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LA BVO^A NOVELLA
GIORNALE RELIGIOSO
PREZZO n’ASS0ClitZ10.\E
Torioo, per un anno ... L. 6 «
a per sei mesi ... » i «
Per le provincie e l’estero franco sino
ai confini, un anno . . L. 7 20
per sei mesi , » 3 20
La direzinne della BUONA NOVELLA è
in Torino, casa Bellora, via del Valentino, n’ 12, piano 3".
Le assuciazioni si ricevono da Carlotti
Bazzarini e Comp. Editori Librai io
Torino, via Nuova, casa Melano.
Gli Associati delle Provincie potranno provvedersi di vn vaglia postale,
inviandolo franco alla ditta sopradetta.
Tempio Valdeee. — Agitazioni del Clero. — Alfabeto legale. Risposta al N. 91S
del (7a<to/ico. — Riviita critica della itampa clericale.—Statiitica religio>a dei
Sovrani d’Europa. — Notizie religiose : Torino — Inghilterra. — (rìanda. — Cronachetta politica.
Tmm^EO VAWjnwiSK,
11 tempio di cui giltossi la prima
pietra con solennità di rito nella mattina del 29 ottobre 1851 (v. La B. N.
num. 1, pag. 15), sorge oramai compiuto, e bellamente tomaia sul viale
del Re dirimpetto alla contrada della
Meridiana. I nostri associali saranno
lieti di riceverne con questo numero il
disegno in litografia con amore eseguilo da giovine artista. Generalmenie
place la scelta dello stile non Romano
nè Greco, raa tra il Gotico e il Normanno a cui va debitrice dei più bei
templi d’Europa l’arte crisliana. Il
culto Evangelico non va gran fallo in
cerca di monumenti grandiosi non
avendo a celebrar funzioni e cerimonie, come usavano i pagani, magniGche per quantità di attori, per abiti di
sacerdoti, per varietà di emblemi e per
ricchezza d’incensieri, di vasi, di patere, e per fantasìe di balli e di suoni.
Pur anche il culto Evangelico abbisosogna di locali acconci alla pia riunione de’ fedeli, e ognun comprende
che nel fabbricarli si ha generalmente
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riguardo ai gusti e alle costumanze
de’ luoghi, t’architeltura in Italia ha
sempre studiato a distinguere gli edifizi di culto dagli altri tutti che servono agli usi della vita civile, e si
vuole di prima veduta discernere che
la tale o la tal altra fabbrica è destinata all’esercizio del culto. Seguendosi
pertanto queste leggi, il nuovo Tempio
Valdese di Torino è stato innalzato
secondo le antiche norme deH’architettura cristiana, e può annoverarsi
tra gli ornamenti artistici della città,
come potrannno di leggieri conoscere
i nostri lettori considerando il disegno
qui unito. Noi desideriamo vivamente
che in esso rifulga quel vero culto imposto a noi dal sacrosanto Evangelo,
cbe consiste nell’adorare Iddio in ispirito e verità, e ci consoliamo Gn d’ora
figurandoci quelle pie e sante riunioni
di veri cattolici che, frequentando le
congregazioni di questo Tempio, si
aiuteranno gli uni e gli altri colle reciproche preghiere a divenire e mantenersi templi vivi del Santo Divino
Spirito.
AGITAZIONI DEI CIERO.
L’indignazione generale con cui ha
risposto il Piemonte ai reiterati tentativi della fazione clericale per sommoverlo contro la nuova legge del matrimonio civile, non ne ha punto
avviliti gli spiriti nè temperato l’audacia. Imbaldanzita più che mai dal
favore venutole da Roma per mezzo
dell’epistola del Cardhial segretario
all’arcivescovo di Ciamberì, e per
mezzo della minacciosa intimazione
fatta al DeGnilorio della Madonna degli Angeli dal Ministro Generale dei
Francescani, continua a perturbare le
coscienze. Ed ora con immaginati voli
a Madonne di diversi nomi, ora con
nuove adesioni pastorali aggiunte alle
antiche , ora coH’aulorità del Tridentino, ed ora col peso dei fulmini del
Vaticano si prova a guadagnare partigiani in qualunque classe, e vorrebbe pur tentare d’incutere spavento
al Ministero.
Noi che professiamo puramente il
Vangelo non sappiamo comprendere,
come uomini, che pur cristiani si appellano , possano in nome della religione santissima di Cristo muovere
così scandalosa guerra alle leggi di
un paese cristiano, fatte da uomini
che si professano cristiani al par di
loro, che hanno apertamente dichiarato di non volere affatto con
tal legge nè vincolare le coscienze ,
nè offendere la religione. Perchè,
diciamo a noi medesimi, trascinar
sempre la religione in conflitti politici dove Nostro Signor Gesù Cristo
non ha mai dato ombra di pretesto a’
suoi seguaci di dovere entrate? Ghia-
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mando egli egualmente a sè il Greco
e il Barbaro , il Romano e il Giudeo,
ha bastantemente dichiarato che la
sua religione potevasi egualmente abbracciare in tutti i sistemi politici cbe
dividevano il mondo. Essendo infatti
una religione destinata alla santiflcajiione dello spirilo e alla salute eterna
delle anime, a cbe dovrà aggirarsi
pei tribunali? pei fori? pei gabinetti ?
A che prendersi briga di registri ? di
donativi ? di doti, e di quanti sono
atli notarili per legge richiesti ne’ matrimoni? Se lutti sono chiamati alla
Redenzione di Cristo senza differenza
di Greco e di Romano, è chiaro che
si deve il Greco maritare colle leggi di
Grecia, il Romano con quelle di Roma,
e tutloccbè maritali con politiche leggi
diverse andranno entrambi sicuramente a salute ove abbiano la fede
viva di Crislo.
Lasci dunque una volta la fazion
clericale di armeggiare contro il Governo dicendo di farlo per amore di
Religione, perchè nel Vangelo , che
pure dev’essere codice regolatore di
ogni comunione cristiana, non è assegnato nè dato alcun potere alla
chiesa di regolare i dritti matrimoniali
e giudicarne le ragioni e le liti. Se in
alcuui luoghi l’ha fatto per lo passato,
noi non diremo che abbia bene o mal
fatto, ma ben diremo che non era
chiamata a farlo dal Vangelo. Oggi le
viene interdetto di farlo dalla legge ;
non può dunque ricusarsi d’obbedire
alla legge senza disobbedire al Vangelo.
Ciò non pertanto la fazion clericale
insiste più che mai nella volontà pertinace di voler disobbedire, e chiama,
colla sua solita carità, eterodossa ed
eretica la legge, eterodosso ed eretico
il Ministero ed il Parlamento, e tutto
eterodosso ed eretico il Piemonte. Oggi
un rinfresco di nuovi aiuti le inviano
monsignor Fransoni dal suo esilio, e
monsignor Ferrari dal suo viciiriato
di Genova.
Ecco nel suo testo originale la lettera del primo.
« Lione, 7 settembre 1852.
« Pregiatissimo Signore,
« Siccome il voto a Maria SS. della
Consolata è steso in modo da potersi
pure interpretare come diretto ad ottenere per suo mezzo che non abbia
luogo l’anticattolica legge sul malrimonio civile, nè altre, che i nemici
della Chiesa non cessano di minacciarci, cosi prego V. S. P. d’inserire
il mi(f nome fra i sottoscritti al vOto
suddetto, e di ricevere la tenue offerta
che unisco alla presente.
« Gradisca ¡sensi della più perfetta
mia considerazione.
Dev.mo Obb.mo servitore.
t Luigi, Abcivescovo di Torino ».
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AK.FADETO 1죫AIìK
RISPOSTA al 915 del CATTOLICO.
La legge posteriore annulla l’anle*
riore, o la modifica nelle sue particolari
appllcazioai. Quando pertanto vengono
a conflitto gli articoli dello Statuto colle
disposizioni del Codice, bisogna che
questo sia sempre interpretato ed appli.
cato subordinatamente a quello; cosic*
chè dovendosi nel caso pratico infrangere l’uno o l’altro, s’infranga sempre il
secondo non mai il primo. Perciocché
questo non solo è legge fondamentale
del Regno, ma è posteriore al Codice.
Questi principi cosi ovvi, e che formano a cosi dire l’alfabeto della scienza
legale, non pu& certamente ignorarli il
Caltolico, nè il partito B cui serve, ma
li dimentica volentieri e spesso, quando
gii occorre di sommovere gli animi ed
agitare le coscienze in favore dei propri
interessi contro il Governo. Cosi egli
sa benissimo, che la pubblicazione delta
Buona Novella è legale al par di quella
del suo foglio stesso e deWArmonia: sa
benissimo che il nuovo tempio Va-ldese
è legalmente eretto come sono le chiese
cattoliche e le sinagoghe in Piemonte :
sa benissimo, che il tricolore vessillo
colla croce di Savoia è la bandiera dello
Stato; sa benissimo che i due arcivescovi di Torino e di Cagliari sono stati
legalmente esiliati come ribelli alla legge
e pi'ovocatori di sedizioni. Con lutto
ciò continua sempre a gridare che il
giornale eterodosso (e per lui tulli sanno
che è libro eterodosso il Vangelo) è un
atto illegale, il tempio Valdese è una
solenne violazione delle leggi, il tricolore
vessillo è segno anarchico di rivoluzione
permanente, la condanna dei due arcivescovi è un martirio iniquissimo di due
innocenti. Per lui lo Statuto, la Costituzione, le leggi Siccardi, il Re inviolabile, e il Ministero responsabile, e l’eguaglianza dei dritti assicurati a tutti i
Piemontesi, sono fatti non avvenuti, o
meglio ancora sono disordini da doversi
assolutamente sradicare, perchè tutti
sono attacchi o diretti o indiretti alla
religione dello Stato. Per lui non resterebbe a fare altro che appendere come
ferrnvecchie a un chiodo tutte queste
istituzioni liberali dei tempi, non concedere libertà di parlare e di stampare
che alla sola iazion clericale, che ne godette il privilegio per secoli, e tutti noi
cbe abbiamo la follia imperdonabile di
crederci uomini pari a lui, farci come
tanti Iloli e Pan'as, e servire umilmente
in silenzio a’ suoi pii desideri. Sappia
però che il signore Iddio ci ha dato un
Vangelo di liberlà e di uguaglianza, e
quasi fossero poche le bocche ad annunziarlo, ci ha negli ultimi tempi largito l’inestimabile dono della stampa.
ColVaugelo alla mano, e coll’opera della
stampa, to voglia esso o no, saranno riconosciuti dal mondo o tosto o tardi, ma
finalmente saranno, i sacri diritti inviolabili della umanità, e cesseranno di
dominare la terra le fanatiche religioni
di partito.
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TEMPI© TAIlPIEííE’intiíílRM©
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RITINTA CRITICA
Delln stnmpa clericale
L’AkkokIA. Il Definitorio della Madonna degli Angeli è fatto segno alle
ire iniplacabili di questa clericale effemeride, per avere mostrato rispetto alle
leggi del i>aese condannando e allontanando il curato p. Ignazio da Monte
Grosso, che cercava con male arti sommovere i cittadini a dimostrazioni sediziose. Solto pretesto di un voto alla
immagine delta la Consolala raccoglieva
dalle mani del povero e del ricco, danaro
quanto piìi potea, e poi inseriva i nomi
di questi inganuati oblatori sul giornale
deir Armonia quasi avessero assentito di
sottoscriversi ad una petizione alle Camere contro la nuova legge del matrimonio. Oggi VArmonia dichiara innocente il curato, e degno di biasimo e di
punizione il Definitorio, per la gran ragione che il ministro Generale dei
Francescani residente iu Roma, ha scritto
dalle sue stanze di Ara Coeli, che il
curato si mostrava difensore dell’eroico
episcopalo del Piemonte, secondo le
prescrizioni del sommo Pontefice Pio
IX, zelatore delle leggi, dell’Ordine e
di Dio.
Il Cattolico. Riporta una corrispondenza della Bilancia di Milano, dove si
dice che il Re Vittorio Emanuele Ila fi.
nalmente compreso che bisogna sopprimere lo Statuto per provvedere alla vera
felicità del Piemonte. Qualche malevolo
diceche questa corrispondenza la mandò
il Cattolico stesso a Milano, quando ne’
suoi deliri sognando che potesse mai
essere spergiuro il figlio, e l'erecfe del
Magnanimo Re Carlo Alberto, voleva
come servirsi di lui a sospendere quel
terribil colpo liberale che sovrasta al
clero in Piemonte, e sarà fatto necessario
dalla condizione delle finanze, vale a dire
rincameramcnto de’ beni ecclesiastici. La
Gazzetta del Popolo ha già più di una
volta ripetuto questa parola, e sgomentalo
órribilmenle la fazione che non mancherà
d’agitarsi dentro e fuori.
STATISTICA RELIGIOSA
DEI SovBAM d’Europa
Sono protestanti 8 Ile e 22 Principi regnanti.
Sono Cattolici 8 Re e 4 Principi
regnanti.
La Russia e la Grecia appartengono alla Chiesa Greca, e la Turchia
è Maomettana.
Delle due grandi Repubbliche di
Europa, la Repubblica Francese è in
maggiorità Cattolica, la Svizzera in
maggiorità Protestante.
IVOTiZIE RElilCilOSE
Torino. Il Definitorio de’ Minori Riformati della Madonna degli Angeli ha
dal suo generale ricevuto da Roma una
reprimenda per avere in conformità delle
leggi biasimato la rea condotta del parroco loro collega, che andava per le case
estorquendo firme e danari per opporsi
ili matrimonio civile proposto dal Mini-
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siero ?li snai Maestà e già decretato dalla
Camera elettiva. .1 nostri lettori che
lianno avuto le testuali dicbiarazioni del
Definitorio, vogliamo abbiano ancbe il
testo originale della reprimenda, e la
trascriviam dall'Armonia’.
RR, PP. miei Oss.ml,
La condotta del curato, P. Ignazio da
ODtegrosso, è rispettala da lutti gli
ecclesiastici di sana dottrina, e lodala
dai buoni catlolici, come si legge neip)jJ)blici fogli. Si legge altresì in essi,
che il buon parroco della parrocchia del
convento della Madonna degli Angioli, in
Torino, è stato oppresso dai PP. del Definitorio della sua Custodia, i quali, in
virili di alcuni loro decreti lo hanno obbligato a partire e lasciare quella chiesa.
Cotesti decreti delle PP, VV. RR.
erano forse dettati dal perchè egli si
mostrava difensore dell’eroico Episcopato
del Piemonle, obbediènte a quanto prescritto ed ordinalo avea il Sommo PcnteGce Pio Papa IX, zelatore delle leggi,
dell’òrdine e di Dio? Le PP. VV. RR.
dieno risposta a questa mia domanda,
risposta però cbe sla dettala dalla pura
verilà, e non già dalle disordinate passioni, le quali sembrano di volere fare
giuoco in coteste contrade, non solo
delle persone del secolo maligno, ma
delle persóne altresì del Santuario, delle
persone religiose, consacrale per professione solenne alla preghiera , alle opere
della cristiana carità, e ad innalzare di.
‘ e hotlé lé mani sulle iiiine della Città
Santa, implorando le misericordie di
quel Dio, cbe mostrasi sdegnato sino a
Voler togliere il bene dell’inlelletto a chi
dovrebbe stare sempre sul senliero della
reltitudipe. Ma spero che le PP. yV.
vogliano aver^ in cupre le leggi della
Chiesa, e ia pratica di esse e delle nostre
coslituzioni: in caso contra^rio le prevengo, che saprò prendere le analoghe disposizioni, e, se il bisogno lo richiedess^saprò farle avvalorare dalle persone costituite in dignità.
La docilezza della PP. VV. mi fa sperare di non dever venire a questo passo.
£ qui in attenzione della domandala
risposta, che sarà degna di loro, le benedico e mi raflèrmo
Delle PP. W. RR.,
Roma, Aracoeli, 31 agosto 1852.
Aff.mo Servo nel Signore,
F. Venanzio, Min. Generale.
Inghilterra.ün corrispondente legittimista della Gazzetta di Francia le
scrive da Londra, che non bisogna illudersi sui decantati progressi del Cattolicismo nella Gran Brettagna. Dopo aver
parlalo del clero Anglicano da lui chiamato dégno d’essere proposto in esempio
per la sua dottrina e probità, conchiude
ia sua lettera con quéste parole « In
Francia da qualche tempo,non so perchè,
si vanno esagerando i progressi del Cattolicismo al di quà del distretto. Nel
1775 si contavano in Inghilterra eScozia
non pili di cinquecento mila Callolici ;
oggi ve ne sono due milioni, cbe formano
a un dipresso nn decimo della popolazione. Vi ha duqqua un progresso evidente: guardatevi però dalla dolce illusione di attribuire questo progresso al
gran numero delle conversioni. Per
grande cbe sia lo zelo dei missionari,
quest’aumento non è doivuto. alle loro fatiche, ma per nove decimi alla emigra-
8
zioue degli Irlandesi, eh« sob venuti a
torme a torme iii ógni parte. Credei«,
che I missionari sono qui esposti » lottare
rònlrÒ pregiudizi invincibili nazionali e
religiosi, e per dirvi lutto in breve, sappiate, che sulla vera razza Inglese poco
o nulla guadagnano. Si fa grande rumore
per la conversione di qualche dollore di
Oxford, e di qualche raro aristocratico.
Ciò senza dubbio è bene, ma non toglie
che il più gran numero d’ogni classe,
specialmente della media e del popolo,
non sia personalmenle e sinceramente
aUezionalo al Protèstanlismov.
Idlanda. Progresso del Protestantismo. Il vescovo Anglicano di Tuam accompagnalo dal conie De Mago, dal giudice Jackson, dai due membri del Parlamento sir W. Verner baronello, e
M. Trev^en, e da molli pastori ba falto
un nuovo giro della sua vasta Diocesi,
ha consecrato nuove chiese al cullo evangelico, ed ba ricevulo alla fede di
Cristo mollissimi convertili.
Nella nuova chiesa fabbricala in
Achill-Souad ha coulermalo cenlosessanlacinque calecumini, cenlocinquaiita
dei quali erano tulli callolici papisli
convertili.
AU'indomani di questa conversione
numerosa, l'Arcivescovo cattolico ha voluto fare anch’egli nel medesimo paese
la solennità della Cresima, ma non si
presentarono che appena sei persone.
Il 20 agosto ultimo dal Vescovo anglicano fu dedicato un nuovo tempio
prolestanle a Spiddal che è il primo
fabbricatosi in quella parte d'irlanda.
La folla era immensa. (Le Lien).
CRONACHETTA POIITICA
Torino. Durante le esercitazioni militari eseguite felicemente dalle truppe
piemontesi a Casale, l’ordine pubblico
rimase interamente affidato alla vigilanza
delle Guardie Nazionali, e non si ebbe
a deplorare il più piccol disordine. Queslo fatto risponde alle calunnie tutle dei
fogli clericali e stranieri cbe amano sempre farci comparire un popolo in rivoluzione. Il comando della Guardia Nazionale pubblicava il 20 settembre queslo onorifico e beo meriUto ordine del
giorno. — Graduati e Militi 1 Ordine e
liberlà sìa la vostra difesa, ed io sarò
sempre con voi.....Cosi, o compagni, vi
parlava l’ouimo noslro Vittorio Emanuele 11 il 20 dicembre 18A9.
Queste nobili e franche parole della
costanza e lealtà dell’ amalo Principe
tradotte in fatto, no, non suonavano
vane all’animo vosiro, con cuore commosso e riconoscente voi le accogliesse,
con pari fermezza ad ogni occorenza voi
le assecondaste.
Di questi servigi resi alla pairia ed
alla causa detla liberlà con crescente
zelo, ogniqualvolta è a voi lasciata la
tutela intiera deU'ordiae e della pubblica sicurezza, ve ne sanno grado i
buoni, e ve ne coinparloiio còlla più
viva gioia i ringraziamenti il Municipio
e queslo comando.
Vogliate con egnali sentimenti averli
graditi, ed andare persuasi che il maggiore servizio a voi toccalo e da voi ■ esaltamcnte adempiuto, in pregevole compenso frulla la ripetuta eloquente preva
9
che ordine e liberti regnano concordi ed
uniti dove sono venerati i diritti e vivono
rispettale le leggi.
Il Comandante superiore interinale
Avv. F. Cerbuti
— Anche il Municipio per mezzo del
Sindaco indirizzava la seguente lettera
al Comando superiore per rallegrarsi
deirottimo servizio prestato alla Patria.
Torino 20 setteuibre 1852.
L’ottimo servizio prestato dalla benementa Guardia Nazionale di questa
città in occasione dell’assenza da Torino
delle truppe di linea per le loro annuali
esercii azioni; h uno di quei falli che comunque frequenlemenle ripetuti, non
cessano tuttavia di eccitare l’ammirazione e la riconoscenza di qoanti apprezzano le istiluzioni liberali ed amano
il paese.
Egli è infatti per questo Municipio
argomento di sentito orgoglio, e di ben
singolare compiacenza il considerare
cbe, sebbene le file della Guardia Nazionale fossero in causa della stagione
notevolmente diradale, i militi cittadini
accorsero nondimeno numerosi a prestare l’opera loro, e per tal maniera la
tranquillità pubblica tutelata dal loro
senno e dal loro eRìcace concórso, non
venne menomamente alterala.
Penetrato queslo Municipio dai più
sinceri sentimenti di riconoscente ammirazione per cosi nobile contegno, lo
scrivente prega il signor Comandante
Superiore di volerne comunicare l'espressione alla Guardia Nazionale con
apposito oi'diue del giorno.
Il Sindaco G. Bellono,
— Il Risorgimento si è giustamente
ammiralo'che il Catiolico dopo di avere
sfidato a .un Bibblico duello sul Sacramento Eucaristico ta Buona Novella,
siasi mutato in delatore, denunziandola
come pubblicazione contraria alle leggi
dello Stato. 11 Monitore annunzia anche
esso come assai proditorio questo procedere del Caltolico colla Suona Novella.
Londba. 1114 settembre ¿mancato ai
vivi il vincitor di Waterloo duca di Wellington nella sua grave età di 83 anni,
il lutto è universale in tutta l’inghiterra;
e tutti rimembrano a gara ie geste deil’illustre defunto così prode neU’arroi
come esemplare neU'adempicre i doveri
di^religione. Ogni mattiua alle 8 interveniva costantemente al servizio del culto
evangelico nella cappella reale.
Francia. Tutti i giornali son pieni
delle manifestazioni festive con cui il
Principe Presidenle è ricevuto da lutte
le popolazioni del mezzodì della Francia.
Ovunque è salutato per imperatore.
Direttore G. P. MEILLE.
Rinaldo Bacchetta gerente.
DISCORSO
deir Avvocalo
ODOARDO MAGGIORANI
IN DIFESA
dei Coniagi Kadiai
Un volume in-i° gr. di 182 pagine
Prezzo Ln. 2.
Trovasi presso ¡'Ufficio det Giornale
Torino, — Tip. Soc. ili A. Pons e C.