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Settimanale
della Chiesa Valdese
DELLE
Oettat6 lungi da voi tuttu le vostre trasgressioni per ie guai! ovete peccato, e iatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Anno LXXXVIII - N. 19 ABBONAMENTI l Eco: L. 1.200 per Tiiitemo | Eco e La Luce: L. Ì.800 per Tintemo Spedir. abb. postale - lì Gruppo TORRE PELUCE — 9 Maggio 1958
Una copia L, 30 1 L. 1.600 per l’estero | L. 2.500 per l’estero Cambio d’indirizzo Lire 40,— Ammin. Claudiana Torre Pellice - C.C.P. 2-17557
PROBLEMI DEL NOSTRO TEMPO
la
del volo pditico
La decisione del voto è un atto solenne della vita associata - Le singole opinioni
concorrono a creare il clima in cui si sviluppano civiltà e progresso di una nazione
Per tutti i cittadini aventi diritto al
suffragio elettorale si avvicina il momento solenne in cui dovranno deporre la loro scheda nell’urna. Questo semplice atto esteriore richiede
però una preparazione morale che varia da individuo a individuo, secondo
la cultura e lo stato d’animo che lo
determina. Purtroppo molti, forse
troppi, sono quelli che affrontano la
loro responsabilità civile con leggerezza o almeno con singolare disinvoltura, come se si trattasse di cosa
che esula dal loro particolare interesse o che, in ogni modo, ha un valore assai relativo e trascurabile per
l’avvenire dell’Italia e le sorti del
mondo.
Ora se il voto è la dichiarazione libera. segreta o palese, della nostra
opinione, e se le singole opinioni dei
cittadini concorrono a creare il clima
morale, sociale e politico che determina poi praticamente il grado di civiltà e di progresso di una nazione, è
chiaro che la responsabilità di ognuno di noi non può essere scaricata
sulle spalle del nostro vicino o su
quelle di quei pòchi uomini che dovranno formare il futuro governò. Non
si tratta di parteggiare per un personaggio più o meno in vista, nè per una
fazione contro un’altra. Si tratta di
una cosa assai più complessa e più
importante che dovrebbe sempre trarre la sua forza da coscienze serie, illuminate dal raggio di un alto ideale
etico e spirituale.
Perchè i sacri diritti dell’umanità
non sono quelli che taluni personaggi politici o politicanti esaltano sulle
piazze o celebrano nei banchetti, e
poi non si fanno scrupolo di calpestare nella loro attività, ma sono i diritti che hanno la loro garanzia nei
valori spirituali della vita, implicando per tutti doveri corrispondenti al
rispetto della vita umana.
E’ ormai dimostrato che le « formule magiche di qualche genere di
stregoneria economica e sociale » non
valgono ad allontanare da noi gli orrori della guerra nè a garantire la
tanto auspicata convivenza pacifica
dei popoli, nè sopra tutto a trasformare le coscienze degli individui in
modo da armonizzare le sorprendenti
conquiste della scienza con un tenore
di vita che rifletta, nella sua struttura
sociale, la sola vera civiltà che trae la
sua forza dalle coscienze purificate
dall’idolatria del lusso e della vanità.
Questo non significa cedere al pessimismo fiacco e sfiduciato od a quello non meno deprimente che si basa
sopra una accorata concezione negatrice del mondo e della vita. Oltre ai
cittadini che non hanno coltivato l’abitudine di pensare e di riflettere seriamente, incontriamo qualche volta
dei cristiani che, accentuando il dualismo della vita e rifugiandosi piamente nella torre d’avorio di un misticismo che disprezza il mondo, si
propongono di avvalorare la loro fede rifiutando di dare il loro voto in
una competizione politica che — secondo loro — fa parte di un mondo
corrotto e distaccato da Dio. Pensiamo che sia venuto il tempo per liberare il cristianesimo da quella concezione negatrice del mondo e della vita, che per molti secoli fu una sopravviventi della primitiva attesa cristiana della fine del mondo. Dire no al
peccato ed alla follia pervertitrice ed
omicida non significa svalutare quello che il Padre degli astri luminosi ha
creato e dirige verso una mèta sublime che, pur essendo di natura spirituale, investe tutte le cose di questo
mondo trasformandole e facendole
« concorrere al vero bene di coloro
che amano Dio ».
Noi crediamo che una sana ed efficace cooperazione tra la materia e lo
spirito sia possibile, anche nell’ambito della politica, quando lo spirito domina la materia invece di esserne dominato. Questo avviene quando l’uomo non si identifica più col suo corpo fisico hè con i mezzi materiali del
suo operare nel mondo, ma li trascende col suo pensiero e la sua volontà.
In questo strano miscuglio di civiltà e di barbarie, dove viviamo e gemiamo ogni giorno, la lotta può diventare meno dura e snervante quando affermiamo con fede invitta la supremazia dello spirito e facciamo appello alla ragione, così illuminata, nel
dominio umano e in quello della natura per raggiungere i fini della giustizia e della libertà. Cpme jiotremmp
continuare a pregare, dicendo: v. venga il tuo regno... e sia fatta la tua volontà in terra com’è fatta nei cieli »,
se pensiamo che il regno di Dio non
può avere alcuna manifestazione nella
tessitura delle cose di questo mondo!
Ma se l’apostolo Paolo ha ragione
neH’affermare che « il regno di Dio
non consiste in parlare, ma in potenza », rendiamoci interpreti di questa
misteriosa potenza, partecipando con
fede ed intelligenza alla sorte del nostro popolo e dell’umanità. Predicare
l’isolamento della religione dal mondo, significa tradire la causa del regno
di Dio.
Con questo non intendiamo dire
che la religione debba essere irretita
in un partito politico per trasformarlo in una larvata teocrazia, strumento di dominio non di liberazione. Vogliamo dire invece che la libera luce
dello spirito dovrebbe sempre guidare
l’uomo sia nelle piccole come nelle
grandi cose. E quale più grande cosa, per un cittadino di questo mondo,
di quella che consiste nell’essere chiamato ad esprimere la propria opinione sulla formazione di un governo da
cui può dipendere il progresso o il regresso etico ed econòmico del proprio
paese nel concerto dèlie altre nazioni!
Si tratta insomm£| di dare una
espressione concreta ad una fede e
ad un ideale che, purmon confondendosi con alcun partito politico, può
trovare in un partito liberamente scelto la direzione verso la meta da raggiungere pr gress vamente. Non si
può evidememenie tfpY^re una corrente politica che contenga tutto il
bene che desiaeriamo: perchè la sintesi umana di luuo il bene, senza il
male, non è mai esistita su questa
terra.
La decisione del voto è dunque un
atto solenne della vita associata. Abbiamo detto che è soprattutto un compito dello spirito, che deve creare la
capacità di comprendere la verità e
far trionfare la giustizia in un clima
di libertà e d’amore.
G. Francesco Peyronel.
Gli arabi cristiani
nello Stato di Israele
Culla del cristianesimo, come lo è
dei giudaismo e dell’islam, la Palestina ha ospitato sempre una comunità arabo-cristiana piuttosto importante. Prima della guerra d’indipendenza, 145.0O0 cnstiani vivevano in
Terra Santa sotto l’autorità mandataria britannica. Gli avvenimenti del
1948 e 1949 li toccarono profondamente. Gli Arabi cristiani si mostrarono
cuttavia meno propensi a lasciare il
Paese che non i mussulmani. Essi
sono attualmente 40.000 e rappresentano circa il 90% della popolazione
cotale cristiana d’Israele.
Non esiste in Israele una religione
di Stato nell’accezione legale del termine. Tutte le comunità religiose sono su un piede di uguaglianza. Come la minoranza religiosa mussulmana e drusa, anche la minoranza
cristiana possiede una statuto legale
e propri tribunali religiosi. Le prò
prietà attinenti al culto sono esent:
aa imposte. I suoi capi si astengono
dal fare politica e si contentano, nella maggior parte dei casi, di vegliare
al benessere della loro comunità. Sono in eccellenti relazioni con le autorità governative che, a loro volta,
fanno tutto il possibile per assicurare
l’integrazione della comunità cristiana in seno allo Stato. _ ^
Quasi tutti i riti sono rappresentati
in Israele. Si trovano attualmente nel
Paese 160 fra chiese e cappelle. L’atmosfera cJl fiducia fra il clero e le
autorità governative ha avuto pai
effetto il moltiplicarsi, in questi ultimi tempi, della costruzione di edifici
religiosi, mentre negli anni immediatamente successivi alla guerra di Indipendenza si era avuta una stasi
in tale settore.
Il clero stesso conta un migliaio di
membri fra cui 150 monaci e 550 re
ligiosi appartenenti a 30 ordini monastici diversi.
Dei 45.000 cristiani dTsraele, 18.000
appartengono alla Chiesa greco-cat
tolica con a capo im Arcivescovo. I
greci ortodossi, da parte loro, sono
circa 15.000 guidati da un Metropolita. I 5.200 cattolici romani costituì
seono una comunità che si è stabilita
in Palestina dal 1009, al tempo della
prima Crociata. Una comunità di maroniti, il cui centro si trova nel Libano, è diretta dal Vicario del Vescovo di Tiro e riunisce 2.470 fedeli. Vengono poi gli armeni gregoriani (779
fedeli), i Copti (91), i protestanti
U153). Circa altri 1.500 fedeli frequentano Chiese diverse, fra le quali la Chiesa Abissina, diretta da un
Vescovo.
La presenza in Israele di un certo
numero di luoghi santi della Cristianità ha fatto sì che gli ordini monastici nel Paese si moltiplicassero
notevolmente. Fra essi un posto molto importante spetta si francescani.
(Voce Evangelica)
L’università di a Tel Aviv »
L luoghi sacri
h
GERUSALEMME. — Una sezione particolare dedicata allo studio dei Luoghi santi delle tre maggiori religioni monoteiste
del mondo è stata istituita presso la facoltà di lettere delTuniversità di Tel Aviv.
La sezione è la prima di questo genere in
Israele e prepara allo studio e alla ricerca
dei Luoghi santi del cristianesimo, giudaismo e islamismo. Essa è affidata alla direzione del dr. Cahane, direttore generale
del ministero degli affari religiosi.
(Ansa).
Presenza evangelica a Napoli
Richiamiamo la vostra attenzione
.su questa corrispondenza, che riguarda in modo particolare la situazione evangelica a Napoli. Nella metropoli partenopea è stata vivamente sentita l’esigenza sociale, come è
dimostrato dalle numerose opere esistenti. (Da « Presenza cristiana »)
Si calcola che vi siano circa tremila evangelici nella Campania di
cui la maggior parte residenti in Napoli o negli immediati dintorni. Sono raggruppati nelle varie denominazioni : Valdesi, Battisti, Metotlisti, Esercito della salvezza, Pentecostali, Avventisti senza contare altre
piccole denominazioni che hanno
germogliato .qua e là sopratutto in
questo dopoguerra. Vi sono inoltre
parecchie chiese che raccolgono
gruppi linguistici; comunità di lingua Irancese, tedesca e inglese che
sono state le prime ad impiantarsi in
Napoli all’ombra dei consolati al
tempo dei Borboni. Nel passato esse
hanno avuto una notevole importanza, attualmente in diminuzione a
causa del mancato apporto dell’emigrazione straniera.
Dal punto di vista culturale e so
ciale, ricordiamo innanzi tutto la
Scuola evangelica elementare di Cappella Vecchia le cui origini risalgono all’unione dell’Italia; la Casa
Materna di Portici che ospita alcune
centinaia di orfani o di bambini sofferenti per ragioni familiari; VAsi
10 infantile della Chiesa Metodista
di Sant’Anna di Palazzo; il centro
sociale <( Casa Mia » dipendente dalla Chiesa Congregazionalista degli
Stati Uniti, unica opera sociale sopravvisuta del dopo guerra; infine
11 Centro biblico, impiantato e sostenuto da un gruppo di Chiese Battiste degli Stati Uniti, che diffonde la Parola di Dio a mezzo di un
moderno negozio di libri e pubblicazioni evangeliche, magnihcamenle situato a pochi minuti dalla stazione centrale della grande metro
poli partenopea.
Infine è da menzionare VOspedaie Evangelico, che sorge sul costone
Villanova, w ona posizione t
le più belle di Napoli, volto da un.i
l>arte verso il golfo partenopeo c
(lail’altra verso la baia di Bagnoli
;; Pozzuoli. 11 finanziamento per
detta costruzione non è stata una
impresa facile e per risolverla s’è
dovuto ricorrere ad un affitto alle
Forze Americane che hanno adibì-O il magnifico edificio a scuole per
i fanciulli delle famiglie americane
residenti in Napoli. A contratto terminato, bisognerà adattare l’edificio a ospedale e poi equipaggiarlo
per il funzionamento, il che rapji resenta un insieme di problemi
molto ardui, per cui non si può ancora dire quando l’ospedale evangelico potrà funzionare.
Intanto da circa dodici anni funzionano, accanto alle principali de
nominazioni, degli ambulatori serviti egregiamente da un gruppo di
medici evangelici e cattolici che
prestano la loro opera gratuitamente; là posson accorrere per essere
visitati e curati gli ammalati a qualsiasi fede religiosa appartengano.
La Direzione degli ambulatori a
mezzo di contratti con cliniche private, facilita e nei casi più bisogno
si finanzia, gli interventi operatori.
(^uasi tutte le attività in comune
tra le varie denominazioni sono di
iniziativa del Consiglio dei Pastori,
che si riunisce di solito ogni inesr;
e di cui fanno parte tutti i Pastori
delle comunità di Napoli e dintorni.
11 Consiglio non ha una formale au
torità sulle chiese rappresentate
Tuttavia rimane l’unico mezzo mediante il quale sono stabilite e mantenute relazioni fraterne tra le forze evangeliche della città. Organizza ogni mese una adunanza interdenominazionale, presieduta di solito da un Pastore che non deve essere quello della chiesa che ospita
l’adunanza.
Il Consiglio dei Pastori organizza
inoltre le adunanze della Settimana
di preghiera dell’Alleanza mondiale, che si tengono a turno tutte le
sere nei vari locali di culto.
(^filanto alla penetrazione evangelica, po.ssiamo dire che ha i suo: !.i
ti luminosi e i suoi lati oscuri. I
nostri cititi sono generalmente assai
frequentati non solo dai membri di
chiesa ma anche da estranei che
molte volte sono condotti a noi da
ragioni che ci sfuggono. In genere il
popolo napoletano è emotivo e dinanzi alla potenza dell’Evangel >
reagisce e si lascia convincere. Ma
,|ueslo non basta. La perseveranza
è spesso sconosciuta e quando sor'^ono difficoltà esteriori o interiori,
questi credenti troppo superficiali,
cedono e si disperdono senza lasciar
traccia di sè.
(guanto è vera la parabola del seminatore! Il seme viene gettato ma
i terreni che lo ricevono son vari.
;:olo il seme che cade nella buona
terra è quello che viene a maturazione e produce. Quello che cade
lungo la strada o nei luoghi rocciosi o tra le spine, ha breve durata ed
è per noi causa di tristezza, di grande tristezza. Eppure Gesù ci ha messo in guardia.
Come conclusione, possiamo affermare che la nostra opera sarebbe
poco incoraggiante se la guardassimo solo dal punto di vista umano;
ma dobbiamo essere dei servitori
del Signore e dopo aver fatto tutto quello che dipende da noi, domandargli in preghiera che Egli
faccia crescere e prosperare secondo la sua volontà l’opera che Cristo
ha iniziato per la redenzione delle
anime che sono l’oggetto del suo
amore. Dre.ste Peyronel
2
a —
L’ECO OEUJt VALLI VALDESI
FIRENZE, 2 5 - 2 6 APRILE 1958
Quarto Congresso Inlerdenominazionale
Il fema del Congresso è stafo quello della «riconciliazione con Crisfo»
Problemi e aspirazioni profonde dei giovani evangelici oggi
Ottantadue evangelici italiani, di
cui 49 valdesi, 17 metodisti e 16 battisti, si sono riuniti a Firenze, nei locali della chiesa battista di via Borgognissanti per partecipare al IV" Congresso interdenominazionale giovanile. Il primo di questi congressi avvenne a Milano nel '51, il secondo ad
Agape nel '53, il terzo a Roma nel
'55 ; essi segnano il cammino svolto
su piano giovanile dall'ecumenismo in
Italia e non se ne sottolineerà mai
abbastanza l'importanza. Non si può
certo dire che questo cammino sia
stato e sia attualmente facile; è rimasto fino alla fine un certo disorientamento ed una indecisione che manifestano quanto cammino occorra ancora fare perchè le chiese denominazionali d'Italia si sentano (pur nelle
particolarità di ciascuna, quando si dimostrino valide alla luce della Parola di Dio) corpo di Cristo e lo esprimano in una linea di azione e di testimonianza univoca. Comunque sia,
v'è da rallegrarsi che si sia cominciato a lavorare in questo senso e che
si intenda proseguire: il 3° ordine del
giorno del Congresso di Firenze, votato all'unanimità, dice : « Il IV" Congresso... riafferma la validità delle istanze ecumeniche proclamate fin dal
I" Congresso e chiede alle Unioni di
continuarne l'attuazione con rinnovato ed intensificato impegno ». Queste parole hanno un peso e indicano
chiaramente qual'è uno dei compiti
essenziali che l'evangelismo italiano
deve compiere. Starà a tutti gli evangelici d'Italia di raccogliere questo
messaggio e farne parte integrante
della loro vita cristiana.
Il tema del Congresso era di grande attualità : « la riconciliazione in
Cristo » ed è stato opportunamente
articolato in tre studi : uno di carattere biblico: « Il ministero della riconciliazione », affidato a! Pastore Giorgio
Tourn; il secondo di carattere pratico: « Il nostro impegno per la riconciliazione nell'attuale momento storico » svolto da Fulvio Rocco; il terzo
inteso a indicare la via per la quale
il cristiano può portare la riconciliazione nel mondo: « La via della croce », presentato dal Pastore Tullio Vinay. Nell'attuale lacerazione del mondo, è più che mai sentita l'esigenza
di una chiara parola di riconciliazione, che non sia un mettersi d'accordo
ma un vero incontro che raccolga gli
uomini dalle loro divisioni e opposizioni e li porti verso posizioni di reciproca comprensione o, per lo meno, di pacifica convivenza. Ma questa
parola di riconciliazione, per essere
efficace, deve essere chiara e accompagnata dall'azione della Chiesa tutta
senza reticenze di sorta e dal dono
completo incondizionato di sè. Vale la
pena di citare queste frasi tratte dallo
studio del Pastore Vinay : « ...la chiesa non ha da dominare il mondo ma
da servirlo... la chiesa non è chiama-^'
ta a chiesizzare il mondo ma ad esseri
laicizzata, cioè popolarizzata. Nondeve imporre le sue strutture e le sue
direttive, ma piuttosto partecipare alla vita e alla condizione del popolo
per servirlo nelle sue strutture, non
MEDITATION
Jour par four
Jour par jour, la quantité nécessaire. Telle était la règle pour la
manne; telle est encore la loi pour toutes les dispensations de la grâce
de Dieu envers Ses enfants. Ce principe, bien compris dans toutes ses
applications, est d'un grand secours. Le plus faible peut ainsi parcourir
joyeusement, presque sans s'en douter, sa carrière terrestre.
Un malade, gravement atteint, demandait à son médecin : « Combien de temps aurai-je à souffrir? »
— Seulement un jour à la fois, fut la réponse.
Dieu enseigna cette leçon à son peuple dans tous les âges. C'est
sans doute dans cette pensée d'amour et de compassion pour la faiblesse de l'homme qu'il fait succéder la nuit au jour et le jour à la nuit. Le
repos de la nuit prépare au lendemain et permet de reprendre la vie
quotidienne tout à nouveau ; l'expérience porte son fruit, les fautes de
la veille sont évitées. Dieu ne nous demande d'être fidèle qu'un jour à
la fois; un jour s'ajoute à un autre jour, une année à une autre année,
ainsi la vie a soin d'elle-même et s'écoule sans que le sentiment de sa
longueur devienne un fardeau.
Cette pensée, est encourageante pour notre vie spirituelle. Que
d'âmes s'inquiètent de savoir comment elles pourront ramasser la quantité de manne nécessaire à leur long voyage au travers du désert aride
de la vie. Ce grand principe : « Jour par jour », enlève tout souci du
lendemain. Aujourd'hui seul nous appartient. Demain est au Père. Inutile, dès lors, de nous demander quelle garantie nous avons de pouvoir
demeurer en Jésus toute notre vie, au milieu des rigueurs, des tentations et des épreuves de ce monde. La nourriture et la force, comme la
manne, ne sont accordées qu'au jour le jour. La fidélité dans le présent
est notre seule garantie pour le futur. Acceptons et jouissons, accomplissons de tout notre coeur ce que nous avons à faire aujourd'hui, et
l'expérience du secours de Dieu nous ôtera toute crainte de manquer
de confiance demain.
Voulons-nous demeurer en Jésus? Faisons-le. Accueillons chaque
journée avec gratitude, quelle qu'elle soit, journée de santé ou de maladie, de joie ou de tristesse, de repos ou de travail, de combat ou de
victoire, comme un don de Dieu par lequel nous pouvons être unis plus
intimément à Lui.
La provision de manne pour Israël devait durer tout le jour, mais
la récolte se faisait de bonne heure le matin. Ceci nous révèle l'irifluence qu'a l'emploi de la première heure sur la journée entière. « Si les
prémices sont saintes, la masse l'est aussi ». Au cours de la journée, les
heures de travail succèdent à celles de distractions de tout genre, heures dans lesquelles le Père seul peut nous garder en communion ininterrompue avec Jésus. Le chrétien doit s'assurer, dès le matin, la provision du jour en renouvelant directement sa communion avec le Sauveur dans un moment de prière et de méditation intime. Alors cette
communion l'accompagnera tout au long de la journée.
Quelle bénédiction est à notre portée! Pouvoir, dans le silence et
la paix du matin, faire une revue anticipée des différents devoirs qui
nous attendent, les invisager d'avance avec notre Sauveur, remettant
tout entre Ses mains, puis, aller au-devant de la journée avec l'assurance qu'elle sera porteuse de bénédictions et de progrès.
(L'Appel du Maître)
A. MURRAY.
perchè sia costretta a far così ma perchè essa deve comprendere che la
vera natura del suo ministerio verso
il mondo è il servizio ».
La discussione seguita alla presentazione degli studi non è riuscita a inserirsi appieno nella linea di queste
dichiarazioni. Ci pare che sian rimaste certe riserve, forse per la brevità
del tempo concesso, da una parte,
e, dall'altra, per la portata grande
che hanno affermazioni come queste.
Occorreva forse una più adeguata
preparazione spirituale perchè si potesse affermare con coraggio quali
sono le esigenze di Dio nell'attuale
momento storico. Pronunciare oggi la
parola « disarmo » significa fare un
discorso specificatamente cristiano.
Parlare invece di « disarmo unilaterale » significa mettere gli uomini di
fronte a una parola inaudita e arditissima, agli antipodi di ogni buon senso, di ogni tattica diplomatica, di ogni
senso dell'onore nazionale o internazionale; parola che non è di questo
mondo ma cade su di esso per allontanarlo dall'abisso che gli si è aperto
davanti. Dovremo certo dire che questo disarmo unilaterale esprime per
la Chiesa il disarmo unilaterale di Dio,
che ha rinunciato a combattere contro
l'uomo che gli si era rivoltato e si è
lasciato mettere in croce pur di salvare l'uomo. Questa parola comunque
può essere un modo per testimoniare della riconciliazione al mondo: la
mozione finale votata dal Congresso
allude alla rivolta dell'uomo contro
Dio, che sta per avere una estrema
manifestazione in una eventuale guerra atomica, e parla di disarmo come
la risposta cristiana a questa rivolta.
Avremmo preferito una maggiore precisione. Comunque la linea è indicata : si tratta soio^di’portarla avanti.
In questo senso il Congresso ha creduto opportuno votare un ordine del
giorno che raccomanda alle Unioni la
prosecuzione dello studip dell'argomento trattato. La mozione finale cita
anche alcune risoluzioni prese da evangelici cecoslovacchi contro la guerra atomica ed è stato certo una felice
intuizione quella di associare le nostre voci a quelle di credenti che vivono aldilà della cosidetta cortina di
ferro. Scriviamo « cosidetta » non perchè non sia reale, ma perchè non è più
reale di mille altre cortine che ci dividono gli uni dagli altri e che preferiamo tacere. Tutte le cortine di
questo mondo non impediscono però
alla fede cristiana di creare delle miracolose unità che scalzano le barriere dalle fondamenta e accennano a
quella comunione spirituale completa
e definitiva che è una promessa fatta
ai figliuoli di Dio.
Il Congresso si è anche occupato
di questioni relatjve alle attività interdenominazionali che da vari anni
si svolgono in seno alla nostra gioventù.
Il giornale «Gioventù Evangelica»,
trasferito a Roma dal gennaio di quest'anno, continua à uscire mensilmente. Si inviano circa 1600 copie ogni
mese, sia in Italia che all'estero. La
situazione finanziaria non è brillante
e si esige da tutti i giovani evangelici uno sforzo per una diffusione maggiore del giornale.
Il Segretario del Consiglio della
Gioventù, Pastore Alberto Taccia, legge la relazione delle attività svolte su
piano interdenominazionale. Siamo
ancora agli inizi, l'opera dev'essere
potenziata. Come dicevamo al principio, il cammino da percorrere è lungo e difficile. Ma se è la volontà di
Dio che i cristiani lavorino insieme e
la comunione dei santi sia operante
nella vita della Chiesa non si può tornare indietro e non ci si può neppure
fermare: dal IV» Congresso Interdenominazionale di Firenze ci è venuta
questa consegna e l'abbiamo accolta
con gioia e speranza.
U Ego f/e/le Valli Valdesi e altre pubblicazioni
evangeiiohe osservate aita ** Fiera di Miiano ,,
Si è svolta a Torre Pellice
la festa di canto delle Corali
Domenica scorsa nel pomeriggio,
quattro corali (Angrogna, Rorà, San
Giovanni e Torre Pellice), si sono
riunite nel tempio di Torre Pellice
per l’annuale festa di canto.
Ci è sembrato che il pubblico fosse
più numeroso di quello che convenne due anni fa nello stesso tempio.
Chi sa se possiamo trarne auspicio
d’un crescente interesse dei nostri
membri, per il canto sacro? Lo speriamo, tanto più quando, Domenica
dopo domenica, dobbiamo constatare
la scarsa partecipazione delle assemblee al canto.
Secondo noi la lesta di canto ha il
suo pieno significato e raggiunge il
suo scopo negli inni d’insieme, questa
volta egregiamente eseguiti sotto la
direzione del M" Corsani. Sentire una
settantina di persone che cantano in
coro alcuni dei nostri inni più belli
( 110 e 87 dell’Innario Cristiano, 153 e
160 dei Psaumes et Cantiques), procura, se volete, anche una certa emozione, ma al di là e al di sopra di
questa, da il senso di quello che sia
una comunità che veramente adora
e loda il suo Signore.
Sarebbe ingiusto tacere però quello
che le singole corali ci hanno dato
sia come cantici, sia ancora come cori. Fra questi abbiamo una volta di
più apprezzato «Il salmo 29», temi
del M" Corsani dal Salmo « Che Dio
si mostri: in un baleno...». Tuttavia
che lo si voglia o no, da parte del pubblico, se non da parte delle corali, questo momento delle feste di canto
acquista quasi sempre l’aspetto di una
competizioné. Con ciò non vogliamo
naturalmente proporne l’abolizione,
ci permettiamo solo di osservare che
la parte delle singole corali potrebbe
forse essere limitata alla esecuzione
di cori, lasciando invece gli inni alla
esecuzione d’insieme.
Abbiamo molto goduto dell’interludio d’organo (all'organo il M" Corsani), apprezzando soprattutto il preludio di J. S. Bach al corale « O uomo
piangi il tuo grande peccato ».
Per concludere vogliamo rivolgere
un plauso alle corali che hanno cantato in questa festa e in modo particolare alla corale di Rorà che è tornata a partecipare alle feste di Canto, e voglianio ringraziare la Commissione del Canto sacro che cura queste feste di Canto.
Le religioni in Africa
Secondo il Valicano, ci sono in Africa
85 milioni di mussulmani, 80 milioni di
pagani, 44 milioni e 500.000 cristiani (caitolici-romani 22 milioni, evangelici 11 milioni 500.000, copli ed orientali 11 milioni). Si tenga conto che, nelle statistici!.■
cattoliche, sono conteggiali i bambini.
Paolo Ricca.
Quarto Congresso Interdenominazionale di Firenze
Mozione finale
Noi_ membri del IV Congresso Interdenominazionale della gioventù
evangelica italiana, Firenze 23-26 .Aprile 1958, ci siamo raccolti intorno
al tema della riconciliazione in Cristo e ci siamo resi conto che è urgentemente necessario che la Chies.a dia al mondo del segni concreti di
questa riconciliazione.
Rivolgiamo perciò un appello ai giovani alfìnchè compiano questa
opera di riconciliazione non solo per quanto concerne i rapporti tra
uomo e uomo ma anche per quanto concerne i rapporti tra le ideologie
e le potenze, affinchè possa attuarsi un disarmo che sia espressione di
questa riconciliazione.
Avendo inoltre ascoltato la Risoluzione della Conferenza degli ope
rai della Chiesa cecoslovacca, tenuta in Praga il 3-5 Dicembre 1957, riconosciamo che le loro preoccupazioni di fedeltà all’Evangelo nell’ora presente sono anche le nostre e constatiamo che nella meditazione di que sti temi ci è dato di riconoscere l’unità del corpo di Cristo, malgrado
la diversità delle sfere di influenza politica in cui rispettivamente
viviamo.
In questo spirito cl associamo alla loro proposta, che riproduciamo
« Faremo tutto il possibile nelle nostre Chiese e Comunità nel senso dell’appello di A. Schweitzer, affinchè tutti i membri delle nostre
chiese giungano alla salda e durevole convinzione che la guerra atomica è una rivolta contro Dio. Per raggiungere questo scopo vogliamo
adoperare ogni possibilità che ci è data in conferenze e colloqui privati
come anche nella stampa ».
« Accogliamo con riconoscenza la proposta di un Concilio ecumenico che dovrebbe trattare in nome di tutta la Cristianità le questioni
della guerra e della pace ».
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L’ECO DELLE VAIXl VALDESI
— i
IL PASSATO CI PA8I.A
Vite trasformate
«Molti dimostrano la loro fede in
Cristo nello zelo a portare altri al
Vangelo, e specialmente nel cambiamento della loro condotta ». Così leggiamo nella relazione del 1903-1904,
agli inizi dell’evangelizzazione in Ginosa.
Il cambiamento della vita: non è
questa forse la migliore testimonianza?
La relazione suddetta continua:
«Un calzolaio diceva: La mia casa era un inferno. La mia moglie non
faceva che piangere, e ne aveva ben
ragione. Mancava il pane in casa ed
i miei figli lo reclamavano. Io sciupavo tempo e denaro all’osteria, be-,
vendo e giocando. La sera ritornavo
a casa ubriaco e, invece di pane, erano bestemmie e bastcnate. O^a tutto
è cambiato. Sono un altro uomo. Da
quattro mesi non bevo più, non vedo
più un mazzo di carte, non sono più
entrato in un’osteria. La pace e l’agiatezza sono entrate nella mia famiglia ».
E di esempi consimili ve ne sono
tanti! Eccone alcuni:
Firenze, Via Serragli (1891-92)
Un giovanotto, sulla trentina, varie
volte condannato per furto, era sotto
sorveglianza della polizia, quando il
ncstro pastore fece la sua conoscenza. Un amico del sig. Luzzi, quando
li vide insieme, gli disse : « Sa, lei non
lo conosce quell’individuo, la non si
faccia vedere insieme, perchè ne va
deila sua reputazione, e sopratutto
badi di non essere insieme con lui
ne’ luoghi deserti ». Ora dacché quel
giovane ha conosciuto l’Evangelo, lo
Spirito di Dio è disceso nel suo cuore
ed ha conosciuto l’Evangeio, lo Spirito di Dio è disceso nel suo cuore
ed ha trasformato la sua vita tutta
per modo che di lui rendono buona
testimonianza tutti coloro che lo cor.OECono, perfino coioro che prima io
infamavano. In una lettera al suo
pastore, cosi egli descrive il muta
merito avvenuto in lui : « Prima ch’io
venissi alla conosceníta del Vangelo,
ero libertino, ero bugiardo, e mi piacevano i divertimenti, in ispecie quelli che allettano, che fanno palpitare,
inebriare il cuore, ma sono tanto veleno per l’anima... dopo che sono convertito, nulla mi diverte, niente mi
diletta, altro che una cosa sola: i
cantici, la spiegazione del Vangelo e
la preghiera ».
Trabia (1872-1873)
Era un assiduo frequentatore de:
culti, le sue convinzioni erano since
re, ma per delicatezza, non aveva
ancora voluto domandare di essere
ammesso alla Santa Cena. Aveva fama di essere un uomo dispotico, un
mafioso. Un giorno egli fu ferito gravemente con un colpo di fucUe da
un suo nemico dichiarato; qualche
ora dopo egli riceveva con calma e
raccoglimento le esortazioni deli’e
vangelista, dichiarava di perdonare
al suo nemico, e proibiva in modo assoluto ai suoi parenti ed amici esasperati qualsiasi rappresaglia. Eppu
^ secondo attentato di cui
era vittima; ma benché ferito a due
nprese dalla stessa mano, due volte
egli perdonava.
Susa (1873-1874)
Un povero calzolaio, carico di famiglia, diceva : « lo sono più felice
del re, dacché seguo la volontà di
Dio. Prima ero dato al vino, perdevo
fi mio tempo, tenevo aperta la mia
bottega di Domenica ed ero disperato. Ora lavoro sei giorni, santifico il
giorno del riposo e sono contento.
Un altro, terrore della moglie e dei
suoi garzoni, per la sua brutalità, è
diventato un agnello con gran meraviglia di quanti lo conoscevano. La
sua moglie va dicendo : « E’ la grazia del Signore che ha fatto ciò, e
sono così felice e tanto riconoscente! »
Sì, il Vangelo è veramente «potenza di Dio per la salvezza di ogni credente » (Rom. 1-16), che si manife
sta nelte trasformazione del cuore e
della vita. Selma Longo
Un giudizio dei Gesuiti
sui Protestanti del Chile *
Nella Rivista teologica "Christian Century” viene annunziato^ che in uno dei
giornali pubblicati dai Gesuiti nel Chile
vengono esternate le preoccupazioni per il
progresso delle comunità protestanti. Padre Prudencio Amboriena scrive nel ”Mensa jer” che i protestanti mostrano nella loro vita che cosa significhi ” rinnovamento
evangelico ”. ” Essi si astengono dai divertimenti, dalle cattive abitudini e dai
vizi che conducono a sicura rovina. Per la
loro diligenza e il loro contegno verso le
altre famiglie essi sono esemplari, e sono
onesti negli affari e nelle comuni circostanze Padre Prudencio dice anche come i
cattolici nel Chile devono loro rispondere
al contegno di questi protestanti. ” Non
busta la spiegazione che tutto ciò che ora
resta da fare è la ricerca della dimostrazione deir essenza del cattolicesimo... Ciò
che occorre, è scuotere le coscienze cattoliche del nostro paese, affinchè possiamo
lavorare uniti e con successo all’innalzamento della nostra fede. Noi abbiamo bisogno dell’apologetica, che però deve essere accompagnata da una notevole dose
di amore cristiano ”. (E. P. D.).
Domenica 27 aprile 1958
Sj è tenuto a Firenze il Congresso
delle Unioni Giovanili Valdesi
Nella rinnovata sala di Via Manzoni 21, ha avuto luogo il Congresso F.U.V., che avviene ogni due anni e raccoglie i delegati delle Unioni Valdesi di tutta Italia. Il numero
dei partecipanti era elevato e podi .e
erano le Unioni non rappresentate,
per lo più per motivi indipendenti
dalla loro volontà. Il fatto che la
quasi totalità delle Unioni fossero
presenti nelle persone dei rispettivi
delegati ha dato al Congresso un ca
latterò di completezza e forza clu
gli ha permesso di affrontare i var
temi con sicurezza e di prender del
le decisioni che rispecchiassero i co
Illuni desideri dei giovani valdesi d’I
talia e rispondessero ai loro interes
si generali. Si è così assistito a uno
Dalle nostre Comunità
d]\l(lR0GlVIA (Capoluiigo)
Giovedì 1 maggio abbiamo deposto
nel cimitero del Capoluogo la spoglia
mortale del nostro fratello Pons Paolo, deceduto alla frazione Ccstabella
dopo penosa malattia nel suo 82« anno. Egli era stato in passato, per un
certo periodo. Anziano della nostra
Chiesa Ai familiari ed ai parenti tutti ridiciamo la nostra viva simpatia
cristiana.
Ringraziamo sentitamente l’Unione Giovanile Valdese di Prarostino
per la sua gradita visita di domenica
sera 4 maggio.
Ricordiamo il culto dell’Ascensione
che avrà luogo all’aperto giovedì 15
maggio presso la fontana Beckwith
al Marte!, alle ore 10. In caso di cattivo tempo, il culto avrà luogo nella
scuoletta. e. a.
PimERULO
Alcuni gruppi giovanili delle Valli
ci hanno visitati in questi ultimi giorni. L’Unione giovanile del Teynaud
(Villar Penice) si è presentata a San
Secondo la sera del 26 Aprile con la
rappresentazione molto apprezzata di
un dramma a sfondo educativo, impostato su problemi sempre attuali di
vita familiare. La stessa sera l’Unione giovanile di San Germano Chisone, accompagnata dal Pastore e dalla Signora Bert, partecipava alla riunione dei giovani a Pinerolo. Il sabato seguente, 3 maggio, - l’Unione giovaniie di Luserna San Giovanni ha
fatto visita all’Unione di San Secon
Colonie della Chiesa di Torino
Vacanze al mare e ai monti
per la gioia dei nostri bambini
Sono aperte le iscrizioni alla Colonia Balneare « G. P. Melile » di
Borgio Verezzi (Savona) ed a quella montana di Rorà (Luserna San Giovanni) le quali effettueranno i seguenti turni:
COLONIA BALNEARE DI BORGIO VEREZZI
1" turno: dal 23 giugno al 15 luglio (femmine)
2“ turno: dal 17 luglio all’8 agosto (maschi)
3" turno: daH’ll agosto al 2 settembre (femmine)
4" turno: dal 4 settembre al 26 settembre (maschi).
COLONIA MONTANA DI RORA’
1“ turno: dal 24 giugno al 21 luglio (femmine)
2" turno: dal 24 luglio al 20 agosto (maschi).
Possono venir accolti ai suddetti turni di Colonia i bambini evangelici nati tra il 1” Luglio 1946 e il 31 Dicembre 1951.
Le domande vanno indirizzate alla Commissione Colonie Valdesi:
Via Pio V, 15, Torino. Le iscrizioni sono aperte fino al 30 Maggio. Nessuna domanda che giunga alla Commissione dopo tale termine potrà
essere presa in considerazione.
Verranno ugualmente respinte le domande che entro il mese di Maggio non siano state corredate di tutti i documenti prescritti.
Per ogni informazione scrivere direttamente alla Comrnissione che
invierà su richiesta l’elenco dei documenti necessari, le condizioni di
ammissione ed ogni schiarimento.
do. In questi due ultimi incontri gli
studi sono stati presentati dal sig.
Boccalini e dal Prof. Casini, del Collegio di Torre Pellice.
Domenica 4 maggio^ è stato amministrato il battesimo a Dario Valentino di Riccardo e Schmidt Eleonora
(Pinerolo).
Nel pomeriggio dello stesso giorno
l’Assemblea di Chiesa si è riunita a
Pinerolo, non molto ntunerosa invero data l’importanza degli argomenti
all’ordine del giorno. E’ stato innanzi
tutto confermato nei ministero dell’anziano il fratello in fede Costante
Costantino, rieletto al termine del
precedente mandato. L’Assemblea ha
nominato quale suo delegato al prossimo Sinodo l’anziarlo Adolfo Vola
(Pinerolo) e alla prossima Conferenza Distrettuale la sig.na Elda Turk.
il rag. Beniamino Grill e il sig. Alea
Sandro Gardìol.
Ci si è fermati ad esaminare alcuni aspetti della costituzione della nuova parrocchia di San Secondo, con
particolare riguardo alla delimitazione territoriale. I membri di chiesa
delle zone interessate erano assai pochi. Al termine della discussione è
stato votato il seguente ordine del
giorno: «L’Assemblea di Chiesa di
Pinerolo, in data 4 maggio 1958, udita la relazione del Concistoro rispecchiante la volontà delle popolazioni
interessate, prende aito che la costituenda parrocchia di San Secondo ri
ceverà alla sua formazione i membri
di chiesa con residenza nelle zone di
San Secondo (centro), Rivoira e Lombarda, senza pregiudicare la. possibilità di eventuali, future modifiche territoriali ».
Successivamente, il Pastore ha illustrato il contenuto dell’art. 29 degli Atti del Sinodo che dice: «Il Sinodo, ritenuto che la proposta di riformare l’art. 1 della Costituzione debba essere ulteriormente studiata, invita il Seggio a nominare a tal fine
una Commissione che riferisca al
prossimo Sinodo e nel contempo invita le Comunità e il Corpo Pastorale a studiare il problema». Per mancanza di tempo il problema non è stato studiato a fondo, ma l’Assemblea
è stata informata sui precedenti della
questione e sul suo significato attuale
nella valutazione dell’opera che la
Chiesa Valdese è chiamata a compiere.
Domenica prossima alle ore 15 avrà
luogo nel tempio la festa di canto
delle Corali; parteciperanno alla festa le Corali di Torino, Pinerolo, San
Germano Chisone e Pomaretto. Il
pubblico è cordialmente invitato.
Lunedì _ 12 maggio, alle ore 21, il
Past. Guido Miegge, direttore in Italia della Società Biblica Britannica
e Forestiera terrà una conferenza sulla diffusione della Bibbia in Italia.
Un caldo invito è rivolto a tutti affinchè si possa avere ima buona riunione.
PHAR0STIIVIÜ
Le attività invernali della nostra
Comunità volgono al termine; quelle già sospese sono; le riunioni quartierali, il catechismo (terminato il
27 aprile con l’esame finale dinanzi
al Concistoro), l’Unione Giovanile
(terminata l’8 maggio con una relazione morale e finanziaria), l’Unione
delle Madri (che ha effettuato una
visita ai quartieri di Roccapiatta e
Pralarossa, tenendo la sua seduta conclusiva nella scuola di Pralarossa domenica 4 maggio).
Domenica 4 maggio, nel pomeriggio, con un tempo splendido, sotto
gli auspici dell’Unione delle Madri e
con la collaborazione di larga parte
della Comunità, abbiamo avuto l’annuale Bazar di beneficenza. La manifestazione è pienamente riuscita, grazie al tempo primaverile, alla collaborazione di molte persone ed al concorso di una vera moltitudine di gente, venuta anche da fuori. Pieno successo ha avuto, in particolare, la lotteria (numero nuovo di quest’anno).
Il 1» premio (una magnifica bambola)
è toccato alla piccola Renata Malan
dei Godini; il 2« premio (un servizio
di tazze da tè) è toccato alla signora
Alessandrina Fomeron delle Molere;
il 3o premio (una tovaglia da tè finemente ricamata a mano) alla signora
Jenny Paschetto dei Ciabot; il 4® premio (un bel quadro) alla signora Wilma Long di Cavoretto; il 5® premio
(un vaso porta fiori) alla signora
Margherita Avondet del Rosbel. L’incasso totale della manifestazione è
stato buono; di esso, metà sarà devoluto per la Chiesa di S. Secondo, e
metà agli Istituti Ospitalieri Valdesi.
Battesimo; Nel corso del culto di
domenica 4 scorso, è stato battezzato
Ivano Martinat di Ermanno e di Griglio Clelia (Campas). La grazia del
Signore sia con questo piccolo fan
ciullo e con i suoi parenti.
Dipartenza. Dopo alcuni giorni di
infermità, è deceduta la nostra sorella Maria Avondet ved. Gönnet, del
Rosbel, alla età di 88 anni. I suoi funerali si sono svolti martedì 22 aprile. Le consolazioni del Signore siano
con la famiglia e i parenti in lutto.
Ora, ecco il programma di alcune
manifestazioni che avremo prossimamente.
Domenica 11 maggio ore 10,30 Assemblea di Chiesa (Relazione Annua
del Concistoro; nomina delegati alla
Conferenza Distrettuale ed .al Sinodo, Revisori dei conti e varie). La Co
munità intervenga numerosa.
Giovedì 15, giorno dell’Ascensione,
ore 10 precise: Pesta di Canto delle
Scuole domenicali nel nostro Tempio,
con un breve culto. Invitiamo la Chiesa di Prarostino a essere largamente
presente.
Domenica 18 maggio, l’Unione delle Madri si reca ad Agape per una
giornata dedicata alle Unioni delle
Valli. Prenotarsi al più presto per il
pullmann (si accettano anche eventualmente i «padri»!).
Domenica 25 maggio Culto di Pentecoste: a S. Bartolomeo alle ore 10,
a Roccapiatta alle ore 15. Celebrazio
ne della Santa Cena.
E’ prevista per domenica 15 giugno
una gita dell’Unione Giovanile a Nervi (Genova). Le iscrizioni sono già aperte. Iscriversi tempestivamente.
S. GERMAIVIO CHISODIE
Domenica, 11 Maggio, alle ore 9
avrà luogo una seduta del Concistoro
ed il culto sarà seguito da una riu
nione dell’Assemblea di Chiesa.
li .giorno dell’Ascensione ( giovedì
15 Maggio) i bimbi della S. D. partiranno dal piazzale del tempio alle
ore 7,30 per Prarostino onde partecipare alla Festa di Canto.
11 culto, nel nostro Tempio avrà
luogo alle ore 9.
Domenica 18 Maggio, alle ore 15,
avrà luogo la nostra Annua Vendita
di Beneficenza organizzata dalle signore della Società di Cucito e dalle
ragazze dell’Unione Cadetta.
I doni sono ricevuti con riconoscenza. Confidiamo nello spirito di collaborazione di tutti onde accrescere il
fondo, ormai in via di esaurimento,
per la costruzione della nuova sala
parrocchiale.
dei migliori congressi F.U.V. avvenuti in questi ultími anni.
Le discussioni sono state in generale buone, nutrite, aderenti ai temi
proposti, ricche di suggerimenti pratici per il futuro. Ci si è posti di
fronte al problema delle Unioni delle Valli e a questo riguardo si sono
uditi degli interventi veramente interessanti e nuovi: e siccome le Uuioiii delle Valli erano largamente
rappresentate al Congresso (tutte
salvo due, se non erriamo), senza
dubbio i delegati porteranno in seno
a! loro gruppi giovanili l’eco di queste discussioni. Ne vale la pena.
Il Segretario generale della F. U.
V ., Pastore Alberto Taccia, ha letto la sua relazione. Ne riportiamo
alcuni brani. « Le Unioni Giovanili
federate alla FUV nell’anno ’56-’57
(che hanno cioè versato una quota
di adesione) sono state 50, e precisamente-. 18 nel 1» Gruppo, 8 nel
11", 6 nel III", 8 nel IV", 10 nel V".
(I vari « gruppi » corrispondono ai
Í distretti »)... Agape continua ad
essere il centro spirituale della attività giovanile della nostra Chiesa.
Gran parte dei nostri giovani hanno
ricevuto in Agape una visione più
chiara della loro vocazione... Ñon
sottolineeremo mai abbastanza Tinipor tanza primaria di Agape nella
formazione spirituale e vocazionale
dei nostri giovani... non dimentichiamo che prima che pei tedeschi o
"li americani Agape è stata costruita
" voluta per la gioventù evangelica
italiana... Ad Adelfia (Sicilia) la
prima ala della costruzione prevista
dal progetto è completata.. Il totale delle giornate lavorative è stato
di 203 di mano d’opera specializzata e 165 di volontari... In complesso
il campo di Adelfia ha dimostrato
ancora qUesT'ànno la sua piena rispondenza allo scopo per cui è stato
costruito ».
La Controrelazione (affidata ai
sigg. Paolo Frache, Sergio Gay e
Franco Sommani) ha attratto l’attenzione del Congresso su Adelfia proponendo alcuni mezzi pratici per attivare l’interesse per quest’opera di
grande importanza per la gioventù
siciliana. (Generalmente nel Nord la
! sente appena nominare (quando
si tratta di versare contributi!) ma
nanea una informazione dettagliata
su quanto vi si compie. E’ urgente
e questa lacuna venga colmata in
modo che tutti i giovani valdesi couoscano Adelfia e ne sostengano l’opera con zelo rinnovato.
Il bilancio finanziario ’56-’57 si
chiude con una lieve rimanenza di
cassa. Malgrado il notevole aumento delle spese dovuto allo sviluppo
dell’attività, si è raggiunto il pareggio. Questo però è soltanto fittizio:
infatti una parte delle somme raccolte per la gioventù spagnola e per
Adelfia è stata destinata alle spese
generali che avrebbero invece dovuto essere interamente coperte dalla
voce « quote ». Siamo dunque debitori verso la gioventù spagnola e
Adelfia. Se tutte le Unioni verseranno le loro quote si spera di poter
saldare questo debito nell’anno in
corso.
11 Congresso infine ha riconferma.o il Segretario Nazionale nella persona del pastore Alberto Taccia, ringraziandolo per l’attività fin qui svolta. Anche Giorgio Tourn, Marco
Ricca, Gianni Rostan, membri del
(Comitato Nazionale FUV sono stati
rieletti. Il quarto membro del C. N.,
Mario Miegge, dimissionario, è stato sostituito da Giorgio Bouchard.
m. r.
Prof. Dr. A. Roniscontro
Libero docente
in Clinica Odontoiatrica all'Università
MALAniE
DELLA BOCCA E DEI DENTI
Pinerolo - Via Palestre, 7 - Tel. 24-98
Tutta la settimana tranne domenica
e lunedì
4
Nous ne devons pas nous
élever au-dessus de Dieu avec
notre raison, mais bien nous
soumettre à Lui, avec notre
coeur.
Ch. Blumhardt.
L'Eco delle Valli Valdesi
L'homme appartient à Dieu,
voilà l'Evangile. Si on le comprend bien, le péché disparaît.
L'Evangile est une force, et non
un simple message.
Ch. Blumhardt.
Programma dei Campi di Agape 1958
Vi diamo qui U programma dei campi e delie conferenze che si terranno ad Agape in estate. Questi campi e queste conferenze si svolgeranno neH’atmosfera della più vasta attività di Agape che si esplica
attraverso la comunità residente e tutte le altre opere di fraterna comprensione e di testimonianza cristiana. Come hanno sognato e desiderato i suoi costruttori, Agape è aperta a tutti. E’ il villaggio senza recinto che accoglie giovani di ogni nazione, confessione religiosa e cultura, ricchi e poveri senza distinzione, di esuberanti energie o stanchi
ed avviliti dalla vita
insieme vogliamo cercare Cristo, il Signore della vita, e trovare in
Lui comprensione degli uomini per essere riconciliati con loro. In questa
ricerca ognuno può aiutare il fratello ed essere aiutato.
15 giugno - 6 luglio; CAMPO CADETTI (13-16 anni).
Direttore : past. Alberto Taccia. — l« periodo : 15-24 giugno. — Tema ;
I DIECI COMANDAMENTI: a) l'amore verso Dio. — 2» periodo:
24 giugno - 6 luglio. - Tema; I DIECI COMANDAMENTI: b) l’amore verso il fratello. — Quota di partecipazione al 1« periodo intero:
L. 8000. — Quota di partecipazione al 2» periodo intero L. 10.800. —
Per chi partecipa solo a parte di uno dei due periodi ; L.950 al giorno.
— E’ possibile partecipare ad uno dei due periodi del campo, come
a tutti e due. Per chi partecipa ai due periodi: una sola quota di
iscrizione.
7 luglio - 14 luglio: PRIMO CAMPO INTERNAZIONALE.
Direttore: past. Franco Davite; vice-dr.: past. Thomas Soggin. —
Tema: GEREMIA ED IL NOSTR-O TEMPO. — Lingue: italiano,
francese, inglese, tedesco. — Quota per tutto il campo: L. 6.650;
per chi partecipa solo a parte del campo: L. 1.000 al giorno.
7 luglio 14 luglio CORSO FORMAZIONE QUADRI FUV.
Direttore: past. Alberto Taccia. —• Quota per tutto il campo: L.
6.650; per chi partecipa solo a parte del campo: L, 1.000 al giorno.
14 luglio 33 luglio CAMPO UNIONISTI (campo della gioventù evangelica italiana, organizzato dalla FUV).
Direttore: past. Alberto Taccia. — Lingua: italiano. Tema; GESÙ’
ED I PAGANI. — Quota per tutto il campo; L. 8.000; per chi parte
cipa .solo a parte del campo: L. 950 al giorno.
20 luglio 30 agosto CAMPO ECUMENICO DI LAVORO D’AGAPE.
Direttore : Archimede Bertolino. — Lavori : fine costruzione campa
niie; sistemazione della strada di Agape e dei terreni. — Studi biblici e informativi - discussioni - partecipazione alle serate degli altri
campi. —Lingue: italiano, inglese, tedesco, francese. — Durata minima di partecipazione: 20 giorni. — Quota di partecipazione alle
spese di mantenimento- L. 600 al giorno.
23 luglio 2 agosto SECONDO CAMPO INTERNAZIONALE.
Direttore: past. Giorgio Girardet; vice-dir.: Mario Miegge. — Tema;
L’EQUIVOCO DEL MONDO D’OGGI DI FRONTE ALLA GUERRA.
Il vecchio pastore
si sentiva stanco....
Aveva lavorato tutta
la mattina nello studio, e sentiva, dopo
due settimane di intenso lavoro senza pausa alcuna, che proprio i suoi nervi avevano bisogno di un
po’ di distensione. Si, dopo il pasto meridiano, sarebbe andato in cerca di quiete
e di riposo in campagna.
Ma, mentre stava per sedersi a tavola,
ecco squillare il telefono. Una vecchia della Chiesa sta morendo e desidera la visita
del pastore. Ed allora, niente campagna:
subito dopo il pasto il pastore prende il
tram che, data l’ora di punta, è affollatissimo. Ma ecco che un giovane si alza ed
offre il suo posto al pastore. Forse aveva
veduto sul suo volto le tracce della stanchezza. Questo gesto e come un tonico per
lo spirito. Giunto a destinazione e dopo
aver salito 110 scalini, il pastore si trova
alla presenza della malata. E’ una vecchia
di 78 anni, originaria di Frali; ed anzi dice che la sua casa era agli Indiritti, proprio dove ora sorge Agape. Si parla a lungo delle Valli, delle sue esperienze spesso
dolorose. Essa è pronta e segue con grande attenzione il culto. Poche ore dopo spirava nel Signore.
ESPERIENZE
PASTORALI
Il pastore esce edificato da quella visita
e decide di andare a
visitare un’altra malata all’Ospedale. E'
Un caso dolorosissi
mo. Il pastore aveva conosciuto la degente
quando era una ragazza fiorente e graziosa; l’aveva seguita nella sua breve vita coniugale; aveva ammirato il suo coraggio
e la sua devozione nell’allevare e educare
il suo bambino. Ora avrebbe potuto vivere
tranquilla, il figlio avendo già una buona
situazione... ed invece eccola colpita da un
grave male ed inguaribile. Grande mistero
di questa vita! La visita dura qualche tempo ed alla fine ci si raccoglie intorno alla
Parola di Dio e si prega, seguiti anche dalla compagna di camera che ascolta con raccoglimento.
Non c’è due senza tre... ed il pastore decide di andare a visitare una signorina che
ormai non esce quasi più di casa, mentre
nel passato non mancava un culto.
La visita all’anziana signorina dura a
lungo e tutti e due sentono che il Signore
è stato veramente con loro.
Così, nelle cose importanti ed in quelle
che sembrano insignificanti, si svolge questo ministero, fra tutti il più arduo ed il
più consolante. X. Y.
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campo: L. 9.5(X); per chi partecipa solo a parte del campo: L. 1.000
al giorno.
3 agosto 9 agosto CONVEGNO DEGLI AMICI DI AGAPE.
Direttore: past. Tullio Vinay. — Tema: IL LAVORO D’AGAPE ED
IL SUO SVILUPPO. — Lingue: italiano, francese, tedesco, inglese
— Quota per tutto il campo : L. 5.700 ; per chi partecipa solo a parte
del campo: L. 1.000 al giorno.
9 agosto 16 agosto CAMPO INTERNAZIONALE DI FERIE PER OPERAI ED OPERAIE.
Direttore: past. Franco Davite. — Tema; IL NOSTRO TEMPO
LIBERO. — Brevi pas.seggiate - serate in comune - programma
sostanzialmente di riposo. — Lingue: italiano, francese, inglese, tedesco. — Quota per tutto il campo : L. 6.300 ; per chi partecipa solo
a parte del campo; L. 950 al giorno.
16 agosto 25 agosto TERZO CAMPO INTERNAZIONALE.
Direttore: ing. Wolfram Kortendieck; vice-dr.: Marco Ricca. —
Tema: LA STRUTTURA DELLA CHIESA, OGGI. — Lingue: italiano, tedesco, inglese, francese. — Quota per tutto il campo: L.
8.550; per chi partecipa solo a parte del campo: L. 1.000 al giorno.
20 agosto 30 settembre CAMPO DI LAVORO D’AGAPE.
Direttore: Archimede Bertolino. - Lavori: sistemazione della strada
di Agape e dei terreni. — Durata minima di partecipazione : 20 gior
ni. — Quota di partecipazione alle spese di mantenimento: volontaria.
25 agosto 29 agosto SETTIMANA TEOLOGICA.
Direttore: Prof. Giovanni Miegge. — Tema: LA TEOLOGIA IN
PRESENZA DELLA COSMOGONIA SCIENTIFICA MODERNA. —
Lingue: italiano, francese. — Quota per tutto il campo: L. 3.600;
per chi partecipa solo a parte del campo : L. 950 al giorno. — Facilitazioni per le famiglie.
30 agosto 8 settembre QUARTO CAMPO INTERNAZIONALE.
Direttore: past. Georges Paschoud. — Tema: L’INCONTRO CON
IL FRATELLO. ■— Lingue : italiano, francese, inglese, tedesco. —
Quota per tutto il campo: L. 8.550; per chi partecipa solo a parte
del campo: L. 1.000 al giorno.
9 settembre 14 settembre CAMPO DI CULTURA MUSICALE.
Direttore: M» Mario Belforte. — Quota per tutto il campo: L. 4.500;
per chi partecipa solo a parte del campo: L. 950 al giorno.
Per qualsiasi informazione scrivere alla Segreteria di Agape, Prali
(Torino).
Notizie dalla Svizzera
la Chiesa di lingua Italiana
Ginevra
a
Oltre 400 anni fa, e precisamente
nel 1542, ebbero . inizio, nella nostra
Città, i culti evangelici in lingua italiana. Il primo predicatore, giunto
dall’Italia, fu Bernardino Ochino, di
Siena, già generale dell’Ordine dei
cappuccini e quaresimalista di grido
in molte città d’Italia.
L’organizzazione della Comunità di
lingua italiana si fa risalire, però, al
1552 con la nomina a suo conduttore
di Massimiliano Martinengo, di Brescia, già canonico lateranense ed anche egli eccellente predicatore. Diresse la chiesa fino alla sua morte (1557).
Ginevra aveva accolto numerosi italiani, profughi per la fede, scampati, talora a stento, agli artigli dell'Inquisizione, ormai padrona della
Penisola. Erano, spesso, letterati,
membri dei clero romano, commercianti, banchieri. Il loro numero si
accrebbe tanto che, alla fine del XVi
secolo, i rifugiati italiani erano a Ginevra almeno da 4000 a 5000.
Seugendo le linee organizzative, in
gran parte ispirate da Galeazzo Ca
racciolo, marchese di Vico, la chiesa
fu, per 2 secoli, il centro di raccolta
degli italiani. Col volgere del tempo
i discendenti delle famiglie italiane
(Turrettini, Diódati, Micheli, ecc.)
furono assimilati nella popolazione
ginevrina e la comunità di lingua ilaliana si estinse.
Nel 1853, all’epoca dell’esilio dei liberali itaiiani, la comunità si ricostrui con i’adesione di circa 40 riiu
giati: l’attività cessò dopo pochi anni. Si riattivò alla fine del 19« ad al
principio del 20 secolo con l’arrivo
degli immigrati per ragioni di lavoro.
Oggi la situazione è mutata: i lavoratori italiani non sono autorizzati a prendere con sè le famiglie ed
hanno spesso permessi temporanei di
soggiorno. Ginevra accoglie in questo momento circa 10.000 lavoratori
italiani. Il problema della loro sistemazione logistica è arduo. Alla
sua soluzione anche la nostra Comunità ha dato il suo contributo. Collaborando con il Centro sociale della
Chiesa Evangelica di Ginevra, tre case sono state poste a disposizione di
oltre .1.00 ospiti.
In loro favore, si compie un’assistenza sociale, integrata da un’assistenza spirituale: conferenze e studi,
diffusione di stampa evanegilca, spiegazioni del Vangelo in colloquii personali ed in corsi collettivi.
BASILEA
Siamo siali lieli e riconoscenti al Signore di aver potuto salutare nuovamente fra
noi il Pastore Elio Eynard, che ha presie
duto il Culto della domenica 23 Marzo.
11 mese di Aprile si è iniziato nella meditazione dei fatti centrali del cristianesimo : la morte e la risurrezione del nostro
Signore. La comunità si è raccolta numerosa intorno ai segni della grazia di Dio.
Vi è stata una continuità nel messaggio del
Venerdì Santo e della Pasqua, come pure
nella preghiera, nell’adorazione e nella celebrazione della Santa Cena.
L’Unione Femminile terrà la sua prossima riunione il 12 Maggio, alle ore 14,30.
Presenterà lo studio il Pastore E. Eynard
su; «/ problemi mondiali dell’ora e la coscienza cristiana ».
ZURIGO
I culti delle solennità hanno visto un
buon uditorio, raccolto e compatto, ohe ha
seguito intensamente la predicazione ed
ha partecipato, unanimemente, alla celebrazione della Cena del Signore.
La tradizionale riunione dell’Ascensione
(15 Maggio) avrà luogo nella Casa Unionista del Greifensee.
La nostra Comunità è stala visitata dall’avv. Ettore Serafino, di Pinerolo, membro della Commissione Distrettuale delle
Valli Valdesi, il quale ha rivolto il suo
saluto durante il culto di Venerdì Santo.
II 15 Aprile si è spenta, a Niederurnen
(GL), in età di 77 anni, la signora Anna
fiiiegg-Schnurrenberger, madre diletta della nostra sorella Anni Riiegg, segretaria
del Consiglio. Le esprimiamo la viva simpatia di tutta la Comunità.
lima Gunetti annuncia con profondo dolore ai parenti ed a quanti la
ricordano, il decesso della sua carissima sorella
Cornelia Paschetto
in Gay
avvenuta a Las Cruces - New Messico (U. S. A.) il 17 aprile 1958.
Si dispensa dalle visite.
Via S. Giuseppe, 1 — Pinerolo
L’inizio in Italia
dell’Esercito della Salvezza
Ci si chiede, a volte : « Ma come l’Esercito della Salvezza è venuto in Italia? »
Le prime adunanze dell’Elsercito della
Salvezza furono organizzate a Roma all’inciroa 70 anni fa, ma non ebbero seguito.
Un giovane italiano che era a Londra, M.
Fritz Malan, un piemontese, vide l’Esercito della Salvezza all’opera e chiese che le
autorità Salutiate facessero venire degli Ufficiali per lavorare nel suo paese.
Dopo un certo tempo di esitazione, la
sua domanda fu presa in considerazione e
due « ufficialesse » vennero di Francia, nel
1891, per lavorare nelle Valli Valdesi. La
Capitana è tuttora vivente e l’altro giorno
scrisse al Colonnello Evans una lettera dalla quale togliamo il seguente brano :
« Ho conservato un ricordo indimenticabile dell’apertura del primo Corpo d’Italia. Ero Capitana al Corpo di Valenza
(Francia) e di là l’allora maggiore Jeanmonod mi condusse a S. Giovanni (Val Pellice). Il Signore Fritz Malan convertito in
Inghilterra tenne la prima adunanza. Aveva di già condotto alla Salvezza una quindicina di giovani.
Una folla di uditori si uni a loro, e questi furono arruolali soldati deH’Esercilo
della Salvezza in questa prima adunanza.
Ci fecero un magnifico benvenuto. Mai
ho visto tanta gioia ed entusiasmo. 11 Signor Malan — con i suoi giovani — ci
cantò un inno ch’egli stesso aveva composto per la circostanza.
Dopo qualche tempo aprii il Corpo di
Torre Pellice. Il nostro primo convertilo
divenne Ufficiale.
« Era molto giovane allora. Oggi a !ì(>
anni sono una felice salutista ed amo il
mio Salvatore più che mai »!
Ultimi arrivi aiia Ciaudian
Si
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Jean Calvin
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CHRETIENNE
L. 500
LA
Karl Barth
THEOLOGIE EVANGELIQUE
AU XIX SIECLE
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la vie QUOTIDIENNE DES
PREMIERS CHRETIENS
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Redattore : Ermanno Rostan
Via dei Mille, 1 - Pinerolo
Tel. 2009
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Tipografia Subalpina - s. p. a.
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Direttore: Prof. Gino Costabel
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