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Prezzo Llf# 15
Anno LXXIX - N. 19
TORRE PELLICE, 20 Maggio 1949
Abbonamento: Lire 500 per rinternoi,Lire 900 per l’estero
Amministrazione: Claudiana - Torre Petllce-C.C.P. 2/17557
tSettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni
per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e
uno spirito nuovo^,,. Ezechiele 18 ; 31
Spedizione In abbonamento postale *■ i Gruppo
SETTIMANALE DELLA
EDITflZIOnE
“ Rachele piange i suoi figliuoli e ricusa d’esser
consolata perchè non sono più Matteo 2: 18
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VALDESE
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/ soldati di Erode »ono giunti inattesi nel villaiggio di Betlehern ed
|t/tonno compiuto Vorrenda strage. Tutto il villaggio è in lutto, piange
P lacrime amare e non vuole sentir parlare di spiegazioni nè di conso[aazioni. I bimbi che dinanzi erano il raggio di sole dei suoi casolari ora
E™ son morti, non è possibile parlare di consolazione : lasciarsi consolare
sarebbe im poco come rassegnarsi all'orrenda sciagura, come dimenticare, come stendere un velo sul volto sorridente, come mancare alla
fedeltà loro dovuta e questo non è possibile.
Un esempio seguito
■■ : ".: ■■•'77v. ■ ,,. /■
IJim sola è la #9 die conduce a Cristo i suoi r
consolazione, di sp^tinza e di vita.
fi" Ìj esempio di Rachele ha fatto scuola ed oggi sopra ogni separazioV" ne (Morosa il mondo proclama che non intende sentir parlare di conH soluzione, che mai dimenticherà. Lo leggiamo tutti i giorni nelle partecipoizìoni funebri dei giornith., lo abbiamo udito proclamare anche ieri
^ nel sinistro di Superga che costò la vita ai giocatori di calcio del Torino e a coloro che li accompagnavano. Abbiamo lulito proclamare un
' .lutto cittadino eppoi nazionale, la radio ci ha trasmesso malte orazioni
funebri appassionate ed accorate, ma non una nota sola ci ha parlato
ii di vera consolazione.
'■fi' ..fMi"
menti ed è
QuanatpCesù è presente "
' . t ■'
Quando Gesù èfpr^^ente, è ^esente la vitaypalpita la speranza, regna la consolazwneijg ’’
— Non piange^, dice Gesù, non è morta ma dorme', lo sono la
risurrezione e la viÉ$. 01ella cma del Padre mio ci gono molte ’stanze.
lo non vi lascierò offeìni, vi manderò un consolatoTeÀ.
Quando Gesù è presente, la morte cessa di essere il re degli spa-“'"^'»
tenti, la somma dis0làia, Virreparabile, e si trasforma invece in una
porta c/iie si apre v^tm l’alto, in un legamo''di più fra il delà e noi, ih
u’i nuovo sublime j^pito del cuore come quello ch¿ faceva dire all’a
t4§di partire e d’esser sempre col Cristo ». ^
*^^*'''* ■ '* Un .òtto''
li
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,^tre la corrente saggezza umana ginn' gerebbe ad analoga norma solo a -,
causa della inutilità^,delle sollecitii-^ ^
dini stesser-della loro incapacità a
risolvere da sè una situazione, quan'!^do invece questa- può essere modifi-^
cata da un’azione basata -sulla fido,^cia in Dio o, dal punto di vista urna*
no, su quella nelle proprie forze'.
In qualsiasi caso,'-t. per ' il povero
come per il riccOj per chi dispera
come per chi ha raggiunto la sicurezza^ l’esortazione di Cesù è un particolare invito gd aver fede» fede in
Dio per quanto riguarda il nostro de- .
stiuo temporale, come per quanto riguarda il nostro destino eterno, ma ^
una fede attiva! - r’ '*■ ^
' * M.,Eyn«rd ¿»l'
postolo: a Ho fret
'S't**''
&
sente i nostri lutti si trasfigurano e diventano
di accusare il crudele destino,, d inchiniamo
■del Padre Celeste; gli confessianio i nastri peo
i parole di promessa eh’Egli d ha date nella
Les plus belles pages
T)ove porta questa via ?
L’esempio di Rachele ha aperto una via del dolore che è capace di
condurre molto lontano coloro i quali come lei piangono veramente per
liir-; una grave separazione e sono del tutto senza consolazione. Pochi giorni or sono una giovane donna di Chiuso, prossima alla maternità, veni
va portata d’urgenza al Maria Vittoria di Torino. Era affetta da eclam
psia Qiefrite) ad il suo stato appariva gravissimo, l medici fecero l’imfxissibÌle ma invano, che, poco dopto la nasdta d un bimbo morto, morì
anche la madre. Fuori, nei corridoi, attendeva il giovane sposo della
donna e si- rallegrava al pensiero di poter presto stringere al cuore la
propria creatura primogenita- Con ogni circospezione le suore gli fecero comprendere quanto era accaduto. Non versò una lacrima, ma .scosso da un tremito convulso restò accanto ai morti finché non lo trascinarono vi^- Allora tornò a Colliso, informò il padre eppoi salì nella propria camera e accanto al gran letto nuziale e alla piccola culla vuota destinata a restar vuota per sempre, pose fine ai suoi giorni con un colpo
di rivoltella..’
Quando Gesù
un atto di cullo, l
dinnanzi alla sapie.
Cuti; ripetiamo le Si ^
Sacra Scrittura ftnc^;-Sonq incise niella nostra memoria; lasciamo
dere sul suo seno ^0le lacrima timide e discrete; Uwochiamo le site
consolazioni e gli dtàamo il nostra amore : Quell’amore che in quell’o^^ éi
ra diventa più conmspevole e grande. Quell’amore a ciu risponde 1 amore di Dio e di chj^venta uh eoo la simpatia calda e behe^oa cori la *
quale ci assistono i thìstri fratelli. > 'Stlofiirffci»
Quando Gesù è^j^esenitè noi vediamo la dipartenza dei nostrVeari
nella sua vera -uhesperienza superiore e solentm per cui siamo ^
chiamati a pasicàee che ci awicinmfdla meta. Una mafiifesiàziòne deila
presenza di Dio. Una circostanza nella quale più che in ogni altra d
sono offerte le consolazioni divine.
de- Finney
GAGNER LES AMES
On doit apprendre <■ aux nouveaux
convertis à gagner ies âmesri^:
Camben est étrange, quelquefois, la
voie qu on les voH saivre. Ils sont con
vertís--et Us en restent là. Ils vont au
S?
jÇbbiam bisogno’^cU consolazione
Çesh
non c ero
Storia dolorosa quella di Rachele che non viwle esser consolata,
una storia dalla quale è as.sente VEvangelo. Gesù non era a Betlehern
quando vennero i soldati di Erode. Se tu fossi stato qui. Lazzaro non
sarebbe morto, dicono Marta e Maria.
Sono tante le vie che posson condurre le creature umane lungi dal
loro Signore e Salvatore: quelle del peccaito, dell’indifferenza, dell’empietà, ma, la via di Rachele, quella della disperazione, allontana quante
e forse più delle altre dalla salvezza.
Pochi giorni or sono, in una parrocchia delle nostre Valli, moriva
una madre di famiglia, di età avanzata, molto amata dai suoi figliuoli.
Appena sbrigate le pratiche più Urgenti, essi si raccolsero attorno (dia
loro Bibbia per cercare un passo per le partecipazioni da far stampare, Discussero un momento eppoi si fermarono sopra uno di quelli
che erano stati proposti perchè, dissero, « queste son parole chJe Consolano e noi abbiamo bisogno di consolazione ».
Si, il credente ha bisogno di consolazione. Rachele piange e le sue
lacrime, attraverso ai secoli, non trovano consolazione perchè non lo desiderano. Ma il credente invece là cerca con tutte le sue forze e oofisidera puro e santo il suo lutto solo qiumdo ha trovato le divine consolazioni.
O Eterno, non lasciarmi mai privo delle tue consolazioni!
temple plus réguUèremem qu‘autr£fois
et c’est tout. Ils ne font rien et on, rm
leur apprend pas à falTe quelque chose
pour Christ. Ils se contentent h (Mer où' ■ cuite pour être "nourris’’ par le pas- '*■' '
leur. Mais à supposer que te pasteur
les "nourrisse", Us ne croîtront pas
en force et deviendront sujets aux indigestions spirituelles.
Le grand but pour lequel Dieu laisse les chrétiens convertis dans ce mande, c’est d'arracher les pécheurs au
feu. S’ils hy travaillent pas, il vaudrait mieux pour eux qu'ils fussent
morts.
Enrico Geymet
Le sollecitudini ansiose
In (picsfo diiimnialico dopoguerra
si'iidnano essersi smarrite le virtù
borghesi del risparmio, della previd('nza, del eauto provvedere per il
domani (almeno nei paesi come il
nostro ove la moneta è stata svalutala. poiché leggo che in Inghilterra i
depositi a risparmio sono raddoppiali). virtìi elle si sono dimostrate
fallaci contro gli imprevisti della
guerra e del suo seguito. E tanta
genie che mai prima vi avrebbe pensalo si è data a ripetere e a chiosare
rammonimento cristiano; Non siale
con ansietà solleciti, dicemio: che
mangeremo? che, berremo? o di che
ci vestiremo? (Matt, 7; 31).
te la quale Gesù ha assicurato i siioi
discepoli che potrebliero compiere
le stesse Sue opere ed anche maggiori. Ma purtroppo spesso essa non è
che l’espressione di uno seettieismo
che ha perduto ogni fiducia neiravvenire; fatalismo, non fede!
Son dunque proprio le sollecitudini di natura economica, quelle appunto che oggi gravano su tante creature. umane, che Gesù vuole siano
bandite dalla nostra mente. E la ripplizione dell’invito da tante parti
sarebbe confortante fenomeno se fosse dovuta ad una maggior fede, ad
una maggior' fiducia in Dio, median
Prima di esortare il fratello a non
crearsi vane sollecitudini per il domani ed a rimettersi alla misericordia <H Dio, sarebbe in ogni caso opportuno un preventivo esame di coscienza'ed una valutazione dell’effetto che può sortire dhlla nostra esortazione.
Fintunto che l'invito a non preoccuparsi del domani mi viene da un
Valdo o da un Francesco d’Assisi che
a tutto hanno rinunciato per affidarsi alla Provvidenza, posso accettarlo,
ma quando lo rivolgi a me, disoccupato, tu che hai un reddito o un salario assicurato, o a me senza tetto
lo proponi tu che, per proprietà o
per ragioni del tuo ufficio occupi
una casa la cui pigione fuori del
blocco supererebbe di gran lunga le
mie entrate, io ho il diritto di con
sideiarlo, se non una irrisione, come
l’espressione dell’egoismo soddisfai
lo elle elargisce una consolazione pia
ionica, una di quelle buone parob
che si spendono senza economia, e
pare si siano spese in ogni tempo, e
l’Apostolo Giacomo le ironizza nella sua Epistola (2: 15-16).
Anello nella sicurezza economica,
anche nell’agiatezza non cessano di
sussiste re le sollecitutlìni, anzi, esse
sembrano crescere eon l’abbondan
f
za delle risorse. Nessuna epoca come la presente si è preoccupata della sicmezza in ogni campo; in alenili Stati vediamo attuare dei colossali programmi intesi a conseguire la
« libertà dal bisogno » per tutti i
cittadini e quindi ad eliminare la
Causa delle sollecitudini ansiose. F’
stalo raggiunto lo scopo? Forse in
parte ; ma la fiducia che ne consegue
è fondata su di una istituzione umana c pertanto, d'ai punto di vista cristiano, è ingannevole.
Ma può riuscire l’uomo a spogliarsi lotalnienle del cruccio del domani ? Non Io crediamo. L’uomo ascetico medievale, spogliandosi a tal
fine di ogni suo avere, otteneva ini
.senso di liberazione, che col tempo
finì con l’essere fondato sulla sicurezza offerta dalla ricchezza dell’ordine in cui si entrava. L’uomo del
1939, in quelle condizioni avrebbe
provato un senso d’angoscia. L’iionio
di oggi, spesso privato dalla malvagità altrui di ogni suo avere, perfino
della sua personalità, ha forse perso
anche la forza di reagire; per milioni di creature umane « domani » non
esiste più.
E’ dunque dovere di coloro che meno hanno risentito della bufera, il
ridare a quei disperali il conforto
della speranza, ma non eon esortazioni soltanto, bensì con il fraterno
aiuto.
Gm» premunisce contro le solleeiliidini ansiose, ma si serve per sfamare le turbe dei poteri sovrannaturali cui non ricorreva per il pane
(piotidiano suo e dei suoi discepoli.
Con ciò Egli dà al Suo precetto il
fondamento di una legittima speranza, di una fiducia giustificata, men
Donnez cet enseignement aux nouveaux convertis dès leur entrée dans le
royaume de Dieu.
La première oeuvre qu'ils ont à faire, c'est d’aller sauver les pécheurs.
L’église s’est entièrement méprise
sur le moyen de développer ses membres. Trop longtemps on a essayé de
sanctifier l’église sans rien lui donner
à faire. Mais la sainteté consiste à of
béir à Dieu, et le seul moyen de développer les chrétiens, c'est de donner à
chacun sa tächte.
Voyez ces grandes églises où 5 à 700
membres se contentent chaque dimanche d'entendre prêcher leur pasteur
S'ils ne sont pas enseignés à fare quelque chose pour te salut des âmes, ils
ne seront jamais saints.
Jésus-Christ a voulu que ses disciples fussent ouvriers avec Lui pour le
salut des pécheurs, c’est pourquoi Dieu
n'a pas employé des anges à cette oeuvre.
Le travail en vue du salut des âmes
est un moyen indispensable de sanctiflcaton. Quand l’église entre dans cette oeuvre, elle sympathise avec Christ
dans ses sentiments et ses souffrances.
Oh ! quand donc viendra le jour où l’église se considérera comme un corps
missionnaire ? Si eüe vit et travaille en
conséquence, elle hâtera le jour de la
rédemption du genre humain.
Chrétien, s' tu ne peux aller travailler loin, pourquoi n’est-tu pas missionnaire dans ta propre famille? Si vous
êtes trop faible pour quitter votre chambre, soyez missionnaire dans votre cabinet. Appelez vos serviteurs et vos enfants convertis et soyez pour euz un
missiinnaire. Celui qui gagne des âmes est sage.
(L’Appel du Maître).
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Speranza Tron
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___ i^'" ‘"“ E’ stato per me un immenso pri
fg^*v-:>g'.„. ì^ilegio aver potuto accompagnare i
^p^i^' -miei amici svizzeri,» del Cantone di
^'^’8®' giro' di visite e di
collegamento ecumenico alle Chiese
^■'vV' Evangeliche di ^cilia e di Napoli.
i , Dire delle forti impressioni ricevute da me, valdese delle valli, in un
^ ambiente così diverso dal mio, è as-^
'. sai difficile, nel giro di un piccolo
: articiolo di cronaca, ma il lettore po
trà supplire da sè stesso a questa dif*
i ' ficoltà.
E’ la mattina del 19 Aprile che
«La Città di Tunisi», proveniente da
Napoli, entra nel porto di Palermo,
recando con sè la Corale così detta
Svìzzera - Siciliana, guidata dal Pastore R. Hordmeier. Il buon sorriso
del Sig. G. Mathieu, pastore di Palermo, ci accoglie sul molo, dandoci
il cordiale benvenuto nelPisola del
fuoco. Due giorni indimenticabili
quelli di Palermo, trascorsi nella visita della città, di Monreale e dtel
M<mte Pellegrino, « il più bel promontorio del mondo », come lo definisce Goethe! La sera ci riunisce il
Culto nella Chiesa Valdese con esecuzione di inni spirituali italiani c
svizzeri ed un grazioso duetto. E questa prima edificante serata è per noi
il preludio dell 'ospitalità e della ben
nota generosità siciliana ,che ci dovrà accompagnare in tutta l’isola,
nelle grandi città come nei borghi
popolosi.
Da Palermo, in due autopullman,
iniziamo la rapida corsa attraverso
l’isola puntando verso Messina. Dopo un meraviglioso tragitto in mezzo ai boschi di aranci e dS limoni,
scavalchiamo i monti Peloritani; ed
eccoci alla città del faro. Il Pastore
Parutscia e la fratellanza ci accoglie
in modo indimenticabile. Messina
dopo il terremoto del 1908 è risorta
ora più bella di prima; anche la
Chiesa è promettente e dà rimpressione di camminare sicura verso alti
destini. > ■
Due giorni sostiamo a Messina, durante i quali oltre al culto con audizione della corale, visitiamo la comunità di Reggio Calabria; impressionante e commovente il culto quivi
tenuto sulle rovine del nostro tempio, distrutto alcuni anni fa da un
incendio.
Proseguendo il nostro viaggio sulla
costa ionica, visitiamo la piccola
congregazione dtì Rocohenere, e nella Chiesa Anglicana di Taormina, ci
raccogliamo in preghiera.
Ed eccoci a Catania dominata dall’imponente monte Etna. Il pastore
Corsani ci accoglie, facendo regalmente gli onori di casa c distribuisce
i suoi nuovi ospiti nelle famiglie della Cliiesa ed in Albergo. L’indomani
domenica, culto solenne con celebrazione della Santa Cena; i pastori
Hardmeier cd Arsuffi ci rivolgono il
loro messaggio cristiano; nel pomeriggio. una meravigliosa scampagnata sull’Etna, incapucciato di neve.
Il lunedi mattina, il nostro viaggio
continua diretto alla costa africana
deH’isola.
Breve sosta a Siracusa, dove, sul
teatro greco, c’incontriamo coi Pastore battista San Filippo. Ed ecco
Pachino, estremio limite del suolo
italiano. La Sacra Scrittura esorta, a
varie riprese ,a<J esercitare l’ospitalità; è difficile, in un senso, di curarla a Pachino; eppure il Pastore
Sommam e la congregazione locale
ci sono riusciti, ed è stato qualcosa
di molto, molto cordiale. Così spontanea quella prima adunata nella
piazza pubblica, cosi edificante quel
culto in C’'iesa, affollata fino all’inverosimile ¡Bravi Pachincsi, la ricorderemo spesso quella vostra ospitalità !
*
* •
Ma, bisogna ripartire che «la via
lunga ne sospinge»; il giorno seguente siamo a Vittoria, ove troviamo una Chiesa vivente sotto la guida del
Pastore Ntiso. Una gentile rappresentazione offertaci daH’Unione giovanile ci commuove assai e renderà
insieme alle bellezze locali, il ricordo di Vittoria, indimenticabile.
Il nostra itinerario ci porta ad Agrigento,'nella «Valle dei Templi»;
ammiriamo le più belle rovine del, l’antica Grecia, inferiori solo a quelle di Atene.
Sfortunatamente la sosta dii Grotte
è breve, per mancanza di tem^o, ed
eccoci finalmente a Riesi. Per molti
motivi mi proneva visitare quella
cittadina alla quale mi legano mille
ricordi familiari e nella quale possediamo un’opera importante con
annesse scuole fiorenti.
«Paese di briganti e di protestanti»
dicono scherzosamente i suoi abitanti.
- l^ando il pullman arriva in vista
del paese, una bupna parte della popolazione si precipita ad incontrarci. Si usa così, p^rc, con la gente di
riguardo!-Il fatto,si,è che dobbiamo
tutti smontare da^ìa macchina ed entrare nel jpaese quasi trionfalmente.
E che entusiasmo in quelle faccie emaciate di zolfataf che sanno una cosa sola, che avetei la ^essa loro fede
e che perciò vi atoano. Grazie al lavoro ( indefesso die! Pastore Cielo,
1 opera progredisc.e essi consolida;
l’abbiamo potuto^^constalare e l’anima nostra ne ha immensamente goduto, fc
Ed ora mestamente e quasi con
rincrescimento, .si riprende la via
del ritorno; in poche ore rivediamo
Palermo ed all’alba del 29 Aprile
siamo a Napoli. *r-'
svizzeri. Il concerto di Canto sacro
ha luogo nella Chiesa Metodista di
S. Anna di Palazzo, per l’angustia
della nostra Chiesa Valdese. Ci è grato poter ringraziare tutti quei fratelli e specialmente il Pastore e Sipnora Peyronel, dii cui la ben nota
ospitalità è stata messa a dura prova.
Qui ancora una^fermata di due
giorni per portare ft quella Chiesa
il fraterno messaggio degli amici
E cosi pure ringraziamo i nostri
cari fratelli di Sicilia ohe ci hanno
accolti durante giorni così limpidi
di luce e di fraternità. Sì, cari amici,
ci avete fatto del bene; eravamo andati da voi per fortificarvi nella fede
e siete voi ohe ci avete consolati.
Abbiamo ammirato tante cose nel
vostro paese: le vostre ricchezze artistiche, la natura incantevole della
vostra terra, i ricordi di una civiltà
più volte millenaria; ma quello die
ci ha più colpiti e confortati è ciò
che lo Spirito ha operato in voi, è il
fuoco del vostro entusiasmo che portate nella vostra fede.
e si fonmularono voti che nei singoli
Concistori i Diaconi siano posti dinanzi a questa loro responsabilità. '1
Infine si udì un messaggio dèi Geom.i
F. Pons di Chivasso a nome di quella <
nascente Comunità- Egli ci portò la notizia della prossima oostruzione di una 'i
Cappella ed.invitò i presenti alla posa ^
della pnma pietra ; la cerimonia avrà
luogo, a Dio piacendo, il 26 maggio
prossimo, giorno deH’Ascensione.
Il (Convegno ebbe cosi termine alle’
ore 13.
CONVEGNO A BERGAMO
I*
Per iniziativa del Consiglio di Chiesa di Bergamo, ha avuto luogo, nei
giorni 24 e 25 aprile, un convegno di
Anziani e Diaconi delle Chiese del
2” distretto. Il tema da trattare era :
L'attività dei laici nell’Opera del Signore.
Il convegno ebbe inizio alle ore
10.30 della Domenica con un culto
presieduto dal Pastore V. Subilia di
Aosta.
Alle 14.30, nella Sala di via T,
Tasso, cominciarono i lavori, presenti i rappresentanti delle Chiese di Aosta, Ohhjasso, Como, Felonica Po,
Milano, Susa e Torino, nonché il Conaglio e un buon numero di membri
della C3iiesa locale. In assenza del
Sovraintendente, Dott. Eynard, trattenuto a Roma per le sedute della Tavola, presiede il Pastore C. Lupo. —
Furono presentate 4 relazioni, ognuna delle quali fu seguita da una discussione. Le riassumiamo brevemente : La prima, presentata magistralmente dal Pastore Subilia, tratta del (( Fondamento Biblico dell’Amianto ». (( Il
N. T. non è chiaro in proposito, nelle
Epistole Paoline del primo peribdo la
parola « Anziano » non appare, e se
negli Atti sono menzionati i « sette »
che dovevano « servire alle mense »,
essi esercitano poi il Ministerfo della
Parola (Stefano, Filippo). Risulterebbe, quindi, che il termine «Anziano»
è un termine genèrico abbracefante i
vari aspetti del Ministerio Cristiano.
Solo nelle Pastorali si distinguono meglio gli Anziani dai Diaconi senza però
ohe le loro mansioni siano specificate;
il rapporto tra Episcopato e Anzianato
non è chiaramenteideflnito ».
II Relatore così cotidude : « I dati poco
chiari del N. T. sembrano assimilare il
Ministerio dell’Anziiano a quello del
Pastore. Non bisogna quindi sopprimere
la carica deirAnziano, ma prepararlo
alle sue responsabilità e questa prepaparazione deve essere sopratutto teologica. Nel N. T. non esistono cariche,
ma vocazioni e servizi suscitati dallo
Spìrito ».
La seconda relazione
Lecture; E saie 41: 1 à 12
li n’éicindra pas
le lumignon qui fume
fiieu nous a appelés à être la law miète du monde, il nous a pla
cés au milieu des ténèbres pour les
éclairer, mais il se peut qu’après
avoir rempli fidèlement notre
m ssion pendant un temps^ nous
ayons laissé les choses du monde nous envahir et l’Esprit de Dieu
ne peut plus alinüenter notre flamme, nous sommes devenus ce lumignon qui fume.
Notre vie chrétienne est bien
près de mourir, notre témoignage
s’affaiblit. Que faire ? Est-ce que
Dieu désire qu’il en soit ains\?
Non, lui qui a allumé notre lampe
ne veut pas qu’elle s’éteigne; il
ne demande qu’à la faire briller.
Chrétien, mon frère, qui es
las, découragé, qui souffres de
ne plus remplir fidèlement ta
mission, reprends courage ; LE
SEIGNEUR N'ETEINT PAS LE
LUMIGNON QUI FUME ENCORE, fl va. si tu le désires de tout
ton coeur, agir à nouveau, arranger avec les pincettes et les moucheftes cette mèche fumeuse; il
va remplir ta lampe de l’huile du
Saint-Esprit et bientôt ta vie chrétienne redeviendra lumineuse et
rayonnante.
Abandonne-toi en paix à l*Eternel et mets ton espoir en Lui.
Ps 37/7 car « Aucun de ceux qui
s’attendent au Seigneur ne sera
couvert de confusion » iPs. 25/3.
F. Lariblg
La seconda relazione fu presentata
daH’Anziano G. Costa di Torino, sulla
« Missione Evangehstica della Chiesa
ed il Ministerio laico >k
Dopo aver detto che è indispensabile che le Comuiytà sentano l’urgenza dell’EvangelfZzaiione nel momento
attuale, il relatore fa una disamina
delle possibilità e delle difficoltà che
si presentano nel campo di lavoro. Afferma che tutti gli altri problemi devono cedere il passo al problema della
testimonianza.
Ma per svolgere questa missione è
necessaria la collaborazione laica, per
i motivi seguenti :
a) 11 laico è più a contatto con la
massa e perciò è più facilmente ascoltato.
b) Il laico vive la vita dei suoi uditori, parla per esperienza propria, è
pertanto antiretorico per eccellenza.
c) La predicazione laica è una conquista delia Riforma e perciò squisitamente protestante.
d) La predicazione laica è la realizzazione del Sacerdozio universale.
Concludendo, il Relatore insiste sull’urgenza della testimonianza e fa appello alla collaborazione dei Pastori e
dei Laici.
La discussione approva l’urgenza
dell’appello e la necessità del Mmjsterio laico. Pone raccento sul fatto
che l’opera di testimoni'anza deve essere condotta con fermezza, ma con
dignità e con tolleranza.
Anziani e Diaconi
I lavori furono sospesi alle 18,30 e
ripresi rindomanà alle ore 9 con la
terza relazione dell’^ng. V. Ravazzini
di Torino sulla « Missione dell’Anziano nella predicazione e la sua preparazione culturale e spirituale ».
II Relatore illustra i vari aspetti della collaborazione dell’Anziano col Pastore; Culti di famiglia, cura d’anime,
visite, predicazione nella Diaspora, sostituzione nei Culti' e, riallacciandosi
alla relazione precedente, dimostra come, al fine di rendere efficace la collaborazione laica, occorre ohe l’Anziano riceva una conveniente preparazione. Il Relatore espone chiaramente
f vari punti sui quaij deve svolgersi la
preparazione.
Egli propone dei corsi di Esegetica,
di Dogmatica, di Omiletica, integrati
da nozioni di Teologia Pastorale, di
Liturgia e di esercizi di predicazione.
A tal’uopo il Relatore propone la
istituzione di un Comitato centrale che
coordini i corsi e provveda alla redazione di schemi di lezioni da svolgersi
a cura dei Pastori delle singole Comunità,.
'L’animata discussione ohe seguì l’esposto, dimostrò l’unanimità dei consensi e cercò di deifinire il modo migliore per attuare le conclusioni alle
quali si era giunti.
La quarta Relazione venne presentata daH’Evangelista C. Davite di Susa sul « Compito del Diacono nell’Attività amministrativa della Comunità ».
Il Relatore mette in evidenza che il
lavoro amministrativo ha un valore spirituale, non è, quindi inferiore a qualsiasi altra missione e non dà i suoi frutti se non è inteso come un « Servizio ».
Il Diacono deve sollevare il Pastore
dalle cure amministrative affinchè il
Pastore stesso possa dedibarsi interamente al suo Compito.
S; riconobbe nella discussione l’importanza di quest’opera del Diaconato
Se tutti i Consigli di Chiesa avessero valutato meglio Timportanza del
Convegno, la partecipazione sarebbe
stata mag'giore. Nondimeno le sedute j
furono improntate a un tale spirito'
fraterno che tutti i convenuti ne furono veramente edificati. Praticamente emerse chiara r.fmportanza di simili
riunioni per la discussione dei nostri
molteplici, problemi.
Si decise di portare j risultati del lavoro compiuto all’esame della Confe-^
renza distrettuale per essere inoltrati-!
agli Organi centrali, ’
La parte... logistica era stata stu- '
diata nei m’nimi particolari dal Sig.
Steiner ed i convenuti furono ospitati
con squisita cortesia dalle famiglie della Comunità.
Una cena in comune venne offerta
dalla Fratellanza e ci riunì la domenica sera in serena letizia.
L’accoglienza così cordiale ed affettuosa della Comunità di Bergamo è
stata veramente al disopra di ogni aspettativa. Rimane in tutti coloro che
ebbero la gioia di partecipare al Convegno, con la riconoscenza, il desklerio che tali incontri si ripetano per il
sempre maggior affratellamento ed
una visione sempre più chiara delle
nostre responsabilità nel servizio dell'unico Signore.
G. Costa.
Sono bibliche le riunioni di preghiera?
Chiesa non ne ha è morta?
Dopo quanto si è scritto sull’Eco
a qucsio proposito, ho aperto la mia
Bibbia.
Vi leggo nel capitolo VI di San
Matteo che Gesù parlando diclla prejijbieirla definisce la preghiera cristiana, differenziandola da quella
tradizionale, farisaica, pagana. Entra nella tua cameretta, prega IN
SEGRETO, non farti udire nè vedere
da altri se non da Dio. Non usare nè
molte parole uè fiorite, perchè così
fanno i PAGANI.
Contìnuo a leggere nel capitolo seguente e vi trovo la certezza di ottenere se si crede e se si chiede nello
spirito del Signorq, (chiedete e xA sarà dato); non un cenno a RIUNIONI
di preghiera.
Penso a Gesù nel Getsemanj che
prega ed invita a pregare ma... si isoia e lascia isolati gli apostoli.
E’ vero che in Matteo 18/20 si afferma che dove due o tre son riuniti
nel Nome del Signore, quivi Egli è
in mezzo a loro; ma c riuniti nel
Suo Nome » può essere per il culto,
non necessariamente e solo per la
preghiera.
E’ vero che in attesa della Pentecoste i discepoli perseveravano nella
preghiera (Atti 1/14) e dopo la Pentecoste i neo-convertiti perseveravano nella preghiera (Atti 2/42), ma
appunto qui si afferma che perseveravano anche nella comunione (partimento del pane), nella dottrina e
neirinsegnamento degli , apostoli,
quindi nel culto, culto che aveva
come uno dei suoi elementi e non
dei minimi, la preghiera.
E mi pare ohe la conclusione è che
non si conoscevano nella chiesa apo-,
stolica riunioni di preghiera, ma culti
nei quali si pregava rrvolto.
Una Chiesa può non avere riunioni
di preghiera ed esser vivente se ha
culti nei quali si prega (e non solo
il Pastore), se è composta di nomini
che nella loro cameretta pregano,
unanimi, per la loro Comunità, perchè sia fedele cd obbediente.
E quando per una deficienza nel
culto, si senta il bisogno di indire
riunioni di preghiera, attenti alle
vane dicerie, alle molte parole come fanno i pagani, attenti allo s[,irito farisaico che sempre ama es‘eiverliiio dagli uomini.
Guido Rivoir
2/*è osservanioni
E’ forse opportuno fare alcune o.sservazionì a questa breve ed iutevessante nota del Past. Guida Rivoir.
Personalmente non abbiamo mai
pensato e non pensiamo di far dipendere in modo assoluto la vita di
una Chiesa dalla esistenza di ima
regolare riunione di preghiera ,più
o meno bene organizzala, più o meno bene frequentata. Lo Spirito soffia dove vuole e manifesta la sua presenza anche al di là dei nostri schemi e dei nostri piani tradizionali di
lavoro. Ma abbiamo pensato che la
riunione dì preghiera” è uno degli
aspetti in cui la vita della Chie.sa si
manifesta, una dei segni che lo Spirito è all opera, per quanto non
l’unico ed inconfondibile segno.
in secondo luogo, il concludere che
la « riunione di preghiera » mm è biblica soltanto perchè sembra che non
ri sia mila Bibbia un pa.sso specifirn
che istituisca quella forma di attività ecclesiastica, ci sembra assai azzardato.
A parte il fatto che molti passi biblici, tra i quali Matteo 18, 20 - Atti
1, 14 e 2, 42,, ci rendono attenti alla
importanza della preghiera in comune
tra fratelli, senza necessariamente
alludere alla preghiera che è inserita
uel culto (la riunione di preghiera
con lettura di qualche passo biblico
non è forse anche un mito?), è doveroso domandarci ; « Sono bibliche le
3
L ECO DELLE VALU VALDESI
4<^
W'ìMI$
: -'0
^tività giov€mili^ le Unioni delle Ma-’
•jlri, le Corali, sono biblici imiti orgftIfiismi e tanti Comitati che operano
Ifiella Chiesa, dal momento che non
ifC’è nella Bibbia qualche passo che
l'alluda alla lóro regolare istituzione
% che ci lasci intendere come tale josk$e la prassi della Chiesa primitiva? y>.
14*) e ubbidirà all'ordine di Cristo;
«Chiedete e vi sarà dato, cercate e
troverete, picchiate e vi sarà aperto»
(Luca XI - 19).
no, Scianj^hai sta * oggi per cadere
nelle mani del geiìorale' comunista.
Anche su questi ’ avvenimenti c’è
Non siamo per fortuna legati alla
llettera, ma allo spirito del testo bi:iblieo ed allora non temiamo di afferà
nutre che le «riunioni di preghieray)
•jmno bibliche, perchè si inseriscono
'profondamente nello spirito della Bib.
'^ia che ci esorta del continuo a pregare in tutti i modi ed in tutti i tempi,
da soli o in compagnia, nel culto e
fuori del culto, non importa; l’essen■■%iale è che si preghi, che la comunità senta il valore della preghiera. Se
lo sentirà veramente, non si trarrà
indietro di fronte ad una possibile e
’ rischiosa «riunione di preghieray), rna
sperimenterà la gioia del perseverale, come gli Apostoli, «di pari consentimento nella preghiera» (Atti 1
Infine, è naturtde che il doveredelia preghiera non si esaurisca nella «riunione di preghieray); come è
naturale che bisogna guardarsi dai
pericoli che minacciano la «riunione di preghiera)); lo spirito fari so ¡co.
le vane dicerie, le belle parole, gli
interminabili discorsi fatti a Dio per
essere uditi dagli uomini e tante altre cose. Ma questi pericoli non sono
anche altrettanto reaU nella nostra
cameretta, dall'alto dei pulpiti o nei
santuari di tutte le religioni, compresa la cristiana?
Dio conceda a noi ed alle nostre
chiese prima di tutto di credere uelVefficacia della preghiera e poi di
pregare in tutta povertà ed in tutta
umiltà, da soli, in compagnia di alcuni fratelli e nella più vasta comunione della Chiesa.
Ermanno Rostan
chi sentenzia dicendo che non sono
altro che una «marcia della pace»;
ma qual pace può mai essere quella
che nasce dalle rovine di una guerra
civile, dalle miserie e, dai lutti di «n
popolo, dallfurto ¡sanguinoso degli
odii e delle rivalità!
Per intanto sul fiánle Azzurro si è
registrato un incidènte di tale gravità che ove dovesse ripetersi rischierebbe davvero di far ben diversamente finire la «marcia della pace» ; delle navi inglesi inviate a protezione
dei sudditi britannici nelle zone battute dalla guerra son state cannoneggiate dalle artiglierie comuniste cinesi e molti marinai son rimasti uccisi.
timne et partioipeir à des études bi•bMiques afliu 'de voir si le cbristianimne
leur ofire, à aux et à leur ipaye, une
voie meilleure ». Pour la seconde foie
dans l’histoire du Jiapon la poi*e
est iliargement ouverte au mieseage
chrétien. Les oatholiquee, les adivesntietea achètent 'des teirnains, bâtieeent
des hôpitaux, des écoles, des églises,
mais les missioms et le» églises pro.
testantes du Japon sont 'trop appauvries pour (répondre à ■oet appel ».
(Béforme).
le
L'osservatore politico
ta
m
jf. Mentre le polemiche sull’adesione al Patio Atlantico si son praticamente trasferite dalle aule della Camera f del Senato alle piazze ove si
? alterna no gli oratori per convincere
'òhi ascolta della bontà o della perfidia di tale mossa politica, si deve
registrare nel mondo un fatto sensazionale ; lo sblocco di Berlino. La
j città che per lunghi mesi era per tre
quarti almeno rimasta assediata dai
russi, s’è licollegata con l’occidente ;
,, a dire il vero, \m collegamento o’è
sem])tc stato, quello aereo, prodigio- so esperimento di tecnica e di organizzazione, perchè con un continuo
andirivieni di aerei, milioni di uo^mini bau mangiato, si son vestiti, Iran
’'lavorato trovando nelle fabbriche le
’'■'materie |)rime necessarie, hanno esporlato i loro prodotti; ma oggi treni ed autocarri posson raggiungere liberameiile l’ex capitale del Reich.
$ A che cosa è dovuta questa improvVisa- ilistensione?
ti Chi (lice alla mutata politica russa, (die dalla intransigenza minac^ciosa sajchbe passata alla battaglia
diplomatica fatta anche di sapienti
terminata dalla firma del Patto Atlantico, che ha dimostrala la volontà di unione delle potenze democratiche.
Lasciamo le diagnosi agli esperti
di politica e di storia; prendiamo invece atto con cristiana gioia, con rinnovata fidbeia, di questo primo passo sulla via della riconciliazione tra
le genti. Seguiamo con simpatia il volo dleiraereo che in questi giorni è decollato dall’aeroporto di Berlino riportando in Patria il Generale Americano Clay, comandante supremo
delle forze degli S. U. in Europa ed
inventore del ponte aereo di Berlino,
che ritorna alla vita civile nella sua
terra di Georgia; atto non privo di
significato di una smobilitazione delle armi e degli spiriti è seguito allo
sblocco di Berlino.
ripiegamotili; chi all’impressione de
. -Mentre-u» raggio di sole schiarisce rorizzonte europeo, in altra par
te del globo continua invece, pur
troppo, a tuonare il cannone. In Ci
na le armate di Mao Tse Tmig con
linuano ad avanzare e, dopo Nanchi
Continua intanto’ 'l'incerta alt alena della sorte delle nostre ex colonie
africane. Incerta ormai relativamente perchè pare fuor di dubbio che
il Fezzan Libico passerà alla Francia, la Cirenaica all’Inghilterra,
l’Eritrea all’Etiopià-. con diritti all’Inghilterra ed uno speciale statuto per le città di Massaua.ed
Asmara a tutela degli interessi italiani; mandato all’Italia sulla Somalia,
e ritorno all ltalia, gradatamente,
della Libia settentrionale, con speciali garanzie agli Arabi.
In tal senso s’è tracciato tra i Ministri degli Esteri Sforza e Bèvin un
compromesso, che nei prossimi giorni sarà sottoposto all’approvazione
delle Nazioni Unite.
Per inlaulo una prima nave,, il piroscafo Gerusalemme, ha trasportato in Somalia un contingente di Italiani, in parte già colà residenti in
parte nuovi immigrati.
Infine ; a Firenze s’è riunito il congresso del Partito Socialista Italiano. La corrente di Romita, antifusionista è stata messa in netta minoranza, e gli inviti del «Comisco» sono addirittura dalla maggioranza stati... rumorosamente disapprovati;
per cui si profila una nuova terza
scissione nel Partito-Socialista, che
si ripercuoterebbe fatalmente nella
C. G. I. L., con là conseguenza di
lasciare praticamente tale organismo
sindacale infeudato al Partito Comunista; mentre per contro dovrebbero rafforzarsi i Sindacati Liberi.
e. s.
llllllllllllMIHIIIIIIIIIII'
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irllllMIIMintlllllimilKMI'MIMKtdl»
HilllMIIUI'ltKlllldl
iMiiiiMiiiKiritlmiii-iMifiiiiKii
t Dal Canadá
L‘Evangelizzazione degli studenti
scono bene rUniveirs’tà, ha lasciato
una impressione durevole nell’attuale
generazione di studenti.
(il Messaggero Evangelico).
Una campagna di evangelizzazione
tra gli studenti deirUniversità di Toronto è stata organizzata dal 16 al 23
gennaio, sotto gli auspici del Consiglio delle Chiese de! Canadá e con
Tapi oggi) incondizionato del Corpo
accademico.
t 11 nucleo degli evangelizzatori era
capegg ato dal vescovo Stephen N,eill,
segretario gen, aggiunto del 'Consiglio
Ecumenico delle Chiese, e composto
da dodici, tra uomini e donne, rappresentanti più denominazioni e diverse
tendenze teologiche Nell’Aula Magna
deirUmversità, ogni sera, sono convenuti moltissimi studenti, che, Tultima sera, hanno raggiunto il numero
di duemila. Ma il vero lavoro non è
stato compiuto in queste grandi adunanze, si'bbene in riunioni più ristrette presiedute da ognuno dei membri
della missione. Gli studenti hanno manifestato il serio desiderio di ascoltare
e di comprendere il messaggio. Sono
stati toccati quasi tutti gli aspetti della
vita universitaria finché, col progredire del lavoro della missione, la fede
Cristiana è diventata argomento delle
discussioni di tutti gli incontri tra gli
' studenti.
Il 91°|o dei negri americani
sanno leggere e scrivere
I; Questa campagna di evangelizza' zione dovrà essere continuata. Si può
sperare che oltre quelli, relatìvamente
^ Poco numerosi, che si sono apertamente decisi per Cristo, molti studen4 ti sentiranno il desiderio di approfon*dire la loro conoscenza della fole cristiana. La missione ha dato risultati
insperati ,e secondo coloro che cono
Secondo un comunicato del « Phelps
Stockes-Fond » il numero dei negri
negli USA che sanno leggere e scrivere è passato dal 69 al 91% nel corso degù aitimi 35 anni. Circa 50 mila
negri studiano attualmente nelle Università americane.
A St. Louis un rabbino ha biasimato energicamente, duranie un discorso pubblico, l’associazione degli avvocati che aveva rifiutato di ammettere
fra i suoi membri un legale negro. Il
rabbino ha qualificato anticostituzionale questo atto ed ha protestato contro la discriminazione pratica nei confronti dei negri nelle scuole e negli impieghi.
Che cosa dobbipm pensare dell’analfabetismo nell’Italia meridionale?
Esso è una delle vergogne della nostra patria.
A quando un’azione decisa, generosa. per insegnare a molti italiani a leggere ed a scrivere ? E ' questa lo civiltà
millenaria e latina di cu > molti si sdacquono la bocca?
Dal Giappone
STATO E CHIESA
ma per amarlo, pèr amare anche
quello ohe non è amabile, anche
quello ( he pare rifiutarsi alTamore;
poiché dietro ogni volto e sotto ogni
cuore c è, insieme a una grande seli^(1 amore, il volto e i] (more dell’Amore.
Ci impegrvamo, perchè noi crediamo all’Amore, la sola certezza che
non teme confronti, la sola che basta
per impegnarci perdutiimente.
(Sffc. Primo Mazzolariy
Si dice ohe il nostro popolo è intimamente cattolico e che, perciò, la
scuola ohe rispetta questo cattolicesimo è la vera scuola della nazione.
Il gesuita Valentini, dalle colonne
della Civiltà Cattolica, ammonisce
che in « Italia, se vogliamo stare al
significato e ai fattori costitutivi della nazione, scuola nazionale è soltanto la scuola permeata di cattolicesimo, sia essa gestita dallo Stato
sia essa diretta da enti religiosi e da
privali ».
Non può e non deve, insomma, esistere una scuola indipendente e libera, una scuola la cui unica preoccupazione non sia quella di fornire
un’istruzione acritica e dogmatica.
Deve esistere solo una scuola in cui
non ci sia alcuna possibilità di comunione fra maestro ed allievi, perchè non o’è possibilità di discussione feconda e, quindi, anche di contrasto e di superamento ini una nuova, più ampia verità. Non è la scuola ispirata ai principi cattolici, afferma ancora il padre Valentini, che
provoca una frattura nello spirito
nazionale, ma la scuola statale, quella scuola « dove tutti gli italiani possono entrare senza esibire alcuna tessera di appartenenza a questa o quella religione e dove si rispettano tutte
le opinioni ». Una simile scuola, per
i padri gesuiti della Civiltà Cattolica, appare ed è un’offesa allo spirito
cattolico della grande maggioranza
delle famiglie italiane. Perciò, dovrebbe esistere nel nostro Paese soltanto una scuola cattolica: lo Stato
istituisca scuole per prowedlere « al
diritto delle minoranze non cattoliche ohe voglicmo una tale scuola per
ì loro ffgli ».
La conseguenza è che la semola
privata cattolica dovrebbe rimanere
la sola scuola in Italia e lo Stato o
dovrebbe permearsi pure lui di spirito cattolico — e in tal caso la scuola
sarebbe un semplice doppione di
quella privata — o rinunciare ad ayere scuole proprie. Ma non pensano, i padri gesuiti, che il nostro nopolo, pur essendo cattolico (ma ci
sarebbe molto da dire su questo cattolicesimo, poiché .bisognerebbe vedere se ha votato democristiano per
convinzione o per paura, per meschino spirito conservatore) potrebbe desiderare ohe ai suoi figli fosse data
una educazione larga ed umana, non
angusta e settaria, negata alla serena valutazione dì tanti aspetti della
vita?
(F. Catalano in « L’Avanti »
del 21.4-49).
£*impegno con Cristo
città coiridie di giovan' preti comizianti, egli medesimo scende in pifzza, con,,
voce robusta e’’il gesto aunpio. ;
« Occhio per (xxhio —■ dice padre
D’Aria — dente per dente; la Madonna lo vuole. Non è tempo di pace questo, non bisogna attendere vittoria
;■« regalo ». Ed è corso a Portici, un
centro attivissimo d'i protestanti —
essi vi hanno aperto una scuola materna gratuita con 500 alliez — « Cittadini, ha idetto Padre D’Aria nella pub.blica piazza, Cittadini, - liito^’at» Portici dal marchio d’infamia: tutta Tltalia guarda voi, guarda Portici : cacciate i protestanti dalla vostra atta,
Cristo lo vuole:., il Cardinale m’incarica di, dirvi che se ancora qualche
madre cattolica manderà i suoi figli alla scuola dei protestanti, essa non a.
vrà assoluzione, non avrà benedizione. Portici Wà scomunicata..- ». Molti cattolici alla fine del Comizio, .piangevano cantando l’inno della Madonna, battendosi il petto, pregando sommessamente ».
(La Verità Evangelica 15-4-1949).
,1
L’ordine ruiovo incomincia se alcuno si sforza di divenire un uomo
nii-ova.
Ci impegnami) non per riordinare
il mondo, non per rifiarlo su misura,
Rk(fimo ( pubbtkhiano
Egregio Direttore,
poiché « L’Eco delle Valli Valdesi » afferma nella sua testata essere il « Settimanale
della Chiesa Valdese », e quindi di
coloro che compongono questa comunità, desidero precisare che l’articolo. «. Politica dei Patti » pubblicato^ sul n. 16 del 29 aprile scorso,
rispecchia l’opinione personale del
firmatario.
Il quale ha naturalmente il diritto di esprimere pubblicamente i suoi
dubbi, le sue riserve e le sue reticenze personali sul patto atlantico, senza però identificarle Col pensiero e
con l’opinione di molti valded italiani che dissentono da tale esposto. '
Grazie dell’ospitalità e cordiali saluti.
Walter Bdchstadt-M<d<m
Una nascita in aereo
M. .Sherwood Edidy, évangéliste
méricain, s’est ronidiii au Japon. Dans
un .article, paru dans J’hobdojnadair« chrétien <c The Gu.ardi.an » (Madira«, rnid'o), M. Eédy exprime son é.
tonneiment de voir naître un Japon
nouveau, bien différent de Tancien,
ci'U'il avait <x>nn.u lor®, die sa piwnière
visite, i', y a plus de quar.mnte ans.
M. Fxidy 8e souvient d’avoir vu, par
cxemiple, à Kioto, de. gran.ds panneaux
disant: «La peine de mort à tout JaIKüniais qui .devient chrétien ». En œ
t.emps-là, dit-il, (des Japonais non.
chrétiens étaient orgueilleux et satisfaits d’eux-mêmes ». Aujourd’hui,
après la première défaite subie, ils
sont humbles. Mais, ainsi, ibrisés, iis
sont ouverts aux idées nouvelles, en
particulier au ohristian.isime.. ; ils ea.
prirent trouver en ce dennieir' une base
momie et une force dynamique pour
■eur nouivoMe démocratie. Dans presque tous les collèges où j’ai parlé, des
(i^nteines dl’étudlîian.ts non-chrétiens
sérieux et attentifs se sont avancés
pour s’enqiuérir de la dbetrin« ch ré
Un événement aesez unique dam
l’histoire de Vamation s’est produit
récemment à bord d’un avion-ambulance qui volckit en direction de Co.
penhague. Au bout d’une heure de vol,
en. effet, se prodwisit Vaccouehemeynt
d'une passagère; la présence d’un médecin. permÀt l’hewreum déroud.ememt
de. cette rimssance. Mais les juristes
se smit trouvés cn présence d’un problème juridique délicat ; quel était le
lieu légal de naissance? Après de Ion.
gués discussions, on croit qu’ils ont
opté pfmr celui de Vntterri.ssage.
Intolleranza reHgiosa
(( Mai inifatti, dice la rivista « Città » dalla quale togliamo queste informazioni, rnai infatti i Protestanti,
a Napoli, parvero così aititivi; ma mai
sopratufto la nostra- popolazione fu nei
loro riguardi cosi benevola e riguardosa ».
« Pare che il terreno sia buono qui
da noi. Ma i cattolici sono partiti al
contrattacco. Dirige la campagna padre M. D’Aria, capo della «Crociata
Mariana » spregiudicato, almeno nelle forme di lotta ; le sue jeep girano la
Occorre far seguire a questa lettera, che ben volentieri pubblichiamo,
alcune precisazioni :
1) E’ naturale ohe i lettori del gior.
naie debbano avere le loro idee personali sui vari argomenti che vengo
no trattati e non quelle del Direttore o del firmatario. Non siamo, per
fortuna, irregìmentali a tal punto da
dover guardare in una sola direzione,
nei vari settori della vita e del pensiero. Ed è perciò anche naturale che
il Direttore del giornale possa esporre in un articolo il proprio punto di
vista sui fatti che richiamano la sua
attenzione, anche se il giornale di cui
si serve è il « settimanale della Chiesa Valdese ».
2) E’ giusto ma è superfluo affermare che l’articolo incriminato « rispecchia l’opinione personale del firmatario ». Quale altra opinione dovrebbe rispe<x;hiare? L’opinione della Chiesa Valdese il cui settimanale
egli dirige in modo più o meno soddisfacente? Ha la Chiesa Valdese un’opinione ufficiale sul Patto Atlantico o sui Patti in generale? C’è una
linea politica ufficiale della Chiesa
Valdese di cui il Direttore dèbba tener conto nei suoi scritti? Siamo lieti di dire che non c’è. Inoltre, preeJsiamo che non c’è in tutto Tarlicolo
una sola parola che induca a pensare
ad una voluta identificazione delle
idee del firmatario. « con il pensiero
e con l’opinione di molti Valdesi i
quali invece dissentono da tale esposto ».
3) Infine, è chiaro che l’articolo in
questione non è un articolo polisco;
è semplicemente un esame, per quanto possibile onesto e cristiano, di una
situazione politica contemporanea. I
« dubbi, le riserve, le reticenze » sono proprie di questa valutazione cristiano. Forse a qualcuno non sarebbe dispiaciuta una netta presa di posizione a favore o contro. Sul piano
politico, poi, le decisioni sono proba,bilmente più rapide e più nette,
ma noi ci siamo volontariamente tenuti sul piano della riflessione cristiana, senza impegnare nè la Chiesa
nè l’opinione dei Valdesi.
Questa posizione è doverosa, anche
Se non è condivisa da tutti; e, su questa base, ogni conlribiilo di pensiero
è non solo possibile, ma gradito.
(Dir.)
k
4
m
m&wm''-m
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
/
La Voce delle Comunità
ÀNGKOGNA - Capoluogo
Sabato 14 oorr. è stato benedetto il
matrimonio di Giordan Lmgi (Bertots) e Bivmra Mery (PrasBuit). La
benedizione. del Signor^» circondi ed
accompagni semipre questo nuovo focolare.
L’Assemblea di Qhiesa convocata per
la domenica 15 oorr. ba esaanina-to il
problema dei quarto arano di catedhisrao. Dopo la esposizione dei termini
del problema fatta dal 'Pastore un certo numero di memibri di Chiesa ha
proso la parola esprimendo vari punti di vista. Alla votazionbj i 7/8 dei
membri presenti si didhiafravano favorevoli al mantenimento del 4 anno.
Riingraziamo ancora sentitamente
le care OrtfameMe dell’Orfanotrofio di
Torre Pellice ohe oon un gruppo di accompagnatrici sono state nostre ospiti durante il culto del 15 corrente contribuendo alla edificazione del culto
con un coro a tre voci molto bene eseguito. Una colletta di uova fatta per
l'’Istituto ha dato un buon risultato.
Arrivedenci all’anno venturo ! Le Orfanello visitavano nel pomeriggio della medesima domenica la Chiesa del
Serre dove eseguivano pure un coro e
dove un’analoga colletta veniva effettuata.
Sabato sera H oorr. abbiamo ricevuto la gradita visita dell’U. G. V.
dei Coppieri. Un ricco programma
di recitazioni e di canti ci ha fatto
trascorrere insieme molto piacevolmen.
te alcune ore in seguito alle quali abbiamo potuto ancora fraternizzare insieme attorno alla tradizionale tazza
di tè.
Un grazie sincero ed un arrivederci
ai nostri ospiti che saranno sempre i
benvenuti tra noi.
Giovedì 26 maggio, ore 10,30
Culto della
ASCENSIONE
alla Sea di Torre Pellice
Nel pomeriggio un programma
di trattenimento per la gioventù
In caso di cattivo tempo la
giornata alla Sea si intende
rinviata a Giovedì 2 Giugno
POMARETTO
La domenica delle Palme, la comunità tutta ha avuto la profonda gioia
di accogliere nel sue sono 22 nuovi
membri^ tutti catecumeni del quarto
anno eh® hanno voluto confeimare dinnanzi al Signore ed alla Chiesa il loro Battesimo. Essi sono; Baret Rogi,.
na, Baret Vwla, Bertalmio Anna, Gar.
diol Flora, Gardiol Vera, Genre Bruna iMetxch Simonetta, J^on^ Bruna,
Long Ida, Peyrot Margherita., Re.vrl
Emilia, Tron Elga, Bleynat Bruna,
liounoug Pietro, CoUet Guido, Co.itan.
tino Eligio, Giaieio Renato, Long Gi.
no, Reynauel Nino, Rihet Arturo, Rihr-t Giudo, Rihet Mario. Alla cerimonia solenne nella sua semplicità, ban
no partecipato numerosi fratelli e sorelle e la Corale <ihe ha eseguito un
inno di circostanza. Vivamente gradito il messaggio del Pastore di Palermo, G. Mathieu, ai suoi ex catecumeni, cui ha rivolto un caldo appello alla fedeltà nel Signore. Egli accompagni questi giovani oon la sua benedizione, onde veramente siano e rimangano fedeli isecooido le loro promesse,
e conceda altresì a noi di poterli seguire e sostenere nella vita con spirito
fraterno.
La Comunità si è preparata alla celebrazione della Pasqua partecipando
nel corso della Settimana Santa al
culto liturgico della sera del giovedì
.santo, nel temipio di Pomarettp, con
'Santa Cena e partecipazione della Cbrale, ed al culto del Venerdì mattina
oon S. Cena, nella cappella del Clot
Iraverso Pinasca.
Partioodarmente solenne è stato il
culto del giorno di Pasqua. Una imponente assemiblea si è raccolta insieme nel tempio per ndire dalia Parola
di Dio il messaggio della risurrezione
di Oristo e 'dei lOredenti. Nuraerosissimi fratelli e sorelle si sono avvicinati
al tavolo della S. Oema^ dando una
fervida testimonianza di fede. La Corale ha contribuito alla edificazione
con un Coro finemente eseguito.
Il giorno di Pasqua è stata presentata al S. Battesimo la piccola Anna»
di Genre Aldo e 'di Giraud Irma, La
grazia del Signore riposi su questa
bimba e sujila famiglia.
Il 20 aprile abbiamo accompagnato
al campo 'del riposo la nostra sorella
in fede Couoou/rde Adelina in Balma,
deceduta dopo una penosa malattia
sopportata oon cristiana rassegnazione all’età di anni 68. Ai funerali presero parte assieme a numerosi membri
della chiesa locale il Concistoro di Pinerolo col pastore Ermanno Rostan.
che piesiedette il servizio funebre, ed
i binaibi delle scuole di Pomaretto. La
cara estinta era stata per diversi an.
ni insegnante nelle scuole valdesi di
Inverso Pinasca. Alla famiglia duramente colpita rinnoviamo le nostre
condoglianze e la nostra .fraterna simpatia.
La .sera del 10 aprile l’Unione giovanile ha avuto il piacere di accogliere il pastore Ermanno Rogtan^ del Comitato di grupo, che ha vivamente
interessato la numerosa gioventù pre-sente sui problemi ohe maggiormente
la interessano: gli giunga ancora il
nostro ringraziamento. Un grazie
giunga ipure ai giovani della Pra del
Torno che hanno presieduto il 34 u, s.
i culti a Pomaretto ed a Clot Inverso
e la riunione dei Cerisieri.
Viene annunziata la prossima assemblea di 'Chiesa indetta per domenica 29 p. V, subito dopo il culto.
Domenica 1 Maggio il culto è stato
particolarmente dedicato alla 'madre;
i bimbi al termine del culto hanno
portato alle mamme un (fiore, in segno
del loro affetto e della loro riconoscenza. lEiomonioa 8 i cadetti dell’T’nione Giovanile hanno offerto alle
mamme nn trattenimento con canti.
VILLAR PELLICE
L’Assemblea di 'Chiesa è convocata per domenica prossima,
22 maggio, alle ore 10 precise.
Il breve culto iniziale sarà presieduto dal Dott. Italo Mathieu
il quale parlerà a nome della
Commissione Distrettuale.
All’ordine del giorno sono l’elezione dei delegati alla Conferenza edi al Sinodo, il quarto
anno dei catecumeni, ed altri
argomenti proposti dal Concistoro.
PUMEILLi,,
BORGIO VEREZZI
le a tempo opportuno.
La Commissione
NOVITÀ LIBRARIA
U. D. Beri
(Camminare insieme
Problemi di vita famigliare
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Giovani, sposi, genitori, educatori :
questo libro ebe espone i molteplici problemi della vita famigliare è stato scritto per VOI ■
DONI RICEVUfI
dal Cassiere della Tavola Valdese
recite e 'rondes, seguito da un tè. La
sera del giorino stesso i plixioli attori
si esibivano ancora 'davanti al pubblico: quante mamme oon tornate a
vederli i loro piccoli ! Montro desideriamo (rivolgere un plauso ai nostri
cadetti (per il beine che ci ha fatto il
vedere il loro impegno e In- loto preparazione, un ringraziamento pervenga a tutti còlbro, (Signore e S'dgnoriine, ohe con non indifferente fatica si sono prodigate nell’allestimento 'del trattenimento.
Apprendiamo ohe il Triibunal© di
Torino oon sentenza ’dc'l 23 iMairzo u.
s. ha assolto oon formula ampia i] giovane RibetPi GiovOmd fu Umberto di
Pomaretto il quale.era stato coinvolto
in un furto avvenuto localmente tre
anni fa.
Sono aperte le iscrizioni ai turni
maschili e femminili della Colonia
Marina.
Le domande dovranno essere inviate alla; Colonia Marina - Via Pio
V n. 15 - Torino, tramite i Pastori
delle rispettive Parrocchie, entro il
31 maggio corr,.^ sono ammessi bambini dai 6 ai 12 anni e le domande
dovranno essere- accompagnale da:
a) certificato di nascita;
b) certificato di avvenuta vaccinazione antivaiolosa e antidifterica.
c) dichiara medica da cui risulti
che il bambino non è affetto da malattie contagiose e necessita di cure
marine.
Le famiglie sono tenute a versare
un contributo per le spese nella mi•sura delle loro possibilità.
Ulteriori informazioni saranno da
M. 'Oorn'elio, in mem. Antoni© Oorraelio, 'peir Evangelizzazione L. 250 —
In memoria Prof. Umll)erto Piva Li.
re 3.000.
Per Emeritazione
Gemma D’Anchise, in mem. Signora
Clarke L. 3.000 — Ool. Luigi Grill
L. 20Ó.
Per Rinunzia
Alba Borgia L. 50 ^ Rosa ‘Laurino
L. iOO — Luciano Oalamita L, '1.000.
Per Collegio
iS'al'vatore Im'palà L. 1..500 — Anonimo, in mem. D. Jahier L 10.000.
Per Istituto Gouild
Salvatore Impala L. 500 —Ohiesa di
Uorato L. 1.000 — Peazarossa 'Michele
L. 500.
Per Ist. Femm. Evang. di Firenze
iSalvatore Impalà L. 500.
Per Istrituto di Vallecrosia
ISlalvatore Impalà L. 500 — M. Cornelio, in mem. Ines Cornelio L. 2.50.
Per Orfanotrofio di- Tori% PMice
Salvatore Impala L, 500 — Col. Lui.
gi 'Grill L. 200.
Per Orfanotrofio di Pomaretto
Salvatore Impalà L. 500 — iCbl, Luigi Grill L. 200.
Per Ospedali
iSalrvatore Iimpalà L, .500.
Per Istituti Ospitalieri, Valdesi
Luisa Di 'Giuliano, Washington Lire 1.000.
Per Rifugio Carlo Alberto
Salvatore Impalà L. 500 — Chiesa di
Cerignola L. 1.000 — Ohiesa di Corato L. 1.000.
Optra Bataun Valdtst
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KIITIIO EVIIIliELIIO DI HTDII
Libreria Editrice Claudiana
Torre Pellice (Torino)
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.y. Aiastrogioranni! Un diabolico autodafé L. 140
Theo Preis.t: La testimonianza interiore dello Spirito
Santo L. 160
Carlo Gay; La Bibbia e il
suo messaggio L. 250
Giogi'o Ai. Girardet : Il messaggio della creazione
secondo l’Antico Testamento L. 160
Dir. Resp. Ermanno Rostan
Tipografìa Alpina - Torre Pellice
La famiglia dèlia compianta
Cordino Carolino Marghorlla
vodowa Cap. Cocarda
mancata lunedì 2 Maggio 1949, ringra.
Zi,a sentitamente quanti con parola, t
sentii, hanno prego panie al suo dola,
re. In. ¡^irticalar modo esprime la sua
riconoscenza -, al Dott, De Bettini, a
Suor Vera e a Swìr Rima per le curi
prestate durante la lunga sofferenza,
al Pastore Sig. Tron per rnssistenza
religiosa, ai viinni di casa.
Noi crediamo e perciò anche parliamo .sapendo che Colui che risuscitò i]
Signor (3iesù risusciterà anche noi con
Geisù, (2 'Cor. 4: 14). )
Madame Jeanne Meytre Bertalot,
nins-t que tous les parents, font pari
du décès de
Fràdaric Magira
originaire du Didier de. Salse et rap,
imlé- subitement à Dim à Vâge de 85
ans le 38 nusrs 1049 à Vdldese 'n. C. oi
il eta'i.t êtahl% depuis de longues aiinéek
Valdese le 30 maris 1949.
Le fa,nhiglie LOIE e JON.SCOTT,
profondamente com.mosse per il plebi
serto d-ì.. affetto e sim.pa.fia, Urrà tribù
tato per lo dipartita dell'Amato
Ezio
nd'.la. assoluta impossìbiUtà di ringrn
ziare. come vorrebbero, a ognuno e.spr,
mono la loro più viva riconoscenza.
Torino, 9 .Viaggio 194
In memoria della sig. Balma Adelina prof Teofilo e Ma Pons, per Casa
Diaconesse L. 1500.
Franco e Liliana Pone ricodr.ando
la nonna, per Scu-d'a Tjafinn L, .500.
La famiglia Forneron di. Prarosii
Ilo ringrazia sentitamente tutte le per,
seme che, in qualsiasi modo, si som
prestate in occasione della, grave di
sgruzia del 3 Maggio e che ha causati
la morte della cara
Dina Forneron naia Rivoir
si>osa e madre e,semplnre perita tragi
camente .sotto U macerie, della sua casa
Un ringraziamento speciale alle au
toi'ità pì'ovtnciicdi, al vice-prefetto
al sindaco ed al segretario comunal,
di S. Secondo^ al dott. Ras, al parrò,
co ed al curato di S. Secondo. aWarria,
to pastore U, Beri, ni signori insegnati
ti ed alle scolaresche di Prn/ ostino, a
pompieiri ed a tutta, la ¡topidazionr. d
S. Secondo e di Frarosfino che coi
slancio e spìrito di solidarietà si prò
digò neU’opera di soccorso.
OREÜIIHIIISO-GOLIl
Or. DANIELE ROCHAT
riceve in Torre Penice
(viale Mazzini num. 10)
Lunedi e venerdì dulie
ore 10 alle 12
a Torino riceve altri
giorni, (Intlc ore Ì4,.^()nlle
ore 16,-io, in via Bcrtbollet, 36 (o»pe(lalc evangelico)
inOBILI DI ¥UT¥I I ¥IPI
GR.IVA GIUSEPPE e e e Telefono 3e44 ree Ahbadip Alpina
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ORARIO F E R RO V I A R I O - T R A M V I A R I O - A U TO M O B I L I S T I C O DEL PINEROLESE
TORINO-PINCROLO-TORRE PELLICE e viceversa
T orino
Al risei
PineroIo
Brichentio
Torre Pellice
4,50 I
5,32 i
I 6,20 I 7,55 I
I 7,10 I 8.46
I 7,38 I 9,08 I
6,38 I 8,01 I 9,26 |
6,53 1 8,201
I I 12,28
I I
I I 13,07 I
9,35 I 12,48 I 13,24 |
13,10
13,52
14,20 I
14,42 I
I 9,50 I 13,02 I
I 15,03 I
17,05 I I 18,20 I 18,30
17,51 I I 18,46 I 19,16 |
18,17 I I 19,01 I 19,43 I
18,45 I 18,52 I 19,18 | 20,02 |
I 19,07 I 19,35 I 20,24 |
21.35
22,15
22.36
22,56
23,14
Torre Pellice
Bricheraslo
Pinerolo
Airasca
Torino
4,35 I
4.50 1
5,181
5,37 I 6,03
6,25 I 6,45
5,56 I 6,11 I
6,11 I 6,24 I
6,28 I 6,5 M
6,52 1 7,16 I
7,35 1 8,15 I
7,05 I
7,20 1
7,36 I
7,55 I
8,30 I
9,05 1
9,19 I
12,20
1234
-----I 13,13 I 16,26 I 19,42 |
12,40 I 13,26 I 16,42 | 19,58 |
13,03 I 13,40 I 17,03 | 20,22 |
13.20 I I 17,29 I 20,43 |
14.20 1 14,30 I 18,20 | 21,35 |
IN VIGORE DAL 15 MAGGIO 1949
Autoservizio e tramvia
PINEROLO-ORBASSANO-TORINOcvlcev.
BRiCHERASIO-BARGE e viceversa
Bricher. 5,16 I 9A> I <3.35 I 14,55 I 18,50 | 20,15 Barfe 4,25 | 6,08 I 12,22 | 14,08 | 16,20 | 19,32
Barge 5,36 I 9,50 | 13,54 I 15,14 I 19,10 I 20,35 Brieher. 4,47 | 6,30 | 12,40 | 14,38 | 16,40 | 19,52
TRAMVIA PINEROLO-VI LLAR-PEROSA ARGENTINA e viceversa Torre Penice 8,35 (1) 11,30 19,15
Pinerolo 4,25 1 5,451 6,451 8,¡5110,15 II 1,.30 112,40 1 14,40 117,20 119,15 1 | | Bobbio Pellice 9,05 12 19,45
Peross 5,45 1 6,37 1 7,40 1 9,101 11,201 12,251 14 | 15,40 | 1835 1 20,10 | | | Bobbio Pellice 6,05 (1) 7,30 15,30
PcroM ' 4,45 1 5,551 7 1 8,20 1 9,401 11,451 13 | 16 | 17,40 | 18,501 | | Torre Pellice 6,35 8 16
Pinerolo 6 1 6,451 735 1 9,10 1 10,40 1 1233 1 14,15 1 I635 1 18,» | 19,45 | | | (1) Solo li Venerdì
(1) (2) (O (I) (2)
Pinerolo 6,15 | 8,20 | 11.25 | 12,50 | 18,10 | 18,45
Orbass. 7 | 9 | 12,05 | 13,30 | 18,50 | 19.30
Torino 7,40 | 9,38 | 12,43 | 14,08 | 19,37 | 20,08
(I) (2) (1) (2) (1) (I) (2)
Torino 6,20 | 8,25 | 11,30 | 14,25 | 14,55 | 18,15 | 18,55
Orba». 7,03 | 9,04 | 12,08 | 15,01 | 15,33 | 18,59 | 19,35
Pinerolo 7,43 | 9,44 | 12,48 | 15,41 | 16,13 | 19,39 | 20,15
(1) Feriate — (2) Festivo
Autoservìzio Sapav-Satti
PINEROLO-AIRASCA-TORINO e viceversa
Orario giorni feriali Sapav-Satti
Pinerolo
Airasca
Torino
Sapav Salti Sapav Satti
7,40! 11,40 1 13,45 1 19
7,54 I 11,54 I 13,591 1S,I4
8,25 I 12,25 I 14,30 | 19,45
Torino
Airasca
Pinerolo
Salti Sapav Satti Sapav
7 I 11,50 I 17 I 19
7,31 I 12,21 I 17,31 I 19,31
7,15 I 12,35 I 17,45 | 19,45
Linea Automobilistica
TORRE-BOBBIO PELLICE e viceversa
Pinerolo
Airasca
Torino
Orario giorni festivi
7,40 1 8,30 I 13,10 I 19,50 Torino
I 13,24 I 20,04 Airasca
13,55 I 2D,35 Pinerolo
8,44
Perosa
Fenestrelle
Pragelato
Sestriere
7,20
7,51
8,25 19,15 I 13,55 | 2D,35 Pinerolo 8,05
Auto PEROSA ALTE VALLI
(1)
9,25 I 20,20 I Sestriere
10,15 I 21,10 I Pragetato
10,55 I 2t,50 I Fenestrelle
11.45 I I Perosa
12,15
12,46
13
I 18.25 I
I 18,56 I
I 19,10 I
23,55
0.35
(2)
5.50
6,11)
6.50
(3)
14,10
1435
15
15,45
(4)
I6,.50
17,15
17,40
18.25
(1) Da Fenestrelle a Pragelato solo II venerai t sabato
solo al sabato e domenica ~ (3) Feriale — (4) Festivo —
servizio si effettua soltanto al martedì, giovedì e festivi.
— (2) Da Pragelato a Fenestrelle
N. B. Fra Pragelato e Sestriere II
Peross
Perrero
9,20 I 20,20
9,50 I 20,50
Perrero
Perosa
6.20
6,45
15,20
15,45