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Spétt.
~ - BibllQteoá Val'iösQ
(Torino)
Tpm FSLLtCS
DELLE VALLI VALDESI
Quindicina! e
della Chiesa Valdese
" Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le qual^ avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Aano LXXXIII — Num. 20
Una copia L. 20
ABBONAMENTI
Í
Eco: L. 600 per rinterno Eco e La Luce: L. 1000 per Tinterno I Spedis. ftbb. postale II Grappo
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TORRE RELUCE, 25 Settembre 1953
Ammin. Claadiana Torre Pellice -C.C.P. 2-17557
Religione senza gioia
IL FRATELLO MAGGIORE DEL
FIGLIUOL PRODIGO: ho lungamente meditato su questo personaggio e mi sono chiesto: ” Te ti ho
già visto in qualche luogo; forse qui
nella chiesa o altrove, perchè tu hai
una numerosa parentela...”.
Questo fratello nmggiore era senza dubbio figlio di suo padre e nessuno gli contestava il suo posto. E
non era nemmeno, a quel che ci è
dato di capire, un figlio del quale
il ptulre avrebbe dovuto vergognarsi. Era serio, attivo, lavoratore ititeressato. Non aveva mai disonorato il nome che portava e sembrava
veramente degno della sua condizione di figlio maggiore. Tuttavia, il
legame che lo univa al padre, non
l’aveva mai condotto ad occuparsi
delie obbligazioni che aveva verso
un altro che, come lui, era figlio di
suo padre. Ammettiiamo pure che
questo fratello maggiore era un buon
figlio; dobbiamo però riconoscere
che. era un cattivo fratello. Non poteva essere Accusato di professare
false dottrine; era solo un grande egoista che non vedeva che il proprio interesse.
Quanti di questi cristiani conosciamo che professano, sì, una fede
apparentemente sana, che sono persuasi di vedere chiaramente le cose, che sono certi di essere nella condizione voluta di figli di Dio: eppure vivono indifferenti ai bisogni
spirituali del mondo. Come questo
fratelio maggiore che non sapeva
rendersi conto del perchè nella Casa del Padre vi fosse tanta abbondanza. Vi era sempre tutto e per
tutti ed in eccedenza. Anche oggi è
così per quel che riguarda la grazia
di Dio. Ve nè in abbondanza, per
tutti!
Avere sempre tutto a sufficienza!
Che straordinaria condizione di pri
vilegio in tempo di penuria!... Do
ve regna Gesù vi è sempre a saffi
cienza:. abbondanza di gmzia, ab
bondunza di perdono, abbondanza
di pace per il mio cuore amareg'
giato; abbondanza di giustizia, di
forza, di gioia! Abbondanza di san
gue per lavare i miei peccati! Ab
bondaiìza di tutto! E tutto in ecce
denza, senza misura!...
Questo fratello maggiore, veden
do tanta dovizia alla tavola del pa^
dre, avrebbe dovuto domandarsi la
ragione di tanta sovrabbondanza
Per chi tutta quella eccedenza? Non
doveva esservi qualcun altro alla ta
vola del padre per approfittare del
la generosa imbandigione?
Il figlio maggiore non era rattri
stato alla vista di un posto vuoto
alla tavola del padre. Perchè il po
sto del figlio minore era sempre pre,‘
parato... Il Padre lo attendeva... Ne
conoscete voi molti di cristiani che
son rattristati per i posti vuoti? Ge■ sù non li amava i posti vuoti: ricordiamo la parabola del Gran Convito... Noi cerchiamo di scusare il nostro poco zelo giustificandolo con i
tempi difficili in cui viviamo. Ma
non è così: vi sono posti vuoti perchè in molti, in troppi cristiani alberga lo spirito del fratello maggiore. Dovremmo essere tutti profondamente addolorati per le sedie vuote quando vi è abbondanza di posto e abbondanza di grazia nella Casa del Padre!...
Il figlio maggiore non parlava mai
al padre del fratello assente. Se una
volta sola gli avesse detto: ’’Padre,
io mi chiedo dove si trovi in questo
momento mio fratello”. Ah, se avesse rotto una buona volta questo
pesante silenzio! Immagino la risposta del padre: ”E’ proprio quello che preoccupa l’anima mia notte
e giorno; il mio cuore langue per
lui...” ed avrebbe certamente aggiunto: ”Va sulla strada, quella che
conduce al ’’paese lontano”, chissà
che tu non lo possa' ritrovare”.
Amico, lo fai tu questo? Parti tu
alla ricerca del fratello che si va
perdendo? Se non lo fai è perchè
non parli mai al Padre del fratello
assente. ParlaGli dunque e riceverai subito una missione per qualche
pecora perduta...
Il fratello maggiore era compietamente indifferente nei riguardi di
suo fratello e, quando mi giorno il
figliuol prodigo fece ritorno, questo
avvenne malgrado lui e senza il suo
aiuto. Il figlio maggiore era assente
in quel giorno e non assistette al
miracoloso ritorno. Non vide suo Padre correre verso l’atteso e sempre
amato penitente, gettarsi al suo collo, baciarlo! Non vide la Casa del
Padre aperta, pronta per accogliere
colui che ritornava. Non vide il posto occupato ed apparecchiato di vivande succulenti, l’aria di gioia, di
festa che animava quella Casa prima così silenziosa. I servitori videro ed udirono tutto ciò, ma il figlio
maggiore, lui, era assente: ...era al
lavoro. Non ha avuto alcuna parti'
a questa gioia!
Conosco dei membri di chiesa che
non sono mai preseniti quando si
compiono questi miracoli. Altri invece sono sempre presenti, preoccupati che questi gloriosi fatti non avvengano loro assenti e senza l’eventuale loro concorso.
Si può servire senza aver comunione col Padre. Questo figlio maggiore non era ozioso. Era serio, posato e poteva dire à suo Padre: ’’Ecco, son molti anni che ti servo senza avere mai disobbedito ai tuoi ordini...”. Verissimo, mai era incorso in un rimprovero; ma aveva trascurato una cosa essenziale: quella
che più di ogni altra preoccupava
il cuore del Padre. Io l’immagino
venire a suo Padre per dirgli: ’’Non
abbiamo mai avutó una annata così abbondante. I nostri greggi sono
aumentati, i nostri raccolti sono prodigiosi. Bisogna buttar giù i vecchi
granai e costruirne di più capaci”.
Ed il Padre rispondergli semplicemente: ’’Fai pure, ne hai piena potestà”. Il figlio maggiore si sarà stupito per il nessun entusiasmo del
Padre, per la mancata lode al suo
zelo, alla sua laboriosità. Ma no, il
Padre aveva sempre lo sguardo as.sente, lontano! Decisamente il figlio
non comprendeva il Padre. Pensava che, come lui, fosse interessato
all’accrescimento dei loro beni, alla buona riuscita dei loro raccolti...
Dimenticava ciò che era essenziale
per il Padre: il ritórno del figlio...
Guardiamoci molto seriamente
dall’affidare gli affari della Chiesa
a persone che potrebbero servire,
sia pure vn'-modo Vtnppuntabile,-nm
'sènza nessuna compierne còl'Padre.
Vi è oggi la tenctenza a sostituire
l’azione spirituale con dei servizi
sociali fino a sprecare tempo ed energia per migliorare la sorte del figliai minore nel ’’paese lontano”.
Quale errore! Il figliuol prodigo aleva, sì, bisogno di cibo, di un abito e di scarpe: egli ricevette tut
CIVILTÀ' FUTURA
Di G. Francesco Peyronel, il noto
pastore e scrittore valdese, la Claudiana ha recentemente pubblicato:
Le basi della civiltà futura. (1 voi.
pag. 76, L. 230). Le consuete doti
di chiarezza di esposizione e di argomentazione dell’autore rendono
agevole la lettura di questo Saggio
che potrà essere opportunamente
meditato. Si parla spesso oggi, e da
varie parti e con premesse contrastanti, delle basi di una civiltà futura. Non è neppure più ovvio che
questa futura civiltà abbia da chiamarsi o considerarsi cristiana, per
quanto si possa ancora giustamente
ritenere che lo stabilirsi di una tale
civiltà costituisce un patrimonio clje
è ancora la forza di propulsione più
potente per l’azione politica di molti partiti e movimenti.
Si nota spesso, anzi, a questo proposito che non pochi degli scrittori
che trattano questo argomento danno l’impressione di una esposizione
astratta: una magnifica costruzione
ideale, cui non corrisponde una adeguata analisi dei mezzi necessari;
un magnifico palazzo, ispirato ad elevati canoni artistici, senza un adeguato controllo dei materiali da costruzione. Una civiltà futura di cui
si analizzano acutamente le strutture tecniche, senza una corrispondente indagine del materiale uomo. E
la storia è severa maestra delle delusioni e dei fallimenti di simili costruzioni.
Siamo grati a G. Francesco Peyronel per aver evitato questo scoglio e per aver rivolto la sua indagine costruttiva all’uomo. Cosi facendo, anche se una posizione spiritualista lo ha portato a lasciare in
secondo piano certi elementi dell’argomentazione teologica tradizionale,
egli ha potuto porre il problema nei
suoi veri termini: « Tutta la creazione geme insieme ed è in travaglio;
non senza speranza però che la creazione stessa sarà anch’ella liberata
dalla servitù della corruzione, per
entrare nella libertà della gloria dei
figliuoli di Dio ».
Nella luce di questa speranza,
cioè poi nella realtà concreta del
« divino Araldo del veniente Regno
di Dio » in cui non hanno « posto
gli officianti del Tempio, nè i bigotti, nè i fanatici della lettera che uccide, nè gli ardenti nazionalisti, nè
gli onorati e temuti possessori della terra e dei tesori che periscono;
ma piuttosto i disprezzati ed i pezzenti che cercano il tesoro celato e
la perla di gran prezzo della felicità
duratura, tutti quelli che hanno trovato la loro emancipazione dal mondo mediante la conquista faticosa
della libertà di coscienza nella inviolabile beatitudine dello spirito »;
nella luce di questa realtà G. Francesco Peyronel ha visto le basi della civiltà futura che non può quindi non essere cristiana, nel quadro
spirituale dell’annunzio dell’Evangelo, nella vita vissuta sotto il segno
delle Beatitudini.
Così l’autore ci presenta l’uomo
di fronte a sè stesso, l’uomo di fronte ai suoi beni, l’uomo di fronte al
suo prossimo, l’uomo di fronte alla
vita universale, quattro capitoli che
trovano la loro logica conclusione
nell’ultimo capitolo: lo spirito di
povertà.
lector.
Facoltà Valdese di Teologia - Roma
Si avvertono gl’interessati che la sessione autunnale di esami avrà
luogo, a Dio piacendo, dal 27 al 31 ottobre. Gli Studenti interni ed
esterni sono pregati di preannunciare alla Segreteria gli esami che devono sostenere. Per decisione del Consiglio vi è la possibilità, per coloro che lo desiderano, di sostenere l’esame di Diritto ecclesiastico alla
sessione di febbraio anziché alla sessione di ottobre.
La seduta inaugurale dell’anno accademico è fissata per il pomeriggio di sabato 31 ottobre nell’Aula Magna: incaricato della prolusione è il Prof. Giovanni Miegge, che parlerà sul tema: Attualità delV Evangelo di Giovanni.
Le lezioni avranno inizio la mattina del 2 novembre.
Il Convitto si aprirà il 26 ottobre per gli Studenti che devono sostenere esami, il 30 ottobre per gli altri Studenti. Gli Studenti sono
pregati di comunicare il giorno e l’ora del loro arrivo alla Direttrice
del Convitto Sig.ra Wiltsch.
17 settembre 1953
La Segreteria
Via P. Cossa 42 - Roma
to, ma, prima, dovette rientrare.'alla Casa patema. Vi trovò anche un
anello da mettere al dito, una accoglienza commossa, un convito, una
festa. Tutto questo ricevette, ma prima dovette mettersi in cammino per
rientrare alla Casa del Padre. Se i
cristiani vogliono capovolgere questo programma distruggono il piano
di Dio. La benedizione, il perdono
di Dio sono rigorosamente legati a
questo ritorno!...
Nella Casa del Padre tutti erano
felici di rivedere il figliuolo perduto^
e si rallegravano e danzavano di gioia. Tutti, menò il fratello maggiore. Egli dovette chiamare un servo
per chiedergli la ragione di tanta
festa. Saputala, s’incollerì e non voleva entrare in casa. Suo Padre uscì
e lo pregava di entrare: ’’Vieni, entra nella gioia del Padre tuo, rallegrati con me, sii in comunione con
me”.
Il Padre invita anche noi oggi ad
entrare in comunione con lui, nel
suo desiderio di salvezza, di riconciliazione. Non vorremmo noi rispondere a questo urgente invito?
Il Padre disse anche al suo figliuolo maggiore: ’’Figliuolo mio, tu sei
con me tutti i giorni e tutto quello
che è mio è tuo”. Ed avrebbe potuto aggiungere: ’’Tutti i giorni avresti potuto Organizzare una festa”.
Ma questo fratello maggiore non aveva nel cuore gioia sufficiente per
provare il bisogno di dividerla con
altri. Non aveva nella sua vita nessiui motivo di essere gioioso. Ed anche ora, che si presentava una occasione per rallegrarsi non desidera prendervi parte. ”Il tuo fratello
che era morto è ritornato in vita”!
Mi sembra udirlo mormorare:
’’Quello mio fratello? oh, no, tuo
figlio sì, ma non mio fratello questo dissoluto ì io non ho nulla in
comune con lui”. Ma il Padre disse beilo: ’’Tuo fratello, tuo fratello
era perduto ed è stato ritrovato” e
sembra voler aggiungere: ’’Rallegrati anche tu ed allora potremo trovare la piena comunione e potrai
dire col cuore gonfio di affetto, come me e con me: ’’Mio fratello era
morto ed ecco, è ritornato in vita”!...
C’è bisogno di aggiungere il perchè molti cristiani non possono rallegrarsi pienamente per i benefici
della loro condizione spirituale? E’
perchè la natura stessa della vita in
Cristo non ammette che sia vissuta
egoisticamente. Essa deve essere condivisa con altri. Gesù Cristo stesso
non ha voluto gioire tutto solo della sua gloria ed è questo che è venuto fra gli uomini morendo per loro! GLORIA SIA AL SUO GRANDE NOME.
T. Shieldes
(da « Gospel Witness »)
{Riduz. di A. B.)
Comunicato
La Tavola Valdese, avendo accolto le mie dimissioni da Direttore e
Redattore del giornale, ha affidato
tale incarico al Prof. Gino Costabel,
dal quale sono già stato sostituito in
questi ultimi mesi di attività.
Prendo così commiato dai lettori
dell’Eco delle Valli Valdesi ai quali mi .sono onestamente sforzato di
recare, durante circa sette anni di
lavoro, un messaggio che potesse edificare, istruire ed informare, pur
nella consapevolezza dei miei limiti umani e della mia imperfezione.
Posso dire senza vanto di aver dato una parte di me stesso e del mio
tempo alla preparazione del giornale, avendo presente la massa dei lettori risiedenti nelle chiese delle Valli, nelle altre parti d’Italia ed all’estero. Ma L’Eco delle Valli Vaidesi ha voluto essere in modo speciale una voce per i Valdesi delle
nostre antiche e sempre vive comunità alle quali, se da un lato è necessario recare un messaggio di informazione e di trattazione di problemi valligiani, d’altra parte è altrettanto necessario dir loro la parola che le aiuti a guardare oltre l’orizzonte valligiano, verso i problemi della vita religiosa, morale, sociale e anche politica, con una mente solidamente evangelica e, per
quanto possibile, non conforme allo spirito del mondo nè orgogliosamente troppo sicura di sè.
In questo onesto sforzo molti mi
sono stati di aiuto e di incoraggiamento; li ringrazio e così pure rirt^
grazio quanti, con i loro articoli,
le corrispondenze, i consigli ed anche i dissensi, hanno offerto al Redattore U materiale per il giornale
e un motivo di utile riflessione.
Auguro al nuovo Direttore, nella
sua fatica, ampia ed incoraggiante
soddisfazione. Possa egli valorizzare ancora di più il nostro giornale
e fare dell’Eco delle Valli Valdesi
l’amico nostro e di tutti, lo strumento adatto ad operare in mezzo
a noi per il nome di Cristo e per la
causa del Vangelo.
Ermanno Rostan
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L’ECO DELLE VALLI VALDESI
I L SIN ODO VALDESE
Rapporti con lo Stato
I nostri lettori sono al corrente,
in linea di massima, dello sviluppo
dei rapporti ddla Chiesa Valdese
con lo Stato, perchè il nostro giornale ha ripetutamente riferito in merito ad essi. La relazione della Tavola al Sinodo riferisce: a) Sull’azione diretta della Chiesa Valdese;
h) Sull’azione del Consiglio Federale; c) Sull’ufficio legale costituito
alle dipendenze della Tavola.
La situazione è ormai chiara, poiché il ministero degli Interni ha especialmente affermato che esso ha
ritenuto e ritiene che l’art. 17 della
Costituzione non sia applicabile alle riunioni di culto in luogo aperto
al pubblico » e che non considera
precettivo l’art. 19 della Costituzione.
cc In merito poi alle linee procedurali da seguire per il raggiungimento delle cc intese », nulla di
nuovo purtroppo da segnalare. Il
Consiglio Federale, nel Marzo 1953,
faceva un nuovo esposto al competente Ministero, per richiamarlo al
rispetto dei suoi impegni, sollecitandolo ad uscire dal vago, ad « odoperarsi per attuare, in via preliminare, il pieno rispetto delle norme costituzionali concernenti la libertà di culto e di religione ristabilendo così la base per l’inizio delle
trattative ». Nello stesso esposto si
fissavano in modo inequivocabile le
caratteristiche procedurali: cele
cc intese » si conducano in trattative
bilaterali da svolgersi dalle rappresentanze delle due parti appositaniente designate e si concludano in
un accordo esprimente un testo infinitivo tra queste ed impegnativo
per le parti medesime ».
Chiare parole ed oneste; da marzo a settembre, silenzio assoluto del
competente Ministero.
La discussione sinodale s’impernia sulPopportunità o meno di votare un semplice ordine del giorno
di approvazione dell’operato della
Tavola, in questo specifico campo,
o di approvare un o. d. g. più am
pio, contenente una affermazione ed
esposizione di principi in materia
di relazioni tra Chiese Evangeliche
e Stato Italiano in .questa particolare congiuntura.
Il prof. M. A. Rollier, dopo una
acuta analisi dell’attuale situazione
politica, per quanto si riferisce al
problema della libertà religiosa ed
al rispetto delle minoranze religiose, che non gli sembra tale da permettere ottimistiche ■■ previsioni di
favorevoli sviluppi, ritiene che sia
ora necessario di preparare i piani
in vista di un’azione che si possa
immediatamente svolgere quando si
presenti una congiuntura favorevole. Si tratta di avere uno strumento
adatto e di sapersene servire al mo
mento opportuno; Qual’è questo
strumento? Il Consiglio Federale o
una Commissione plenipotenziaria
di tecnici, di emanazione del Sinodo Valdese?
Il Sinodo ascolta quindi alcuni
interventi chiarificatori in merito
alle funzioni specifiche del Consiglio Federale e rimanda tm ulteriore sviluppo della discussione, al paragrafo Consiglio Federale. A conclusione del dibattito, il Sinodo approva il seguente o. d. g. :
Il Sinodo condivide l’insoddisfazione espressa dalla Tavola per il
persistente atteggiamento negativo
delle autorità governative nei confronti dell’atteggiamento della libertà religiosa ed approva l’atteggiamento e l’operato della Tavola
stessei nei ccmfronti dello Stato per
la tutela della libertà.
QUISTIONI VARIE
Premessa
Data l’importanza di alcuni argomenti all’o. d. g. dei lavori sinodali la Commissione d’esame ritenne
opportuno di consacrare ad essi un
esame più approfondito e così
invitando il Sinodo a soffermare in
modo particolare su di essi la sua
attenzione. Il Sinodo ha consentito
in questa impostazione, che si è rivelata utile ai fini di un buon andamento dei lavori sinodali, anche se
alcuni argomenti sono necessariamente rimasti in secondo piano.
Questo sistema che presenta indubbiamente notevoli vantaggi, potrebbe essere opportunamente perfezionato, in vista del prossimo Sinodo.
MINISTERI FEMMINILI
Questo argomento, che da tre anni è oggetto di dibattiti Sinodali, è,
ancora una volta all’o. d. g. La relazione della Tavola riassume brevemente gli sviluppi del problema.
Il Sinodo del 1950 aveva approvato l’istituzione dei ministeri femminili ausiliari ed autorizzato il
Consiglio della Facoltà di Teologia
ad accogliere studentesse, dando
mandato alla Tavola, d’accordo col
Consiglio della Facoltà stessa di studiare le modalità della loro preparazione e della loro posizione amministrativa. Si ebbero così le prime studentesse, ma la loro posizione amministrativa non è chiarita
ancora.
La formulazione di tm programma di preparazione per la formazione di c( assistenti di chiesa » poiché di questo sostanzialmente si
trattava, si rivelò, aU’atto pratico,
notevolmente difficile. Materia controversa risultò anche l’Ente a cui
affidare detta preparazione: Facoltà
di Teologia? Casa delle Diaconesse?
Il Consiglio Federale
La Commissione d’esame, nell’esaminare, per quanto è di sua competenza, l’operato del Consiglio Federale, ha delle parole molto severe in merito alla natura ed al funzionamento del Consiglio Federale
stesso. Nel corso del dibattito sinodale la Comm. d’Esame ribadisce
il suo giudizio, in quanto essa ritiene che il Consiglio Federale non
sia tale per ragioni giuridiche
nella sua struttura; sarebbe più esatto, secondo il prof. M. A. Rollier, parlare oggi di un cc Consiglio
amichevole o fraterno », che non di
un Consiglio Federale. D’altra parte, poiché questo Consiglio Federale è una assoluta necessità, una riforma s’impone, nella sua struttura,
nella ulteriore specificazione dei
suoi compiti, anche per quel che si
riferisce alle trattative in vista delle « intese » con i competenti organi governativi.
La Commissione d’Esarae presenta pertanto all’esàme del Sinodo un
progetto di riforma della struttura
del Consiglio Federale su basi federaliste. Il Sinodo, consapevole della
complessità dei problemi che questa riforma solleva, convinto d’altra
parte della necessità che il principio della pariteticità delle rappresentanze delle Chiese in seno al Consiglio Federale non finisca con il
rendere inoperante il principio di
una operante responsabilità maggioritaria, approva, in linea di massima, i concetti ispiratori della progettata riforma, demandandone lo
studio alla Tavola, ai fini di ottenere uno snellimento nell’attività di
questo organo.
Strettamente connessa con questo
argomento ' è l’istituzione di un Ufficio legale alle dipendenze della
Tavola.
I resoconti degli ultimi Sinodi
hanno spesso parlato di questo argomento. Solo quest’anno tuttavia.
ti
superando difficoltà di vario ordine,
è stato possibile alla Tavola di pro
cedere alla attuazione di preceden
deliberati. Evidentemente Fi
niziativa sarebbe stata di competen
za del Consiglio Federale; ma que
sto, a suo tempo sollecitato dal
la Tavola Valdese, non ritenne op
portuno di assumere, esso, alle sue
dirette dipendenze, un consulente
legale, per ragioni giuridiche ed economiche.
Poiché tuttavia i rappresentanti
delle Chiese in seno al Consiglio
Federale, unitamente ai Pentecostali ed agli Avventisti, si dichiaravano convinti della bontà e della urgenza della iniziativa, impegnandosi ad appoggiarne la realizzazione,
la Tavola istituiva questo ufficio legale, affidandone la direzione al
dott. G. Peyrot, già incaricato di
Diritto Ecclesiastico alla Facoltà di
Teologia.
Questo Ufficio ha iniziato la sua
attività il 1 Marzo 1953 ed ha già
potuto presentare al Sinodo una relazione della sua complessa attività,
particolarmente con riferimento alle seguenti attività:
a) Studio dei problemi e delle
questioni relative alla tutelo, e alla
religiosa in Italia »).
h)Opera di consulenza legale (nel
campo specifico della tutela della
libertà religiosa).
c) Raccolta di materiale d’informazione (interessante l’annunzio
che è in preparazione presso un noto editore un volume di 300 pagine
« contenente i risultati di una inchiesta sulla situazione della libertà
religiosa in Italia ».
d) Contatti con gli organismi che
si interessano alla tutela della libertà religiosa.
Al Sinodo non resta che prender
atto con soddisfazione dei risultati
conseguiti.
Il Sinodo 1951- parve orientarsi
verso la Casa delle Diaconesse che
avrebbe dovuto formare cc diaconesse consacrate e diaconesse laiche ».
Tutto pareva avviarsi ad una felice
soluzione, tanto che al Sinodo 1952
veniva sottoposto un progetto ed uno schema di regolamento che prevedeva le diaconesse suddivise in 4
ruoli cc di cui il primo avrebbe dovuto essere quello delle Diaconesse
assistenti di Chiesa ». Il Sinodo dava la sua approvazione di massima
al progetto, solo facendo alcune riserve in merito al piano di studi
delle assistenti di Chiesa, in quanto
ritenne necessaria im’ulteriore chiarificazione del problema; la Casa
delle Diaconesse e la Facoltà di Teologia furono incaricate di detto studio.
La mèta sembrava raggiunta, poiché non si trattava più, ormai, che.
di un campo ben delimitato, ma,
quando si iniziò detto studio ci si
accorse che, inevillabilmente, tutta
la materia doveva esser ripresa in
esame. Infatti il Comitato della Casa delle Diaconesse affermò esplicitamente la sua incompetenza nella
preparazione d’assistenti laiche di
Chiesa, pur ritenendo che potesse
anche rientrare nei suoi compiti
quello di preparare delle assistenti
di Chiesa diaconesse consacrate. Il
Consiglio della Facoltà di Teologia
espresse invece un parere diverso,
in quanto ritenne che la categoria
delle Assistenti di Chiesa non dovesse cc essere inclusa nel ruolo delle
Diaconesse, ma dovesse esser preparata esclusivamente dalla Facoltà di
Teologa ». Tutto da rifare dunque.
La Tavola, nella sua relazione, osserva a iquesto proposito che è « necessario un più ampio ed approfondito studio del problema » per evitare che si cc prendano decisioni affrettate che, rivelandosi poi di non
pratica attuazione, pregiudicherebbero quella buona e chiara soluzione del problema, che tutti si augurano ». E’ evidente infatti che la cc capacità di assorbimento » della nostra Chiesa, in riferimento ai Ministeri femminili è scarsa; d’altra parte una eventuale trasformazione
dell’Istituto delle Diaconesse, potrebbe esporre l’Istituto stesso ad una grave crisi.
Nel corso della discussione, il direttore della Casa delle Diaconesse
ribadisce i 4 principi fondamentali
che ispirano le Case delle Diaconesse: costume, celibato, consacrazione, servizio gratuito, riaffermando
la sua convinzione che essi rimangono i cardini insostituibili dell’Istituzione; prospetta inoltre come
sola soluzione possibile, la costituzione di un Istituto per ministeri
femminili laici. Le giovani, in questo caso, ovviamente non sarebbero
vincolate dai 4 principi suesposti.
Non si nasconde le difficoltà inerenti, anche sul semplice piano amministrativo, alla fondazione di detto
Istituto, sia che esso debba essere
autonomo, sia che si appoggi alla
Casa delle Diaconesse.
Dopo alcuni chiarimenti del prof.
Valdo Vinay in merito alla posizione assunta dal Consiglio della Facoltà di Teologia ed alla piena le
gittimità di un pastorato femminile, la signorina Evelina Pons osserva che il richiamo alla prudenza ed
alla impreparazione dell’assemblea
per giustificare la chiusura della discussione è ingiustificato; bisogna
invece aver il coraggio di affermare
che, da un lato vi è una situazione
insostenibile e che-d’altra parte bisogna mettersi su una via nuova; è
anche ingiusto accentuare la differenza tra personale laico e personale consacrato, quasi il primo sia una
categoria piuttosto trascurabile.
Il Sinodo conclude la discussione
approvando la nomina di una commissione che riprenda in esame tutto il problema e presenti le sue conclusioni al prossimo Sinodo.
La Commissione risulta così composta dai Signori: pastore A. Ribet,
presidente; Giovani Miegge, Giorgio Peyronel, Edoardo Aime, Bianca Meynier Decker, Evelina Pons,
membri.
RiordiDO della Diaspora
Il « problema del riordino della
Diaspora » ritorna ogni anno all’o.
d. g. dei lavori sinodali. E’ un problema di un’attualità sempre angosciosa perchè, come osserva il prof.
V. Vinay, tutta la nostra Chiesa,
se si prescinde dalle parrocchie delle Valli è, praticamente, diaspora.
Si tratta pertanto di stabilire quali
sono i centri di gravitazione; quali
sono le varie caratteristiche di questa diaspora.
Il dibattito sinodale, anche se
contenuto nei ferrei limiti delle esigenze di rispettare l’orario dei lavori sinodali, permette di sentire
l’urgenza di provvedere. Non si può
quindi che accennare alla necessità
di valorizzare gli incontri tra diaspora e centri di gravitazione; di
sfruttare al massimo, a questo fine
specifico, gli istituti assistenziali
delle Valli, con particolari riferimento alle colonie alpine e marine. Necessità della motorizzazione degli
Operai per poter provvedere in modo più efficace al contatto con i vari nuclei; valorizzazione delle funzioni dell’anzianato.
Il pastore D. Cielo sottolinea l’estrema gravità di trovare una soluzione ai problemi connessi con l’istruzione religiosa dei bambini e
quella dei catecumeni.
La relazione della Commissione
ad hoc al Sinodo si è ispirata al
concetto illustrato dal pastore P.
Bosio: nessun membro di Chiesa
deve esser fuori dall’organizzazione
della Chiesa.
Si tratta insomma di procedere,
preliminarmente, ad un lavoro di
determinazione della consistenza e
dei limiti di questa diaspora, per
poi procedere, con conoscenza di
causa al reperimento dei mezzi più
efficaci di assistenza religiosa. Il Sinodo approva un o. d. g. con cui si
dà mandato alla Tavola di sperimentare i suggerimenti della Cammissione relatrice.
La Tavola e la Commissione d’esame potrebbero fin dall’inizio fissare gli argomenti di maggiore importanza; la presidenza del Sinodo porebbe fissare l’ordine di discussione
ed un tempo approssimativamente
determinato per la discussione.
Qualcosa, in questo senso, è già stato fatto, nel passato e l’esperimento
non era stato del tutto negativo; del
resto, per certi argomenti, qualcosa
di simile continua a farsi anche oggi, poiché sempre vi è qualche Commissione che, per necessità proprie,
chiede le venga riservata una seduta particolare. Si tratta quindi semplicemente di uscire dal campo dell’improwisazione per procedere con
un criterio razionale.
Istruzione
Nessun problema d’ordine generale è toccato dalla relazione della
Tavola, in questo campo, nè dalla
controrelazione. La popolazione
scolastica del Collegio è in continuo
aumento. Da 118 si è passati a 132.
Nella Scuola Latina di Poniaretto
gli alunni sono stati 43. Nel Convitto
di Torre Pellice sono stati accolli 42
convittori; in quello di Pomaretlo:
26. Un solo argomento è venuio in
discussione nel dibattito sinodale:
l’insegnamento religioso e lo e venuto in modo non del tutto chiaro,
forse per una errata valutazione o
interpretazione dei fatti.
Stampa
■ Anche questo argomento di fondamentale importanza è rimasto,
quest’anno, in secondo piano.
In attesa che una prossima controrelazione possa segnalare la scoperta dell’« editore nato » di cui la
Commissione d’esame di quest’anno non ha ancora potuto segnalare
la nascita, il Sinodo ha potuto prender atto con soddisfazione della più
che rilevante mole di lavoro svolto
dalla Claudiana. La Commissione
d’esame, sempre in attesa di un
« uomo (editore) della Provvidenza » ha ritenuto di dover parlare di
cc poligrafico » della Chiesa, a proposito deUa Claudiana, anziclsè di
Casa Editrice e, con questa premessa terminologica, ha concesso il suo
benestare all’operato della Clandiana che, proprio quest’anno, presentava alcune iniziative non prettamente « poligrafiche » : due concorsi: uno per un racconto per bambini e uno per fogli di propaganda.
Concorsi che hanno avuto un notevole successo, particolarmente il
primo che permetterà di rifornire
il nostro mercato librario evangelico di due buoni racconti per ragazzi: Coserello, della Signora Nelly
Donini e « Le vacanze di Mezzalira »
di Penna Nera.
Per quanto concerne L’Eco delle
Valli Valdesi, là Commissione d’esame ha richiesto quest’anno l’accentuazione del carattere valligiano
del quindicinale stesso. Il pastore
E. Ayassot, ha sottolineato questa
esigenza, segnalando l’importanza
della cronaca delle comunità, come
legame con i Valdesi della Diaspora e della discussione di problemi
locali. Il pastore E. Geymet ha additato nell’attività fiorente dei bollettini di Chiesa, un esempio per i
nostri quindicinali, indicando nel
ritorno alla settimanalità la méta
da raggiungere.
Sugli orientamenti de La Luce,
rispondendo ai suggerimenti della
Controrelazione ed alle osservazioni della Conferenza del II Distretto,
il prof. G. Miegge dà chiarimenti e
prospetta soluzioni; si tratta di un
problema complesso, per le diverse
esigenze della vasta cerchia dei suoi
lettori.
Emeritazione
Per raggiunti limiti di età è stato
collocato in pensione il pastore Alberto Fuhrmann. Il Moderatore gli
espresse la riconoscenza della Chiesa.
{continua in 4.a pagina)
3
L’ECO DELLE VALU VALDESI
— 3
Storia Valdese
Domenica 30 agosto alle ore 21 ha avuto
inizio la sedata annuale della Società di
Studi Valdesi. Un pubblico scarso assisteva
alla seduta dell’anziana, società, il cui presidente prof. A. Jalla ha presentato ai soci
il resoconto dell’attività durante il decorso
anno sociale; la pubblicazione della Bibliografia Valdese, opera meritoria dei consoci prof. A. Armand-Hugon e G. Gönnet
ne costituisce il fatto saliente. Se si tien
conto che si tratta di un’iniziativa personale, sia pure appoggiata e finanziata dalla
Società, non si può disconoscere che l’attività sociale non è stata rilevante; oltre alla pubblicazione dell’opnscolo tradizionale
del 17 febbraio, la maggior fatica sembra
esser stata quella del cassiere, o meglio,
per precisione di cronaca, dei cassieri Sig.
Luigi Jouve e Arturo Vola, (quest’ultimo
ha sostituito il suo predecessore, dimissionario per motivi di salute) nell’ingrato
compito di ottenere il versamento delle
quote sociali e contributi straordinari. Perchè la situazione spiacevole è proprio questa: aggirarsi in un circolo vizioso. Mancano i soldi che sarebbero necessari per
impostare nuove attività o almeno per poteii/iare quelle esistenti, cosi da mantener
vivo l’interesse dei soci. D’altra parte sembra proprio mancare quest’interesse dei soci che si traduce in quella sonante moneta,
senza la quale non è possibile svolgere o
potenziare una qualsiasi attività.
E le parrocchie delle Valli che dovrehbero essere le più interessate ad un lavoro
sto ieo, fatto con serietà d’intenti e severità d’indagine metodologica, che fanno per
la vecchia Società?
Poco! Qualcuna, addirittura nulla! Nepput • delle critiche, neppure dei suggerimenti! Si limitano a prenotare un certo num. so, quasi sempre in ribasso, dell’opuscoio del 17 febbraio, che è sempre troppo
caro e quasi mai adatto allo scopo! E tutto
finisce lì!
Eppure la S. S. V. è la sola Società del
suo genere, nel campo Evangelico in Italia. E la sola che possa far sentire la sua
voce, la nostra voce in un campo dove oggi, più che mai, chi non è presente, ha torio! Si ha un bel ridere della Storia (con
l’esse maiuscola!) ma non bisogna dimenticare che se non è difficile dimostrare che
essa non è la maestra della vita, è altrettanto facile dimostrare che la Storia può
essere uno strumento efficace nelle mani
di chi sappia servirsene a fini rdie non senipie sono di stretta pertinenza del campo
storico.
^ioii per nulla un grande cristiano, che è
anche un grande filosofo ha osservato che
quando l’uomo non riesce più a puntellare
le sue costruzioni od i suoi sistemi o le sue
prelcòc arbitrarie col sano ragionamento
sul piano etico o giuridico, ricorre inevitabilmente alla storia che sempre si presta,
balia generosa delle più svergognate menzogne.
E notate: la S(KÌetà di Studi Valdesi non
chieiie milioni; domanda soltanto che i
suoi amici le assicurino la stabilità del bilancio, mantenendo le loro promesse, facendo onore ai tradizionali impegni: una
colletta annua in favore della società, dal
punto di vista finanziario; divulgazione
della Storia Valdese (diffusione delle pubblicazioni-conferenze di Storia Valdese).
Troppo difficile?
L’esposizione finanziaria fatta dal cassiere
A. Vola ha fatto il punto della situazione.
La grande attrazione della serata ha mantenuto le sue promesse! Il preannunziato
dibattito sulla interpretazione della portata
gitiridica del trattato di Cavour è stato seguito con vivo interesse da iniziati e profani, fino a quando le loro forze fisiche
hanno retto al peso delle argomentazioni.
I precedenti storici sono noti.
II duca di Savoia, Emanuele Filiberto,
proseguendo nella sua politica intesa a restaurare l’autorità Sabauda sui territori che
la Francia solo gradatamente gli restituiva,
fin dal 1560 emanava una serie*di editti
intesi a limitare e, praticamente, a sopprimere il culto « preteso riformato ». L’incarico di tradurre in realtà questi vari editti
fu affidato al conte di Racconigi, Filippo di
Savoia, al conte della Trinità, Giorgio Costa, ed all’inquisitore Giacomelli.
Si iniziò così un’azione repressiva che durò 2 anni (1560-61); a Carignano, a Meana,
a Pinerolo salirono sul rogo i primi martiri; poi l’azione si spostò verso le Valli ed
è legata al nome del conte deUa Trinità;
in campo Valdese è diventata leggendaria
l’epopea della Compagnia Volante, che riuscì ad impedire al conte persecutore di raggiungere i suoi obiettivi: la divisione delle
forze valdesi e il loro annientamento.
Scoraggiato, il conte della Trinità trasferì il suo quartier generale da Torre a Cavour, dove, le mutate condizioni politiche
consigliando a Emanuele Filiberto un più
moderato indirizzo politico-religioso nei
confronti dei Valdesi, si addivenne a trattative tra i rappresentanti del duca e quelli
della popolazione Valdese, ebe si conclusero formalmente con il cosidetto « trattato
di Cavour » del 5 giugno 1561. Con questo
trattato veniva assicurato ai Valdesi il pieno esercizio del culto nei limiti delle antiche Valli: era cioè vietato nella bassa di
Torre Pellice, Luserna, San Secondo. Dovunque per contro era garantito il libero
esercizio del culto cattolico.
Questo trattato, che al profano sembra
molto chiaro, invece ha già fatto versare
molto inchiostro ai competenti. Come deve
intendersi? Un trattato di pace vero e proprio tra il duca ed i suoi sudditi ribelli, o
non piuttosto una semplice « capitolazione »
nel senso giuridico della parola? E chi erano questi rappresentanti valdesi? o meglio:
che cosa rappresentavano essi? delle comunità preoccupate di difendere interessi sociali ed eventualmente religiosi, o la Chiesa? Non avremmo, per caso, col trattato o
pace di Cavour in certo qual modo un Concordato con la Chiesa Valdese?
Problema quindi di eccezionale importanza e tale da legittimare il dibattito pre-sinodale.
Il prof. A. Armand-Hugon ba sostenuto,
con gran copia di argomenti quella che potremmo, in un certo qual senso, chiamare
l’interpretazione tradizionale della storiografia valdese. A Cavour, nel 1561, non si
può ancora parlare di Chiesa Valdese. I
Valdesi che trattano, trattano in quanto rappresentanti non della Chiesa, e neppure di
Chiese, ma di comunità regolarmente costituite sul piano della vita civile; comunità
PRO COLLEGIO
Dopo Vorganizzazione della discutibile e
discussa Corrida de Toros nella Giornata
del Collegio, la Presidenza degli Amici del
Collegio Valdese si è riabilitata con U Concerto pianistico e vocale che ha avuto luogo
il 29 agosto 1953, nelVAula Sinodale, con la
collaborazione del maestro Idino Donini,
pianista compositore, Adele Rossi Sbardellati, soprano; Signorina Dora Revel e Corale di Torre Pellice. • j
Una magistrale esecuzione di brani di
Scarlatti Giordano, Chopin, Liszt, ha permesso al pubblico di Torre Pellice di conoscere ed ammirare nel maestro Donini un
interprete capace di iniziare gli ascoltatori
ai godimenti spirituali di untarle che non
si esaurisce nella maestria di una
perfetta, ma che penetra nelVintimo della
pura spiritualità. ^
Del compositore Idino Donini, il puooLico ha potuto ascoltare alcuni brani por piano solo; cinque liriche, di cui due su *^®J*^*
di /V. Donini e tre su versi di Mariano Moreschini; un episodio per solo, coro e pianoforte (solista C. Eynard). I limiti
sta cronaca non ci permettono di addentrarci in un^analisi critica delVarte del compositore Idino Donini e non ci resta quindi che prender atto del lieto successo della
serata. Il pubblico era foltissimo ed ha nmnifestato con calorosi applausi la sua viva
soddisfazione. Particolarmente gustate da~
gli ascoltatori ci sembrano esser state le liriche su versi di N. Donini e quelle su versi di M. Moreschini; una prolungata ovazione accoglie V esecuzione della polacca ifi
mi maggiore di Liszt; il pubblico ottiene
un bis dalVesecutore, mentre la Signora Adele Rossi Sbardellati suscita Ventusiasnu)
del pubblico con una classica interpretazione di due noti brani di Puccini e deve, essa
pure concedere un bis. A conclusione del
programma, la Corale di Torre Pellice, diretta dalla Signorina Dora Revel eseguisce
L’incendio: episodio per solo coro e pianoforte del maestro Donini. Il motivo ispiratore, profondamente umano e drammaticamente colorato nella sua veste musicale,
viene eseguito in una interpretazione appassionata, in cui risaltano le più delicate
sfumature. Un cordiale applauso accomuna
nel senso della più viva riconoscenza la direttrice, la Corale, il solista C. Eynard.
Il pastore E. Ayassot ha brillantemente
adempiuto al suo compito di regista della
serata, ed al cronista non resta che rallegrarsi del felice esito della serata, lieto di
poter annotare che il nostro pubblico valdese ha saputo rispondere ad un invito ispirato a criteri di artistica signorilità, sia nelVimpostazione del programma che nelVesecuzione.
I ringraziamenti del pastore E. Ayassot
hanno espresso anche questa gioia.
Scuola Latina di Pomareno
Sono aperte le iscrizioni alle classi La,
II.a, Ill.a (legalmente riconosciute) per
l’anno scolastico 1953-54.
Le domande, rivolte al preside, devono
essere redatte in bollo da L. 100 per l’iscrizione alla La classe, in carta semplice per
l’iscrizione alla II.a e alla Ill.a.
L’inaugurazione dell’ anno scolastico
1953-54 avrà luogo la domenica 4 Ottobre
alle ore 14,30. Tutti gli alunni devono essere presenti.
Rettifica — Nell’elenco dei doni per la
Scuola Latina pubblicati nel N. 17 dell’Eco
delle Valli leggasi: Chiesa di Pomaretto
L. 25.000 invece di L. 2.500.
che hanno molteplici esigenze da far valere
nei confronti dei Signorotti locali, a cui ricorrono, e contro cui ricorrono; vi è tutta
una secolare documentoiione in merito. Senonchè, e questo è la caratteristica specifica di queste comunità, esse hanno anche peculiari esigenze religiose: non aderiscono
alla Chiesa romana. Perciò i rappresentanti
di queste comunità trattano sul piano civile
e su quello religioso; ma si tratta sempre
di trattative che si svolgono tra il sovrano
e dei sudditi, anche se ribeUi.
Molto diversa la posizione del dott. G.
Peyrot, che con altrettanta copia di dottrina e acutezza d’argomentazione dimostra
che questo prezioso documento è la prova,
una delle prove, dell’esistenza autonoma di
un ordinamento giuridico indipendente valdese; il duca, volente o nolente, consapevolmente o no, ne ha riconosciuto resistenza e la validità; ha trattato con delle comunità valdesi in cui è già vivo ed operante il
senso della organizzazione ecclesiastica.
11 dibattito non giunge ad una conclusione perché l’ora tarda ne consiglia il proseguimento al pomeriggio di sabato 5 settembre.
Alla presenza di un pubbUco più ridotto,
ma... « qualificato », le due tesi vengono
sottoposte ad un vaglio rigoroso. Esse non
appaiono più sostanzialmente contrastanti e
si possono stabilire alcuni punti fermi: la
esistenza di un ordinamento giuridico valdese autonomo; il suo riconoscimento, sia
pure sotto forma puramente negativa, da
parte del duca sabaudo; gratitudine aUa
storiografia valdese per il prezioso lavoro
di documentazione, ma necessità di revisione in sede di interpretazione; opportunità
che eventuali lapidi non vengano murate a
celebrare interpretazioni ancora discutibili.
11 Comitato direttivo della S.S.V. è.stato
riconfermato.
Nel corso della seduta la direzione della
S.S.V. ha preso in consegna una preziosa
Bibbia in lingua tedesca, del 1656, offerta
dai pellegrini valdesi del Württemberg alla
parrocchia di Torre Pellice.
Point de vue dé Réforme
Per quanto il mese di luglio sia ormai
lontano, il tema: raccolto, è ancora di attualità! Raccomandiamo alla attenzione
dei nostri lettori questo articolo, anche solo dal punto di vista retrospettivo.
On peut se demander si l’homme moderne, blasé par tant de merveilles techniques sorties de ses mains, n’a pas perdu
trop souvent la facilité de s’émerveiller en
face des biens que la terre lui livre. H
semble bien en tout cas avoir perdu la
facilité de reconnaisance. Tout lui semble
aller tellement de soi, tout lui semble tellement dû qu’il oublie de dire merci. On
objectera, bien sûr, qu’un nombre de plus
en plus grand d’hommes, parce qu’ils sont
enfermés dans les villes, se trouve éloigné
des splendeurs de la nature. Les citadins,
pourtant, mangent aussi du pain; et d’ailleurs, est-il certain que les paysans, dans
la générabté, aient conservé le sens de cette reconnaissance? L’espoir du profit n’étouffe-t-il pas trop souvent la gratitude?
Pensez, pourtant, aux fêtes de la moisson
telles qu’autrefois elles étaient partout célébrées. Pensez à la place qu’occupaient
les récoltes dans la vie religieuse du peuple d’Israël, lorsque, par exemple, les chefs
de famille apportaient au sanctuaire les prémices des fruits de la terre, reconnaissant
par-là que tous les biens dont ils étaient
comblés leur venaient de leur Seigneur.
Pensez à ce qu’était dans l’Eglise ancienne
ce que nous appelons aujourd’hui la quête
lorsqu’elle consistait en une offrande de
biens en nature que chacun, en procession,
apportait à l’autel. Ces hommes, au lieu
de reprocher à Dieu les événements d’une
histoire dont nous sommes en grande partie les artisans, pensaient à ce qui leur
était donné et savaient dire merci. Si vous
êtes en vacances, prenez votre repos, mais
accordez une pensée à la moisson en un
acte de gratitude à Celui qui la donne.
Les vacances occupent, en ce mois de
jmllet, une place considérable dans laqtensée et les préoccupations d’un nombre de
personnes, qui va, heureusement en un
certain sens, toujours croissant. Les journaux font la place belle aux stations balnéaires, aux sports d’été, à la pnbUcité
hôtelière et, malheureusement aussi, aux
accidents provoqués par les déplacements
massifs. Il n’y a guère à redire à cela: le
repos est aussi un bien donné à l’homme;
il faut se réjouir que beaucoup paissent
en prendre et vouloir que les autres n’en
soient pas toujours frustrés.
Cependant, il faut bien dire que cette
vedette des vacances efface le sens et l’importance d’autres événements, encore plus
essentiels; les citadins en particulier oublient trop facilement que le mois de juillet n’ouvre pas seulement la période des
vacances: il est aussi le temps de la moisson.
Sans doute, la moisson a-t-elle perdu,
dans bien des régions, de sa poésie en même temps qu’eUe rendait la peine des hommes un peu plus légère. Les moissonneusesbatteuses sont anonymes et rapides. Bien
des problèmes sont simplifiés, an prix d’ailleurs d’une sorte de désincarnation.
Et pourtant la moisson revient toujours
et nous parle de la fidélité de la création
et, par conséquent, de la fidélité du Créateur. Bien sûr, il y a des années bonnes
et des années moins bonnes; le cultivateur
le sait bien. Mais n’est-ce pas un miracle
permanent que la nature ne nous fasse pas
défaut, que le travail de l’homme ne soit
pas vain et que la terre donne aussi, à son
heure, le fruit que l’on attend d’elle?
Non conosco un difetto di cui non
avrei potuto rendermi colpevole.
Goethe
A. I. C. E.
Campo - Congresso ad Agape
L’AICE compie quest’anno il suo primo
lustro di vita ed ha avuto il suo primo campo ad Agape dal 23 al 28 agosto.
Argomento di studio’, « I problemi dell’insegnamento alla luce della speranza cristiana ».
Il campo si apre domenica sera con un
culto presieduto dal Moderatore, culto che
inaugura al tempo stesso la ’’settimana teologica”, di citi seguiremo gli studi del mattino: molto felice si è dimostrata l’idea di
abbinare il campo dell’AICE alla settimana
teologica, poiché pastori e insegnanti devono collaborare sul terreno dell’educazione e dell’istruzione dei nostri fanciulli e
dei nostri adolescenti.
Il pomeriggio del lunedi è riservato alla
conoscenza reciproca dei partecipanti: abbiamo il piacere di sentire il sig. Roulade
segretario della Fédération Protestante
française de l’enseignement; il sig. Bernel
insegnante in una scuola elementare protestante a Sierre nel Valíais, il Sig. Campanella del gruppo metodista di La Spezia e
molti altri ancora. Ognuno parla delle sue
esperienze e delle sue difficoltà nel proprio
campo di lavoro e tutto ciò concorre a formare e a stringere un più forte vincolo di
solidarietà.
Il prof. G. Peyronel, nella sua conferenza di martedì pomeriggio, ci descrive la situazione della scuola in America, come egli
l’ha potuta conoscere durante il suo soggiorno negli Stati Uniti. Alle sue notizie
aggiunge qualche considerazione la prof.
Baumgartier, sottolineando la superficialità
degli studi umanistici in America e l’eccessiva libertà dello studente americano.
Mercoledì pomeriggio gli insegnanti salgono al villaggio di Indiritti per visitare
una delle tipiche scuolette valdesi: ricevuti
dall’insegnante di classe, ammirano i bei
lavori degli scolaretti e, seduti nei vetusti
banchi, ascoltano un’interessantissima esposizione del Sig. Boulade sui metodi Déeroly in uso nella sua scuola a Parigi.
Abbiamo il piacere di sentire ancora il
dott. G. Peyrot, dell’ufficio legale della Tavola, che ci intrattiene sulla scuola confessionale in Italia, soffermandosi particolarmente sul problema dell’istruzione religio.sa sia nella scuola elementare, sia nella
scuola media, problema che interessa tanto
gli alunni, e per essi i genitori, quanto gli
insegnanti.
Giovedì ha luogo il congresso vero e proprio con lettura della relazione morale e
discussione di alcuni problemi di grande
interesse ed importanza.
Riguardo al problema dell’insegnamento
del francese alle Valli, sospeso nel novembre scorso dalle autorità scolastiche, si dà
assicurazione che sarà regolarmente ripreso
quest’anno: in questo senso infatti si è
espresso il Provveditore agli Studi di Torino al rappresentante della ’’Pro Valli”
che, quale ente qualificato, aveva preso in
mano il problema.
Altro problema è quello che concerne la
istruzione secondaria e quella pre-elementare. Purtroppo, non tutti i genitori valdesi sentono la responsabilità di dare una
istruzione più completa ai loro figli, oppure
— si nota — pur sentendola, temono di fare dei loro figli degli spostati di domani.
Per questo si propone di inviare, a primavera, una circolare a tutti i genitori degli
alunni che stiano per finire il corso elementare, per fornir lóro un indirizzo pratico ed
un consiglio circa le possibilità di sistemazione dopo un corso di studi nelle scuole
secondarie. Soddisfacente e bene augurante
la nota del prof. E. Tron, il quale ci informa come alla Scuola Latina di Pomaretto
la popolazione studentesca sia in notevole
aumento, tanto che, per il prossimo anno
scolastico i posti in Convitto saranno forse
inferiori al fabbisogno.
Una nota dolente è invece quella costituita dalla istruzione pre-elementare, che
alle Valli si trova in condizioni pietose. In
moltissime parrocchie, non essendovi chi
può dirigere un asilo infantile valdese, le
famiglie sono costrette a mandare i figlioli
dalle suore cattoliche, con conseguenze che
non esitiamo a definire gravi per la deformazione spirituale di questi piccoli.
C’è da augurarsi che qualche giovane
maestra valdese si senta chiamata a svolgere la sua attività in questo campo, conseguendo il diploma per l’insegnamento nella
scuola materna.
Per quanto concerne la situtxzione finanziaria, si ricorda l’ormai avviata iniziativa
delle Borse di studio {quest’anno saranno
tre di L. 20.000 ciascuna).
Poiché l’AICE estende la sua opera in
tutta Italia, la Sig.na Pons propone che una
parte dei fondi sia devoluta a sostegno delle scuole evangeliche nel campo di evangelizazzione.
Data l’importanza dei problemi trattati, la
discussione si protrae fino a tardi assorbendo anche il tempo dedicato alla elezione del
nuovo seggio, elezione che non ha luogo,
dato che quello attuale viene riconfermato
alla unanimità.
Si propone che l’argomento di studio per
il prossimo congresso sia quello concernente i rapporti tra la scuola e la famiglia, e
che ad esso siano invitati anche i genitori.
I due campi si chiudono con un raccolto
culto di S. Cena dopo il quale ancor più
triste è la separazione da tanti cari colleghi
accorsi da varie parti d’Italia e d’oltr’Alpe;
ma ripartiamo colla viva speranza di poterci ritrovare più numerosi l’anno venturo
ed arricchiti dalle esperienze di un nuovo
anno di lavoro.
Un grazie veramente sentito al Pastore
V inay ed a tutta l’équipe di Agape per tutto il bene che abbiamo ricevuto in questi
giorni troppo rapidamente trascorsi.
G.C.
La Commissione Borse di Studio Aice,
riunitasi in Torre Pellice il 1» settembre
1953, ha deciso di assegnare le tre borse dì
L. 20.000 ciascuna, messe a concorso per
l’anno scolastico 1953-54 aUe seguenti alunne che frequenteranno l’Istituto magistrale:
Forneron Laurenzia di San Secondo di Pinerolo — Paschetto Fiorella di Torre Pellice — Mondon Marta di Bobbio Pellice.
Offerte prò « Borse di studio AICE ».
L’AICE bandisce un concorso a premio
per fotografie riproducenti scene di vita
scolastica delle scuolette valdesi, degli istituti di istruzione evangelici {Collegio, Convitto, Giardini d’infanzia. Colonie, Orfanotrofi ecc.) allo scopo di raccogliere materiale documentario sulla situazione delle nostre scuole ed istituzioni educative.
Le fotografie devono essere inviate alla
Segreteria dell’AICE, via Condré N. 3, Torre Pellice, entro il 31 marzo 1954.
Offerte per berse df studio
(IH® elenco)
Ermanno Rostan (Pinerolo) 1.000; Frida
Cardio) (Trieste) 1.000; Edina Ribet (Torino) 1.000; Fina Ghelfi Gardone (Vercelli)
300; Albina Toum (Rorà) 700; Davide Bouchard (Torino) 1.000; Emilio Ostorero (Torino) 1.000; Ugo Rivoiro Pellegrini (Torino) 10.000; M. F. (Torino) 5.000; Marcella
e Giulio Giacomelli (Torino) 3.000; Cléanthe Rivoiro Pellegrini (Torino) 10.000; Alessandro Gönnet (Torino) 2.000; Guido
Botturi (Torino) 5.000; Desiderata Clot
(Perrero) 500; Federico Avondetto (Torino)
1.000; due signorine svizzere 1.500; Liliana Ribet (Torino) 500; Angela Borsalino
(Como) 1.000; Igino Monti (Luserna S. G.)
500; un amico di New York (a mezzo Yvonne Gardiol) 12.500; Unione giovanile di Ginevra, fr. sv. 40.
Le offerte per questa iniziativa sono ricevute con riconoscenza dal cassiere M® Levi
Dosio, San Secondo di Pinerolo (Torino) c. c. p. N. 2/40715.
Esami al Collegio valdese
Sono stati ammessi neUa sessione autunnale d’esami, alla prima Media: Ayassot
Grazia, Benech Rino, Cavazzani Tito, Garnier Adriana, Grand Livio, Michelin Lausarot Paola, MuragUa Pier Cosimo, Nunia
Ferruccio, Prochet Vera, Rev^ Adriana,
Trovato Giuseppìno.
Promozione alla Il.a classe Scuola Media:
Cavagnero Gianfranco, Dema Pierpaolo,
Fasano Luigi, Giuliano Margherita, Jonrdan
Marco, Malan Guido, Mossello Enrichetta,
Picco Elio, Pittavino Dora.
Promozione alla Ill.a Scuola Media:
Charbonnier Aldo, Coucourde Marisa,
Demaria Mauro, lardella Franco, Paira Ettore, Schindler Adolfo, Tonetti Bruno, Ugoccioni Enrico, Volpe Flavio.
Licenziati dalla Scuola Media:
Benech Ivo, Branciforte Adele, Catalin
Giovanni, Cesan Bruno, Cotterchio Piera,
Filippone Laura, Cambino Antonio, Magretti Carlo, Peracchione Marcello, Piccato
Attilia, Rollier Roberto, Scodnik Roberto.
Promozione alla V.a Ginnasio:
Ayassot Paolo, Cotterchio Michelangelo,
De Farro Francesco, Peyronel Guido.
Ammissione al Liceo:
Bosio Roberto, Formigoni Giuseppina,
Genre Arturo, Giachero Bartolomeo, Hugon
Paola, Pons Liliana.
Promozione alla Il.a classe del Liceo:
Ayassot Giovanni, Bonnet Renato, Coisson Luisa, Correnti Luigi, Gardiol Claudia,
Santoro Roberto, Toja Cesare.
Promozione alla Ill.a classe del Liceo:
Coisson Renato, Grasso Rosario, Pons
Franco, Salvadori Massimo, Santoro Piero.
4
4 —
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
Torre Pellice
Il 5 settembre un interessante concerto ha
raccolto un buon uditorio nella Sala Sinodale. Vi hanno partecipato giovani artisti,
allievi ed ex-allievi del Conservatorio « G.
Verdi » di Torino. Il pianista Luciano Garbella ha-eseguito brani di Bach e di Chopin, il mezzo-soprano Luisella Ciaffi ha interpretato alcune liriche del classico repertorio romantico Brahms, Chopin, Schubert,
con ima interessante apertura sull’arte moderna: Ricagno, Maghini, accompagnata al
piano dal maestro F. Ricagno. E’ stata una
serata lietissima; il pubblico ha dimostrato
di sentire questa manifestazione di arte. Evidentemente, anche a Torre Pellice, quando c’è una manifestazione veramente seria
di arte, il pubblico risponde. Non possiamo
che rallegrarcene col pubblico e cogli artisti. Del pianista Garbella sono stati giustamente messi in rilievo « la tecnica agguerrita
e l’ottimo tocco »; del mezzo soprano Ciaffi sono pure giustamente stati sottolineati
« gli ottimi mezzi vocali » e la fine grazia
dell’interpretazione. Il maestro Ricagno ha
confermato le sue doti di compositore e di
accompagnatore. Caloroso il saluto alla lirica di Valdo Abate, che ci auguriamo preludio di un felice avvenire.
lire dieci mila in memoria e riconoscenza
di Codino Alessandro (Fontanavè) ».
Battesimi: hanno ricevuto il segno della
loro elezione cristiana Cardon Marco di Rèmo (Ruà) il 2 agosto; Codino Gemma di
Aldo (Nida) il 9 agosto; Codino Enzo di
Ettore (Veirulera) il 9 agosto; Rivoira Bruno e Rivoira Alba di Giosuè (Brusis) il 9
agosto; Codino Erica di Giulio (Ruà) il 16
agosto; Griglio Eliana di Guido (Caneuva)
il 16 agosto; Paschetto Dino e Paschetto
Gemma di Giulio (Ciabot) il 22 agosto;
Bourne Roberto di Cesare (Collaretto) il
30 agosto; Gay Vanni di Virgilio (Sers) il
30 agosto; Codino Enrico, Codino Umberto e Codino Mery di Giacomo (Godina) il
13 settembre.
Ammissione: con una sobria ma suggestiva cerimonia ha pubblicamente fatto atto di
professione di fede evangelica il Sig. Silvani Bruno di Casale Monferrato, durante il
culto del 16 agosto. Gli dia il Signore della
Chiesa di essere fedele e di combattere il
buon combattimento.
Prarostino
Per i lettori dell’Eco diamo un breve notiziario estivo della vita della nostra Comunità. _ I
La celebrazione del XV Agosto ai Pian
è stato un fatto di notevole importanza per
noi, sia perchè ci ha dato l’occasione di
ospitare dopo 18 anni tale celebrazione ricevendone un beneficio spirituale, sia perchè la Comunità, nei suoi elementi più attivi e volenterosi, ha fatto l’esperienza benedetta del lavoro in comune per la Chie
Matrimoni: hanno celebrato il loro matrimonio sotto il segno della benedizione
di Dio: Avondetto Giulio (Ruà) e Paschetto Elda (Pagnun) l’8 agosto; Paschetto Vittorio (Semunin) e Romano Giorgina (Giacnlinera) il 12 agosto ; Silvani Giuseppe
Bruno (Casale) e Rivoiro Rita (Lombarda)
il 22 agosto. « Siate pieni di affezione gli
uni per gli altri» (Rom. 12: 10).
Dipartenza: per la « patria celeste » ci
ha lasciati Pastore Bartolomeo (Pracustan)
all’età di 80 anni. Il nostro fratello ha ricoperto per molti anni la carica di Anziano
del quartiere di Roccapiatta, servizio che
egli ha svolto con fedeltà e umiltà. Egli ci
ha lasciato senza grandi sofferenze il 18 luglio u. s.
I culti del periodo estivo sono stati molto
normali, con forse un accentuato assenteismo da parte di molti membri di chiesa a
causa, dicono alcuni, del tempo che ha particolarmente ostacolato il lavoro deUa campagna. Forse non è soltanto questa la ragione per cui tanta gente non distingue più
domeniea e giorno di settimana! Nei culti
abbiamo cercato la comunione con Dio, riconoscendo che siamo noi a volerla perdere
tante volte; abbiamo cercato pure di mettere la nostra vita ed i nostri problemi nella luce della fede e nel quadro della volontà di Dio: fuori di questa luce e fuori
di questo quadro nessuna speranza, che non
sia iBusione, di credere che le cose vadano
meglio... « Cercate prima il Regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte » (Matteo 6: 33).
Il 12 settembre entrava nel riposo della
Casa del Padre, Roman Caterina, nata Avondetto (Ciabot) dopo lunghe sofferenze,
all’età di 75 anni. La nostra sorella è pas-'
sata nella sua esistenza, attraverso molte
prove. Iddio consoli tutti coloro che piangono con speranza.
Sostituzione Pastorale. A sostituire il Pastore locale che deve assentarsi per un breve periodo con la sua famiglia, la Tavola
ha chiamato il Candidato Sig. Bruno Costabel di Torre Pellice. A nome di tutta la
Comunità di Prarostino gli porgiamo un
« ben venuto nel nome del Signore » !
Luserna San Giovanni
La Casa Valdese, felicemente restaurata
questa primavera, ha inaugurato coi mesi
estivi la sua attività al servizio della nostra
Chiesa. Tutti i locali al gran completo; peccato che il periodo di funzionamento sia
così breve! Alcune offerte pervenute ultimamente ci hanno aiutato a raggiungere la
sospirata meta che stava dinanzi a noi come
un grave impegno. Grazie a tutti, vicini e
lontani!
conoscenza.
Il Concistoro si è riunito un paio di volte durante l’estate. Accanto ai numerosi problemi spirituali della Comunità, sono stati
anche esaminati alcuni problemi amministrativi. Il Concistoro ha deciso, inoltre, di
devolvere all’Asilo di S. Germano « a nome della Parrocchia Valdese di Prarostino
Il Sinodo Valdese
( continuazione)
Evangelizzazione
La serata del martedì 1“ settéinbre fu dedicata alla « Evangelizzazione ». I pastori Mariano Moreschini e Giorgio Girardet parlarono
di un nuovo anno di esperienze con
i Culti-radio; è interessante notare
come uno^egli elementi che più favorevolmente colpiscono i radio-ascoltatori è la semplicità del culto
evangelico. Il pastore A. Atger, già
noto per i suoi tentativi di annunziare l’Evangelo mediante il dramma sacro, vivamente interessò il pubblico illustrando metodi e finalità
di questa reviviscenza delle Sacre
Rappresentazioni. Il pastore D. Cielo presentò agli uditori il campo di
lavoro delle Puglie, con le sue difficoltà e le sue promesse. •
Elezioni
Conferenza di Visser't Hooft
Giovedì 3 settembre il pubblico
Sinodale ha avuto la gioia di ascoltare un interessante messaggio del
dott. W. A. Visser ’t Hooft, segretario generale del Consiglio ecumenico, sugli aspetti attuali del Movimento ecumenico, con particolare
riguardo alla posizione della Chiesa
nella zona orientale tedesca, ed ai
ra])porti con le Chiese di Ungheria
e Cecoslovacchia.
zione della nota commedia di De Benedetti: « Due dozzine di rose scarlatte ». Le nostre felicitazioni agli attori.
Il tradizionale Bazar organizzato dalle Signore della Società di Cucito ha avuto un
esito dei più lusinghieri. Siamo grati a queste sorelle per l’appassionato e silenzioso
lavoro dei lunghi mesi di preparazione.
Siamo stati lieti di aver potuto avere un
sia pur breve incontro con i nostri fratelli
delle comunità di origine valdese del Württemberg, in occasione del loro pellegrinaggio. Il cu’.to nel tempio e la breve riunione
nella Sala Albarin sono stati una préziosa
testimonianza dell’unità in Cristo, al disopra di tutte le barriere umane.
Battesimi: Sono stati battezzati: Durand
Osvaldo di Roberto e Bricco Assunta; Rinesi Franco Giovanni di Scrino e Giordan
Ida; Lucignano Ugo Giovanni di Ciro e Odin Amabilia; Pittavino Carla' Franca di
Fiorentino e Malan Laura; Malan Nadia di
Fiore.
Benedica il Signore questi fanciulli ed i
loro genitori.
Matrimoni: Il 19 settembre si sono uniti
in matrimonio : Mitzi Gnone e Bruno Gönnet.
Assista il Signore con le Sue benedizioni questo nuovo focolare.
I nostri lutti: Il 6 agosto hanno avuto
luogo i funerali del nostro fratello Giovanni Alberto Jalla, fu Davide, deceduto a To
rino, in età di 54 anni.
Il 13 settembre abbiamo accompagnato al
Campo del Riposo la spoglia mortale di
Vola Virginia vedova Pasquet di anni 87
(ai Giaime).
Il 23 agosto avevano luogo i funerali della nostra sorella Bertin Caterina ved. Ponte.
Il 4 settembre terminava la sua esistenza
terrena il nostro fratello Cougn Giovanni in
età di anni 86.
Alle famiglie in lutto ripetiamo le parole
della Scrittura: « Beati i morti che da ora
innanzi muoiono nel Signore. Si, dice lo
Spirito, essendo che si riposano dalle loro
fatiche, poiché le loro opere li seguono ».
Domenica 13 settembre il maestro Ferruccio Corsani, all’organo, il dott. Riccardo Turin, violoncello, accompagnato all’organo dal maestro Ferruccio Rivoire, hanno
offerto alla comunità un concerto di musica strumentale. Pagine di Frescobaidi, Eccles, Bach, Donini, Mendelssohn, KargElert, Chopin, Franck sono state magistralmente interpretate'. Agli artisti la nostra ri
Domenica 13 settembre ha potuto finalmente effettuarsi la gita organizzata daUa
Unione giovanile ad Aosta e Courmayeur.
Bella giornata, ottimo affiatamento; incontro affettuoso col pastore Lorenzo Rivoira.
La Filodrammatica ha organizzato una
riuscitissima recita; un pubblico numeroso
ha vivamente apprezzato la fine interpreta
getto di catechismo, ha designato
nel prof. Miegge il nuovo professore di esegesi alla Facoltà teologica
di Roma e si è occupato della successione del prof. Bruno Corsani alia Facoltà Teologica di Buenos Ayres.
Corpo Pastorale
Il Corpo Pastorale ha avuto due
sedute; ha approvato un nuovo pro
Come già abbiamo annunziato, la
nuova Tavola risulta così formata;
Moderatore pastore A. Deodato; Vice Moderatore pastore Alberto Ribet; sovrintendenti pastori Roberto
Nisbet, Alberto Ricca, Guido Mathieu; membri laici ing. V. Ravazzini, dott. Gustavo Ribet. Al pastore Ermanno Rostan, Vice Moderatore, che aveva precedentemente comunicato di non poter accettare una
eventuale rielezione per ragioni di
salute, il Moderatore espresse la riconoscenza della Chiesa per il lavoro compiuto e l’augurio per una
pronta e completa guarigione.
Il pastore M. Moreschini e il dott.
G. Peyrot vennero rieletti quali
membri del Consiglio della Facoltà
di Teologia.
Nella Ciov il pastore R. Nisbet
venne sostituito dal pastore U. Bert.
Fa' Commissione d’esame pell’operato della Tavola v«nne composta
dai pastori: L. Santini, R. Comba,
prof. G. Peyronel, signor R. Giampiccoli; quella della Ciov dai pastori E. Aime, A. Genre, dott. Carlo Pons, dott. Manlio Gay.
A predicatore d’ufficio per il prossimo Sinodo venne designato il prof.
V. Vinay.
Messaggi. La nostra comunità ha avuto il
privilegio di ascoltare messaggi dei pastori C. Lupo, Daly Perrachon e del Moderatore. Nel corso di una sua seduta, il Concistoro ha pure avuto il privilegio di ascoltare an fraterno, caldo messaggio del pastore J. Meyer, di Marsiglia.
Pinerolo
Alcuni fratelli, anziani di età, hanno terminato in queste ultime settimane la loro
vita terrena: Rivoiro Alessandro (Miradolo) all’età di 71 anni ;.Sappè Eli (Pinerolo)
all’età di 87 anni; Comba Giovanni (Pinerolo) all’età di 83 anni.
La chiesa ricorda questi fratelli in fede
giunti in età avanzata con esperienze diverse nel corso della loro vita ed esprime a
quanti sono passati per l’ora del lutto sentimenti di simpatia e di cristiana speranza.
— In collaborazione con il Pastore ed in
suo aiuto, diversi predicatori hanno presie.dulo il culto domenicale nel corso dell’estate: Past. emerito Virgilio Sommani, Past.
Guido Mathieu, Roberto Nisbet, Seiffredo
Colucci, Guido Colucci, Franco Sommani,
Roberto Comba e Prof. Silvio Pons.
La chiesa ringrazia tutti questi collaboratori per il loro fedele servizio nel Signore. Domenica 27 settembre, p. v., il culto
a Pinerolo sarà presieduto dal Past. emerito Carlo Lupo.
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Sostituiamo lasegaiain montagna
con ia coitivazione dei frumento
Anche quest’anno la coltivazione del Frumento Moni Calme 245 sulle nostre montagne è andatà estendendosi dando ottimi
risultati. Si sono avute produzioni molto alte come ad esempio
Castelli a Chiavola, 850 m., q.li 42 per ettaro, pari a q.li 16,3 per giornata piemontese.
Beux Pramollo, 1.200 m., q.li 30 per ettaro, pari a q.li 11,5 per giornata piemontese.
Come si è potuto constatare, si può ottenere comodamente sopra i 1.200 m. di altitudine q.li 11,5 di frumento per giornata
piemontese, in confronto ai q.li 3,5/4 di
Segala.
La fotografia che riportiamo mostra le
spighe nate in montagna a Prali, all’altezza di 1.600 m. Abbiamo omesso di fotografare le sparute spighe di segala con tre o
quattro chicchi dei campi adiacenti.
Concludendo, abbandoniamo la coltivazione della Segala o riduciamola allo stretto necessario per il bestiame. Coltiviamo
con tutta tranquillità il Mont Calme 245 fino a 1.600 metri, tenendo però presente le
seguenti norme di coltivazione:
1) Seminare almeno 5 giorni prima del
solito in base a Kg. 1,500/ 1,600 per ogni
100 m2.
2) Concimare prima della semina con Kg.
0,500 di Perfosfato ogni 100 m2.
3) Presto, a primavera, spargere possibilmente in due volte a distanza di 15 giorni
gr. 150 di nitrato di calcio ogni 100 m2.
Naturalmente mondare il frumento dalle
erbacee.
Colla farina del M. Calme 245 si fa un
ottimo pane che allieterà la mensa dei nostri amici agricoltori di montagna.
In un prossimo numero tratteremo dei
prati, dell’erba medica e relativa concimazione. M. Gherardi
— Il 9 Agosto è stato celebrato il matrimonio di Pinna Giovanni Mario e Marcilo
Eliana Margherita. Il 17 Settembre, molti
parenti ed amici hanno circondato nel Tempio gli sposi Morris Jones Wyndralth e Genre Graziella Bianca. Un gruppo di signorine ha espresso con il canto in modo speciale alla sposa, già membro della Corale e organista ai culti, l’augurio di una vita felice
sotto lo sguardo del Signore: « Quel bonheur d’être en famille...!»
Ed è anche l’ailgurio della chiesa per queste due coppie di sposi novelli: che con
l’aiuto di Dio, in fedeltà ed amore, possano costruire una vita coniugale e di famiglia serena, forte, nella gioia e nella prova.
Dis'.inta degli agricoltori che hanno coltivato il Mont Calme:
Castelli Massimo, Chiavula, 850 m., Torre Pellice — Charbonnier Ernesto, id., id.
— Malan Eli, 1.000 m., Angrogna — Vinçon fratelli, 500 m., S. Germano — Beux
Emilio, ■ 1.200 ra., Pramollo (Bosi) — Manca il nome, l.OOO m.. Chiotti di Pramollo
— Manca il nome, 1.200 m., Pomeano —
Le Famiglie Pasquet e Bertin unitamente ai parenti tutti, riconoscenti ringraziano
sentitamente tutte le gentili persone che
voilero accompagnare airV[ltima Dimora
la loro cara
Mamma
— Giovedì sera 24 Settembre, alle ore 21,
il Pastore francese Jean Barrai, Aumônier
de la 3.me Région Maritime à Toulon, terrà
nella sala del Tempio una conferenza su
questo argomento: « Le Christ et la jeunesse dans le désarroi du monde ».
In special modo ringraziano il Dott- Pelizzaro per le amorevoli cure e i Pastori
Sigg. Deodato e Jahier per le buone parole di conforto.
Luserna S. Giovanni ai Giaime, 13-9-53.
Iscrizioni al Collegio Valdese Paolina Long née Jahier
Le iscrizioni alle varie classi dell’Istituto
sono aperte fino al giorno 30 corrente.
Le domande per l’iscrizione alla I classe
della Scuola Media, alla IV classe del Ginnasio ed alla I classe del Liceo vanno redatte in carta legale da L. 100. Per la iscrizione alle altre classi la domanda va fatta
in carta semplice, per gli alunni interni; in
carta legale, per gli alunni provenienti da
altro Istituto.
Le classi della Scuola Media inizieranno
le lezioni martedì 6 ottobre alle ore 10;
quelle del Ginnasio e del Liceo martedì 14
ottobre, alle ore 8,30.
Lunedi 12 ottobre, alle ore 15» avrà luogo l’inaugurazione dell’anno scolastico per
tutte le classi deU’Istituto.
La prolusione sarà tenuta dal prof. Gino
Costabel.
Sono cordialmente invitati alla cerimonia
inaugurale i genitori ed i parenti degli alunni e tutti ' gli amici della Scuola.
AVVISI ECONOMICI
Artus or. Daniele, 1.610 m., Indiritti Prali
— Peyrot Marcellino, 1.600 m., id. — Baud
Filippo 1.500 m., Pomieri Prali — Rostan
Luigi, 1.446 m., Ghigo Prali — Genre Eli,
1.480 m., Orgere Prali — Richaud Emilio
l. 372 m.. Villa Prali — Pons Teofilo, 1.100
m. . Campo la Salsa, Massello — Micol 0scar, 1.400 m., Porté di Massello — Gay
James, 500 m., Luserna S. Giovanni — Cotta fratelli, 1.300 m., Murglia di Rorà —
Scuola Valdese d’Agricoltura, 500 m., Monnet. Torre Pellice.
PENSIERI
Come le umili violette, le virtù
silenziose dell’uomo amano l’ombra. La rugiada le nutrisce. Non cadono nell’occhio, ma spandono attorno a sè un dolce profumo.
S. Francesco di Stdes
Bisogna sopratutto voler vivere in
un tempo ove i buoni esempi e i
buoni costumi sono più necessari
deir insegnamento.
Papa Celestino lì
Satana trascina con sè la sua artiglieria indemoniata e la nasconde
dietro i suoi cavalieri, in modo die
non si possa scoprire la sua furbibizia. Milton
PERSOrsALIA
1 nostri migliori auguri a Pietro Comba
e Adelisa Genre che sono venuti a rallegrare i focolari pastorali dei Pastori Roberto
Comba ed Arnaldo Genre.
Esprimiamo la nostra cristiana simpatia
al prof. Roberto Coi'sson ed alla Signora
Clara Coi'sson Gerson; per la perdita della loro mamma, vedova del prof. Giovanni Co'isson, per lunghi anni impareggiabile insegnante di francese al nostro Collegio e non dimenticato direttore di L’Echo
des Vallées.
Direzione e Redazione: Past. Frmanno
Rostan - Via dei Mille 1 - Pinerolo
Telef. 2009.
Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di Pinerolo, con decreto del 27XI-1950.
Tipografia Subalpina S. A.
Torre Pellice (Torino)
Les familles Jahier, Beux, Long et Bouchard ont la douleur d’annoncer la mort de
leur bien aimée
âgée de 61 ans, leur épouse, mère, fille,
soeur, belle soeur et tante.
Elles remercient en même temps les parents, amis et toutes les nombreuses personnes qui ont pris part à leur douleur et leur
ont témoigné leur sympathie en la douloureuse circonstance.
ORECCHI
NASO - GOLA
Dott. DANIELE ROCHAT
rteere in Torre Pellice viale
Fuhrman 1 (presso Dr. Gardiol)
il VENERDF
dalle ore tO alle 12,
a Torino riceve gli altrigiorni,
dalle ore 14,30 alle 18 in via
Berthollet, 38 ( OspedaleEvan
gelico).
« L’Eternel est ma lumière et ma
délivrance; de qui aurais-je peur? »
(Psaume 27: 1).
Marseille, 26-8-1953.
Pramol, 26-8-1953.
Dr. GUIDO AVONDET
Chiìurgia - Ginecologia - Pelle - Laboratorio privato di
Analisi Mediche ~ Citologia Ematologia - Coprologia ecc.
DEUX BONNES à tout faire demandées
pour ménages de deux et de trois personnes à Genève au début d’octobre. S’adresser à Madame Naville Picot - 14 Avenue
Dumas - Genève - oubien au Past. Rostan
- Pinerolo.
PINEROLO
Viale Savorgnan» n. 8 - Telefono 23.£8
Riceve: 10,-H r 14/16