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PresEO Lira
r
Anuo LXXVm . N. 41
torre PELLICE. 15 Ottobre 1948
Spedisione in abbonamento postale - I Gruppo
DELLE
SETTIMANALE DELLA
^ **Perchè mTIchiamaie Signore, 5/ynore, e non fate quel che etico ?„.
Gesù
Al Signori Pastori, Professori, anziani Evangelisti,
a tutti gli Operai e a tutti i membri della Chiesa valdese
Chiamato dalla fiducia del Sinodo alla direzione della Chiesa, io
VI rivolgo, fratelli, con animo commosso, il saluto apostolico- « Grazia
a VOI e pace da Dio, nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo »
(Rom. 1, 7).
Alla nostra Chiesa, dopo Dio, dehho tutto quello die sono. Perciò
quatido ha voluto ch’io succedessi al mio caro collega ed amico, Sig.
Virgilio Sommani, ho risposto semplicemente; a Ohhedisco » ed ho
lasciato «ogni cosa ».
Con questo spirito di devota riconoscenza e di totale dedizione
intendo svolgere il mio non facile compito. E’ la adesa, tutta la Chiesa,
e non un gruppo di uomini, o una scuola di pensiero, o una tendenza
qualsiasi, o meno ancora me stesso, ch’io mi propongo di servire; la
Chiesa nostra gloriosa, cui il Signore, suo Capo vivente, ha assegnato
nella Sua misericordia, una missione sì alta.
Serviamola lutti, fratelli c sorelle, con questo stesso spirito la nostra Chiesa, parte non irrilevante della Chiesa universale; serviamola
(on cuori puri e pronti, ciascuno col suo dono speciale, quale che sia
la scuola di pensiero, il partito politico e la classe sociale, cui appartiene. Libertà per tutti, nei limiti ben definiti e invalicabili della Parola
di Dio, sola norma di fede e di morale, e nella luminosa visione profetica della recente Assemblea Ecumenica di Amsterdam cui la nostra
Chiesa ha ufficialmente partecipato; sincero rispetto reciproco e
sforzo incessante di mutua comprensione; critica anche, ma franca,
leale, serena e perciò costruttiva; collaborazione fraterna e totale; e
sopratutto carità; quella carità, che è paziente e benigna, che non
cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non sospetta il male e
^cret^ ogni cosa, la ogni iosa, sopporta ogni cosa (1 Cor. 13; 4-7).
JÌoi tutti dobbiànió considerarci coinè conservi, a disposizione - della "
Chiesa, c come commilitoni, mobilitati per le sante battaglie della
Chiesa contro ogni forma di male, per il bene di tutti. Così soltanto
la nostra Chiesa polri viviie ci(«cerc e prosperare.
La Chiesa, cioè il Cristo vivente, che la guida nei secoli, ha voluto
imporre un grave peso alle mie deboli spalle. Io ho ubbidito, giiarilando a Lui, che annichilì Se stesso e si fece ubbidiente fino alla
morte ed alla morte della croce; ho ubbidito certo che anche per me,
se. gli rimango fedele, si dimostrerà vera la Sua promessa: « La mia
grazia ti basta, perchè la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza » (2 Cor. 12, 9).
Ma, fratelli e sorelle, fate quanto sta in voi per non rendere più
grave il mio peso, anzi, se possibile, alleggeritemelo. « Portate i
pesi gli uni degli altri » è stato detto, « e così adempirete la legge di
Cristo » (Gal. 6, 2). Sostenetemi con la vostra simpatia, con la prontezza nello accettare i consigli, le esortazioni c le direttive della
Tavola, da me presieduta, oon lo zelo per la santa causa, che ci deve
stare a cuore, col fervore delle opere e infine con le vostre preghiere,
perchè molto può la supplicazione del giusto (Giac. 5, 16). Anch io
pregherò per voi, per tutti voi.
Così in profonda comunione di pensieri, d’intenti e d’affetti e aiut mdwi fraternamente a vicenda, bene inizieremo il sccundo Centenario
della nostra libertà, di cui oi dimetreremo sepre pm degni. Cosi, con
l’aiuto di Dio, supereremo insieme ogni difficoltà e vinceremo ogni
nemico. Al servizio di Cristo e della Chiesa.
Guglielmo Del Pesco
C* la virtù più appr^aiia daU ’antiicbV
V tà classica netll® suia estiiiiisecazione dii valore miliitare.iilia « virbus » dei
romarti, e, come tale,! ancona'esaltata
patrocioata neiU’ediucaaione uffioiallte. Si
comprende che lo Stiate poliitàco, la « polis» ha ogni linteresse a che i cittiadiini garantiscano la massima effioieroa militare per i suoi fini dii diiifesa od eventuallmeote di aggressiohe e dii coniquista.
E quantb più insofistiicata sarà là « vir
tos )) dei cittadini, tanto meglio per la
« polis ))•
Natuiralmente la Chiesa, nelTinclude
re nel looio delle virtù miistiane la fortezza, ne modificò notevòlmente l’essenza. Trasferendo nel campo spiritiua"
le gli attn'butii del valore guerriero e
mtlitare, essa ebbe presente la simiilitudine di Paolo al capitolo sesto delJ’Epistofla agli Efesini, In cui sono chiaramente elencate le caraltlt(eiiist!Ìiche dèlia
« fortitudo » cristiana. « Il oornhattimento nostro rum è contro sangue e car
ne, ma contro ì principati, contro le podestà, contro l dominatori di questo secolo di tenebre, contro le forze spiri
tmli della malvagità .dke sono nei luoghi celesti », f
Dopo aver cosi stafc>ilitia la natura puramente spiri,taale della « virtus » cristiana, continuiando nella sua hellissiirna metafora, l’Apostolo indica le qualità e le virtù dàlia quale essa non può
scompagnarsi ed a fini cui essa itendè, a
differenra 'della fortezza classica che
sussiste indipendentemente dalla giu
stizia o meno della causa che essa serve. La cintura dèlia verità, la corazzi
della giustiizia, j calzari della ¡prontezza, lo scudo della fede, l’elmo della
salvezza e la spada dello Spirito
Ea fortezza cristiana è così prospettata nei suoi due aspetti, uno passivo
« affinchè possiaite resistere nel giorno
TTMloagio » ed uno attivo : affinchè pos
siate «dopo aver compiuto ft/ito il vostro
dovere, restare in pie’ » ¡Eoco perchè le
armi date alla fortezza emstiana sono
parte difensive, parte offensive
L’aspetto passivo di questa virtù può
pertairto riassumersi nella ((Parola che
fu scritta nel sasso », la .parola d’ordine
dei perseguitati, dei martiri-' Resisterei (Resistere ai tormenti mora
li o materiali, alle ingiurie, ai maltrattamenltii, come alle hlandiiizie, opporre
alla violenza 'Come agli allettamenti la
VALDESI
CHIESA VALDESE
Ee Virtù Cardinali
rORTiEZZA
(( co/rifzza della giustizia e lo scudo del
la fede ». Ma con la vittoria finale
premio alla leisistenza, vittoria che con
sente <h « restare in pie’ », non si e
sauri^e quanto è richiesto alla forte;
za cristiana. Ili mistico combattimento
oftensuvo non meno che difensivo. A
colpi deirawersario, resi vani dall’ar
^tara, occorre opporre altri colpi, ir
ferfci senza pania con rarma offensivia
la L( spada dello Spirito » - Tenere
questa spada con mano che non trem
e renderne efi5caci i-colpi : ecco quél!
CUI soccorre la fortezza. Perseveranza
t^acra, ^rstenza ai disagi e alle fati
che, '^mento, intrepidità, ¡son dot
mahtM meriti alla « virtus » neoessa.
ne al combattente di Oko non meno
che ial combattente di questo mondo, in
quella diuturM battaglia che si chiama
evangelizzazione e Testimonianza
Ma il valore non è sempre ¡sufficiiente
da isolo a vincere le battolile. Lungi da
noi il pensiero di voler introdurre nei
santi compimenti dello Spirito gli accorgimenti non sempre onesti della strategia : J,^ci^o ad altre milizie che u
dicono di Cristo simile adattamento. Nè
dobbiamo cercare pesso competenti
Stati Maggiori le regole e le nopne della tattica- Paolo oe li ha già indicaiti^
u orando in ogni tempo con ogni sorta
di preghiere e di supplicazioni »•
Come delle a'iltre virtù del imisticó
coro, può dirsi della fortezza ,che essa
non 'può stare da sola, ma, subordinata
alla fede, deve ¡procedere di pari passo
COT la Giustizia, non discostarsi dalla
1 emperanza e dalla Prudenza e sopratutto non scompagnarsi dalla Carità.
Purtroppo nella storia del Qistianesimo, in qiuella delle Chiese Ufficiali
come delle dissidenze, quando la fortezza è passata dallo stadio passivo a
quello attivo essa si è distaccata ^>esso
dalle altre con^iagne e si è resa indi
pendente dalla maggiore : la Carità. In
quella manifestazione più tangibile della fortezza cristiana che è costituita dalle 'Mi'ssiionii, quiante voke ntìl pa:siSiato la
violenza, l’intimidazione, la pepotenza non hanno sostituito spade che uccidono soltanto a quella dello Spirito che
ierasce e risana ad una volta? Nella
stessa storia dei Valdesi, la fortezza
che aveva ispirato là loro pimitiva attivita e li aveva sostenuti durante le per
ALLOCUTION DE LA VOIX DE LA VALLEE
Arrivé a l’âge de 76 ans, je pense
avoir quelque expérience de la aie.
Entre beaucoup, ces paroles me sont
restées; «Foiiies toute dhose comme si
c’était la dernière foisn- Elles s’appliquent à noire tant aimée Fêle des
Moissons. Aimons-^la, comme si c’était la dernière fois. Ces chants, ces
psaumes, ces appels, écoukms-les comme si c’était pour la dernière fois- Serons-nous là, l’année prochaine ? Profitons de l’occasion qui nous est offerte, la dernière, peut-être, en ce rrtonde
où nous sommes errarâs et voyageurs,
pour nous approcher de Dieu. Or,
s’approcher de Dieu est la seule raison
d'être de la vie qui doit bien s’achever
un jour.
Beaucoup diserd, parmi les jeunes:
la vie est longue, nous avons le temps.
Le temps de quoi ? de rire, de se moquer? de marcher de travers? de donner de l’importance à mille jafiUtés ?
Non, même pour les plus robustes la
vie n’est pas longue. Elle est courte.
EÜe passe comme im rêve. Demain!
Prononcée a la Fête des Moissons là Fressinières,
le 8 août, et tirée du Christianisme au XX siècle
A qui appartient derrtain? N’oubUons
pas qu'on ne peut modeler ¡que la cire
molle- Quand elle est durcie, on ne
peut plus rien en faire- De même pour
le coeur. Il y a un itewps où il reçoit
l’empreinte et la ^de- Après, il est
dur comme k rocher.
Dans les prisons beaucoup de dévoyés disent: AhI si nous avions su!.
Si nous avions écouté ceux qui voulaient, notre bien... Maintenant !
Maintenant cette parole retentU encore '■ aQuand vous entendez ma voix,
n’endurcissez pas votre coeur».
Ecoutez Ce que j'ai retenu d’une
prédication prononcée dans cette vallée de Fressinières, voici exacterrtent
quarante ans, par le pasteur Jules
Seguin :
Un serurteur de Dieu rMait de lieu
en lieu pour porter son message d’espérance et d'élerràle. Sur son chemin
ri rencontre un jeune homme à l’air
préoccupé- Il lui dit -. uQu’est-ce qui
Vous toimnente?» «Ah! répond k
jeune homme, je Voudrais trouver une
siiuallton honorable et qui rapporte.\»i
((.1res bien! Adnteitons que Vous l’avez trouvée. Et après?» ((Eh bien!
après, je me marierai, j’espère avoir
cnf<tTi(s et trc0ctilleT pour lettr procurcr une situation aisée.» ((Très bien!
Et après ?» ((Après, apuès, eh bien!
après, je pense que je deviendrai
Vieux». ((Et après?» »Après! après-.,
comme tout le monde il faudra bien
mourir.» uEt après?» ((Après? ça
ma foi, je n'en sais rien » Le serofteur
de Dieu dit alors : « Vous avez tortC’est le seul après qtri a de l’importance. Après la mort vient le jug^nentOn te demandera, jeune homme : A
quoi as-tu employé ta vk ? As^ aimé
ton procheàn ? As-tu aimé ton Dieu,
sa justice et son amour, de toute ta force, de toute ton âme ? 7’'es-ta attaché
aux choses invisibles qui seulent demeurent ?»
Le jeune homme s’eloigria encore
plus préoccupé. Il n’avait pas pense à
tout ça. Et pourtant, c’est essentiel.
Un habitant de cette vallée, qui
Vient de perdre sa mère et se trouve
bien affligé, m’a dit, comme je commençait à écrire ces lignes : ((Ditesleur avant tout que le temps est coari,
que les dhagrins nous rejmgnent toujours et que seules les promesses d’en
haut ne trompent pas-n
Je Vous transmets ce message, mes
amis, accomus de près et de loin pour
trouver aujourd’hui la nourriture du
cœur et de l’âme. Je vous salue! Que
Dieu soit avec tous et avec chacun.
i4i/mons-le conme il nous airrte!
Et je signe : Berlhalon, Félix-TéofJrile, ancien paysan de cette vallée,
doyen d’âge des arteiens combtdianis
de Fressinières
teouliomi, diventò talora mera «virtus»
che «rea nella sua sola esplicazione il
propio soddisfacimento e sa ribella al
freno di più pacifiche ¡virtù, quando essi dovettero ^porre amia ad arma e
[falla lotta spirituale passare a quella di
«sangue e carne». Non ¡sempre la spada
materiata di acciaio fu la «spada dello
Senza diU'bbio j missionctii che piantavano su nuovi lidi una croce costitui ta dall’elsa della spada, come i nostri
avi valdesi, han diritto a molte atteniuanti e non possaamo pretendere che
essi vivessero fuori del poprio tempo.
Oggi i temp sono cambiati e nessun
fanciullo delle nostre scuole domenicali interpetmelbbe l’inno 315 didl nostro
Innario, «Marciam, fratelli», come un
rnviito ad imbracciare il fuoilè contro i
nemici della sua Chiesa pr quanto l’appello contenuto in quelle ingenue strofe
alla bellicosità innata dai fanciulli ne
spieghi la popolarità- Oggi si fa un
gran parlcue tra noi di «non-violenza») e
è tanto più notevole che se ne parla appena usciti da uno dei più spietati; conflitti della storia- ’Ricorduamo che anche
la noorviolenza richiiede molta fortezza
per essere sostenuta; passiva, ma anche
attìv», con largo impiego deia «spada
dello Spirito», essa è sopatutto una
manifestazione della Carità.
M. EYNARiD
faullà.Vaili! di itiiagia
La seduta inaugurale del 94”
Anno Accademico sarà tenuta,
nell’Aula Magna di Via Pietro
Cossa 40, il giorno 30 ottobre, alle ore 17.30.
Il culto sarà pesieduto dal Moderatore, pastore Cug|lielnio [Del
Pesco. Inoaricatio della poluàione
e 111 pof. Ernesto Comba, al quale
tratterà rargomentoi; Behgiorie, e
teologia nel tempo presente».
Il Crmoitto annesso alla Facoltà
si riapirà la mattina del 27 per
coloro che hanno da sostenere esa
mi nella sessione autunnale (28 e
29 ottobre^; gli studenti tutti dovranno trovarsi a Roma non più
tardi della sera deJ SQ. I Cbnvit.
tori sono invitati ad informarsi
oon ila maaaama solleoituidinq
sorivendo al Decano © Direttore
del ¡Convitto^ circa la retta, l’ammontare della borsa <M studio o
il corredo di biancheria da ca.
mera.
Roma, 7 ottobre 1946.
Per il Consiglio :
Prof. Ernesto Comba.
COMUNICATO
In base all’Art, 16 dei Regolamenti C^ganioi la Parrocchia di
Praly è dichiarata vacante.
La desiginazrone del nuovo Pastore dovrà farsi a tenore degli art.
12, 13, 14, 15 24 e 25 degli stessi
regolamenti
Torre Pellice, 12- IO - 1948.
Il J^odcratorc della lavala T^aldese
GUGLIELMO DEL PESCO
2
V-, ?
L -•■.’■»i
Osservatore
Avvicinanidosa ormai J’inveiiio^ possianio porci tutti, alla vigilia di una
stagione che più dell altre rende l’animo umano sollecito alle meditazioni,
preoccupato del domani e vigilante, la
domanida • il mondo ha trovato un’assestamento almeno prowisorio ? gli
spiriti si sono distesi, e la ibuona volontà e il desdderio di pace e di fratellanza han sostituito nel cuore degli uomini il passeggero .benessere ed il calore che la natura si porta via con l’ultome foglie disseccate ? iLa risposta è
purtroppo nei fatti ; nè può essere confortevole - |>er cui oggi è necessario
sperare, cercar nel sostegno della fede, quel che la realtà ancor ci niasconde.
Piano internazionale: il fulcro della
situazione permane sempre in quel di
Berlino, citta che la guerra ha sconvolto piu delle aJitre, la tregua dell’armistizio ha diviso, la pace si contende. Ma
dietro le mura diroccate, dietro la miseria dei citladini costretti a... passare
ai'l’estero per recarsi dalla ifabbiica a
casa, s’agita una questione dii prestigio tra i due grandi contendenti; legato a Berlino è il problema della Germania che è problema di giganteschi
interetssi economici e di predomiiinao
(per ora preventivo) strategico- Perintanto‘‘i convogli aerei riforniscono
le zone della città occupale dalle
potenze occidentali: i Russi minaeciano il controllo anche sulle comu
L’ECO DELIE VALLI VALDESI
r
- P
nioazioni ’’via aerea,, se non il loro
veto a tale collegamento, e ai voli
degh aerei carichi di viveri e di
medicinali s’alternano j più lunghi
voli degli emissari politici da Londra e Vt ashinton a iMosca, da Mosca a Parigi e via dicendo. Inutile
dire chi abbia ragione in tal situazione - facile piuttosto é dire che il
torto è di tulli, e non solo dei grandi, ma di tutti gli uomini, die della
vita terrena hanno una visione limitata alle queiStioni del mondo,
alle frontiere, alla potenza e prevalenza dell’uno sull’altro con mamoanza
del senso di solidarietà e fratellanza.
La normale situaziane intemazionale si ripercuote sulle singole collettività nazionalli, le cui condizioni di vita
peggiorano vieppiù, per il che si sfocia fatalmente in disordini a catena.
Così in Francia la tensione è giiumta
ormai al punto di rottura sotto la pressione delle opposizioni al governo, le
due estreme comumsla e degollista.
In Italia tiene il ruolo d’onore oggi
ragitazione degli statàli che giustamente rivendicano migliioramenti sallariali cui pierallffo il govemo contrappone la CT.is'i del bilancio stretto da un insanabile deficit di centinaia di miliardi : mentre 1’‘agitazione stessa è ottimo pretesto per speculazioni demagogiche a fine politico più die di giustizia sociale
Perdura altresì in Palestina la ten
sione tra Arabi, ed Ebrei, ora che l’opera di mediacdone del delegato dell’O- N. U., conte fìemadotte, è stata
inteirotitla <in uno con la vita di lui, tragicamenle perito in un. attentato.
In mezzo a tanto rumore di vivi, merita qui ricordare i 'nomi dii due gran'Ji
apostoli dòlla pace, Filippo Turali e
Claudio Treves, '? esponenti del socialismo, quello schietto, non inquinato da
servilismi politici, le cui ceneiri sono
ritornate in Italia, dopo il lungo esilio
trascorso, in vita e in morte, ne'llla vicina F rancia
Nell'omaggio che uomini d’oeni
idea poliiica han reso a due combattenti per llia libentà c la giustizia tra le
genti, vorremmo ^poter vedere la luce
di una speramza, il senso di una maggior solidarietà e di un puro amore.
Che così sia !
e- s.
Scuola Latina
I/’inaugurazione dell’anno
scolastico avrà luogo do/
inenica 17 ottobre alle ore
14,30 // Tutti gli alunni
devono essere presenti //
Te, lezioni avranno inizio
lunedì 18 ottobre alle ore 9
MASSELLO
LUSERNA S. GIOVANNI
la
Dalle colonne ospitali dieii’Eco,
lOhiesa di Massello cìk, sotto aicani
aspetti, è stata favorita durante l’estate del Centenario, ringrazia i numerosi irateUi ohe l’hanno visitata e,
in modo speciale, quelli ohe le hanno
recato messaggi fratemi: 'Higg. Teo
Bert (.Tonno), Pastore Enrico Troa
(Milano), Alessamdro Tron (Asmara),
Edoardo <Micol (Eelonioa Po), Oiovanni Peyrot (Orozetto),
Atti litwrgici Si Agosto' t ScttewJbTe,
Battesiim ; Tron Giuliano Bernando
(iBalzigMa), Tron Graziella (Beynaud)
Gaydou Ciorrado Eolando (Aiai^).
'Che questi raggi di soie sieno sempre la gioia delle loro famiglie e delta loro Chiesa!
Matrimonio': L’i.l settembre si sono
uniti in matrimonio Tron Luigi di
Palmari (Reynaud), e Micol, Medina
di Alberto (Boberso).
Auguri vivissimi di inalterabile felicità !
iSepoltura. E’ deceduto, il 13 settembre, al Porinche, Gaydou Filiberto, di armi 80.
E’ torpato alle dimore celesti, 'di cui
tanto egli amava parlare, dopo un
tramonto sereno e calmo.
La pace di Dio ohe aopravanza ogni
intelletto guardi e consoli la vedova
ed i numerosi congiunta.
La nostra 'Gomuaità ha avuto ii
privilegio di udire, Domenica 10 oi.
tohre, un vibrante ed edificante messaggio del pastore iloberto iNisuet. xVlen.
tre lo ringraziamo, auguriamo a lui
ed alla sua famiglia giorni benedetti
nella Comunità nella quale sarà chiamato a servire il Signore.
La sera della stessa domenica, nella Sala Albarin, una bella assemblea
sì è rawoita attorno al Pastore Emiilo Ganz, per udire una interessantissima óonferenza sulle colonie valdesi deirAmerica del ¡Sud.
Al Pastore Ganz ©d alla sua .Signoia
che presto ripartiranno per il loro
campo di lavoro, auguriamo un buon
ritorno e una attività benedetta in
quelle lontane terre.
Abbiamo accompagnato al campo
del riposo il nostro fratello Giovanni
Enrico Long richiamato dal Sdgnore
alla bella età di 90 anni. Bella figura
serena 'di vegliardo fedele, egli lera
stato membro del nostro Concistoro
che aveva voluto testimoniargli la
propria stima, nominandolo anziano
onorai'io.
E' stato amministrato il S. Batte.
Simo a 'Ceronte Liliana, di Vinoenzo
e di Pons Iolanda.
IN ella Scuola Domenicale -dei Bello,
natti che, già da due domeniche ha ripreso a funzionare, è stata istituita
una sezione per i più piocini, che accoglie bambini fin dall’età di 4 anni.
Oe n’c già un buon gruppetto, ma a'tri ancora potranno aggiungersi.
Le Scuole Domenicali dei Gonins e
dei Peyrots rioominceranno a funzionale a partire dalla prima domenica
di novembre.
PINEROLO
Domenica i7 novembret ore lò
Concerto
Vocale • Slrumuntale
I membri della parrocchia e gli
amici delle Parrocchie vicine
saranno i benvenuti !
i S c» s ai 11.
POMARETTO
di Scuole elementari
Riceviamo e pubblichiamo:
li cornsponclente da S. Germano
'deirEoo delle Valli espone nel n- 40
alcuni fatti riguardanli le souo'le elementari di questo Comune, i quali esigono
vari ichiarimenti affinchè la popolazione possa giustaimente valitaili.
1) 'Non è stata riaperta la scuola del
quartiere dei Balmas perchè le autorità
scolastiche non autorizzano la tiapertu
ra di scuole nèlle fcazioni fiindhè le
classi laBituite nel capolucfflo non funZìionerarmo regòlarmentè- Questo è il
criterio logico e naturale che vige non
solamente perii Comune di S. Germano, ma per tutti i comuni d’IillaJia. Il
Concistoro della nostra Chiesa conosceva beniissimo queisto criterio, ma che
cosa ha fatto per venire incontro ai bisogni della scuola del capòkiogo ?
2) Non si istituiranno le classi IV e V
nel quarllùere «Iella Combirva per -l’esiguo numero degli alunni che le frequenterebbero. Questi non avranno bisogno di recarsi nel capoluogo perchè
funzioneranno regolarmente le quarte
classi nelle hazioni dei ¡Maitinat, dei
Gaiossini e della Tutina
3) Non è vero che sia stato islituiito un
nuovo posto d’insegnante nel 'capoluogo. Le aut<MÌ'tà hanno solamente ripristinato l’ordinamento scolastico preesistente al 1929 per migliorare l’istruzione dei nostri alunni, abolendo quella mostruosità didattica che è Tabbinamento delle classi.
Tulli gli inconvenienti lamentati
non sarebbero sorti se il Concistoro della nostra Chiesa avesse concesso quei
locali ripetutamente richiesti e sempre
negati senza plausibile motivo.
Nell’anno 1922, quando fu istituita
la alasse V, il ConcisliOro invitò l’inquilino ad abbandonare l’alloggio che
legalmente deteneva, feee abbattere i
muri divisori, con spinto dj comprensione mise a disposizione dell’a'utorità
scolastica un’ampia aula
Ci auguriamo che il Concistoro vorrà nprend-eie «i esame la concessione
dei locali alle scuole, conittriibuendo
così al regolare iunzionaimento delle
classi, condizione essenziale per la riapertura di scuole nelle frazioni.
Simpatizziamo- vivamente oon la famiglia Gardiol Paolo per la -dolorosa
perdita del piccolo Franco richiamato
dal Sigpor© dopo una breve apparizione sulla- scena di questo mondo.
E’ stato presentato al 'S, Battesimo
Lageard Ettore d.i Osvaldo e di Ijong
frma d-ella Faiola di Inverso Pina.sca.
Invochiamo au di lui © sui suoi gènitori lo benedizioni divine.
li Pastore e la sua famiglia in seguito alle numerose e commoventi manifestazioni di affetto ricevuto in occasione della loro partenza per il loro
nuovo campo di .lavoro, si sentono in
dovere di esprimere la più viva rioono,scenza alla Coniiinità tutta, nonché
in particolare all’Unione delle Madri,
dei Giovani © del Cadetti, alla Corale,
alla Banda Musicale di Pomaretto ed
ai professori della Scuola Latina, bene augurando per la prosperità della
amata Parrocchia sotto la guida del
nu-ove conduttore.
S. GERMANO CHISONE
La npresa delle A ttività è imminente
Ogni valdese che ama il suo ìSdgnorc
e la sua C'hieisa, si 'doman'da ; ohe cosa
po-sso fare quest’anno per .mantenere
le promesse -della 'Confermaizione, per
esprimere la -mia gioia -di essere un
membro 'C-onrn-nieante, vale a dire un
erodente che prende -parte attiva alla
vita -della comunità e ohe trova nella
oomunione col -Cristo vivente la sor
NEW YORK
Il giornale -di 'Valdese «The Valdese News)) ci reca la notizia -del matrimonio -del pastore Alfredo Janavel
-oon la signorina Ida Grill di New
York, oel-ebrato nella Ohiesa Val-dese
di New, York dal pa.store 'Silvano Poet,
il 28 Ago-sto u. s.
La 'Cerimonia è stata arricchita -dal
canto e dalla musica-, eseguiti -dalla
sig.na LilJian Bcrtin e dalla sig.nu
Luoi-en Garrou, -La gentile spo-sa aveva il capo adorno -della cuffia già in.
dossata -dalla sua no.nna, nel giorno
delle n-ozze. I sigg. -G-eorge- Grill di
Valdense e Felix Canal di New Jo-rk
fungevano -da testi moni dello sposo.
Per qua-nto in ritar-dio, siamo lieti
di far p-ervenire al pastore Janavel
©d alla sua gentile Signora -gli auguri
affettuosi e cristiani -della direzione
del giornale, degli amici -delle Valli e
della 'Chies.a Valdese. e. t.
pRO VALLI
Famiglia evangelica americana reaidente liii Italia -desi-dera assumere
in -servizio coniugi valdesi di cui il
marito autista e la moglie -ouooa-ea.
.meriera,
gente di tutte le energie morali e spi.
rituali 6 di tutti gli entusiasmi 'peretu
varanti © santi?
Da una -des'crizione dei bisogni della
parrocchia, ognun© sentirà l’appel'o
ohe il_'Signore gli rivolge; mancano
dia-cxmi per Villa-, Goinidi-ni. Garoissi.
ni, i!,n anziano ‘P-er i Garossini - due
fod'oli monitori debbono la-sciare la
Scuola Dom-enicale per il servizio mi.
l'.tare e per gli studi superiori, il loro
posto dev’es'scre occupato da altri mo.
nitori . -o-ooo-rrono anohe alcune altre
moniti'ici - l’ünio-ne Giovanile zoppica talvolta per mancanza -di res'ponsa.
bili ohe sentano veramente la loro re.
sponsa'biHtà, specialmente -di segretari
di quartiere. La partenza -del ¡Segretario e -del Claa-siere lascieranno -dei vuoti da colmare - la Corale vuoile rinforzarsi di voci maschili e f-wnminili, la -Società di Cucito vorrebbe ringiovanir© . ima quel ohe manca sopra-tut.
to -c la comunità ra-ccolta nel giorno
del Signore, nell’adorazione © nella
m-e-dita-zione -delia Parola -di vita eter.
na, è la comunità che prega nel tempio 0 in -casa, è la comunità che lotta.,
è la oo.munità che -perdona, ohe ama,
che rinunzia...
Hai tiwato ora, o Valdese di S. Ger.
mano, il tuo posto e la tua missione
n-ella tua parrocchia ?
Diprutenze. -La sera del 2 corr. Co.
stantepo Itemito, di anni 23 -di Villar
Perosa e la sua consorte Blanc La-ura
trovavano tragica morte in una scia,
gui’u, motociclistica. Le -e.s-equie, seoonfio il rito evangelico o il rito cattoilioo
bì sono svolte lunedì 4 corr. al'-p ore 17,
aU’us-oita degli operai dalle O'fficine.'
Dinnanzi alla casa colpita -da sì gran.,
de lutto, duemila persone circa 'ha.nno
ae-ooltato con raccoglimento ra-nnuncio
d-ell Evangel-o : ”Nè morte nè vita potranno separarci dall’amore di Dio
cho è in Ci’isto Ge-sù nostro Signore’’.
Dopo il servizio funebre catto-lico oeiebrato per la Consorte nella 'Chiesa
parrocchiale e nel Cimitero, il Pastoie lesse sulla tomba le -parole di Vit.a
Eterna della Sacra -Scrittura o pro‘nun-ciò la bene-dizione. La mesta ceri,
rnonia -si svolse in un’atmosfera -di sim.
pa-tia profonda per le famiglie visitate dalla prova, per il piocolo figlino,
letto di pochi 'mesi, e con sensi -di cristiana oomipirensione fra cattolici o
vai-desi.
Il gterno dopo veniva celebrato n-el
tem'pio -di S. Germano il servizio fúnebre -di (Jharrier Giulio di anni 45
morto improvvisamente nella sua abitazio-ne dei Gondini.
Sui cuori straziati da questi lutti
invochiamo la pa-oe che -Gesù solo puì;
dare.
Avvisi.-. La rius-citissima Festa, Pro
Agapfi sarà ripetuta Domenica 17 alle
or© 20.
L’Assemblea di Chiesa 'è convocata
per Domenica 24 corr. alle ore 15.
La Scuola Domenicale ha inizio Do.
mcnica 17 alle ore 10,30 con un culto
per i piccoli -e grandi.
Tutti i fanciulli e Catecumeni dei ,3
anni sono -convocati per le ore 9,30.
CnVegno Pastorale
_ Tutti i .pastori dd P Distretto, eroeritj e in attivi-ta da serviziio, sono oon>vocali a -Pin-erolo, -nei -locali del Tempio
Valdese, martedì 26 coir, alllb ore 9.
Dopo un breve -culto pr-esiediuto dal
pastore i&nesto Ayassot,!' il prof- Giovanni Mi-egge -presenterà 'mo studio su • ¡r»
i(La regalità di Cristo nella predicazio- S
ne della 'Qiiiesa»- ■
Seguirà una relazione del pastore E
doardo Aime sull cangiresso pedagogico
delle Chiese protestanti 'franioesi, riuni- •:
tosa ultim-amente a GJay, Confidiamo che tutti i pastori vorranno essere presenti al tradizionale colloquio -d'auturaio, par-Ucolarmente i-mpor- '
tante in vista della ripresa deirattività
invernall-e. // Som-intendente.
COLLEGIO VALDESE
I corsi deir-anno scolastico 1946-49,
tiaiuio inizio per 'tutte -le classi sabato 16
-oorrente, a-Ile ore 8.
La solenne ceriimonaa inaugurale del1 anno scolastico 1948-49 avrà luogo
llunedì 18 corren't-e alle ore 15
II pubblico è cordlialmente inivit-ato
a-d i-nlervenir-e 'a questa ceiiimonia inaugurale.
Dir. Resp. ERMANNO liOSlAN
Arti Graiìclie
ALPINA». Torre Pelli« r
K 1 N G R A Z I A M E i\ T O
Le famigli© COhTANTJNO o BJ.-ANC
proion-damente oommoase per -1© man-ifest;izion-i -di simpatia nioevute nel
loro grande dolore
ringraziano sentitanuente
il Pastore Valdese di .S, Germano
Chisou-e, sig. Gustavo Bertin, la Direziio-ne -dell© Offi-oine HIV, la Com.
inissio-ne interna operai e im'piegati,
i Dip-end-enti -della lUV, la cittadiuanzBj Villares© e -dei Comuni vioini,
1 -compagni d’anni e -di lavoro, il
Moto Club, -l’Asisociazi-one 'tlonibat.
tenti .0 quanti, -con la loro p*reeenza,
con fior-i è con scritti, -e-d anche col
pensiero sono stati loro vicini n-eH’o'ra -del lutto.
•im
La Famiglia Lon-g, profo-n-damente
commossa -per le n-umero-s© prove di
simpatia avute nella dolorosa ©ir«»stanza -della -dipartita -del suo caie p-adre, -suo-oero, nonno
ENRICO LONG
esprime la più viva gratitudine a tutta le pera-one oh© in vario m-o-d-o le furono di coniforto e -di aiuto. In particolar© ri-ngrazia il dott, -Soarognina,
il pastore Sig. Deodato e 'Signora, gli
amici © i vicini di casa.
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