
sappiamo, ma una cosa sappiamo, e cioè
cbe è scritto : « Senza la santificazione
nessuno vedrà il Signore » (Ebrei 12 ;
14).
E poi, se non siamo ancora mai passati per questa via, noi sentiamo fortemente il bisogno di qualcuno cbe ci
guidi, questo qualcuno ben lo sappiali, nón puòrèsseri altri che Gesù, il
iSalvatore, Coirli ebè ha percorso questa
via prima di noi. Colui cbe è Egli stesso
la Via, Colui cbe La prd&esso di venire
etiti niii per tutto il nostro cammino, se
abbiamo comunione con Lui, se dimoriamo in Lui e se il suo amore dimora
ili noi. "Ora e soltanto attraverso una vita di santificazione che possiamo avere
comunione con Lui, e se siamo certi che
Egli e con noi, noi ci sentiamo sicuri ;
nelle prove e nelle avversità udremo la
sua voce, la^sola voce cbe S possa rassicurare i nostri cuori: € Non temere....
Io .sono con te », e nel tempo della gioia c della prosperità, la nostra gioia sarà una gioia verace, sarà mi rallegrarsi
nel Signore.
«
* *
Ma questo appello alla nostra santificazione personale trova pure un’altra
spiegazione nel nostro testo : « santifi
catevi, perchè domani il Signore farà
delle meraviglie in mezzo a voi».
Domani il sentiero sconosciuto della
nostra vita sarà pieno ¿delle meraviglie
operate dal Signore. Nessun timore di
pericoli, di difficoltà, di prove ; incontreremo probabilmente molte di queste cose,
ma attraverso di esse il Signore farà
delle meraviglie. Questa è la promessa
per coloro cbe si santificano, questa è la
nostra certezza se abbiamo iniziato questo nuovo anno decisi a tenerci stretti
n Colui « che è stato fatto da Dio
per noi sapienza e giustizia e santificazione e redenzione » ^ Cor. 1 : 31).
Non è forse stata questa la nostra
esperienza nei duri anni trascorsi? Quante volte, quando non avevamo più nessuna possibilità, da un punto di vista
umano, di superare le nostre difficoltà,
l’iddio Onnipotente fece delle meraviglie
per noi ! Quante volte, in modo meraviglioso, il Signore ci indicò cliiaramente la via ! Quante volte, quando eravamo ormai senza speranza. Egli ci diede
una nuova possibilità ! Quante volte,
nel più profondo dei nostri dolori. Egli
illuminò di nuovo il nostro sentiero 1
Ed ogni volta la nostra anima fu costretta a meravigliarsi per la soluzione
dei nostri problemi, per la facilità con
la quale il Signore li risolveva. Se conosciamo queste cose, la santificazione
non ci appare più come un dovere, ma
come un privilegio, il bisogno più essenziale dell’anima nostra, assetata dell’Iddio vivente, è un dono della grazia.
*
* *
€ Noi non siamo ancora mai passati
per questa via... » come vi cammineremo? Possiamo rimaner sordi alla Parola,
del Signore e iniziare il nostro viaggio
da soli ; questo è il modo di fare del
mondo, e abbiamo visto dove ci ha condotti. Oppure possiamo ascoltare la Parola del Signore e iniziare il nostro cammino in santificazione, in maniera da
poter servire il Signore come mezzi per
il suo proponimento di redenzione del
mondo. In questo caso vedremo cose
meravigliose nella nostra vita di tutti i
giorni, nel nostro paese, nella nostra famiglia, nella nostra anima.
Cammineremo, nella potenza del Signore, conoscendo il dono ineffabile del
suo amore, la benedetta consolazione
della sua grazia.
Ci conceda il Signore di poter fare la
nostra scelta con cuore riconoscente :
« Signore, a chi ce ne andremmo
noi? Tu hai parole di vita eterna (Giovanni 6 : 68).
A. Deodate
I cum RADIO
Strano a dirsi, ma dai giornali svizzeri, tramite una corrispondenza italiana,
veniamo a conoscenza di quanto se;^ue :
« La dilezione centrale della
Radio italiana con sede a Roma
ha imposto a iuiie.le stazioni cl^
trasmettevano regolarmente uncuh
io evangelico (Roma, Genova, Firenze, Milano, Torino eoe.) lo stesso orario, ridotto a 15 minuti, cioè
dalle 8,45 alle 9 del mailino. La
nuova disposizione è entrata in
vigore dal giorno 8 dicembre.
A motivazione di quanto sopra
è siato detto che le recenti modifiche nei programmi e la neces
sità di^dare la precedenza ad altre trasmissioni (concerti, resoconti
sportivi ecc.) non permettevano di
slabilire un orario migliore.
Ci sono delle buone ragioni per
credere chela decisione sia stata
ispirata dal Vaticano dove si è lamentato il fatto cher le trasmissioni
ad ore diverse permettevano a
troppe persone di conoscere e di
ascoltare un culto evangelico.
Non bisogna neppure dimenticare le difficoltà che sorgono dovendo trasmettere il culto alle 8,45
del mattino, in un'ora in cui i pastori sono impegnati nelle varie
atlività domenicali ».
Ma è proprio questo che il Vaticano
desidera ; che non si ascoltino più i culti evangelici ? Perchè si deve aver paura della verità ?
COMUNICATO
Per mancanza di energia elettrica, il numero del giornale della
settimana scorsa non ha potuto
^ uscire e ipiesto è stato composto con particolare difficoltà.
Ne chiediamo scusa ai lettori.
Il prossimo numero uscirà in
quattro pagine e conterrà, fra
l altro, i seguenti due articoli
di attualità :
RIIVEGLip VALDEtE
ALLA COSTITUENTE
. li
Rammentiamo ai collaboratori la necessità che tutte le corrispondenze, ad eccezione della
cronaca, siano inviate aU’indirizzo del Direttore : Past. Ermanno Rostan, via dei Mille 1
- Pinerolo.
La congiura del silenzio
tutta la su{i forza ed in tutto il suo significato. L’Italia ha avuto degli insigni
cultori di diritto ecclesiastico, coraggiosi
assertori della libertà di coscienza e di
culto; ma la massa del popolo considera
il problema religioso come un problema
secondario e perciò l’esigenza della libertà religiosa intesa come libertà di coscienza e di culto, di stampa e di discussione religiosa, di organizzazione
e di propaganda religiosa passa in sott ordine davanti ad altri problemi di carattere politico, economico e sociale.
C’è proprio bisogno di perdere tanto
tempo sulle questioni religiose, quando
ognuno è libero di offrire o no il suo
culto a Dio ? E poi Iddio c’è egli vera'
mente o non è piuttosto un’invenzione
della Chiesa ?
Ogni tanto, ma con molta cautela, i
giornali ci danno alcune notizie del lavoro delle sotto commissioni della Costituente chiamate a redigere materialmente
gli articoli della Carta Costituzionale in
maleria di rapporti fra Stato e Chiesa.
In verità, quanto ci vien detto è troppo
poco e ci fa pensare che fuori delle aule
dove si riuniscono le sotto commissioni,
ci sia interesse a organizzare una specie
di congiura del silenzio.
Problemi di importanza vitale per la
dignità della nazione passano per lo più
inosservati alla maggioranza degli italiani. Problemi fondamentali, come quello
della libertà religiosa, che dalle nazioni
civili è stata posta alla base delle loro
C ostituzioni, da noi sono studiati in gran
segreto, fra le quattro pareti di una stanza, come se si avesse timore di trattarli
apertamente in una libera e rispettosa
discussione davanti al pubblico che legge
i giornali o ascolta le conferenze.
Il latto è cbe il problema della libertà
religiosa non interessa in modo diretto
1 italiano medio. Abituato com’egli é da
secoli ad una docile sottomissione all’autorità della Chiesa, l’italiano medio non
sente 1 esigenza della libertà religiosa in
I partiti politici, poi, non brillario per
la loro attività in materia di libertà religiosa. Gli stessi partiti che, inizialmente,
sembravano essere rigidi assertori della piena liberta religiosa e della separazione
della Chiesa dallo Stato, si adattano oggi
a delle soluzioni di compromesso e cercano di più l’interesse loro che non il
trionfo di un’affermazione di principio,
come quella della libertà religiosa.
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” " ^’ ■ S >LfEÇp ûii,LE »HU'VALDESI ,íf"
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íí'/^..^t* ,4t“ /
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tF^^ IIICiNUI WtiiZi«
'■' Quali sono , su^ueato atgomento alc^i^
ne notizie intere^anti? ^à FAwmti M.
Milano del 22 novembre u. s.> in una
brevissima nota sui rapporti fra Stato e
Chiesa affermava che " dai vari intera
venti in sede di Commissione è emerso
'unanime e chiaro il proposito di non
voler turbare in nessun modo la pace
religiosa in Italia,i. -'•■ 'i‘‘
Veramente/ «on il prof. Ugo della Seta«
anche noi ci domandiamo chi sia indotto
più facilmente atuifrare la pace religiosa
in Italia : coloro ; i quali domandano che
venga sancita nella Costituzione la piena
libertà r^giosà per tutti i culti e un
uguale trattamento giuridico o v v e r o
" quella Chiesa che, non paga di ritenere sè stessa nell'ambito del proprio
magistero la depositaria dell'assolata
verità religiosa, presumesse di tradurre
questo autogiadixio teologico di premia
nenza spirituale in un privilegio con,>
sacrato dallo Stato nella propria
Costituzione e nella propria legislazio^
ne, mortificando moralmente e meno^
mando giuridicamente le minoranze
religiose
e
Una notizia interessante è apparsa su
L'Unità di Torino del 19 dicembre u.
s.^ dove, a proposito dei lavori della prima sotto commissione per la Costituente
circa i rapporti fra lo Stato e la Chiesa,
il corrispondente romano scriveva quanto
segue: “ ...In seguito, l'on. 'lupini Kder
mocristiand) proponeva un articolo nel
quale veniva "tout court,, inserito nella
Costituzione il patto lateranense. Sulla
proposta è stata fatta un'ampia dd
scussione. Il compagno^ Togliatti ha
precisato che non è possibile richia^
mare nella Costituzione e inserire in
essa tali patti per varie ragioni; tra
le altre, perchè ciò sanificherebbe includere nella Costituzione l'articolo del
Trattato che reca la formula “ religione ufficiale dello Stato é quella cattai
lica f»* Questo non può essere accettato
ed é stato ripudiato da tutti d popoli
civili,,. i
ti
Fin qui l'Unità di Torino.
L'articolo proposto dall'on. Tupini veniva invece accettato con 10 voti favorevoli e 7 contrari.
Dove si vede che non pochi membri
della democratica Costituente intendono
dare all'Italia una Costituzione che affermi il principio della supremazia della
Chiesa cattolica romana in quanto religione dello Stato e forse anche sancisca
le ingiustizie dei patti lateranensi e del
Codice penale nei confronti delle minoranze religiose.
I giuristi dell'epoca mussoliniana non
ragionavano molto diversamente.
Ecco perchè è meglio che non ci facciamo troppe illusioni e che ci prepariamo a predicare l'Evangelo di Gesù Cristo
con o senza libertà, a tempo e fuor di
tempo, pur di recare agli uomini il me.ssaggio della loro redenzione.
Siamo andati
olire T
Ultimamente, nel corso di un pubblico dibattito, la nostra affermazione che
in Italia non c'è mai stata una vera liberta religiosa è stata considerata eccessiva, forse anche ingiusta.
L abbiamo riesaminata, ma siamo costretti a confermarla ; perchè, effettivamente, in Italia non c'è mai stata una
piena libertà di religione, sancita nei codici oltre che attestata dalla coscienza
morale degli individui.
C'è stata sempre una libertà limitata,
dosata, sapientemente dosata, quando
non la si potè piu dosare con l'inquisizione. Senza il riconoscimento giuridici
co e morale della piena libertà religiosa, le minoranze religiose saranno
sempre in balia dei governi più o me^
no clericali e totalitari, pià o meno He
calie democratici. La storiadella Chie
> I
l
sa ViJdese insega ch^it rè^ie iterale,'.dal'1848 in poi, lallÌegge ..'restrittiva
è stata interpretai» in Wnso'^to a fa-;
vore delle minortmze, e'|iu regime,-tpta^
litario, non estraneo a influenze clericali
la legge è stata nuovamente limitata da
ingiuste restrizioni della piena libertà religiosa.
Luigi Luweatti *scrisse un giorno queste parole degne di essere meditate an
che oggi: c Vi sono dei popoli che si
" credono Jd^ni gover liò 'demoéraih
co, ma noni’conaèfendi^ la libertà teliti
giosa, confiscata dal monopolio di'^nn
solo culto, hanno le apparenze^costù
tazionali e l'essenza della sei vita- Se
una nazione perdesse la coscienza di
tutte le altre guarentigie apolitiche e
civili e le rimanesse illesa la libertà
'0'^ligiosa, ricostituirebbe spontaneamen'
té tutte le altre condizioni essenziali
'^di un governo democratico ».
ERMANNO ROSTAN
Consiglio Federale delle
Chiese Evangeliche" d'Italia
COMUNICATO
L'Alleanza Evangelica Mondiale
invita tutte le Chiese Evangeliche del
mondo a partecipare, come di consueto,
e possibilmente con adunanze in colmine,
alila
SETTIMANA DI PREGHIERA
che si terrà dalla Domenica 5 alia Domenica 12 Gennaio 1947.
Il PROGRAMMA trasmesso ha per
motivo centrale: L'uniià in. Dio.
La Settimana di preghiera è inquadrata
in una Domenica di apertura, 5 Gennaio, ed una di chiusura, 12 Gennaio, nelle
quali si propone di trattare argomenti in
connessione con la Settir^ana di Preghiera.
Lunedì 6 Gennaio - L'Unità nell'Evangelizzazione.
Letture Bibliche: Matteo 28: 16 - 20;
Luca 10: 1-9; Giovanni 4; 27-38.
Preghiere:
a) di ringraziamento per lo sviluppo
dell'Opera Ailssionaria ottenuto in
questi ultimi 150 anni; - per l’accresciuta amicizia e cooperazione che si
è manifestata fra le opere missionarie; - per le possibilità maggiori che
i mezzi moderni di comunicazione
porgono per la propagazione del vangelo;
■<b) d'intercessione, affi nebè il Signore spinga nuovi operai a lavorare
nella sua messe; - perchè Tenergia
e 1 entusiasmo missionario continuino a progredire; - e tutte le C’biese
vengano arricchite da un’abbondante messe di anime convertite.
Martedì 7 Gennaio - L'Unità resa
manifesta dall'amore cristiano.
Letture Bibliche:'1- Giovanni 2: 7-11;
1 (riov'anni 3: 14-24; 1' (ììiovanni
4: 7-21.
Preghiere:
a) di ringraziamento, per la rivelazione dell’amore di Dio per il mondo; - per la capacità e forza di amare cb'Egli suscita nei suoi figli.
b) d’intercessione: affinchè Tamore
di Dio sia accettato come legge della
vita; - perchè possa superare ogni
odio, divisioue e colpa; e sia 'reso
perfetto in tutti per Cristo nostro
Salvatore.
Mercoledì 8 Gennaio - L'Unilà resa
manifesta dal carattere cristiano.
Letture Bibliche; l'Pietro 1: 1.3; 2: 5 ;
1’ Pietro 3: 8-17; 2 Pietro 1: 1-11.
Preghiere:
a) di ringraziamento, perchè molti
uomini c donne sentono come il carattere cristiano sia veramente Punico desiderabile; - perchè il carattere
crisdano da forza per superare la
tentazione ed il peccato; - perchè è
piaciuto al Signore di rivelarci in
Cristo una visione di vera vita e di
coadotta umana.
b) d'iniercessione affinchè si. accresca
in noi il rispetto dovuto agli uomini
come creature aventi un’anima; perchè si accresca il riconoscimento
battute.
Venerdì -10 Gennaio - L'Unilà resa manifesia nella giustizia
sociale.
Letture Bibliche: Giacomo 1:19-27;
Giacomo 2: l‘t-26 ;' Giacomo 4; 13 ;
5:6.
Preghiere :
a) di ringraziamento, perchè un .senso di giustizia va propagandosi nel
mondo ; - perchè si nccentna una visione meno materialistica dell’utilità del lavoro; • perchè lo spirito
cristiano in alcuni paesi -fa sentire i
suoi effetti anche negli ambienti delle
industrie e del commercio.
h> d'intercessione, affi nclié In giustizia trionfi sull’oppressione e sui
torti fra individui e fra nazioni, perché si ritrovi il senso vocazionale
del lavoro giornaliero - e sia bandito lo spirito di sospetto e di contesa fra coloro che lavorano insieme.
Sabato -11 Gennaio - L'Unità fra le
Nazioni ed i Governi.
Letture Bibliche : Atti 17; 22-31 ; Romani 3: 19-31 ; Romani 13: 1-6.
Preghiere :
a) di ringraziamento, per l’accresciuta comprensione dei problemi internazionali considerati come di natura essenzialmente spirituale ; - per
il lavoro compiuto dalle associazioni
che si propongono onestamente una
fraternità fra le nazioni ; - per le
tendenze che si manifestano nelle
organizzazioni di fraternità, di mettervi a base i principi della morale
cristiana.
b) d'intercessione, affinchè la gloria
delle nazioni concorra alla gloria di
Dio ; - jjcrchè lo Spirito Santo ispiri
e guidi gli uomini di Stato a soluzioni cristiane dei problemi internazionali : - e la benedizione di Dio
accompagni nel presente e nel futuro 1 operato dcU’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Ijo stato attuale del mondo è veramente penoso. I.a pace che durante la guerra si annunziava ai popoli dover essere
buona, giusta c duratura, nella reciproca comprensione e fraternità, ci si pre
,o '*pOf il momento, fallita.
della vera soluzione dei problemi sociali in un approfondimento di visione e conoscenza del pensiero cristiano applicato alla vita.
Giovedì 9 Gennaio - L'Unilà della
Civiltà Cristiana.
Letture} Bibliche: Matteo 5: 1-16; Matteo 25: 31-40; Giovanni 17; 11-2.3.
Preghiere :
a) di ringraziamento, per lo stabilirsi io antico del cristianesimo in
Europa ; - per la continua preservázione dei suoi ideali dai numerosi attacchi degli avversari ; - per
il crescente riconoscimento della regalità di Gesù Cristo.
b) d’intercessione, affinchè si stabilisca una civiltà nel mondo intero
su basi cristiane ; - per l’accrescimento della fraternità umana, in una
più vasta Vocazione cristiana al servizio deH’umanità ; - e perchè tutte
le barriere che presentemente separano gli uomini e le razze siano al»*
M
rc|^ il uftmdo.^oii sa cercare la sua
vera -^ace ih Coli^ che è il l*i incipe del
il-t-<on8iglio rederaie invita perciò i
cristiani evangelici ad assecondare con
, fervore l'invito rivòltoci dall'Alleanza
■ » ■ Sh .
Evangelica Mondiale, affinchè l'ideale
cristiano, realizzabile solo nella comunione..con Die, possa attuarsi più sensibilmente fra i credenti in Cristo, così da
risplendere nelle tenebre del mondo come
un faro di richiamo e salvezza.
f
Il Presidente
^VIRGILIO SOMMANI
iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiK
Opuscolo pel
XVII febbraio
La Società di Studi Valdesi iprovvederà anche
per quest’anno alla pubblicazione deiropuscolo
commemorativo del XVII febbraio. Esso è stato
redatto dal prof. Augusto Armand Hugon col titolo : LE MILIZIE VALDESI AL 18- SECOLO. - E' un argomento assai poco noto e molto
interessante, ricco di farti e d’episodi impressivi,
incui appare l’alto valore civile e morale dei Vaidesi di due secoli fa.
L’opuscolo, di 16 pagine, con belle illustrazioni, sarà offerto al pubblico a L, 16 la copia.
Coloro che si prenoteranno entro 1) l.“! gennaio
p. V per almeno 10 copie il prezzo è ridotto a
lire 14 la copia, se ritirato alla Tipografia Alpina,
ed a lire Ib se spedito franco di porto.
Si pregano i sigg.ri ipastorl di volersi, proiio^.
re per tempo, presso la Tipografia Alpina, versando amicipafamente l’importo sul C. C. P.
11. 2-26833 intestato a Pier Luigi Pagliai - Torre
Penice. Le copie prenotate senza importo saranno
spedite contro assegno.
Se le^ prenotazioni non raggiungeranno le 2000
copie, l’opuscolo, a causa del suo alto costo non
sarà pubblicato.
MNO ÜMIISTI Al [OHE Iella lim
Come già annunziato nei giorni 5 c 6
Gen naio avrà luogo il tradizionale Convegno delle Assoc. Cri.stiaue dei Giovani (Y.Al.C.A.) del Gruppo Piemonte al
Colle della Vaceera. La gioventù unionista vi è invitata ; l’adunata delle Unioni della Val Pellice avrà luogo domenica alle ore 8 al Ponte Angrogna (Appiatti). A prezzi modicissimi vitto e alloggio all’Albergo Plavan.
La domenica sera al Convegno sarà
trattato 1 argomento : Il giovane cristiano
e l’attività fisico-sportiva.
. Il lunedì alle ore 9 s’inizieranno le
gare sciistiefie, a staffetta, in tre sezioni
a squadre di tre elementi su un'percorso di 15 km. circa.
Fra i ricchi premi verrà disputato il
Frofeo «Jacopo I^ombardini ».'trieniinlc
da aggiudicarsi all Unione cui appartiene
la squadra prima classificata.
ALLE UNIONI VALDESI
(ORUPPe VALLI)
Gli Unionisti del Vnl Pdiicc rlie intrniloiio
pnrtcciiinrc al Convegno di Pral.v (Doioenirn 5
- Lunedi 6 Gennaio lf)47) .saranno lieti di eonoaeere elie un eaniion sarà messo a loro disposizione do Torre Pellirc a Peroso Argentina.
Partenza da Torre Pelliee, Domenica 5 Gennaio, ore 5,45 (appnntamento davanti alla Pasticceria More).
Partenza da_ Lu.scrna S. Giovanni, ore 6 (appuntamento Piazzale Airali).
Siecome i po.sti sono limitati, si pregano le
Unioni di iscrivere sollecitamente i membri clic
intendono ii.sufruire di questo mezzo di trasporto,
facendo pervenire le liste dei partecipanti al
Caffè Italia - Torre PclHcc non più tardi del
2 gennaio.
Le Llnioni di Pfarosllno, Pinerolo, Torino,
sono pregate di far conoscere entro In stessa
data al Pastore Mattliiea * Pomaretto, il nnmern
dei loro partecipanti, affinchè si possa organizzare teinpestivameiite il trasporto mediante camion da Perosn alla (iiana. Tenete presente che
la partenza in camion da Perosn avrà luogo
alle ore 8 di Domenica 5 Gennaio.
Al Convegno verrà trattato nn solo argomento la domenica 5 gennaio “ /.A CHIESA DI
FRONTE AL MONDO... Il convegno si chiù derà lunedì 6 gennaio alle ore 14 e la partenza
aVverrà subito dopo, in modo da consentire anrlie
ni più lontani il ritorno in serata.
11 Capo Gruppo
A. DEODATO
........ERMANNO ROSTAN, Direttore _
Autorizzazione N. P. 356 dell’A. P. B.
Arti Grafiche « L’ALPINA » Torre Pellice
La famlRlla BERTALOT nell’imposaibilltà di (irlo personalmente ringratia commossa per le preziose prove 41
simpatia avute in occasione della dipartenza del compianto
MICHI
In modo particolare ringrazia tutti I vicini di casa eh«
sono stati larghi di aiuto durante la malattia dello Komparso
Ptractilà, 15 dicembre IPSd.