1
ECO
DELLE VALLI VALDESI
Spett.
BIBLIOTECA VALDESE
TORRE PELLICB
(Torino)
Settimanale
della Chiesa Valdese
Anno xeni - Num. 49
Una copia Lire 40
ABBONAMENTI
Eco: L. 2.000 per l’interno
L. 2.800 per l’estero
■Spedizione in abbonamento postale . 1 Gruppo
Cambio di indirizzo Lire 50
TORRE FELLK E, 13 Dicembre lfì63
Ammin. CLiiidìaiu Torte PcJlice - C.C.P- 2*17557
Sei tu colui
che doveva venire?
Piutt tslo. attenfHauio qualcuno?
Se no. la donianda del Battista ci
passa alta sopra la testa. Perchè
Giovanni aspettava qualcuno: non
solo apparteneva al popolo-chiesa
che da secoli viveva essenzialmente
di questa attesa, ma la sua vita stessa di ’precursore’ era tutta in funzione di ««colui che doveva venire », tutta giocata su queirunica
caria.
Ci sjtiaee quasi di trovare questo:
« Sei proj)rio tu? », questa falla di
dubbio nella granitica figura del
Battista; la psicologia di un uomo
in caieue potrebbe facilmente spie
Leggere:
Matteo 11 s 2-6
iBoia 35
iarr
jucsl ansia, ma c (' (|ualcosa ili
pili lii'ofoiido e di jiiii universale;
lo dubbio ha prostrato tutti
i (li-ccpidi. Pietro, Tommaso, fino
all.! risurrezione; e iinclìè questo
iiioi ■! > durerà, fede e dubbio .saranno cii'-i Spesso frammisti, di fronte a
Colai che e venuto coinè « un semaio a 'Ili si contradirá ».
Sei tu?
I tili ci risjionde. come al Battisi;!. mostrandoci ciò che Egli è fra
gii uomini. In inciso notiamo che
collie il Battista non ode e non vede
di persona, ma attraverso la testiiuoui.anz,a dei suoi discepoli, così
noi udiamo e vediamo attraverso la
lesiiinoTiianza dei profeti e degli
ÌUlOSfoìi.
Egli ci risponde ’adeguando’ il
silo messaggio al nostro mondo, ’tradii, endolo’ in un linguaggio che
tu! li possano comprendere, tutti
quelli che hanno orecchie per udire e occhi per vedere ; senza teorizzare e senza retorica Dio ha fatto
per noi questa cosa immensa — di
cui l’umile nascita di Gesù è simbolico inizio — ha fatto carne la sua
Parola: è venuto a noi, per essere
uno di noi, parlarci nel nostro linguaggio, soffrire la stessa sofferenza dei nostri corpi e delle nostre
anime : per spiegarci insomma che
cos’era la « salvezza » che egli ci
dona jier amore.
« Udite, vedete: i ciechi ricujJerano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono mondati e i sordi odono; i morti risuscittaio e l’Evangelo è annunziato ai poveri » :
è la gloria di Dio e della sua nuova
creazione che dà un baleno dinanzi
a noi, in questo tempo di Avvento;
non adoriamo soltanto, commossi,
il biinbetto nella povera mangiatoia,
ma la venut.a' del Cristo di Dio che
capovolge la 'dura ’normalità’. Da
che mondo è mondo la normalità
è che i ciechi rimangono ciechi, i
sordi sordi, i paralitici inchiodati,
e i morti sono sepolti, e le buone
notizie giungono in generale a coloro che meno sembrano averne bisogno... Ebbene, questo corso del
mondo è interrotto dalla presenza
di Gesù, come le tenebre, per la
durata di un attimo, sono squarciate dal lampo: dopo, le tenebre possono tornare, sulla terra che ora è
nell’angoscia, ma sono tenebre diverse, non più tenebre che soffocano la vita e la speranza ma solo tenebre che velano la realtà nascosta
del Regno di Dio che viene. Un
lampo, ma è bastato perchè i testimoni potessero dirci, abbagliati :
« Vidi un nuovo cielo e una nuova
terra ».
Questo « vidi », questo « .abbiamo
veduto e udito e toccato », sulla bocca dei testimoni, è la risposta di
Gesù : al Battista, e a noi, se sappiamo avere lo stesso coraggio di
credente e di nomo del Battist.a e
osiamo cbiedere: «Sei tu? ». Solo
ehi chiede, riceverà risposta, l.i risposta piena e regale della Parola
fatta carne, eppure creatrice di nuova vit.a: via bende, occhiali, arti ortopedici e corni acustici, chiusi gli
istituti per minorati e derelitti, i
cimiteri davvero trasformati in giardini, le armi e le frodi spezzate in
mano ai violenti e ai sopraffattori;
e i poveri, J’umile gente ricevono
proprio loro, loro per primi, il
« buon annunzio » che il Signore
della gloria non ha esitato a venire
a portar loro, nel suo amore.
Ma Gesù continua: « E beato chi
non si sarà scandalizzato di me! ».
Molto realista, Gesù sa che si può
restare .assai male davanti a lui: il
suo ministero è stato disseminato di
esempi di questo ’scandalo’. Perchè
sembra che nulla sia realmente rambiato. Oggi come allora nel mondo
si soffre, si patisce e si commette
ingiustizia, si muore; «testimoni
della verità » — qual’era Giovanni
patiscono e sembrano schiacciati
dal tallone dei violenti e dei potenti; e Gesù stesso, che diceva « Io sono la verità », viene crocifisso! oggi
ancora il suo cc buon annunzio » è
discusso, contraddetto, irriso, sotto
accusa o, peggio, sprezzantemente
ignorato.
C’è di che scandalizzarsi di Lui!
e a volte ci scandalizziamo, ci vergognarne di questo « buon annunzio » apparentemente così inefficiente. Perchè è facile commuoverci e
esaltarci nella ’poesia’ natalizia (ma
esiste vera poesia nella fuga dalla
realtà?), ma è sempre difficile, credere : aggrapparci solo alla Parola,
credere quei ciechi, quei paralitici
risanati, credere la gioia di quei
miseri che ricevono la buona nuova, credere malgrado tutto ciò che
attorno a noi e in noi sembra dirci
il contrario, credere e sperare, attendere con gli occhi a quel lampo
ohe ha squarciato i secoli, attendere che Egli ritorni e che la vita sia
rinnovata dalle radici...
Ma noi sappiamo — lo sappiamo
— che quella frase di Gesù non è
un tremendo ammonimento; è una
vera beatitudine : beati voi che nella fede non cessate di sormontare
lo scandalo delTiucarnazione della
Parola, ma vi riconoscete invece il
cuore stesso del « buon annunzio »!
beati voi, perchè questo continuo
’scandalo’ saggia e matura la vostra
fede, rende viva la vostra attesa,
preservandovi dall’adattarvi al corso ’normale’ di questo mondo, voi
che avete visto balenare, attorno al
discusso Gesù, i segni di un’altra,
meravigliosa ’normalità’, conforme
alla voiontà buona del Padre creatore!
Non era un rilucente e lindo presejie, quello di Bethlehem, era una
vera stalla; Maria e Giuseppe, pastori e magi, assai prima di noi, devono essersi chiesti, divisi fra una
gioia sovrumana e quella che chiamiamo la ’cruda realtà : Sei tu,
l’Atteso? Ma la gioia è stata più forte, jierchè la fede è stata più forte,
jierchè la Parola di Dio aveva parlato più forte. « Il Signore ha fatto
cose grandi per noi, e noi siamo
nella gioia! ».
Un fagottino frignante, in una
mangiatoia : « in lui abitava corporalmente la pienezza di Dio », risanatrice e redentrice.
Breve viagfi;io
in Germania
A'e/ 25« anniversario della
Reichskristallnacht ” — inizio
delV aperta persecuzione antisemila personalità evangeliche riunite a Dachau rievocano nelVantico Lager le colpe e confessano
ìa ìììisericordis di Dio: da sini
st''a il Präses delVE.K.D., dr,
Schntfs il Landesbischof Dietzfelhinger, il Präses dr. iFiZm; alVestremn destra il Moderatore
Rostan.
Fra i fratelli evangelici del Baden
La mia partecipazione al culto commemorativo di Dachau, di cui ho
parlato ultimamente sul settimanale, avvenne all’inizio di un breve
viaggio in Germania in occasione del
Sinodo della Chiesa Evangelica del
Badén. Dalla cittadina di Dachau, infatti, sono tornato a Monaco di Baviera e di l'„ sulla bella autostrada
che dalla Baviera conduce alle spondei del Reno, ho raggiunto Karlsruhs,
fraternamente accolto dal Landesbischof Dr. J. Berider nella sua casa,
con la sua famiglia
Da alcuni anni i rapporti della nostra Chiesa con la Chiesa sorella del
Badén sono diventati sempre più intimi e cordiali. Abbiamo veduto varie
volte al nostro Sinodo il vescovo evangelico del Badén, sempre attento alle
nostre discussioni e consapevole dei
nostri problemi ecclesiastici. La scorsa primavera avevo avuto il privilegio
di accompagnarlo in Sicilia insieme
con il Dr. Lohr e roberkirche-nrat
Kühlewein; quest’ultimo partecipò in
Agosto al nostro Sinodo e fui lieto di
incontrarlo prima a Karlsruhe, poi
Domenica mattina 10 Novembre nella
grande Chiesa dello Spirito Santo a
Heidelberg per la consacrazione di
suo figlio al ministero pastorale: un
culto semplice, nella storica cattedrale della città ben nota per i suoi riferimenti a,lla Riforma Protestante e
per la sua università, con predicazione da parte del giovane consacrato dopo rimposizione delle mani. A mezzoeiorno ero di ritorno a Karlsruhe in
bergano nello stesso edificio dove si
raduna l’Assemblea e tutti partecipano alla stessa mensa. Al mattina alle
7,45 eravamo sempre riuniti nella cappella per U culto di apertura della
giornata, prima della colazione. L’esame e la discussione dei vari problemi sono in linea di massima stabiliti,
oltre che dal seggio, dalle tre commissioni principali nominate dal Sinodo
per vari anni: teologica (dottrina catechismi - confessione di fede - facoltà universitarie - scuole, ecc.); ecclesiastica (vita delle chiese - stabili
- istituti, ecc.); finanziaria. Non ci sono in generale lunghi discorsi, a parte
1 rapporti dei relatori uffioìaii. Gli argementi sono noti a tutti e ogni membro ha dinnanzi a sè la documentazione relativa, compresi gli ordini del
giorno sui quali l’Assemblea deve pronunziarsi. La sala sinodale è più piccola della nostra e piuttosto rettangolare; ogni oratore si alza, si reca al
microfono e dice quel che ha da dire
senza fare della retorica.
Durante lo svolgimento dei lavori
ho fatto molte rifiessioni sugli aspetti
positivi e negativi della nostra Assem
blea Smodale. Sono sempre più convinto della utilità di servirci di Commissioni, non per dividere l’Assemblea
in gruppi, ma per trattare tutta una
serie di argomenti che una Commissione d’Esame, ogni anno nuova a
quel comp-ito e oigpi anno dotata di
nuove idee, non riesce sempre a valutare con esatta conoscenza e con
necessario equilibrio. Inoltre, u;i Si
Nei Lager
di Dachau
Qui sorgerà
la nuova **cappella
deV espiazione^\ o/*
feria dagli evangelici tedeschi con Vaiu
lo di fratelli dei popoli oppressi dal regime nazista.
•casa del vescovo Bender e nel pomeriggio riprendevo la strada per Herrenalb dove ero stato invitato a partecipare per alcuni giorni al Sinodo
della Chiesa Evangelica del Baden.
Quel Sinodo è l’immagine deù’ordine e della partecipazione responsabile dei suoi membri all’Assemblea generale della Chiesa. La Chiesa del Baden ha 1.250.(KK) membri e il Sinodo
è composto di 63 delegati, oltre al Landesbischof e agli Oberkinchenrat che
hanno un compito direttivo al vertice
e ir. alcuni particolari settori. I membri della Assemblea Sinodale sono eietti per sei anni consecutivi e il Sinodo ha luogo due volte all’anno; si
tratta di 20 pastori e 43 laici, 25 dei
quali sono laureati. Il fatto di essere
eletti per la durata di sei anni favorisce da parte loro una piena conoscenza dei vari problemi all’ordine del
giorno, senza che ognuno di essi debba cominciare sempre da capo.
La partecipazione al Sinodo è totale e puntuale, anche perchè tutti al
nodo di CO o 80 persone qualificate
la vora meglio di un Sinodo di 160 persone molte delle quali sono piuttosto
estranee alla procedura dei lavori ed
al contenuto degli ordini del giorno.
Le serate, salvo una in cui ho dovuto
fare una conferenza sulla « Chiesa
■Valdese » nell’attuale momento storico ed ecumenico, sono state tutte libere per una salutare distensione : ci
si riuniva a gruppi, si parlava di varie
cose, ci si conosceva di più. Quando
si lavora bene durante la giornata,
senza perder tempo a ripetere spesso
le stesse cose, con l’illusione di dire
delle novità, sotto una presidenza al
tempo stesso dignitosa ed energica,
collaudata da vari anni consecutivi
di mandato, ci si può riposare: la
Chiesa va avanti bene, senza a^tazioni vane e senza troppe orgogliose
pretese.
Il Seggio del Sinodo è ridotto a tre
persone. Non esistono segretari sottoposti a dura fatica: bastano due ste
nografe che si alternano nel lavoro e
un magnetofono. Nel Baden si tengono 26 Sinodi regionali e seno questi
che nominano i delegati al Sinodc generale.
Spesso in questi ultimi anni ci siamo preoccupati di salvaguardare il carattere democratico* delle nostre Assemblee per timore di cadere in nualche ferma di deprecato totalitarismo
o clericalismo. Sono tuttavia convinto
che la Chiesa di Gesù Cristo, sia pur
raccolta nella comunità locale, non è
innanzi tutto una istituzione democratica al livello* di tante altre associazioni. E’ invece la comunità dei ctedenti, sotto la guida del suo Signore,
nella diversità dei doni e dei minis^'eri. Non è assolutamente detto che la
libertà democratica sia « conditio sìnc
qua non » della vita della Chiesa, come non si può neppur affermare che
il totalitarismo statale riesca a soffocare la libertà dello Spirito. Sia benedetto Iddi-j quando le nostre assemblee possono riunirsi in piena libertà,
in un’aperta e franca discussione su
qualsiasi problema; la libertà, tuttavia, non è scopo a se stessa e non
sappiamo servircene bene quando
manchiamo di ordine, di disciplina,
di impegno e soprattutto di amore.
Durante la mia breve permanenza
nel Baden e nel Wiirttemberg ho anche preso contatto con alcune comunità. La visita alle comunità dei credenti sparsi nel mondo è sempre benefica e fonte di nuove esperienze spirituali.
Venerd'. sera, 15 Novembre, al termine del Sinodo sono stato condotto
a Pforzheim, la città industriale risorta dalle rovine della guerra. Pforzheim
è al centro della regione popolata dai
Valdesi esuli in Germania due secoli
e mezzo or sono. Quella stessa sera ho
tenuto uno conferenza nella Markuskirche. fraternamente ricevuto dal Pastore Allinger, ben noto alle Chiese
Valdesi d’Italia a causa delle sue frequenti visite. Nell’assemblea c’erano
vari gruppi di discendenti di Valdesi
tenuti da Palmbach (antica Balmai
da Gres Villars e da altre località. Il
mio discorso in francese era tradottein tedesco da! Prof. Manneval di
Mühlaker.
Domenica mattina, 17 Novembre, ho
rivolto il mio messaggio ad altre co
munità d'. Pforzheim: al culto delle
8,30 (dico 8,30 del mattino, amici delle città italiane e specialmente di Ro
ma!) con una bella e compatta assemblea pronta all’adorazione ed all’ascolto della Parola di Dio; poi al culto delle 9,30 nella Chiesa del Pastore
Allinger.
Non intende a questo nunto fareparagoni. Dovunque ci sono luci ed
ombre, gioie e sofferenze. Tuttavia in
auell’ora mattutina non potevo non
pensare a certe chiese Valdesi abbandonate da molti per motivi di indifferenza; e non potevo neppure allontanare da me alcune considerazioni
sulla testimonianza delle chiese nella
loro struttura tradizionale. Si fa nresto, oggi, a criticare ed a giudicare severamente la Chiesa nella sua struttura parrocchiale ; per conto mio, pur
essendo sensìbile alle nuove vie della
testimonianza, credo fermamente che
una comunità compatta fraterna, unita nell’ascolto della Parola che crea
la fede ha oggi ancora il suo significato per la Chiesa e per il mondo.
Volesse Iddio darci ancora delle comu
(continun a pa¡í.
2
pag
N. 49
13 dicembre 1963
Echi di Kampala
• , T * *4 I Í '
.»■ . -- - --
Noiixio daN^Etiopia
ÙU:
A Kampklá "*(t|^^p4^^^j^ell’ttprile 1963
ta la a Coaferenza delle Chiese di tutta l’Africa »
SI era riunì
Signora maestra, si ricordi di me.
Durante l’Assemblea della Società
delle Missioni di Parigi, tenutasi recentemente a Tolosa, uno degli oratori, il Pastore camerunese E. Mallo, Segretario Generale della Federazione
delle Chiese Protestanti del Camerún
c deirAfrica Equatoriale, ha parlato
delle sue impressioni personali sulla
Assemblea Pan-Africana delle Chiese.
Questa assemblea ha riunito più di
400 delegati del protestantesimo africano, ed alcuni rappresentanti della
Chiesa Copta e della ortodossia, a
Kampala (Ugaiida) nell’aprile scorso
L’atto principale della conferenza è
stato la creazione di un organo di collegamento fra tutte queste chiese che
ha nome : « Conferenza delle Chiese di
tutta l’Africa », e sarà composto di un
segretariato e di un numero notevole
di commissioni.
Molto è già stato scritto su questa
conferenza, dove, da una parte, sono
state espresse critiche anche violente
sul colonialismo e sulle missioni che
hanno collaborato, alle volte strattamente, con i governi coloniali, per lo
sviluppo dei paesi africani; dove si è
rimproverato amaramente ai missionari di aver trasferito in Africa le loro divisioni (ienominazionali, di avere
imposto forme liturgiche e tradizioni
ecclesia.3tiche europee e americane e
di aver ritardato, in certi casi, la preparazione di pastori indigeni capaci
di assumere la direzione delle giovani
chiese. D’altra parte non v’è dubbio
che a Kampala molti cristiani africani hanno avuto per la prima volta
iiiimiiiiiiiiimiiii
A FERENTINO
la Conferenza
del IV Distretto
Il lo novembre si è adunata a Ferentino
(Prosinone) la Conferenza Distrettuale del
IV Distretto, con la partecipazione dei rappresentanti delle Comunità di Roma (Via
IV Novembre e Piazza Cavour), Colleferro,
Firenze, Forano Sabina, Livorno, Pisa e della diaspora di Rìininì.
I lavori si sono svolti in un ambiente di
fraterna cordialità nel locale di culto recentemente inaugurato in quella cittadina del
Basso Lazio che si va aprendo alFannunzio
delTEvangelo.
La conferenza ha ritenuto opportuno, in
primo luogo, procedere alla elezione della
Commissione Distrettuale nelle persone del
Past. Guido Mathieu (Presidente), del Col.
Aldo Long e del Past. Paolo Ricca.
Essendosi poi rilevato che, tra i presenti,
la Pasloressa Grete Achenbach, pur lavorando nel circuito, non poteva, ai sensi delle vigenti norme, partecipare ai lavori con
voto deliberativo, c stato approvato il seguente ordine del giorno :
« La Conferenza, considerando che ci sono
Operai-pastori in servizio nel Distretto senza clic siano iscritti ai ruoli, chiede al Sinodo un'aggiunta alFart. 48 dei R. 0. nel
sen.«o che essi possano essere membri della
Conferenza Distrettuale con voce deliberativa (Art. 48 f) ».
Molti gli argomenti affrontati nel corso
della discussione. Fra di essi ricordiamo: le
possibilità offerte nel nostro Paese per una
concreta applicazione del Messaggio sinodale : « Annunziare TEvangelo », ta utilizza
zione dello spirilo evangelistico per adoperare i doni dati alla Chiesa: Torganizzazione
dei presbiteri; la questione finanziaria, ecc.
Un argomento di particolare interesse, che
ha sollevato un’approfondita discussione svoltasi con Tìntervento di alcuni fratelli che
da anni coadiuvano i pastori nella predicazione, è stato quello concernente il progettato corso per Anziani. Molti gli elementi
emersi e le perplessità sollevate : se, cioè,
la parola (( Anziani » debba intendersi in
senso restrittivo (il che comporterebbe la
esclusione degli altri laici che già annunziano TEvangelo), ovvero in senso estensivo
(con immissione nel corso di lutti i fratelli
che abbiano uno spirito evangelistico ed il
dono della parola: ciò (he, del resto, è stato
auspicato »Va molti dei presenti); se le comunità sarebbero r icralmente vincolate a
chiamare a far parte dei Consigli soltanto
chi avesse frequentato detti corsi: quali sarebbero le presumibili adesioni; come e con
quale indirizzo didattico i corsi dovrebbero
essere istituiti, ecc.
Dati i delicati problemi, affiorati dalla discussione, la Conferenza ha ritenuto di approvare un o. d. g. per esortare tutti i Consigli di Chiesa a dare alla Commissione Distrettuale gli opportuni suggerimenti pratici
al riguardo. La Conferenza ha poi fissato
Firenze come sede della prossima convocazione, designando il Past. Paolo Ricca quale
predicatore d'ufficio.
I lavori sono stati integrati da due pubbliche conferenze a tipo evangelistico : la
prima, tenuta al mattino dal Past. Guido
Comba sul tema ; « I valori permanenti dell'Evangelo » e la seconda, tenuta alla sera
dal Prof. Giorgio Peyrot. il quale ha parlato sulla « Incidenza dell'Evangelo nella vita di oggi ».
Un vìvo ringraziamento vada alla Comunità dì Ferentino ed al suo conduttore pastore Bertolino, per la fraterna ospitalità offerta.
Inno natalizio
Ricordiamo die le Comunità, le
Corali, le Scuole Domenicali possono ordinare alla Claudiana (Via
Principe Tommaso 1, Torino; Piazza della Repubblica, Torre Pollice)
copie del foglio con la stampa dell’inno natalizio pubblicato nel numero scorso (L. 10 la copia), foglio
die può essere agevolmente inserito nell’Innario.
una visione concreta dell’unità dalla
Chiesa di Cristo, particolarmente
quando hanno ptartecipato tutti insieme alla Santa Cena; essi hanno poi
accettato con entusiasmo ia creazione
della Conferenza di tutte le Chiese
Africane, e dopo aver criticato le missioni, hanno pure riconosciuto la necessità di una collaborazione con le
chiese ohe hanno mandato loro dei
missionari, ma insistendo che detta
collaborazicoxe va impostata in modo
diverso e deve rispettare Tindipendenza delle giovani chiese.
Sullo sfondo di queste impressioni
generali, dedotte da resoconti più o
n.eno ufficiali, è interessante sentire
le impressioni personali del Pastore
E Mallo. Egli le ha divise in negative
e positive
Prima di tutto egli ha detto la sua
inquietudine ^perchè Kampala gli è
apparsa come ima grande piramide
senza base, giacché, secondo le sue os
servazioni, le comunità locali di tutte
le denominazioni sono rimaste estranee alla preparazione della conferenza, ed ignorano tutt’ora quale sia il significato di Kampaia e quello che vi
è stato fatto. Questa mancanza di base rischia di compromettere l’avvenire
della Conferenza, come è pure pericolosa l’ampiezza degli organismi creati, (segre-ariato, commissioni ecc.) che
sembrano al sig. Mallo troppo ambiziosi per le posi-ibilità attuali delle
chiese componenti la Conferenza.
« Qui trop ombrasse, mal étreint ! »
Altri punti interessanti riguardano
ie reazioni dei mernbri stessi della conferenza: per alcuni, che nell’ambiente ristretto delle loro denominazioni
non avevano mai osato esprimere il
loro pensiero^ profondo al riguardo della situazione attuale, o delle relazioni tra chiesa e missione, Kampala ha
offerto la possibilità di parlare apertamente e liberamente, sebbene alcuni
abbiano osato farlo soltanto in con
versazioni private, ma non nelle sedute della Conferenza. Altri membri
invece sono stati troppo sensibili a
pressioni esercitate da correnti ed organizzazioni politiche ed anche ecclesiastiche esterne alla conferenza, il
che ha influenzato alcune delle decisioni prese. Sarebbe stato meglio, ha
detto il pastore Mallo, « lasciare l’Airica camminare al passo deirAfrica ».
Con rincrescimento Toratore ha Dure notato che dopo Kampala, certe
missioni e chiese della tendenza fondamentalista, si sono decisamente staccate dalla Federazione delle Chiese
Protestanti deH’Airica Equatoriale, di
cui egli è segretario generale.
Per il lato' positivo il pastore Mallo
si è rallegrato del fatto che per la pri
ma volta le Chiese Protestanti Afri
cane si sono incontrate e la loro riunione ha preceduta quella dei capi degli Stati Africani, ad Addis Abeba
Ccs'i è stato sottolineate' il fatto che
la vera libertà viene da Dio e la vera
unità è fondata in Dio. Durante la
conferenza i delegati di tante chiese
diverse, hanno scoperto la loro unità
nello studio in comune della Bibbia
e nella preghiera. E l’oratore ha esclamato : « Sono gli uomini di preghiera
che dirigono le chiese. La nostra tentazione è di essere degli uomirii di
chie.sa seduti alle nostre scrivanie ! ».
A Kampala sono state praticate
molte breccie nelle barriere denomiij azionali ed è pure apparso un interesse nuovo per le sette che si sono
staccate dalle chiese costituite dalle
Missioni. D’altra parte, prima di Rampala le chiese protestanti africane di
lingua francese, che sono numerica
mente più deboli, erano generalmente ignorate dalle chiese sorelle di lingua inglese. A Kampala il pastore
Mallo ha avute l’impressione che negli ambienti direttivi della conferenza, il contributo delle chiese di lingua
francese è stato apprezzato, e che la
relazioni tra i due gruppi sono ora
grandemente migliorate.
Un altro sintomo rallegrante che è
apparso chiaramente a Kampala è il
desiderio delle Chiese Africane di africanizzare sempre più il culto, la
predicazione c la. teologia. Però l’oratore ha precisato : « Af ricanizziamo si,
ma con prudenza, attenti a non tornare al paganesimo ! ».
Concludendo il pastore Mallo ha
esclamato: «Hanno ora i nostri insegnanti capito che i loro allievi sono
giunti alla loro maggiorità? Se lo
hanno capito allora, dal punto al quale siamo arrivati, camminiamo assieme I ». R. C.
Il lago artificiale di Bellesa:
siamo nella stagione secca.
La stazione missionaria di Bellesa: in primo piano la scuola
Cari amici.
prima che giunga per tutti la fine dell'anno, desidero farvi avere, ancora una volta, alcune notizie dal nostro campo di lavoro, e saranno ancora degli a asterischi » ad
illustrarvi ciò che voglio raccontarvi.
* Poco meno di un mese fa, sono scesa
al cimitero per dare un’occhiata alle numerose tombe che avevo ripulite qualche tempo addietro, quando un bimbo, che mi aveva seguita fin là, mi chiede — in perfetto inglese — se ho bisogno di aiuto. Alla mia risposta negativa, invece di andarsene, si è seduto, gambe penzoloni e braccia conserte, sul
muro di cinta. Cosa fare? Chiacchierare con
lui era la cosa più simpatica e facile da fare;
quindi ho attaccato discorso chiedendogli tutto il possibile immaginabile su di se, sulla
scuola, sul villaggio e gli ho detto che presto avrebbe avuto anche me come insegnante.
Arrivata l'ora di tornare a casa (la vedevo proprio davanti a me. lassù sul cocuzzolo della collina con la -ua cisterna bianca
per l’acqua), l’ho salutalo e come risposta
mi sono sentita dire — quando di corsa,
scarpe in mano, aveva già attaccato la salita della collina : « Signora, si ricordi di
me quando verrà a scuola... sono nella
classe...! ». Roba da matti!! Un allievo che
prega il proprio insegnante di ricordarlo,
quando io, ella sua età, nella speranza che
la mia maestra non si accorgesse di me, cercavo di nascondermi dietro le spalle (ahimè
sempre troppo strette) della compagna che
mi sedeva davanti...)
* Si apre la scuola. Il maestro della prima elementare entra nella sua classe passando in mezzo ad una vera folla di bimbi.
« Ce n’è proprio per .tutti - dice tra sè - La
scuola quest’anno sarà piena! ». Seduto al
suo tavolo comincia a chiamare i ragazzi,
e man mano che entrano, ne trascrive il nome su un foglio di carta. Ha ben 30 posti e.
volendo, anche 40 (!). ma chissà se li riempirà tutti...! I ragazzi entrano e guardano
con un sorriso il loro maestro. Si sentono
molto orgogliosi. Tra poco sapranno legge
re e scrivere c diventeranno perciò dei ragazzi u intelligenti »! 11 maestro scrive...
scrive... Ad un tratto si ferma, la sua lista
contiene già .50 alunni... come è possibile?
Si alza e getta un’occiiiata fuori... « E* impossibile... no, no, di certo mi sto sbagliando... non si è mai insto nulla del genere.
Non ci devo pensare... ». Ma l'idea non lo
la.scia. anzi, si fa - malgrado lui — sempre più insistente.
'■< Gli alunni tra i quali ho camminato poco fa per entrare in classe, stanno aspettando di entrare per fare... la mia conoscenza! »
Si ri.siede e per un istante, col capo tra
le mani, cerca di pensare quale possa essere
la soluzione migliore. Rilegge la sua lista
di nomi e si ferma al 40.mo. Li dichiara
iscritti per Tanno '63-64 e li fa uscire tutti.
Poi, da una porta laterale esce pure lui e,
mentre sale di corsa alla Missione per chiedere consiglio, sente, sempre più flebili, le
proteste ed i pianti dei più piccoli che non
hanno fatto in tempo a far scrivere il loro
nomo sulla listai!
Da parecchi anni si ripete la stessa cosa,
ma il numero cosi elevato di alunni lasciati
fuori quest'anno, ha fallo pensare molto seriamente il « Comitato scolastico » che ha
Cartoline di Natale
Ricordiamo che sono in vendita alla Claudiana, ancora un
certo numero di cartoline e car
toncini di Natale, editi l’anno
scorso dalla Federazione, al
prezzo rispettivamente di L. 35
e L. 50. Il provento della vendita sarà quest’anno devoluto alla borsa di studio per maestra
giardiniera.
Il Comitato Nazionale
II. 23 NOVEMBRE /I AflS/|/V/V/l
Un sinodo missionario
f.e SncÌRÌà Missionarie elvetiche rinsaldano
la loro unione e si inseriscono più direttamente nella vita delle Chiese protestanti svizzere
Il 23 r.oveiìibre 1963 nella Calledrale di
Losanna, tutti i fedeli quivi radunati
sero un momento storico mollo ccinmovenle quando il pastore Narbel presiedette il
tulio di apertura del Sinodo missionario,
ìspiirandesi a 1 Corinzi 3; 9: «Siamo coi
laboratori di Dio ». Da più di un secolo,
messaggeri di ogni na25Ìonalilà, varcarono
le frontiere, attraversarono i mari, per annunziare Cristo Salvatore del iiicndo. sempre mandati, allora, da gruppi di cristiani
più coscienti delTordine del Maestro (Mali.
28: 19L Oggi la Chiesa tutta realizza la sua
responsabilità e vuole impegnarsi, come tale, sostituendosi alle Società missionarie affinchè siano numerc.si i messaggeri che percorreranno il mondo, il quale sempre più
è in attesa di quei mietitori ancora trono)
scarsi. Siamo riconoscenti per jl lungo caniluino percerso, per la fedeltà perseverante,
le benedizioni provenienti dalla collaborazione fra missione e chiesa.
Oggi, radunali qui, come sinodo missionario, riconosciamo che Dio è il Signore
onnipotente. « Egli parla e la cosa avvie
ne ». Egli deve regnare, ma non vuole re
gnare senza di noi. Dio aspetta la nostra
collaliorazione nell’azione e nella pregliiera.
Oggi, ccnie Chiesa, il nostro compito deve essere considerato nella prospettiva dell’ordine mondiale. Questo sinodo missionario è stalo preparato a lungo, e dobbiamo
tutti sentirci arruolati nell’evangelizzazione de! inondo. « Guai a me se non evangelizzo ».
Da) pulpito fu letto il preambolo dell’atto costitutivo del Distretto missionario delle cliiese protestanti della Svizzera francese.
« Le Chiese protestaiili della Svizzera fran
cese, riconoscenti alle Società Missionarie
d’avere risvegliato e mantenuto nelle parroichie il desiderio di contribuire all’evangelizzazione del mondo comprendono con
tutte le Chiese unite nel Consiglio ecume
nico, che, essendo l’oggetto della grazia del
Dio di Gesù Cristo, sono nella stesso tempi* i suoi testimoni, in mezzo alle nazioi.i
e devono assumere la funzicne uposloliia
nei paesi d’oltre mare ».
« Convinte die la situazione attuale, nel
mondo intero, esige da parte loro un’ubbidienza aecresciuta ed una più completa uni
là d’azione, decidono di costituire un distretto missionario, allo scopo di favorire
1;' proclamazione dell’Evangelo al inondo
intero, affinchè lutti gli uomini possano
ci edere in Lui ed essere salvali ».
11 vescovo Newbigin, che tanto operò nella formazione della Chiesa Unita neH’india, spiegò nel modo suo eliiaro e conciso,
come l’integrazione della Missione nella
Chiesa non sia una semplice misura consultiva, ma un atto decisivo di riconoscenza
alla missione e la volontà di continuare l’opera iniziata: anni fa, \ pagani vivevano
k?;tano da noi, li consideravamo come esseri perduti, se non correvamo al loro aiuto! Oggigiorno, i pagani sono in mezzo a
noi. Sono i nostri vicini. 11 linguaggio mis
sionario, non è più di attualità.
Dobbiamo dividere il nostro pane con
gli affamati. Dobbiam.) darci, noi vslessb
agli altri. \cn siamo più, l’uomo ricco die
distribuisce le briciole ai pagani. Siamo anche noi, dei mendicanti die si avvicinano
ad altri mendicanti. Tutti gli uomini hanno sete d’una fede die possa dare un senso alla vita, e questa speranza è Cristo,
l’Amore divino.
Non possiamo rimanere indifferenti, dobbiamo dividere Cristo con loro, dandoci
noi stessi.
Le note dell’organo riempivano le volte della Cattedrale e, uniti abbiamo sentito
in mezzo a noi, la presenza di Colui die
ci chiama ad essere, ognuno, ovunque, una
lestimcnianza vera del Suo perdono, delli
Sua grazia.
] nastri cuori, ancora sconvolti dal tragico avvenimento di Dallas, fomentato dalFodio, ritrovarono in quell’istante, la Pace, la certezza die, ¡n Cristo, Iddio regna.
GrazieUd Jalìa
subito fatto una domanda ad una società
elettrica, chiedendo l’aiuto finanziario necessario a pagare la maestra che la Missione
•correbbe mandare qui a Bellesa per prendersi cura di questi 130 bimbi copti che verrebbero riuniti in una stanza che gli anziani del villaggio volentieri ci metterebbero
a disposizione.
Per ora la risposta non è ancora giunta,
e 130 bimbi aspettano di poter cominciare ad
imparare a leggere e scrivere per poter diventare dei ragazzi a intelligenti »Wl
* La stagione delle grandi pioggie è ormai
lontana, ma non abbastanza per averrnì fatto dimenticare un fatterello piuttosto simpatico.
L'acqua era entrata a fiumi in casa. Infilato un buon paio di scarpe che poti’s^-;’ proteggermi dal freddo e dairuinidità, (creavo
di prosciugare i laghi che si erano brinati
un po' ovunque. Accanto a me, Anvuté. la
ragazza che sta con noi, mi aiutava ¡ibera
da ogni preoccupazione che potesse concernere il bagnarsi o meno.
Per tale lavoro: io mi ero iniìlaà* un
paio di scarpe, lei... se le era tolte!
Se non vado errata sulle nostri' autostrade è raro incontrare qualche co.-^a che
non siano macchine, autocarri, moloc^uiette.
ecc.. ma se per caso un animale quaiinique
si mischia al traffico, certamente il p.wi.roiie
si precipita, a costo forse della propria \ita.
a salvare il suo « patrimonio » da 'icura
morte.
Qui in Africa le cose vanno (livcr^;■,nenie. Se un gregge attraversa la strada o se
un capretto, attratto dal calore deirasla io si
riposa nel bel mezzo di essa, se hai una macchina, ti devi fermare ed aspettare [»izientemente (!) che la via sì liberi. Se Tasino
sfugge al controllo del pastore, questi non
si scomoda manco per niente, anzi, e la
sua bestia è un po' vecchia e malconcÀH, acquattato da qualche parte, ti spia e fu voti
perchè il suo « rudere » vada a finire otto
le ruote della tua auto. Se, disgrazialameiite
per te, succede la disgrazia, eccolo spuntare
agitando l'immancabile bastone ed ¡noudarti
di improperi (ma il suo cuore si rai i’gra)
e chiederti il risarcimento del danno eh?- sei
obbligato a pagare al più presto (è f i legge!!). Se ammazzi un asino: glielo pagri come « nuovo », ma se la cattiva sorte li parta
una mucca sotto le ruote, allora... povero te!
Non solo gliene devi dare un'altra, ii:»; come contorno ci scappano almeno due tre
pei’orelle! Un vero disastro ed unii \'era
pieoccupazii.ne !
Ed ora terminando, permettetemi un
ultimo asterisco che non vuole assolulainente essere una critica, ma semplicemenlr una
considerazione. Leggevo sulla circolare di
una chiesa valdese, che il pastore di (jiiella
comunità era finalmente riuscito, dopo vari
tentativi e preghiere, ad anticipare il cíilto
della domenica dì mezz'ora, e che questo
spostamento significava un sacrificio per
molti membri della comunità.
Ciò che mi sta a cuore di dirvi è come
trascorrono la domenica i fedeli di Beilesa.
Il culto domenicale inizia sempre alle 9.30
(nessuno ha l'orologio), salvo quando c'c il
culto di Santa Cena, che allora viene spostalo alle 7.30. A questo culto delle 9.30 assistono generalmente anche tutti i « piccoli » che alle 11 si riuniscono nuovamente
nella cappella per la Scuola domenicale. Come se ciò non bastasse, lo stesso pomeriggio
alle 15 lutti sono riuniti per la seconda (o
terza) volta, per ascoltare messaggi vari, cantare e pregare insieme. La giornata termina
con un culto serale ed ancora una volta siamo tutti insieme.
Ed ora, terminando, anche se un po' in
anticipo, auguriamo a tutti voi che ci leggete, un Natale sereno, un nuovo anno di
.soddisfazioni nel vostro lavoro e di ricche
benedizioni dal Signore.
Paola Troll
UNALMEJNTE
Valli Nostre
1964
E’ uscita l’edizione 1964 del
ifioto calendario, in italiano, francese, inglese e tedesco; 6 quadricromie, 6 riproduzioni in bianco
c nero, piacevole copertina, indirizzario evangelico italiano.
L. 500 la copia, inchiederlo alla
Claudiana, Via Principe Tommaso 1, Torino, oppure a Torre Pei
lice, oppure alla Libreria di Cultura Religiosa, Piazza Cavour
32, Roma.
3
13 dicembre 1963 — N. 49
pag.
libri
Strenne
per i nostri
ragazzi
L'Editore SANSONI ha pubblicato
nel settembre di quest’anno, nella « Biblioteca Sansoni per Ragazzi », i tre
volumi che vi presentiamo:
— Le prime età dell’uomo di ANTONIO M. RADMILLI, professore di paleontologia umana all’Università di
Fisa. E’ una riduzione dell’opera dalle stesso titolo pubblicata nella collana « Piccole Storie », dello stesso^ editore. Il libro introduce i ragazzi nel
mondo affascinante della preistoria,
la quale non è ancora materia di insegnamento nelle scuole, ma il cui
studio, da 100 anni a questa parte, sta
laggiungendo un livello scientifico,
perchè l’archeologo « sollevando uno
strato di terra dopo l’altro è come se
sfogliasse le pagine di un libro».
E' molto significativo, ed è da salutare con gioia, il fatto che anche in
Italia un professore universitario abbia preso tanto sul serio i ragazzi da
dedicare a loro un suo lavoro e speriamo che questo esempio sia raccolte in molti campi.
Come sappiamo anche dal racconto
biblico, l’uomo è l’ultimo arrivato sulle tpvra La paleontologia umana ne
studi-;) l’origine e l’evoluzione e indagi) nuande la vita abbia cominciato a
pulsine sulla terra. E’ una scienza affas(sriante anche per il credente che,
pur fix-endo risalire l’origine delle origrn olì atto creatore di Dio, scopre
con '-lo'a come la privilegiata creatu1 1 lO abbia potuto progredire nel
co ' 'le epoche.
— f-.1 icn.i dei Faraoni dell’inglese
Lr ' -'HU COTTREL.
alle dei Re molte tombe di
Fai ¡o ¡1 lestimoniano della lunga', inte i "ip storia della civiltà dell’antic'o M'-iiio. La tomba di gran lunga
pu «'les'-ante tra le 30 rinvenute in
oui n 7ona, è la tomba di Tutankamon che l’archeologo inglese Carter
PC I , i ‘ nell’ottobre del 1922. La tomba ' )■ n iSta sigillata per 3000 anni,
da lìt rnoca precedente a Mosè, col
Sis'iji.': lic’ .sacerdoti che l’avevano in
ci . ed era cosi sfuggita al sacch* "'V]o rimanendo intatta.
r I aveva 9 anni quando l’Ir>lH j 1 ; commosse alla scoperta di
Carter e sorse in lui. già allora, la passione dell'archeologia, che lo aocomDa ano durante tut ea la vita, come te■sriraoniano 1, suoi libri.
Qi‘“'-dC' pri 3 mr per ragazzi che
egli rui e momenti
d ’HI i *1 F ttc Disandosi su
is TI i s ni 1 pit ure e altri
cncìiìTienti A volte l'autore sembra
voler oeiietrare tiietr.o quegli occhi a
n'i'-incirria rosi vivi e esDressivi e ine orel 1 uel motai or taiio. Allo^
ra 'd'.ona e poesia si urnscono in una
.sniiesi che per i giovani è ^necessaria
e felice.
— La ferra dell’Inclo di 'WALTER A.
T AIRSERVIS.
E’ incredibile tutto quell-o che cuesto libro riesce a racccutare dell’In
aia, in forma piana e no-^ crnvenzioiiaìe. L’autore è un orientalista americano. assistente al Museo di Storia
naturale di Ne'w York e professore di
archeologia airuniversità della stessa
città. Ha diretto spedizioni archeolo
elche in Asia e oltre a scrivere libri
della sua specializzazione non disdegna di scrivere per ragazzi.
Con questo libro si rivela profondo
conoscitore della terra dell’Indo, quella « terra di contrasti », quella terr.i
dei 700.000 villaggi, delle grandi e beile città e delle caratteristiche « città
sacre» che ne sono il cuore. Questa
India, con i suoi infiniti problesni (la
sovrapopolazione e la fame non sono
che un aspetto), dove si ha l’impressione di essere a cavallo di un mondo che vuole evolversi e di uno ch°
vuole rimanere eternamente lo stesso,
perchè cosi, radicato nei secoli (ea è
Quest’ultimo indubbiamente che affascina di più!), è descritta molto bene
attraverso gli usi popolari, le religiom, ì grandi movimenti del Budda, di
Gandhi ecc., e la storia recente. E'
senz’altro un libro vivo ohe dà notizie esatte. Berta Subbia
.A. M. RADMILLI: Le prime età dell’uomo
■ Ed. Sansoni, per 12-14 anni - L. 1.600.
!.. COTTREL: L« terrò dei Faraoni - Ed.
Sansoni, per 12-14 anni . L. 1.600.
\V. A. FAIRSERVIS: La terra dell’Indo
■ Ed. Sansoni, per 12-14 anni - L. 1.600.
Culto Radio
ore 7.40
DOMENICA 15 DICEMBRE
Fast. Valdo Vinay
(Facoltà valdese di teologia)
DOMENICA 22 DICEMBRE
Fast. Valdo Vinay
(Facoltà valdese di teologia)
E’ tempo che al Rifugio ìiaa, j!( sia più costretti, per tutti i pasti, a questa ' igienica
saggiata aU’aperto!
Agli abbonati
presenti
e.m. futuri
Allegato a questo numero del
giornale inviamo una volta ancora un modulo di c.c •p. per U
versamento dell’abbonamento
1964. Siamo lieti di poter dire
che già particolarmente numerosi sono coloro che ci hanno
fatto pervenire il loro versamento, e che molte sono pure le offerte : ci scusiamo di pubblicarle
solo a poco a poco, data la scarsità di spazio, ma fin d’ora assicuriamo a tutti i sostenitori la
nostra particolare gratitudine.
Un modo di sostenerci è quello
di procurarci nuovi abbonati. Un
abbonamento per l’anno nuovo
può essere un bel regalo; interessate comunque a questo come agli altri nostri periodici
amici e conoscenti, fate circolare le copie che ricevete, dopo
lettura. Malgrado la massa delle
pubblicazioni i>eriodiche in circolazione, malgrado i disservizi
postali talvolta gravi e cronici,
constatiamo che là dove una
persona o un gruppo si impegna
veramente, gU abbonati aumentano : se potremo contare su una
tiratura maggiore, potremo offrirvi più e meglio di quanto siamo ora in grado di fare!
lego-luce
Appoggio oiorale... e oiateriale
NelTormai lontano 1896 il Sinodo,
accogliendo con plauso l’idea di un
Istituto per Incurabili sottoposta dal
Sig. Melile all’assemblea «assicurava
il suo appoggio morale per l’esecuzione di tale progetto ».
Sorse il Rifugio Carlo Alberto, sulla amena collina di S. Giovanni, aperto a coloro che, rifiutati dagli ospedali non avevano mezzo alcuno di sussistenza.
Nella recente sessione sinodale del
1963. rasssmblea, erme sospinta dalla
acquisita certezza che la testimonianza cristiana trova fecondi strumenti
della sua attuazione nelle opere a contenuto assistenziale-sociale, nel rivolgere le sue attenzioni agli Istituti di
Alcuni ospiti del Rifugio.
Beneficenza, ha affermato « la necessità di aiutarli finanziariamente».
DalTappoggio morale... alTappcggio
ni ateríale! E bene ha fatto nella
destinazione dell’aiuto — a.d affianca
re il vecchio Istituto Carlo Alberto,
benemerito per l’opera sua silenziosa
e caritatevole di oltre 55 anni, al similare erigendo Istituto delle nostra
Chiese d’America.
Ha necessità, il primo, di perfezionare la sua modesta attrezzatura oer
renderla meglio rispondente alle necessità del servizio, svolto con encomiabile sacrificio e dedizione da scarso, ma fedele personale.
Abbisogna, il secondo, della to¿ali
tarla solidarietà valdese per gettare
le basi della sua sicura e sollecita realizzazione.
Gli Istituii nostri per gli «Incurabili » nel fare appello alla liberalità
delle Chiese, contano — in occasione
del Natale — su di un concreto generoso apporto.
La Presidenza della CIOV
Elenco doni ricevuti
Per il Rifugio Re Carlo Alberto: In memoria di Suor Lidia Pai-quol, N.]N. 560.000.
N.N. 10.000, In mem. di Mario Cooito, Valeri Ida e Federica 10.000; Maria Capitanio
5.000; In memoria del marito, Fanny Costantino 500; Ricordando il Babbo e la
Nonna, Henriette Dalmas Armand Hugon
e Stello 3.000; Ricordando la Mamma, A
delina e Maria Dalmas 5.000 : In memoria
dei carissimi Nonni Maddalena e Ernesto
Rivoiru 10.000; In memoria dei miei cari
defunti. Cossu Ada 3.000; .M. N. 10.001).
Per l’Ospedale di Torre Pellice: In memoria della Mamma Rag. Levi Roslagno
L. 1.000.000; Morel Beri Cecilia 500: Riveira Marii in memoria di Perron Adele
ved. Meynier 30.000; Bleynal ludo 5.000;
Vergnano Luigi 2.000; In memoria di Long
Eli, la famiglia 10.000; Davit Livia e Albino 2.000; Tonni Aldo 2.500; Gönnet Maria 1.000; Mondon Craziella 1.000; Pizzardi Lorenzo 1.500: Anioni Barìolomeo 2.000;
Anioni Nadina 1.500; Charbonnier Argentina 1.000; Cliarbonnier Paolo l.OflO; Gitr
dan Ettore 2.000; Peyirot Luigi in memorili
di Peyrol Letizia 5.000: Gönnet Alberto
1.000; Giordanengo Giuseppe 1.000; Cogno
Maddalena l.OflO; La famiglia di Pereno
Giuseppe in inemoiia 2.000; Pelino Angelo 1.000; Charbonniei- Argentina 1.000:
Bounoi'.s Francesco l.t)00; Rivoira Davide
1.000; Coissni Anna 1.000; Doti Metter
1.000; Gaydou Renato 1.000: Tonni Lilia
500; Benedetto Andrea 1.000; Albarin Nadia 500; Grand Luigi 1.000; Toiirn Sergio
1.500: Geymonat Marianna 5.000; Rostagno
Davide 5.000: Gamba Bernardino 500; Ne
grill Radíele 2.000; Pasotti Giuseppe 1.000:
Rag. R. Sobrero 1.000; Fenouil Caterina
2.000; Pesanti Achille 500; Michelin Salomon Fiorina 1.000: Benedetto Sisto 2.000:
Caniiioli Federico 2.000: Ha};. Spctorno Alessandro ü.Oí'.O: Benedetto Carmelina 500:
Cairus Giov. Pietro 2.000; Rostagnjl Eli
sto l.OOfl; Baridon Salina 5(r0: Coisson
iàianca 2.000; Bo Maria f.ristina 600; Benecli Daniele 4.000; Deta-liel'is Liliana
l.flOII; Benin Marco l.OflO: Chiapperò Pier
Giergio 1.000: Perro! Long E. 1.450: Taglierò Paola l.OflO; Piacenza Giuseppe 3.000.
Passatore Aurora 500; Berlin Maria l.OOfl:
Giiglielniont Ida 1.000: Bleynal Carla 2.000:
Eynard FUorentina 1.670: Agli A. Maria
1.000; Mathieu Geraldo S.OOi); Costantino
Dino 5.000; Leger Maria e Bartolomeo 2.000;
Monnet Lorenzo 2.000; Federico e Caleri
na Paschetto 3,000; Long Giovanni 3.000 ;
Albarin Maria 10.000: Montanari Letizia
500: A. Pilon Silvia 3.600: Michelin Salomon Silvana in memoria di Michelin Salomon Pietro 5.000.
Per ¡’Orfanotrofio Femminile di Torre
Pellice: Ricordando le care zie Paola e Caterina, Emma e Alda L. 5.000; In memoria
di Giulio Enrico Bounous, Bleiker John
LI.000; Truffi Catullo 5.000; In memoria
di Ben\ Maddalena, Elvira Debettini 500:
In memoria della Mamma. Beux Maria
l. 000: P. Peyrot 5.000; In memoria dei
soni cari, Procìiei Mariani Olga 5.000; In
memoria del marito prof. Edoardo Lonao.
Longo Beri Celina 1.000: Rossel Béguelin
Henry 9.450: Ida e Federica Valeri « per
un madrinato» 25.000: Capitanio Maria
5.010: In memeria della Mamma Annetta
Cliarbonnier, la famiglia Davite lO.OOO: Ir.
memoria di -Attilio Augusto Jalla, Bertot
Irtne 2.000: Gnsparolto Rodolfo 1.000; Schn
m. ncher Eniilia 2.000: Malatesta Gigliola
1.000; Martini 2.000; Magliana Lidia e Co
saro Livia 2.000: In meni, dei suoi cari.
A. K. 5.000.
Per Ospedale di Pomuretto: In memoria
di Suor Lidia Pasquet, N. N. Lire 500.000:
Menusan Tommaso 1.700; Gouchon Almi.
500: Clot Ronchail Calla 3.000; Micol Elsa
500: Garrón Frida 1.200; Luigi Ferrerò Fr.
f, 21): Meylre Ettore e Jolanda 5.000: Pon-i
Giovanni e Aniandina 5.000; Pentenero A
lessandro 5.000; Riccobene Vasta Agata e
Franco 1.902: V. B-, Roma l.OOÒ.OOO.
Per fondo ascensore: Jalla Lire 10.000:
Pons Adele 5.000: Lantaret Emilia 2.000:
In mem. di Bruno Cesarina, la nipote Bruno Lidia 5.000; Bouchard Elma 2.000; Rizza Marianna e Pasquet Alina, riconoscenti
al Signore 5.000; Ricordando il caro mariio, Long Meynier Ilda 20.000; Scbellenbaiini
5.000.
Per ,4silo dei Vecchi di San Germano:
Beux Susanna L. 1.000; Trazzi Lidia 6.000;
Diisirens 1.000; In memoria di Grise; Jenny un’Amica 500; Cécile Davil Caroline
Iloll 12.000: Griot Maria e Angela 10.000;
Durami Dolores 1.400; Lega Femminile di
Milano 30.000; In memoria del pasl. Arii.aldo Coiiiba lOO.OOO dalla Chiesa di Bergamo; Paiiliiie Marcelle Diibois 1..500 in
memoria di Amedeo Grill; Nell’anniv. dipartenza della mamma Tommassone Evangelina e M. Migliara 2.,500; ,N. N. 10.000.
Per Orfanotrofio Maschile di Pomuretto:
Dalla Banda Musicale di Inverso Pinasca
I . 10.000; In memoria di Baldi dei Ser M.
G. 50.000: N. N. 10.000; Rirordando il raro marito. Long Meynier fida 5.000: Ricordando il piccolo Ezio 1.500; In memoria della signora Cléanthe Rivoiro Pellegrini. Clemence Gav 2.000.
CULTO PER SCIA TCRI
A FRALI
Gli sciatori che la domenica salgono nella conca di Frali per godere
delle sue piste e seggiovie, sono cordialmente invitati al culto che si celebra dalle 17 alle 17,30 nel tempio di
Frali, deciso pensando a loro in modo particolare.
Breve viaggio
in Germania
(segue da pag. 1 )
nilà che si raccolgono nel calore della
fede e dell’amore, non pigre, conformiste, sofisticate, incapaci di cantare
le lodi del Signore, perchè troppo compassate e imborghesite nel loro bcr.essere materiale .
E non ho mancato di fare una breve visita a Gros Villars, nella campagna del Württemberg, uno dei villaggi
fondato dagli esuli Valdesi. Ero atteso in quel villaggio nella casa dei signori Talmon; attorno al tavolo imbandito sedevano tre miei omonimi,
contadini villaresi. TTitto ciò che mi
ricorda le vicende del popolo valdese
mi sta a cuore' ed in questi anni passati ho visitato molte famiglie Valdesi in varie parti del mondo. Non ho
mancato di fare una visita al cimitero del silaggio con gli amici che nu
avevano accolto. C’erano molte tombe di famiglie Vinçon, Jourdan, Rostan, ma ne ho subito notata ima, segnata da una vecchia lapide su’cui
erano scritte queste parole:
lei repose au Seigneur
Daniel Mondon
nè à Bobi en Piémont le 18 mai 1767
Dernier Pasteur Vatidois des Vaudois
du Württemberg ■— servant deux Eglises : 4 ans à Palmbach et 30 ans à
Gros Villar — Décédé le 28 Décembre
1840.
Ho voluto scrivere queste parole,
perchè anche questa è storia Valdese.
Una storia segnata da varie tappe e
da molte date, sulla via della testimonianza della nostra Chiesa all’Evangelo di Cristo.
Per conto mio non dimentico' il passato e non lo idealizzo neppure. Dio
ha parlato ai nostri padri e certamente Egli parla ancora oggi a noi. La
storia continua fino ai limiti del tempo fissato da Dio. Stiamo attenti alla
Sua voce e compiamo la nostra tappa
oggi, come Chiesa Valdese e come cristiani, in uno spirito di vigilanza e di
operosità. Ermanno Rostan
. Vi rii'ordiaiiio, per 1 vostri regali, j nostri diselli di inni evangelici, che già hanno
avuto tanto successo. Nella considerevole discoteca die « Radio Risveglio » sta creando,
a poco a poco, sj è pure accresciuta, tritiinamente, la serie di diselli incisi dalla Corale Valdese di Torre Pellice, diretta dal
M'’ Ferruccio Corsani.
Anzitutto, per Natale, un microsolco a
45 g (cm. 17), contenente il coro a Notte
santa ì) e il coro « Tu scendi dalle stelle o
(RR 4517, L. 750).
Quindi un microsolco a 45 g. EP (cm 17).
contenente quattro inni dell’Innario Cristiano: a La tua presenza brama ìì. «Chi
potrà dir », ecc. (RR 4516, L. 1.100).
Nelle nostre librerie, a Torino e a Torre
Pellice, troverete pure altri dischi di musica religiosa e soprattutto natalizia.
UNA OFFERTA SPECIALE
Porto a conoscenza di tutte le Chiese Valdesi il seguente Ordine
del Giorno votato dall'ultimo Sinodo:
Art. 42 A.S. — Il Sinodo, convinto della necessità di aiutare
finanziariamente gli Istituti di beneficenza, rivolge un caldo appello a tutte le Chiese ed ai gruppi Valdesi dell'Estero affinchè offrano
il loro contributo in occasione di una Domenica scelta dalla Tavola,
alla realizzazione delle due seguenti iniziative : la costruzione di
uh passaggio coperto presso il Rifugio Re Carlo Alberto e l'istituendo Asilo per gli Incurabili nel Distretto Rio Platense.
Il risultato della colletta verrà dedicato in parti uguali a queste due iniziative che il Sinodo raccomanda vivamente a tutte le
Comunità.
★
La Tavola Valdese ha pertanto deciso che la colletta del
CULTO DI NATALE
rivesta il carattere di un dono fatto a benefìcio di due Istituti Valdesi
che operano ed opereranno nel campo dell'assistenza agli incurabili :
il Rifugio Re Carlo Alberto di Luserna San Giovanni che ha in progetto
alcune opere di restauro e di adattamento, e l'istituenda Casa per Incurabili nel Distretto Rio Platense, che dovrebbe sorgere neH'Uruguay
per iniziativa e volontà delle Chiese Valdesi dell'America del Sud.
La Tavola Valdese raccomanda molto vivamente questa colletta a
tutte le Chiese ed ai gruppi Valdesi che risiedono all'estero. E' necessario che tutti i membri delle nostre Chiese facciano questo dono nel
giorno di Natale per i nostri Istituti e che i giovani Valdesi non si escludano dalla partecipazione all'offerta, lasciando tutta la responsabilità ai
loro genitori.
Questo è ¡1 tempo in cui Dio ci chiede di dare ed Egli mette alla
prova la nostra sensibilità e la nostra generosità. Il Signore sa che nella
popolazione Valdese ci sono oggi i mezzi per sostenere sempre meglio
i nostri Istituti e la nostra Chiesa. E lo sappiamo anche noi, ma siamo
poco propensi a trarne le conseguenze.
Ricordiamoci, pertanto, della offerta di Natale. Le offerte siano inviate alla Tavola Valdese — Via IV Novembre 107 - Roma — C.C.P.
1/27855 nel piij breve tempo possibile. La Tavola Valdese ripartirà la
somma globale fra i due Istituti indicati.
Ermanno Rostan
Moderatore della Tavola Valdese
4
pag. 4
N. 49 — 13 dicembre 1963
DALLE NOSTRE COMUNITÀ
VERONA
ANGROGNA {C«iiolao90)
— Riassumiamo brevemente gli avvenimenti più importanti di questi ultimi mesi.
Ottobre e Novembre sono stati caratterizzati dalla ripresa delle attività.
— Il 10 Ottobre un breve Culto apriva
l’attività scolastica. A questo 'proposito diamo un benvenuto alle due Insegnanti Val
desi del Capoluogo: Sig.ra Adriana Gardiol (che già conoscevamo come Sig.na Pe
rotti) e la Sig.na Anna Lisa Coisson.
— Il 27 Ottobre un Culto a cui hanno
partecipato tutti j bambini della Scuola'Domenicale e del Catechismo apriva la serie
delle attività (riunioni di quartiere. Unioni
giovanili. Corale, Unione Femminile, Catechismi e Scuole domenicali).
— 11 24 Novembre ha avuto luogo una
intere-ssante Assemblea di Chiesa in cui varie questioni vennero discusse, tra di
la partecipazione ai Culli e alle riunioni e
le visite pastorali. Si è concluso che per la
vita e lo svilup'po della Chiesa la prima e
le seconde devono essere intensificate e per
questo tutti debbono assumere un impegno
più. cosciente. L’assemblea eleggeva quindi
a quasi totale unanimità quale Anziano per
il quartiere dei Pons, Alfredo Malan dei
Pons. Riconfermava poi per un altro quinquennio gli Anziani Firmino Chiavia per !
Malans e Stefano Pons per il Martel. Al
neo eletto in particolare e ai riconfermati l’augurio di un lavoro proficuo e di perseveranza nella fede, nella speranza e nella
carità che sia di esempio e testimonianza
alla comunità.
— Il 3 Novembre abbiamo accompagnato
al Cimitero la salma di Alice Benech delle Puoise, mancata improvvisamente, senza che nulla potesse fare sospettare una fine così immediata. Anche di fronte a questo lutto la nostra speranza e la nostra consolazione sono in Colui che conosce ¡1 perchè e il valore di ogni esistenza e che non
vuole che « alcuno di questi piccoli perisca ».
— Un vasto progetto di restauri di alcuni
stabili del Concistoro è motivo di un pressante appello finanziario rivolto a tutti. Intanto in occasione della posa di tubi per il
nuovo impianto idrico, abbiamo avuto la
volontaria collaborazione di un valido gruppo di giovani e meno giovani a cui tutta
la Comunità esprime vivissima riconoscenza
— Il 1° Dicembre la Sig.na Fiorella Coni
ha, vicedirettrice dell’Asilo dei Vecchi di
San Germano Chisone ha presieduto la riu
nione dell’Unione Femminile con una in
teressante presentazione dell’opera dei no
stri Istituti illustrata da bellissime diaposi
tive a colori. Ringraziamo la Sig.na Comba
per questa visita che contribuirà senza dubbio a destare nuovo interesse per l’opera
sociale della Chiesa da parte della nostra
Comunità.
VILLAR PELLICE
— Ha terminato la sua laboriosa giornata
terrena il nostro fratello in fede Gönnet
Giuseppe Giovanni, del Bessè, di anni 68.
Colpito da grave inesorabile male, egli ha
accettato molto coraggiosamente la sua grave prova ed ha atteso nella calma e nella
fede il momento di congedarsi da qnesta
terra e di salire più in alto. Egli ha avuto
il privilegio e la gioia di veder riunita intorno a se, prima della grande chiamata,
(cosa di cui egli era molto riconoscente) tutta la sua numerosa famiglia e di salutare
tutti i suoi numerosi amici Egli era molto
conosciuto non solo a Villar, ma in tutta
la valle e il giorno del suo accompagnamento funebre — malgrado il tempo non molto
clemente — una grande folla di conoscenti
ed amici è salita fino alla sua casa al Bessè
a porgergli un estremo saluto ed a dire alla
sua famiglia la propria simpatia.
Alla compagna della sua vita, ai figli e
alle figlie e rispettive famiglie, ai fratelli,
alle sorelle ed a tutti i numerosi parenti
rinnoviamo Pespressione della nostra viva e
sentita simpatia e della nostra fraterna solidarietà.
— Dalla lontana America ci giunge notizia della morte avvenuta a Filadelfia di
Susette Allio GlaudeL di anni 76, originaria
di Villar Pellice.
Benché lontana da moltissimi anni, essa
si era sempre ricordata — anche con i suoi
doni — della sua chiesa d'origine ed era
contenta tutte le volte che le era dato di
riceverne notizie.
Porgiamo alla sua memoria il nostro reverente e riconoscente saluto ed esprimiamo
le nostre fraterne corfcdoglianze alla sua sorella Paolina Berton Ved. nata Allio del
Teynaud e alle sue due sorelle in America.
— Nel tempio dì Bobbio Pellice sono stati
uniti in matrimonio : Giovanni Michelin Salomon, del Ciarinis, e Maria Mondon. di
Bobbio Pellice.
A questi due sposi, che si stabiliscono nel
territorio di Villar, inviamo le nostre felicitazioni ed i nostri voti augurali.
—■ Una serata, veramente d'eccezione, ha
avuto luogo sabato sera, 7 dicembre. Abbiamo avuto il grande piacere di ricevere quella sera la graditissima visita della Corale di
S. Germano Chisone, accompagnata dalla
propria Direttrice Sig.ra Delia Bert e dal
Sig. Bert. Essa, in collaborazione della nostra Corale, ha offerto nel tempio un concerto di canto corale, ascoltato dal numeroso pubblico accorso, con grande interesse e
con vivo godimento spirituale.
Un messaggio ci è stato portalo dal Pastore Sig. Bert.
A tutti i Coralisti di S. Germano Chisone
c di Villar Pellice, e particolarmente alle
loro Direttrici, Sig.ra Delia Bert e Sig.ra
Cecilia Ciesch, vogliamo dire ancora tutta
la viva riconoscenza della Comunità
All'uscita è stata fatta una fruttuosa colletta il cui provento è stato devoluto al
fondo chiamato finora a Pro armonium nuovo », ma che qualcuno ha proposto (chissà
se la proposta potrà essere accettata) di cambiare in « Pro òrgano tempio ».
LA PASSËBELLÂ
m mm
TBAÏOLTA
La passerella che
volenterosi Villaresi
avevano gettato sul
Chisone è stata abbattuta da una piena, i Valdesi deWInverso sono di nuovo
costretti a un lungo giro per raggiungere il loro luogo dì
culto, a Vill'jr Pe
PRAMOLLO
il :
Domenica 24 Novembre, abbiamo avuto
un « Incontro fraterno » a cui ha partecipato una trentina di. membri di chiesa. Il
tema all’ordine del giorno era « La predicazione oggi ». Dopo due introduzioni del sig.
Edgardo Paschetto e del Prof. Augusto Armand Hugon, numerosi sono stati gli interventi del presenti,
I membri di chiesa trovano la predicazione in generale difficile, troppo lunga, desiderano che si parli di cose pratiche : di problemi etici, delle preoccupazioni attuali dell’uomo con esempi concreti tratti dalla vita
di tutti i giorni. Pensano che troppo spesso
la predicazione dei pastori è una divagazione teologica espressa in termini incomprensibili per il comune membro di chiesa. Inoltre la predicazione odierna manca di chiarezza : l’organizzazione del pensiero sembra
talvolta inesistente, mentre la chiarezza aiuta
molto la comprensione.
Come si vede la critica è stata serrata e
vivace. Da parte dei pastori si è riconosciuta
la fondatezza di molte critiche. Occorre però
vigilare sul pericolo di una predicazione tematica che in fin dei conti non è sotto la
signoria della Parola di Dio, ma si serve
della Parola come meglio crede.
Quanto alla « vaga teologia » può darsi
che spesso le cose siano proprio come si dice,
ma c’è anche da chiedersi se i membri di
chiesa di oggi hanno perso quella base di
conoscenza biblica che derivava da una attenta lettura quotidiana e che rendeva molto più facile il seguire la spiegazione della
Parola fatta dal pulpito.
E’ forse mancata una messa a punto iniziale su quello che intendiamo per predicazione.
Molte cose si sarebbero potute ancora vedere insieme ma ci è mancato il tempo.
Questo primo Incontro ha soddisfatto tutti.
— Ringraziamo molto i Pastori Ganz e
Jahier per aver presieduto i culti in francese di fine mese ed il Past. Bertiri per aver
presieduto il culto ai Coppieri il lo u. s.
— Ricordiamo la seduta della « E. Arnaud », domenica 15 alle 20,45.
Domenica 8 dicembre ha avuto luogo
il Bazar delle Missioni con ottimo risultato.
— Nel pomeriggio della domenica 8 dicembre, il Past. sig. Sommani ha unito in
matrimonio nel Tempio dei Coppieri, il signor Enrico Gay e la gentile signorina Erica Travers, insegnante, entrambi simpaticamente conosciuti nella nostra cittadina e
nella nostra comunità dove essi prendono
parte a varie attività. L'Unione dei
Coppieri di cui lo sposo è stato per vari
anni presidente, ha espresso la sua riconoscenza e la sua gioia cantando un inno di
circostanza. Un ricco thè riuniva, poi, nella
Foresteria intorno agli sposi felici, numerosi parenti, colleghi ed amici.
Molto graditi il canto e la poesia in dialetto di Sergio Albarin, le parole dei nostro
Pastore e i canti giovanili cantati da tutti
i presenti. Ai cari sposi i nostri più vivi
auguri di ogni bene.
BOBBIO PELLICE
Sabato 7 dicembre abbiamo invocato la
benedizione di Dio sid matrimonio di Michelin-Salomon Giovanni (Villar Pellice) e
Mondon Maria (Via Janavel).
Gli auguri affettuosi della comunità seguono questi sposi che si stabiliscono nella
parrocchia di Villar Pellice, mentre domandiamo ancora al Signore dì circondare sempre con la sua grazia questo focolare.«, a.
— Domenica 1° Dicembre è stata una
giornata missionaria per la comunità. 11
missionario sig. Roberto Coisson, che ha
presieduto il nostro cullo, ha parlato del
lavoro mlssicnario nel lontano Zambesi ai
bambini della Scuola Domenicale e poi
ancora nel pomeriggio in una riunione nella sala delle attività, illustrando la sua interessante esposizione con numerose e belle diapositive a cclori. Ringraziamo il mis
sionario sig. Coisson peir la sua gradita visita e per i suoi vari messaggi che ci hanno ricordalo la missione della Chiesa: annunziare la Buona Novella delia salvezza
il tutte le genti.
— Mercoledìi 4 Dicembre la comunità ha
ac colle con gioia il Moderatore della nostra
Cli esu. Pastore sig. Ermanno Roslan. Una
buona assemblea si è riunita alla sera neiIti sala per ascoltare il messaggio del Moderatore, il quale in un’ampia e viva presentazione dei principali problemi della nostra Chfiesa in questo tempo, ci ha richiamato alla ncstra responsabilità di credenti
e di cristiani sia di fronte al mondo che
nella Cliiesa di cui siamo parte ed in seno
alla nostra s'.essa comunità. Siamo grati al
Pastore sig. Roslan per tutte le informazioni che egli ci ha dato nel corse della sua
esposizione ed in risposta ad alcune domende che in seguito gli furono rivolte.
M Signore benediia per ognuno di noi
la visita di questi Suoi servitori e faccia
fumare per ravanzainento del Suo Regno
il seme gettato.
MÄNTOVA
investile vantaggiosamente il Vostro denaro, allevando a domicilio
il CHINCHILLA
Offriamo ai ns. Clienti le seguenti garanzie :
— Riproduttori selezionatissimi accompagnati da documenti internazionali.
— Sostituzione in caso di morte, sterilità e consanguineità.
— Ricompera di tutta la produzione di cuccioli e pelli al più alto prezzo
di mercato.
— Effettiva assistenza tecnica e veterinaria.
Forniamo inoltre tutto il materiale tecnico per allevamento, mangimi e
medicinali appositamente studiati.
Richiedete informazioni ed opuscoli a :
CO. CI.
COMPAGNIA INTERNAZIONALE CHINCHILLA
Sede Centrale : T O R I N O - Via Filadelfia, 227 - Tel. 32.75.40
Visitate il nostro allevamento di campionario presso la ns. Sede !
i
Per inaugurare i restauri effettuati recentemente al nostro tempio, il Concistoro ha
predisposto un vasto programma di culti,
incontri speciali e attività varie con lo scopo di ridestare, in tutti i membri di chiesa,
il senso della propria vocazione.
Il bilancio delle due prime domeniche è
stato nettamente positivo : abbiamo registrato un totale di oltre 8.50 presenze. Siamo stati particolarmente incoraggiati di aver
rivisto alcune persone che, da molti mesi,
non vedevamo più in chiesa.
Ringraziamo il sig. Moderatore, il viceModeratore, i pastori G. Bertin, G. Bouchard
c A. Taccia per la loro collaborazione ed i
vibranti messaggi che speriamo abbiano trovato un'eco profonda nei cuori. Esprimiamo
anche la nostra riconoscenza alla Corale per
la sua altiv-i collaborazione. Non possiamo
non sottolineare quanto sia efficace la presenza dei nostri coristi per un canto che sia
veramente alla gloria di Dio.
Bauesimi. Nel corso di queste ultime settimane c stato amministrato il S. Battesimo
ai seguenti bambini : Beux Giancarlo di
Emilio, Peyrot Vera di Elmo, Comba Fiorenzo di Riccardo, Lantelme Laura di Roberto, Meynier Paola di Piero, Rostan Sergio di Ezio, Maero Franca di Enrico e Bergeretti Paolo di Mario.
Matrimoni. Giordan Gianguido Primo e
Chauvie Alma Alice. Giordan Carlo Alberto
e Gallian Nella Ernesta. Long Renato e Meynier Nella Elisa. Travers Ernesto e Ribet
Rina. Grill Giovanni Renato e Meynier
Franca Maria Olimpia.
Funerali. L’il Ottobre è deceduto, ai
Mondon, Jahier Lamy di anni 77. dopo lunghe settimane di malattia.
11 10 Novembre decedeva, in ospedale,
quando già sembrava avviato verso la guarigione, Avondet Augusto del Provenzal.
11 1" Dicembre si è serenamente spenta,
presso l'Asilo dei Vecchi, Martiiiat Lidia
ved. Pons, di anni 78. Nello stesso giorno
anche Baret Maria Clotilde rispondeva alla
chiamata del Signore nella tarda età di anni
91, dopo alcuni anni di vita nell Asilo.
Alle famiglie afflitte ed a quelle che sono
nella gioia ripetiamo con l'Apostolo : n nessuno di noi vive per se stesso e nessuno
muore per se stesso... sia dunque che viviamo o che moriamo, noi siamo del Signore »
(Rolli. 4: 7-8).
IVREA
BIELLA
— Abbiamo accolto con gioia il nostro
nuovo pastore, la sig.na Greto Achenbach.
alla quale auguriamo un ministero bene
(letto nella nostra città e nella diaspora.
— Giovedì 21 novembre Tassemblea di
chiesa è stala presieduta dal past. E, Ayassot; presidente della Commissione distrettuale: si sono affrontati t problemi essenziali oggi sul tappeto per la Chiesa val'lese
— Domenica 17 novembre nel corso del
culto «ì è avuto rìnsediamento nel suo ministero della sig.a Frida Saddi, eleUa dii-,
cona d-^ll’ullima assemblea di chiesa.
— Alcuni Veronesi hanno partecipalo al
Convegno interdenominazionale di chiese,
tenutosi il novembre a Pordenone; abbiamo invece accolto, a Verona, un convegno regionale, con la, partecipazione del
past. Giorgio Bouchàrd. segretario della
F.U.V.: infine alcun* nostri giovani, con
gli aiUM'i di Mantova e di Felonica, sì seno
raccolti a Fclonica la domenica 24 novembre per un riuscito incontro : calorosa, conir sempre, racuo^dienza dei Felonìcesì.
— L i sera del 25 novembre il pas‘. Giu »
Conte ha intrattenuto un buon gruppo di
intervenuti — alcuni de- quali non membri
della nostra comunità — sul tema: «Le
Chiese e il razzismo ». Seguiva una nutrita
conversazione. \\ termine venivano presentate alcune nubblicazioni della Claudiana e
libri d’it'ualitii.
— L’Unicme Femminile, che ha tenuto
ari avere un’auività di studi: e meditazio
ne, segue nelle sue riunioni il commento tl
Sermone sol monte. Le nostre sorelle lianlìo poi colhiborato al bazar allestito dalh’
signore della Comunità evangelica americana, con pieno successo; un’ombra, l’assassìnio del presidente Kennedy, proprio in
quei iKÌornì.
— Un ques ionario distribuito fra i membri di chiesa a proposito dello studio bìblico ha portato parecchie rispcste, che sono state esaminale dal Consìglio di chiesa,
il quale tenendo conto di varie indicazioni, di fondo e pratiche, ha predisposto il
« rilancio » di questo aspetto fondamentale
del lavoro e della vita di una comunità cristiana.
Direttore resp.: Ginn Conte
L'Unione giovanile è in rallegrante attività. Dopo la visita iniziale del capogruppo
F.U.V., Franco Ferretti — una seduta nella
quale, accanto a un’agape fraterna, si è stabilito il programma dell’anno — i giovani
hanno chiesto di impegnarsi nello studio di
un libro biblico fondamentale e arduo : l’epistola ai Romani : tale studio sarà articolato in una quindicina di sedute, inframmezzate dallo studio di altri temi (Testimoni di Geova, matrimonio e divorzio, obiezione di coscienza, problema razziale, unità
della Chiesa, ece.). Il registratore permette,
anche quando non si può avere di persona
un dato oratore,' di fruire di conferenze tenute altrove; particolarmente importante c
apprezzata quella tenuta dal past. P. L.
Jalla all’ultiina Conferen zadìslreltuale, a
Como, sui problemi dell’emigrazione.
Come i fratelli e i giovani delle comunità
viciniori, i Mantovani hanno partecipato ai
recenti incontri di Pordenone, Verona e Felonica, grati deH’ospitalità ovunque ricevuta.
Reg. al Tribunale di Pinerolo
n. 17.5, 8-7-1060
Cip. Siihalnìna « n.». - Torrp PpIUup ìTì»’
avvisi economici
EV ANGELICO offre due camere e u.w ina
in cambio custodia villa e manutenzione
giardino, zona Crimea, Toirino. Scr vere:
J. S, V. A., Casella Postale 51, Toilnu.
L AMIGLIA italo-canadese cerca donna ài
servìzio per abitazione modernainenu attrezzala appena fuori Milano. Abiicrebbe
in casa; si assicura ottimo trattamente ed
ottimo salario. Scrivere a: Dr. A. . Sanlainaura, Via San Paolo 10, Milano.
Acquistando i VINI MARSAL.A
dal fratello Garzia Salvatore, vie
Caippuccinì, 6, Marsala, contiribuirete alla creazione dì un fondo po'
la costruzione di un’Opera Evan
gelica in Marsala, in quanto tulio
il guadagno, escluso il minimo indiispensabile al suo fabbisogno fa
miliare, va devoluto per rOperi
stessa.
Cartone propaganda 6 bottiglie
Litro L. 2.400.
Chiedere listini prezzi.
A tutti coloro che frequentar<o
la montagna, raccomandiamo :
''Mondo Sporl,,
TORINO
C.so Umberto, 37 - Tel. 51.05.37
-k Abbigliamento ed articoli
sportivi
ylr La migliore qualità
a prezzi onesti
— Martedì 12 novembre ha avuto luogo
uiTasseuiblea di rbiesa straordinaria, con
la visita del past. E. Ayassol, presidente
della Commissione distreiluale ; sulla linea
del messaggio sinodale sono stati affrontati i due problemi più gravi che oggi assil
bino la nostra chiesa: la carenza di vcca
zioni e il problema finanziario: ¡I Capodistretto ha richiamato alla nuda e cruda realtà delle cifre; ¡ presenti, particolarmente
numerosi, hanno preso tacito ma solenne
impegno di pregare, medi'.are e donare.
— Martedì 10 dicembre abbiamo avuto
inveie la visita del past. U. Beri, ex presidente della CIOV, il quale ha trattenuto la
viva attenzione dei presenti sul tema: «L’azione sociale della Chiesa Valdese. 11 suo
significato e il suo sviluppo. Quel che la
chiesa fa a nome nostro ». La conferenza,
mollo apprezzala, è stata accompagnata da
proiezioni luminose.
— Ferve la campagna loer gli abbonamenti ai nostri vari giornali.
— Un lutto doloroso ha colpito la comunità con la scomparsa della sig.a Adelaide
Robutti, di Carema, la nostra decana: alla
numerosa famiglia la nostra fraterna simpatia.
— La comunità è grata ai past. Francesco Peyronel, Arturo Vinay e Paolo Marauda per aver presieduto un culto, un servizio funebre in assenza del past. Bouchard.
OROLOGERIA - OREFICERIA
Novarese - Jourdan
TORINO - Via Tripoli, 211
Concessionario
— orologi e svegliette CYMA
— orologi LONGINES - PHILIP -WATCH - DOXA eco
— pendolette a transistor
SECTICON
Laboratorio attrezzato per riparare qualsiasi tipo di orologio,
sveglia, pendolo, cucù
Malattie
orecchio, naso e gola
Il doti.
Oskar Schindler
riceve per malattie di
orecchio, naso e gola
a POMA RETTO (presso l’Ospedale Valdese) tutti i lunedì
dalle 14 alle 15,30.
a LUSERNA SAN GIOVANNI
(presso lo studio del dott. Pelizzaro) tutti i venerdì dalle
13,30 alle 15.
a TORINO (via Ristagno 20 ■
S. Rita) martedì, giovedì e sabato dalle 14 alle 16.