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Prezzo LlfS 1S
f Anno LXXIX - N. 21
TORRE PFLLICE, 3 Giugno' 1949
Abbonamento: Lire 500 per l’interno: Lire 900 per l'estero /
Amministrazione: Claud^na • Torre Pellice - C.C.P, 2/17557 / ^
- "Se uno non ha lo'Spirito di Cristo, ©gli
ÿ ñon è di Lui Paolo
spedizione in abbonamento postale - i Gruppo
SETTIMANALE DELLA
entecóte
Le Saint-Espjit apparaît dans les Ecritures comme le révélateur
Ue la vérité, Vagent de la rédemption, l'instrument de la graœ dans
^ l’oeuvre du saint.
Ea lui et par lui est la puissance qui sauve. Vivant et agissant a
^■l'heure aetuelle, il dirige et fortifie l’Eglise, le corps de Christ; il ins^¿Ipire et conforte les croyants:
Insondable dans son essence, le üuint Esprit se manifeste dans ta
'friche variété de ses fruits: « amour, paix, joie, patience, bienwillanbonté, fidélité ,douceur, tempérance ».
J Esprit de vérité, il a inspiré les auteurs sacrés, U « sonde toutes
M'choses, même les profondeurs de, Dieu », il fait revivre à nos yeux
W les réalités contenues dans la Bible, les exprimant dans le langage
d’aujourd’hui. ,
Esprit de sainteté, il consume le péché à sa racine et exige de ceux
qu’il attire à lui, non lu fadeur de Ui morale courante mais l’ardeur
•V du sacrifice et l’enthousiasme de l’apostolat.
t Esprit d’amour, il renverse les barrières de l’égoïsme individuel,
fami’iul, national, racial, il pimsse au don et au pardon.
Esprit de force, il change le doute en certitude, la faiblesse eu
■ puissance, la timidité et l'hésitation en hardiesse invincible.
Le Saint-Esprit authentique à nos yeux et aux yeux du monde,
notre foi. c( Le vent souffle où il veut., tu en entends le bruit ». Bien
que mystérieux dans son origine et sa fin, nous savons une chose relativc au vent, et c’est s'il souffle ou s’il ne souffle fMis. Aussi lorsque
l’Esprit est à l’œuvre dans le coeur d’une personne, il décèle sa pié'^sence; lorsque nous voyons des Hommes transfo. més, régénérés, nous
savons que ces hommes agissent sous l'impulsion d une force qui les
dépasse et les domine.
CHIESA VALDESE
. ...............
enfants de Dieu...m sf nous sommes enfants, nous sommes heritiers
de Dieu et oohérit^s: de Christ
Par nature no^ ne sommes pas enftmts de Dieu, mais de Satan.
Adam et Eve sont\^venu$ lj(i^ propriété de ce dernier et, avec eux,
Ions leurs descendais.
/Vos premiers / ^ents oui été créés « à l’image et à la ressemblance de Dieu » il est^goi. Triais leur chute a ejface cette image et terni
cette ressemblance.-^^lement au souffle de l’Esprit l’image paraît à
nouveau ainsi que jfcMre physionomie d’en^apts de Dieu,‘ ,w. ..
Propriété de DUu, <c "scellé pour le jour de la rédemption », nous
n’avons rien à crai^re.
■ ^______ _____________ poittii faireVde
sto. Ma Dio non ha mandato il suo
Unigenito nel mondo « per condannare il numdo, ma aifinchè il mondo sia salvato da Lui ». ideato lo
dice l’Evangelo. La drammatica av>
ventura non può dunque (e non dei*
ve) terminare — nemmeno temporaneameme — con un « fallimento ».
Dans l’Apuca^se ^il .est commande de rie
mal aux hommes ', qui^’^' àrU le sceau- de Dieu sur leur front, et
quelque chose d'uiie^^ est raconté dans l’Exode, où ceux do’m les
portes étaient urto^^s)^^'sang ne furent.-pàs frappés par la plaie de^
la mortalité des pr,
L’upparieimnc
sions-nous jetes dui
Daniel-, ou dans la
préserverait de tou:
Désormais noi,
cependant toujours
nou s ^confère vme^inviolfdde sécurité. Fus-^l.^
Cette force n’est autre chose que le Saint-Esprit.
C’est lui qui cc rend térrungnage à notre esprit que nous sommes
la femrneise ardente comma les édmpagrmns-'/de^.:^^
aux lions comme Daniel Im-rnâme, IHeu tpms
..<T‘ -M
ous nous-JcrierSlhi^ Vapê^éi/^^fUgés^iéC^.
xi^,ptiuvres et ce^eüdant faisait} beaucoup de
riches, n ayant rierè:&, cependant possédant toutes choses
A travers Le là^uteùry à tftftWs kt vie'et là mort le Saint ^
Esprit nous secourtf,^^Mepouilloas donc nos soUicitudés, n.ì*s, appréiiensions et nos alu/rn^Jl^tsdssônsi^^^^^s submerger par les ondes fiwi^ante.s du Saint-Esprit^^notreÿoie^m complète, notre fot conquérmite,
notre vie féconde.
AMv.
Sursum corda:
in alto i cuori )
■ ■ ■■
Lo so che uno speciale modo d’investigare le Scritture e d’interpretare certe diffìcili * profezie hanno
condotto molti ad accettare la dot-^
trina escatologica insegnata dall’uttesa del Mae^ro. Ma so un’altra cosa ancora e cioè che I propagandisi^
ostinati della line violenta della nòstra era, sono i principali respmi«abili (assieme a quei « cristiani »
t quali non vivono la lorp^fede.. e lo
siamo; più o meno, un po’ tutti) sono i principali responsabili dell’indUiÌerenssaJ.* ' dejl’antipalia> dell’osti] '-«jblità da parte dell’enorme massa uJ mana la quale spesso' inconsapevolmente — tcaide con tutte le sue
^ forze reroon- tutta la propria anima
53 verso Io stabilimento — snlj’attuale,
.^nostro Pianeta ,ì— della Libertà^^
- della Ginstizia,*.-n
Quello è il Regno di Dio che il nostro Signore ci ha insegnato ad IKvocare perchè a venga sulla terra »^:
senza far parola^che questa « venu
^a-stdla' tHf«' » ’ 'deldw ‘ittscesssfiria;
'Srl
'é
.¿r Quote parole mi sono sgorgate
j’; sponlanee dalle labbra, deponendb
"S l’Ero delle Valli dopo aver letto (n.
18) rartieOlo Dove andiamo noi? Do- ve ivf il mondo? E queste parole le ripeto ora con serena audacia e con
profonda convinzione: SURSUM
CORDA: IN AT/rO I CUORI! Se
; il ritorno di Cristo ha da essere la
. tremenda punizione annunziata dalVAttesa del Maestro, se i sintomi che
lo pieeedono hanno da essere quelli
elciieati.. lorliamo il Signore, non ci
siamo ancora!
« l\on vi è nulla da fare ; non si
risale una china come quella sulla
quale sta rotolando ormai il mondo ».
Così dice. — a quanto pare — l’accademico francese Giorgio Duhamel.
Io conoseo da un pezzo questo scrittore : iin perfetto scettico quando non
s’atteggia a più che perfetto cinico.
Io, invece, sono un pover’uomo il
quale — da anni — sta cercando di
diventare un cristiano. E di una cosa sono certo: che un Cristiano è (o
dovrebbe essere) un coraggioso, un
entusiasta, appunto perchè è un credente : una creatura di Dio che ha
fedr> nell’Amore del Padre suo che
è nei cieli.
Sursum corda:
in alio ì ctìorì !
Si
può dire che i giovani d'oggi
sono diventati insensibili alla Voc.e
del bene e del male? No. vi dico!
Lo Spirito si manifesta fra i giovani
d’oggi quanto e più ancora che tra
i giovani della mia generazione. Non
è forse un formidabile movimento
di coscienza quello degli obbiettori
alla guerra per motivi religiosi? Sui
giornali svizzeri che mi sono giunti
in questi giorni leggo le ultime notizie. E’ ben viva un’idea per la quale si sa soffrire!
ìì*'
3
Segni inequivocabili
Vogliamo guardarli insieme da
vicino questi lugubri sintomi « inequivocabili » della fine dell era presente?
« Crollo della coscienza : si mente
come si respira, tutto è perduto a
cominciare dall’onore ».
Così è, purtroppo, in molti, in
moltissimi casi. Ma... è proprio vero
che — nel mondo d’oggi, nella 80
A fin février, Hans Hug est sorti de
la prison de Saint-Antoine, à Genève,
après cinq mois d’incarcération pour
refus de service militaire par motif
religieux. Ses geôliers l’ont bien iraité. Hans Hug, qui est adventiste, a
pu oliserver le sabbat et se ooniformer
au régime végétarien. Tandis qu’il était en prison, l’instance militaire lui
a adressé pour la troisième fois un ordre de marche. A la libération, il s’est
entendu signifier son arrêt d’expulsion
du canton de Genève, où il gagnait ea
vie comme jardinier.
« Le protestant, » del 16 maggio.
Æ- cieiù d’oggi, nei singoli cristiani e
non cristiani d’oggi — sia « crollata
la coscienza » e « tutto sia perduto
a cominciare dall’onore »?
Certo, taluni guardano intorno con
occhiali color di rosa; ma altri non
. vedono forse le cose attraverso occhiali neri? Ottimismo ostinato da
una parte, p^imi^o funesto dall’altra.
« Semplicità? Modestia? queste
parole fanno sorridere ».
Anche questo è vero, in certi ambienti. Ma forse più di prima? Non
esistono più il pudore, la verecondia ?
Ditelo Voi, giovanette Valdesi d’oggi, graziosi fiori dei nostri monti che
non avete dimenticato il sacrificio
purissimo della bella Giani! Una
donna equivoca — è vero — fa più
fracasso di mille donne oneste. Ma
non bisogna guardare alle apparenze,
bensì alla realtà dei fatti.
« Le religioni sono diventate urta
caricatura vero cristianesimo, ujva parodia dell’Evtmgelo ».
Veramente., ho scritto anch’io che
—per la loro secolare apatia di fronte alle iniquità sociali e di fronte alla guerra — le chiese giustificano l’indifferenza e l’avversità delle masse ».
Ma recenti scritti pubblicati sul nostro giornale tendono a dimostrare
che la situazione non è poi così catastrofica come sembrerebbe.
« La scienza è divenuta, in supremo grado, l’arte di sterminare la
razza ».
Qui gotto c’è l’inevibo della bomba
atomica. Ma siamo ogni giorno più
numerosi noi, sereni e lieti giullari
di Dìo. i quali siamo convinti che la
bomba atomica non sarà adoperala
perchè la guerra (per le ragioni elette
sopra) non potrà farsi e quindi non
si farà.
a La scienza, l’arte di sterminare la
razza ». Ed io ho letto pochi giorni fa
soltanto la biografia della scopritrice
del radio, la Signora Curie. Poi ho
letto un libro meraviglioso: ciascun
capitolo è consacrato alla vita t rii
lotta di un grande scienziato nella
battaglia contro i mìcrobi : Pasteur
e il bacillo della rabbia. Paolo Km h
e il bacillo della tisi e tutti gli altri.
E adesso la battaglia contro la malattia del sonno e contro il cancro. Gloria al grande scienzato Nòbel tlu ha
saputo preJniare i più meritevoli : e
quel premio è un simbolo.
Io ho alzalo gli occhi dalla lettura
di quelle pagine cantando un Inno di
lode aH’Eterno, come lo e^nto spesso dopo la lettura di un Salmo, o della vìsìcme di Ezechiele, o del Strmo
ne sul Monte o deirinno trionfale
dell’Amore. E invariabilmente io
termino « nella comunione dei santi » — cioè nella comunione dei servitori dello Spirito d’ogni classe, e
d’ogni razza e d’ogni tempo — recitando il Padire Nostro col quale io
chiedo il mio pane quotidiano, il
perdono dei miei peccati e la mia
ubbidienza alla volontà di Dio.
« Il progresso è uno scandaloso
inganno poiché ogni scoperta coincide con l’incessante declinare della
vita morale e spirituale ».
Qiial’è la maggior conquista dei
nostri tempi? L’aviazione. E comi
non pensare all’atroce rogo di To
riño?... Eppure, eppure l’umanità
è in marcia! Dall’uomo bestiale della pietra a Garry Davis « cittadino
del mondo » quale immenso cammino è stato percorso. E ri tifo sportivo rappresenta tin progresso mo
rale e spirituale sulla vita assai più
crapulosa ch’era quella della gioventìi — da quella operaia a quella universitaria — soltanto 50 anni or sono.
La marcia dell’umanità è segnata
dia tappe sanguinose. La chiazza
più rossa è quella della croce di Cri
mente essere preceduta dial Castigo
di Dio.
Per evitare la punizione, basterà
che gli nomini ai ravvedano davvero. eh’essi « si convertano » integralmente, cioè non solo nei confronti di Dio, ma altresì nel confronto dei loro simili. Basterà ch’essi
aspirino alla SALVEZZA, non soltanto per assicurarsi, dall’altra parte del velo, u hposticino in Paradiso; ma per realizzare, da questa parte del velo, un posticino in Paradiziotiale con tutte le sue conseguenze. Da questa Fraternità — è non
dai cataclismi — è assicurala la VIl'A ETERNA.
Verrai un giorno — o Signore —
tra segni e prodigi, sulle nuvole?
Oggi — come lo sei stalo sempre
— tu sei « con noi »; tu sei presente e opciantc con potenza nel mondo sconvolto. Sei presente e operante fra i Tuoi, anche se ancora lutti
non portano il Tuo Nome!
Olovanni E. Metile
Distretto delle Valli Valdesi
I^a Conferenza di questo Distretto avra luogo a San Giovanni
il Giovedì 16 Giugno.
Avrà' inizio alle ore 9 preci.se con un breve culto presieduto
dal Pastore Paolo Marauda.
All’ordine del giorno figurano principalmente la lettura e
discussione delle varie relazioni (commis.sione distrettuale, commissione Pro Valli, commissione Canto Sacro, comitato di Gruppo delle
Unioni Giovanili).
Fra l’altro la Conferenza avrà il piacere di udire il Pastore
Giovanni Tron, recentemente tornato dall’Urugua.y per un periodo
di riposo.
A lui e alla gentile Signora diamo il più cordiale bentornato
nel nostro'Distretto.
Si rinnova al Concistori la viva preghiera di far
al Sovrintendente le relazioni annue entro il 4 Giugno.
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LA COMMISSIONE DISTRETTUALE
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L’ECO DELLE VALLI VALDESI
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ed evangelizzazione
Il mio precedente artìcolo «. Ministerio laico e teologia » ha suscitato
tre commenti su queste colonne (e
" quanti altri forse verbatiml): segno
;^che Pargomento affrontato è di vitale
' importanza. Risponderò ai tre eorÍ tesi interlocutori, riserbando ad altra
volta di proseguire i miei rilievi, come promesso.
Il « montanaro valdese » premette
alle sue osservazioni che i miei rilievi sono giusti oggi, ma sarebbero
stati falsi duemila anni òr sono. Premessa ingenua; i miei rilievi erano
precisamente destinati al tempo d’og.
gi, che ogni vocazione, cristiana si attua appunto nell’evangelizzazione
dell’uomo di oggi, con le sue preoccupazioni d’oggi, le sue inconscie aspirazioni di oggi, nell’ambiente di
oggi ! La premessa del « montanaro »
costituisce il miglior elogio a quanto
ho scritto.
Proseguendo, il mio interlocutore
parla della «licenzia teologica» dell’Apostolo Paolo, la quale — egli afferma — si tìonseguiiM sugli stradord
impolverati o nelle viuzze affollate o
nei porti di mare. Estremamente
d’accordo! Oggi essa si conseguisce
nei cinematografi, nei bassifondi, nelle sale di culto della periferia.. La
vivace immagine conferma (se mai
ve ne fosse bisogno) che sola ha diritto di cittadinanza nella chiesa cristiana la teologia dell’evangelizzazione; o — come egli dice ancora_______la
cultura come mezzo utile ma non sempre necessario. Del resto, ha scritto
Gioachino Volpe, Tiguoranza dei valdesi prumtivi è colta ignoranza: vorremmo che la cultura dei Valdesi di
oggi fos^ cultura ignorante?! Ecco
perchè sottolineo le parole del « montanaro Valdese »: «. oggi cmne oggi,
ti dò pienamente ragione ».
Infine il mio cortese interlocutore
chiama a raccolta i suoi lettori (fra
i quali son natuaalmeote aneli’io)
perchè tutti ci studiamo di avvicinare la nostra Facoltà di Teologia e
l’insegnamento teologico che vi si
impartisce a quell’opera della missione e dell’evangelizzazione con la
quale essa dovrebbe stare sempre in
vivente contatto (le parole sono sue,
non mie). E’ quanto, con il mio modesto articolo, ho voluto — per parte
mia — sforzarmi di fare.
Funzione della Teologia ?
Il secondo commento è di Valdo
Vinay, docente di teologia storica
presso la nostra Facoltà. Mi permetterà il carissimo amico, con il quale ho avuto in comune la preparazione teologica, appunto in quella Facoltà di cui ora si discorre., di esprimergli senza ambagi il mio pensiero. Egli è troppo fine intenditore per
vedere in esso un qualsiasi motivo
personale.
Dunque: egli tratteggia l’attività
di una Facoltà di Teologia come la
nostra, come una « funzione di vigilanza ». Concordo interamente
(sebbene nella nostra chiesa Valdese questa funzione spetti sopratutto al Corpo Pastorale, che vigila anche sulla Facoltà di Teologia!); ma
non concordo più quando questa funzione, egli la esprime in questi termini : « la Riforma fu un frutto della riflessione teologica con il dono
dello Spirito Santo ». In Riforma fu
annuncio, o meglio ri-annuncio della Buona Novella. Fu ri-evangelizzazione di una cristianità fattasi pagana, non tanto nelle forme esteriori quanto sopratutto nell’ispirazione.
E francamente, tale ri-evangelizzazione della cristianità (e della teologia riformata) non avrebbe avuto
Un senso, non sarebbe potuta esistere addirittura senza l’ispirazione
dello Spirito Santo, che. sconfisse
precisamente l’ispirazione pagana uniformemente diffusa.
Fare della Riforma il frutto diella
riflessione teologica significa volerla imparentare troppo da vicino all’Umanesimo, al Rinascimento. E
sebbene questo discorso sìa lungo e
non possa essere trattato qui in due
righe; è chiaro, anche ai suoi detrattori, che la Riforma NON è stata un
movimento culturale, ma qualche
cos’altra, Dare alla teologia una funzione di vigilanza non è, antibartìanamente, un voler togliere allo
Spirito del Signore la sua insostituibile funzione ? Non so che cosa V.
Vinay pensi del libero esame. A giudicare dal rilievo fattomi, sembrerebbe che egli lo pensi « sub (Specie humanitatis ». Ma ciò noti è protestante! La Parola di Dio non ba bisogno
di alcun vigile-, essa compie l’opera
sua nelle coscienze senza il soccorso
di alcun purificante posto lì a vegliare « che non se ne inquini il primitivo
messaggio », ne.anche se questo
vigile e questo purificante dovessero
essere dei.... teologi. Barthianamente, non è forse così ?
Perchè gli attuali «ostenitorì ufficiosi
di Bartli fra noi sono diei pessimi dì-'
soepoli del Maestcq! Da noi, Barth
significa incomprensibilità, elucubrazione dialettica inattuale, nebbiosità discorsiva, e no»'^certo per colpa
di Barth... ma dei .suoi ufficiosi ammiratori. I quali dovrebbero rendersi conto che hanno reso e rendono
tuttqra un pessimo-servigio al loro
teologo.
Il lavoro di Colleferro
Ma mi vien affacciato il nome di
Colleferro. Apprendo con piacere
che i nostri studenti in teologia fanno
del lavoro evangelistico diretto. E’
questa una confortante novità. Ma
ai nostri tempi — te ne ricordi, Vinay? — non era così. ILe sole lezioni pratiche di evangelistica che ricevevamo, ce le dava la comunità Valdese di Piazza Cavour, il suo pastore,
un evangelizzatore di razza, e qualche volta il nostro praeses, quando
si trattava di fare i turni di servizio
al tempio nei giorni feriali! Diciamolo chiaro: oggi c’è Colleferro, e
me ne rallegro. Ma in cent’anni di
sua vita, dal 1855 ad oggi, dove sono
le comunità fondate dalla Facoltà come tale? quale apporto ha dato la
nostra Facoltà al venerato Comitato
di evangelizzazione? ai nostri pionieri? (Le iniziative sociali personali
dei Luzzi, dei Rostagno, di altri, non
si riferiscono alVinsegnamento).
Ad Amsterdam, nella recente polemica con il P. Dàniélou, nella cocente questione 'orionte-occidente,
Barth ha mostrato d’essere un sagace evangelizzatore;’nei sudi scritti migliori, Barth è fonte inesauribile di temi evangelistici (me lo dicono i nostri
predicatori volontari della comunità
di Torino, che capiscono Barth meglio di certi studenti in teologia!);
nella sua corrispondenza privata, a
chi vorrebbe preparare un suo viaggio in Italia, Barth riecheggia motivi paolini, domandando: « a che cosa esso dovrà servire? » Ma i Barthiani? Espongono imperterriti dei concetti senza vitalità', non appellano le
folle alla conversione ed alla vita
nuova, analizizano il Nuovo Testamento come i chirurghi di Rembrandt,, ma non ne sanno dare una
sìntesi attuale, viva... I Barthiani
« hanno tradito Barth! Lo hanno accolto come filosofo, come dogmatico, come teoretico del paasiero neoriformatp, neocalvìnìsta, ece; ma
neppure sanno ripetere sulle loro la,bbra la decima parte di quel sorriso
che fa riconoscere fra mille l’autore
della teologia dialettica; neppure
sanno dare al loro atteggiamento una
mìnima parte di quella straordinaria
vis viveruU, che è di Barth, ma non
dei barthiani, che è condizione fondamentale di un éyangelizzatorej.
completo, in quanto i nostri laici che
predicano non predicano soltanto:
ma amministrano qualche volta la
Santa Cena, fanno sempre cura d’anime, possono anche seppellire i morti. Propongo di non chiamarli più
« predicatori »: il Tommaseo, che di
lingua italiana se ne intendeva, vedeva nel terminepredlicatqjre » un
che di retoricume e d’artifizio. Proprio l’opposto della concezione « laica »! Perchè, invece, non scegliere
il termine « predicante »? E’ termine squisitamente dantesco, ohe 1 Alighieri applica agli annunziatori del
Cristianesimo; richiama alla storia
della missione evangelistica di Valdo; ed è altresì termine classico del
Protestantesimo di tipo riformato.
O, Se non si vuole questo vocabolo, torniamo a « evangelizzatore »
tout court.
Teodoro Balma
I
Io sono la via ;*
Cammina sulle mie orme.
Io sono il Patte della vita;
Lasciami nutrice la tua anima,
lo sono la Verità;
Espon mi i tuoi dubbi.
Io sono il Re;
lasciami regnare sul tuo cuore.
Io sono fedele;
Confidami le tue pene.
Io sono il Salvatore;
Perdono le tue colpe.
Io sono l'Onnipotente ;
Vieni e farò di te una nuova creatura.
(La Bonne Nouvelle - A. iPelaz).
1
ñ:
Conferenza III distretto
La sessione ordinaria 1949 della Conferenza Distrettuale del Ili
Distretto è convocata per il griorno 15 Giugno (mercoledì) alle ore
21 nella Chiesa Valdese di Via Verdi 3, Livorno. Il culto di apertura
sarà presieduto dal Pastore Roberto Comba.
Corsi preparatori
per Anziani Evangelisti e predicatori volontari
K Barth c i barthiani
E debbo ancora dire una cosa, caro amico. Probabilmentei, qualche
lettore avrà pensato che, fra le righe,
ci sia in questa questione una diatriba enti e prò qualcuno; e che guesto qualcuno sia — forse — un personaggio teologico del tempo presente ehe va per la maggiore...
Sono paradossale? Vorrei esserlo.
Ma chi, fra i barthiani di casa nostra,
sarebbe capace di lanciare un sasso
nella inortà gora^èlla evangelistica
popolare, come nei lontani armi del
primo dopoguerra, Karl Barth seppe scompigliare il tradizionalismo
teologico dei libei^ali e degli accomodanti } '
11 problema dejla terminologia
ÌK,
Ebbene, si : o’è una discussione
prò e contro Barth fra le nostre righe. Ma non come il lettore l’immagina! Valdo Vinay parla di una « pessima teologia neppur degna di tal nome ». L argomento è vecchio e spuntato, ma non nel senso che egli crede.
E infine, anche il direttore dell’ctEco» mi ha dbdiciùo alcune riglie: un
corsivo, sul problema pratico della
terminologia. Effettivamente, laico è
vocabolo dalle risonanze nettamente
antipatiche, anche se esprima un dato di fatto, una reìiltà che si differenzia dall’attività normale del Pastore.
« Predicatore laico » è poi anche in
Per consolidare la preparazione culturale sia di quanti desiderano
essere iscritti come Anziani Evangelisti che per i Predicatori Volontari è stato organizzato un Corso speciale, dal 1 Luglio al 30 Luglio,
che Sarà tenuto nel Convitto di Torre Pellice .11 programma degli
studi è il seguente:
ANTICO TESTAMENTO; Storia del popolo d’Israele dallo scisma ai
tempi di Gesù. Introduzione ai libri profetici cd agli agiografi,
commento del libro del profetea Isaia.
NUOVO lESTAMENTO: Introduzione alle Epistole di Paolo, all’Epistola agli Ebrei, ed agli scritti di Giovanni. Commento dell’Epistola ai Romani e del Vangelo di Giovanni.
lEOLOGIA .BIBLICA: Il pensiero di Paolo.
SIORIA DEliLA CHIESA: Dalla Riforma al Concilio Ecumenici» dii
Amsterdam.
POLEMICA; I principali punti di controversia cattolico-protestante
sopratulto la venuta di Pietro a Roma, il passo Matteo XVI 18.
e il papato iti genere.
TEOLOGIA PRATICA; Pastorale e catechetica; l’evangelizzazione
fuori delle Chiese.
DOGMATICA: La nostra fede in base al catechismo di Hcidelber«,.
I Corsi saranno seguiti da esame, obbligatorio |»er gli ìsitìiiì ai
Corsi di Anziani Evangelisti.
E’ ammessa anche la parleci;g:azione parziale ai corsi.
Per l’iscrizione è necessaria la raccomandazione del Pasiore o
dell’Amniinislrazione ecclesiastica da cui dipende il richieib'iite.
Per Ogni informazione per le spese di vitto ed alloggio, come pi i
le iscrizioni, rivolgersi al dott. Alberto Ricca, Direttore del Convitto
V’aldese, Torre Pellice (Torino).
MARC BOEGNER
AGLI ANZIANI
Leggere ept.stola a Tito
1: 5^9 e 1 Pietro ñ ; 1^4
Per parlare semplicemente e chiaramente diremo anzitutto che
questi testi ei mostrano qiial è il grande privilegio degli anziani: quello
di essere incaricati, nella loro parrocchia, con i pastoni e sotto la direzione dei sinodi, della direzione della Chiesa di G^sù Cristo. E’ un
grande onore e si compreaide ehe la I Epistola a Tittioteo ci dica : « Che
gli anziani che dirigono bene siano giudicati degni d’un doppio onore,
sopratutto quelli che faticano rtella predicazione e rtìeU’insegnamento »
(I Tim. V - 17). Ma noi aggiunge) emo eziandio ohe questa carica e
questo onore implicano una triplice responsabilità:
studi biblici; che egli vi assiste e li vivifica colle sue riflessioni, che
forse se ne occupa lui stesso. Tiene ad essere presente a tutte le occasioni in cui si manifesta la vita della Chiesa e, in modo particolare, egli
si sforza di incoraggiare la gioventù. Se la sua.età glielo consente (ed è
per questo che occorre avere degh « anziani » che siano giovani d’anni) egli va a visitare la gioventù nei suoi campeggi ovvero la porta seco
in escursioni. In ima parola, uba responsabilità particolare ohe, come
lo dice l’Epistola di Pietro, lo costringe ad essere « il modello del
gregge ».
I) Una responsabilità generale-, quella di vigilarè, infatti, su tutto
quello che riguarda l’ordine, la conservazione e Ig direzione della
Chiesa. E’ difficile compiere queste missioni, ma bisogna pur dire, poiché vi sono spesso dei malinte.si a questo riguardò, che esse non si limitano a nominare il pastore od a votare il bilancio; o, a vigilare che il
custode tenga gli edifici ecclesiastici in un perfetto .stalo di pulizia, pur
essendo tutto ciò necessario. Questo significa anche che 11 Consiglio di
Chiesa deve impegnare la pi-opria responsabilità onde la chiesa faccia
onore alle contribuzioni che sonoi state fissate dal Sinoìdo; che s’interessi all’andamento della Scuola Domenicale ed a quello delle attività giovanili; che sì assicuri che siano bene accolti i neo-confermati, ehe i malati siano visitati; che coloro che sono nel dolore siano confortati. In
lina parola, ciò significa che gli anziani .si sentano responsabili. E’ difficile. Ijo si sente o non lo si sente. Si fa fronte alla propria responsabilità o non lo si fa.
Sappiamo molto bene che questa espressione può stupire quelli ehe
sono veramente umili e modesti, ma bisogna intendersi bene; non si
domanda agli anziani di essere dei santi e neppure delle santerelle, si
domanda loro semplicemente di essere i modelli del gregge, cioè di
avere un’attività pubblica in armonia colla loro funzione. E’ egli necessario aggiungere che un « anziano » dà Tesempio d’ima generosa offerta per la sua Chiesa?
II) Una responsabilità particolare-, superfluo ricordare che un anziano assiste regolarmente, alle sedute del Consiglio, prendlé regolarmente parte al culto pubblico e non si astiene dal partecipare alla Santa Cena. Si può aggiungere che egli porta pure la preoccupazione degli
III) Una responsabilità personale-. Qui si tratta d’essere il modello
dfl gregge nella condotta, che dip.v’essere in armonia colla/funzione ehe
si riveste.
Si dice talvolta umoristicamente che <f la moglie di Cesare dev’essere al disopra di ogni sospetto ». Un anziano deve ricordarsi dovunque egli sia, che egli porta una parte dèlia responsabilità della Chiesa.
Modello del fregge sopratutto nella vita interiore. Qui nessuno vede, ma Dio vede (e fortunatamente il Dio che vede è anche il Dio che
perdona).
L’anziano è colui che prende sul serio, per sforzarsi di viverle, le
parole della Sacra Scrittura che abbiamo citate prima.
(trad. da M. L.)
Dal « Bulletin d’information de l’Eglitte Réformée de France ».
3
L’ECO DELLE VáúLJil VALDESI
ensieri sulla Santa
“ In memoria di ME tt
Un tempo queste parole ancora non avevano vibrato
nell'atmosfera del nostro pianeta... poi, una sera, in un vicolo
di Gerusalemme, nel silenisioso raccoglimento del cenacolo,
la semplice, solenne parola fu
pronunciata- h'Evangelo non è
dunque un sogno, un poema,
un iderde, L’Evangèlo è un fatto, una realtà che non può essere cancellata dalla storia, un
evento manifestato nell’universo « quando i tempi furono
compiuti », che segnerà tutte
le epoche di un segno indelebile, fino alla fine.
“ In memoria di ME ,,
vuol dire, per te, o fratello, accettare la SUA visione della vita, orientare la tua condotta secondio la SUA direzione, aderire, nella pienezza del tuo pensiero e della tua volontà, all'opera che Gesù ha compiuta per
te e a quella che tuttora Egli
compie in te. Poiché è una legge dello, vita che siamo plasmati sul modello del nostro ideale
noi cristiani dobbiamo riprodurre in noi il carattere di Colui che salutiamo nostro Signore. E se mai vi è una caratteri
stica inconfondibile nella personalità del Salvatore, che deve
riprodursi nella vita dei Suoi
.discepoli, è la caratteristica che
Lo distingue tra tutti gli uomini : la dedizione completa a Dio
ed ai fratelli, dedizione unica
ed indivisibile.
" Finché EGLI venga... „
« Ogni volta che mangiate di
questo pane e bevete di questo
calice, voi annunziate la morte
del Signore, finché Egli vengii ».
Quando mi chiedo se l’umanità ha Un avvenire ovvero se è
fatalmente votata per sempre alla miseria, alla guerra, alla corrazione, quando vedo questa
povera umanità travagliata avvolta in un cerchio di morte, in
balìa del fato, preda del nulla,
allora nella comuTÙone col mio
Signore sento che la mia fede
poggia, in isperanza, sul trionfo di Gesù Cristo.
Alla Sacra Mensa, rtoi proclamiamo la morte redentrice del
Signore, « finche Egli venga ».
Egli verrà; Egli dirà l’ultima
parola della storia; la luce avrà il pieno trionfo sulle tenebre. Allora sarà la fine « quandi
Egli avrà rimesso il regno nelle
mani di Dio Padre, dopo che a
vrà ridotto al nulla ogni principato, ogni podestà ed ógni potenza. Poiché bisogna che Égli
regni, finché fibbia messo tutti
i suoi nemici sfotto i suoi piedi.
L’ultimo nemico che sarà distrutto sarà la ' morte. E quando ogni cosa gli sarà sottoposta
allora anche il Figlio stesso sarà Sottoposto a Colui che gli ha
sottoposto ogni cosa, affinché
Dio da tutto in tutti ».
Ecco il poema che proclama
Ut vittoria dell’avvenire, l’inno
percorso da^n\fremilo di trionfo che ci permette di lanciare a
tutte le potenze oscure della vita e della storia la sfida ardita :
« finché Egli venga ».
Poiché non sempre dobbiamo
comunicarci in atteggiamento
contrito; ci è pur lecito avvicinarci alla Mensa con un lampo
<M speranza nello sguardo, col
volto illuminato da una gioia
tùie e regale* L’imperio del
mondo è il retaggio del nostro
Signore- Esultiamo nel Suo nome! Sia la speranza l’emblema
della nostra vita! Poiché EGLI
ha da regnare. Principe di Pace e di Vita!
(Adattato dai Pensieri di
Wìlfred Monod)
a Torre Pellice
Una iparentesi di bel tempo nella stagione delle ((grandi pioggie » ha permesso il lieto svolgimento della festa
di canto delle Scuole Domenicali Do-menica 22 maggio.
I fanciulli erano tanti ohe il Tempio
di Torre ne era quasi gremito, mentre
purtroppo abbiamo notato, anche quest’anno, che gli adulti non erano tanto
numerosi come sarebbe lecito attendersi. E’ davvero bello di vedere raccolti per la festa del canto tanti fanciulli e di constatare ogmi anno come la
preparazione dei cori, sia di insieme
che singoli, venga curata e perfezionata sempre più. Perchè i « grandi » e
sopratutto i genitori non approfittano
più numerosi di questa bella (xxasione
per udire i loro figlioli e... imparare
una volta tanto qualcosa anche loro dai
più piccoli ?
E’ stato davvero un godimento al
quale la lunghezza del programma non
è riuscita a togliere alcunché. Canti di
assieme e canti delle Singole Scuole
Domenicali si sono succeduti, secondo
il tradizionale programma intercalati da
brevi parole del Pastore Aime, benemerito direttore della iCommissione del
Canto Sacro, del Pastore Ayassot e del
Pastore Genre nonché dal messaggio
della Signorina Inglese Walker rappresentante fra noi del Comitato Valdese
di Birmingham.
Abbiamo visto con piacere accanto alle Scuole Domenicali della Valle il bel
gruppo dei Torinesi della Chiesa di
S. Donato i quali, per ben cominciare,
ci hanno dato un ottimo saggio delle
loro possibilità canore. Non staremo a
dire di ogni singola Scuola poiché quest’anno tutti hanno fatto bene, ognuno
secondo le proprie possibilità. I canti
d’assieme avrebbero forse potuto essere più gagliardi e pieni data la grande massa di cantori, ma, pensando che
ossi cantano assieme senza prova preventiva, comprendiamo che ci siano
qua e là agii inizi alcune esitazioni.
Chiederemmo troppo se insistessimo
nel pregare i responsabili di curare
sempre la scelta degli inni tenendo
conto che devono essere cantati da
« ragazzi » e ohe quindi, sia nella melodia che nelle parole, sarebbe bene di
lasciare ad altra età quanto è forse al
di sopra della comprensione dei fanciulli? Il Pastore Aime ha rilevato come alcuni canti contengano parole che
I ragazzi cantano senza comprenderle... cosa dire della espressione di esperienze cristiane maturate dai travagli della vita... che solo molto più in là
i fanciulli (fatti adulti) comprenderanno e... canteranno con consapevolezza ?
Lodiamo comunque nella gran parte
dei casi la scelta e per tutti la esecuzione. Abbiamo notato vivi sforzi dei
direttori di coro per ottenere sfumature di tono e di sentimento ed una risposta assai efficace da parte di alcune
delle piccole corali. Forse in alcuni casi ai (( piano » e « pianissimo » ben ottenuti non ha corrisposto, ove richiesto, il pieno dei « forti » e « con moto » ; il più delle volte per incapacità di
impostazione di voce per cui onde evitare il gridio, così pericoloso con voci ineducate... si perdono effetti di pienezza nei (( forte ».
Comunque la festa è riuscita davve
ro bene ed ha segnato, un progresso per
tutti sulle esecuzioni degli anni scorsi.
Avanti dunque... verso il meglio ancora !
Dopo il Tempio nel campo sportivo
del Convitto hanno proseguito la festa
sino al massimo consentito dalle necessità di... rimpatrio delle piccole
schiere.
■
Bene ragazzi ! Arrivederci al prossimo anno!
V A. E.
iÙ
_ ajS^JSermano
Da molto tempo non ero più stato presente ad una festa di canto. Domenica
22 maggio, per la prima volta dopo
molti anni ho assistito ad una di esse :
a quella di S. Germano. Ne ho provato
una grande gioia e ne ho riportato un
grande beneficio spirituale. E’ così bello infatti e fa tanto bene vedere molti
bambini che cantano le lodi di Dio, ed
a S. Gemmano ce n’erano tanti (letteralmente pieno il tempio — il pubblico
accorso ha dovuto accontentarsi delle
gallerie) ed hanno cantato molto bene.
Presenti le Scuole Domenicali di Inverso Pinasca, Pinerolo, Pomaretto.
Pramollo, Prarostino e S. Germanp.
La festa inizia alle ore 15 con un breve culto presieduto dal Pastore Sig. .
Bertiii, viene in seguito il programma
di canti d’assieme e di cori preparati
dai bambini. Sono stati cantati cinque
cantici d’insieme, tre deH’Innario italiano e due della raccolta francese ; in
più ogni singola scuola ha presentato
un suo coro particolare. Ci sono state
evidentemente delle scuole che sono
piaciute di più ed altre che forse sono
piaciute un po' meno, tutte però hanno Cintato bene (anche quelle che avevano lo svantaggio del numero) e meritano un giusto plauso. Un elogio particolsre però sentiamo di doverlo dare
alla iScuola di San Germano ohe ha esegu to un mago fico canto finlandese.
Hanno rivolto dei messaggi ai bambini la Signora Delia Bert ed il Pastore
Giovanni Tron dell’Uruguay.
Al termine del programma i bambini si sono riuniti nel cortile delle scuole por la merenda e per alcuni giuochi
di insieme. I monitori e le monitrici ed
i d!)-ettori delle scuole domenicali invece sono stati... convocati in una delle sale dell’Unione Giovanile di Sah
Germano, magnificamente .preparata,
dovf; è stato loro offerto un ottimo tè
e dove si sono intrattenuti in cordiale
conversazione per alcuni momenti. Verso le 18 ohi in bicicletta, chi in tram
e chi., a piedi, purtroppo, abbiamo ripreso ognuno la via di casa, portando
con noi nel cuore un dolce e benefico
ricordo delle magnifiche ore trascorse
a S. Germano.
Ei prima di chiudere qu^ta breve .
cronaca sentiamo il bisogno di dire ancora al Pastore Sig. Bertin ed alla sua
gentile Signora quello che già abbiamo
detio loro a voce domenica e cioè quanto siamo riconoscenti a loro ed alla loro Chiesa per l’accoglienza veramente
cordiale che ci è stata fatta e per tutte...
le buone cose pure che hanno voluto
offi-irci. Grazie di tutto cuore e, poiché S. Germano è proprio lì al centro
della valle e sembra essere fatta apposta
per poter essere raggiunta da ohi è più
vicino ed anche da chi è più lontano,
chissà., arrivederci all’anno prossimo.
e. emme
Io ho pazientemente aspettato'l’Eterno, ed egli ha fatto
posare i miei piedi sulla roc. eia ed ha messo nella mia bocca un cantico nuovo. (Salmo XL V. 1 a 3).
Il giorno 27 Maggio, dopo lunga e
penosa malattia sopportata con spirito di cristiana accettazione, nel suo
85“ anno di vita entrava nel riposo
del Signore il:
PASTORE EMERITO
VITTORIO ALBERTO GOSTABEL
D.D.
Ne dònno partecipazione Ut moglie
Margherita Cramer, i nipoti Costabel e Cramer, i parenti tutti e la fedele assistente Franca.
Il funerale ed il seppellimento ebbero luogo in Bordighera il giorno
28 Maggio.
La famiglia Cosùtbel Cramer esprime i più sentiti ringraziamenti a coloro che hanno cooperato con perseverante amore nell’assistenza,del caro Dipartito durante il tempo della
su-a non breve malattia ed a quanti
hanno preso parte al suo vivo dolore, ma non senza speranza in Colui
che è : « la risurrezione e la vita ».
La Chiesa Valdese partecipa al lutto della famiglia Castabel-Cramer ed
esprime in modo speciale alla Vedova
la sua cristiana simpatia. (Dir.)
rai I H
La gioventù della chiesa sta preparando una manifestazione
PRO AGAPE
domenica, 12 giugno, alla quale la
gioventù delle Unioni delle Valli è
c.aldamente invitata.
n programma avrà il suo svolgimento fin dal mattino, con il culto,
e proseguirà nel pomeriggio con varie manifestazioni, olire ad un ricco servizio di rinfreschi.
Giovani Unionisti: accorrete!
LI ^OCE ¡»ELLE COilill
PERRERO
Il Signor U. Bert, Pastore a Prarostino, sopratutto im qualità di Presidente della Commissione Distrettuale
pro Scuola domenicale, ha rivolto la
parola e si è interessato agli alunni
delle nostre Scuole domenicali adunati per l’occasione a Perrero e vi ha
presieduto il Culto. Riconoscente^ la
Comunità ringrazia cordialmente il
Pastore Bert, il Maestro iSig' Pascal
il quale ha sostituito il Pastore a dei
Culti e gli ¡Studenti della Fra del Torno. Questi, dopo un’interruzione di
qualche arano, sono tornati a vederci
ultimamente, hanno 'perorato la causa
delle Missioni in seno alia nostra Ghie,
sa dove hanno presieduto i Culti domenicadi.
Doppia è stata la festa della « iMam.
¡ma 1, ; la mattina, ai Culti durante
i quali Ella è stata, in un modo
particolare, ricordata, i bambini hanno recitato e cantato in suo onore e
le sono stati distribuiti dei fiori. Nel
¡pomeriggio i tavoli delle delle at.
tività erano completamente occupati
dalle nostre sorelle e guarniti anche
di una tazza di té con contorno.
Favorito da un temipo meraviglioso
con la generosità in doni ed in lavoro
dei meimbri di Chiesa « di amici, il
nostro bazar ha avuto un buon esito
e la 'Chiesa ringrazia quanti vi hanno
concorso.
L’Unione Giovanile ha concluso la
sua attività unionista invernale con
una serata dì recito c di canti ohe è
anche stata ripetuta con soddisfazione di tutti gli intervenuti.
Circondati da un folto gruppo di
figliuoli, nipotini, congiunti ed amici, i nostri fratelli Fanny e Teofilo
Fona del ¡Bessè hanno celebrato, sotto
lo sguardo di Dio, le loro nozze d’oro.
Felicitazioni e vivi auguri nel Signore.
Aido Poet di Beniamino del Cassa«
e Ida Ferrerò di Enrico di Balbenoia
nostri attivi unionisti, sono stati uniti in matrimonio nel Tempio di
Ferrerò. Rinnoviamo loro i nostri vivi auguri di benedizioni.
La grazia divina riposi ®ril bimbo
Pana Ugo di Abele e di Irma Poet del
Bessè, battezzato giorni fa, e sopra i
suoi genitori.
All’ultima Assemblea di Chièsa 'Sono «tati eletti il Sig. A, Pascal, Maestro, deputato al Sinodo ed Enrico
Poet di Umberto, Poet Attilio di Giulio delegati alla Conferenza distrettuale.
COAZZE
In questo grazioso paese di montagna, mèta di tanti turisti, la nostra congregazione i«i consolida e spande la luce della verità; i culti domenicali sono ben frequentati ed un desi
derio di sempre più grandi esperienizf. spirituali è visibile in molti fratelli, la famiglia cristiana ai afferma e
ci 'dà nuove speranze per l’avvenire
della nostra chiesa. La 'domenica delle Palm« nel nostro tempio adorno di
fiori ! due sposi Eosahrusin oetóbrarono il loro matrimonio civile-religioso alla prceenza d’un folto puibbHco,
affermando di voler fondare una famiglia secondo i principi dell’Evangflo. Dio vegli sempre su quel nuovo
focolare e dia semipre il sorriso, anzi
In gioia del vivere cristiano.
La prima domenica di Maggio una
buona assemblea ascoltava, dopo il cui.
to, una interessante conferenza della
Signorino Spelta missionaria da temP'j nella lontana Oceania; da oltre
u 1 secolo, ella cf disse, quella popolazione per due terzi ha lasciato il paganesimo per abbracciare col suo re,
l’Evangelo dj Gesù C'risto. Una colletta di alcune migliaia di liire furono
fiicilm'ènte ed improvvisamente . raccolte e date per la ISbeietà delle missioni di Parigi.
La domenica 29 Maggio i Pastori
Arias e Ricca s’incontrarono a Coazzc per il cambio della guardia. Imfatt la Tavola Valdese aveva deciso di
dare la direzione della chiesa al pa
‘ ' X’ €co delle
Valli Valdesi,,
stere Ricca del I Distretto da cui quella chiesa dipende, lasciando cosi i vari collaboratori di Torino più liiberi
di occuparsi della semipre più vasta
'diaspora torinese; .al culto i due Pastori rivolsero il rispettivo messaggio di saluto e di benvenuto pregando
il Signore di voler sempre più benedire l’Opera che nel >Suo Nome «i è svolta p si svolgerà in questa fedele congf'ègazione.
In quello stesso giorno la comunità
è stata lieta di ospitare l’Unione delle Madri della Chiesa di Lusema S.
Giovanni le quali, malgrado il tempo piovoso, hanno trascorso a Coazze
una bella giornata, piena di gioia e
di fraternità.
TORRE PELLICE
La Domenica delle Madri è stata celebrata iDomemica 29 oorr. con la presenza degli ■alunni di tutte le Scuole
Domenicali della Parrocchia ohe hanno partecipato al Ouito nel Tempio
circondati da una numerosa oongregazione di adulti in gran parte formato 'da Mamme. Le fanciulle dell’Orfanotrofio dii Torre hanno eseguito un
coro di oiroosbaniza e tutti i fanciulli
insieme hanno cantato in onore delle
Madri presenti il cantico « E’ la casa
un paradiso ». Al termine del Culto,
come ogni anno, la distriibuzione dei
fiori alle Mamme ha aggiunto una nota di gentilezza e di affettuosità alla
commovente manifestazione.
ASSEMBLEA DI CHIESA: l’Assemblea di Chiesa di chinsura dell’anno ecclesiastico ha avuto luogo nella
Sala Sinodale Domenica 29 ■pomeriggio. Durante ' oltre due ore un buon
gruppo di membri della Comunità
(circa 70) ha esami'nato i vari proble-
4
L'EOO ^DfeliLE VALLI,., VALDESI
Sii
^ ^ mi propositi daUa Beloiadone A>nniia ilt
'■\ «»axae. S’è preso atto di un progresso
veramente ineoraggianté in ogni campo di attività e del Luon andamento
della campagna finanziaria per l’opera della Ohies». LAssemiblea ha avu* to parole di incoraggiamento per il
Concistoro e per i numerosi oollabora.
- tori laici la cui 'preziosa opera disinteressata* à €ftata di tanto aiuto* nel
. corso deirapno. ,^.1. ,
, Il problema della opp^ortunità o meno di una 'progettata soppressione 'del
4“ anno di catechismo ha trovato'una
- nime il parer© fajvtìirevole al suo mantenimento e del suo sfruttamento in
vista di una eenipre migliore e più
accurata preparazion© dei nostri giovani conifermandi.
Pur© rallegraaidosi nella constatazione ohe, da due anni a questa parte,
le Assemblee di Chiesa sono assai meglio frequentate, l’Assemblea stessa ha
deliberato di insistere nella propaganda di peiTsuasione per una frequenta,
zione sempre migliore.
Sono stati nominati i delegati alla
'Oonfeo'enza Distrettuale rispettivamente nelle persone dei ■Signori : Eynord Enrico, Ing, Jervis, A. Jou- ,
ve (su'pplenti I. Hugon, e D. Abate) e
per il iSinodo Di Abate (supp. A. A.
Hugon e A. Jalla).
VISITA DELLA UNIONE DI ANGROGNA : restituendo una- visita fatta a suo tempo ad Angrogna dalla Union© dei Coppieri, l’Unione di Angrogna, guidata dal suo Pastore e dal
suo Presidente, ha offerto alla Unione
dei Coppieri una piacevole visita ed
una bellissima serata riusoitissinia sia
per il grand© concorso di gent© che per
l’ottimo programma di trattenimento
Un rinnovato ringraziamento.
A. E.
VILLAR PELLICE
a nostra comunità ha vissuto nel.
l’ultima quindicina giornat© ■di attività intensa e 'beniedetta.
BAZAR. Il Baaar della Chiesa
ha avuto luogo domenica pomeriggio
15 maggio e lunedì mattina 16. E’
stato come sempre l’aippuntamento
gioioso nel quale ricchi e poveri -por.
tavano Ja loro offerta per l’opera del
Signore. iSud bei tavoli 'disposti con
cura attorno alle pareti della Sala
dell© Attività, facevano hetla mostra
di sè i magnifici tessuti preparati in
stabilimenti industriali del VUlar, di
Torre Pellic© © di Torino accanto ai
fazzoletti ricamati dall© giovanette
Villaresi, alle calze, alle maglie, alle
sciarpe, ai disegni, ai lavoretti di
modesti artigiani, alle montagli© di
doioi ipnxlott© da tanti abili volon.
tari
Appena chiusa la prima parte della vendita, la cassa annunziò oh© e.
rano state raggiunte le 120.000 lire
nette. L’indomami, in poch© ore, erano superate 1© 150.000. Quanto bisognava cioè per permetter© il saldo
totale e definitivo del debito gravante
sulla saia dell© aittività {© per il qua-,
le già la gioventù aveva contribuito
con 130.000 lire), iper dare un appor.
to efficace alla colletta annua © per
compiere altre opere urgentissime a
favore della Chiesa.
NOZZE. — >Sabato mattina, 21
maggio, abbiamo assistito al mairi,
monio dei giovani : (Barolin Giovan.
ni di Maossa e di Davit Evelina del
- Bessé. ' Li ■ acoomipagnava un gruppo
festoso di paranti © di amici; al ser.
vizio nel tempio la cer imonia venne
arricchita da un canto eseguito da
alcun©. giovanette amiche deila sposa
e dolila voce soave di un violino accompagnato dall'armoniium. ,*
Vli&ITA MISSIONARIA. -* Saba,
to sera, nella Sala Grande, unv assemblea non numerosa, ma animata
da un fervido ìnteriesae ascoltava una
conferenza della missionaria sig-na
Grazieila Jallà ©d -ammirava le mai
gnaflch© idiapositive a colori ohe essa
aveva recato con sè. Un riimpian-to ci
stringe il cuor© ogni qual Volta cd è
dato ascoltare la parola di uno dei
nostri cari missionari: quello di conoscer© così poco l’opera loro e di seguire in .modo così firommenitario, coni© ipopalo e com© chiesa, l’eroico milusterio di questi figli e fratelli nostri
ohe hanno lasciato famiglia e -patria
per andar© a servire il iSugnor© in
terra pagano.
Una seconda conferenza era data
dalla sig.na Jalla nel pomeriggio del
giorno seguente ailPunion© delle giovani e denle madri. Ora è 'partita, La
seguiamo col nostro affettuoso ricordo e con le nostre preghiere.
ASSEMBLEA DI OHIEÉIA. — La
prima Assemblea di Ghiesa di questo
nuovo anno si è ri'unita domenica 22
maggio per svolgere un ordin© del
giorno importante.
‘Preaiedebte il culto il Vio© Presidente della Comm. Distrettuade, il
Dott. lítalo Mathieu di Pdnerolo, e
con parola eloquente spiegò lun testo
della iSocra .Scrittura e ci esortò a*
metterlo in pratica nella nostra vita.
Costituita«! quindi la radunanza in
Assemblea di Chiesa svolse con un lavoro intenso ed ordinato un vasto ordin© del giorno. Fra gii O. D. G. votati Fieordiamo quello concernente il
4“ anno di catechismo ;
« L’A... esaminata attentamente la
utilità o meno del 4" anno di prepara.zion© catechetica, oom© da invito della Conferenza Distrettuale,
(Oonsìderoto oom© da sempr© minore
preparazione religiosa data alla gioventu dalla scuola e dalla famiglia
esiga come contropartita uinia istruzione 'Cwteahetica più accurata e dettagliata,
Constatato che ii 4‘ anno di catechÌBino, accanto agli evidenti vantaggi non ha dato 'luogo a seri inconvenienti, che nessun catecumeno è stato
da esso impedito di essere ammesso
alla Chiesa, eh© i Concistori hanno
sempre la facoltà di concedere eccezioni quando lo credano opportuno,
si dichiara favorevole a che esso
venga conservato.
O. D. G. sa : Amianato e Diaconato
« a termine ».
L’Assemblea... Interessata dai suoi
delegati all’ultimo sinodio alla proposta fattavi dalla Coinm. dei Reg. di
modificar© i art, 159 in modo da applicare il principio dell© cariche a
termine alle funzioni dei metmbri dei
Consigli di Chiesa, si dichiara contraria ad ■essa per motivi di ordine
pratico e dottrinai©; di ordine pratico per le difficoltà che in talune parrocchie si danno di trovar© anziani e
diaconi qualificati per ogni quartiere; di ordine dottrinai© iperohè non
ritiene che ■ Nuovo Testamento presenti il mi istero degli anziani e dei
diaeond coinè essendo « a termine »
più o divereamen'te'■daiquello Pasto,
rala ä*.-,, - -i, ,
Come delegati ^a- Conferenza - Distrettual© vennero eletti, titolari e
supplenti i signori ; Mathieu Ceraido, Oaims Stefano, Frache Paolo,
B'uissa Enrico, Goinnet Stefano e Pascal Umberto. %.>
L’Asaeimlblea terminò all© dodici,
dopo due ore dj lavoro intenso e benedetto e senza, la benché minima
traccia dei tradizionali, deprecati
sbandamenti.
FESTA DI 'CANTO DELLE SCUO.
LE DOMiENICALI. - Ottanta bimbi Villareei, sapìentement© pigiati
nella autocorriera locale, hanno partecipato alla Festa*di Canto a Torre.
Molta e sana l’aJlegrezza, diJigentis.
sima l’opera dei monitori, gentile la
tappa all’ Ospedale Valdese per saltitarvi con un canto quel ibenefico Istituto e ile care Diaconesse che lo dirigono.
SE'RATA MUSHOALE. - I© atti,
vita del mattino e del pomeriggio non
impedirono alla Sala Grande di ritrovarsi affollata la séra per godere
l’ottimo programma di canto 'corale
organizzato dal eig. Einnioo Buissa
presidente 'della nostra Corale. Assorti nell a audizione di melodie soavi
intramezzate da monologhi, farse, pianoforte e violino, perdemmo quasi la
nozione 'del tempo. Quando guardammo Toroliogio orano le una spaccate...
Beata gioventù, oom© sei ibelJa e oa.
ra e com’è dolce cosa esser con te
quando ti radumi e lavori © ti rallegri
nel nome e sotto lo sguardo del Si.
gnore !
Pellegrinaggio
in Val Bregaglia
(Mùgn .di uriniVm a Totiw
Il lunedì di Pasqua ha avuto luogo
a Torino il Convegno di Erimavera
1949,al quale hanno pfeso parte rappresentanti di molte Unioni Giovanili
delle Valli e dell’Italia Settentrionale.
U Convegno ha avuto inizio nel lempio di corso Vittorio Emanuele con un
breve messaggio rivolto ai giovani dal
pastore Eynard.
Sulle pie ine di Cariarne un giovane
soldato romano aveva scritto queste parole : IL Amare, bere, giocare, andare
a caccia: ecco la vita ». Questa è purtroppo la professione di fede di molti
giovani d'oggi^ di tutti, quelli che vedono questa vita chiudersi con la morte del corpo.
Ma sulle pietre della prigione di Roma ben olire parole ha inciso Paolo:
i( Per me vivere è Cristo ». Con questa parola che deve essere la divisa di
ogni gjmrno per qgni g.pvane cristiano,
i convenuti sono invitati a partecipare
allo studio che Ha subito inizio nel salone attiguo.
L’atmosfera è qatìlp di un convegno
internaz.onale ed è con viva gioia che
possiaitio salutare m mezzo a noi un
folio gruppo di giovani Lionesi in visita alta nostra comunità. Ancora una
volta la potenza éeWEvangelo si manilesta al disopra’^delle frontiere poste
dagl: uomini per farci gustare la comunione fraterna che unisce tutti coloro
che sono di Cristo.
Il tema di stukio per questo convegno primaverile ’è; IL LAVORO. Tema di discussioite vastissimo come ricorda il presentatore pastore Rino Bahma.
La soLia...' tirannia dello spazio non
ci permette di sviluppare qui come si
conviene questo studio. Ci ripromettiamo di riferirvene in un prossimo numero. i
na parola che il presentatore sceglieva dall enciclopedia. Non è mancato
lo scherzo comico interpretato da due
specialisti, GhigUeri e Bettoli.
Gii amici di Lione ci hanno presentato numerose canzoni popolari, in
parte conosciute dai giovani delle Valli che si sono uniti ai canto. Particolarmente commovente è il canto in
comune, in piedi, detta Cevenole,
l'inno degli Ugonotti, l’inno della dedizione al S'gnore, della resistenza e
del sacrificio dei riformati di Francia.
Nell’intervallo ha avuto luogo una
gara di tiro a segno e la distribuzione
di una ristoratrice tazza di té.
Al principio dà questa parte pomeridiana il numero dei presenti era esiguo
ma è andato di mano in mano aumentando col g ungere dei ritardatari e
dei competitori del torneo di palla a
volo.
I partecipanti al pellegp’iii'iggi^
(18-20 Giugno) dovranno aver seco un
■documento con fotografia (carta d’il
dentità, tessera postale o ferroviiiria-^
porto d’armi, patente, ecc.).
Indispensabile comunicare a] sott<j3
scritto con LA MASSIMA URGEN-1
ZA il genere di documento che si ha
in possesso, ind’ieandone il numero*
m vista del passaporto collettivo.
Anoh© ohi è in possesso 'del pass
porto indivi'duale è vivamente prega»|
to di indicarne il numero, assieme ali
le proprie ‘generalità.
Um marito che partecipi al pelle,^
grinaggio senza la moglie, od una mo.
glie senza il marito, deve munirsi
dell’o-iio di assenso, su carta bollata!
da L. 40 col visto dell’Arma dej Cara,
binieri.
Se vi sono dei militari .di leva, oc^
oorr© per loro il rmlla, osta del Di'-tret.
to Militare.
Ci proponiamo di indica.r© uderiot.
mente l’ora precisa della partenza
Torino.
Inviar© 1© adesioni al sottoscritto”^
(Luserna -San Giovanni) oppure alla!
B-ottega della Carta (Torre Pel lice),^
G. Bertinatti^
Dir. Resp. Ermanno Rostan
Tipografia Alpina - Torre Pellice
PENSIONE ERIKA - Rio Marina
(lisola d’Elba) rivolg. direttamente
CASA -da vender© con
cortile e giardino.
'Cappello Albino,
Angrogna
7 vani terrazza^
R-ivolgPl-,! Sig,
frazione Rofcia-Ì
Alla fine ancora alcuni canti e poi 'I
convegno viene chiuso con un culto e
con il rammarico di doverci già lasciare, ma con la gioia di una giornata di
comunione fraterna. r. p.
Pra del Torno
La Pra del Torno amunncia ai suoi
amici e sostenitori eh© terrà la sua seduta anniversaria la domenica 12 giugno alle or© 31 nella Sala Sinodale
della Casa Valdese. Tutti sono cordialmente invitati.
Per il Seggio ; Il Presidente. ;
Alberto Pe.yrot
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Dopo l'iniervallo per la ci tazione,
si è avuta la seconda parte del convegno,
quella ricreativa, tradizionalmente riservata al pomerij^io. Essa constava
di due programmi contemporanei, uno spiccatamente sportivo, l’altro var.o, imperniato sul consueto spettacolo
allestito a cura dei giovani della filodrammatica.
Sul programma avevamo letto un titolo misterioso: « Gong giapponese ».
Di che si trattava? Altro aon era se
non la rappresentazione di bozzetti o
di canzoni od altro che illustravano u
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Torino
Airases
PInerolo
Bricheratio
Torre Pellice
TORINO-PINEROLO-TORRE PELLICE c viceversa
BILISTICO DEL PINEROLESE
4,S0|
5,32 1
6,38 I
6.531
6,20 1 7,551 I
7,101 8.40 I
7,38 I 9,08 I I
8,01 I 9,26 I 9,35 I
8,a> J I 9,50 I
12,48
13,02
I 12.281 13,10 1 17,051 | 18,20
I I 13,52 j 17,51 I ) 18,46
I 13,07 I 14,20 1 18,17 1 i 19,01 |
I 13,24 I 14,43 I 18,45 | 18,52 | 19,18 |
I I 15,03 ( I 19,07 I 19,35 |
Torre Pellice
Bricherasio
PInerolo
Airasca
Torino
18,301 21,35
19,16 I 22,15
19,43 I 22,36
20,02 I 22,56
20,24 I 23,14
4,351
4,50 I
5,18 I
5,37 1
6,251
I 5,56
I 6.11 I
I 6,28
6,03 1 6,52
6.45 1 7,35
6.11 f
6,24 I
6,51 I
7.161
8,15 I
7,05 I
7,20 1
7,36 I
7,55 I
8,30 I
9,05 I 12,20 I----
9,19 I 12,34 I 12,40 |
i I 13,03 I
I I 13,20
I I 14,20 I
13,13 I 16,26 I
13,26 I 16,42 I
13,40 I 17,03 I
I 17,29 I
14,30 I 18,20 I
19.42 I
19,58 I
20.221
20.43 I
21,35 1
BRICHERASiO-BAROE e viceversa
Brivher. 5, W | 9,301 13,35 | 14,55 1 18,50 1.20,15 Barge 4,25 | 6,08 l 12,22 | 14.08 | 16,20 I 19 32
rge 3,36 1 9,501 13,541 15,141 19,10 1 20,35 Bricher. 4^7 | 6,30 | 12,40 | 14,38 | 16,40 | I9Ì52
IN yiGORE dal 15 MAGGIO 1949
Autoservizio e tramvia
PINEROLO ORÖASÖANO-TORINO e vicev.
(1)
6,15
7 I
I 9,38 I 12,43
(2) (1)
18,251 11,30
9,04 I 12,08 I
I 9,44 I 12,48 I 15,41
— (2) Ptstivo
PInerolo
Or bass.
Torino
7,40
(I)
Torino 6,20
Orbas, 7,03
PInerolo 7,43
(I) Feriale
<2) (n (I) (2)
8,20111,251 12,50 1 18,10 I 18,45
I 9 I 12,05 I 13,30 I 18,50 | 19.30
14,08 I 19,37 I 20,08
(2) (1) (I) (2)
14,25 I 14,55 I 18,15 | 18,55
15.01 I 15,33 I 18,59 I 19,35
16,131 19,39 1 20,15
tramvia PINEROLO-VILLAR-PEROSA ARGENTINA c viceversa
PInerolo
PeroM
PerOM
PInerolo
4,a I 5,45 I 6,45 | 8,15 | 10,15 | II,.'» | 12,40 | Ì4,40 | 17,20 | 19,15 |
5,45 I 6,37 I 7,401 9,10 | 11,2) | 12,25 | 14 | 15,40 | 18,25 | 20,10 |
4,451 5,M| 7 I 8,20) 9,40 | 11,45 (13 ) 16 |17,40 | 18,50 |
6 I 6,45 I 7,55 ( 9,10 ( 10,40 | 12,53 | 14,15 | 16,55 ( 18,35 | 19,45 |
Linea Automobilistica
TORRE-BOBBIO PELLICE e viceversa
(I)
I 11,30
I 12
Torre Pellice
Bobbio Pellice
8,35
9,05
19,15
19,45
Bobbio Penice 6,05
Torre Pedice 6,^
(I) Solo II Ventri!
(I)
I 7,30 I
I 8 I
15,30
16
PInerolo
Airasca
Torino
PInerolo
Airasca
Torino
Autoservizio Sapav-Satti
P1NEROLO-AIRASCA-TORINO e viceversa
Orario giorni feriali Sapav-Saffi
Sapav Salti Sapav Salii
7,40! 11,40) 13,451 19 Torino
7,54 I 11,54 1 13,59119,14 Airasca
8,25 I 12,25 I 14.30 | 19.45 PInerolo
Orario giorni festivi
13,10 ) 19,50 Torino
13,24
13,55
Salii Sapav Salti Sapav
7 I 11,50 I 17 I 19
7,31 I 12,21 I 17,31 I 19,31
7.45 I 12,35 I 17,45 | 19,45
7,40 I
18,30
8,44
8,25 1 9,15
20,04
20,35
Airasca
PInerolo
7,20
7,51
8.05
12,15
12,46
13
18 25
18,56' I
19,10 I
I 23,55
0,35
Auto PEROSA-PERRERO-PRALI
Perosa
Perrero
Perrero
Prall Ohigo
' 7 feriale 21 6 8 feriale
9,20 , 17,35 20,20 Prall Qhigo 5,35 6,50
9,50 18 20,50 Perrero 6.20 7,30
IO 21 Perrero 6,25 7.35 11,10
10,50 21,50 Perosa 6,50 8 11,35
22
17.15
18,05
18.15
18,40
n.iVi eneuuano soliamo II Lunedi, Mercoledì, Sabato e festivi fino al 30 alneno
*, «'•'•‘“enu'fo‘«‘fi ‘ Slornl. La corea 21 si eflettua dal 1 luglio II Venerdì; Sabato"
f ® dal I luglio 11 sabato e il lunedi La coisa 8 si elfetlua dal i
(p*ò”e*7'’ÌVTori'"o"® ‘^«'"«‘‘‘enza con l’autoservizio di gran turismo Perosa