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ECO
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( ^On é. il j)
T
DELLE 'NÌ^LLT VALDESI
" Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e iatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
/\nno LXXXVI - Nunj. 14
Una copia Lt
\Eco: L. 700 per Tinterno | Eco e La Luce: L. 1^00 per rìnterno Spediz. abb. postale II Groppo I TORRE PELLICE 13 Luglio 1956
BBONAMENTI | ^ jjoo per Testerò | ‘ L. 1^00 per Testerò | Cambio d’indiriaao Lire 40,— | Ammin. Clandiana Torre Pellice - C.C.P. 2-17557
La Bibbia e la bomba atàmica
L'uomo ha raggiunto gli estremi limiti del suo potere — ma solo sul
piano negativo della distruzione, del
suicidio. La bomba atomica si può
considerare come il contrapposto della
Bibbia, le cui parole contengono una
carica di divina dinamica. Tuttavia
anche le più terrificanti manifestazioni e prospettive di questa potenza di
distruzione non possono scuotere e desiare l’uomo, se egli non può esser
[lortato a spaventarsi della potenza espiosiva di cui è capace il suo proprio
^aore. Alberto Euistein scriveva, già
nel 1948: « il vero problema si pone
nel cuore e nel pensiero deU’uomo;
non si tratta di un problema di natura
laica, ma morale. £’ più facile modi¡¡care la struttura del plutonio che cucuare il cattivo spirito di un uomo.
Quello che ci spaventa non è il potere
Implosivo della bomba atomica, ma il
potere della malvagità del cuore umano, la sua forza di esplosione per il
male ».
Nella Bibbia è rinchiusa una divina energia di salvezza che è incomparabilmente più potente di tutte le forze di distruzione. Ma come la più polente delie infernali bombe atomiche
giace inoffensiva, finché non viene innestato il meccanismo fatale, così rimane la Sacra Scrittura lettera morta,
finché la divina scintilla non si accende nel cuore e nella coscienza dell’uomo che, credente, si sottomette, ubbidiente, alla parola di Dio.
Liberazione dalla potenza del peccato e dalla paura della morte, dal timore del prossimo e dall’egoismo; sorgente di amore del prossimo e di inuma letizia, queste sono le opere maravigliose delia parola e dello spirito
di Dio. Un libro che opera tali opere
non può essere di origine umana; e
guai a coloro che cercano di strappare dalla Sacra Scrittura la divina scinulla, colLimpoverirla e ridurla ad una
contraddittoria opera umana.
Colui che non si sottomette con cuore credente alla Verità della parola di
Dio, diventa preda deìVerrore. Colui
che non impara a sillabare, con spirito di totale umiltà e rispetto, la santa
rivelazione di Dio nella Bibbia, fino
a quando la santità e l’amore di Dio
non riempia il suo cuore, e lo nutra,
lo purifichi e lo santifichi, quegli diventa schiavo della potenza distruttrice della menzogna e impara l’a. b. c.
del nostro tempo (con la sua guerra
atomica, biologica, chimica).
11 primo libro che l’uomo ha stampato nella sua totalità, or sono 500
anni, fu la Bibbia; da allora la sua
diffusione é aumentata; tradotta in
1200 lingue, ogni anno se ne stampano oltre 20 milioni di esemplari. Praticamente si può affermare che non vi
é più una lingua di qualche importanza, in cui la Bibbia non sia tradotta.
In tutto il mondo si può dire che vi
é la possibilità di leggere l’Evangelo.
Anche le vie dell’etere sono percorse
dal messaggio dell’Evangelo. « Voce delle Ande », stazione radio trasmittente sud americana, con il suo
trasmettitore in corso di perfezionamento potrà trasmettere a tutti i popoli della terra; oggi come oggi, il
messaggio biblico può già essere trasmesso senza soluzione di continuità
in 17 lingue diverse.
Viviamo negli ultimi tempi, in cui
si svolgono inimmaginabili combattimenti tra le potenze di distruzione e
quelle di salvezza^ tra le potenze della Bibbia e quella della bomba. Indubbiamente quasi in ogni casa di
questo mondo cristiano si può trovare
una Bibbia; ma la catastrofica mancanza di conoscenza delle Sacre Scrit
ture rivela la pietosa menzogna di un
cosidetto « occidente cristiano ».
Sapienza ed autorità uniane, tradizione e conformismo hanno l’ultima
parola sulla Bibbia; i libri prevalgono
sul libro dei libri. La critica — aperta o nascosta, scientifica o sciocca —
come polvere si insinua nel meccanismo di questa che é la più grandiosa
centrale di energie benefiche che vi sia
nel mondo. Siamo veramente maturi
per il giudizio, se questo libro non riesce ancora una volta a bruciare la nostra presunzione con la potenza irresistibile delle sue fiamme; se non riesce,
ancora una volta a frantumare la durezza del nostro cuore, ed il nostro
orgoglio cristiano col divino suo martello.
Guai a coloro che vogliono fare della parola di Dio un cadavere da sezionare scientificamente, per dimostrare agli uomini la loro conoscenza e la
loro abilità.
Come osi tu ancora scrivere pie frasi
e vivere una vita che é pura menzogna. se tu non pieghi, senza condizioni. le ginocchia nella maledizione e nel
giudizio che sono stati pronunziati sul
tuo Io, che é salito sulla croce con Gesù Cristo?
Ma il Crocifisso é anche il Risuscitato, che trionfa sulle potenze di distruzione, che si riassumono in Satana, l’omicida per eccellenza, il principie di ogni menzogna, che ci ha rubato la vita, quella vita che Gesù è
venuto a restituirci, nella sua pienezza
(Giov. X. 10). Ma questo é possibile
solo se tu permetti a Gesù di distruggere in te stesso le opere del Maligno,
se tu pieghi le ginocchia con spirito di
umiltà e pentimento; solo allora potrai sperimentare la Sua forza che salva e conduce alla vittoria e camminerai in santità ed in letizia. (Romani
X. 13): <iChi invoca il nome del Signore, sarà salvato ».
...Invoca, ascolta la parola di Dio,
prega ed opera oggi, affinché tu non
debba, domani, invocare le rocce ed
i monti affinché ti nascondano e ti
proteggano quando si manifesterà la
santità dell’Iddio onnipotente (Apocalisse VI, 15-17).
Come puoi pensare che le rocce ed
i monti ti possano proteggere di fron
te alla maestà di Dio, quando né rocce né monti possono salvarti dalla potenza della bomba atomica? Ricorda
quel che sta scritto a proposito del
giorno del Signore (II Pietro III. 12);
perché quel che sta scritto, accadrà
Allora il Scavatore diventerà giudice.
* Poiché come il Padre risuscita i morti e li fa vivere, così anche il Figlio fa
vivere chi egli vuole. Poiché il Padre
non giudica nessuno ma ha dato tutto il giudizio al Figlio affinché tutti
rendano onore al Figlio, come al Padre. Chi onora il Figlio, onora il Padre che lo ha mandato. In verità io
vi dico: chi ascolta la mia parola e
crede a Colui che mi ha mandato, ha
vita eterna e non viene in giudizio, ma
è passato dalla morte alla vita » (Giovanni V, 21-24).
Ascoltare la parola di Dio, credere
la parola ed annunziarla, senza veli e
senza compromessi, in timore e gioia,
questo é vittoria che porta alla vittoria. Nessuna dottrina prò o contro la
parola di Dio, ma solo lo Spirito Santo può infiammare il nostro cuore in
modo tale da renderci di nuovo capaci di vivere della parola di Dio e di
ribattere al Diavolo quel « sta scritto » che solo può costringerlo alla fuga. Colui che vede realizzate nella sua
vita le promesse di Dio, non ha più
bisogno di alcuna dimostrazione della
verità assoluta della Sacra Scrittura;
ma chi non le obbedisce, non può es
ser convinto con nessun argomento.
In verità noi siamo maturi per l’infernale fuoco annientatore della bomba atomica e della guerra mondiale
se non avrà luogo un’effusione dello
Spirito Santo che infiammi il nostro
Occidente con un fuoco divino, in una
misura ed un’ampiezza quale non si é
ancora mai manifestata fino ad oggi.
Ma questo potrà accadere soltanto là
dove la sua parola viene annunziata e
creduta senza limitazioni. Siamo noi
pronti ad invocare, a credere, a ubbidire?
« Guardatevi dal disprezzare coloro
che vi parlano, poiché, se coloro che
disprezzavano colui che parlava da
parte di Dio sulla terra non sono scampati, tanto più saremo puniti noi se
voltiamo le spalle a colui che ci parla dal cielo, la cui voce allora sconvolse la terra e che ora ha fatto questa
promessa: Ancora una volta scuoterò
non solo la terra, ma anche il cielo...
Perciò, afferrando il regno che non può
essere scosso, conserviamo la grazia
per la quale possiamo servire Dio in
un modo che gli sia accettevole con
rispetto e timore, perchè il nostro Dio
è anche un fuoco che consuma » (Ebrei XII 25-29).
H Burki.
{tradotto da Christlicher Informationsdienst).
IMPRESSIONI DJ VIAGGIO
La vita religiosa in Inghilterra ha
il suo centro nelle Chiese, ma non
esclusivamente in esse. Il Protestantesimo anglosassone è stato e continua
ad essere caratterizzato da una apertura di mente e di operosità verso il
mondo' sociale, culturale, assistenziale,
evangelistico e missionario.
La Chiesa Anglicana è la Chiesa
ufficiale o di Stato, detta anche « stabilita » a differenza delle Chiese libere o non conformiste, come le Chiese
Presbiteriane e Congregazionaliste,
che rivendicano la loro indipendenza
di fronte allo Stato, pur nel comune e
grande rispetto per la Corona.
La Chiesa Anglicana
E’ una Chiesa cristiana e protestante, con una sua fisionomia particolare.
Esiste anche fuori del territorio nazionale, ma sempre in ambienti costituiti da persone provenienti per origine
o per educazione dal ceppo inglese;
direi anzi che essa s’addice in modo
speciale al temperamento degli inglesi, amanti di cose nuove e moderne,
ma al tempo stesso rispettosi per tutto ciò che é antico e tradizionale.
Storicamente quella Chiesa risale al
tempo dei re Enrico Vili ed Edoardo
VI ed ha per confessione di fede un
documento redatto in tempi di aspre
lotte religiose e politiche. Quel documento è noto col nome di « / 39 articoli », di contenuto nettamente evangelico, pubblicati sotto Elisabetta, figlia di Enrico Vili e di Anna Bolena,
nel 1562. La Bibbia é considerata come unica regola di fede. La costituzione ecclesiastica e nettamente episcopale : il vescovo é il capo della sua
diocesi e i titolari delle parrocchie gli
sono sottoposti. Come Chiesa di Stato
é strettamente legata al potere politico : il Capo dello Stato é « rettore della Chiesa ». molti vescovi appartengono alla Camera dei Lords e le leggi ecclesiastiche sono approvate dal
Parlamento; ma la stretta relazione
fra Chiesa e Stato non limita la libertà
della Chiesa che opera secondo la sua
specifica vocazione. L’arcivescovo di
Canterbury é primate di tutta l’Inghilterra (le Chiese anglicane in Scozia
sono pochissime); é anche presidente
della Conferenza episcopale di Lambeth che raduna ogni dieci anni tutti
i vescovi anglicani.
Abituati, come siamo, ad un culto
pubblico più semplice e più sobrio
nelle sue linee esteriori, maggiormente centrato sulla predicazione della Parola di Dio. non potremmo fare a meno di essere colpiti dalla celebrazione
di un culto anglicano. Le preghiere
(in ginocchio) e gli inni liturgici cantati a memoria da tutta l’assemblea
occupano una parte notevole del culto domenicale. Tutti possiedono il Libro della preghiera comune, detto
« Common Prayer Book », con il rituale del culto per ogni domenica dell’anno. Il Padre Nostro ed il Credo
sono detti o cantati ad alta voce da
tutta la comunità ed é indubbio che,
a parte gl’inconvenienti delle ripetizioni, l’unione delle voci può creare una
magnifica comunione di spiriti, che
contribuisce alla edificazione della
Chiesa.
Ho avuto il privilegio di predicare
alcune volte nelle Chiese anglicane.
Vi ho trovato delle assemblee raccolte,
che esprimevano oltre a tutto un senso di pietà e di gioia cristiana. Nella
Chiesa del Rev. Scutt a Edgware, vicino a Londra, i tre culti domenicali
alle ore 11 del mattino ed alle ore 6
e 7 del pomeriggio mi hanno dato la
possibilità di parlare della Chiesa
Valdese a dei vasti uditori.
In un breve articolo di cronaca non
posso che accennare ad alcune impressioni particolari e personali.
Non ho alcuna intenzione di asserire che la vita religiosa nelle Chiese
anglicane si svolga sempre ad alto livello e che l’Anglicanesimo rappresenti il tipo di Chiesa ideale. Ma non
si può neppur dire a cuor leggero e
con estrema facilità che gli anglicani
stanno camminando verso Roma.
La Chiesa anglicana ha i suoi problemi da affrontare: ma chi non li
ha? Forse i Riformati o i Valdesi o i
Cattolici d’Italia? Si dice spesso che
l’Inghilterra si scristianizza ^rché ci
sono indubbiamente vari milioni di
persone che vivono senza diretto rapporto con una delle Chiese protestanti.
Ma la Francia, secondo l’espressione
tipica di un sacerdote scrittore, non é
essa « terra di missione »? E FEmilia.
secondo le parole di un quindicinale
cattolico (« Adesso » del 1 luglio) non
costituisce forse una « situazione che
i cattolici dovrebbero attentamente seguire? Non solo c’è qualcosa che non
va, ma dei sintomi di una gravità eccezionale, e che non si limitano al
campo politico. E’ un mondo che
’’corre a sbattezzarsi” per uscwe una
dolorosa espressione del Card. Lercaro... Ormai l’Emilia è terra di missione come e più di certe zone di
Francia... ».
Due tendenze pacticniari
Ogni Chiesa ha i suoi problemi da
risolvere ed il suo carico da portare.
La Chiesa che si ritiene sana o che si
occupa di molte cose secondarie perchè teme di affrontare le questioni
fondamentali della vita dell’uomo o
ancora la Chiesa sicura di sé tanto da
dimenticare che le è necessaria la presenza del Signore, non solo del Signore sacramentato ma del Signore incarnato nella esistenza dei credenti, cammina su di una strada pericolosa e rischia di farsi ammonire, come la Chiesa di Laodicea, in questi termini : n Tu
dici: Io son ricco, e mi sono arricchito, e non ho bisogno di nulla, e non
sai che tu sei infelice fra tutti, e miserabile e povero e cieco e nudo, io
ti consiglio di comprare da me dell’oro affinato col fuoco affinchè tu arricchisca; e delle vesti bianche, affinchè
tu li vesta e non apparisca la vergogna della tua nudità; e del collirio per
ungertene gli occhi affinchè tu vegga ».
Ci sono delle lacune, delle miserie
e delle defezioni anche nelle Chiese
anglicane; ma vi sono anche degli uomini e delle donne i quali credono innanzi tutto nella Verità divina e cercano la soluzione dei loro problemi
in un ritorno alla Parola di Dio ed alla pratica più intensa della preghiera.
Due particolari tendenze si sono
sviluppate nella Chiesa anglicana, dando luogo alla Chiesa alta (High
Church) ed alla Chiesa bassa (Low
Church). La Chiesa alta è la corrente
conservatrice : sottolinea l’organizzazione episcopale, le particolarità sa
cramentali e liturgiche, la sua congiunzione con la Chiesa cristiana del
periodo anteriore alla Riforma e la
importanza del ritualismo. Il movimento anglo-cattolico si sviluppò soprattutto nella Chiesa alta ed è in
quell’ambiente che il Cattolicesimo
romano cerca anche oggi di esercitare
la sua influenza, in attesa di riaccogliere nel suo seno molte comunità
anglicane. La Chiesa bassa, invece,
costituisce il movimento evangelico
della Chiesa anglicana; sottolinea l’aspetto della testimonianza evangelica
e della santificazione personale, mostra molta attività nella diffusione della Bibbia, pubblica opuscoli di divulgazione religiosa e coltiva la predicazione popolare per le strade. Questi
giudizi sono di uno storico cattolico
romano. Corrado Algerminssen, il
quale in una nota alla sua definizione
della Chiesa alta (potremmo anche dire, per quanto imperfettamente, filocattolica) aggiunge la seguente precisazione: « La Chiesa alta non è la
CMesa anglicana, ma solo una sua
corrente ».
L’importanza della Chiesa anglicana per la vita della nazione inglese è
ancora grande. Ed è innegabile che,
proprio a causa della sua fisionomia
particolare, essa occupa un posto di
particolare rilievo nell’attuale movimento ecumenico delle Chiese. Esiste
in essa una tendenza romaneggiante
che si avverte come un pericolo e che
accentua, nel culto, elementi ed aspetti ai quali noi. Protestanti riformati,
non ci sentiamo di aderire: paramenti del clero, processioni, quadri, crocifissi, altari, candele, invocazione dei
santi. Ma è innegabile la presenza e
la reazione della corrente evangelica
con la sua esigenza fortemente sentita
di un ritorno alla Bibbia. Le campagne evangelistiche di Billy Graham
hanno lasciato la loro traccia positiva
anche in molti ambienti religiosi anglicani, dove l’amore per la tradizione antica non diventa puro e semplice
ritualismo o sacerdotalismo, ma si allea ad una sana pietà cristiana e ad
un rinnovato impegno di testimonianza a Gesù Cristo nelle Chiese e nelle
città.
Ermanno Rostan.
2
% —
L’ECO DELLE VAIil VALDESI
M COlVFEREiVZA DEL PRIMO DISTRETTO
A Pomaretto ha avuto luogo, il 29
giugno, la Conferenza del primo distretto; ha avuto inizio* con un culto
presieduto dal pastore L. Rivoira che
ha tratto ispirazione per i lavori della
Conferenza della meditazione di un
passo del profeta Isaia.
Subito dopo hanno avuto inizio i
lavori della Conferenza, con la costituzione del Seggio provvisorio, formato dal pastore R. Jahier II seggio
è costituito dal pastore L. Rivoira,
presidente; prof. A. Armatici Hugon,
vice presidente; B. Tron segretario;
i componenti la Conferenza sono in
numero di 55, salvo errore ed alle ore
9,45 si procede all’inizio dell’esame
degli argomenti all’o. d. g. Alle ore
11,30, sospensione per il pranzo in comune; ripresa dei lavori ufficialmente
alle 13,30, praticamente alle ore 14
circa; termine dei lavori alle ore 17;
circa 5 ore di lavoro, quindi, salvo
errore.
Visite di Chiesa
La relazione della Commissione distrettuale, presentata dal Vice Moderatore R. Nisbet, riferisce in modo
ampio e documentato, sulla vita ecclesiastica del distretto ed i suoi vari
paragrafi sono oggetto di esame da
parte della Conferenza.
Catechismo
La Relazione della Commissione
Distrettuale riferisce che due sole visite di Chiesa hanno avuto luogo : a Prarostino ed a Pramollo « Queste visite
non hanno dato motivo a particolari
rilievi. La vita ecclesiastica si svolge
normale in entrambe le parrocchie,
con i suoi aspetti positivi e meno felici ». Il sovraintendente ha per altro
mantenuto stretti contatti presiedendo
culti quasi ogni domenica
La relazione, dopo aver ricordato
l’esito positivo della giornata dei catecumeni ad Agape, pone in rilievo i
benefici risultati del IV anno, ai fini
dell’istruzione religiosa dei catecumeni. Questo IV anno, salutato al suo
apparire da dubbi e riserve è diventato oggi parte integrante della preparazione dei nostri catecumeni e la
Vie Protestante vi ha recentemente accennato come ad un esempio da
imitare da parte delle Chiese Riformate di Francia, alcune delle quali
hanno anch’esse introdotto un anno
complementare « d’épreuve ».
La Commissione Distrettuale insiste sul fatto che l’istruzione catechetica costituisce « uno dei settori essenziali della nostra attività, dove si svolge un lavoro non molto appariscente,
ma che è alla base stessa del progresso o meno della Chiesa ».
La Conferenza concorda con le conclusioni della Commissione e si sofferma su alcuni particolari tecnici, in vista di un potenziamento dell’istruzione stessa. Si insiste infatti sulla necessità di una sempre maggiore uniformità nel programma da svolgere
nei tre anni, nelle varie parrocchie
(ma questo dovrebbe già esistere, ricordano i pastori E. Aime; ed E. Rostan; I anno : N. Testaménto; II anno :
A. Testamento; III anno: Catechismo).
Si tratterebbe quindi di unificare il
programma del quarto anno; e la
Conferenza ritiene che si debba preliminarmente ricordare che questo IV
anno non è un anno di « istruzione catechetica » ma un anno particolare, di
transizione, in cui, afferma il pastore
E. Aime, il pastore cessa di apparire
come un maestro, per esser considerato invece come un fratello maggiore, ed opera in vista dell’inserimento
pratico dei giovani nelle attività della
Chiesa; non studio ed esame finale,
ma approfondimento di singoli problemi, secondo le esigenze locali.
Il valore pedagogico della frequentazione obbligatoria del culto e relativo riassunto scritto del sermone, sostenuto dal pastore A. Geme, trova
un difensore nel prof. A. Armand Hugon che lo inquadra nel più vasto problema della incapacità del giovane
Valdese ad esporre il suo pensiero ed
a difendere la sua opinione (ammesso
che abbia l’uno o l’altra); egli inquadra quindi il riassunto scritto del sermone nel più vasto problema della insufficienza culturale e nella carenza di
istruzione post-elementare della gioventù Valdese, dal-punto di vista della preparazione religiosa.
Lq gioventù
La Relazione consacra un lungo
paragrafo all’esame approfondito del
« cosidetto problema giovanile ».
” Molti hanno ancora il ricordo delle lotte appassionate nel tentativo di
indicare nuovi indirizzi alle generazioni che si crocciano alla vita della
Chiesa. Ricordiamo la varie formule
che sembravano garantire la soluzione
definitiva di un problema davvero cruciale. Quello che è certo, ad ogni modo, è che le nostre unioni giovanili per
molti anni sono state al centro delle
nostre preoccupazioni. Ed ora sarà
interessante di udire cosa ci dicono le
varie relazioni sullo stato della gioventù nelle varie parrocchie ”.
La Relazione, dopo aver accuratamente riferito sull’attività giovanile
nelle singole parrocchie, osserva, a
mo’ di conclusione : « Dalle statistiche
risulta che sono più di mille i giovani organizzati nelle nostre Unioni.
Che forza per la Chiesa; quali speranze per quelli che attendono un avvenire migliore; eppure è ben difficile formulare un giudizio chiaramente
ottimistico... ». Vi è infatti un contrasto; qui si ha l’impressione che esse
costituiscano « il nucleo più attivo della parrocchia »; lì, invece, si ha l’impressione di « una lampada che sta
per spegnersi ».
La Conferenza dovrebbe esaminare
questa situazione, ma, per ragioni procedurali, la discussione viene abbinata
con l’esame della discussione della
Relazione della F.U.V. e, per man
canza di tempo, la discussione non
può poi aver luogo. Riferiamo comunque su alcuni dei punti trattati
dalla relazione presentata da Marco
Gay.
Il gruppo Valli comprende 33 Unioni con 1104 membri ed ha svolto
una complessa attività collettiva: 1213 novembre: convegno Responsabili (Agape); 26 febbraio; convegno di
studio biblico (Pinerolo); 15 aprile:
163 unionisti in gita a Portofino e incontro con gli Unionisti di Genova;
13 maggio: convegno a Villar Pellice; visita del pastore Maurice Costil.
Solo in poche parrocchie è stata organizzata la Domenica della gioventù,
che aveva lo scopo di ricuperare i giovani che vivono al margine delle attività ecclesiastiche. Frequenti gli incontri tra le varie unioni, notevole la
attività filodrammatica, ecc.
Accanto a questi aspetti positivi, il
relatore Marco Gay propone alcuni
punti interrogativi: difficoltà di formare quadri direttivi formati da elementi forniti di adeguata preparazione; persistente fallimento dei convegni generali; un certo senso di apatia
in molte unioni che sembrano andare
avanti per forza d’inerzia ; « Sarebbe
forse utile di rinunciare, per un po’
di tempo alle attività più appariscenti per avere un perfodo di studio e di
preparazione di gruppi impegnati, anche a costo di ridurre le attività comuni »; il problema delle Unioni Cadette è sempre insoluto.
Al relatore, il Vice Moderatore ha
espresso la riconoscenza della Commissione per lo spirito di comprensione che ha guidato il gruppo Valli della F.U.V. nella sua collaborazione
con la Commissione stessa.
Problema sociale
Ritorno alla Bibbia
Della « campagna » per un « ritorno alla Bibbia » si sono occupati Sinodi e Conferenze; iniziative varie
sono state prese, ma, osserva la Relazione :
« Confessiamolo umilmente : la massa del nostro pubblico vi è rimasta
del tutto indifferente, nè sembra che
nella maggior parte delle parrocchie
vi sia stato un impegno speciale a
questo riguardo ».
La Conferenza, posta ancora una
volta di fronte alle sue responsabilità,
ripropone vari temi già svolti in precedenti incontri. Così il signor Margiunti è perplesso nel’udir parlare di
Calendari biblici e mezzi sussidiari:
si tratta di un ritorno alla Bibbia, e
non ad un calendario biblico. Ma, si
risponde, proprio in vista di un ritorno alla Bibbia, il fatto di poter disporre di mezzi sussidiari idonei è di
capitale importanza.
In merito al calendario biblico, il
problema del prezzo di detto calendario e il metodo delle meditazioni occupano a lungo l’interesse dei presenti.
Come saranno queste meditazioni?
domanda il pastore A. Geme, il quale osserva che a Bobbio Pellice si preferisce il Più presso a Te ài Giovanni
Rostagno a tutte le raccolte di meditazioni attuali. Saranno del genere di
quelle del Cenacolo, come auspica il
signor Gordino, che per esse ha lasciato il lezionario?
Saranno esegetiche, risponde il Vice Moderatore; e tali saranno in forza
della decisione di una competente
Commissione cui è affidato il compito
di legiferare in materia di lezionari (il
Calendario è in armonia col lezionario). Il pastore E. Aime si affretta a
spiegare alle menti impaurite il significato del termine esegetico, che perde così un po’ del suo aspetto misterioso, per assumere quello più casalingo di spiegazione dell’Evangelo.
Per maggiore tranquillità, qualcuno vorrebbe che venisse autorizzata
l’inserzione di qualche episodio o
aneddoto, per ravvivare l’esposizione;
un altro raccomanda che non si dimentichi che la domenica è il primo
giorno della settimana e non l’ultimo
Dopo che il Vice Moderatore ha chiarito che la Tavola interverrà a coprire le spese del calendario di modo che
esso potrà esser venduto ad un prezzo
accessibile, rimangono solo più in sospeso due problemi non del tutto se
condari: I collaboratori consegneranno i loro manoscritti entro il termine
fissato per poter far fronte agli impegni con la Tipografia? I Concistori
poi si impegneranno in una campagna
di diffusione?
Rimane senza risposta la domanda
del pastore E. Rostan, in merito ad
un bilancio della campagna per un
ritorno alla Bibbia; a meno che non
si debba considerare come risposta la
osservazione di un pastore; che in
questo campo non si può parlare di
bilancio, ma soltanto prender atto che
si è cambiato di strumento o di metodo.
Stampa
La diffusione della stampa, nelle
Valli, ha l’onore anche quest’anno di
un paragrafo della relazione che segnala il buon esito della campagna di
diffusione del libro, per opera dei signori Giosuè Léger e Archimede Bertolino. La Settimana del libro evangelico, seppure in modo non uniforme, ha ottenuto notevoli successi (a
S. Germano per esempio). Per contro
la diffusione dell’Eco delle Valli Vaidesi lascia a desiderare e sarebbe desiderabile che esso tornasse ad essere
il giornale delle nostre famiglie.
L’attenzione della Conferenza si ferma brevemente soltanto sull’Ecp delle Valli. Il dott. Meynet addita nel
Pellice l’esempio classico di foglio
parrocchiale da imitare. Il pastore G.
Peyrot sottolinea la necessità che l’Eco delle Valli Valdesi ritorni ad essere settimanale, e non sia esclusivamente religioso, ma sia anche l’eco
dei problemi economici (prezzo del
bestiame ecc.). Il signor Godino domanda se l’unificazione dei nostri due
quindicinali non risolverebbe molti
problemi. Il direttore (dimissionario)
dell’Eco delle Valli prospetta varie
difficoltà connesse con la direzione di
un giornale che esige sempre più una
sempre maggior collaborazione, particolarmente per quanto si riferisce alla cosidetta cronaca parrocchiale di
cui egli rivendica l'importanza non
solo sul terreno della diffusione del
giornale, ma anche come espressione
della vita comunitaria. Alcuni suggerimenti pratici vengono avanzati. Il
pastore E. Rostan ringrazia l’attuale
direttore per quanto egli ha potuto
fare.
La Relazione richiama in modo
specifico l’attenzione della Conferenza suWaspetto sociale della vita valdese.
« La vita sociale e quella religiosa
sono talmente connesse e le interferenze di un aspetto del problema sull’altro così frequenti che, trascurando
il problema sociale si viene per forza
a danneggiare non solo la popolazione, ma anche la vita della Chiesa ».
Con queste parole il Vice-Moderatore inizia il paragrafo della relazione
consacrato a questo argomento. La
Relazione per altro, dopo aver accennato al progressivo « trasferimento di
notevoli aliquote della popolazione da
una zona all’altra », fenomeno che
purtroppo non è possibile valutare
nella sua complessità per la mancanza
di uno strumento adatto, si sofferma
particolarmente sul problema della
revisione delle circoscrizioni ecclesiastiche. (Nel corso della discussione si
preferirà adoperare il termine: ridimensionamento delle parrocchie; forse anche questo è un segno dei tempi!)
La Relazione si riferisce in modo
particolare a S. Secondo, Villar Perosa. Torre Pellice e Luserna San Giovanni; nel corso della discussione affioreranno Bobbio e Villar Pellice.
La discussione segue una diversa
prospettiva; dà cioè la prevalenza al
problema del trasferimento di notevoli aliquote di popolazione: quello
che comunemente si chiama spopolamento delle parrocchie di alta montagna.
Problema molto complesso e che è
stato oggetto di studio e di indagine
da parte di altri enti ed organizzazioni, anche in seno alla Chiesa Valdese: ricordiamo l’A.I.C.E. ed Agape
(ma si ha spesso l’impressione, nella
nostra Chiesa, di procedere a compartimenti stagni: e conseguentemente di
questi studi e di queste indagini non
si fa cenno nel corso della Conferenza e si affronta il problema ex novo).
La discussione, o meglio la conversazione, interessante, vivace, ed alquanto confusa, se non porta elementi nuovi alla luce, si rivela utile come
sintomo di un disagio che tutti avvertono, che tutti vorrebbero sanare, ma
di cui nessuno sa proporre i rimedi.
Perciò la discussione è impostata su
di un piano che potremmo definire
negativo (in senso buono, beninteso):
si denunziano i pericoli che bisogna
evitare, per impostare il problema nei
suoi termini esatti.
Così l'avvocato Serafino addita il
pericolo di limitare lo studio ai fattóri
locali; si tratta infatti di un problema
nazionale, nel quale va inquadrato
quello locale; e inquadrato realisticamente, rinunziando alla facile retorica del sentimentalismo; ritiene necessario di creare un clima favorevole a
questo studio, e domanda se non sarebbe opportuno di nominare una
commissione di studio e di invitare il
Sinodo a esaminare il problema.
11 pastore Gustavo Bouchard denunzia con amarezza la mancanza di
solidarietà nei confronti delle parrocchie di alta montagna, i solenni discorsi accademici nell’aula sinodale ai
quali non segue un effettivo interesse
sul terreno pratico, in uno dei tanti
campi nei quali questa solidarietà si
dovrebbe e potrebbe tradurre; osserva
poi che due sono gli aspetti del problema: difesa dell’alta montagna, assistenza all’emigrante.
11 prof. Augusto Armand Hugon osserva come periodicamente noi continuiamo a spargere sterili lacrime, senza aver il coraggio di affrontare radicalmente il problema, senza dar prova
di spirito di iniziativa. L’oratore ha
l’impressione che sia questo il tempo
di domandarsi se non sia giunto il momento di creare un ufficio apposito,
che potremmo chiamare sociale, per
amor di brevità. Naturalmente questo
solleva parecchi problemi : trovare
l’uomo indicato, i mezzi finanziari
ecc.; il prof. A. Armand Hugon ha
però l’impressione che tutto si potrebbe risolvere facilmente, data l’importanza del compito che questo ufficio
sarebbe chiamato a svolgere e della
mole di lavoro che lo aspetterebbe.
Questa proposta desta il più vivo in
teresse della Conferenza, tanto che un
O. d. g. in questo senso viene preparato e presentato. Sennonché si manifesta in molti una certa riluttanza di
fronte alla creazione di un « ufficio
sociale ». Infatti, a prescindere dalle
quistioni giuridiche ed economiche ad
esso connesse (da chi dipenderà? chi
pagherà?) la Conferenza è perplessa
in presenza del clima di « uffici » che
sta avvolgendo la nostra vita ecclesiastica. E questo a prescindere dalla
attività della Pro Valli. Perchè esiste
anche una Pro Valli, che, per molteplici ragioni non ha potuto svolgere
una efficace attività; essa anzi si presenta dimissionaria al completo: presidente e componenti.
E così sorge un problema nuovo:
la Pro Valli, così com’è attualmente
concepita, è ancora in grado di assolvere i compiti specifici che le sono
stati sempre attribuiti? E’ in grado di
assolvere i nuovi compiti che si dovrebbero attribuire all’ufficio sociale?
L’assenza del presidente della Pro
Valli, pastore E. Geymet, ancora ’fermo’ per ragioni di salute, non permette una risposta definitiva, ma l’opinione dei due membri presenti, dott.
Meynet e avv. Serafino, è piuttosto negativa. Alcuni interventi tendono ad
appurare se, opportunamente modificata, e fornita di mezzi adeguati (segretario) la Pro Valli potrebbe svolgere i compiti dell’Ufficio sociale (pastori E. Rostan, R. Jahier): altri invece tendono a sottolineare l’opportunità di creare preliminarmente la coscienza della gravità di questo problema.
Ritorna così con insistenza la proposta dellavv. Serafino di un invito al
Sinodo a pronunziarsi in merito; proposta che lascia alquanto perplessi alcuni membri della Conferenza. Infatti come potrà il Sinodo pronunziarsi
ex informata conscientia, quando la
Conferenza stessa è così incerta? D’altra parte, osserva altri, sarebbè assurdo pretendere che il Sinodo si limiti
ad esaminare il problema sociale del
primo distretto e lo risolva, quando
esso si presenta con altrettanta e forse maggiore gravità in altri distretti
Intanto l’o. d. g. cui abbiamo alluso, dopo molteplici manipolazioni,
viene approvato all’unanimità di coloro che hanno alzato la mano, nella
seguente veste :
« La Conferenza del 1« Distretto,
dopo esauriente discussione intorno al
complesso problema ecclesiastico e sociale delle Valli, ed in particolare a
quello delle parrocchie di alta montagna, invita il Sinodo a studiare la
grave situazione e ad indicare i mezzi
più efficienti per la soluzione del problema ».
In merito al futuro della Pro Valli,
per evitare che accogliendo tutte le
dimissioni, nessuno d’altra parte essendo pronto o disposto ad assumersi
l’incarico, si venga a creare un « vuoto » nella nostra organizzazione, si delibera di soprassedere ad ogni decisione in merito, demandando la soluzione alla prossima Conferenza che,
seduta stante, si decide di convocare
per quest’autunno, il primo novembre,
a Torre Pellice, predicatore d’ufficio il
pastore Giorgio Tourn. In vista della
discussione sinodale i membri della
Conferenza sono caldamente esortati
a studiare il problema stesso onde illustrare convenientemente l’o. d. g.
Circoscrizioni
ecclesiastiche
Questo argomento che si presenta
tipograficamente come paragrafo a sè,
nella Conferenza invece è stato trattato unitamente con il problema sociale, del quale costituiva un aspetto.
Esso ha così finito per essere considerato come un elemento secondario, ed
è peccato, perchè su questo piano si
sarebbe potuto giungere a qualche
conclusione e realizzazione pratica.
(Ma, forse, proprio per questo, accade
talvolta che si preferiscono le elevate
discussioni, osservava il solito maligno).
Ad aprire il fuoco, su questo argomento, sono stati i pastori E. Aime
3
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
— I
ed E. Rostan. D primo ha attirato l’attenzione dei Concistori del fondo Valle sul fatto che troppo spesso gli emigrati dall’alta montagna si sentono
« déracinés » nelle nuove parrocchie.
11 secondo ha segnalato come la mancata tempestiva segnalazione degli
emigrati alla parrocchia d’arrivo costituisca un grave danno per l’assistenza spirituale agli emigrati, i quali riescono talvolta 4, tenersi nell’ombra per
30 anni!
Da questa introduzione il passo alla validità delle attuali circoscrizioni
territoriali è breve. Lo fa il dott. Meynet, che cerca di sminuire l’importanza della segnalazione richiesta dal pastore E. Rostan: infatti, secondo il
dott. Meynet, sarebbe opportuno di
valorizzare al massimo il sentimento
di attaccamento al natio loco, non incorporando l'emigrato nella parrocchia d’arrivo, ma lasciandolo in forza
nei registri di quella d’origine. Ottimo
sistema, commenta il pastore E. Rostan, per conservare dei nomi in un
registro e perderli per la vita ecclesia
stica.
Si giunge così a discutere della sistemazione delle circoscrizioni ecclesiastiche che, come è noto, e viene ricordato, non hanno subito modificazioni in questi ultimi 100 anni. Il flusso della vita ha preso un corso diverso, ma le nostre parrocchie rimangono quello che erano, legate alle circoscrizioni comunali. Contro questo legume, che, in alcuni casi appare illogico e contro natura si eleva il pastore E. Ai me.
Si evocano così alcune situazioni
per lo meno curiose ed anacronistiche: Subiasc, Baussan, Jouve, Marci us e chi più ne ha più ne metta. Si
evoca la situazione delle grandi parrocchie, (Pinerolo in un anno soltanto
ha accolto 41 famiglie). Ci si domanda : non sarebbe possibile controllare
questo flusso migratorio e dirigerlo?
!3vocazioni e domande che rimangono senza risposta. Eppure è proprio questo il campo in cui la Conferenza sarebbe competente a discutere. Ma vi è un’atmosfera così serena
di famiglia patriarcale, che nessuno
si sente di recar offesa ul campanile
del vicino e si ascolta così l’appassionàto Intervento del pastore R. Jahier
in difesa del canrpanile di Villar Pellice.
lino solo non disarma : è il signor
Vicino che è tutt’altro che soddisfatto
del modo con cui procedono le cose
in quel di S. Secondo. Sembra che, infatti, le cose non procedano affatto:
la Tavola non risponde alle lettere
degli interessati; i progetti non si vedono; si perde del tempo prezioso e
si lasciano sfumare occasioni pure
preziose, 11 pastore E. Rostan si associa alla perplessità ed al malcontento
del signor Vicino, sottolineando come
questo senso di disagio che pervade
gli animi delle parrocchie interessate
abbia funeste ripercussioni psicologiche, ed economiche, che Tannunziata
colletta generale non serve a fugare.
11 Vice Moderatore cerca di dissipare
le nubi, assicurando che la Tavola ha
in animo di procedere con la massima
sollecitudine e spiega le ragioni del ritardo.
Finanze
« Ed ora veniamo al paragrafo che
tutti attendete, supponiamo, con impazienza, quello delle finanze... ».
Così esordisce la Relazione della
Comm. distrettuale, che continua osservando che neppure quest’anno il
distretto ha raggiunto la meta fissata
tre anni or sono. Se si tien conto del
deprezzamento della nostra moneta in
questi tre anni, si vede come questo
fatto renda grave la situazione della
nostra Cassa centrale, che deve far
fronte ad aumentate spesò, mentre le
somme preventivate in entrata, non
sono entrate! Forse è questa cattiva
coscienza che spiega l’assenza di « impazienza » della Conferenza nell’affrontare il problema!
In realtà essa non lo affronta affatto; si limita ad ascoltare con rassegnazione le considerazioni della Commissione distrettuale ; « otto parrocchie hanno versato oltre il minimo
che era stato loro richiesto: Massello,
Ferrerò, Pinerolo, Frali, Pramollo, Rodoretto e Villasecca ». Vengono loro
accomunate, in un meritato elogio:
Angrogna capoluogo e Rorà che
« hanno mantenuto la quota loro indicata ».
Se si pensa che per raggiungere la
meta, basterebbe versare una media
annua di L. 1.656 per persona, si può
ben comprendere una certa amarezza
della Relazione che osserva: « E’ una
media tutt’altro che irraggiungibile, e
che è inferiore alla spesa individuale
per le gite che quasi tutte le parrocchie organizzano per lo svago primaverile dei propri membri ».
La Conferenza tace, sorride e non
dice niente.
Canto Sacro
Annunziata dal relatore pastore E.
Aime come la Cenerentola, questa relazione ci presenta una edizione moderna di Cenerentola: vivace e punzecchiante! Sempre però sorridente, di
modo che gli ostinati refrattari a versare i contributi promessi, i renitenti
tradizionali delle feste di canto, gli incauti corrispondenti o redattori dell’Eco, si sorprendono a recitare con
co-Tipunzione un fervido mea culpa.
In merito alle possibilità di sviluppo del canto sacro nelle Valli, al potenziamento della Commissione, al miglioramento delle Feste di Canto, vengono esaminate varie osservazioni e
proposte, di alcune delle quali si è già
parlato nel nostro giornale.
11 pastore E. Rostan insiste in modo particolare sulla opportunità di dare un contenuto di testimonianza evangelistica anche all’attività delle nostre
corali, ed addita alcune possibilità in
questo campo, sull’esempio di quanto
fanno i nostri fratelli deH’Uruguay e
di cui il nostro giornale ha fatto cenno: adunate ed esecuzioni in teatri
cittadini. Il pastore E. Aime invita tutte le corali a valersi dei mezzi tecnici
messi a loro disposizione (duplicatore) ed a potenziare l’archivio.
Commissioni
La Commissione distrettuale viene
riconfermata nelle persone del suo
V. presidente E. Serafino e segretario
Gustavo Bouchard.
La Commissione del Canto Sacro
viene riconfermata, con l’aggiunta della signora Matilde Tron Gay.
La lista dei delegati al Sinodo viene
approvata e risulta composta dai seguènti delegati : Rostan Marcello (Frali); Barai Oscar (Massello); Genre Giulio (Ferrerò); Viglielmo Liliana (Villasecca); Rostan Arturo (Fomaretto);
Sappè Adolfo (S. Germano); Bertalot Silvio (Framollo); Malan Aldo
(Frarostino); Vicino Giovanni e Serafino Ettore (Finerolo); Long Eugenio
• (Lusema S. Giovanni); Morel Roberto (Rorà); Pont et Giovanni e Ferruccio Corsani (Torre Fellice); Pascal
Umberto (Villar Fellice); Geymonat
Daniele (Bobbio Fellice); Balma Enrico (Fomaretto).
Un commosso saluto ha ricevuto
la Conferenza dal pastore E. Geymet,
assente per ragioni di salute
Un cordiale messaggio ha pure rivolto ai membri della Conferenza il
pastore Fridrìch Allinger, di Fforzheim, che ha sottolineato l’importanza ed il significato degli incontri tra
uomini che la stessa fede unisce al di
sopra dei confini umani, ed ha auspicato una visita dei Valdesi alle colonie valdesi in Germania.
L’accoglienza della comunità di Fomaretto veramente fraterna. L’operato del seggio, degno di ogni elogio
rep.
Colonia RIV a l/allecrosia
La Casa Valdese di Vallecrosia, co.sì egregiamente diretta dal Past.
Luigi Santini e dalla sua Signora,
ospita ogni anno gruppi di persone
provenienti da varie Chiese d’Italia
e dell’estero.
C'ue.st’anno per la prima volta essa ha os|)itato per circa im mese un
grujjpo di bambini di operai e im])legati Valdesi della RIV di Villar
Perosa, aw'iati dalla Direzione RIV
alla nostra Colonia nvarina.
L’autobus è partito da Pinerolo e
i bambini sono stati accompagnati
da due monitrici della locale Scuola
Domenicale durante il viaggio di andata.
Mentre ci auguriamo che questa
prima esperienza possa ripetersi a
tutto vantaggio delle nostre famiglie,
ilesideriamo sottolineare con vivo
apprezzamento l’iniziativa della RIV
di Villar Perosa e rivolgere alla Direzione il nostro sentito ringraziamento. e. r.
Pellegrinaggio dei Valdesi
deU'America del Sud
Concorso fotografico
In risposta al concorso bandito
dalla Claudiana in data 26 Maggio,
abbiamo ricevuto delle fotografie
contrassegnate dai seguenti motti:
L. Paget — Jesu Meine Prende —
Colibrì — Puci — Skoparon —
Chant du soir.
La Commissione, assistita da un
tecnico competente, che ringraziamo, ha ritenuto meritevoli di pubblicazioni le due fotografie: a Larici
della Sea » di Skoparon, e « La Sea »
anche di Skoparon.
Aperte le buste, è risultato che lo
pseudonimo « Skoparon » corrispondeva al nome del Dr. Arnaldo Eynard.
La Commissione esprime :l proprio ringraziamento a quanti hanno
partecipato al concorso. Alcune fotografie sono state apprezzate, ma
purtroppo non rispondevano alle
precise condidioni del concorso (formato e destinazione). Le fotografìe
non pubblicate possono essere ritirate alla Claudiana (Torre Pellice).
La Commissione delle
pubblicazioni.
Ricordiamo che martedì 31 Luglio
alle ore 18.30 arriveranno a Torre Fellice circa 35 rappresentanti delle Ghie-,
se Valdesi del Sud America. Avrà
luogo nell’aula Sinodale della Casa
Valdese una breve riunione di benvenuto, presieduta dal Moderatore, a
cui parteciperanno anche il Console
dell’Uruguay a Torino e la Corale di
Torre Fellice. La popolazione è cordialmente invitala a intervenire a questa prima riunione, come pure alle altre che seguiranno nelle varie parrocchie.
Ripetiamo qui il programma di
massima :
Mercoledì 1 Agosto: mattina ricevimento in Comune. Fomeriggio visita alla Scuola di Agricoltura.
Giovedì 2 Agosto: visita a Torre
Fellice e Istituti Valdesi. Verso le 18
culto in spagnolo ai Coppieri.
Venerdì 3 Agosto: pomeriggio Luserna San Giovanni.
Sabato 4 Agosto: Frali e Fomaretto.
Domenica 5 : Cullò solenne bilingue a Torre Fellice, e, nel pomeriggio, speciale riunione con la comunità.
Lunedì 6: riposo.
Martedì 7 : Massello (Balziglia).
Ferrerò e Riclaretto.
Mercoledì 8 : Torino.
Giovedì 9: Framollo, San Germano, Finerolo.
Venerdì 10: Gianavella, Rorà.
Sabato il: Angrogna. Ore 16: riunione a Chanforan.
Domenica 12: Villar Fellice:- solenne culto bilingue con celebrazione
della Santa Cena.
Lunedì 13: Bobbio Fellice, Sibaud.
Martedì 14: riposo.
Mercoledì 15: Festa del XV Agosto a Frarostino. Fomeriggio particolarmente dedicato al Centenario della
emigrazione Valdese.
La Commissione.
Petite Patrie
A tutti gli amici della a petite patrie », che delle Valli natie portami
11 ricordo nostalgico nel cuore; a
tutti gli amici delle cose belle, segnaliamo ima riuscita iniziativa che
colma egregiamente una lacuna già
da tempo segnalata.
Per iniziativa del pastore G. E.
Medie è stata stampata una serie di
12 cartoline artistiche, (disegni di
Paolo PacchettoJ che illustrano motivi dell’ ormai esaaurita raccolta di
versi di Ada Meille: Ohi Paese, paese!. L’arte di Paolo Paschetto è troppo nota perchè occorra qui dire che
.si tratta di cartoline veramente artistiche; i motivi poetici tratti dal volume di -4da Meille sono fìssati dai
pittore, in bianco e nero, con un’aderenza ed una spiritualità che fanno di queste 12 cartoline 12 quadretti suggestivi.
Queste cartoline sono in vendita
presso l’autore (S. Remo - Via Roma 152) e presso la Claudiana (Torre Pellice - Torino). Lector.
Doni per l’Asilo di Luserna San Giovanni
In iiiem. di Ida Maggiore Bernouilli, la
famiglia 20.000; (’.omm. G. Maggiore 2.000;
Chiesa Valdese e amici di Genova a mezzo
1*. Sclienone 15.000; Eugenia e Elio Borione (Torino) 1.000; Doli. G. Crealo 20
mila 200; Ballila Malan Ausonia e Alice
(Torino) 500; Caterina Revel Travers in
memoriam l.(MM); Emma e Adelina Bounous iu mem. mamma 2,000; Cassa di Risparmio 20.000; Cesare Malanot in mem.
Irma Rostan ved. Beux 500; Chiesa Valdese di Torre Pellice 5.000; U.G.V. di S.
Giovanni in mem. di Arturo Arnoulet 6.650.
Chiesa Valdese S. Remo 3.000; Rag. Stefano Bertin 10.000.
PERSONALIA
Il 4 luglio 1956, è stata, con solenne ceriinonia consegnata laurea ad
honorem nella Università di St. Andrews (Scozia) al prof. Giovanni
Miegge della nostra Facoltà di Teologia di Roma. Ci rallegriamo col
festeggiato per questo meritato riconoscimento della sua attività scientifica.
* * *
Con senso di profonda commozione apprendiamo che dalla Cassa di
Risparmio di Torino è stata conferita una medaglia d’Oro, alla memoria del nostro rimpianto fratello Ernesto Benech per i suoi trent’anni
di fedele servizio alle dipendenze di
questo Ente.
Ricordiamo che dal 1® al 14 Agosto avrà luogo a Torre Pellice, nella
biblioteca della Casa Valdese, un corso di cultura religiosa a cui sono ammessi tutti coloro che desiderano approfondire le loro conoscenze in vista
di una maggiore collaborazione nelle
loro comunità.
Verranno impartiti i seguenti corsi:
Dogmatica (Past. Alberto Ricca) Storia del Cristianesimo (Prof. Gino
Costabel) - Esegesi del Nuovo Testamento (Past. Alberto Ricciardi) - Esegesi dell’Antico Testamento (Past.
Bruno Corsani) - Teologia Pratica
(Past. E. Ayassot).
Gli aspiranti potranno essere ospitati presso il Convitto Valdese dietro
pagamento della quota giornaliera di
L. 500.
Si prega di iscriversi presso il Pastore Roberto Nisbet al più presto
possibile, e annunziare il giorno e To
ra dell’arrivo al Direttore del Convitto Valdese.
La famiglia del compianto
Baret Pietro Enrico
.sentitamente ringrazia il dott. De Clementi per le cure prodigate durarUe quattro
anni, il pastore Bert per la sua assistenza
spirituale e tutti coloro che con scrini, omaggi floreali o attestati di simpatia hanno manifestato la loro solidarietà nel dolore.
S. Germano (Briere) 17-6-1956.
Vivamente commossa per le toccanti dimostrazioni di stima e d’affetto tributatele
nella penosa circostanza delVimprovvisa dipartita della sua cara
Valentina Rostagno
la famiglia porge i più vivi ringraziamenti
a quanti le furono così larghi di aiuto e
conforto nella dura prova.
Frarostino (Buia), 18 giugno 1956.
Il 26 Giugno serenamente cessava di vi
vere, nel Suo 84® anno
Anna Weise ved. Bovolenta
/ nipoti, nel darne l’annuncio a funerali avvenuti, ringraziano la Direzidne ed il
Personale della Casa delle Diaconesse per
l’ottima assistenza, il Dr, Enrico Gardiol
per le assidue cure prestate, i Pastori Ber
linatti e Sommani, e le gentili Persone
che Le furono di conforto durante la lunga degenza e vollero accompagnare la Salma all’Estrema Dimora.
« L’Eterno è il mio Pastore, nulla
mi mancherà » (Salmo 23: 1).
Torre Pellice, 30 Giugno 1956
La famiglia Peyronel commossa per la
grande dimostrazione di simpatia ricevuta
in occasione della dipartenza della sua cara
Luisa Godine
riconoscente ringrazia tutti coloro che le
furono ÌFirghi di aiuto nella dolorosa cir
costanza, e quanti che con la loro presenza. con scritti o con Vinvio di fiori vollero
circondarla di affetto. Un ringraziamento
particnJare ai Doti. De Bettini e Pelizzaro
per le cure affettuose ed al Pastore sig. Aime per rassistenza spirituale e parole di
conforto.
Angrogna (Baussang), 4 luglio 1956
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presentare alla
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4 —
LTECO DELLE VALU VALDESI
'X ir. . ■
Angrogna (Capoluogo)
Giovai 2U giugno hanno avuto
luog9 », Pellice i funerali del
la nostra sorella Buffa Cesarina nata Gonin, deceduta all’Ospedale
Valdese alla età di anni 73. Pochi
giorni prima, mentre ella si trovava ^ al pascolo, una mucca imbizzarrita l’aveva ferita gravemente e
purtroppo le pronte ed amorevoli
erme che le vennero prestate non
valsero* a strapparla alla morte.
Al marito, al figlio, alle figlie di
cui una residente in Egitto, ai parenti tutti esprimiaumo la nostra
commossa simpatia, cristianamente
invocando su loro le consolazioni del
nostro Padre'Celeste.
Domenica 1 luglio abbiamo de.posto nel cimitero del Capoluogo
la spoglia mortale del nostro fratello Pons Felice, deceduto improvvisamente per aneurisma aortico alla
frazione Colletta, alla età di armi
.'>6 il giorno 29 giugno.
Alla vedova ed ai figli, ai fratelli
ed alla sorella ridiciamo la nostra
fraterna simpatia cristiana raccomandandoli a Colui che è il nostro
efficace Consolatore in ogni afflizione.
Lunedì 2 luglio abbiamo' accompagnato alla sua ultima dimora terrena nel cimitero di Torre Pellice
la spoglia mortale della nostra sorella Codino Anna Luigia, deceduta
alla, frazione Baussan dopo lunga
. malattia alla età di anni 72.
Alla sorella ed ai parenti tutti
esprimiano la nostra viva cristiana
simpatia. « Io sono Colui che vi
consola » dice il Signore.
Riunioni domenicali pomeridiane all’aperto.
Domenica 15 luglio ; Róugnousa;
domenica 22 luglio: Martel (in caso di cattivo tempo: nella scuola);
domenica 29 InghioiBonneton; domenica 5 agosto:Pons (in caso di
tempo cattivo: nella scuola); domenica 12 agosto: Porte di Angrogna;
«■domenica 19 agosto; Rocciamaneod;
domenica 26 agosto; Prassuit.
■ Dette riunioni hanno luogo alle
ore 15. e. a.
Luserna San Giovanni
- Infanzia. Con la chiusura dell’anno scolastico, anche il nostro Giardino d’infanzia ha sospeso la sua attività con due manifestazioni simpatiche. Il 17 giugno infatti la Sala Albarin era stipata come non mai: parenti, amici, curiosi, erano accorsi
al completo per assistere al Saggio
finale dei « piccoli » del Giardino :
e l'attesa non è stata delusa : Bian. canove e i sette nani sono tornati,
accolti da fragorosi applausi in una
riuscita interpretazione. Accanto alla delicata vicenda, abbiamo anche
ammirato le olandesine ed un mulino a vento fatto con arte sopraffina.
Non faremo nessun nome, perchè
tutti gli attori sono stati superiori ad
ogni elogio; solo ci sia concesso di
ricordare la signorina Marcella Peyrot, infaticabile direttrice ed animatrice, e la sua collaboratrice, signorina Franca Benigno. Qualche gior no più tardi, una riunione pili intima vedeva raccolti dirigenti, genitori, bambini intorno ad una tazza di
thè, in ima simpatica atmosfera di
riconoscenza.
Cadette. La nostra parrocchia che
'Ila il privilegio di avere nel suo seno
una Unione cadetta che lavora modestamente e fa poco parlare di sè.
DELLE COMUNITÀ
ha potuto tuttavia, vederla al lavoro,
in occasione della Festa delle Madri.
Le Cadette, guidate dalla signorina
Laura Long, hanno svolto un apprezzato programma di recite e canti che
hanno costituito il clou della riunione. A tutle la riconoscenza della Comunità.
Assemblea di Chiesa. Nel corso
della sua ultima Assemblea di Chiesa, sono stati nominati due revisori
di conti, nelle persone dei signori:
Daniele Malan e Francesco Bounous;
un delegato al Sinodo: il v. presidente del Concistoro Aldo Richard.
Visite. Domenica 8 Luglio abbiamo avuto il privilegio di ascoltare
il messaggio del pastore Jacques Cadier (Alto Val Queyras) che è stato
molto apprezzato dalla comunità.
Battesimi. E’ stato amministrato
il Battesimo a Franca Lapisa di Giulio e Gioi'anna Rivoiro. Benedica il
Signore questo bambino ed i suoi
genitori.
Lutti. Abbiamo accompagnato al
Campo del riposo le spoglie mortali del nostro fratello Carlo Tourn
fu Bartolomeo, nato a Torre Pellice
il 22 novembre 1874, e deceduto ai
Curt inferiori. Spanda il Signore la
Sua consolazione sui cuori afflitti.
Nozze. Domenica 8 Luglio è stato
benedetto il matrimonio di Boulard
Laura di Ernesto (Lusema) con Benso Giuseppe di Giuseppe (Pinerolo).
Benedica il Signore questo nuovo focolare cristiano. rep.
Pinerolo
— Durante i mesi di aprile e maggio, in assenza dèi Pastore, la Chiesa è stota affid.ata alle cure del Past.
emer. Luigi Marauda. La comunità
10 ringrazia sentitamente per il lavoro compiuto.
— Il 14 giugno una sessantina di
bambini delle Scuole Domenicali di
Pinerolo e San Secondo si sono recati a Rodoretto e Prali dove hanno
trascorso una lieta giornata. Davanti alla Chiesa di Rodoretto e in presenza delle nostre belle montagne, il
Pastore ha rievocato per i giovani
alcuni episodi di storia Valdese, ispiratori di fede e di vita cristiana.
Dopo il jrranzo al sacco, la comitiva
si è messa in marcia verso il Galmunt: fiori a profusione, acqua fresca e serena contemplazione della
natura. Discesa a Villa di Prali e ritorno a Pinerolo con un lieto ricordo di una bella giornata.
— Domenica 17 giugno, dopo un
breve culto liturgico, l’Assemblea
vii (Chiesa si è costituita per ascoltare la lettura della relazione annua.
Sono stati messi in evidenza alcuni
aspetti della vita ecclesiastica durante l’anno trascorso. E’ stato deciso,
tra l’altro, di procedere ad un aumento del 10 nel versamento alla
Cassa Centrale della Chiesa. Inoltre,
11 Concistoro ha deciso che la somma versata al fondo Chiesa di San
Secondo sia portato per l’anno ecclesiastico 1955-56 a L. 250.000.
L’assemblèa elettorale assai nume, rosa ha proceduto alla votazione del
delegato al Sinodo nella persona
dell’ing. Arturo Long e dei delegati
alla Conferenza Distrettuale nella
persona del rag. Emilio Codino, signorina .Iole Forneron e sig. Giovanni Vicino.
— Il battesimo è stato amministrato a Poet Anna Mia (Pinerolo),
Borno Gian Carlo (Abbadia), Roccione Paola (Pinerolo), Cardon Marra Fernando (Miradolo).
— Il 16 giugno hani)ib celebrato il
loro matrimonio, cireondati da un
largo stuolo di parenti ed amici Guido Boccassini (Bari) c Nora Balmas
(S. Germano Chisone). D 30 giugno,
in una serena atmosfera di famiglia,
si simo uniti in matrimonio Bounous
Silvio (Pramollo) e Bertalot Renata
(Abbadia), fedele monitrice della
Scuola Doneniieale.
Il nostro augurio di fedeltà cristiana accompagna questi sposi.
— Nei mesi di aprile e maggio
hanno avuto luogo i fimerali di Bounous Silvana (Rodoretto) deceduto
all’Ospedale Civile. Gardiol Lidia n.
Codino, proveniente da San Germano Chisone. Pinna Yvonne, pure deceduta all’Ospedale Civile poche ore dopo la sua nascita.
La consolazione che procede dalla
fede in Cristo dimori nelle famiglie
colpite dal lutto.
— L’8 luglio una comitiva di circa sessanta persone ha compiuto una
bella riuscita visita alla Valle d’Aosta, fino a Cervinia. Ottima armonia
durante il viaggio, fermata ad Ivrea
più lunga ilei previsto e, perciò, breve culto nella nostra chiesetta, prima del culto domenicale. Il Past.
Toum ha dato il benvenuto alla comitiva di Pinerolo e San Secondo,
illustrando brevemente la situazione della Chiesa Valdese d’Ivrea e
diaspora. A Cervinia, tempo hello
per ammirare le maestose montagne
e per salire più in alto, sulla neve.
11 ritorno si è^^svolto normalmente,
rallegrato da molti canti. Anche di
questa gita i partecipanti serbano un
gradito ricordo.
San Germano Chisone
Insegnanti benemeriti. - Domenica
24 Giugno, nel cortile delle scuole, alla presenza delle autorità ed un numeroso pubblico di amici e di ex-alunni, vennero offerte tre medaglie d’oro
agli insegnanti emeriti sig.na Ilda Revel, nda Rivoir ed al sig. Enrico Jahier. Oltre alla popolazione di San
Germano si . notavano rappresentanze
di Rorà, di Prarostino e dell’alpestre
frazione dei Martinat ove i festeggiati
avevano svolto parte della loro missione con vero spirito di sacrificio e lasciato un luminoso ricordo che non
si è spento con il volgere degli anni.
Questo hanno detto i vari oratori che
hanno porto ai festeggiati i loro migliori auguri uniti alle più cordiali
espressioni di riconoscenza. Per rendersi conto di quanto devono loro le
nostre popolazioni, basta pensare al
fatto che quella pubblica manifestazione ha puntualizzato il fatto che i
nostri tre insegnanti totalizzavano ben
127 anni di insegnamento! La nostra
parrocchia pensa a loro con sentimenti di riconoscenza per quanto hanno
fatto per il bene della nostra chiesa ed
in un modo particolare per le lezioni
di religione che hanno impartito alle
scolaresche per lunghi anni. Auguriamo loro anni di sereno e meritato riposo.
Gite. - Un centinaio di bimbi, accompagnati dai loro monitori, haimo
trascorso serenamente l’ultimo giorno
di Maggio sulle alture di Prali ed hanno visitato Agape. Questa bella gita
è stata offerta parzialmente ai nostri
bimbi da una SD. dell’Alsazia con la
quale abbiamo iniziato un simpatico
scambio di corrispondenza a carattere
informativo.
1 nostri giovani si sono spinti fino
in Francia ed hanno visitato la Costa
Azzurra il 29 Giugno.
ORARIO FERROVIARIO IN VIGORE DAL 3 GIUGNO 1956
FF ss - Torino - Pinerolo - Torre Pellice e viceversa
Torino
Airasca
Pinerolo
Bricherasio
Bricherasio
Pinerolo
Airasca
Torino
4,28 6,20 8,11 12,23 13,42 15,22 17,26 18,29 18,34 19,23
5,09 7,05 8,43 1 14,27 16,04 18,10 1 19,18 20,06
/ 5,29 7,33 9,06 12,58 14,52 16,25 18,35 19,08 19,34 20,27
1 5,36 7,39 9,11 13,00 14,59 16,28 18,40 19,13 19,46 20,31
5,51 7,56 9,26 13,13 15,11 16,44 18,56 19,26 20,08 20,45
a. 6,10 8,11 9,41 13,33 15,15 17,04 19,12 19,42 20,20 20,59
p- 3,48 4,48 5,40 6,38 8,35 12,24 13,24 16,32 18,05 19!'50
4,00 5,03 5,54 6,51 8,49 12,37 13,37 16,46 18,17 20,04
1 4,19 5,26 6'13 7,05 9,03 13,54 13,52 17,03 18,32 20,24
\ 4.21 5,31 6,18 7,11 9,08 12,58 13,55 17,06 18.37 20,29
4,36 5,48 6,39 7,24 9,24 13,17 1 17,25 18,52 20,48
a» 5,23 6,32 7,38 7,54 10,00 14,02 14,46 18,26 19,42 21,15
0,20
0,52
0,53
1,16
1,20
21,04
21,19
21,35
21.40
22,00
22,52
O Sopjiresso nei gkimi fest. dal 3-(S al Ü9-9 Fesl. dal 3-6al29-9 i;- dal 30-9 parie da Torino 23,15
Aut. Torre Pellice - Bobbio P. e viceversa
Torre Pellice p.
Bobbio P. a.
18,30112, 113,05119,10
|9 |l2,30|l3,30| 19,40
Bobbio P. p.
Torre Pellice a.
|6 I
6.30
7,30 ;
8
7,30115,30117
8 |16 117,30
i‘|: Solo al venerdì - Mercoledì e Sabato
Nei giorni di mercoledì e sabato si effettua da Bobbio a
Pinerolo un autosmnxio col seguente orario: Bobbio Pellice 7,30 con arrivo a Pinerolo alle 8,80; parUnxa da
Pinerolo alle 12,35 con arrivo a Bobbio Pellice alle 13,30
Bricherasio Barge e viceversa
5,07]5,59|8,02|'9,32|13,18115,18|16.52I19,07|20,14I21,24| p. Brieberasio «. 14,40]5,3116,29l8,27|12,16|14,50|16,08il7,57|19,37|20!56
5.24|6,17|8,20|9,50|l3,37|l5,39|l7,l0|l9.27|20,33|21,43| a. Barge p. |4,58|5,49!6.48|8.45|l2.34|l5,07|l6.29|l8.1l|l9,55|21,l4
Solo nei giorni festivi
Evidentemente queste gite sono importanti, non solamente per il valore
che racchiudono in se stesse, ma per
10 spirito di affiatamento che dovrebbero creare.
Battesimi. Beux Bruna di Silvio e
di Mie Michelina (Menusan). Long
Giarmi Mauro di Enrico e di Plavan
Ivette (Ronchi).
Matrimoni. Galliano Oreste e Avondet Alba. Rostan Elio e Sappè
Dionigia. Trombotto Umberto e Godino Elda.
I nostri lutti. Rochon Ferdinando,
di anni anni 75 (Pian). Baret Pietro
Enrico, di anni 64 (Briere).
M lo sono la via, la verità, la vita »
dice Gesù (Giov. 14: 6).
Pramollo
A Pentecoste 6 catecumeni hanno
confermato il voto del loro battesimo
e sono stati ammessi quali membri
comunicanti di chiesa. Essi sono;
Long Elvira, Long Fiorella, Peyronel
Adriana, Sappè Mafalda, Travers Rina e Travers Ernesto.
Alla cerimonia della confermazione ha presenziato, oltre ad un grande'
numero di fratelli e sorelle, il Direttore della RIV di Villar Perosa, Ing.
Paolo Petazzi. Salito quassù per felicitarsi con due catecumeni confermandi, figli di un dipendente della
RW, egli, dopo di aver assistito al
culto, si è intrattenuto .con il gruppo
dei confermandi ai quali aveva in
precedenza fatto consegnare un suo
dono personale. L’Ing. Petazzi si fermava poi diverse ore quassù, interessandosi ai diversi problemi che riguardano la vita della nostra popolazione. Al termine della sua visita egli ha
offerto alla Chiesa un dono graditissimo.
La Comunità di Pramollo gli è grata e gli esprime il suo grazie sentito e
sincero.
Una graditissima sorpresa abbiamo
avuto al culto del 24 giugno : era presente la Corale di Torre Pellice. Prima della predicazione, essa ha eseguito un magnifico coro che è stato
dal pubblico ascoltato con vivissima
attenzione e con molto interesse.
Dopo il pranzo consumato al sacco, i coralisti sono saliti fino nella zona delle « miande » e fatto visita (facendole pure sentire la loro voce) alla
decana della parrocchia, Sig.ra Enrichetta Long Ved. di 94 anni.
Ringraziamo molto sinceramente
questi fratelli e queste sorelle che non
hanno temuto di affrontare la lunga
salita del « Ciatagnarè » onde procurarci la gioia di una loro visita.
Sono stati presentati al S. Battesimo, la domenica 7 luglio, Régine e
Claude Granger, di Pierre e di Evéline Sappè, residenti a Parigi e attualmente in vacanza a Pramollo.
II Signore li accompagni con la sua
grazia e li benedica abbondantemente.
I giornali locali hanno pubblicato
quanto segue;
« La Camera Sindacale UIL di Pili nerolo ha presentato alla Direzione
« Generale RIV la petizione di un
« gruppo di operai tendente ad otte« nere il prolungamento della attuale
« strada dalla frazione Rue alla frati zione Ruata di Pramollo, nonché la
« costruzione di una piazzuola che
11 permetta la manovra del pullman
li già attualmente in servizio.
II Oltre a consentire agli operai, che
Il usufruiscono del pullman per ragli giungere il luogo di lavoro, di riti sparmiare una marcia che, specie
Il nei mesi invernali, risulta veramenII te massacrante, la costruzione dei
li 3 km. di strada mancante servirebII be anche a valorizzare turisticamenii te la zona montana ».
Questa notizia è stata appresa dalla popolazione di Pramollo con grande gioia. Il problema della strada è
sentito in modo vivissimo da tutti. 1
Pramollini si rendono conto che da
esso dipende tutto l’avvenire del loro
bel vallone: se finalmente risolto le
nostre borgate continueraimo a vivere
ed a prosperare, se no esse lentamente. ma inesorabilmente, cadranno a
poco a poco in rovina.
Plaudiamo perciò molto vivamente
alla iniziativa presa e, mentre ringraziamo tutti coloro che prenderanno a
cuore e si adopereranno ancora per la
soluzione di questo annoso problema,
ci dichiariamo pronti a dare un consistente contributo in lavoro.
Villar Pellice
— n giorno dell’Ascensione i
bambini delle nostre Scuole Domenicali, insieme ai loro monitori e
monitrici, sono andati a visitare la
Comunità Battista di Rivoli che ringraziano ancora per la fraterna accoglienza. Passando per Torino abbiamo consacrato un po’ di tempo
alla visita del giardino zoologico che
ha destato grande interesse ed al ritorno favoriti dal bel tempo abbiamo potuto ammirare i laghi di Avigliana, mèta di molti turisti.
— Il 12 maggio è stato celebrato il
matrimonio di Geymonat Eliseo e
Volpe Irma. Allo sposo, membro
della Chiesa di Bobbio Pellicé ed
alla sposa, che si sono stabiliti a
Villar Pellice, auguriamo molte benedizioni nel Signore.
— L’Unione delle Madri ha terminato il suo anno di attività con
il tradizionale bazar e con una gita
L’annuo bazar ha avuto luogo il
21 maggio con un discreto successo.
Ci è grato ringraziare quanti hanno
direttamente e indirettamente col.
laborato.
La gita ha avuto come mèla la
Comunità di Biella. Malgrado il
tempo piovoso e piuttosto freddo per
la stagione, era il 10 giugno, abbiamo tuttavia trascorso una simjjatica
giornata che ci ha permesso di fraternizzare con i membri di quella
Comunità, di ascoltare nel Tempio
di Piedicavallo il pastore T. Baluia
che ci ha illustrato le origini dell’opera di evangelizzazione nel Bitdlese
e di conoscere la ricca Valle del
torrente Cervo. Al signor Balma ed
alla Signora ancora il nostro grazie.
— La domenica 3 giugno i lianibini del locale Asilo Infantile hanno svolto un ricco programma di
canti e recite sotto l’esperta guida
delle loro insegnanti: Sig.na Michelin Salomon Elena e Grill Ginetta.
La nostra gratitudine al Sig. G, Mathieu per l’amore e l’interesse con'
sui segue l’Asilo Infantile, alle insegnanti ed ai piccoli attori che ci
hanno dato un buon pomeriggio ricreativo.
—- La Comunità ringrazia il jtrof.
(.. Costabel, il sig. Stefano Cairus,
ed il Signor Umbedto Pascal per la
loro predicazione.
— Il 7 giugno ebbero luogo i funerali di Rambaud Giuseppe, deceduto dopo penosa malattia ai Cavion
di Villa, all’età di 50 anni. Il Signore dia la forza alla famiglia di sopportare una cosi grave prova.
La domenica 17 giugno è stato
amministrato il battesimo a Bruna
Frache di Emilio e di Elisa Buffa
(Centro). Iddio prenda sotto la sua
protezione e guidi questa bambina.
— L’Assemblea di Chiese ha nominato quali ^delegati alla Conferenza
Distrettuale del 29 giugno i sigg. Umberto Pascal e Carlo Frache, insegnante e quale delegato al Sinodo
la sig.na Maria Dalmas, insegnante.
—^ Un fraterno benvenuto abbiamo dato con l’augurio di un buon
soggiorno in mezzo a noi ed un
gruppo di campisti della Comunità
tedesca di Pforzheim, che, col loro
Pastore sig. Allinger, si sono fermati alcuni giorni al Villar visitando
ie nostre Valli.
F.U.V. - Gruppo Valli
Tutti gli unionisti sono invitati al
convegno estivo del gruppo Valli che
avrà luogo a Pramollo domenica 15
luglio.
Ore 10: Culto nel tempio di Pramollo, presieduto dal Vice-Moderatore past. Roberto Nisbet - Passeggiata al colle di Lazará e colazione al
sacco.
Ore 14: Breve studio - Giochi e
canti organizzati.
Ore 16: Chiusura.
Il Capogruppo.
Direzione e Redazione
Prof. Gino Costabel
Via G. Malan — Luserna S. Giovanni
Pubblicazione autorizzata dal Tribunale dì Pinerolo con decreto del 19gennaio 1955.
Tipografía Subalpina S. o. A.
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