1
ECO
DELLE VALLI VALDESI
Prof.
ARUAND HUGON AtGUSTO
Case Nucve
TORRE PELLICB
S e 11 i m a D a 1 e
della Chiesa Valdese
Anno xeni - Num. 42 ABBONAMENTI / Eco-. L. 2.0CO pCT l’interno 1 Spedizione in abbonamento postale . 1 Gruppo
Una copia Lire 4 fi \ L. 2.800 per l’estero 1 Cambio di indirizzo Lire 50
TORRE PELLirE — 25 ottobre 1963
Ammin. Clsiidiaiia Torr© Pellice • C.C.P. 2-17557
Gesù Cristo
è nato nei Sud
LA THAGEDIA DEUtVAJONT
Simpatia di Chiese sorelle
Il mondo intero è stato scosso dagli avvenimenti del « profondo sud »,
gli ultimi fatti deir Alabama e gli altri. Gli Stati Uniti stessi che conoscono a fondo il problema (che non è così semplice come gli Europei pensano}
ne sono allarmati. Infatti, anche chi
teoricamente fln’ora non faceva differenze razziali, ben poco si è mosso r>er
affrontare il problema sul terreno pratico e risolverlo il più presto possibile Ora sanno, però, che non c’è più
tempo da perdere e non ei resta che
sperare che gli avvenimenti di quesù
ultimi tempi siano determinati per una
distensione completa.
Ciò ;ni fa pensare però al problema
più vasto, che non riguarda i soli americani, che è facile criticare, ma ogni
parte d.'i mondo e, prima di tutto,
1 Europa. La grande responsabilità parte dii >|iis Quanto tempo si è perduto!
Se si ,isa che la maggioranza dei capi delle nuove nazioni africane ed asiatiche 1 a;no studiato in Europa e qui
sono siali formati spiritualmente, si
può coiiMiicerci di quanto stolto sia il
nostro egoismo ed il nostro orgoglio.
Questi uomini non hanno potuto trovar fra noi dei fratelli, pieni di comprensf, ite dei loro problemi e della loro situ.i/ione, ma sono stati tenuti separati (inchè ci hanno guardato con
sospeo.o e realizzato che a noi Europei nuila importava di loro ma di quel
che le loro terre potevano darci in
vantaegio. Ed ora sono tornati nei loro pac i, nostri nemici. Ed hanno ragione.
Le anse non sono mutate. Nell’Eulopa Stessa le correnti di emigrazione
aal ud al ricco e prosperoso
nord ci:vengono sempre più forti. Ma
quei oci sud non so.i ben visti, spesso
od I r che la loro educazione
c d_ _ . _ ero che hanno la menta
lità psicologica dei « déplacés », ma la
scarsa accoglienza aggrava queste situazioni. Non le elimina o corregge.
Chi non sa che a Torino un meridionale trova ben diffìcilmente casa? Quando sa da dove viene, il proprietario
trova mille scuse per non accoglierlo
Avrà le sue ragioni : un meridionale
è più chiassoso e disordinato, dove ne
viene uno dopo un po’ ce ne sono cinque, e via dicendo... il proprietario difende i suoi interessi, ma proprio qui,
nella difesa dei propri interessi, non si
trovai! le soluzioni vere. Lo stesso avviene in qualsiasi eittà degli Stati Uniti, anche del nord. Non si voglion afiìttare le case ai negri, perchè dopo un
po’ il quartiere stesso è svalutato... Si
proteggono gli interessi propri... ma la
soluzione non si trova così, anzi la situazione si aggrava, fino a divenir pericolosa ed insolubile.
Questo si ripete in Europa un po’
dappertutto nelle città in cui l’immigrazione dal sud diviene forte. Eppure basta andare in una stazione, dove
circolano smarriti o si ritrovano a
gruppi gli emigrati, per comprendere
anche l’altra faccia della situazione.
Non hanno famiglia, non hanno un
luogo dove stare e son spinti, quasi inconsciamente, a quel luogo dove per
la prima volta son sbarcati. Sembra
loro ancora l’ultimo legame con la famiglia e la eittà lontana. Il treno li ha
portati lì, forse un giorno li riporterà
a casa a quegli affetti che loro mancano completamente. E’ di questi affetti
che sentono bisogno e son questi, assai spesso loro negati, e che li mantengono irrequieti. Gli interessi umani c
l egoismo di ciascuno li riduce così.
Poi il mondo va alla deriva ed, in più
grande scala, è in pericolo.
Cristo è nato nel sud. Non perchè
la Palestina sia, rispetto all’Europa,
una terra meridionale, ma perehè è nate in una stalla, eioè nella condizione
dei più poveri, dove l’uomo, come qui
a Riesi assai spesso avviene, è costretto a divider con gli animali la sua casa. Era uno di quelli per i quali non
v’era posto in un alloggio buono. E
ciò non è accidentale, come sembra dal
racconto biblico, ma provvidenziale e
voluto. Ha sempre cereato la condizione dei piii miserabili per portare amore a chi non conosce amore, onore a
chi non ha onore, allegrezza a chi è
nell’avvilimento. La sua non è stata la
via dell’interesse da proteggere, nè della propria pace da salvaguardare. La
sua è stata la via dell’abbassamento
fino a farsi servo, lui Signore, fino alla croce dove si è spogliato di tutto,
persino della vita. E la verità è questa che non c’è altra via per la paec.
Alla sua morte la cortina del tempio
si squarciò. La divisione fra Dio e gli
uomirj fu tolta, ma anche la divisione
fra uomini e uomini.
Alla Chiesa, corpo che Cristo si è
scelto dopo la resurrezione, è affidato
il proseguimento di quest’opera; il ministerio della riconciliazione. E la chiesa non ha per questo ehe la stessa via,
la vera, quella dell’abbassamento, del
no agli interessi egoistici. La chiesa se
non vuol perdere la sua ragion d’essere non può trascurare questo servizio.
Eppure spesso pare che sia così, tanto che « quei di fuori » sembrano seelti da Dio per far quel che la chiesa
non fa. Comunque se la chiesa rinuncia a questo servizio, nella eoncretezza
della sua esistenza, non e più degna
di portare il nome del suo Signore, è
sale divenuto insipido « che non serve
pili a nulla se non ad esser calpestato
dagli uomini ».
Certo è ormai questione per il mondo e per la chiesa di non perdere ulteriormente del tempo. Troppo se n’è
perduto. Teoricamente i più son d’accordo. Ben pochi pensano, in teoria,
alla differenza delle razze come alla
superiorità intrinseca dei bianehi. Basti vedere lo sviluppo della Cina, il
pensiero dell’India, l’industria del
Giappone ed il risveglio dell’Africa.
Ma il passo grande da farsi è quello
fra teoria e vita. L’ultima virtù degli
uomini è di esser coerenti. Eppur è necessario. E’ necessario che si porti nei
rapporti degli uomini non solo i principi di uguaglianza —■ solo gli oscurantisti potrebbero oggi negarli — ma
rapporti fraterni, che edificano gii uomini e rinnovano la società. Su questo
piano mi pare che si possa lavorare
pei la riconciliazione e per le zone depresse 0 sottosviluppate anche stando
nei propri paesi. Si può lavorare nel
nord per il sud. E’ questione di ricevere con amore e rispetto nei propri
paesi quegli ambasciatori che arrivano
con il volto non rasato e con valigie
tenute insieme da corde in tutte le stazioni d’Europa. Di accoglierli come
n fratelli » (Che andiamo a fare in chiesa se non comprendiamo neppure questo) di riceverli, di dar loro informazioni sulla vita e gli usi dei paese perchè vi si inseriscano presto, e soprattutto di coprirli di affetto perchè non
siano a cercare la loro povera consolazione nelle stazioni dove vedono partire i treni, nella nostalgia della loro
casa e del loro paese. Che sentano loro paese e loro patria quella terra che
li accoglie perchè ha bisogno del loro
lavoro. Vi sono delle opere in Germania ed Svizzera che hanno fatto e fanno quest’opera di accoglienza ed i loro frutti sono visibili. E son visibili
anche a noi, quando per breve o lungo tempo gli emigranti ritornano. Essi parlano sempre di quelli che li trattano come cani oppure di quelli che
son ner loro fratelli e la cui terra hannc- imparato ad amare, ad apprezzare
e persino ad invidiare per la forma di
vita che vi hanno trovato.
Spesso succede a noi del gruppo di
Riesi di incontrare, viaggiando, delle
persone che ci dicono « siete dei matti
a cacciarvi laggiù e sciupare la vostra
vita »... Lasciamo lo « sciupare » chè
la vita è troppo breve per dedicarla ai
televisori, agli elettrodomestici, alle auto, ai vestiti o agli svaghi più o meno
monotoni. Semmai questo è sciupare
una vita, che ha ben poco gusto... Ma
quanto ad essere « matti » mi pare che.
son quelli che dimenticano la realtà
del mondo in cui viviamo e che dimenticandola preparano, irreparabilmente,
da sonnambuli, la rovina loro e di tutti. E non è per far propaganda a venire in Sicilia o ad andare nel sud o in
qualunque zona depressa. Si può lavorare per il « sud » in qualunque luogo oggi, quando si .sa uscire dall’interesse proprio, ed anche dalle teorie, per
cntrare nella vita col senso del dono,
che è il senso di Cristo. Chi non vede
Questo è oggi proprio un « matto » pericoloso all’umanità sia nell’Alabama
che a Torino, sia nel Sud Africa che
a Zurigo. Matto da legare.
Tullio Vinay
In occasione della recente disastrosa frana del Vajont, varie Chiese
sorelle dell’estero hanno scritto per
manifestare la loro simpatia verso
le popolazioni colpite dal lutto e
dalla sventura, chiedendo anche informazioni sulla eventuale presenza
di comunità evangeliche in quella
zona.
Ho ringraziato quelle Chiese ed
ho trasmesso le loro espressioni di
simpatia al Prefetto di Belluno.
Fra le varie lettere ricevute, desidero citare quella della Federazione delle Chiese Protestanti della
Svizzera :
« Monsieur le Modérateur,
La catastrophe qui vient de frapper TItalie du Nord, en anéantissant sous les flots de boue les habitants de plusieurs villages de la vallée du Piave, nous a profoiulément
consternés.
Nous tenons à vous exprimer notre vive sympathie chrétienne et
vous prions d'en faire part aux autorités civiles de la région sinistrée
ainsi qu’aux autorités ecclésiastiques
du district de Venise de l’Eglise Vaudoise d’Italie où se trouvent les localités éprouvées.
Nous pensons tout particulièrement, dans notre prière d’intercession, aux familles des victimes si su
bitement et tragiquement plongées
dans le deuil.
Des actions immédiates de secoars
ont été entreprises en Suisse. Vous
savez que vous pouvez compter sur
notre appui, car, lorsqu’un membre
souffre, tous les autres souffrent avec
lui.
Nous vous prions de croire. Monsieur le Modérateur, avec nos sincères condoléances, à nos sentiments
fraternels ».
Au nom du Conseil :
Le Présiilent; A. Kuenzi
Le secrétaire romand: A. Mobbs
A nome del Consiglio Federale
délie Chiese Evangeliche d’Italia ho
dovuto mantenermi spesso in comunicazione col Dipartimento «li Aiuto
fra le Chiese del Consiglio Ecumenico a Ginevra. Una colletta è stata
lanciata anche da quel Dipartimento, e Lunedi 21 c. m., il Dr. Glen
Garfield Williams, accompagnato
dal Pastore Alberto Ribet a nome
del Consiglio Federale, si recherà a
Belluno per esaminare sul posto con
le Autorità locali la via migliore per
concretare un aiuto pratico a favore
dei sinistrati. Consiglio Ecumenico
e Consiglio Federale opereranno insieme in quella stessa direzione.
Ermanno Rostan
Presidente del Consiglio Federale
delle Chiese Evangeliche d’Italia
iiiiiimiimiiiiiiiiniiii
Cronaca del Concilio
La strana geometria di Monsignor
Roschini : cos' verrebbe fatto di intitolare un commento aH’articolo di Gabriele Roschini: «Il Concilio Vaticano II e la Madonna » apparso sull’Osservatore Romano del 12 ottobre. Sta,te a sentire : « Maria partecipa della
centralità stessa di Cristo, poiché —
secondo il piano divino — Klla è indivisibile da Lui, essendo Egli inconcepibile senza di Lei. Se Cristo è il centro del Cristianesimo, Maria SS ne è
come la circonferenza, nel senso che
nulla deriva a noi da Cristo che non
passi — per positivo volere divino —
attraverso Maria... Con ciò non si viene ad avere nel cattolicesimo — come
è stato falsamente asserito —- ’una ellisse a doppio centro. Cristo e Maria’.,
ma si ha un unico cerchio di cui Cristo è il centro e Maria SS. è la circonferenza». E va bene. Ma poco più in
là lo stesso Roschini scrive; «’Tutta
la terra-gravita verso Maria, indivisibile da Cristo, come verso il suo centro. Tutto l’universo, cielo e terra, converge verso di Lei». Per eui non si
comprende bene se, dopo tutto. Maria
sia la circonferenza o il centro. Oppure tutti e due. Ma questi interrogativi non .sono gravi: tutto ciò non ri
Cattolicesimo mariano : la strana
geometria di monsignor Roschini e
un significativo discorso di Paolo VI
guarda il cristianesimo, che è una cosa ben diversa. Quello di Mons. Roschini è un altro Evangelo rispetto a
quello del Nuovo Testamento. Quello
che è grave, naturalmente, è che delle
eresie come quelle di Mons. Roschini
siano state pubblicate non su un qualsiasi foglio parrocchiale ma sul più
autorevole giornale cattolico del mondo, L’Osservatore Romano, e non ai
tempi di Pio IX o di Pio XII ma ai
tempi di Paolo VI, nelTanno 1963.
Il numero dell’Osservatore Romano
successivo a quello in cui era apiparso
l’articolo di Mons. Roschini conteneva il discorso su Maria pronunciato da
papa Paolo VI dinanzi ai «padri conciliari » TU Ottobre' scorso, in occasione del I anniversario del Concilio
Vaticano II. Questo discorso acquista
un rilievo particolare in quanto il
Concilio, tra non molto, dovrà affron
Verso il Congresso
Evangelico Italiano
L’8 ottobre si è riunito a Milano il
Comitato preparatorio del Congresso
Evangelico Italiano; dopo i pronunciamenti favorevoli della Conferenza
Metodista e del Sinodo Valdese, ultimamente si è avuto pure quello della
Assemblea generale delTUnione Cristiana Evangelica Battista d’Italia, la
quael — ha riferito il mensile battista
« Il Messaggero Evangelico » ( sett. ’63 )
— « ha espressa la sua adesione e solo ha voluto esprimere la sua convinzione circa le eventuali deliberazioni
del Congresso stesso. E’ evidente che
tutto ciò che il Congresso possa deliberare, le sue conclusioni, non possono essere cogenti per le Chiese e le
istituzioni evangeliche che vi aderiscono. Nessuna Chiesa ha, per ora, rinunciato alla propria giurisdizione
(neanche in sede ipotetica) e non si
potrà biasimare l’Assemblea se ha espresso, con sobrietà e chiarezza, un
atteggiamento comime e scontato».
Pubblichiamo comunque Todg. relativo delTAssemblea battista, non ri
portato dal « Messaggero Evangelico »
la letto sull’ultimo numero di « Gioventù Evangelica»;
L’Assemblea generale deU’UCEBI esprime il suo consenso alla partecipazione al progettato Congresso Evangelico Italiano, salvo il diritto della
accettazione delle conclusioni Anali,
considerarsi come proposte offerte
alla libera adesione di questa Unione
L’Assemblea prende atto con soddisfazione che trattative sono in corso
la preparazione e convocazione di
un Congresso delle Chiese Evangeliche in Italia;
auspica che in questo Congresso
vengano gettate concrete premesse in
vista dell’unità della Chiesa secondo
la parola di Giovanni XVII: 11;
e pertanto raccomanda a tutte le
chiese in comunione con l’UCEBI di
prendere in attento esame questo
evento e di approfondire i problemi
che esso propone loro.
tare, nel quadro della discussione sulla Chiesa, lo schema su Maria. Ed il
rapa, come già aveva fatto a proposito della questione dei rapporti tra collegio episcopale e governo centrale
(Roma, il pontefice, la curia), ha nuovamente preceduto il Concilio di alcune lunghezze, non certo per scavalcarlo ma i)er tracciargli in qualche
modo il cammino e suggerirgli alcune
linee di rifiessffine. Paolo VI, pur affermando; « Non diremo ora nulla di
Lei» (cioè di Maria), ha in realtà offerto ai « padri conciliari », col suo discorso delTll ottobre, ima specie di
sommario di teologia mariana, in cui
non è difficile discemere i tratti caratteristici della mariologia di papa
Montini, !a quale, a sua volta, potrebbe diventare, nelle sue grandi linee,
quella del Concilio Vaticano II.
Certo, il discorso di Paolo VI delTll ottobre dev’essere stato — ci .si
passi l’espressione — una doccia fredda per chi aveva giustamente ammirato e lodato il carattere rigorosamente cristocentrico dell’allocuzione con
cui lo stesso Paolo VI aveva inaugura
to la sessione del Concilio. Ma così
è questo cattolicesimo dai mille volti,
questo cattolicesimo che concilia TinconcUiabUe con una ostinazione quasi esasperante e per noi incomprensibile. E’ inutile illudersi del contrario:
il cattolicesimo è e resta profondamente mariano. Tanto che uno dei
più illuminati e aperti teologi cattolici del momento, Hans Kiing, ha potuto scrivere ; « E’ possibile essere cristiano senza essere mariano? E’ possibile fare della teologia cristiana senza fare della teologia mariana? » Mentre la domanda evangelica dovrebbe
- ci pare — suonare così: E’ possibile
essere cristiano ed essere nello stesso
tempo mariano? E’ possibile fare della
teologia cristiana e fare nello stesso
tempo della teologia mariana? C’è nel
Nuovo Testamento un solo passo —
uno — da cui si possa dedurre che gli
Apostoli, oltre a Cristo,, hanno invocato e predicato Maria? C’è nel Nuovo Testamento un solo passo — qno
— da cui si possa dedurre che il ricorrere a Maria è necessario o anche solo utile per la salvezza eterna del credente? C’è nel Nuovo Testamento un
solo passo — uno — da cui si possa dedurre che nel cristianesimo originario esisteva un qualsiasi culto di Ma
(continua in 2“ pagitta)
2
pag. 2
25 ottobre 1963 —■ 42
Cronaca del Concilio
C’è mariologia e mariologia, ma resta
UD elemento estraneo al cristianesimo
[segue dulia 1" pagina)
ria o anche solo una venera2àone di
Maria (a parte il fatto che il concetto stesso di venerazione non è biblico)? A tutte queste domande si può
rispondere solo negativamente, e senza alcuna esitazione. La mariologia,
come si è venuta configurando nella
tradizione eattolica, è un elemento
estraneo al cristianesimo, è un elemente non cristiano. E lo è non solo nelle sue manifestazioni esterne di pietà
ma anche e soprattutto nelle sue intenzioni e motivazioni di fondo. Noi
non vediamo come sia possibile mettere d’accordo il cristianesimo biblico
e il cattolicesimo mariano. Noi non
vediamo come possa esistere nella
Chiesa cristiana un culto di Maria.
Na.uralmente, anche nel cattolicesimo c’è mariologia e mariologia. Non
tutti i cattolici sono dei Monsignor
Rcschini. Anche se nel nostro secolo
la mariologia ha conosciuto una imponente fioritura e lo sviluppo della
teologia mariana è avvenuto a ritmo
vertiginoso (tanto' che un teologo cattolico ha detto : « Il nostro secolo si
gloria a buon diritto di essere il secolo di Maria »), è pur vero ohe c’è nel
cattolicesimo una corrente — ben rappresentata anche in seno al Concilio
— che desidera non certo rinunciare
a; culto di Maria ma quanto meno arginarlo e forse frenarlo. Non si può
dire con assoluta certezza che il discorso di Paolo VI deiril ottobre tenda veramente a ridimensionare in senso evangelico la figura e la posizione
di Maria in seno al cattolicesimo. Se
cos ; fosse il papa non avrebbe detto
che Maria è « la salvatrice del popolo
romano» (nel cattolicesimo- i concetti di « Roma » e « Maria » sono sovente asscciati, e questa associazione non
è casuale) o che essa è «la mistica
madre» della Chiesa e « l’incompara
bile suo modello, la sua gloria, la sua
gioia e la sua speranza » ; e non avrebbe certo chiesto a Maria, in preghiera. quello che i cristiani chiedevano e
chiedono a Dio solo, nel nome di Ge
sù. Il 12 settembre scorso, parlando ai
partecipanti al congresso internazionale delle Congregagioni mariane, il
papa aveva detto : « Il culto di Maria
ncn è fine a se stesso, ma è la via
maestra che conduce a Cristo e in lui
alla gloria di Dio e aH’amore della
Chiesa ». Qui Maria è ooncepita in
funzione di Cristo. Ma il discorso delril ottobre contiene un’unica frase
che lascia intravvedere questa subordinazione di Maria a Cristo: là dove
Maria è chiamata « la lampada foriera di Cristo, sola e somma luce del
mondo ». E comunque, pur apprezzando come un fatto positivo la volontà
di certi cattolici e forse, nel suo intimo, del papa stesso, di ricondurre Maria a Cristo cosi da evitare che Maria
diventi (o continui ad essere) una snecie di dea cristiana autonoma accan
to al Padre, al Figlio ed allo Spirito
Santo, che senso ha di dire che Maria
è « la lampada foriera di Cristo » quando il Nuovo Testamento afferma che
Gievanni Battista è « la lampada ardente e splendente» (Evang. di Giovanni 5: 35), che annuncia Gesù, la
luce del mondo? E che senso ha di
dire che Maria è « la via maestra che
conduce a Cristo» quando Gesù stesso afferma «Io sono la via» (Evang.
di Giov. 14: 5)?
sotto ^lì auspici di Hacia?
Vi è infine un aspetto assai deludente del discorso del papa che non può
essere sottaciuto: è rassociazione di
Maria e l’ecumenismo. « O Maria » dice Paolo VI « Ti preghiamo per i nostri fratelli cristiani ancora separati
dalla nostra famiglia cattolica ; ... chiama con noi tutti cotesti tuoi figli alla medesima unità sotto la tua materna e celeste tutela ». Francamente,
non vediamo come si possa associare
Maria all’ecumenismo. L’ecumenismo
ha sempre voluto essere e deve ancora voler essere un movimento di avvicinamento delle varie Chiese cristiane a Cristo e al suo Evangelo. Si può
associare Maria all’ecumenismo solo
se s’intende quest’ultimo non come un
movimento di avvicinamento a Cristo
ma come un movimento di avvicinamento al cattolicesimo romano. Ma
allora non si tratta più di ecumenismo.
4: ÜS
Continuano intanto i lavori dell’assemblea conciliare. Si è iniziata la discussione del cap. 3 dello schema sulla Chiesa, che tratta dei laici. Si è
dunque concluso il dibattito sul cap.
2. quello sui vescovi, che, contrariamente alle previsioni, non ha dato luogo a una grossa battaglia. « La bonaccia in ,S. Pietro continua » scrive Carlo Falconi. Su tutta la trattazione del
la questione dei vescovi e del loro rapporto col papa ha pesato l’handicap
costituito dai dogmi del Vaticano I.
In fondo, nella situazione attuale, una
vera rivalutazione dell’episcopato più
che da un Concilio può venire solo dal
papa stesso. Il Vaticano II non può
togliere al pontefice romano quelle
che il Vaticano I gli ha dato. Ma
il papa può, se vuole, restituire ai vescovi cattolici una parte di quei po
teri che essi stessi gli avevano cedu
to E’ diffìcile che questo avvenga e comunque fatti di Questo genere non assumeranno mai l’aspetto di improvvise e clamorose rinuncie ma si lascierà
che maturino lentamente e segretamente da sè. Tutto può succedere in
una religione che è norma a se stessa,
come lo è il cattolicesimo romano. La
impressione generale, per ora, è che
il cap. 2 dello schema De Ecclesia non
offriva uno piattaforma dogmatica atta a .superare l’impasse causata nel
cattolicesimo dai dogmi del primato e
deH’infallibilità del papa.
Si è anche parlato della funzione e
della figura dei diaconi nella Chiesa.
Molti hanno chiesto che il diaconato
venga considerato come un ministero
a sè e non solo come una tappa verso il sacerdozio, ccm’è attualmente. E’
probabile che questa richiesta sarà accolta e questo è un fatto positivo. E’
invece diffìcile che sia accettata la
preposta avanzata da taluni di concedere ai diaconi la facoltà di sposarsi.
Se questo avvenisse, il principio del
celibato del clero cattolico risulterebbe incrinato. E il celibato ha delle radici troppo- profonde non solo nella
tradizione ma nella teologia cattolica,
perchè si possa pensare, oggi almeno,
p. una sua revisione, anche solo par
ziale. Paolo Ricca.
ai lettori
Rinnoviamo, a quanti lo potranno,
l’invito ad inviarci fin d’ora la loro
quota, di.abbonamento per l’anno 1964;
lo chiediamo in modo particolare in
vista di un più razionale smistamento
del nostro lavoro. La Claudiana non
ha molto personale, ed esso rimane lo
stesso anche nel periodo di fine d’anno, quando il lavoro di libreria e di
spedizione è già di per sè particolarmente intenso, rendendo veramente
pesante l’ag^ungersi di alcune migliaia di registrazioni, in poche set
limane. E’ quindi con particolare riconoscenza che pensiamo a coloro che
già stanno riabbonandosi o si sono
riabbonati. Aggiungiamo che ogni of
ferta, anche modesta, è sempre per
noi un buon incoraggiamento ed un
prezioso aiuto, specie se accompagnata, come avviene non di rado, da geniali espressioni.
A tutti i nuovi abbonati che ci faranno subito il loro versamento per il
1964 invieremo gratuitamente il giornale anche per queste ultime settiman«- del 1963.
Se considerate che, nella sua umiltà questa nostra stampa periodica ha
una sua funzione, sostenetela diffon
dendola e procurandoci nuovi abbonati. Grazie.
* Il vescovo cattolico romano di Groninga (Olanda) ha consacrato sacerdote un expastore sposato. Un’autorizzazione speciale era
stata concessa da Giovanni XXIIl.
lllllllllilillillliniMmiilii
iiiiiiiiiiiiiiiiiimmiiimiiiii
Dalla
di
nuova
Villar
comunità
Porosa
Visite. — Il 30 giugno abbiamo avuto fra
noi un gruppo di Tzigani francesi i quali,
coi loro messaggi vibranti di fede e coi loro
canti gioiosi hanno dato un’impronta speciale
e benedetta al nostro culto.
Il 25 luglio una trentina di signore svizzere provenienti da Muttens (Basilea) guidate da una gentile Pastoressa ci hanno fatto
visita. E’ stato un incontro molto simpatico.
Il 25 agosto abbiamo ricevuto la visita del
Pastore Allinger di Pforzheim (l’organizzatore del nostro pellegrinaggio in Germania).
Egli è venuto con una trentina di parrocchiani suoi (in soggiorno alla Miramonti a
Villar Pellice) i quali hanno abbellito il nostro culto con alcuni canti. Il Pastore Allinger ha predicalo in italiano! Per il pranzo
gli ospiti sono stati ripartiti presso varie famiglie e poi alle 16 ci siè ritrovati tutti nella cappella per udire vari messaggi (tra i
quali uno molto apprezzato del sig. Talmon
di Gross Villar). Erano pure presenti i reduci del pellegrinaggio ed altri fratelli e sorelle.
Altro simpatico incontro è stato quello
col Pastore Schofer pure di Pforzheim con
una ventina di parrocchiani provenienti dalla Miramonti i quali in buona parte avevano ospitato i nostri pellegrini nelle loro case
in Germania. Si è avuto insieme una cena
fraterna alla quale hanno pure partecipato
dei giovani marsigliesi attendati al Villar
per alcuni giorni e che ci hanno dato in seguito un’ottima recita.
Infine, nel mese di settembre, abbiamo
avuto a Pra Martino il Maestro Stober, capo
delle Fanfare religiose del Baden con un
gruppo di trombettieri che insieme ai nostri e a quelli di Pomaretto e Villar Pellice
hanno suonato al culto ed hanno organizzalo
delle serate di appello in varie nostre comunità. Essi hanno pure suonato all’Asilo di
S. Germano e durante il mercato a Torre e
a S. Giovanni. Li ringraziamo ancora sentitamente per questa loro missione d’amore in
mezzo a noi.
Battesimi. — Castagna Paola (Centro),
Barus Moreno (Dubbione), Ricca Daniele (Cascinette), Giordan Giancarlo (Centro), Saragosi Pier Luigi (Torre Pellice), Chambon
Milva (Inverso), Usseglio Adriana (Centro),
Bounous Lucitino (Inverso), Lantelme Renata (Inverso), Beux Patrizia (Centro), Balmas
Renzo (Centro).
Che il Signore benedica questi pargoli insieme ai loro cari genitori!
musica
Pianista evangelico
vincitore del “Viotti,,
Al recente concorso musicale « Viotti », di
Vercelli — uno dei maggiori pure sul piano
internazionale — uno dei vincitori è stato
un giovane pianista evangelico. Franco Angeleri, di famiglia proveniente dalla Chiesa
dei Fratelli di Asti, e attualmente stabilito
a Padova e membro di quella comunità metodista.
Franco Angeleri — che la scorsa settimana ha sostituito in extremis, e con successo,
il già affermalo collega Maurizio Pollini ad
un concerto pianistico della stagione organizzata dall’Unione musicale torinese — darà
nei prossimi mesi cinque concerti in grandi
città (è, questo, uno dei frulli della vìncita
del concorso). Rallegrandoci vivamente con
lui, gli formuliamo l’augurio più cordiale per
la sua futura e ben avviata attività concer
Colonie estive. - - Siamo grati alla Chiesa
di Torino che ha gentilmente ospitato quattro nostri bimbi nelle sue Colonie : Roberto
Gardiol e Livio Beux a Borgio Verezzi e
Eloide Avondetto a Pian Pra.
Matrimoni. — In questi mesi abbiamo avuto la gioia di celebrare parecchi matrimoni : Zeppegno Giuseppe e Baret Albina; Gallo Piero e Costantin Anita; Roccione Silvano
e Stocco Ilda (Past. Beri); Cottura Antonina
e Rib^t Marisa.
Abbiamo però salutato con rimpianto gli
sposi Gallo che si sono stabiliti ad Almese
e gii sposi Roccione che hanno fissato Ila loro residenza a Pinerolo.
Viceversa, ad uno dei nostri culti, abbiamo dato il benvenuto agli sposi Massel Renato e Angiolina i quali, dopo essere stati
uniti in matrimonio dal Past. Bouchard, hanno fissato la loro residenza a Villar Perosa.
Dipartenze. — Il 6 settembre il nostro fratello Enrico Baret degli Azzari ha terminato
il suo pellegrinaggio terreno. Egli aveva 75
anni e il Signore gli aveva concesso una bella famiglia.
Il servizio funebre ha avuto luogo in casa
delPestinto e poi un lungo corteo ne ha accompagnato le spoglie al cimitero. Domandiamo a Dio di consolare la vedova e i figli.
Il 18 settembre ci ha lasciati per la i^tria
celeste la nostra sorella Caterina Beux ved.
Genre di anni 77. Era sofferente da molto
tempo c abbiamo ammirato la sua pazienza e
la sua serenità nella prova.
Le esequie hanno avuto luogo alle Chenevières alla presenza di molti parenti e amici
malgrado il tempo pessimo. Abbiamo predicato sul testo : « Entra nella gioia del tuo
Signore ». Alle figlie, alle sorelle e a tutti
i congiunti, la nostra solidarietà nella prova.
Abbiamo pure espresso la nostra simpatia
alla famiglia del nostro Diacono Silvio Rosso
per la morte del padre e agli sposi Silvio e
■?mma Serre per la perdita del loro Alberto, tolto al Icro affetto dopo poche ore di
vita. Che il Signore santifichi il loro dolore!
Culti. — Ringraziamo sentitamente il Dr.
Alberto Ribet vice-moderatore e Pastore a
Milano; il Pastore Colucci, direttore di Villa
Olanda; il Pastore Bundschu di Zeli (Germania) e gli anziani Dino Gardiol di S. Secondo e Aldo Tourn di Rorà che hanno presieduto i nostri culti dandoci degli ottimi
messaggi.
Un ringraziamento pure all’insegnante Germana Costantin che ci ha letto due interessanti relazioni sul Pellegrinaggio in Germania e sui lavori del Sinodo.
Personalia. — Provenienti dalla Comunità
di Rodoretto, si sono stabiliti fra noi Ernesto
e Cesarina Tron coi loro figliuoli. Diamo
loro il più cordiale benvenuto!
Orario culti. — Per favorire i membri
di chiesa che abitano lontano e soprattutto
le nostre sorelle che hanno impegni familiari, il Concistoro ha deciso che a partire
dal 20 ottobre il culto avrà inizio alle 10.
l nostri bambini sono invitati a trovarsi
alle 8,45 per la Scuola Domenicale.
Le lezioni di catechismo hanno luogo ogni
domenica alle ore 11, subito dopo il culto.
PERSONALIA
Un’altra insegnante valdese lascia
l’insegnamento, dopo un lungo e benefico serv'izio svolto quasi interamente al Serre d’Angrogna: la signora Emma Armand Rose ved. Bertalot. Nella cronaca di quella comunità è detto come le sia stata espressa la riconoscenza di coloro che più direttamente hanno fruito del suo impegno
Uniamo il nostro sentimento di viva
gratitudine, consci di come questo servizio sociale possa essere vissuto in un
vero spirito di servizio cristiano, e auguriamo alla nostra insegnante un sereno e ancora attivo riposo.
Villar Perosa, 1“ Movembre
(lonvegno F.U.V. - Gruppo Valli
Il Convegno Responsabili di apertura delle attività unionistiche per
le Valli Valdesi avrà luogo quest'anno a Villar Perosa, nella sede della
nuova Chiesa Valdese, Venerdì, 1 Novembre.
Tutti i giovani sono vivamente invitati a partecipare a questo Convegno, tuttavia sono tenuti in particolare a venire i responsabili delle
U.G.V. (Presidenti, Vicepresidenti. Segretari eoe.), essi soli infatti hanno
diritto di eleggere il Comitato di Gruppo. Se i Seggi per il nuovo anno
non fossero ancora stati eletti è logico che verranno i responsabili attualmente in carica.
Il programma è il seguente :
ore 9 - Cultc di apertura. Past. Bruno Costabel.
ore 9,30 - «Unità della Chiesa e unione deH’evangelismo italiano» (introduzione al tema proposto alle Unioni per il 1963-1964)
Past. Giorgio Bouchard, Segr. FUV.
• Discussione di gruppo.
ore 12,30 - Pranzo in comune presso la Trattoria delle Alpi a Villar Perosa
ore 14 ■ Ccnclusioni sullo studio del mattina.
- Relazione del Capo-Gruppo FUV Past. Alberto Taccia.
Relazione sul questionario inviato lo scorso anno alle UGV
delle Valli - Sig.ra Adriana Gardiol,
- Il programma FUV per il 1963-1964 - Past. Giorgio Bouchard.
Elezione del Comitato di Gruppo.
ore 17,30 - Tè e... partenze
al Convegno (pranzo e tè compresi):
1 - La quota di .nartecipazione
L. 600 a testa.
2 - Entro il 27 ottobre, dobbiamo sapere :
a) quanti parteciperanno al Convegno (per prenotare il pranzo):
b) quanti si varrebbero di un rullman che, solo se le prenotazioni lo
giustificherebbero, partirà da Bobbio alle ore 7,30.
3 - Le prenotazioni vanno fatte direttamente al Capo-Gruppo Past Al
berto Taccia, Angrogna (To) tei 94.44, non oltre il 27 ottobre.
Notizie valdesi
dalla Germania
Due membri della chiesa valdese di Villar
Perosa, l’anziano Costantino Dino ed il Pastore, hanno teste fatto una visita lampo ____
otto giorni — ad alcune comunità del Baden
e alle Chiese Germanico-Valdesi (Deutsche
Waldenser) del WürUemherg.
Si trattava di salutare alcuni Amici c di
ravvivare i legami di comunione fraterna
stretti nell'agosto scorso in occasione del pellegrinaggio della chiesa di Villar Perosa.
I messaggeri son tornati latori di saluti
cordiali per la chiesa valdese e di notizie
'teressanti. Il Dr. Julius Bender, vescovo
< Baden, il M.o Emilio Stober sopraintendei.te delle fanfare del Baden, il Pastore
Jourdan di Darmstadt, presidente della Unione dei Valdesi di Germania, il pastore
Zeller loro leader da tanti anni; i pastori
Bric, Franz Dr. Eis. il past. di Kuittlingen
delle colonie valdesi, i pastori Fr. Allinger
e Schofer dì Pforzheim, Adler di Mannheim
e molti altri ancora, mandano i sensi della
loro più cordiale solidarietà ed amicizia in
Cristo ai fratelli valdesi d’Italia. Tutti progettano, appena possibile, visite e soggiorni
nelle Valli Valdesi e tutti ci invitano a tornare a vederli al più presto.
ÌSotizie. — Il giornale mensile Deutsche
Waldenser prosegue instancabilmente nella
sua opera di reclutamento dei figli degli antichi profughi valdesi i quali, oggigiorno,
sono sparsi un po’ per tutta la Germania.
L’ultimo numero, in un articolo del past.
Zeller, affermava che la visita dei pellegrini
di Villar Perosa, nell’agosto scorso e dei loro trombettieri, aveva aperto una pagina nuova nei rapporti tra i Valdesi d'Italia e quel
li di Germania. E' questa anche un
sione nostra!
Martiri Valdesi. — Lo stesso glor
pubblicando alcune indagini storiali'
velano l’importanza del movimento
scepoli di Pietro Valdo nella Gerniu!;
l'iore alla Riforma. Movimento qiim
contrastato e nel quale i martiri s; :
numerosissimi, assai più che in ItiiM
Primi traduttori della Bibbia in ir. .
Lutero non sarebbe stato il primo i ru
della Bibbia in tedesco, ma i Vabu
ne avrebbero fatto, man mano, aìc';
sioni pa’ziali. Lutero avreJihe conip i
pera sua sulla base di queste versiojx:
stenti e questo fatto fino ad ora ignoi
più, spiegherebbe la prodigiosa rapiii
la quak' il Riformatore tradusse i S i
sii nel iuslello della Warlburg.
l Valdesi di Germania leggono qiu
di — che non sono finiti di pubbli
quasi col fiato sospeso e noi abbia <
pressione di vedere in questa noti/ i
un qualche cosa che ci aiuterà a ri;
la consapevolezza della nostra Missìu:
30 Parrocchie... — Tra le altre
pure raccolto questa notizia : trenta
parrocchie del Baden sono sprovvisru
stori. Parrocchie che contano talvolta
2.000, 4.000 membri. Posti che j'o:
anche essere ricoperti da giovani vai';
liani oggi mentre le lingue si impa-. facilmente. Carriere che valgono
mente più che quelle nelle banche, ribriche o in tanti altri luoghi dove
incatenare la nuova generazione. C
ode qui, una vocazione? Enrico Gt
I tnpres
lale va
che rilei di
ri ante
io mai
0 stati
1.
^co. —
iduttore
■-I. che
ue verno Popreesialo dai
ità con
cri Testi sturare —
!'.) Pima come
rendere
¡¡e.
•hbiamo
grandi
di pa. 1.000,
! icbbero
lesi itaiiìO così
; ofinita‘ìle fab
1 va ad
111 non
‘vmet
GINEVRÄ-LUCCÄ
Un antico legame
La storia non niente. E* vero che nel sec.
XVI vi è stato in Lucca un importante movimento protestante. E’ vero che molti Lucchesi si sono rifugiati a Ginevra per motivo di coscienza. E’ vero che vi Sono a Ginevra dei discendenti di quei rifugiati che
hanno custodito la fede evangelica. E‘ vero
clic un legame è rimasto fra essi e la loro
città d’origine. E’ vero, come lo testimonia
questo elenco di cifre, che questo legame si
è espresso in una risposta pronta, generosa,
lieta, all’appello lanciato per i restauri delPinterno della Chiesa Valdese di Lucca, che
accoglie una piccola ma coraggiosa comunità, erede spirituale della Riforma lucchese.
Ouesli doni — contando l’ultimo che ci è
stato segnalato dall’Ufficio della Tavola Valdese il 16 corr. — il cui totale quasi raggiunge il totale dei doni raccolti a Lucca e
in Italia per quello scopo (Lucca e Italia
L. 667.435, Ginevra L. 533.600 = L. 1 milione 201.035). ci hanno permesso di portare a termine i lavori previsti, senza chiedere alcun aiuto alla Tavola Valdese, già oberata da tanti pesi.
Mentre diciamo un grazie vivissimo ai donatori, alcuni dei quali ancora conservano il
nome degli antenati lucchesi, ne pubblichiamo l’elenco, accompagnandolo con l’auspicio
che questi legami trovino in avvenire altre
nuove espressioni, e l’augurio vivo, fraterno,
per i Lucchesi di Ginevra e per i protestanti
di Lucca, del dono sempre rinnovato della
fede perseverante e gioiosa e della vicinanza
spirituale nella realtà della comunione dei
santi!
Il conto completo delle Entrate e delle
Uscite è redatto nelle seguenti copie : alla
Tavola Valdese, al Sig. Jacques Picot con
autorizzazione a darne visione ai contribiienli di Ginevra. alParchìvio della Chiesa di
Lucca.
Al Comitato di Ginevra « pour PEglise et
les Vallées Vaudoises du Piémont » e alla
Tavola Valdese che hanno raccolto e trasmesso tutti i doni di Ginevra, il ringrazia
mento caldo e sentito del Comitato per i
Restauri di Lucca e di tutta la comunità.
Il Pastore Gustavo Berlin
19 ottobre 196.3
OFFERTE
Madame Jean Turrettini (Genève) fr. sv.
500; M.lle Marie Turrettini (Genève) 500;
M.me Robert Turrettini (Vandoeuvres) 100;
Mr. Robert Achard (Genève) 200; M.me Edouard Aubert (id.) 50; Mr. Jean-Louis Micheli (Jussy) 500; Mr. Albert Turrettini (Genève) 500; M.nie Albert Lombard (Conches)
20; Dr. André Turrettini (Genève) 20; M.lle
Marcelle Pictet (id.) 20; Mr. Marc. Micheli
(id.) 10; M.me Jean de Murait (Evordes Croix de Rozon) 20; M.me Jules Cuenod
(Genève) 20; Mr. Jacques Turrettini (id.)
100; M.me Marguerite Diorlati (Satigny) 50;
Mr. Jacques Picot (Genève) 20; Earn. Le
Fort et alliées, 200; Mr. Dominique Micheli
(Landecy Genève) 100; M.me Jacques Barthélémy Micheli (id.) 300; M.lle Renée Pictet, chemin Pictet, Troinex (Genève) 300;
Mr. André-Dominique Micheli (Genève) 100;
M.me Paul Saffin de Corpon-Sarasin (id.) 20;
M.me Hélène Patry - Rue de Candolle (Genève) 50. Tot. fr. sv. 3730. - Tot. Lire italiane 533.600.
* La Chiesa evangelica della Polinesia
francese ha festeggiato il centenario dell'arrivo del primo missionario della Società delle Missioni evangeliche di Parigi, e al tempo stesso la raggiunta autonomia. La Chiesa
evangelica polinesiana è stala ultimamente
accolta nel Consiglio ecumenico delle Chiese.
* il governo cecoslovacco ha ’liberato’ lo
arcivescovo catlolico-romano di Praga, Josef
Beran e altri quattro vescovi cecoslovacchi.
* L'arcivescovo anglicano del Capo, Joosl
de Blaiik, uno dei maggiori lottatori cristiani contro la politica segregazionista del governo sudafricano, si è dimesso e diverrà canonico di Westminster.
3
I
25 ottobre 1963 — N. 42
paie 3
Aâ.
Qua e là. nei nostri Istituti e nelle nostre Opere
A Vittoria,
della Casa
primo anno di vita
di riposo, rinnovata
Si conclude il primo anno della nuova
Casa di Riposo per Evangelici di Vittoria
che. ^o^ta come ampliamento e rimodernamento deU'Asilo Valdese per i vecchi, ne
continua ora l'opera di assistenza materiale
e spirituale verso i nostri fratelli anziani e
soli, ma con maggiore quantità di mezzi, più
adeguale attrezzature e personale al completo in locali conforteN’oli in cui nulla è stato
trascurato per ricreare l'atmosfera calda ed
accogliente della famiglia. U camerone dormitorio per gli uomini e le quattro stanzette
che per oltre 30 anni hanno ospitato molti
anziani provenienti dalle Chiese: Valdese,
Metodista. Pentecostale ed Avventista, sono
siale ora trasformali rispettivamente in guardaroba. stanza per il personale e stanze per
gli ospiti, mentre tutti gli anziani dell’Asilo
cui si sono aggiunti i nuovi accolti nella Casa di Ri})os(), trovano confortevole ospitalità
screta soluzione nel nostro ambiente dato il
ristretto numero dei ricoverati e la paziente
opera consacrata del personale direttivo e
adibito alle varie mansioni, che inquadra la
fatica giornaliera nella grande prospettiva
della vocazione cristiana al servizio del Signore nella persona del prossimo, dei minimi fratelli in cui Cristo stesso ama prendere
forma in una misteriosa contìnua presenza
tra di noi. Le parole di Gesù: « in quanto lo
avete fatto ad uno di questi miei minimi
fratelli, lo avete fatto a me », che sono trascritte nei foglietti di ringraziamento inviati
a lutti coloro che ci sostengono con le loro
offerte, sono innanzi tutto per noi il motivo
intimo che ci sostiene neU’impegno quotidiano non indifferente.
Il bilancio quest’anno ha visto un aumento
sensibile in tutte le voci, e se i doni e le
rette sono stati maggiori che nell'esercizio
111 Vi
due
(le modernamente arredate per una,
[lersone al massimo.
Ciò F curile il piccolo gruppo convìvente
in un;' lanza possa rivivere il ricordo della
proproi ; asa. dei propri cari, e ricreare una
nuo\ a eoinunità familiare. La funzionalità
dell ai ; daniento in cui nulla è superfluo o
mancaoie. le comodità del soggiorno signorile rii accogliente, la disposizione dei vari
tavoli Mei refettorio simile più ad un moderno rtr'orante che ad una men.sa, la completa
attre/.-atura deU'ìnf ermeria, la abbondanza
di sevizi igienici, la puntualità del servizio
in genere, sono tra le cose più apprezzate ed
apeiMjniente lodate da quanti, comprese alcuni personalità della città di Vittoria, hanno ;!\uto modo di visitare la Casa di Riposo.
I;i due occasioni infatti accogliendo rinvile rivolto loro dalla Direzione, esse hanno
partecipato alle due cerimonie ufficiali di
que Tanno: l'inaugurazione e la 5^ Giornata
dei' \nziano.
Ì)( ila inaugurazione dei nuovi locali, avvenuta il 28-10-62 abbiamo già ampiamente
riferì;.M sulla stampa. Ci è grato ricordare la
presenza del Signor Moderatore e di quasi
tutti ’ membri della Tavola Valdese per i
qual: il viaggio in Sicilia, culminante nella
cerimonia di Vittoria, è stato una occasione
per conoscere « de visu » l’opera nostra che
già amavano. Le autorità presenti hanno significalo la simpatia che l’Asilo e l’opera della Chiesa Valdese riscuote da molti decenni
tra la popolazione dell’operante cittadina di
\ iltoria. E come non essere grati inoltre ai
rappresentanti di molte delle nostre comunità che vollero in quella occasione manifestare tangibilmente l'affetto e la solidarietà
che lega tutte le nostre Chiese all’opera dell'Asilo?
In occasione della 5^ Giornata dell’Anziano. ancora una volta, sebbene in forma più
intima, gli ospiti della Casa si sono riuniti
insieme ad alcune personalità cittadine nel
tempio per udire l’opportuno messaggio evangelico che ripropose alla meditazione dei presenti il comandamento divino di onorare gli
anziani. Essi, infatti, non sono un peso nella
società, bensì un prezioso patrimonio di esperienza e di vita di cui i più giovani non possono fare a meno, e la loro assistenza è uno
dei doveri più sacri che Dio ci ricorda nella
sua divina Parola e che ogni società civile
riconosce e persegue.
Il Comitato Ristretto, creato nella seduta
del .5-3-62 e di cui fanno parte il Sovrintendente, il Direttore della Casa, il Presidente
della Commissione Distrettuale, la Signora
Ritter, la Signora Mingardi ed un membro
del Consiglio di Chiesa di V ittoria, si riunirà nel prossimo autunno per l’esame di tutti
quei problemi che si sono presentati in questo primo anno della nuova casa e che andranno man mano maturando. Sino ad ora
il numero degli ospiti ricoverati è 19. Credevamo che dopo l’inaugurazione i posti sarebbero stati ben presto occupati nella loro
totalità, ma alle domande pervenute prima
dell’ottobre scorso non se ne sono aggiunte
altre sicché ci è ancora possibile accogliere
sei persone compresa, se del caso, una coppia di coniugi.
Questi posti saranno riservali a coloro che
oltre ad avere il minimo di età prescritto
(7& per gli uomini e 65 per le donne) siano
membri veramente indigenti di una Chiesa
Evangelica e siano per.sone di cui si possa
a\ ere un (c curriculum vitae » che lasci sperare in una facile adattabilità alla vita comunitaria. Infatti uno dei problemi che maggiormente impegna le direzioni degli Istituti
per anziani neH’ambito della nostra Chiesa
e fuori di essa, è la ricerca di una adeguata
soluzione alle difficoltà spesso insormontabili
che anche una sola persona rivelatasi inadatta ad una vita comunitaria, crea in seno
alle convivenze. Il problema trova una di*
precedente, le uscite hanno hanno presentato
un costante motivo di preoccupazione e. di
attenta cura, perchè, sebbene contenute entro i limiti deli’indispeii.sabile e del necessario, hanno fatto registrare un rilevante aumento. Dai 2.597.848 dell’anno scorso sono
salile quest'anno a 3.B02.437 con un aumento del 50 "b circa. Certo tutti abbiamo fatto
quanto potevamo, ma la possibilità di acquistare tutto direttamente ai mercati generali
o tramite i rappresentanti all’ingrosso ed ai
prezzi speciali consentiti per le istituzioni assistenziali, ed alcune rimanenze di viveri dono del C.W.S. ormai in via di esaurimento,
ci hanno consentito di trarre a chiusura generale dei conti un respiro di sollievo. Anche quest’anno, grazie a voi, cari amici, il
nostro Istituto, pur con il considerevole aumento delle uscite ha potuto chiudere il proprio bilancio in attivo senza aver gravato affatto sulla Cassa Centrale della Tavola Valdese.
Grazie dunque a voi tutti che ci avete sostenuto con un costante pensiero di solidarietà cristiana, di quella solidarietà vera che
è agape, legame d'amore comunitario, cosciente responsabilità di chi più ha ricevuto
verso quanti hanno ricevuto meno. Questo
è, ci pare, il segno caratteristico del vero
« amore » cristiano. Durante la cerimonia
della celebrazione della 5* Giornata nazionale dell'Anziano, una delie personalità presente, preposta ai problemi assistenziali della
nostra città mi chiedeva di spiegargli « come » senza sussidi governativi o di altri enti
riuscissi a mantenere il decoroso tenore di
vita che egli constatava con vivo compiacimento, visitando la Casa di Riposo; e dopo
aver udito il modo con cui nella nostra Chiesa si amministrano le opere assistenziali, e
come riuscivo a reperire i fondi necessari alla Casa, esclamò : cc si vede che qui non c’è
la carità cristiana », intendendo quella cosidetta a carità » che non è più atto cosciente e responsabile d’amore bensì è ; « elemosina » e su cui sono fondati tanti Asili per
vecchi religiosi o laici. >'eri ospizi di mendicità.
E’ questa una indiretta testimonianza ed
un riconoscimento dato al vostro amore, cari
amici.
Per la prima volta a nome del nostro Istituto è stata avanzata la richiesta per il contributo ufficiale che di solito i Comuni versano per i loro indigenti accolti presso i vari
Asili per i vecchi. Il nostro ringraziamento
particolare va quindi alla Giunta Comunale
di Vittoria che ha accolto ed approvata l'istanza presentata dal Direttore della Casa di
Riposo, mirante ad ottenere il pagamento
della retta di Stato ad integrazione del minimo versato da una coppia di coniugi ricoverati. Si attende ora la ratifica della deliberazione da parte della Commissione Provinciale di Controllo, perchè venga definita
la pratica. La nostra riconoscenza inoltre al
Doti. Assenza, Presidente deil'E.C.A. ed al
Doti. Puccio per l'affcltuosa comprensione
con cui hanno concesso il normale coiitrìbulo mensile per cinque ira i più indigenti dei
nostri ricoverati. Al Dolt. Ferraro deH’Ufficio Assistenza un pensiero grato per la cordiale premura con cui inette a disposizione
la sua preziosa opera nel disbrigo di tutte
le pratiche inerenti alla assistenza medica
gratuita che il Comune di Vittoria concede
ai nostri ricoverati.
L'acqua potabile è scunpre generoso dono
della Amministrazione (’omunale. I Dottori
S. De Martino e A. Piigilla hanno portato
in modo particolare la responsabilità della
assistenza medica. Siamo loro riconoscenti.
Nel ringraziarvi ancora tutti, cari amici
sostenitori, desideriamo che voi sappiate
quanto le vostre parole, ’ ' lettere, le assidue
preghiere per l’opera che umilmente svolgiamo con l’aiuto del Signore, siano per noi
un prezioso conforto nei momenti di maggiore difficoltà ed un valido incoraggiamento
per un maggiore impegno. Ci è difficile rispondere personalmente a tutti, ma i vostri
nomi sono presenti nel nostro pensiero e nelle nostre quotidiane preghiere di intercessione a Dio perchè Egli, f. he è ricco in misericordia, vi conceda pace, benedizione e
serenità al di là di quanto noi stessi sappiamo chiedere e sperare. Il Direttore
Rasi. Giovanni Scudéri
La facciata rinnovata del
tempio di Vittoria (Ragusa),
yella foto a sinistra, la famiglia della Casa di riposo.
Doni possono essere inviati
con versamenti sul c.c.p. num,
16-3487. uff. conti di Catania,
intestato al Past. Giovanni Scuderi. Asilo Valdese Vecchi,
Vittoria.
Alla presenza di numerosi studenti
Inaagarato l'anno di lavoro
alla Scuola Latina di Pomaretto
Nel teatro di Pomaretto, una foltissima
schiera dì studenti coi loro genitori ha assistito aU’inaugurazione dell’anno scolastico; il
messaggio centrale è stato pronunciato dall'ex moderatore della nostra Chiesa, il Pastore Achille Deodato, che ha messo un particolare risalto Taspetto morale e spirituale
della scuola: le nozioni scolastiche sono
utili quando sono in diretto rapporto con
la vita dello Spirito; nella scuola si forma la
personalità, la coscienza non tanto con le
semplici conoscenze ma nel dialogo tra l’insegnante c gli alunni; e gli uni e gli altri
ricevono e danno il vero sapere, la vera
scienza quando questa comporta il « timore
deirEterno », vale a dire l’ubbidienza alle
Sue leggi sante. Per questo lo studio delTEvangelo, le riflessioni d’ordine spirituale sono
essenziali nel corso dell’insegnamento di qualunque disciplina.
La preside sig.na Raima Elsa ha letto la
relazione, breve ina ricca di elementi concreti : gli studenti hanno dato complessivamente buona prova, sia nel conseguimento
di borse provinciali e statali, sia nel profitto.
La collaborazione intensa degli insegnanti
con gli alunni, unita ad un impegno lodevole costituiscono una nota rilevante della
relazione. Anche gli a Amici della Scuola
Latina » hanno continuato la loro opera a
prò’ della Scuola lanciando l'idea di borse di
studio a prò’ degli studenti più poveri; abbiamo notizia di tre borse : Luna della benemerita ditta Olivetti, l’altra degli Amici del
Collegio ed una terza formata da somme inferiori alle L. 50.000.
A tutti questi amici la relazione ha espresso un pensiero di viva riconoscenza.
L’ultima parte, quella ricreativa, è stata
offerta dal Pastore Jahier Roberto che ha
presentato delle stupende diapositive dell’isola d'Elba.
Ringraziamo di cuore questi amici che
hi.nno concorso alla felice riuscita della festa inaugurale.
Quest’anno gli alunni della scuola sono
ottanta, cifra rispettabile e che spegne ogni
nube di pessimismo : sono presenti alla scuola studenti di varie regioni d’Itaìla e di numerose parrocchie delle Valli. Siamo lieti che
le comunità deU’Evangelizzazìone siano presenti in misura sempre maggiore, concorrendo ad una felice armonia tra le Valli e
la penìsola.
Non si può dimenticare naturalmente in
questa sede Tattìvità del Convitto la cui missione è essenziale per la formazione degli
studenti : come ha ricordato chi presiedeva
la festa, il Convitto ha un numero di presenze notevole e anche quest’anno si sono dovute respingere delle richieste. Il Pastore
locale ha giustamente ricordato la funzione
di questo Istituto e l’opera indefessa della
direttrice Ines Castagno e Pinsegnante Benech nonché il suo direttore Prof. Ernesto
Tron.
Prima di chiudere vorremmo ricordare alla nostra Amministrazione che segue con
particolare interesse le opere sociali, due cose
importanti: i restauri della Scuola Latina
in vista del suo centenario ; secondo ; Vurgente utilizzazione del prato vicino al Convitto
per la massa degli studenti che hanno sempre più bisogno di spazio. Siamo in attesa
d'una felice soluzione di questi due problemi.
'W
Un insegnante per un doposcuola evangelico
Appello urgentissimo
per Corate
L’Artivalli
cessa la sua attività
Nell’assumere la cura della comunità di Corato oltre che di quella di Bari, desidero in primo luogo, anche a
nome dell’intera comunità, rivolgere
un affettuoso saluto al Pastore Giuseppe Castiglione trasferito a Cerignola dopo un ministero di 14 anni, ed
un ringraziamento per quanto egli ha
fatto in questo luogo. Pensiamo al Centro Sociale (cucito e ricamo) ed al dopcscuola seguito con simpatia ed interesse da numerose famiglie anche
al di iucri dell’ambiente evangelico.
Il Consiglio di Chiesa, il Pastore e la
comunità, sono unanimemente d’avviso che queste attività debbano essere continuate, nonostante la grave crisi che si è determinata con la partenza per Cerignola deH’insegnante signorina Nella Scivales, che per alcuni anni aveva diretto con consacrazione e competenza entrambe le attività. Anche a lei rivolgiamo un saluto ed un ringraziamento per la sua
opera apprezzata i cui frutti sono visibili, e le mandiamo il nostro augurio perchè nella direzione del Centro
Sociale di Cerignola possa avere gioi-3 con l’aiuto del Signore.
Per il centro di cucito nutriamo minori apprensioni, in quanto per alcuni mesi ancora possiamo contare sulla collaborazione della signorina leva
Rosa, già allieva della Scivales, cui
abbiamo affidato temporaneamente la
direzione, riservandoci di studiare l’indirizzo da dare a questa attività ai fi*
n: del suo potenziamento.
Siamo invece estremamente preoccupati per il doposcuola che per 11 momento ci è stato impossibile organizzare mancandoci l’insegnante.
Rivolgiamo quindi a tutte le comunità evangeliche d’Italm (Valdesi o
gnante (uomo o donna), anche se dinlcmato da poco, disposto a venire a
Corato e restarvi fino alla fine dell’an
no scolastico. Siamo in grado di offrirgli un alloggio bene attrezzato, ed
uno stipendio che concorderemo. Ma
non vogliamo dimenticare di aggiunger? che si tratta di un servizio reso
l'el nome del Signore. Abbiamo quindi bisogno di un insegnante credente,
che nel suo lavoro .sappia trasfondere
lo .spirito di Cristo. E ne abbiamo bisogno subito !
Cerchiamo anche una persona
esperta di cucito e taglio o di ricamo
a macchina. Anche a questa offriamo
alloggio ed un sussidio.
Indirizzare le offerte al Pastore Enrico Corsani, Piazza Garibaldi 69, BaEnrico Corsani
ri
PRO DEFICIT
“ECO- LUCE„
no) un appello onde avere un inse-tori.
{7^ elenco)
Eynard-Mathieu (Torino) 1.000: Georg
Mayer (Germania) 1.000; Lina Bertogne (Torino) 500; Marianna Rivoìr (Torre Pellice)
1.000: prof. Mario Rivoir (Torre Pellice)
1.000; Regina Raffaldi (Quingentole) 380;
Irma Givri Celli (Milano) I.OOO: Elsa Filippi (Verona) 500; Odetta Oxilia (Milano)
1.500: Aldo Rostan (Milano) 1.000: Febe
Corlando (Milano) 500; Ada Palmery Jalla
(Milano) 500; Lucio Luchini (Ravenna)
l.UOO: Silvano Rivano (Genova) 300; Daniele Angeleri (Arezzo) 500: Evelina Pons (Torino) 1.300: Paolo Gay (Chìavari) 1.000:
Lina Tamietti (Ivrea) 500; Giuseppe Longo
(Ivrea) 500. (Continua).
Grazie di cuore ai nostri generosi sosteni
L’Arlivalli di Torre Pellice, Tartigianato
tessile, che produceva tappeti, tessuti a mano di vario genere, tende ecc. ha dovuto cessare la sua lavorazione.
Con gran dolore diamo questa notizia alle
persone amiche, che hanno apprezzato l’iniziativa della Unione Cristiana delle Giovani,
che volle organizzare cinque anni fa in Torre Pellice un centro di lavoro per venire incontro alla disoccupazione femminile della
valle, e in particolare a quelle persone che
ne hanno facilitato il sorgere con doni e con
generoso appoggio. A questi amici e sostenitori vogliamo dire ancora un grazie molto
sentito attraverso queste colonne, perchè mediante il loro aiuto si è potuto dare lavoro
per più di cinque anni a una diecina di
persone, in un ambiente familiare e moralmente sano, insegnando loro un mestiere,
che potrà sicuramente essere utilizzato in
una attività che. pur trattando altri prodotti,
può avvalersi della loro esperienza. Auguriamo che tale attività possa ampliarsi e durare
a lungo.
L’Artivalli di Torre Pellice non è riuscita
a crearsi una organizzazione di vendita che
potesse assicurare lo smercio dei suoi prodotti : la clientela privata è stata molto simpatica e preziosa, ma non sufficiente ad assorbire i bei tappeti, le tende moderne e i
tessuti di arredamento, che pur procurandole premi alle esposizioni, elogi e riconoscimenti dagli Enti Artigianali, non venivano
assorbiti nella misura necessaria per assicurarne la vita.
Neanche l'appoggio finanziario, dato senza risparmio daU’associazione prima e dalla
titolare responsabile poi. è valso a superare
questo grave scoglio, per cui la decisione,
dolorosa ma necessaria, è stata imposta dalle
sfavorevoli circostanze.
Il pensiero che nessuna delle donne occupate è rimasta senza lavoro, come pure la
consulente tecnico-artistica, poiché in questi
anni sono sorte altre attività produttive nella
valle e la disoccupazione è assai diminuita,
ci è di conforto, anche se non ci consola di
non aver saputo creare un artigianato stabile
e autosufficieiite.
L'iniziativa deirArtivalli prosegue tuttavia
in forma ridotta in Torino, dove alcuni telai producono tuttora tessuti di abbigliamento, sciarpe e plaids, che speriamo possano ancora inteiessare le persone che ci conoscono e hanno fiducia nel nostro intento
sociale : il quale vuol continuare ad essere
una fiammella di attività senza scopo di lucro, quale centro di lavoro, che in condizioni favorevoli potrà ancora svolgere un compito assistenziale in un ambiente sano e sereno. K. C.
Apprendiamo con vivo dispiacere la cessazione dell'attività deWArtivalli, che in questi anni non solo ha rappresentato un benefico centro di lavoro e d'istruzione a Torre
Pellice, ma ha avuto ottime aff-irmazioni sui
piano artigianale più elevato. Ci dispiace che
la ferrea legge della concorrenza e dei lanci
commerciali abbia soffocato, nella sua forma
attuale, questa bella iniziativa, ma vogliamo
comunque esprimere la nostra riconoscenza a
quanti, senza risparmio e con passione, vi si
sono dedicati finora. red.
RETTIFICA
Sul n. 40, nella rubrica « Caccia e pesca ».
ci è sfuggito un errore che desideriamo rettificare, scusandocene con i lettori.
L'autore della decisa risposta negativa alrinvilo rivolto da Papa Paolo VI nel famoso
discorso dì Grotlaferrata. è l'arcivescovo di
Atene e primate di Grecia. Chrisostomos, e
non. come erroneamente pubblicato, il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Atenagora.
[ lettori avranno probabilmente notato —
in base aU'artìcolo sulla conferenza pan-ortodossa di Rodi, pubblicato nel num. scorso —
ibe TaUeggiamenlo del patriarcato ortodosso
'ecumenico' di Costantinopoli è assai più
irenico, nei confronti di Roma, di quello, rigido, della Chiesa ortodossa greca, alla quale
d'altronde viene lasciata, nelTambilo ortodosso, la più ampia libertà di giudizio e di
atteggiamento.
4
pag. 4
25 ottobre 1963 — N
• « (I
T
(
PALLE NOSTRE COMUNITÀ
AN6R06NA (Serre)
Domenica 20 c. m. vi è stato un culto
unico, al Serre, tanto per gli abitanti di questa località quanto per quella di Pradeltorno. Erano presenti anche molte persone provenienti da Torre e persino da Pinerolo. Regnava una calda atmosfera di fraternità e di
affetto. La Chiesa aveva infatti deciso di
raggrupparsi al Serre per ringraziare ufficialmente Pinsegnante Armand Bosc Emma, v.
Bertalot, per l’opera compiuta durante i suoi
quarantasette anni di insegnamento nella
Scuola del Serre. Tanti anni di attività magistrale svolti sempre nella medesima località, nella piccola scuola quartierale che una
volta era frequentata da molti alunni, dato
che lo spopolamento non era ancora in atto,
hanno lasciato un benefico ricordo in molte
persone adulte ora madri e padri di famiglia
e su tanti giovanissimi che oggi appena incominciano a frequentare le. unioni giovanili e diventano nella vita civile studentesse
e studenti. Aggiungiamo a questo il fatto
che la Signora Bertalot ha anche sempre lavorato nella Chiesa facendo parte per alcuni
anni persino del Concistoro oltre ad impattire regolarmente l’insegnamento della religione ai suoi alunni ed a preparare con amore, pazienta e abnegazione le feste di Natale e le recite per il XVII Febbraio di cui
tutti serbano ottima memoria. Era giusto
che la Chiesa ringraziasse ufficialmente e calorosamente, anche se molto semplicemente,
• la Signora Bertalot che come insegnante aveva già ottenuto un buon riconoscimento dallo autorità civili con il conferimento fattole
della medaglia d’oro.
Oltre al ringraziamento del Pastore ha
parlato a nome del Concistoro e degli ex
alunni la Sig.na Franca Coisson, membro
appunto del Concistoro del Serre ed ex alunna della Sig.ra Bertalot. Alcuni bambini, allievi fino all’anno scorso di colei che per antonomasia hanno sempre chiamato « la Maestra del Serre » hanno recitato una poesia e
offerto alcuni mazzi di fiori. Un modesto regalo-ricordo da parte della Chiesa ha voluto
essere un augurio alla Sig.ra Bertalot per un
periodo di serenità e di tranquillità ben meritato dopo tanti anni di lavoro. Diciamo però di serenità e di tranquillità e non proprio
di « riposo » perchè sappiamo che la Sig.ra
Bertalot non dimissiona che ufficialmente,
per dovere di regolamento, dall’attività di insegnante, ma il suo lavoro nella Chiesa non
cesserà e anche per questa sicurezza le siamo tutti ancora riconoscenti e grati.
BOBBIO FEUICE
Sabato 19 ottobre abbiamo invocato la
benedizione di Dio sugli sposi; Geymonat Aldo (Campi) e Mondon Graziella (Gras);
Giordan Corrado (Lus. San Giovanni) e Negrin Annina (Costa)
A queste due coppie di sposi delle quali
la prima si stabilisce ai Campi e la seconda
a Torre Pellice la Chiesa tutta rivolge i suoi
auguri affettuosi di ogni bene, mentre domandiamo al Signore di accompagnarle e circondarle ogni giorno con la sua grazia.
— Lunedì 21 ottobre hanno avuto luogo
i funerali della nostra sorella Catalin Susanna fu Davide, vedova Catalin, deceduta alla
borgata Pautasset inferiore in seguito a ma*
lattia il giorno 20 ottobre, alla età di anni
69. Esprimiamo alle sorelle, ai parenti tutti
la nostra viva e fraterna simpatia cristiana.
TORRE PELLICE
Il Cand. Theol. Sig. Alfredo Sonelli, designato dalla Tavola alla Chiesa di Torre Pellice è giunto fra noi. Egli è stato presentato
dal Past. Sommani alla Comunità domenica
6 Ottobre nel corso dei culti ai Coppieri ed
al Centro. Ai primi di Novembre giungerà
fra noi anche la Sig.ra Violetta Sonelli col
piccolo Emanuele ai quali diamo il più caldo
benvenuto.
Domenica 13 Ottobre il Past. Sergio Rostaguo ha preso commiato dalla nostra Chiesa presiedendo i due culti dei Coppieri e del
Centro. Egli è stato ancora salutato in modo più familiare nel corso di una riunione
fraterna col Concistoro. I nostri pensieri lo
accompagnano nel suo nuovo lavoro ad
Agape.
Domenica 20 Ottobre si sono riaperte le
nostre Scuole Domenicali. I bambini hanno
partecipato al culto nel tempio del Centro
ed U Past. Sommani ha rivolto loro il messaggio della Parola spiegando il passo del
giorno (Giuseppe venduto dai fratelli) indicato dal programma delle Scuole Domenicali.
Dalla prossima domenica le nostre Scuole
Domenicali si riuniranno nei propri locali.
La Scuola degli Chabriols non riaprirà i suoi
battenti. La Sig.ra Dina Poet, che per alcuni
anni ha raccolto nella sua casa i bambini
della zona istruendoli nella conoscenza della
Parola del Signore si è trasferita a Santa
Margherita; d’altra parte diversi bambini
che frequentavano quella scuoletta non sono
più nella zona ed i pochi rimasti hanno la
possibilità di raggiungere con facilità la
Scuola dei Coppieri. Vogliamo ancora esprimere alla Sig.ra Poet la riconoscenza della
Chiesa per il lavoro che ha compiuto a Chabriols con entusiasmo e dedizione.
Anche i catecumeni hanno cominciato il
loro studio ed anche quest’anno i pastori
sono coadiuvati dai Sig.ri Ernesto Bein ed
Edgardo Paschetto che dirigono due classi
bibliche.
Il Concistoro ha deciso di accogliere il
suggerimento fatto più volte di indire di
tempo in tempo delle riunioni allo scopo di
trattare in modo familiare, ma approfondito
alcuni problemi della vita della chiesa (la
predicazione, l’istruzione catechetica, il lavoro fra i giovani ecc.). La prima di queste
riunioni avrà luogo nel mese di novembre
ed avrà come tema; La predicazione nel nostro tempo.
Il Concistoro ha messo allo studio la possibilità di organizzare un servizio gratuito
di auto onde permettere a persone anziane
ed invalide di venire al culto.
Il Concistoro ha emche preso in esame la
possibilità di organizzare xm servizio di custodia di bambini durante il culto onde permettere alle madri di frequentare il culto.
Domenica 27 Ottobre riprenderanno ì culti
in francese di fine mese ; essi saranno presieduti dal Past. E. Ganz e dal Past. G. Bertìnatti.
Domenica 3 Novembre sia ai Coppieri che
al Centro avremo dei culti con S. Cena, essi
avranno inizio alle ore 10.
Domenica 3 Novembre riprenderanno i
culti alla Cappella Battista alle ore 15 ed
avrà luogo anche la prima riunione deU'Unione delle Madri.
Le riunioni di quartiere inizieranno con
questo orario: Inverso Rolandi ore 20,30,
lunedì 4; Simound ore 20, martedì 5; Chabriols ore 20,30, mercoledì 6; Inverso Brunì
ore 20, giovedì 7; Ravadera ore 20, venerdì 8.
VILLASECGA
ROBA
Domenica 6 ottobre con un culto speciale
dedicato anche alla Domenica della Comunione Universale, seguito dalla celebrazione
della S. Cena, tutta la comunità ha segnato
l’inizio ufficiale a tutte le attività del nuovo
anno ecclesiastico chiedendo al Signore il
suo aiuto e la sua benedizione. Le riunioni
quartierali avranno ugualmente luogo ai Rumor ogni martedì e alle Fucine ogni mercoledì; i culti con S. Cena ogni prima domenica del mese al Centro e ogni ultima
domenica alle Fucine.
— In un raccoglimento di viva gioia la
nostra comunità si è profondamente rallegrata nel Signore per il matrimonio dei nostri duo giovani Odetto Giorgio e Tourn Lillina, avvenuto il 7 corr. nel Tempio. E la
gioia è stata grande anche perchè, oltre ai
tanti Rorenghi ed amici convenuti per l’occasione un po’ dappertutto, la cerimonia nuziale è stata presieduta dal nostro caro amico
e collega G. Bouchard di Pomaretto.
Nel pomeriggio poi, in un’atmosfera cordiale e familiare gli sposi hanno offerto un
rinfresco a Torre Pellice presso la pensione
Malan. Alcuni invitati intimi hanno rivolto
agli sposi parole di augurio e di ammirazione per la tenacia dimostrata nelle loro
particolari condizioni.
Agli sposi auguriamo ogni bene nel Signore.
— Siamo veramente contenti che la nostra comunità abbia potuto essere presente
alla gara di solidarietà promossa dal centro
della Croce Rossa Italiana di Torre Pellice
a favore dei sinistrati del Vajont.
Per lo stesso scopo è ancora aperta la raccolta delle offerte. Quanti non l’abbiano ancora fatto si rivolgano al Pastore.
— La famiglia del Pastore ringrazia tutti
gli amici vicini e lontani che in diverse maniere hanno fatto pervenire la loro parola
di augurio per la nascita di Laura.
— Diamo il nostro cordiàle bentornato fra
noi alla famiglia Toum Silvio rimpatriata
di recente dall’America del Sud.
In seguito alla decisione della Tavola nella
sistemazione del campo di lavoro per il nuovo
anno, il Pastore di Villasecca è stato inviato
a Prali ed in questo periodo la vita della
Comunità è stata caratterizzata da tale cambiamento.
-— Domenica 6 ottobre ha avuto luogo Tinaugurazione dei restauri apportati al Tempio di Chiotti, quasi terminati a tempo di
record, per non lasciare i lavori in sospeso
al nuovo Pastore.
I lavori, studiati dal Concistoro in collaborazione con l’architetto E. Vay per lungo
tempo, sono consistiti nel collocamento sul
fondo del Tempio di pannelli antiacustici di
una ditta torinese i quali hanno finalmente
e soddisfacentemente risolto il vecchio e
grave problema dell’eco che rendeva difficile
l’ascolto del predicatore. E’ stato rifatto l’ingresso, ora più spazioso ed accogliente in
cui saranno piazzali i porlacantici ; data una
sistemazione definitiva all’impianto di riscaldamento, già collaudato l’inverno scorso. Anche rinterno è stato rifatto a fondo : le pareti di tinta chiara ed unita danno risalto
al bel soffitto a cassettoni, pure ritoccato in
alcuni punti. E’ stato sistemato un nuovo
impianto elettrico a tubi fluorescenti; messa
in opera, lungo le pareti, una zoccolatura in
masonite perlinata con relativa cornice e tendi: in vinilpelle per coprire e riparare dai
freddo proveniente dalla porta in ferro ver
la strada. I versetti biblici trovano il loro posto, assieme alla indicazione dei cantici,
su due grandi pannelli in legno ai lati del1 abside. I banchi sono stati puliti, riverniciati e cerati.
Una buona parte dei lavori non specializzati sono stati eseguiti comunitariamente da
un numeroso gruppo di Sorelle e Fratelli che
vi hanno dedicato molte giornate di attività
e che desideriamo ringraziare molto calorosamente. Infine è stato anche ritinteggiato
l’esterno del Tempio.
In occasione della inaugurazione di questi
restauri il Pastore Davite ha predicato il suo
sermone di commiato.
— Domenica 13 il Concistoro e la Comunità hanno dato il benvenuto al nuovo Pastore Cipriano Tourn e Signora. L’insediamento è stato fatto dal Pastore Davite, quale
Presidente della Commissione del P Distretto e il Pastore Tourn ha predicato l’Evangelo. Al nuovo Conduttore ed alla Sua Compagna auguriamo un ministerio benedetto dal
Signore, fecondo per la Comunità e non privo di soddisfazioni spirituali.
— Al momento di lasciare la Comunità
di Villasecca, dopo 11 anni di lavoro, il
Pastore e la sua Compagna desiderano rinnovare il loro saluto fraterno a tutti i membri
di Chiesa, in particolare alle persone a cui
1 età o 1 infermità hanno impedito di partecipare con la loro presenza alle varie manifestazioni di questo periodo; rinnovano pure
Tespressione della loro gratitudine per la preziosa collaborazione e le numerosissime manifestazioni di affetto, stima e premura ricevute non solo in queste ultime settimane ma
Anno 4 nuovo ! Nuova visione !
Sorto e sostenuto dalla fede e dalla visione di tanti credenti per l'Italia,
riSTITUTO BIBLICO EVANGELICO
ROMA
invita tutti coloro che vogliono rispondere alla chiamata del Signore, ad iscriversi al Corso di Studio che comincerà il 1° Ottobre 1963. Per ogni informazione e iscrizione, rivolgersi ;
ISTITUTO BIBLICO EVANGELICO Dott. Royal L. Peck Via Cimone n. 100 ROMA Corsi di studi per tre anni
durante tutti gli anni della loro permanenza.
Un pensiero particolare ancora ai Membri
del Concistoro ed alle Unioni delle Madri
che si sono resi interpreti dèi sentimento della Comunità anche in questa circostanza.
Infine, un vivo grazie alle tante persone
che hanno dato il loro valido aiuto nei giorni
del trasloco.
Durante il culto dell’8 settembre è stato
presentato al Battesimo Mauro Rostan, di
Bruno e Jclanda Barus (Trossieri). Il Signore lo benedica con la sua famiglia e gli
dii. di crescere in sapienza, statura e grazia.
— Due famiglie della Comunità sono state
colpite da grave lutto. Il 16 settembre decedeva in Francia Georges Vinay, di Alessandro e Alice dei Chiotti Inferiori; il 4 ottobre Ettore Poet di Alberto e Emma, di Pian
Faetto, decedeva a Torino. Entrambi appena
trentenni, dopo brevissima malattia.
I funerali si sono svolti rispettivamente
in Francia (La Fare des Oliviers, Aaix-enProvence) e a Pinerolo. Rinnoviamo alle
famiglie, cosi dolorosamente provate, l’espressione della simpatia cristiana.
La colìeUa prò sinistrati del Vajont ha
fruttato L. 25.000.
POMARETTO
Recentemente Io studente in teologia Luciano Deodato ha presieduto il culto con un
profondo messaggio; lo ringraziamo molto
per la sua visita. Nel pomeriggio della stessa
domenica ha avuto luogo la riunione dei responsabili di tutta la parrocchia con il Concistoro; molti problemi sono stati discussi,
segnatamente quelli indicati dal nostro Sinodo; la funzione di questo gruppo di fratelli
e sorelle si rivela sempre più preziosa.
Domenica 6 ottobre abbiamo avuto un
culto con tutta la comunità dei piccoli e
grandi e la celebrazione della Santa Cena.
Nel pomeriggio i nostri giovani trombettieri
con quelli di Villar Perosa hanno recato la
loro viva testimonianza al Rifugio, all’Asilo
di San Giovanni cd alla Casa degli ospiti
russi a Villa Olanda. Li ringraziamo
Tutte le attività sono ormai avviate; avremo la prima riunione quartierale al Clot Inverso giovedì 17 alle ore 20,30.
Investite vantaggiosamente il Vostro denaro, allevando a domicilio
il CHINCHILLA
Offriamo ai ns. Clienti le seguenti garanzie :
— Riproduttori selezionatissimi accompagnati da documenti internazionali.
— Sostituzione in caso di morte, sterilità e consanguineità.
— Ricompera di tutta la produzione di cuccioli e pelli al più alto prezzo
di mercato.
— Effettiva assistenza tecnica e veterinaria.
Forniamo inoltre tutto il materiale tecnico per allevamento, mangimi e
medicinali appositamente studiati.
Richiedete informazioni ed opuscoli a :
CO. CI.
COMPAGNIA INTERNAZIONALE CHINCHILLA
Sede Centrale ¡TORINO - Via Filadelfia, 227 - Tel. 32.75.40
Visitate il nostro allevamento di campionario presso la ns. Sede!
caccia e pesca
Fiato e...
buon tempo
Sul n. 78 del S.P.P. (Servizio stampa protestante romanza) abbiamo letto questa notizia ;
Il 11 ottobre avranno luogo sul terreno
di Puidoux-Chexbres due incontri di foot
ball fra pastori e curati del Vaud. La pri
ma competizione metterà a confronto gli
ecclesiastici giovani, mentre la seconda sa
rà riservala ai veterani. Fra questi ecclesia
siici si trovano giocatori assai qualificati
tutti seguono un serrato allenamento, poi
che non intendono presentare un vago gio
co senza interesse per gli spettatori. Crét
Bérard (un centro protestante sulle pendic
del Lemano, fra Losanna e Montreux, n
d r.), che organizza quest’incontro spor
tivo, vuole non soltanto festeggiare in mo
do originale il decennale della propria fon
dazione ma anche provare che i rappresen
tanti dei due cleri sono aperti alle idee che
appassionano tanti; e, perchè no?, questa
formula — fra le molte altre dell’ecumenismo trioderno — permetterà ad ognuno di
stringere eccellenti relazioni.
Siamo rimasti sbalorditi a leggere, in un
otgano solitamente serio, una notizia del
genere, che accoppia ad un linguaggio teologicamente incontrollato, in bocca prole•stante, ima concezione parecchio meschina
della « i?resenza al inondo » dei cristiani e
dell’a incontro ecumenico»; e lo stesso dicasi per le celebrazioni decennali di CrétBérard! Chissà se folle plaudenti hanno
1 ealmente fatto il tifo per i loro « curati »,
con o senza sottana. Speriamo comunque
clic gli uni e gli altri abbiano, fra i loro
serrati allenamenti, avuto il tempo di preparare la loro predicazione.
‘Lutero
ff
a Broadway
iiiiiiiiiiiKiiiiiiiiiiimiitimi
* Le Poste vaticane utilizzeranno una stampigliatura speciale per la corrispondenza in
partenza dalla Città, con la seguente scrìtta :
« Johannes XXIII inauguravit, Paulus VI
contìnuavit ».
Ha suscitato vivo interesse, nella nuova
stagione teatrale di Broadway, a New York,
il dramma a Luther » dello scrittore britannico John Osborne, dedicato alla grande figura del Riformatore. Critici teatrali hanno
lodato non soltanto Fottima rappresentazione, ma pure l’impegno con cui sono trattati
quella figura e quel tempo, sebbene tale trattazione non sia — pare — scevra di pregiudizi di un determinismo materialista, che
vede in elementi essenzialmente esteriori e
materiali le cause del sorgere della Riforma:
è un atteggiamento a cui ci hanno spesso
abituati sia cattolici sia agnostici, nell’avvicinarsi al gran tema della Riforma del XVI
secolo, riferendosi alle circostanze personali
della vita di Lutero o di altri riformatori,
ovvero alle circostanze storiche dell’epoca in
cui questi lanciarono la loro protesta.
Questo dramma sarà bandito daH’Italia
com’è stato, finora, per il film su Lutero?
COAZZE-SUSA
Per il Culto con Santa Cena della domenica 13 coir., le due Comunità si sono
rat-colte ne! Tempio di Coazze e nel corso
della riunione del pomeriggio nella sala del.
e attività la Signora Allosio ci ha parlato
dell’ultimo Sinodo valdese, il fratello U^o
1 tinniassone del «Servizio cristiano» ed ¡1
giovane Franco Gallo di «Agape»; parecliti fratelli hanno interloquito nelle discussioni che ne sono seguite intorno ad una
gradita tazza di tè ben guarnita.
Ringraziamo cordialmente j fratelli F.
Crespi A. Pizzo di Torino, Geom. N.
lommassone, C. Antenioli di Aosta del
niessaggio rivoltoci a Culti domenicali; ff
Piol. V. Taccia di Torino dei bei vetri colorati per ;1 Tempio di Coazze.
NEW YOKK
La chiesa è riconoscente per la decisioite presa dal Sinodo per un prolungato
periodo nel servizio del suo attuai, pastore.
— Col mese di settembre vi è stata la
ripresa di tutte le attività ecde.si;,Mirile, è
specialmente da .segnalare e da iu.nraggia
re una speeie di seminario mensii- ail iniziativa. di un gruppo di signore lo siu<Iio di passi scelti della Sacra Sci jtura.
La comunità serba un gral-, ricordo
della visita della sig.na Valentin' Sleiger
di Ginevra che ci ha rivolto | saluti e ci
ha dato interessanti notizie' delle ,-hicse vaidesi di Ginevra e di Losanna.
— La chiesa rinnova un vivo tingraziamento al Doli. Bruno Eynard ed al Dctt.
Sergio Eynard per la loro appre</ata collaborazione durante il loro soggiorno a
New York e li accompagna coi suie migliori auguri.
La fratellanza ha circondalo con gioiosa
amicizia il Rev. Raffaele Mingioii nostro
apprezzalo collaboratore e la sua sposa Signora Fanny Bein ved. Buffa, il < i,i niatrinionio Ila avuto luogo il 1 giugno nel nostr-j tempio.
— Funerali. Il 15 settembre la c imunita
si è riunita co.-npaìta per rendere le ultime
onoranze alla spoglia mortale del Signor
Enrico Garrou, deceduto a West Emdewood
nel New Jersey dopo breve malattie. II sig.
Garrou aveva 80 anni, era stato fr.o ; primi
membri promotori e fondatori delia chiesa;
pei 35 anni aveva fatto parte del Consiglio,
di cui fu per molti anni cassiere. Di forte tradizione valdese il sig. Garrou amò la
sua chiesa cui voleva conservare il più a
lunga possibile le nobili vecchie tiadizio■li. Alla famiglia afflitta ed ai parenti di
Prali vada la nostra profonda simpatia.
Fra gl; stamparsi di questi ultimi mes;
ricordiamo ancora con affetto il sig. Fortunato Lunghi, n.atc a Rio Marina, già alile
so dell’Istituto Comandi e per oltre trenta
anni membro fedele della nostra opera. Ricordiamo la sig.ra Margherita Reynaud nata Meytre, deceduta improvvisamente a TJb
ster Park il 28 giugno scorso e la sig.ra
Louise Balmas ved. Durand Canton deceduta a Woodcliff Lake nel New Jersey
lo settembre. Alle famiglie afflitte ritmo
viamo l’espressione della nostra simpatia in
Cristo. d. J.
Direttore resp. ; Gino Conte
Reg. al Tribunale di Pinerolo
n. 175, 8-7-1960
Tip. Subalpina s.p.a. - Torre Pellice iTo;
La Chiesa Valdese di Napoli annunzia con dolore la morte del proprio
amato Diacono
Prof. Gui(do Botta
dì anni 30
e ringraziando il Signore per la bella
testimonianza da lui resa durante la
malattìa e al momento estremo, partecipa con profonda simpatia al lutto
della famiglia.
« La memoria del giusto è in benedizione »
(Prroiverbi 10: 7)
Napoli, 14 ottobre 1963
CERCASI governante 35-40 anni per famiglia torinese, sola cura 2 bimbi, 80.000
mensili; referenze Pastore locale. Scrivere; Conte Ferruccio Giordano, Via Magenta 43, Torino.