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Anno 114 - N. 18
6 maggio 1977 - L. 150
Spedizione in abbonamento postale
I Gruppo /7C
ARCHIVIO TAVOLA VALDESE
10066 TORRE PELLICE
delle valli valdesi
SETTIMANALE DELLE CHIESE EVANGELICHE VALDESI E METODISTE
SI SUSSEGUONO LE DENUNCE PER VILIPENDIO ALLA RELIGIONE
Lo scandalo buffo
« Mezza Europa ride di noi » ha detto il direttore della RAI a proposito del putiferio sollevato su « Mistero buffo » - Ma c’è solo da ridere?
Passata la festa...
In Italia è di nuovo tempo di
crociata. La cosa di per sé non
fa neanche più notizia, visto che
da un po' di anni a questa parte
la Chiesa di Roma e il suo braccio secolare, la DC, non perdono
l’occasione per erigere i loro
« Muri di Berlino », che di volta
in volta assumono sfumature diverse dall’« anti-comunismo », al1’« anti-divorzio » o all’«anti-aborto », tra il popolo italiano.
La curiosità dell’avvenimento
consiste però nel tentare di scoprire quale sarà, di volta in volta, la pietra d’inciampo da additare all’esecrazione dei fedeli
(o « delle truppe fedeli »?).
Stavolta è toccata a Dario Fo
e al suo spettacolo « Mistero buffo », che è andato in onda sulla
rete 2 della TV il 22 e il 29 aprile.
Sembra però che più che un
attacco a Fo, si tratti di un’ennesima ingerenza del Vaticano negli affari interni italiani, tesa a
colpire la mini-riforma radiotelevisiva, che ha tolto la gestione
dell’« informazione » al monopolio dernocristiano, e ad ostacolare non soltanto il compromesso
in atto tra DC e PCI, ma anche
le stesse intese programmatiche
con i comunisti ispirate dall’on.
Moro.
Il via alla polemica l’ha dato
l’Osservatore Romano, il quotidiano della S. Sede, che ha definito la trasmissione « inamissibiìe, disgustosa, grossolana e avvilente ». Poi, come guidata da una
sapiente regìa, la processione si
è messa in moto; in testa, con il
cardinale Poletti e gli alti prelati della Commissione Episcopale,
le brigate d’assalto di Comunione e Liberazione; subito dietro i
dirigenti dell’Azione Cattolica, i
membri dell’Associazione Ascoltatori Televisivi, e i rappresentanti democristiani e missini in
seno all’Azienda di via Mazzini:
tutta la parte moralmente sana
del paese, insomma, mobilitata
dagli appelli di Radio-Selva per
salvare la società italiana ormai
irrimediabilmente avviata alla
disgregazione e allo sfacelo.
Per ultimo si è mosso addirittura il segretario generale del
Centro Romano Antiblasfemo
(chissà che di questo Centro non
faccia parte anche qualche valdese benpensante?!), e ne è scaturita una denuncia per vilipendio
alla religione dello stato, per cui
tutta la vicenda, di cui sono piene le pagine dei quotidiani, sta
ormai assumendo i toni da commedia all’italiana.
Dario Fo, ritornato sul video
dopo 14 anni di ostracismo democristiano, rischia così di esserne ri-cslromesso dopo poche
puntate; inoltre, visto che fope
il « caso » avrà anche un seguito
giudiziario, c’è il rischio di una
eventuale condanna, che andrebbe ad aggiungersi alla lunga serie di intimidazioni, di violenze
e di processi cui Fo e compagni
sono stati sottoposti dal Regime
in questi ultimi anni per farne
tacere la voce.
Chi è Dario Fo
Ma chi è dunque questo Dario
Fo, che il Potere vuole censurare, privandolo della libertà di
dire ciò che pensa, e mettere in
galera?
Un ministro corrotto e mafioso? Un industriale diossinaro?
Un evasore fiscale? Un bombarolo, o un delinquente da strada?
Macché. Niente di tutto questo.
Fo è semplicemente un uomo
di teatro, un « giullare del popolo », come egli stesso ama definirsi, che da tempo ha abbando
nato i canali tradizionali, borghesi, del facile consenso, per
portare i suoi spettacoli nelle
piazze, tra « l’élite » degli emarginati e dei disoccupati del Meridione, tra gli operai delle fabbriche in lotta per il posto di
lavoro.
Tutti luoghi dove, si sa, tranne rare occasioni per lo più demagogiche, solitamente i dignitari ecclesiastici non vanno.
« A ciascuno il suo imbonitore: Dario Fo faccia pure lavoro
politico tra gli operai; noi abbiamo in mano la ’TV, e le coscienze riusciremo comunque a riaddormentarle e a ricuperarle »;
così la pensavano, fino a poco
tempo fa alcuni settori della gerarchia ecclesiastica e democristiana, convinti, da secoli, che la
ignoranza delle masse sia uno
dei cardini per mantenersi, comunque, al potere.
Ma fatalità ha voluto che la
classe operaia italiana, nonostante certi suoi dirigenti, non sia affatto rimbambita ; inoltre due
anni fa, c’è stato un 20 giugno,
che, se anche non avrà risposto
in pieno alle aspettative di milioni e milioni di lavoratori, ha comunque determinato una modifica nei rapporti di forza tra i partiti, a tutto svantaggio della D.C.
É qualcosa è effettivamente
cambiato nel nostro paese. Alla
TV, grazie al coraggio di alcuni
funzionari democratici che intendono offrire ad un pubblico per
anni assuefatto alle litanie di
Bernabei dei programmi più qualificati e stimolanti, è ora possibile mandare in onda, tanto per
fare qualche esempio, un dramma suH’epopea dei Valdesi, o una
serie di spettacoli di Dario Fo,
tra cui, appunto, « Mistero Buffo ».
Misteri medioevali
E questo uno dei lavori più
belli di Fo, certamente il più famoso, anche perché è stato recitato in molte Darti del mondo,
dall’Italia, alla Francia, alla Cina.
« Mistero Buffo », come molti
avranno avuto modo di vedere,
è una satira feroce del Potere,
che Fo ha scritto mettendo insieme alcuni testi originali delle sacre rappresentazioni medioevali,
riscoperti attraverso un lungo e
paziente lavoro di ricerca.
Nel corso delle rappresentazioni sacre, o « misteri », il popolo,
attraverso la figura del giullare,
diventava protagonista di uno
spietato attacco al Potere, nei
suoi aspetti politici, economici e
religiosi. Attraverso queste « recito », veniva denunciata PoDDressione delle classi dominanti, e il
popolo prendeva coscienza, al
tempo stesso, della propria condizione di sfruttato, riscoprendo
altresì tutta la propria dignità di
uomini liberi.
Queste forme di lotta, che poi
si esprimevano in forme associate di vita organizzata secondo
modelli comunitari, vennero combattute dal Potere, sia attraverso
il momento della violenza militare (lo sterminio delle sette ereticali dei Catari e di Fra Dolcino,
e, perché no?, le persecuzioni contro il popolo valdese), sia anche
attraverso il fenomeno cosiddetto dell’« acculturazione », qualcosa di meno violento, ma certamente più pericoloso della repressione armata, che si verifica
ogni qualvolta la cultura del popolo viene recuperata dalla cultura dei ricchi, per essere castrata dei suoi elementi rivoluzionari
e, una volta resa inoffensiva, passare alla storia.
« È il popolo che crea la storia,
ma è il padrone che la racconta »: è una delle espressioni preferite da Fo, che egli riprende,
parafrasandola, da Mao Tse
■Tung. Ed ecco allora il « giullare
del popolo » che si mette a riscoprire la cultura popolare, quella
autentica, liberandola dalle « incrostazioni » che il Potere ci ha
sedimentato su.
In questo processo, la cultura
delle classi dominanti è smascherata e la carica di ribellione delle masse popolari riappare come
d’incanto e riprende a far paura.
Dov’è la bestemmia
È all’incirca quello che è successo con il riproporre il « Mistero Buffo » in televisione.
La satira dissacrante, da Fo riportata a una dimensione storica, e continuamente e ferocemente attualizzata, oggi, di nuovo come allora, dà fastidio al Potere,
in Questo caso ancora e sempre
la Chiesa Ufficiale, che grida allo
scandalo e alla bestemmia, e minaccia roghi e scomuniche.
In realtà chi si vuole scomunicare non è soltanto Dario Fo, o
i dirigenti della RAI che gli hanno fatto fare lo spettacolo, o il
compromesso storico con i comunisti.
E la creatività popolare che è
J. L. Sappè
(continua a pag. 3)
Il proverbio « Passata la festa,
gabbato lo santo », potremmo
esprimerlo in questa forma:
«Passata la festa, gabbato il Cristo ». Purtroppo spesso si crede
di gabbare il Cristo, almeno da
parte dei « natalini » e dei « pasqualini », cioè da milioni di sedicenti cristiani che vanno in
chiesa solo nelle grandi occasioni. Si va e poi si continua la vita
come prima.
Ma la Pasqua dovrebbe cambiare almeno qualche cosa in
noi cristiani.
Anzitutto la Pasqua dovrebbe
essere per i credenti la piena
sconfitta dell'errore che fa pensare che la morte sia la fine di tutto e che dopo la morte non c’è
più nulla; né spirito, né risurrezione, né vita delValdilà. B questa la credenza di molti che —
pur chiamandosi cristiani —
pensano che è orgoglio credere
che l'uomo sopravviva alla morte. Così pure ci sono di quelli per
i quali le narrazioni evangeliche
della risurrezione sono delle allegorie, un linguaggio figurato!
Sono dei Corinzi filosofeggianti
(Cfr. I Corinzi 15) o dei neosadducei che negano la risurrezione
e la vita ultraterrena, malgrado
le affermazioni del Nuovo Testamento e gli accenni dell’Antico
Testamento. Ma Gesù pronunziò
una parola assai chiara al riguardo: « Dio non è l’Iddio dei morti, ma dei viventi» (Matteo 22:
32).
Pasqua non è dunque una
semplice commemorazione di un
morto per crocifissione. Bando
all’incredulità di Toma! (Giovanni 20: 24-29).
La Pasqua dev’essere la festa
della gioia. Se crediamo realmente nella risurrezione di Gesù Cri
Lettera a Dario Fo
Il Sinodo
delle Chiese Valdesi e Metodiste
Roma, 29 aprile 1977
Sig. Dario Fo,
Milano
Apprendiamo dalla stampa che il Sig. Paolo Vannoni, presidente del Centro romano antiblasfemo, ha inoltrato contro
di Lei una denuncia penale per vilipendio della religione dello stato, a seguito della trasmissione televisiva del Suo «Mistero buffo» andata in onda sulla rete 2 venerdì, 22 aprile.
Nella nostra veste di rappresentanti di Chiese — che sin
dal Medio Evo hanno voluto predicare liberamente l’Evangelo di Gesù Cristo, testimonianza dell’amore di Dio e potenza di rinnovamento per gli uomini; e che per questa fede
hanno subito denunce, roghi e galere — desideriamo manifestarLe la nostra solidarietà di fronte alla denuncia avanzata contro di Lei, nella certezza di esprimere il sentimento
dellè nostre Chiese, le quali nel loro Sinodo del 1969, protestando nei riguardi della legislazione penale del 1930 tuttora
vigente nella Repubblica Italiana, hanno precisato che « ...rinnovatasi la coscienza giuridica del paese nel clima politico
stabilito dalla Costituzione repubblicana, si rende necessario,
anche in questo specifico settore, procedere ad una radicale
riforma nel senso di sopprimere nella tutela penale qualsiasi
riferimento al ’sentimento religioso’ come tale, in quanto
ogni fede religiosa, ed in specie la cristiana, assicura il rispetto della propria dignità e si afferma con l’esempio di
vita e di costume dei credenti, senza dover far ricorso alla
legge penale dello Stato, non essendo pertinente allo Stato
la cura religionis et ecclesiae nei confronti di una o più confessioni, né a queste competendo di richiedere l’ausilio del
braccio secolare per l’affermazione o la difesa i-.ella fede »,
0 che «il concetto di vilipendio infatti, in sé vago e impreciso in ogni sua possibile configurazione, si è prestato e si pre;3ta tuttora ad essere iniquo strumento per coartare e reprimere la libera espressione del pensiero e l’esercizio del diritto di critica anche in campo religioso».
Ci auguriamo pertanto che Le venga pienamente riconosciuto il diritto di concorrere con la Sua libera voce a quella
formazione critica e dialettica della cultura necessaria per
lo sviluppo della nostra società nella partecipazione attiva di
tutte le sue componenti.
Con i più cordiali saluti
Per la Conferenza metodista
il presidente:
Sergio Aquilante
Per la Tavola Valdese
il vice-moderatore;
Giorgio Bouchard
sto — e quindi anche in quella
nostra che Egli ci dà per grazia
— dovremmo vivere sempre nella letizia. Se le prove dolorose o
le tentazioni forti sopraggiungono, basta invocare Cristo che ha
vinto la morte e ogni male ed
Egli ci dà la forza -e la speranza
certa della vittoria finale. Infatti
l’ultima parola non sarà il trionfo della morte totale (come degli
increduli vanno affermando) ma
il trionfo della vita in Gesù Cristo. Bando quindi alla tristezza
come quella posseduta dai due
discepoli di Emmaus prima dell’incontro col Cristo risorto! (Luca 24: 11 ss.).
La Pasqua non è un semplice
fatto del passato, ma una realtà
sempre presente e quindi valevole in ogni tempo. Cristo ha vinto
per sempre e per tutti coloro che
credono in Lui, ovunque e comunque siano. Pasqua è l’evento
che ha dato una svolta all’umanità indirizzandola verso la speranza; il fatto che la Chiesa cristiana esiste ancora, malgrado
tutto e tutti, è anche un segno
che il Cristo vive e vuole continuare a farne un mezzo di bene
in un mondò disumanizzato. Occorre però vivere l’evento della
risurrezione. Scriveva l’apostolo
Paolo: « Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me »
(Galati 2: 20). Per questo occorre la fede secondo l’Evangelo: essa è più della credenza intellettuale o del sentimento, è un lasciar entrare, un accogliere Cristo nel proprio intimo, nel nostro « santissimo », e dargli la_ signoria su tutta la nostra vita,
talché Egli vi regni. Bando quindi allo scetticismo e alla negazione dei Sadducei antichi e moderni!
La Pasqua è allora la festa della vita rinnovata, piena, utile, avente un fine, ricca di speranza
e di impulsi a bene oprare. Il
Cristo vivente ci parla e dirige, e
noi diventiamo strumenti suoi
umili e docili e quindi utili, quasi necessari al Regno ch’Egli vuole stabilire sempre più e sempre
meglio su tutta la terra. Come
ebbe bisogno di un asinelio per
la sua entrata a Gerusalemme
(Matteo 21: 3), così Egli ha bisogno del corpo della Chiesa, di
cui è il Capo da cui tutto dipende; sì Egli ha bisogno di noi! LaChiesa ha talvolta perduto la visione di queste realtà e si è eletta dei capi umani (a Costantinopoli, Roma, Londra, Mosca...) ma
essa deve imparare di nuovo a
dipendere solo e sempre da Cristo e vivere in Cristo e per Cristo, per agire in ogni luogo e in
ogni circostanza non secondo il
vento che mena, ma secondo la
volontà del suo Capo vivente oggi e in eterno. (Ebrei 13: 8). Bando quindi all’apatia o alla disperazione di chi si sente solo oppure orfano: Cristo è e sarà con
noi ’’sino alla fine dell’età presente”.
Ci sia dato, come singoli e come comunità, di vivere veramente, appieno e con coerenza, le
realtà pasquali.
L. Naso
SOMMARIO
Intervista al prof. Amedeo Molnar 2
Convegno delle comunità di base 3
Il rivoluzionario rinsavito 4
Campi estivi: a ciascuno la sua scelta 5
Cronaca delle valli 6-7^
2
6 maggio 1977
Ai.
Conclusi a Roma
Twmi- r—rriv .rnuf
-.4 Vtf.
colloqui tra Alleanza Riformata e Vaticano
di temi aperti
A fine marzo si è svolto a Roma il colloquio conclusivo del
comitato di lavoro incaricato
dall'Alleanza Riformata mondiale e dal Vaticano di fare un inventario dei principali temi di
confronto tra cattolici e riformati. I partecipanti al colloquio
sono anche stati ricevuti dalla
Fqcoltà Valdese di Teologia. Una
sintesi del lavoro del comitato
sarà distribuita alle chiese sotto forma di un documento. Ad
uno dei partecipanti al colloquio, il prof. Molnar di Praga,
abbiamo fatto alcune domande
ed egli ha gentilmente acconsentito a risponderci. Il prof.
Molnar non Pia bisogno di presentazione essendo la sua figura
di amico e studioso ben nota fra
di noi. Egli appartiene alla chiesa dei Fratelli Cechi, una delle
chiese aderenti all'Alleanza Riformata Mondiale, ed ha scritto
numerosi contributi sui rapporti tra i valdesi del medioevo e le
chiese della Boemia, contribuendo a riscoprire così l'originalità
teologica dei cristiani dissidenti
nel Medioevo. I risultati di queste ricerche sono stati portati a
conoscenza di un vasto pubblico
nel primo volume della storia
Valdese.
— Prof. Molnar, come mai ora
anche l’Alleanza Riformata ha
dei contatti ufficiali con il Vaticano?
— Questi contatti sono lungi
dal rappresentare una novità
recente. Essi sono stati intrapresi da parte del Segretariato
per l’unione dei cristiani del Vaticano e da parte del segretariato dell’Alleanza Riformata già,
se non vado errato, nel 1968. Nel
1970 fu nominata una commissione mista internazionale composta di cinque teologi cattolico-romani e cinque teologi riformati. Essa doveva chiedersi in
quale misura sarebbe stata desiderabile e possibile un’intesa
teologica tra le due tradizioni
ecclesiali, e questo neU’unico
scopo preciso di aiutare a rendere la testimonianza cristiana
più autentica davanti al mondo
di oggi. La commissione si è riunita molte volte dal 1970 in poi.
Il risultato del dialogo è stato
appena riassunto in occasione
dell’ultimo incontro che ha avuto luogo a Roma alla fine di
marzo 1977.
— Crede che i colloqui cui ha
partecipato abbiano importanza
anche per i sempiici membri di
chiesa?
— Quando sarà pubblicato il
rapporto finale dei nostri lavori, penso che ogni membro cosciente delle nostre chiese sarà
interessato a vedere che cosa
hanno potuto dire insieme, restando onesti, questi teologi impegnati in due tradizioni mentali cosi differenti e sulle quali
pesa l’eredità accumulata durante quasi cinquecento anni.
Non fosse che questo, il risultato mi sembrerebbe già significativo e degno di attenzione. Beninteso, per un riformato, il documento finale non sarà altro
che una testimonianza nella quale sarà libero di ritrovarsi o di
non ritrovarsi. I membri riformati della commissione, benché
nominati daH’Alleanza e scelti
tra diverse Chiese e Paesi (USA,
Paesi Bassi, Svizzera, Scozia,
Cecoslovacchia) sono tutt’al più
dei semplici dottori nel senso
calviniano del termine e non
hanno nessuna intenzione di oltrepassare questo livello. Ciò significa che sta alle chiese stesse decidere se credono di poter
trarre qualche profitto dal documento in questione per la loro rifiessione e il loro orientamento.
— Qual’è esattamente la natura dei lavori cui ha partecipato?
— Alla luce del tema generale
sul quale ci eravamo messi d’accordo, cioè « La presenza del
Cristo nella chiesa e, nel mondo », le diverse sessioni concentrarono il loro dialogo — sempre amichevole e molto aperto,
mai facile — sui problemi seguenti: Cristo nella sua relazione con la chiesa, l’autorità docente della chiesa, la presenza
del Cristo nel mondo, la santa
cena, il ministero. Per ciascuna
di queste questioni abbiamo cercato di mettere in chiaro e cirscoscrivere le convergenze attuali tra una parte e l’altra, le
tensioni perduranti, e infine le
questioni aperte che richiedono
ulteriore chiarificazione.
— Quando uscirà il documento finale dei vostri lavori e a che
cosa servirà?
— Il documento conclusivo del
dialogo dovrebbe uscire prima
della fine dell’anno. Nella misura in cui i membri di chiesa delle chiese interessate ne prenderanno conoscenza, potrà servire
a una larga discussione. Solo
quest’ultima potrà dimostrare se
vale la pena di continuare questo sforzo.
— Possiamo chiederle, senza
commettere indiscrezioni, di anticipare per i nostri lettori le
linee principali del documento
conclusivo?
— È preferibile lasciarsi sorprendere dal documento finale
nel suo insieme, piuttosto che
enunciare fin d’ora delle opinioni particolari che, in questo momento, potrebbero creare dei
pregiudizi.- Dirò solamente che
si fu tutti d’accordo sul fatto
che nessuna delle formulazioni
proposte nel corso della storia
delle nostre separazioni dovrebbe esser considerata definitiva e
sul fatto che l’inesauribile ricchezza della rivelazione scritturale ci obbliga a ritornare sempre aU’avvenimento iniziale per
scoprirne senza fine nuovi aspetti insospettati dalle generazioni
anteriori.
(Intervista a cura
della redazione romana)
PROTESTANTESIMO IN TV
Domenica 1 maggio la rubrica
« Protestantesimo » ha presentato
come tema di discussione il Gesù
di ZeiFirelli realizzato per la TV.
Hanno partecipato all’ incontro
due gruppi d’ascolto delle comunità
battiate di Roma-Centocelle e Isola
del Liri, oltre al past. F. Giampiccoli, la Sig.ra Maria Girardet e come interlocutore principale il Dott.
Gennarini, uno dei consulenti per
la sceneggiatura del filmato.
Le prime impressioni di alcuni
— un Gesù troppo a divino »
che opera con i gesti più che con
la potenza della parola;
— un messaggio che rimanda a
una fede ingenua, a una nostalgia
del passato, invece di parlare all’uomo di oggi per offrirgli indicazioni per i problemi che lo travagliano;
— in sostanza una rappresentazione curata artisticamente ma più
tranquillizzante che stimolante.
La difesa del Dott. Gennarini
Un Gesù cattolico
fra i presenti hanno messo in rilievo l’aspetto spettacolare della
rappresentazione mentre per altri
il Gesù del film appare l’eroe di
una vicenda che non lascia alcun
autentico messaggio evangelico.
Mi pare importante rilevare un
elemento centrale che è emerso e
sul quale tutti i presenti erano d’accordo: il filmato non era aderente
al testo biblico e ci è stata offerta
una interpretazione dei Vangeli in
chiave del tutto cattolica e comunque ecclesiastica. A questo proposito sono stati portati diversi esempi illustrativi di a deviazioni » dal
testo tra cui le più significative
sono la presentazione fortemente
positiva della personalità di Pietro e l’aver messo in bocca a Maria l’affermazione «he i veri parenti
di Gesù sono coloro che fanno la
suo volontà.
Chi ha seguito la trasmissione
penso abbia colto nei vari interventi altri importanti è giustificati
motivi di critica :
— che Gesù non è presentato come
eroe ma come servo, (secondo la figura del « servo sofferente » contenuta nelle profezie del 2® Isaia)
che si insiste nel film sul perdono
dei peccati e sull’amore per i nemici — non ci è parsa tanto efficace da potersi contrapporre alle
osservazioni dei presenti.
A questo punto mi viene naturale di pensare che la RAI avrebbe
dovuto e potuto promuovere in prima persona un dibattito sull’argomento in un’ora di maggior ascolto invitando, lei stessa, noi evangelici a esporre il nostro pensiero in
merito.
Nel complesso questo numero di
c( Protestantesimo » mi è parso ricco di spunti di riflessione e interesse in quanto legato a un argomento di immediata attualità.
Perché per analogia non si potrebbe dedicare anche un numero
alla tanto discussa trasmissione di
Dario Fo?
Myriam Bein Buzzi
DALLE CHIESE
BIELLA
Dopo alcuni giorni trascorsi
nelle Valli Valdesi, la Chiesa di
Biella ha accolto con gioia profonda la visita di un gruppo di
fratelli tedeschi della Chiesa gemella di Dornholzhausen-Bad
Homburg, domenica 17 aprile. Il
gruppo era accompagnato dalla
pastoressa Gretel Achenbach,
molto ben conosciuta dalla Comunità biellese per essere stata
sua pastoressa nel passato.
La comitiva, arrivata nel pomeriggio di sabato, ha avuto un
primo incontro fraterno nei lo
cali della comunità e poi ha
proseguito per Piedicavallo, dove sono stati alloggiati all’Albergo Mologna. Alcuni di questi
fratelli sono discendenti di Vaidesi emigrati in Germania, in
seguito alle persecuzioni nell’Alta Val Chisone (Pragelato).
Domenica mattina la comunità tutta, e si può ben parlare
di una sola comunità, si è raccolta nel tempio per il culto bilingue, con celebrazione della
Santa Cena. È stato un momento di intensa e profonda spiritualità in cui ci siamo sentiti
veramente fratelli nel comune
Signore.
PER LA RINASCITA DEL FRIULI
Contributo protestante
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La nuova scuola materna di Lestans
Nel corso di una semplice ma
vivace cerimonia, sabato 26 marzo ha avuto luogo l’inaugurazione della Scuola Materna di Lestans (comune di Sequals in provincia di Pordenone). Si tratta
di un complesso edilizio definitivo di circa 450 metri quadrati,
previsto per una capacità ricettiva di un centinaio di bambini,
cui è annessa la mensa per la
scuola elementare. Entrambi gli
edifici erano stati resi inagibili
dalle scosse telluriche di maggio
e settembre.
Il progetto era stato preordinato dalla provincia di Pordenone e, mediante l’interessamento
del pastore Tuccitto e del geom,
Aldo Casonato della Chiesa Battista di Pordenone, era pervenu
to all’Entraide Protestante Suisse (HEKS) di Zurigo attraverso
il suo rappresentante nel Friuli,
il pastore Carera.
I lavori, per una spesa complessiva di circa 110 milioni sostenuta completamente dall’Entraide Protestante, sono stati eseguiti con i più moderni criteri
edilizi e le più ampie garanzie
antisismiche dalla ditta svedese
SYDBO che ha operato mediante
la sua filiale di Torino. La maggior parte dell’arredamento interno è stato donato dal cantone
svizzero di Glarona. Vi è stato
purtroppo un certo ritardo nella
costruzione, dovuto però essenzialmente alla particolare inclemenza del tempo nei mesi autunnali ed invernali.
Alla cerimonia è intervenuto il
Commissario governativo, on.
Zamberletti, ed erano presenti
le maggiori autorità regionali e
provinciali, fra cui il Prefetto ed
il Presidente della provincia di
Pordenone.
Numerosi gli evangelici delle
comunità di Pordenone, Udine e
Gorizia.
Dopo un breve discorso introduttivo del, Sindaco di Sequals,
il pastore Carera a nome dell’HEKS ha consegnato al Comune l’opera ultimata, portando il
saluto degli amici svizzeri, impossibilitati ad intervenire, e
della Federazione delle Chiese
Evangeliche in Italia. Il pastore
Tuccitto, dopo la lettura di una
parte del cap. 15 del Deuteronomio, ha invitato i presenti ad
unirsi in preghiera per invocare
la benedizione del Signore su
quella parte di terra friulana che
tanto è stata provata, soprattutto sui fanciulli che ritroveranno
la loro serenità tra le mura della
nuova scuola. All’intervento del
pastore ha fatto seguito la preghiera del parroco di Lestans.
I rappresentanti di Glarona
hanno offerto alla scuola un quadro raffigurante la piazza di
quella città.
Prima della visita aH’interno
il Sindaco di Sequals ha consegnato airing. Kurt Brunnschweiler, cittadino svizzero, membro
della Comunità evangelica di Gorizia e valido collaboratore nelle
opere di ricostruzione già in corso o in progetto, soprattutto per
quanto riguarda gli interventi
della Confederazione Elvetica, u
na pergamena delTAmministrazione comunale ed una targa ricordo da parte della popolazione
di Lestans, quali espressioni di
gratitudine verso TEntraide Protestante Suisse.
Dopo la cerimonia, che comprendeva la consegna di altre opere nel Comune di Sequals, l’on.
Zamberletti si è trasferito in elicottero ad Enemonzo, in Carnia,
per la consegna di diversi prefabbricati, tra i quali cinque, per
altrettante famiglie, inviati dalla Charitas Svizzera tramite
THEKS.
Nel corso del pranzo, offerto
dall’Amministrazione Comunale,
il Prefetto di Pordenone, portando il saluto del Governo, ha espresso la sua soddisfazione per
quanto è stato fatto ed in modo
particolare perché la scuola di
Lestans è un segno concreto di
fraterna solidarietà civile e cristiana. Al di là dell’opera al servizio delle popolazioni colpite
dal terremoto, riteniamo sia questo il significato principale della
presenza evangelica.
In questi giorni, con la presenza del pastore Piero Bensi, vengono consegnati ufficialmente i
cinque prefabbricati, da diverso
tempo già occupati dagli assegnatari, nel comune di Nimis. Essi
sono stati donati dalla Federazione delle Chiese Evangeliche
in Italia con le offerte raccolte
nelle varie comunità italiane.
E in corso di completamento
la nuova costruzione a Tramonti
di Sopra, anch’essa a servizio dei
terremotati di quella zona e che
in seguito rimarrà ad ampliare
il già esistente Centro Evangelico. L’opera è eseguita in collaborazione tra la Federazione delle
Chiese Evangeliche in Italia e
TEntraide Protestante Suisse.
I. C.
I fratelli tedeschi sono stati
ospitati nelle diverse famiglie
della comunità per il pranzo e
si è così, trascorso insieme ore
di gioia e di comunione fraterna.
L’incontro ha lasciato una
traccia notevole nella vita della
nostra piccola Chiesa di Biella,
che ringrazia il Signore per quest’incontro ricco di gioia cristiana e di ricchezza spirituale.
FELONICA PO
È ormai da sei anni che si è
stabilita la consuetudine, che
non è però affatto sentita come
una formalità dalle due Chiese,
di uno scambio di pulpiti, in occasione della Settimana Santa,
tra il Pastore Battista di Ferrara e quello Valdese della nostra
comunità. Così, il 7 aprile il pastore Domenico Tomasetto ha
presieduto il culto serale del giovedì santo a Felónica. L’8 aprile
è invece il pastore Costabel che
ha presieduto a Ferrara il culto
serale del venerdì; santo.
• La bruttissima giornata di
Pasqua, parliamo dal punto di
vista meteorologico, che non favoriva certo le scampagnate, ha
forse avuto il suo peso nella par'
tecipazione al culto di molti felonichesi ormai definitivamente
stabiliti altrove per ragioni di
lavoro, ma tornati al paese per
salutare parenti e amici in occasione delle feste.
Nel corso del culto è stato
battezzato il piccolo Maurizio
Vassalli di Achille e Michelucci
Lina.
• A S. Lucia di Quistello, diaspora di Felónica, il culto di Pasqua ha avuto luogo nel pomeriggio e anche li è stato possibile salutare una famiglia ormai
risiedente ad Alessandria, ma
tornata al proprio paese per le
feste pasquali, e che in tale occasione non ha dimenticato la
propria chiesa di origine, e lo ha
dimostrato tangibilmente, regalando un bel lampadario per la
nostra cappella.
Per mancanza dì spazio
rimandiamo al prossimo
numero una valutazione
degli incontri tra l’arcivescovo di Canterbury e
Paolo VI e delle prospettive di questo tipo dì dialogo ecumenico.
Il commento è a cura
del prof. Paolo Ricca.
3
6 maggio 1977
COMUNITÀ’ DI BASE - IV CONVEGNO NAZIONALE "La settimana internazionale a cura di T. Viola
¥
Necessarie nuove scelte Garter & Castro
Dibattito vivace sui molti temi che impegnano le CdB - Esigenza di
maggior chiarezza teologica e partecipazione
Si è tenuto a Napoli, nei giorni 23-26 aprile, il IV Convegno
nazionale delle Comunità di Base, che ha visto presenti i rappresentanti di circa 150 comunità diverse, da ogni parte d’Italia, riuniti per dibattere il tema « Esperienze di democrazia
di base nella Chiesa italiana ».
La parte centrale dei lavori si
è svolta in cinque commissioni
che hanno affrontato i temi del
rapporto tra la prassi di fede
delle CdB e la ricerca di una
nuova qualità della vita, della
riappropriazione della Bibbia,
dei sacramenti e dei ministeri,
della democrazia di base e della partecipazione nella chiesa,
del rapporto tra impegno femminista e appartenenza alle comunità di base ed infine della
crisi o vitalità delle comunità
stesse.
Il dibattito ha toccato moltissimi temi, anche se non è sempre stato serrato e sintetico ;
sono state presentate moltissi-,
me esperienze diverse, ma non
sembra si sia riusciti a raggiungere un livello di generalizzazione tale da indicare dei temi particolarmente urgenti per il futuro delle CdB. Significativo che
il convegno stesso non si sia
concluso con nessuna risoluzione finale, se si escludono mozioni di solidarietà con Dario Po,
contro il concordato ecc.
Alcuni interventi, anche dal
pubblico, lamentavano alla fine
del Convegno il fatto che non
si sia riusciti a realizzare un
buon livello di comunicazione e
auspicavano per il futuro una
diversa impostazione dei convegni stessi, che rispondano di più
alle esigenze di partecipazione
che il movimento delle CdB sente. Si decideva anche che al prossimo Comitato Nazionale si
provvedesse alla nomina di una
segreteria tecnica composta da
almeno tre persone del nord,
centro e sud, per assicurare un
migliore collegamento tra le
CdB.
Dal convegno è emersa un’immagine estremamente composita delle CdB. Alcune sono ormai del tutto slegate dalla chiesa istituzionale, in nome di una
visione profetica del cristianesimo; in esse vige la massima libertà per quel che riguarda l’esercizio dei ministeri o l’uso
della Bibbia. Altre mantengono
legami più stretti con le parrocchie, per non perdere le persone ancora in cammino e in ricerca. In particolare, riguardo
alla lettura biblica e alla riflessione teologica, si notano due
tendenze ; una considera, correttamente ci pare, la lettura biblica il momento centrale, costitutivo della comunità cristiana, anche se tale lettura non può
essere disgiunta da un impegno
concreto nella società, mentre
l’altra privilegia l’impegno di liberazione e reinterpreta in que
sta chiave sia la scrittura che i
sacramenti. Naturalmente le due
tendenze non sono così, nette. Il
tema dei rapporti con l’istituzione è stato al centro di un vivace dibattito.
Molto vivo il dibattito all’interno della commissione delle
donne: si è discusso a lungo del
rapporto fede-femminismo e della loro presunta incompatibilità.
È emersa chiaramente l’esigenza
delle donne credenti di vivere la
lotta per l’emancipazione come
momento essenziale della liberazione che l’evangelo annuncia.
Quindi si avverte la contraddizione tra femminismo e cristianesimo solo quando quest’ultimo non è più sinonimo di liberazione ma di oppressione.
Si è rilevata l’esigenza di studiare il ruolo della donna nella
chiesa a partire dalla Bibbia e
nella storia e nella teologia, per
superare le discriminazioni che
ancora pesano sulla donna nella chiesa.
Non ci dilunghiamo con l’esposizione delle discussioni, anche perché è realmente difficile
riassumere tutto quanto si è
detto. Vogliamo soltanto esprimere qualche spunto di valutazione critica.
Innanzi tutto è necessario che
le CdB facciano una scelta coraggiosa dello stesso livello di
quando si sono costituite come
tali: è la scelta di darsi un’organizzàzione che impedisca il loro
lento dissolvimento, un’organizzazione fondata su una costante riflessione biblica, chiare e
rigorose scelte teologiche che le
liberino dalla subalternità ideologica cattolica, e una partecipazione fondata sulla democrazia
di base.
Per quanto riguarda il tema
della riappropriazione, fortemente sentito dal Convegno, ci sem
bra sia necessario uno sforzo di
critica teologica superiore a
quello fin qui fatto. Non basta
riappropriarsi di qualchecosa,
bisogna anche vedere di che cosa ci si riappropria. Non basta
dire che il battesimo incorpora
nella prassi di liberazione (invece che nella Chiesa), come si è
detto durante i battesimi celebrati nel corso della Cena del Signore che ha concluso i lavori, o
che, l’amore di due persone è
esso stesso sacramento, o che
la base deve riappropriarsi del
servizio episcopale, per essersi
veramente liberati. Dna parte
delle CdB sente questa esigenza di critica e chiarezza (cfr. ad
esempio il recente incontro piemontese « Quale vescovo per
quale chiesa?»), e crediamo che
questa sia la direzione più fruttuosa in cui impegnarsi.
Potremmo dire con uno slogan che non si può cambiare pulpito (questo il grande passo che
le CdB hanno compiuto) senza
cambiare anche teologia.
I protestanti presenti al Convegno (una piccola delegazione
della Commissione biblica Egei
e un certo numero di fratelli
della Egei di Pozzuoli e Napoli)
hanno sentito la ricerca delle
CdB come una ricerca anche
loro; certo le posizioni di partenza sono diverse così come diversi son i modi di affrontare i
problemi, ma l’esigenza di una
testimonianza fedele unita ad un
impegno per la trasformazione
della società italiana, è comune.
Crediamo sia necessario che i
protestanti, in particolare i gruppi Egei, intensifichino i rapporti con le CdB sul piano concreto della lettura biblica e della
discussione fraterna.
Un gruppo di
della Facoltà
studenti
•y^ I rapporti fra USA e Cuba
sembrano tendere gradualmente, se pure lentamente, verso la
normalizzazione. Il ricordo di
quanto accadde, non molti anni
fa, fra il gigante americano e la
piccola repubblica dell'Oceano
Atlantico, può far credere ad una
specie di « miracolo politico ».
Ma i miracoli politici sono solo
apparenti, essendo essi strettamente legati a fatti contingenti
e, a lungo andare, imprevedibili.
Su « L’Espresso » del 24.4.’77,
sotto il titolo significativo « Fidel
prepara lo sbarco a Wall Street»,
è stato pubblicato un articolo,
da cui riportiamo alcuni punti
significativi.
« La normalizzazione dei rapporti fra USA e Cuba è davvero
tanto vicina? "L'ultima volta che
ci sono stati tanti americani a
Cuba, fu all'epoca dell'invasione
alla Baia dei Porci", ha detto il
senatore James Abourezk nel
corso di un ricevimento dato da
alti dirigenti del regime castrista. Ancor prima che Jimmy
Carter eliminasse le restrizioni
stampigliate su ogni passaporto
statunitense, si erano recati all’Avana, attraverso il Messico ^ o
il Canadá, un gran numero d'industriali e commercianti, banchieri e direttori di agenzie di
viaggio che volevano esser sicuri
di essere fra i primi a beneficiare degl'imminenti cambiamenti
nelle relazioni fra Washington e
L’Avana. A essi si sono aggiunti
senatori, deputati, governatori,
famosi giornalisti e commentatori televisivi, personalità emarginate come Eugène McCarthy
che sperano, con l'aiuto di Castro, di essere rilanciati nella
carriera politica o diplomatica.
Tutti sono stati accolti entusiasticamente.
Nei prossimi mesi tutto lascia
prevedere che decine e decine di
migliaia di americani visiteranno
Cuba in un’atmosfera che appare sempre più idilliaca. Negl’incontri bilaterali svolti a New
York dopo che ambedue i paepi
avevano estesa a 300 km. le loro acque territoriali, è stato fa
ROMA: INCONTRO SUL CILE NELLA SALA VALDESE
La resistenza si allarga
Ribadita, nel corso dell’incontro, la necessità di un impegno concreto
internazionale a favore delle vittime della dittatura cilena
Sabato 16 aprile, alle ore 19,
nei locali della Chiesa di Piazza
Cavour a Roma, ha avuto luogo una riunione di solidarietà
con la resistenza cilena. Si è
trattato essenzialmente di una
manifestazione musicale con la
partecipazione di cantanti e balletti folcloristici cileni ed uruguaiani. C’erano inoltre stand di
oggetti artigianali, libri, manife"
sti, dischi e piatti tipici. La riunione è stata organizzata daU’Unione dei Giovani Democratici
del partito MAPU Operaio e
Contadino, una formazione del
Il Cile del gen. Pinochet
Il gen. A. Pinochet ha
firmato un decreto
che proibisce ogni
attività di tutti i partiti politici. Il provvedimento colpisce i
partiti superstiti, sospesi dopo il golpe
del 1973; la Democrazia Cristiana, il
Partito Nazionale e
Partito Radicai - Democratico (questi
due ultimi di destra).
Successivamente, il
18 marzo, il gen. Pinochet ha dichiarato
che in Cile non si
farà più ricorso a
provvedimenti legali
per impedire la liberil Partito Radical-Decoscienza. Ha aggiunto che il programma
della giunta militare
si ispirerà all'« umanesimo cristiano ».
(La vignetta è tratta
da « L’Incontro »)
la coalizione di Unidad Popular. La riunione aveva infatti carattere unitario. Sono intervenute circa 350 persone in un clima cordiale e fraterno.
Prima che iniziasse la parte
musicale ci sono stati alcuni interventi; Pietro Comba ha precisato Che si trattava di un primo incontro fra democratici cileni e compagni e simpatizzanti
italiani, e che l’uso della sala
della Chiesa valdese era un segno di appoggio che la Chiesa
stessa intende dare alle iniziative di solidarietà con gli antifascisti latino-americani. E in particolare in un momento come
questo, in cui i Valdesi uruguaiani ed argentini subiscono
più duramente discriminazioni
e persecuzioni.
Il past. Tullio Vinay, impossibilitato a venire di persona,
ha mandato un messaggio nel
quale si legge fra l’altro ; « Sono con voi mentre discutete e
vi impegnate per il Cile, per la
liberazione di quel popolo, come per la liberazione degli altri
popoli dell’America latina, dove
l’avidità di pochi toglie il pane
e la vita ad immense moltitudini. Non vi stancate, né limitatevi al dibattito, ma concludete
con impegni concreti, non dimenticando che l’aiuto maggiore che abbiamo dato alla liberazione del Vietnam è stata razione intesa a premere sull’opinione pubblica ».
Ha poi preso la parola il Prof.
Ettore Biocca deU’Università di
Roma, autore fra l’altro della
relazione sul Brasile del tribunale Russel II. Egli ha mostrato con alcuni esempi come sia
possibile aiutare concretamente
i democratici sequestrati arbitrariamente dai regimi dittato
riali latino americani; ad esempio le Università italiane possono invitare ùffìcialmente alcuni
di loro a tenere delle conferenze, obbligando i rispettivi governi a dare notizia di queste persone.
Infine una esponente delrUGD-Mapu ha letto un messaggio di saluto nel quale viene
detto fra l’altro ; « Le notizie che
giungono giorno per giorno dal
nostro paese, e che voi conoscete, parlano della violenza fisica
e morale che subisce il nostro
popolo. Parlano delle torture,
dei lager, dei più di 1500 cileni
scomparsi senza che nessuno ne
sappia più nulla, della fame che
percorre non solo le città, ma
anche le campagne, della disoccupazione, della denutrizione dei
bambini, degli attacchi contro
ogni manifestazione di cultura,
contro ogni espressione del pensiero libero». Ed inoltre; «In
questi quattro anni di fascismo
il movimento popolare e democratico cileno ha compiuto immensi passi; ha riorganizzato le
sue file clandestine, ha sviluppato la propria capacità di propaganda, si allarga sempre di più
il numero dei combattenti per
la libertà. Con la propria forza,
appoggiata ed incoraggiata dalla solidarietà internazionale,
guadagna e difende un terreno
di lotta aperta contro la dittatura; le organizzazioni legali, i
sindacati, i comitati culturali, le
associazioni ricreative vanno
man mano aprendo nuove istanze di organizzazione e di lotta».
Questo è un momento cruciale per la resistenza cilena, ed è
nostro dovere collaborare al meglio delle nostre forze.
P. C.
die raggiungere un’intesa. "USA
e Cuba stanno costruendo, mattone per mattone, un ponte di
pace e, alla fine, si stringeranno
la mano senza che ci siano vincitori e vinti", ha detto Raul Castro. Ma la migliore indicazione
dell'importanza che i cubani attribuiscono al dialogo in corso,
è venuta da Fidel Castro stesso,
il quale, rientrando dopo un mese passato in Africa e in URSS,
si è precipitato all’albergo S.ta
Maria del Mar, dove risiedeva il
senatore George McGovern (l'ex
candidato alla Presidenza USA,
rivale di Nixonj. In quel colloquio, durato tre ore, e in numerose . altre interviste, Fidel ha
dato l'impressione che ormai
l’unico ostacolo alla completa
normalizzazione delle relazioni
fra Cuba e USA, è l’embargo che
proibisce gli scambi commerciali
e finanziari fra i due paesi.
Sotto Carter, l'atteggiamento
del governo americano nei confronti di Cuba, è davvero profondamente cambiato, “i problemi da risolvere fra Cuba e USA
sono in realtà meno semplici di
quanto Castro e i suoi amici vogliono far credere”, ha detto tino di questi esperti. "Prendiamo
la questione dell’embargo. I critici dicono che è un relitto di altri tempi, la testimonianza di una politica fallita. Castro vorrebbe comprare riso, prodotti agricoli, medicinali, macchine utensili. Perché impedirglielo? Carter
ha già fatto parecchi gesti di
buona volontà: ha eliminato le
restrizioni legali e _ finanziarie
che proibivano ai cittadini statunitensi di recarsi a Cuba, ha
prontamente organizzato la conferenza marittima che interessa
soprattutto ai Cubani. (...) Castro vorrebbe far scomparire
l'embargo non perché voglia ecqurstare prodotti che non trova
altrove, ma perché vorrebbe avere accesso al mercato americano dello zucchero, che è il più
ricco e importante del mondo.
Il crollo dei prezzi sui mercati
internazionali rende ancora più
urgente, per Cuba, di tentar lo
accesso ai mercati a valuta pregiata. E Castro ha un tale appetito di valute pregiate, che sta
esplorando la possibilità di ottener prestiti da banche private
americane. (...)
Che pensa il governo di Carter
dell'attività diplomatica e minutare cubana in Africa e in altre
parti del globo? "Negli ultimi
mesi è aumentata la presenza di
Cuba in Africa, ma non ci sono
prove che, dopo l'intervento nelVAngola, Castro abbia preso. altre iniziative", ha detto un diplomatico».
Lo scandalo
buffo
(segue da pag. 1)
messa sotto accusa; è questa gentaglia rozza ed ignorante, che si
esprime con tm linguaggio altrettanto rozzo, a volte triviale e
blasfemo (ma dov’è la vera trivialità, dov’è la bestemmia; nel
linguaggio dei poveri, o nei misfatti dei Potenti?); è tutta questa gente che si permette di riscoprire la sua cultura, la sua
ragione stessa di esistere, che
il Potere aveva cercato di castrare e di mistificare.
Sono Quelle masse che ancora
soltanto ieri si è cercato di addomesticare proponendogli ouel
« Gesù di Nazareth » che addormenta zeffirellianamente le coscienze; quelle masse che riscoprono invece nel « Cristo » del
« Mistero Buffo » un compagno
di lotta e di baldoria, uno sfruttato come loro, che rifiuta l’ingiustizia e l’ipocrisia della « religione ».
È un Cristo che assomiglia
molto a quello dei Vangeli, che
là caccia i mercanti dal Tempio,
e qui prende a calci addirittura
un Papa!
Un Cristo così fa paura alle
Gerarchie, mette in discussione
il potere, la struttura stessa del
sistema.
E dunque un Cristo che bisogna far tacere. È troppo pericoloso. Deve essere eliminato.
L’intolleranza ha radici profonde.
4
6 maggio 1977
IL « PASTORE ROSSO » DI SAFENWIL
Il rivoluzionario rinsavito
Nel suo approccio al socialismo a partire dalla fede evangelica, Barth afferma che le realizzazioni del socialismo costituiscono una parabola della giustizia del Regno di Dio e
nello stesso tempo nascondono l’impossibilità di realizzare la rivoluzione ultima
rermina con questa terza parte lo studio
che il teologo svizzero Henry Mottu ha dedicato
il tema « fede e socialismo »
presentando l’esperienza di Barth.
Per quanto quest’ultima parte sia più ardua
Ielle altre, confidiamo che quanti si sono cimentati
:;on le prime due accetteranno di affrontarla
per portare a termine una lettura impegnativa
ma estremamente attuale.
5. Dal primo al secondo
"Römerbrief"
Ho detto che Tambach rappresentava il passaggio dall’epoca socialista che culmina, non
senza delle importanti riserve
critiche, nel primo Romerbrief,
all’epoca che segue, più kirkegardiana, con la seconda edizione del 1922.
Ecco dunque una prima citazione di Tambach che corona
tutto il periodo socialista:
« La Risurrezione di Gesù
Cristo dai morti è la forza
che muove il mondo, che
muove anche noi, perché —
non possiamo dirne di più —
è l’apparizione nel dominio
della nostra corporeità di una
corporeità completamente diversa (totaliter alter) ».
Barth non utilizzerà più, in seguito, questo vocabolario vulcanico, dove è l’apocalittica che è
incaricata di descrivere la Risurrezione, e non ancora una cristologia inserita nella Trinità.
Ed ecco la seconda citazione
che preannuncia il periodo che
segue, quella della differenza
qualitativa fra Dio e l’uomo,
quella pure della conversione
dal romanticismo alla profondità ed all’obiettività:
« Poiché mai ciò che è ultimo, l’escaton, la sintesi, è
la continuazione, il seguito, la
conseguenza del penultimo, al
contrario è la rottura radicale
con tutte le cose penultime
e, di conseguenza, anche del
loro significato originale, della vera forza che li muove ».
Superamento
del romanticismo
Tambach segna così la fine del
periodo in cui Barth cerca ancora, come nel primo Romerbrief
di esprimere in concetti alle volte ancora un po’ romantici, l’attesa della manifestazione del Regno di Dio, anche se ormai il
pensiero dell’evoluzione è rifiutato e la novità del Regno viene
affermata contro tutte le soluzioni di continuità; ma non si
ritroveranno più questi pensieri,
che ricordano il giovane Marx
dei manoscritti del 1844, sulTu
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Reg. Tribunale di Pinerolo N. 175
8 luglio 1960
Cooperativa Tipografica Subalpina
Terre Pellice
manizzazione della natura (Romani 8), né questa volatizzazione
quasi leninista dello Stato (Romani 13) — Barth sta leggendo
in questo tempo. Lo Stato e la
Rivoluzione di Lenin (1918) —,
né queste riflessioni su un socialismo radicale. Marquardt dimostra bene che il passaggio al
secondo Romerbrief segna teologicamente il passaggio da una
cristologia apocalittica, influenzata da Bengel Oettinger e Blumhardt, ad una cristologia più
individualistica, che reintegra
Lutero e Kierkegaard, e, politicamente, la svolta di una rifles
sione sull’avvenire del socialismo verso l’idea che si tratta
ora di dare spazio ad una democrazia ragionevole, dal momento che, la tragedia dell’esperienza
rivoluzionaria del 1917, ha segnato, per Barth, i limiti dell’esperienza socialista. Il tipo ideale
dell’uomo politico barthiano è
nato: è un rivoluzionario rinsavito, passato dal romantico al
realistico, che ubbidisce soltanto ironicamente alTautorità, perché sa che la « rivoluzione di
Dio » non è mai resa manifesta
da alcun movimento storico: il
cristiano rimane un rivoluzionario, ma in incognito; il lupo si
copre di una pelle di borghese
ed entra nella clandestinità; spia
di Dio nella realtà della storia,
con sobrietà e senza illusioni,
comincia, come Barth stesso a
partire dal 1921, la sua lunga
marcia attraverso le istituzioni.
6. Alcune osservazioni
per concludere
Barth ha avuto successo nel
suo inserimento nelle istituzioni? Credo di sì, credo pure che
il suo realismo politico, fondato
su una teologia costantemente
dialettica, lo ha preparato, lui
ed i suoi discepoli, ad affrontare
le grandi svolte del secolo — la
rivoluzione del 1917, il nazismo,
la guerra fredda, l’avanzata del
terzo mondo — meglio dei grandi teologi del sentimento e del
profetismo come Ragaz e Kutter.
Perché? Perché se partite dal
sentimento, e non dalla realtà
di Dio, avrete a sua volta una
politica sentimentale; cercherete
di anteporre le relazioni corte
alle relazioni lunghe; e di riscaldare la freddezza delle strutture
esterne — invano. Già prima di
Tambach, Barth ha preso viva
coscienza dell’autonomia della
politica e dell’economia; non mescolerà più un’etica della convinzione con l’etica della responsabilità. L'esempio del nazismo dimostra come Barth, contrariamente a molti teologi, si renda
subito conto che non serve a
niente sperare che Hitler si fermi, contare sui suoi buoni sentimenti: non vi è un sottofondo
nazista che sia ancora vagamente « cristiano » e sul quale quindi si potrebbe far leva. No, c’è
una macchina, un sistema, una
combinazione che si è ormai
messa in moto e che nessuna
istanza religiosa potrà più fermare a parte un servizio politico di Dio totalmente ripensato.
È questo il significato di alcuni
scritti importanti fra cui « Giustificazione e diritto » del 1938,
che Barth pubblica per evitare
che si separi Tambach, e poi
Barmen nel 1934, dalle sue implicazioni politiche.
Il mondo nuovo
della Bibbia
Questo mi porta ad un secondo punto. Barth fin dalTinizio
introduce la nozione di mondo,
ed è a partire da questa nozione — « il mondo nuovo nella
Bibbia », il mondo di Dio, il mondo della politica, la questione
sociale — che incomincia a rileggere la Bibbia con degli occhi
nuovi. Ciò che Barth legge nella
Bibbia, dunque, non è un « testo » in sé, è un mondo, un mondo nuovo che fa scoppiare dall’interno il mondo reale; il testo
fa da mediatore fra il mondo di
Dio ed il mondo degli uomini.
Quando oggi parliamo di un
mondo del testo, penso che lo
dobbiamo a Barth, che ci ha insegnato a decifrare non soltanto dei segni, ma un mondo. Ora
questo ha delle implicazioni politiche enormi. Perché come
Barth prende sul serio Dio, facendo senza posa scaturire una
luce del tutto nuova sui testi biblici, così può, radicato in questa
disciplina esegetica, prendere
Hitler sul serio. Può dunque vedere, sentire, misurare in anticipo quello che i nazisti faranno
delle loro parole, perché sa per
esperienza che le parole manifestano un mondo; dietro Paolo,
vi è il mondo nuovo di Dio; ma
dietro Hitler, vi è la dittatura.
Ma vi è di più. Il mondo, che
il testo porta potenzialmente in
sé, è al tempo stesso rivelato e
nascosto dal testo, esattamente
come Dio si manifesta e resta in
incognito in Gesù. E dunque necessario un lavoro di interpretazione, se si vuole che il mondo
del testo venga alla luce. Bisogna forzarlo, farne scaturire la
luce implicita, fargli confessare
il suo segreto; in altri termini,
si tratta di comprendere il mondo della politica, allo stesso modo che il mondo di Dio, estraendo da ciò che il testo dice anche
il non-detto implicito. È questo
che spiega come Barth sia stato
tutto fuorché un ingenuo. È stato un grande esegeta politico.
Ne deriva che, in definitiva,
non è un contenuto particolare
che, quasi automaticamente, ci
indica se una politica è buona
o cattiva. Nella sua conferenza
su « Il mondo nuovo nella Bibbia », a quelli che continuano a
ripetere che « Dio » è il contenuto della Bibbia, Barth ribatte: « Ma quale è il contenuto
del contenuto? ». Per me, la teologia di Barth è essenzialmente
una critica radicale dei presupposti e delle conseguenze sia intellettuali che politiche di ogni
discorso su ciò che si chiama
Dio o socialismo. Egli non si
batte al livello della cosa in
quanto detta, in quanto prodotto finito, ma al livello della cosa sulla quale ognuno parla e
dalla quale aspetta qualche cosa. Non è una teologia in più,
con tutto il suo sistema di riferimenti e di valori; Barth non
ha mai difeso dei valori; ha voluto scavare, come Marx, dal di
sotto e produrre un metodo, o
piuttosto creare un’attitudine
esistenziale con lo scopo di mettere in rapporto dialettico dei
giudizi teologici e dei giudizi politici. Voleva disideologizzare il
cristianesimo. Colui che non vede ciò che tuttavia salta agli
occhi, cioè che egli pudica
Schleiermacher, la teologia liberale antica e moderna, i suoi
amici, la teologia naturale anche da un punto di vista politico, costui non comprende nulla
di Barth. Se le cose non stanno
in questi termini, come capite
allora questa affermazione di
Barth secondo la quale la teologia naturale non è che il risultato del costantinianesimo e
va di pari passo con 1’« imborghesimento dell’Evangelo »? Il
barthismo non è nient’altro che
una critica del giudizio teologico politico. Si tratta dunque di
decifrare ad ogni passo il lin
guaggio di Barth e di includere
nell’analisi ciò a cui pensa
Barth, politicamente, quando
parla di Dio.
Contro la tesi
di Marquardt
Ma questa conclusione alla fine si discosta dalla tesi di Marquardt, che vuole ad ogni costo
collegare l’attitudine politica di
Barth ad un sistema di valori,
ad un contenuto, ad un predicato che sarebbe « il » socialismo. Il socialismo di Barth, per
Marquardt, si situerebbe perfino a sinistra del leninismo e
comporterebbe degli elementi
anarchici; equivarrebbe dunque
ad un « radicalismo di sinistra »,
simile al socialismo utopistico
di prima di Marx e ad un socialismo dei consigli operai, anarchico-sindacalista, decentralizzato e internazionalista. Ma tutto
ciò è un’ingenuità di prima grandezza. Non soltanto un tale a
priori politico presso Barth è inconcepibile dopo quanto abbiamo visto del suo realismo, proprio nel suo periodo socialista,
ma in più ancora questa interpretazione disconosce il fatto
che Barth vuole radicalizzare il
socialismo, ma non per mezzo
di un contenuto di sinistra in
sé, ma per il solo fatto che crede che l’Evangelo soltanto può
realizzare la speranza socialista.
Perché a partire dalla conferenza del primo febbraio 1914, su
« Evangelo e socialismo », Barth
afferma:
« Considero le esigenze socialiste parte importante dell’applicazione dell’Evangelo,
ma non credo che saranno
realizzate senza l’Evangelo ».
Non vi è dunque da ricercare,
in Barth, un contenuto socialista implicito, che non si trova
e di cui la fede dopo tutto non
darebbe che l’interpretazione. Il
contenuto politico Barth lo prende eccletticamente, in modo quasi « ateo », moderno, senza illusioni, là dove si trova, qui ed
ora, ma la critica di questo contenuto come la sua realizzazione concreta e storica si esercitano apertamente a partire dalla comprensione originale dell’Evangelo. Ricordiamo ciò che
abbiamo visto a proposito del
giovane pastore militante socialista. Barth vuole innanzi tutto
salvare i contenuti dal naufragio ideologico e dal tradimento
delle speranze; che egli si sia
trovato più vicino, cioè più critico, al contenuto socialista, è
fuor di discussione. Ma Barth
non ha nulla di un sinistroide,
di un sognatore retrogrado, che
immaginerebbe un mondo socialista migliore di quello di Lenin. Al contrario egli parte dalle realizzazioni, parte da Lenin,
condivide lo stesso mondo; ma
ciò che cerca è quello che rivela, quello che manifesta il mondo di Lenin e quello che invece
dissimula e nasconde; quello
che rivela, come parabola, è l’analogia alla giustizia del Regno
di Dio, ma quello che nasconde,
è, per l’uomo, l’impossibilità di
volere quello che Dio vuole,
cioè: la rivoluzione.
« La rivoluzione è la grande
possibilità di voler compiere
ciò che solo Dio compie. Essa è impossibile. Dobbiamo
ridiscendere dalle alture rivoluzionarie ».
In questo modo, Barth mi appare molto moderno, situato dopo Marx; ha capito che ora bisognava aggiungere alla scienza
dell’economia e della storia inventata da Marx una scienza del
linguaggio politico. Perché fra
la « legittimazione » desiderata,
cioè l’ideologia, e il risultato si
situa una possibilità critica: fare la grammatica del linguaggio
politico. Come dimostra il linguista americano Chomsky, vi è
un legame fra le sequenze del
linguaggio ed i segmenti di azione. Barth, nel suo tempo, ha tentato questo come teologo. A noi
ora di ispirarci al suo esempio
e di prendere le nostre responsabilità. Henry Mottu
(traduz. di Renato Coìsson)
ASCOLTARE
Il primo servizio di cui siamo debitori agli altri membri della
comunità è di ascoltarli.
Come l’inizio del nostro amore per Dio consiste nell’ascoltare
la sua parola, così l’inizio dell’amore del prossimo consiste nell’imparare ad ascoltarlo. L’amore di Dio per noi si distingue proprio in questo: che non si limita a parlarci, ma vuole anche ascoltarci. Imparare ad ascoltare il nostro fratello è dunque fare per
lui ciò che Dio ha fatto per noi. Certi cristiani, ed in particolare
i predicatori, si credono sempre obbligati a ’’dare qualcosa” quando sono con altri uomini. Dimenticano che ascoltare può essere
più utile che parlare. Molte persone cercano un orecchio che li
voglia ascoltare e non lo trovano tra i cristiani, perché i cristiani
si mettono a parlare proprio quando dovrebbero saper ascoltare.
Ma chi non sa più ascoltare il suo fratello finisce per non ascoltare neppure più Dio stesso salvo parlargli in continuazione.
Egli introduce così un germe di morte nella sua vita spirituale
e tutto quello che dice finisce per non esser altro che chiacchiera religiosa, condiscendenza clericale, valanga di parole pie.
Non sapendo più accordare un’attenzione tesa e paziente
agli altri, si parlerà loro sempre fuori bersaglio. E ciò senza
più rendersene conto.
Chi stima il suo tempo troppo prezioso per poterlo perdere
ad ascoltare gli altri, in effetti non avrà mai tempo per Dio e
per il prossimo; non ne avrà che per se stesso, per i suoi discorsi
e le sue idee personali.
Dietrich Bonhoeffer
5
6 maggio 1977
! *
Campì estivi: a ognuno la sua scelta
■ Tutti gli evangelici italiani — e non —
possono trovare in questa pagina-progranuna dei
campi estivi un interesse preciso:
per i cadetti come per gU adulti, per i singoli
come per le famiglie.
Una reale possibilità — talora con dei vantaggi
economici — per trascorrere un periodo di riposo
vissuto non nell’ozio ma nell’approfondimento
di temi che concernono la nostra testimonianza
evangelica. Buona estate fin d’ora!
Campo cadetti
3 - 24 luglio
per ragazzi dagli 8 ai 14 anni
Tema : Scuola - Quartiere
I ragazzi dovranno portare
notizie sul loro quartiere o villaggio relative a; scuole, circoli
culturali o ricreativi, sezioni di
partiti politici, ecc.
I ragazzi dovranno portare
inoltre notizie sulla propria
scuola (tempo pieno, attività
dei Consigli di Istituto, scuole
speciali, sperimentazioni, ecc.).
Quota : L. 35.000 più L. 7.000 per
contributo alle spese di organizzazione
da versare con la domanda di iscrizione.
Direttori: Alfonso e Carmelina Manocchio con un gruppo di collaboratori.
Campo di azione sociale
27 luglio - 3 agosto
Tema: Strutture assistenziali:
una riforma da costruire
Quota : L. 24.500 più L. 7.000 per
contributo alle spese di organizzazione
da versare con la domanda di iscrizione.
Direttori : Teofìlo Santi e Aurelio
Sbaffi.
Campo politico
5 - 15 agosto
Tema : Istituzione, struttura del
consenso e «autonomia»:
l'area della autonomia di fronte alla vita politica organizzata : motivazioni culturali e
composizione sociologica
Quota : L. 35.000 più 5.000 per contributo alle spese di organizzazione da
versare con la domanda di iscrizione.
Direttori : Gian Maria Grimaldi e Ornella Sbaff.
Campo cadetti
1-11 settembre
per ragazzi dagli 8 ai 14 anni
Tema : Studiamo insieme le parabole : « Il gran convito »,
« Il ricce stolte »
Quota : L. 20.000 più L. 5.000 per
contributo alle spese di organizzazione
da versare con la domanda di iscrizione.
Direttori t Paolo e Letizia Sbaff.
Il programma prevede gite,
film occ. come per il Campo di
luglio.
Campo bilblico
12-17 settembre
In collaborazione con la Commissione Studi della Chiesa Evangelica Metodista d’Italia.
Quota: L. 17.500.
Campo giovani
15 - 22 settembre
Per giovani dai 15 ai 18 anni
Tema : La protesta giovanile attraverso le canzoni degli ultimi 10 anni
Quota : L. 24.500 più L. 3.500 per
contributo alle spese di organizzazione
da versare con la domanda di iscrizione.
Direttori : Giovanni e Anna Ribet.
Campo famiglie
3 luglio - 20 settembre
Ecumene organizza, come di
consueto, un « soggiorno per famiglie ». Il programma prevede,
fra l’altro, proiezioni periodiche
di film con possibilità di dibattito.
Quote : per periodi superiori ai sei
giorni (vitto e alloggio):
Nelle familiari (camera, bagno e cucina) 1 persona L. 7.000 al giorno; 2
persone L. 10.000 al giorno; 3 persone
L. 13.000 al giorno; 4 persone L. 16.000
ai giorno.
In camere con bagno: 1 persona L.
6.500 al giorno; 2 persone L. 9.500 al
giorno; 3 persone L. 12.500 al giorno;
4 persone L. 15.500 al giorno.
In camera senza bagno: 1 persona
L. 5.000 al giorno; 2 persone L. 8.000
al giorno; 3 persone L. 11.000 al giorno; 4 persone L. 14.000 al giorno.
Per i bambini di età inferiore ai sei
anni viene praticato uno sconto del 30%.
■ Il Centro Evangelico Battista (gestito dal Movimento Femminile Battista) è sito a Rocca
di Papa, uno dei paesi dei « Castelli Romani », a circa 800 metri d’altezza.
Campi per ragazzi
■ Campo per ragazzi e ragazze
dai 12 ai 15 anni:
« Riflettiamo insieme suU’insegnamento religioso », dal 24 giugno al 10 luglio. Riflessione e discussione sul significato e sul valore della Scuola Domenicale,
del catechismo, della lettura biblica, della religione nelle scuole statali.
■ Campo per ragazzi e ragazze dagli 8 agli 11 anni:
« Ricerche bibliche sul libro
dell’Esodo», dal 12 al 28 luglio.
Campo operai italiani e francesi
19-22 maggio
■ L’ organizzazione scientifica del lavoro
Questo campo, necessariamente breve, si rivolge ai lavoratori
e ai sindacalisti, che partendo
dalla diretta esperienza che hanno della fabbrica, vogliono allargare il discorso suH’organizzazione scientifica del lavoro a
quei meccanismi sociali che
l’hanno resa, e la rendono, possibile, e che da essa sono stati
influenzati. Inoltre sarà necessario elaborare quegli strumenti di analisi, che, attraverso lo
studio dell’evoluzione dei vari
metodi di organizzazione del lavoro, permettano una risposta
operaia ai nuovi tentativi padronali di controllo della forza lavoro, in fabbrica e fuori.
Lingue: italiano, francese
Campo per ragazzi
29 giugno - 9 luglio
■ I giovani e la questione
dell’etica
In questo campo per ragazzi
si tenta di affrontare la questione dell’etica non in riferimento
ad astratti modelli precostituiti,
ma nel contesto generale della
situazione giovanile in Italia e
in quello particolare della ricer
Ultima settimana di luglio:
organizzato dalla EGEI Lombardia-Triveneto : « Questione cattolica e suoi aspetti politico-culturali-economici, con particolare
riferimento alla situazione del
Friuli e del Triveneto ».
Si prevedono: un campo cadetti e un campo per monitori
e catechisti.
Per ogni informazione rivolgersi a: Paolo Grillo, Via Pisino 38, 33100 Udine.
Tramonti si trova a circa 50
Km. da Pordenone ed il centro
giovanile L. Menegon può ospitare una trentina di persone.
AGAPE
ca condotta, negli ultimissimi
anni, dai campi « cadetti » di
Agape: esiste (e qual è) un legame tra la proposta di lotta
per una nuova qualità della vita
e l’indicazione evangelica dell’uomo nuovo?
Lingua: italiano.
Campo internazionale
10-17 luglio
■ Incontra femminista
La famiglia, l’occupazione femminile, il doppio lavoro, la maternità e l’aborto, i condizionamenti dell’educazione reli^osa,
la ricchezza e le contraddizioni
della doppia militanza, ecc.: in
questo IV incontro organizzato
da Agape, i nodi centrali della
oppressione della donna e del
movimento per la sua liberazione vengono confrontati a partire dalle esperienze di donne provenienti da numerosi paesi europei e da vari collettivi presenti in Italia.
Lingue: italiano, frane., ingl., tedesco.
Campo internazionale
17-24 luglio
■ Teologia e pedagogia
Il campo continua sulla linea
degli ultimi campi teologici; si
vorrebbe cercar di vedere il rapporto tra le cose che si dicono,
quando si fa ricerca teologica, e
il modo di affrontare un discorso con la gente - contro ima teologia di élite, per un confronto
a livello di base dove tutti siano
coinvolti. Come ci incontriamo,
quando facciamo teologia, con
una pedagogia degli oppressi?
Lingue: italiano, frane., ingl., tedesco.
Campo internazionale per ragazzi
24 luglio - 2 agosto
■ I problemi dei giovani in
Europa
Organizzato in collaborazione
con il Consiglio ecumenico giovanile europeo, il campo intende affrontare i nodi centrali della questione giovanile così come
(continua a pag. 1)
S. SEVERA
1° Campo Famiglie - 10-30 giugno
Tema : « IL BAMBINO E L’AMBIENTE »
Uno dei cardini della pedagogia moderna è di considerare
con estrema serietà la realtà
del bambino, del mondo che lo
circonda, delle impressioni che
questo mondo suscita in lui.
Le letture comunitarie, le discussioni e gli studi su questo
importante argomento si propongono dj aiutare i genitori a
comprendere meglio i propri figliuoli nel complesso rapporto
con l’ambiente in cui vivono che
li influenza, determinandone i
caratteri e le scelte.
sono i riti religiosi, ma sono i
frutti di una vita nuova, che oggi implica anche e soprattutto
coscienza, scelta e lotta di classe.
Come vivere questa realtà tenendo « alta la Parola della vita »?
Accanto al tema dei campi il programma prevede momenti di gioco,
canto, drammatizzazione, discussioni
su problemi sollevati dai ragazzi, escursioni ecc. I campi sono diretti da
un gruppo di monitori e monitrici.
Contributo di partecipazione : L.
47.000 — per iscriversi occorre versare una caparra di L. 7.000 sul conto
corrente postale n. 23177009 intestato
a Luca Negro, presso Centro Evangelico Battista, Campi d’Annibale, 00040
Rocca di Papa.
Campi per famiglie
■ « Amos, il profeta della giustizia», dal 29 luglio al 9 agosto.
Direzione: Michele Sinigaglia.
■ « Uomo e donna di fronte all’Evangelo », dal 22 agosto al 4
settembre.
Direzione: Movimento Femminile Battista.
I campi famiglie sono autogestiti : i
partecipanti versano un contributo giornaliero per le spese generali del Centro (pernottamento, gas, luce ecc.) di
L. 1.100 per gli adulti e di L. 600 per
i bambini dai 3 ai 12 anni-f una quota di iscrizione di L. 4.000 per ogni
nucleo familiare; a parte contribuiscono a una cassa comune gestendo le
spese di alimentazione e preparando a
turno la maggior parte dei pasti. In
questo modo il campo diventa un’esperienza di vita comunitaria vera e propria.
Per iscriversi a questi campi occorre inviare una caparra di L. 15.000
per ogni nucleo familiare sul conto
corrente postale del Centro (vedi sopra).
’’ Per ulteriori informazioni potete
scrivere al Centro Evangelico Battista,
Campi d’Annibale, 00040 Rocca di Papa, o telefonare al Centro 06/9499014
o all’Unione Battista 06/6791320.
2“ Campo Famiglie - 2-22 luglio
Tema: «IL PENSIERO DELL’APOSTOLO PAOLO »
Chi è e cosa ha detto questo
apostolo i cui scritti costituiscono quasi la metà del Nuovo Testamento?
Qual è il centro del suo pensiero: la giustificazione per grazia mediante la fede o la « mistica escatologica » che ha ripercussioni concrete nella vita pratica del credente?
Sarà compito di questo campo di riscoprire il messaggio e
l’attualità di un apostolo, nel
nostro paese ancora sconosciuto, che ha finora avuto solo l’onore di essere l’intestatario di
una banca e di avere dedicata
una basilica « fuori le mura » di
Roma.
Campo giovani - 7-17 agosto
Tema: «CANTI ALTERNATIVI»
I giovani amano la musica. Ma
quale musica?
Vi sono filoni musicali attraverso la storia che accompagnano le lotte economiche e politiche. Attraverso il canto vengono
espresse le lotte concrete nelle
quali si è impegnati e la solidarietà ai compagni di lotta. A
volte, invece, i canti di lotta sono una rielaborazione di canti
già esistenti e spesso cantati su
melodie già conosciute.
Come si può esprimere attraverso il canto la speranza che
proviene dalla fede, mentre si è
impegnati con gli altri nella
lotta?
Campo studi-famiglie - 29 agosto8 settembre
Tema : « L’EVANGELISMO ITALIANO E L’EVANGELIZZAZIONE»
Questo campo è la prosecuzione del campo quadri degli anni scorsi. Lo scopo è quello di
ricercare insieme nuovi elementi di spinta in avanti e « narrare le cose grandi che Dio ha fatte » nelle nostre piccole comunità, dove è pur presente l’opera dello Spirito a conversione e
crescita della chiesa.
Un campo, dunque, dove i più
impegnati nella predicazione si
vogliono rallegrare e incoraggiare ad andare avanti nella vocazione che il Signore ha loro rivolto e dove l’autogestione comunitaria ancora una volta sarà
la riprova della validità della dimensione tipica del Regno di
Dio dove « ogni cosa è posta in
comune ».
CONTRIBUTI
Campi famiglie: Caparra (pro-capite : comprensiva della quota d’iscrizione di L. 3.000); L. 10.000; contributo
giornaliero: adulti L. 4.500; ragazzi
fino a 6 anni L. 3.500.
Campi giovani e giovanissimi: Quota d’iscrizione L. 3.000; contributo di
partecipazione L. 36.000.
Campo giovanissimi - 25 luglio 7 agosto
Tema: «GLI IMPEGNI DI
FEDE »
Fede significa affidarsi a Dio
e dipenderne in modo totale,
rendersi conto che mai possiamo salvarci con le nostre forze
e che abbiamo bisogno solo del
suo amore, della sua grazia e del
suo perdono.
Le conseguenze della fede non
3“ Campo Famiglie - 19-29 agosto
Tema: «LA RIFORMA DELLA
SCUOLA »
Ormai si è più che mai consapevoli del fatto che riformare la scuola vuol dire riformare
la società.
Le riforme in atto nella nostra
scuola non sono sufficienti a rimuovere la sua generale paralisi. A questo corpo malato non
è sufficiente praticare delle semplici iniezioni ricostituenti, ma
sono indispensabili degli interventi radicali di trasformazione
che permettono una nuova vita.
Che ruolo gioca in questo la
volontà politica di chi ci governa? Come possono articolarsi
concretamente gli impegni e la
collaborazione di tutte le forze
sociali interessate al problema
della scuola?
Per informazioni rivolgersi a :
- fino al 7 giugno, PAOLO MARZIALE - Via Cutigliano,38 - 00146 Roma - Tel. 06/5263767 - c.c.p. n.
14196000.
- dopo il 7 giugno e per le iscrizioni :
VILLAGGIO DELLA GIOVENTÙ
- Lungomare Pirgy, 13 - 00050
Santa Severa (Roma) - Telefono
0766/78055.
Campo latino
per insegnanti
4-16 luglio
■ lo e gli altri: alla ricerca
della propria cultura
Campo per ragazzi dai 13 ai 16
anni L. 31.000
18-24 luglio
■ Studio dell’ Evangelo di
Giovanni
Campo ecumenico L. 21.000
25 luglio - 6 agosto
■ La situazione della donna
all’interno della questione
meridionale
Campo politico L. 39.000
7-30 agosto
■ Campo famiglie
L. 3.000 al giorno (2.400 fino a
15 anni)
Iscrizioni: Pino Testa, Via Volturno 7, 93016 Riesi
tei. 0934/928530
Il tradizionale « Campo Latino » si
svolgerà dal 23 luglio al 4 agosto 1977
in Belgio, a Lovanio. Il tema del congresso è il seguente : « Cultura e violenza »; l’attualità dell’argomento dovrebbe invogliare i docenti italiani ad
essere presenti per confrontarsi con i
coUeghi di Belgio, Francia, Portogallo,
Spagna e Svizzera.
Fra gli oratori si segnala la presenza di :
J. Chopineau, della Facoltà di Teologia protestante di Bruxelles e conoscitore della situazione deH’America
Latina;
R. Fhéchet, della Università di Parigi, specialista della cultura irlandese;
J. P. Gabus, della Facoltà protestante
di Bruxelles, reduce dal Libano;
M. R. Rodrigues, della Chiesa Evangelica del Portogallo.
Le iscrizioni si chiudono il 15 giugno. Per ulteriori informazioni rivolgersi a Roberto Eynard - viale Dante,
18 - 10066 Torre Pellice (Torino).
6
6 maggio 1977
cronaca delle valli
BOBBIO PELLICE
Quando il postino
è ammalato
INCONTRI
Ha scelto di rimanere
Che rAmministrazione delle
Poste non risponda sempre alle
esigenze dei cittadini è ormai risaputo. Normalmente però si riferisce questa affermazione unicamente ai grandi uffici impegnati nello smistamento ed a
quelli si è soliti attribuire la colpa del disservizio. Se durante
tutta la settimana scorsa però i
cittadini di Bobbio Pellice non
hanno ricevuto la corrispondenza a loro diretta, la colpa non è
del mancato smistamento e del
mancato arrivo della corrispondenza, bensì del fatto che non si
è provveduto a sostituire il portalettere assente per malattia.
E questa lacuna ci pare particolarmente grave. Ci viene da
chiedere se sarebbe pensabile
che in un qualsiasi centro « importante » la posta in arrivo possa accumularsi per una settimana intera senza che si provveda
a distribuirla. E non sempre, tra
la giacenza, vi sono solo cose di
poco conto.
Riteniamo questo aspetto della
faccenda degno di particolare attenzione, nerché insinua o sviluppa nella mentalità della popolazione l’idea che si viva proprio in un villaggio sperduto, dimenticato da tutti, nemmeno degno’ di ricevere la corrispondenza ad esso diretta.
Tra le molte spese che l’amministrazione statale affronta (e
in genere tra le spese di tutti gli
enti istituzionalmente resnonsa
II Circuito
L’assemblea di circuito
avrà luogo sabato 14 maggio alle ore 2»,45 nella sala (presso il Tempio) di
Pinerolo con il seguente
ordine del giorno;
1) Relazione del Consiglio di Circuito.
2) Esame della vita spirituale delle Chiese locali.
3) Andamento del dibattito di Fede e Politica nelle comunità secondo le indicazioni del Sinodo.
4) Varie.
5) Elezione del Consiglio
di circuito.
L’assemblea è composta
dai delegati delle comunità secondo il patto integrazione valdo - metodista
( vedere anche circolare
circuito inviata ai concistori).
BORA’
bili di servizi) riteniamo che sia
indispensabile una scelta di priorità. Molte cose sono utili e buone, ma certo alcune lo sono più
di altre; quelle non possono essere in alcun modo trascurate.
Vi sarebbe da chiedersi, qualora i supplenti nel ruolo dei portalettere non siano sufficienti a
garantire un servizio idoneo, se
non sarebbe pensabile un ruolo
di supplenti che prestino la loro opera unicamente nel loro
paese di residenza, da chiamare
al lavoro solo nel caso in cui non
sia possibile provvedere altrimenti. In questo modo non si
toglierebbe il lavoro a chi ne ha
diritto, ma nel contempo non si
lascerebbe un paese privo di un
servizio essenziale per una settimana intera.
Alla nostra postina, che riprende servizio mentre andiamo in
macchina, l’augurio di buona salute!, al momento condizione essenziale perché il servizio funzioni.
Un tempo Rumar era un popolato quartiere di Rorà, noto per
alcune vicende di storia valdese
e soprattutto perché lì di fronte ci sono le cave della famosa
pietra di Luserna, cave che oggi
ancora danno lavoro a numerose
persone che ruscano ma guada
gnano bene. Buona parte delle
lose che emigrano o che si vedono sui tetti della valle arrivano
di lì.
Un quartiere abitato tutto l’anno un tempo, praticamente solo
d’estate oggi. Molte case sono andate in rovina, altre risistematein questi ultimi anni. Come sim
bolo di un quartiere un tempo
molto popolato e con una sua attività ecclesiastica propria, è rimasta la scuola, oggi utilizzata
da alcune famiglie locali che salgono in estate sugli alpeggi.
Anche d’inverno però qualcuno
è rimasto, col suo gatto e le sue
centinaia di vasi di fiori: Florette
Durand.
Nata nel 1894, a 18 anni ha dovuto stabilirsi agli Airali per lavorare ai telai di Pralafera.
Conserva un ricordo vivissimo
degli anni degli scioperi e dell'occupazione della fabbrica Mazzonis (1920): la madre che le viene a portare il «barachin» del
pranzo mentre lei è dentro ad occupare il posto di lavoro, il comizio di Matteo Gay a Torre Pellice, il corteo che marcia per occupare la fabbrica, le monache
che scappano dal convitto e lasciano così alle occupanti dei
preziosi letti per trascorrere la
notte, i crumiri attesi lungo la
strada allo spuntar dell’alba per
convincerli a scioperare, i carabinieri schierati davanti alla
ANGROGNA - ASSEMBLEA DI CHIESA
Il problema esiste
Sul tema "fede e politica” non si è votato nessun ordine del giorno,
ma si è deciso di continuare il dialogo
fabbrica per proteggere i padroni...
Rievocazione di momenti vissuti intensamente ed in buona
parte senza poter capire a fondo
le questioni in gioco {« solo dopo
ho poi capito molte cose di cui
non mi rendevo conto »), dei
flash che si susseguono con rapidità, sostenuti da una memoria visiva straordinaria.
Mi apre il suo libretto di lavoro: « Ecco, guardi qui, legga: 26
aprile 1957, licenziata, dopo 45
anni di lavoro: indennità di licenziamento 111.799 lire »!
Dal 1957 Florette ha ripreso la
via 'della montagna e si è ristabilita nella vecchia casa paterna
a Farabusa mentre iniziava l’esodo di molte famiglie. Lassù vive
tuttora, isolata. Nessuno è riuscito a convincerla a scendere al
capoluogo, né le persone che più
le sono vicine, né l’assistente sociale o la visitatrice familiare
della Comunità Montana.
Il rifiuto di Florette rischia di
incrinare quella politica dei servizi oggi da tutti accettata: combattere l'isolamento, l’emarginazione delle persone anziane. Chi
però sa ascoltare la Florette, lasciarla parlare, capisce subito
che non è affatto emarginata, rispetto alla sua concezione della
vita naturalmente, non a quella
che si sta affermando oggi. Rumer per lei non è paragonabile
ad una delle tante valli del cunéese abbandonate in cui l’ultimo
degli abitanti non ce la fa più a
vivere e si suicida. Costringerla
ad abbandonare la sua casa po
Domenica 8 si svolgerà l’assemblea di chiesa in cui verrà
letta e discussa la Relazione annua del Concistoro insieme a
quella consuntiva-fìnanziaria giugno-dicembre ’76. Nella stessa
mattinata si procederà alle elezioni dei deputati al Sinodo e
alla Conferenza Distrettuale.
L’assemblea di Chiesa convocata ad Angrogna il 1“ maggio
(presenti una trentina di elettori) per discutere — secondo le
indicazioni del Sinodo dello scorso anno — il problema « fede e
politica», è stata introdotta da
una relazione del past. Platone.
Particolarmente interessante è
risultato nella stessa introduzione un riferimento al passato
meno recente che ha permesso
di rendersi conto che il problema è sempre stato al centro dei
dibattiti all’interno della Chiesa
almeno dalla metà del secolo
scorso (vedi il Risveglio o le
prese di posizione della chiesa
confessante sotto il nazismo).
La discussione nonostante il
tempo a disposizione fosse piuttosto limitato è stata abbastanza profìcua e non ha mai toccato punte troppo accese o polemiche. Si sono delineate chiaramente alcune posizioni; una posizione presentata da alcuni aderenti alla TEV secondo la quale il credente non deve lasciarsi coinvolgere dalle lotte politiche che si hanno nel mondo. La
nostra fede deve permetterci,
essi affermano, di distinguerci
dagli altri, di tenerci al disopra
delle divisioni politiche in quanto la politica non deve essere
parte attiva della nostra chiesa
e della nostra fede. A questo
proposito fanno notare che i
« fratelli » non vanno discriminati secondo la loro appartenenza ad uno o ad an altro partito
politico in quanto la grazia di
COMUNITÀ’ MONTANA VAL PELLICE
Corso per animatori
In previsione della realizzazione dei soggiorni di vacanza diur,
ni da attuarsi nell’estate 1977, in
accordo con i Comuni di Torre
Pellice, Luserna S. Giovanni, Lusernetta e Bricherasio, la Comunità Montana, in collaborazione
con il Consorzio dei Patronati
Scolastici e facendo seguito a
quanto attuato negli scorsi anni,
organizza un Corso di formazione di base per animatori, che avrà inizio TU maggio alle ore 17
precise presso la Sala Comunale
di Torre Pellice, Viale Rimembranza 9.
Il corso, rivolto soprattutto a
chi intenderà impegnarsi nei soggiorni di vacanza, è anche aperto nel suo primo momento agli
operatori della scuola coinvolti
in sperimentazione o in attività
di doposcuola.
Il primo momento del corso
prevede n. 12 incontri da attuarsi
il mercoledì dalle ore 17 alle
19.30 e del sabato dalle 14.30 alle 17.
Le domande di partecipazione
al corso, redatte su apposito modulo, dovranno pervenire entro
il 10 maggio alle ore 12 presso
la Sede della Comunità Montana
(Torre Pellice - P.za Muston 3 Telef. 91514 - 91836) o presso le
Segreterie dei Comuni di Torre
Pellice, Luserna S. Giovanni, Lusernetta, Bricherasio, dove è pure possibile ritirare i moduli di
adesione.
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Comunità Montana
- Sezione Servizi Sociali o ai Comuni suddetti.
Dio si è manifestata a tutti indistintamente.
Contrapposta a questa è emersa un’altra tendenza presentata
da diversi interventi che, seppur con sfumature diverse, hanno espresso lo stesso concetto
di fondo. Chiarito che la parola
« politica » non vuol dire necessariamente adesione ad un partito politico, molti hanno fatto
notare che il Cristiano non può
isolarsi dal mondo in quanto bisogna tener conto che Gesù è
venuto per salvare il mondo. E
nel mondo esistono centinaia di
migliaia di uomini che sono nell’ingiustizia e nelle sofferenze: è
quindi un dovere per il Cristiano nrendere posizione su questi
problemi; il non farlo vuol dire
di fatto giustificare e mettersi
dalla parte di chi esercita la sopraffazione e la violenza. Qualcuno ha fatto notare che i partiti politici sono degli ambiti in
cui si può lottare contro le differenze sociali ecc., per cui può
succedere che un credente si avvicini o aderisca ad un partito
politico senza venir meno alla
sua fede di Cristiano. Da più
parti si fa notare poi che il rifugiarsi in un ambito privato,
magari per pregare, isolandosi
dai problemi che aflSiggono quotidianamente l’umanità può servire a risolvere il proprio problema personale ma non si tiene conto che in quel momento
ci sono dei fratelli che soffrono
e che lottano a causa della loro
fede.
È emersa infine una terza tendenza, di chi afiorma di sentirsi molto a disagio e di non sentirsi di prendere una decisione
precisa e definitiva, di chi non
si sente di schierarsi dall’una o
dalTaltra parte. Gli interventi si
sono susseguiti per un’ora e
mezza ed alla fine l’assemblea
non ha votato alcun ordine del
giorno. Un ordine del giorno era
stato presentato all’inizio della
seduta da un membro della TEV
l’assemblea di Chiesa di Ivrea
e si rifaceva alle conclusioni deipubblicate recentemente su questo giornale. L’assemblea ha
rilevato il modo scorretto e poco fraterno di procedere rilevando tra l’altro che la stessa
cosa si era già verificata sia a
Luserna S. Giovanni che a Torre Pellice. Alla richiesta di un
partecipante all’assemblea di ritirare l’o.d.g. i presentatori hanno risposto affermativamente
riservandosi di ripresentarlo in
una prossima assemblea. Questa risoluzione di non votare
nessun ordine del giorno di qual
siasi tono è venuta dalla consapevolezza che il problema rimane aperto e da discutere ed il
non prendere una posizione precisa vuole dire appunto lasciare libero spazio alla discussione. Si è rilevato ancora che la
redazione di un o.d.g. del giorno preciso poteva risultare elemento di divisione all’interno
della comunità ed un fattore discriminante nei confronti di chi
non era d’accordo con la presa
di posizione ’uflflciale’ della comunità di Angrogna sul problema, anche tenuto conto del numero ridotto di partecipanti.
Con questo si è voluto ribadire
che il problema c’è (come è
emerso nelle riunioni quartierali) ed è sentito dalla comunità ma è chiaro che non si può
ridurre ad una discussione di
un’ora e mezza, andrà ancora
discusso e non possiamo né dobbiamo illuderci di arrivare ad
una conclusione valida per tutti.
Renato Bertot
irebbe essere per lei la lenta fine
della sua vita. Finché può stare
lassù — e lei non ha paura di
starci perché non ha paura di
morire, è pienamente serena e
fiduciosa nel Signore in cui crede — la vita ha un senso, via di
lì è come un pesce fuor d’acqua.
Ma non é tutto: Florette sa anche che può restare a Farabusa
perché c’è qualcuno che pensa a
lei, che accetta questa sua scelta
e la rispetta, nonostante le molte
contraddizioni. Quando più nessuno vorrà aiutarla allora scenderà. Ma ci sarà sempre qualcuno... E. G.
VILLAR PEROSA
Aumentano le “ipotesi
del tempo pieno
II
Il Collegio dei docenti e il Consiglio del circolo di Villar Perosa
hanno approvato la richiesta di
due nuove classi a tempo pieno
(una a Villar e una a S. Germano) per l’anno prossimo, in aggiunta a quelle già istituite per
l’anno scolastico in corso.
Attualmente le classi a tempo
pieno in vai Chisone sono undici: cinque a Porte, tre a S. Germano, tre a Villar Perosa, ma
solo queste ultime, che funzionano da due anni, sono regolari.
Le altre sono considerate « ipotesi », istituite con lo scopo principale di creare posti di lavoro
per gli insegnanti che entravano
in ruolo. Non si sa perciò se le
« ipotesi » saranno confermate o
no.
Il parere dei genitori di S.
Germano e Porte, dono un anno
di sperimentazione, è stato in
grande maggioranza favorevole;
constatato che la scuola va avanti ugualmente, che i bambini frequentano volentieri, che la refezione scolastica non danneggia
la salute, sono cadute molte preclusioni che erano anche state
alimentate da un’accurata campagna denigratoria. Alcuni insegnanti, sempre a Villar Perosa,
S. Germano e Porte, hanno inoltre chiesto la sostituzione dei libri di testo tradizionali con altri
libri da inserire nella biblioteca
scolastica. Per evitare tuttavia
denunce, processi ed inconvenienti del genere, è stato proposto di scegliere i testi alternativi
consultando preventivamente i
genitori.
Gli altri problemi connessi con
l’organizzazione pratica dell’attività scolastica (trasporti e mense) sono invece stati discussi in
due incontri di insegnanti con
sindacalisti della CISL e della
CGIL. Si è rivelata una generale
buona volontà delle amministrazioni comunali nell’assumersi il
carico finanziario di questi servizi, che lo Stato delega ai Comuni senza però assicurare finanziamenti adeguati.
Quello che manca, però, è una
specie di pianificazione in tutta
la zona del Pinerolese, dove attualmente le quote che si pagano
per la refezione scolastica sono
molto diverse; gli insegnanti che
assistono ai pasti hanno anche
chiesto di pagare un prezzo ridotto uguale per tutti, dato che
tale attività si svolge durante
l’orario di lavoro.
7
6 maggio 1977
CRONACA DELLE VALLI
Incontro giovanile
a Pramollo
Domenica 15 maggio avrà luogo a Pramollo (Ruata) il proseguimento deH’incontro dei giovani (confermati 1976, 1977 e
gruppi giovanili che operano
nelle comunità), tenuto a San
Secondo il 27 marzo u.s.
L’incontro è fissato per le ore
10 partecipando al culto con la
comunità.
Alle ore 11 si discuterà su;
11 catechismo come stimolo di
ricerca e di riflessione per la
formazione del giovane rispondendo ad un questionario.
Pranzo al sacco.
Ore 14,30; proseguimento dell’incontro; ore 17,30; chiusura.
LUSERNA
SAN GIOVANNI
Scuola Domenicale. Domenica 15 maggio tutti i bambini delle Scuole Domenicali di Luserna S. Giov., con i bambini della Scuola Dom. di Bobbio, parteciperanno alla « festa di canto » a Susa, secondo lo schema
preordinato in sede di riùnione
di monitori di Circuito. Sarà così un’occasione per i bambini
sia di conoscersi meglio tra di
loro e conoscere i bambini di
Bobbio, sia di visitare le Comunità di Susa. Infatti la manifestazione avrà luogo nella sala
della Comunità Battista di Sus.a, con la partecipazione della
Comunità Valdese. Sarà pure
occasione per una bella gita augurandoci che il tempo sia clemente. Prenotazioni entro il 7
maggio presso le rispettive Scuole Domenicali.
Sempre per le Scuole Domenicali è prevista una visita al
Museo Valdese per sabato 21
maggio nel pomeriggio e il culto di chiusura con la Comunità
nella Sala Albarin, domenica
22 maggio.
Festa di canto. Siamo lieti di
accogliere nel nostro Tempio,
domenica 8 maggio alle ore 10,
la festa di canto delle Corali che
si integrerà nel culto del mattino. Parteciperanno le Corali della Val Penice e, in più quelle, di
Torino e Milano. A tutti il più
fraterno benvenuto.
Decessi. Presso l’Asilo Valdese è mancato Stefano Buffa, all’età di 87 anni; era il decano
dei nostri anziani essendo entrato ail’asilo 13 anni fa. Presso
la Pro Senectute di Luserna è
mancata Vota Maria, originaria
di Bruzzolo in Val di Susa, all’età di 76 anni. La nostra speranza è in Cristo, resurrezione
e vita.
Assemblea di Chiesa. È convocata nella Sala Albarin per
sabato 21 maggio alle 20,30 con
il seguente o.d.g. ; lettura e discussione della relazione annua
e dei bilanci, elezione di tre deputati alla Coni. Distrettuale e
tre deputati al Sinodo.
Cappella dei Jalla. Grazie al
gesto generoso di un membro
del Concistoro, Jacques Jalla,
la storica cappella dei Jalla, già
sede della dissidenza coucourdista del secolo scorso, sarà presto acquisita alla proprietà della Chiesa di San Giovanni. Mentre rinnoviamo al donatore la
nostra più viva riconoscenza, si
presenterà a breve termine un
piano di restauri e un progetto
di utilizzazione.
Festa di canto
delle corali
Come è già stato annunziato, le feste di canto si
terranno quest’anno domenica 8 maggio, ore 10,
nel tempio di S. Germano
per le Valli Chisone e Germanasca e nel tempio di
S. Giovanni per la Val Pellice, con la gradita partecipazione delle corali di
Milano e di Torino. Si
tratterà di un culto dedicato in particolare al canto, ma articolato secondo
lo schema tradizionale. Gli
inni di insieme saranno
cantati dalle corali unitamente all’assemblea, mentre i cori particolari troveranno il loro spazio tra
le varie parti del culto.
Dopo un’agape consumata tutti insieme, nel pomeriggio ogni corale o corali accoppiate, faranno
visita ad un istituto per
portare col proprio canto
un po’ di calore fraterno
fra i membri più soli e
diseredati delle nostre comunità.
Auguriamo a tutti, cantori e ascoltatori, una giornata di gioia e di benedizione.
Il Comitato
PERRERO-MANIGLIA
MASSELLO
____________RODORETTO
Il mese di maggio è, come
sempre, tempo di rendiconti e
quindi di incontri. Particolarmente denso è il calendario. Vogliamo ricordare qui di seguito
le scadenze più importanti. Innanzitutto si avverte che il catechismo proseguirà per tutto
il mese di maggio. Domenica 8;
incontro delle corali a S. Germano; giovedì/ 12, ore 18, incontro monitori a Ferrerò; domenica 15, ore 10,39, Assemblea di
Chiesa a Massello e al pomeriggio Bazar a Ferrerò. Ricordiamo a questo proposito che ogni
tipo di collaborazione sarà gradito.
• Sabato 21, ore 20,30, a Ferrerò avrà luogo l’Assemblea di
circuito. Domenica, ore 10,30,
Assemblea di Chiesa a Ferrerò
e il pomeriggio Bazar a Massello. Sabato 28, arriveranno i
fratelli della comunità svizzera
di Rolle, sono 44 e andranno
ospitati per una notte; chiunque ha dei letti disponibili lo dica al Pastore.
Sabato e domenica 4 e 5 giugno, Conferenza Distrettuale a
S. Germano ed, infine, domenica 12 giugno ; gita della scuola
domenicale. Come potete vedere il calendario è denso ed impegnativo, per tutti; occorrerà
dunque che tutti assumano la
loro parte di responsabilità e di
impegno.
Hanno collaborato; Iginio
Carrera; Mario Castellani;
Pietro tomba; Giovanni Conte; Ivana Costabel; Franco
Davite; Dino Gardiol; Teofìlo
Pons; Paolo Ribet; Alberto
Taccia; Liliana Viglielmo; Bruno Costabel.
SAN GERMANO
Battesimo. Nel corso del culto di domenica 24 aprile è stata battezzata la piccola Claudia,
terzogenita dei coniugi Silvano
e limes Pascal. Che il Signore
voglia prendere per mano questa bimba e sostenere i suoi genitori nella loro bella responsabilità di educatori cristiani.
Matrimonio. Sabato 30 aprile
si sono uniti in matrimonio nel
nostro tempio Nello Plavan e
Rita Peyrot. A questi giovani
sposi auguriamo di essere, reciprocamente, quell’aiuto convenevole di cui parla la Parola di
Dio.
Lutti. Per due volte ci siamo
ritrovati nel tempio in occasiO’
ne della dipartita dei fratelli
Oscar Durand, che ci ha lasciati dopo un lungo tempo di sof
ferenza e di prova, e di Alber
to Romano, richiamato dal Si
gnore dopo una breve malattia.
Alle famiglie nel lutto porti Conforto il pensiero della nostra intercessione e delle promesse del
Signore risorto.
• L’assemblea di chiesa di domenica 24 aprile ha nominato
quali suoi delegati alla conferenza distrettuale: Giorgio Baret,
Aldo Garrone e Giorgina Giacone (supplente Silvana Tron).
Al Sinodo ci rappresenteranno
invece: Aldo Garrone e Gustavo Ribet (supplente Nelly Rostan). Ringraziamo questi membri della comunità che si sono
impegnati per questa non sempre facile fatica al servizio di
tutti.
• Ricordiamo alcuni impegni
vicini e vicinissimi nel tempo:
Domenica 8 màggio: festa delle corali nel corso del culto, che
inizierà alle ore 10. Nel pomeriggio, la corale di San Germano visiterà l’ospedale di Pomaretto. Quella dei Chiotti si recherà alla nostra Casa di riposo.
Domenica 22 maggio: bazar
deU’Unione Femminile. • Giornata della Scuola Latina.
Sabato 28 maggio: Concerto
della corale a Pinerolo.
Domenica 29 maggio : Culto
di Pentecoste con S. Cena; nel
pomeriggio; saggio della Scuola
materna.
I catechismi termineranno sabato 14 maggio.
• Il concistoro ha stabilito un
turno di presenze ai culti per i
vari anziani. In tal modo avremo sempre la ragionevole certezza che il concistoro sia ben
rappresentato.
• I culti inizieranno alle ore 10
per tutta l’estate, a partire da
domenica 8 maggio.
PRAMOLLO
Accogliendo l’invito rivoltoci
dal Past. Ricca, è stato possibile
organizzare una gita di 3 giorni
a Roma, a cui hanno partecipato
una trentina di persone, il 23-2425 aprile.
A Roma siamo stati ospitati
nel convitto della Facoltà di Teologia e l’accoglienza è stata meravigliosa. Per questo ringraziamo di cuore tutti quanti e in
particolare il Pastore Paolo Ricca e signora, Gianni e Walter che
ci hanno sempre accompagnati
e, nonostante il poco tempo a
disposizione ci hanno dato la possibilità di visitare e conoscere
molte delle principali bellezze di
questa città.
Questa gita ci ha dato modo
di conoscere più da vicino la
Facoltà di Teologia, le persone
che vivono e lavorano lì e speriamo che sia l’inizio di un rapporto nuovo fra la comunità e
la Facoltà.
Abbiamo partecipato al culto
nel tempio di P.zza Cavour e lì
abbiamo incontrato con gioia
alcuni fratelli originari di Pramollo che speriamo di rivedere
in mezzo a noi la prossima
estate.
Il Past. Genre, anch’egli a Roma, è stato sostituito nella predicazione di domenica 24 dal
Past. G. Bertin, che ringraziamo.
• Abbiamo appreso con gioia
che la nascita di un maschietto
ha allietato la famiglia di Olga
ed Eraldo Sappè (San Germano). A loro vadano i migliori auguri di tutta la comunità.
• Domenica 1° maggio è stato
battezzato Claudio Travers di
Elvina e Ferruccio (Grisse). A
questi genitori formuliamo i nostri auguri nella certezza che il
Signore sarà con loro e li aiuterà a mantenere la promessa
fattagli e ad allevare il loro figlio nella fede evangelica.
• L’assemblea di chiesa per
ascoltare e discutere la Relazione annua del Concistoro e per
eleggere j delegati alla Conferenza Distrettuale e al Sinodo è
convocata per domenica 15 maggio. Tutti i membri di chiesa
sono invitati a partecipare.
• Domenica 22 maggio avrà luogo la gita della Scuola Domenicale ad Angrogna. Coloro che
desiderano partecipare possono
iscriversi.
VILLAR PEROSA
Nel pomeriggio di domenica
1 c.m. s’è svolto l’annuale bazar
organizzato con impegno dall’Unione Femminile con la collaborazione di alcuni giovani. I
risultati sono stati buoni ed è
stata anche un’occasione d’incontro dei membri della chiesa
villarese e di non pochi amici
venuti da fuori.
Ringraziamo vivamente tutti i
membri di chiesa e gli aniici per
i doni di vario genere fattici pervenire e per il loro prezioso apporto a quest’attività, il cui provento va a beneficio della Chiesa
e delle sue opere.
• Un cordiale benvenuto a Lilia, giunta ad allietare la famiglia di Buffa Giacomo e di Travers Rina: la grazia del Signore
riposi su questa piccola e sui
suoi familiari.
• Domenica 15 maggio p.v. alle
ore 10, dopo un culto abbreviato, avrà luogo TAssemblea di
Chiesa col seguente o.d.g.: a)
lettura della relazione morale e
finanziaria del Concistoro; b)
nomina di due deputati alla prossima Conferenza Distrettuale ;
c) nomina di due deputati al
Sinodo; d) eventuali varie. I
membri di chiesa e particolarmente i membri elettori sono invitati ad essere presenti.
SAN SECONDO
Nel corso del culto del 1° maggio sono stati insediati i nuovi
Anziani: Mirella Godino Fornerone e Roberto Vicino. Esprimiamo il nostro ringraziamento agli
Anziani Arnaldo Gardiol e Pierino Paschetto che lasciano il Con
cistoro dopo oltre vent’anni di
attività ed il nostro augurio di
buon lavoro ai nuovi membri del
Concistoro.
• Al termine dello stesso culto
l’assemblea di Chiesa ha ascoltato la relazione annua del Concistoro (il rendiconto finanziario
era stato presentato e distribuito
a gennaio); ha discusso la relazione CIOV e formulato a questo proposito un ordine del giorno ed ha eletto i deputati alla
Conferenza Distrettuale ed al Sinodo. Per la Conferenza sono stati eletti: Roberto Vicino, Elvina
Godino e Giulio Griglio, supplenti: Walter Gardiol, Piero Ribet e
Daniele Ghigo. Per il Sinodo:
Daniele Ghigo e Giulio Griglio.
Doni per l’Asilo
di Luserna S. Giovanni
Doni ”Pro DeficiP^ pervenuti nel mese
di marzo:
Boero Rol Elsa L. 8.000; Ricca Roberto 2.000; Mirabile Renato e Elena
2,000; Beux Liline 10.000; Albarin
Giulio e familia 50.000; Rostagnol
Matilde e Jean, in mem. di Maria
Bertinat ved. Geymonat 20.000.
Paschetto Anita ved. Pasquet 4.000;
Rabaglio Marta 20.000; Malan Sergio
e Franca Malan Agù 10.000; Longo
Pier Carlo 6.000; Bonnet Lea e Franco 6.000; Benecchio Marcella Tourn
2.000; Costantin-Gaydou 6.000; Barbiani Luigi e Maria 25.000; L. E. 13
25.000; Chauvie-Geymonat Helène
5.000; Giordano Enrico 10.000.
Brigato Domenica L. 100.00; PonsRivoir Maria 50.000; Chauvie Luciana Anita 24.000; N. N. 50.000; Casabeltrame Marta ved. Bertone 20.000;
Peyrot Lina 30.000; Mourglia Lena e
Guido 20.00; Reynaud Lea 10.000;
Gamba Ada ved. Costantino 4.000; Benech Alfredo 4.000; Bonnet-Tartarini
6.000; Caffarel-Sandri Ada 6.000; Arnoulet Emma e Noemi 8.000.
Charbonnier-Gay Jeannette 2.000;
Charbonnier Paolo e Costanza 2.000;
Benedetto Enzo e Susy 2.000; Parise
Giulia e Ferroglio Silvio 4.000; Parise
Giuseppe e Franca 2.000; MichelinSalomon Maria ved. Malan, in mem.
del marito Stefano 25.000; Danna-Botta Elda 10.000; Durand Elva e Riquet 2.000; Rita e Giulio Benech-Bastia 4.000; Revel Giulio e Alice 10
mila; Bertalot Ada 25.000.
Pons A.V.W. 24.000; Tourn Angiolina in Goss 6.000; Rivoira Neve, Bruno e-Susanna 6.000; Pavarin Domenica Adele 4.000; Pavarin Rosa e Grill
3.000; Mourglia Giovanni e Lidia 12
mila; Rossi Mirella 6.000.
AVVISI ECONOMICI
VENDESI cascinotta facile sistemazione tre alloggi in fabbricati separati circa 10 g.te terreno, campi e
prato. Borgata Codini di Roccapiatta. Strada asfaltata Turina - Pralarossa. Rivolgersi ai Sigg. Martinat
fraz. Barbe di Prarostino o Bounous
loc. Pissavin di Luserna San Giovanni.
RINGRAZIAMENTO
I familiari del compianto
Oscar Durand
riconoscenti e commossi per la dimostrazione di affetto e stima tributata al
loro Caro, neU’impossibilità di farlo
personalmente, ringraziano tutti coloro che vollero unirsi al loro dolore.
Un particolare ringraziamento al
Dott. De Clementi, al Sig. Pastore
Conte, ai compagni di lavoro di Vera,
Manlio e Emma, ai Coscritti, agli Anziani RIV-SKF, ai vicini di casa, allo
sci club Gran Truc.
San Germano Chisone, 21.4.1977
Campi estivi
(segue da pag. 5)
si presenta in quattro paesi dell’Europa occidentale, negli anni
successivi alla crisi del 1968. La
disoccupazione giovanile, la delinquenza, la droga, il tempo libero, la chiesa, la scuola, i rapporti interpersonali, ecc. nella
esperienza personaie e collettiva
di giovani italiani, francesi, inglesi e tedeschi.
Lingue: italiano, frane., ingl., tedesco.
XVII campo Europa-Africa
,3-12 agosto
■ Le rivoluzioni socialiste negli anni ’70
Vietnam, Guinea Bissao, Angola, Mozambico, ma anche Cile, Palestina, Namibia, Zimbabwe, sono stati negli anni '70 il
riferimento per la mobilitazione
e la solidarietà del movimento
operaio e democratico di tutto
il mondo. Nel momento in cui
si dà vita alla costruzione del socialismo in alcuni paesi, vogliamo iniziare con questo campo
la riflessione sul processo storico che ha portato questa situazione, sulle forme della costruzione del nuovo stato, sulla solidarietà internazionale che anche i movimenti cristiani hanno espresso.
Lingue: italiano, frane., ingl. tedesco.
Campo biblico
13-21 agosto
■ Il Padre Nostro
Una possibilità di confronto
tra i membri delle comunità
evangeliche (federate e non federate) e coloro che sono cresciuti nell’ambito della chiesa
cattolica; ma - d’altra parte anche una possibilità per dei
non credenti di confrontarsi con
dei credenti sulla lettura di un
testo fondamentale del Nuovo
Testamento. Non solo ricerca
biblica, ma anche riflessione sulla possibilità e sul significato di
una preghiera comunitaria.
Lingua: italiano.
Campo per bambini
13-21 agosto
■ Ricerche bibliche
Contemporaneo al campo sul
Padre nostro, questo incontro
cerca di sviluppare con i giovanissimi un tentativo di scoperta
della Bibbia.
Organizzato con la CGIL scuola
21-28 agosto
■ Incontro sulla sperimentazione scolastica
La lotta per una riforma della scuola è di decisiva importanza per lo sviluppo della democrazia nel nostro paese. In
questi ultimi anni si sono realizzate importanti esperienze di
rinnovamento dei contenuti e di
gestione della scuola: corsi delle
150 ore, esperienze didattiche al
ternative, esperienze degli organismi di gestione previsti dai decreti delegati. Questo campo vuole iniziare una riflessione su questo argomento specie per quel
che riguarda la scuola secondaria superiore.
Lingua: italiano.
Campo organizzato con la EGEI
29 agosto - 4 settembre
■ Incontro con le comunità
cristiane di base
In questi anni si sono sviluppati gli incontri fra credenti critici nelle varie confessioni cristiane; in particolare in Italia
la Federazione giovanile evangelica ha continuamente ricercato
una collaborazione con le comunità cristiane di base. Questo
campo potrebbe servire a fare provvisoriamente - il punto della situazione, sperimentando una
collaborazione che potrebbe essere solo un punto di partenza.
Lingua: italiano.
IL COSTO
DEI NOSTRI INCONTRI
Per permettere a tutti di partecipare agli incontri organizzati da Agape si è studiato un sistema di quote per la partecipazione ai campi, rapportate al
reddito del partecipanti. Pertanto in questo programma generale non indichiamo quote. Chi
è interessato a partecipare ci
scriva e riceverà insieme ai programma dettagliato del campo
un modulo per la determinazione della propria quota di partecipazione.
ECUMENE
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a Giovanni
Anziani 67060, Villa San Sebastiano (L’Aquila), telefono 063/67137. Dal 20 giugno
in poi: Ecumene, Contrada
Cigliolo, 00049 Velletri, tei.
9631310.
8
8
6 maggio 1977
META: RADDOPPIARE L’ECO-LUCE!
UNA PAGINA
PROPOSTA
ALL’ATTENZIONE
DELLE ASSEMBLEE
E DEI CONSIGLI
DI CIRCUITO,
DELLE CHIESE,
DEI SINGOLI
I * ECO-LUCE è ancora molto al disotto della sua diffusione
potenziale.
Uno sforzo comune che parta — come suggerisce la delibera
congiunta Tavola - Comitato Permanente — soprattutto
dalle Assemblee e dai Consigli di circuito, potrà porsi tre
importanti obiettivi:
*1 Utilizzare l’Eco-Luce sempre più come organo
" di collegamento, di formazione e informazione dei
membri delle chiese valdesi e metodiste consentendo loro
di attenuare la dispersione che caratterizza la nostra
situazione di diaspora.
O Utilizzare l’Eco-Luce come strumento di penetrazione
nel contesto sociale in cui vivono i membri
e le comunità, per far conoscere la vita e la predicazione
delle chiese valdesi e metodiste in Italia
e all’estero.
3 Alleggerire il peso del deficit che grava sulla Tavola
■ e che si va facendo sempre più gravoso.
Per questo l’impegno dei singoli — per quanto indispensabile
non è sufficiente. Ecco quanto proponiamo
sviluppando le indicazioni
date da Tavola e Comitato Permanente.
La Tavola Valdese e il Comitato Permanente Metodista nella
loro seduta congiunta di Torre Pellice, hanno di nuovo preso in
esame il problema del settimanale « Eco-Luce » riaffermando l’importanza del nostro periodico per la formazione e informazione
dei membri delle nostre comunità e anche quale strumento valido d’evangelizzazione. A conclusione della discussione la Tavola
e il CPM hanno deciso di proporre quanto segue:
ogni circuito è impegnato a sostenere il nostro periodico
ed a diffonderlo, ponendosi obiettivi precisi circa il numero di
copie da proporre all’Assemblea di circuito e raccomandando alle
singole comunità di sostenere la diffusione (potrà essere preso in
considerazione un costo speciale per gli abbonamenti cumulativi
in vista della diffusione da parte delle chiese);
— è previsto un abbonamento semestrale (giugno-dicembre)
al costo di L. 3.000;
— il sovrintendente di ogni circuito ha la responsabilità del
coordinamento di queste proposte.
(dalla circolare del Moderatore, aprile 1977)
alle assemblee di circuito
• Esaminare i dati della diffusione sulla base del
rapporto esistente tra i membri di ogni chiesa e
gli abbonati (possiamo indicare come meta ottimale il rapporto di un abbonamento ogni 4
membri di chiesa?), dando alle singole chiese degli obiettivi precisi di diffusione.
• Proporsi degli obiettivi per ciò che riguarda
la diffusione esterna sia mediante abbonamenti
lancio sia mediante distribuzione per esempio di
un numero del giornale in cui compaia un articolo di presentazione della chiesa locale (a cura
della stessa), in occasione di una iniziativa pubblica locale o del circuito.
ai consigli di circuito
• Sollecitare periodicamente le chiese in merito
agli impegni assunti nell’Assemblea di circuito
per la diffusione del giornale.
• Dedicare uno spazio all’argomento Eco-Luce
nelle visite alle chiese.
• Coordinare e sostenere le iniziative di lancio
verso l’esterno, tenendo presente e organizzando
la diffusione del giornale come accompagnamento di qualsiasi iniziativa del circuito (dibattiti,
manifestazioni, ecc.).
Consuntivo 1976
ai consigli delle chiese locaii
ENTRATE
1. Abbonamenti : ECO DELLE VALLI LA LUCE 2. Vendite ECO - LUCE 3. Doni 4. Inserzioni 5. Varie 7.946.325 8.338.700 430.670 1.052.607 1.065.629 78.500
USCITE 1. Stampa 2. Amministrazione 3. Oneri redazionali 4. Spese postali 5. Fornitori diversi 6. Personale 7. Rimborso imposte arretrate 16.688.028 52.150 831.700 556.280 2.928.136 1.879.877 350.000
DEFICIT 23.286.171 18.912.431 4.373.740
Totale a pareggio 23.286.171 23.286.171
• Nominare un diffusore che si impegni soprattutto a sollecitare il rinnovo dei vecchi abbonati
e a farne dei nuovi.
Il Consiglio di chiesa potrà fornire al diffusore l’elenco degli abbonati richiedendolo all’amministrazione del giornale.
• Tradurre operativamente gli impegni assunti
nell’Assemblea di circuito con iniziative volte all’esterno e all’interno.
In particolare i Consigli di chiesa potranno
valersi degli abbonamenti cumulativi predisposti al fine della maggiore diffusione possibile.
Per ora viene istituito un abbonamento semestrale a L. 2.500 (minimo 4 abbonamenti). Tali
abbonamenti sono riservati alle chiese e resteranno intestati alla chiesa che li sottoscriverà.
Al termine dell’abbonamento sarà cioè la chiesa
a ricevere l’avviso e a decidere se proseguire l’abbonamento omaggio o sollecitarne l’assunzione
diretta da parte del destinatario.
a tutti i singoli abbonati
NOTE AL BILANCIO
Per il 1977 vi sarà un notevole aumento delle spese, soprattutto per la stampa (aumento di oltre il 25%), per il personale, per le spese postali e i fornitori
diversi, per la nuova voce della redazione di Torino (affitto, telefono, eco.).
A fronte di queste spese, per un numero di abbonati pari a quello del 1976,
il deficit raggiungerebbe gli 11 milioni.
• Rinnovare il proprio abbonamento con precisione entro i primi due mesi dell’anno.
• Rinnovare ora il proprio abbonamento se di
scadenza primavera-estate sottoscrivendo un abbonamento semestrale, in modo che possiamo
avere il maggior numero possibile di abbonamenti annui con scadenza 31 dicembre.
• Considerare il prezzo dell’abbonamento come
un prezzo minimo che ciascuno è chiamato a in
abbonarsi ora:
Semestrale (giugno-dicembre): L. 3.000
tegrare nella misura delle sue possibilità tenendo conto del prezzo politico che è stato fissato
molto al di sotto del costo al fine di permettere
a chiunque di abbonarsi.
• Segnalare all’amministrazione il nome di uno
o più amici e conoscenti, evangelici e non, a cui
— dopo aver controllato che non ricevano già il
giornale — invieremo due numeri gratuiti del
giornale e successivamente una proposta di abbonamento.
Cumulativo: L. 2.500<
2.500.
XV CIRCUITO
Catanzaro - Vincolise 8
Cosenza - Dipignano 4
Messina - Pagliara - Kocchenere 5
Reggio Calabria 8
Totale circuito 25
XVI CIRCUITO
Agrigento - Grotte 5
Caltanissetta 6
Catania 15
Pachino 8
Palermo V., M., Centro diac. 13
Riesi 1
Scicli 2
Trapani - Marsala 2
Vittoria 1
Totale circuito 53
Totale IV Distretto 179
Totale abbonati I, II, III, IV di-
stretto 2978
abbon. pagali da singole chiese 95
abbonamenti estero (esclusa la Svizzera)
Luce 29
Eco 47
abbonamenti pagati dalle ammi- nistrazioni :
Tavola: Luce: Italia 132
estero 11
Eco: Italia 50
estero 40
Comitato Perm. metod.: Luce 25
I CIRCUITO
Torre Pellice
Luserna S. Giovanni
Rorà
Bobbio Pellice
Villar Pellice
Angrogna
165
144
43
32
38
34
Situazione degli abbonamenti
Totale circuito 456
Il CIRCUITO
San Secóndo
Prarostino
Pinerolo
Abbadia Alpina
Porte e Inverso Porte
Pramollo
San Germano Chisone
Villar Perosa
Pinasca e Inverso Pinasca
65
96
100
12
28
51
132
15
64
V CIRCUITO
Alessandria 16
Bassignana Valenza 6
Genova, Genova Sestri, Sampier
darena 94
-f- abbonati Eco delle Valli 4
S. Marzano - Calosso - Canelli
- Asti - Cuneo 22
Sanremo - Alessio 22
Savona - Albenga 23
Vallecrosia - Bordighera 12
Totale circuito 203
Totale circuito 563
III CIRCUITO
Pomaretto
Perosa Argentina
Riclaretto
Perrero
Prali
Massello
95
26
23
51
43
24
Totale circuito 262 Vercelli Vintebbio
Totale I Distretto 1281
(copie Eco inviate fuori del I Di- stretto: 91 non conteggiate) IV CIRCUITO Gorizia Padova
Aosta 24 Trieste V.
Coazze 12 Udine
Ivrea 22 Venezia
Susa 9 Verona
Torino 257 Treviso
+ abbonati Eco delle Valli 65 Vicenza
Totale circuito 389
VI CIRCUITO
Bergamo
Biella
Broscia
Como - Varese
Intra - Domodossola
Milano V. e M.
-f abbonati Eco delle Valli
Sondrio
Novara
Omegna
35
15
22
30
3
182
9
1
5
5
9
5
Vili CIRCUITO
Bologna - Imola - Modena 24
Cremona 9
Felonica Po 15
Mantova 4
Parma - Mezzano - Reggio - Vi
cobellignano 16
Piacenza 5
Rimini - Ferrara - Rovigo 12
Totale circuito 95
IX CIRCUITO
Basilea - Ginevra - Losanna
Zurigo 27
-f abbonati Eco delle Valli 35
Terni
Sardegna
Totale circuito 156
Totale circuito
VII CIRCUITO
326
I
6
19
24
23
14
6
7
Totale circuito 106
Totale circuito
Totale II Distretto
X CIRCUITO
Carrara - Gragnana - Pietrasanta
Firenze V. e M., Pistoia
La Spezia
Livorno
Lucca - Barga - Viareggio
Pisa
Rio Marina
Siena
Totale circuito
XI CIRCUITO
Colleferro
Ferentino
Forano
Roma, 2 V., M., M./ingl., Latina
-f abbonati Eco delle Valli
62
1181
7
66
26
8
4
15
3
5
134
1
4
16
111
13
XII CIRCUITO
Campobasso - Pescolanciano 12
Carunchio - Vasto 4
Palombaro - Aitino - Perano
Lanciano 7
Pescara - Castiglione - Casauria
- Mutignano - Giulianova Salle 10
S.Giacomo d. Schiavoni - Gu
glionesi - S. Salvo 5
S. Giovanni Lipioni 1
Villa S. Sebastiano - Tufo 8
Totale circuito 47
Totale III Distretto 337
XIII CIRCUITO
Napoli 2 V., M. - S.M. Cajjua
Vetcre - Alvignano 35
Portici 1
Salerno - Albanella 3
Totale circuito 44
XIV CIRCUITO
Bari 11
Brindisi - Latiano - Lecce 4
Ccrignola S
Corato 2
Orsara - Foggia 15
Rapolla - Melfi 3
Taranto - Grottaglie - Leporano 16
V enosa 1
Totale circuito 57
Totale generale abbonati
3407
VECCHI E NUOVI
Da questo totale abbonamenti vanno
scalati gli abbonati che non hanno rinnovato e a cui tra breve sospenderemo
rinvio: ECO: 58, LUCE: 239.
Nuovi abbonamenti 1977. Eco: 140
circa. LUCE 190 circa.