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PrasE» Lira 6
Anno LXXVn - N. 31
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/ TORRE PELUCE 15 Agosto 1947
pedizione in abbonamento postale - I Gruppo /
^W'pienda ia vo^^t-a iuce nc't
co^peWo 9e<^li iiotHi'H'i
( Gesù)
tú -w
VALLI VALDESI
SETTIMANALE DELLA
COdlE PIETRE VIVE..
"Come pietre vive, voi pure entrale a fare parie dell'edificioi;per essere una casa spiriiuale,,. go-1 Pietro 2- 5
CHIESA VALDESE
h’ivm)Oigìne dell’edificio con delle
solide fondamienta e ben collegato insieme, adoperata per indicare la
Chiesa di Gesù Cristo, non è esirtnnea al linguaggio del NuoUo Testamonlo. Infatti l’Apostolo Paolo l’ado}x‘ra scrivendo agli Efesini e l’adopera pure VApostolo Pietro nella
sua eidstola ai cristiani che vivevano
nello dispersione. Anzi, qui essa assume un tìorattere particolarmente
appropriato in quanto mette in evidenza la grande verità che, sebbene
separati gli uni dagli altri nel tempo e nello spazio, i discepc/li di Gesù Cristo, come pietre vive, entrano
a fare parte della, Casa spirituale di
Dio le cui fondamenta poggiano sulla pietra che gli uomini hanno bensì
riprovata, ma che Dio- ha scelto per
lame la pietra angolare.
ET sopra questa immagine delt’edificio, e più particolarmente sull’immagine delle pietre vive che entrano a farne parte che vorrei meditassimo brevemente.
a fare parte dell’edificio».
I.
Osserviamo innanzitutto che le
pietre adoperate per la coatrusdonei
di un ledificio sono delle pietre scelte.
Lo .sa il costruttore il quale prima
di mettersi all’opera fa una cernita
delle pietre che gU saranno necessarie, e, mentre scarta te une, mette
le altre da parte ¡ter servirsene al
momento opportuno. 'Senza questo
savio procedimentoi cioè senza questa scelta, egli non può sperare di
condurrei felicemente a termine la
pietra vivente che ’’entra a
fare parte dell’edificio che ha da
servite di dimora a Dio per lo spiritnf’, anche il credente è stato scelto,
e la sua elezione data fin dalla fondazione del móndo. Il divino Qostruttore, nella sua imperscrutabile
sapienza, fin da allora lo ha messo
sua opera.
a [tarte, ¡ter farlo entrare a fare parte deli’edificio. ”E questo, dice la
Sacra Scrittura, n¡nn viene da noi,
ma viene da Dio il quale chiama
secondo il suo proponimentp'’ e secondo l’aunM catena della sua grazia e della sua misericordia
«Quelli die Dio ha preconosciuti,
li ha pure predestinati ad essere
ooniormi all’immagine del suo Figliolo, ond’Egli sia il primogenito
fra molti 1 rateili; e quelli che ha
Predestinati, li ha pure Chiamati;
giusv^^gti. ^ quelli ohe ha giustiìfl\
cati li II*, pure glorificati. «Non siete
voi che a\»te scelto Me, dlohiara
Gesù, ma sono Jq die ho scelto voi,
e che vi ho oostViititi».
Quale pnvihìgùt per It credente!...
e quale pr-tvilegio per uai}.,.
II.
1 . . '
Osserviamo in secondo luogo che
le pietre scelte per entrare a fare pariteli’edificio, anche se scelte', nop, sono perfette, od hanno bisogno iM est
sera modellate.
Non ¡Mtssiamo immaginare un costruttore it quale non. adoperi il
martello o lo scalpello per rendere
più adatte cdl’uso immediato le pietre che ha scelto. Con essi Egli picchia su di esse, qui per squadrare
maggiormente, là per togliere una
sporgenza, altrove por rendere più
piana la superficie, altrove ancora
per smussare gU angoli. AlCurto le
schegge saltano con violenza, i frantumi cadono, la dura, pietra sprigiona scintille, ma così soltanto le pietre si armonizzano e l’edificio può es
sere solidamente costruito
Colle delle Fontane
L’annua riunione ai Colie delle Fontane avrà luogo, D. v.,
domenica 24 agosto alle ore 15.
E’ 'assicurato un servizio di
buffet.
In caso di cattivo tempo, la
riunione non avrà luogo.
Non diversa è la necessità per le
pietre vive che entrano a fare parte dell’edificio che ha da servire
di dimora a Dio per lo spirito. Non
basta che esse siano state scelte secondo l'eterno proponimento di Dio,
bisogna^ òhe HI martddo \d!ella sua
grazia e lo scalpello dellu sua giustizia vibriino dei colpfi decisi per
modellare l’anima dei credente e
per perfezionarla.
"^CET IN TE'^
Che qui spezZìino una caténa, indegna, che là frantumino un cuore
indurito, che altrove pieghino uno
spirito tropiH) orgoglioso e che tìlr
trove ancora smussino i lati troppo
angolosi di un carattere... Ah! non
lamentiamoci quando i colpi della
grazia divina ci raggiungono, quando
fyjrse s’abbatte su di noi la sventura, o siamo chiamati W passare attraverso il crogiuolo della prova. E’
t’opera del divino Costruttore che,
come pietre vive, scelte, modellate,
vuole farci entrare a fare parte delr edificio.
IH.
Osserviamo in terzo luogo che
le pietre scelte e modellate che entrano a fare parte di uh edificio devono essere unite fra Ipro e ben collegate cofi la pietra angolcere. Ciò
che le unisce è la calce, il cemento;
e più questa unione è salda e più è
stdSdo Jf e^iicio. Uno dèi ritròMti
della tecnica edilizia nwjtderna consiste appunto nei rendere quanto più
possibile stretta quella unione onde
guadagnare in solidità e durata
Il vincolo ohe deve unire le pietre vive tra loro nell’edificio spirituale è l’amore che è il vincolo della
perfezione. Non 4» aveva detto Gesù, e no vi aveva egli insistito?: ”Amatevi gli uni gli altri come anch’io
ho anwito voti”. Non l'aveva qonfermato E Apostolo deWamore ’’Dilet
ti, amiamoci gli imi gU altri, perchè
l’amore è da Dio!'. E San Pi»À!o non
it aveva egli dichiarato? ’’Siate stretti insieme dall’amore perchè hi carità edifica”. Non siamo noi forse
membra gli uni degli altri e tutti
insieme non giorno noi forse membra
ddFunian Corpo : La Chiesa di Gesù Cristo?
Ma perchè così spesso la Chiesa
Sangue? Perchè non può conseguire
tutti gli scoiJ^ che si prefigge? Perchè non può dare al mondo tutti
quei beni che da lei si aspetterebbero? Perchè le pietre vive deM’edificio non siono sempre saldamente unite fra loro, e mancando di coesione
fta, loro, mancano del necessario
collegamentto con la pietra angolare.
E quello che l'apostolo Paolo diceva di sè : ”s0 non ho carUà io sono
come, un rame risuonante e come uno squillante cembalo, se non he cor
rftà ciò niente mi giova”, lo possiamo dire deWp pietre vive che entrano
a fare parte dell’edificio. Se non le
unisce la carità, e se la carità non
le unisce a Cristo^ dò non serve a
nulla e l’edificio non può sussistere.
* * *
Se ne ricordino i membri della
Chiesa di Gesù Cristo' e ricordiamocene anche noi, fratelli e sorelle,
perchè le parole del nostro testo ci •
cOncernòno. Noi nomo te'pietre vive
che, nella Sua divina sapienza, Dio
ha scelto e, nella Sua divina grazia,
Dio ha modellato per fard entrare
a fare parte ' deU’edifido che ha da
essere una dimora a E\iO per lo Spirito.
Ci renda il Signore sensibili a questui nostra nobile vocazione e ci dia
Egli stesso di essere deite pietre vè
ve non indegne di ifuell’edifido
O. Mathleu
CONFERENZA DEL III DISTRETTO
La scia del 3 giugno u. s. i Pastori
ed i delegati alla Cionierenza tiel HI
Distretto si sono ritrovati a Firenze
n,«l Tempio di via de’ Serragli per
il culto di apertura presieduto dal
Pastore P- Bosip. Dopo un cordiale
saluto rivolto dal Pastore Cplucci a
tutti i convenuti, i membri della
Conferenza si riuniscono per reiezione Sèggio che risulta cosi
composto: Presidente pastore E.
Corsani; Vicepi^sidente sig. Messina
e Segretario M. Nicolay.
La mattina del 4 giugno, dopo un
breve culto presieduto i^al Pastore
Corsani si apre la seduta con la lettura di una lettera augurale del
signor Moderatore e della relazione
della Commissione Distrettuale. Con
ohiara sintesi il Sovraintendente Pastore Colucei tratteggia le necessità
e le esigenze della nostra Opera nel
momento attuale- Egli propone allo
studio della Conferenza i seguenti
argomenti : 1) Penuria di operai e
grande bisogno ^ nuove vocazioni2) Cosa fare per ridestare un maggior interessamento alla vita della
Chiesa da parto di coloro che amano
rimanere in disparte. 3) Come rispondere ai particolari bisogni dei
nostri giovani reduci dalla prigionia
e dai campi dii battaglia. 4) Nuovi
sisteini di evangelizaazi|0|ne fuori
dei nostri locali 5) Come curare gli
isolati.
•
Partìcolarmento interessante ed ,anìntata è stata la discussione sulla
necessità e sul nuovo sistema di cvangeliaaazione adottato da varie
Chiese del Distretto, od è stato ben
precisato che «uscire fuori delle
Chiese» non vuol dire menomare o
trascurare l’Opera che si svolge in
seno alla Comunità; si tratta invece
di pioiettare fuori del nostro ambiente i principii che informano la
nostra vita interiore ed i sentimenti
che coltiviamo nella nostra famiglia
cristiana. E’ stata prospettala la necessità di un Comitato di evangelizzazione che diriga © coordini questa
attività, dando le direttive e fornendo airuop-o uomini e mezzi per un
opera più fattiva ed efficace là dove
il terreno sembra presentarsi più pror
pizio. Molto lamentata è stata la
mancanza di opuscoli di propaganda da (Idetrihuire alla fine dei nostri
raduni evangelistici- — Paiole di
plauso e di vivo compiacimento sono state rivolte al Pastore Ribet jier
l’intensa e coraggiosa attività da lui
svolta ,a Livorno, a Pisa, ad Arezzo
ed in altri eeintri toscani, dove il
Vangelo è stato annunzialo alle folle
assiepate in pubblici teatri e dove
spesso sono stati valprosamente so
sitenuti piiihblici coin|tradrT|tthiiii.
La voce delle comunità
Nella seduta pomeridiana, esaurita la disoussioue sugli argomenti
projxisti dalla Commissione Distrettuale si passa alla lettura dèlie relazioni sunteggiate delle singole
Chiese. Da esse traspare quanto
grande sia il fervore di attività che
ogni nucleo evangelico svolge per
proprio conto e quanto sentilo sia
il bisogno di fàr conoscere ovunque
il Vangelo al nostro popolo.
Accanto a ^piest’ansia generale di
tutte le Comunità, affiorano qua e là
i problemi e le necessità locali delle ’
singole chiese che attendono un’adeguata soluzione, specie là dove maggiormente è sentita la mancanza di
un conduttore stabile e fisso. Il Pastore Coiucci dopo aver letto la breve relazione detta sua Chiesa, presenta un resoconto abbastanza dettagliato sulla vita e suirattività dellTstituto Gouid-Pestalozzi. Anclie il
pastore T. Vinay ci fa una breve relazi oiie sull’Istituto Ferretti
Li n pensiero di viva simpatia è rivolto (falla (inferenza ai Pastori E.
Meynier, D. Pons ed E. Pascal, assenti per ragioni di salute.
Molto animata è stata la discussio^
ne sutt’antonpinia delle Chiese.--..
Dagli O.d.G. pervenuti dalle varie
Assemblee \di Chiesa risulta ben
chiaro che a favore deU’autpnoinia
si sono schierate le poche Chiese
Autonome del Distretto, mentre hanno preso posizione contraria tutte le
altre. Dopo molte proposte e controporoppste viene approvato il seguente
ordine del giorno presentato dal pastore Ribet:
”La Conferenza) (kl III Distretto,
tenendo presente le esigenze particolari dell’ora attuale, per cui la nostra Chiesa dev’essere preoccupata
essenzialmente dell'Opera di Evanr
gelizzazione, pfesqindendo dfM’esOr
me teorico del p-óblema, chiede che
venga provvisoriamente sospesoi l’istituto deU’autonomia, affinchè la
Chiesa possa disporre di tutti i suoi
operai per mandarli là dove l’Opera
lo richiede^’.
Si passa quindi all’esame degli arti(M)li dei Regolamenti Organicà riguardaiuti f’autonomia e si propongono varie modifiche da apportare.
Più concorde la Conferenza si è
trovata sulla riforma deU’attuale ordinamento (Relrettuale, accettando
la divisione dei distretti emme proposti dalla Commissione, lasciando però unite in un unico, distretto tutte
le Cliiese delle VaRi Valdegi.
Comunione fraferna
La sera del 4 giugno i membri ¡fella 'Conferenza si sono ritrovati con
i fratelli iioreintini nel (tempio di
Via Manzoni per un culto presieduto
dal Pastore Moreschini e la mattina
del 5 hanno pjartoinpato aif un servizio di Santa Cena nel tempio di
Via de Serragli dove i oondultori
delle sorelle Chiese Evangeliche di
Firenze hanno portato Un loro brève
fraterno messaggio; a tutti ha risposto il presidente iiastore E. Coisani
auspicando che i iegami cR fratemità che iinis(jon<> attualmente lutti gR
(continua in S" pagina) '
Corpo Pastorale Valdese
Il Corpo Pastorale Valdese si è
riunito il 12 Agosto a Torre Pèllice
C0.1 seguente ordine del giorno:
I) Culto d)el Modeiatore.
II) a) Presentazione delle domande di wnsaorazione al S. Ministero dei Candidati: Girai-det Giorgio, Miool Edoardo, Santini Luigi, Sommani Franco, Toum Cijwiano.
h) Presentazione dei Candidati ed
assegnazione degli argomenti per
l’esame dS fede.
Ili) Nomina delle Commissioni di
esame
IV) Esame di fede dei Candidati e
votazioni in riferimento.
V) Assegnazione tfei testi per il sermone di prova e designazione delle località di predicazione.
VI) Eventuali comunicazioni.
Le Commissioni di esame sono state così costituite:
a) Operato della Tavola e della E’acoftà di Teologia : Pastori Carlo Gay,
Enrico Geynieit, prof. Augusto aVmand Hugon, aw. Mario Piacentini
(suppL dott. Gioi'gio Peyrot e Ettore Serafino).
b) Operato doUa C.I.O.V. : past.
Silvio Long, sig- Emanuele Tron (di
Petrosa Argentina).
I C.and|idati a turno hanno esposto
le loro convinzioni religiose su alcuni
punti della Dottrina e deRa Fede
Cristiana. I^a loro testimonianza è
stata semplice ed efficace.
I sermoni eli prova saranno predicati nelle seguenR località :
Tempo dei Coppieri: 20 agosto, or©
10 (Girardet Giorgio, Sommani Franco, Tourn Cipriano)
Tempio di Pomaretto; 21 Agosto,
ore 10 (Miool Edoarifo, Santini Luigi)
La popolazione evangelica è caldamente invitata a (pesti culti,
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l'KJQ BELLE VALU VALPESt
Nel mondo cattolico
QetftoUeesimo in jTmeriea
Col 1 luglio »©ntra in funzione la
nuova stazione radio WFUV che è dipendente dalla università Fordham,
diretta dai P. Gesuiti. I programnai
saranno variati : musica, commenti, discussioni, commedie. Accanto a qiresta
stazione radio stanno già trasmettendo o trasmetteranno fra poco quelle
della Università cattolica di Waschington, della Università di Loyola. di
Lns Angeles, dei collegi della Immacolata di Pensilvania, di S. Bonaventura nello lowa e di S- Bonaventura del Kansas. Non risulta che siano
venute delle proteste di autorità ecclesiestiche protestanti per questo.
Invece in Italia, a Firenze, pare che
il Cardinale abbia pubblicamente protestato perchè sono ancora in vigore
i Culti per gli evangelici trasmessi
per Radio!
SeniiPre secondo le indicazioni di
Fides (29 e 22 giugno) le scuole cattoliche educano in America circa tre
mdlioni di giovani. Le scuole elementari cattoliche sono state nel 1946 ben
8194 e quelle medie e superiori 2418Il corpo insegnante nelle elementari
è di 59747 persone di cui il 95 per
cento suore.
Spirìfo di iolleranyfa
netta pratica cattotica
E’ il titolo di un articolo del Gesuita Oddone in Civiltà cattolica del 19
aprile il quale alla domanda » Può
la Chiesa applicare anche deUe pene
temporali e materiali come rammenda, la iprifeione. ^esilio,- ecc?» risponde categoricamente; <(anche a
questo riguardo la risposta è in generale affermativa e si fonda sui decreti dei concilii. suH’insegnamento dei
Sommi pontefici e suda pratica costante deUa Chiesa. Se essa non potesse imporre anche delle pene niateriali. il suo potere coercitivo esisterebbe bensì nella sua essenza, ma sarebbe incompleto»
A proposito della Inquisizione afferma categoricamente : «Il Tribunale della Inquisizione era una istituzione in se naturale e giusta- Con essa
la Chiesa tendeva alla propria conservazione 6 difesa; essa aveva lo scopo
non' d’imporre la religione non con
la forza, ma solo di mantenerla in
quelli che la possedevano; era pienamente conforme al diritto pubblico in
vigore a quei tempi, e il suo funzionamento si svolgeva secondo la legislazione penale contemporanea» ;.
Se vi furono eccessi nel passato, oggi
i tempi sono mutati ed «al presente la
Chiesa da eslempio ¡ammirabilie di
larga tolleranza, di dolcezza, e di rispetto verso ogni ceto di persone».
Ne volete una prova? L’articolista
cita le parole del card- Gibbons il
quale con legittimo orgoglio poteva
scrivere: «Noi possiamo affermare
che finora negli Stati Uniti non è stato disti-utto nessun tempio protestante,
nessuna casa d’educazione e che non
è sata ^commessa nessuna vaplenza
contro un ministro protestante da coloro che professano la fede cattolica».
Peccato che dopo aver consultato le
annate delle relazioni al Sinodo del
nostro Comitato di Evangelizzazione
abbiamo dovuto rimpiangere di r;on
essere anche noi nel beato paese d’America.
Jlffobititasione gererate
dei catfotici in Jiatia
li P. Lombardi nelle sue peregrinazioni attraverso molte regioni d’Italia
ha avuto la possibilità di tastare il
polso al cattolicesimo italiano. Nella
Civiltà Cattolica del 7 giugno, egli
riassume le sue meditazioni in un articolo intitolato «Rilievi sulle forze
cattoliche in Italia (per una mobilitazione generale).
Nella prima parte intitolata «le luci» egli esamina il lato pentivo della
sua inchiesta. 284 diocesi, quasi aitrettanti vescovi, 24000 parrocchie («Il
clero in massima parte buono»). L’Azione cattolica bene organizzata, vero
albero dal rami maestosi, le schiere
dell’AGLI, i terz’ordini. le congregazioni mariane, la fede e la santità
di molti laici danno a ben sperare.
Sarà interessante vedere nei prossimi numeri della rivista quali saranno
le ombre e quali le conclusioni.
Nel numero del 5 luglio di Civiltà
Cattolica Padre Lombardi continua i
suoi «Rilievi sulle forze cattoliche in
Italia» esaminando questa volta le
ombre. Esse sono notevoli e tali anche
che potrebbero «minacciare gravemente la stessa vitalità delPuItalia
cattolica»
Si pensi (per esempio) alla spaventosa ignoranza religiosa che imperversa nel nostro popolo, alla limitata
frequenza neiU’osserv'anza del precetto
festivo e pasquale, al timore che improvvisamente ha potuto destare un
partito politico ateo nelle basi ed estraneo a tutta la mentalità italiana».
Quando si tratta però di fare la diagnosi del male si ha l’impressione chè
si colpisca ben lungi dalla vera ragione. Infatti il Lombardi vede le dioce
si irrazionalmente divise, il clero mal
distribuito, con lacune nelle sue concezioni e nella sua preparazione, le
opere laiche rese inefficienti per «una
mancanza generale di collaborazione
fra le diverse forze cattoliche organizzate». Infatti «1 quadri del campo cattolico. frazionati In tante forme ed
iniziative disparate, sembrano provocare una dannosa confusione nella
massa dei cattolici stessi-.. peggio
poi che la semplice molteplicità delle
opere distinte, si è che qualche volta
sorgono addi'rtittura interferenze penose, per cui pare che un’istituzione
venga positivamente a danneggiarne
un’altra, sorella d'ideale». Pare quasi di sentire una diatriba delle solite
contro le Chiese protestanti divise in
mille sette armate le un© contro alle
altre! Vi è poi scarsità di mezzi, di
propagandisti e di dirigenti : il che
mi pare impressiionante in un popolo
tanto cattolico come ci si dice sia l’Italiia.
Il rimedio? «Ci. vuole che le forze '
buone assumano coscienza di se.-, un
Piano ci vuole. E poi un suon di tromba che percorra la penisola quasi eccheggiando dal cielo, per scuotere i
sonnolenti, an/imare gU iscorapigiati.
raccogliere le innumerevoli forze sbandate creando il senso deU’unità; suono che comunichi a tutte le forze sane ila fremente certezza che il piano
dii guerra è composto, che in esso c’è
bisogno di ciascuno, che ciascuno è
un atteso e sarà messo in valore».
Belle parole, sopratutto se sappiamo
prendere in loro quello che fa al caso
nostro! Anche se in fondo il Lombar- *
di non ci ha dette nulla di veraraeìite
nuovo, credo che possiamo essergli
prati della sua disamina che ci l'irmette di avere una sintetica, visione
del problema che ha il suo valore anche per noii. di conoscere esattamente
la potenza spirituale della Chiesa Roraana
A proposito del recente viaggio della sig.ra Peron l’Herald Tribime di
New Yorck afferma che il vero scopo
di esso stia nel tentativo di creare
un blocco internazionale delle nazioni
cattoliche e latine attorno al Vatica
Cattoticesimo in j>olonia
L’at'teggnamento deila Chiesa ufficiale è piuttosto dii attesa (Réforme 5
VII) poiché non vi è stato ancora una
sistemazione ufficiale dei rapporti fra
Vaticano e Polonia; il clero è in massima parte ostile o almeno molto riservato verso il Blocco Popolare.
Va però notata una corrente progressista che vuole trascinare le masse verso una nuova visione del cattolicesimo- E’ essètìzialmente composta
da persone che hanno preso parte alla lotta della resistenza, che hanno
vissuto nei campì di coiicentramento.
che si sono convinte che vi sono fattori che non si possono trascurar© nella storia.
Fra i 26 giornali (quotidiani e periodici) cattolici ve ne sono alcuni che
diffondono questa nuova visione cattolica. Essi sostengono che il cattolicesimo sarà in grado di risponder© alroffeiisiva marxista unicamente se
saprà asisumldro una posiZJlone i3(rogres^isita* iH’ nn fatto, e so!o
per - il cattolicesimo polacco, che la
Chiesa oggi non può lignorare che vi
sono sul tappeto formidabili problemi
sociali].
Convegno delVU. £. C. 3.
Jì/fermarsi dei
caitoticesimo in JTrgeniina
Con 86 voti contro 40. dopo tre giorni di discussione è stato approvato il
decreto che rende obbligatoria nelle
scuole argentine l’istnizione religiosa
cattolica
II giornale di opposizione «La Vanguardia» commeirta così: «Abbiamo
dato oelìe mani di una xmten.ia straniera il nostro sistema di scuole pubbliche... Noi abbiamo autorizzato la
Gerarchia a «Vaticanizzare» il sistema scolastico argentino»- E’ da notare che nelle ultime elezioni il Peron
è stato eletto col 52 per cento di voti
in virtù di 300.000 voti ottenuti per
merito del clero.
Esso ebbe luogo a Milano alla fine
del giugno scorso.
L’Unione Editori Cattolici Italiani
comprende oltre 80 aziende che stampano centinaia di libri aH’anno in centinaia di migliiaia di copie di volumi. 11 Consiglio deirUECI composto
di 11 membri e di cui è assistente il
direttore della Civiltà Cattolica PMaptegani si è subito radunato per
attuare le decisioni dell’assemblea dei
soci, e per formulare un vasto programma di tutto il lavoro.
Ancora in tema di Stampa, cattolica
va segnalato che la casa A.V-E. ha indetto un concorso con 50.0fX) lire di
premio ciascuno per un libro di meditazionC( por uu l!b»ó Ui in
fantile o giovanile, e per un romanzo.
E’ uscito il secondo volume della
Bibbia tradotta a cura del pontifìcio
Istituto Biblico sotto la direzione di P.
Vaccari. Il volume comprende da Giosuè ai Re,
a- r.
PAR AVilON
Arrivp dans la Colonie du Rosario Orientai (appelée plus tard Colonie Valdpnse) le pasteur Morel se
mit immSéidiai^ment à J’oeuviie. Il
forma un Consistoire de trois
membres (Jean Costabel, Barh. Ugon, Et. Planohpn), il célébra les cultes dans un «galpon» ouvert à tous
les vents, il institua une école djb dimandie, des classes de catéchisme, il
rédigea uït réigulement disciplinaire approuvé par la majorité des colons. Le 15 septembre 1860, la colonie se constitua en commune et
nomma son Conseil: Jean Costabel,
B- Ugonj E. Planchon, Jacqpie» Guigou et Pierre Gönnet. En mars 1861
arriva le régent J. D. Costabel qui
ouvrit une école de 46 élève». Avec
le pasteur Morel étaient venues d’Italie une quarantaine de famillesVers la fin de 1860 il en arriva d’autres, en sorte que la Colonie augmentait rapidjeniieint et prospérait à
tous égartb. Malheureusement au
bout de quelques tempe des difficultés surgirent : on reprochait au pasteur d’être trop rigidp dans l’application de la discipline, il y eut
des plaintes au sujet & l’argent collecté par le rév- Pendleton, on se
divisa sur le choix de l’emplacement
pour l’érection dju temple dont tout
le monde sentait la nécessité, vu que
on ne pouvait pas continuer indéfiniment à se réunir dans un© remise.
Les uns voulaimt bâtir le Temple
dans le village de La Paz, le» autres
dans unie localité centrale de la Colonie. crise fut très aigiie et, d’une manière pins ou moins grave, dura des années.
UNE VISITE DU MODÉRATEUR
La Table, à une si grande distancie,
ne pouvait rien JEaire pour la résoudre et, recevant des informations
contradictoires, n’avait pas les éléments pour juger et décider. Aussi le Synode de 1869 établit d’envoyer en Uruguay un délégué dans la
persoane du Modérateur J. P. Lantaret. Celui-ci débarqua à Montevideo le 25 juin et ne s’arrêta que 9
jours dans la Colonie. 11 convoqua
deux Assemblées d’Eglise qui après
de longue» discussions prirent la
résolution suivante: 1-) L’édifice
commencé à La Paz sera achevé et
destiné à la célébration du culte.
2 ) Au centre de la Colonie actuelle
on bâtira une seconcíe chapelle, un
presbytère et une grande école avec
avec logement pour le rég«nt. 3-) Un
comité, nommé par les colons, sera
chargé de diriger tout ce qui concerne les constructions et spécialement
les collectes au sein de la Colonie.
4-) Il sera pourvu à toutes les dfe|)cnse8 au moyen: a) des contributions volontaires des colons, b) des
secours que la Table s’efforcera d|b
leur procurer ; c) ijes' sommes qui ont
déjà été oollectées par M. Pendleton.
M- Morel, déçu et malade, donna
sa démission en 1869, après neuf ans
de pastoret au sein de la colonie, neuf
ans de luttes, die privations, de souffrances. M. Morel a été un grand pasteur. Il a tout donné à l’Eglise ; sa
forte inteHigence, sa vaste culture,
sa vie. «M- Aforei, me dit le collègue de Colonia Valdense, le pasteur
Ernest Tron, a été un martyr».
Je signale, en passant, à la Société d’Histoire Vaudoise de La Tour
la biographie de Morel écrite par le
pasteur É- Tron et publiée dans le
Bulletin n. 2 de la Société d’Histoire Vaudoise sud-amérioainq. -• C’est
un ouvrage complet et émouvant
qui mérite d’être traduit et largeniient oonnu.
HEURES DIFFICILES
En 1869 le paateur J. P. Salomon
pour des raison» de santé, dut quitter l’Eglise d© Cóme, qu’il dirigeait.
L’année suivante il s’offrit pour l’Uruguay. n fut reçu avec enthousiasme
par la Colonie du Ros.ario, en novembre 1870. Son ministère ne dura
que quatre ans. M. Salomon ne réussit |)as à ramener la paix au sein die
la colonie, encore toujours tourmentée par les vieilles dissensions. Aussi il partit pour les Etats-Unis en février 1875, accompagné par les familles de Barth. Ugon, Jean et Paul Salomon, J. P. Plancon, David et Etienne Cnurdin, David! Lantaret et
un tteisson. Il® formèrent une petite
colonie dans le Missouri.
Les Vaudois du Rùsiario restèrent
donc sans pasteur jusqu’à la fin de
1877, soit pour une période de près
de trois anSi. Dan» cette période très
difficile deux hommes rendirent à la
Colonie de grandfe services: Jacques
Gauydou et J. D. Revel, I© premier
né à Aàgrogne en 1850, venu en
Uinaguay en 1874 ; 1© second né
à la Tour en 1840, émigré en 1863Les deux presi derént des cultes,
s’oeeupèrent de rinstruotion religieusK} et du chant, exercèrent en
somme un ministère pastoral.
L’aspect extérieur de la Colonie du
Rosario Oriental vers la fin du Ì877
était attrayant ; des champs de blé,
de mais, des vei-geirs (oranges, mandarines, citrons, pêches) des vignes,
(les bois, tout parlait du travail et
d’ordre. Il est vrai que beaucoup de
colons vivaient encore dans die» ranchos, mais les maisons en briques et
même en pien-es ne manquaient pas.
Il n’y avait pas de riches; beaucoup
de familles n’avaient pas encore payé
entièrement leur propriété, mais le
pain quotiÆen ne manquait à personne et déjà on apercevait les signes
iï’uiie prochaine prospérité matérielle. La situation était moins satisfaisante au point de vue religieux et moral. Il fallait qu’un homme énergique et capable prit la’ direction de
la pauvre Eglise désorganisée et abandonnée.
En 1877 les colons écrivaient à la
Table «Ayez pitié de nous; nous c!é^
sirop s sortir de la situation funeste
dans laquelle noua nous trouvons;
nous souffrons beaucoup en l’absence
d’un Pasteur». Les appels engoissés
des émigrés ne restèrent pas sans réponse. Un jeune pasteur, Daniel Armand Ugon, s’offrit pour la Colonie
lointaine. Axb. Ricca
CMhrem 9l$trttteak
(continuazione)
evangelici d’Italia, si facciano
sempre più saldi in vista di una più
stretta unione spirituale e di una
più efficace collaborazione al servizio del comune Signore.
Dopo due giorni di intenso e pror
fieno lavoro, diretto con maestrevole
solerzia dal seggio, gli spiriti si sono ritemprati nella comunione fraterna e l’esperienza si è arricchita
attraverso l’affettuoso scambio di
vedute sui problemi che ci stanno
maggiormente a cuore. Tutti i partecipanti alla Conferenza hanno lasciato Firenze col onore riniranoato
dalla cordiale osipitalità ricevuta e
dalle affettuose premure di cui sono
stati circondati anche e sopratutto
per quanto concerne la parte logistica. Tutto era stato provvediutp e
preordinato per rendere il nostra
soggiorno gradevoiee e confortevole
allo spirito ed al corpo. Nell’Istituto
Goud ci siamo sentiti come a casa
nostra; siamo stati agevolati in ogni
maniera nella consumaziOMic d|ei pasti in comune e credo che non dimenticheremo tanto facilmente le
dine belle ore trascorse nel refettorio
dell’Iatituto, dove 1© rlfue Chiese di
Firenze ci hanno offerto uno squisito pranzetto, che il caro frateRo
Tourn ha saputo condire di molto
buon umore familiare.
Verainente benefico incontro « stato per noi qneUo di Firenze.© «e
siamo grati a Dio ed ai suoi servitori
i quali si sono molto aitoperati per
mostrarci una volta di più «come è
sempre Buono e p^cevole che i frac
teiSi si ritrovino ìnsvemé!''. A. A.
ROBA’
Si comuriVea che l’inizio del Culto
di Domenica 17 c- m. nel corso dei
quale avranno Tuogo alcune laminissioni alla Chiesa.x verrà eccezionalmente anticipato allt, ore 10,
Gtaali! leologiÉìil [¡alias
Venerdì 29 - sabato 30 agosto 1947;’
Tema generale: La Chiesa jieìl'ar•mistizio presente. "v
Prima giornata : '
Ore 9: Culto.
Primo studio: Bruno Revel: Significato deiranniistizio presente per la
Chiesa.
Secondo studio : Francesco Lo Bue :
Il preblema della predicazione ; il
messaggio ed il linguaggio.
Seconda giornata :
Or'e 9 i Colto.
Primo studio: Giorgio Girardet: Il
problema della Evangelizzazione.
.Secondo studio: Carlo Gay: Il problema della cura d’aiiime.
Armistizio può significare trapasso
dailla guerra alla, pace o intervallo
tra le 2 guerre: nell’uno o beU’altro
senso. l’armistìzLo presente presenta
alla Chiesa problemi difficili e gravi
respoasabalità.
Porre chiaramente questi pi-oblerni,
cercare la via ]ier risolverli, conti!
nuando la conversazione iniziata nelle Giornate del 1946 : questo è il fine
che si propongono le giornate teologiclie di quest’anno.
Invito cordiale a tutti.
Giovanni Miegge
Società PedagQgfica
Valdese
Un gruppo di insegnanti, professori
e maestri, provenienti da vade ■ città
italiane ed ospiti di Rorà. invitano i
loro colileghi evangelici deile Valli o di
altre località a far loro visita Domenica 17 Agosto. Al culto del mattino
anticipato alle ore 10, avrà luogo, Dio
volendo, Tammissione alla Chiesa
Valdese di due giovani prafe.ssori. A. mezzogiorno verrà offeita una
modesta collazione a coloro che avranno comunicato telefonicamente, entro
sabato, la loro veni itaNel pomeriggio avrà luogo ancora
un incontro fraterni'.
ARTI GRAFICHE'("L’ALPINA,
Torre Pc Ilice
Le famiglie Garrou e Tron, commosse per le manifestazioni di affetto
ricevute in occasione della diprMenza
della loro cara
Palmlra Troi> QarroH
ringraziamo vivamente, tutti coloro che
da vicino e da lontano, con lc( loro
presenza e con i loro scritti, hanno
preso così viva parte al grave lutto.
Noi crediamo e perciò anclie
parliamo, sapendo che Colui che
risuscitò ili Signoi' Gesù risusciterà anche noi con Gesù(2 Cor. 4: 14)
Nell'impossibilità di farlo direttamente, la famiglia del rimpianto
Avendallo Bartolomeo
esprime la sud viva riconoscenza al
Sig. Pastore, ai vicini di casa, ai parenti ed agli amici che con la loro presenza, il loro aiuto e. le loro parole,
hanno preso parte al lutto che Pha
colpiteli.
Prarostino (Franzoi) Agosto 1947
Dopo lungo soffrire. Dio rirhinmava
a Sè
PICCOLA famiglia inglese stabi’ita Alassio. cerca cuoca o vai
desi età 38-50. Eupèrie^'a lavoro.
Buona retribuzione, vitto ed allog.
gìo. Oppure coppifr senza figli, marito capace anehis'fare giardino. Rispondere Sisprota Woolbat. Albergo Paradisi Garessio (Cuneo) con
lettera di raccomandazione del proprio j^clatore.
OCCASIONE ceroasi tavoilo ping-pong
«èlefonare 57.
FAMIGLIA tre profughi fiumani evangeldcd cercano alloggio tre o
quattro camere fine settembre, a
prezzi aggiornati a Torre Palile,e o
Pinerolo o Como o Bergamo. Per
informazioni: Carlo Gay - Perosa
Argentina.
PICCOLA FAMIGLIA Milano cerca
per fine settembre coniugi valdesi
cuoco, cameriera, tolta flduda. Scrivere al giornale con dettagliate referenze posti oocupati
»
!
Ana«la Maulino Ved. Molinai
A funerali avvenuti, a,n( osciMi, ne /
danno il doloro‘Sai dginuncio i figli; A- /
lice e Roberto, la nuora e i parenti
tutti.
Venite a Me. voi tutti che siete
travagliati ed aggravati, ed lo vi
darò riposo. (Matteo 11: 28i
Angrogna, La Fornasa 7 Agosto 1947
La Famiglia parM: col armen te commossa ringraziai guanti, in gualsinsi
modo, le hanno dimostrato affetto e simpatia in occasione della perdita y’V
della loro Cara.
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