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ECO
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(Torino)
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Quindicina! e
della Chiesa Valdese
DELLE
Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Anno LXXXVI “ Nuin, 19
Una copia L»
\Eco: L. 700 per rintemo Eco e La Luce: L. 1.200 per riotemo Spediz. abb. postale Il Grappo TORRE PELLICE, 21 Settembre 1956
ABBONAJVIENTl / L. 1200 per l’eetero L. T.800 per ^’estero Cambio d’indirizzo Lire 40,— Ammin. Ciandiana Torre PcUicc • C.C.P, 2-17557
1 LAVORI DEL SINODO VALDESE 1956
Ritorno alla Bibbia
La Relazione della Tavola Valdese
dopo aver riferito sulle varie iniziati te prese onde dare attuazione ai deliberati del Sinodo 1955, osserva:
i( Siamo convinti che là dove si è
operato con perseveranza e gli strumenti apprestati sono stati adopera- '
ti, dei risultati sono già stati consegnili. JNe abbiamo degli echi qua e
!à nei vari Distretti. Agli scettici e ai
dubbiosi, oppure, agli impazienti,
.sembreranno forse risultati di poca
eniità e comunque non proporzionali ;s' rilievo dato alla iniziativa. Gioverà forse ricordare quanto si è detto
fin dal principio e cioè che i risultati,
]Hir quanto con probabilità non imnu iliatamente evidenti, saranno cerli e di reale natura costrutti!a se si
saprà perseverare. Il Signore non
nnincberà certo di operare mediante
la potenza del Suo Spirito, in una
Chiesa i cui membri sono quotidianamente impegnati nella ricerca e
ucirascoito della Sua Parola.
Si perseveri dunque e si mantenga viva la speranza che il Signore
opererà nel cuore di tutti i membri
della Chiesa Valdese e questa possa
ricavarne nuovo slancio ».
T.a controrelazione concorde con
([ìieste conclusioni e si sofferma su un
aspetto particolare del problema
sniropportunità, -cioè di nominare
una Commissione Biblica permanen
le col compito di preparare i lezio
nari biblici, curare la raccolta di no
te omiletiche (due compiti attuai
mente affidati al pastore Neri Giani
piccoli), promuovere tutte quelle i
niziative utili per diffondere Vuso
della lettura quotidiana dei testi sacri.
La discussione sinodale ha inizio
con la lettura di un appassionalo
messaggio del pastore Carlo Lupo a
cui le precarie condizioni di salute
impediscono di partecipare ai lavori
del Sinodo. Questo messaggio sottolinea in modo particolare: 1) la necessità che l’iniziativa dei Gruppi del
Vangelo non si confonda con una manifestazione di cultura e di edificazione pietistica, ma sia un iocoatro
con Cristo e col fratello, incontro in
cui si manifesta la realtà del corpo
di Cristo; 2) tiecessità di riconoscere
nel popolo Valdese un itulividlUìMSino od isolamento spirituale che deve es.sere spezzato; 3) chiarire che se
vi è un pudore nel parlar della propria fede, questo è nocivo quando
nascitnde la vergogna della propria
fede; i) non scambiare Infedeltà alla vera tradizione con la staticità e La
pigrizia.
Nello sviluppo della discussione
vengono sottolineati alcuni altri aspetti; lo studio della Bibbia non de
ve esser considerate come una esciti
.siva degli ” specialisti ”; bisogna lini re i gruppi di preghiera con quel
li del Vangelo^ preiffsando come non
si tratta del solito, studio biblico,
ma di un gruppo di fratelli che si
pongono in ascolto, della, parola di
Dio e nel quale il pastore è sullo
stesso piano di ascolto comunitario;
si tratta di ritoriuire all’antico costume Valdese di leggere la parola
di Dio, considerando che Gruppi
del Vangelo e lettura in famiglia della parola di Dio vanno insieme, che
non si tratta perciò di organizzazione, ma di più viva testimonianza.
A conclusioiw d^ dibattito viene
approvato {il seguente o.d.g. presentato tlalla Commissione d’esame;
Il Sinodo Valdese nell’intento di
dare una continuità allo sforzo che
ha caratterizzato la campagna bibli<'a per richiamare tutti i membri di
chiesa a leggere quotidianamente la
Sacra Scrittura, incarica la Tavola
di nominare annualmente una commissione biblica a cui sia affidata la
jtreparazione dei lezionari, la coordinazione delle note omiletiche e la
edizione, in accordo con la Claudi.ana, di quella le! telatura elle agevoli
li cono.scenza dell i Bibbia nelle famiglie.
Il problema delle finanze
La Relazione della Tavola articola il problema in due paragrafi: Bilancio ordinario e Bilancio straordinario, conformemente ad una projiosta approvata dal Sinodo, negli
anni scorsi. Il bilancio ordinario
comprende essenzialmente le vane
voci die si riferiscono agli assegni
dei dipendenti ; quello straordinario, tutte le altre voci, in modo particolare quelle che si riteris<'ono agli
stabili.
Bilancio ordinario. La Relazione
prende atto con .‘soddisfazione che
l'aumento delle contribuzioni è stalo costante dal 1951-52 ad oggi. Questa soddisfazione non è però senza
qualche jireoccupazione : la cifra indicata dal Sinodo del 1953 come mèta da raggiungersi entro il 1956, onde permettere il risanamento del bilancio ordinario con il pareggio, non
è stata raggiunta : mancano circa 5
milioni, che costituiscono il deficit
di quest’anno.
ISTRUZIONE SECONDARIA
il nostro istituto pareggiato di istruzioiie secondaria di Torre Pel lice. runico del genere, evangelico,
nella nostra patria ha l’onore quest’anno di un paragrafo speciale nella relazione della Tavola che attira
I attenzione del Sinodo sulla gravità
della situazione, per quanto si riferisce al Liceo-Ginnasio.
In realtà, dal punto di vista finanziario nulla è mutato dagli anni precedenti; anzi la Relazione ha qualche accenno ottimista in merito alla
j;ossibilità di interessare amici nuovi
a vecchi alle sorti del nostro istituto.
Quello che preoccupa la Tavola è il
problema del personale insegnante
del Liceo; da quando gli anziani
Facoltà Valdese dì Teologia
Sono aperte le domande di ammissione alla Facoltà di Teologia per
Vanno accademico 1956-1957. Per l’iscrizione come studente regolare
occorre farne domanda per iscritto al Consiglio, presentando.
1) il certificato di nascita;
2) il diploma di maturità classica od altro titolo giudicato equipollente dal Consiglio;
3) un attestato del Consiglio ili Chiesa della Comunità di c«'’
studente fa parte, dal quale risultino i caratteri morali e spintudt del
medesimo e la sua iscrizione da almeno due anni ad una Comunità e\ angelica;
4) un certificato medico comprovante la sua sana costituzione fisica;
5) l’importo della tassa di immchricolazione.
Presentando gli stessi documenti, è possibile iscriversi alla P^olta
anche come studente esterno; la categoria degli esterni non da adito alT^seteiSo del ministero pastorale, ma è aperta a coloro die inteMano
seguire gli studi teologici onde avere la preparazione necessaria ad esercitare un ministero cristiano nella Chiesa o per fmi culturali, scientifici
o esigenze spirituali di ordine personale. . ^ , i r ^^ttnhrp
Per ogni informazione la Segreteria e
La sessione autunnale di esami decorrerà dal 23 a/ 30 ottobre. IM
nrolmtom è affidata al prof dr. G. Peyrot, sul tema . sviluppo del
concetto ecclesiologico nella Chiesa Valdese . e a Dio pia
cendo, nell’Aula Magna sabato 3 novembre alle c^re mo.
Per gli Studenti che devono sostenere esami il Convitto e aperto aal
22 MobipfPlicL mn hm«o esmù dal 2 mvembra. Tad, gl, Siadi essere la mie entro la ma del 2 r^yembre o la nmjCdT^ prearMo del loro arrlyo la Erezione del Conilo.
La Segreteria
Via Pietro Cessa 42 - Roma
hanno dovuto lascilire il posto, (ricordiamo le beile figure di un Davide .iahier, di mi G. Maggiore, di
un L. Longo) non è ancora stato possibile di sostituirli in modo delinilivo; Attilio Jalla ha dovuto finire
col sostituire se stesso.
Si sono avute molte e talora belle
.speranze, poi, di fronte alle esigenze
della vita moderna, i giovani non
hanno resistito, tanto che si è potuio
parlare di crisi vocazionale laica.
.Si è così creato uno stato di disagio che può avere gravi ripercùssioni sulla vita del nostro Liceo: uno
stato di incertezza che non putì certamente invogliare i giov ani a venire
ad insegn;ire a Torre Pellice.
Si tratta in fondo di un circolo vdzioso : i giovani non v'eiigono, ma se
vengono la Chiesa non dice in modo
esplicito: il Liceo è im’opera della
Chiesa come qualsiasi parrocchia
della Chiesa Valdese.
Ogni tanto si leva in Sinodo qualche voce ad ammonire che il Collegio è un lusso e cosi aumenta l’incertezza.
La Tavola ha giustamente ritenuto quest’anno che fosse giunto il momento di fare il punto della situazione e di prendere una decisione categorica. Lo ha fatto con uno studio
di cui sarebbe forse stato opportimo
che il Sinodo fosse informato preliminarmente, almeno nelle sue linee essenziali, e ne ha dato le conclusioni con queste parole:
Il dilemma attuale è; mantenere il Ginnasio-Liceo nella struttura
presente nella speranza di poter superare le difficoltà connesse con la
copertura delle cattedre e con l’onere finanziario, oppure cambiarne
la struttura e così poter risolvere determinati problemi, ma a quale
prezzo e con quali ripercussioni morali e psicologiche nell’ambiente?”.
La Relazione della Commissione
d’esame pone in rilievo la gravità
della situazione, particolarmente
dal punto di vista del reclutamento
del personale insegnante evangelico e
sottolinea le sue relazioni colla soluzione del problema finanziario. Essa
è assai pessimista in merito alla possibilità di risolvere il problema e
prospetta una soluzione di ricambio,
qualora le circostanze dovessero im
porre spiacevoli rinmizie ad una situazione acquisita (pareggiamento).
i,a (iiscussioue in Sinodo permette
di cliiarire i vari aspetti dei problema. li dott. Gustavo Ribet membro
(iena tavola, conclude il suo intervento artermando a) die la Tavola è
decisa a lare tutto per mantenere le
attuali posizioni; b) che la Tavola
non intende andare incontro a soluzioni precipitate ed è iavorendole
alta nomina di una Commissione di
studio; c) che è necessario da parte
di tutti un impegno concreto eiiettivo dal punto di vista didattico e amministrativo.
Il pastore Santini fa le sue riserve
suH’mnuenza pedagogica esercitata
oai prolessori del Collegio, die egli
ritiene più orientata in senso laico
che evangelico; affermazione che
piv.voca le energicne proteste dpi
professor A. Armand Hugon, il quale chiarisce i limiti e la validità del
cosidetto orientamento pedagogico
laico. Altri osserva che vi sono due
aspeiti dei proalenia: quello spirituale e quelle tecnico; il secondo
non è di competenza del Sinodo che
deve soff ermarsi sul primo.
C necessaria questa discussione,
o non è piuttosto opportuno di rimandare tutto alio studio di una apposita Commissione?
11 prof. G. Miegge ritiene utile uno
scamoio di idee, perchè il problema
impostato dal pastore Santini non
può esser eluso; d’altra parte è evidente che se questo Collegio è opera
vitale della Chiesa, non si può parlare di deficit. Su questo piano il pastore Bruno Corsani rende testimonianza alTinfluenza formativa del
Collegio ed a lui si associa il Moderatore citando esempi concreti di
questo riconoscimento. A conclusione di questo dibattito viene approvato un o.d.g. e la nomina di una
Commissione di studio.
PRELIMINARI
Il seggio viene eletto come segue:
Enrico Troll, pastore, presidente;
Dott. Gustavo Comba, v. presidente;
segretari:Gino Conte, Ernesto Naso,
.ilberto Taccia, pastori; assessori:
Gustavo Giani piccoli e Generale Girardet.
E questo fatto è indubbiamente di
una certa gravità, perchè l’aumento
delle contribuzioni durante lo scorso anno ecclesiastico è stato inferiore a quello dell’anno precedente.
Come è noto, onde ripartire equamente il carico tributario, l’onere
delle contribuzioni era stato variamente ripartito tra le varie comunità, fissando per tutte una cifra adeguata. Ora, mentre alcune comunità
hanno raggiunto questa quota (alcune anzi l’banno oltrepassata), al
tre invece sono rimaste più o meno
lontane. E questo pone un problema: le nostre comunità hanno raggiunto il lìmite delle loro possibilità, e non si può richiedere altro da
loro? oppure si tratta per alcune, e
non delle minori, di una incomprensione della gravità della situazione,
derivante da una incompiuta informazione delle reali necessità della
Chiesa?
La Tavola propende per la seconda alternativa.
Bilancio straordinario. Anche qui,
poco rallegranti. Per ovviare alla
gravità della situazione, la Tavola,
come è noto, deliberò, a suo tempo
il blocco di ogni nuova costruzione.
Sennonché la situazione, che già di
per sè era grave, si è ultimamente
aiigravata in quanto la Tavola stessa
è stata costretta a procedere alla costruzione di un tempio a Colleferro.
La Relazione illustra esaurientemente le ragioni che hanno motivato
questa decisione che si è imposta per
necessità ecciesi-astiche e psicologiche. Più giave il caso di Bari, dove,
di fronte ad una minaccia d’ sfratto,
(il 1 ocale di culto di questa fiorente
comunità non è di proprietà della
Chiesa Valdese) il Consiglio di Chiesa ha ritenuto di impegnarsi in ima
iniziativa che la Tavola non ha pili
ritenuto di poter sconfessare.
La Relazione della Comm. d’esame condivide sostanzialmente le conclusioni della relazione della Tavola. Purtroppo infatti le cifre sono cifre e la dura realtà del deficit e dei
debiti non si possono negare nè discutere; si possono sistemare a fini
contabili in bilancio ordinario e
straordinario, ma nelle considerazioni finali bisogna unificare i due bilanci ” perchè è. inutile scindere l’uno dulFaltro quando Unno più l’altro rappresentano Veffettiva situazione finanziaria e danno un esatto
quadro della stessa ”.
Un approfondito esame della situazione, porta la Commissione a
suggerire alcuni rimedi onde migliorare la situazione di cassa.
Il dibattito sinodale è aperto dal
ca.ssiere della Tavola pastore Guido
Comba il quale fa un ampio commento al bilancio distribuito ai
membri del Sinodo. L’aumentato deficit ha la sua naturale spiegazione
rieU’aumento, sia pure modesto, degli a.ssegni agli operai della Chiesa e
del numero degli operai stessi. Vi
c pure stato raumento di affitto dei
locali di cui la Tavola non è projirietaria. Vi sono poi state alcune
spese improrogabili di cui egli illustra la natura e la portata. Tutte
queste spese provocano un aumento
di interessi passivi presso le Banche
che anticipano il danaro necessario.
E’ un circolo vdzioso e della sua gravità devono rendersi conto tutte le
nostre comunità : manca il danaro
per far fronte a necessità improrogabili; si ricorre alle Banche e il da-
2
r " I
L’Eœ DELLE VALLI VALDESI
• » * ar. V
D4ro della Chiesa deve servire a pagare gli interessi-alle BanchefrE.si
tratta di fior di milioni ogni anno!
n dott. Gustavo Ribet, membro
laico della Tavola, illustra la situazione finanziaria, osservando come
essa non sia catastrofica, in quanto
si è avuto un notevole incremento
patrimoniale in beni immobili,
quali il Tempio ed i locali di Milano. 11 vero problema è di cassa, e, se
anche è di ima gravità sempre più
acuta, ad esso si può portare rimedio: bisogna aumentare le contribuzioni dei membri di Chiesa; è necessario che queste siano un effettivo impegno. D dott. Zeni, membro
della Comm. d’esame, dopo aver rivolto un elogio alla Tavola ed al
suo cassiere per Timpeccabile tenuta dei registri, insiste sulla necessità urgente di provvedere alle necessità di cassa, poiché una politica di
debiti non potrebbe esser felicemente condotta. E’ necessario di prendere in seria considerazione il ritorno all’istituto della decima, sia pure volontariamente e in stile moderno come hanno fatto alcune Comunità dove si sono costituiti gruppi
di perceritualisti (per intenderci:
persone che si impegnano con la loro coscienza a versare mensilmente
una percentuale di x per cento delle
loro entrate per la Chiesa; una specie di ...Ige a favore della Chiesa).
Il pastore Miscia presenta un suggerimento pratico; suggerisce di far
pervenire ad ogni membro di Chiesa, alla ripresa autunnale, una domanda personale per chiedergli se
può aumentare, e di quanto, la sua
contribuzione annua; si dovrebbe,
in questa domanda, suggerire un aumento del 20 per cento sulla contribuzione dell’almo precedente.
Il Moderatore mette in guardia il
Sinodo contro i facili entusiasmi sinodali e una certa atmosfera di rassegnata indifferenza che sembra regnare in molte Comunità, dove troppi parrocchiani pensano, anche se
non lo dicono : « Tanto tutto si aggiusterà! ». Egli pone pure l’accento
sulla necessità che la responsabilità
che grava sulle spalle della Tavola
venga sentita con cristiana e fattiva
solidarietà di tutta la Chiesa, nel suo
insieme e nei suoi singoli membri;
tutti i sistemi e metodi di contribuzione sono buoni, ma quello che conta è rimpegno cosciente di ogni individuo.
I pastori E. Rostan ed A. Geme
mentre concordano con queste osservazioni, ritengono opportuno di
invitare la Tavola a commisurare le
sue spese alle sue reali possibilità,
a ridurre le spese stesse, nella misura in cui le esigenze dell’Opera lo
consentano.
La discussione continua assai ampia, in modo che vari temi e motivi
vengono ripresi e sviluppati.
Vi è chi ritiene che non tanto di
provvedimenti restrittivi si abbia bisogno, quanto di positivi. Il cassiere,
pastore Guido Comba non vuol lasciar raffreddare i buoni sentimenti
del Sinodo ed insiste affinchè le comunità versino subito tutte le loro
disponibilità alla Cassa Centrale. Altri vuole che le singole Chiese si impegnino a versamenti trimestrali alla
Cassa Centrale; altri ancora sottolinea il significato spirituale che deve essere alla base di questo impegno individuale.
A conclusione del dibattito vengono approvati i seguenti o.d.g. :
1“
II Sinodo, esaminata la situazione
finanziaria^ constatando che la mèta
indicata dalle Chiese sin dal 1953
non è ancora stata raggiunta poiché
le contrihuzoni annue ordinarie non
sono ancora in grado di sopperire agli assegni degli operai, riconferma
per l’anno corrente detto obiettivo
fondamentale per la vita della Chiesa e invita tutti i credenti a impegnarsi a contribuire alfe necessità
dell’opera con versamenti proporzionali ai proprii cespiti.
2«
Il Sinodo, preso atto della situazione del Bilancio straordinario il
cui passivo grava coi suoi interessi
in modo preoccupante sul piano di
ammortamento predisposto, mentre
richiama la Tavola e la Chiesa alla
necessità di giungere al più presto
ed anche a costo di .sacrificio alla sistemazione degli impegni debitori
assunti, delibera che non si proceda
alla esecuzione di nuovi progetti prima di aver raccolto i fondi occorrenti.
k’òpera alle Valli Valdesi
Nel paragrafo: Situazione dell’Opera, la relazione della Tavola Valdese
esamina il complesso dei problemi che
preoccupano la vita ecclesiastica nelle
Valli Valdesi; si ricorda il grido d’allarme lanciato dalla Conferenza del
primo distretto, lo spopolamento delle
parrocchie d’alta montagna, il problema sociale nelle parrocchie di fondo
valle, la revisione delle circoscrizioni
parrocchiali ed altri ancora. La Tavola si dichiara consapevole dell’importanza fondamentale del suo compito
di rafforzare, nelle Valli Valdesi, dov’è
« il nucleo maggiore della nostra popolazione evangelica » la vita delle comufiità il cui indebolimento inciderebbe negativamente « sull’opera della
Chiesa in tutta la penisola ».
La Commissione d’Esame tratta anch’essa quest’argomento specifico e lo
fa sulla base di dati statistici assai significativi. Si tratta, sostanzialmente,
secondo la Commissione, dell’inserimento della vocazione religiosa del
popolo valdese « nella concretezza della vita ecclesiastica, culturale e sociale
di ogni tempo, perciò anche del nostro », in conseguenza del quale la
« vocazione diventa testimonianza e
responsabilità ».
La Commissione esamina quindi
gli aspetti ecclesiastici e sociali di questa testimonianza. Sul piano ecclesiastico, essa formula alcuni suggerimen
ti : a) Maggiore splidarietà in tutte le
cose che riguardano l’edificazione spirituale della Chiesa.
b) Vigilanza sui .trasferimenti delle
famiglie Valdesi in altre parrocchie o
in centri privi di centri parrocchiali.
c) . Studio del fenomeno dello spopolamento delle zone montane.
Sul piano sociale la Commissione
esamina la confusa situazione creatasi
per il mancato funzionamento della
Pro Valli; fa le sue riserve sulla auspicata costituzione di un ” ufficio sociale » di cui non si vede quale « possa
essere l’esatta configurazione » e traccia le linee fondamentali di un’azione
in questo campo; conclude con l’esortazione a dare una maggiore risonanza nella nostra stampa periodica ai
problemi d’indole sociale e a non adagiarsi in un comodo tradizionalismo,
per cui ci si lascià « precedere o superare dagli altri in quelle iniziative che
contribuiscono allo sviluppo sociale di
determinate località ».
La discussione sinodale tocca alcuni dei problemi sollevati dalle relazioni ed altri ne solleva.
Il Vice-Moderatore si rallegra di
veder finalmente che questi problemi
vengano discussi in modo approfondito; accanto alle ombre, vi sono anche demi.,ti positivi che non vanno
sottovalutati. Se vi è stato e vi è tuttora incertezza nell’impostare i vari pro
blemi ciò è dovuto alla interdipendenza del problema sociale ed ecclesiastico-spirituale che si fa sentire alle Valli in tutta la sua gravità. Vari interventi sottolineano alcuni aspetti del
problema. Il pastore E. Geymet pone
in rilievo alcuni aspetti positivi: ritorno dell’insegnamento del francese nelle scuole, scomparsa deU’alcoolismo,
associazioni di capifamiglia. Altri sottolinea l’urgenza di accurate indagini
statistiche; altri le conseguenze del
passaggio dallo stato rurale alla prevalenza industriale. Vi è chi ha l’impressione che la nostra organizzazione
ecclesiastica sia insensibile ad un’apertura sociale, mentre altri pone in rilievo la mancanza di un’adeguata preparazione dei nostri giovani provenienti da ambienti rurali ad affrontare i problemi della testimonianza evangelica nella fabbrica.
Il pastore E. Aime sottolinea la gravità dei problemi che la presenza di
masse che vivono alla periferia o addirittura fuori della Chiesa pone alla
Chiesa sul piano disciplinare e dell’amore: si tratta di vedere anche questi ’’pagani” in Cristo. Al pastore E.
Rostan sembra difficile porre una distinzione tra credenti e non credenti;
raccomanda una maggiore attenzione
del fenomeno della emigrazione di
Valdesi in altre parrocchie e sottolinea la necessità di un ridimensionaménto delle parrocchie; si augura che
/’Ufficio edilizio possa affiancare l’opera della Pro Valli.
Un o. d. g. viene approvato a conclusione del dibattito.
SI PARLA DI “UFFICI
La Relazione della Tavola riferisce
ampiamente sull’attività svolta dalVUfficio legale, àa.lVVfficio studi e sull’istituzione dell’Ufficio edilizio. Il primo ha sede a Roma, ed è diretto dal
dott. G. Peyrot; il secondo a Bergamo, diretto dal pastore Neri Giampiccoli; il terzo avrà sede a Torre Pellice, sarà diretto dall’ing. V. Ravazzini che, a partire dall’autunno 1956
passa alle dipendenze della Tavola.
Molteplice l’attività dell’Ufficio legale che ha prestato la sua collaborazione nei più svariati campi. Sempre
rilevante il suo intervento « in difesa
della libertà religiosa »; attività particolarmente efficace ed apprezzata al
suo giusto valore dal Consiglio Ecumenico « che lo ha chiamato a prestare la sua opera di consulenza in. relazione alla situazione giuridica della
Chiesa Evangelica in Spagna ».
In merito ai rapporti con lo Stato,
rUfficio legale fa il punto della situazione, che col 14.6.1956 è entrata in
una nuova fase, con l’emanazione della prima sentenza da parte della Corte Costituzionale. Osserva a questo
proposito la relazione che « in essa è
affermata infatti la competenza della
Corte a giudicare della legittimità costituzionale delle leggi cronologicamente anteriori alla Costituzione nei'
confronti delle norme da questa dettate. E già con i suoi primi giudicati
in merito alla legge di polizia, la Corte Costituzionale ha chiarito la situazione di diritto nei riguardi di alcuni
istituti che interessano anche l’esercizio della testimonianza religiosa. Questa fase, che si avvia verso la chiarificazione del diritto vigente, potrà forse
essere risolutiva nei riguardi delle di
sposizioni da applicarsi in tema di libertà religiosa, allorché nel prossimo
autunno la Corte sarà chiamata a decidere la legittimità costituzionale di
talune norme delle leggi sui ’’culti ammessi”. I
Anche all’attività déll’Ufficio Studi
organizzato nel settembre 1955 la Relazione della Tavola consacra un paragrafo che ne illustra l’attività: piano
di letture bibliche, note omiletiche (in
collaborazione coq una équipe di collaboratori), raccqlia di una documentazione di natura ecclesiologica ed argomenti vari. Nell’avvenire esso dovrebbe pure occuparsi della raccolta
di materiale d’informazione dei nostri
vari comitati.
La Commissione d’esame, dopo aver dato atto alla Tavola dei risultati
conseguiti dai due Uffici, ed espresso
parere favorevole alla costituzione di
queU’ufficio (che essa preferirebbe
venisse chiamato tecnico), fa un rilievo di ordine generale ed uno particolare.
La Commissione d’esame è cioè
mossa dal desiderio di evitare che
questi Uffici possano essere spinti dalle circostanze ad. assumere un atteggiamento di eccessiva autonomia ed
a dimenticare la specifica funzione per
cui furono creati; « studi dunque la
Tavola un rigido inquadramento di essi nella rinnovata visione degli Uffici
della Tavola ». :
(
Per quanto si riferisce in modo particolare a,\\’Ufficio Studi la Commissione d’esame ritiene che alcuni dei
suoi compiti (Lezionario biblico. Note Omiletiche) sarebbero più opportunamente attribuite ad una Commissione Biblica, mentre altri (raccolta di
i esami al Collegio Valdese
Ginnasio - Promossi alla F”: Beri
Mirella, Bosio Pietro, Coìsson Antonio, Pagliai Gian Marco, Deodato Luciano. Ippolito Giuliana.
Ammissione al Liceo: Charbonnier
Aldo, Polidori Sergio,. Silecchia Ermanno.
Promossi alla 11« Liceo: Catalin
Giovanni, Todde Massimo.
Ammessi alla 1« Media: Albarea
Ferruccio, Buongiorno Giovanni, Caffaratti Luigina, Cubai Ida, Gaydou
Fernanda, Girardon Fernando, Lorenzato Giuseppina, Merenda Fiammetta, Motel Remo, Perrella Nydia, Perrella Sole, Prochet Attilio, Prochet Renata, Specchio Carmine, Zelaschi Renato, Vinay Giov. Pietro.
Promossi alla 11« Media: Cavallaro
Aurelio, Favout Guido, Garnier Marina, Giuliani Luciano, Merlo Elsa,
Michelin Ada, Oudry Paolo, Santoro
Giovanna, Toscano Ferruccio, Calzi
Giovanni, Bonetti Alessandro, Papini
Riccardo. Pignone Gioele.
Promossi alla III« Media : Chauvie
Denisia, Cognazzo Tullia, Gönnet Olga, Pollo Emilio, Raviol Cesare, Secondo Ugo, Tourn Franco, Zhigin Olga, Trevisano Enrico, Sibilla Paolo,
La sagno Renzo.
Licenziati: Balbiano Adriana, Barella Marco, Cavazzani Tito, Converso Giorgio, Fasano Luigi, Gaia Rinaldo, Garnier Giovanna, Gönnet Alberta, lardella Paolo, Jourdan Marco,
Malaguti Marisa, Marconi Paolo,
Mossello Enrichetta, Muraglia Pier
Cosimo, Santarelli Alberto, Santoro
Pier Giorgio, Scrimieri Giuseppe, Sironi Bruno, Toselli Mario, Vola Maria, Fiorillo Alfonso, May Riccardo.
he iscrizioni alle varie classi della
Scuola Media, del Ginnasio e del Liceo, sono aperte a partire dal 15 settembre. Per le informazioni in merito^ rivolgersi alla Segreteria, che
è aperta tutti i giorni dalle 10 alle
12.
materiale documentarlo) dovrebbero
essere il compito del segretario della
Tavola, per ovvie ragioni di opportunità.
L’Ufficio Studi, secondo la Commissione d’esame dovrebbe essere il coordinatore di varie Commissioni di uomini che si dovrebbero specializzare in
vari campi.
La discussione sinodale che è molto ampia, è aperta dal pastore R. Jalìier che esprime la sua perplessità in
presenza di una situazione che minaccia di trasformare la fisionomia presbiteriana della nostra chiesa; teme la
invadenza dell’Ufficio Legale; ricorda
l’esempio della Chiesa Riformata di
Francia che ha Commissioni e non Uffici.
La minaccia di un prevalere degli
strumenti tecnici nella vita della Chiesa è discussa e variamente valutata da
vari oratori. Il prof. V. Vinay riconosce che nelle Chiese di tipo presbiteriano, si è forse più facilmente esposti al pericolo di un prevalere degli
Uffici tecnici ed amministrativi; ma
questo non è il caso della nostra Chiesa in cui VUfficio legale costituisce uno strumento prezioso di cui essa non
si può privare. Il presidente della
Commissione d’esame ribadisce il punto di vista espresso dalla Commissione
stessa e che già abbiamo riferito.
Il Moderatore chiarisce alcuni dubbi manifestati nel corso della discussione, che procede trattando dell’Ufficio Legale e dell’Ufficio Studi.
In sostanza tutti sembrano concordi nel valutare in modo positivo l’opera di questi uffici e la loro istituzione;
quello che lascia perplessi vari membri del Sinodo è che la loro funzione
non sia ancora ben chiara, donde timori e preoccupazioni. Per fugare gli
uni e le altre il relatore pastore A.
Ribet presenta un o. d. g. in cui si
chiede che venga studiato un regolamento che definisca i limiti e le funzioni degli Uffici della Tavola.
Una sottile discussione di terminologia, che nasconde una quistione di
sostanza, si accende sull’uso dell’espressione: Ufficio di documentazione
(scompare la denominazione Ufficio
studi); chi vuole « servizio », chi vuole
« commissione ».
Infine viene approvato, a grande
maggioranza, il seguente o. d. g. :
// Sinodo approva la nuova sistemazione degli Uffici centrali della Tavola
con la creazione, accanto all’Ufficio
Legale già esistente, di un Ufficio Tecnico e di un Servizio documentazione
ed informazione. Anche per evitare
che le caratteristiche particolari di
detti Uffici possano far sorgere il pericolo di interferenze nella amministrazione responsabile della Chiesa, il Sinodo invita la Tavola a presentare alla prossima sessione sinodale un regolamento che precisi i compiti ed i limiti di detti Uffici.
Stampa
Sulla Stampa la Reiezione della Tavola non si sofferma in modo particolare; la relazione della Claudiana si
sofferma precipuamente sull’aspetto finanziario dei nostri giornali, che appare migliorato.
La Commissione d’esame, per contro, si sofferma su questo argomento
e fa alcuni rilievi.
Per quanto si riferisce all’Eco delle
Valli Valdesi essa dà atto al suo direttore di aver « coraggiosamente suonato una campana di allarme su di una
situazione certo non florida », ma reputa che sia ora necessario cambiare
suono di campana : « abbiamo bisogno di un settimanale che, se fa ancora sentire la campana di allarme, additi soprattutto vie nuove, cerchi di suscitare un entusiasmo di rinnovamento, lavori comunque per risolvere il
problema complesso di una ripresa di
vitalità spirituale e sociale nelle nostre parrocchie ».
Anche per la Luce la Commissione
auspica un rinnovamento e suggerisce
un potenziamento dell’ufficio di direzione.
La Commissione esprime le sue
preoccupazioni per il fatto che i due
terzi delle famiglie Valdesi ignorano
la loro Stampa; si rallegra dell’opera
dì penetrazione di Presenza Cristiana
e si augura che essa si svolga sempre
più su un piano di collaborazione con
la Luce.
La discussione sinodale si svolge in
due tempi. Si parla dell’Eco delle Valli durante l’esame del I Distretto, della Luce, durante l’esame della Contro
relazione.
Il pastore E. Rostan osserva che
il fatto di esser quindicinale incide negativamente sulle possibilità di penetrazione dell’Eco delle Valli. Il dott.
Giorgio Peyrot osserva che l’Eco, così come è attualmente, abbia espre.sso
ed esprima una sua voce ed una sua
funzione, ma che queste non siano più
sufficienti; altri giornali più ricchi di
informazione interessano maggiormente le popolazioni delle Valli; ritiene
pertanto che l’Eco debba diventare un
giornale d’informazione e settimanale; anche dal punto di vista ecclesiastico Voratore lamenta una certa inefficienza di cui ha una dimostrazione
nella inadeguatezza della presentazione
della missione del Moderatore in America.
Il Vice-Moderatore ritiene che, attualmente, l’Eco costituisca, in certo
qual senso, un doppione della Luce,
da cui deve differenziarsi trattando di
problemi della vita sociale ed economica delle Valli e ringrazia il direttore per l’opera compiuta.
La discussione prosegue, proponendo nuovi temi e svolgendone altri già
prospettati; il pastore E. Aime auspica vìe nuove e la formazione di un comitato di redazione; altri auspica che
il giornale sia un giornale politico, che
faccia la politica Valdese; si segnalano gli accorgimenti di Réforme che
pubblica la parte religiosa in seconda
pagina.
Il Moderatore assicura che la Tavola darà tutto il suo appoggio alla trasformazione dell’Eco in settimcmale ed
invita i Concistori ad un’opera efficace di collaborazione. Per quanto si
riferisce alla Luce, il pastore Ayassot
dà alcuni chiarimenti in merito cdla
sua attività direttoriale ed al mancato
funzionamento del Comitato di redazione. Il prof. A. Armand-Hugon raccomanda una maggior diffusione delle
pubblicazioni della Società di Studi
Valdesi.
Il Direttore della Claudiana auspica
maggior collaborazione, in vista di un
potenziamento della vendita delle pubblicazioni della Claudiana.
Si approva un o. d. g. che domanda
la nomina di una Commissione di studio, che viene nominata nelle persone
dei direttori dei nostri giornali, integrata dai pastori E. Rostan e prof. G.
Peyronel.
Il sermone del Sinodo
Per rispondere a insistenti richieste
il sermone pronunciato dal prof. Vittorio Subilia in occasione del culto di
inaugurazione del Sinodo il 2 settembre 1956, sarà pubblicato dalla Rivista Protestantesimo e se ne farà anche
una tiratura in fascicolo separato. Gli
interessati sono pregati di prenotarsi
tempestivamente presso la Libreria di
Cultura Religiosa - Piazza Cavour 32
Roma.
3
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
- s
IN MEMORI AM
Suor Italia Rostan
La Chiesa Valdese
ed il mondo evangelico
Sempre più intensi ed intimi i rapj)urti con le varie Chiese Evangeliche.
i ir interno la relazione della Tavola è lieta di segnalare che essi hanno avuto manifestazioni concrete degni- di grande interesse. Si è infatti
jMiiuio giungere ad un accordo con
la Chiesa Luterana in Italia e la Socicià delle Cappelle tedesche, che ha
|)crmesso alla nostra Chiesa di usufruire delle Cappelle di Bordighera,
\crvi. Capri.
Con la Chiesa Anglicana di Firenze. come è noto, si è pure giunti ad
Un accordo che ci concede l’uso gratuito del tempio di via Lamarmora;
tale accordo ha la durata di 4 anni
ed è rinnovabile.
li Altro motivò di gioia — segnala
la relazione — è stato Vaccordo raggiunto con la Chiesa- Cristiana del
yomero (Napoli) in seguito alla sha
domanda di aggregazione alla Chiesa
l'aldèse «. Que.sta Chiesa è stata fondata ne! 1909 dal pastore Teofilo
Gay, e l’accordo che il Sinodo è chiamato a ratificare porta la firma dei
dott. Lino Gay, per la Chiesa Cristiana del Vomero, che conserverà il
MIO nome.
La contro-relazione^ mentre si rallegra del ritorno della Chiesa Cristiana del Vomero in seno alla Chiesa Valdese, dopo circa mezzo secolo
di separazione, fa alcune riserve dai
punto di vista giuridico, sulla formulazione di alcuni articoli dell’accordo.
Essa sottolinea in modo particolare che, in ogni accordo del genere,
debbano venir salvaguardati due
principi fondamentali: 1) accettazione della Confessione di fede della
Chiesa Valdese; 2) accettazione della
organizzazione ecclesiastica Valdese.
I rilievi che essa formuli in merito
ad alcuni dei suddetti articoli si ispirano a questo intento e danno origine ad un lungo dibattito di interpretazione giuridica delle clausole.
A conclusione del dibattito viene
approvato il seguente o.d.g. all’unanimità dei votanti :
II Sinodo Valdese, vista la domanda rivolta alla Tavola dalla Chiesa
Cristiana del Vomero, prende atto
delVaccordo stipulato fra la Tavola
Valdese ed il Consiglio della chiesa
suddetta, riconosce la Chiesa del Vo
mero in Napoli, come Chiesa rego
larmente costituita in seno alla Ghie
sa Valdese e la inserisce nella circo
scrizione territoriale del IV Distret
to, raccomandando nel contempo al
la Tavola la normalizzazione dell’a
spetto regolamentare
All’estero numerose missioni di
vari pastori Valdesi hanno perme.sso
di rinsaldare antichi legami e stringerne di nuovi.
«E’ sempre motivo di grande metavigUa — osserva la Relazione —
che una piccola Chiesa come la nostra ancora così male e scarsamente
conosciuta nel nostro paese, sta invece così largamente conosciuta e stimata in ambienti lontani... Il contatto diretto e le informazioni piùregolari vanno rendendo la nostra
presenza più viva e reale nel mondo
ecumenico, con beneficio reciproco
della ruìstra Chiesa e di quelle con le
quali si è .stabilito il contratto «
Una risposta della validità di que.sta affermazione, è data dal numero
sempre più grande di delegati di
Chiese sorelle <‘he hanno assicurato
la loro presenza al nostro Sinodo e
di cui diamo l’elenco, spiacenti che
la tirannia dello spazio disponibile
ci impedisca di riferire i messaggi
applauditi ed apprezzati.
Dall' Inghilterra:
il vescovo H. Gough, rappresentante la Chiesa Anglicana d’Inghilterra;
il Dr. K. D. Keay, Moderatore della Chiesa Presbiteriana d’Inghilterra ;
il Dr. Goodwin Hudson, rappresentante l’International Church
l'ellow.ship.
Dilla Germania:
il Dr. ,1. Render di Ivarlsruhe;
il Dr. .\. Scherfigg di Dfi.sseldorf.
Dalla Francia:
il Past. .lean Berton, rappresentante la Chiesa Riformata di
Francia;
il Past. Marc Donadille, rapprentante la Chiesa Riformata di
Marsiglia;
Dalla Svizzera:
il Dr. Roger Wyler, rappresentante la Federazione delle Chie.se
Protestanti Svizzere;
il Dr. Heìlstern e il Dr. Freundler.
rappresentanti delle Chiese della Svizzera tedesca e Svizzera romanda. Con essi è un gruppo di
altre 20 personalità protestanti
svizzere ;
il Dr. Blaser, Presidente del Comitato Valdese di Berna;
il Dr. L. Henriod, Presidente della
Società Evang. di Ginevra.
Dagli Stati Uniti:
il Dr. J. B. Bisceglia, rappresentante la Chiesa Presbiteriana
del sud;
il Dr, Dana Payne, rappresentante
la Chiesa Presbiteriana del
nord;
il Dr. Pietro Moneada, rappresentante la Chiesa Riformata degli
Stati Uniti.
Dall'America del Sud.
il Dr. George P. Howard, rappresentante le Chiese Metodiste del
Rio de la Piata;
il Dr. Silvio Long, rapresentante
le Chiese Valdesi deU’Uruguay
e 34 dejiutati delle singole Chiese.
Dall’Italia:
il Dr. Emanuele Sbaffi, Sovrintendente Generale delia Chiesa Metodista d’Italia;
il Dr. Enrico Paschetto, Sovrintendente Generale dell’Associazione Missionaria Evangelica Italiana;
il Dr. Guido Miegge, Direttore della Società Biblica;
il Cap. L. Scalzi, rappresentante
dell’Esercito della Salvezza;
il Cav. Rag. Timoteo Valente, rappresentante la Chiesa dei Fratelli.
Suor Italia Rostan era nata il 27
Gennaio Ì890 a Torre Pellice, la parrocchia che, nel passato, aveva dato
altre 1 giovani alla Casa delle diaconesse. ,
In età di 18 anni, tornando in famiglia, dopo un periodo di due anni di
lavoro in Isvizzera, si rivolgeva al direttore, il Pastore Davide Peyrot, per
essere ammessa nell’Opera. « L’ho conosciuta bambina gentile, buona e affettuosa, e, più tardi, catecumena seria e apprezzata. Son convinto che, se
Iddio le darà le forze fisiche di cui abbisogna, essa le consacrerà all’opera
del Signore ». Così le rendeva testimonianza il suo Pastore Augusto Jahier.
Ma già fin da allora si delineava l’ombra di una salute precaria, che tanto
intralcio avrebbe dovuto recare al suo
servizio. Suo padre,^un agricoltore affezionato alla sua chiesa, scriveva:
« Per mio conto dichiaro di essere contentissimo che mia figlia Italia sia decisa di entrare nell’opera delle diaconesse ».
Senonchè questo primo approccio
non ebbe nessun seguito. La giovane
andò invece a occuparsi di bambini
presso varie famiglie. Suo padre diceva, dieci anni più tardi: « Per conto
mio avevo sempre approvato il suo
desiderio di essere diaconessa, e l’ho
approvata. Se, in apparenza, aveva
abbandonato questa stfada, è solo perchè qualcuno le aveva gettato dell’acqua fredda ».
Ma questa vocazione, perchè tale si
sarebbe manifestata durante tutta la
vita, non l’aveva abbandonata, e nel
1918, mentre ancora infuriava la prima guerra mondiale, rinnovava la sua
richiesta di essere ammessa quale novizia. Anche questa volta sembrò che
qualche potenza avversa si sforzasse
di contrariare l'appello che Dio le
aveva rivolto. La salute non era buona, e pochi mesi dopo, dichiarava di
dover rinunziare. « Sarebbe oltremodo noioso per loro che io dovessi lasciare la Casa dopo qualche tempo,
è meglio dunque che io lasci fin d’ora
il mio posto a un’àltta più fortunata
di me ». Se ne andò in servizio a Roma « avvilita e scoraggiata » per la
forzata rinunzia al noviziato, scrivendo al direttore: « Mi fu molto difficile, lo confesso, di dire: La tua volontà sia fatta ».
Giungiamo così al 1925; le sue condizioni fisiche sembravano migliorate,
e, per la terza volta, rivolse domanda
per essere ricevuta nella Casa. Finalmente il grande desiderio della sua
vita sembrò) essere esaudito. Ahimè!
Due anni appena erano trascorsi, che
decideva nuovamente di ritirarsi: « Mi
sembra, benché con grande dolore, sia
mio dovere di ritirarmi, piuttosto che
di rimanere e di non potere compiere
tutto il mio dovere ». Malgrado tutto.
la direzione della Casa la esortò a
continuare, anche se un riacutizzarsi
del male la obbligò ad una più dolorosa prova: tre anni a letto, da cui si
alzò per trovarsi con un ginocchio anchilosato.
La troviamo poi a lavorare al reparto sanatoriale di Torre Pellice, dove lavora felice. Nel 1934 viene inviata in Sicilia, a Vittoria, alla direzione
del piccolo asilo per vecchi. « Mi. trovo contenta qui con la mia nuova famiglia, ove regna pace e tranquillità ».
Nel Febbraio 1938 la Commissione
della Casa delle diaconesse le rivolgeva l’invito a prendere la direzione dell’Asilo dei vecchi di Luserna San Giovanni. Durante 18 anni essa potè qui
dare tutta se stessa, apprezzata e amata dai suoi vecchi. Poi, improvvisamente, è atterrata dal male latente,
lotta per alcuni mesi, sembra ristabi
lirsi, e, lieta, riprende il suo compito,
ma solo per poche settimane. La sua
giornata, con tante ore oscure e travagliate, è ormai finita. Tristemente, deve tornare alla Casa Madre, dove, la
notte del 12 Settembre, la raggiunge
la vocazione ad un servizio più alto.
Con animo grato noi ricorderemo
questa donna che, in mezzo a tante
difficoltà, ha voluto servire la Chiesa.
Roberto Nisbet.
I funerali, nel tempio di Torre Pellice, il 13 settembre sono stati presieduti dal direttore della Casa delle Diaconesse, Vice Moderatore R. Nisbet.
che ha ricordato il ministero di suor
Italia ed annunziato il messaggio dell’Evangelo. Il pastore R. Jahier ha
portato il saluto dell’Asilo dei Vecchi
di Luserna San Giovanni .così duramente provato.
Jean Daniel Rivoire
M. Jean Daniel Rivoire était né, 79
ans passés, près de Bobi, d’où il fréquenta, après l’Ecole primaire, les
classes du Collège, aidé d’une bourse
que lui avait trouvé cet admirable
pasteur et connaisseur d’hommes qii’était Henri Tron, de Massel. Au Gymnase, il se fit remarquer par son intelligence et son application au travail. De sorte que, lorsqu’il dut abandonner son pays natal, pour rejoindre
sa mère qui s’était fixée à Marseille,
il n’eut pas de difficultés à y continuer
ses études.
Mais il fut bientôt obligé de se chercher un emploi et il fut assez heureux
de trouver un travail de son gré, dans
une Papéterie-Imprimerie, où il finit
par rester 25 ans consécutifs; comme
ouvrier et employé d’abord, comme
directeur ensuite.
Ayant alors pris la décision de travailler pour son compte, il laissa son
emploi, pour organiser une nouvelle
« Papéterie », qu’il fit rapidement progresser comme la précédente et qu’il
dirigea lui-même pendant une vingtaine d’années. Il se créa ainsi une position financière enviable qui lui permit de passer à la retraite les quinze
dernières années de sa vie. Et ce fut
pendant cette période qu’il s’occupa
avec beaucoup d’amour, convenablement secondé par M.me Rivoire, qu’il
venait d’épouser, de l’Union Vaudoise
de Marseille.
Dans son enfance et sa première jeunesse, M. Rivoire avait été favorablement influencé par son parrain et sa
marraine, foncièrement religieux. Cette influence et cette piété personnelle,
qui remontaient indirectement au « réveil » de la première moitié du XIX
siècle, fut une des caractéristiques que
M. Rivoire conserva pendant toute sa
vie. Et c’est d’elle aussi que tirait son
origine l’hospitalité qu’il offrit largement à ses amis et frères dans la foi.
Car sa maison, à Marseille comme à
la Tour, était toujours ouverte à ses
semblables. Et les services qu’il a de
maintes façons rendus aux uns et aux
autres, ne pourront de longtemps être
oubliés.
Son affabilité et sa courtoisie toute
française, son esprit d’ordre et de méthode, son amour au pays natal et son
attachement à l’Eglise resteront longtemps gravés dans le souvenir de ceux
qui ont eu le loisir de le connaître et
d’apprécier ses belles qualités.
En déposant sur sa tombe la fleur
du souvenir et de la reconnaissance,
nous exprimons à Madame Rivoire et
aux parents affligés nos vifs regrets et
notre sympathie chrétienne. P.
I funerali del nostro fratello hanno
avuto luogo mercoledì 12 settembre,
nel tempio dei Coppieri; il pastore
Franco Sommani che ha presieduto la
cerimonia funebre, ha dato la parola
al pastore R. Jahier (legato al defunto
da vincoli di profonda amicizia) che
ha portato il messaggio della speranza cristiana; il pastore A. Ricca, membro della Tavola Valdese, ha portato
il saluto riconoscente e memore della
nostra Amministrazione. La Corale di
Torre Pellice ha cantato un inno particolarmente caro al defunto. Un numeroso corteo ha quindi accompagnato la salma al cimitero.
L’Eco delle Valli rinnova alla vedova ed ai parenti del fratello scomparso, l’espressione della sua cristiana
simpatia (Red.).
Scuola Valdese di Agricoltura e di Economia Domestlm
La Scuola Valdese d’Agricoltura e
d'Economia domestica, adeguatamente attrezzata coi mezzi e strumenti necessari, pronta a svolgere in pieno l’opera per cui è stata creata, inizierà al
principio del prossimo novembre il
nuovo anno d’attività. Essa si presenta in condizioni particolarmente favorevoli, in quanto, per la prima volta
dalla sua fondazione, la sua direzione
cioè il direttore tecnico agrario, lo
assistente agricoltore, la direttrice, la
assistente addetta all’economia domestica — è tutta costituita da persone
nate ed educate nelle Valli, competenti e ben preparate per i rispettivi compiti, che conoscono per provata esperienza le condizioni agricole e sociali
del nostro ambiente. Perciò il nostro
Istituto dà ormai affidamento di potere svolgere la propria attività seriamente, secondo gli scopi per cui è stalo fondato: quelli cioè di formare buoni agricoltori, esperti nei metodi più
moderni di coltivazione, adatti anche
ai lavori agricoli della media ed alta
valle, ed esperte donne di casa, convenientemente preparate per tutto
quanto riguarda i lavori domestici, rurali ed assistenziali della famiglia agricola.
La Scuola d’Agricoltura aprirà i
suoi corsi il lunedì 5 novembre prossimo. Ad essa possono iscriversi i giovanetti forniti di licenza elementare.
compresi tra i 12 ed i 16 anni. Essi
sono ricevuti nel Convitto annesso alla Scuola, che provvede al loro completo mantenimento. Le lezioni teoriche, impartite nel semestre invernale
novembre-aprile, riguardano materie
tecniche agricole (zoologia, botanica,
cultura dei campi, dei pascoli, della
vite, degli alberi fruttiferi, della stalla, degli animali da cortile ecc.) e materie di cultura pratica (religione, lingua italiana e francese, contabilità,
corrispondenza, diritto civile, igiene,
pronto soccorso ecc.). Nel semestre
estivo maggio-ottobre alle lezioni teoriche si aggiungono corsi e lavori pratici sul terreno, nell’orto, nella stalla
ecc. Alla fine dell’anno gli allievi subiranno un esame teorico e pratico.
Il corso regolare d’agricoltura dura
due anni; in seguito ai quali il giovane sarà in grado di compiere e dirigere tutti i lavori necessari per il pieno rendimento d’una cascina moderna, sia nella bassa valle, sia in montagna. Agli allievi che avranno superato favorevolmente l’esame finale sarà
rilasciato uno speciale diploma.
La Scuola d’Economia domestica
aprirà i suoi corsi il giovedì 1“ novembre prossimo. Ad essa possono iscriversi le giovanette fomite di licenza
elementare, comprese tra i 12 ed i 16
anni. Esse sono ricevute nel Convitto,
che provvede al loro mantenimento.
La Scuola d’economia domestica è
della durata d’un anno. Il programma
comprende corsi teorici e pratici delle
seguenti materie: cura della cucina e
della casa, alimentazione, arte culinaria, taglio e cucito, bucato e stiro, orticultura, avicultura, lingua italiana e
francese, contabilità, corrispondenza,
igiene, pronto soccorso, puericultura,
religione. Alla fine dell’anno, le allieve che avranno superato favorevolmente un esame teorico e pratico, riceveranno uno speciale diploma.
Le iscrizioni si ricevono presso la
Direzione della Scuola, ai Monnet,
Luserna S. Giovanni, presso la quale
si possono avere tutte le informazioni
necessarie circa i corsi, il soggiorno,
la quota mensile da versarsi ecc. Speciali facilitazioni sono concesse a giovanetti di modesta condizione economica. Il Presidente.
COMUNICATO
La Tavola Valdese proclama la vacanza della Parrocchia di Angrogna
Serre.
La nomina del nuovo titolare do\rà farsi a tenore degli articoli 12,
13, 14, 15, 24 e 25 dei Regolamenti
ici.
Il Moderatore
Achille Deodato
Torre Pellice, 17 Settembre 1956
4
*■—
rL’EOO DELLE VALLI VALDESI
La voce delle nostre Comunità
Angrognd (Capoiuogo)
Le seguenti bambine sono state presentate al Battesimo: Grassi Silvana
Isabella di Renato e Bertin Edmea
(Bonneton); Bertin Marina Lilian di
Rinaldo e Malan Nelly (Passel).
H Signore circondi ed accompagni
sempre con la sua grazia e la sua benedizione queste bimbe ed i loro genitori. e. a.
Villar Pellice
Domenica 12 Agosto la chiesa di
Villar Pellice è stata visitata dai {rateili uruguayani.
All’arrivo, visita molto interessan
te alla Manifattura Crumière; poi ricevimento offerto dalla Amministrazione Comunale, in nome della quale il sindaco Sig. Talmon Stefano espresse un cordiale benvenuto. Bre i i
parole di’ risposta furono date dal
Sig. Fabio Micbelin Salomon.
Alle 10,30 solenne culto nel Tempio, col duplice messaggio dei Pastori Geymet e Silvio Long. La riunione
fu resa particolarmenté solenne, sia
per la confermazione di un giovane
catecumeno, recentemente ritornato
dalla Francia, sia dalla celebrazione
della Santa Cena, durante la quale
fu inaugurata la magnifica tovaglia
offerta dalle Unioni Femminili, per
il 2o0 anniversario del Tempio,
Seguì nella più schietta allegria un
pranzo familiare nella ^ala delle attività, festosamente adorna di [estoni e ghirlande e delle bandiere delle
tre nazioni l Italia, Uruguay, Argentina, nonché del gonfalone valdese.
Al levar delle mense scambi di messaggi fraterni. Nel pomeriggio grande riunione sotto i castagni dell’Inverso, ove l’insegnante sig. Baridon
lesse una rievocazione storica del
Prof. Armand Hugon. Ad essa seguirono alcune allocuzioni, fra le quali
particolarmente commovente quella
del sig. Fabio Micbelin Salomon il
quale in perfetto « patois », ricordò
come suo padre, originario appunto
dei Buffa, di là era partito 80 anni
or sono per emigrare nell’Uruguay,
e conte durante la sua lunga vita aveva sempre sentito una appassionata nostalgia del paese natale.
Dopo cena, la bella giornata si concluse con un ultimo incontro ove sotto la presidenza del Past. Geymet,
ognuno degli Uruguayani pronunciò
im breve ed affettuoso messaggio in
una delle quattro lingue: italiano,
francese, spagnolo, patois.
B. M.
Dipartenze. — Il Signore ha richiamato a se alcuni fratelli c sorelle: 11 30 luglio u. s. il nostro fratello
Paolo Micbelin Salomon dell’Inverso, di anni 67 deceduto al Maria Vittoria a Torino, in seguito a disgrazia. Il 24 agosto, Dalmas Maria Mad
dalena ved. Lautaret, di anni 67, dell’Inverso, deceduta all’Ospedale di
Torre Pellice. Il 27 agosto, Berton
Davide di anni 37, dell’Inverso, deceduto in seguito a disgrazia, all’Ospedale Maria Vittoria di Torino. Il
6 settembre, Charbonnier Olga di
anni 6, da Subiasc.
Alle famiglie, afflitte la Chiesa rinnova l’espressione della sua fraterna
simpatia e della sua fede nella risurrezione.
Bobbio Pellice
Visite. — Durante questi ultimi
mesi la nostra comunità ha ricevuto
la visita di Vari gruppi di fratelli
francesi, .svizzeri, irlandesi (guidati
questi ultimi dal rev. Davey). Particolare rilievo ha assunto la visita dei
nostri fratelli sud-americani.
Ricevuti in municipio dal sindaco
signor Abele Geymonat X^he diede
un caldo benvenuto in patois bobbiese) e dal vice-sindaco cav. Bonjour a nome, della Pro Bobbio, rispondeva in purissimo pajtois il signor Fabio Micbelin Salomon. I pellegrini erano quindi ospiti per il
pranzo di varie famiglie bobbiesi.
Nel pomeriggio visita a Sibaud.
Canto degli inni in cui uniscono ;
cuòri dei fratelli della pianura urugua5-ana con quelli dei montanari di
Bobbio. Messaggi dei pastori A. Gente, S. Long, G. Rivoir; commosse
parole del signor Fabio Micbelin Salomon.
La Banda musicale, diretta dal signor Battaglino, ha dato un apprezzato contributo alla manifestazione.
Poi incontro fraterno nel giardino
del presbiterio, con messaggio del signor Rostan che ringrazia a nome dei
fratelli del distretto Rioplatense.
Culti. — Abbiàmo avuto il piacere
di ascoltare messaggi dei pastori A.
Ricca, A. Ricciardi, P. V. Panasela,
prof. Emanuele Tron, prof. Emilio
Tron. La Comunità esprime loro la
sua riconoscenza.
Battesimi. — Il 12 agosto è stata
battezzata Bonjour Silvia di Pietro e
di Micbelin Elena; il 26 agosto Michelin Anita e Paola di Paolo e Micbelin Salomon Alice (Piantà).
Benedica il Signore questi bambini ed i loro genitori.
Genova
Il 28 agosto nella chiesa valdese di
Genova si è sposato il Rag. Giorgio
Durand con la signorina Mirella Forti.
11 matrimonio è stato celebrato dai
Pastori Paolo Marauda, zio dello sposo, e Aldo Sbaffi; testimoni il Dott.
Gustavo Comba e Dott. Manlio Gay.
Agli sposi il nostro affettuoso augurio.
Il Concerto
Valdese di
Un pubblico abbastanza numeroso, nonostante l’inclemenza del tempo, si è riunito la sera di sabato 1
settembre nel tempio valdese: si trattava di onorare con un’attenta presenza l’audizione di musiche organistiche e corali offerta dal M" Ferruccio Corsani e dalla Corale valdese,
da lui stesso diretta. Il distinto organista, già ben noto nel nostro ambiente per le elevate qualità tecniche e l’impegno cosciente che pone
nelle sue molteplici atti%ità (tutti
sanno che da un anno è apprezzato
professore di lettere classiche nel Liceo Valdese) ha presentato anche in
questa occasione un programma scelto e molto interessante per gli amatori di buona musica. Tale programma concedeva naturalmente • larga
parte ai grandi classici, da Frescobaldi a Bach: quest’ultimo compariva in tutta la sua maestà nella « Passacaglia e tema fugato », grandiosa
composizione in cui scienza e inventiva si fondono armonicamente. In
essa l’esecutore ha mostrato la sua
valentìa, anche per la laboriosa e difficile registrazione. Gli autori più
moderni erano rappresentati da un
« Cantabile » di Cesar Franck e da
una delicata composizione di Marco
Enrico Bossi: « Résignation ». ■
La Corale, dopo aver esordito con
due corali di stile classico, ha can
nel Tempio
Torre Pellice
tato con buona fusione il celebre «Ave veruni » di Mozart e un brano dal
(I Mottetto » di Bartmuss, musicista
olandese del secolo scorso. Questo
complesso svolge sempre la sua importante opera nella Chiesa, contribuendo nelle cerimonie solenni e nei
trattenimenti della comunità ad elevare lo .sjiirito ed a rasserenare gli
animi inquieti.
La collètta della serata, per espres.sa volontà degli esecutori, è stata devoluta al fondo per la manutenzione
e. le riparazioni degli organi della
jiarrocchia; auspichiamo in particolare una decisione del Concistoro ri- '
guardo alle indispensabili riparazioni dell’armonium dell’antico tempio
dei Coppieri, che potrebbe essere riportato alla primitiva efficienza con
spesa non eccessiva. Gli strumenti
delle nostre chiese, come è ben chiaro, sono parte integrante e viva dei
culti e delle cerimonie e per e.ssi è
bene che si compia periodicamente
qualche piccolo sacrificio finanziario.
PERSONALIA
I nostri auguri al piccolo Andrea
Roberto che è venuto a rallegrare la
famiglia del nostro impaginatore
Giulio Benedetto e della sua gentile
signora.
# peitegrini uruguayani in visita a Sibauti
Rodoretto
Da una lettera circolare del pastore
A. Nicod ai suoi parrocchiani, apprendiamo che egli lascierà la sua parrocchia, dove ha servito con fedeltà e dedizione durante 7 anni di Ministero.
Venuto fra noi in un momento di grave crisi di personale, era rimasto a Rodoretto anche dopo che gli altri suoi
compagni di lavoro, venuti nelle stesse circostanze, avevano lasciato il nostro campo di lavóro. Ha la soddisfazione di avet visto la sua parrocchia
raggiungere l’autohomia finanziaria e
di aver inaugurato, lo scorso inverno,
un nuovo armonium. Egli è stato ora
nominato pastore della parrocchia di
Cozes (Charente Maritime) (Francia).
Lo accompagnano i voti e le preghiere dei suoi ex-parrocchiani.
\JEco delle Vcdli che lo ha avuto
collaboratore fedqle, gli rivolge un cordiale saluto, colla speranza di ricevere
notizie anche da Charente. Red.
m
■■ \ ■
Masse!
La période que nous nommons
« l’été» peut se considérer close dans
nos paroisses de haute montagne par
le Synode; septembre c’est déjà l’automne ; on a moissonné et les « villeggianti », sauf les plus tenaces sont
rentrés chez eux: signes inéquivocables de l’hiver. A tous ces amis masselins d’origine ou d’adoption dont la
présence était désormais habituelle, au
temple le dimanche, ou le long des
routes, nous adressons nos salutations
fraternelles et notre « au revoir ».
Nous ne pouvons, hélas, dire au revoir, quoique nous le souhaiterions de
tout coeur, à nos frères de l’Amerique
du Sud qui nous ont rendu visite le 13
août. Nous aimerions leur faire visiter par ces belles journées ensoleillées
notre vallée qu’ils ont traversée par
une triste matinée de brouillard et de
pluie qui rendaient les lieux historiques de la Balcille d’autant plus légendaires et romanesques. Nous souhaitons que la sympathie que nous
nous sommes efforcés de rendre le
plus chaleureuse possible leur rende
moins maussade le souvenir de Massel.
Les traditionnelles réunions d’été en
plein air, qui constituaient autrefois
un des traits caractéristiques de notre
vie ecclésiastique vaudoise, ont été
reprises après plusieurs années d’interruption : à la Balcille et aux Portes.
Ce furent de sympathiques rencontres
où les pensées du présent se mêlaient
aux souvenirs d’autrefois, au souvenirs
d’autres réunions beaucoup plus nombreuses, beaucoup plus pleines d’entrain.
Le 19^ août a eu lieu la traditionnelle fête du Col des Fontaines. La saison pourtant avare de belles journées
nous a gratifiés d’un bel après midi de
soleil, privant ainsi les absents de toute excuse valable;; Ceux de Rodoret et
de Massel étaient présents et de Frali
aussi, conduits par leur dynamique
pasteur: quoique l’on ne puisse parler
d’une foule, le groupe des présents se
révéla compact et attentif. La prédication fut tenue par le pasteur Tourn;
les messages du prof. Gönnet de Rome et du pasteur Mathieu de Paierme,
ayant comme sujets: la situation de
nos vallées et l’évangélisation de la
Sicile de l’ouest furent fort appréciés.
Mr. Nicod adressa ses salutations à
l’assemblée, car il nous quittera en
automne pour une paroisse de France.
Nous lui renouvelons ici nos voeux et
nos fraternelles salutations.
Le 15 juillet a eu lieu le service funèbre de Barai Giovanni décédé tragiquement sur la route de Balcille.
Le 1 juillet et le 8 juillet ont eu lieu
les baptêmes de Pons Claudine Delia
de Samuel et Peyran Clara du Petit
Passet; et Meytre Mauro de Ettore et
Genre Iolanda des Fontaines.
Le 8 septembre a été célébré le mariage de Giraud Silvio (Gros Passet)
et Micol Graziella (Portes).
NOZZE D’ORO
I fratelli Enrico, Valdo, Silvia, Alma, Simonetta e Viviana annunciano
che il 15 Settembre scorso si compirono le nozze d’oro dei loro genitori
Ada e Giovanni Melile e invocano su
di loro la benedizione di Dio.
Si uniscono coi più affettuosi auguri i nipoti Gianni e Biancastella, Micaela e Valdino, Oliviero, Daniela e
Anita Calvino, Daniele e Davide Pinardi, Fabio e Giovanni Calvino, le
famiglie Defilla e Pinardi, i cugini Matilde, Augusto e Maria, i familiari e i
parenti tutti.
L’Eco delle Valli Valdesi sì unisce
a questi auguri al suo fedele collaboratore (Red.).
I nòstri più vivi auguri ai Signori
Luigi e Carolina Jouve che hanno celebrato le loro nozze d’oro domenica 16 settembre nella intimità della
famiglia, circondati dai figli e nipoti, in Torre Pellice.
USCITO
Giorgio Peyrot
Guida per i matrimoni da celebrarsi
con effetti civili davanti ad un Ministro di culto evangelico.
L. 300
Moduli di dispensa dall’istruzione
religiosa nelle pubbliche scuole.
L. 5
Ordinazioni alla Libreria Claudiana,
Torre Pellice (TO) - c.c.p. 2-173,57
per una borsa d! studio
Il Comitato dell’Ospedale Evangelico di Napoli indice un concorso per
una borsa di studio di L. 150.000 annue fra gli studenti evangelici, residenti fuori sede universitaria, che intendano conseguire la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Ateneo di
Napoli. '
Il termine del concorso in parola è
fissato per il 31 Ottobre c. a.
Per informazioni ed invio di documenti rivolgersi alla Presidenza del
Comitato dell’Ospedale, Via Foria 93
- Napoli.
Le famiglie Long e Morel, in occasione
della dipartenza della loro cara
Maria Luisa
ringraziano sentitamente tutte le gentili
persone le quali, di presenza o in qualsiasi
altro modo, furono loro vicine con espressioni di simpatia e manifestazioni di aiuto,
in modo speciale i vicini di casa.
Pinerolo, 11 eettembre 1956.
Il marito, i figli e le loro famiglie ed i
parenti tutti, commossi per la dimostrazione di simpatia ricevuta in occasione della
dipartita della loro amata
Luisa Ghigo
nata Micol
nell impossibilità di. farlo personalmente,
riconoscenti ringraziano quanti, da vicino
e da lontano, hanno voluto essere loro vicino nel loro grande dolore.
Perrero, 22 agosto 1956.
Le sorelle ed i congiunti della Cara
Adriana Vinçon
ved. Coucourde
nell’impossibilità di farlo singolarmente
ringraziano di cuore i vicini, gli amici e
conoscenti che. tanto largamente hanno partecipato al loro dolore.
Inverso Pinasca, 10-9 1956.
/ congiunti del compianto
Francesco Pons
nell’impossibilità di farlo personalmente
ringraziano sentitamente tutte le gentili
persone che vollero accompagnarne la salma all’ultima dimora terrena. Un grazie
particolare al dott. Ros per le assidue cure,
ai Pastori Rostan e Marauda per la preziosa assistenza ed a tutti i vicini di casa
per l’aiuto prestato.
L’uomo nasce per soffrire, come
la favilla per volare in alto.
(Giobbe 5 v. 7).
S. Secondo di Pinerolo, 4 Settembre 1956.
AVVISI
PIANOFORTE buone condizioni vendesi.
Rivolgersi Via Beckwith 15 - Torre Pellice.
CERCHIAMO giovane intelligente e coltoconoscenza lingue, disposto a consacrarsi
al servizio della causa valdese.
Direzione e Redazior
Prof. Gino Costob-'*
Via G. Malan — Luserna S. C’'vq
'Pubblicazione autorizzata dal Tr’"
Tale di Pinerolo con decreto del
gennaio 1955.
Tipografìa Subalpina S. *)
T^orre PeP'^'e (Torin^e*
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