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Prezzo Lifo 12
Anuo LXXIX - N. 12
TORRE PELLICE. 2 Aprile 1949
■ ;
Abbonamento ; Lire 500 per rinternoi Lire 900 per l’estero
Abimlnistrazione Claudiana - Tórre Pelliee - C.C.P. 2/17657
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SETTIMANALE DELLA
Le due case
« Chiunque ode queste mie parole e le mette
in pratica... ». Alatteo VII ! 24-27,
Gesù parla in questa parabola di due case, edificate la prima da
un uomo aaweduto, la seconda daun uomo stolto; una sulla roccia, l'altra .stdla rena. Le due case, molto simili esteriormente, differiscono per
la qualità del terreno sul quale furono costruite le fondamenta. E il
Signore raffigura in esse coloro che odono la sua Parola e la mettono
in pratica.
Invero, ascoltare, leggere o meditale la parola di Dio, non costituisce ancora una garanzia sufficiente a proteggerci dalle tempeste della'
Vita. Anzi può darsi, ed avviene effettivamente che i più zelanti uditori
e frequentatori di pie assemblee sono maggiormente esposti alle ventate denigratrici dei tiritici di religione, ai duri Colpi delVavversità, wli
dardi infuocati della tentazione. Non si rimane illesi dai pericoli del
corpo e dell’anima, affidaruiosi unicamente alle sante emozioni della
parola ascoltata con religioso fervore. La pietà che edifica le fondamen
ta della propria casa sul renoso terreno del sentimento o delle circostnn
ze, non ha ancora le promesse della vita presente e avvenire; essa è sen
suzione patsseggera che non ha consistenza nella volontà e nel tempo
E quando Ip pioggia, i torrenti, i t>enti fanno impeto contro quella cu
sa, essa cade e la sua rovina e grande.
Eppure, per chiunque bada come ascolta la Parola, la Parabola delle due case, è una promessa. Perchè afferrando quella Parola
con tutte le energìe del cuore e dello spiiito ,essa si dimostrerà efficace
e sicura nell’ora angosciosa della prova, essa non ci lascierà senza forza, nè soli a lottare, a soffrire, a morire; perchè in quella parolai troveremo sempre Colui che è il Verbo incarnalo, che disse ai suoi : Ecco,
io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine.
Ma per realizzare questa promessa, una cosa è necessaria, quelld
cioè indicata da Gesù (v. 24: Chiunque ode queste mie parole e le mctIc in pratica. Volontà costante di azione buona è il primo passo che
nella ricerca del Bene ci porta alla scoperta di un saldo fondamento’ di
vita; ci fa trovare Gesù Cristo, Egli medesimo la roccia dei sei'oli, Colui che ci fortifica e che ci rende più che vincitori in ogni avversità
Questo seppero i perseguitati Padri Valdesi; essi conoscevano’ la
promessa: <'lii fa la volontà di Dio dimora in eterno, ecco perchè vollero (iuhbidire a Dio più che agli uomini^. Le loro casette secolari costruite sulle roccie dei nilonti sono il simbolo parlante della saldeziza
d'ogni vero cristiano.
Afferriamo Cristo e La sua Parola con sincera, costante volontà di
ubbidire, di sottometterci alla sua verità; la nostra casa allora, la nostra vita (^dimorerà nel ritiro dell'Altissimoiì e nell'ora della prova vEi
■Ci farà vedere la ■sua salvezza«. (Sai. 91). a. f.
' a dichiarare ai suoi disce
poli che doveva andare a Gerusalemme e
soiirir molte cose „.
Matieo 16: 21
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CET jjN
Durante l’ultima settimana di febbraio si è svolto ài «Parque 17 de Febrero» il campo estivo della Federazione delle Dnioni Giovanili Evangeliche deirUruguay. L’inizio del
campo corrisponde annualmente a
quello delle celebrazioni del carnevale, festeggialo qui in ogni città e
in ogni paese con delle manilestazioni grandiose. Uno Stato, che per conservarsi rigidamente «laico» come si
autodefinisce il nostro, ignora uffi»
cialmente il Natale e la Pasqua diventate rispettivamente la festa della famiglia e del turismo, non poteva non valorizzare al massimo la più
pagana delle feste, incoraggiando e
sostenendo le amministrazioni pubbliche nell’allestimento e nel finanziamento dei programmi celebrativi.
Tutta la settimana è dichiarata festival, tranne ... disigfraziatamente
per le banche che godono di due soli giorni di ferie; di conseguenza
tutti i negozi e gli uffici sono chiusi.
Di sera per le strade vi è una animazione straordinaàia e mentre sfilano
fino alla noia i carri che dovrebbero
essere allegorici, scoppiano a ritmo
i petardi e i suoni dtei tamburi dalla
forma oblunga accompagnano una
strana danza ondulatoria e sussultoria di giovani generalmente vestili
di colori sgargianti con la faccia di
pinta in nero e in bianco. Naturai
mente nei piccoli centri dlella cam
paglia come Tarariras, il tutto diven
ta primitivo e pacchiano
Ijontano da tutto questo indiavolalo fracasso, i giovani che lo desiderano, possono passare tutta la loro
settimana di vacanza in pace e in
tranquillità. Ci sono stato due giorni solamente, ma ne ho ricevuto una
ottima impressione sotto tutti gli aspclti. Il campo era diretto dall’in
L Un homme d’un esprit plus observai leur que beaucoup d'autres, fut extr.c!|l mement surpris, un dimanche matin
qu’il se rendait à l'Eglise de reconnaître le diable parmi ceux qui prenaient le même chemin que lui.
«Que fais-tu ici?», lui dit-il avec
; stupéfaction.
— «Ou serais-je mieux à ma place
''X que là où l’on prêche et l’on prie contre moi ! Si je ne me défend pas moi
, même, qui prendra ma défense?».
— Et comment t’y prends-tu donc?».
(( Oh, de mille manières. Je ne te
révélerai pas tous mes secrets, car tu
réussirais à me faire mettre à la porte,
-J mais tu sais que je m'entends à prendre les hommes, et les moyens ne me
s> manquent pas. Vois-tu, je commence
.Je dimanche matin, de bonne heure,
{.dans les maisons de ceux qui se pré».^_,pairent à se rendre au culte- Une petite
ùn faux-col récalcitrant, un
. bouton qui saute, un gam égaré, ce sr<m
I des nous, diras-tu, mais il n’en faut pas
davantage pour mettre les gens de
r mauvaise humeur; rien n’est incompaI' tible avec le recueillement comme un
^ peu de dépit. J’aime beaucoup voir le
monde entrer à l’église sans recueillement. Pour ceux qui arrivent recueiH's,
, je cherche à les distra’re.
Vois-tu par exempie, cette jeune
' fille, il suffit que je dirige son regard
sur la toilette de ses voisines, son atQ tention est détournée et le sermon lui
LE Bon COmBflT
passe par-dessus la tête- Ces Messieurs,
plus loin, critiquent volontiers • je les
ferai s’achopper à quelque express.’on
hasardée ou à quelque défaut d’exposition dans le discour, et en sortant
d'ici ils ne sauront qu’une chose, c’est
que le prédicateur est un homme exalté ou un pauvre dialecticien. Cette
petite dame, près de nous, craint le plus
léger courant d’air; je lui ferai accroire qu’il y en a, et sa pensée, pendant
le sermon, sera la crainte de se refroidir, A’ cet autre, qui a un sincère désir de vivre saintement, je donnerai
des émotions qui feront couler ses larmes et, avec elles, s’écoulera en même
temps I impression reçue. Deux négociants, là-bas, nepourront détourner
leurs pensées de la valeur de ieu- marchandise- Plus loin, une bonne mère
de famille pense à ses enfants. Vite,
je lui suggérerai la cramte d’un accident qui pourrait arriver à son benjamin pendant son absence! Là, en avant,
tu vois des hommes très cultivés dont
le goût est délicat : il suffi-a de les
rendre attentifs à un gïeste maladroit
ou à une intonaton fautive pour les
vexei et les irriter contré le prédicateur. Quand à ces honnêtes bourgeois,
je les persuade que les péchés contre
lesquels on s’élève précisément, concernent quelqu’une de leurs connaissances- Alors, Pierre pense à Jacques et
Jacques pense à Pierre, et ils retournent tous les deux justifiés dans leurs
maisons... Enfin, ceux qui sont invulnérables ici, je les prends au sortir. Je
les envoie faire une vishe r-^gligée depuis longtemps ou, s’ils résistent encore, je leur envoie juste une visite au
moment où ils ouvrent leur Bible, à la
maison, pour méditer encore ce qu’ils
on entendu. 11 n’y a rien qui neutralise
l’effet d’un sermon comme de parler
de chose et d’autre, immédiatement après l’avojr entendu..»
Nous laisserons là le diable faire son
discours avec son interlocuteur, mais
nous nous demanderons s’il n’y a pas
là, pour nous, quelque b<,nne vérité à
prendre et à garder. La Parole de Dieu
ne nous dit-elle pas : «Veillez et priez,
car votre adversaire, le diable- rôde
sans cesse autour de vous, cherchant
qu’il pourrait dévorer?». Sans cesse!
par conséquent là même ou nous nous
mettons le moins en garde contre lui.
(la voix amie) ]. M. W
VALDESI
CHIESA VALDESE
Notizie
li campeggio della F.J.E,
dairUruguay
faticabile pastore Silvio Long e vi
partecipavano 55 giovani di varie
eliiese evangeliche. Il programma
era bea preparato e seguito; particolarmente impressionante il culto
del «calar del sole»; in un’ora che
già invita da per se stessa alla meditazione ed al raccoglimento, seduti
sull arena della spiaggia i giovani seguivano la lettura della Parola e la
pregliiera mentre il sole deolimiva
lentamente nelle onde, sempre leggermente increspate, e «iisparso inondava ancora per un buon tempo
di una fantastica luce di rosa il cielo e la natura circostante.
*
* *
Nel mezzo del «Parque» sorge la
costruzione principale attorniata da
piccoli «ranchos» tutti coperti col
caratteristico tetto di paglia e mentre la prima serve per il pranzo e per
ie riunioni principali i secondi offrono a più piccoli gruppi dopo il
«focon» al campo, una fresca e tranquilla ospitalità.
Il «parque 17 de Febrero» si estende
per ben 5 ettari di terreno e confina
nel suo lato sud con 150 metri di
spiaggia diel Rio della Piata. Inizio
a formarsi nel 1935 con una generosa donazione del D r Luis A. Bonjour e trovò il suo entusiasta artefice
e sostenitore nel pasTore Ernesto
Tron, \alidamente coadiuvato dalla
sua Signora, i quali superando difficoltà economiche non lievi c incomprensibili negli stessi ambienti ecclesiastici, riuscirono con Taiuto di
altri generosi amici, in modo particolare del pastore E. Galland, ad
ampliare sempre più il parque e ad
abbellirlo con piantagioni di pini e
di fiori.
11 programma per il futuro è mollo vasto; tra l’altro Tanno prossimo
ci sarà il primo campo misto delle
Unioni Giovanili Valdesi. Vi saranpo portati problemi che interessano
questa gioventù e che in fondo sono i problemi che interessano la
gioventù del mondio intero. Sotto un altro cielo, con altri sistemi ma con lo stesso spirilo si sta facendo qui quello che state facendio
voi in Italia con Agape e penso che
saranno l’una e l’altra costruzioni
simili a due grandi centrali elettriche dalle quali si irradierà potente
la corrente che darà vita alle nuove
generazioni valdtesi.
La consacrazione
di due nuovi Pastori
Una vera folla gremiva il Tempio
di Colonia Vaidense domenica 6 marzo 11. s. per partecipare al culto di
consacrazione del Cand- in Teol Aldo Comha e dell’Evan. Carlos A.
Griot. Sono stato impressionato dai
lavori compiuti nei due ultimi mesi
e quasi non riconoscevo più il Tempio che avevo visto pochi mesi prima. Ehie spaziose gallerie corrono
ai due lati della chiesa e in fondo sotto il rosone a vetri colorati vi è una
terza galleria per il coro. Tutto l’interno è stato rifatto a nuovo e su in
alto sopra il pulpito un grandb scudo
valdese egregiamente e ... gratuitamente dipinto dal prof, Lionel Oronos. Quando si attuerà il progetto
della costruzione dici due campanili
avremo nel tempio di Colonia Vaidense, naturalmente in più piccola
scala, una copia esatta del nostro
tempio di Torre e credo che a questo pensasse quando lo costruì quel
grand’uomo che fu il pastore Daniele Armand Ugon, la cui poderosa opera non è abbastanza conosciuta
nei nostri ambienti valdesi e mi riprometto di ritomarvibi.
Ua cerimonia doveva iniziarsi alle
quattro e alle quattro in pimto entrarono i due consacrandi accompagnali dal corteo dei pastori e dei laici, mentre la corale intonava il coro
«O porte alzate i vostri capi» e tutta Tassemblea si alzava in. piedi. La
predicazione forte e profonda del
Pastore Ernesto Tron su Geremia I
vers. 7 «Zi Signore disse: non dire io
sono un fanciullo, perchè tu andrai
dovunque io ti manderò e tu dirai
tutte le cose che io ti comanderò captò l’attenzione di tutta Tassemblea e
Tatto della consacrazione fu seguita
come sempre con profonda commozione.
Altri due operai si aggiungono così al numero dS quelli che lavorano
come pastori in questo paese tanto
ricco materialmente ma assai povero spiritualmente, specie fuori dei
nostri ambienti, dove tutto ciò che
potrebbe parere «religioso.) è combattuto in nome di un «laicismo» clic
è non altro che «ateismo». Il lavor.i
non è facile certamente, ma i risultati ottenuti dimostrano che i lavoratori non si a/iafic l'io invanì, quando
il Signore edifica la casa. Il pastore
Griot andrà a Colonia Belgrano ;n
Argentina mentre i] pastore Aldo
Comba rimane per ora in attesa di
destinazione. La sua preparazione e
la sua capacità sono molto apprezzate e non sarà improbabile che gli
venga affidata la direzione di una
Chiesa mollo importante.
Loris Bein
Prigionieri
senza prigione
Ci sono molti uomini che vivono
come prigionieri senza, prigione.
Ci sono molti ricchi àie sono prigionieri della loro ricchezza c m,olli
poveri che sono prigionieri della loro povertà.
Tu puoi conoscere molte persone
che sono schiave della loro bellezza
e pensano che sono prigioniere della loro scarsa appariscenza.
Io ho visto eroi prigionieri del loro coraggio e ho visto uomini comuni prigionieri della loro paura.
C’è chi pensa d'essere Ubere ed è
schiavo dell’opinione pubblica; c’è
chi pensa d’essere franco d’ogni preconcetto sociale ed è schiavo della
propria stravaganza.
Non pochi uomini si affrancano
dalla religione, perchè ebbrezza di
oppiati; e si rendono schiavi di eb
brezze blasfeme.
Ci sono prigionieri senza prigione
apparente perchè {u loro prigióne è
l’anima loro; un’anima senza fede
e senza amore. (La Luce)
Nous devons représenter Dieu icibas, comme Jésus nous représente devant Dieu.
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Beaucoup d’ouvriers chrétiens ne pêchent pas de poissons, parce qu'ils emploient tout leur temps à perfectionner
leurs filets- MOODY
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Convegno giovanile di primWera a Torino^j
del lunedì di Pasqua
ScètMiido una tvaKtizione ormai
Miiòtenente ratdioata nelle U,- G.
V. del Piemonte, avrà'i luogo sa
Torino il lunedì di Pasqua un
Oonvegno g'ovaniie. al quale invitiamo oondialmente a paitec'.pare butte le Unioni deM’Atta Italiia.
£000 il progranuna della manifestazione alla quale prenderanno parte, ne siamo cerbi, numerossime delegazioni giovandli delle Valili e delle Unioni
del II Distretto e della liguria. Avremo anche il 'piacere di
avere fra noi un folto gruppo
di evangelici francesi, in maggior parte giovani, della Chiesa Kiformata di Lione, i quali
■prenderainno una paffte attiva
al Convegno stesso.
Intervallo per la colazione. A
riohiesita (i particolari arganizzativti verranno oomunicatti in
seguito all© Unioni interessate),
i partecipanti potranino a prezzo estremamente modico premdeire ifl loro pasto insieme con i
giovani evangelici di Lione.
Ore 14 — Programma ricreativo vario, con un torneo internazionale di palla a volo, con
Ticchi premi ed una coppa in
ipalio.
Ore 17,20 — Prerniiizione, saluti, chiusura del Oonvegno.
Or© 9 — Apertura dell Convegno nel Salone di via Pio V, 15.
Breve culto con meditazione biblica. Ind)i Studio (a gruppi)
del tema ; IL ILAVORO come attività sociale è un servizio e una dignità.
Ore 12 — Chiusura della di'
scussione. Votazione di una risoluzione finale.
N. !B. Le Unioni rioeveramno
(quei le delle Valli insieme ai
due ultimi numeri di Vaiincre)
alcune oop:« a stampa del lavoro di E. Aime: LA VOQAZIONiE DEL LAVORO estratto dalla rivista Impersona».
In seguito invieremo uno
schema da noi proposto per lo
studio e insieme i ragguagli sui
particolari organizzativi.
Quelques souveuirs sur les Glos
et la vallèe de Saint Martin
Xe Otos d" en haut
Entre la cure et la fontaine, dite des Menusan, sur la droite de la
route e® entrant aux Clos, on trouve
une vieille maison, avec de grandes
pièces, pourvue d’un four et d’un
sécbioir pour noix et châtaignes- C’est
dans cette bâtisse que le maréchal
Catinat avait placé son quartiter général en 1690, lors du siège die la
Balsille et des retranchements que
les Vaudois avaient amenages le long
de la montagne des «Quatre dents'».
La grosse maison devait appartenir
aux XVn e XVIII siècles, à la famille des Malanot qui, avec celle des
Mangeaud et des Gos, désormais disparues, fut parmi les plus riches et
les plus influentes de la vallée. Dans
le premier quart du siècle passé, elle fut achetée per un Jacques Menusan, qui venait de Traverse.
De l’autre côté de la fontaine, il
y avait les «ciabot» de plusieurs particuliers de la montagne surtout des
Frais, qui y logeaient à l’époque
de© travaux de la vigne et qui, 50
ans passés, portaient encore les bas
longs et les pantalons courts, une
jaquette ressemblant à la redingote
de nos jours et une calote en laine.
Quand ils voyageaient, ils portaient
immanquablement leurs «saquettm,
une espèce de besace en toile qui petidait des épaules, une poche devant
et. une derrière, à la mode de Phèdre ou mieux encore à celle d’Esope.
Après ces dernières habitations,
on traversait le petit torrent du «Nouvaré»; ensuite là où s’élève le temple actuel, dû au zèle et au travail
inlassable db pasteur J. P. Micol, se
trouvait un pré, à l'extrémité occidentale duquel se dressaient quelques
bâtisses. De ces constructions appartenant aux Bert, une partie fut vendue au Consistoire pour y aménager
les écoles : les petits au rez-dé chaussée, les fillettes au premier étage et
les grands garçons au-dessus. Quant
à l’autre partie, lorsque la famille
du propriétaire, David Bert, partit
vers 1860 pour l’Amérique du Sud,
avec toute sa famille, elle fut vendbc
à un Etienne Rostan qui avait longtemps travaillé à Marseille, où i! aurait, disait-on, fait fortune en trouvant une certaine somme d’argMit
dans une vieille paire de bottes, qui
lui; avaient été données ou vendues
par une riche famille: car il était,
de son métier, cireur de bottes.
Derrière ces maisons passait, alors
comme aujoursPhui, le chemin qui
relie Villesè<die aux Clos d’en haut
et à la grande route qui longe la
(rcrmanaaca d^uis le Pomaret jusque
au Périer. Quelques dizaines cé mètres plus loin, la route passait entre
deux maisons, construites par des
Pons venant de la Gardiole, vraisemblablement.
Au commencement du siècle passé, Ces Pons avaient une position
florissante: ils commerçaient spécialement dans les bois, le charLon et
la chaux. On relate qu’ils possédaient jusqu’à 22 mulets, qu’ils avaient
toujours trois ou quatre fours à
chaux en fonction, au-dessus de SMartin, et qu’ils déboisèrent, hélas!
une partie de nos montagnes: soit
pour la confection du charbon de
bois, alors très recherchéi, soit pour
la préparation des bois de charpentes et pour dl’autres ouvrages analogues. Ce qui les poussa à devenir
des entrepreneurs édiles et leur permit 0*6 bâtir plusieurs maisons an
Péricr d’abord, ensuite aux Clos.
Mais qui trop embrasse mal étreint;
et la multiplicité de leurs entreprises
finit par éprouver leurs finances et
ils se virent vite obligés de vendre
leurs bâtisses, avant même db les avoir eomplètement terminées. Ce fut
un Jean Peyronel, marchand de beur.
re et de fromage, qui acheta la plus
grande partie des maisons du Périer
et une des Clos: celle entre le chemin et le torrent. Au delà duquel on
pouvait voir, à la fin du siècle possé,
une vieille masure où l’on battait et
broyait, jadis, le chanvre et le lin.
L’ECO CîËLLË VALU VALDEBl
St.**”
et où l’on préparait l’huile de noiy
et de noisettes.
Un ffarçon eüurajeux
L’annee pendant laquelle fut comniencée la grande bâtisse à gauche diu
chemin, vit aussi poser les fondements d’une autre' maison, à droite,
près de la fontaine publique et qui
fut construite celle-ci, par les frères
Bert, une des familles les plus influantes de la vallée*
En 1866, il y eut le mois d’octobre, pendant la mût, une épouvantable tempête de pli||e «ur toute la région, mais parlicalièrement sur les
hauteurs de S.t Martin. Ce qui ocsionna le débord eoient du torrent qui
descend (ïe la peti^ combe du «Nouvaré» et qui déboacho dans la Germaiiasca (localem^t «Z’jdigo grosso»
ou la «Grand’ uigoÂ) entre le Presbytère et le Temple actuel, près d’une maison qu’avaient bâtie les frères Pons, et où vivait, toute seule
avec ses dieux chèvres, la veuve de
Jacques. Elle dormait à l’écurie:
lorsqu’elle se réveilla en sursaut,
l’eau du torrent avait déjà en partie
envahi la pièce. La vieille fenune se
mit alors à crier désespérément au
secours, depuis la fenêtre de l’étable. Ses cris donnèrent l'éveil à un
jeune garçon qui fréquentait alors
l’Ecole latine et qui remontait chaque soir du Pomaret aux Clos, où il
vivait lui aussi seul dans le «ciabot»
de son père, un peu au-dessus de l’ecuric die «dan Gianno». Ce courageux garçon, réveillé per ces cris angoissants, sortit hardiment de sa
mansarde et descendit, malgré la
pluie, vers les maisons voisines et
donna l’alarme. Ce qui permit à
quelques personnes d’aller promptement au secours de la vieille tante
Jeanne, et de la sauver à travers la
fenêtre de l'écurie, avec ses deux
chèvres qu’elle avait eu la présence
d’esprit de détacher de leur crèche.
Cet etudiant intrépide était de
Massel ; le luLur pasteur de Villesè(-he, J. P. Micol, grâce au travail as,sidu auquel furent trouvés les moyens financiers de construire la belle
Eglise des Clos, plus centrale et plus
digniteüse que l’^cieime bâtissé de
Villesèche. Pour l’érection du nouveau Temple M.r Micol se rendit à
plusieurs reprises au sein db la forte
colonie vaudoise qui s’était établie à
Marseille, et qu il fut le premier à
organiser pendant ses visites renouvelées. Au cours d’une toiirniee particulièrement fatiguante, il finit par
s’y aliter et y prit une fluxion de poitrine dont il ne se releva plus. Il mounil en effet à Marseille, en 1904, loin
de sa communauté bienaimée qui
perdit en lui un serviteur zélé et fidèle.
PRO VALL
Il giorno 19 corrente mese si sono
temiti a Pomaretto e a Torre Pellioe
gli annunciati due brevi convegni degli Insegnanti Valdesi.
Dopo un caldo ed efficace messaggio
da parte del pastore delle rispettive
due parrocchie, ai Maestri convenuti
sotto la presidenza del pastore U. Bert
si è proceduto alacremente allo svolgimento dell’ordine del giorno, soffermandosi particolarmente sul questio.
nario che a suo tempo era stato inviato a tutti gli insegnanti.
I due Convegni hanno approvato la
costituzione di un Comitato di IsuvoTo e di ooond in amento in seno alla
classe Insegnanti. (Sono stati chiamati
a tale compito quattro maestri provetti e volonterosi, e cioè : il sig. Theiler per la Vali Porosa e 8. Martino, la
signora Prochet Bonnet ed il aig. Fra.
che per la Val PelJice, la signoriìnia l'Ve
Pons a rappresentare i disaemiinati.
La voceàelle comunità
ViLLAK POLLICE'
Tre volte, m aue settimane, abbiamo üovuto ctmivooarci attorno a iauugne Viiiaresi m tutto per oiirir lloro il ti'inuto ctediib nostra sjmpatia
irateriia e per luvocare su di loro ie
ouusoiazioini 'Oci bigiiore. ('t‘.
il 6 uiaizo in casa itiannet aLa itua
attorno aile spoglie mortali di' iCumtiaud Caterina M niaiinet di amu 7d,
ueueuuta 111 seguito all'aggravarsi <ii
una iniemiita di cui soliriva da qualcne tcuiipo. IN uinerosi iraieili e sorelle voi.ero esprimere la propr.a solidar iota ai vari memion (ae.ia JcamigUa
aianiiet od. in modo partieoiiare al manto JJaiueue od alla iigl-oia Maddalena piu direttamente conpiiti da questa dipartenza. « Audi amo bisogno di
eoiiao-iai.iOdc» avevano 'essi dotio tia le
laca'-iue aucamo alia ¡salma e consoia.
zio'iii la cniesa impetro per loro presso il trono dell’Ji'teriio.
Il 22 marzo un -alltro (lungo corteo
scendeva dal Besaè per recare al riposo le spoglie mortali di Garnier Giovanni di Davide di anni 49, entrato
nel riposo ■celeste dopO' una lunga ma
Dir. Resp. Ermanno Rostan
Arti Graf. ((L’Alpina» - Torre Pellicc
AUTONOLEGGIO i
(1100 sei posti) 1
Guido 7a$(li(tto
LUSERN A S. GIOVANNI
(Ab.li)
Recapito; Confetteria Zanaio r Tel. 70
Après une année de travail dans
le champ de l’évangélisation, à Guastalla, M. Micol avait été, de 1868 à
1872, pasteur die la paroisse de Rodoret et ensuite, pendant 32 ans consécutifs, de celle de Villesèche.
Lea personnes les plus âgees de la
paroisse et toute© celles qui se sont
rendues à l’étranger (particulièrement les pionniers db notre colonie
de Valdese, dans la Caroline du Nord)
en gardent un souvenir béni et rendent un témoignage reconnaissant à
son zèle ardent dè ministre de la Parole- p. p.
In modo partiooìaTe essi dovranno
preparare il Convegno autunnale a Pinerolo, la eventuale compilazione d;
Un foglio di notizie e ila redazione di
una pagina di carattere pedagogico o
educativo sull’Eco delle Valli.
Sappiamo inoltre ohe altri problemi
che interessano la benemerita classe
magistrale verranno da loro studiaci
ed agitati.
E’ stato pure votato un ordine del
giamo che verrà presentato alla Tavo.
la Valdese.
Alibi anno l’im(pr©s:,®ione che si fe proficiuimente lavorato ed abbiamo trovato in quasi tutti gli insegnanti uno
spirito idi comprensione e di vivo interesse per i problemi «lolla scuola nelle nostre Valli; in particolar modo
nel numeroso ed affiatato gruppo convenuto a Torre Pellioe
Ed ora a tutti la «Pro Valli» auigura un pnorficuo lavoro, non facile, nel
cam(po della educazione ed istruzione
dello nuove generazioni. Ed arrivevederci a questo autunno.
Se volete la casa bella
Se volete rallegrare un ambiente
Se volete dar gioia donando
VISITATECI II
REGE
Succ. SANTIANO
PINEROLO - Corso Torino, 2
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re Ingre.sso libero er
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DI Ttl'T’ri I l'IDI
-r.jafono num.
Abb
.dia AlP'
Vendita anche a rate
lattia durata quasi trent’anni. I« sofferenze patite nella guerra Eiuoroipea
lo avevano fatto tornare a casa affete
to da enceifalite lietaagioa e la parafliad
progressiva aveiva a poco a poco immobil.zzato tutte le sue meunJbra oostrin.
genido la sua buona mamma a curarlo
oom© quando era stato um 'bimibo. Ma
, l’infermità .¡non potè pairalizzare lawiis
fede serena di «mi 'dotte prova fino alla fine. Ai funerali, oltre al Pastore,
porsero messaggi anche i fratelli Clhar'
ibonnier ideliBeasè e Bertin dell’Inverso;
il 17 marzo correva imiprovvisamente notizia della dipartenza di Talmon
Maddalena in Gomiti 'di anni 70 ohe
li tóignore aveva richiamato a sè 'dal
seno 'denta sua famiglia al iSaret. Era
inierma 'da morto tempo ma neesiino
ipnevoUeva tuttavia una partenza così
imminente.
Una foLa numeroBa di fratelli ed amusi ciroonidò ie sue spoglie mortali il
giorno 'del funerale, 19 marzo, e rese
omaggio così, oltre ohe alla memoria
di una sorella in fede stimata, alla
lunga e zelante att-vità da lei spesa
al servizio della chiesa durante tanti
e tanti anni.
Mon expérience e’est que ceux qui
prient le plus dans le privé, font de
courtes prières en public. Une fois que
m frère s’était oubli dans une lon£ue
prière, MOODY se leva et dit:
«Nous chanterons un cantique en attendant que notre frère termine sa prière». Le jeune prieur en fut profondément impressionné. Il se donna à
Christ et devint le grand Grenfell de
Labrador.
Tipografia Alpina
Ricordiamo la riunione per 1.
nuova Tipografia Alpina, che avrà
luogo domenica prossima, 3 aprile,
alle ore 15, nella sala, della Casa Unionista in Torre Pellice. Tutti «li
azionisti, sottoscrittori e simpatizzanti vi sono convocati.
Il Comitato promotore
Doti. G. Vfinl((lniBi
MEDICINA GENERALE
MALATTIE DELL^ APPARATO
DIGERENTE E DEL RICAMBIO
Dal 27 Marzo 1949 riceve in
Lus«rna S* aiovannl viale dei
tigli* 5 ogni martedì e verter/'
di dalle ore 10 alle 12. e
dalle 14 alle 17 — JDomeni/
ca dalle ore 10 alle 13.
Negli altri giorni riceve a
Torifia corso G. Cenare, 116 dalle
ore 16 alle 19.
Telefoni: studio n. 24203. abitazione n. 33377.
STUDIO TECNICO
Recapito :
PEROSA ARGENTINA
(Trattoria della Posta)
Domenica dalle 8,30 alle 12,30
Mercoledì dalle 14 alle 16
Or. OaNlftE ROCHAT
riceve in Torre Pellice
(viale Mazzini num. 10)
Lunari e V«n«rcli dalle
ore 10 alle 12
a Torino riceve gli altri
giorni, dalle ore 14„)(>alle
ore 16,io, in via Bertbollet, 36 (ospedale evangelico)
SARTORIA
Arturo {alni
TORINO
Via Berthollet n. 13 (i pìono) - T«l. 60.^55