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Aqiìo LXXVII . N. 27
TORRE PELLICE, 11 Luglio 1947
r.
Spedizione in abbonamento postale - I Gruppo
ELLg
SETTIMANALE DELLA
^er un risveglio Cristiano
sp«,. s«=i.as^v.^„,,cE
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£a di ®io non l
inoaÌ<2A\ata
(n Timoteo 2-. 9) ■
CHIESA VALDESE
Abbiamo noi fatto di più o di m®noi?
Ha il cristianesimo fatto di più c
■■ di niënô ?
Il cristiiinesimo è stato cristiano?
<^CET IN
II
Gli ordini di Dio vanno a tutti.
Cristo stesso li prende anziluttù per
sè, e in sè, e tutti divinamente li pratica. Così è degli ordini, degli imperativi di Cristi).
A tutti ed a tutto essi vanno; a
[Utti ed a tutto. Egli comanda. Comanda ¿agli elementi per dimostrarsi
Dio, poiché Iddio è superiore tid essi; e la gente si domani: «Qual uomo è questo a cui anche il vento e il
mare ubbidisooiKiI?». Comanda a Satana per (Umostrarsi uOmo, mkc vero
uomo e vero Dio ad un tempo, uomo cui il maligno, come a not, tende le sue insUKe, vero Eijo perchè
d'iin subito e definitivamente lo doma e fl'j respinge : ”Vade retro Satar
na!" "Vattene, o Satinai”.
Poi vanno , gli ordini di Cristo,
verso la liberazione dalle sofferenze
umane. Sofferenze fisiche o morati,
sofferenze del oorpo o dello spirito
[reccatore. Ed egli conùanda agU spiriti immondi o tormentatori, e netta
i lebbrosi con un ordine spio (Voglio
sii nettato) ; tpi paralitici ordina di
camminare, ai ciechi di recuperare
la vista, ai morii di alzarsi, ai peccatori cóntriti, pentiti ordina di non
[leccare più ed annuncia loto che
quaggiù solo «il Figliujol dell’uoino
(cioè Cristo) ha autorità di perdlonaic i peccati».
Ed ai contemporanei suoi, tutti,
vanno i siioì orcUni, siano essi i dodici apostoli, che egli mandò pel
mondo "avendo dato loro, ordliim”,
siano i discepoli, siano le folle. A
tutti comanda: «Prenidetie sn voi il
mio giogo!», cioè ubbidite ai miei
ordini.
Ed agli uomini di tutte le età vanno
ancora, e specialmente, gli ordini
suoi, in tutte le condizìdttt ed in tutti gli .stati d'animo e dii! tìorpo essi
si trovino. Chiunque, attraverso le
jwgine della Sacra Scrittura, può spigolarne, trovarne e mieter ne a satsielà e trovarne tanti da poter veramente lavorare alla propria individuale perfezione itoluta da Cristo
quando egli ci ordina: Siate perfetti, comfè perfetto il Padrei vostro
che è nei deli.
Ordini di Cristo
e ordini del mondo
Qui mi preme S soffermarmi su
un carattere generale e, umanamente
del tutto inconcepibile, e rivoluzionario, degli orditù di Cristo confrontati con gli ordini del mondo.
Cristo bm sapeva che il mondo è
pieno d'imperativi, di ordini, di t\ecessità, di costrizioni, di obblighi, taIpra avvilenti, talora Ssonoranti la
personalità umana e la sua libertà.
Cristo ci ha insegnato a liberàrtA
sfàritualmente, se non materildmente, da tali costrizioni che sono vere
e proprie martoriazioni dello spirito.
Ma come Uberdrcme? Sorpassandole, superandole con lo spirito di
Cristo e dimostrando così al mondo,
materiale, materialista e materializzato, che «ove è lo «piiito di CriatO!
ivi è libertà» ed ivi sòlUmto.
Teorie e tepridsti della politica,
ancora odierna, anzi più ohe mm 0dKern«i, so>stenf(dno cAe fe dottrine
matèrialiste sono soltanto m certi
partiti, e negli altri no. Trafficanti
deUtt ffpUtica sostengono che la vio
lenza è la base non soio delTazione
ma anche dell’ideologia di certi partiti, ma che i loro partiti combattono,
osteggiano, sfmo immuni (Mia violenza, o dal dottrinarismo dei violenti.
Poveri illusi, o cristiani senza Crii
sto, in cui forse e conoscenza della
Parala, ma in cui, non vive lo spirito
di Cristo e l'azione cristiana.
Cristo infatti ha insegnatoi che
viplento è non solo chi commette una violenza materiale, ma violento è
chiunque non se.ndna l’amore; violento è chiunque dice, anche semplicemente ”rac(d’ o "biiono a nuUa”
al suo fratello. Nello spirito di Cristo è più grave violenza quella di
chi getta sul lastrico un povero operaio, o dì chi riduce altri alla miseria, prima, e, forse, al furto od all’assassinio, poi, che quella di chi,
nella disperazìpne del bisogno o dèlia ineluttabile necessità, corr^rrilette
atti di materiale violenza. Violenza
altrettanto e forse più colpevote(e
certo meno coraggiosa perchè fuori
d’ogni dirotto rischio) è quella del
ricco che, in qualsiasi modo, Opprime o domina, quanto quella delle
classi o degl’individui che a tali
subdole o non subdole oppressioni
di "Mammonaf’, cioè della ricchezza
si oppongono o si opponessero con
le sole forze materiali o numericheche essi hanno.
E materialismo, anzi materialismo
anticristiano, è non solo quello che
si dica tale, è non solo o>gni e qualsiasi concezione atea del mondo p
della storia o dell’umanità o della
vita, ma più colpevole materialismo
è quello dei cristiani stessi che avendo avuto la Parola di Vita o se ne
sono fatto urti comodo cuscinetto per
il loro quieto vivere, o l’hanno interpretata in modo inequivocabilmente
monco, falso ed egoistico e pdtesemente contrario ad ogni oomìmdamento o ordine di Cristo. Ogni e qual
siam. anche larvata materializzazioiie
di queUa religione che deve aver
per base, sola ed assoluta, Vadorazione (M Dio «in spirito ed in verità»
è matérìalismo purb e più colpevole
di quello stesso di coloro che non
credono in Dio.
A- (Combattere queste tendenze,
queste false interpretazioni d’altri
tempi, come di oggi, tendono precisamente gli ordini più, recisi di Gesù. Esaminateli et i^' vddrete ({he
essi mirano a portare, oíd «i ri/wrfctre, la religione tutta intiera nella
vita, ma ugualmente e tutta intiera
in un piano di spirituaUtà vera, assoluta, pura, superiore, operaMe.
Cristo, con i siAoi cdman^tnenti,
con i .suoi imperativi, con i suoi ordini, vuole dentlaterializzare ogni atto dei cristiani e specialmente dematerializzarne la reUgione affinchè,
in ogni cosa, sappiano tdms&ulere
sè stessi.
«Amate i vostri nemici»,t>woÌ dfire
trascendete U materialistìco ed uti-'
litaristico amdre umano dei soli nostri' amìtd e che tale amore sia effettivo e non sloto la parole.
«Pi-egate per chi vi perseguita» vuol
dire trascendete, sorpassate ogni senso di oSo o di vendetta e impbortAe
Iddio stesso in favore S chi vi vuol
fare, di chi vi fa del nude.
«Perdonate settanta volte sette»,
«^accordatevi col vostro fratello prima di offrire la vostra offerta aU’al-- '
tare»,i>H)D/ dire superate il senso delta
vendetta e rendetevi così, e soltanto
così, degni di pregare Iddio, altrimenti ne siete, altrimenti ne siamo
indegni.
«Non resistete ail male», con la
violenza, vuol dire superatelo qbn
Vamore offrendo, à chi vi percuote
sulla guancia destra, anche la sinistra, dando anche il mantello a chi
vi vuol premiere la tunica soltanto,
o facendo due miglia con colui che
ti vuol obbligare'' a farne uno con
lui.
Fare più diiqueiio
che sUmo costretti
Fare più di quello che siamo costretti di fare; fare più’, dell’ordinario mondano ; fai e dello straordinario
cristiano: ecco il nujdo, M solo modo
cristiano, di obbedire a Cristo e di
affrontare gl’im pelativi, le esigenze
del mondo e di sopportare le costrizioni della vita. Ecco il sioto, runico
modo di essere (diej^re!) veramente cristiani.
I cristiani hanno capito che devono
fare di più dei non cristiani, di più
ribgli atei, di più dei pagani?
Al noi Cristo rivolge ancora oggi,
ed oggi più che mai lai sua domanda :
«Che fai* di Btraordinario? Non
fanno anche i pagani altrettanto)?»
Avesse il cristianesimo fintto come
disse Cristo, avessero i cristiani se
güito gli orctini suoi, oggi il cristìauesinu) don tmdrebbe, coime va, alta
deriva superato, forse,* in realizzazioni od in aspirazioni d^ftmore, da
chi non intende prendere come bandiera Un falso cristianesimo unica
mente curialesóo, politicante, mate
rialistìco, egoistico... e cioè àgli ANTIPODI, assolutamente agli anti[>odi, del pensiero e dello spirito di
Cristo e dei suoi espMciti COMANDAMENTI.
Fino a quando continuerà per questa scìa fatede?
Fino a quando vorremmo essere
chiamati "minimi” net regno dei
cieli?
Fino a qiumdo?
La risposta a me; la risposta a te;
la risposta a noi; lu risposta a chi
sente di dover essere veramente cristiano. SILVIO PONS
Conferenza Distrettuale
del V Distretto
La Canforenza Dislrettuale del V Distreitto ha avuto iuotgoi a Palermo il 12
.giugno. In una atmoafeina fraterna e solidale, sotto la, presidencia del pastore
L. Naso, sono stati trattati i problemi
che riguardano Ila vita del Dilstretto Oalahro-Siieulo.
11 Sovrinteindeinte E. Eynard tracciù
un quadro ampio ed esauriente del lavoro fatto durante ll’anno e dei problemi più lUirgenti. iLa lettura delle sibigok
relazioni compkltò rinifomaz-ione. Tre
chiese senza Pastore redam&no un
oondutitore fis(sol: iReggib, PaKahino e
Grotte. Quest'ultimo caso fu eSani'i*i'^lo
più a fondo in connessione con la 'richiesta di laffiiliaiziione di una loomunité
evanigeliida indipendente di Agrigento.
La conferenaa concluse la discussione
con un o- d. g. così redatto :
i pareri risultano divisi. Viene però a
prevalere l:a tendenza contraria al, principio della automomèa delle chiese. Perciò nion vi fu discussione intorno alla
ipossiMlità e opportunità dì revisione
della aulonomià delle Éhlese e fu, votato
. a maggioranza il seguente o.. d. g. :
ctLa Conterenzfl del V -Distretto pur
affermando chè la mèta ideale per ogni
siingola comunità sia ,it iraiggiluatgiimetito
deirautosuffioeinza spirituale e finanziaria, propone che Mi privilegio deU’aiutonomiia sia abolito, ritenendo che esso dal
punto dii vista del’evangelizzazlone non
presenti alcun pantìcolaire vantaggio».
Il problema delik nevisioriie, dell’ordinaimento distrettuale è invece affrontato in piena concoirdanza di pareri e
viene approvato unanimemleinte il seig.
O. d. (g. :
«La Conferenà del V Dilstretto prendendo latto della reiterata, richiesta deMa
-Comunità di Groitte per un operaio stabi-le, e del ifatto muovo della domandia
della Chiesa indipendente di Agrigento
clhè desidenai (agg|reiaaii(si a»a Chiesa
Valdese, chiede al Sinodo ohe dia mandato alla Tavola dì riprendere e iritensfflcare I’,opera evangelsticB di Grotte,
Agrigento, Naro e diaspora».
Si mi'seiro insieme .le viarie esparienize per quanto riigiuarda .i làncio di campagne e-ViaiigeMsticlhe. Dobbkinp tentare tutte le vie etì essere elastici nei
metodi. Si iparlò anche della funzione
ddlle scuole per ik evianig6lizzazii0in,ei.
Si 'oonvenne di. ihooiraggiane le comunità a fare più grandi saiprìfl'ói per
tenere in vita le scuole esistenti e
crearne altre.
I rappoirtì linterdenoimiinaKioniaH presentano carattere diverso a seconda idei
luoghi. Tutti conteordano rtalTaffeirmape
k esigenza ed aincihe k possibilità dì.
attuare frateimì conitatti con -tatti gli evangelici anche coi gruppi più rfeioa
li.
Furono -poi esamìmati i risultati del
■le discussioni avvenute in seno alle
singole Assemblèe di Ohiesa sui due
problemi proposti dal Sinodo sooirso.
Intorno al problema delle autonomie
«La Conférenzia dcili V Distretto esaminata la reJarione SSmodaite suflita riforma deilirordiinamienito disitrettuale è
unanii-ft© neH’acceittfflre la piq>osta di valorizzare Ila Confeireaza -Distrettuale, di
accrescere la rappresentenza, deife chiese
alla Conferenza stessa, e efi- abolire l’art.
49 R.O. Propone inortre ohè eia portato
a nove il numero dei meinbri della TavBite, e che ogni Sovnintendenite ri.
sieda nel proprio DiatreittoM.i
Viene ipoi mominaik k Comm. Distrettuale : Doti. Samuele Scuderi vice-presidente e iPast. E. iCcrsani segretario. Il dott Scuderi è anche desiignato quale candidato alla Oommlssione d’esame Sìinodate.
Al termiinie della Ckmferenza tre giovani predicatori locali dì Vittoriia: E.'
Trobia, S. GiamlbUnresi, V. Sciclone,
volentfo conwtrarsi airopera di evangéltzziazione diedeno una testitoonifank come saggio dèlk loro preparazione.
Prima, durante e dopo la Conferenza eWte .luogo una campagna evangeHstica preparata dal 'punto dà vista della
propaganda con me^i moderni, ijstribuziorae di m.anSfestìni, cartelloni affissi
ai muri dieilla città, impianto di altoparlante. 1] titolo generale della campagna era: eC’è una fede aistiana
senza la Chiesa di Roma?» I Pa^ri
pairtarorio ogni sema della settimana nelrordine seguente : P. V. Panascia :
Un iCrìstianesimo uffuMle. L. Naso:
PeúWüm'Eyangelo.'ET’tiyimiá: Coraos Domini. E. Corsani : Un risveglio
in Sicilia. R, Comlha: Minorami proteatapte, D. Gielo: La Chiesa davanti
a Dio e al mondo., 1 messaggi furoito
apprezzatitesim-i. 1,1 forte sapore polemico fu aliternato a note positiye e costruttive. La sera del sabato ebbe luogo
uich'O un ipubblico contradditorio, ma
gii elementi che vi Parteoiparoino dà
parte avvolse non jeranot serkimeiite
prepa-fiati ,e il risultato pen fu quindi,
ficàice. E’ difficile valutare i risuikti
alliihfuori della nostra chiesa. Ma inoomiinfifando da noi miedesimi possiamo
dire che certamente lo sforzo è stato
beneifiipo sia icome ispirazione sia owne
Brientamento ; quanto agli altri, la semina è stata fatta e ktta con gioia ; i
risultati li oonosoe il Signore. c.
Mère poni l’été
O notre Père teut-puissanit, tu
veux accorclei- encoire ujte foif à tes
eniauts oette belle .kisott, £pi ppor
plusieurs d’entre eux enfermet une
période de repos, parfois assez longue, liénis-le Toi-même, ce repos, et
lie permets pas qu’il doi^ à tes cariants l’oiccasion: de t’oublier, ' mais
qu’il profitenji: plutôt de ce temps
dont ils dàsposent pour étudier et méditer plus profondément ta Parole
de vie .étemelle.
Au cours de ces mok où la clxaleur bienfaisante altère si sonyenti nos
lèvres, fais en sorte que notre soif ne
soit pas uniquement de bok^n matérielle, mais que nous désiràoni^
aussi l’eau que tu peux nous dtonner
Tod seul, et transforme-pous tous en
sources d’eau vive pour étanclier jk
soif spirituelle d’up si grand nombre de nos frères.
Envoie de ton cfel la pluie qui
resitiaurera lik prés et les oliamps,
mais éloigne les ouragans de l’atmosphère aussi bien que les tempêtes
dp l’âme; éclaire nos esprits et nos
coeurs avec une lumière aussi éclatante que ceU<? qui resplendit sur
toutes les choses que Tu as créées.
Et de même que dans i’hmrre
• méridienne ftous ooktemplons les
champs^ plongés dans lai paix et dœps.
le sileneei, nous té dbmandons dè nous
accorder k véritabiLe paix, à nous et
à l’humanité tout .taitière; Tmalf» aidé-nous à ne^ïoiitt cotifondre ta paix
avec le sommeil trompeur et
précurseur de mort spirituelle^ EtabOis le silence autour de nous, non
pas pour que nous -nous abandimnidns à l’apatliie et à Pindiifféreiiiice,
mais afin que nous puissions percevoir pins dktinctemeni ta voix. Dans
k touffeur et dans k sécheresse, rafraîchis-noAs et soulage-nous avec le
souffle dp ton Esprit, et abrite-noius
à l’ombre de ton amour. -
AwioeiÏÏ© nos supplications, ô
pieiu'ijlirfinimieint blon, au noim «fe
ton divin Fils Jésus-Christ, notire
unique Défetiseur et notre seule espérance! dlMEN
Si rende noto che dal 15 lur
gito fino a nuovo avviso, ‘ le
corrispondenze dirette al AÌor
deratore ed all'Amministrazior
ne centrale dovrqmno essere ùP
dirizzate al seguente indirizzo:
Casa Valdese
Torre Pelliee ITorindl
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2
"T >
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^ Ïλ^
^la Costa et die feu I'anoien ODávid
Vili
La Société dö colojniaation « La
Cosmopolita» sie fonda à iMoatevi
• •• —- . .•■•bÍ!
Encore des vieux * Vaùdois î
^ an gouveme
**''mtnent 20.000 hectares à colonise'
ip. ------- -v'.uuv iici,Liucs « COMMU
pÿ' l ilaiis le département de Colonia.
. ILæs premiers Vaudtds y arrivé®n 1876: Daniel G.oss, Etienne
I?;" Cesan, J,D. Bastia, Barth. TournEn 1882 il y avait déjà 54 familles
A cette epoque le Gouvememenl
■fi Vendit dans la même région d’au
V- très lots de terrain à 53 familles
pppa!rtteinant à dlifférienitéis nationalités par le moyen de la Commission de ColofnE^ation de Colonia
Valdense, présidée par Féminent
pasteur Daniel Armand Ugon. Un<
' ■ autre colonie se forma à Artilleros,
ensuite à Quinton, à Bincon dei
Sance, à Campp Plateajo," à Campo.
Risso, à Campo Nieto, à Minnano.
Tous les VaudloAs de oqs différent
tes zones furent visités périodiquement par le pasteur Daniel Armand
Ugon de Ccdonia Valdense, jusqu’au
moment ou, en 1882, ils demandèrent un pasteur à la Table. La Table envoya le Pasteur Pierre Eou
nous.
Le 31 mai 1883 les Vaudois db le
région se constituèrent en E^se;
l’égli^ de Cosmc^olita. On con
struisit un temple et une cure. En
1897 le temple fut agrandi et transformé. En 1903 on inaugura un
temple à Artilleins. Le Pasteur Bounons fut le conducteur de l’église
jusqu’en 1922. Le Pasteur Henri
Beux lui succéda. En 1938, ayant atteint les limites d’âge, il fut émérité
«t eut comme suoceæeur le pasteur
àctiiel M. Emile H. Ganz. '
La paroisse de Cosmopolita
La paroisse de Cosmopolita n’i
donc eu dans ses 64 ans d’existence
que trois pasteurs et, ooincidence
peut-être unique, ces trois pasteurs
ont vécu ensemble, à la distance de
quelques centàines de mètres, pendant des années, jusqu’à la mort de
M. Bounous, décédé à l’âge de 94 ans
en 1946.
En 1915 cm inaugura le nouveau
temple de Cosmopolita dans lequel
j’ai eu le plaisir de prêcher deux
fois et de donner une conférence. Le
pasteur Ganz, à l’activité intelligente et inlassable, dignement secondé
par Madlame, a donné une nouvelle
impulsion à toutes les activités paroissiales. Il a bâti un temple en 1941
dans la ville industrielle de Juan La
caze où il développe une belle oteuvre
d’évangélisation. Il a construit deux
cliapelle«: une à Boca del Rosario,
l’autre à Puerto del Riosario. Deu*
maisons unionistes avec üisiallatiou
de donches ont été construites à Cosmopolita et à ArtiUeros. La paroisse comprend, à l’heure actuelle, trois
temples, deux chapelIcB, où on célèbre le culte régulièrement, sans compter les réunions dans des maisons
privées des différents quartiers: P a- '
roda Ricca, Rincon del Sance, Minnano, Quinfon, Melo, Campo Pioterò, BarRer (où on espère construire
un temple). Les trois «Ligas femeninas” travaillent activement, ainsi
que les trois Unions de jeunes gens
et les trois Sociétés Chorales.
Si l’on pense que les 430 familV.a
qui composent la communauté Vaudoise de Cosmopolita sont disséminées dlans une régiotf très vaste où
les chemins ne sont pas précisément
de» antostrades, l’on se r^d compte de la somme d’énergiA que doit
déjienser un pasteur consacré à sa
^ tâche.
J’ai passé 21 jours à Cosmopolita.
J’ai parlé 26 fois en public: excellent exercice d’espagnol! J’ai parcouru la paroisse dans tona 1<» sens (elle s’étend sur une longueur de 50 km.
et sur une largeur de 20) ballotté dans
la «Ford» de l’ami Ganz. Son abileté à «Miduire, sa maîttisie absolue
de la voiture n’ont pourtant pas évité une panne dans l’impossible chemin qui conduit à la maison d’un Bubiarel que nous avons voulu visiter.
Il a fallu chercher un cheval, puis
«n autre autc( pour nous sortir de
l’impasse. Mais «fin, à la tombée de
la nuit, nous voici ohez Jean Pierre
Lausarotp un bon vieux venu garçon
du Laus de Bobi, '
Ccùiveirsation en patois (je n’ai jamais tant parlé le patois comme en..
Amérique et je parle, naturellement
le patois de différentes communies!)
Barba Jean Piera» me parle des
temps éloignés où il était hergea* à
Gronsenua; il est ému en évoquant
cette première page de sa vie et en
écoutant le récit des difficultés que
noua avoütis connues pendant ¡lia guer- '
re.
A ArtiUeros je visite un autre Vaudois venu des Vallées: Pçml Chfirimnnier parti du Bessé du ViUar en
1931 avec sa femme Emma Dalmas,
aussi du Villar (de la Combe). Ils ont
trois enfants et sont contents rHanp
leur belle propriété. Et voici Barthélemy Rivoir, sourd comme un
pot. U est enchanté de me voir; je
lui pose des questions en les écrivant sur un morceau de papier. Il
est oé en 1855 près dés Fusines de
Rorà. Parti pour l’Uruguay en 1862.
Il garde des souvenirs précis de Rorà. Il se souvient dù panorama qu’
on peut admirer de Piampra et d’un
grand «falò» allumé à Ròcca Sera
à l’oecasiota d’un 17 Février. Encore
un RouTène . Jacques Tourn (84 ans)
feu Jacques. Le père fut parmi lies
premierà émigrants à la Florida. Un
Villarenc: Daniel Rimir feu Jean,
de l’Envers. Venu m 1891 à l’âge de
20 ans. A été présent à l’inauguration du monument dé Sibaud.
Un Bubiarel: J. Daniel Lautaret
feu Eti«me, du Lautaret, ihuis la
rombe dos Charbonniers. Venu à
l’âge de six ans. Il en a maintenanit
80 et... 10 enfante. Un autre Eourenc: Félix MourgMa dont le grandpère David a traversé 14 fois l’Océan
entre TUruguay et PltaMe! Sa femme est une Geymonat-Pontet de Bobi, nièce de feu J. J. Geymonat de
• 'Pontet.
Mais je ne puis pas rappeler pour
les leolenrs de l’Echo le nom des
centaines de famillies que je vois.
J’ai toujours cahier et cot-ayqn à la
main, mais je vous assure qu’il n’est
pas faoille de s’orienter dans ce dédale de noms, ni d’établir les liens
de parenté qui unise^t les familles
uruguayennes entre elles et cdllie»-ci
avec les familles de nos vieilles' paroisses des Vallées.
Je termine en rappelant qu’au
cours de ma visite à la deuxième paroisse de TUruguay (en oirdre
temps) nous avons célébré deux fois
la Sainte Cène en noiss servant des
coupes en argent offertes par le «Consistoire de la paroisse Vaudoise de
Turin à l’Eglise de Cosmopolita».
ALB. RICCA
ñíraiTEliriim“
Italia
Estera
Annuale Semest.
L. 300 180
L. 600
Ogni cambiamento d’indirizzo costa
lire DIECI
íibrirdígíosfd’occasíose
PfKSfl la lìtrt' la Ilanillaia • Terre Pillile
Aristarco Fasulo : «AUe fonti deSla fede
oristìana» --- Bilyohois, 1925, pp. 322,
L. 150
Piero Chiimitielli : ¡cGesù di Nazaret» —
Roma, 1918. pp. 524 L. 150
Louis Appia : «Témoins de sa résurrection» — Paris, Je sers, 1935, ,pp. 262.
L- 180
f(L’Evangile selon St. Luc» ; Siimples explications par quelques pasteiurs des Vail.
lées. Torre Pelilîce, 1892, pp. 277 L. 80
Pierre Dieterlen : «Arnoild Bovet, sa vie,
son oeuvre». — 2e édition.- Neudhâteil
1905, pp. 326. L. 100
Paolo Geymonat : «La scienza dei bene,
ossia la morale erSstiam» — Firenze,
^Claudiana. 1893, pp. 170, 8* L. 80
Calogero Bonavia ; «1 Servi» (intonso). Palermo, Priuìla L. 40
Caloigero Bona via : «Le sette voci del la
drone» (intonso — Le Orane Torino.
.1929 L. 40
Vittorio Maochioro : «I sermoneiinil di un
papà» — Roima, Speranza, 1934, pp. 145
L. 40
Giovanni Ferrari : ,ì(JI tesoro nascosto» —
Parma. Spaggiari, 1932. pp. 23r L. 60
B. Celli ; «La vita d| C. H. Spurgeon» -—
Firenze. Olaudiiana, 1906, pp- 296 L. 80
A. O. Dubuis : «Ij genio del protestantesimo (Le volile dédhdré) Zaniohelili (Maestri .delia vita spirttualle), pp. 150 L. 70
A. Vljiet ; «SelezionìD), per M. FalcM —■
(Maestri dèlia Vita spirituale), pp 256
L. 80
Teofllo Gay : (tLe contraddizioni della Bibbia spiegate dia un cristiano» — Firenze,
Claudiana 1887. pp 70 L. 30
Frank Thonras : «La souffiramee» — Genève
Jéhéber, pp. 101 (32) L. 40
Susanna Hoffman-De Vistne : .«Iddio sa
perchè» (lettere) — U.C..D.G. 1936, pp.
173 L. 40
R. Saillens : «La croce» — Trad. B. Celli.
Asodli Piceno. 1912, pp. 88 L. 30
S. D- Gordon : «Sdmpiles entretiens sur la
prière» — Lausanne, s. d. pp. 300 L. 90
' lélte Navate ; «Piani! Thomas, sa vie,
som oeuvre» — Lausanne, Paris, 1932,
PP- 197 l;' 80
Francesco De Sanctis : «Storia dflila Letteratura italiana» — Firenze OaudSana
1906, pp. 367, 414 L, 300
Henri Appi® : «Le Christianisme Social»
— Genève. 1900, pip. 190 L. 60
WiiISriiam Law ; .«Un serio appello ad una
viltà devota e santa» (.Malestri deffia Vita
Spirituale) — Boilogna. 1923. pp. 302,
L. 50
A. Cieszkowskii. ; «li Padre Nostro» —
(Maestri dei'a Vita Spiri.tuaile) Bologna
1923, ,pp. 400 L. 80
M- E. Donough ; (¿Le pitan rédempteur):
i‘— Paris, Fisehibadher. ipp, 155 L. 30
A. Pierotti : «Leone Tolstoi, La relgione
e la morale:) — Pisa, 1901, .pp. 322
L. 100
-M. Millioud : «La râliigîon de IM. Renan»
— Lausanne, 1890. pp. 217 L. 70
F. Subilia ; «La crise de te foi d’Edrnond
Siherer» — Lausanne, 1925 pp. 147
L. 50
O. Bushnel! : «lì oaraittere di G^ù» —
(Maestri dèlia Vita Sp'dtuaJe) Boi!ogn.a
1925. pp. 80 L- 40
B. Celli : «La vita eterna» — Roma, La
'Luce. 1913. pp. 34 L. 40
Teoidcro Longo; «L’eàstenza di Db» —
La Luce. 1920, .pp. 57 L. 30
Gino Di Roberto : :(L’Asilo Comandi» —
Firenze 192.3, pp. 211 L. 50
d'tìvanni Ferreri ■ «Farsi degli amici» pn.
46 L. 20
Véra : «Au pays de la 'liumière» (Vovage
en Palestina) — Paris Fisebbaoher, 1912
pp. 329 L. 100
Clonaci) VILI
ÀSTI
Per iniziativa delia Associazione «Bartolomeo CupSid» ila sena del 16 giugno,
nel Teatfo Ccununaie di Asti, ebbe luogo
nannunziafa conferenza del Pastore doti.
Ernesto Ayassot.
Ad un pubblico ohe gremiva ogni ordine di posti, presentato dai siig. Quirino Imerito, solerte organizzatore 'locate, che
con Paolo Cendote a fratelli hanno dato vita alla associazione predetta, alle 21,30 il
doti. A.yassot presentava, in una dinamica
e^osazione, aicune considerazioni sul Cristianesimo ne.ll’epoca moderna, teoendo
rferimento specialmente ailla situazione ita
sana in rapporto al Patto del Latenano.
M pubblico attentissimo applaudiva a pnù
riprese i punti più saiHentì dellla Conferenza e sopratutto la brèltentissima chiusura
Data la parola agli intervenuti per una
libera discussione, diversi presenti ne approfittavano, tutti però oonloordando con
(’oratore.
Perfino due ecclesiastioi in abito talare
non potevano fare a meno di convenire
con i’eratore sulle moilte tecune del Patto
anzidetto.
A'I termine deli’SiniteTesisante diibattito,
il pubblico sfolteva sodicEsfaitto il Teatro,
soffermandosi ancora a lungo, nelle sue
immediate adiacenze, a commentare vivacemente te Conferenza e la discussione
seguita. E- A.^eux
In secondo ¡luogo venne la proolamazione deH’esito degli esami delie scuole
del Capoluogo fatta dai Sindaco.
Bella e simpatìica festicdola di famiglia
:al'l’ombra di due alberi sempreverdi ed
all’aria purificata .dal’uiltimia abbondante
e benefica pioggia ,per la campagna e per
tutti.
in cuor nostro il ricordo del bene ricevuto non minore certo da questa purtroppo
breve visiita che ci 'ha fatto sperimentare
una volta di più «come è belilo e piacevole
che dei fratelli dimorino aissieme».
TORRE PELLICE
Ô. SECONDO di PINER.
Lunedì, 30 giugno u. s., nel cortile dèlie scuole def Capduogo seguirono prima
la consegna del dipiloma efi benemerenza
all’ottantenn© maestro eiem^ttare sigKostan Edoardo^ sedtito colla sua consorte
in mezzo ad una splendida corona, costituita dalle autorità comunali di San'Secondo e di Rorà, da'll’Ispettore seoiasitico di
1 merolo sig. Biianchi, dall’unanimità degli
insegnanti del Comune ed alcuni altri di
altrove, da allievi in festa e da genitori
che dimostrano sempre ìi loro vivo interesse per la propria flgiiuolanza nonché per
la scuoto.
Dopo la presentazione al festeggiato d’un
bel mazzo di fiori rossi fatta da una brava scolara de! Rocco con appropriaite parole, dopo 11 discorso ufiìiciaie deir Ispettore scolastico e la consegna del diploma
di benemerenza per gl otto lustri e più
di lodevole servizio prestati da! sSg. Rostan a favore delle nostre Va», panllarono
ancora li sindaco sig. A. Gardlol, il Commissario Prefettìzio di Rorà ringraziando
il benemerito .Insegnante per te atta <^ra efficace e duratura svolta a Rorà, durante 27 anni consecutì’vi; in uMmo’ una
sootora, non meno btwvaj della prima chiuse questa prima parte della festa rin^ziando anche ipi il veoohte maestro a nome
e per conto déUte popolazione di Prarostìno, pcéohè ivi egji termdoò la sua Ittnea
carriera magistrale.
ti.
Abbiamo avuto te gioia di ricever© la
visita di un gruppo di fratelli Sviz^ri delia Parrocchia :di Apples guidati dal loro
Pastore sig. Scihaitemberg, I nostri amici
che tanto fecero, am .j loro aiuti per il Comune idi Torre PelMce hanno passato alcuni brevi gjorni tra noi. dandoci modo,
per quanto nelle nostre possiibilltà. di testìimonaare loro :la nostra riconoscenza. La
visita sull progetto dell’organizzatore il prof.
Attilio Jalla si è svolta in una calda «tmosf^a di fraitenmtà ohe lascia in tutti il
più gmto ricorda.
Giunti in autopitiiniàn la sera di Venerdì
i nostri ospiti sono stati ricevuti da varie
famiglie e presso il Convitto Valtìèse. Sabato hanno visitato te Vali© deli Pelilo© ed
Angrogna. Domenica mattina hanno partecipato al nostro Culto, e nel pomeriggio
ad una adunanza all’aperto alll’lnverso,
nella quale .il pastore Schauemberg ci ha
rivolto un i^rezzato messaggio che i suoi
co>m,pagni di ■viaggio hanno commentato con
alcuni bei canti svizzeri, alito serata di ricevSmènto neffl’Aute Magna offerta dallb
Gioventù deila Chiesa e dailla Corate. Gior.
nata densa di splrituailtà e tutta pervasa da
un vibrante senso di amicizfa. Lunedi gita
in torpedone fino a Praly ed al pomeriggio
ricevimento offerto dalli© Autorità MunScipali di Torre Pellice nel bei Parco di
Vólto Olanda. Anche qui. fraterni messaggi
da ambo .le partì, tra cui ricordiam.o particolanm^te i dliscorsi del Pastore Svizzero © di due Sindaci di Apples e del Sindaco di Torre PeMice il dott- Oinaudo che
ha esafitato in minaMte spirito di com,prensione la solidarietà fraterna che anima to
nazione Elvetica, dandole al di sopra dell©
differenze dii lingua e di reiligjonj© quella
unità morale ohe fa il’amminazlione. dèi
mondo. Il Parroco Don Barate aggiunse
pure, con sentite parole, respres^one dèlia riconoscenza dei dttadins cattolici di'
Torre Pellice anche essi beneficati afia pari dei Valdesi daiiila genenasità dei nostri
ospiti.
Alte sera te Associazioni cristiane offrivano te serata di addio e gli ultimi messaggi
veni'vano scambiati tra commossi voti di
un non tentano «rivederci».
Torre Pellice tutta ed. in panScoIare te
popolazione della nostra Chiieisa hanno vissuto tre belle giowiafe sotto il segno deiite
fraternità <^e solo lo spirito di Cristo può
ispirare. Ai nostri fratelM Svizzeri un caldo ringraziainiento per te tono visi.ta, a noi
tuta il grato compito ufi serhane e coltivare
li nostro Asilo VaMes© ha avuto Domenica 29 corr. la sua festa dS chiusura Molta
g^te... troppa pe.r la sala in cui te piogge ci ha costre.tto a rifugiarci mentre tutto ora predisposto per un trattenSimento
ail aperto. Bolli com© seimpre nella loip ingenuità infantiie i canti e ben eseguite Ite
re.cite © I© «rondes)) dei nostri ipiocolissimi
...e come sempre ottima te preparazione
dovuta aito accurata e solerte opera della
mostra capace ¡insognante sig.na Dora Revel.
Aiti liturgici;
B.ATTESIMO : Falico Ugo di (Michele e di
Roland Laura. Iddio benedica il piccolo agJ’eg^a del Buon Pastore.
•MATRIMONI : Beneeduo Francesco con
Malan Isolina, Actis Piazza. Pierino con
Gordan EgLamiina Evedainia,, Hugom Adidano
con ReveI Rosalba Aurora. Giordan Davide con Staillé Olga, Corongi Gaetano Rocco co:n Armand Bosc Rut Friidla, Costantino Guido con Negrin Elena Margherita.
Per tutti i nuovi focolari cristiani accesi
nel nome dei Signore ripetiamo qui il voto
di molta ibenedizione nella fedeltà aM© promesse suggellate dall’Alto.
FUNERALI : due lutti dolorosi tanno colpito la nostra Comunità con. la dipartenza
im^ovvisa di quaggiù della nostra sorcila In fede Eveliiia Sibille in JaMer, compagna deH’.^ziano delto nostra Chiesa sig.
Cario Jahier e con la scomparsa dppo breve malattìa del dott. Oscar Geymonat così
nota e meritatamente apprezzata figura del
nostro mondo non solo Vaidese in Torre
Penice.
Alle due faimiglie così duramente provate ridiciamo qui te parola dèlia nostra
simpatia cristiana mentre chiediamo a Dio,
che solo può farlo, di colmare con la Sua
grazia i vuoti lasciati nelle rispettive famigli© da queste due inattese chiamate del
Signoi-e. E. Ayassot
luoghi dove i Padri hanno sofferto e lottato per la Fede renda ognor più vivo In
tetti questi nuovi membri iji Chiesa il
desidèrio di amar© e di servirte ili' Signore !
L'annuo Saggio dell'Asilo d’infanzia ha
avuto luogo la scorsa doanenica. Sotto te
direzione della maestra ri’gnorina Lisetta
Rostan i bimbi- hanno svolto un divertentissimo programma di redife e di canti. E’ stato questo uno dei Più bei Saggi
a: qtteli abbiamo ftoora assistito.
Le mamme dtei bimbi hanno offerto alte
valornsa insegnante l'espressione deia' loro
gratitudine e te signora Eitenà Bounous,
presiidente del Patronato, un flore racoalto presso 1© benemerilt© signioire del Patronato stesso. Anche 1 himibi hanno avuto il
loro regalo del quailte essi erano ’risibilraent© soddisfatti.
'Nei giorni 24 e 25 Giugno s’è riiunita
nel nostro tempio la Conferenza Distreitiuale. La nostra panrocohia ha fiaitto gM
onori di Casa, spiacente però Che molti
detegati non abbiano approfittato dell© lOamere preparate ¡per il pernottamento. Si
vette che ancora non è entrata nelle nostre
abitudini Tidea di una Coniferentia di due
giorni! li
Al culto serale era presente una buona
assemblea che è stata ©difleata diai messaggi dtei pastori Alme o Ayassot.|
La parrocchiia ringrazia l’Aailo dei Vecchi il quMe in vario modo ha dato il suo
contributo per la fraterna acooglStenza <feS
membri dèlia Conferenza.
Vivi ringraziamenti al Pastore emerito
sig. Sarubbi e al prof. Tron oh© hanno
presieduto ,iil culto in assenza del Pastore.
MA INÔOMMA!
C osa
Cosa
Cosa
è
il così detto
. 0
V H o I e I
ESEildil) DELL! SIIVEQI
Daià dilucidazioni in preposito ii
Tenente Colenello PAGilERI
venerdì 11 lugiio, ore 20,30 nel
CINEMA TRENTO.
[enliale iofito a tatti - iearissB iibafo
Direzione: Via dei Mille, 1 - Pinerolo
Amministrazione: Via Carlo Alberto,
1 ■ bis - Torre Pellice
Dir. Resp. Ermanno Rostan
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Giovanni MIaggo
PIÉTRO A ROMA
Lire 70
In poche pagine ben documentate
dimostra che Pietro non é mai stato
vescovo a Roma, e 1 papi non sono
i suol successori.
S. GERMANO CHISONE
La Corale ha amcluso ii suo anno di
attività domenica 8 giiugno con una gita a
Coazze. Il tempo, raccogHema d©i cari
fratelii di quella isòliata comunità del no^ro distretto, la soste sui© riv© del lago
di Av-gwiana, tutto ha comeorso '»Ila riti^ta di quella magnifica gioraata. Meritava
la nostra va*lorosia Coralte c]uosto pre^nío
Domenica 22 Giugno ì Confermati deltanno 1946 & 47 hanno visitato i luoghi
storici delia VMIe d’Angrogna e del Pedice. Culto a S- Lorenzo, visita al Serre
a Chanforan, alla Chiesa dèlia Tana, rjl
tomo a T^ e poi visita a Sibaud e ai
tempi, deBa Val Pefflice. Nell© tappe, letture storiche © canti, Cti© il ricordo dbi
OREioi-niue-Giiiii
Il dr. DANIILi ROCHAT
visita a TORRE PELLICE
tutti i venerdì dalle
10 alle 12 presso il
dr. GardioI 1^1. 77
a POMARETTO
il 2* e 4‘ sabato del
mese dalle 10 alle 12
presso rOs pedalo
Valdeso
ii
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